Reikinet di Fabrizio Nencioni http://www.reikinet.it/index.php descrizione rss Copyright 2013 proprietario contenuti http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss info@reikinet.it info@orlandoguiggi.it IT-itDieta ipocalorica: fa bene al cervello, alla salute e al pianetahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4218&titolo_sotto=Dieta ipocalorica: fa bene al cervello, alla salute e al pianeta&ID_cat_new=99Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta. - Altro che Dieta Dukan, altro che dieta a zona, altro che metodo tisanoreica. Basta mangiare meno. Di quello che verrebbe voglia di fare e anche endash; almeno un poersquo; endash; di quello che sarebbe necessario. Se ci si contiene, se si rimane fino ad un 30% sotto il proprio fabbisogno calorico, si spinge il nostro corpo e reagire positivamente.Si produce, quasi immediatamente, la proteina Creb1, che ha il merito di agire molto positivamente in favore della nostra salute. Eersquo; acclarato: Creb1 regola normalmente importanti funzioni cerebrali come la memoria, lersquo;apprendimento e il controllo dellersquo;ansia. Non era chiaro quali fossero gli attivatori.La ricerca dellersquo;Università Cattolica, appena pubblicata da PNAS, prestigiosa rivista scientifica statunitense, dimostra che la funzione di Creb1 può essere aumentata semplicemente con una dieta ipocalorica. Creb1 è in grado di modulare altri geni e, a sua volta, può essere modulata da fattori di crescita chiamati neurotrofine, da alcuni farmaci e persino da caffè e tè. Ma è molto più semplice, democratico, sostenibile e fa bene alla salute del Pianeta il sistema dersquo;innesco basato sulla restrizione calorica.Lo studio è stato condotto su topi. Ebbene i topi a cui vengono ridotte del 30% le calorie dimostrano performance cognitive nettamente migliori di quelli a pancia piena. Di più, sviluppano più tardi alterazioni cerebrali paragonabili alla malattia di Alzheimer nell'uomo.La dieta agisce sul cervello. Per l'uomo probabilmente non basta semplicemente tagliare le calorie, ma servirà anche incidere sulla qualità degli alimenti.Ma in ogni caso ormai è più chiaro il meccanismo che lega le malattie metaboliche, come diabete e obesità e il declino delle attività cognitive. E si è trovato un buon punto di partenza per agire sul problema in profondità. E in semplicità, si spera.Ovvio che le case farmaceutiche si metteranno a proporre e commercializzare maniera diverse di assumere Creb1. Ma non bisogna dimenticare la più semplice e sensata, considerata la situazione globale, di farsi e fare del bene: mangiare meno, mangiare tutti.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4218&titolo_sotto=Dieta ipocalorica: fa bene al cervello, alla salute e al pianeta&ID_cat_new=99News ReikiAtolli a impatto zero: la prima nazione 100% solare nel Pacificohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4263&titolo_sotto=Atolli a impatto zero: la prima nazione 100% solare nel Pacifico&ID_cat_new=99 - Tokelau, arcipelago sperduto nellersquo;oceano tra Nuova Zelanda e Hawaii, grazie a 4000 pannelli fotovoltaici si è reso completamente indipendente dai combustibili fossili per soddisfare il suo fabbisogno energetico.È sperduto in mezzo allersquo;Oceano tra la Nuova Zelanda e le Hawaii, eppure questo remoto e piccolo arcipelago è la prima nazione al mondo che può vantarsi di soddisfare completamente il suo fabbisogno di elettricità grazie esclusivamente allersquo;aiuto del sole.e#8232; Stiamo parlando dello Stato di Tokelau nel Pacifico, costituito da 3 atolli corallini la cui superficie totale non raggiunge i 15 kmq, che ha deciso, con il sostegno della Nuova Zelanda, di rendersi indipendente dai costosi e inquinanti generatori diesel che fornivano tutta lersquo;elettricità necessaria alla popolazione.E proprio il Ministero degli Affari Esteri e del Commercio della Nuova Zelanda ha finanziato con 7,5 milioni di dollari lersquo;istallazione di 4000 pannelli solari nei 3 isolotti che consentiranno un risparmio di oltre 2000 barili di gasolio ogni anno. Lersquo;ultima rete elettrica a enerergia dal sole è stata completata di recente.«Il progetto di energia rinnovabile di Tokelau è una prima mondiale. I suoi tre atolli ora hanno sufficiente capacità solare da soddisfare i bisogni di elettricità - ha dichiarato il ministro degli Esteri neozelandese Murray McCully - Fino a ora Tokelau dipendeva al 100% dal diesel per generare elettricità, con pesanti costi economici e ambientali».tratto da http://www.virgilio.it/?pmk=hd_GOGREEN_shhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4263&titolo_sotto=Atolli a impatto zero: la prima nazione 100% solare nel Pacifico&ID_cat_new=99News ReikiEssere confusi ci fa imparare megliohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4256&titolo_sotto=Essere confusi ci fa imparare meglio&ID_cat_new=99A volte sentirsi confusi quando si debba imparare qualcosa di nuovo non è cattivo segno - Se quando dovere imparare un qualcosa di nuovo endash; che sia una lingua, un lavoro, un hobby o imparare a utilizzare un nuovo tecno-gadegt endash; sentirsi confusi non è cattivo segno a quanto pare. Anzi, secondo gli esperti, chi prova un poersquo; di confusione o smarrimento in certi casi pare apprenda meglio e con più facilità di chi invece di sente sicuro di sé.e#8232;e#8232;A dare una mano di conforto a tutti confusi è uno studio condotto dai ricercatori della University of Notre Dame, negli Usa, i cui risultati non a caso sono stati pubblicati sulla rivista Learning and Instruction.e#8232;Il dottor Sidney D'Mello e colleghi, per lersquo;occasione, hanno coinvolto un gruppo di volontari che hanno volutamente indotto in confusione fornendo loro delle informazioni e opinioni contraddittorie. Un altro gruppo invece ha ricevuto le informazioni e le opinioni corrette, in modo da fungere da gruppo di controllo.e#8232;e#8232;I risultati dei test hanno poi permesso di scoprire che i partecipanti esposti alle contraddizioni erano più bravi nel cogliere in seguito lersquo;idea di fondo. Ma non solo: anche negli altri test eseguito dopo i primi esperimenti hanno rivelato che le persone che erano inizialmente confuse, dopo hanno imparato a eliminare tutte le informazioni inutili e conservato invece più informazioni utili e ottenuto punteggi più alti rispetto ai partecipanti che non erano stati disorientati.e#8232;«Abbiamo indagato i legami tra emozioni e apprendimento per quasi un decennio endash; ha spiegato Dersquo;Mello nel comunicato UND endash; e abbiamo scoperto che la confusione può essere utile per imparare, se opportunamente regolata, perché può stimolare gli studenti a elaborare il materiale più in profondità al fine di risolvere questo stato di confusione».e#8232;e#8232;Questo genere di confusione, i ricercatori lersquo;hanno battezzata eldquo;confusione produttivaerdquo; poiché, alla fine, rende il processo molto più produttivo in termini di apprendimento. Tuttavia, sottolineano gli autori, questo senso di confusione dovrebbe essere subito affrontato e ogni informazione ingannevole deve essere eliminata durante il processo di apprendimento stesso.e#8232;Non tutti sono comunque in grado di gestire al meglio questa confusione, fanno notare i ricercatori. Chi è in grado di gestire la negatività e il fallimento ha in genere maggiori probabilità di trarre beneficio da questo metodo di apprendimento.e#8232;e#8232;«E' anche importante che gli studenti siano produttivamente invece che irrimediabilmente confusi. Per confusione produttiva, si intende che la fonte della confusione sia strettamente legata al contenuto della sessione di apprendimento: lo studente tenta di risolvere la propria confusione, e lersquo;ambiente di apprendimento fornisce aiuto quando egli è in lotta. Inoltre, tutte le informazioni fuorvianti in queste tecniche di confusione indotta, devono essere corrette nel corso della sessione di apprendimento, come è stato fatto negli esperimenti attuali», conclude D'Mello.e#8232;In sostanza, non scoraggiamoci se allersquo;inizio possiamo sentirci confusi dalle nuove informazione che siano tenuti a incamerare. Procediamo con tranquillità e poi godiamoci i risultati.tratto da http://www3.lastampa.it/salute/http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4256&titolo_sotto=Essere confusi ci fa imparare meglio&ID_cat_new=99News ReikiEsperienza nonni in cellule nipotihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4275&titolo_sotto=Esperienza nonni in cellule nipoti&ID_cat_new=99Potrebbe tramandarsi grazie a modificazioni del Dna - ROMA, 10 DIC - Le cellule dei nipoti conservano il ricordo delle esperienze traumatiche dei nonni: il Dna potrebbe essere il 'diario' biologico su cui sono annotati gli episodi. A suggerirlo un esperimento condotto sui topi dai neurobiologi dell'università Emory ad Atlanta. I risultati, pubblicati su Nature Neuroscience, mancano di prove che dimostrino in maniera inconfutabile i meccanismi biologici alla base dell'ereditarietà delle paure ma apre una nuova era nel trattamento di alcune malattie psichiatriche.tratto da Ansa.it________________________________Direi che se confermata è una notizia a dir poco eccezionale e rivoluzionaria!Se viene dimostrato scientificamente che le cellule conservano la memoria dei nonni, cosa a mio avviso assolutamente reale, allora si può risalire anche molto indietro come ai bisnonni, ai loro bisnonni e via dicendo, le teorie e le scuole di pensiero rivolte in questo senso assumerebbero una forma definita. Le Costellazioni Familiari sono orientate esattamente in questa direzione come, del resto, anche l'Astrologia karmica.Fabrixhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4275&titolo_sotto=Esperienza nonni in cellule nipoti&ID_cat_new=99News ReikiLa vita sulla Terra ha i giorni contati: almeno 1,75 miliardi di annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4274&titolo_sotto=La vita sulla Terra ha i giorni contati: almeno 1,75 miliardi di anni&ID_cat_new=99 - br i Tra un paio di miliardi di anni circa il nostro pianeta uscirà dalla cosiddetta zona abitabile, orbitando attorno al Sole a una distanza che non permetterà più la presenza di acqua allo stato liquido, e quindi di vita, sulla superficie. Stimata anche la durata del periodo di abitabilità di pianeti extrasolari, un parametro cruciale per valutare la possibilità di evoluzione di forme di vita complessa (red /i ) br br La Terra resterà un pianeta abitabile ancora per molto, per la precisione per un periodo che può variare da 1,75 a 3,25 miliardi di anni. e#8220;Alla fine di quelle#039;intervallo di tempo la Terra si troverà in una zona più vicina al Sole, con temperature tanto elevate da far evaporare i marie#8221;, dice Andrew Rushby, uno degli astrobiologi delle#039;Università delle#039;East Anglia che hanno calcolato quanto manca al nostro pianeta per diventare inospitale. La loro ricerca è stata pubblicata sulla rivista e#8220;Astrobiologye#8221;. br br Nel valutare questi numeri va considerato che parlando di abitabilità di un pianeta si intende la possibilità che ospiti una qualche forma di vita, anche solo microbica. Il periodo abitabile quindi corrisponde alle#039;arco di tempo durante cui il pianeta orbita alle#039;interno di una zona (detta appunto zona abitabile), che si trova a una distanza tale dalla stella da permettere la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie planetaria. br br E difatti, la valutazione del tempo di abitabilità della Terra non era lo scopo principale dei ricercatori, ma solo il mezzo per arrivare alla definizione di un buon modello con cui stimare le probabilità dello sviluppo di forme di vita, in particolare complessa, sul migliaio circa di pianeti extrasolari scoperti negli ultimi anni. br br br La zona abitabile (verde) permette la presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie di un pianeta. Se il pianeta orbita troppo vicino alla propria stella, le#039;acqua evapora, mentre se è troppo lontano, le#039;acqua gela. Il raggio effettivo di une#039;orbita nella zona abitabile dipende dal tipo di stella. (Cortesia NASA) br e#8220;Forme di vita complessa - e a maggior ragione specie intelligenti come gli esseri umani - non potrebbero emergere nel giro di pochi milioni di anni, visto che noi ci abbiamo messo il 75 per cento del periodo di abitabilità della Terra per evolvere, e probabilmente è lo stesso anche per altri pianeti , spiega Rushby. br br Nello studio, i ricercatori hanno usato modelli di evoluzione stellare per stimare la fine del periodo di abitabilità di un pianeta, per poi confrontare la situazione della Terra con altri otto pianeti, fra cui Marte, attualmente nella zona abitabile del loro sistema. br br Uno dei pianeti extrasolari a cui abbiamo applicato il modello e#8211; dice Rushby - è Kepler 22b, il cui tempo di abitabilità è compreso tra 4,3 e 6,1 miliardi di anni. Ancora più sorprendente è un altro esopianeta, Gliese 581d, che ha un durata abitabile davvero enorme: tra 42,4 e 54,7 miliardi di anni. Questo pianeta extrasolare può essere caldo e piacevole per un periodo pari a dieci volte la durata della vita del nostro sistema solare!e#8221; br br I ricercatori sottolineano comunque che nelle#039;evoluzione biologica ha un ruolo significativo anche il caso, e quindi determinare il periodo di abitabilità non ha un valore concreto, ma indica solo una possibilità, tanto più che e#8220;fino a oggi nessun pianeta veramente simile al nostro è stato rilevato. Ma è possibile che ci sia un pianeta abitabile simile alla Terra nel raggio di dieci anni luce, una distanza piccola in termini astronomici , conclude Rushby. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2013/09/23/news/durata_abitabilit_pianeti_terra_gliese_evoluzione_vita-1816619/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); lescienze /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4274&titolo_sotto=La vita sulla Terra ha i giorni contati: almeno 1,75 miliardi di anni&ID_cat_new=99News ReikiQuando la luna piena turba i nostri sognihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4273&titolo_sotto=Quando la luna piena turba i nostri sogni&ID_cat_new=99 - br i Una ricerca dimostra per la prima volta che anche gli esseri umani hanno un orologio biologico che segue i cicli lunari. In particolare, durante le fasi di luna piena si ridurrebbero i tempi del sonno profondo e la produzione di melatonina. Finora le#039;esistenza di ritmi biologici analoghi era stata provata solo in alcuni animali, nei quali sono appaiono a comportamenti riproduttivi /i br br Nelle notti di luna piena fate fatica ad addormentarvi e avete un sonno inquieto? Non si tratta di suggestione né è il caso di temere di discendere da un licantropo: avete semplicemente un orologio biologico molto sensibile alle fasi lunari. A dimostrare per la prima volta le#039;esistenza di questo tipo di ritmo biologico anche nelle#039;uomo è una ricerca condotta da neuroscienziati delle#039;Università di Basilea, del Politecnico di Losanna e della Clinica del sonno di Zollikon, in Svizzera, che la illustrano in un a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cell.com/current-biology/retrieve/pii/S0960982213007549e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); articolo pubblicato su e#8220;Current Biologye#8221; /a . br br Secondo i dati raccolti dai ricercatori, che hanno monitorato il sonno di 33 volontari in svariate sessioni per un intero anno, quando la luna è piena le#039;attività cerebrale legata al sonno profondo si riduce anche del 30 per cento, servono in media cinque minuti più per addormentarsi, e la durata complessiva del sonno diminuisce di circa 20 minuti. Parallelamente, calano anche i livelli di melatonina, un ormone noto per regolare i cicli di sonno e veglia. Questa è la prima prova attendibile che il ritmo lunare è in grado di modulare la struttura del sonno negli esseri umanie#8221;, ha detto Christian Cajochen, primo autore delle#039;articolo. br br Esclusi gli spunti cognitivi e visivi grazie a un rigoroso setting sperimentale, Cajochen ritengono che il fenomeno costituisca un ulteriore esempio di un ritmo endogeno, simile ai ritmi circadiani, stagionali e annuali. Prove delle#039;esistenza di questo tipo di ritmo - definito circalunare - esistono già per un moscerino marino, Clunio marinus - che coordina le#039;accoppiamento, la deposizione e la schiusa delle uova con il ciclo lunare - e per le iguane marine delle Galàpagos. Secondo Cajochen, nella nostra specie il ritmo circalunare potrebbe essere una reliquia di un passato in cui il satellite avrebbe forse sincronizzato i comportamenti umani a fini per esempio riproduttivi, come avviene in questi animali. br br I ricercatori cercheranno ora di progettare una serie di esperimenti controllati che, con le#039;aiuto di di tecniche di imaging funzionale e delle#039;EEG, permettano di chiarire le basi neuronali e biomolecolari di questo sfuggente orologio lunare. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/argomento/biologiae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); lescienze.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4273&titolo_sotto=Quando la luna piena turba i nostri sogni&ID_cat_new=99News ReikiIl Sole sta per invertire e#8232;i poli del campo magneticohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4272&titolo_sotto=Il Sole sta per invertire 
i poli del campo magnetico&ID_cat_new=99 - br Accade ogni 11 anni, ma niente paura: la Terra non ha mai avuto problemi, assicurano gli scienziati di Stanford. Il processo si completerà entro un mese br br NEW YORK - Il Sole sta per invertire i poli del proprio campo magnetico, un evento periodico che avrà ripercussioni in tutto il sistema solare, Terra compresa. Ma niente paura: tutte lo volte che questo è accaduto, regolarmente ogni 11 anni, non ci sono mai stati problemi per noi. Secondo alcuni scienziati della Nasa che lavorano alla Stanford University, in California, il processo impiegherà ancora qualche mese prima di completarsi. br br Le#039;evento, spiegano gli esperti, avviene alle#039;incirca ogni 11 anni, e fa parte del ciclo naturale del Sole, di cui segna la metà. Il fenomeno non avviene in maniera regolare, ma si ha prima le#039;inversione del polo Nord, che è già riposizionato, mentre quello Sud sta cambiando a poco a poco. Durante il processo la radiazione magnetica solare, che si stende come un foglio ben oltre Plutone, tende a e#039;raggrinzirsie#039;. Questo - spiega il comunicato della Stanford University - porta a una migliore schermatura del nostro pianeta dai raggi cosmici . br br Questo fenomeno provoca una variazione delle#039;intensità del campo magnetico, che determina tutti quei fenomeni che fanno parte della cosiddetta attività solare : le macchie fotosferiche, i flare (brillamenti), e i cambiamenti del vento solare. In genere gli effetti del campo magnetico sulla Terra includono, soprattutto nei periodi di massima attività, le aurore polari, le interferenze e le interruzioni delle comunicazioni radio e delle#039;elettricità. Gli astronomi ritengono che le#039;attività della nostra stella - la cui attività cambia di continuo la stessa struttura delle#039;atmosfera esterna alla Terra - ha avuto un ruolo fondamentale nella formazione ed evoluzione del sistema solare. brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4272&titolo_sotto=Il Sole sta per invertire 
i poli del campo magnetico&ID_cat_new=99News ReikiIn montagna si parla «meglio»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4271&titolo_sotto=In montagna si parla meglio&ID_cat_new=99Le#039;altitudine influenza la lingua. - br Le#039;alta quota riduce lo sforzo fisiologico delle consonanti eiettive br br Fino a questo momento i linguisti credevano che il collegamento esistente tra la struttura di un linguaggio e il mondo naturale fosse circoscritto alle#8217;influenza delle#8217;ambiente sul vocabolario. Ma la geografia linguistica dimostra che le aree geografiche caratterizzate dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico hanno in comune anche le#8217;altitudine. La voce umana è capace infatti di una moltitudine di suoni e nelle#8217;infanzia questo immenso spettro di fonemi è potenzialmente ricchissimo. Avviene poi che con la crescita ci siano suoni che rimangono silenziosi e tendano a spegnersi, mentre altri vengono sviluppati e potenziati. E questo meccanismo di selezione naturale dei fonemi ha anche ragioni geografiche. Lo sostiene uno studio delle#8217;Università di Miami, pubblicato su Plos One, che mette in luce un link raramente esplorato, tra suoni e geografia. br b br QUESTIONE DI ALTITUDINE /b - Caleb Everett, antropologo appassionato di linguaggi, ha studiato e analizzato 567 lingue facendo riferimento al a href= javascript:window.open(e#039;http://wals.info/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); World /a a href= javascript:window.open(e#039;http://wals.info/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Atlas of Linguistic Structures /a (il più completo database dei suoni esistente) e le ha poi importate utilizzando un software di Google Earth, mettendo così in relazione i fonemi e le coordinate geografiche. È emerso così che le popolazioni che vivono tra le montagne sviluppano con il tempo alcuni suoni particolari, ovvero le consonanti eiettive, chiamate anche dagli esperti glottidalizzate non polmonari, in quanto pronunciate con la chiusura contemporanea del glottide. Appartengono alle#8217;incirca al 20 per cento dei linguaggi mondiali, ma soprattutto sono ricorrenti tra le popolazioni che vivono a una certa altitudine poiché la diminuzione della pressione delle#8217;aria determina una riduzione dello sforzo fisiologico per la compressione delle#8217;aria nella cavità faringea e contemporaneamente riduce la quantità di vapore acqueo emesso durante la pronuncia delle parole. br b br LE CONSONANTI EIETTIVE /b - Le#8217;articolo nel quale il professor Everett sostiene questa tesi si intitola non a caso Evidence for Direct Geographic Influences on Linguistic Sounds: The Case of Ejectives e fa riferimento a questa a href= javascript:window.open(e#039;http://it.wikipedia.org/wiki/Consonante_eiettivae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); famiglia di consonanti /a che contraddistinguono tutte e tre le famiglie caucasiche, le famiglie Athabaska, Siouan e Salishan del Nord America, insieme a tante famiglie diverse del Pacifico nord-ovest, la famiglia Maya e Aymara, la varietà meridionale di Quechua (Qusqu-Qullaw), la famiglia afro-asiatica e qualche lingua Nilo-sahariana, la famiglia Hadza e le famiglie Khoisan delle#039;Africa australe. br b br ALTA QUOTA /b - In sostanza le#8217;alta quota ridurrebbe lo sforzo fisiologico di pronuncia di questi fonemi, secondo la tesi dello stesso Everett, come dimostra il fatto che le#8217;87 per cento delle lingue che contemplano le consonanti eiettive si trovano nel raggio di 500 km da zone ad alta quota (ovvero zone poste a une#8217;altitudine superiore ai 1.500 metri). Le#8217;unico territorio che fa eccezione alla regola delle consonanti glottidalizzate è le#8217;altopiano del Tibet e le zone adiacenti e gli esperti ipotizzano che le popolazioni di questi territori, come dimostrato da precedenti studi, respirino a un ritmo più elevato delle altre popolazioni di montagna, registrando una riduzione di quel tasso di ipossia che faciliterebbe lo sviluppo delle consonanti eiettive br br Emanuela Di Pasqua br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze/13_giugno_15/lingue-influenza-altezza-montagna_6e3980cc-d4f2-11e2-afc2-77c7bab72214.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); corriere.it/scienze /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4271&titolo_sotto=In montagna si parla meglio&ID_cat_new=99News ReikiSicilia, ritorna la foca monacahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4270&titolo_sotto=Sicilia, ritorna la foca monaca&ID_cat_new=99Era scappata dalle Egadi intorno a metà degli anni e#039;70 - br e#8220;Merito anche della tolleranza degli abitantie#8221; br Ee#039; una delle specie più protette al mondo. Era e#8220;scappatae#8221; dalle Egadi intorno a metà degli anni e#8216;70 a causa delle#8217;inquinamento e della caccia. Il monitoraggio dei ricercatori ha documentato la presenza di un esemplare di femmina adulta br br La foca monaca è ritornata a vivere nei nostri mari. Più precisamente in Sicilia, nelle#8217;area marina protetta delle isole Egadi, da dove era e#8220;scappatae#8221; intorno a metà degli anni e#8216;70 a causa delle#8217;inquinamento e della caccia. Ora i ricercatori delle#8217;Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), in collaborazione con il gestore della riserva, hanno scoperto, fotografato e studiato un esemplare di femmina adulta che ha scelto come rifugio una grotta sulla costa delle Egadi, al largo di Trapani. br br Negli ultimi due anni, nelle#8217;area marina protetta delle isole, è stata condotta une#8217;attività di ricerca con le#8217;obiettivo di verificare, documentare e raccogliere informazioni sugli avvistamenti di esemplari di foca monaca (monachus monachus), una delle specie più protette al mondo. I primi risultati, presentati oggi in una conferenza stampa che si è tenuta presso il Ministero delle#8217;Ambiente, sono estremamente positivi. Le attività di campo, iniziate nelle#8217;aprile del 2011, si sono articolate in primo luogo con una ricognizione lungo le coste delle#8217;arcipelago, per identificare le grotte più idonee alla frequentazione da parte della foca monaca. Successivamente, si è proceduti alle#8217;installazione di foto trappole in alcune delle grotte marine identificate, permettendo così un monitoraggio continuo e non-invasivo. Le foto trappole sono fotocamere digitali dotate di sensori di movimento (PIR) e di calore che si attivano automaticamente al passaggio di un animale. Non recano alcun disturbo in quanto utilizzano Led alle#8217;infrarosso o Led completamente schermati nel momento dello scatto. br br La ricognizione delle grotte marine ha permesso di rilevare la presenza di tracce organiche (residui di feci contenenti resti di pesce e tracce di pelo attribuibili ad una foca) che hanno dimostrato la presenza di almeno un esemplare di foca. Il monitoraggio mediante foto trappole ha inoltre permesso di documentare, durante le#8217;autunno-inverno 2011, la ripetuta frequentazione di un esemplare. Dalle#8217;analisi delle foto, si è dedotto che si tratta di un esemplare di taglia adulta, probabilmente femmina. Sempre nella stessa grotta, sono state raccolte evidenze di frequentazione durante la primavera 2012, ma il dettaglio delle immagini fotografiche non è sufficientemente chiaro da confermare che si tratti dello stesso esemplare. Secondo i ricercatori, la frequentazione, probabilmente ripetuta nel tempo, di esemplari di foca monaca nelle#8217;arcipelago delle Egadi è da attribuirsi ad un cambiamento, rispetto al passato, nelle#8217;atteggiamento delle comunità locali verso questa specie. Sarebbe anche grazie a questo atteggiamento di tolleranza che gli esemplari che si sono soffermati lungo le coste delle#8217;arcipelago, hanno continuato ad eleggere queste località come siti costieri dove sostare per brevi o lunghi periodi, rendendo queste aree siti di immenso valore naturalistico. e#8220;Sono estremamente soddisfatto per i risultati raggiunti e per la cautela e professionalità dimostrate nel trattare una specie così pericolosamente a rischio estinzionee#8221;, ha commentato il Ministro delle#8217;Ambiente, Andrea Orlando. br br e#8220;Si tratta di uno straordinario risultato per le Egadi e#8211; continua e#8211; la riserva marina più grande de#8217;Europa e per tutto il sistema delle aree marine italiane tutelate, un sistema che per numero di aree protette e dimensioni di coste e fondali tutelati ci vede leader a livello continentale. Da oggi possiamo dire con più autorevolezza che anche le azioni di conservazione delle#8217;ambiente marino ci vedono in posizioni di vertice. Lavoreremo, quindi, per consolidare la rete delle Amp (Aree marine protette) italiane. Il mio augurio è che questi studi e queste attività di monitoraggio e tutela continuino ad essere condotti con crescente impegno e che si diffondano sempre più i comportamenti rispettosi delle#8217;ambiente marino, della foca monaca e di tutte le altre specie. Solo così si riuscirà a salvaguardare quel patrimonio inestimabile che è la biodiversità dei nostri marie#8221;. Nel frattempo il ministero delle#8217;Ambiente e il sindaco di Favignana, Lucio Antinoro, che è anche il presidente delle#8217;Area marina protetta delle Egadi, hanno deciso di lanciare un concorso per i ragazzi: diamo un nome alla simpatica foca delle Egadi. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/05/16/sicilia-ritorna-foca-monaca-merito-anche-della-tolleranza-degli-abitanti/596616/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); ilfattoquotidiano /a br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4270&titolo_sotto=Sicilia, ritorna la foca monaca&ID_cat_new=99News ReikiCreature di lucehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4269&titolo_sotto=Creature di luce&ID_cat_new=99I vantaggi di sapersi illuminare - br Non solo lucciole: la bioluminescenza si presenta in natura in molti modi diversi, molti dei quali sono a href= javascript:window.open(e#039;http://fieldmuseum.org/happening/exhibits/creatures-light-natures-bioluminescencee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); in mostra al Field Museum di Chicago /a , in un percorso alla scoperta di organismi capaci di emettere la luce e usarla per gli scopi più vari, dalla caccia, alla difesa, al corteggiamento. br br e#8232;e#8232;Quello che permette agli organismi di illuminarsi è le#039;interazione tra la luciferina, una sostanza organica in grado di emettere luce, e la luciferasi, le#039;enzima che accelera la reazione chimica necessaria. Se alcuni esseri viventi producono spontaneamente questi due composti, altri li assumono mangiando, e altri ancora li prendono in prestito dai batteri luminescenti con i quali instaurano un rapporto di simbiosi. A volte si parla di fluorescenza, quando gli animali - come alcuni scorpioni - assorbono luce di un certo colore ed emettono luce di un altro colore. e#8232; br i Ben le#039;80 per cento delle creature bioluminescenti vivono negli oceani, soprattutto a grande profondità. La mostra infatti ospita moltissime creature marine: pesci, meduse o creature meno conosciute come i dinoflagellati, microrganismi che illuminano la superficie delle#039;acqua ai Caraibi. Anche alcuni coralli e anemoni possono accendersi . Tra gli animali terrestri che splendono di luce propria ci sono invece alcuni insetti e qualche fungo. /i br br Sembra difficile credere che la bioluminescenza si sia evoluta in più casi in modo indipendente, eppure è proprio così: gli scienziati ipotizzano addirittura un centinaio di diverse linee evolutive che hanno portato a questa capacità. Evidentemente essere in grado di produrre luce porta vantaggi significativi, e anche molto diversi. Alcuni pesci usano la luce per attrarre le#039;attenzione delle femmine, altri per attirare le loro prede, altri ancora come una lanterna per vedere nelle profondità delle#039;oceano. Nel caso degli anemoni, ce#039;è chi ipotizza che illuminarsi funzioni come uno schermo solare, e protegga questi animali dai raggi ultravioletti. I dinoflagellati usano la luce come uno strumento di difesa, per spiazzare i predatori, ma allo stesso tempo il flash di luce che producono sembra avere effetti antiossidanti. br br La mostra Creatures of Light, realizzata dalle#039;American Museum of Natural History di New York in collaborazione con il Field Museum di Chicago e il Canadian Museum of Nature di Ottawa, rimarrà aperta fino al 5 gennaio 2014. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2013/04/27/foto/bioluminescenza_mostra_cichago-1629409/1/#1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); LeScienze /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4269&titolo_sotto=Creature di luce&ID_cat_new=99News ReikiQuel brulicare di vita sul fondo della Fossa delle Mariannehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4268&titolo_sotto=Quel brulicare di vita sul fondo della Fossa delle Marianne&ID_cat_new=99Uno dei posti più inaccessibili del pianeta, undici chilometri di profondità e una pressione mille volte superiore a quella dela superficie - br In uno dei posti più inaccessibili del pianeta, undici chilometri di profondità e una pressione mille volte superiore a quella in superficie, ce#039;è une#039;attività batterica inaspettata, dieci volte più ricca di quella dei fondali oceanici circostanti meno profondi. Questi batteri che vivono in condizioni estreme sono alimentati da un flusso di materia organica che si inabissa anche grazie ai frequenti terremoti della zona (red) br br Nel suolo dei più profondi abissi marini della Terra prospera, inaspettato, un brulicante mondo di microrganismi. Lo ha scoperto una missione internazionale che ha inviato un sofisticato robot sul fondale del Challenger Deep, il punto più profondo della Fossa delle Marianne a circa 11.000 metri sotto il livello del mare. I risultati di questa nuova esplorazione in uno dei luoghi più inaccessibili della Terra sono descritti in a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nature.com/ngeo/journal/v6/n4/full/ngeo1773.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); un articolo pubblicato su “Nature Geosciences”. br /a br A dispetto delle#039;enorme pressione che caratterizza le#039;ambiente – 1100 volte la pressione a livello del mare - i sedimenti della Fossa delle Marianne si sono dimostrati un vero e proprio hot spot di attività batterica, dove vivono circa dieci volte più batteri di quelli che si trovano nei sedimenti della pianura abissale circostante, a una profondità di 5000-6000 metri. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2009/11/23/news/un_censimento_per_le_creature_degli_abissi-572726/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Un censimento per le creature degli abissi /a br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2011/10/26/news/protozoi_giganti_negli_abissi_della_fossa_delle_marianne-613026/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Protozoi giganti negli abissi /a br br I microbi controllano la decomposizione della materia organica nei sedimenti marini. Questa decomposizione, a sua volta, contribuisce alla rigenerazione dei nutrienti presenti negli oceani e influenza in maniera significativa il ciclo del carbonio globale. In generale, i tassi di decomposizione dei microrganismi diminuiscono con la profondità. E proprio per questo i risultati ottenuti hanno suscitato notevole interesse. br br Le#039;immersione del robot. (Cortesia Anni Glut) br Le analisi dei ricercatori si sono basate sulla misurazione della distribuzione di ossigeno nei sedimenti, che può essere collegata con le#039;attività di microrganismi. Se si portano in superficie campioni del fondo marino per studiarli in laboratorio - spiega Ronnie Glud, delle#039;Università della Danimarca meridionale, autore delle#039;articolo - molti dei microrganismi che si sono adattati alla vita in quelle condizioni estreme moriranno, a causa delle variazioni di temperatura e pressione. Di conseguenza, abbiamo sviluppato strumenti che possono effettuare misurazioni di routine direttamente sul fondo del mare alla pressione estrema della Fossa delle Marianne. br br Alto quattro metri e con un peso complessivo di 600 chilogrammi, il robot, appositamente progettato è dotato di sensori ultrasottili che vengono inseriti delicatamente nel fondale marino per misurare la distribuzione di ossigeno con una risoluzione spaziale molto elevata. br br Secondo i ricercatori, il prosperare delle#039;attività microbica nella fossa deve essere legato a un flusso insolitamente elevato di materia organica - animali morti, alghe e altri microbi - provenienti dalle#039;ambiente circostante molto meno profondo, probabilmente anche grazie alle#039;inabissamento di grandi quantità di materiale durante i terremoti, piuttosto frequenti nella zona. br br Il fondale di Challenger Deep. (Cortesia JAMSTEC) br Alla spedizione nella Fossa delle Marianne ha fatto seguito une#039;immersione del robot nella Fossa del Giappone, a circa 9000 metri di profondità, e ne è in programma a breve une#039;altra nella Fossa di Kermadec-Tonga (10.800 metri di profondità) vicino alle isole Fiji. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2013/03/19/news/fossa_marianne_attivit_microbica_ciclo_carbonio-1569138/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); LeScienze /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4268&titolo_sotto=Quel brulicare di vita sul fondo della Fossa delle Marianne&ID_cat_new=99News ReikiRischio di morte per malattie cardiache ridotto del 32 per cento per chi mangia vegetarianohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4267&titolo_sotto=Rischio di morte per malattie cardiache ridotto del 32 per cento per chi mangia vegetariano&ID_cat_new=99 - br i br Un nuovo studio promuove la dieta vegetariana per la salute del cuore. Chi porta in tavola più frutta e verdura vede scendere del 32 per cento il rischio morire a seguito di una malattia cardiovascolare o essere ricoverati in ospedale /i br br Un largo studio, che ha visto il coinvolgimento di 44.500 persone ha mostrato che i vegetariani hanno il 32% in meno probabilità di morire, o essere ricoverati in ospedale, a seguito di un attacco di cuore o malattia cardiovascolare.e#8232;I principali motivi di questo vantaggio si ritiene siano da rintracciare in differenze nei livelli di colesterolo, pressione arteriosa e peso corporeo, si legge sull’American Journal of Clinical Nutrition, la rivista scientifica su cui è stato pubblicato lo studio.e#8232;e#8232; br br Se si tiene conto che, in media, in Italia muoiono oltre 240mila persone ogni anno a causa delle malattie cardiovascolari, ecco che la dieta assume un ruolo di primo piano come non mai.e#8232;Consumare alimenti vegetali, come si scopre sempre più – anche in questi giorni – può fare la differenza in molti ambiti della salute, e non solo nella prevenzione delle malattie.e#8232;I ricercatori dell’Università di Oxford, hanno infine confermato tutto ciò, analizzando e confrontando i dati relativi a 15.100 vegetariani e 29.400 onnivori (ossia che mangiavano anche carne e pesce). I partecipanti allo studio sono poi stati seguiti per 11 anni, dall’inizio dello studio.e#8232;e#8232; br br Durante il periodo di follow-up, 169 persone sono morte a causa di malattie cardiache; 1.066 hanno invece avuto necessità di un ricovero ospedaliero – sempre a causa di problemi cardiovascolari. Di questi casi di decesso o ricovero, si è scoperto che la maggioranza interessava gli onnivori, piuttosto che i vegetariani.e#8232;I risultati globali e le analisi hanno evidenziato che i vegetariani avevano più bassi livelli di colesterolo LDL (o “cattivo”), una pressione sanguigna più regolare e, in genere bassa e, infine, un peso corporeo più nella norma.e#8232;e#8232; br br Anche se, come fanno notare gli scienziati, la dieta vegetariana non è sinonimo di cuore sano, è tuttavia indubbio che ridurre i grassi animali o nocivi può essere un modo per prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/2013/01/31/scienza/benessere/salute/malattie-cardiache-per-chi-mangia-vegetariano-RCoQcP4p78MawjG6vsbK2H/pagina.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); lastampa /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4267&titolo_sotto=Rischio di morte per malattie cardiache ridotto del 32 per cento per chi mangia vegetariano&ID_cat_new=99News ReikiCannabis e deficit de#039;intelligenza, tutto da dimostrarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4266&titolo_sotto=Cannabis e deficit d'intelligenza, tutto da dimostrare&ID_cat_new=99Contestata le#039;ipotesi che il consumo di cannabis provochi problemi neurofisiologici a lungo termine tali da produrre un deficit delle capacità cognitive - br Una nuova analisi che tiene conto anche dei fattori di svantaggio socioeconomico mette in discussione la conclusione di una ricerca pubblicata lo scorso anno sulla base di uno studio su più di 1000 soggetti seguiti per quasi quattro decenni, in cui si evidenziava una correlazione tra il consumo massiccio dello stupefacente durante le#039;adolescenza e un declino del quoziente intellettivo in età adulta di Folco Claudi br br Gli effetti del consumo di cannabis sul cervello sono un tema che genera spesso in ambito scientifico discussioni anche accese: sembrano ormai inoppugnabili i risultati che documentano un effetto a breve termine (48 ore) sulla memoria e su altre funzioni cognitive, dovuto al fatto che il tetraidrocannabinolo (THC), il principio attivo resposabile degli effetti della sostanza, non viene smaltito immediatamente dalle#039;organismo. Ci sono poi altri studi a lungo termine che hanno evidenziato problemi con la vista, altri ancora con la schizofrenia, ma per ora non ce#039;è nulla di definitivo. Inoltre, molte volte ce#039;è il sospetto che le conclusioni scientifiche non siano del tutto scevre dal giudizio sulle droghe leggere che divide le#039;opinione pubblica dagli anni sessanta. br br Lo stesso vale per le ricerche che riguardano l’intelligenza di un qualunque gruppo di soggetti, a causa della quantità dei fattori e delle implicazioni di cui occorre tenere conto. Il concetto in sé è già estremamente sfuggente, e le definizioni sulla base di test (tipicamente quella di Quoziente intellettivo, o QI) in passato sono state aspramente criticate perché espressione della mentalità, delle#039;istruzione e delle opportunità di espressione individuale delle classe dominante delle società occidentali, in particolare dei bianchi statunitensi. Oltre a ciò, non è certo facile riuscire a isolare i fattori decisivi in grado di determinarla, nelle#039;oceano di elementi genetici e ambientali che influenzano noi tutti. br br Era quindi quasi inevitabile che a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2012/09/04/news/calo_quoziente_intelligenza_cannabis-1232858/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); lo studio di Madeline Meier e colleghi /a pubblicato alcuni mesi fa, che combina i temi di consumo di cannabis e intelligenza, fosse messo in discussione. A farlo, con un articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.pnas.org/content/early/2013/01/09/1215678110e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); appena pubblicato su PNAS /a , è Ole Røgeberg, economista del lavoro del Ragnar Frisch Centre for Economic Research di Oslo, secondo il quale la conclusione raggiunta dal gruppo di Meier, vale a dire che esista una correlazione tra l’uso massiccio della droga nelle#039;adolescenza e una diminuzione del quoziente intellettivo nell’età adulta, deriva da un approccio metodologico scorretto. br br Il gruppo di Meier aveva lavorato sui raccolti dal Dunedin Longitudinal Study, nel corso del quale più di mille abitanti della Nuova Zelanda nati nel 1972 e nel 1973 sono stati seguiti dalla nascita ai giorni nostri, rispondendo periodicamente a questionari su comportamenti e stili di vita e sottoponendosi a test per valutare diversi parametri neuropsicologici. br br Concentrandosi in particolare sul consumo di cannabis nelle#039;adolescenza e sull’andamento del quoziente intellettivo (QI) negli anni, Meier e colleghi avevano ottenuto una correlazione statisticamente significativa: nei soggetti che riferivano un consumo massiccio della droga da adolescenti si osservava un declino significativo del QI al trentottesimo anno di età. I ricercatori ne avevano quindi concluso che lo sviluppo neurobiologico fosse influenzato in modo negativo e permanente dalla cannabis. br br Gli effetti neurobiologici a lungo termine, in particolare quelli che influenzano il QI, del consumo di canabis in età giovanile sono ancora materia di dibattito. (© Neal Preston/CORBIS) br Le obiezioni di Røgeberg, supportate da una sua diversa analisi dei dati, sono quelle classiche della statistica applicata alle scienze biomediche e alla psicologia. In primo luogo, come avvertono tutti i manuali sull’argomento, la correlazione tra due fattori A e B non implica di per sé una relazione di causa ed effetto, ma solo che essi ricorrono insieme. Se la correlazione risulta statisticamente significativa, ci sono tre possibili ragioni: un’alta probabilità che A sia causa di B, che B sia causa di A, oppure che entrambi si presentino contemporaneamente in dipendenza di un terzo fattore non considerato o escluso in modo metodologicamente scorretto dall’analisi. br br Tornando alla connessione tra cannabis e QI, come si può affermare che sia la droga a determinare una diminuzione dell’intelligenza e non che, viceversa, un deficit cognitivo predisponga a consumare stupefacenti? In secondo luogo, nello studio di Meier sono stati esclusi tutti i fattori che potrebbero confondere i risultati? br br Da economista, Røgeberg punta sullo stato socieconomico, la cui influenza sul quoziente intellettivo è stata dimostrata da numerosi studi. “Chi sono gli adolescenti che arrivano precocemente al consumo di cannabis?” si è chiesto il ricercatore norvegese. Il gruppo di Meier non avevano approfondito il tema ma le numerose pubblicazioni sulla coorte di Dunedin permettono di rispondere: si tratta tendenzialmente di soggetti con scarsa capacità di autocontrollo, con precedenti problemi di condotta e altri fattori di rischio collegati allo status socioeconomico. Non è un caso infatti che nel gruppo dei forti consumatori abituali di cannabis la comunità Maori, una fascia penalizzata della popolazione soprattutto nelle comunità inurbate, sia sovrarappresentata. br br Per dare concretezza alle sue critiche, Røgeberg ha condotto una simulazione statistica che ha tenuto conto dei fattori socioeconomici. Risultato: la correlazione individuata da Meier e colleghi si è riprodotta, ma l’effetto causale del consumo di cannabis sulla neurofisiologia si è fortemente ridimensionato. Al punto tale, scrive Røgeberg, che l’effetto netto complessivo probabilmente è nullo. br br Differenti approcci, differenti risultati, dunque. E non è detto che la parola di Røgeberg sia quella corretta e definitiva sull’argomento. Solo ulteriori analisi dei dati della coorte di Dunedin potranno dire se si avvicina più alla verità la prima o la seconda intrpretazione. La strada da seguire è in qualche modo tracciata: occorre distinguere se e in che misura il declino nel QI sia da attribuire a un effetto neurotossico della cannabis e in che misura invece ce#039;entri lo svantaggio socioeconomico dei soggetti. br br di Folco Claudi br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2013/01/18/news/consumo_cannabis_declino_neurofisiologico_quoziente_intelligenza-1468446/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Le Scienze /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4266&titolo_sotto=Cannabis e deficit d'intelligenza, tutto da dimostrare&ID_cat_new=99News ReikiCome muovere un arto col pensierohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4265&titolo_sotto=Come muovere un arto col pensiero&ID_cat_new=99 - Per la prima volta una persona tetraplegica, paralizzata dal collo in giù, è riuscita a muovere un braccio robotico controllandolo con il proprio pensiero, grazie ad alcuni sensori impiantati nella corteccia cerebrale. Protagonista dell'esperimento Jan Scheuermann, una donna di 53, e i ricercatori della facoltà di medicina dell'università di Pittsburgh, che hanno pubblicato il loro studio sulla rivista The Lancet. Jan, affetta da degenerazione spinocerebellare da 13 anni, è stata infatti in grado di afferrare, muovere e spostare diversi oggetti proprio come con un braccio normale. E questo grazie a due sensori, ognuno di 4 millimetri quadrati, impiantati nella sua corteccia cerebrale. COME FUNZIONA - Un centinaio di minuscoli aghi su ogni sensore raccolgono l'attività elettrica di 200 cellule cerebrali. Gli impulsi elettrici nel cervello vengono trasformati in comandi per muovere il braccio, che piega il gomito, il polso e può così afferrare un oggetto. La donna è riuscita a controllare il braccio già al secondo giorno di training e dopo 14 settimane è diventata molto più abile, acquisendo coordinazione e velocità in modo simile ad una persona non malata. «Penso che questa tecnologia possa diventare terapeutica per le persone con lesioni spinali - spiega Andrew Schwartz, uno dei ricercatori - perchè possono svolgere compiti e attività utili nella loro routine».tratto da http://www.corriere.it/salute/http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4265&titolo_sotto=Come muovere un arto col pensiero&ID_cat_new=99News ReikiIl fumo manda “in fumo” il cervellohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4264&titolo_sotto=Il fumo manda in fumo il cervello&ID_cat_new=99 - br Uno stile di vita malsano che danneggia il sistema cardiovascolare non solo è associato a un maggiore rischio di morte prematura, ma anche a un effetto dannoso sul cervello. Malattie come l’ipertensione intaccano quindi seriamente anche le capacità di apprendimento, ragionamento e memoria, facilitando l’insorgere della demenza br br Uno stile di vista scorretto che mette a rischio cuore e arterie è stato significativamente collegato a un maggiore declino cognitivo da un team di scienziati del King College di Londra. Per cui, fumando, oltre a essere a rischio attacco cardiaco o ictus, ci sono maggiori probabilità di sviluppare la demenza o l’Alzheimer.e#8232;e#8232; br br Se dunque fumare è risaputo essere un “buon” modo per intaccare la salute di cuore e arterie, favorendo l’insorgere di ipertensione e aumentando il rischio di essere vittime di un infarto o un ictus, ciò che si è scoperto è che il danno non si limiterebbe, per così dire, solo all’apparato cardiovascolare, ma anche al cervello. In questo modo, ricercatori londinesi hanno stabilito come vi fosse una correlazione tra le malattie cardiache e il declino cognitivo.e#8232;e#8232; br br Lo studio è nato proprio dalla volontà dei ricercatori di stabilire un legame tra il rischio di un evento cardiovascolare come un attacco di cuore o un ictus e lo stato di salute del cervello. Qui, i ricercatori hanno reclutato 8.800 soggetti che sono stati seguiti per otto anni. Durante il periodo di follow-up i partecipanti sono stati sottoposti a test cognitivi per valutare le capacità di apprendimento, ragionamento e memoria a intervalli di quattro e otto anni – dopo il test iniziale.e#8232;I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Age and Ageing e mostrano come un rischio complessivo di eventi cardiovascolari avversi fosse associato a declino cognitivo. E più alto era il rischio di attacco di cuore o ictus, maggiore era il declino cognitivo. Il vizio del fumo, infine, ha influito nei test facendo segnare un punteggio più basso ai fumatori. br br e#8232;e#8232;«Il declino cognitivo diventa più comune con l’invecchiamento e per un numero crescente di persone interferisce con le attività quotidiane e il benessere – ha spiegato nella nota King il dottor Alex Dregan, coautore dello studio – Abbiamo identificato un certo numero di fattori di rischio che possono essere associati con un declino cognitivo accelerato, ognuno dei quali potrebbe essere modificabile. Abbiamo bisogno di rendere le persone consapevoli della necessità di fare alcuni cambiamenti nel proprio stile di vita a causa del rischio di declino cognitivo».e#8232;Già numerosi studi hanno evidenziato che patologie cardiovascolari come l’ipertensione hanno un impatto negativo anche sul cervello. Per questo motivo, gli scienziati avvertono che oltre a mettere a rischio cuore e arterie, da uno stile di vita scorretto e vizi come il fumo si rischia di compromettere seriamente anche le funzioni cerebrali.e#8232;Come sempre, la prevenzione è l’arma migliore e, in questo caso, si può prevenire evitando di fumare.e#8232; br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/2012/11/26/scienza/benessere/salute/il-fumo-manda-in-fumo-il-cervello-f5mTgtHaJD2K5IJfnNoYcK/pagina.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); lastampa.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4264&titolo_sotto=Il fumo manda in fumo il cervello&ID_cat_new=99News ReikiIl pesce che si fa beffe delle#039;otticahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4262&titolo_sotto=Il pesce che si fa beffe dell'ottica&ID_cat_new=99 - br La pelle dei pesci che mostrano il caratteristico riflesso argentato, per esempio sardine e aringhe, è in grado di riflettere la luce senza creare differenze di polarizzazione fra i diversi angoli di incidenza della radiazione luminosa. Un gruppi di ricercatori ha ora scoperto il meccanismo grazie a cui i pesci ottengono questo risultato, aprendo la strada a interessanti applicazioni nella tecnologia delle fibre ottiche (red) br br Alcune specie di pesci dal caratteristico riflesso argentato, come le sardine e le aringhe, sono in grado di farsi beffe delle leggi dell’ottica. Questa (apparente) violazione della fisica permette di renderli difficilmente identificabili dai loro predatori naturali, come delfini e tonni. br br Questi pesci argentati vivono in genere in una zona pelagica dove la distribuzione della luce è simmetrica rispetto alle#039;asse verticale della superficie del mare. Per nascondersi all’occhio dei predatori la loro pelle deve avere une#039;elevata capacità di riflessione a banda larga rispetto a tutti gli angoli di incidenza della luce. br br Tuttavia, una superficie riflettente multistrato, come è la pelle dei pesci, polarizza la luce, e quando l’angolo di incidenza si avvicina al cosiddetto angolo di Brewster, a cui la luce riflessa viene polarizzata ortogonalmente rispetto al piano d’incidenza, la riflettività diminuisce notevolmente. Ma a differenza di tutte le altre superfici, la pelle dei pesci argentati non mostra questo fenomeno. br br Ora, Tom Jordan del Bristol Centre for Complexity Sciences e Julian Partridge e Nicholas Roberts della Bristol School of Biological Sciences, entrambi istituti delle#039;Università di Bristol, firmano un articolo su “Nature Photonics” in cui illustrano una soluzione per questo enigma. br br La pelle di questi pesci è costituita da più strati, uno dei quali è costituito a sua volta da più strati sempre più ricchi di cristalli di guanina, che ha un alto indice di rifrazione, e di materiale citoplasmatico, che ha un basso indice di rifrazione. La guanina ha una birifrangenza eccezionalmente elevata, quindi la luce che la attraversa sperimenta diversi tipi di polarizzazione. “Abbiamo scoperto – spiega Jordan - che non ce#039;è un solo tipo di cristallo di guanina ma due, che differiscono per una trasformazione rotazionale degli indici di rifrazione di 90°.” Di fatto la struttura multistrato determina una gamma di angoli di Brewster per cui alla fine “nel complesso, quale che sia l’angolo di incidenza della luce, alcune polarizzazioni sono sempre riflesse da alcuni strati. Il nostro lavoro suggerisce che avendo un particolare rapporto di miscelazione di questi due tipi di cristallo di guanina, queste specie di pesce hanno sviluppato una struttura che permette una riflettività quasi costante per tutti gli angoli di incidenza. Questo crea una soluzione ottimale a fini mimetici.” br br La scoperta potrebbe peraltro avere interessanti ricadute applicative. Molti dispositivi ottici come i LED e le fibre ottiche a bassa perdita usano analoghi tipi di riflettori non polarizzanti per migliorare le#039;efficienza. Tuttavia, questi riflettori artificiali attualmente hanno bisogno di materiali con proprietà ottiche particolari, alcune delle quali non sempre desiderabili. Il meccanismo evolutosi in questi pesci supera questa limitazione e fornisce un nuovo modo di produrre questi riflettori non polarizzanti . br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.lescienze.it/ br /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4262&titolo_sotto=Il pesce che si fa beffe dell'ottica&ID_cat_new=99News ReikiLampade magiche a risparmio energetico e smaltimento misteriosohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4261&titolo_sotto=Lampade magiche a risparmio energetico e smaltimento misterioso&ID_cat_new=99 - b br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.informarexresistere.fr/2012/10/03/lampade-magiche-a-risparmio-energetico-e-smaltimento-misterioso/#axzz28DrIA8bEe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Leggi le#039;articolo /a /b br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4261&titolo_sotto=Lampade magiche a risparmio energetico e smaltimento misterioso&ID_cat_new=99News ReikiMetano, scoperta la maniera per renderlo ancora più pulitohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4260&titolo_sotto=Metano, scoperta la maniera per renderlo ancora pi pulito&ID_cat_new=99Il metano incombusto fa crescere le#039;effetto serra. Uno studio in cui sono coinvolti ricercatori italiani segnala le qualità del catalizzatore al palladio. - br Il span style= font-weight: bold; metano /span ha tanti pregi. Il suo utilizzo è molto meno span style= font-weight: bold; inquinante /span di quello di altre fonti fossili, a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/green-trends/metano-risparmio-garantito-record-distributori-italia-mappa_7408.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); benzina /a e gasolio in testa, ed è più span style= font-weight: bold; economico /span sia quando si tratta di alimentare la caldaia condominiale che l’ a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/green-trends/incentivi-veicoli-basse-emissioni-sono-piu-rientrano-scooter_7325.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); auto privata /a . Durerà forse più del span style= font-weight: bold; petrolio /span e, in linea di massima, arriva anche da luoghi del span style= font-weight: bold; globo /span che non hanno come controindicazione pesanti problemi politici collaterali. br br Ma qualche difetto, qualche span style= font-weight: bold; lacuna /span anche grave riguarda anche il metano. Di per sé, in primis, è un a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/inquinamento-citta-respirano-metano-gas-serra-piu-potente-co2_5886.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); gas serra /a con un effetto 20 volte superiore a quello delle#039;anidride carbonica. Così è un problema serio e span style= font-weight: bold; gravoso /span , dal punto di vista ambientale, quando la combustione non è perfetta. Ebbene, uno studio internazionale in cui hanno avuto un ruolo anche un gruppo di scienziati italiani ha ottenuto un importante risultato evolutivo, segnalato di recente anche dalla rivista Science. br br L’ span style= font-weight: bold; Università di Trieste /span assieme a quella della Pennsylvania e a quella di Cadice ha messo a punto un catalizzatore capace di rendere 30 volte più efficiente la combustione del gas. Grazie al nuovo span style= font-weight: bold; dispositivo /span si evita che le molecole incombuste finiscano nelle#039; span style= font-weight: bold; atmosfera /span o che le temperature altissime delle centrali elettriche che usano turbine alimentate a metano producano sostanze tossiche, come ossidi di azoto, di zolfo o monossido di span style= font-weight: bold; carbonio /span . br br Il metano è una molecola semplice e quindi più difficile da span style= font-weight: bold; trasformare /span . Quando il gas brucia -nelle caldaie o nei motori delle auto - solo una parte delle molecole subisce in realtà la trasformazione e une#039;impattante quota di metano viene emessa nelle#039; span style= font-weight: bold; aria /span . br br Le#039;équipe internazionale di span style= font-weight: bold; scienziati /span ha trovato la maniera d’incidere positivamente proprio su questo versante. Un span style= font-weight: bold; catalizzatore /span utilizza le capacità sempre più sviluppate delle nanotecnologie e sfrutta le doti di materiali - il span style= font-weight: bold; palladio /span e l’ossido di cerio - capaci sia di favorire la reazione che di resistere alle condizioni estreme a cui avviene la span style= font-weight: bold; combustione /span . br br Il problema da risolvere? Il span style= font-weight: bold; costo /span del palladio, che un metallo nobile, è ancora relativamente span style= font-weight: bold; alto /span . Ma è vero pure che si tratta di un materiale affidabile e robusto e che una volta installato dura molto a span style= font-weight: bold; lungo /span . br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/index.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); gogreen /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4260&titolo_sotto=Metano, scoperta la maniera per renderlo ancora pi pulito&ID_cat_new=99News ReikiSesso in fondo al marehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4259&titolo_sotto=Sesso in fondo al mare&ID_cat_new=99Come lo fanno piovre, meduse e altre curiose creature degli abissi? - br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/natura/sesso-in-fondo-al-mare_C7.