08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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La presenza mentale
Una pratica, un addestrameto per la mente che da 2500 anni ci insegna come uscire dalle nostre prigioni interiori
Fabrizio Nencioni
























Esserepace

Intersein Zentrum

Plum Village

La presenza mentale è la pratica di vivere la vita nel momento presente, che è l’unica realtà vera che abbiamo a disposizione.

Possiamo anche dire che il vivere il momento presente è l’unica realtà che siamo certi di vivere, il resto è illusione, non sono parole mie ma del Buddha e io le ripropongo perché le sento vibrare totalmente con la mia essenza.
Per vivere in presenza mentale e realizzare l'unione corpo-mente è necessario fare ritorno al nostro respiro seguendo i cicli dell'inspirazione e dell'espirazione.

Il passato è ormai alle nostre spalle ed il futuro deve ancora venire e comunque non siamo nemmeno sicuri che si manifesti, non sappiamo cosa può accadere, possiamo vivere altri 100 anni o possiamo anche morire da un momento all’altro.

Sto estremizzando volutamente per riuscire ad esprimere a parole la filosofia della presenza mentale e dell’impermanenza della vita.

Il vivere il momento presente è la spinta principale degli insegnamenti del monaco buddhista vietnamita Thich Nath Hanh sulla presenza mentale, una spinta che tramite l’attualizzazione degli insegnamenti del Buddha, ha la possibilità di insegnarci ad andare oltre al disagio che ognuno di noi si porta dentro a livello più o meno conscio.
Il buddismo di Thich Nath Hanh viene comunemente chiamato buddhismo zen.

Il disagio di fondo chiamato dal Buddha “dukka”, è spesso coperto dalla frenesia, dalla fretta, dall'adrenalina, dal fare le cose in maniera compulsiva e automatica.
Certamente possiamo addossare le responsabilità di tutto questo alla società frenetica in cui viviamo, ma rendiamoci anche conto che la nostra società è estremamente malata e il disagio interiore è dovunque in tutti noi.
Facciamo spesso questo, agire in fretta e in frenesia, per evitare il contatto con noi stessi, con la nostra parte profonda spesso dolorosa da osservare, facciamo questo per non vedere i nostri mostri nascosti da anni o da decenni, per non vedere che nel nostro intimo abbiamo parti che non ci piacciono e che poi rifiutiamo con tutte le nostre forze di vedere e quindi le rimuoviamo. Ma esse rimangono ancor più potenti.
Non scoprendo le nostre parti ombra le carichiamo ancor più di potere.
E’ solo con la loro osservazione e col porsi aperti all'esistenza che possiamo togliere loro potenza e possiamo superare i nostri blocchi interiori.


La maggior parte del nostro tempo non trascorre con noi consci nel momento presente: mentre camminiamo, andiamo in auto, siamo al computer o al telefono, molti pensieri attraversano la nostra mente, pensiamo a cosa dovremmo fare quando incontreremo qualcuno o cosa avevamo dovuto fare dopo un incontro, ripensiamo alla discussione che abbiamo avuto col partner e mettiamo in scena cosa avremmo dovuto dire, cosa diremmo quando l’incontriamo o cosa lui/lei avrebbe dovuto fare o essere.

Vivere in questo modo significa vivere nell’illusione, significa vivere una realtà immaginaria, significa proiettare sulla scena della nostra vita un altro film che non esiste e che sicuramente non è quello che il nostro corpo sta invece vivendo in quel momento.

E’ solo unendo il corpo con la mente che possiamo riuscire ad essere integri.
Il movimento da fare quando vogliamo ritornare nella situazione di presenza mentale è il ritorno al respiro e il concentrare la nostra mente sull’inspirazione e l’espirazione. Facendo così i pensieri tendono a cessare e troviamo, magari i primi tempi per poco tempo, l’unita corpo-mente.

Questo sia durante la meditazione che durante la vita di tutti i giorni.
Quando ci accorgiamo che la nostra mente è, come al solito, partita per la strada dell’illusione passata o futura per questo proiettandosi in pensieri passati o futuri, possiamo fermarci un attimo e facendo 3 respiri e magari chiedendoci anche cosa stiamo sentendo in quel momento, ci riappropriamo del momento presente e torniamo a vivere la nostra vera realtà.

Per questo è necessario un vero e proprio addestramento per la nostra mente e la pratica della presenza mentale e essenzialmente questa: addestrare la mente a rimanere nel momento presente, il più possibile, tramite l'osservazione del respiro ed altre modalità. Vivere il presente è essenziale perché la mente stessa possa essere chiara, lucida e aperta e poter così affrontare l’esistenza in condizioni ottimali.

In questo modo ci possiamo ritrovare, per esempio, a lavare i piatti e mentre lo facciamo, concentrarci esclusivamente sull’azione del lavare i piatti.
Così facendo, senza altri pensieri, possiamo osservare che la nostra mente si rilassa, si concentra sull’azione presente e può nascere anche un sottile piacere per l’azione che stiamo compiendo in presenza con noi stessi.

Provate, per esempio, quando state guidando l’auto, a concentrarvi solo sulla guida, osservando l’auto, la guida, le altre macchine, il paesaggio, voi stessi che guidate.
Proverete un immediata sensazione di rilassamento e pace.
Durerà poco perché poi la mente, essendo abituata a pensare in continuazione, ritornerà subito agli abituali meccanismi di pensiero ma se voi imparate a conoscere questo meccanismo, potrete di nuovo, tramite il respiro, tornare a voi stessi quando volete.

Un centro di pratica sta nascendo anche in Italia in Abruzzo in provincia di Teramo in località Castelli.
Esso è stato visitato anche dal maestro Thich Nath Hanh e al link seguente potete anche vedere il filmato della sua visita a Castelli

Il luogo dove i praticanti si riuniscono, generalmente con cadenza settimanale, per fare meditazione seduta e camminata si chiama “sangha” e visitando il sito Esserepace potere trovare dove sono situati i “sangha” in tutta Italia.

Altri libri di Thich Nhat Hanh li potete trovare nella sezione DA LEGGERE alla sottosezione VIAGGI E PERCORSI.
Thich Nath Hanh vive da anni a Plum Village, in Francia, dove ha fondato un monastero e dal quale sono poi nati il centro laico tedesco di Intersein gestito da Karl ed Helga Riedl che sono spesso a Pomaia in Toscana a tenere ritiri zen e il movimento italiano che sta concretizzando il proprio centro di pratica in Abruzzo

Buona pratica!




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