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-weight: bold; Guarda il video /span /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4259&titolo_sotto=Sesso in fondo al mare&ID_cat_new=99News ReikiAfa record: ecco gli alimenti che aiutano a combattere le#039;insonniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4258&titolo_sotto=Afa record: ecco gli alimenti che aiutano a combattere l'insonnia&ID_cat_new=99Contro Minosse scende in campo Coldiretti: per aiutare i 12 milioni di italiani che soffrono di insonnia a causa delle notti bollenti, ecco i cibi che conciliano il sonno. - br Sono circa 12 milioni gli italiani che perdono il sonno a causa delle alte temperature. Ecco perché a style= font-weight: bold; href= javascript:window.open(e#039;http://www2.coldiretti.it/Pagine/default.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Coldiretti /a , organizzazione degli imprenditori agricoli, interviene consigliando alcuni span style= font-weight: bold; alimenti /span che, più di altri, andrebbero privilegiati per facilitare una buona dormita. Gli esperti propongono così una breve rassegna dei cibi a prova di a style= font-weight: bold; href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/speciali-rubriche/granita-grattachecca-rinfrescarsi-caldo-estivo.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); caldo /a : pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, cipolla, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte, frutta dolce come pesche e nettarine. br br e#8232;e#8232;Vengono invece dipinti come “ span style= font-weight: bold; nemici del riposo /span ” gli alimenti conditi con molto pepe e sale, curry, paprika, patatine in sacchetto, salatini, cibi in scatola e minestre con dado da cucina. Inoltre, continua Coldiretti, a cena è meglio evitare a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/b2b/news/tonno-carta-identita-tutela-oceani-tartarughe_5951.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-weight: bold; alimenti in scatola /span /a per le#039;eccesso di sodio e di conservanti che contengono, così come caffè, cacao e superalcolici, che inducono un span style= font-weight: bold; sonno /span di qualità cattiva. Per rilassarsi, meglio concedersi un bel piatto di pasta – senza eccedere nelle dosi, ovviamente – affidandosi a prodotti come pane, riso o orzo, che contengono un aminoacido, il triptofano, in grado di favorire la sintesi della span style= font-weight: bold; serotonina /span , il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento.e#8232;e#8232; br br Proprio la serotonina, assicurano gli esperti, aumenta con il consumo di alimenti ricchi di span style= font-weight: bold; zuccheri semplici /span come la frutta dolce di stagione. Spostandoci invece nel campo della span style= font-weight: bold; verdura /span , scopriamo importanti proprietà sedative favorevoli al sonno: è il caso della lattuga, del radicchio, di cipolla e aglio.e#8232;e#8232; br br E per i più golosi che non vogliono rinunciare ad un innocuo sfizio nonostante il caldo… Niente paura: un buon span style= font-weight: bold; dolcetto /span ricco di carboidrati semplici - spiega Coldiretti - può avere une#039;azione a style= font-weight: bold; href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/caldo-fuga-polmoni-verdi-governo-taglia-fondi_7094.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); antistress /a , così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano une#039;atmosfera di relax e di piacere che distende la mente. Ci si può infine concedere, poco prima di andare a letto, un sano bicchiere di span style= font-weight: bold; latte /span dalle doppie proprietà: se da una parte riduce l’acidità gastrica, dalle#039;altra fa entrare in circolo, durante la digestione, elementi che favoriscono una buona dormita. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/green-trends/afa-record-alimenti-calura-dormire-meglio_7107.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); go.green.virgilio.it /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4258&titolo_sotto=Afa record: ecco gli alimenti che aiutano a combattere l'insonnia&ID_cat_new=99News ReikiNipoti longevi se il nonno ha concepito il padre in tarda etàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4257&titolo_sotto=Nipoti longevi se il nonno ha concepito il padre in tarda et&ID_cat_new=99 - Le#039;età a cui un un uomo si riproduce influenza positivamente la lunghezza dei telomeri dei cromosomi che passa alla generazione successiva, e questo fenomeno è cumulativo su più generazioni. Questo perché, contrariamente alle altre cellule, gli spermatozoi delle persone più anziane hanno telomeri più lunghi. La scoperta potrà chiarire alcuni meccanismi evolutivi delle#039;invecchiamento (red) br br Se vostro nonno era già anziano quando ha concepito vostro padre potete sperare in una lunga vita. Questa singolare scoperta è frutto di una ricerca condotta da biologi della Northwestern University, che ne riferiscono in un articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”. La ragione del fenomeno, spiegano i ricercatori, è nei telomeri. br br I telomeri sono sequenze ripetute di DNA alle estremità dei cromosomi la cui funzione è di proteggere la perdita di nucleotidi al momento della divisione cellulare. Generalmente, questa funzione è però “pagata” dai telomeri con un accorciamento a ogni divisione: è per questo che la lunghezza dei telomeri diminuisce con l’età; quando poi il telomero si riduce al minimo, la capacità di divisione della cellula si blocca. br br Notoriamente, questo processo di accorciamento dei telomeri è correlato a quello di invecchiamento e la lunghezza dei telomeri è un fattore predittivo della potenziale longevità di una persona. br br span style= font-style: italic; Nelle#039;immagine, i telomeri evidenziati in giallo (© Peter Lansdorp/Visuals Unlimited/Corbis) /span br br Ma ci sono delle cellule che sfuggono a questa regola: gli spermatozoi. I maschi anziani hanno spermatozoi con telomeri più lunghi. Il fenomeno è spiegato dal fatto che le#039;attività della telomerasi – un enzima che cerca di rallentare la progressiva demolizione dei telomeri, riallungandoli - è decisamente elevata in testicoli. Dato che i figli ereditano metà dei loro cromosomi dagli spermatozoi, i figli di padri più anziani tendono ad avere telomeri più lunghi. Al contrario, perché il pool di ovuli è stabilito in utero una volta per tutte, i telomeri presenti negli ovuli non sono influenzati delle#039;età della madre. br br Per verificare le#039;ipotesi che le#039;età di un uomo alla riproduzione influenzi la lunghezza dei telomeri, i ricercatori hanno fatto ricorso a un ampio studio longitudinale multigenerazionale, il Cebu Longitudinal Health and Nutrition Survey, realizzato sulla popolazione della città di Cebu, nelle Filippine. In particolare, hanno misurato la lunghezza dei telomeri nel DNA estratto dai campioni di sangue disponibili, correlandola ai dati sull’età dei padri e delle madri all’epoca del concepimento. br br E’ così risultato che le#039;età del nonno al momento del concepimento del padre è associata a telomeri più lunghi nei nipoti, e che questo fenomeno è indipendente, e si aggiunge, rispetto all’analogo fenomeno di allungamento legato all’età del proprio padre al momento del concepimento. br br br Charlie Chaplin è stato uno dei padri anziani più noti: ebbe le#039;ultimo figlio, Christopher James, alle#039;età di 73 anni. (© Bettmann/CORBIS) br Questo risultato, osservano i ricercatori, potrà aumentare la nostra comprensione dell’evoluzione dei meccanismi di invecchiamento. Se tuo padre e tuo nonno sono stati in grado di vivere e riprodursi in età più avanzata, questo potrebbe far prevedere che anche tu vivrai in un ambiente in qualche modo simile, un ambiente con meno morti accidentali o in cui gli uomini sono in grado di trovare un partner in epoche successive , ha osservato Dan T. A. Eisenberg, primo firmatario dell’articolo. In un simile contesto, investire di più in un corpo in grado di raggiungere une#039;età più avanzata potrebbe essere, da una prospettiva evoluzionistica, una strategia di adattamento. br br Quando pensiamo ai processi di adattamento, tendiamo a pensare che si manifestino nell’arco di centinaia di generazioni – ha concluso Eisenberg – ma questo studio illustra un mezzo attraverso cui potrebbero verificarsi cambiamenti genetici adattativi molto più rapidi nel giro di poche generazioni . br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/argomento/biologiae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); lescienze.it /a br br br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/argomento/biologiae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4257&titolo_sotto=Nipoti longevi se il nonno ha concepito il padre in tarda et&ID_cat_new=99News ReikiCome coltivare aria fresca nel vostro appartamentohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4255&titolo_sotto=Come coltivare aria fresca nel vostro appartamento&ID_cat_new=99Una di queste piante è la comune Sanseveria. - br Guarda il a style= font-weight: bold; href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/ecologia/come-coltivare-aria-fresca-nel-vostro-appartamento_C7.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); VIDEO /a . br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.focus.it/ambiente/ /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4255&titolo_sotto=Come coltivare aria fresca nel vostro appartamento&ID_cat_new=99News ReikiPiù in salute se le#039;indice glicemico della colazione è bassohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4254&titolo_sotto=Pi in salute se l'indice glicemico della colazione basso&ID_cat_new=99Con cibi che fanno salire gradualmente la glicemia si resta sazi più a lungo riducendo il rischio di sovrappeso e anche di diabete - br MILANO - Da sempre ci viene ripetuto che la colazione è il pasto più importante della giornata. Ma che cosa mettere in tavola appena svegli? Uno studio presentato alle#039;ultimo convegno delle#039;Institute of Food Technologists di Chicago suggerisce di scegliere cibi a basso indice glicemico, per ridurre la possibilità che si verifichino picchi di glicemia nella mattinata e dopo pranzo e sentirsi sazi più a lungo. br br INDICE GLICEMICO – «Le#039;indice glicemico indica quanto ogni alimento è in grado di innalzare la glicemia: i cibi con un indice elevato si digeriscono velocemente ma provocano fluttuazioni più ampie della glicemia e saziano per poco, mentre quelli a basso indice glicemico sono più graduali sia nelle#039;essere assorbiti che soprattutto nelle#039;indurre le#039;aumento di zuccheri e insulina nel sangue. Per questo vengono consigliati a chi soffre di diabete», spiega uno degli autori, il nutrizionista Richard Mattes della Purdue University. Le#039;esperto si è focalizzato sulle mandorle, provando ad aggiungerle alla colazione di un gruppo di pazienti con ridotta tolleranza al glucosio: consumando mandorle intere, un cibo a basso indice glicemico, i partecipanti vedevano ridursi la glicemia durante la mattinata e anche dopo pranzo. Inoltre, le mandorle garantivano un maggior senso di sazietà dopo colazione che si prolungava anche a mezzogiorno, aiutando i partecipanti a non esagerare a tavola. br br COLAZIONE – «Quando introduciamo un cibo a basso indice glicemico per colazione tendiamo spontaneamente a mangiar meno durante il resto della giornata – spiega Mattes –. Le mandorle peraltro non hanno un apporto calorico tale da far sballare una dieta o comportare un incremento significativo di peso». Sì quindi a una colazione che preveda cibi come lo yogurt, soprattutto se scremato, il latte, la crusca di riso o i cereali integrali; meglio ridurre invece il pane bianco (se proprio si vuole una fetta di pane, quello de#039;orzo ha un indice glicemico inferiore), ma anche i biscotti o i dolcetti troppo elaborati; volendo qualcosa di dolce, si può optare per un poe#039; di cioccolato senza zucchero. «La colazione è fondamentale e deve saziare, perché in questo modo si tende a mangiare meno nelle ore successive – osserva il nutrizionista –. Purtroppo molti saltano la colazione: secondo alcune indagini almeno una persona su tre esce al mattino senza aver toccato cibo da una a tre volte alla settimana. Invece un buon pasto mattutino aiuta a tenere sotto controllo il peso e perfino a prevenire il diabete, se si scelgono alimenti a basso indice glicemico», conclude Mattes. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.corriere.it/salute/ /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4254&titolo_sotto=Pi in salute se l'indice glicemico della colazione basso&ID_cat_new=99News ReikiTumori: gli effetti collaterali delle curehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4253&titolo_sotto=Tumori: gli effetti collaterali delle cure&ID_cat_new=99Sempre più malati guariscono, ma hanno bisogno di essere seguiti per anni. Oltre alla visite di controllo, ecco cosa serve - br CHICAGO – Negli Stati Uniti li chiamano «cancer survivors», sopravvissuti al cancro o lungospravviventi, e sono circa 12 milioni. In Italia se ne contano più o meno due milioni e mezzo: le stime dicono che il quattro per cento della popolazione nostrana (il 15 per cento degli over 65) ha avuto una diagnosi di cancro che, per la maggioranza dei casi (57 per cento), risale a più di cinque anni fa. E questi numeri sono destinati ad aumentare, visto che i successi delle terapie anticancro e la scoperta sempre più precoce della malattia contribuiscono costantemente a far crescere il tasso di guarigioni. Ma quanto si sa degli effetti a lungo termine delle cure? E quanto si fa per arginare gli effetti tardivi dei trattamenti? C’è molto da migliorare, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston e presentato all’Asco (il convegno dell’American Society of Clinical Oncology) in corso a Chicago. br br LO STUDIO - Larissa Nekhlyudov e colleghi hanno condotto un’indagine fra oltre duemila medici americani, una metà circa composta da oncologi e l’altra da «addetti alle cure primarie» (più o meno l’equivalente dei nostri medici di famiglia), sondando le loro conoscenze sugli effetti collaterali a lungo termine di quattro chemioterapici (doxorubicina, paclkitaxel, oxaliplatino e ciclofosfamide) comunemente usati per trattare tumori del colon e del seno, fra le forme di cancro più diffuse. «Gli esiti del sondaggio – spiega Nekhlyudov – non ci hanno sorpreso e fotografano una realtà che va perfezionata con una certa urgenza: mentre gli oncologi sono generalmente preparati, serve molta più informazione per i medici di base. Perché sono proprio questi ultimi ad assistere più spesso i survivors, che con il passare degli anni hanno giustamente sempre meno rapporti con l’oncologo». br br CONSIGLI PRATICI - Disfunzione cardiache, neuropatie periferiche, secondi tumori, dolore cronico, fatigue (senso di affaticamento), linfedema, disfunzioni sessuali, stati ansiosi e depressivi, preoccupazioni per un’eventuale ricaduta di malattia, problematiche socio-relazionali, difficoltà a riprendere la propria vita pre-malattia (inclusa l’attività lavorativa). L’elenco delle conseguenze note delle cure è lungo. «Oggi abbiamo molte informazioni sugli effetti collaterali di chirurgia, chemio e radioterapia - commenta Francesco Cognetti, direttore della divisione di Oncologia Medica A presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma -. Quando è possibile li preveniamo, altrimenti abbiamo imparato a tenerli sotto controllo. Il numero crescente di persone che guariscono, e che hanno nuovi bisogni che vanno ascoltati, è una novità relativamente recente, ma molto si può fare per garantire a questi pazienti una buona qualità di vita». Per esempio, si eseguono esami mirati per tenere sotto controllo le#039;apparato cardiocircolatorio; ci sono diverse strategie a disposizione contro il linfedema (quali il linfodrenaggio o fisiokinesiterapia, per citarne alcuni); i problemi respiratori dopo un intervento ai polmoni possono essere con farmaci, fisioterapia, ossigenoterapia; o, ancora, ci sono vari modi per salvare la fertilità. «E anche per chi soffre di disturbi della sfera sessuale o psicologici abbiamo delle soluzioni efficaci da offrire, è importante che i pazienti ce ne parlino e non si condannino da soli a una silenziosa sopportazione» conclude Cognetti. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/12_giugno_01/effetti-collaterali-cure_dceadfe6-ab06-11e1-8196-b3ccb09a7f99.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); corriere.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4253&titolo_sotto=Tumori: gli effetti collaterali delle cure&ID_cat_new=99News ReikiVortici nel Mediterraneohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4252&titolo_sotto=Vortici nel Mediterraneo&ID_cat_new=99Cercano i neutrini e scoprono incredibili vortici nel Mediterraneo - br Grazie a un progetto di ricerca sui neutrini (particelle subatomiche estremamente difficili da rilevare) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è stato possibile osservare per la prima volta nel Mediterraneo la presenza di catene di vortici marini alla profondità di oltre 3000 metri, grandi strutture d’acqua del diametro di circa 10 km, che si muovono alla velocità di pochi centimetri al secondo. br br I ricercatori italiani al largo della Sicilia. I sensibilissimi strumenti pensati per studiare i neutrini, nel frattempo, hanno scoperto qualcosa di inaspettato e misterioso: imponenti vortici d’acqua, estesi dieci chilometri si muovono a tremila metri di profondità e, roteando, si spostano rapidi alla velocità di tre centimetri al secondo. br br span style= font-weight: bold; La ricerca di NEMO /span br e#8232;Questa scoperta è stata fatta grazie alle misure oceanografiche svolte nell’ambito dell’esperimento NEMO (Neutrino Mediterranean Observatory), un progetto dell’INFN che prevede la realizzazione di un apparato strumentale per la rivelazione su fondali oceanici del passaggio di neutrini di alta energia provenienti dallo spazio profondo.e#8232; br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/scienza/mostri-giganti-per-scoprire-l-infinitamente-piccolo_C11.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); (Come funziona NEMO e altri giganti rilevatori alla ricerca dell’infinitamente piccolo) /a br br span style= font-weight: bold; Nelle profondità del Mediterraneoe#8232; /span br Per lo studio del sito più opportuno per la realizzazione di questo apparato, l’esperimento NEMO ha posto a 3500 metri di profondità, nel mar Ionio, una serie di strumenti per la misura delle correnti e della temperatura, raccogliendo lunghe serie temporali annuali di dati.e#8232;L’analisi di questi dati, svolta da Angelo Rubino, oceanografo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e dai suoi collaboratori ha messo in luce la presenza di catene di vortici marini profondi, che la comunità oceanografica non si attendeva in un bacino chiuso come il Mediterraneo. br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; Quali sono le cause?e#8232; /span br Di questi vortici va chiarita l’origine. Potrebbe essere locale ma gli autori della ricerca non escludono un’origine remota legata a processi di instabilità fluidodinamica nelle acque del Mar Adriatico e/o del Mar Egeo: questi processi darebbero luogo a strutture rotanti e lentiformi in grado di percorrere centinaia di chilometri senza perdere le loro caratteristiche dinamiche e idrografiche.e#8232; br br Simulazioni numeriche, risultati teorici e precedenti misure su diversi siti sembrano confermare queste conclusioni. I vortici osservati avrebbero un ruolo di particolare interesse nell’ambito delle variabilità climatiche del Mar Mediterraneo. Cinque anni fa l’esperimento NEMO, con un apparato acustico posto a 2000 metri di profondità davanti a Catania, aveva rivelato una presenza altrettanto inaspettata, per quantità di soggetti, di cetacei e in particolare di capodogli in quella zona di mare br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://blog.focus.it/effetto-terra/2012/05/15/877/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Focus /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4252&titolo_sotto=Vortici nel Mediterraneo&ID_cat_new=99News ReikiPRIMAVERA, PERICOLO ALLERGIEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4251&titolo_sotto=PRIMAVERA, PERICOLO ALLERGIE&ID_cat_new=99In Italia colpite 12 milioni di persone. Contro le allergie ecco importanti rimedi - br Roma, ultime news allergie e rimedi - Gli ultimi colpi di coda dell’inverno protrattosi sino a qualche giorno fa, per la gioia degli allergici, ha rallentato la diffusione di pollini nell’aria causa di occhi rossi, starnuti, tosse e pruriti. Ma chi soffre di allergia con i primi caldi e l’esplosione della primavera è consapevole che si tratta solo di un semplice rinvio, e ne inizia a subire gli effetti. br br Secondo alcune statistiche sono 12 i milioni di italiani colpiti ogni anno da manifestazioni allergiche, con un aumento che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare il passaggio dal 5 % al 30 % dell’intera popolazione residente, con particolare riferimento ai bambini. Si calcola, infatti, che avrebbero sofferto di almeno una reazione allergica più di un terzo dei ragazzi in età scolare. br br Chi ne è colpito e cerca di curarsi sa che ad oggi è a disposizione una vasta gamma di farmaci di automedicazione che alleviano gli effetti e che possono essere suddivisi in due categorie: i decongestionanti e gli antistaminici. Ciascuno apporta dei benefici, ma come tutti i farmaci possono avere degli effetti collaterali più o meno rilevanti. br br I primi agiscono stimolando il sistema nervoso simpatico, facendo contrarre i vasi sanguigni della mucosa, e così riducendo il gonfiore e quindi la secrezione di muco. La loro azione risulta essere sufficientemente rapida ed efficace anche nel caso in cui i sintomi siano già presenti in maniera fastidiosa. br br A ciò fa da pendant che un utilizzo prolungato di circa 8 - 10 giorni, cosa molto probabile nel periodo di maggiore impollinazione, può causare la comparsa di una rinite da medicamenti e quindi addirittura un peggioramento della propria condizione, causando il cosiddetto fenomeno di “rimbalzo”: quando si interrompe il loro utilizzo si può verificare una vasodilatazione che porta alla comparsa di un aumento di volume dei turbinati e dunque un impedimento della normale respirazione nasale. br br Ma l’uso a lungo termine di preparati locali contenenti vasocostrittori, può anche provocare la comparsa di alterazioni della mucosa nasale, con effetti negativi duraturi (fino anche a parecchi mesi dopo la sospensione del trattamento). br br Per non parlare poi di tutti quei soggetti che riescono a tollerarli e che per tali ragioni se li somministrano con frequenza ancor maggiore, innescando pericolosi circoli viziosi che non fanno altro che aggravare la rinite. br br Per tali motivi, i decongestionanti per uso locale, come gocce e spray nasali, dovrebbero dunque essere assunti alla minima dose efficace. Gli allergologi raccomandano, dunque di limitarne l’impiego per periodi più brevi possibili e con la consapevolezza che gli effetti possono sentirsi anche a distanza di alcuni minuti dall’inalazione. br br La seconda categoria, ovvero gli antistaminici invece, anche se non servono a curare direttamente l’allergia, come dice la parola stessa, bloccano gli effetti dell’istamina, al fine di dare sollievo in un tempo sufficientemente rapido. Quelli più utilizzati sono gli antistaminici topici. br br Tra tutti la levocabastina, che si è dimostrato come un efficace antagonista selettivo del recettore H1 dell’istamina, con una lunga durata d’azione. I medicinali a base di questo principio sono stati sviluppati per essere inalati o utilizzati in gocce per gli occhi e hanno dimostrato di garantire un rapido effetto e un’ottima tollerabilità da parte dei pazienti con rinocongiuntivite allergica. br br Va specificato che gli antistaminici risultano più efficace se somministrati prima della manifestazione dei sintomi anche se è provato che levocabastina sia in grado di ridurre in maniera significativa la severità della risposta all’esposizione all’allergene già dopo cinque minuti dalla sua somministrazione Se assunti con regolarità farmaci di tal tipo possono aumentare le loro potenzialità offrendo ai pazienti un effetto protettivo efficace contro gli allergeni. br br La tollerabilità dimostrata di questi antistaminici ne consiglia l’impiego con regolarità anche nei soggetti più deboli e quindi anche nei bambini già a partire dai 3 anni di età. Inoltre, le nuove generazioni di medicinali hanno eliminato gli effetti collaterali più fastidiosi come la bocca secca, o la sonnolenza indotta, che quasi impediva di assumere antistaminici di giorno. br br Quale è la scelta migliore per curare la propria allergia o per ridurre i fastidiosi effetti? br br Pur da profano, Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, non ha alcun dubbio che tutto dipende molto dal singolo paziente. Ma spetta al proprio medico o al farmacista suggerire quale sia il farmaco o i farmaci giusti. È chiaro che se l’allergia si manifesta in maniera violenta e/o duratura è sempre conveniente rivolgersi quanto prima ad uno specialista allergologo. br br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.unonotizie.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4251&titolo_sotto=PRIMAVERA, PERICOLO ALLERGIE&ID_cat_new=99News ReikiQuanti tipi di temporale esistono?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4250&titolo_sotto=Quanti tipi di temporale esistono?&ID_cat_new=99 - br Anche se i temporali si manifestano con medesime caratteristiche – imponenti cumulonembi e fulmini talvolta accompagnati da pioggia e vento –, in realtà non sono tutti uguali. Un primo tipo di temporale è definito a “cella singola”. È prodotto da un solo cumulonembo. La previsione di questo temporale è difficile perché può nascere ovunque e in maniera disorganizzata. Generalmente non dura più di una mezz’ora. Un altro tipo è quello a “grappolo di multicelle”: una cella genera altre celle dando vita a una serie di torri di nubi che possono crescere davanti o dietro.e#8232; br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/natura/fulmini-saette-lampi-201007121138_C9.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Apriti cielo! Le foto di fulmini più belle dalla community. /a br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/natura/mi-e-sembrato-di-vedere-un-fulmine_C11.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Mi è sembrato di vedere un fulmine! Il mistero dei fulmini globulari. /a br br Mini ciclonee#8232;Un terzo tipo di temporale è quello a “linea di multi celle”. Come dice il nome si tratta di un insieme di celle singole che si spostano in una medesima direzione e che interagiscono tra loro. Questa situazione dà origine a sempre nuove celle e il temporale può durare ore. Esiste anche la possibilità che si formi un ulteriore tipo di temporale, definito “supercella”. Si tratta di un sistema di correnti ascendenti e discendenti su vasta scala che produce quello che viene definito mesociclone: un ciclone in miniatura, con un diametro di alcune decine di chilometri.e#8232; br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/natura/02092009-1630-224-con-la-testa-fra-le-nuvole_C9.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); (Slideshow: le nuvole più spettacolari - /a br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/natura/fulmini-su-toronto_C7.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Le#039;incredibile video di un temporale su Toronto, con i fulmini in slow motion) /a br br Ti potrebbe anche interessare br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/scienza/i-temporali-creano-antimateria_C11.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Come da un temporale si può creare antimateria /a br br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.focus.it/ambiente/ br /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4250&titolo_sotto=Quanti tipi di temporale esistono?&ID_cat_new=99News ReikiCon un bel poster la verdura piace di piue#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4249&titolo_sotto=Con un bel poster la verdura piace di piu'&ID_cat_new=99Stratagemmi per abituare i bambini alla dieta - br Se il vostro bambino disdegna verdure e legumi potete ricorrere a un trattamento subliminale, appendendo un bel poster di ortaggi colorati in cucina. Dopo averlo avuto sotto gli occhi per un po’ di tempo, i suoi gusti cambieranno: lo dice uno studio pubblicato su Jama Journal of American Medical Association da ricercatori della Minnesota University di Minneapolis, che in questo modo sono riusciti a triplicare il consumo di carote e piselli fra gli alunni di una scuola elementare della cittadina di Richfield. br br LO STUDIO - Lo studio ha confrontato il comportamento alimentare degli scolari in due giorni scelti a caso (7 febbraio e 9 maggio 2011) nei quali è stato servito il medesimo menu, ma solo il primo giorno era stato appeso sulle pareti della mensa un poster di frutta con bellissime carote in evidenza. In entrambi i giorni gli scolari erano liberi di scegliere anche mele grattugiate o fette d’arancia al posto delle verdure. I calcoli sono poi stati fatti sottraendo la quantità di verdure consumate da quelle dispensate, tenendo conto anche di quelle lasciata nei piatti, sui tavoli e per terra dopo che i bambini avevano lasciato la mensa. Dividendo gli avanzi per il numero effettivo dei convitati di ogni giorno è stato possibile risalire al consumo pro capite nei due giorni. Quello dei piselli è aumentato dal 6,3 al 14,8% e quello delle carote dall’11,6 al 36,8%, un incremento risultato statisticamente significativo. br br IL METODO - Il metodo individuato dai ricercatori di Minneapolis non richiede certo un particolare training e fa risparmiare tempo e denaro rispetto a più costose sessioni di apprendimento per classi raggruppate con uno psicologo e l’eventuale coinvolgimento dei genitori. L’esperimento ha preso il via dalle raccomandazioni impartite dal governo USA per abituare i bambini fin da piccoli a un maggior consumo di frutta e verdura, che in questa fascia d’età risulta insufficiente con pesanti ricadute sulla salute generale contribuendo all’epidemia di obesità infantile che ha colpito gli Stati Uniti. br br IL CASO DEL CANADA - Nel vicino Canada le cose non vanno meglio e uno studio su 94 mila adulti (18-69 anni) della Concordia University pubblicato su Nutrition Journal ha corretto il luogo comune secondo cui una mela al giorno leva il medico di torno: di mele infatti ce ne vorrebbero almeno cinque per evitare il rischio di diabete, ictus, obesità e ipertensione. A mangiar meno frutta e verdura sarebbero i canadesi meno istruiti e più poveri, mentre quelli agiati e con un livello di istruzione più elevato arrivano più o meno a 5 volte al giorno, preferendo mele e carote. In generale le donne ne mangiano più dei maschi (5,4 volte in confronto a 4,5) e il maggior consumo si registra fra chi ha una più forte rete sociale di amicizie. br br GLI UOMINI E I MENO RICCHI - A non raggiungere la quota giornaliera raccomandata sono soprattutto i maschi, ma, indipendentemente dal sesso, anche chi è single, non ha figli, fuma e ha un’età attorno ai quarant’anni. I risultati indicano, concludono gli autori, che nonostante le campagne di sensibilizzazione finora svolte occorre incentivare il consumo di frutta e verdura soprattutto nelle classi meno abbienti. Chissà se regalando anche ai canadesi meno abbienti un bel poster da mettere in cucina, si potrebbero ottenere gli stessi risultati riportati nella scuola di Minneapolis. br br tratto da style !-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:Verdana; panose-1:2 11 6 4 3 5 4 4 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:auto; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:3 0 0 0 1 0;} @font-face {font-family:Cambria; panose-1:2 4 5 3 5 4 6 3 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:auto; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:3 0 0 0 1 0;} /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent: ; margin-top:0cm; margin-right:0cm; margin-bottom:10.0pt; margin-left:0cm; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family: Times New Roman ; mso-ascii-font-family:Verdana; mso-fareast-font-family:Cambria; mso-fareast-theme-font:minor-latin; mso-hansi-font-family:Verdana; mso-bidi-font-family: Times New Roman ; mso-bidi-theme-font:minor-bidi; mso-fareast-language:EN-US;} a:link, span.MsoHyperlink {mso-style-noshow:yes; color:blue; text-decoration:underline; text-underline:single;} a:visited, span.MsoHyperlinkFollowed {mso-style-noshow:yes; color:purple; text-decoration:underline; text-underline:single;} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} -- /style a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.corriere.it/salute/ /a a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4249&titolo_sotto=Con un bel poster la verdura piace di piu'&ID_cat_new=99News ReikiSciare a Ostia!!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4248&titolo_sotto=Sciare a Ostia!!&ID_cat_new=99 - br Mancano solo i cerbiatti, per il resto c’è proprio tutto: dal maestro di sci allo chalet in legno, dal menù alpino a base di canederli e stinco all’impianto di “risalita”. Panorama.it ha visto il progetto del futuro primo villaggio italiano di montagna al mare, con pista da sci annessa, che dovrebbe sorgere ad Ostia, sul litorale romano. br br Un progetto da un milione e mezzo di euro, finanziato interamente da capitali privati e su cui Comune di Roma e Regione Lazio avrebbero già dato parere positivo. Per la pubblicazione del bando manca solo il via libera definitivo e poi i lavori potranno iniziare da subito. Oltre alla pista da sci, l’area all’interno della Pineta delle Acque Rosse, ospiterebbe anche un campo da mini golf, un maneggio per l’ippoterapia, il tiro con l’arco e un ristorante in perfetto stile tirolese. Tutto a due passi dal mare e con l’obbiettivo, da una parte di attrarre turisti soprattutto stranieri - stanchi dei soliti bagni - attraverso la diversificazione dell’offerta, dall’altra creare nuovi posti di lavoro. br br Travolti da un coro di polemiche quando, qualche giorno fa, la notizia è apparsa sui quotidiani, adesso i promotori si raccomandano: “Non ci ridicolizzate, questo è il sogno di chi ama la montagna ma si ritrova a vivere al mare”.e#8232;Tra loro il presidente della Commissione Turismo del XIII municipio di Roma, finito sotto accusa già nel 2009 per aver portato a Ostia l’Erotica Tour, Augusto Bonvicini che ammette: “Non ci sono mai stato, ma mi sono ispirato a Dubai”, assicura: “Nessun rischio ambientale, le strutture sono interamente removibili ed ecocompatibili”, e promette: “Per sciare anch’io mi metterò a dieta”. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://blog.panorama.it/italia/2012/04/09/sciare-a-ostia-ecco-il-progetto-del-primo-villaggio-di-montagna-al-mare-video/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); panorama.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4248&titolo_sotto=Sciare a Ostia!!&ID_cat_new=99News ReikiGREENPEACE CONTRO ENEL / Roma, striscione: e#039;e#039;Enel killer del clima. Abbiamo le provee#039;e#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4246&titolo_sotto=GREENPEACE CONTRO ENEL / Roma, striscione: ''Enel killer del clima. Abbiamo le prove''&ID_cat_new=99 - br Greenpeace denuncia ENEL. Ultime news Roma - UnoNotizie.it - Gli attivisti del Reparto Investigazioni Climatiche (R.I.C.) di Greenpeace sono entrati in azione davanti la sede dell’Enel a Roma per denunciare gli impatti ambientali, climatici e sanitari dell’energia prodotta dall’azienda utilizzando il carbone. Tre attivisti si sono calati dal tetto lungo la facciata dell’edificio e hanno aperto uno striscione di oltre 70 metri quadri con la scritta “ENEL KILLER DEL CLIMA” sul quale è rappresentata l’arma con la quale Enel commette molti dei suoi crimini ambientali: il carbone. br br Gli attivisti hanno poi transennato l’ingresso dell’edificio per marcare la “scena del crimine” e consegnato ai vertici dell’azienda un “avviso di garanzia” nel quale si ipotizza il “reato di grave danno ambientale, climatico e sanitario, reato di profitto indebito tramite danno sanitario e ambientale a persone ed ecosistemi”. Con la sola centrale di Brindisi Enel scarica infatti sulla collettività danni ambientali e sanitari per 700 milioni di euro e ne intasca una cifra simile in profitti extra. br br «Oggi siamo entrati in azione nella sede istituzionale di Enel, nel quartier generale di un soggetto criminale, armato e determinato contro il clima per notificargli l’avvio di un indagine che i R.I.C. di Greenpeace hanno appena iniziato e che porterà alla luce, da qui ai prossimi mesi, tutti i reati e i misfatti connessi allo sporco business del carbone» dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Clima e Energia di Greenpeace. br br Per diffondere quanto più possibile l’inchiesta tra l’opinione pubblica, Greenpeace lancia oggi una piattaforma online, www.FacciamoLuceSuEnel.org, con la quale recluta “investigatori” per seguire e partecipare a tutta l’indagine che i R.I.C. di Greenpeace condurranno nei prossimi mesi. br br Enel è stata “iscritta al registro degli indagati” da Greenpeace sulla base dei dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), che segnala che la centrale a carbone di Enel Federico II a Brindisi è l’impianto industriale più inquinante in Italia per emissioni in atmosfera (il diciottesimo in Europa). Questo impianto causa annualmente danni ambientali, climatici e sanitari stimati tra i 536 e i 707 milioni di euro (questi importi riferiti ai dati del 2009). Una cifra sostanzialmente equivalente agli extra-profitti lordi che Enel ricava dal sito nel quale produce a un costo assai minore rispetto a quello di vendita. In altre parole, i guadagni dell’azienda sono equivalenti ai danni che produce su ambiente e salute. E che non paga. br br Da poche settimane, quattro dirigenti della centrale di Brindisi sono indagati per omicidio colposo e lesioni colpose, in relazione agli impatti mortali e patologici che le emissioni della centrale avrebbero sulla popolazione del territorio; mentre 12 dirigenti della stessa centrale sono indagati, tra l’altro, per gettito pericoloso di cose e danneggiamento alle colture. br br “Brindisi, purtroppo, è solo la punta dell’iceberg – ha proseguito Boraschi. “Enel controlla otto impianti a carbone, in Italia; e conferma di volerne costruire altri due. Ha portato la produzione da carbone, nell’ultimo anno, dal 34,1% al 41% del totale. E il suo amministratore delegato, Fulvio Conti, ha più volte ribadito di voler quasi raddoppiare la produzione da questa fonte. È uno scenario catastrofico per l’ambiente, il clima, la salute pubblica e l’occupazione. Ed è tanto più sconcertante quanto pensiamo che l’azionista di maggioranza di Enel è il Ministero del Tesoro. Come si giustifica questa quota di controllo pubblico per un’azienda che privatizza i suoi profitti e scarica sulla collettività i costi dei danni che provoca?» br br Greenpeace chiede ad Enel il ritiro immediato dei progetti per gli impianti a carbone di Porto Tolle e Rossano Calabro e di non aumentare la produzione a carbone nel Sulcis; la progressiva eliminazione della produzione elettrica da carbone entro il 2030 e la sua sostituzione con energie rinnovabili. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.it/17557-greenpeace-contro-enel-roma-striscione-enel-killer-del-clima-abbiamo-le-prove.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.unonotizie.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4246&titolo_sotto=GREENPEACE CONTRO ENEL / Roma, striscione: ''Enel killer del clima. Abbiamo le prove''&ID_cat_new=99News ReikiNotebook sulle gambe: pericolo e#039;e#039;pelle tostatae#039;e#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4245&titolo_sotto=Notebook sulle gambe: pericolo ''pelle tostata''&ID_cat_new=99Due studi americani analizzano la così detta “sindrome della pelle tostata” fenomeno che riflette i cambiamenti delle abitudini umane in relazione ai cambiamenti della tecnologia nel corso del tempo. - br Il portatile è diventato nel corso degli ultimi anni parte di noi stessi, così come i telefonini, e non riusciamo mai a farne a meno, non solo lo si utilizza sempre di più per lavorare ma spesso lo portiamo con noi anche nei luoghi più strani, come a letto, sul divano, in cucina o in giardino. br br In quei casi viene naturale poggiarlo sulle gambe, come si fa’ spesso con i gatti, è comodo e d’inverno (visto il calore generato dai pc) anche piacevole, ma fate attenzione!e#8232;Uno studio condotto dal dermatologo Brian Adams, del College of Medicine delle#039;Università di Cincinnati, in Ohio, ha rivelato che appoggiare il pc sulle gambe con il tempo può provocare il fenomeno delle “gambe tostate” proprio a causa del calore emesso. br br La così detta “sindrome della pelle tostata” è nota in termini medici come “Eritema Ab Igne” e si tratta di una vera e propria “tostatura” dovuta all’esposizione prolungata al calore. Tra le cause di questo fenomeno però non ci sono solo i pc ma anche i riscaldamenti delle auto, difatti fra i casi esaminati dal Dott. Brian Adams vi è quello di una donna di 67 anni che aveva un reticolo di linee rosse sulla parte posteriore delle gambe: per il dermatologo la causa delle#039;arrossamento era dovuta al contatto e lo sfregamento col sedile (riscaldato) delle#039;auto. br br Difatti durante le#039;inverno, la signora aveva sempre tenuto acceso il riscaldamento nel corso dei suoi 130 viaggi in auto della durata di 45 minuti.e#8232;Il dermatologo ha poi affermato quanto sia importante: “far capire alle persone che è necessario evitare di esporre per un periodo di tempo prolungato le gambe a sedili riscaldati, così come a simili e in un certo senso subdole fonti di calore. La sindrome della pelle tostata è molto fastidiosa dal punto di vista estetico anche se non è grave dal punto di vista prettamente fisiologico. Le#039;importante è saperla diagnosticare presto, perché molto spesso i suoi sintomi portano a una serie di inutili test. La sindrome è interessante perché riflette i cambiamenti della tecnologia nel corso del tempo”. br br Oltre al dott. Brian vi è stato un altro studio volto a meglio comprendere le cause della sindrome della pelle tostata, si tratta della ricerca di Jennifer Stein, docente di Dermatologia presso il Langone Medical Center della New York University, che ha spiegato come: “a volte le persone non collegano le#039;esposizione a certe fonti di calore con le#039;eruzione di determinate aree della pelle, ma sulla base dei modelli diventa possibile comprendere le fonti di calore sospette”. Da entrambi gli studi è emerso tuttavia che la sindrome della pelle tostata non causa danni alla salute ma solo estetici, nel dubbio comunque è meglio evitare. br br Insomma forse è meglio lasciare i notebook sulle scrivanie (cosa che evita anche il manifestarsi della scogliosi) e tenere sulle gambe un gatto che magari (fatta eccezione per gli allergici) ci può ricordare quanto dovrebbe esser primario il nostro lato animale a dispetto di quello tecnologico. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.2duerighe.com/scienza-e-tecnologia/4503-notebook-sulle-gambe-pericolo-pelle-tostata.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); 2duerighe /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4245&titolo_sotto=Notebook sulle gambe: pericolo ''pelle tostata''&ID_cat_new=99News ReikiQuel falso mito che e#039;con una dormita tutto passae#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4244&titolo_sotto=Quel falso mito che 'con una dormita tutto passa'&ID_cat_new=99Dormire dopo un’esperienza emotiva negativa la rafforza e la cristallizza, mentre la privazione di sonno aiuta a cancellarla - br Il vecchio adagio secondo cui con una bella dormita passa tutto non ha trovato riscontri in uno studio dell’Università del Massachusetts pubblicato sul Journal of Neuroscience e anzi, andare a dormire dopo un’arrabbiatura o un evento particolarmente stressante, sembra che piuttosto ingigantisca il nostro disagio. D’altronde già duemila anni fa, nell’Epistola di Paolo agli Efesini del Nuovo Testamento al punto 4:27 si leggeva: «Il sole non tramonti mai sopra la vostra ira», una massima che ha trovato pieno riscontro scientifico nello studio dei ricercatori americani che hanno dimostrato come andare a dormire dopo un’esperienza emotiva negativa finisca per rafforzarla e cristallizzarla, tant’è che viene da pensare a quanto sia deleterio guardare alla TV un film dell’orrore prima di coricarsi piuttosto che vederne uno romantico o un bel documentario. br br LE ESPERIENZE - Lo stesso fenomeno di rafforzamento morfeico vale infatti anche per le esperienze positive o per quelle emotivamente neutre. Per verificarlo sono stati esposti a immagini di vario tipo 106 soggetti di ambo i sessi per stimolare reazioni negative (ad esempio dopo la vista di un incidente stradale), positive (vedendo un gruppo di bambini festosi) e neutre (un paesaggio). Constatato che al risveglio tutti i soggetti conservavano l’impronta emotiva con cui si erano addormentati, i ricercatori hanno voluto vedere se mostrando di giorno le stesse immagini o altre scelte con lo stesso criterio (positive, negative e neutre) si manteneva lo stesso effetto a distanza di 12 ore, consentendo ai soggetti sia di stare svegli, sia di dormire. Quando dormivano veniva anche effettuata una registrazione EEGrafica durante la fase REM, quella dei sogni, per verificare un eventuale aumento di attività elettrica correlabile alla comparsa di incubi. Quando i soggetti restavano svegli l’impatto emotivo si diluiva, mentre se dormivano avevano la stessa reazione riportata quando avevano visto le immagini la prima volta, indicando che il sonno conserva l’impronta emotiva che peraltro è risultata correlata anche all’attività EEG. br br IL MECCANISMO DI DIFESA - Il potenziamento delle emozioni durante il sonno è probabilmente un meccanismo evolutivo sviluppatosi per quelle positive, ma il cervello non fa distinzioni: il fatto che dopo una brutta esperienza facciamo fatica ad addormentarci, dicono gli autori, sembra un meccanismo di difesa per evitare che quelle emozioni vengano immagazzinate. Tant’è vero che un altro studio pubblicato su Biological Psychiatry dai ricercatori del National Institute of Mental Health di Tokyo ha dimostrato che la semplice privazione di sonno è una cura efficace per il cosiddetto disturbo post-traumatico da stress, la sindrome che colpisce chi sopravvive a un evento traumatizzante, dall’incidente stradale all’attentato, ed è ovviamente frequentissima fra i reduci di guerra. Quindi se qualcosa non va e qualcuno vi dice “dormici su che ti passa” non dategli più retta. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.corriere.it/salute/ /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4244&titolo_sotto=Quel falso mito che 'con una dormita tutto passa'&ID_cat_new=99News ReikiLa vita senza acqua?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4243&titolo_sotto=La vita senza acqua?&ID_cat_new=99 - br Al Goddard Space Center di Greenbelt, sono stati analizzati 14 meteoriti contenenti amino acidi, ricche di carbonio e di minerali che indicano aver subito temperature dell’ordine di 1000 gradi °C. Gli amino acidi sono i mattoni fondamentali delle proteine, a loro volta fondamentali per accelerare le reazioni chimiche necessarie alla vita e costruire strutture come i capelli, la pelle e le unghie. Ma normalmente si distruggono al alte temperature. Finora, infatti, erano stati trovati solo in meteoriti ricche di carbonio formatesi a basse temperature. br br Doveva esserci un altro meccanismo capace di “fabbricarli” malgrado le condizioni estremamente “calde”. br br I ricercatori hanno trovato la soluzione: gli amino acidi si sono formati ad alte temperature attraverso un processo che coinvolge idrogeno, monossido di carbonio e azoto. Questa reazione avviene in presenza di minerali che facilitano la reazione. E’ un metodo già usato dall’uomo per preparare olio lubrificante sintetico e altri idrocarburi. Durante l’ultima guerra è stato anche usato per produrre benzina dal carbone. br br La reazione ad alta temperatura avrebbe creato amico acidi sulla polvere della a href= javascript:window.open(e#039;http://www.astronomia.com/glossario/#nebulosae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); nebulosa /a solare che ha poi portato alla formazione dei corpi planetari. In altre parole, la reazione ha avuto bisogno solo di idrogeno, ossido di carbonio e azoto, che sono molto comuni nello spazio. Con questa reazione si è potuto iniziare la formazione dei mattoni primordiali della vita molto prima della formazione degli a href= javascript:window.open(e#039;http://www.astronomia.com/glossario/#asteroidie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); asteroidi /a e dei pianeti con acqua liquida. br br In laboratorio la reazione produce amino acidi e mostra una preferenza per molecole a catena lineare. Nelle 14 meteoriti analizzate si sono trovate proprio queste catene. L’idea generale è la seguente: gli amino acidi primari si sarebbero formati con questa reazione, seguita poi da quella standard basata sull’acqua che avrebbe “mascherato” la parte precedente. br br Insomma, un’altra reazione in ambiente più primitivo e senza bisogno d’acqua può creare i presupposti per la vita. Questa scoperta ampia di molto la possibilità di trovarla anche in zone considerate “inospitali”. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.astronomia.com/2012/03/12/la-vita-senz%E2%80%99acqua/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); astronomia.com br /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4243&titolo_sotto=La vita senza acqua?&ID_cat_new=99News ReikiCoca-Cola e Pepsi cambiano ricetta per evitare le#039;etichetta di rischio cancrohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4242&titolo_sotto=Coca-Cola e Pepsi cambiano ricetta per evitare l'etichetta di rischio cancro&ID_cat_new=99Le#039;AZIENDA DI ATLANTA: «Normale aggiornamento del processo di produzione» Coca-Cola e Pepsi cambiano ricettae#8232;per evitare le#039;etichetta di rischio cancro La stessa Fda: «Esagerazioni, ci vogliono mille lattine per causare danni alla salu - br Coca-Cola e Pepsi-cola cambiano colore per evitare le#039;obbligo di segnalare elementi giudicati cancerogeni nei suoi coloranti. La California ha infatti aggiunto le#039;anno scorso il composto 4-methylimidazole, presente nel colorante utilizzato dalla società, alla lista delle sostanze che rischiano di provocare il cancro. Coca-Cola ha modificato così la formula segreta, riducendo la presenza del composto incriminato, il che ha modificato leggermente il colore della bevanda. br br LE POLEMICHE - Le#039;intervento della corporation è avvenuto anche in seguito alle pressioni delle#039;associazione a tutela dei consumatori Center for Science in the Public Interest, che ha avviato una petizione rivolta alla Food and Drug Administration per vietare alcuni coloranti presenti nelle lattine di Coca-Cola e Pepsi. Ma le#039;agenzia federale non è de#039;accordo. «È importante sapere che una persona dovrebbe bere oltre mille lattine al giorno per raggiungere il livello cancerogeno segnalato nelle ricerche». È della stessa opinione le#039;American Beverage Association, che ha avvertito: «Sono accuse scandalose, la scienza non dimostra che il composto 4-methylimidazole sia dannoso per la salute». br br LA SCELTA - Eppure, i due giganti delle bevande analcoliche hanno deciso di ridurre la dose del «colorante maledetto» in California, per evitare di dover scrivere sulle lattine che esiste un rapporto di 4-metilimidazolo con il cancro. «Anche se riteniamo che non vi sia alcun rischio per il consumatore da giustificare questo cambiamento, abbiamo chiesto ai nostri fornitori di coloranti di ridurre i livelli di 4-metilimidazolo per evitare di dover tenere conto di questo obbligo che non ha alcun fondamento scientifico», ha detto Diana Garza, un portavoce di Coca-Cola, al britannico The Guardian. br br SOLO IN CALIFORNIA - Anche se il cambio di ricetta è avvenuto per ora solo in California, le due società estenderanno presto a tutti gli Stati Uniti la nuova formula. Tuttavia, un altro portavoce della Coca-Cola, Ben Sheidler, ricorda in una lettera inviata al Los Angeles Times che «Fuori dalla California, nessuna agenzia ritiene che il 4-metilimidazolo sia cancerogeno per le#039;uomo». br br LA REPLICA DELLe#039;AZIENDA - Sulla vicenda la Coca-Cola ha comunque voluto precisare che il «colorante caramello utilizzato in tutti i prodotti è stato, è, e sempre sarà sicuro, e Coca-Cola Company non cambierà la formula, nota in tutto il mondo, delle bevande Coca-Cola». Negli anni, aggiunge la compagnia, «abbiamo aggiornato periodicamente i nostri processi di produzione, ma non abbiamo mai alterato la nostra formula segreta. Abbiamo chiesto ai produttori di caramello con i quali lavoriamo di modificare il loro processo di produzione per ridurre la quantità di 4-MEI nel caramello, ma ciò non avrà alcun effetto sulla formula», sul colore o sul gusto dei prodotti. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); corriere.it /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4242&titolo_sotto=Coca-Cola e Pepsi cambiano ricetta per evitare l'etichetta di rischio cancro&ID_cat_new=99News ReikiAnimali in miniatura: scoperti camaleonti piue#039; piccoli di un unghiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4241&titolo_sotto=Animali in miniatura: scoperti camaleonti piu' piccoli di un unghia&ID_cat_new=99Lunghi poche decine di millimetri, sono stati classificati tra i rettili più piccoli del mondo. I ricercatori li hanno scovati tra le foglie della foresta pluviale nel nord del Madagascar. - p br /p Dopo le rane in miniatura scoperte in Papua Nuova Guinea, dalle foreste pluviali del Madagascar arrivano i camaleonti grandi quanto la capocchia di uno spillo. Lunghi appena poche decine di millimetri sono già stati classificati tra i rettili più piccoli del mondo. Ad effettuare la scoperta un team di ricercatori capitanati dal tedesco Frank Glaw, della Collezione Zoologica statale di Monaco di Baviera.e#8232;e#8232; br br Grazie a una serie di indagini genetiche – come riporta uno studio pubblicato sulla rivista PlosOne - gli studiosi sono riusciti a identificare 4 specie diverse di mini-camaleonti, tuttavia molto simili tra loro. Pur vivendo in località differenti, nel nord del Madagascar, appartengono al medesimo gruppo, conosciuto come “Brookesia minima”e#8232;e#8232; br br La specie più piccola, chiamata “Brookesia micra”, è originaria di un piccolo isolotto – il Nosy Hara – e secondo gli esperti rappresenta un caso estremo di “nanismo insulare”, fenomeno che caratterizza le specie che vivono in ambienti molto isolati. br br «Le isole sono dei laboratori naturali perfetti per studiare le#039;evoluzione – sottolinea Maria Rita Palombo, paleontologa delle#039;università di Roma La Sapienza di Roma - perché qui tutto avviene più velocemente. In genere - aggiunge - nelle isole troviamo poche specie di animali che vanno incontro a frequenti variazioni di taglia: i grandi mammiferi tendono a rimpiccolirsi, mentre piccoli mammiferi, uccelli e rettili tendono a diventare più grandi, basti pensare al famoso drago di Komodo. Le eccezioni comunque non sono così rare, come nel caso di questi camaleonti nani». br br Le motivazioni che hanno portato a questa riduzione di dimensioni non sono ancora del tutto chiare. Da una parte il fenomeno potrebbe essere favorito dal fatto che i pochi esemplari presenti si incrocino con grande frequenza con individui strettamente imparentati, dall’altra, però, potrebbe anche essere spiegato in termini di strategia evolutiva, al fine di occupare nuove nicchie ecologiche che offrono maggiori possibilità di sopravvivenza.e#8232;e#8232; br br «Le#039;estrema miniaturizzazione di questi rettili nani potrebbe essere accompagnata da molte specializzazioni della struttura del corpo, e costituisce un promettente campo di ricerca per il futuro - spiega il ricercatore Frank Glaw - La cosa più urgente è pero quella di concentrare i nostri sforzi per la salvaguardia di queste e altre specie microendemiche in Madagascar, che sono pesantemente minacciate dalla deforestazione». br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/animali-miniatura-scoperti-camaleonti-piu-piccoli-unghia_5750.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); gogreen /a br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4241&titolo_sotto=Animali in miniatura: scoperti camaleonti piu' piccoli di un unghia&ID_cat_new=99News Reiki21 DICEMBRE 2012.Per i Maya la catastrofe non ee#039; scritta.Le#039;uomo il vero pericolohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4240&titolo_sotto=21 DICEMBRE 2012.Per i Maya la catastrofe non e' scritta.L'uomo il vero pericolo&ID_cat_new=99 - br La fine del calendario dei Maya non prevede alcuna catastrofe globale, tanto meno la fine del mondo - dicono gli attivisti indigeni e gli anziani che hanno parlato con IPS News in Guatemala. Ma le risorse naturali, quelle sì, stanno finendo, a causa delle attività umana. Secondo il calendario Maya, 21 dicembre 2012 segnerà la fine di un grande ciclo di 13 baktun , ciascuno di 144 mila giorni, della durata complessiva di 5.126 anni. Ma la fine di un ciclo non significa affatto la fine del mondo, e le#039;isteria collettiva innescata dal presunto giorno del giudizio con la fine del 2012 non rispecchiano affatto il pensiero degli Indios Maya del Guatemala odierno. br br Secondo gli storici, il grande ciclo iniziato il 11 agosto 3.114 aC termina il 21 dicembre di queste#039;anno, con il solstizio de#039;inverno, segnando le#039;inizio di un nuovo lungo ciclo di conteggio. br Quello che ci preoccupa, invece, è le#039;urgenza di riorientare il nostro comportamento verso la natura, contrastare il riscaldamento globale e le politiche neoliberiste che hanno portato alle#039;estrazione indiscriminata di petrolio e minerali per mandare avanti grandi fabbriche, e che costituiscono una seria minaccia per umanità - spiega alla IPS News Antonio Mendoza, attivista nel gruppo indigeno Oxlajuj Ajpop, che prende il nome proprio dal numero 13 (in lingua Quiché) del calendario Maya. br Le#039;idea è di venire insieme in unità e solidarietà e salvare il valore (Maya) della conoscenza della natura e della Madre Terra , ha aggiunto Mendoza. br br Le#039;antica civiltà Maya è sorta intorno al 2000 aC nelle#039;area che oggi va dal Messico meridionale al Guatemala, al Belize occidentale e nord delle#039;Honduras. La civiltà Maya è fiorita fino al 900 dC, che ha segnato le#039;inizio del periodo post-classico, conclusosi sei secoli più tardi con la conquista spagnola. br Al culmine della cultura Maya, nel periodo classico - tra il 250 e il 900 dC - era una delle civiltà più avanzate del mondo, nota per la sua architettura e pianificazione urbanistica, una matematica sofisticata, accurati calcoli astronomici e un avanzato sistema di scrittura geroglifica. br br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.salvaleforeste.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.salvaleforeste.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4240&titolo_sotto=21 DICEMBRE 2012.Per i Maya la catastrofe non e' scritta.L'uomo il vero pericolo&ID_cat_new=99News ReikiANTARTIDE: i misteri del lago Vostok e#8232;dopo trente#039;anni di scavihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4239&titolo_sotto=ANTARTIDE: i misteri del lago Vostok 
dopo trent'anni di scavi&ID_cat_new=99 - br Un team russo rompe le#039;ultima barriera di ghiaccio e raggiunge un bacino di acqua temperata sepolto da milioni di anni. Un mondo isolato e autonomo rispetto alla Terra, la cui scoperta pone serie questioni ambientali. Con tanti interrogativi e anomalie, al momento senza risposta. br di TIZIANO TONIUTTI br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/scienze/2012/02/06/news/antartide_i_misteri_del_lago_vostok_raggiunto_dopo_trent_anni_di_scavi-29442183/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); continua a leggere queste#039;affascinante articolo su Repubblica.it /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4239&titolo_sotto=ANTARTIDE: i misteri del lago Vostok 
dopo trent'anni di scavi&ID_cat_new=99News ReikiLa colpa del freddo ee#039; la mancanza di ghiacci polarihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4238&titolo_sotto=La colpa del freddo e' la mancanza di ghiacci polari&ID_cat_new=99Fa tanto freddo? C’è tanta neve? Ebbene la colpa è da cercare nella diminuzione dei ghiacci artici che si verifica in estate. Ricercatori del Research Unit Potsdam of the Alfred Wegener Institute for Polar and Marine Research della Helmholtz Association h - br span style= font-weight: bold; Ma partiamo dall’inizio /span . Se in estate si verifica un’abbondante ritiro dei ghiacci sul Polo Nord, come si sta verificando negli ultimi anni (l’estate del 2011 è stata seconda solo al 2007 per ritiro di ghiacci), si verificano due effetti importanti. In primo luogo il ritiro dei ghiacci mette in luce span style= font-weight: bold; l’acqua oceanica /span che è molto span style= font-weight: bold; più scura /span dei ghiacci e questo la fa riscaldare notevolmente in quanto trattiene molto calore.e#8232;In secondo luogo a causa della ridotta estensione dei ghiacci il calore presente nell’oceano viene rilasciato nell’atmosfera soprattutto in autunno e in inverno. “Queste temperature più elevate possono essere misurate nelle correnti oceaniche in prossimità delle regioni artiche”, spiega Ralf Jaiser, tra i responsabili della ricerca. br br Si alterano le circolazioni. Il riscaldamento dell’aria vicino al mare determina dei processi di risalita dell’atmosfera che diventa meno stabile.e#8232;“Abbiamo analizzato i caotici movimenti che si vengono a creare e abbiamo dimostrato che si formano delle condizioni che alterano profondamente la circolazione tipica di quest’area”, ha continuato Jaiser. Uno di queste situazioni è la differenza di pressione tra l’Artico e le medie latitudini: la così chiamata “Oscillazione Artica” con notevoli differenze di pressione tra le Azzorre e l’Islanda. Se questa differenza è legata ad un’alta pressione sulle Azzorre e bassa sull’Islanda si formano forti venti occidentali che in inverno portano aria atlantica calda e umida verso l’Europa. Se le condizioni si ribaltano non si formano i venti e l’aria fredda artica è in grado di scendere verso l’Europa, come è avvenuto negli ultimi due inverni e così pure quest’anno.e#8232;I calcoli dimostrano che la differenza di pressione con la minore estensione dei ghiacci durante l’estate artica è indebolita durante l’inverno seguente, dando modo all’aria fredda artica di spingersi fino alle medie latitudini. br br span style= font-weight: bold; In futuro inverni sempre più gelidi /span . All’inizio di questo inverno sembrava che questo nuovo modello non funzionasse alla perfezione, in quanto novembre e dicembre sono stati mesi relativamente caldi per l’inverno, ma ciò era solo dovuti a altri fattori contingenti che bloccavano l’aria fredda artica.e#8232;A metà gennaio, però, le cose sono decisamente cambiate e il freddo polare è arrivato fino a noi con tanta neve.e#8232;Se così stanno le cose dovremmo aspettarci che questa situazione si ripeterà ancora nei prossimi anni. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/ambiente/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); focus /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4238&titolo_sotto=La colpa del freddo e' la mancanza di ghiacci polari&ID_cat_new=99News ReikiSi squagliano i ghiacci della terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4237&titolo_sotto=Si squagliano i ghiacci della terra&ID_cat_new=99 - br Lanciato per studiare i ghiacciai del pianeta, il satellite della Nasa span style= font-weight: bold; Grace /span (Gravity Recovery and Climate Experiment) ha riversato a Terra dal 2003 al 2010 una grande quantità di informazione che ora ricercatori della University of Colorado a Boulder hanno trasformato in dati leggibili.e#8232;Grace, che rileva le piccole variazioni di gravità legate alla diminuzione o all’aumento dei ghiacci di una certa area, ha puntato la sua attenzione soprattutto sui ghiacci dell’Antartide e della Groenlandia, senza tralasciare quelli delle Alpi e delle altre grandi catene montuose. br br span style= font-weight: bold; L’Italia scompare /span . Il risultato più eclatante dice che nel periodo di rilevamento i ghiacciai hanno perso 4,3 trilioni di tonnellate di ghiacci, facendo aumentare il livello dei mari di 12 mm. La quantità di ghiacci sciolti avrebbe potuto ricoprire l’Italia con uno strato di ghiaccio alto 15 m. br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; Sotto controllo tutti i ghiacciai. /span “La Terra sta perdendo una grande quantità di ghiacci ogni anno e questi risultati ci aiuteranno a dare delle risposte ai numerosi quesiti su questo argomento, primo tra tutti su come le aree polari stanno rispondendo ai cambiamenti climatici in atto”, ha spiegato John Wahr della Boulder University.e#8232;Circa un quarto della perdita annua dei ghiacci proviene dai ghiacciai che stanno al di fuori della Groenlandia e dell’Antartide con circa 148 miliardi di tonnellate, il resto viene dalle due grandi aree ghiacciate del pianeta. Il lavoro risulta di grande importanza perché per la prima volta sono stati tenuti sotto controllo tutti i ghiacciai del pianeta, mentre fino al 2003 solo alcuni venivano controllati con precisione da terra e si facevano proiezioni sul comportamento di tutti gli altri. br br span style= font-weight: bold; Meno i ghiacciai alpini, di più quelli antartici /span . E così sorprendentemente si è scoperto che la fusione dei ghiacci proveniente dall’Himalaya, dal Pamir e da Tien Shan si aggira attorno a 4 miliardi di tonnellate all’anno contro le precedenti previsioni fatte da terra che sostenevano una perdita annua di 50 miliardi di tonnellate. Il possibile errore, sostengo i ricercatori, sta nel fatto che le estrapolazioni sono partite dallo studio di ghiacciai posti a quote relativamente basse, con un’alta fusione in atto, cosa che forse non si sta verificando per i ghiacciai a quote più elevate. Sempre da questa scoperta si è dedotto che l’apporto di acqua negli oceani terrestri da parte dei ghiacciai della catena alpina, di quella himalayana e di quelle presenti in Alaska è assai piccolo, ancor più piccolo di quel che si pensava nel passato (i mari aumentano solo di 0,04 mm all’anno per il loro scioglimento), mentre aumenta così l’importanza dei grandi ghiacciai della Terra, da quello groenlandese a quello antartico. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://blog.focus.it/effetto-terra/2012/02/09/si-squagliano-i-ghiacci-della-terra/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); focus /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4237&titolo_sotto=Si squagliano i ghiacci della terra&ID_cat_new=99News ReikiLe#039; Universo vive!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4236&titolo_sotto=L' Universo vive!&ID_cat_new=99L’articolo che segue non vuole essere una verità acquisita. Solo una teoria. Tuttavia, sapete quanto io sia sensibile a considerare tutti gli oggetti celesti come esseri viventi (qualcuno ogni tanto mi accusa di questa “leggerezza”). Ebbene, Erik Andrulis - br Il Prof. Andrulis, dell’Università di Cleveland, asserisce che la Terra è viva. Sì, ma non nel senso che conosciamo tutti. Per lui qualsiasi cosa che sembra inanimata è invece parte integrante di un processo vitale generale, compresi i pianeti, l’acqua, le proteine e il DNA. br br Andrulis studia biologia molecolare e microbiologia ed è riuscito a dare un ordine “logico” non solo alla comparsa della vita biologica sulla Terra e nell’Universo, ma anche a tutti i processi di chimica e biologia che avvengono nel Cosmo. Egli ha usato sia la meccanica quantistica che quella celeste per una teoria unificata. br br L’idea base è che tutte le realtà fisiche siano modellate da una semplice entità geometrica con le caratteristiche della vita: il “giro” (gyre). Questo modello (giromodello) descrive perfettamente sia gli atomi, le molecole, sia le cellule, attraverso pacchetti di energia e materia che circolano eccitati attorno ad una singolarità, il centro del giromodello. La singolarità è essa stessa rappresentabile come un “giro”, seguendo la regola dei frattali e -se volete- delle bambole russe, le Matryoshka. La struttura generale va pienamente d’accordo con le leggi della termodinamica. br br Il giromodello conferma l’esistenza di otto leggi della natura, di cui una (la legge naturale dell’unità) dice che le cellule viventi e qualsiasi parte dell’Universo visibile sono IRRIDUCIBILI. br br Non voglio certo andare nei dettagli, anche perché riesco a capire ben poco. Ma, alla fine, sembrerebbe ovvio e banale che nasca la vita biologica e che segua leggi ben chiare e unitarie. br br Teoria non certo ortodossa e forse fantascientifica. Tuttavia, certamente non buttata per aria, dato che l’articolo originario ha dovuto passare l’azione dei riferee (arbitri) come tutte le pubblicazioni scientifiche serie. Che dirvi? Da un lato sono contento, dall’altro… ci capisco ben poco… br br Comunque, l’intero articolo in inglese è scaricabile a href= javascript:window.open(e#039;http://www.mdpi.com/2075-1729/2/1/1/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a (lo stesso pdf allegato a questo articolo). br br Buona lettura… E Viva le Stelle, le particelle, gli atomi, le molecole, i buchi neri, vivi e vegeti!! br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.astronomia.com/2012/01/30/l%E2%80%99universo-vive/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Astronomia.com /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4236&titolo_sotto=L' Universo vive!&ID_cat_new=99News Reiki2012, ancora misteriosa morte di uccelli e pescihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4235&titolo_sotto=2012, ancora misteriosa morte di uccelli e pesci&ID_cat_new=99Strage inspiegabile di animali come nel 2011 - br Morte misteriosa di uccelli e pesci. Ultime notizie Roma - UnoNotizie.it - Lo scorso anno, tra gennaio e marzo, assistemmo attoniti alla strage inspiegabile di uccelli e di pesci in varie località del pianeta, Italia compresa. Tutto iniziò in Arkansas con la prima strage di uccelli che cadevano a centinaia dal cielo, allora i soliti saccenti dissero che erano i fuochi artificiali di capodanno che spaventando gli uccelli li facevano impazzire e sbattere tra di loro. Idiozie delle peggiori idiozie! Queste#039;anno che i fuochi de#039;artificio nelle zone delle morie di uccelli erano stati vietati, è accaduta la stessa cosa, altre centinaia di merli rossi stramazzati al suolo. E allora? Cosa ci dicono questi scienziati saccenti? Cosa ci nascondono? br Ma non finisce qui, altre morie di uccelli e pesci fino ad oggi vengono segnalate in altre località del pianeta, con le stesse modalità: uccelli che muoiono improvvisamente mentre volano e pesci che si spiaggiano a milioni. Il caso più clamoroso di tutti è avvenuto giorni fa a Troms, cittadina a nord della Norvegia, dove una mattina sulle spiagge del mare del Mar del Nord si sono riversati milioni di aringhe morte. br br Anche in questo caso le ipotesi formulate sono state molte, forse la più credibile è quella legate alla corrente del Golfo che a causa della rapida fusione del Polo Nord sta scendendo più in profondità perché appesantita dalle#039;acqua dolce. Questo fenomeno, secondo gli esperti, potrebbe causare momentanee penurie di ossigeno nel mare o repentini raffreddamenti delle acque al punto da uccidere i pesci. Ma anche questa è una risposta che ci lascia molto perplessi. Anche in Italia, e guarda caso ancora Faenza, giorni fa si sono verificate morie di uccelli nei stessi luoghi dello scorso anno. Anche qui sono state formulate idiote soluzioni al problema, come quelle di ingestione di semi avvelenati... br br Vi ricordate il film di fantascienza di alcuni anni fa intitolato Core che trattava della modificazione del nucleo della Terra che, come si sa è una grande elettrocalamita che alimenta tutti i campi elettromagnetici del pianeta? In quel film, nel momento in cui iniziava a modificarsi e ad indebolirsi il campo elettromagnetico del pianeta, improvvisamente morivano persone portatrici di pacemaker e nello stesso istante impazzivano gli uccelli sbattendo contro i grattaceli e stramazzando al suolo. Non vi sembra paradossalmente di rivivere quel film nella realtà? br Quello era solo un film di fantascienza, ma si basava su teorie scientifiche esatte come la variazione dei campi elettromagnetici terrestri. Che questo fatto stia accadendo realmente è ormai scientificamente appurato e di questo ne abbiamo già parlato nelle precedenti newsletter. Siamo quindi consapevoli che i poli magnetici della terra si stanno rapidamente spostando e insieme a questo fenomeno anche le energie che tengono attiva la nostra protezione geomagnetica sta diminuendo. E allora perché i nostri scienziati saccenti non cercano di darci risposte più esaurienti su quanto sta accadendo e non scusanti infantili che non convincono più nessuno? Ma forse questi ultimi conoscono la verità e provano a mascherarcela per non impressionarci troppo. Se è così ci scusiamo e vi ringraziamo per la vostra sensibilità! br br Ennio La Malfa br Accademia Kronos br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.it/16955-2012-ancora-misteriosa-morte-di-uccelli-e-pesci-strage-inspiegabile-di-animali-come-nel-2011.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); unonotizie /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4235&titolo_sotto=2012, ancora misteriosa morte di uccelli e pesci&ID_cat_new=99News ReikiSe il clima cambia, qualcunoe#8232; ee#039; contento: gli albatroshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4234&titolo_sotto=Se il clima cambia, qualcuno
 e' contento: gli albatros&ID_cat_new=99Pescano meglio e fanno turni più corti per tornare ai nidi Se il clima cambia, qualcunoe#8232;è contento: gli albatros Le#039;aumento delle#039;intensità dei venti occidentali ha determinato un incremento del 10-20% del loro peso. Così volano meglio - br MILANO - I cambiamenti climatici, additati spesso di mettere alle strette quella o quell’altra specie, sembrano invece dare una mano agli albatros urlatori, i grandi uccelli strettamente marini che vivono nell’emisfero australe e che per morfologia ed ecologia sono affini alle berte maggiori dette Diomedee, delle nostre isole Tremiti. «L’aumento d’intensità dei venti che spirano da ovest soprattutto nella fascia dell’oceano Indiano più vicina all’Antartide ha infatti determinato un incremento del 10-20 per cento del loro peso corporeo», spiega Nicola Saino, professore ordinario di ecologia al dipartimento di biologia dell’Università degli studi di Milano. br br ZAVORRA - «Un chilo in più, in aggiunta ai loro 8-10 chili di peso, fa l’effetto di una zavorra: li rende più pesanti e capaci di contrastare meglio un vento più forte», aggiunge Saino. Quindi turni più corti al nido. Questi uccelli molto longevi e monogami, che riscelgono anno dopo anno lo stesso partner per riprodursi, hanno dunque migliorato la loro già enorme capacità di spostarsi. Potendo contare su di un’apertura alare di circa 3 metri e sul loro tipico volo radente sull’acqua, sono capaci di veleggiare per molte ore con il minimo sforzo. All’effetto delle loro possenti e lunghissime ali e all’«effetto suolo», che dipende dalla compressione dell’aria verso la superficie del mare e si traduce in un aumento di pressione che garantisce un’ulteriore spinta verso l’alto, si aggiunge ora anche il favorevole adeguamento del loro volo al cambiamento dei venti. «Questo nuovo comportamento consente anche di procacciarsi il cibo con più efficienza e di allevare la propria prole con maggiore successo», sottolinea Nicola Saino. br br VOLI CORTI - I voli di foraggiamento sono diventati più corti e associati a un minor dispendio di energia: se nel 1970 duravano circa dodici giorni, nel 2008 coprivano già un lasso di tempo inferiore, dell’ordine di 9,7 giorni. I genitori possono pertanto allontanarsi dal nido meno frequentemente favorendo la sopravvivenza dei piccoli. Se nel 1970 nascevano pulcini vivi dal 66 per cento delle uova, già nel 2008 questa percentuale è salita al 77 %. br br ORNITOLOGI - Lunga vita dunque a questi uccelli viaggiatori che contano grosse colonie riproduttive nell’arcipelago della Crozet, nel cosiddetto oltremare francese, a sud-est del capo di Buona speranza. Proprio qui gli ornitologi che appartengono al francese Centre d’Etude Biologiques de Chizé (Cnrs) e al tedesco Helmholtz Centre for Environmental Research hanno potuto monitorare dagli anni Sessanta a oggi l’effetto che i cambiamenti climatici hanno avuto su questa specie. «Ricerche come questa, svolte cioè con studi a lungo termine e sostenute da una politica di sovvenzioni continue per periodi di molti anni, andrebbero incentivate, soprattutto in Italia, dove l’incertezza e la discontinuità dei finanziamenti le rendono spesso impraticabili», ribadisce Saino. «Solo progetti che abbraccino un lungo lasso di tempo possono mettere in evidenza abitudini di vita mutate di una comunità di esseri viventi a fronte, ad esempio, dei cambiamenti climatici». br br PROTEZIONE - I risultati ottenuti permettono anche di fare una proiezione futura di queste colonie che negli anni hanno subìto un declino provocato dai palamiti, strutture per la pesca ai tonni e ai pesci spada che hanno ucciso non pochi albatros richiamati dai pesci usati come esca. Se l’incremento attuale dei venti nella zona meridionale del polo Sud dà a questi uccelli innegabili vantaggi tra cui quello di andare a nutrirsi dove il mare è più pescoso, un ulteriore rafforzamento della loro intensità potrebbe incrinare irrimediabilmente il loro equilibrio. Venti più forti e con una decorso ancora più meridionale potrebbero infatti compromettere l’efficienza di volo dei grandi albatros urlatori. br Manuela Campanelli br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/11_luglio_24/acqua-omeopatia-pappagallo_943d1c4c-b61e-11e0-b43a-390fb6586130.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); corriere.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4234&titolo_sotto=Se il clima cambia, qualcuno
 e' contento: gli albatros&ID_cat_new=99News ReikiIl fenomeno globale dei suoni misteriosihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4232&titolo_sotto=Il fenomeno globale dei suoni misteriosi&ID_cat_new=99Ascoltate anche la registrazione su YOUTUBE a fine articolo - br In questi giorni nella rete Internet sta destando molta attenzione un misterioso fenomeno che ha cominciato a verificarsi in maniera consistente nella seconda metà del 2011 in varie località del pianeta, sino a dilagare letteralmente in queste ultime settimane. Malgrado stiano circolando testimonianze e registrazioni palesemente false, detto fenomeno è assolutamente reale, e ne ho avuto personalmente la prova quando si è manifestato persino nell’area in cui risiedo. br br e#8232;Allo stato attuale, credo che le due ipotesi più plausibili siano: e#8232;un’intensa e anomala attività solare, che interagisce con la cosiddetta “Cavità di Schumann” innescando delle risonanze che si manifestano sotto forma di rombi, colpi e suoni, spesso simili a quelli di corni o strumenti a fiato (non a caso qualcuno ha evocato le “trombe dell’apocalisse”).e#8232;Uno spregiudicato utilizzo di tecnologie elettromagnetiche, in primis HAARP, per scopi di natura psicologica in operazioni volte a instaurare una volta per tutte un Nuovo Ordine Mondiale (in altre parole, si tratta delle fasi preparatorie del tanto vociferato Progetto Blue Beam). br e#8232;Ritengo che sarà possibile farsi un’idea più precisa quando si verificheranno e incroceranno fra loro i dati relativi all’intensa attività solare delle ultime settimane con le località e le date degli eventi segnalati, insieme alle registrazioni disponibili delle emissioni HAARP, fornite dai gruppi di attivisti che ne controllano in continuazione l’attività. Sono certo che un’analisi di questo genere potrà chiarire cosa sta realmente accadendo, o perlomeno quello che NON sta accadendo. br Sarà inoltre interessante osservare l’atteggiamento dei grandi media al riguardo; al momento non mi sembra vi abbiano dedicato la benché minima attenzione, ma se e quando ciò avverrà, il modo in cui lo faranno ci fornirà preziosi indizi su cosa stia accadendo veramente. Sino ad allora... rimanete sintonizzati! br br Tom Bosco br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.youtube.com/watch?feature=player_embeddedev=GZ2ZcmMxehk#!e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-weight: bold; Registrazione su Youtube /span /a br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nexusedizioni.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); NEXUS /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4232&titolo_sotto=Il fenomeno globale dei suoni misteriosi&ID_cat_new=99News ReikiNevada, nel deserto impianti a celle solarihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4231&titolo_sotto=Nevada, nel deserto impianti a celle solari&ID_cat_new=99Tutte le centrali saranno pronte per il 2016 - br Negli Stati Uniti si stanno diffondendo grandi impianti di celle solari abbinati con impianti per immagazzinare l’energia prodotta. SolarReserve sta costruendo una centrale nel deserto del Nevada e BrightSource ne sta progettando tre dello stesso tipo in California. Tutte saranno pronte per il 2016. Insieme i quattro impianti alimenteranno decine di migliaia di abitazioni. Anche Google, Chevron e Good Energies stanno investendo in questa direzione. Per immagazzinare l’energia generata dai pannelli fotovoltaici sono utilizzati dei sali. La centrale in Nevada produrrà 110 megawatt e sarà in grado di trattenere l’energia prodotta fino a dieci ore e utilizzabile quando il sole non brilla, ad esempio durante la notte. Per incentivare il nuovo indirizzo il governo della California concede prestiti rilevanti a tassi vantaggiosi. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/ /a br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4231&titolo_sotto=Nevada, nel deserto impianti a celle solari&ID_cat_new=99News ReikiChi dorme da solo dorme peggio(anche se non ne è consapevole)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4230&titolo_sotto=Chi dorme da solo dorme peggio(anche se non ne consapevole) &ID_cat_new=99Il rimedio? Il caldo «abbraccio» di un bagno caldo...e naturalmente dormire in compagnia. - br MILANO - Le migliori dormite le facciamo quando non ci sentiamo soli, esclusi o isolati dagli altri e se abbiamo al nostro fianco un compagno o una compagna di vita. Quando invece ci sembra di essere esclusi dal contesto sociale la nostra solitudine esistenziale ci segue anche nel sonno che inizia a frammentarsi con frequenti risvegli notturni anche se apparentemente dormiamo lo stesso numero di ore e ci sembra di aver trascorso tutta la notte fra le braccia di Morfeo. br br LO STUDIO - L’ha verificato uno studio dell’Università di Chicago pubblicato su SLEEP che ha esaminato una comunità chiusa come quella agricola degli anabattisti Hutteriti del Sud Dakota. 95 persone con età media di 39,8 anni (55% erano donne) sono state prima valutate con test psicologici sui loro livelli di solitudine percepita, depressione, ansia e stress, nonché sulla qualità di sonno soggettiva. Poi per una settimana il loro sonno è stato controllato tramite un actigrafo da polso, una sorta di mini-holter polisomnografico portatile. br br CONTA SOLO LA SOLITUDINE - Dopo aver depurato gli altri fattori confondenti (età, sesso, peso, eventuale apnea morfeica, elevati livelli di depressione, ansia e stress) l’unico parametro risultato significativamente importante è risultato essere la solitudine percepita, la quale peraltro non influenza la durata totale del sonno né la sua percezione soggettiva. Gli autori hanno fornito una spiegazione evoluzionistica al fenomeno: per sopravvivere l’uomo ha dovuto fare affidamento al cordone di sicurezza della sua comunità. Sentirsi soli fa percepire la mancanza di questo senso di protezione sociale e per contrastare il senso di vulnerabilità che ne deriva attiviamo i nostri sistemi d’allerta che non ci fanno più dormire sonni tranquilli. Accade un po’ la stessa cosa ad esempio nella coppia dove la moglie dorme meglio se il marito non è fuori casa per lavoro o ai bambini che si addormentano subito solo fra le braccia protettive della madre. br br UN BAGNO CALDO - Un altro studio della Yale University pubblicato su Emotion dimostra che un buon metodo per compensare il senso di solitudine è fare un bagno caldo, perché il calore e il senso di sicurezza hanno per noi un inconscio legame ancestrale, probabilmente rievocato dal caldo abbraccio della mamma o del marito. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.corriere.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4230&titolo_sotto=Chi dorme da solo dorme peggio(anche se non ne consapevole) &ID_cat_new=99News ReikiLa Via Lattea potrebbe contenere almeno 100 miliardi di pianetihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4229&titolo_sotto=La Via Lattea potrebbe contenere almeno 100 miliardi di pianeti&ID_cat_new=99 - br Ormai ci siamo abituati a leggere notizie della scoperta di nuovi pianeti in altri sistemi solari, perfino di pianeti che orbitano attorno a due stelle o di dimensioni simili a quelli della Terra e di Marte. Le singole scoperte però non ci dicono nulla sul numero di pianeti presenti nell’intera galassia.e#8232;e#8232; br br La collaborazione PLANET ha utilizzato nella sua ricerca la tecnica delle microlenti gravitazionali. Quando una stella passa di fronte ad un’altra stella, la gravità di quella in primo piano curva la luce di quella sullo sfondo, agendo come una lente amplificando la luce della stella sullo sfondo. Se la stella in primo piano ha un sistema planetario, i pianeti producono un’ulteriore amplificazione della luce della stella sullo sfondo rivelando la loro esistenza. br br A causa dei movimenti relativi tra le stelle, una sovrapposizione può durare circa un mese ma l’amplificazione causata da un pianeta può durare da qualche ora a un paio di giorni, a seconda dei suoi movimenti nella sua orbita. La tecnica della microlente gravitazionale permette di misurare l’amplificazione della luce della stella sullo sfondo e da essa valutare la massa del pianeta. È invece impossibile stabilire se il pianeta sia roccioso o gassoso.e#8232;e#8232;Vari progetti di indagine come OGLE (Optical Gravitational Lensing Experiment) e MOA (Microlensing Observations in Astrophysics) esaminano milioni di stelle per trovare eventi di sovrapposizione di stelle che permettano di utilizzare la tecnica della microlente gravitazionale. br br La collaborazione PLANET opera successivamente tenendo sotto osservazione candidati selezionati in maniera costante grazie ad un team internazionale che utilizza una rete di telescopi in tutto il mondo. br Questo team ha tenuto sotto stretta osservazione quaranta eventi di microlente gravitazionale trovando tre prove dell’esistenza di pianeti. Effettuando un’analisi statistica, il team ha valutato che una stella su sei ha un pianeta con una massa simile a quella di Giove, metà delle stelle ha un pianeta con massa simile a quella di Nettuno e due terzi delle stelle hanno pianeti con massa simile a quella della Terra. Nella Via Lattea potrebbero esserci circa dieci miliardi di pianeti come la Terra. e#8232;e#8232; br br La tecnica delle microlenti gravitazionali permette di trovare pianeti che hanno una distanza dalla loro stella che va da metà di quella della Terra dal Sole a dieci volte quella della Terra dal Sole. Queste sono più o meno le distanze di Mercurio e Saturno nel nostro sistema solare, il che vuol dire che altri pianeti al di fuori di quella zona potrebbero non essere stati rilevati. br br In sostanza, secondo questa ricerca la Via Lattea contiene almeno cento miliardi di pianeti ma il numero effettivo potrebbe essere molto maggiore. In questo momento non abbiamo idea di quanti di questi pianeti potrebbero ospitare forme di vita ma le indagini sono sempre più sofisticate e danno risultati sempre più precisi perciò non ci resta che attendere le prossime scoperte. Stiamo comunque parlando della Via Lattea, ovvero in termini astronomici del vicinato in un universo composto da molti miliardi di galassie. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.segnidalcielo.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.segnidalcielo.it/ /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4229&titolo_sotto=La Via Lattea potrebbe contenere almeno 100 miliardi di pianeti&ID_cat_new=99News ReikiQuale#039;ee#039; le#039;animale con piue#039; occhi?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4228&titolo_sotto=Qual'e' l'animale con piu' occhi?&ID_cat_new=99 - br Dipende dal tipo di occhi di cui parliamo. Gli occhi composti degli insetti e dei crostacei sono costituiti da più unità ottiche autonome (dette ommatidi) che si coordinano per dare luogo alla cosiddetta visione “a mosaico”. Il maggior numero di unità si trova nelle specie che cercano il cibo e il partner volando, e il record spetta alle libellule, che possono averne fino a 28 mila. br br Ragni in testa alla classifica br Gli occhi semplici invece sono costituiti generalmente da un bulbo oculare, una lente e una zona sensibile alla luce (la nostra retina). Li troviamo nei vertebrati, in alcuni cefalopodi (piovra, nautilo...) e nei ragni. In questo vasto gruppo di animali, evolutivamente molto diversi tra loro, il campione è il ragno, che può avere da 6 a 8 occhi semplici. br br Uno strano vertebrato br I vertebrati hanno in genere due occhi, con una sola eccezione: il tuatara, un rettile. Considerato un fossile vivente (appartiene all’antichissimo ordine dei Rincocefali o Sfenodonti, comparso sulla Terra 220 milioni di anni fa insieme ai dinosauri più antichi), il tuatara ha un terzo occhio posto al centro del cranio, detto occhio parietale. Il terzo occhio ha piccole lenti, una retina e una connessione nervosa degenerata: deve quindi essersi evoluto da un occhio vero e proprio. La sua funzione è tuttora sconosciuta: potrebbe essere legata all’assorbimento dei raggi ultravioletti per la sintesi della vitamina D, o alla percezione del ciclo luce/buio o, ancora, alla regolazione del calore corporeo. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/natura-e-ambiente/animali/qual-e-lanimale-con-piu-occhi-_C39.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Focus /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4228&titolo_sotto=Qual'e' l'animale con piu' occhi?&ID_cat_new=99News ReikiLa longevitae#039;? Ee#039; scritta nei telomerihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4227&titolo_sotto=La longevita'? E' scritta nei telomeri&ID_cat_new=99Una ricerca sul diamante mandarino, un piccolo uccello canterino, ha trovato una correlazione significativa tra la lunghezza del ciclo di vita delle#039;individuo e la lunghezza delle parti terminali dei cromosomi. Finora la correlazione era stata solo - br Una ricerca sul diamante mandarino, un piccolo uccello canterino, ha trovato una correlazione significativa tra la lunghezza del ciclo di vita delle#039;individuo e la lunghezza delle parti terminali dei cromosomi. Finora la correlazione era stata solo ipotizzata sulla base di dati sperimentali non conclusivi. Gli studiosi hanno esaminato la lunghezza dei telomeri di 99 esemplari in diversi momenti della vita, dal nido alla morte (red) br br La lunghezza dei telomeri è un forte fattore predittivo della longevità: la correlazione statisticamente significativa è stata riscontrata nel diamante mandarino (Taeniopygia guttata), un piccolo uccello della famiglia degli Estrildidi, nelle#039;ambito di uno studio condotto presso il College of Medical, Veterinary, and Life Sciences delle#039;Università di Glasgow e del Centre for Ecology and Conservation, College of Life and Environmental Sciences delle#039; Università di Exeter, nel Regno Unito, e pubblicato ora sui a href= javascript:window.open(e#039;http://www.pnas.org/content/early/2012/01/04/1113306109e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Proceedings of the National Academy of Sciences . /a br br Si ritiene che il logoramento dei telomeri, le parti terminali dei cromosomi nelle cellule eucariotiche, possa rivestire un ruolo cruciale nel deterioramento cellulare connesso alle#039;avanzare delle#039;età. La variabilità osservata nella lunghezza dei telomeri nei diversi individui della stessa età potrebbe pertanto essere correlata alle differenze nella longevità potenziale. br br Gli studi in questo senso sono stati ostacolati dalle#039;ampia scala temporale lungo la quale occorre seguire gli individui delle specie di interesse, in particolare per quelle in cui si riscontra une#039;enorme variabilità nella longevità. br br Finora, i dati erano basati sul semplice confronto della lunghezza dei telomeri tra differenti classi di età oppure su individui in cui viene misurata al massimo due volte nel corso della vita, e la cui successiva sopravvivenza è monitorata solo per una piccola parte del loro tipico ciclo di vita. Entrambe le metodiche sono però affette da evidenti limitazioni. br br Per colmare questa lacuna, Britt J. Heidinger e colleghi hanno pensato di misurare la lunghezza dei telomeri in 99 esemplari di diamante mandarino e in diversi momenti della loro vita, dal nido fino alla morte, con una longevità che può variare da meno di uno a quasi nove anni. br br Si è così riscontrato che la lunghezza dei telomeri misurata a 25 giorni di vita è un forte predittore della longevità individuale: in sostanza, gli uccelli più longevi avevano telomeri relativamente lunghi in tutti i punti in cui venivano misurati. br br La riproduzione aumentava la perdita di telomeri negli adulti, ma tale effetto era transitorio e non influenzava la sopravvivenza. Il risultato dello studio fornisce la più forte prova mai raccolta della correlazione tra lunghezza dei telomeri e longevità, sottolineando le#039;importanza di comprendere i fattori che determinano tale lunghezza nelle prime fasi della vita. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.lescienze.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4227&titolo_sotto=La longevita'? E' scritta nei telomeri&ID_cat_new=99News ReikiMetano: origine anche inorganica. e#8232;Strada aperta per nuovi giacimentihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4226&titolo_sotto=Metano: origine anche inorganica. 
Strada aperta per nuovi giacimenti&ID_cat_new=99e#8232;Strada aperta per nuovi giacimenti e ora è possibile spiergarne la presenza anche su Marte. Il gas viene generato da rocce in processi non organici a temperature inferiori a 50 gradi - br MILANO - È una scoperta che offre due risposte, entrambe molto importanti. In alcune rocce del sud della Turchia e note come ofioliti il metano viene generato per processi inorganici e a temperature inferiori ai 50 gradi centigradi. Il risultato è frutto di una ricerca guidata da Giuseppe Etiope dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), noto esperto del prezioso gas. br br A BASSA TEMPERATURA - Il metano abiogenico, cioè non generato da sostanze organiche o batteri, può essere prodotto da rocce in condizioni di alta temperatura, oltre i duecento gradi centigradi. Quindi in situazioni particolari a elevata profondità oppure in laboratorio bruciando altra energia e perciò non interessante. Il ritrovamento apre la via a due intriganti prospettive; una marziana e l’altra terrestre. br br MARTE - Su Marte grazie alle indagini della sonda europea Mars Express dell’Esa effettuate da Vittorio Formisano dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), era stata rilevata la presenza di metano nell’atmosfera in alcune zone del pianeta. Questo fece emergere l’ipotesi che fosse frutto di qualche forma di vita nascosta nel sottosuolo e in grado di produrlo. La scoperta potrebbe invece spiegare la sua origine proprio legata a questo tipo di rocce eliminando l’affascinante ipotesi della vita. Tra l’altro le tracce rilevate dalle sonde sembrano essere proprio in corrispondenza di questo tipo di rocce. Finora l’origine abiogenica era discussa e poco condivisa per le basse temperature presenti. Invece la scoperta in Turchia mostrerebbe questa possibilità. Naturalmente resta tutto da dimostrare, ma è un indizio prezioso. br br SULLA TERRA - La seconda opportunità offerta dalla scoperta è invece tutta terrestre. «Se esiste un meccanismo di produzione del metano a bassa temperatura come abbiamo osservato in natura», commenta Giuseppe Etiope, «questo può aprire nuovi fronti di ricerca e d’interesse per la produzione di combustibili fossili». Per tale ragione e per gli interessi economici potenziali, le ricerche del metano abiogenico sono state estese ad altri Paesi: dagli Stati Uniti alla Grecia alla Romania coinvolgendo pure studiosi dell’Esa e della Nasa. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.corriere.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4226&titolo_sotto=Metano: origine anche inorganica. 
Strada aperta per nuovi giacimenti&ID_cat_new=99News ReikiQuelle importanti informazioni sui farmaci che vengono nascostehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4225&titolo_sotto=Quelle importanti informazioni sui farmaci che vengono nascoste&ID_cat_new=99Il prestigioso BMJ denuncia il malcostume di alcune case farmaceutiche che farebbero omettere importanti informazioni relative a studi clinici sui farmaci - br Il prestigioso BMJ denuncia il malcostume di alcune case farmaceutiche che farebbero omettere importanti informazioni relative a studi clinici sui farmaci br br span style= color: rgb(255, 0, 0); Il prestigioso British Medical Journal denuncia un fatto sconcertante: in alcuni studi clinici sui nuovi farmaci alcuni importanti dati vengono deliberatamente nascosti. /span br br A rimetterci, come sempre, sono i cittadini. A guadagnarci, in questo caso, sono alcune case farmaceutiche che non si fanno scrupolo di far nascondere ai ricercatori importanti dati riguardanti gli studi clinici condotti sui nuovi farmaci. Un problema che non riguarda solo una mera questione di denaro ma che mette in ballo anche la sicurezza e la salute di chi potrebbe utilizzare certi farmaci.e#8232;e#8232; Il British Medical Journal ha pubblicato un articolo in cui si mostra preoccupazione per la possibilità che le case farmaceutiche possano commercializzare prodotti nei cui test sono stati intenzionalmente omessi dati importanti.e#8232; br br Le reazioni all’articolo non si sono fatte attendere. Di parere unanime sono per esempio Richard Lehman della Oxford University ed Elizabeth Loder del BMJ, i due scienziati infatti concordano sulla necessità di avere più controlli e una regolamentazione maggiormente efficace affinché non accadano fatti di questo genere.e#8232;e#8232;Oltre a una regolamentazione gli scienziati chiedono che possa essere messa la parola fine a quella che hanno definito la «cultura della pubblicazione casuale e della divulgazione incompleta dei dati».e#8232; br br Da detonatore dello “scandalo” ha fatto uno studio dell’Università di Yale (Usa) in cui è stato evidenziato come meno della metà tra 635 studi trial, finanziati dai Sistemi Sanitari Nazionali siano stati pubblicati in una rivista medica peer-reviewed entro 30 mesi dal completamento dello studio trial stesso.e#8232;e#8232;La pubblicazione peer-reviewed è molto importante; difatti, come fa notare il coordinatore dello studio, dottor Joesph Ross: «Medici e politici in genere dipendono dalle pubblicazioni peer-reviewed per conoscere i risultati degli studi clinici. br br Numerose ricerche hanno tuttavia dimostrato che i risultati degli studi spesso non vengono condivisi pubblicamente in modo tempestivo».e#8232;Un problema serio che va dunque affrontato con mezzi altrettanto severi, a vantaggio della sicurezza di tutti: cittadini e medici.e#8232; br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www3.lastampa.it/salute/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www3.lastampa.it/salute /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4225&titolo_sotto=Quelle importanti informazioni sui farmaci che vengono nascoste&ID_cat_new=99News ReikiSensazionale scoperta in Antartide: Team di scienziati scopre una “porta” spazio-temporalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4224&titolo_sotto=Sensazionale scoperta in Antartide: Team di scienziati scopre una porta spazio-temporale&ID_cat_new=99Le#039;Antartide non finirà mai di stupire e regalare nuove sorprese - br Il continente più gelido, remoto e inospitale della Terra, con temperature che toccano anche i -80 gradi centigradi, potrebbe nascondere un vero e proprio museo archeologico, sotto la spessa coltre di ghiaccio che avvolge il 95 per cento del suo territorio e che raggiunge una profondità media di oltre 2000 metri. Qui, 4 mila scienziati, di 46 paesi del mondo, conducono da oltre cinquante#039;anni le ricerche più impensabili e l sempre in questo luogo avvengono strani e incredibili fenomeni scientifici, alcuni dei quali ancora inspiegabili. br Ee#039; ciò che è accaduto a un team di scienziati britannici e statunitensi lo scorso mese di maggio. br   br Gli studiosi stavano lavorando  a un comune progetto di climatologia quando hanno assistito a un evento da film di fantascienza: un insolito vortice, stazionava in quota senza mai muoversi di un solo centimetro, nonostante le elevate raffiche di vento spostassero le nuvole tutt’intorno. Alle#039;inizio si era pensato a una tempesta polare ma, la staticità del mulinello e le#039;inconsueta nebbia che lo avvolgeva, hanno spinto i ricercatori a indagare sul fenomeno. Gli uomini hanno approntato un pallone meteo legato a un argano, completo di  una radio sonda per il rilievo delle proprietà fisiche (temperatura, umidità relativa, pressione e velocità del vento) e un cronometro scientifico per la registrazione dei tempi di lettura. Le#039;oggetto è stato poi  rilasciato e fatto risucchiare alle#039;interno del vortice per il tempo strettamente necessario alle misurazioni. br br Dopo alcuni minuti un risultato inquietante: il cronometro segnava la data del 27 gennaio 1965 e tutti i dati calcolati indicavano valori incompatibili con le normali caratteristiche di una tromba de#039;aria. Le#039;esperimento è stato ripetuto più volte e sempre con gli stessi risultati. Uno degli scienziati che ha partecipato ai vari test, lo statunitense Mariann McLein non solo conferma le#039;accaduto ma evidenzia anche che le#039;intero episodio è stato segnalato ai servizi segreti militari e alla Casa Bianca. Da prime indiscrezioni pare che si tratti di una “porta” spazio-temporale, cioè uno “tunnel” che permette non solo uno spostamento geometrico attraverso lo spazio ma anche un cambiamento temporale. Una sorta di viaggio attraverso il tempo (avanti e indietro) e lo spazio. br br A qualcuno potrà sembrare  paradossale ma quanto è avvenuto in Antartide potrebbe trovare una spiegazione razionale nella teoria del “Ponte di Einstein-Rosen”. Alle#039;inizio del secolo scorso, i due scienziati congetturarono una “galleria gravitazionale” o wormhole, cioè una “scorciatoia” da un punto delle#039;universo a un altro che consentirebbe di viaggiare tra di essi più velocemente di quanto impiegherebbe la luce a percorrere la distanza attraverso lo spazio normale. br br Come vedete non sono concetti da rubrica di misteri ma vere e proprie nozioni di fisica che ciascuno di noi può approfondire anche attraverso il web. Questo fatto sensazionale arriva in coincidenza di une#039;altra strabiliante scoperta fatta dai satelliti americani e diffusa dalla rivista Daily Galaxy: span style= text-decoration: underline; la presenza di una struttura antichissima sotto il suolo antartico. /span br br La scoperta ha alimentato la curiosità di ufologi e sostenitori delle teorie del complotto, secondo i quali i militari americani stiano nascondendo il rinvenimento di un UFO o una grande apparecchiatura tecnologicamente avanzata mai vista prima. Ad avvalorare questa ipotesi il fatto che gli scavi siano iniziati in segreto e con una certa celerità. Qualunque cosa sia si tratterebbe di un span style= font-weight: bold; color: rgb(255, 0, 0); oggetto vecchio di 12 mila anni! /span Al momento le autorità statunitensi negano qualsiasi scoperta archeologica a quelle latitudini ma, come esposto da un funzionario del Parlamento Europeo, la scoperta è di una tale portata che tutta la comunità scientifica continua a chiedersi cosa mai stia venendo alla luce in quelle#039;area. Che esista qualche analogia tra la scoperta fatta dai satelliti e il misterioso “mulinello” spazio-temporale? br br Noi ovviamente non lo sappiamo ne possiamo confermare la veridicità di tutti questi fatti ma, con le informazioni contenute in questo articolo, speriamo di avervi potuto dare tutti i riferimenti necessari per indagare ulteriormente sul caso. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.2duerighe.com/tempo-libero/884-sensazionale-scoperta-in-antartide-team-di-scienziati-scopre-una-%E2%80%9Cporta%E2%80%9D-spazio-temporale.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); 2duerighe /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4224&titolo_sotto=Sensazionale scoperta in Antartide: Team di scienziati scopre una porta spazio-temporale&ID_cat_new=99News ReikiBalene sotto attacco dei gabbiani, costrette a lasciare la Patagoniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4223&titolo_sotto=Balene sotto attacco dei gabbiani, costrette a lasciare la Patagonia&ID_cat_new=99L’anomalo proliferare degli uccelli marini e quindi l’aumento dei loro attacchi sta compromettendo la biologia dei grandi cetacei, che, per sopravvivere, sono obbligati a migrare verso altri lidi. - br Le balene abbandonano la Patagonia. E questa volta non a causa dell’azione dell’uomo – che pur minaccia la loro sopravvivenza in alcune regioni del Pianeta – ma dei gabbiani. br Uccelli piccoli e all’apparenza innocui, che tuttavia - con i loro assalti ormai sempre più frequenti - possono compromettere gravemente la biologia dei grandi cetacei che visitano la zona del Golfo Nuevo, soprattutto in fasi delicate come quelle dell’allattamento dei piccoli. br br «Per evitare le beccate che disturbano le#039;allattamento e il naturale sviluppo dei cuccioli, infatti, le balene sono costrette ad aumentare la velocità di nuoto e a cambiare le#039;abituale posizione di riposo, inarcando la schiena», sottolinea Mariano Sironi, direttore scientifico delle#039;Istituto argentino di conservazione delle balene (Icb). br Una pressione che minaccia seriamente il ciclo biologico di questi mammiferi, costretti, per difendersi, a migrare verso nuovi lidi con conseguente grave danno per l’ecosistema marino e per il turismo basato sugli avvistamenti delle balene, una delle poche risorse economiche della Patagonia.e#8232;e#8232;Un epilogo preoccupante a cui si è giunti, bisogna purtroppo costatare, indirettamente per colpa dell’uomo. Il fenomeno degli attacchi ha infatti iniziato a essere monitorato nel 1972 ma la frequenza non era elevata. br br La situazione è tuttavia degenerata negli anni a seguire a causa della proliferazione dei gabbiani sulla costa argentina, attribuita – a detta degli specialisti - alle#039;aumento del volume dei resti di cibo nelle discariche attorno a Porto Madryn, una delle principali città della regione, oltre agli abbondanti scarti lasciati dai pescherecci, sia in terra che in mare aperto. br br Tanto che analisi condotte dal “Whale Conservation Institute/Ocean Alliance” hanno mostrato come dal 1974 al 2008 la percentuale di esemplari sfregiati dai becchi dei gabbiani sia passata dall’1% al 77%. Un salto veramente impressionante. br br Per fare meglio capire l’entità del fenomeno, oggi gli attacchi rivolti a un individuo adulto sono circa 9 ogni ora – il doppio, invece, se si prendono in considerazione i piccoli. Sebbene i ricercatori non spieghino la causa di tale comportamento, hanno osservato che nella maggior parte dei casi i cuccioli non riescono a nutrirsi in maniera corretta, non crescono sufficientemente per affrontare le massacranti migrazioni e finiscono per ammalarsi o addirittura morire prima del tempo. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/balene-sotto-attacco-gabbiani-costrette-lasciare-patagonia_4828.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); gogreen.virgilio /a br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4223&titolo_sotto=Balene sotto attacco dei gabbiani, costrette a lasciare la Patagonia&ID_cat_new=99News ReikiDue sonde per scoprire i misteri della Lunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4222&titolo_sotto=Due sonde per scoprire i misteri della Luna&ID_cat_new=99Come si è formata? Cosa nasconde al suo interno? - br Ha ispirato grandi poeti - da Saffo a Giacomo Leopardi - è stata osservata e ammirata da quaggiù per secoli, è stata calpestata, studiata, esaminata. Nonostante tutto questo, la Luna è ancora avvolta da molti misteri. Come si è formata? Cosa nasconde al suo interno? Perché la sua faccia nascosta è tanto più frastagliata di quella che mostra alla Terra? Alcune di queste domande, però, potrebbero presto trovare risposta grazie alle osservazioni di due sonde della Nasa, poco più grandi di una lavatrice, in procinto di entrare nelle#039;orbita lunare. br br Grail A e Grail B sono partite da Cape Canaveral lo scorso settembre ed entreranno nelle#039;orbita del satellite rispettivamente il 31 dicembre e il 1 gennaio. Passeranno poi i successivi due mesi a galleggiare in formazione e rincorrersi intorno alla Luna fino a quando non si troveranno a circa 56 chilometri dalla sua superficie e distanti le#039;una dalle#039;altra 200 chilometri (in media). br Da marzo, poi, cominceranno a raccogliere e a trasmettere dati sulla reciproca posizione. Man mano che le sonde orbitano intorno alla Luna, infatti, alterazioni nel campo di gravità le faranno accelerare o rallentare, provocando cambiamenti nella distanza che le separa. I segnali radio trasmessi dalle sonde consentiranno quindi ai ricercatori di mappare il campo gravitazionale sottostante. Usando le informazioni sulla gravità, i ricercatori potranno dedurre cosa si nasconde sotto le montagne e i crateri della superficie lunare. br Per festeggiare il loro ingresso nelle#039;orbita, le due sonde riceveranno dei nuovi nomi. Questi, ancora top secret, sono il risultato di concorso indetto dalla Nasa e riservato agli studenti, dalle#039;asilo alle superiori. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.antikitera.net/news.asp?id=11154eT=3e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.antikitera.net /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4222&titolo_sotto=Due sonde per scoprire i misteri della Luna&ID_cat_new=99News ReikiFINITA Le#039;ERA DEL PETROLIO, ECCO LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4221&titolo_sotto=FINITA L'ERA DEL PETROLIO, ECCO LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE&ID_cat_new=99Jeremy Rifkin spiega il ruolo fondamentale delle#039;Italia - br Intervista a Jeremy Rifkin. Ultime notizie Roma - UnoNotizie.it -  Jeremy Rifkin, nato a Denver il 26 gennaio 1945, è un economista, attivista e saggista statunitense. br Il suo coinvolgimento come attivista del movimento pacifista ed ambientalista lo ha visto spesso impegnato negli Stati Uniti, anche politicamente, a sostegno delle#039;adozione di politiche governative responsabili in diversi ambiti sia relativi alle#039;ambiente che alla scienza ed alla tecnologia. br Recentemente ha pubblicato il suo ultimo libro La Terza Rivoluzione Industriale . br br In une#039;intervista ultimamente rilasciata, Rifkin spiega la situazione attuale delle#039;Europa, schiava per eccellenza del petrolio. br La forte impennata del prezzo del greggio, avvenuta il 17 luglio 2008, ha provocato un autentico terremoto economico a livello globale, con la crescita generale dei costi della vita. br I mercati hanno subito un duro colpo quel giorno, e le#039;Europa è stata la vittima numero uno. br br Come risollevarsi? Le#039;Europa ha i mezzi per reagire e tornare a crescere? br Per Rifkin le potenzialità per riuscirci certamente non mancano al vecchio continente. br La ricetta è apparentemente semplice: prendere coscienza delle proprie ricchezze e capacità, staccandosi da dipendenze devastanti. br Detta in maniera più chiara: in Europa ci sono 500 milioni di consumatori che, sommati a quelli presenti in Nord Africa, diventano un miliardo. Si tratta dunque del più grande bacino di consumatori del mondo. br Grazie a internet è iniziata une#039;era nuova che sta trasformando il potere da verticale in laterale. br Quando utilizzeremo questa rete per democratizzare anche le#039;energia, allora avremo lo spostamento del potere. br E quando parla di energia non intende il petrolio gestito dai soliti (potere verticale), ma le#039;energia verde prodotta e gestita da tutti (potere laterale). br br Ogni casa produrrà energia nel proprio giardino attraverso il sole, il vento, le#039;energia geotermica, le biomasse. E venderà le#039;energia prodotta in più attraverso la rete. Questo è il potere laterale. br Nelle#039;ambito delle rinnovabili - evidenzia Rifkin - le#039;Italia è quello che le#039;Arabia Saudita è per il petrolio: ha più sole, più vento e più energia geotermica degli altri Paesi europei. Per questo le#039;Italia potrebbe essere il Paese leader in Europa per le energie alternative insieme alla Germania. Le#039;Italia e le#039;Europa hanno il compito di traghettare il pianeta in quella che è destinata ad essere la Terza Rivoluzione Industriale. br br E quando e come accadrà tutto questo? br Per Rifkin il cambiamente avverrà necessariamente dal basso. Un cambiamento che è già in atto. br Senza gli Indignados spagnoli e italiani - sottolinea Rifkin - non ci sarebbe stato il movimento di Occupy Wall Street. E tutto è cominciato grazie ai ragazzi della Primavera Araba”. br Lo spostamento del potere è cominciato. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.it/#axzz1i1LMZ9bde#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.unonotizie.it /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4221&titolo_sotto=FINITA L'ERA DEL PETROLIO, ECCO LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE&ID_cat_new=99News ReikiCina, culla botanica di fossili viventihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4220&titolo_sotto=Cina, culla botanica di fossili viventi&ID_cat_new=99Tra i remoti e inaccessibili monti Hengduan incuneati tra Tibet e Birmania gli alberi relitti delle#039;era glaciale - br BARCELLONA (Spagna) - «Ho sempre avuto passione per la Cina e la sua cultura, mai però avrei pensato di trovarmi davanti non solo a fossili viventi ma anche alla culla di nuove specie». Si entusiasma Jordi López Pujol quando racconta della sua esperienza tra i monti Hengduan, paradiso botanico cinese incuneato tra Tibet e Birmania. Il ricercatore catalano, che ha recentemente pubblicato articoli su Mountain Research and Development e Journal of Biogeography, grazie a una borsa di studio nel 2006 si trasferì per due anni a Pechino. «Avevo già avuto contatti con i botanici cinesi per studiare una pianta che è considerata a rischio di estinzione, la Clematis acerifolia, e quando andai in Cina mi resi conto che dal 1960 al 1980, a causa delle vicissitudini politiche, il Paese aveva in pratica completamente abbandonato la ricerca scientifica». Inseritosi dunque nel gruppo di studio di Pechino, iniziò ad analizzare la flora autoctona di venti rifugi, situati in gran parte nel sud della Cina e considerati i luoghi dove si conservano i fossili viventi della flora mondiale boreale. br I fossili viventi della flora cinese br br I span style= font-weight: bold; «RIFUGI» /span - «Risalgono all’epoca Terziaria e Quaternaria», racconta Lopez Pujol, «e sono riusciti a sopravvivere grazie alla protezione naturale delle inaccessibili montagne Hengduan; la nascita del Tibet e la formazione delle catene montuose che separano in profonde vallate parallele i tre principali fiumi della Cina meridionale (Yangtze, Mekong e Salween) hanno creato inoltre nuovi habitat che hanno favorito la speciazione». «La maggior parte di queste specie hanno cicli di vita molto lunghi», prosegue il botanico. «Alberi centenari come la Cathaya argyrophylla, la Metasequoia glyptostroboides, la Taiwania cryptomerioides, la Eucommia ulmoides e la Glyptostrobus pensilis, o addirittura millenari come il Ginkgo biloba, che può vivere più di 3 mila anni: sono quasi tutti generi che apparvero sulla Terra almeno 100 milioni di anni fa». br br span style= font-weight: bold; GLACIAZIONI /span - Tra la fine del Terziario e l’inizio del Quaternario il clima divenne globalmente più freddo. Le condizioni climatiche più dure portarono all’estinzione di queste specie nel resto dell’emisfero nord, ma tra queste montagne dell’area subtropicale cinese hanno trovato il loro rifugio ideale. Un’altra caratteristica importante dei rifugi, rimasti al margine delle grandi calotte delle ere glaciali che coprivano buona parte dei continenti, è che non solo hanno permesso la sopravvivenza di questi «dinosauri botanici», ma tutt’ora hanno la funzione di culla per nuove specie, generando fenomeni di speciazione e differenziazione dovuti probabilmente alle particolari condizioni storico-geografiche delle regioni coinvolte. br br span style= font-weight: bold; ENDEMISMI /span - La metodologia di questa ricerca sull’evoluzione della flora cinese, che ha permesso di coprire un vuoto sulle conoscenze botaniche in Cina, è stata quella di delineare le aree di endemismo come indicatore indiretto dei rifugi quaternari: la provincia più occidentale di Sichuan, le#039;angolo nord-occidentale della provincia dello Yunnan e la parte orientale della regione autonoma del Tibet; le catene montuose a sud confinanti con la Birmania e la Repubblica popolare cinese. Per fare questo, i ricercatori hanno costruito un database di specie endemiche e oggi la loro distribuzione è mappata. Queste piante paleoendemiche (dette anche relitte perché derivano da specie antiche e isolate, a differenza delle neoendemiche che sono quelle di formazione più recente) sono caratterizzate dalla presenza di organi floreali grazie ai quali si riproducono tramite la formazione di semi. Tutte le specie studiate (più di 500 campioni prelevati) sono piante che fanno semi, ma non tutte sono piante con fiori, di fatto la maggior parte delle specie relitte non ne hanno, salvo E. ulmoides. br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; IL GINGKO E I MONACI BUDDISTI /span - «Tra le piante che ho studiato, mi ha incuriosito il fatto che il Ginko biloba fosse cosí diffuso nella regione perché quasi tutte le piante relitte hanno difficoltà a propagarsi a causa dell’indebolimento genetico dopo milioni di anni. E sono particolarmente diffusi presso i monasteri buddisti dove i monaci ne sfruttano le proprietà curative». Sia G. biloba che E. ulmoides, piccolo albero coltivato per la corteccia e il lattice, fanno parte delle 50 erbe fondamentali della medicina tradizionale cinese. br BIODIVERSITÀ - Per questo botanico catalano, la ricerca rappresenta uno strumento efficace per individuare le tecniche specifiche per rinforzare o reintrodurre specie vegetali e proteggere la biodiversità della flora e dell’ambiente. «I rifugi del passato sono le aree più adatte a costituire i rifugi del futuro, e questo è particolarmente significativo nel contesto di cambiamento del clima globale attuale; bisogna attivare con urgenza un programma di conservazione che dovrebbe garantire la custodia delle caratteristiche paesaggistiche, mantenendo il più intatto possibile l’ambiente, per salvaguardare quei processi che generano e difendono la biodiversità». br Giuliana Del Latte br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/ /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4220&titolo_sotto=Cina, culla botanica di fossili viventi&ID_cat_new=99News ReikiIl mare non può più fare a meno delle navi ecologichehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4219&titolo_sotto=Il mare non pu pi fare a meno delle navi ecologiche&ID_cat_new=99Secondo l’Organizzazione marittima internazionale, il commercio internazionale non sarebbe possibile senza il trasporto via nave. - br br Sul mare circola fino al 90 per cento dei prodotti sia grezzi sia rifiniti e il volume di affari è pari al 5 per cento del commercio mondiale. Sebbene sia più lenta dell’aereo, la nave viene di gran lunga preferita per superare grandi distanze perché costa meno, può caricare più merci per ciascun viaggio, ed è più ecologica: produce infatti il 40 per cento in meno di anidride carbonica. Il volume del traffico marittimo però è enorme. Negli ultimi quattro decenni è quadruplicato: negli anni Sessanta era intorno agli 8 mila milioni di tonnellate , ora ha superato i 30 mila milioni di tonnellate. Si calcola che la flotta che provvede a questi spostamenti sia di oltre 90 mila navi, la maggior parte delle quali utilizzano un carburante altamente inquinante. Il risultato è che contribuiscono al 3 per cento delle emissioni globali di gas serra . Se la flotta mercantile fosse paragonabile a un Paese, si tratterebbe del settimo nella graduatoria dei peggiori inquinanti. Con la differenza che non essendo una nazione non può aderire al protocollo di Kyoto e dunque ridurre le proprie emissioni.e#8232;Le soluzioni però ci sarebbero. La più adottata, e più semplice, è il rallentamento. Andando piano, ovvero riducendo di oltre la metà la velocità, il gigante delle compagnie navali Maersk ha ridotto del 30 per cento il consumo.e#8232;La tecnologia mette per fortuna a disposizione molte possibilità alternative. E visti i costi in continua crescita del greggio, ci sono buone possibilità che vengano adottate. La giapponese a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ecomarinepower.com/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Eco Marine /a per esempio, progetta cargo che utilizzano anche vento, sole e energia elettrica. br br Già negli anni Ottanta, in seguito alla crisi petrolifera, erano state individuate delle soluzioni: la nave giapponese Shin Aitoku Maru aveva delle vele rigide, più sicure, versatili ed efficienti di quelle tradizionali. La novità è che, grazie al fatto che i pannelli solari utilizzano materiali più adattabili e meno costosi, i due sistemi sono stati combinati, e le vele rigide (realizzate in alluminio o in fibra di carbonio) sono diventate anche collettori solari. In questo modo è possibile ridurre del 20 per cento il consumo del combustibile. Inoltre l’energia solare vin eccesso può essere immagazzinata in una batteria di polimeri di litio. br br Altri sistemi agiscono sull’attrito della nave. Per evitare le incrostazioni di cirripedi, e altri organismi sullo scafo, che fanno consumare fino al 40 per cento in più di energia, sono sempre stati usati gli antivegetativi. Ora ci sono nuove vernici polimere che creano una micro scacchiera di punti che attirano e respingono l’acqua e rendono impossibile l’insediamento. Il gruppo danese DK invece ha scelto un’altra strategia: costruisce una cavità nella parte sommersa dello scafo e utilizza un flusso di bolle per rendere più fluido lo scivolamento sull’acqua.e#8232; br br In Norvegia invece hanno installato su alcune navi nuove eliche inserite in una struttura leggera, resistente, che riduce le dispersioni, perché il motore elettrico è contenuto nell’anello che le avvolge. Il progetto risale a una decina di anni fa, ma solo ora è stato possibile utilizzarlo per le navi commerciali.e#8232;Questi tentativi non arrivano a caso: le organizzazioni marittime internazionali hanno finalmente introdotto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.shippingandco2.org/imopackage.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); misure di controllo e contenimento /a . e#8232;Per questo motivo sono state recentemente introdotte, per la prima volta, misure di controllo e di contenimento , che puntano a rendere meno inquinante il traffico marittimo. E le raccomandazioni sono chiare: design e tecnologie che permettano un risparmio energetico, delle linee guida pratiche per ridurre le emissioni di anidride carbonica, per esempio migliorando l’organizzazione dei viaggi, facendo attenzione alle previsioni meteo, ed effettuando la manutenzione periodica di motori e scafo. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.youtube.com/watch?v=AdJh6aceFTkeamp;feature=player_embeddede#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-weight: bold; Guarda il video /span /a br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/natura-e-ambiente/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Focus /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4219&titolo_sotto=Il mare non pu pi fare a meno delle navi ecologiche&ID_cat_new=99News ReikiPiante medicinali: un forziere di sostanze utili tutte ancora da scoprirehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4217&titolo_sotto=Piante medicinali: un forziere di sostanze utili tutte ancora da scoprire&ID_cat_new=99Le piante conterrebbero centiania di principi utili in medicina che tuttavia non sono ancora stati scoperti - br All’interno di numerose piante ed erbe ci sono almeno 500 sostanze chimiche utili in medicina che, tuttavia, sono ancora da scoprire. L’analisi di uno scienziato mette in evidenza questo bacino ancora inesplorato ricco di potenzialità br br Per chi ancora non lo sapesse, o tiene in poca considerazione piante ed erbe, molti dei farmaci di sintesi – o tradizionali – che comunemente utilizziamo e acquistiamo in farmacia, contengono dei principi attivi estratti o elaborati a partire proprio dalle piante. Altri ancora sono derivati direttamente dalle piante.e#8232;I medicinali della cosiddetta “medicina ufficiale” dunque non disdegnano i vegetali come base da cui poi verranno prodotti. br br E, questa verde “base”, secondo un esperto contiene almeno 500 principi chimici utili in medicina che sono ancora tutti da scoprire – un vero e proprio forziere pieno di preziosi.e#8232;e#8232;A sostenere che le piante sono una fonte, per così dire, inesauribile di sostanze utili alla medicina è il professor James S. Miller, Decano e Vice Presidente per la Scienza al Botanical Garden di New York, il quale ha dedicato oltre 15 anni di studi sulle piante e le sostanze naturali in esse contenute che possono avere una valenza in medicina.e#8232;I dati raccolti nel tempo dal dottor Miller mostrano che nelle piante vi sono almeno tre volte di più delle sostanze che, a oggi, si utilizzano nella produzione di farmaci, che sono ancora tutte da scoprire e che hanno la potenzialità per essere impiegate per sviluppare nuovi ed efficaci farmaci. Molte di queste sostanze, poi, possono anche essere utilizzate come base per nuove ricerche scientifiche.e#8232; br br I risultati delle analisi condotte dal professor Miller sono stati pubblicati su Economic Botany in un articolo dal titolo: “The Discovery of Medicines from Plants: A Current Biological Perspective”.e#8232;e#8232;«Chiaramente, la biodiversità delle piante non si è ancora esaurita e vi è ancora un grande potenziale nel mondo vegetale», spiega Miller facendo capo al suo lavoro che si è basato su una prospettiva percentuale. Ossia è stato preso in considerazione il rapporto tra il numero di farmaci che sono stati sviluppati partendo dalle piante e il numero di piante che sono state selezionate per ottenere quei farmaci. Miller ha poi applicato questo rapporto al numero di specie vegetali che non sono ancora state esaminate dagli scienziati.e#8232;e#8232;Fino a qui potrebbe sembrare poca cosa, se tuttavia si considera che al mondo le specie vegetali finora stimate si aggira tra le 300mila e le 350mila, si può ben comprendere come vi sia davvero un bacino quasi inesauribile di potenziali sostanze attive e utili in medicina. br br Se poi consideriamo che la composizione chimica studiata a fondo è per ora limitata a sole 2.000 piante, ne rimangono ancora e “soltanto” un qualcosa come 348mila piante ancora da studiare…e#8232;Di queste oltre trecentomila piante, circa sessantamila sono a oggi state studiate parzialmente.e#8232;Tirando le somme, il dottor Miller, ha calcolato che vi sono almeno 600 nuovi potenziali nuovi farmaci che si potrebbero scoprire studiando le piante ancora non considerate. Ma il numero di nuovi farmaci che si potrebbero scoprire è sottostimato, sottolinea Miller.e#8232;e#8232;«Questi calcoli indicano che ce#039;è un valore significativo nel continuare a studiare le piante per la scoperta di nuovi composti bioattivi utili in medicina», conclude il dottor Miller.e#8232; br br E pensare che, ogni giorno, vengono distrutti ettari e ettari di foreste e zone verdi in nome di un presunto progresso e industrializzazione. Pensiamo che questo sia inevitabile o che a rimetterci siano solo gli ultimi polmoni verdi del Pianeta mentre, in realtà, non stiamo facendo che del male a noi stessi.e#8232;Forse dovremmo rivedere alcuni nostri convincimenti e comportamenti. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/news/articolo/lstp/434615/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Lastampa /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4217&titolo_sotto=Piante medicinali: un forziere di sostanze utili tutte ancora da scoprire&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;auto elettrica che si ricarica con le#039;energia della stradahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4216&titolo_sotto=L'auto elettrica che si ricarica con l'energia della strada&ID_cat_new=99Città ecosostenibili e intelligenti, si parte dalla Lombardia. Coinvolte oltre cento aziende de#039;eccellenza e 40 università - br La Smart Electric Drive presentata al Motor Show di Bologna (Ipp) br MILANO - Creare entro il 2022 città «ecosostenibili e intelligenti» grazie al dialogo fra veicoli, infrastrutture e tecnologie che riducano sensibilmente le emissioni inquinanti generate dal traffico. Magari anche grazie a strade elettrificate che alimentino auto a emissioni zero. br br MOBILITÀ SOSTENIBILE - È in sintesi il progetto che presentato veenrdì al Motor Show di Bologna, e vuole porre le#039;Italia come protagonista in Europa nel settore dello sviluppo della mobilità sostenibile. Per questo oltre cento aziende delle#039;eccellenza italiana e 40 università, aderenti alla Piattaforma tecnologica italiana sulla mobilità elettrica (nata al ministero delle#039;Università e della ricerca poco più di in anno fa), puntano a un modello virtuoso facendo squadra e parlando con una sola voce. Del resto trovare un nuovo sistema di trasporti alternativo è un problema sempre più attuale. Il livello dello smog in molte città italiane ha superato i limiti di guardia. Se non si interverrà con decisione sarà sempre peggio. Secondo stime, entro il 2050, circoleranno 273 milioni di automobili in Europa e 2,5 miliardi nel mondo. Circa tre volte il parco circolante di oggi. br br INIZIATIVE - La soluzione italiana potrebbe essere proprio il progetto integrato «Grande Melo» che partirà, in via sperimentale, dalla Lombardia e coinvolgerà venti città. Le#039;iniziativa delle#039;Agenzia di ricerca per la mobilità elettrica per il sistema Italia (Armesi) avrà la direzione generale di Assoknowledge Servizi e comincerà il primo gennaio del 2012. «Le#039;ambizione - spiega Laura Deitinger, presidente di Assoknowledge - è quella di sperimentare e attuare un modello di Paese esportabile che valorizzi le#039;eccellenza e le capacità che le#039;Italia può esprimere in questo campo se solo riusciamo a porci nei confronti del mondo in modo integrato e coeso condividendo strategie ed obiettivi». I tempi di attuazione sono stati già stabiliti. La fase di sperimentazione per definire gli standard e i prototipi da realizzare finirà nel 2016 mentre quella della costruzione delle infrastrutture terminerà nel 2021. Le aree tematiche previste si svilupperanno in cinque aree: veicoli elettrici, infrastrutture, energia con sviluppo di energia aggiuntiva da nuove fonti rinnovabili, infomobilità e la gestione intelligente integrata della rete. br br CITTÀ INTELLIGENTE - La «città intelligente» sarà le#039;insieme di tante tecnologie che faranno «dialogare» le auto con le infrastrutture per abbattere le#039;inquinamento ambientale e acustico. Ad esempio indicando la strada meno congestionata. Le macchine potrebbero essere a emissioni zero grazie alla propulsione esclusivamente elettrica. Per eliminare il problema della scarsa autonomia delle batterie di questi mezzi si studieranno soluzioni come la ricarica da strade elettrificate direttamente mentre si circola. Un sistema di magneti posto sia sotto le#039;asfalto sia sulla vettura alimenterebbe il mezzo. Più o meno come avviene con le piste-giocattolo dei bimbi. Poi, si potrebbero avere semafori capaci di snellire il traffico o portali de#039;ingresso alle città che automatizzino i servizi come il pagamento dei parcheggi. br RISORSE - «Le#039;Agenzia - prosegue il presidente di Assoknoweldge - si è impegnata perché tutti portassero il proprio know how per metterlo a servizio del progetto, facendo sistema, in maniera integrata e con le#039;obiettivo di lavorare in sinergia per un progetto decennale così innovativo da apparire fantascientifico». Certo un sistema così avanzato e articolato ha bisogno di risorse ingenti. «I finanziamenti - conclude Deitinger - avverranno sia con mezzi degli aderenti sia attraverso il mercato sia con le#039;utilizzo del project financing. È stato un lavoro impegnativo che ci ha permesso di conoscere le realtà sia di grandi gruppi industriali come di piccole e medie imprese che fino a oggi hanno fatto ricerca e innovazione in modo individuale. Siamo orgogliosi di poter dire che il progetto è stato colto come une#039;opportunità anche dalla Regione Lombardia, con le#039;impegno di accompagnarlo nelle#039;attuazione anche dal punto di vista amministrativo». br br Alessio Ribaudo br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4216&titolo_sotto=L'auto elettrica che si ricarica con l'energia della strada&ID_cat_new=99News ReikiEcco le#039;insetto piue#039; pesante del mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4214&titolo_sotto=Ecco l'insetto piu' pesante del mondo&ID_cat_new=99Tranquilli: mentre lo fissate terrorizzati dalla vostra sedia, questo grillo gigante pascola indisturbato sulle isole più remote della Nuova Zelanda. Dove costituisce, anche se bruttino, un anello fondamentale della catena alimentare. - a href= javascript:window.open(e#039;http://www.youtube.com/watch?v=kUFjtgAPF5Ueamp;feature=player_embeddede#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.youtube.com/watch?v=kUFjtgAPF5Ueamp;feature=player_embedded /a br br Può divorare una carota in pochi minuti, ma non è un coniglio. Guardate bene questa creatura: è un weta gigante della Little Barrier Island, in Nuova Zelanda ed è le#039;insetto più pesante che sia mai stato osservato. Pesa 71 grammi, quanto tre topi, ma nelle#039;aspetto è decisamente più raccapricciante (a meno che non siate grandi appassionati di insetti, se#039;intende). Mark Moffett, la persona che tiene in mano le#039;ortottero, ama a tal punto questo animale (nome scientifico Deinacrida heteracantha) che le#039;ha cercato per due notti nella vegetazione delle#039;isola, fino a trovarlo in cima a un albero. br br Rischio indigestione br Le#039;esemplare in questione è una femmina con une#039;apertura alare di 17,8 centimetri: si tratta del weta più grande mai trovato finora, nello specifico, di un wetapunga , come è chiamato in lingua maori. Questi insetti sono ormai molto rari, e rintracciabili solo nelle isole più piccole della Nuova Zelanda. Dalle più grandi sono scomparse in seguito alle#039;accidentale introduzione di ratti ad opera degli Europei. Dove i topi non sono stati introdotti, i weta sono rimasti senza molti predatori diretti e hanno quindi avuto la possibilità di ingrandirsi a dismisura.e#8232;Per riuscire a prendere in mano le#039;esemplare, Moffett gli ha offerto una carota. Le#039;insetto le#039;avrebbe anche finita in breve tempo, ma le#039;esploratore gliele#039;ha tolta prima che fosse troppo tardi: «È una specie estremamente minacciata» ha spiegato «non volevamo che facesse indigestione». br br Brutto ma buono br A scanso di equivoci, le#039;insetto gigante non è aggressivo e non morde se non quando si sente minacciato. Inoltre, è endemico della Nuova Zelanda ed è parte integrante della catena alimentare locale. Ecco perché il paese sta facendo il possibile per salvare le 70 specie di weta dalle#039;estinzione: si nutrono delle larve degli insetti più piccoli, tenendone così sotto controllo la diffusione. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/natura-e-ambiente/animali/ecco-l-insetto-piu-pesante-del-mondo_C12.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Focus /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4214&titolo_sotto=Ecco l'insetto piu' pesante del mondo&ID_cat_new=99News ReikiUE: GOMME SENZA ZUCCHERO AIUTANO A COMBATTERE LA CARIEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4213&titolo_sotto=UE: GOMME SENZA ZUCCHERO AIUTANO A COMBATTERE LA CARIE&ID_cat_new=99 - br Brusselles - Una commissione delle#039;Unione Europea ha approvato piue#039; di 200 diciture salutistiche da utilizzare sui prodotti alimentari che potrebbero offrire un vantaggio competitivo alle aziende che hanno come target i consumatori salutisti della Ue. La lista finale, cui si ee#039; giunti dopo aver selezionato piue#039; di 2500 richieste, include la dicitura secondo la quale il chewing gum senza zucchero aiuta a neutralizzare gli acidi della placca che favoriscono la formazione della carie o quella che afferma che i prodotti che contengono calcio promuovono la normale crescita ossea nei bambini. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/salute/notizie/201112061206-hpg-rsa1014-ue_gomme_senza_zucchero_aiutano_a_combattere_la_cariee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.agi.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4213&titolo_sotto=UE: GOMME SENZA ZUCCHERO AIUTANO A COMBATTERE LA CARIE&ID_cat_new=99News ReikiEcco la stella dei record: gira su di see#039; a 600 km al secondo!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4212&titolo_sotto=Ecco la stella dei record: gira su di se' a 600 km al secondo!&ID_cat_new=99Distante 160 mila anni luce e 100 mila volte più brillante e#8232;del Sole, forse nata dalla «danza cosmica» con un altro astro - br Impressione artistica di VFTS 102. La stella è schiacciata per effetto della forza centrifuga, che è anche la causa della presenza di un disco di gas attorno alle#039;astro, visto di taglio in questa ipotetica immagine (NASA/ESA e G. Bacon - STScI) br MILANO - Distante 160 mila anni luce, brilla 100 mila volte più del Sole ed è circa venticinque volte più pesante. Ma soprattutto, annuncia l’European Southern Observatory (Eso), VFTS 102 è la stella «massiccia» (ovvero che pesa almeno otto volte più del Sole) più veloce a ruotare su se stessa che sia stata mai scoperta. Le#039;astro gira, infatti, attorno al suo asse a 600 chilometri al secondo (più di 2 milioni di chilometri orari). E non solo. «Se si escludono le pulsar, VFTS 102 ruota anche più velocemente di tutte le altre stelle conosciute nelle#039;universo» spiega Matteo Cantiello, astrofisico e unico italiano nel team internazionale che l’ha individuata e analizzata. br br L’OSSERVAZIONE IN CILE - VFTS 102 appartiene alla regione di formazione stellare Tarantula Nebula, all’interno della Grande nebulosa di Magellano, visibile dalla Terra dall’emisfero Sud. Per studiarla è stato usato il Very Large Telescope dell’Eso - uno degli strumenti più potenti al mondo per le osservazioni astronomiche - che si trova in Cile. br br Matteo Cantiello, 32 anni, originario di Cecina (Livorno) e ricercatore alle#039;Istituto Kavli per la fisica teorica a Santa Barbara br «DANZA COSMICA» - La scoperta della straordinaria velocità di rotazione della stella è importante perché conferma un’ipotesi teorica, sostenuta già nel 2007 dallo stesso Cantiello, 32 anni, un passato di studi a Pisa, in Olanda e in Germania e ora ricercatore all’Istituto Kavli per la fisica teorica a Santa Barbara. VFTS 102, cioè, sarebbe così rapida perché originariamente parte di un sistema binario di stelle. Due astri uniti insieme in una sorta di «danza cosmica», in cui uno dei due riversa sull’altro (in questo caso VFTS 102) i suoi gas, «accrescendone la massa e allo stesso tempo facendolo ruotare come una trottola» spiega Cantiello. br br LE PROVE - Ad avvalorare l’idea del sistema binario, ci sono poi altri due elementi. Le rilevazioni compiute hanno permesso di scoprire che VFTS 102 si allontana da tutte le altre stelle vicine a una velocità anch’essa altissima (30 chilometri al secondo): une#039;altra circostanza prevista dal modello teorico del 2007. Vicino all’astro dei record, inoltre, si trovano una pulsar e i resti di una supernova, che potrebbero rappresentare ciò che rimane dell’originaria stella «compagna» che ha ceduto il suo gas, per poi esplodere. br br Una parte della regione di formazione stellare chiamata Tarantula Nebula, nella Grande Nube di Magellano, galassia satellite della Via Lattea. Al centro, la stella brillante evidenziata dalla freccia è VFTS 102 (ESO/M.-R. Cioni/VISTA Magellanic Cloud survey) br RAGGI GAMMA – È sicuro che su VFTS 102 gli scienziati continueranno a studiare a lungo. «Le caratteristiche di questa stella - anticipa Cantiello - lasciano supporre che anche la sua morte sarà spettacolare: VFTS 102 potrebbe non trasformarsi in una semplice supernova, come accade di solito, ma estinguersi esplodendo in un lampo di raggi gamma». Ovvero «fuochi d’artificio cosmici» costituiti da getti di luce e materia estremamente potenti e luminosi. E ancora tra i fenomeni più controversi e misteriosi dell’universo. br Alessia Rastelli br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;www.corriere.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.corriere.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4212&titolo_sotto=Ecco la stella dei record: gira su di se' a 600 km al secondo!&ID_cat_new=99News ReikiLa spugna piue#039; grande del mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4211&titolo_sotto=La spugna piu' grande del mondo&ID_cat_new=99 - br Trovati nelle acque del Pacifico due esemplari, vivi e in perfetta salute, della coppa di Nettuno, una spugna del diametro di oltre un metro ritenuta estinta. br br Si chiama “coppa di Nettuno” (Cliona patera) ed è una spugna a forma di calice così grande da poter essere utilizzata come vasca da bagno. br Scoperta per la prima volta nel 1822 nelle acque del Pacifico, questo creatura è stato oggetto di una pesca indiscriminata che le#039;ha portata nei bagni della bella società delle#039;800 ma anche alle#039;estinzione. Le#039;ultimo esemplare vivo è stato infatti avvistato nel 1908. br br Ma lo scorso marzo due biologi, durante une#039;immersione di routine al largo delle coste di Singapore, ne hanno trovati due esemplari o poche decine di metri uno dalle#039;altro. La scoperta è stata confermata da Lim Swee Cheng, biologo delle#039;università di Singapore ed esperto di spugne. Si tratta di due spugne molto giovani, del diametro di circa 30 centimetri: pochi se paragonati al metro abbondante degli esemplari adulti. br La scoperta permetterà agli scienziati di studiare per la prima volta queste spugne, di seguirne il percorso di crescita, ma soprattutto di mettere a punto una strategia per la loro conservazione. br br tratto da style !-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:Verdana; panose-1:2 11 6 4 3 5 4 4 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:auto; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:3 0 0 0 1 0;} @font-face {font-family:Cambria; panose-1:2 4 5 3 5 4 6 3 2 4; mso-font-charset:0; mso-generic-font-family:auto; mso-font-pitch:variable; mso-font-signature:3 0 0 0 1 0;} /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent: ; margin-top:0cm; margin-right:0cm; margin-bottom:10.0pt; margin-left:0cm; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family: Times New Roman ; mso-ascii-font-family:Verdana; mso-fareast-font-family:Cambria; mso-fareast-theme-font:minor-latin; mso-hansi-font-family:Verdana; mso-bidi-font-family: Times New Roman ; mso-bidi-theme-font:minor-bidi; mso-fareast-language:EN-US;} a:link, span.MsoHyperlink {mso-style-noshow:yes; color:blue; text-decoration:underline; text-underline:single;} a:visited, span.MsoHyperlinkFollowed {mso-style-noshow:yes; color:purple; text-decoration:underline; text-underline:single;} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} -- /style a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/natura-e-ambiente/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-family: equot;Times New Romanequot;; /span http://www.focus.it/natura-e-ambiente/ /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4211&titolo_sotto=La spugna piu' grande del mondo&ID_cat_new=99News ReikiPESCA AL TONNO ILLEGALE - Greenpeace blocca pirati del Pacificohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4210&titolo_sotto=PESCA AL TONNO ILLEGALE - Greenpeace blocca pirati del Pacifico&ID_cat_new=99 - br Ultime notizie Roma - Attivisti di Greenpeace a bordo della nave Esperanza hanno bloccato il trasferimento illecito di tonni di un peschereccio illegale che stava pescando in acque internazionali vicino alle#039;Indonesia, Oceano Pacifico. br br Il peschereccio senza nome e senza bandiera di appartenenza, non registrato ma con equipaggio filippino, è stato sorpreso pescare e trasferire illegalmente le proprie catture al cargo frigo Lapu Lapu, in una delle aree de#039;alto mare del Pacifico conosciute come Pacific Commons : acque internazionali appena fuori le zone economiche esclusive sotto il controllo delle Nazioni delle isole del Pacifico, dove la pesca con reti a circuizione è stata vietata dal 2010 dalla Commissione per la pesca del Pacifico Centro Occidentale. br br È scandaloso che pescherecci-pirata violino lo sforzo delle Nazioni delle isole del Pacifico di proteggere le popolazioni di tonno, risorse chiave per la loro economia e il loro futuro - dichiara Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia - Dal Pacifico proviene più della metà del tonno commercializzato a livello internazionale ma, a causa di una pesca eccessiva, distruttiva e troppo spesso illegale, queste risorse sono messe a serio rischio. È ora che i governi fermino i predoni dei mari e che le aziende si impegnino a non comprare tonno pescato in aree de#039;alto mare che dovrebbero essere tutelate con riserve marine . br br Si stima che tra il 21 e il 46 per cento di tutto il tonno pescato nel Pacifico venga catturato da navi pirata come quella intercettata oggi. Le aree de#039;alto mare sono difficili da controllare e, per questo motivo, sono spesso scenario di attività illegali. Greenpeace chiede che tali aree vengano chiuse definitivamente a ogni tipo di pesca al tonno. br br Greenpeace è impegnata con la nave Esperanza nel Pacifico Centro Occidentale in una campagna per fermare la pesca illegale e metodi di pesca distruttivi che stanno avendo un gravissimo impatto sulle risorse e tutto le#039;ecosistema marino, come la pesca con reti a circuizione con FAD. I FAD sono oggetti galleggianti utilizzati per aggregare i pesci, che purtroppo causano la cattura di esemplari giovani di tonno, squali, tartarughe e altre specie marine. br br Il tonno pescato nel Pacifico arriva anche sul mercato italiano. Per questo in Italia Greenpeace chiede alle aziende del tonno in scatola di assumere precisi impegni per garantire che il tonno che finisce nelle loro scatolette sia pescato in maniera legale e sostenibile. I consumatori italiani non volgono essere complici della distruzione degli oceani. br br È possibile aderire alla campagna di Greenpeace Tonno in trappola partecipando al sondaggio Tonno in trappola: Dì la tua su: a href= javascript:window.open(e#039;http://www.greenpeace.it/tonnointrappola/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.tonnointrappola.it /a br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.unonotizie.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4210&titolo_sotto=PESCA AL TONNO ILLEGALE - Greenpeace blocca pirati del Pacifico&ID_cat_new=99News ReikiLa Terra è in prognosi riservatahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4209&titolo_sotto=La Terra in prognosi riservata&ID_cat_new=99 - br Il rapporto annuale dello IUCN analizza lo stato di salute del nostro pianeta e dei suoi ecosistemi. E le notizie non sono affatto buone. br (in apertura il rinoceronte nero dichiarato estinto nel novembre 2011) br br Come ogni anno lo IUCN, International Union for the Conservation of Nature, ha pubblicato la lista rossa delle specie a rischio, una specie di check-up ambientale a 360° che sintetizza in poche pagine lo stato di salute del nostro pianeta. Nel complesso la situazione è tutte#039;altro che rosea: quasi un quarto delle specie di mammiferi attualmente viventi è in serio pericolo e nel giro di pochi anni potrebbe scomparire definitivamente, proprio come successo al rinoceronte nero occidentale (Diceros bicornis longipe) dichiarato ufficialmente estinto alle#039;inizio di novembre. br br Lista rossa... di vergona? br Ma non sono solo i grandi mammiferi a essere in pericolo: secondo gli esperti dello IUCN in Madagascar il 40% dei rettili, elemento fondamentale della biodiversità di questa grande isola, è in pericolo e 22 specie rischiano le#039;estinzione nel giro di qualche anno. br Non se la passano meglio le piante: anche se lo studio annuale dello IUCN non dedica ai vegetali tutta la dovuta attenzione, non mancano le evidenze di una situazione disastrosa anche per alberi, fiori e arbusti vari. Particolarmente critica sembra essere la situazione di alcune grandi conifere asiatiche come la Glyptostrobus pensilis fino a pochi anni fa diffusissima in Cina e Vietnam e oggi quasi del tutto scomparsa a causa delle#039;espansione delle attività umane e delle#039;allagamento di grandi vallate per costruire imponenti bacini idroelettrici. br E rischiano di cambiare definitivamente aspetto anche alcun tra i più suggestivi paradisi tropicali come le isole Seychelles: il 77% delle specie vegetali endemiche è nella lista delle piante minacciate. br br Mare in pericolo br Vita dura anche per i pesci, primi tra tutti i tonni, i pesci spada, i marlin e tutti gli altri grandi animali marini destinati alle nostre tavole: delle 8 specie di tonno conosciute 5 sono fortemente minacciate dalla pesca intensiva e dalle reti illegali. Ma rischiano le#039;estinzione anche le mante giganti e gli squali, questi ultimi vittime della crudele pratica del finning. br «Il rapporto dello IUCN è un indicatore dello stato di salute della biodiversità. Sappiamo che le politiche di conservazione possono funzionare solo se sono portate avanti con costanza, con le#039;appoggio della classe politica e con sforzi, non solo economici, mirati e finalizzati» ha commentato Jane Smart, responsabile dello IUCN Global Species Programme. br br Le buone notizie br E in effetti il rapporto segnala anche numerosi casi di successo, in cui gli sforzi per la salvagaurdia delle#039;ambiente sono stati ampiamente ricompensati. Il cavallo di Przewalski per esempio, dichiarato estinto nel 1996 è stato recuperato grazie alla passione di alcuni allevatori che detenevano in cattività alcuni stalloni e qualche fattrice. Ma anche il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum simum) la cui popolazione alla fine delle#039;800 era di poche decine di individui, oggi conta più 20.000 esemplari grazie alle politiche di tutela e conservazione. «Siamo custodi della Terra e abbiamo il dovere di tutelare le specie con le quali condividiamo il pianeta» ha dichiarato ai media Simon Stuart, Presidente dello IUCN Species Survival Commission. br br tratto da www.focus.it brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4209&titolo_sotto=La Terra in prognosi riservata&ID_cat_new=99News ReikiDoccia fredda per gli alieni!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4208&titolo_sotto=Doccia fredda per gli alieni!&ID_cat_new=99Studi di meccanica celeste - br Uno studio di meccanica celeste, nemmeno troppo difficile da effettuare, ha ridotto di molto le condizioni abitabili per eventuali compagni alieni. Le piccole stelle difficilmente potrebbero ospitarli e “mantenerli”… br br Sappiamo benissimo che cosa s’intende per “zona abitabile” relativa a una stella. E’ quella fascia di possibili posizioni attorno ad essa che, per le condizioni di temperatura, potrebbero permettere la presenza di acqua allo stato liquido. Essa, infatti, sembra il requisito fondamentale per qualsiasi forma di vita biologica superiore, sempre che si basi (come sembra assodato dalle molecole complesse trovate nell’Universo) sul ciclo del carbonio. br br Abbastanza recentemente, si è visto che vi sono numerose nane rosse (stelle di massa inferiore al Sole) che ospitano sistemi planetari e in essi cominciano a trovarsi oggetti inseriti nelle zone abitabili. Essendo le nane rosse numerosissime, anche se difficilmente osservabili fino a pochi anni fa, ci si era illusi che la vita poteva avere a disposizione molte più stelle, anche ben più piccole del nostro Sole. Per queste, ovviamente, la zona abitabile si situa ben più vicina all’astro centrale, date la minore luminosità ed energia, regalate al corteo planetario. Poco male si diceva… anche se vicini è meglio che niente. br br E invece no! Basta, infatti, fare pochi calcoli sugli effetti mareali che una stella del genere può causare sui pianeti relativamente prossimi a lei, per distruggere molte speranze. Gli effetti sono essenzialmente tre: br br 1) la marea tende a portare l’asse di rotazione del pianeta verso una direzione perpendicolare al piano dell’orbita. Senza inclinazione (nel nostro caso è di 23°) non vi sarebbero stagioni (per orbite circolari, ma questo è anche un effetto secondario legato alla marea). Senza stagioni alcune zone del pianeta sarebbero al freddo più intenso ed altre in una continua estate. Non basta, però. Il caldo torrido dell’equatore comporterebbe una rapida evaporazione dell’atmosfera, mentre la notevole variazione termica tra poli e zone tropicali causerebbe spaventosi venti e tempeste. br br 2) La marea, come nel caso del satellite Io di Giove, causerebbe un riscaldamento notevole dell’interno planetario (sempre che l’ipotetica Terra sia accompagnata da altri fratelli più lontani che tenderebbero a perturbare leggermente la sua orbita) e la formazione parossistica e continua di vulcani su scala globale. br br 3) Forse addirittura il più grave. L’azione della marea comporta una perfetta sincronizzazione tra periodo orbitale e periodo di rivoluzione, come è capitato per la Luna rispetto alla Terra. Questo vorrebbe dire che il pianeta volgerebbe sempre la stessa faccia alla stella. Metà del mondo vivrebbe costantemente con il Sole sopra l’orizzonte e l’altra metà non lo vedrebbe mai. Lascio a voi immaginare le differenze di temperatura tra i due emisferi e i gradi che si raggiungerebbero in un caso e nell’altro. br br I tre effetti renderebbero la vita molto problematica, oltre che agire pesantemente sull’atmosfera e sul mantenimento di acqua liquida e non solo ghiacciata o vaporizzata. br br Il nostro Gl581g (immagine in apertura) è troppo vicino alla sua piccola stella rossa… Niente alieni su di esso (molto probabilmente). br Un test compiuto su GI581g (un esopianeta candidato per essere un corpo situato nella zona abitabile), ha proprio mostrato che la sua orbita è sincronizzata con la rotazione e che l’asse è perpendicolare al piano orbitale. br Nessuna stagione, troppo caldo o freddo, e quindi niente acqua liquida, oltre a tutto il resto. br Mi sa che dobbiamo accontentarci di stelle di tipo solare… Peccato! br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.astronomia.com/2011/11/25/doccia-fredda-per-gli-alieni/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Astronomia /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4208&titolo_sotto=Doccia fredda per gli alieni!&ID_cat_new=99News ReikiQuale#039;ee#039; le#039;impronta ecologica di une#039;e-mail?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4207&titolo_sotto= Qual'e' l'impronta ecologica di un'e-mail?&ID_cat_new=99Meno di una lettera cartacea, ma anche i messaggi di posta elettronica incidono sulle#039;ambiente. Come fare per ridurne le#039;impatto? - br Sono economiche, comode, immediate e ne inviamo ogni giorno a decine. Ma anche le e-mail, nel loro piccolo, inquinano. Molto meno, intendiamoci, di una lettera cartacea (ogni messaggio di posta elettronica consuma un sessantesimo di un foglio spedito e imbustato), se non fosse che abbiamo un ritmo di spedizione mail 60 volte più alto rispetto a quello che avevamo nel recapitare lettere quando la posta elettronica non era ancora stata inventata. e#8232;Le stime delle#039;impronta ambientale delle e-mail portano spesso a risultati discordi: calcolare le#039;impatto di un messaggio virtuale non è facile, perché occorre considerare il percorso che questo compie attraverso i vari server di Rete che lo condurranno a destinazione. Uno studio delle#039;Agenzia francese per le#039;ambiente ed il controllo energetico (Ademe) pubblicato a luglio dimostra che nella serie di passaggi tra le#039;invio e la ricezione di un messaggio di un megabyte vengono emessi in media 19 grammi di CO2. Potrebbe sembrare poco, ma considerando che in media, ciascuna delle auto immatricolate in Europa nel 2010 ha prodotto 140 grammi di CO2 per chilometro percorso, spedire 8 mail equivale a guidare une#039;auto per un chilometro. E senza allontanarsi dalla scrivania. br br Più une#039;e-mail è pesante, più inquina, perché maggiore è il tempo trascorso nella lettura. In base a una ricerca del 2010, i cui risultati sono stati pubblicati a href= javascript:window.open(e#039;http://www.guardian.co.uk/environment/green-living-blog/2010/oct/21/carbon-footprint-emaile#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); dal sito del Guardian /a , une#039;e-mail di spam produce 0,3 grammi di anidride carbonica, una con un lungo allegato (di quelli noiosi da leggere!) 50 grammi. I messaggi inutili, che cestiniamo ancora prima di leggere, sembrerebbero quindi anche i più innocui. Ma dei 250 miliardi di e-mail inviate ogni giorno del mondo, circa le#039;80% è costituito di spam. Per ridurre il nostro impatto ambientale in ufficio, quindi, possiamo iniziare con il rinunciare alle mail non necessarie. Meglio - e meno alienante - fare due chiacchiere in più di persona. E nei momenti di pausa, al posto che navigare in Rete senza meta, uscite a fare due passi. Anche se la ricerca di una parola chiave su Google genera una ridotta quantità di anidride carbonica: appena 0,2 grammi di CO2, a href= javascript:window.open(e#039;http://googleblog.blogspot.com/2009/01/powering-google-search.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); in base alle stime divulgate dalle#039;azienda. /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4207&titolo_sotto= Qual'e' l'impronta ecologica di un'e-mail?&ID_cat_new=99News ReikiCibo scaduto, non sempre va buttatohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4206&titolo_sotto=Cibo scaduto, non sempre va buttato&ID_cat_new=99Ecco le regole da seguire - br Non sempre è necessario essere super-rigidi per quanto riguarda le scadenze. Per evitare gli sprechi, è bene sapere che alcuni alimenti si possono consumare anche dopo la data riportata sulle#039;etichetta. br br I dati parlano chiaro: circa un terzo degli alimenti prodotti per il consumo umano viene sprecato, in numeri, sono 1,3 miliardi le tonnellate di cibo buttate via ogni anno. Tra i principali responsabili ci sono le famiglie (42% dello spreco), solo dopo vengono le industrie (39%) e, in fondo alla lista, i catering (14%) e la distribuzione (5%). br Per ridurre lo spreco ci sono diverse accortezze come fare una spesa intelligente - scrivendo a lista della spesa - evitare di comprare più del necessario, controllare bene le etichette dei prodotti e così via. Accorgimenti di buon senso che possono aiutare a evitare di buttare il cibo. br br E poi non bisogna nemmeno essere troppo rigidi per quanto riguarda le scadenze. Sarebbe bene, infatti, apporre maggiore enfasi sulla parola “preferibilmente” nella dicitura “l’indicazione “consumarsi preferibilmente entro il”, piuttosto che gettare tutto nella spazzatura. br E se in alcuni casi, come in quello dello yogurt, si possono tenere in frigo gli alimenti anche qualche giorno in più, in altri, come in quello dell’insalata in busta, è meglio anticipare il consumo di 24-48 ore.e#8232;Secondo quanto riportato da Ilfattoalimentare.it, le cose starebbero così.e#8232;e#8232;Per gli alimenti senza data di scadenza freschi è meglio consumare i cibi: br     •    Entro 24 ore dal confezionamento: hamburger, carne tritata, fettine di carpaccio br     •    5-6 giorni: carne fresca, tagli grossi e parti intere br     •    7-10 giorni: carne confezionata in atmosfera protetta br Per gli alimenti con data di scadenza: br     •    5-7 giorni (meglio 1-2 giorni prima): insalata in busta br     •    7 giorni (anche 1-2 giorni dopo): latte fresco br     •    30 giorni (anche 6-7 giorni dopo): yogurt e pasta fresca br     •    28 giorni (anche 2-3 giorni dopo): uova br Per gli alimenti “da consumarsi preferibilmente entro il”: br     •    1 anno (meglio non superare i 6 mesi): succo di frutta br     •    12-18 mesi (massimo 1 anno): olio extravergine br     •    16-24 mesi (massimo 1 anno): caffè br     •    24 mesi (anche 1-2 mesi dopo): pasta br     •    2-3 anni (anche 1-2 mesi dopo): conserve in scatola br     •    12 mesi (anche 1-2 mesi dopo): pesce surgelato br br Tutte queste indicazioni sono valide solo se la catena del freddo viene rispettata correttamente. Per quanto riguarda gli alimenti conservati fuori dal frigo e i surgelati le etichette riportano il termine minimo di conservazione, che in genere è variabile da 3-6 mesi fino oltre ai 2 anni. Successivamente, è ancora possibile consumare l’alimento, che avrà meno aroma e sapore. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://gogreen.virgilio.it/ /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4206&titolo_sotto=Cibo scaduto, non sempre va buttato&ID_cat_new=99News ReikiBatteri del permafrost: e#8232;un fattore chiave per i gas serrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4205&titolo_sotto=Batteri del permafrost: 
un fattore chiave per i gas serra&ID_cat_new=99Carotaggi in Alaska - br Il Dipartimento delle#039;energia degli Stati Uniti ha effettuato una serie di carotaggi in Alaska per fare un censimento dei batteri presenti nel suolo permanentemente congelato, ottenendo poi migliaia di sequenze grezze di DNA e preziose informazioni sul metano che verrebbe liberato se la temperatura della zona aumentasse ancora. br e#8232; br Dal Polo Nord alle#039;Oceano Artico, i suoli ghiacciati del permafrost immagazzinano una quantità di carbonio sequestrato alle#039;atmosfera stimato in quasi 1700 miliardi di tonnellate. Con le#039;incremento delle temperature cresce anche la probabilità che con la fusione del permafrost venga liberato in atmosfera questo carbonio rimasto intrappolato per centinaia di migliaia di anni. E come spesso avviene nei processi ambientali cruciali, un ruolo importante è rivestito dai microbi, ma quali e in che misura? br br Per rispondere alla domanda, i ricercatori della sezione di scienze della Terra del Joint Genome Institute (JGI) del Dipartimento delle#039;energia degli Stati Uniti (DOE), in collaborazione con il Berkeley Lab e la U.S. Geological Survey, hanno analizzato in che modo i batteri che vivono nel permafrost rispondano al riscaldamento del loro ambiente. br br “Si ritiene che il permafrost possa diventare una delle maggiori fonti di gas serra, dal momento che ci si attende che la temperatura nelle#039;Artico cresca drasticamente e in misura maggiore che in altre regioni del globo”, ha spiegato Janet Jansson, che ha partecipato alla ricerca e firma il resoconto apparso sulla rivista “Nature”. “Applicando tecniche di metagneomica per studiare la composizione e la funzione delle comunità microbiche, è possibile ottenere nuove e prezione informazioni sulle specie ancora non coltivate e poco conosciute che vivono nel permafrost e quindi anche sul rilascio del carbonio durante il disgelo”. br br Nel corso della ricerca è stata effettuata una serie di carotaggi nel sito di Hess Creek, in Alaska. In ciascun campione è stato poi individuato uno strato “attivo” - cioè sottoposto a congelamenti e fusioni stagionali – che comprende il primo terzo più superficiale e lo strato permanentemente congelato sottostante. I campioni sono poi stati decongelati alla temperatura di 5°C e si è quindi proceduto a sequenziare il DNA dei batteri presenti. “Le comunità batteriche del permafrost sono estremamente variabili”, ha commentato Rachel Mackelprang, che ha partecipato alla ricerca. “Un grammo di suolo può contenere migliaia di differenti specie batteriche con miliardi di cellule. Oltre a ciò, questi microbi non possono essere coltivati in laboratorio, il che rende gli studi molto difficoltosi”. br br Grazie alla ricerca, sono state generate quasi 40 miliardi di basi di sequenze grezze di DNA. Grazie a queste sono stati individuati diversi microbi che producono metano come prodotto di scarto. Infine i ricercatori sono riusciti ad assemblare una “bozza” di genoma di un nuovo metanogeno. “Si tratta in questo caso del primo assemblaggio riuscito della bozza di un genoma a partire da un meta-genoma altamente complesso”, concludono gli autori dello studio. “Le#039;abbondanza di questo nuovo metanogeno porta a ipotizzare che si tratti di una fonte importante di metano in condizioni di congelamento; inoltre i dati genomici hanno rivelato che lo stesso batterio possiede geni per la fissazione delle#039;azoto, ed è la prima volta che viene descritto un metanogeno con questa capacità nel permafrost”. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.lescienze.it /a br   br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4205&titolo_sotto=Batteri del permafrost: 
un fattore chiave per i gas serra&ID_cat_new=99News ReikiDischi volanti e alieni raffigurati in una pietra: il video della rivelazionehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4204&titolo_sotto=Dischi volanti e alieni raffigurati in una pietra: il video della rivelazione&ID_cat_new=99 - br Il rinvenimento in un paese centro-americano (non è stato ancora rivelato quale) di un reperto archeologico sorprendente, ha fatto drizzare le antenne a ricercatori e soprattutto agli appassionati di UFO e teorie extraterrestri. In pratica è un OoPart, ovvero un manufatto non convenzionale, con caratteristiche e dettagli che, apparentemente, non coinciderebbero con l’epoca storica a cui presumibilmente apparterrebbe. br br Gli oggetti in questione, una serie di pietre, presentano in maniera chiara ed inequivocabile delle incisioni da far tremare le vene ai polsi: dischi volanti e creature aliene. La scoperta è stata divulgata da due ricercatori stranieri, Klaus Dona e Nassim Haramein. Del caso si sta occupando in forma più indiretta Bibiana Bryson: la ricercatrice argentina sta monitorando la vicenda ed è in contatto diretto con Klaus Dona (da poco divenuto un consulente della RADIO-Red Argentina de Investigacion OVNI). In ossequio alla sua filosofia, improntata alla massima prudenza, la Bryson ha preferito per il momento non rilasciare una dichiarazione ufficiale, limitandosi a definire il caso degno di essere approfondito. Di seguito alcuni fermo immagine, riprese dal a href= javascript:window.open(e#039;http://www.youtube.com/watch?v=cawZBMrGkTQeamp;feature=player_embeddede#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); video tratto da YouTube. /a br br Non è la prima volta che vengono rinvenuti reperti archelogici “impossibili”, tuttavia sono solo le analisi successive, di varia natura, a poterne stabilire un effettivo valore scientifico. Innanzitutto, in maniera decisiva, bisognerà stabilire quando la pietra è stata incisa e lavorata. Eventuali aggiornamenti sulla vicenda della “pietra aliena”, saranno disponibili in una sezione (creata per l’occasione) sul sito ufficiale di Bibiana Bryson. br br E’ presente anche una vasta galleria fotografica sulle pietre rinvenute in Centro-America. In appendice all’articolo è possibile invece visionare un video, tratto da YouTube, che mostra un momento della Conferenza di Saarbucken. E’ in quella occasione che i reperti archeologici in questione sono stati mostrati al pubblico. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;www.segnidalcielo.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www.segnidalcielo.it/ br /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4204&titolo_sotto=Dischi volanti e alieni raffigurati in una pietra: il video della rivelazione&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;osso come organo endocrino: una scoperta -rivoluzionaria-http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4203&titolo_sotto=L'osso come organo endocrino: una scoperta -rivoluzionaria-&ID_cat_new=99Da sempre considerato “privo di funzione biologica”, e#8232;lo scheletro è invece in grado di produrre ormoni - br MILANO -Da sempre considerato “privo di funzione biologica”, lo scheletro diventa ora un vero “organo”: una ghiandola endocrina in grado di produrre ormoni che hanno importanti effetti sull’organismo. «L’osso comunica con un meccanismo di feedback e assistiamo a molte correlazioni, una volta impensabili, fra scheletro e altri organi del corpo, dice Andrea Lenzi, endocrinologo dell’università La Sapienza di Roma. Che continua: «Si sapeva che gli osteoblasti, cellule che compongono le ossa, attraverso dei recettori specifici, ricevevano input da parte di alcuni ormoni a produrre l’osso stesso. Adesso invece sappiamo che avviene anche il contrario e gli osteoblasti si comportano come una autentica ghiandola, producendo ormoni e inviando messaggi al pancreas, ai testicoli, all’ovaio e alle cellule adipose, oltre che rimandando segnali allo stesso osso per la sua neoformazione. Lo scheletro non è solo un apparato di sostegno che riceve ordini dal corpo ma contribuisce attivamente al metabolismo energetico di tutto l’organismo producendo esso stesso ormoni chiave». br br REGOLA Le#039;INSULINA - «L’osso regola la produzione di insulina. L’osteocalcina in particolare, prodotta dagli osteoblasti presenti nella matrice ossea, aumenta la sensibilità, la secrezione ed il consumo di insulina e, contemporaneamente, l’insulina stimola l’attività degli osteoblasti - spiega Roberto Civitelli, della divisione di patologie ossee e minerali della Washington University di St.Louis (Stati Uniti)-. Si innesca un loop di numerose interazioni positive fra gli osteoblasti e l’osteocalcina con le cellule beta del pancreas, oltre che con la leptina prodotta dal tessuto adiposo. L’osso é coinvolto nella riduzione del peso corporeo e nella massa grassa, così come nella regolazione della produzione di FGF23 (Fibroblast Growth Factor 23) in grado di ridurre il riassorbimento del fosfato nelle cellule dei tubuli prossimali del rene. La produzione anormale del gene FGF23 causa una forma di rachitismo. Gli osteoblasti, dunque, sono autentiche cellule endocrine». Il ruolo dell’osso in termini endocrini è cosi rilevante che la semplice misurazione della circonferenza del polso è in grado di predire l’insulino-resistenza nei bambini, come è stato osservato recentemente. L’osteocalcina e l’insulina hanno in comune più di quanto si possa immaginare, essendo entrambi ormoni coinvolti nella concentrazione di zucchero (glucosio) nel sangue. L’osteocalcina sembra favorire la produzione di insulina. Attenzione, però: maggiore è la quantità di tessuto adiposo (grasso) addominale e minori sono anche la quantità di osteocalcina e la densità minerale ossea. «Quindi ipotizziamo che se l’osso è fragile può alterarsi il metabolismo ed aumentare il rischio diabetico e cardiovascolare», dice Lenzi. Queste scoperte stanno portando allo sviluppo di nuove terapie farmacologiche per stimolare, mediante l’uso di osteocalcina, la secrezione pancreatica e ridurre l’insulino-resistenza. br br PREVIENE LA STERILITAe#039; MASCHILE E FEMMINILE - «Si sa che gli ormoni steroidei hanno un profondo effetto sul rimodellamento osseo ma, secondo il meccanismo di feedback appena scoperto, ora si è scoperto anche che lo stesso osso influenza la produzione di steroidi da parte del testicolo e delle ovaie, quindi la fertilità negli uomini e nelle donne - spiega Patricia Ducy, del Dipartimento di patologia e biologia cellulare del Columbia University Medical Center di New York -. Le analisi genetiche confermano che è l’osteocalcina prodotta dagli osteoblasti dell’osso ad agire come ormone. Noi abbiamo dimostrato che l’osteocalcina interviene nell’espressione di alcuni geni necessari per la sintesi del testosterone. E che, inoltre, previene l’apoptosi (l’autodistruzione) delle cellule germinali, cioè la morte degli spermatozoi, e favorisce la fertilità. Lo scheletro è quindi un importante regolatore endocrino nella produzione di steroidi sessuali e della sterilità». Roberto Civitelli e Patricia Ducy, autori di parte dei lavori scientifici che hanno portato a queste scoperte, ne hanno parlato in un convegno a Roma. br br CELLULE STAMINALI - Anche altre cellule che compongono le ossa sono dotate di capacità ormonale. In particolare gli osteoclasti, che sono specializzati nel normale riassorbimento dell’osso, un processo necessario per il mantenimento della sua resistenza. Spiega Simone Cenci, ricercatore sulle malattie dell’invecchiamento al San Raffaele di Milano: «La biologia degli osteoclasti é ancora oggi in parte sconosciuta. Abbiamo osservato che anch’essi possiedono una sorprendente capacità secretoria. Inoltre, liberando calcio, gli osteoclasti regolano anche l’attività delle ghiandole paratiroidi. Il calcio è a tutti gli effetti un ormone attivato dagli osteoclasti che, tra le altre funzioni, serve alle cellule staminali del sangue per localizzarsi nell’osso e creare nuove cellule. E’ lecito ora attendersi importanti novità in questo campo». br Mario Pappagallo br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salutee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.corriere.it/salute /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4203&titolo_sotto=L'osso come organo endocrino: una scoperta -rivoluzionaria-&ID_cat_new=99News ReikiMario PappagalloEdilizia sostenibile: Chicago - vola - con i tetti a farfallahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4202&titolo_sotto=Edilizia sostenibile: Chicago - vola - con i tetti a farfalla&ID_cat_new=99Italia alle#039;avanguardia nelle#039;architettura bioclimatica, gli americani puntano sul design più accattivante - br I tetti a farfalla di Yannell (da Usa Today) br MILANO - Tetti a farfalla, ricoperti di pannelli termici e solari, per produrre energia e riciclare acqua piovana. Sono le tettoie della prima rete di case a zero impatto ambientale di Chicago realizzata dallo studio di architettura urbana Farr Associates, per cercare di trasformare la Windy city in una delle città meno inquinate d’America. L’idea è del farmacista Michael Yannell, che ha dato vita a una serie di abitazioni dalla particolare morfologia architettonica, totalmente autosufficienti e in grado di produrre più energia di quanta ne consumino. Un accumulo energetico di 11.500 kwh all’anno solo di fotovoltaico, con una serie di sistemi integrati e tecnologie rinnovabili, che hanno fatto ottenere alle case dal tetto a farfalla il Leed (Leadership in energy and environmental design) di platino dell’Usgbc, ovvero il più alto grado di certificazione energetica conferito dall’United States Green Building Council. br br TETTI CON LE ALI - Infatti gli edifici, rifiniti esternamente da un mix di fibrocemento e legno di cedro, presentano tutte le caratteristiche richieste dall’organizzazione americana per aggiudicarsi il massimo dei voti. Tra queste, i tripli vetri per implementare l’illuminazione esterna e isolare i vani abitativi, pompe e pozzi geotermici dove accumulare il calore in eccesso e attingere l’acqua a uso sanitario e un sistema per la circolazione di acqua calda e fredda e delle#039;aria. E, soprattutto, tetti rovesciati che ricordano la forma di una farfalla, in grado di produrre energia e allo stesso tempo di raccogliere anche l’acqua piovana. A fare delle abitazioni a farfalla di Chicago un esempio unico nel campo dell’edilizia sostenibile, i tetti inclinati. Due ali, ricoperte da un sistema fotovoltaico composto da 48 pannelli esposti a sud-ovest e intervallati da pannelli termici solari che, grazie alla loro particolare conformazione rovesciata, possono anche accumulare l’acqua delle precipitazioni per riciclarla nei sistemi d’irrigazione, lavare pavimenti o come getto di scarico nelle toilette. Un complesso, a prima vista, dall’autosufficienza impeccabile. br br ESTETICA E RISPARMIO - Ma, a giudicare dal parere degli esperti italiani, quello dei tetti a farfalla americani potrebbe essere, più che una vera rivoluzione nella raccolta dell’acqua piovana, soltanto un vezzo formale portato alla ribalta grazie alla loro innata capacità pubblicitaria. «Sicuramente», afferma Niccolò Aste, professore del dipartimento Best del Politecnico di Milano, «il complesso edilizio di Chicago rappresenta un ottimo esempio di architettura bioclimatica urbana, sia per i tetti rovesciati per raccogliere la pioggia sia per quello che riguarda il sistema di accumulo delle radiazioni solari. Anche se, per il risparmio energetico presenta ancora diverse pecche rispetto ai più avanzati modelli italiani. Forse meno belli esteticamente, ma a livello tecnico e di risparmio energetico più funzionali. Ad esempio, uno dei limiti degli edifici statunitensi potrebbe essere l’uso eccessivo di vetrate che, non solo isolano meno rispetto al laterizio, ma rischiano anche di fare l’effetto serra per chi ci vive dentro», sottolinea Aste. «E anche per quello che concerne la raccolta delle acque piovane, bisogna sempre fare distinzioni a seconda delle zone in cui viene recuperata: per capire quanto sia conveniente riciclarla. Per esempio in Lombardia, dove l’acqua viene prelevata soprattutto dalle falde acquifere è meglio smaltirla piuttosto che accumularla. Mentre la raccolta risulta funzionale in altre regioni, basti pensare al progetto Aquasave fatto da Enea(Ente nazionale per le nuove tecnologie)». br br ARCHITETTURA BIOCLIMATICA ITALIANA – Più legata al linguaggio architettonico tradizionale, l’edilizia ambientale italiana. Ma ugualmente efficiente e, spesso, meno dispersiva e sostenibile di quella americana. Infatti, sono molti i complessi residenziali verdi e distribuiti in quasi tutte le regioni d’Italia. Tra questi, di particolare rilievo, nelle Marche la Leaf house, di Loccioni con il concept energetico di Federico Butero, che prevede un sistema domotico molto più evoluto di quello made in Usa. Oppure le «case passive» in Umbria, progettate dall’architetto Francesco Masciarelli che consumano mediamente quindici volte meno energia di un edificio normale. Infine, le case ecologiche costruite in Alto Adige con i mattoni di paglia, ottime sia per l’isolamento termico e acustico e in grado di mantenere con le pareti naturali un clima interno sempre ottimale. Garantendo, grazie alla copertura di intonaco, le stesse potenzialità ignifughe di una normale casa in muratura. Tutti complessi residenziali italiani e costruiti con gli accorgimenti necessari per raggiungere la classificazione A dei progetti edilizi che, per essere assegnata, prevede criteri molto più rigidi e standard di risparmio più elevati rispetto a quella conferita negli Stati Uniti. «Sul risparmio energetico l’Italia è sempre stata avanti, anche rispetto ad altri Paesi europei. Visto che nel nostro Paese le prime normative sull’efficienza energetica sono state fatte a partire dagli anni Novanta. Il problema», conclude Aste, «è solo quello di applicarle». br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/ambiente/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.corriere.it/ambiente/ br /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4202&titolo_sotto=Edilizia sostenibile: Chicago - vola - con i tetti a farfalla&ID_cat_new=99News ReikiCarlotta ClericiDeodoranti per gli ambienti possono scatenare allergie, e non solohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4201&titolo_sotto=Deodoranti per gli ambienti possono scatenare allergie, e non solo&ID_cat_new=99Deodorare gli ambienti può contribuire a coprire i cattivi odori, ma può essere causa di problemi respiratori e altri disturbi - br L’utilizzo di deodoranti per ambienti in varie forme può dar luogo a problemi respiratori e peggiorare i sintomi dell’asma. Ma si possono verificare anche vertigini, irritazione degli occhi, mal di testa e perdita della memoria. br br L’aria viziata in casa o in ufficio è un problema che si fa più evidente durante la stagione fredda dove, per forza di cose, si tengono meno aperte le finestre.e#8232;La conseguenza più evidente sono, spesso, cattivi odori – in genere causati dalla ridotta circolazione dell’aria e dalle emissioni dell’arredamento – che possono risultare fastidiosi. Ecco che allora si tende a ricorrere ai deodoranti per ambienti che, se da un lato riescono a mascherare i cattivi odori, dall’altro pare possano scatenare allergie e problemi di respirazione – in particolare in chi già è sensibile - e altri disturbi.e#8232;e#8232; br br L’invito a prestare attenzione a quanti e quali sistemi di deodorazione dell’ambiente s’intende utilizzare sono gli allergologi dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI), riuniti in congresso a Boston (Usa) dal 3 all’8 novembre.e#8232;L’abitudine di deodorare gli ambienti «[… ] è un problema molto più grande di quanto si pensi – spiega il Presidente ACAAI, dottor Stanley Fineman – Circa il 20 per cento della popolazione e il 34 per cento delle persone con asma riportano problemi di salute da deodoranti per ambienti. Sappiamo che i profumatori dell’aria possono scatenare sintomi allergici, aggravare le allergie esistenti e peggiorare l’asma».e#8232;e#8232; br br Esiste dunque una reale possibilità che certi deodoranti per ambienti possano essere causa di problemi respiratori. Secondo il dottor Fineman il problema è che molti di questi prodotti contengono composti organici volatili (VOC) che possono essere dannosi e che, a livello pratico, limitano la loro azione nel coprire gli odori e non nelle#039;eliminarli.e#8232;Questi composti VOC (o COV, in italiano) che si trovano comunemente nei deodoranti per ambienti sono la formaldeide, i distillati del petrolio, il limonene, gli esteri e gli alcoli.e#8232;Diversi studi condotti per accertare gli effetti dei COV su chi li respira hanno rivelato che anche quando i livelli di esposizione a queste sostanza siano al di sotto dei valori raccomandati riscano comunque a far aumentare il rischio di asma nei bambini.e#8232;Elevate concentrazioni di VOC, invece, possono provocare irritazione agli occhi e alle vie respiratorie. Ma anche mal di testa, vertigini, per arrivare addirittura a intaccare la memoria.e#8232;e#8232; br br Il dottor Fineman e colleghi, per l’occasione, hanno condotto uno studio in cui sono stati testati diversi profumatori per ambienti. Dalle analisi condotte è emerso che questi comprendevano più di 20 composti organici volatili, e più di un terzo di questi erano classificati come pericolosi o tossici. I deodoranti oggetto dello studio erano di quelli più diffusi sul mercato e, a quanto sembra, nessuno brillava per salubrità. «Prodotti commercializzati come “tutto naturale” o anche quelli inodore sono in grado di emettere sostanze chimiche pericolose», ha concluso Fineman esortando a valutare bene quali sostanze utilizziamo per far diventare l’aria più profumata, rendendola tuttavia “irrespirabile” grazie alle sostanze volatili che possono essere dannose per la salute.e#8232;[lmeamp;sdp] br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;www3.lastampa.it/benessere/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); www3.lastampa.it/benessere/ /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4201&titolo_sotto=Deodoranti per gli ambienti possono scatenare allergie, e non solo&ID_cat_new=99News ReikiCome ci si accorge di avere il glaucoma?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4200&titolo_sotto=Come ci si accorge di avere il glaucoma?&ID_cat_new=99La visione laterale si restringe sempre di più - br Il glaucoma si può curare con colliri specifici br MILANO- Ci si accorge alle#039;improvviso che qualcosa non va, magari perché non si vede da un occhio o si urta con la macchina sempre dalla stessa parte. Ma, a quel punto, non si torna indietro: quando si ha il glaucoma non vi sono possibilità di recupero funzionale. Ecco perché per tenere lontana questa malattia, che colpisce 550 mila italiani, bisogna puntare sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce. «Per glaucoma si intende un gruppo di malattie oculari in cui la pressione endoculare è sufficientemente elevata per danneggiare il nervo ottico — spiega Marco Nardi, presidente della Società Italiana Glaucoma e professore di Malattie dell’apparato visivo alle#039;Università di Pisa —. La forma più diffusa è il cosiddetto glaucoma ad angolo aperto». br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; Come si riconosce? /span br «Non ci sono sintomi fino a quando il danno al nervo ottico raggiunge uno stadio avanzato. Si ha una perdita graduale del campo visivo fino alla visione tubulare (come guardare attraverso un foglio di carta arrotolato: il paziente vede bene, può avere anche 10/10, ma vede solo una piccola porzione, per cui è incapace di orientarsi, per esempio di attraversare la strada. Poi anche la visione centrale sparisce). Ma anche se il paziente non si accorge di nulla per anni, nel corso di una visita le#039;oculista può cogliere alcuni segni sospetti. Ecco perché è importante sottoporsi a controlli periodici della pressione oculare e del fondo dell’occhio. Se uno di questi due parametri è alterato si eseguono esami più specifici, come le#039;esame del campo visivo e indagini morfologiche per analizzare la papilla ottica o lo stato delle fibre nervose». br Quali sono le cure? br br «Si può frenare il decorso del glaucoma ad angolo aperto con specifici colliri, con il laser o, nei casi più gravi, con un intervento chirurgico. La cura con i colliri di solito è efficace purché seguita con costanza. Il 34-45% dei pazienti però non effettua la terapia correttamente. Il trattamento laser ha l’obiettivo di allargare i canali da cui defluisce l’umore acqueo, ristabilendo così la pressione alle#039;interno dell’occhio. La chirurgia classica si basa sugli interventi filtranti, tra cui il più comune è la trabeculectomia. Il decorso postoperatorio è abbastanza prolungato e complesso, per la guarigione della ferita chirurgica, e questo spiega perché si tende a riservare questa strategia a stadi avanzati della malattia, in cui la terapia medica non è efficace. Sono in fase di sperimentazione, con risultati incoraggianti, nuovi interventi in cui la zona dell’intervento viene raggiunta con un’incisione corneale e non attraverso la congiuntiva e la sclera, come avviene nell’intervento classico. I vantaggi comprendono facilità e rapidità di esecuzione, il breve decorso postoperatorio, analogo a quello dell’intervento di cataratta, senza necessità di frequenti controlli e il minor rischio di effetti collaterali (infezioni). Non solo, in caso di insuccesso è possibile ripetere l’intervento o ricorrere alla chirurgia tradizionale». br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.corriere.it/salute/ /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4200&titolo_sotto=Come ci si accorge di avere il glaucoma?&ID_cat_new=99News ReikiAntonella SparvoliPerchè le alluvioni sconvolgono sempre il nostro Paese?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4199&titolo_sotto=Perch le alluvioni sconvolgono sempre il nostro Paese?&ID_cat_new=99 - br br span style= font-style: italic; color: rgb(255, 102, 102); Nelle#039;immagine piccola un fiume di fango invade Varnazza, in Liguria, a seguito delle pioggie di questi giorni. /span br br Le piogge di questi giorni hanno causato alluvioni e gravi danni. Eppure non è difficile convivere con i fiumi; basta conoscere la loro vita e le dinamiche. br br 3671 comuni a rischio, 4016 eventi negli ultimi 100 anni, milioni di chilometri quadrati distrutti, 12.614 fra morti, dispersi e feriti. Non sono le cifre di una guerra, ma quelle delle alluvioni dal 1950 al 2000. Da qualche anno a questa parte, molti dei territori più popolosi del nostro Paese sono colpite da vere e proprie catastrofi. Quanto queste distruzioni siano naturali, è ormai molto dubbio. Se fino a vente#039;anni fa le colpe erano sempre date alla natura (e ancore#039;oggi alcuni media non si discostano da questo standard) si va facendo strada una consapevolezza diversa, cioè che un fiume è un corpo vivo, che quindi in determinate stagioni ha necessità di crescere, e in altre dimagrisce.e#8232; br br Fiumi senza freni - Che cosa succede a un fiume quando si modifica il suo corsoe#8232;e#8232;Come#039;era verde la mia valle - Prova a modificare le#039;ambiente e scopri quanti danni, in termini di allagamenti e alluvioni, puoi provocare br E che le opere umane, anche quelle più attente, abbiano un certo impatto sulle#039;ambiente è riconosciuto da tutti. Se de#039;ora in poi, quindi, si può pensare - o sperare - che tutti i manufatti siano costruiti con una maggiore attenzione, come si è giunti a questa situazione? Perché le alluvioni hanno devastato le#039;Italia (e si sono addirittura infittite) dal dopoguerra in poi? Piove troppo? Le responsabilità sono suddivise imparzialmente tra le precipitazioni e la gestione del territorio. Se per le prime non ce#039;è ancora niente da fare, è importante riconoscere invece come il territorio italiano, geologicamente giovane e montuoso, sia estremamente fragile dal punto di vista ambientale. Anche in condizioni naturali i boschi possono trattenere solo una parte delle precipitazioni.e#8232;e#8232; br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; Convivere con le alluvionie#8232; /span br Ma è anche un territorio gestito male; costruzioni in aree golenali, argini inutili, fiumi stretti in pochi metri e con il letto ricoperto di cemento, boschi abbandonati o peggio ancora incendiati o scomparsi. Negli ultimi anni, dice Giuliano Cannata, Docente di pianificazione dei bacini idrografici alle#039;Università di Siena, si è visto che a una pioggia simile a quella che è avvenuta decenni prima il territorio risponde con una piena maggiore e più distruttiva. Si può rimediare, o dovremmo abituarci a convivere con le alluvioni? br br e#8232;e#8232;«È anche un problema di cultura, dice Andrea Agapito Ludovici, che è Responsabile dei fiumi presso il Wwf Italia. Non esiste nessuna cultura forestale e naturalistica che possa contrastare quella di ingegneria idraulica, fortemente consolidata, che continua a determinare interventi e opere che condizionano il regime delle acque. La gestione del territorio quindi non tiene in conto le esigenze della natura».e#8232;e#8232; br br Un territorio che, oltre a essere cambiato per le#039;impatto delle attività umane, sta variando anche in funzione degli eventi climatici. Un altro problema è infatti definire proprio le#039;impatto che un evento climatico ha sul territorio; da alcuni decenni questo impatto è molto maggiore di quello che si avrebbe se il territorio non fosse urbanizzato. Appunto perché il territorio è rigido e fragile come un cristallo e quindi, come dice ancora Agapito, non è in grado di rispondere a qualsiasi tipo di crisi, sia esso una piena o un episodio di siccità. br br span style= font-weight: bold; e#8232;e#8232;Ci sono colpe? /span br e#8232;La causa fondamentale è innanzitutto le#039;urbanizzazione. Siamo tanti, molti di più di quanto non fossimo anche solo cinquante#039;anni fa. Se nel bacino padano siamo circa 16 milioni di abitanti, rispetto al milione o due di qualche centinaio di anni fa, è ovvio che i rischi per le persone e le cose aumentano. Le#039;altro problema è le#039;impermeabilizzazione del territorio, cioè la ricopertura delle pianure con strade, città e attività produttive. Ovviamente, non incontrando un terreno in cui penetrare e radici che la trattengano, le#039;acqua scorre via rapidamente, e sposta solo il problema delle#039;alluvione più a valle. «Ancora una volta, conclude Andrea Agapito, è una questione di cultura. Nessuno vuole che le#039;acqua rimanga nel proprio territorio, e tutti, dagli amministratori alle#039;ultimo barcaiolo”esperto” di fiume, pretendono che la piena passi il più in fretta possibile. Il che è anche giustificato, ma non fa altro che spostare più a valle il problema, con le#039;acqua che precipita in pianura sempre più velocemente.»e#8232;e#8232; br br Non è certo possibile tornare a una situazione anche soltanto vicino a quella naturale. Non si possono svellere le strade o ricostruire tutti i boschi in montagna, anche perché le#039;abbandono è un fenomeno irreversibile. Eppure la risposta, dice Giuliano Cannata, è molto semplice: «La difesa del suolo si fa soprattutto con le#039;uso del suolo: cioè legiferando, incentivando, intervenendo, in una parola pianificando. Dalle#039;uso del suolo dipende la risposta del territorio a una pioggia.» Prosegue Cannata: «Le#039;uso del territorio è sottratto a qualsiasi logica di mercato perché totalmente sovvenzionato dalle#039;Europa o dalle#039;Italia. Appunto perché tutto le#039;utilizzo del suolo in Italia è sovvenzionato, il territorio agricolo e forestale potrebbe essere indirizzato verso un uso idrologicamente corretto, che a una stessa pioggia fa corrispondere una piena minore.»e#8232;e#8232; br br span style= font-weight: bold; Torrenti di cementoe#8232; /span br Le#039;esempio più classico, prosegue Cannata, viene dalla Val de#039;Aosta, che negli anni e#039;80 “geometrizzò” moltissimi torrenti montani, cementificandoli e raddrizzandoli. Con la conseguenza di scaricare a valle, in occasione della piena del 2000, milioni di metri cubi de#039;acqua nel Canavese. Le#039;intervento più semplice? Tornare nei torrenti e distruggere tutte le opere inutili fatti in quelle#039;occasione. Come hanno fatto in Germania dopo le#039;alluvione del Reno del 1998: sono stati acquisiti circa 1.000 chilometri quadrati di territorio e allargati gli argini. Permettendo il fiume di allagare una fascia più ampia e “sfogarsi” senza distruggere. Il contrario, denuncia Cannata, di quello che è avvenuto in Italia, in cui centinaia di chilometri quadrati di argine del Po sono stati letteralmente regalati ai coltivatori. e#8232;e#8232; br br Ma è anche una cultura di bacino, dice Agapito, che manca. Sarebbe necessario, anche andando contro ai nostri “istinti” di allontanare la piena, aumentare la capacità di ritenzione delle#039;acqua che consentano di ridurre la sua velocità. Prima di tutto con la manutenzione della montagna e del territorio, in modo da riportare i boschi e altri terreni alla loro funzione: trattenere le#039;acqua delle piene. Poi rispettare il fiume, il suo corso e il suo divagare, ovviamente nei limiti imposti dal rispetto delle attività umane. Se un fiume distrugge un arginello sulla golena (vedi Multimedia), per esempio, più e più volte, perché rifarlo esattamente così volta dopo volta? Le costruzioni sul greto del fiume, per esempio, sono destinate prima o poi a essere distrutte. È un errore, infine, pensare a soluzioni semplicistiche, come la necessità (spesso affermata dai cosiddetti esperti) di scavare sul greto del fiume; paradossalmente quando ce#039;è la siccità e quando si minacciano le alluvioni, la soluzione è sempre scavare.e#8232;e#8232; br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; Gestire la montagna? e#8232; /span br La cosiddetta manutenzione della montagna non è più possibile, perché la montagna è abbandonata da decenni, e la gente là non ritorna. Ma con nuove tecniche (ingegneria naturalistica per esempio) è possibile accelerare le#039;assestamento delle pendici per arrivare, magari in un tempo più breve delle dinamiche naturali, a boschi nuovi che assorbano le#039;eccesso di acqua.e#8232;Anche fare la manutenzione del solo fiume è limitativo; sono necessari interventi di manutenzione del territorio, che possono essere fatti per esempio dai parchi o dalle comunità montane.e#8232;Non è possibile pensare, affermano in definitiva gli esperti, di avere soluzioni facili per tutto ciò che accade. Altrimenti le alluvioni rimarranno e, anzi, aumenteranno. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/natura-e-ambiente/ecologia/Uomini_e_fiumi_C12.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Focusnatura /a br br br br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4199&titolo_sotto=Perch le alluvioni sconvolgono sempre il nostro Paese?&ID_cat_new=99News ReikiMarco FerrariSostanze tossiche nei vestiti: grandi marche denunciate da Greepeacehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4198&titolo_sotto=Sostanze tossiche nei vestiti: grandi marche denunciate da Greepeace&ID_cat_new=99 - div id= su_moduli br /div p Greenpeace non perde tempo e, a poca distanza dalla b battaglia stellare /b contro le emissioni di a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/guerre-stellari-emissioni-volkswagen.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b span Volkswagen /span /b /a , pubblica un nuovo report di denuncia a href= javascript:window.open(e#039;http://www.greenpeace.org/international/en/publications/reports/Dirty-Laundry-2/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= color: rgb(0, 0, 0); “ /span /a a target= _blank Dirty Laundry 2 /a ”, nel quale accusa i b grandi marchi /b di utilizzare nelle proprie b /b produzioni b sostanze chimiche pericolose /b per la salute umana, tra i quali i nonilfenoli etossilati. /p br div I nomi interessati dalla b denuncia /b fanno tremare il mondo br della moda, perché si parla di Adidas, Uniqlo, Calvin Klein, Li Ning, br Heamp;M, Abercrombie eamp; Fitch, Lacoste, Converse e Ralph Lauren, br tutte b multinazionali /b che hanno spostato le basi produttive in br Cina, Filippine e Malesia, paesi in cui è sempre più difficile ottenere br controlli serrati sui a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/b2b/news/sostanze-tossiche-vestiti-multinazionali-inquinamento.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b metodi di produzione /b /a e sulle condizioni di lavoro. /div br div /div br div «I nonilfenoli - ha spiegato la portavoce di Greenpeace, b Li Yifang /b , - possono contaminare la catena alimentare ed essere assunti dagli b organismi viventi /b , minacciando così la loro b fertilità /b , il loro sistema di riproduzione e la loro crescita. Non è solo un problema legato ai a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/jeans-sbiancati-provocano-malattie-polmonari.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b Paesi in via di sviluppo /b /a , br dove vengono fabbricati i tessuti - ha aggiunto l’esperta - quantità br residue di Npeo vengono rilasciate ogni volta che i vestiti vengono br lavati e si diffondono anche nei Paesi dove le#039;uso di queste sostanze br chimiche sono vietate». /div br div /div br div È di soli 30 giorni fa, infatti, la pubblicazione di “ b Dirty Laudry /b ”, primo dei due report, accompagnato dalla campagna b Detox /b di Greenpeace, volta proprio ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui b materiali tossici /b utilizzati da alcune aziende tessili nella produzione di b abiti /b e accessori firmati. /div br div /div br div Nel mirino, in particolare, b Nike /b e b Adidas /b , ritenute collegate alle attività industriali di due colossi cinesi impegnati nel settore tessile: b Youngor Textile Complex /b e b Well Dyeing Factory Limited. /b br «Le industrie tessili moderne - spiega le#039;associazione - da tempo hanno br cominciato a spostare i propri impianti da un Paese a un altro con br l’unico obiettivo di b ridurre i costi /b di produzione. Questo settore impiega molte a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/green-economy/la-ue-vieta-6-veleni-presenti-in-detergenti-case-auto-tessuti.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b span sostanze chimiche /span /b /a pericolose br durante varie fasi del processo produttivo, come tinteggiatura, br lavaggio, stampa dei tessuti: la produzione tessile è considerata fra le br maggiori cause dell’ a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/green-economy/la-ue-vieta-6-veleni-presenti-in-detergenti-case-auto-tessuti.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b span inquinamento delle acque /span /b cinesi». /a /div br div /div br div Greenpeace ha prelevato b campioni di acqua /b presso gli scarichi delle due industrie orientali, rispettivamente situati lungo il delta del b fiume Yangzte /b , br risorsa idrica che fornisce acqua potabile a circa 20 milioni di br persone, e lungo il fiume delle Perle: i risultati delle analisi hanno br confermato la presenza di b alchilfenoli /b e b composti perfluorurati /b , pericolosi perché alterano il sistema ormonale dell’uomo e agiscono anche a basse concentrazioni. Trovati anche b metalli pesanti /b come cromo, rame e nichel. /div br div /div br div La posizione dell’associazione ambientalista è chiara: il fatto che la a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/giocattoli-al-veleno-rifiuti-speciali-verso-cina.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b span Cina /span /b /a non abbia ancora adottato una legislazione idonea a gestire l’uso e il rilascio di b composti pericolosi /b nell’ambiente, non legittima le due multinazionali a non curarsi dell’ b impatto nocivo /b delle br proprie attività, soprattutto considerando che Nike e Adidas acquistano br prodotti cinesi per i propri prodotti sportivi, contribuendo br pesantemente a tali b scarichi tossici /b . /div br div /div br div «Se le aziende vogliono risolvere davvero il problema – spiega a href= javascript:window.open(e#039;http://www.greenpeace.org/italy/it/multimedia/Foto1/Greenpeace-sfida-Nike-e-Adidas-contro-linquinamento/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b span Greenpeace /span /b /a - devono prima di tutto adottare una chiara b politica chimica /b , fatta di b monitoraggi /b periodici br e scadenze precise, per ridurre e infine eliminare l’uso di composti br pericolosi lungo l’intera catena di rifornimento». br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/mondo-green/index.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); gogreen br /a /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4198&titolo_sotto=Sostanze tossiche nei vestiti: grandi marche denunciate da Greepeace&ID_cat_new=99News ReikiUna delle più inaccettabili rivelazioni sui vaccinihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4197&titolo_sotto=Una delle pi inaccettabili rivelazioni sui vaccini&ID_cat_new=99 - Ha creato molto scalpore la ricerca sull’autismo pubblicata da un ex direttore di una compagnia farmaceutica, Helen Ratajczak, dalla quale si apprende che in molti dei vaccini utilizzati span style= font-weight: bold; c’è la presenza di cellule embrionali da /span span style= font-weight: bold; aborti /span .e#8232;Sarebbe l’utilizzo di questi tessuti umani, secondo la ricercatrice, la causa principale dell’autismo; malattia da molti associata all’uso dei vaccini. br Vi proponiamo l’articolo che fa riferimento all’uso del DNA umano in 23 vaccini ancora attualmente utilizzati. br br span style= font-weight: bold; Una delle più inaccettabili rivelazioni sui vaccini /span br Helen Ratajczak, ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, ha recentemente sollevato un vivace e turbolento dibattito tra chi discute il problema delle relazioni vaccino-autismo pubblicando un suo studio di revisione sulla ricerca sull’autismo, di cui abbiamo diffusamente dato notizia in questo articolo. Si tratta di una nuova revisione di studi che esamina le varie cause ambientali dell’autismo, tra cui i vaccini e i loro componenti. Un elemento messo in luce, e che sembra essere sfuggito ai più è l’uso di cellule embrionali abortive nella produzione di vaccini. br br La CBS News ha riportato: br “ La Dr. Ratajczak riferisce che quando i produttori di vaccini hanno dovuto eliminare il thimerosal dai vaccini (con l’eccezione dei vaccini contro l’influenza che ancora contengono thimerosal), hanno cominciato a produrre alcuni vaccini utilizzando tessuti umani. br L’utilizzo di tessuti umani secondo la Ratajczak riguarda attualmente 23 vaccini. Nel suo studio ha discusso l’aumento di incidenza dell’autismo in corrispondenza con l’introduzione di DNA umano nel vaccino MMR, e suggerisce che le due cose potrebbero essere collegate”.e#8232;Le 79 pagine della revisione contengono un dettaglio che difficilmente poteva passare inosservato, cinque parole che rivelano uno dei segreti più shoccanti di Big Pharma, delle aziende farmaceutiche cioè: br “…allevato in tessuti fetali umani” br br A pagina 70 si legge: br “Un aumento aggiuntivo del picco di autismo si raggiunse nel 1995 quando il vaccino della varicella fu allevato in tessuti fetali umani”. br Se state cercando di ricordare come abbia potuto sfuggirvi questo fatto così importante quando avete firmato il modello di consenso per la somministrazione dei vaccini a vostro figlio, tranquilli: non avete fatto nessun errore, perchè questa cosa non c’è scritta da nessuna parte. La maggior parte di noi è del tutto ignara che le cellule di cultura umana usate per allevare i virus dei vaccini derivano da feti abortivi da decenni ormai e chi li produce è ben felice che il pubblico continui ad ignorarlo, perchè sa che questo non potrebbe essere accettato dalla gente sia per le ignote conseguenze per la nostra salute che per il credo religioso di molti. E’ indegno, secondo noi, che i produttori dei vaccini e i responsabili della salute pubblica calpestino il nostro diritto all’informazione, arrogandosi la possibilità di decidere se condividere o meno queste importanti notizie con i genitori e l’opinione pubblica tutta: queste informazioni dovrebbero essere date PRIMA che si faccia la scelta di vaccinare o meno. br br Quali vaccini quindi potrebbero essere prodotti usando cellule prelevate da feti abortivi? Il vaccino contro la varicella non è l’unico prodotto in questo modo e, secondo il Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI), i seguenti 24 vaccini sono prodotti usando cellule provenienti da feti abortivi e/o contenenti DNA, proteine, o frammenti cellulari di colture di cellule coltivate derivate da feti umani abortivi: br Polio PolioVax, Pentacel, DT Polio Absorbed, Quadracel (Sanofi)e#8232;Measles, Mumps, Rubella MMR II, Meruvax II, MRVax, Biovax, ProQuad, MMR-V (Merck)e#8232;Priorix, Erolalix (GlaxoSmithKline)e#8232;Varicella (Chickenpox and Shingles) Varivax, ProQuad, MMR-V, Zostavax (Merck)e#8232;Varilix (GlaxoSmithKline)e#8232;Hepatitis A Vaqta (Merck)e#8232;Havrix, Twinrix (GlaxoSmithKine)e#8232;Avaxim, Vivaxim (Sanofi)e#8232;Epaxal (Crucell/Berna)e#8232;Rabies Imovax (Sanofi) br br La National Network for Immunization Information (NNII) ha pubblicato sul suo sito un articolo che spiega le motivazione dell’uso di feti umani abortivi per la produzione dei vaccini e fa una piccola storia di questa “tecnica”. L’articolo afferma che i feti in questione non sono stti abortiti con lo scopo di effettuare ricerca e produrre vaccini, né sono stati i biologi a praticare essi stessi gli aborti e si dilunga nello spiegare come sia difficile e complicato produrre questi farmaci: br “La produzione di farmaci biologici (per esempio vaccini, anticorpi, ecc) è molto più difficile di quanto sia quella di farmaci chimici (ad esempio, la penicillina o aspirina). Inoltre, alcuni vaccinii sono più complessi da realizzare rispetto ad altri. I batteri che vanno in vaccini batterici possono essere coltivati in semplici colture di laboratorio, ma la crescita del virus richiede cellule viventi. br br I virus non possono riprodursi da soli. Essi richiedono un ospite vivente in cui crescere, come gli embrioni di pollo, e le cellule da animali che sono cresciuti in coltura. Le aziende che producono i vaccini attualmente hanno poche opzioni per la cultura virale, a causa di valide ragioni farmaceutiche e per motivi di sicurezza. Per esempio, nel caso della varicella, il virus non cresce bene nella maggior parte delle cellule se non in quelle umane. Inoltre, le cellule umane sono da preferire perché le cellule derivate da organi di animali a volte possono portare virus animali che potrebbero danneggiare le persone”. br E’ assolutamente possibile preparare vaccini virali senza l’uso di cellule umane e animali, come prova l’attuale vaccino contro l’epatite B che usa cellule di lieviti. Perchè quindi i produttori non lo fanno, optando invece per metodi più controversi? Sospettiamo che ci sia uno scarso incentivo per i produttori di vaccini a sviluppare nuove tecniche dal momento che possono già fruire di quelle esistenti e che solo quando la verità diventerà più conosciuta con il conseguente spettro di un possibile calo dei loro profitti a tuffo si vedranno costretti a trovare nuove metodologie. br br L’impatto che la diffusione della notizia che molti vaccini sono derivate da cellule fetali abortive avrà è potenzialmente enorme, dato il gran numero di persone che si definiscono “Per la Vita”. Per loro scoprire che un vaccino contiene il DNA di feti abortiti è come per un musulmano scoprire che i vaccini sono derivati dal maiale ed è ovvio che saranno scioccati e indignati di venire a sapere che ai loro bambini sono stati segretamente somministrati vaccini contenenti DNA, proteine o detriti cellulari provenienti da colture di cellule derivate da feti umani abortiti. br E non stiamo parlando di una piccola parte di popolazione, alla quale dobbiamo aggiungere chi è preoccupato della cosa, non per motivi etici e religiosi, o non solo per essi, ma anche per le possibili, e forse ancora sconosciute, conseguenze pericolose sulla salute delle nuove generazioni di bambini. br Ci poniamo quindi alcune semplici domande: possibile che tutto questo non preoccupi e non interessi nessuno? Perchè un silenzio così sordo su un tema così grave? Possibile che abbia così poca importanza sapere quale tipo di proteine umane, DNA, sostanze chimiche e tossine possano essere contenute in prodotti che iniettiamo nei nostri neonati, nei nostri bambini…. quanto di più sacro dovremmo avere? Può il profitto davvero giustificare anche questo?. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;www.articolienews.com/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Articolinews /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4197&titolo_sotto=Una delle pi inaccettabili rivelazioni sui vaccini&ID_cat_new=99News ReikiDA HENRY MAKOW: UN MASSONE RIVELA IL PIANO PER LA GRECIA...http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4196&titolo_sotto=DA HENRY MAKOW: UN MASSONE RIVELA IL PIANO PER LA GRECIA...&ID_cat_new=99 - br br I Greci sono in sommossa da due anni ed ora che si è fatto un affare sul debito , il Primo Ministro Georges Papanadreou improvvisamente decide di fare un referendum. Che gioco sta facendo? br br Le#039;articolo che segue è stato postato (in originale ndt) il 18 feb. 2010 e fa riferimento ad un piano, quello di far precipitare in una crisi sempre piue#039; grande, che richiederae#039; una soluzione globale: la conversione di una unione monetaria in un megalite politico ed economico. br Ed ora il referendum è stato cancellato??... br br Un mio amico, ora un disilluso membro di alto grado della Massoneria Ebrea di Budapest, mi ha detto cosa è in arrivo in merito alla crisi greca. br br La Grecia è stata scelta per svolgere il ruolo del membro in bancarotta della EU, per poter cosi creare il “grande problema” al quale la EU andra’ a trovare presto una soluzione. br br La Grecia è stata scelta perchè simboleggia l’Europa (a nessuno in Europa interessa di paesi come l’Estonia o la Ungheria) e perché è stato relativamente facile devastare la sua economia dopo che aveva rinunciato alla sua valuta. br br Le elites europee stanno usando la Grecia per persuadere il gregge che se il problema della Grecia non viene risolto, l’Europa del Sud andra’ in bancarotta, cosa che scatenera’ il collasso di tutto il sistema finanziario europeo e quindi la bancarotta di tutta l’economia europea. br br Il problema è che la cosiddetta eurozona (dove l’euro ha rimpiazzato le valute nazionali) è condannata al crollo, poiché gli stati dell’Europa del Sud  (come quelli dell’Europa dell’Est), non possono sostenere la loro economia se non svalutano la loro moneta per poter stimolare l’export e il turismo (ora risucchiati dall’euro) br br La “sola soluzione” che verra’ presto proposta dalla EU è di sopprimere le politiche fiscali e di bilancio in Europa per centralizzarle in un bilancio europeo. Quindi tutti i Paesi EU dovranno mandare la piu’ parte delle loro tassazioni al governo centrale europeo e anche i bilanci nazionali saranno stabiliti da questo governo centrale. br br Sara’ un po’ piu’ complicato ma significhera’ che i governi nazionali europei, cesseranno di esistere. In parallelo, la EU (Unione Europea) sta gia’ annunciando la “creazione necessaria” di un Grande Esercito Europeo per far fronte al predominante potere militare degli USA e della NATO. br br Come gia’ sapete, i banchieri internazionali sono infatti soprattutto europei (Rothschild  e co.) e questi sono i veri cervelli dietro la recessione globale causata dall’uomo (cosi come sono loro quelli dietro la bufala del global warming) br br Quindi le elites europee stanno per diventare piu’ potenti di quelle tradizionali degli USA. Tutto quel che hanno bisogno di fare è di creare un superstato (tassazione centralizzata e politica di bilancio) con un vero superesercito, quindi le elites USA saranno costrette a fondersi in quelle europee e non invece il contrario come gradirebbero.¨ br br L’Unione che ne risulta quindi, sarebbe un impero governato dai poteri monetari che per antenato hanno colui che governo’ l’impero Khazaro. Se qualcuno ancora crede che “I Protocolli dei Savi Anziani di Sion” siano una bufala, aspetti allora che il succitato piano sia realizzato ed allora si svegliera’ nel mondo dei Savi di Sion. A meno che ovviamente, la Russia, la Cina e L’America possano fermare l’ascesa dell’impero khazaro. br br DIETRO LA CRISI DELLe#039;EURO E LA GRECIA, IL PROGETTO DELLA MONETA E GOVERNO MONDIALI br L’Euro non è stato creato per costruire benessere e ricchezza ma come passo verso una Moneta Mondiale: per governare il mondo, bisogna prima governare l’Europa. Naturalmente l’Euro è il progetto a cui i banchieri centrali sono affezionati br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://cafedehumanite.blogspot.com/2011/11/da-henry-makow-un-massone-rivela-il.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); cafèhumanitè /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4196&titolo_sotto=DA HENRY MAKOW: UN MASSONE RIVELA IL PIANO PER LA GRECIA...&ID_cat_new=99News ReikiNessuna fissione a Fukuscimahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4194&titolo_sotto=Nessuna fissione a Fukuscima&ID_cat_new=99 - La società che gestisce le#039;impianto comunica che la quantità di xenon rilevata nei pressi del reattore 2 è così limitata da avere effetti trascurabili, ed esclude la possibilità di una reazione auto-sostenuta. Sono comunque in corso ulteriori analisi della situazione (red) br     br La radioattività rilevata nei pressi del reattore numero due delle#039;impianto nucleare di Fukushima non è il risultati di una fissione nucleare sostenuta: è quanto ha annunciato la Tokyo Electric Power (TEPCO) la società che gestisce le#039;impianto.  br br Sembra così scongiurato il pericolo che il reattore possa riprendere spontaneamente la sua attività, come temuto: ieri si è infatti diffusa la notizia secondo cui sarebbe stata rilevata la presenza di xenon, un prodotto secondario della fissione, in vicinanza delle#039;impianto. Il problema è stato affrontato dai tecnici della TEPCO con le#039;iniezione di una miscela di acqua e acido borico. br br Le#039;annuncio segue di sole 24 ore la pubblicazione di un rapporto della Commissione giapponese per le#039;energia atomica, secondo cui la bonifica del sito di Fukushima, a 220 chilometri dalla capitale Tokio, richiederebbe circa 30 anni, a partire dal 2021 (i dieci anni che ci separano da quella data serviranno infatti a mettere in sicurezza gli impianti). br   br Le autorità sottolineano che le stime sono state ottenute analizzando quanto è stato fatto per il primo incidente nucleare di una certa rilevanza, quello che nel 1976 colpì la centrale di Three Miles Island, negli Stati Uniti. br   br Tornando alla fuoriuscita di xenon, le analisi portano a escludere e#039;criticalitàe#039;, ovvero le#039;eventualità di una reazione auto-sotenuta , come ha spiegato Ai Tanaka, portavoce della TEPCO. Lo xenon rilevato, in sostanza, era in quantità limitata, e probabilmente era frutto di processi durati per un brevissimo arco di tempo: anche dal punto di vista teorico, è improbabile che il combustibile nucleare ancora presente nel reattore n. 2 possa andare incontro a questo tipo di reazioni. br   br Come si ricorderà le barre di combustibile del reattore n. 2 di Fukushima si fusero nelle prime fasi delle#039;incidente delle#039;11 marzo scorso, poco dopo che lo tsunami rese inefficace le#039;impianto di raffreddamento. br   br Riteniamo che non ci sarà alcun impatto sulle#039;ambiente circostante, dato che non ci sono variazioni nei parametri con cui viene monitorato le#039;impianto , ha aggiunto un esponente delle#039;Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare industriale. La quantità di xenon misurato è così bassa che gli effetti sono trascurabili, sebbene sia ancora in corso une#039;analisi approfondita della situazione . br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.lescienze.it /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4194&titolo_sotto=Nessuna fissione a Fukuscima&ID_cat_new=99News ReikiDiretta su un buco nero in accrescimentohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4193&titolo_sotto=Diretta su un buco nero in accrescimento&ID_cat_new=99 - Gran parte delle conoscenze sui dischi di accrescimento dei buchi neri supermassicci, che danno origine ad alcuni degli oggetti più brillanti delle#039;universo, i quasar, si è basata finora su estrapolazioni teoriche. Grazie a una nuova tecnica, il telescopio spaziale Hubble è ora riuscito a esaminarne direttamente la struttura (red) br br Grazie allo Hubble Space Telescope, è stato possibile osservare direttamente un disco di accrescimento di un buco nero supermassiccio – ossia il disco di materia incandescente che viene progressivamente risucchiata dal buco nero al centro di una galassia – e di studiarne le caratteristiche strutturali. br br L’impresa è stata resa possibile da una nuova tecnica di osservazione che sfrutta l’effetto “lente gravitazionale” generato da corpi celesti massicci presenti lungo la linea di vista fra l’osservatore e l’oggetto osservato. br br Notoriamente, i buchi neri sono invisibili, ma il loro campo gravitazionale attira la materia circostante, che va a formare un alone surriscaldato che emette radiazioni estremamente intense, tanto da dar origine ad alcuni dei più brillanti fenomeni delle#039;universo, i quasar. br br Un disco di accrescimento quasar ha una dimensione tipica di un paio di giorni-luce, ma queste strutture si trovano a miliardi di anni luce di distanza. Questo significa che la loro dimensione apparente, se visti dalla Terra, è così piccola che probabilmente non disporremo mai di un telescopio abbastanza potente per osservarne direttamente la struttura , spiega José Muñoz, primo firmatario di un articolo in corso di pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal ( span style= color: rgb(204, 0, 0); un preprint è allegato a questo articolo /span ) Per questo, finora, la maggior parte delle nostre conoscenze circa la loro struttura interna si sono basate su estrapolazioni teoriche, e non su osservazioni dirette. br br In questo nuovo studio i ricercatori hanno osservato un gruppo di quasar distanti grazie all’effetto di lente gravitazionale di galassie interposte, ma per uno di questi quasar, sfruttando l’ulteriore effetto lente gravitazionale delle stelle all’interno della galassia interposta e le distorsioni nello spettro che esso determina, hanno potuto osservare con lo Hubble Space Telescope sottili differenze di colore nelle immagini via via riprese. br br Parte di queste differenze di colore sono causate dalle proprietà delle polveri nella galassia, la cui conoscenza rappresenta già di per sé un importante risultato scientifico, ma in un caso (quello del quasar HE 1104-1805) è stato possibile imputarle direttamente alla luce proveniente dal suo disco di accrescimento. br br I ricercatori hanno così scoperto che il disco di accrescimento si estende per una distanza compresa fra i quattro e gli undici giorni-luce, ossia fra i 100 e i 300 miliardi di chilometri circa. L’incertezza della misurazione può sembrare elevata, ma si tratta di un valore molto accurato per un piccolo oggetto a una distanza così grande, e il metodo, dicono i ricercatori, ha grandi potenzialità di miglioramento. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lescienze.it/news/2011/11/04/news/hubble-638804/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); lescienze /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4193&titolo_sotto=Diretta su un buco nero in accrescimento&ID_cat_new=99News ReikiMemoria delle#039;acqua, si riaccende il dibattito sull’omeopatiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4181&titolo_sotto=Memoria dell'acqua, si riaccende il dibattito sullomeopatia&ID_cat_new=99L’acqua viene «informata» dai principi attivi in essa diluiti - h2 style= text-align: justify; Il Dna emette e trasmette segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite /h2 MILANO - Il Dna è in grado di emettere e di trasmettere segnali br div style= text-align: justify; elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente br diluite, le quali mantengono poi «memoria» delle caratteristiche del Dna br stesso. Frequenze che in passato, nel corso di un esperimento, furono br trasformate in suoni. La voce del Dna. Insomma, il Dna «comunica» br all’acqua che memorizza e divulga il messaggio. br /div p style= text-align: justify; span style= font-weight:bold; Uno studio italo-francese che ne riporta alla mente un altro /span br lontano nel tempo e molto contestato dalla comunità scientifica br internazionale: quello della «memoria dell’acqua», pubblicato da span style= font-style:italic; Nature /span nel br 1988 e poi cancellato perché non ripetibile. Il medico e immunologo br Jacques Benveniste (1935-2004), noto a livello internazionale per i suoi br studi sulle allergie e sul sangue, all’epoca direttore della ricerca br medica all’Inserm (il Cnr francese), è l’autore di quell’esperimento. br Benveniste fu poi accusato di truffa e di conflitti di interesse con le br aziende di prodotti omeopatici. Seppur additato dalla scienza br internazionale, non fu mai licenziato dall’Inserm, cosa che invece br avvenne per la sua segretaria, e continuò i suoi studi fino alla sua br morte. Questo nuovo studio sembrerebbe aver trovato una chiave br scientifica a quello che cercò di provare Benveniste. Che oggi, se fosse br ancora vivo, sarebbe super felice nel leggere quanto scoperto dal team br italo francese e pubblicato su una delle riviste di fisica più br prestigiose al mondo, span style= font-style:italic; Journal of Physics /span . a href= http://iopscience.iop.org/1742-6596/306/1/012007 rel= nofollow target= _blank u Titolo del lavoro pubblicato: Dna, waves and water /u /a , br che ad effetto gioca tra le parole Dna, onde (elettromagnetiche) e br acqua. Ma ancora più importante è il nome di chi ha guidato il team br francese: il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier insieme ai br biologi Lavallee e Aissa. Il secondo gruppo di ricerca, l’italiano, era br invece di fisici. Coordinato da Emilio Del Giudice, (Iib-International br Institute for Biophotonics, di Neuss in Germania) con Giuseppe Vitiello br (fisico teorico del dipartimento di matematica e informatica br dell’Università di Salerno) e Alberto Tedeschi, ricercatore (White Hb di br Milano). /p div style= text-align: justify; span style= font-weight:bold; È stato Montagnier a scoprire /span che alcune sequenze di Dna possono indurre segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali br /div p style= text-align: justify; mantengono poi «memoria» delle caratteristiche del Dna stesso. Che cosa br significa questo? «Innanzitutto», spiega il Nobel, «che si potranno br sviluppare sistemi diagnostici finora mai progettati, basati sulla br proprietà informativa dell’acqua biologica presente nel corpo umano: br malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, artrite br reumatoide, e le malattie virali come Hiv-Aids, influenza A ed epatite br C, informano l’acqua del nostro corpo (acqua biologica) della loro br presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono br essere poi letti e decifrati». /p div style= text-align: justify; span style= font-weight:bold; Nel regno animale, l’acqua rappresenta /span br una quota compresa tra il 90-95% negli organismi inferiori e il 70-80% br /div p style= text-align: justify; in quelli superiori, uomo in testa. E all’interno delle strutture br biologiche, l’acqua si può trovare sia come una molecola sia in forma br combinata. In realtà, l’acqua ha ancora molti «segreti», potendo per br esempio agire come fattore di risonanza magnetica all’interno delle br cellule e riuscire a modificare la sua concentrazione in funzione br dell’invecchiamento. Si può dire che siamo fatti d’acqua: il corpo di un br bambino è composto di liquidi per l’80%, quello di un adulto per il br 60%. Solo negli anziani la percentuale scende un pochino (45%). E il br cervello è l’organo che ne ha di più: nelle cellule, tra le cellule, br tutt’intorno. Galleggia nel liquido. Così come nel grembo materno, il br feto galleggia nel liquido amniotico. Scoprire quindi che la molecola br d’acqua «registra» le onde a bassa frequenza del Dna, le «memorizza» e br le trasmette in un certo senso «amplificandole» apre realmente br importanti prospettive. /p div style= text-align: justify; span style= font-weight:bold; Non solo per la diagnosi però, /span possibili sviluppi di tale scoperta potrebbero anche riguardare la cura. I segnali elettromagnetici presenti nell’acqua, infatti, sono riconducibili alla presenza o meno di una sua «memoria», intervenendo sulla quale si prospettano ampie possibilità di trasmissione dell’azione terapeutica dei principi attivi diluiti nell’acqua stessa. Con la prospettiva di cambiare di fatto la vita a molti pazienti, costretti all’assunzione di indispensabili farmaci salvavita che a volte recano però con sé il rischio di pesanti effetti collaterali. Concetti che scateneranno polemiche così come accadde oltre vent’anni fa per la teoria di Benveniste, all’epoca tacciato di truffa e isolato dalla comunità scientifica. Anche perché la medicina omeopatica e omotossicologica sfrutta da sempre i principi fisici per cui l’acqua può essere «informata» da sostanze in essa diluite. Dopo molti anni le ipotesi di Benveniste sembrano tornare inaspettatamente di attualità. E questa volta con il supporto scientifico della fisica italiana, notoriamente al top mondiale. br br /div div style= text-align: justify; span style= font-weight:bold; La ricerca di Montagnier, Del Giudice e Vitello indica /span la strada per arrivare a una migliore comprensione dei meccanismi di funzionamento del paradigma omeopatico e omotossicologico, ma soprattutto sembra creare la base per una futura generazione di rimedi farmaceutici senza effetti collaterali perché diluiti, che basano il proprio meccanismo d’azione sull’acqua «informata» dal segnale elettromagnetico prodotto da sostanze presenti in essa a bassissime concentrazioni. Acqua «informata» e poi «attivata» tramite peculiari tecnologie chimico-fisiche. /div div style= text-align: justify; span style= font-weight:bold; br La ricerca, vista dal punto di vista dei fisici /span , br /div p style= text-align: justify; ha anche un ulteriore risvolto. Dice Giuseppe Vitiello: «È un passo br ulteriore a dimostrazione che la moderna fisica quantistica può dare un br contributo fondamentale alle ricerche mediche di frontiera». In br parallelo all’acqua «messaggera» del Dna, le ricerche cominciate nel br 1984 dal biochimico giapponese Masaru Emoto dopo aver incontrato il br bio-chimico Lee H. Lorenzen, inventore della span style= font-style:italic; microcluster water /span br (un’acqua energetizzata avente effetti terapeutici). Emoto ha messo a br punto una tecnica di refrigerazione che gli consente di fotografare i br cristalli di diversi tipi di acqua, come quelle degli acquedotti di br diverse città del mondo, e quelle provenienti da sorgenti, laghi, br paludi, ghiacciai. E di fotografare l’acqua esposta a vibrazioni br diverse, come la musica o le parole (pronunciate o anche soltanto br scritte sulle bottiglie che la contengono). Persino dei pensieri. /p div style= text-align: justify; span style= font-weight:bold; I risultati dei suoi esperimenti mostrano /span br /div p style= text-align: justify; che i cristalli cambiano struttura a seconda dei messaggi. L’acqua br trattata con parole «positive» forma cristalli bellissimi, simili a br quelli della neve; l’acqua trattata con parole «negative» invece, br reagisce, creando forme amorfe e prive di armonia geometrica. Le br immagini dei cristalli sono talmente impressionanti che Masaru Emoto ha br deciso di renderle disponibili a tutte le persone interessate, br attraverso la pubblicazione di numerosi libri e attraverso conferenze br che tiene in tutto il mondo. /p div style= text-align: justify; br Mario Pappagallo br /div a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/11_luglio_24/acqua-omeopatia-pappagallo_943d1c4c-b61e-11e0-b43a-390fb6586130.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4181&titolo_sotto=Memoria dell'acqua, si riaccende il dibattito sullomeopatia&ID_cat_new=99News ReikiPrimi giri per le vetture ad idrogeno in Franciahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4192&titolo_sotto=Primi giri per le vetture ad idrogeno in Francia&ID_cat_new=99 - PARIGI- La rivoluzione ecologica è possibile. La soluzione si chiama idrogeno. Vetture dotate di motori elettrici alimentati da idrogeno sono state testate in anteprima, ieri, al Circuit de Marcoussis in Francia. br Entro il 2015, questa nuova tecnologia dovrebbe raggiungere il mercato. br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; e#8232;Più pulita una macchina a idrogeno? /span br Sì. E’ questa  le#039;attrazione principale della nuova rivoluzione tecnologica. Riduce la produzione delle emissioni di carbonio del 20-30% e dovrebbe essere a inquinamento zero . Quando il veicolo è in movimento, è già al 100% ecologico. br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; e#8232;Come funziona: /span br La vettura a idrogeno è equipaggiata con un motore elettrico che produce le#039;elettricità a bordo con una cella a combustibile alimentata da serbatoio di idrogeno e una batteria. Per riempire il serbatoio, il conducente deve andare in una stazione di benzina. Lì, i contenitori di gas di idrogeno inviare refrigerato e compressa ad una pressione di 700 bar in macchina. E in meno di cinque minuti, le#039;auto è pronta a partire per 500 km di strada.e#8232;e#8232; br br style= font-weight: bold; span style= font-weight: bold; Più economica? /span br No, in realtà no. Per eseguire un giro completo pari a 500 km, il conducente dovrà rifornirsi per un corso sostanzialmente equivalente al prezzo dei combustibili usati oggi. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmediterraneo.it/it/scienzae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); ILMEDITERRANEO /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4192&titolo_sotto=Primi giri per le vetture ad idrogeno in Francia&ID_cat_new=99News ReikiItalia: 3.000.000 di nuovi malati con il DSM V. e il Ritalin in USA si prescriverà ai bambini dai 4 anni in poihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4191&titolo_sotto=Italia: 3.000.000 di nuovi malati con il DSM V. e il Ritalin in USA si prescriver ai bambini dai 4 anni in poi&ID_cat_new=99 - La denuncia non è di qualche movimento anti-psichiatrico, ma dal Dott. Allen Frances, coordinatore della task-force del DSM IV, che sta per essere soppiantato dalla nuova edizione, la quale conterrà molte più malattie mentali classificate. Frances (team DSM) “Ormai i produttori di droghe legali sono più responsabili delle dipendenze dei produttori di droghe illegali”. + 40% per i disturbi bipolari, raddoppiate le diagnosi di iperattività infantile. br Poma (Giù le Mani dai Bambini): “In Italia siamo a rischio con 3 milioni di potenziali nuovi pazienti, non dobbiamo commettere gli errori fatti in USA”. br Costa (psichiatra La Sapienza): “Tra le nuove possibili sindromi, il lutto e la dipendenza da caffè: noi medici e specialisti siamo vittima delle mode diagnostiche lanciate dalle multinazionali, attenzione perchè è a rischio l’indipendenza della classe medica” br br “La semplice tristezza e l’astinenza da caffeina stanno per diventare malattie mentali. La prossima edizione del manuale, il DSM-V, in uscita nel 2013, potrebbe far diagnosticare come malati mentali milioni di persone sane, affette da normalissimi problemi di tristezza o sofferenza”. La dichiarazione sarebbe normale se rilasciata da un fervente attivista di un movimento anti-psichiatrico, ma diventa eccezionale se consideriamo che è di un “big-boss” della psichiatria americana, Allen Frances, coordinatore del team di specialisti che ha curato l’edizione attualmente in uso del Manuale Diagnostico per le Malattie Mentali, utilizzato per perfezionare diagnosi da psichiatri di tutto il mondo, la cui 5^ revisione vedrà appunto la luce tra meno di 18 mesi. “Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera e propria inflazione diagnostica - prosegue Frances, che è intervenuto al convegno “Pharmageddon” organizzato presso la Comunità di San Patrignano - e già oggi, ogni anno, il 25% della popolazione statunitense - circa 45 milioni di persone - si vede diagnosticare un disordine mentale, eventualità che sale al 50% degli abitanti se consideriamo le persone anziane. br br Nel DSM-IV (l’edizione attualmente in uso del Manuale, curata da Frances, ndr) abbiamo cercato di essere il più cauti possibile ma non abbiamo comunque evitato l’aumento delle patologie e la conseguente tendenza all’incremento delle diagnosi, a cause della quale i disordini bipolari sono ‘aumentati’ del 40% rispetto a quanto avveniva con la precedente edizione del Manuale (il DSM-III, ndr), quelle di autismo sono cresciute del 25%, e quelle di ADHD, la Sindrome da iperattività e deficit di attenzione dei bambini, sono addirittura raddoppiate, mentre gli antipsicotici sono venduti con un giro d’affari di 50 miliardi di dollari all’anno”. Quella di Frances è una vera confessione-shock, con anche il sapore di un “j’accuse” verso molti Suoi colleghi: “Ormai i produttori di droghe legali sono più responsabili delle dipendenze delle persone rispetto ai produttori di droghe illegali. Il problema non è nella malafede dei membri della Commissione del DSM - prosegue lo psichiatra - ma nella loro appartenenza all’élite del settore psichiatrico: non si rendono conto che le loro indicazioni, in mano a medici frettolosi e non sempre competenti e con la pressione irresponsabile delle industrie farmaceutiche, possono portare a gravi abusi. Le nostre attuali conoscenze fra l’altro non ci permettono la prescrizione preventiva degli psicofarmaci, e sarebbe quindi importante che i medici non eseguano le diagnosi con disinvoltura e valorizzino le terapie relazionali rispetto a quelle farmacologiche”, ha concluso l’esperto americano. br br Sul punto è intervenuto Luca Poma, giornalista e portavoce di “Giù le Mani dai Bambini” (www.giulemanidaibambini.org), il più rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza pediatrica nel nostro paese: “La situazione è assai preoccupante, perchè come ha dichiarato sul Corriere della Sera il giornalista Mario Pappagallo ‘un mondo di pazzi sarebbe un gran bel mercato’, dal momento che solo in Italia ci sarebbero almeno 3 milioni di nuovi potenziali ‘pazienti’, e non pochi tra loro sono in fascia pediatrica. Ci renderemo conto a brevissimo - e a spese della salute nostra e dei nostri bambini - di quanto ciò sia assolutamente vero”, ha concluso Poma. br br Anche Emilia Costa, decana di psichiatria, già titolare della 1^ Cattedra dell’Università “La Sapienza” di Roma e Primario di Psicofarmacologia all’Umberto I°, era nel panel dei relatori di “Pharmageddon”, e ha commentato ironicamente: “Dovrei fare istanza al team di colleghi del DSM V affinchè inseriscano una nuova patologia, la “bulimia da diagnosi”, perchè questo è quello che sta accadendo in America, con influssi concreti anche in Italia: una sistematica medicalizzazione del disagio ad opera di ‘inventori di categorie diagonistiche’ che sono tra l’altro in palese conflitto d’interessi. I miei corrispondenti oltreoceano mi dicono che persino un lutto, che è parte della vita di una persona, potrebbe essere diagnosticato come episodio depressivo sul nuovo Manuale, e che tra le patologie che stanno valutando di inserire c’è anche una non meglio precisata ‘astinenza da caffeina’. Tutto ciò è folle, noi medici e specialisti siamo vittime delle mode diagnostiche lanciate dalle multinazionali: attenzione - ha concluso l’esperta italiana - perchè è veramente a rischio l’indipendenza della classe medica”. br br Intanto, il Wall Street Journal annuncia che l’American Academy of Pediatrics ha stilato le nuove linee guida per la diagnosi della contestata Sindrome da deficit di attenzione e iperattività (bambini agitati e distratti), che suggeriscono di consigliare la prescrizione di Ritalin (metilfenidato) anche a bambini in età prescolare, fin dai 4 anni. Le linee guida americane sono poi recepite in molti paesi del mondo. br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nexusedizioni.it/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Nexus /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4191&titolo_sotto=Italia: 3.000.000 di nuovi malati con il DSM V. e il Ritalin in USA si prescriver ai bambini dai 4 anni in poi&ID_cat_new=99News ReikiNeutrini più veloce della luce, Albertini: Ora bisognerà riscrivere i manuali di fisicahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4188&titolo_sotto=Neutrini pi veloce della luce, Albertini:"Ora bisogner riscrivere i manuali di fisica"&ID_cat_new=99 - h2 style= text-align: justify; Tgcom ha intervistato le#039;Einstein italiano a capo della ricerca che sta scuotendo il mondo scientifico /h2 div style= text-align: justify; br span class= dataArticolo 19:36 /span - In br mattinata è arrivata la conferma: i risultati ottenuti dalle#039;esperimento br Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) dimostrerebbero che la velocità della br luce è un limite superabile. Una scoperta epocale che, se confermata, br farebbe cadere la teoria della relatività di Einstein. Valerio Rossi br Albertini, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso br l’Istituto della Materia, spiega a Tgcom il significato di questa br scoperta. /div div style= text-align: justify; class= Paragraph p strong Sig. Albertini, può spiegarci la portata di questa scoperta? /strong br “Io br sarei cauto nel chiamarla scoperta, perché ci sarà bisogno di altre br evidenze sperimentali per confermarla, quindi per ora dobbiamo usare br formule dubitative. Comunque sia, se questo risultato fosse confermato br attraverso altri esperimenti, allora dovremmo ripensare alla teoria br della relatività di Eistein.” br br strong Come si è svolto l’esperimento? /strong br br “A Ginevra sono state generate delle particelle, i neutrini, che sono br state poi sparate in direzione del Gran Sasso, hanno attraversato la br crosta terrestre per 730 km e sono state rivelate nei laboratori del br Gran Sasso. Un team di ricercatori guidato dall’italiano Antonio br Ereditato ha osservato che il tempo impiegato dai neutrini per coprire br questa distanza sarebbe inferiore (di 60 nanosecondi) al tempo che br avrebbe impiegato un raggio di luce. Quindi qualora l’esperimento fosse br confermato, significherebbe che la luce non è l’entità fisica più veloce br dell’universo come era stato ipotizzato sotto forma di dogma nella br teoria di Eistein.” br strong br Perché questa scoperta potrebbe essere così importante? /strong br br “Dal 1905 la teoria della relatività non è mai stata contraddetta dai br dati sperimentali di qualunque esperimento, quindi sarebbe la prima br volta in cui si osserva un’anomalia che induca a pensare che la luce br possa non essere l’entità più veloce dell’universo. Significherebbe br riconsiderare la teoria della relatività che si considerava una delle br teorie più solide e infallibili della storia della fisica e quindi di br conseguenza riconsiderare la percezione che abbiamo dell’intero universo br intorno a noi.” br br strong E /strong strong come cambierebbe la nostra vita nel quotidiano? /strong br br “Nell’immediato, nella vita di tutti i giorni, non ci sarebbero grandi br ripercussioni, un po’ come quando si capì che è la terra a girare br attorno al sole e non viceversa. Però se questi risultati fossero br confermati, dovrebbe essere elaborata una nuova teoria che ne tenga br conto e ciò potrebbe avere ripercussioni nell’ambito della logica br matematica. La logica si basa infatti sul principio di causalità (ogni br effetto è necessariamente conseguente alla sua causa) e questo in fisica br si traduceva nella certezza che la velocità della luce fosse br insuperabile. Insomma, nel quotidiano la conseguenza più significativa br potrebbe essere quella di dover riscrivere tutti i libri di fisica.” /p /div div style= text-align: justify; class= firma Marco Mugnaioli /div br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/abruzzo/articoli/1022273/i-neutrini-sono-piu-veloci-della-luce-cade-la-teoria-della-relativita.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4188&titolo_sotto=Neutrini pi veloce della luce, Albertini:"Ora bisogner riscrivere i manuali di fisica"&ID_cat_new=99News ReikiSCIENZA: GELMINI, SCOPERTA CERN DI FONDAMENTALE IMPORTANZAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4189&titolo_sotto=SCIENZA: GELMINI, SCOPERTA CERN DI FONDAMENTALE IMPORTANZA &ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; (AGENPARL) - Roma, 23 set - “La scoperta del Cern di Ginevra e br dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare è un avvenimento scientifico br di fondamentale importanza. Rivolgo il mio plauso e le mie più sentite br congratulazioni agli autori di un esperimento storico. Sono br profondamente grata a tutti i ricercatori italiani che hanno contribuito br a questo evento che cambierà il volto della fisica moderna. Il br superamento della velocità della luce è una vittoria epocale per la br ricerca scientifica di tutto il mondo. Alla costruzione del tunnel tra br il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto br l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi br stimabile intorno ai 45 milioni di euro. Inoltre, oggi l’Italia br sostiene il Cern con assoluta convinzione, con un contributo di oltre 80 br milioni di euro l’anno e gli eventi che stiamo vivendo ci confermano br che si tratta di una scelta giusta e lungimirante”. Lo dichiara il br Ministro delle#039;Istruzione Mariastella Gelmini. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agenparl.it/articoli/news/cultura/20110923-scienza-gelmini-scoperta-cern-di-fondamentale-importanzae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4189&titolo_sotto=SCIENZA: GELMINI, SCOPERTA CERN DI FONDAMENTALE IMPORTANZA &ID_cat_new=99News ReikiNeutrini più veloce della luce, Albertini: Ora bisognerà riscrivere i manuali di fisicahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4190&titolo_sotto=Neutrini pi veloce della luce, Albertini: "Ora bisogner riscrivere i manuali di fisica"&ID_cat_new=99 - h2 style= text-align: justify; Tgcom ha intervistato le#039;Einstein italiano a capo della ricerca che sta scuotendo il mondo scientifico /h2 div style= text-align: justify; br span class= dataArticolo 19:36 /span - In br mattinata è arrivata la conferma: i risultati ottenuti dalle#039;esperimento br Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso) dimostrerebbero che la velocità della br luce è un limite superabile. Una scoperta epocale che, se confermata, br farebbe cadere la teoria della relatività di Einstein. Valerio Rossi br Albertini, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso br l’Istituto della Materia, spiega a Tgcom il significato di questa br scoperta.  /div div style= text-align: justify; class= Paragraph p strong Sig. Albertini, può spiegarci la portata di questa scoperta? /strong br “Io br sarei cauto nel chiamarla scoperta, perché ci sarà bisogno di altre br evidenze sperimentali per confermarla, quindi per ora dobbiamo usare br formule dubitative. Comunque sia, se questo risultato fosse confermato br attraverso altri esperimenti, allora dovremmo ripensare alla teoria br della relatività di Eistein.” br br strong Come si è svolto l’esperimento? /strong br br “A Ginevra sono state generate delle particelle, i neutrini, che sono br state poi sparate in direzione del Gran Sasso, hanno attraversato la br crosta terrestre per 730 km e sono state rivelate nei laboratori del br Gran Sasso. Un team di ricercatori guidato dall’italiano Antonio br Ereditato ha osservato che il tempo impiegato dai neutrini per coprire br questa distanza sarebbe inferiore (di 60 nanosecondi) al tempo che br avrebbe impiegato un raggio di luce. Quindi qualora l’esperimento fosse br confermato, significherebbe che la luce non è l’entità fisica più veloce br dell’universo come era stato ipotizzato sotto forma di dogma nella %0http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4190&titolo_sotto=Neutrini pi veloce della luce, Albertini: "Ora bisogner riscrivere i manuali di fisica"&ID_cat_new=99News ReikiUn altro fiume scorre sotto il Rio delle Amazzonihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4187&titolo_sotto=Un altro "fiume" scorre sotto il Rio delle Amazzoni&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; Un altro corso de#039;acqua sotterraneo scorre a 4 chilometri di profondità br sotto il Rio delle Amazzoni. Si chiama Rio Hamza, in onore di uno degli br scienziati brasiliani che le#039;ha scoperto, è lungo quanto il suo vicino - br 6 mila chilometri circa - ma è molto più ampio (da 200 a 400 br chilometri, contro i 100 chilometri massimi di larghezza del Rio delle br Amazzoni). Le#039;esistenza di questo fiume è stata provata analizzando i br flussi de#039;acqua che scorrono alle#039;interno dei pozzi scavati lungo il Rio br delle Amazzoni dalla compagnia petrolifera Petrobas negli anni e#039;70-e#039;80. br Secondo gli esperti, tuttavia, non si tratterebbe di un fiume vero e br proprio: con ogni probabilità, infatti, le sue acque sono salate, e br scorrono con una lentezza inferiore a quella dei ghiacciai: pochi br centimetri alle#039;anno. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/natura-e-ambiente/natura/29082011-1010-289-un-altro-fiume-scorre-sotto-il-rio-delle-amazzoni_C13.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br br Articolo originale a href= javascript:window.open(e#039;http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-14693637e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4187&titolo_sotto=Un altro "fiume" scorre sotto il Rio delle Amazzoni&ID_cat_new=99News ReikiCalendario Maya: Scioccante rivelazioni sul 2012 dal governo messicanohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4186&titolo_sotto=Calendario Maya: Scioccante rivelazioni sul 2012 dal governo messicano&ID_cat_new=99Il governo messicano promette di rivelare sconvolgenti segreti, tenuti nascosti da 80 anni, sulla civiltà Maya, prima della fine del 2012. - p Una notizie molto strana in una strana rovente giornata di agosto br 2011, manca poco alla fine delle#039;anno e il 2012 si avvicina, pensavo che br ormai più nulla sarebbe venuto a movimentare il dibattito sulla fatidica br data della fine del mondo o delle#039;inizio della nuova era, a secondo br delle varie versioni, ma mi sbagliavo...ecco cosa ho trovato oggi sul br sito delle#039;autorevole Reuters. /p br p br Il governo messicano avrebbe rilasciato ai produttori di un br documentario, Rivelazioni del Maya per il 2012  e oltre , delle br informazioni tenute segrete da 80 anni sulla data della fine del br calendario Maya. /p br p Le rivelazioni riguarderebbero la sagezza dei Maya e le loro br convinzioni sulle future catastrofi, le dette rivelazione sono state br definite scioccante dal produttore del documentario Raul Julia-Levy, br figlio delle#039;attore Raul Julia. /p br p Le#039;accordo consentirà a Raul Julia-Levy di poter filmare in luoghi mai visti prima. br br br I Maya hanno costruito una piramide sopra une#039;altra, ha detto il br ministro del Turismo dello stato messicano di Campeche Luis Augusto br Garcia Rosado. Nel sito di Calakmul, i ricercatori delle#039; INAH (Istituto br Nazionale di Antropologia e Storia) hanno scoperto delle camere br alle#039;interno della piramide che non sono mai stati viste o esplorate br prima. br br E stiamo lavorando a questo film documentario lì, per vedere cosa è stato scoperto alle#039;interno della piramide . br br br Julia-Levy ha detto che era stato messo a conoscenza delle informazioni br segrete sui Maya dalle#039;ex presidente messicano Vicente Fox (un amico br della sua famiglia) e che ci sono voluti quattro anni di telefonate per br ottenere finalmente le#039;OK dalle#039;attuale presidente del Messico Felipe br Calderon. /p br p Questo è molto importante per le#039;umanità, non solo per il Messico , br ha detto Julia-Levy. Questa informazione è stata protetta per 80 anni, e br ora è importante che la gente capisca la serie di eventi che stanno br arrivando, e le conseguenze per tutti noi. /p p Alla domanda se il film coinvolgerà gli alieni, gli elementi mistici o br scenari apocalittici che hanno alimentato la fantasia popolare, br Julia-Levy ha rifiutato di rispondere. br br Non sono autorizzato a br parlare di questo, ha detto. Tutto sta per uscire in tempo, ma non br posso fare commenti sugli alieni o il 2012. br br Posso solo dire che br il governo messicano si prepara a raccontare alle#039;umanità alcune cose del br mondo, fondamentali per noi, per il modo in cui viviamo, per il modo in br cui stiamo gestendo le cose sul nostro pianeta . br br Vi lascio alla lettura completa delle#039;articolo: /p br p a title= QUI href= http://www.reuters.com/article/2011/08/17/idUS269735214920110817 target= _self http://www.reuters.com/article/2011/08/17/idUS26973521492... /a /p p br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://astronews.myblog.it/archive/2011/08/21/maya-e-2012-a-breve-clamorosa-rivelzione-del-governo-messica.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p p style= text-align: center; a href= http://astronews.myblog.it/media/01/01/1875545098.jpg target= _blank br /a /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4186&titolo_sotto=Calendario Maya: Scioccante rivelazioni sul 2012 dal governo messicano&ID_cat_new=99News ReikiJudo, super-cintura nera a 98 anni: Keiko ottiene e#039;e#039;il decimo dane#039;e#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4185&titolo_sotto=Judo, super-cintura nera a 98 anni: Keiko ottiene ''il decimo dan''&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; A 98 anni Keiko Fukuda, une#039;anziana signora originaria di Tokyo e br residente ormai da anni a San Francisco, è diventata la prima donna ad aver raggiunto il più alto riconoscimento nel Judo: il decimo dan. Ci sono soltanto altre tre persone, al mondo, che possono indossare la sua stessa cintura nera. E sono tutti uomini. Molto tempo fa Keiko, ultima allieva vivente di Kano Jigoro, fondatore del judo, ha abbandonato il Giappone - mandando alle#039;aria anche il suo matrimonio - perché nel suo br paese gli uomini, anche se tecnicamente inferiori alle donne, avevano accesso alle cinture più alte in tempi molto più rapidi. Una forma di discriminazione che ha spinto la donna a volare in America, dove tuttora insegna judo, a San Francisco, presso il Soko Joshi Women’s Judo eamp; Self Defense Club. Le immagini che state vedendo sono estratte da un documentario sulla sua storia - in lavorazione, previsto per il 2012 - dal titolo Sii forte, Sii gentile, Sii bellissima . Tre insegnamenti che le#039;anziana Keiko è solita dare alle sue allieve. br br (a cura di Pier Luigi Pisa) br /div br a href= javascript:window.open(e#039;http://tv.repubblica.it/sport/judo-super-cintura-nera-a-98-anni-keiko-ottiene-il-decimo-dan/74207?videoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br br br iframe src= http://www.youtube.com/embed/XHdPh3CEfGM allowfullscreen= width= 560 frameborder= 0 height= 349 /iframe brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4185&titolo_sotto=Judo, super-cintura nera a 98 anni: Keiko ottiene ''il decimo dan''&ID_cat_new=99News ReikiPutin alla scoperta della Atlantide russahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4184&titolo_sotto=Putin alla scoperta della Atlantide russa&ID_cat_new=99 - Vedi le immagini pubblicate a href= javascript:window.open(e#039;http://foto.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Notizie/Europa/2011/putin-archeologo/putin-archeologo_fotogallery.php?id=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4184&titolo_sotto=Putin alla scoperta della Atlantide russa&ID_cat_new=99News ReikiNuova serie di crop circles a West Woodhay Down, Nr Inkpen, Wiltshire.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4183&titolo_sotto=Nuova serie di crop circles a West Woodhay Down, Nr Inkpen, Wiltshire.&ID_cat_new=99Le foto spettacolari di questa fantastica formazione a forma di serpente. - p Nuova serie di a title= crop circles href= http://www.articolienews.com/crop-circles-cerchi-nel-grano/ crop circles /a a West Woodhay Down, Nr Inkpen, Wiltshire. /p br p Le foto spettacolari di questa fantastica formazione a forma di serpente. /p p Vedi le immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://www.articolienews.com/cerchi-nel-grano/cerchi-nel-grano-del-29-07-2011/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4183&titolo_sotto=Nuova serie di crop circles a West Woodhay Down, Nr Inkpen, Wiltshire.&ID_cat_new=99News ReikiIl più antico goniometro, nella tomba delle#039;architetto delle piramidihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4182&titolo_sotto=Il pi antico goniometro, nella tomba dell'architetto delle piramidi&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.antikitera.net/news.asp?ID=10724e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4182&titolo_sotto=Il pi antico goniometro, nella tomba dell'architetto delle piramidi&ID_cat_new=99News ReikiViaggi astrali? No, instabilità neuralihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4180&titolo_sotto=Viaggi astrali? No, instabilit neurali&ID_cat_new=9918/07/2011 - le esperienze di viaggi fuori del corpo (oobe) sarebbero un fattore neurologico - h2 style= text-align: justify; class= catenaccio I cosiddetti viaggi astrali, o OOBE esperienze br fuori del corpo, non sarebbero altro che instabilità neurali nei lobi br temporali del cervello, secondo un nuovo studio /h2 div style= text-align: justify; br br br br br br /div p style= text-align: justify; class= bodytext Sono conosciute con diversi nomi le esperienze br fuori del corpo: c’è chi le chiama viaggi astrali, chi OOBE, l’acronimo br di Out of Body Experiences. Ma, in sostanza, si tratta di particolari br situazioni in cui la persona ha la sensazione di uscire dal proprio br corpo e compiere, in alcuni casi, dei propri e veri spostamenti nello br spazio. br br Spesso queste esperienze, laddove non siano materia di br vanto di qualche “guru” new age, sono associate a eventi traumatici come br incidenti, malattie come l’epilessia, l’emicrania o altre patologie br mentali. Tuttavia, si ritiene che anche le persone perfettamente normali br possano avere di queste esperienze extracorporee. br br Incuriositi br dal fenomeno, i ricercatori del Behavioural Brain Sciences Centre, br presso la School of Psychology dell’Università di Birmingham, hanno br deciso di condurre uno studio per analizzare e comprendere cosa provochi br queste esperienze. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista i Cortex /i di Elsevier. br Il br dottor Jason Braithwaite e colleghi hanno indagato i fattori br sottostanti associati alla propensione degli individui sani ad avere br une#039;OOBE. Lo scopo dello studio è stato quello di capire come queste br “allucinazioni” possano verificarsi, come lavori il normale processo br mentale “nel corpo” e perché, quando si rompe, produca queste esperienze br sorprendenti. br br Per fare ciò, i ricercatori hanno reclutato un br gruppo di persone normali, tra cui vi erano anche alcuni “viaggiatori br fuori del corpo”, noti anche per la loro predisposizione a esperienze br percettive insolite. Dalle analisi condotte gli autori dello studio br hanno scoperto che i viaggiatori riportavano significativamente più di br un particolare tipo di esperienza: quelle note per essere associate ad br anomalie neuro-elettriche nei lobi temporali del cervello, così come br quelle associate a distorsioni nel trattamento dei dati basati sul br processo mentale nel corpo. br Queste stesse persone, hanno mostrato di br avere maggiori difficoltà a percepire e inquadrare la prospettiva di una br figura mostrata loro sullo schermo di un computer. br br Secondo i br ricercatori, queste esperienze –anche nelle persone sane – sono frutto br di allucinazioni, a loro volta frutto di anomalie nelle attività br neuro-elettriche dei lobi temporali e altresì da alterazioni nel br rappresentare il corpo da parte del cervello. br Peccato! Pensavamo già a un bel viaggetto tutto spesato e rilassante da qualche parte “la fuori”. Sarà per la prossima volta. br [ i lmesdp /i ] /p p style= text-align: justify; class= bodytext br /p p style= text-align: justify; class= bodytext a href= javascript:window.open(e#039;http://www3.lastampa.it/benessere/sezioni/corpo-e-psiche/articolo/lstp/411977/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4180&titolo_sotto=Viaggi astrali? No, instabilit neurali&ID_cat_new=99News ReikiScoperta Atlantide? Sotto l’Atlantico un’area sconosciutahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4179&titolo_sotto=Scoperta Atlantide? Sotto lAtlantico unarea sconosciuta &ID_cat_new=99 - ROMA- Sepolto sotto i sedimenti marini dell’Atlantico settentrionale br si trova un antico paesaggio, fatto da letti di fiumi che tagliano in br due antiche vette. I geologi inglesi mentre stavano raccogliendo dei br dati per le compagnie petrolifere, hanno strong scoperto un paesaggio risalente a 56 milioni di anni fa dove forse si trovava la maestosa città di Atlantide /strong . br p   /p br p “ em strong Sembra che il fondo atlantico assomigli ad una paesaggio ricorda la terraferma, potrebbe anche esserci la leggendaria Atlantide /strong /em ”, ha raccontato Nicky White geologo delle#039;Università di Cambridge in Gran Bretagna. “ em strong Ee#039; come un se fosse un paesaggio fossile, conservato a 2 km sotto il fondo marino”. /strong /em /p br p   /p br p Finora, i dati hanno rivelato un paesaggio di circa 10mila km br quadrati, a ovest della Orcadi che si estendeva sopra il livello del br mare. White e colleghi credono che la regione sia solo una parte di br un’area più ampia, che si estende dalla Scozia fino ai fiordi norvegesi. /p br p   /p br p La scoperta è emersa dai dati raccolti da una società che si occupa br di monitoraggio sismico che ha utilizzato un avanzato ecoscandaglio, per br scandagliare il fondo. L’apparecchiatura usa l’aria compressa che viene br liberata da un cilindro metallico, producendo onde sonore che viaggiano br sul fondo delle#039;oceano e sotto di esso, attraversando diversi strati di br sedimenti. Ogni volta che queste onde sonore incontrano un cambiamento br del terreno, un eco rimbalza su di esso e lo rispedisce l sonar. “ em strong I br microfoni che la nostra nave ha trascinato dietro di sé hanno br registrato questi suoni, le informazioni contenute in essi possono br essere utilizzati per costruire immagini tridimensionali della roccia br sedimentata al di sotto della terra /strong /em ”, ha spiegato White. /p br p   /p br p I ricercatori hanno rintracciato anche otto grandi fiumi e hanno trivellato il suolo trovando strong tracce di polline e carbone, la prova della vita terrestre. /strong br Ma al di sopra e al di sotto di questi depositi, hanno scovato prove di br un ambiente terrestre, tra cui piccoli fossili che indicano che la br terra è salita al di sopra del mare e poi è sprofondata nuovamente. /p br p   /p br p I ricercatori si sono posti subito una domanda: strong cos’è che ha br fatto innalzare la crosta terrestre e poi l’ha nuovamente scagliata br negli abissi? Una questione a cui ancora non si è riusciti a dare una br risposta. /strong Per risolvere questo problema è stata creata una br task-force di ricercatori che sono già all’opera, perché nulla di simile br è mai stato scoperto. /p br p   /p br p La scoperta dei geologi è sicuramente molto importante, se si br trovasse la favolosa città di Atlantide si dovrebbero riscrivere tutti i br libri di storia ma per adesso strong il mito rimane leggenda . /strong /p br br br span class= allmode_datearticle Giovedì 14 Luglio 2011 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmediterraneo.it/it/scienza/scoperta-atlantide-sotto-l-atlantico-un-area-sconosciutae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4179&titolo_sotto=Scoperta Atlantide? Sotto lAtlantico unarea sconosciuta &ID_cat_new=99News ReikiScie chimiche: la protesta del Comitato davanti alle#039;Arpathttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4176&titolo_sotto=Scie chimiche: la protesta del Comitato davanti all'Arpat &ID_cat_new=99 - br div style= text-align: justify; iframe width= 425 height= 349 src= http://www.youtube.com/embed/ib--W3KppnE frameborder= 0 allowfullscreen /iframe br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4176&titolo_sotto=Scie chimiche: la protesta del Comitato davanti all'Arpat &ID_cat_new=99News ReikiReiki al I° Congresso Internazionale di Oncologia integrativa - Buenos Aireshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4177&titolo_sotto=Reiki al I Congresso Internazionale di Oncologia integrativa - Buenos Aires&ID_cat_new=99 - Vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.575e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4177&titolo_sotto=Reiki al I Congresso Internazionale di Oncologia integrativa - Buenos Aires&ID_cat_new=99News ReikiMeditazione trascendentale e malattie cardiovascolarihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4178&titolo_sotto=Meditazione trascendentale e malattie cardiovascolari&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; span class= titolo Le persone affette da malattie cardiovascolari che, br a fianco della terapia tradizionale, praticano le tecniche anti-stress br della Meditazione Trascendentale vedono ridotti i tassi di mortalità br per infarto e ictus del 47 per cento rispetto ai controlli /span br br br br br br br br /div div style= text-align: justify; class= fotoleft div style= text-align: center; br br /div div class= border1 div style= text-align: center; br br /div div style= text-align: center; class= border2 img src= http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/misc/scienze/2011/06/29/jpg_1348499.jpg border= 0 /div br br /div br br /div div style= text-align: justify; br br br br Le persone affette da malattie cardiovascolari che praticano le br tecniche di riduzione dello stress messe a punto dalla Meditazione br Trascendentale hanno tassi di mortalità per infarto e ictus inferiori br del 47 per cento rispetto ad analoghi pazienti che hanno seguito un br programma di educazione alla salute. Ee#039; questo il risultato di uno br studio condotto presso il Medical College of Wisconsin, a Milwaukee, br pubblicato sugli em Archives of Internal Medicine. /em br br Lo br studio, durato nove anni, è stato condotto su 201 pazienti br afro-americani con età media di 59 anni, sofferenti di stenosi br coronarica assegnati in modo casuale a uno di due gruppi: il primo br praticava le tecniche di Meditazione Trascendentale, il secondo seguiva br corsi di educazione alla salute che facevano riferimento ai fattori di br rischio tradizionali e portavano a modificazioni della dieta e a un br aumento delle#039;esercizio fisico. Durante questo periodo, i partecipanti br allo studio hanno continuato ad assummere i farmaci per i fattori di br rischio di malattie cardiovascolari, tra cui anti-ipertensivi e farmaci br contro le iperlipidemie, eventualmente prescritti. br br Questi br risultati costituiscono la più significativa documentazione finora br prodotta delle possibilità di intervento sulle relazioni mente-corpo br nelle malattie cardiovascolari, e indicano che la riduzione dello stress br con la tecnica TM è un approccio efficace nella prevenzione delle br malattie cardiache , ha detto Robert Schneider, uno degli autori. br br br Le#039;effetto, osservano i ricercatori, è sempre rilevabile, tuttavia, è br maggiore nei soggetti che stanno assumendo regolarmente i farmaci br standard , ha detto Schneider. br br Di conseguenza, la meditazione br dovrebbe essere considerata un complemento e non un sostituto delle br consuete cure mediche , ha concluso Theodore Kotchen che ha partecipato br allo studio. (gg) br br a href= javascript:window.open(e#039;http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1348497e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /div br br br br br br br br br br br br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4178&titolo_sotto=Meditazione trascendentale e malattie cardiovascolari&ID_cat_new=99News ReikiSPAZIO: UN ITALIANO SCOPRE LA FACCIA DI GANDHI SU MARTEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4174&titolo_sotto=SPAZIO: UN ITALIANO SCOPRE LA FACCIA DI GANDHI SU MARTE&ID_cat_new=99 - Leggi e vedi la foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201106141952-ipp-rt10271-spazio_un_italiano_scopre_la_faccia_di_gandhi_su_martee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4174&titolo_sotto=SPAZIO: UN ITALIANO SCOPRE LA FACCIA DI GANDHI SU MARTE&ID_cat_new=99News ReikiPIANETA TERRA, ALLARME CAMPO MAGNETICOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4175&titolo_sotto=PIANETA TERRA, ALLARME CAMPO MAGNETICO&ID_cat_new=99in atto una accelerazione dello sfaldamento del campo magnetico - table width= 651 border= 0 cellpadding= 0 cellspacing= 0 tbody tr td valign= top span class= testonews div style= text-align: justify; font size= 3 span style= font-weight: bold; PIANETA TERRA, ALLARME CAMPO MAGNETICO: in atto una accelerazione dello sfaldamento del campo magnetico. /span Ultime notizie Roma - /font font size= 3 Gli scienziati sono particolarmente preoccupati per il rapido /font font size= 3 depauperamento del campo magnetico della Terra. Nel lontano passato ciò è accaduto più /font font size= 3 volte, ma in un modo graduale, tale da riavviare subito dopo la ricomposizione del campo /font font size= 3 geomagnetico. Sintomi di questo depauperamento sono stati notati dagli scienziati anche negli /font font size= 3 strati inferiori delle#039;atmosfera bombardati da raggi gamma provenienti dallo spazio e non più /font font size= 3 bloccati dalla Esosfera, dalla Stratosfera e soprattutto dalla fascia di ozono ( 30/ 25 Km di /font font size= 3 altezza). span style= font-weight: bold; text-decoration: underline; Questa rapida diminuzione delle difese intorno alla Terra sono in parte attribuite /span /font font style= font-weight: bold; text-decoration: underline; size= 3 alle anomalie del Sole che si riscontrano da qualche anno (prima una fase di quiescenza /font font size= 3 span style= font-weight: bold; text-decoration: underline; esagerata ed ora una ripresa violenta delle tempeste solari) /span . /font br br br font size= 3 Comunque stanno le cose ci siamo chiesti se ciò può comportare rischi per la vita sulla Terra e /font font size= 3 per questo ci siamo rivolti ai fisici delle#039;atmosfera: /font font style= font-weight: bold; text-decoration: underline; size= 3 Ma che cosa accadrebbe se il campo magnetico scomparisse completamente? /font font size= 3 br Nel corso dei miliardi di anni di evoluzione del nostro pianeta, il campo magnetico è /font font size= 3 diminuito di intensità molte centinaia di volte, per poi riacquistare vigore successivamente. /font br font size= 3 Sono cambiamenti che si verificano in centinaia di migliaia di anni, molto lenti, graduali, /font font size= 3 spesso con delle oscillazioni su scala temporale minore. Tuttavia span style= font-weight: bold; text-decoration: underline; non ci sono tracce di /span /font font style= font-weight: bold; text-decoration: underline; size= 3 estinzioni di massa causate da questo fenomeno: il campo magnetico è stato nullo o molto /font font style= font-weight: bold; text-decoration: underline; size= 3 minore di oggi per un periodo di tempo fortunatamente troppo breve perché la sua assenza /font font size= 3 span style= font-weight: bold; text-decoration: underline; potesse produrre conseguenze perniciose /span . /font br br br font size= 3 Il campo magnetico terrestre, infatti, svolge un ruolo fondamentale per il mantenimento di /font font size= 3 condizioni ambientali favorevoli alla vita sul nostro pianeta. span style= font-weight: bold; text-decoration: underline; Grazie al campo magnetico, sia i /span /font font style= font-weight: bold; text-decoration: underline; size= 3 raggi cosmici, cioè quelle particelle cariche di alta energia che piovono sulla Terra dallo /font font style= font-weight: bold; text-decoration: underline; size= 3 spazio profondo, sia il vento solare, cioè quelle particelle cariche che provengono dalla corona /font font style= font-weight: bold; text-decoration: underline; size= 3 solare, sono in gran parte deviate o rallentate prima di raggiungere gli strati atmosferici. /font br font size= 3 Se questo non accadesse, i raggi cosmici e il vento solare depositerebbero grandi quantità di /font font size= 3 energia in atmosfera attraverso gli urti con il gas. Questo causerebbe un riscaldamento /font font size= 3 atmosferico, che avrebbe come conseguenza la perdita dell’atmosfera stessa per evaporazione. /font br font size= 3 Incidentalmente, questa è proprio una delle ipotesi per spiegare l’assenza di atmosfera su /font font size= 3 Marte, che è privo, appunto, anche di campo magnetico. br br br /font font size= 3 Fra l’altro un’atmosfera molto più rarefatta di quella attuale non sarebbe più in grado di /font font size= 3 assorbire la radiazione solare di alta energie né gran parte delle particelle di alta energia che /font font size= 3 costituiscono i raggi cosmici stessi: span style= font-weight: bold; text-decoration: underline; la superficie della Terra sarebbe raggiunta da dosi di /span /font font size= 3 span style= font-weight: bold; text-decoration: underline; radiazione ionizzante sufficienti per sterilizzarla /span . /font br font size= 3 Tuttavia, il fatto che il campo magnetico si stia riducendo non significa affatto che scomparirà /font font size= 3 per sempre. È vero, invece, che il campo magnetico terrestre ci ha abituato a variazione e /font font size= 3 oscillazioni di intensità e di direzione su diverse scale temporali. Ben sappiamo che le bussole /font font size= 3 dei navigatori del ‘700 oggi non sono affidabili: il polo sud magnetico ha vagabondato per /font font size= 3 1100 km dall’800 a oggi. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.it/14668-pianeta-terra-allarme-campo-magnetico-in-atto-una-accelerazione-dello-sfaldamento-del-campo-magnetico.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /font div style= text-align: right; font size= 3 span style= font-style: italic; Accademia Kronos /span /font br /div /div br /span br br br /td br td br /td /tr /tbody /tablehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4175&titolo_sotto=PIANETA TERRA, ALLARME CAMPO MAGNETICO&ID_cat_new=99News ReikiCatania, orologi digitali impazziti scatta la caccia al poltergeist /il videohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4170&titolo_sotto=Catania, orologi digitali impazziti scatta la caccia al "poltergeist"/il video&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo e vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://palermo.repubblica.it/cronaca/2011/06/08/news/catania_orologi_digitali_impazziti_scatta_la_caccia_al_poltergeist-17409229/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4170&titolo_sotto=Catania, orologi digitali impazziti scatta la caccia al "poltergeist"/il video&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: dopo 90 anni ecco dizionario lingua Mesopotamiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4171&titolo_sotto=Archeologia: dopo 90 anni ecco dizionario lingua Mesopotamia&ID_cat_new=99 - p style= padding: 0pt; br br Ci sono voluti 90 anni di lavoro, ma finalmente la lingua di Hammurabi e di Sargon il Grande, che si ritiene essere il primo capo di un impero nella storia, ha un suo dizionario. Lo hanno annunciato i ricercatori delle#039;università di Chicago, che hanno completato la raccolta dei linguaggi e dialetti delle#039;antica Mesopotamia. br br Le#039;opera di 21 volumi, i cui lavori sono iniziati nel 1921 br nelle#039;università americana, raccoglie quello che si crede sia il primo br sistema di scrittura mai inventato, nato tra il Tigri e le#039;Eufrate, e br conta 28 mila vocaboli che coprono un periodo tra il 2500 avanti Cristo e il 100 d.C.. Di ogni parola sono presentati i vari significati e anche il luogo dove è riportata, dalle antiche tavolette trovate dagli archeologi alle citazioni nei documenti scritti successivamente. br br Diciassette pagine, sottolineano gli autori, sono dedicate soltanto alla parola e#039;umue#039;, che vuol dire e#039;giornoe#039;. Il dizionario è uno strumento indispensabile per chi studia queste antiche civiltà - ha spiegato Gil Stein, direttore delle#039;istituto che ha realizzato le#039;opera - scorrendolo si capisce che questo non era un linguaggio limitato a re e nobili, ma che era parlato dalla gente, che lo utilizzava per le necessità di tutti i giorni che non erano molto diverse dalle nostre . br /p p style= padding:0; Le#039;edizione cartacea del dizionario costa quasi 2mila dollari, fanno br sapere gli autori, ma si può scaricare gratuitamente da Internet alla pagina: http://oi.uchicago.edu/research/pubs/catalog/cad/. br br /p p style= padding-bottom: 1em; margin-top: -1em; sda-ats /p p style= padding-bottom: 1em; margin-top: -1em; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Archeologia:_dopo_90_anni_ecco_dizionario_lingua_Mesopotamia.html?cid=30419746e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4171&titolo_sotto=Archeologia: dopo 90 anni ecco dizionario lingua Mesopotamia&ID_cat_new=99News ReikiTURISMO: I BRONZI DI RIACE SCATENANO LA e#039;GUERRA DELLO SPOTe#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4172&titolo_sotto=TURISMO: I BRONZI DI RIACE SCATENANO LA 'GUERRA DELLO SPOT'&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo e vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/cronaca/notizie/201106081837-cro-rt10237-turismo_i_bronzi_di_riace_scatenano_la_guerra_dello_spote#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4172&titolo_sotto=TURISMO: I BRONZI DI RIACE SCATENANO LA 'GUERRA DELLO SPOT'&ID_cat_new=99News ReikiSensazionale scoperta in Antartide: Team di scienziati scopre una “porta” spazio-temporalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4173&titolo_sotto=Sensazionale scoperta in Antartide: Team di scienziati scopre una porta spazio-temporale&ID_cat_new=99 - di strong Roberto Mattei /strong br p style= text-align: justify; img src= http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRtsDCdrCujAxcNvgk5dIsMstJZyUbdCWygtC811YPPFj1OxAt6YQYAtMxcnA style= float: left; margin-left: 5px; margin-right: 5px; width= 150 border= 0 height= 98 Le#039;Antartide br non finirà mai di stupire e regalare nuove sorprese. Il continente più br gelido, remoto e inospitale della Terra, con temperature che toccano br anche i -80 gradi centigradi, potrebbe nascondere un vero e proprio br museo archeologico, sotto la spessa coltre di ghiaccio che avvolge il 95 br per cento del suo territorio e che raggiunge una profondità media di br oltre 2000 metri. Qui, 4 mila scienziati, di 46 paesi del mondo, br conducono da oltre cinquante#039;anni le ricerche più impensabili e l sempre br in questo luogo avvengono strani e incredibili fenomeni scientifici, br alcuni dei quali ancora inspiegabili. /p br br p Ee#039; ciò che è accaduto a un team di scienziati britannici e statunitensi lo scorso mese di maggio. /p br p   /p br p style= text-align: justify; Gli studiosi stavano lavorando  a un br comune progetto di climatologia quando hanno assistito a un evento da br film di fantascienza: un insolito vortice, stazionava in quota senza mai br muoversi di un solo centimetro, nonostante le elevate raffiche di vento br spostassero le nuvole tutt’intorno. Alle#039;inizio si era pensato a una br tempesta polare ma, la staticità del mulinello e le#039;inconsueta nebbia che br lo avvolgeva, hanno spinto i ricercatori a indagare sul fenomeno. Gli br uomini hanno approntato un pallone meteo legato a un argano, completo br di  una radio sonda per il rilievo delle proprietà fisiche (temperatura, br umidità relativa, pressione e velocità del vento) e un cronometro br scientifico per la registrazione dei tempi di lettura. Le#039;oggetto è stato br poi  rilasciato e fatto risucchiare alle#039;interno del vortice per il br tempo strettamente necessario alle misurazioni. /p br p style= text-align: justify; Dopo alcuni minuti un risultato br inquietante: il cronometro segnava la data del 27 gennaio 1965 e tutti i br dati calcolati indicavano valori incompatibili con le normali br caratteristiche di una tromba de#039;aria. Le#039;esperimento è stato ripetuto più br volte e sempre con gli stessi risultati. Uno degli scienziati che ha br partecipato ai vari test, lo statunitense Mariann McLein non solo br conferma le#039;accaduto ma evidenzia anche che le#039;intero episodio è stato br segnalato ai servizi segreti militari e alla Casa Bianca. Da prime br indiscrezioni pare che si tratti di una “porta” spazio-temporale, cioè br uno “tunnel” che permette non solo uno spostamento geometrico attraverso br lo spazio ma anche un cambiamento temporale. Una sorta di viaggio br attraverso il tempo (avanti e indietro) e lo spazio. /p br p style= text-align: justify; A qualcuno potrà sembrare  paradossale br ma quanto è avvenuto in Antartide potrebbe trovare una spiegazione br razionale nella teoria del “Ponte di Einstein-Rosen”. Alle#039;inizio del br secolo scorso, i due scienziati congetturarono una “galleria br gravitazionale” o wormhole, cioè una “scorciatoia” da un punto br delle#039;universo a un altro che consentirebbe di viaggiare tra di essi più br velocemente di quanto impiegherebbe la luce a percorrere la distanza br attraverso lo spazio normale. Come vedete non sono concetti da rubrica br di misteri ma vere e proprie nozioni di fisica che ciascuno di noi può br approfondire anche attraverso il web. Questo fatto sensazionale arriva br in coincidenza di une#039;altra strabiliante scoperta fatta dai satelliti br americani e diffusa dalla rivista Daily Galaxy: la presenza di una br struttura antichissima sotto il suolo antartico. /p br p style= text-align: justify; La scoperta ha alimentato la curiosità br di ufologi e sostenitori delle teorie del complotto, secondo i quali i br militari americani stiano nascondendo il rinvenimento di un UFO o una br grande apparecchiatura tecnologicamente avanzata mai vista prima. Ad br avvalorare questa ipotesi il fatto che gli scavi siano iniziati in br segreto e con una certa celerità. Qualunque cosa sia si tratterebbe di br un oggetto vecchio di 12 mila anni! Al momento le autorità statunitensi br negano qualsiasi scoperta archeologica a quelle latitudini ma, come br esposto da un funzionario del Parlamento Europeo, la scoperta è di una br tale portata che tutta la comunità scientifica continua a chiedersi cosa br mai stia venendo alla luce in quelle#039;area. Che esista qualche analogia br tra la scoperta fatta dai satelliti e il misterioso “mulinello” br spazio-temporale? /p br p style= text-align: justify; Noi ovviamente non lo sappiamo ne br possiamo confermare la veridicità di tutti questi fatti ma, con le br informazioni contenute in questo articolo, speriamo di avervi potuto br dare tutti i riferimenti necessari per indagare ulteriormente sul caso. /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.2duerighe.com/tempo-libero/884-sensazionale-scoperta-in-antartide-team-di-scienziati-scopre-una-%E2%80%9Cporta%E2%80%9D-spazio-temporale.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4173&titolo_sotto=Sensazionale scoperta in Antartide: Team di scienziati scopre una porta spazio-temporale&ID_cat_new=99News ReikiCe#039;è una stazione su Marte : scoperta o bufala?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4167&titolo_sotto="C' una stazione su Marte": scoperta o bufala?&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tgcom.mediaset.it/magazine/articoli/1011752/ce-una-stazione-su-marte-scoperta-o-bufala.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4167&titolo_sotto="C' una stazione su Marte": scoperta o bufala?&ID_cat_new=99News ReikiGraffiti Segreti scoperti nella Piramide di Cheopehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4168&titolo_sotto=Graffiti Segreti scoperti nella Piramide di Cheope&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2011/05/30/graffiti-segreti-scoperti-nella-piramide-di-cheope.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4168&titolo_sotto=Graffiti Segreti scoperti nella Piramide di Cheope&ID_cat_new=99News ReikiGiampaolo Giuliani e gli scienziati che alle#039;estero studiano il radonhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4169&titolo_sotto=Giampaolo Giuliani e gli scienziati che all'estero studiano il radon&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.abruzzo24ore.tv/news/Giampaolo-Giuliani-e-gli-scienziati-che-all-estero-studiano-il-radon/35833.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4169&titolo_sotto=Giampaolo Giuliani e gli scienziati che all'estero studiano il radon&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia/ Raggi infrarossi scoprono piramidi nascostehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4165&titolo_sotto=Archeologia/ Raggi infrarossi scoprono piramidi nascoste&ID_cat_new=99Immagini satellitari per trovare monumenti sepolti - div style= text-align: justify; Roma, 25 mag. (TMNews) - le immagini satellitari a infrarossi della Nasa br hanno permesso agli archeologi di identificare diciassette piramidi br egiziane sepolte nel sottosuolo, oltre a un migliaio di tombe e tremila br antichi insediamenti. br br Come riporta il sito della Bbc, il br progetto della Nasa è attivo da circa un anno in un laboratorio di br Birmingham, nello stato americano delle#039;Alabama e sfrutta il fatto che br gli infrarossi sono in grado di penetrare nel terreno e mettere in br risalto la differente densità dei materiali; dato che gli antichi egizi br costruivano case e templi con mattoni di fango essiccato, molto più br densi del terreno circostante, tali strutture risultano riconoscibili br dalle immagini. br br Secondo i ricercatori per ora sono stati br identificati solo i siti più vicini alla superficie, ma ve ne sono br migliaia che il Nilo avrebbe ricoperto di detriti con il passare dei br secoli: i primi scavi condotti a Saqqara e Tanis hanno confermato in br pieno le predizioni delle immaguini satellitari. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20110525_00015.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4165&titolo_sotto=Archeologia/ Raggi infrarossi scoprono piramidi nascoste&ID_cat_new=99News ReikiGiampaolo Giuliani e gli scienziati che alle#039;estero studiano il radonhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4166&titolo_sotto=Giampaolo Giuliani e gli scienziati che all'estero studiano il radon&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo e vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.abruzzo24ore.tv/news/Giampaolo-Giuliani-e-gli-scienziati-che-all-estero-studiano-il-radon/35833.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4166&titolo_sotto=Giampaolo Giuliani e gli scienziati che all'estero studiano il radon&ID_cat_new=99News ReikiTemplari: Lord Sinclair, le#039;enigma della pietra rossa nella Cappella di Rosslynhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4162&titolo_sotto=Templari: Lord Sinclair, l'enigma della pietra rossa nella Cappella di Rosslyn&ID_cat_new=99 - Roma, 14 mag. - (Adnkronos) - Una misteriosa pietra rossa avvolta da br une#039;energia forte e misteriosa, alle#039;interno della della cripta inferiore br della Cappella di Rosslyn. Ee#039; questa la nuova rivelazione che lega br ancora di piue#039; la Cappella scozzese alla storia dei Cavalieri Templari. br Ad annunciare la nuova pista di ricerca ee#039; stato Sir Ian Sinclair, br custode insieme alla sua famiglia della Cappella di Rosslyn, nel br convegno internazionale del Grande Oriente de#039;Italia, che si ee#039; tenuto br oggi al Gran Hotel Mediterraneo, a Firenze, con la partecipazione del br Gran Maestro del Goi, Gustavo Raffi. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.1.2016652794e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4162&titolo_sotto=Templari: Lord Sinclair, l'enigma della pietra rossa nella Cappella di Rosslyn&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;energia gratis parla italianohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4163&titolo_sotto=L'energia gratis parla italiano&ID_cat_new=99Il sogno del «generatore magico» sembra realizzato. Le#039;ha inventato un bolognese - div style= text-align: justify; di b ANTONIO ANGELI /b br b Un kilowattora costerebbe circa un centesimo: br in pratica si parla di energia gratis. Il «generatore magico» sarebbe br finalmente stato inventato (tutto al condizionale, per carità) e gli br scienziati autori di tale storica impresa non potevano che essere del br Paese di Leonardo da Vinci ed Enrico Fermi. La «macchina magica» si br chiama «Energy Catalyzer» ed è un non molto ingombrante complesso di br tubi e pannelli. Sta tutto su un piccolo tavolino e produce calore: br immettendo acqua fredda esce acqua calda e aria fredda. Come carburante br (che dura mesi) un pizzico di nichel e nulla più. Le#039;invenzione è di due br italiani: Andrea Rossi e Sergio Focardi; il primo ha lavorato sugli br studi del secondo, fisico e professore benemerito alle#039;Università di br Bologna. Alcuni scienziati sono stati invitati a verificare le proprietà br della «macchina» e sono rimasti sbalorditi. «Se davvero funziona vale br il Nobel», ha detto il presidente del Comitato Energia della Reale br Accademia di Svezia, Sven Kullander, in una intervista rilasciata a br RaiNews, che alla «macchina misteriosa» ha dedicato le#039;altro giorno un br ampio servizio. Il punto di partenza della ricerca portata avanti a br Bologna ha radici nel 1989 quando, dopo alcuni esperimenti, i due br elettrochimici Martin Fleischman e Stanley Pons annunciarono di avere br ottenuto la «fusione fredda». Si tratta di un sistema «pulito» di br energia nucleare, una fonte teorica (fino a ieri) di energia illimitata br praticamente senza costi. Le#039;esperimento dei due scienziati statunitensi br Fleischman e Pons risultò però difficilmente riproducibile. Qualcuno, br addirittura, proclamò che si trattava di una bufala che comunque, nel br settore, non mancano mai. Ora sulle#039;Energy Catalyzer, appunto dopo le br prime reazioni positive, si inseguono su Internet ipotesi e domande. Sui br diversi prototipi starebbero lavorando tre stabilimenti: uno a Bologna e br due negli Stati Uniti, in Florida e nel New Hampshire. Da un punto di br vista commerciale il catalizzatore verrebbe prodotto da une#039;azienda greca br che ha già investito nel progetto 200 mila euro. Tutto dovrebbe essere br svelato (se ce#039;è qualcosa da svelare) tra ottobre e novembre: data della br commercializzazione dei primi esemplari della «macchina magica». br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.iltempo.it/2011/05/10/1256276-energia_gratis_parla_italiano.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /b /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4163&titolo_sotto=L'energia gratis parla italiano&ID_cat_new=99News ReikiDefkalionhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4164&titolo_sotto=Defkalion&ID_cat_new=99 - div style= text-align: center; http://youtu.be/IfgW3czwvXQ br br http://youtu.be/oD81qF-cIIc br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4164&titolo_sotto=Defkalion&ID_cat_new=99News ReikiSENSAZIONALE SCOPERTA IN RUSSIA: TROVATO OGGETTO ALIENO NEL CRATERE DI PATOMSKIYhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4161&titolo_sotto=SENSAZIONALE SCOPERTA IN RUSSIA: TROVATO OGGETTO ALIENO NEL CRATERE DI PATOMSKIY &ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo e guarda i video br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/406-sensazionale-scoperta-in-russia-trovato-oggetto-alieno-nel-cratere-di-patomskiye#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.segnidalcielo.it/index.php/segnidalcielo-news/407-ecco-il-video-della-conferenza-stampa-degli-scienziati-che-hanno-effettuato-il-sopralluogoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui br /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4161&titolo_sotto=SENSAZIONALE SCOPERTA IN RUSSIA: TROVATO OGGETTO ALIENO NEL CRATERE DI PATOMSKIY &ID_cat_new=99News ReikiVolto umano su Marte, la scoperta è italianahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4158&titolo_sotto=Volto umano su Marte, la scoperta italiana &ID_cat_new=99 - Immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://magazine.excite.it/foto/foto-marte-volto-umano-P72466-0-nasa02.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4158&titolo_sotto=Volto umano su Marte, la scoperta italiana &ID_cat_new=99News ReikiStrani cerchi comparsi in un campo Un agronomo convocato dai carabinieri sostiene: si tratta di allettamentohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4160&titolo_sotto=Strani cerchi comparsi in un campo Un agronomo convocato dai carabinieri sostiene: si tratta di "allettamento" &ID_cat_new=99 - span class= tit_sub div class= txt Giuliano Carella /div br div class= txt Perché quei misteriosi cerchi nel grano? È solo un br fenomeno naturale? Le strane chiazze sono comparse le#039;altra mattina fra br le verdissime distese di grano che campeggiano sulle colline a ridosso br della statale 106 in coincidenza del bivio per San Leonardo di Cutro (a br solo qualche centinaia di metri di distanza dal curvone che conduce al br villaggio turistico Praialonga ). Secondo il maresciallo Gullì dei br carabinieri della stazione di Isola Capo Rizzuto non ci sarebbero dubbi: br sarebbero niente#039;altro che un fenomeno spiegabile scientificamente. Si br tratterebbe, infatti, di allettamento del grano, un processo naturale br di ripiegamento delle piante erbacee fino al terreno, riconducibile br alle#039;azione dannosa causata dal vento o dalla pioggia. In base a questa br spiegazione, gli steli del grano si piegherebbero a terra senza br spezzarsi, grazie alle#039;elasticità di cui madre natura li ha dotati. /div br div class= txt Le chiazze, comparse improvvisamente nella notte fra br lunedì e martedì (gli abitanti della zona giurano di non averle notate br il giorno prima), sono in tutto quattro o cinque e la più grande ricopre br une#039;area di circa 40 metri per 20. Fra le macchie, a colpire br maggiormente le#039;occhio nudo, è un lungo solco che ha inizio nel bel mezzo br del campo coltivato. La sua scia, infatti, si arresta in salita, in br coincidenza del vicino crinale collinare, quasi fosse una rampa. /div br div class= txt Nella mattinata di martedì, a notare per primi lo br strano evento accaduto nella piccola frazione (ricadente nel Comune di br Cutro) sarebbero stati i componenti di una famiglia che abita in un br casolare situato proprio nel bel mezzo degli appezzamenti su cui sono br comparse le chiazze. Nella località rurale, fra le#039;altro, risiedono br almeno altri quattro nuclei familiari. Di loro, nessuno sapeva darsi una br spiegazione plausibile alle#039;accaduto lo scorso 26 aprile. /div br div class= txt Ecco perché, il giorno dopo (cioè ieri), sul luogo sono br intervenuti i militari della stazione di Isola Capo Rizzuto. I militari br delle#039;Arma, a loro volta, hanno consultato un perito agrario che ha poi br fornito una spiegazione scientifica alla comparsa del fenomeno. A br confermare le#039;ipotesi delle#039;allettamento del grano, secondo quanto br riferito dai Carabinieri, sarebbe anche e soprattutto la forma br irregolare che delineerebbe le chiazze. /div br div class= txt I buchi nel grano riscontrati a San Leonardo di Cutro, br infatti, non sarebbero circoscritti da forme geometriche perfette (come br quelle spesso riscontrate nei pittogrammi comparsi anche in numerose br località italiane per intenderci). Sarebbero molto più irregolari. /div br div class= txt In Calabria, un evento simile, lo si era registrato il br 28 maggio 2006, sempre tra le campagne che costeggiano la statale 106, br ma questa volta in coincidenza dei confini del comune di Corigliano br Calabro. Anche in questo caso, al mattino, era de#039;improvviso affiorata br una chiazza di circa 150 metri quadri su un appezzamento di terreno br coltivato a grano. Dai rilievi fatti poi a distanza di giorni con un br contatore Geiger e con un rilevatore di campi elettromagnetici, non è br però emersa nessuna anomalia. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=61429eEdizione=10eA=20110428e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4160&titolo_sotto=Strani cerchi comparsi in un campo Un agronomo convocato dai carabinieri sostiene: si tratta di "allettamento" &ID_cat_new=99News ReikiUna faccia di pietra su Marte: è Mussolini!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4159&titolo_sotto=Una faccia di pietra su Marte: Mussolini! &ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://focus.it/Scienza/spazio/news/una-faccia-di-pietra-su-marte-e-mussolini-.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4159&titolo_sotto=Una faccia di pietra su Marte: Mussolini! &ID_cat_new=99News ReikiPrimo cerchio nel grano in Inghilterrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4157&titolo_sotto=Primo cerchio nel grano in Inghilterra&ID_cat_new=99 - Vedi le immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cropcircleconnector.com/2011/innage/innage2011a.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4157&titolo_sotto=Primo cerchio nel grano in Inghilterra&ID_cat_new=99News ReikiRecord: catturato il più grande nucleo di antimateria di semprehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4156&titolo_sotto=Record: catturato il pi grande nucleo di antimateria di sempre&ID_cat_new=99«Imprigionato» nei laboratori Usa, è composto di anti-elio e servirà per capire le origini dell’universo - span style= font-weight: bold; MILANO - /span Il più grande nucleo br di antimateria mai catturato al mondo è stato imprigionato nei br laboratori nazionali di Brookhaven del dipartimento delle#039;Energia degli br Stati Uniti ed il risultato è pubblicato online sulla rivista span style= font-style: italic; Nature /span . br È un nucleo di anti-elio 4 (chiamato particella Alfa) ed è br specularmente opposto a quello delle#039;elio, il secondo elemento più br abbondante nelle#039;universo dopo le#039;idrogeno e indispensabile alla vita br delle stelle. br div id= rectangle right class= right br br br br br br br img src= http://oas.rcsadv.it/5/corriere.it/scienze/L19/1397821600/Bottom1/RCS/PF_COR_ROS_RCT_010411/code_simply_cor_ros_rct.html/556a677562303231466f594141364d5a?_RM_EMPTY_ekw1=http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_aprile_24/antimateria-grande-nucleo-fisica_7bfeb27e-6e81-11e0-8ddc-82ba11e35082.shtmleXEeCategory=ATTUALITAeCategory=TECNOLOGIAeSubCategory=Scienzaetax23_RefDocLoc=http://it.mg41.mail.yahoo.com/dc/blank.htmleif_nt_CookieAccept=YeXE height= 1 width= 1 br br /div br p br b COLLABORAZIONE /b - La scoperta è avvenuta nelle#039;ambito della br collaborazione internazionale Star, che riunisce 54 centri di ricerca di br 12 Paesi, con le#039;acceleratore di particelle Relativistic Heavy Ion br Collider (Rhic), progettato per ricreare e studiare la materia br nelle#039;universo primitivo. La scoperta arriva a pochi giorni dal lancio, br con lo shuttle Endeavour, del cacciatore di antimateria Ams (Alpha br Magnetic Spectrometer), anche questo frutto di una collaborazione br internazionale coordinata dal dipartimento Usa per le#039;Energia e alla br quale le#039;Italia partecipa con le#039;Istituto nazionale di fisica nucleare br (Infn): se anche Ams dovesse intercettare nello spazio nuclei di br anti-elio significherebbe che esistono anti-stelle in anti-mondi. Da br decenni i fisici di tutto il mondo stanno cercando di capire perché, se br materia e antimateria sono state prodotte nelle stesse quantità br alle#039;epoca del Big Bang, a un certo punto questo equilibrio si è rotto: br materia e antimateria si sono cancellate a vicenda, ma alla fine una br certa quantità di materia è sopravvissuta allo scontro. I ricercatori br americani sono convinti che il record mondiale che hanno appena br conquistato sia destinato a rimanere incontrastato ancora molto a lungo. br Nuclei di anti-elementi più pesanti della particella Alfa «sono milioni br di volte più rari» e «fuori dalla portata della tecnologia attuale». span style= font-weight: normal; font-style: italic; (Fonte: Ansa) /span br /p br br br br strong 24 aprile 2011 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_aprile_24/antimateria-grande-nucleo-fisica_7bfeb27e-6e81-11e0-8ddc-82ba11e35082.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /strong brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4156&titolo_sotto=Record: catturato il pi grande nucleo di antimateria di sempre&ID_cat_new=99News ReikiNapoli, i Templari e la Pietrasanta «Cercavamo quei simboli da secoli»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4152&titolo_sotto=Napoli, i Templari e la Pietrasanta Cercavamo quei simboli da secoli&ID_cat_new=99 - div class= testonero12 style= margin-bottom: 5px; align= left di b Paolo Barbuto /b /div div class= dim5 id= testodim p class= testoArticoloG style= margin-top: 0px; NAPOLI - Quando hanno visto le fotografie sul nostro giornale, a target= _blank href= http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=145549esez=LASTORIA i Templari di Napoli /a br hanno avuto un sussulto: quelle croci scoperte dagli speleologi nel br cuore della città, sotto la chiesa della Pietrasanta sono certamente un br simbolo templare, quel segno che l’ordine di Napoli cercava da sempre. br br Tutti i cavalieri napoletani avevano la certezza che la città br nascondesse da qualche parte un simbolo antico della presenza dei br templari, «adesso sappiamo che quei segni ci sono, ne siamo entusiasti, br vorremmo vederli di persona, consentire a tutta la città di poter br ammirare quel percorso nascosto», ha detto il responsabile dei cavalieri br napoletani, Giovanni de Lutio. Per adesso, però, le visite non sono br possibili. br br br br Le croci templari si trovano all’interno dell’antico acquedotto della br città luogo accessibile solo agli speleologi: «Ma bisogna avere solo un br pizzico di pazienza - spiega lo specialista Luca Cuttitta - tra qualche br mese quelle cavità saranno accessibili e visitabili». Cuttitta è il br presidente de «La Macchina del tempo», l’associazione speleologica che br si occupa del sottosuolo della Pietrasanta: il progetto di sviluppo di br quel luogo è in fase avanzata, diventerà il primo luogo ipogeo della br nazione accessibile anche ai disabili. br br br br Tutto era stato deciso ben prima della scoperta delle croci, ma il br ritrovamento impone una brusca accelerata. La diffusione della notizia br tramite il giornale e il sito web del Mattino ha riacceso l’entusiasmo br verso il mondo templare. Alla chiesa si presentano decine di persone che br chiedono di poter visitare il luogo: in redazione ci sono giunte decine br di mail e di segnalazioni sulla storia e sui collegamenti con il mondo br templare della chiesa della Pietrasanta, e non solo. Le croci templari br sono state ritrovate lungo un percorso che parte dalla chiesa e si br dirama per decine di metri sotto i palazzi di via Tribunali: passa sotto br largo Proprio D’Araniello, si snoda alle radici dell’attuale istituto br Diaz, poi arriva nei sotterranei del palazzo del principe di Sansevero, br Raimondo di Sangro. br br br br Da quel punto il cunicolo punta nuovamente verso la chiesa della br Pietrasanta, stavolta seguendo una linea dritta che si ferma sotto al br «cemeterium», il luogo nel quale venivano preparati i copri prima della br sepoltura. Si trovano molti scritti sui collegamenti tra il mondo dei br templari e Raimondo di Sangro, non tutti confermabili e non tutti br confermati dai templari di oggi riuniti sotto il nome di «Sacro ordine br militare del tempio di Gerusalemme, gran precettoria della lingua br d’Italia»: di certo è verificata una parentela fra la famiglia «De br Ponte» che nell’antichità si occupò del restauro della basilica della br Pietrasanta, e quella del principe di Sansevero. br br br br Esistono, invece, accertati collegamenti tra gli antichi templari e la br venerazione della «Madonna nera» che, riferiscono gli studiosi, altro br non sarebbe che la trasposizione cristiana della dea egizia Iside, br anch’essa raffigurata con la pelle scura. Il particolare che colpisce in br questa storia è che la basilica della Pietrasanta fu costruita br esattamente nel luogo dove i mercanti egizi avevano costruito il tempio br di Iside, poi trasformato in epoca romana in un tempio dedicato alla dea br Diana. br br br br Resti delle costruzioni di epoca greca e romana sono ancora visibili sia br all’interno della chiesa che alla base del campanile romanico, unico br segno superstite della prima costruzione della basilica poi rinnovata br completamente su disegno di Cosimo Fanzago. Residui delle antiche br costruzioni di epoca greca e romana, assieme a reperti riferibili al br medioevo e ad epoche successive sono anche visibili nella cripta che br conserva decine di testimonianze molto interessanti e sicuramente colme br di simbologie che solo gli esperti riusciranno a decifrare. /p /div br br br br br br br b Martedì 19 Aprile /b 2011 br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=146344esez=LASTORIAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4152&titolo_sotto=Napoli, i Templari e la Pietrasanta Cercavamo quei simboli da secoli&ID_cat_new=99News ReikiUsa/ Tabloid online: JFK ucciso dalle#039;interesse per gli Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4153&titolo_sotto=Usa/ Tabloid online: "JFK ucciso dall'interesse per gli Ufo"&ID_cat_new=99 - p New York, 19 apr. (TMNews) - Il presidente americano John Fitzgerald br Kennedy fu ucciso a causa di un eccessivo interesse per gli Ufo? Forse br non si avrà mai una risposta certa, ma è quello che sostiene lo br scrittore William Lester, impegnato nelle ricerche in questo campo per br la realizzazione del suo nuovo libro A Celebration of Freedom: JFK and br the New Frontier . /p p Lo scrittore ha rivelato in une#039;intervista ad br Aol News di avere trovato alcune lettere che appoggerebbero la sua tesi. br Il presidente degli Stati Uniti aveva chiesto espressamente di poter br accedere ai documenti top secret in cui erano conservate le informazioni br sugli Ufo raccolte dai servizi segreti. In una nota al direttore della br Cia, datata 12 novembre 1963, appena dieci giorni prima del suo br assassinio a Dallas, Kennedy scrisse: Ee#039; importante fare una chiara br distinzione fra quello che sappiamo e quello che non sappiamo nel caso br in cui i sovietici interpretino la nostra cooperazione allargata come la br copertura di une#039;azione dei servizi segreti volta a raccogliere br informazioni sui loro programmi nel settore della difesa e dello br spazio . /p p Parole che indicherebbero secondo Lester la volontà del br presidente di evitare tensioni con le#039;avversario sovietico. Una delle br preoccupazioni di Kennedy , scrive, era le#039;avvistamento di molti Ufo nei br cieli delle#039;Unione Sovietica. Era preoccupato che i sovietici potessero br credere che si trattasse di una aggressione da parte degli Usa, e che br facessero parte delle nostre tecnologie. Credo sia una delle ragioni per br cui voleva mettere le mani su queste informazioni e sottrarle al br controllo della Nasa, in modo da poter dire ai sovietici: e#039;Guardate, non br siamo noi, non è una provocazionee#039; . br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2011/4_aprile/19/usa_tabloid_online_jfk_ucciso_dallinteresse_per_gli_ufo,29257424.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4153&titolo_sotto=Usa/ Tabloid online: "JFK ucciso dall'interesse per gli Ufo"&ID_cat_new=99News ReikiImportanti passi avanti nel teletrasporto quantisticohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4154&titolo_sotto=Importanti passi avanti nel teletrasporto quantistico&ID_cat_new=99Un gruppo di ricercatori è stato in grado di trasportare ad alta velocità un insieme di informazioni quantistiche, preservandone la loro integrità - br br div class= details br Autore: span class= autore a rel= nofollow class= linkred2 href= mailto:andrea.bai@hwupgrade.it?subject=[http://www.businessmagazine.it/news/importanti-passi-avanti-nel-teletrasporto-quantistico_36383.html] Andrea Bai /a /span Categoria: span class= categoria a href= http://www.businessmagazine.it/scienza-e-tecnologia/ class= linkred2 title= Scienza e tecnologia Scienza e tecnologia /a /span br br /div br br br div class= body br p Un gruppo di ricercatori delle#039;Università di Tokyo e delle#039;Università del Nuovo Galles del Sud sono stati in grado di a href= http://www.unsw.edu.au/news/pad/articles/2011/apr/Quantum_teleport_paper.html raggiungere un importante traguardo /a nel campo delle b comunicazioni quantistiche /b , br trasportando o, per meglio dire, teleportando, un insieme di br informazioni quantistiche da un punto ad un altro. Il risultato br conseguito dai ricercatori consentirà di compiere importanti passi br avanti nel campo delle trasmissioni di informazione ad alta velocità ed br alta fedeltà utilizzando le reti quantistiche. /p br p Il teleporting quantistico è una delle fondamentali tecniche di br comunicazione nel campo della meccanica quantistica. Eleanor Huntington, br professore della School of Engineering and Information Technology br presso le#039;UNSW, ha spiegato: Una delle limitazioni nelle comunicazioni br quantistiche ad alta velocità è rappresentata dalla compromissione br delle#039;informazione durante il processo di teleport. [...] Il nostro br esperimento ci permette di garantire le#039;integrità della trasmissione . br Le#039;esperimento, i cui dettagli non sono stati divulgati, viene descritto br sul numero di Aprile della rivista Science. /p br p I ricercatori sono stati in grado di trasferie un complesso insieme br di informazioni quantistiche che esistono in uno stato di superposizioni br quantiche, ovvero esistono in due stati differenti in maniera br simultanea; le#039;informazione è stata spostata da un luogo ad un altro b preservando le#039;integrità delle superposizioni /b . /p br p Prosegue Huntington: Qualunque tecnologia quantistica si basa sul br teleport quantistico. Il valore di questa scoperta ci consente, per la br prima volta, di spostare in maniera rapida ed affidabile le#039;informazione br quantistica. Questa informazione può essere trasportata dalla luce ed è br una maniera molto potente per rappresentare e processare le#039;informazione. br I precedenti tentativi di trasporto delle#039;informazione quantistica si br sono rivelati piuttosto lenti oppure hanno dato luogo ad una variazione br delle#039;informazione trasportata. Il risultato del nostro esperimento ci br dice che è possibile spostare blocchi di informazione quantistica br alle#039;interno di un computer o attraverso una rete, proprio come accade br con le tecnologie esistenti oggi . /p br p Le#039;esperimento rappresenta un passo avanti verso la realizzazione del br computer quantistico, dove le#039;unità di informazione è rappresentata dai br qbit i quali possono assumere il valore di 0, 1 o ambedue br simultaneamente. Dal punto di vista teorico, i computer quantistici sono br caratterizzati da una potenza elaborativa di diversi ordini di br grandezza superiore a quella dei computer tradizionali. Spesso, quando br si parla di computer quantistici, si porta le#039;esempio della loro br possibilità di scomporre in fattori primi numeri molto grandi, ovvero il br principio che sta alla base degli attuali sistemi di cifratura br delle#039;informazione. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.businessmagazine.it/news/importanti-passi-avanti-nel-teletrasporto-quantistico_36383.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p /div brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4154&titolo_sotto=Importanti passi avanti nel teletrasporto quantistico&ID_cat_new=99News ReikiNapoli, il mistero della Pietrasanta Sotto la chiesa un cunicolo segreto per i i riti di fede dei Templari/ Videohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4155&titolo_sotto=Napoli, il mistero della Pietrasanta Sotto la chiesa un cunicolo segreto per i i riti di fede dei Templari/ Video&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=145549e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4155&titolo_sotto=Napoli, il mistero della Pietrasanta Sotto la chiesa un cunicolo segreto per i i riti di fede dei Templari/ Video&ID_cat_new=99News ReikiUniverso: Risolto il mistero del nastro sospeso nel cielo?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4150&titolo_sotto=Universo: Risolto il mistero del "nastro" sospeso nel cielo?&ID_cat_new=99 - p style= text-align: justify; UK - Ai confini remoti del Sistema Solare, sospeso nelle#039;etere, esiste br un nastro di energia e particelle nelle#039;Eliosfera (la grande bolla br che circonda il nostro Sistema Solare). La sua scoperta era stata br catturata utilizzando le telecamere ad altissima sensibilità che br riprendono le#039;immagine degli atomi neutri energetici (invece dei fotoni br di luce) delle#039;osservatorio IBEX, lanciato il 19 Ottobre 2008 dalla br NASA.  /p p style= text-align: justify; Gli scienziati hanno analizzato i dati di IBEX isolando e br risolvendo le immagini del misterioso nastro, che sembra essere avvolto br come una cintura sulla parte superiore delle emissioni del cielo br visibile dalla Terra e separandolo delle emissioni di sfondo, sono br andati oltre e hanno visto cose esiste oltre di esso. Per uno dei br ricercatori, impegnati nello studio, Schwadron, potrebbe sicuramente br essere una interazione  del campo magnetico galattico locale con br le#039;eliosfera solare. /p p style= text-align: justify; La prova che sia composto da tale interazione br ci viene dalle mappe, che mostrano, in una coda , il verso di unione br tra le#039;eliosfera e il campo magnetico intergalattico. Il misterioso br nastro potrebbe quindi essere un segnale di questa interazione. Prima br delle mappe realizzate dal satellite IBEX, gli scienziati ritenevano che br il Sistema Solare fosse controllato principalmente dal suo movimento br attraverso la galassia e il vento solare, ma adesso sembra che il campo br magnetico galattico è anche una parte fondamentale dello stesso campo br magnetico del Sistema Solare. /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.net1news.org/universo-risolto-il-mistero-del-nastro-sospeso-nel-cielo.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4150&titolo_sotto=Universo: Risolto il mistero del "nastro" sospeso nel cielo?&ID_cat_new=99News ReikiL’inutilizzato potere di un sorrisohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4151&titolo_sotto=Linutilizzato potere di un sorriso&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; Recentemente ho fatto un’interessante scoperta mentre correvo: il br sorriso, un piccolo semplice gesto che ha fatto una grande differenza e br mi ha aiutato sostenendomi nei tratti più impegnativi della corsa su br lunga distanza. Questo mi ha spinto a intraprendere un viaggio che mi ha br portato attraverso la neuroscienza, le#039;antropologia, la socialità e la br psicologia per scoprire i poteri non ancora utilizzati del sorriso. br /div br br Continua a leggere le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=1195e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4151&titolo_sotto=Linutilizzato potere di un sorriso&ID_cat_new=99News ReikiBreve messaggio di Don Alejandro che smentisce tutte le notizie catastrofiche del 2012.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4149&titolo_sotto=Breve messaggio di Don Alejandro che smentisce tutte le notizie catastrofiche del 2012.&ID_cat_new=99 - iframe title= YouTube video player width= 640 height= 390 src= http://www.youtube.com/embed/e3uN4MNrMO0 frameborder= 0 allowfullscreen /iframe brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4149&titolo_sotto=Breve messaggio di Don Alejandro che smentisce tutte le notizie catastrofiche del 2012.&ID_cat_new=99News Reiki31 Marzo ore 12, uniamoci a Masaru Emoto e al mondo per le#039;acqua di Fukushima Nuclear Planthttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4148&titolo_sotto=31 Marzo ore 12, uniamoci a Masaru Emoto e al mondo per l'acqua di Fukushima Nuclear Plant&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; div style= text-align: justify; Ai cittadini della Terra: 31 marzo, ore 12. Per le#039;acqua di Fukushima Nuclear Plant, ci dispiace di farti soffrire. Perdonaci. Ti ringraziamo, e ti amiamo . Questo è tutto quello che serve. Si prega di dire queste parole a voce alta o nella vostra mente, per 3 volte, con le mani giunte in posizione di preghiera. br br Dr. Masaru Emoto br /div br iframe title= YouTube video player src= http://www.youtube.com/embed/L6cJztANPyU allowfullscreen= width= 480 frameborder= 0 height= 390 /iframe br br iframe title= YouTube video player src= http://www.youtube.com/embed/vOhZCESBgJY allowfullscreen= width= 480 frameborder= 0 height= 390 /iframe br br br div style= text-align: justify; strong class= bbcode bold Energy formula of Albert Einstein, E=MC2 really means that Energy = number of people and the square of people’s consciousness. /strong /div br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4148&titolo_sotto=31 Marzo ore 12, uniamoci a Masaru Emoto e al mondo per l'acqua di Fukushima Nuclear Plant&ID_cat_new=99News ReikiEnergie alternative: creata la «foglia» artificiale. «Riscalda da sola una casa»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4146&titolo_sotto=Energie alternative: creata la foglia artificiale. Riscalda da sola una casa&ID_cat_new=99Sviluppata dagli scienziati del Mit potrebbe rivoluzionare il settore soprattutto nei Paesi in via di sviluppo - span style= font-weight: bold; MILANO /span - Una foglia br artificiale che riscalda un intero appartamento. Alcuni studiosi le#039;hanno br già definita «il Santo Graal della scienza» e affermano che grazie al br suo ulteriore sviluppo ogni casa del futuro potrebbe riuscire a produrre br autonomamente le#039;energia elettrica di cui ha bisogno. Questa cella br solare, sviluppata da un a href= http://www.mit.edu/%7Echemistry/faculty/nocera.html rel= nofollow target= _blank u gruppo di ricerca del Massachusetts Institute of Technology (Mit) guidato dal professor Daniel Nocera /u /a e br presentata al 241esimo meeting nazionale delle#039;American Chemical Society br ad Anaheim, in California, è grande più o meno quanto una carta da br poker e riproduce il processo di fotosintesi clorofilliana delle piante br trasformando la luce del sole e le#039;acqua in energia. Ma con una br sostanziale differenza: le#039;energia prodotta dalla foglia artificiale è 10 br volte superiore a quella creata dalla fotosintesi naturale. br p br span style= font-weight: bold; PAESI IN VIA DI SVILUPPO /span - Come racconta il tabloid britannico a href= http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-1370839/Scientists-Holy-Grail-science-mastermind-worlds-artificial-leaf.html rel= nofollow target= _blank u Daily Mail /u /a non br è la prima volta che degli scienziati portano a termine une#039;invenzione br del genere. Circa dieci anni fa John Turner, ricercatore del «U.S. br National Renewable Energy Laboratory» di Boulder, in Colorado, aveva br creato il primo prototipo di foglia artificiale, ma il suo costo era br troppo elevato e le#039;energia prodotta era scarsa. La cella del Mit invece br risulta davvero singolare: piazzata in un recipiente pieno de#039;acqua ed br esposto al sole essa impiega dei materiali relativamente a buon mercato br come catalizzatori fatti di nichel e di cobalto che sono in grado di br accelerare le reazioni chimiche e di dividere le#039;acqua nei suoi due br componenti principali, idrogeno e ossigeno. Una volta separati, i due br elementi vengono inviati in una cella a combustibile e utilizzati per br creare energia elettrica. Gli studiosi stimano che oggi con meno di 4 br litri de#039;acqua la foglia artificiale riesca a produrre le#039;elettricità br necessaria per riscaldare una casa in un paese in via di sviluppo. Nei br test portati avanti dagli scienziati del Mit la foglia artificiale ha br dimostrato di poter funzionare continuamente per almeno 45 ore senza br alcun calo di attività. /p br div id= rectangle right class= right br br br br br br br img src= http://oas.rcsadv.it/5/corriere.it/scienze/energiaeambiente/L36/1480538048/Bottom1/RCS/PF_COR_ROS_RCT_010311/code_simply_cor_ros_rct.html/56772b46644532534267674143387467?_RM_EMPTY_ekw1=http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/11_marzo_29/foglia-artificiale-energia-francesco-tortora_c20e2f38-59f5-11e0-b755-6c1c80e280c5.shtmleXEeCategory=ATTUALITAeCategory=TECNOLOGIAeSubCategory=Scienzaetax23_RefDocLoc=http://it.mg41.mail.yahoo.com/dc/blank.htmleif_nt_CookieAccept=YeXE height= 1 width= 1 br br /div br p br span style= font-weight: bold; COMMERCIALIZZAZIONE /span - br Le#039;invenzione è pronta per essere commercializzata. Il gigante br automobilistico indiano Tata ha già sottoscritto un accordo con i br ricercatori del Mit per costruire nei prossimi 18 mesi una piccola br centrale elettrica, grande quanto una cella frigorifera. Per adesso lo br sguardo è rivolto principalmente ai paesi in Africa e in Asia, ma br ulteriori sviluppi di questa tecnologia la potrebbero rendere efficiente br anche in Occidente: «Il nostro scopo è quello di fare in modo che ogni br casa abbia la propria centrale elettrica - spiega a href= http://www.wired.co.uk/news/archive/2011-03/28/artificial-leaf rel= nofollow target= _blank u al sito web Wired /u /a br Daniel Nocera, professore di chimica al Mit - Si possono immaginare br interi villaggi in India e in Africa che riescono a produrre tutta br le#039;energia di cui hanno bisogno utilizzando questa nuova tecnologia». /p br p class= footnotes Francesco Tortora br br strong 29 marzo 2011 /strong /p p class= footnotes strong a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/energia_e_ambiente/11_marzo_29/foglia-artificiale-energia-francesco-tortora_c20e2f38-59f5-11e0-b755-6c1c80e280c5.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /strong /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4146&titolo_sotto=Energie alternative: creata la foglia artificiale. Riscalda da sola una casa&ID_cat_new=99News ReikiCarlo Rubbia Progetto Archimede. Energia solare per sostituire il petroliohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4147&titolo_sotto=Carlo Rubbia Progetto Archimede. Energia solare per sostituire il petrolio &ID_cat_new=99 - iframe title= YouTube video player width= 480 height= 390 src= http://www.youtube.com/embed/Hk40b8tDGBM frameborder= 0 allowfullscreen /iframe brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4147&titolo_sotto=Carlo Rubbia Progetto Archimede. Energia solare per sostituire il petrolio &ID_cat_new=99News ReikiUfo Precipita In Russia. Tanti Testimoni, Ma I Servizi Segreti Mettono Tutto A Tacerehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4144&titolo_sotto=Ufo Precipita In Russia. Tanti Testimoni, Ma I Servizi Segreti Mettono Tutto A Tacere&ID_cat_new=99 - p Il primo marzo 2011 a strong Irkutsk /strong , nella regione russa della strong Siberia /strong , un grande strong oggetto volante luminoso /strong di colore rosa e blu è precipitato a terra, causando une#039;enorme strong esplosione /strong che è stata sentita in una vasta area. I residenti, incuriositi e spaventati, hanno inondato di telefonate i centralini di strong polizia /strong e pronto intervento ed i strong militari /strong br hanno ben presto confermato che non era in svolgimento nessuna attività br militare nè alcuna esercitazione nelle#039;area e che, pertanto, non br potevano essere ritenuti responsabili delle#039;avvenuto. /p br p Si tratterebbe, secondo quanto riportato da alcuni siti web, di un evento paragonabile a quello verificatosi a strong Roswell /strong , negli strong Stati Uniti /strong , sebbene questa clamorosa notizia sia stata ignorata dai mass media occidentali. Nella stessa strong Russia /strong il fatto è stato riportato da strong a target= _blank rel= nofollow href= http://www.interfax.ru/ Interfax /a /strong , quotidiano on line (se avete dimestichezza con il strong cirillico /strong , le#039;articolo originale lo trovate a target= _blank rel= nofollow href= http://www.interfax.ru/society/txt.asp?id=180669 qui /a ), mentre a livello europeo la notizia è trapelata grazie a strong a target= _blank rel= nofollow href= http://www.allnewsweb.com/index.php All News Web /a /strong . /p p Un strong testimone oculare /strong , abitante del villaggio, il Signor Sergei Ivanov, ha così descritto ciò che ha visto: Non sembrava affatto un strong aereo /strong , era più simile a un strong ufo /strong o a qualche altro strong oggetto inspiegabile /strong . Le#039;area è stata ben presto inondata da una folta schiera di ufficiali: capi delle strong forze armate /strong , personale della strong Difesa Aerea /strong , ufficiali del strong Ministero della Difesa /strong , capi della strong polizia /strong , lo staff del Ministero per le Emergenze, strong geofisici /strong , esperti delle#039; strong aviazione /strong e membri dei strong servizi segreti /strong . Tutti si sono recati sul luogo dello schianto, le cui strong coordinate /strong esatte non sono state rese note. /p br p Sul posto sono giunti anche numerosi strong giornalisti /strong , che si sono subito sparpagliati alla ricerca di notizie e di strong testimoni /strong : ne hanno trovati a centinaia. Alcuni dei residenti hanno imputato le#039;incidente ad una strong a target= _blank rel= nofollow href= http://www.paid2write.org/altro/ufo_sulla_luna_alieni_tra_di_noi_sconvolgenti_rivelazioni_di_bob_dean_11601.html base aliena /a /strong che si troverebbe sotto il strong Lago Baikal /strong ; altri hanno parlato di une#039;intensa attività degli ufo nei giorni prima delle#039;impatto. /p br Il preside di una scuola elementare della città di strong Vasilevka /strong ha raccontato di aver visto un gigantesco strong a target= _blank rel= nofollow href= http://www.paid2write.org/altro/ufo_sorvolano_il_lago_di_como_la_lombardia_stato_persino_un_contatto_alieno_10179.html ufo /a /strong a forma di strong piramide /strong sorvolare le#039;area nel giugno del 2010; il sindaco di strong Baianday /strong , strong Anatoly Tabinaev /strong , ha parlato di un strong gigantesco disco volante /strong che ha sparato un strong a target= _blank rel= nofollow href= http://www.paid2write.org/attualita_gossip/dottoressa_grafologa_rapita_dagli_alieni_un_caso_di_abduction_in_italia_11208.html raggio di luce /a /strong sul terreno vicino alla sua abitazione; un altro gruppo di residenti ha raccontato di uno strano oggetto che sarebbe strong atterrato /strong in prossimità del centro abitato, lasciando dietro di sè delle strong orme /strong misteriose. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.paid2write.org/altro/ufo_precipita_in_russia_tanti_testimoni_ma_servizi_segreti_mettono_tutto_tacere_12830.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4144&titolo_sotto=Ufo Precipita In Russia. Tanti Testimoni, Ma I Servizi Segreti Mettono Tutto A Tacere&ID_cat_new=99News ReikiLa profezia dei Maya, le#039;apocalisse il 21 dicembre 2012http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4145&titolo_sotto=La profezia dei Maya, l'apocalisse il 21 dicembre 2012 &ID_cat_new=99 - Roma, 28 mar. (Adnkronos) - La scomparsa dello scrittore statunitense di br origine messicana e teorico della New Age José Arguelles rilancia span class= span id= U311838860007JsC style= font-weight: bold; il dibattito sul mistero della profezia dei Maya sulla fine del mondo /span , br che è stato lui a collocare tra il 20 e il 21 dicembre del 2012 nel suo br celebre bestseller e#039;Il fattore Mayae#039; uscito negli Stati Uniti nel 1987. br br A provocare la fine del mondo, con il tramonto della presente Età br delle#039;Oro (la quinta secondo le e#039;mappee#039; dei Maya) sarebbero eruzioni br vulcaniche, tsunami, radiazioni dallo spazio e la comparsa di un br misterioso pianeta. Il mistero rimbalza da un sito alle#039;altro, br alimentando la saggistica e gli approfondimenti nelle trasmissioni br televisive. span class= span id= U3118388600075DI style= font-weight: bold; Le#039;occulta profezia divide studiosi e profani /span , br esperti di astrologia e archeologici, legando tra loro la Piramide di br Giza con i templi indù di Angkor Vat in Cambogia, passando per la br piramide del Sole a Teotihuacae#039;n. p br /p br p br /p Un mistero che parrebbe racchiuso nelle inspiegabili scritture della br pianura di Nazca ma che abita anche i megaliti di Stonehenge, dove i br saggi si davano appuntamento per leggere nel e#039;calderonee#039; del destino. br Anelli di una catena di messaggi esoterici, che alimentano le teorie e br accendono il confronto tra i titoli nelle librerie. p br /p br p br /p A fondare le loro tesi, i sostenitori della profezia Maya ricordano che span class= span id= U311838860007PeB style= font-weight: bold; il 20 dicembre 2012 si concluderà il ciclo del e#039;lungo Computoe#039; del calendario Maya /span . br Il giorno successivo a tale data, ci sarà il solstizio de#039;inverno e il br Sole si troverà allineato con il centro della Via Lattea, un evento che br non si ripete da 26.000 anni. Nel 2012, inoltre, le#039;attività solare avrà br un picco e ci aspettano tempeste solari in grado di paralizzare la br nostra società. Il 21 dicembre 2012 un pianeta misterioso (pianeta X, o br Nibiru) la cui orbita è aldilà di Plutone, si scontrerà con la Terra, br mentre si sveglierà il vulcano di Yellowstone con la sua pioggia di br fuoco. p br /p br p br /p Da span class= span id= U311838860007GpC style= font-weight: bold; une#039;iscrizione sul monumento 6 del sito archeologico di Tortuguero /span , in Messico, si ricava la data del 2012: accadrebbe qualcosa che farebbe uscire dal millenario silenzio span class= span id= U311838860007SqB style= font-weight: bold; una misteriosa divinità Maya, Bolon Yokte /span , br associata in genere alla guerra e alla creazione. Da qui le#039;eventuale br profezia Maya. Risultano tuttavia altre tavolette che riportano date br successive al 2012, cosa che fa ritenere che i Maya non pensassero a br questo giorno come alle#039;ultimo. p br /p br p br /p E se alcuni ritengono che span class= span id= U311838860007A0D style= font-weight: bold; la terra si fermerà per 72 ore, per poi riprendere a ruotare in senso inverso /span , br la credenza secondo cui si assisterà a catastrofi il 21 dicembre 2012 o br in vicinanza di quella data, è una previsione considerata errata da br molti studiosi degli antichi Maya. Per Sandra Noble, executive director br della Foundation for the Advancement of Mesoamerican Studies, Inc. a br Crystal River in Florida, e#039;e#039;rendere il 21 dicembre 2012 come un Giorno br del giudizio o un momento di cambiamento cosmico è una completa br invenzionee#039;e#039;. p br /p br p br /p Secondo altri, invece,il 21 dicembre 2012 span class= span id= U311838860007CLI style= font-weight: bold; dovrebbe finire e#039;un anno galatticoe#039; /span : br la profezia in questo caso indicherebbe che vi saranno grandi br cambiamenti climatici ma anche e#039;rivoluzionie#039; spirituali tra gli esseri br umani, ma il mondo dopo quella data continuerà ad esistere. Nel br dibattito, si aggiungono span class= span id= U311838860007NhH style= font-weight: bold; le tesi dei fratelli tedeschi Bohumil e Vladimir Bohm /span . Il primo è un matematico, le#039;altro docente di storia e cultura Maya: secondo i loro calcoli, span class= span id= U31183886000710G style= font-weight: bold; le#039;anno esatto della e#039;fine dei tempie#039; sarebbe il 2116 /span . p br /p br p br /p Le#039;errore sarebbe dovuto alla presenza di span class= span id= U311838860007LwG style= font-weight: bold; due calendari Maya, uno religioso di 260 giorni e quello agricolo che durava 365 giorni /span . br Le loro settimane erano di 9 giorni. E poi ce#039;era il cosiddetto ciclo br lungo, fatto di 1 872.000 giorni il collegamento tra i due calendari è br molto complesso e proprio qui si nasconderebbe le#039;errore che farebbe br saltare la tesi di John Eric Sidney Thompson, le#039;archeologo che per primo br si è occupato parallelamente dei due sistemi. p br /p br p br /p Per altri ricercatori, infine, span class= span id= U3118388600075fD style= font-weight: bold; la risposta sarebbe racchiusa nelle#039;ultima pagina del codice di Dresda /span . br Stando infatti alle#039;interpretazione dei disegni effettuata br dalle#039;antropologo Arlen F. Chase, delle#039;Università della Florida, sarebbe br prevista span class= span id= U311838860007aAI style= font-weight: bold; una serie di inondazioni della superficie terrestre /span . br Nel frattempo, gli studiosi della e#039;legge del tempoe#039;, continuano il loro br viaggio nella carte di un popolo misterioso che racchiude ancora br segreti. p br /p br p br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/La-profezia-dei-Maya-lapocalisse-il-21-dicembre-2012_311838860007.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4145&titolo_sotto=La profezia dei Maya, l'apocalisse il 21 dicembre 2012 &ID_cat_new=99News ReikiPer il teletrasporto ci vuole un fisico bestialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4143&titolo_sotto=Per il teletrasporto ci vuole un fisico bestiale&ID_cat_new=99GuidoniaStefano Pirandola è emigrato a York e studia il trasferimento di massa attraverso la luce - div style= text-align: justify; Michela Maggiani GUIDONIA Un cervello che si è «teletrasportato» fuori br dalle#039;Italia. Grazie alle sue ricerche in futuro sarà forse possibile br spostarsi come in Star Trek, salire sulla pedana e attivare il br teletrasporto «per andare là, dove nessuno era mai giunto prima». Si br tratta del 36enne fisico Stefano Pirandola, nato e cresciuto a Villanova br di Guidonia, emigrato in Inghilterra e oggi docente alle#039;Università di br York, dopo essere stato al Mit (Massachusetts Institute Technology) di br Boston. I sui studi sono stati pubblicati dalle maggiori riviste br scientifiche internazionali come Physics, Physical Review Letters e br Physorg. Pirandola, il teletrasporto sembra fantascienza, davvero può br diventare realtà? «Non so se ha presente il film La Mosca, dove uno br scienziato compie esperimenti di teletrasporto e, costruite due cabine br per il trasferimento di esseri viventi, riesce a teletrasportare una br cavia da una alle#039;altra. Le#039;idea è quella. Semplificando molto si parla di br viaggiare alla velocità della luce. Tecnicamente un sistema viene br decomposto in una stazione di partenza e viene ricomposto in una br stazione di arrivo. Il trasferimento avviene attraverso la luce». Sarà br quindi possibile teletrasportarsi? «Siamo in fase di ricerca, ma molto è br stato già fatto. In passato è stata dimostrata la possibilità del br teletrasporto solo per particelle prive di massa come i fotoni. Io ho br dimostrato, in alcuni miei lavori del 2003 pubblicati dalle#039;American br Physical Society, che questo è possibile, sempre in linea di principio, br anche con sistemi con massa usando un raggio laser in grado di veicolare br il processo di teletrasporto, la cosiddetta pressione di radiazione ». br Si occupa anche di altro? «Una delle ultime ricerche che ho fatto a br York è sulla lettura quantistica di memorie digitali. Riguarda le#039;uso di br sorgenti di luce quantistica per leggere memorie digitali, come cd e br dvd. Per semplificare, in futuro si potranno avere lettori cd e dvd più br veloci in grado di leggere molti più dati. La possibilità di leggere br velocemente grandi quantità di dati permetterà di sviluppare computer br molto più potenti e veloci degli attuali. Si tratta di roba molto fresca br che sta suscitando grande interesse. Il mio articolo è già uscito su br Physical Review Letters e Physorg. Uscirà anche su Physics e su Physics br World». Perché ha scelto di trasferirsi alle#039;estero. Tornerà mai in br Italia? «Solo ale#039;estero mi hanno permesso di fare ricerca ad alto br livello. Il problema principale in Italia è che i fondi per la ricerca br sono limitati e spesso non vengono assegnati ai più meritevoli». br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.iltempo.it/roma/2011/03/16/1244038-teletrasporto_vuole_fisico_bestiale.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4143&titolo_sotto=Per il teletrasporto ci vuole un fisico bestiale&ID_cat_new=99News ReikiUsa: alghe per il biodiesel ricavate dalle acque di scaricohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4142&titolo_sotto=Usa: alghe per il biodiesel ricavate dalle acque di scarico&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; Un gruppo di ricercatori del Rochester Institute of Technology sta br sperimentando la produzione di biodiesel utilizzando alghe che crescono br in un impianto di trattamento delle acque reflue br br Dalle acque br di scarico fluirà “petrolio verde”. Ne è convinto il gruppo di ricercatori br statunitensi del Rochester Institute of Technology sta sperimentando la br produzione di biodiesel utilizzando alghe che crescono in un impianto di br trattamento delle acque di scarico estraendone i composti chimici più br inquinanti. br br br br La ricerca br condotta in Usa ha basi fondate: lo dice un ricercatore dell’università Ca’ br Foscari di Venezia, b Guido Bordignon /b , appena tornato dall’Antartide, dove si è br recato “a caccia” di nuove alghe da studiare. “È dimostrato che le alghe hanno br un alta capacità di bioremediation, in particolare verso composti tossici come br nitrati e nitriti di cui i nostri fiumi sono pieni e che utilizzano per br crescere – spiega Bordignon – Questi microrganismi hanno una quantità di grasso br duemila volte superiore a quello della colza, una pianta utilizzata normalmente br per i biocarburanti”. Ecco spiegato perché le alghe stanno prendendo sempre più br spazio nell’interesse di molti Paesi e di aziende. br br Essi intravedono infatti le br enormi potenzialità di questi organismi unicellulari in un mercato, quello dei br biocarburanti in crescita esponenziale: secondo una ricerca della società di br analisi b Pike Research /b nel 2020 la produzione mondiale raggiungerà i 230 milioni br di litri l’anno e un valore di mercato di 1,3 miliardi di dollari. br br Anche in br Italia ci sono alcuni progetti in questo senso: il più avanzato è proprio a br Venezia, dove nelle prossime settimane dovrebbe essere inaugurato un impianto br pilota da un megawatt che produce energia elettrica utilizzando alghe che br crescono in laguna. br br br br br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.zeroemission.tv/Biocarburanti/Usa:-alghe-per-il-biodiesel-ricavate-dalle-acque-di-scarico/news/11298.phtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4142&titolo_sotto=Usa: alghe per il biodiesel ricavate dalle acque di scarico&ID_cat_new=99News ReikiFonti rinnvabili: il futuro è nelle torri solarihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4141&titolo_sotto=Fonti rinnvabili: il futuro nelle torri solari&ID_cat_new=99Scritto da Marta Proietti - p style= text-align: justify; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; Un aspetto su cui tutti siamo d’accordo è che negli ultimi anni, forse decenni, ci siamo dimenticati delle salute del nostro a href= http://www.nextme.it/tag/terra target= _blank Pianeta /a . Talmente immersi nel vortice dell’evoluzione tecnologica abbiamo abbassato l’attenzione sui danni che la strong Terra /strong br stava subendo a causa nostra. Ed è arrivato quindi il momento di br correre ai ripari. Gli esperti ci informano infatti che la situazione br ambientale e a href= http://www.nextme.it/tag/cambiamento-climatico target= _blank climatica /a del globo è critica ma per fortuna non completamente irreversibile. br br br br /span /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; Le strong soluzioni /strong br che possono essere adottate sono di natura diversa, ma tutte molto br costose ed è per questo che l’applicazione di queste innovative tecniche br risulta piuttosto difficoltosa. Analizziamo due soluzioni. /span /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; Le protagoniste della prima soluzione sono le strong alghe verdi /strong br che si vengono a formare laddove vi è una forte mancanza di cloro nelle br piscine. Proprio queste alghe sono formate per oltre il 50 per cento da br lipidi, molecole organiche, che, opportunamente trattate, possono br fornire un strong combustibile /strong strong ecosostenibile /strong composto da materiali di scarto, essenzialmente acqua sporca e a href= http://www.nextme.it/tag/c02 target= _blank CO2 /a , e a href= http://www.nextme.it/tag/fonti%20rinnovabili target= _blank risorse rinnovabili /a , il a href= http://www.nextme.it/tag/sole target= _blank sole /a . Il risultato di questa lavorazione è un strong biodiesel /strong che può essere miscelato con il gasolio. /span /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; Tuttavia, la soluzione più gettonata del momento e funzionale al problema da risolvere è quella delle strong torri ad energia solare /strong . L’idea di partenza è quella dei a href= http://www.nextme.it/tag/pannelli-fotovoltaici target= _blank strong pannelli fotovoltaici /strong /a br che fino ad ora sono stati utilizzati soltanto per edifici o per br singoli appartamenti. Grazie alle torri invece quest’idea viene estesa br ad un enorme quantità di territorio. Come? Ponendo una torre solare al br centro di un grande numero di pannelli, uguali a quelli che vediamo br sopra le nostre abitazioni, che convogliano su di essa il calore che br ricevono dal a href= http://www.nextme.it/tag/sole target= _blank sole /a . Questo calore genera del vapore che viene trasformato in strong energia elettrica /strong da un speciale turbina che agisce all’interno della torre. /span /p p style= text-align: justify; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; Per br ironia della sorte, l’impianto è una gigantesca serra (quasi a voler br sfidare l’effetto serra), che si riscalda durante il giorno grazie ai br raggi solari. Durante la notte il pavimento rilascia il calore br accumulato durante il giorno: in questo modo la produzione di a href= http://www.nextme.it/tag/energia target= _blank strong energia /strong /a avviene strong 24 ore su 24 /strong . /span /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; Un br progetto che prevede la costruzione di una Torre Solare sta facendo il br giro del mondo. Si tratta infatti di una torre di dimensioni eclatanti. br Il luogo della costruzione sarà la contea di strong Wentworth, /strong br nel Nuovo Galles del Sud, in Australia. La serra coprirà una superficie br di 20 km2. La torre diventerà la struttura più alta del pianeta: 3280 br piedi All’interno della torre solare saranno in funzione 32 turbine da br 6.25 MW ciascuna. La potenza totale sarà di circa 200 MW, sufficienti br per alimentare quasi 200 mila abitazioni. /span /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; I dati a br nostra disposizione dimostrano che 200 MW di energia pulita br consentirebbero di risparmiare da 750 mila a 900 mila tonnellate di CO2 br l’anno. /span /p br p style= text-align: right; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; strong Marta Proietti /strong /span /p p style= text-align: right; br span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; strong /strong /span /p p style= text-align: right; span style= font-family: verdana,geneva; font-size: 10pt; strong a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nextme.it/scienza/energia/1780-torri-solari-rinnovabilie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /strong /span /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4141&titolo_sotto=Fonti rinnvabili: il futuro nelle torri solari&ID_cat_new=99News Reiki11 Settembre: ritrovato esplosivo nelle Torri, ora ee#039; ufficialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4139&titolo_sotto=11 Settembre: ritrovato esplosivo nelle Torri, ora e' ufficiale &ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; span class= itemIntroTextNew br p Ora è ufficiale. Tracce di esplosivi di nano-termite sono stati br raccolti dai detriti del WTC poco dopo il loro crollo delle#039;11/9/2001. br /p /span br br br span class= itemFullTextNew br br Alla Brigham Young University, il professore di fisica, il dottor Steven br Jones, ha fatto la scoperta delle#039;esplosivo insieme ad un team br internazionale di nove scienziati. /span br span class= itemFullTextNew Grazie quindi alle prove di br laboratorio più estese, gli scienziati hanno concluso che i campioni br analizzati, hanno mostrato che si tratta di esplosivi nano-termite, br generalmente usati per scopi militari. /span br span class= itemFullTextNew Dopo un rigoroso processo di br peer-review, il loro documento è stato pubblicato nella Bentham Chemical br Physics Journal, una delle riviste più accreditate negli USA e che ha br approvato alcuni Premi Nobel, essendo rispettata alle#039;interno della br comunità scientifica. Primo autore dello studio è Dr. Niels Harrit di 37 br anni, professore di chimica alle#039;Università di Copenaghen in Danimarca e br un esperto di nano-chimica, che dice: Il conto ufficiale messo avanti br dal NIST viola le leggi fondamentali della fisica. /span br span class= itemFullTextNew Il Governo ora sa br delle prove che confermano la presenza di Esplosivo Nano-Termite, br utilizzati per far cadere tutte le Torri del WTC le#039;11 / 9. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/89983-11-settembre-ritrovato-esplosivo-nelle-torri-ora-e-ufficialee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4139&titolo_sotto=11 Settembre: ritrovato esplosivo nelle Torri, ora e' ufficiale &ID_cat_new=99News ReikiIl terremoto in Giappone era stato previsto da chi aveva analizzato le#039;attività Haarphttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4140&titolo_sotto=Il terremoto in Giappone era stato previsto da chi aveva analizzato l'attivit Haarp&ID_cat_new=99 - Leggi e vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ecplanet.com/node/2371e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4140&titolo_sotto=Il terremoto in Giappone era stato previsto da chi aveva analizzato l'attivit Haarp&ID_cat_new=99News ReikiGiappone, le#039;astronomo del Papa: Non corriamo rischio di cambiamenti climaticihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4138&titolo_sotto=Giappone, l'astronomo del Papa: "Non corriamo rischio di cambiamenti climatici" &ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; Roma, 12 mar. (Adnkronos) - Lo spostamento di dieci centimetri delle#039;asse terrestre in conseguenza del a class= text href= http://www.adnkronos.com/IGN/Search/?q=giapponeex=0ey=0esite=lang_itaeclient=adnkronos_ign7eoutput=xml_no_dtdeproxystylesheet=adnkronos_frontendefilter=pegetfields=*enum=15eproxyreload=1 terremoto in Giappone /a non provocherae#039; cambiamenti climatici. Lo rileva padre span class= span id= U311782503905dWB style= font-weight: bold; Sabino Maffeo /span , br astronomo della Specola vaticana. Interpellato dalle#039;ADNKRONOS, padre br Maffeo afferma: si tratta di spostamenti che capitano ad ogni br terremoto . Ovviamente, - precisa - a seconda delle#039;intensitae#039; delle br scosse, gli spostamenti delle#039;asse sono piue#039; o meno consistenti ma non br provocheranno cambiamenti del clima . Secondo padre Maffeo, siamo in br presenza di cambiamenti del tutto impercettibili data la grandezza br della terra . br br Anche span class= span id= U3117825039057aC style= font-weight: bold; Giuseppe Bianco /span , br direttore del Centro di Geodesia di Matera delle#039;Agenzia spaziale br italiana (Asi), rassicura: e#039;e#039;Da quello che noi vediamo attraverso i dati br rilevati con la telemetria laser dei satelliti non risulta nulla di br anomalo al Poloe#039;e#039; dice interpellato dalle#039;ADNKRONOS. Il Centro di Matera br rilevoe#039; lo spostamento delle#039;asse nel 2004 dopo il terremoto in br Indonesia. p br /p br p br /p e#039;e#039;Nel 2004 - aggiunge Bianco - per il terremoto di Sumatra si vide br subito un e#039;saltoe#039; di 6-7 centimetri nel regolare andamento. Era br chiaramente visibile, le#039;evidenza era molto nitida. Diversamente nel caso br del Cile delle#039;anno scorso non si vide niente e anche questa volta non br si ee#039; visto niente di anomalo. Ovviamente si tratta di risultati br preliminari e di analisi che devono essere raffinatee#039;e#039;. I dati br misurabili, raccolti a Matera attraverso la rete mondiale, non br confermano per ora lo spostamento di 10 centimetri delle#039;asse terrestre. br e#039;e#039;Quella era sicuramente una stima - spiega Bianco - mentre finora br abbiamo raccolto un giorno e mezzo di dati da cui non si rileva nulla di br anomalo al Poloe#039;e#039;. Il Centro di geodesia di Matera delle#039;Agenzia br spaziale italiana ee#039; una delle stazioni alle#039;avanguardia nella e#039;letturae#039; br dei dati rilevati dalla rete mondiale. In particolare le informazioni br geodetiche sulla Terra vengono rilevate attraverso i satelliti Lageos br (tecnologia italiana) e Etalon (tecnologia russa) che sono satelliti br e#039;passivie#039;. Dalle stazioni viene sparato le#039;impulso laser che rimbalza sui br satelliti e torna sulla Terra. La velocitae#039; con cui il segnale ritorna br permette di misurare in maniera estremamente precisa anche i br microscopici movimenti del pianeta e delle placche terrestri che con i br loro continui movimenti generano i terremoti. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Lastronomo-del-Papa-Non-corriamo-rischio-di-cambiamenti-climatici_311782503905.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4138&titolo_sotto=Giappone, l'astronomo del Papa: "Non corriamo rischio di cambiamenti climatici" &ID_cat_new=99News ReikiLe#039;asse terrestre si è spostato di 10 cm e i giorni sono diventati più cortihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4137&titolo_sotto=L'asse terrestre si spostato di 10 cm e i giorni sono diventati pi corti&ID_cat_new=99È il quinto terremoto più forte da quando esistono le rilevazioni sismiche - h2 Il sisma in Giappone ha avuto anche un impatto maggiore del terremoto di Sumatra del 2004 /h2 span style= font-weight: bold; MILANO /span - Le#039;impatto del br terremoto che ha colpito il Giappone stamattina avrebbe spostato le#039;asse br di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri. È il risultato br preliminare di studi effettuati dalle#039;Ingv, le#039;Istituto nazionale di br geofisica e vulcanologia. Secondo Richard Gross, geofisico della Nasa, br la velocità di rotazione terrestre è aumentata provocando un br accorciamento di 1,6 microsecondi della durata del giorno. Un br microsecondo è un milionesimo di secondo. Il terremoto di Sumatra 2004 br provocò un accorciamento del giorno di 6,8 microsecondi. br p br span style= font-weight: bold; IMPATTO /span - Le#039;impatto di questo br evento sulle#039;asse di rotazione, spiega le#039;Ingv, è stato molto maggiore br anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004, che fu br di 7 centimetri lineari e di 2 millesimi di secondo de#039;arco angolari, e br probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960. Il a href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_marzo_02/terremoto-asse-terra_2e8b046e-261d-11df-9cde-00144f02aabe.shtml target= u terremoto del Cile dello scorso anno spostò le#039;asse terrestre di circa 8 centimetri /u /a . /p br p br span style= font-weight: bold; CLASSIFICA PER INTENSITÀ /span - Il br sisma delle#039;11 marzo 2011 si pone al quinto posto della classifica dei br terremoti più forti mai registrati da quando esistono le rilevazioni br sismiche accurate. /p br p 1 - La più forte di sempre avvenne il 22 maggio 1960 in Cile tra br Temuco e Conception: 9,5 gradi della scala Richter, provocò 1.655 morti, br 3 mila feriti, 2 milioni di senzatetto. Lo tsunami che scatenò provocò br 61 morti alle Hawaii - non esistevano ancora i sistemi di allerta e br nemmeno si sapeva che un maremoto poteva attraversare un intero oceano - br 138 in Giappone, 32 nelle Filippine /p br p 2 - la seconda scossa più forte fu registrata il 28 marzo 1964 in br Alaska, le#039;epicentro del terremoto di 9,2 gradi fu nel Prince William br Sound, non lontano da Anchorage: i morti furono 113 per lo tsunami e 15 br per le scosse. Nella vicina isola Montague la terra si alzò di 13-15 br metri. Nel golfo di Valdez le#039;onda di maremoto arrivò a une#039;altezza di 67 br metri, 15 morti si registrarono sulle coste di California e Oregon, br persino a Cuba e Portorico si verificarono piccole onde anomale /p br p 3 - 9,1: è la magnitudo del terremoto che tutti ricordano molto bene. br Il giorno di Santo Stefano, il 26 gennaio 2004 due minuti prima delle 8 br del mattino (ora locale) la zolla asiatica si spostò sopra quella br indo-australiana in subduzione sotto Sumatra. La punta nord-ovest br delle#039;isola venne devastata, lo tsunami successivo arrivò sino in br Thailandia a est e spazzò le coste di Sri Lanka, India e fino in Somalia br a ovest. In tutto i morti furono 230 mila, ma alcune stime parlano di br 300 mila vittime /p br p 4 - 4 novembre 1952: costa sud-orientale della Kamtchaka, isola russa br (allora sovietica). Si scatena un terremoto di 9 gradi Richter, non si br ha notizia di vittime. Alle Hawaii arrivò uno tsunami di 3 metri /p br p br span style= font-weight: bold; CLASSIFICA PER VITTIME /span - I br terremoti più forti non sono sempre quelli che producono il maggior br numero di vittime. Spesso, infatti, avvengono in zone disabitate. br Invece, terremoti meno intensi ma vicini a zone densamente popolate o br senza costruzioni antisismiche, producono effetti devastanti. /p br p 1 - oltre 800 mila morti, stima del terremoto cinese di 8 gradi dello Shaanxi del 23 gennaio 1556 /p br p 2 - tra 250 mila e 700 mila vittime nel terremoto di 7,5 gradi a Tangshan, Cina, del 28 luglio 1976 /p br p 3 - 250 mila morti stimati nel terremoto di Antiochia del 21 maggio 525, forse di 8 gradi /p br p 4 - ancora la Cina, a Gansu, il 16 dicembre 1920: 235 mila morti, probabilmente per una scossa di 7,8 gradi Richter /p br p 5 - 230 mila morti il 26 dicembre 2004 nel terremoto con tsunami di Sumatra /p br p Il terremoto di 7 gradi del 12 gennaio 2010 nei pressi di br Port-au-Prince ad Haiti si stima che abbia causato 223 mila morti e lo br colloca in settima posizione /p br p class= footnotes Redazione online br br strong 11 marzo 2011 /strong /p p class= footnotes strong a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_11/sisma-spostamento-asse-terrestre_5ff04ca0-4bea-11e0-b2c2-62530996aa7c.shtml?fr=box_primopianoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /strong /p br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4137&titolo_sotto=L'asse terrestre si spostato di 10 cm e i giorni sono diventati pi corti&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia, Perù: trovati i resti dei capi Warihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4135&titolo_sotto=Archeologia, Per: trovati i resti dei capi Wari&ID_cat_new=99 - br div id= vi_date_ugc br p class= date-player (25 febbraio 2011) /p br br br br div id= voteStars style= float: right; margin-right: 10px; position: relative; top: 2px; br br br /div br br br br br br /div br div style= text-align: justify; br clear= all br br br /div div style= text-align: justify; id= vi_abstract br Mostrati i resti di uno dei capi della tribù dei Wari, civiltà br pre-ispanica che dominò parte del paese prima degli Inca. Una scoperta br seconda solo a quella del Macchu Picchu br br Video a href= javascript:window.open(e#039;http://tv.repubblica.it/tecno-e-scienze/archeologia-peru-trovati-i-resti-dei-capi-wari/62868?videoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br br /div brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4135&titolo_sotto=Archeologia, Per: trovati i resti dei capi Wari&ID_cat_new=99News ReikiMorta la fondatrice del Sahaja Yogahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4136&titolo_sotto=Morta la fondatrice del "Sahaja Yoga"&ID_cat_new=99Il movimento della guru indiana, 88 anni, ha anche una sede in Italia - p style= text-align: justify; NEW DELHI - Una guru indiana, fondatrice di numerosi centri di yoga br in Italia e nel mondo, è morta a Genova. Lo riporta oggi il quotidiano br The Indian Express. Nirmala Devi, 88 anni, aveva fondato negli anni br Settanta il movimento Sahaja Yoga che attraverso una tecnica di br meditazione permette di raggiungere le#039;equilibrio interiore. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; La fondazione che porta il suo nome è presente in oltre cento Paesi e br ha creato diversi ospedali, scuole e centri di salute in cui si applica br il suo metodo. In Italia, le#039;associazione ha sede in un sontuoso palazzo br storico nel borgo medioevale di Cabella Ligure (provincia di br Alessandria) diventato un ashram per adepti provenienti da tutta br le#039;Europa. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; I suoi corsi di yoga erano stati introdotti anche in alcune carceri br italiane. Secondo quanto si legge sul suo sito internet, la Devi era br discendente da una famiglia reale del centro delle#039;India e aveva aveva br partecipato in gioventù al movimento indipendentista del Mahatma Gandhi. br Era sposata con un diplomatico indiano funzionario delle#039;Onu. /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/inbreve/2011/02/25/visualizza_new.html_1583046377.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4136&titolo_sotto=Morta la fondatrice del "Sahaja Yoga"&ID_cat_new=99News ReikiTribù contro le#039;energia solare di Obama «Distrugge la terra dei nostri antenati»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4133&titolo_sotto=Trib contro l'energia solare di Obama Distrugge la terra dei nostri antenati&ID_cat_new=99Atzechi e indiani sul piede di guerra dopo la scelta di due siti in California per le#039;installazione di nuove centrali - h3 «Scadevano gli stimoli e lo Stato ha scelto in fretta e furia senza consultarci» /h3 br WASHINGTON – E’guerra – per fortuna metaforica – tra le tribù azteche br e indiane da una parte e lo stato della California dall’altra. Lo stato br ha deciso di installare sei immense centrali solari nel suo deserto br meridionale, e alcune tribù che lo abitano sono ricorse in tribunale per br impedirglielo. Il motivo: le centrali eliminerebbero o danneggerebbero br luoghi sacri datanti fino a diecimila anni fa. br p br b Le#039;ENERGIA DI OBAMA - /b Alfred Acosta Figueroa, il capo de La Cuna de Aztlan, ha portato un giornalista del i Los Angeles Times /i br su due dei luoghi. Nel primo è scavata nella terra, più visibile da un br aereo che passandovi a piedi, l’immagine di Cicimiti, il Creatore, che br guida le anime dei fanciulli e delle madri verso il Monte dell’anziana. br Nel secondo, è scolpito sulla roccia il calendario solare azteco. br «Questi luoghi - ha protestato Figueroa, a 77 anni lo storico della br etnia -, verrebbero se non distrutti almeno deturpati». Secondo Cory br Briggs, l’avvocato delle tribù, la colpa è indirettamente del presidente br Obama. «Per usufruire dei suoi stimoli all’economia che scadevano lo br scorso dicembre - ha spiegato - lo stato della California ha varato i br progetti delle centrali solari all’improvviso, senza consultarci come br stabilito dalla legge». /p br p br b DANZE PROPIZIATORIE - /b Le tribù, responsabili della preservazione br dei luoghi di maggiore importanza religiosa e culturale, si sono br ribellate: la Cuna de Aztlan ha tenuto danze azteche propiziatorie, la br tribù di Quechan, che teme ne vada di mezzo il sito dedicato a br Kokopelli, la dea della fertilità, ha indetto dimostrazioni di protesta br lungo una autostrada, e così via. Sono andati in loro aiuto i verdi, br finanziandone il ricorso in tribunale, e promettendo di sollevare subito br la questione con la Casa Bianca e con il Congresso a Washington. /p br div id= rectangle right class= right br br br br /div br p br b LA DISPUTA SULLE DATE - /b La datazione di alcuni luoghi sacri è br controversa. Per gli aztechi e gli indiani, a esempio, quella di br Kokopelli, raffigurata dalla statua di una donna gobba e incinta, ha br diecimila anni, mentre per lo stato della California ne ha appena venti. br La Commissione all’energia ha però ammesso che il deserto nasconde br tesori archeologici, da geroglifici a reliquie, che meritano di essere br portati alla luce. Ne ha approfittato Figueroa, chiedendo che vengano br effettuati al più presto numerosi scavi: «Non si possono profanare né la br storia né madre terra» ha detto al i Los Angeles Times /i . Delle sei br centrali solari, le più importanti sarebbero la Solar millenium, presso br Blythe, dove si trovano l’immagine di Cicimiti e il calendario azteco, e br la Bright source della Valle Ivanpah, nella contea di San Bernardino, br presso Los Angeles. Lo stato della California, che peraltro produce br petrolio, sottolinea di averne bisogno perché mancante di fonti br alternative di energia. /p br br a href= http://www.corriere.it/quotidiano/archivio/ennio_caretto.shtml Ennio Caretto /a br br br strong 24 febbraio 2011 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/cronache/11_febbraio_24/tribu-indiane-protesta-impianti-solari-obama_b021338a-4008-11e0-9e6f-a362a9c0857e.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /strong brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4133&titolo_sotto=Trib contro l'energia solare di Obama Distrugge la terra dei nostri antenati&ID_cat_new=99News ReikiI misteri del lago sotto il polo sud dovranno aspettare ancorahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4134&titolo_sotto=I misteri del lago sotto il polo sud dovranno aspettare ancora&ID_cat_new=99 - Al polo sud, nascosto sotto chilometri e chilometri di ghiaccio br accumulatosi nel corso di milioni e milioni di anni, ce#039;ee#039; qualcosa di br misterioso: a dispetto delle temperature esageratamente basse in br superficie, in profondità, grazie al calore geotermico prodotto dal br sottosuolo, non ce#039;è ghiaccio, ma acqua liquida: un enorme lago, con una br superficie pari a oltre 15.000 chilometri quadrati. br br br Ee#039; il a href= http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_Vostok target= _blank class= externalLink lago Vostok, /a un lago preistorico , teoricamente rimasto isolato dalle#039;atomsfera terrestre per molti milioni di anni. br br br br Per fare un confronto, il a href= http://it.wikipedia.org/wiki/Lago_di_Garda target= _blank class= externalLink Lago di Garda /a , il più grande lago italiano, ha una superficie di 370 chilometri quadrati; il a href= http://it.wikipedia.org/wiki/Lazio target= _blank class= externalLink Lazio intero /a ha una superficie di 17.000 chilometri quadrati. br br br br Il fatto che il lago si trovi nella totale oscurità sotto chilometri di br ghiaccio non vuol dire necessariamente che sia sterile e morto: anche se br non ha probabilmente mai visto la luce e il calore del sole, grazie al br calore del sottosuolo potrebbe comunque essere stato in grado (e forse br esserlo tutte#039;ora) di ospitare forme di vita. Di che tipo, forma e br dimensioni, è impossibile saperlo. Ma si sa per certo che persino nelle br profondità oceaniche, in assenza di luce e a pressioni impressionati, br esiste la vita, in prossimità di coni vulcanici sottomarini, che br forniscono le#039;energia necessaria. br br br br Il fatto ancora più interessante è che probabilmente laghi simili, ma br enormemente più grandi, esistono anche su Europa, una luna di Giove, e br su Encelado, una luna di Saturno; addirittura è stato recentemente br scoperto che sotto la crosta ghiacciata di Encelado non solo esiste un br enorme oceano di acqua liquida, me che si tratta di un oceano salato e br addirittura frizzante , tanto che i gas in esso contenuti spesso br trovano la strada atteaverso il ghiaccio fino alla superficie, dove br eruttano in spettacolari geyser. br br br br Per questo motivo biologi e esobiologi di tutto il mondo sono ansiosi di br esplorare le acque del lago Vostok; le perforazioni per raggiungere il br lago sono in corso da anni; nel 1998 ci fu una prima interruzione, nel br timore che raggiungere il lago ne avrebbe provocato la contaminazione br con forme di vita esterne, rendendo cosie#039; impossibile sapere se ne br esistessero già alle#039;interno. Sei anni dopo, nel 2004, furono riprese le br trivellazioni, con tecniche più sofisticate volte a salvaguardare br le#039;eventuale ecosistema presente nel lago. Negli anni successivi gli br scavi si sono interrotti e sono ripresi più volte. Le#039;ultima volta si br erano fermati nel 2010, a soli 100 metri di distanza dal lago, per br riprendere solo nel gennaio 2011, ma ora sono di nuovo giunti a una br battura de#039;arresto: il freddo estremo in superficie rende impossibile il br volo degli aerei di supporto. Si dovrà aspettare le#039;inizio delle#039;estate br antartica, a dicembre 2011, per riprendere gli scavi. Nel frattempo i br ricercatori hanno deciso di riempire il buco di kerosene e antigelo per br evitare che si richiuda durante i prossimi mesi. br br br br Fonte: br br a href= http://news.discovery.com/earth/lake-vostok-antarctica-environment-110209.html target= _blank class= externalLink http://news.discovery.com/earth/lake-vostok-antarctica-environment-110209.html /a br br br br Approfondimenti: br br a href= http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/la-superficie-del-lago-vostok-a-portata-di-mano/ target= _blank class= externalLink http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/la-superficie-del-lago-vostok-a-portata-di-mano/ /a br br a href= http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/nuovi-studi-sul-lago-antartico-vostok/ target= _blank class= externalLink http://jumpjack.wordpress.com/2010/07/27/nuovi-studi-sul-lago-antartico-vostok/ /a br br a href= javascript:window.open(e#039;http://technews.it/CRZbfe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4134&titolo_sotto=I misteri del lago sotto il polo sud dovranno aspettare ancora&ID_cat_new=99News ReikiIl nucleo della Terra? Gira molto più lento di quanto si pensihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4132&titolo_sotto=Il nucleo della Terra? Gira molto pi lento di quanto si pensi&ID_cat_new=99Studio delle#039;università di Cambridge. La ricerca è molto importante per le#039;evoluzione del campo magnetico - div style= text-align: justify; Roma, 21 feb. (TMNews) - Un gruppo di geofisici delle#039;università di br Cambridge ha scoperto che il nucleo della Terra ruota molto più br lentamente di quanto si credesse, questo fenomeno ha impatto sul campo br magnetico. br br Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature br Geoscience ed è stato condotto dal dipartimento di Scienze della Terra br di Cambridge. Secondo questa ricerca il nucleo del nostro pianeta gira br più lentamente rispetto a un grado alle#039;anno come si credeva. In realtà br la velocità di rotazione è minore di un grado ogni milione de#039;anni. br br Il br nucleo interno della Terra cresce molto lentamente man mano che il br fluido esterno si solidifica sulla superficie del nucleo esterno. La br differenza di velocità emisferica Est-Ovest di questo processo rimane br bloccata nella struttura del nucleo interno. br br Abbiamo scoperto br che la velocità di rotazione deriva dalle#039;evoluzione della struttura br emisferica, e così si dimostra che gli emisferi e la rotazione sono br compatibili , ha spiegato Lauren Waszek che ha firmato la ricerca. br br Per br ottenere questo risultato le#039;équipe di scienziati ha utilizzato onde br sismiche che hanno attraversato il nucleo interno della Terra, a 5.200 br chilometri sotto la superficie del nostro pianeta, e ha confrontato il br tempo di viaggio delle onde riflesse sulla superficie dello stesso br nucleo. Successivamente sono state osservate le differenze di rotazione br degli emisferi Est e Ovest e così è stato confermato che girano in br maniera consistente in direzione Est e verso le#039;interno, quindi la br struttura più profonda è quella più vecchia. br br La Dottoressa Waszek br ha sottolineato le#039;importanza di questi risultati: Ci danno una br prospettiva in più per comprendere le#039;evoluzione del nostro campo br magnetico . br br Cla br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110221_155529.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4132&titolo_sotto=Il nucleo della Terra? Gira molto pi lento di quanto si pensi&ID_cat_new=99News ReikiMistero (Italia1) - Il Potere degli Abbraccihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4131&titolo_sotto=Mistero (Italia1) - Il Potere degli Abbracci &ID_cat_new=99 - Daniele Bossari presenta un servizio su Amma a Mistero (Italia1) del 25 Gennaio 2011. br br iframe title= YouTube video player width= 640 height= 390 src= http://www.youtube.com/embed/f3wYWVzyk_8 frameborder= 0 allowfullscreen /iframe brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4131&titolo_sotto=Mistero (Italia1) - Il Potere degli Abbracci &ID_cat_new=99News ReikiCesare vs Pompeo, scoperto nel mare Adriatico il luogo della battagliahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4129&titolo_sotto=Cesare vs Pompeo, scoperto nel mare Adriatico il luogo della battaglia&ID_cat_new=99Le flotte dei due nemici si scontrarono in una delle più dure battaglie navali delle#039;antichità - div style= text-align: justify; Roma, 16 feb. - (Adnkronos) - Una missione archeologica italiana nel br mare delle#039;Albania, guidata dal rettore delle#039;Universitae#039; di Foggia, span class= span id= U311690404676HUF style= font-weight: bold; Giuliano Volpe /span , ha individuato il luogo della battaglia navale tra Cesare e Pompeo nel mare Adriatico. La scontro mortale fra span class= span id= U311690404676CYC style= font-weight: bold; Cesare /span e span class= span id= U311690404676DF style= font-weight: bold; Pompeo /span , br consumato in lunghi anni di guerra civile, venne combattuto anche in br mare. Il controllo delle vie de#039;acqua era altamente strategico per il br passaggio di truppe e rifornimenti. Cesare, ee#039; noto, alla fine vinse a br Farsalo nel 48 a.C. Ma cosa accadde prima? Le sorti del conflitto non br erano state sempre dalla sua parte. Uno dei momenti cruciali della br durissima lotta intestina romana si ebbe, appunto, nelle#039;Adriatico, br presso le#039;antica Orikum, poco distante da Valona (Albania), dove le br flotte dei due nemici si scontrarono in una delle piue#039; dure battaglie br navali delle#039;antichitae#039;. br br Una missione delle#039;Universitae#039; di Foggia, diretta dalle#039;esperto archeologo br Giuliano Volpe, adesso punta dritto sui fondali individuati per una br serie di impegnative campagne di scavi archeologici subacquei. I br dettagli delle#039;imminente operazione saranno presentati in anteprima br nelle#039;ambito delle#039;Incontro nazionale di Archeologia Viva domenica 20 br febbraio al Palacogressi di Firenze. /div p style= text-align: justify; br /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; br /p div style= text-align: justify; La zona ee#039; base militare Nato - dichiara Volpe - a conferma br delle#039;importanza strategica che quel tratto di costa albanese ha sempre br avuto per il controllo marittimo. Avremo presto tutte le autorizzazioni br necessarie per procedere. Contiamo anche sulla collaborazione logistica br di una missione americana che sta operando sempre in Albania, perchee#039; br per il nostro programma di ricerche servono mezzi davvero straordinari . br /div p style= text-align: justify; br /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; br /p div style= text-align: justify; La prova certa del celebre scontro navale si avrae#039; con il br ritrovamento dei pesanti rostri di bronzo che venivano montati sulle br prue delle navi per sfondare le fiancate delle unitae#039; nemiche, oggetti br che sono individuabili grazie ai moderni magnetometri. Proprio come#039;ee#039; br accaduto di recente in Sicilia, dove tali ritrovamenti hanno consentito br di individuare il luogo della battaglia delle Egadi, lo scontro navale br che mise fine alla prima guerra punica. /div p style= text-align: justify; br /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; br /p div style= text-align: justify; Dai fondali delle#039;Albania alle imponenti colonne di Persepoli, br attraverso le rovine di Ebla e fino alle testimonianze della prima br guerra mondiale riportate in luce fra i ghiacci dello Stelvio, sul palco br del Palacongressi fiorentino, domenica 20 febbraio, verranno presentate br le piue#039; importanti scoperte archeologiche degli ultimi anni. Sfileranno br nomi famosi della cultura italiana, da Luciano Canfora a Paolo br Matthiae, da Andrea Carandini a Louis Godart, da Margherita Hack a Carlo br Peretto per risalire nei meandri della storia fino al grande mistero br delle nostre origini. /div p br /p br p br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Cesare-vs-Pompeo-scoperto-nel-mare-Adriatico-il-luogo-della-battaglia_311690404676.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4129&titolo_sotto=Cesare vs Pompeo, scoperto nel mare Adriatico il luogo della battaglia&ID_cat_new=99News ReikiDatato il misterioso manoscritto di Voynichhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4130&titolo_sotto=Datato il misterioso manoscritto di Voynich&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; span class= titolo Le sue pagine riusalgono a un periodo compreso fra br il 1404 e il 1438, ben prima del regno di Rodolfo II, alla cui epoca lo br si riteneva finora appartenere /span br br br br br br br br /div div style= text-align: justify; class= fotoleft br br div class= border1 br br div class= border2 img src= http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/misc/scienze/2011/02/12/jpg_1346719.jpg border= 0 /div br br /div br br /div div style= text-align: justify; br br br br Il manoscritto di Voynich - noto anche come il br manoscritto più misterioso della storia perché scritto con un sistema br crittografico che ha resistito a qualsiasi tentativo di interpretarlo - è br stato datato con il radiocarbonio da un gruppo di ricercatori br delle#039;Università delle#039;Arizona. br br A prima vista il manoscritto - br ricco di illustrazioni che rappresentano piante sconosciute, mappe br celesti e figure umane che sembrano bagnarsi in una fontana della br giovinezza - non pare differire da molti altri antichi testi, se non br fosse che sembra scritto in una lingua sconosciuta con lettere alquanto br strane che hanno sempre affascinato storici, crittologi e, ovviamente, i br patiti del mistero. br br Le#039;uso di tecniche crittografiche che si br sanno essere state impiegate nel Medioevo e nel Rinascimento non ha però br permesso di decifrarne il contenuto e anche il ricorso ad analisi con br il computer ha dato lo stesso esito inconcludente. Per questo le#039;ipotesi br più accreditata sulla sua origine è che esso sia stato redatto per br truffare le#039;imperatore Rodolfo II, grande collezionista di testi br alchemici e di ogni sorta di oggettistica da Wunderkammer. br br br Attualmente conservato presso la Beinecke Rare Book and Manuscript br Library delle#039;Università di Yale, fu scoperto a Villa Mondragone nel br 1912 da un commerciante di libri antichi, Wilfrid Voynich, fra un gruppo br di volumi messi in vendita dalla Compagnia di Gesù che ne era br proprietaria. br br Ottenuto il permesso di asportare quattro br piccoli campioni (un millimetro per sei) dai margini di altrettante br differenti pagine, i ricercatori hanno proceduto alla datazione al br radiocarbonio, che ha riservato una sorpresa: il manoscritto risale a un br periodo compreso fra il 1404 e il 1438, e quindi è ben più antico di br quanto finora ritenuto. br br Questo risultato rischia quindi di br mettere in crisi la spiegazione finora accertata circa le#039;origine del br manoscritto, anche se non definitivamente: Sarebbe bello se potessimo br datare al radiocarbonio gli inchiostri, ma attualmente è estremamente br difficile farlo. Sono presenti sulla superficie solo in tracce e il br contenuto in carbonio è di solito estremamente basso. Inoltre alcuni br inchiostri sono di origine inorganica e non contengono carbonio , br spiega Greg Hodgins, che ha diretto la ricerca. Sappiamo che i colori br sono coerenti con quelli disponibili nel Rinascimento, ma non ci br permettono di propendere per una soluzione o le#039;altra. ( em gg /em ) br br a href= javascript:window.open(e#039;http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1346717e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4130&titolo_sotto=Datato il misterioso manoscritto di Voynich&ID_cat_new=99News ReikiQuel cristallo rende invisibili è di 2 centimetri, ma cresceràhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4128&titolo_sotto=Quel cristallo rende invisibili di 2 centimetri, ma crescer&ID_cat_new=99Un altro passo verso il sogno del mantello che nasconde alla vista. Il prototipo realizzato nei laboratori di Birmingham, in Inghilterra, grazie ai cristalli di calcite delle conchiglie. Apre la strada a future applicazioni con oggetti d - h3 style= text-align: justify; em em class= author di ELENA DUSI /em /em /h3 div style= text-align: justify; UN PASSO avanti verso le#039;invisibilità. Un mantello che nasconde gli br oggetti esiste da oggi nel laboratorio di fisica delle#039;università di br Birmingham. Per questo grande salto dalla fantascienza alla realtà br bisogna ringraziare le conchiglie e i loro cristalli di calcite. È br infatti la loro capacità  -  a livello microscopico  -  di riflettere e br rifrangere i raggi di luce in maniera del tutto particolare che crea br le#039;illusione ottica di un oggetto cancellato dalla vista. br br Chiamare br mantello questo prototipo è in realtà esagerato: si tratta di una br coppia di prismi di calcite affiancati le#039;uno alle#039;altro delle dimensioni br di un paio di centimetri. Funziona solo quando è colpito da un raggio di br luce con determinata polarizzazione e incidenza, e per il momento non br ha applicazioni pratiche. Ma è comunque la prima volta, spiegano i br ricercatori guidati da Xianzhong Chen su em Nature Communications /em br di martedì, che si ottiene un mantello di dimensioni tanto grandi da br essere apprezzabili dal nostro occhio, capace di funzionare alla br lunghezza de#039;onda della luce visibile e di nascondere oggetti br tridimensionali. In pratica, abbiamo realizzato uno strumento che per la br prima volta soddisfa la definizione corrente di mantello br delle#039;invisibilità e apre la strada a future applicazioni con oggetti br di più grandi dimensioni . I prismi di calcite trasformano una br superficie con una sporgenza in una superficie piatta e grazie alla br loro /div div style= display: none; text-align: justify; class= adv adv-middle-inline br /div div style= text-align: justify; abbondanza in natura permettono di saltare quel lungo processo br di manipolazione dei nanomateriali che veniva utilizzato finora. br br La br ricetta per costruire un mantello delle#039;invisibilità risale  -  ma br solo come idea teorica  -  a cinque anni fa. Da allora in vari br laboratori del mondo sono iniziati gli esperimenti per tradurre le br formule fisiche scritte sulla carta in realtà. Solo pochi giorni fa, br usando una tecnica simile, gli scienziati del Massachusetts Institute of br Technology sono riusciti a rendere invisibile il logo Mit della loro br università dopo averlo piazzato sotto ai prismi di calcite. Il loro br esperimento è stato pubblicato su Physical Review Letters. br br Prima br della brillante soluzione fornita dalle conchiglie, al posto dei br cristalli si usavano materiali costruiti pazientemente in laboratorio br con le tecniche della nanotecnologia, cesellando le molecole al livello br dei miliardesimo di metro. Questo processo ha portato negli anni passati br a mantelli delle#039;invisibilità molto piccoli, osservabili solo con il br microscopio. br br Per ottenere un mantello bisogna creare strutture br in grado di riflettere e curvare le radiazioni della luce in modo molto br peculiare: piegando il loro percorso come se la luce provenisse dal br retro delle#039;oggetto da nascondere anziché dalla sua parte frontale. I br fisici usano spesso le#039;esempio di un sasso in mezzo al fiume: in un primo br momento il flusso della corrente ne viene deviato, ma poi, man mano che br oltrepassa il sasso, le#039;acqua torna a curvare fino a riprendere la br direzione che aveva prima, come se le#039;ostacolo non fosse mai esistito. br Fino alla scoperta dei cristalli delle conchiglie, si credeva che br materiali capaci di manipolare e piegare i raggi luminosi in maniera br simile non esistessero in natura. In realtà i cristalli delle conchiglie br erano a portata di mano. Bastava solo guardare meglio. br /div br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/scienze/2011/02/01/news/c_materiale_che_rende_invisibili_ora_di_2_centimetri_ma_crescer-11920183/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4128&titolo_sotto=Quel cristallo rende invisibili di 2 centimetri, ma crescer&ID_cat_new=99News ReikiLa pratica consapevole della meditazione cambia la struttura del cervello in 8 settimanehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4127&titolo_sotto=La pratica consapevole della meditazione cambia la struttura del cervello in 8 settimane&ID_cat_new=99 - dallo a href= http://www.schwartzreport.net/ target= _blank Schwartzreport /a del 9 Febbraio 2011 br br traduzione a cura di Erica Dellago br br br i Da br molto tempo i lettori dello Schwartzreport sanno che ritengo la pratica br della disciplina della meditazione la cosa più importante da fare per br prendere il controllo della propria vita e per condurre una vita di br benessere. br Stephan A. Schwartz /i br br br SUE MCGREEVEY - Massachusetts General Hospital br br br div style= text-align: justify; Partecipare br a un programma di meditazione consapevole di 8 settimane sembra br apportare cambiamenti misurabili nelle regioni del cervello associate br alla memoria, alla percezione del Sé, all’empatia e allo stress. In uno br studio pubblicato sul numero del 30 Gennaio di Psychiatry Research: br Neuroimaging, un team guidato dai ricercatori del Massachusetts General br Hospital (MGH) riporta i risultati della ricerca, la prima che attesta i br cambiamenti prodotti dalla meditazione nel corso del tempo sulla br materia grigia del cervello. br br Anche se la pratica della br meditazione è associata a un senso di tranquillità e rilassamento br fisico, i professionisti hanno a lungo sostenuto che la meditazione è in br grado di produrre anche benefici cognitivi e psicologici che persistono br durante tutta la giornata , dice Sara Lazar, Dottorato di Ricerca, br dello Psychiatric Neuroimaging Research Program del MGH, autrice senior br dello studio. Questo studio dimostra che i cambiamenti nella struttura br del cervello possono costituire la causa fondamentale di alcuni dei br miglioramenti riferiti e che la gente si sente meglio non solo perché br passa del tempo rilassandosi . br br Studi precedenti del team della br Lazar e di altri avevano scoperto differenze strutturali tra i cervelli br di abituali praticanti la meditazione e di individui che non l’avevano br mai praticata, osservando le#039;ispessimento della corteccia cerebrale nelle br aree associate alle#039;attenzione e all’integrazione emozionale. Ma quelle br indagini non potevano provare che tali differenze fossero effettivamente br prodotte dalla meditazione. br br Per questa ricerca, sono state br effettuate immagini RM (Risonanza Magnetica) della struttura cerebrale br di 16 partecipanti due settimane prima e due dopo l’aver preso parte al br Programma di Riduzione Consapevole dello Stress di 8 settimane (MBSR) br presso il Centro di Consapevolezza delle#039;Università del Massachusetts. br Oltre br agli incontri settimanali che includevano la pratica di meditazione br consapevole - focalizzata sulla presa di coscienza non giudicante di br sensazioni, sentimenti e stati de#039;animo -, ai partecipanti sono state br date registrazioni audio per la pratica di meditazione guidata e sono br stati invitati a tenere traccia del tempo dedicato ogni giorno alla br pratica. br Inoltre sono state effettuate immagini RM della struttura br cerebrale di un gruppo di controllo di non praticanti la meditazione br nello stesso periodo di tempo. br br I partecipanti al gruppo di br meditazione hanno riferito di aver speso in media 27 minuti al giorno br praticando esercizi di consapevolezza, e le loro risposte a un br questionario sulla consapevolezza hanno indicato significativi br miglioramenti rispetto alle risposte pre-partecipazione. Le#039;analisi delle br immagini RM, focalizzate su aree dove in precedenti studi erano state br osservate differenze associate alla meditazione, ha individuato una br maggiore densità della sostanza grigia nelle#039;ippocampo, importante per br le#039;apprendimento e la memoria, e nelle strutture associate alla br percezione di Sé, alla compassione e all’introspezione. La riduzione br dello stress riferita dai partecipanti è stata correlata alla br diminuzione della densità della materia grigia nell’amigdala, importante br per ansia e stress. Anche se non è stato osservato nessun cambiamento br nella struttura associata all’autoconsapevolezza – chiamata insula o br corteccia insulare-, identificata in precedenti studi, gli autori br suggeriscono che potrebbe essere necessaria una pratica della br meditazione protratta nel tempo per produrre cambiamenti in quest’area. br Nessuno di questi cambiamenti è stato rilevato nel gruppo di controllo, e br questo indica che non erano derivati dal solo passare del tempo. br br E’ br affascinante osservare la duttilità del cervello e che, praticando la br meditazione, possiamo svolgere un ruolo attivo nel modificarlo e br possiamo accrescere il nostro benessere e la qualità della vita , dice br Britta Hölzel, Dottorato di Ricerca, prima autrice del saggio e br ricercatrice universitaria presso il MGH e la Giessen University in br Germania. Altri studi su diversi campioni di pazienti hanno dimostrato che la meditazione può portare significativi miglioramenti relativamente a svariati sintomi, e ora stiamo indagando sui meccanismi impliciti del cervello che facilitano il cambiamento . br br Amishi Jha, Dottorato di Ricerca, neuroscienziato dell’Università di Miami, che indaga sugli effetti del training di consapevolezza su individui in stato di elevato stress, dice: Questi risultati fanno luce sui meccanismi di azione del br training di consapevolezza. Dimostrano che lo stress vissuto in prima persona non può essere ridotto semplicemente con un programma di consapevolezza di 8 settimane, ma che questo cambiamento esperienziale corrisponde a cambiamenti strutturali nell’amigdala, una scoperta che br apre le porte a diverse possibilità di ulteriori indagini sul potenziale del MBSR (Programma di Riduzione Consapevole dello Stress) di proteggere contro i disturbi legati allo stress, come il disturbo da stress post-traumatico . Jha non ha fatto parte del team di questa br ricerca. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=1174e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /div div style= width: 250px; height: 260px; float: right; display: block; padding: 5px 0px 5px 5px; margin-top: 5px; margin-bottom: 5px; text-align: justify; br div class= gcon_banners br br /div /div br br br br br br br br br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4127&titolo_sotto=La pratica consapevole della meditazione cambia la struttura del cervello in 8 settimane&ID_cat_new=99News ReikiIn Italia la prima centrale geotermica offshore del mondo, energia per 700mila personehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4125&titolo_sotto=In Italia la prima centrale geotermica offshore del mondo, energia per 700mila persone&ID_cat_new=99 - div style= line-height: 15pt; text-align: justify; br br p br /p p Roma, 31 gen. - (Adnkronos) - Costruire in Italia la prima br centrale geotermica offshore del mondo, attraverso lo sfruttamento del br calore racchiuso nel vulcano sommerso più grande de#039;Europa: il Marsili. br Un progetto straordinario che Focus, il mensile Gruner+Jahr/Mondadori br diretto da Sandro Boeri, racconta in esclusiva nel nuovo numero in br edicola, con documenti e pareri fino ad oggi inediti. /p br p Il Marsili, 70 km di lunghezza, 30 di larghezza e une#039;altezza di 3.000 br metri, è un colosso situato a 140 km a nord della Sicilia, e la sua br vetta rimane 450 metri sotto la superficie del Mar Tirreno. Si tratta di br un vulcano la cui attività geologica è al centro di alcune ricerche: br le#039;ultimo monitoraggio sarà presto integrato, come anticipa Focus, da br nuovi studi che inizieranno nella primavera del 2011. Il Marsili infatti br può diventare una preziosa fonte di energia pulita, rinnovabile, e br praticamente inesauribile per il nostro Paese. /p br p Protagonisti di questa avventura sono la società privata br Eurobuildings, che opera nel campo delle#039;ingegneria naturalistica, br promotrice del progetto, e un comitato scientifico formato dalle#039;Istituto br nazionale di geofisica e vulcanologia, dal Centro di ricerche e studi br sperimentali per le Geotecnologie delle#039;Università di Chieti, br dalle#039;Istituto di scienze marine Ismar del Cnr e dal Politecnico di Bari. br /p br p Il progetto, autorizzato dal ministero per lo Sviluppo economico, usa br le più moderne attrezzature per la ricerca sottomarina. e#039;e#039;Abbiamo br analizzato le anomalie dei campi magnetici e della forza di gravità e br ascoltato i suoni delle onde sismiche con speciali idrofonie#039;e#039; spiega a br Focus Giuseppe De#039;Anna, ricercatore alle#039;Ingv. e#039;e#039;Tra poco sapremo anche br localizzare con precisione le attività vulcaniche e sismiche delle#039;area br sottomarina del Marsilie#039;e#039;. /p br p I lavori per realizzare il primo pozzo geotermico in mare della br storia potrebbero iniziare nel 2012, mentre il progetto prevede, entro br il 2015, la costruzione di 4 centrali galleggianti in grado di fornire br energia sufficiente per 700 mila persone, il tutto per un investimento br di 1,96 miliardi di euro. /p br p Entro 30 anni, riporta infine Focus, altre fonti di calore nelle br acque del Tirreno potrebbero essere utilizzate coprendo, secondo alcune br stime, il 10% dei consumi di energia nazionale. /p br br br /div br br p style= font-size: 10px; 31/01/2011 /p p style= font-size: 10px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=658396e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br /a /p p style= font-size: 10px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=658396e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4125&titolo_sotto=In Italia la prima centrale geotermica offshore del mondo, energia per 700mila persone&ID_cat_new=99News ReikiVittorio Veneto, il mistero dei boatihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4126&titolo_sotto=Vittorio Veneto, il mistero dei boati&ID_cat_new=99Sulla statale 51, nei pressi del valico di Sella di Fadalto, gli abitanti avvertono da giorni rumori provenienti dal sottosuolo. I geologi: Non è un terremoto - div style= text-align: justify; strong i Martedi 25 Gennaio 2011 /i /strong - br span style= color: rgb(255, 153, 0); Dal territorio /span br br br font size= 2 strong Potrebbe essere un racconto di Philip Dick: a Fadalto, nei pressi di Vittorio Veneto, /strong br la terra trema dal profondo e se ne ignorano le cause. Gli abitanti br raccontano di vere e proprie esplosioni provenienti dal sottosuolo, br boati che fanno tremare i vetri e ingenerano il meccanismo della psicosi br collettiva. Racconta una testimone: Mi è capitato più di qualche br volta di essere svegliata di soprassalto e di pensare subito alla tenuta br delle nostre montagne ; un altro riferisce di qualcosa di simile ad br esplosioni in galleria , per via del fragore delle esplosioni. /font font size= 2 strong /strong /font br font size= 2 strong /strong /font br font size= 2 strong Il sindaco di Vittorio Veneto denuncia pubblicamente la sua preoccupazione: /strong br Ormai è stato escluso che si tratti di scoppi in superficie, dovuti br magari alle#039;accensione di petardi. Quei suoni provengono dal br sottosuolo e, par di capire, anche da una certa profondità. Proprio br per questo siamo molto preoccupati . /font br br font size= 2 strong Ecco dunque il mistero della Val Lapisina, la vallata che lungo le#039;ossatura delle#039;Alemagna si incunea tra le Prealpi, /strong br mettendo in comunicazione le#039;Alta Marca con le#039;Alpago, attraverso il br valico di Sella di Fadalto. Proprio qui sorge una centrale br idroelettrica delle#039;Enel, anche se pare improbabile che sia queste#039;ultima br la causa dei fenomeni. Bisogna tenere presente che tutta la zona è br sismica, ma i geologi intervenuti finora (informalmente) tenderebbero ad br escludere la tesi di un terremoto, propendendo piuttosto per una br spiegazione freatica: in altre parole, sarebbero i movimenti di una br falda di profondità ripiena de#039;acqua a scatenare i boati. /font br br font size= 2 Gianni Zecca br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it/index.html?pg=1eidart=2633eidcat=3e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4126&titolo_sotto=Vittorio Veneto, il mistero dei boati&ID_cat_new=99News ReikiSleman, cerchio nel campo di riso: Ufo in Indonesia?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4123&titolo_sotto=Sleman, cerchio nel campo di riso: Ufo in Indonesia? &ID_cat_new=99 - Foto a href= javascript:window.open(e#039;http://blog.panorama.it/foto/2011/01/25/sleman-cerchio-nel-campo-di-riso-ufo-in-indonesia/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4123&titolo_sotto=Sleman, cerchio nel campo di riso: Ufo in Indonesia? &ID_cat_new=99News ReikiLa quinta dimensione è realtàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4124&titolo_sotto=La quinta dimensione realt&ID_cat_new=99Altro che Star Trek. Il Cern a caccia della particella che va oltre lo spazio e il tempo. Solo oggi, con il super-acceleratore di particelle, è possibile la verifica pratica della teoria sulla quinta dimensione. - div style= text-align: justify; «Pronti per il salto temporale!»: dalla plancia delle#039;astronave br Enterprise le#039;avvertimento risuona a tutto le#039;equipaggio. Nelle#039;universo di br Star Trek il viaggio in una delle dimensioni oltre quelle conosciute è br routine. Fantascienza? Sì, oggi. Ma quando si parla di viaggiare oltre br lo spazio e il tempo gli scienziati, ora, non si fanno grasse risate, ma br cercano di capire quali leggi governano gli universi oltre il nostro. br Perché la quinta dimensione (e anche la sesta, la settima, le#039;ottava...) e br gli universi paralleli esistono. Parola di Theodor Kaluza e Oskar br Klein. E infatti si chiama «KK», dal nome dei due scienziati, la br particella che dimostrerebbe le#039;esistenza delle dimensioni oltre alle br quattro finora note (cioè le tre dimensioni spaziali più il tempo) e che br potrebbe essere prodotta dal Large Hadron Collider, il br super-acceleratore di particelle del Cern di Ginevra. Le#039;affermazione, br tutte#039;altro che azzardata, è stata fatta dalla fisica delle particelle e br cosmologa di livello internazionale Lisa Randall, professoressa di br Harvard, ospite nei giorni passati al Festival delle Scienze che si è br appena concluso a Roma. In maniera un poe#039; ironica il festival è stato br denominato «La fine del mondo. Istruzioni per le#039;uso», con un chiaro br riferimento al timore di molti che a «giocare» troppo con il br super-acceleratore si rischi di creare un mini-buco nero che inghiotta br la Terra. Ma la cosmologa ha voluto rassicurare tutti. br /div p style= text-align: justify; «La fine del mondo non arriverà certamente dai buchi neri prodotti br dal Large Hadron Collider», ha detto la Randall. «Che fenomeni di questo br tipo possano essere prodotti dalle#039;acceleratore è improbabile, ma, se br anche lo fossero, non creerebbero problemi perché avrebbero una vita br brevissima», ha aggiunto. Dalle#039;LHC le star della fisica (e Lisa Randall è br una di queste) si aspettano ben altro. Molto più realisticamente le br collisioni fra protoni che avvengono alle altissime energie delle#039;LHC br potrebbero rivelare le dimensioni «invisibili», oltre a quelle note. br «Le#039;esistenza di extra-dimensioni era stata prevista nel 1929 dal fisico br Theodor Kaluza - ha aggiunto Lisa Randall - e per la prima volta solo br adesso potrebbero essere dimostrate empiricamente». A rivelarne br le#039;esistenza, ha detto, potrebbe essere la particella «KK», dalle br iniziali dello stesso Kaluza e di Oskar Klein. Il matematico polacco br Theodor Kaluza pubblicò la teoria della quinta dimensione nel 1921, con br la benedizione di Albert Einstein. Il fisico svedese Oskar Klein, cinque br anni dopo, ne colmò alcune lacune. Ma solo oggi, con il br super-acceleratore di particelle, è possibile la verifica pratica della br teoria. /p p class= autore Antonio Angeli /p p class= autore 25/01/2011 /p p class= autore a href= javascript:window.open(e#039;http://www.iltempo.it/spettacoli/2011/01/25/1232532-quinta_dimensione_realta.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p p style= text-align: justify; br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4124&titolo_sotto=La quinta dimensione realt&ID_cat_new=99News ReikiRaggio del dolore (armi invisibili)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4122&titolo_sotto=Raggio del dolore (armi invisibili) &ID_cat_new=99 - elt;object width= 480 height= 385 egt;elt;param name= movie value= http://www.youtube-nocookie.com/v/fpCzZsg6j9s?fs=1eamp;amp;hl=it_IT egt;elt;/paramegt;elt;param name= allowFullScreen value= true egt;elt;/paramegt;elt;param name= allowscriptaccess value= always egt;elt;/paramegt;elt;embed src= http://www.youtube-nocookie.com/v/fpCzZsg6j9s?fs=1eamp;amp;hl=it_IT type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 480 height= 385 egt;elt;/embedegt;elt;/objectegt; br br elt;object width= 480 height= 385 egt;elt;param name= movie value= http://www.youtube-nocookie.com/v/glf7yyPgISc?fs=1eamp;amp;hl=it_IT egt;elt;/paramegt;elt;param name= allowFullScreen value= true egt;elt;/paramegt;elt;param name= allowscriptaccess value= always egt;elt;/paramegt;elt;embed src= http://www.youtube-nocookie.com/v/glf7yyPgISc?fs=1eamp;amp;hl=it_IT type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 480 height= 385 egt;elt;/embedegt;elt;/objectegt; br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4122&titolo_sotto=Raggio del dolore (armi invisibili) &ID_cat_new=99News ReikiLe 10 principali teorie per uccelli e pesci mortihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4121&titolo_sotto=Le 10 principali teorie per uccelli e pesci morti &ID_cat_new=99 - di Nicholas West e a href= http://zengardner.com/ target= _blank Zen Gardner /a br a href= http://www.activistpost.com/ target= _blank Activist Post /a br br div style= text-align: justify; Mentre i  media br mainstream tentano di minimizzare le recenti morti, che ora sono br diventate globali, vale la pena di tenere traccia delle notizie su br questa storia. Sentitevi liberi di aggiungere la vostra alla sezione br commenti, e ci aggiorneremo di conseguenza. br br b Spiegazioni mainstream: /b br Fulmini, grandine, collisioni a mezze#039;aria, linee elettriche e fuochi br de#039;artificio di Capodanno per gli uccelli... invece malattia per i pesci. br Questo risulta dando uno sguardo ai  media mainstream. Gli uccelli sono br incredibilmente sensibili al loro ambiente (si pensi ai canarini nelle br miniere di carbone) e il pensiero che essi siano stati colti di br sorpresa, o che abbiano sbagliato il loro modello di volo è br palesemente ridicolo. E dove sono gli uccelli arrostiti da questi colpi br di fulmini? E i pesci che muoiono nella stessa regione? Solo una br fortuita malattia . Uno dei principali titoli  deve essere sancito come br il tentativo più triste di sensazionalismo, mentre rivela une#039;ovvia br conclusione naturale a href= http://www.cnn.com/2011/US/01/03/arkansas.falling.birds/index.html target= _blank Gli uccelli caduti probabilmente morti per un massiccio Trauma /a . Davvero? br br b Sciami meteorici: /b siamo in un periodo di a href= http://en.wikipedia.org/wiki/Quadrantids target= _blank intensi sciami meteorici stagionali /a , e parecchi utenti di YouTube hanno segnalato a href= http://www.youtube.com/user/2010TheCountdown#p/u/6/NRcqgn4dFh0 target= _blank di aver udito bang sonici /a nelle#039;area, che potrebbero essere indicativi di una locale a href= http://leonid.arc.nasa.gov/meteor.html target= _blank onda de#039;urto /a . br Questa potrebbe essere una causa naturale non-cospirativa, che ha br effettivamente senso, ma è difficile collegare a questo sia gli uccelli br che i pesci, a meno che essa non abbia prodotto una frequenza br invalidante. Ce#039;erano in verità altre anomalie sonore, secondo il br rapporto sopra evidenziato. /div p style= text-align: justify; b Nuova linea di faglia di Madrid: /b Un eccellente articolo di The American Dream ha raccolto dati sulle a href= http://endoftheamericandream.com/archives/is-the-new-madrid-fault-earthquake-zone-coming-to-life target= _blank recenti attività sismiche /a br lungo questa linea di faglia che corre lungo la sezione medio orientale br degli Stati Uniti. Se consideriamo anche il metodo della a href= http://www.activistpost.com/2011/01/penn-allows-gas-fracking-waste-to-be.html target= _blank fratturazione per ottenere gas /a , br le#039;immensa attività geologica nella regione e il disastro br delle#039;estrazione petrolifera della BP, che ha disperso il Corexit br nelle#039;atmosfera,  noi potremmo attribuire a questo  qualsiasi distruzione br di massa nella regione. Tuttavia, siamo di fronte ad un evento globale, br quindi potrebbe trattarsi delle#039;effetto collaterale di qualcosa di più br grande, o di un fattore che ha contribuito direttamente.  /p div style= text-align: justify; /div p style= text-align: justify; b Esperimenti del  governo: /b La lunga storia degli esperimenti del governo è stata esposta da molti a href= http://www.infowars.com/is-mass-bird-and-fish-die-off-connected-to-government-testing/ target= _blank ricercatori /a . br La componente strana di queste morti  è che solo alcune specie sono br state colpite, solo alle#039;interno delle#039;intera regione. E alcune relazioni br hanno indicato che gli organi di questi uccelli si sono liquefatti, e br questo potrebbe indicare un possibile virus. Potrebbe questo indicare br le#039;uso di  armi biologiche specie-specifiche? Ee#039; agli atti che si sono br svolte discussioni su a href= http://www.peace.ca/racetargetablebioweapons.htm target= _blank armi biologiche razza-specifiche /a ; si è forse trattato di un test sulla possibilità di trasferimento? /p div style= text-align: justify; /div p style= text-align: justify; b Mutazioni OGM: /b Mike Adams di Natural News avanza une#039; a href= http://www.naturalnews.com/030914_dead_fish_birds.html target= _blank interessante teoria /a : br queste#039;ultimo evento è locale, ma le morti stanno investendo più specie br visto che anche le popolazioni di api e pipistrelli sono in calo. Adams br sottolinea che la Monsanto ha una sede nelle#039;Arkansas. Ee#039; legittimo porsi br domande. br br b Geoingegneria: /b Potrebbe le#039;irrorazione br nella zona aver causato questo tipo di fallout? Forse qualcosa di nuovo è br stato aggiunto alla miscela? Le scie chimiche si sono rapidamente br trasformate da teoria cospirativa a a href= http://www.amazon.com/What-World-Are-They-Spraying/dp/B00483VQTE?ie=UTF8etag=permacultucom-20elink_code=btlecamp=213689ecreative=392969 target= _blank fatto documentato /a . br Tanto, che i poteri hanno dovuto ammettere le#039;esistenza del  programma, br ma secondo loro a scopo benefico. Tra il cloud seeding e possibili br connessioni a HAARP, la ricaduta da scie chimiche deve essere br considerata, specialmente perchè il programma si svolge quasi in tutto br il mondo. Rosalind Peterson è stata alle#039;avanguardia nelle#039;aver stabilto br una  a href= http://www.agriculturedefensecoalition.org/?q=agriculture target= _blank connessione della  Geoingegneria agli OGM /a br come fonte combinata per le#039;esplosione di alghe che riducendo le#039;ossigeno br potrebbero interessare un ampio spettro di sistemi naturali. Inoltre, br alcuni ritengono che il sistema di spargimento delle scie chimiche br permette anche la dispersione di agenti patogeni. Se ci sarà un focolaio br di influenza aviaria o malattie nei prossimi giorni o settimane tra la br popolazione umana, nelle zone dove sono caduti gli uccelli, potrebbe br essere avanzata una  connessione con le scie chimiche. Se questo br accadrà, il contagio potrebbe essere attribuito ad una nuova, mortale br influenza aviaria. Une#039;altra possibilità collegata  alle scie chimiche è br quella delle  nanoparticelle. br br b HAARP: /b Uccelli e br pesci possono essere sensibili ad impercettibili variazioni di di br frequenza. Un post interessante di YouTube da parte di un pescatore di br lunga data, menziona la presenza di una a href= http://www.activistpost.com/2011/01/why-drum-fish-in-arkansas-are-effected.html target= _blank lamina di  perla /a br dietro le#039;occhio del tipo di pesce tamburo  interessato da questo br evento. Ha fatto un appello a chiunque nella zona, per cercare segni di br danni riguardo a questa lamina. Sia gli uccelli che i pesci si spostano br in modo altamente coordinato, e questo indica che si muovono e br comunicano attraverso  frequenze. Potrebbe a href= http://www.activistpost.com/2010/08/weather-wars-and-devils-haarp.html target= _blank il dispositivo HAARP in Alaska /a br aver mandato in cortocircuito i loro sistemi di navigazione? O, forse, br questo è le#039;inizio di un effetto a cascata dovuto a decenni di br inquinamento elettromagnetico da campi elettromagnetici e onde ELF, br intorno al pianeta, provenienti da una vasta gamma di moderni mezzi di br comunicazione? br br b Armi scalari: /b Queste armi ad br energia diretta possono essere distribuite via satellite e creare una br vasta gamma di disastri naturali che possono essere a href= http://www.helium.com/items/2056635-experts-suspect-scalar-weapons-testing-caused-mass-bird-and-fish-deaths target= _blank sintonizzati su determinate frequenze /a . br Ee#039; stato segnalato che il loro raggio de#039;azione è di diverse miglia. br Ancora più pazzesco è che ci è stato detto che negli uccelli morti sono br stati rilevati massicci traumi. Una delle abilità segnalate delle armi br scalari è quella di creare uno a href= http://www.angelfire.com/oz/cv/scalarweapons.html target= _blank scudo di Tesla /a br di plasma, come una bolla, che potrebbe far esplodere tutto ciò che br entra nel suo spazio aereo. Alcuni hanno ipotizzato che questa br tecnologia è in piena operatività. Ma che cosa succedebbe se invece br fosse ancora in  fase sperimentale? Ricordate, questo sta a href= http://www.activistpost.com/2011/01/thousands-of-birds-fall-dead-in-south.html target= _blank accadendo anche  in Sud America /a . /p div style= text-align: justify; /div p style= text-align: justify; b Progetto Blue Beam: /b br Era il test di un generatore di suono per inscenare a livello globale br une#039;invasione aliena? Questa è certamente una realtà , e la stessa NASA  br ha annunciato la sua preparazione per un tale scenario. Il a href= http://www.wariscrime.com/2009/01/18/news/project-blue-beam-step-one-economic-disaster/ target= _blank Progetto Blue Beam /a , br come la sua controparte HAARP, utilizza le#039;energia naturale presente br nella ionosfera come dispositivo sia visivo che acustico. Ancora una br volta, forse non sono nella fase definitiva, ma, a href= http://prometheus.al.ru/english/phisik/onichelson/tunguska.htm target= _blank come Tesla /a , hanno fatto un passo falso involontario. br b br Modifica Geomagnetica e altre modifiche dell terra: /b br Come chiunque può vedere dalla gamma di possibilità elencate sopra, br siamo di fronte ad una serie di manomissioni delle#039;uomo. Tuttavia, a br questo fanno da sfondo le anomalie che cominciano a prendere forma con br le#039;apparente vagare del nostro polo magnetico, visto che  anche  a href= http://news.nationalgeographic.com/news/2009/12/091224-north-pole-magnetic-russia-earth-core.html target= _blank il National Geographic  ha segnalato /a che il Polo Nord magnetico sta migrando verso la Russia. Se aggiungiamo a questo une#039;indebolimento della magnetosfera e la  a href= http://www.earthfrenzyradio.com/planet-in-peril/stunned-scientists-warn-of-dwindling-oxygen.html target= _blank caduta dei livelli di ossigeno /a br , allora le morti tra le specie più delicate fanno presagire un br problema più ampio. Infine, un aumento di attività del sole e le a href= http://www.pbs.org/wgbh/nova/magnetic/animals.html target= _blank tempeste magnetiche /a potrebbero  indebolire il nostro habitat naturale globale. br br La br diffusa distruzione della natura dovrebbe indurci a guardare più br intensamente al mondo intorno a noi e a mettere in discussione il nostro br rapporto con essa e il nostro effetto su di essa. Forse questo è ciò br che avremmo dovuto fare tutti insieme. br br i * Zen Gardner è un redattore di Notizie Alternative su /i i b a href= http://beforeitsnews.com/ target= _blank Before Ite#039;s News /a /b , /i i e pubblica anche su b a href= http://zengardner.com/ target= _blank ZenGardner.com /a /b . br /i br i Fonte: strong /strong a href= http://www.activistpost.com/2011/01/10-leading-theories-for-dead-birds-and.html target= _blank u Activist Post /u /a br Traduzione: Dakota Jones /i br br font size= 2 a href= http://maps.google.com/maps/ms?ie=UTF8emsa=0emsid=201817256339889828327.0004991bca25af104a22bell=28.921631%2C5.273438espn=141.542315%2C12.304687ez=2eiwloc=0004991c2e41cf55affcb target= _blank QUIe#039; LA MAPPA GOOGLE A LIVELLO MONDIALE /a /font /p div style= text-align: justify; br br br br br span class= post-author vcard br Pubblicato da br span class= fn Dakota Jones /span br /span br span class= post-timestamp br a br a class= timestamp-link href= http://ilupidieinstein.blogspot.com/2011/01/le-10-principali-teorie-per-uccelli-e.html rel= bookmark title= permanent link abbr class= published title= 2011-01-10T02:37:00-08:00 02:37 /abbr /a /span br span class= post-timestamp /span br span class= post-timestamp a href= javascript:window.open(e#039;http://ilupidieinstein.blogspot.com/2011/01/le-10-principali-teorie-per-uccelli-e.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span br span class= post-timestamp /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4121&titolo_sotto=Le 10 principali teorie per uccelli e pesci morti &ID_cat_new=99News ReikiIl Polo si sposta troppo velocemente: aerei e uccelli in tilthttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4118&titolo_sotto=Il Polo si sposta troppo velocemente: aerei e uccelli in tilt&ID_cat_new=99Le#039;aeroporto di Tampa in Florida chiude una pista de#039;atterraggio - div style= text-align: justify; CORRISPONDENTE DA NEW YORK br br L’aeroporto internazionale di Tampa ha chiuso una delle piste br d’atterraggio per lo stesso motivo che potrebbe essere all’origine della br morìa di pesci e uccelli che si è verificata in più parti del mondo: la br massa magnetica al Polo Nord della Terra sta oscillando più rapidamente br di quanto avviene di solito. br br br br Lo scenario, fra fisica e fantascienza, richiama alla memoria la trama br del romanzo «The Core» di Paul Preuss che nel 2003 il regista Jon Amiel br portò sul grande schermo con l’omonimo titolo, raccontando la scelta del br presidente degli Stati Uniti di fare esplodere degli ordigni nucleari br nel magma terrestre per riattivare la rotazione terrestre br misteriosamente bloccata. Non siamo certo a tali scenari apocalittici ma br le prime scene di quel film, con stormi di uccelli morti che cadevano br dal cielo e aerei che precipitavano all’improvviso hanno a che vedere br con gli stessi motivi che hanno spinto le autorità dell’aeroporto br internazionale di Tampa in Florida a chiudere una delle principali piste br d’atterraggio, spiegandone i motivi con dovizia di dettagli. br br br br Il motivo, come hanno sottolineato i portavoce dello scalo, è che «il br Polo Nord magnetico si è spostato dal Canada verso la Russia di circa 40 br miglia» - 64,3 km - ad una velocità «più alta del solito» e di br conseguenza devono essere ricalcolati circa cento pannelli e quaranta br segnali che guidano gli aerei in fase di atterraggio. Se infatti il Polo br Nord geografico è un punto convenzionale fisso stabilito sulle mappe, br quello magnetico è in continuo spostamento fra il Canada e la Siberia e br la sua posizione serve a orientare i piloti degli aerei proprio come una br semplice bussola. br br br br Per avere un’idea dello spostamento del Polo Nord magnetico basti tener br presente che 700 mila anni fa era invertito con quello al Sud del br Pianeta. L’umanità è comunque abituata a convivere con spostamenti br minimi e di conseguenza «i piloti volano con l’aiuto delle br bussole magnetiche e le piste di atterraggio sono disegnate lungo i br punti di questa bussola», come ha spiegato uno dei portavoce dello br scalo, sottolineando però «che il problema è che un punto ritenuto a 180 br gradi si trova ora, diciamo, a 190 gradi». br br br br L’idea che i piloti dei jet commerciali adoperino ancora bussole br magnetiche nell’era del Gps via satellite può sembrare anomala ma in br attesa di modifiche della strumentazione di bordo delle maggiori br compagnie civili l’aeroporto non ha avuto alternativa che ordinare il br blocco dell’uso di una pista. Anche le autorità dello scalo di Atlanta, br in Georgia, stanno valutando una simile decisione per garantire la br massima sicurezza ai passeggeri. br br br br A conferma delle preoccupazioni di Tampa e Atlanta la «Federal Aviation br Administration», che controlla il traffico aereo civile sugli Stati br Uniti, ha avallato la necessità di ridisegnare «almeno una delle piste br di atterraggio» in tempi stretti. Le notizie in arrivo da Florida e br Georgia hanno spinto comunità scientifica ed esperti meteo a prendere in br considerazione l’ipotesi che anche l’improvvisa morte di migliaia di br uccelli e pesci in Brasile, Gran Bretagna, Italia, Svezia, Nuova Zelanda br e Stati Uniti possa essere legata al brusco movimento del magnetismo br terrestre. br br br br Se il Polo Nord infatti si muove in fretta gli uccelli si confondono, br perdono le#039;orientamento, cambiano i loro soliti comportamenti e seguono br rotte insolite rischiando di urtare contro correnti d’aria sconosciute br che ne possono causare la morte improvvisa. Lo stesso vale per i pesci, br il cui orientamento errato può spingerli in acque troppo gelide per br sopravvivere, causando la morte di branchi molto numerosi. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/finestrasullamerica/grubrica.asp?ID_blog=43eID_articolo=1909eID_sezione=esezione=e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4118&titolo_sotto=Il Polo si sposta troppo velocemente: aerei e uccelli in tilt&ID_cat_new=99News ReikiPerché gli animali stanno morendo in massa?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4119&titolo_sotto=Perch gli animali stanno morendo in massa? &ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; object width= 480 height= 385 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/Pbs9UvcM2Cg?fs=1eamp;hl=it_IT /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/Pbs9UvcM2Cg?fs=1eamp;hl=it_IT type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 480 height= 385 /embed /object br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4119&titolo_sotto=Perch gli animali stanno morendo in massa? &ID_cat_new=99News ReikiUn Nobel per le#039;omeopatiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4120&titolo_sotto=Un Nobel per l'omeopatia&ID_cat_new=99 - table border= 0 cellpadding= 0 cellspacing= 0 tbody tr td colspan= 2 class= catenaccio Science intervista il premio Nobel Dr. Luc Montagnier sulle#039;omeopatia e segnali elettromagnetici /td /tr tr td height= 12 img src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif width= 1 height= 18 /td /tr br tr td img src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif height= 4 /td /tr br tr td colspan= 2 class= articologirata p style= text-align: justify; br Negli ultimi giorni del 2010 i giornali hanno  riportato la notizia  di br un rapporto australiano pubblicato sulla rivista scientifica strong Archives of Disease in Childhood /strong br - dal titolo originale “Adverse events associated with the use of br complementary and alternative medicine in children” - in cui si br affermava che l’uso indiscriminato delle medicine alternative può essere br molto pericoloso o addirittura mortale per i bambini.  Nel contempo il strong Comitato Scienza e T /strong strong ecnologia del Parlamento inglese /strong ha br sollecitato il governo e il servizio Sanitario nazionale a cancellare br ogni erogazione di fondi a favore della pratica omeopatica: «i prodotti br omeopatici non sono medicine e non dovrebbero più essere autorizzati dal br Mhra (l’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci)». br br La strong Rabbia è figlia della Paura /strong , come insegna la br medicina cinese. Ecco perché i  detrattori delle#039;omeopatia  attaccano br senza pietà: hanno paura e reagiscono con la violenza. E’ l’ elefante br impazzito alla vista del topolino, che gli sguscia tra le zampe. L’ br elefante non capisce perché non riesce a schiacciarlo, nonostante la sua br mole, i barriti, la proboscide. br br Forse la paura nasce da piccoli ma importanti segnali di crepe sul br fronte. Per esempio le#039; intervista davvero notevole recentemente br pubblicati sulla rivista strong Science /strong (24 dicembre 2010) al strong virologo br francese e premio Nobel dottor Luc Montagnier che descrive il suo br ultimo lavoro che ha implicazioni significative sulla omeopatia. /strong br br Questa ultima intervista esprime  le#039; alto rispetto che ha il dottor br Montagnier per la  medicina omeopatica e le sue preoccupazioni circa il strong terrorismo /strong contro di lui e altri validi ricercatori br da parte degli scettici non adeguatamente informati. Montagnier fa la br seguente forte dichiarazione riguardo e#039; omeopatia e le dosi omeopatiche : strong em Non posso dire che le#039;omeopatia funzioni. Quello ch /em em e posso dire ora è che le alte diluizioni funzionano. Le alte diluizioni di qua /em /strong em strong lcosa, non sono nulla. Sono strutture di acqua che imitano le molecole originali.   /strong /em Inoltre, Montagnier si riferisce al dottor strong Jacques Benveniste /strong , lo scienziato  francese che condusse una ricerca sulle dosi omeopatiche, come un strong moderno Galileo /strong em . /em br br Luc Montagnier  aveva recentemente affermato di avere le prove sperimentali che conferirebbero strong basi scientifiche all’omeopatia /strong . br L’omeopatia è una disciplina per la quale certe sostanze, se br estremamente diluite e successivamente sottoposte a “dinamizzazione” (le br fiale contenenti la diluizione devono essere agitate con un br procedimento detto “succussione”) sono efficaci nel trattamento di un br ampio spettro di patologie. Ma dal punto di vista chimico, la diluizione br è talmente alta che alla fine del processo non rimane nessuna molecola. br Da un certo punto in avanti, non si fa altro che diluire acqua con br acqua. Per dare un’idea delle proporzioni una diluizione omeopatica tra br le meno estreme equivale a una goccia nell’Oceano Atlantico: un br paradosso che sarebbe però spiegato dall’ipotesi della memoria br dell’acqua, secondo la quale l’acqua sarebbe in grado di conservare il br ricordo delle sostanze da cui è attraversata. br br Montagnier in un e#039;intervento  intitolato strong Nano elementi dai microrganismi /strong affermò: em I miei studi sul virus delle#039;AIDS mi hanno portato ad avvici /em em narmi alle  idee di Benveniste . /em Montagnier poi spiega: em Quando una sospensione di micoplasmi è filtrata attraverso filtri di porosità compresa tra 20 e /em em 100 br nm (notevolmente più piccoli della taglia media dei micoplasmi), il br filtrato ottenuto è apparentemente sterile se coltivato in un terreno br sintetico o analizzato con PCR DNA. Ma se il filtrato sterile è posto in br incubazione con linfociti T umani (precedentemente testati come indenni br da infezione da micoplasma), dopo due o tre settimane si osserva la br ricomparsa di micoplasmi con tutte le loro caratteristiche, anche se il br filtrato è portato alla milionesima diluizione . /em Le#039;interpretazione br del fenomeno che Montagnier propone è che le nano strutture che esistono br nel filtrato contengono ciascuna un frammento delle#039;informazione br genetica e possono in questo modo ricostruire le#039;insieme del genoma br infettivo con le#039;aiuto delle cellule eucariote. Questa ipotesi ha spinto br Montagnier a studiare la natura di queste nano strutture e così a br scoprire un altro fenomeno curioso: la generazione di onde br elettromagnetiche a bassa frequenza (tra 1.000 e 5.000 Hertz) da parte br di specie batteriche e di virus in diluizioni acquose appropriate. br Batteri patogeni classici come coli, stafilococchi, streptococchi, br micoplasmi ed alcuni virus sono sorgenti di queste strutture che br emettono segnali elettromagnetici. I segnali sono quasi tutti simili, br anche se una analisi più raffinata rivela differenze di specie. Il br plasma di persone cronicamente infette dagli stessi agenti patogeni br emette segnali simili. br br strong Quale eco hanno avuto queste riflessioni sorprendenti? Le#039;omissione come tagliente arma di disprezzo. /strong br br Il strong Dott. Francesco Marino /strong , medico omeopatico della strong FIAMO (Federazione Italiana delle Associazioni e Medici Omeopatici) /strong afferma: em br Standing ovation per questo scienziato, che ha il coraggio delle br proprie idee e le difende con coerenza!  Montagnier non è certo il primo br a scoprire ed affrontare sfide e paradossi dell’ Omeopatia, in br particolare la questione delle alte diluizioni, che le#039;ormesi non può br spiegare. Potrebbe godersi la pensione ed i frutti del suo enorme br lavoro, farsi i fatti suoi e far finta di niente, come tanti suoi br colleghi.  E invece mette tutto in discussione per sostenere la br plausibilità dell’ Omeopatia, senza pregiudizi. Come strong Louis Rey, Elia /strong e altri (senza dimenticare il povero strong Benveniste /strong ) br ha dimostrato, con dati incontrovertibili alla mano, che le alte br diluizioni non sono il Nulla ma che, al contrario, potrebbero aprire br filoni di ricerca in grado di rivoluzionare il corso della Scienza. Come br altri prima di lui, ha trovato uno dei punti deboli su cui si fonda il br paradigma meccanicistico e sa bene che su questa foglia di fico sono br stati costruiti imperi economici talmente potenti e persuasivi da br decidere non solo il destino e l’ agenda della scienza moderna ma, br soprattutto, i profitti aziendali e le carriere di universitari, br ospedalieri, amministratori, politici, etc.: ancora una volta, è l’ br Economia a dettare le regole del gioco, fissando la “piramide br gerarchica” degli interessi e delle priorità. L’ Omeopatia avanza, br nonostante tutto, per cui va fermata ad ogni costo: attraverso leggi br speciali, il discredito scientifico, le campagne diffamatorie, il tutto br abilmente orchestrato dai media “schierati”. Le sue prese di posizione br irritano l’ establishment perché vengono da uno dei più stimati br scienziati viventi. Non resta che augurarci che dalla comunità br accademica altre voci si levino in favore delle sue tesi e che l’ br esempio dato da Montagnier trovi ulteriori riscontri. br br /em Il strong dott. Montagnier alle#039;età di 78 anni /strong dopo aver ricevuto il strong premio Nobel nel 2008 per la scoperta delle#039; HIV /strong si allontana dal terrorismo intellettuale ( così viene definito dalla rivista Science) per assumere la direzione del nuovo strong Istituto di Ricerca delle#039;Universita di Jiaotong a Shanghai /strong br dove potrà continuare ad approfondire gli studi  che hanno provocato br uno shock a molti scienziati. Sostiene che i Cinesi abbiano una maggior br apertura mentale (o probabilmente, penso io,  meno pregiudizi e maggior br lungimiranza) e alle#039;intervistatore che gli chiede se non teme di scadere br nella pseudoscienza risponde: strong em No, perchè non è  pseudoscienza. Non è ciarlataneria.  Sono fenomeni reali che meritano studi ulteriori. /em /strong br br I veri scienziati come Montagnier che hanno il coraggio di andare br contro il parere di tutto il mondo accademico in terreni inesplorati  br meritano grande rispetto. /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=281eID_articolo=24eID_sezione=646esezionee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p /td /tr /tbody /tablehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4120&titolo_sotto=Un Nobel per l'omeopatia&ID_cat_new=99News ReikiSpazio: la Luna ha cuore di ferro, simile a quello della Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4116&titolo_sotto=Spazio: la Luna ha cuore di ferro, simile a quello della Terra&ID_cat_new=99 - p style= padding: 0pt; text-align: justify; br NEW YORK - La Luna ha un cuore solido e ricco di ferro simile a quello br della Terra, avvolto da un guscio fluido. La scoperta, pubblicata su br Science, deriva dalle tecniche di analisi sismologica di ultima br generazione, applicate dagli esperti della Nasa ai dati raccolti negli br anni e#039;70, alle#039;epoca delle missioni Apollo. br Sapere come è fatto il br nucleo della Luna è importante per comprendere come si è formata la Luna br e come funziona il meccanismo naturale che permette al satellite di br conservare il suo forte campo magnetico. br I ricercatori del Marshall br Space Flight Center della Nasa, coordinati da Renee Weber, hanno br condotto lo studio in collaborazione con le università delle#039;Arizona e br della California a Santa Cruz e con il francese Institut de Physique du br Globe di Parigi. Secondo i calcoli degli studiosi il cuore solido della br Luna ha un raggio di 240 chilometri, mentre lo strato fluido che lo br circonda ha un raggio di circa 330 chilometri. Le#039;unica differenza br rispetto alle#039;interno della Terra è che il guscio liquido è a sua volta br circondato da uno strato parzialmente fuso dal raggio di oltre 480 br chilometri. /p br br br p style= padding-bottom: 1em; margin-top: -1em; sda-ats /p p style= padding-bottom: 1em; margin-top: -1em; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Spazio:_la_Luna_ha_cuore_di_ferro,_simile_a_quello_della_Terra.html?cid=29192482e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4116&titolo_sotto=Spazio: la Luna ha cuore di ferro, simile a quello della Terra&ID_cat_new=99News ReikiMoria di uccelli, il giallo si estende a Louisiana e Sveziahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4117&titolo_sotto=Moria di uccelli, il giallo si estende a Louisiana e Svezia&ID_cat_new=99Haarp? - Vedi il servizio a href= javascript:window.open(e#039;http://video.corriere.it/moria-uccelli-giallo-si-estende-louisiana-svezia/2f496652-18d9-11e0-963c-00144f02aabce#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4117&titolo_sotto=Moria di uccelli, il giallo si estende a Louisiana e Svezia&ID_cat_new=99News ReikiINCREDIBILE AVVISTAMENTO UFO A LIMA, PERUe#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4115&titolo_sotto=INCREDIBILE AVVISTAMENTO UFO A LIMA, PERU' &ID_cat_new=99Sono loro o sono nostri ? - Leggi la notizia e vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2011/01/incredibile-avvistamento-ufo-lima-peru.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4115&titolo_sotto=INCREDIBILE AVVISTAMENTO UFO A LIMA, PERU' &ID_cat_new=99News ReikiWikileaks pubblicherà documenti su presunta “guerra” contro UFOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4114&titolo_sotto=Wikileaks pubblicher documenti su presunta guerra contro UFO&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; Il fondatore di Wikileaks Julian Assange ha comunicato al Guardian br l’esistenza di “riferimenti a UFO” in alcuni dei cablo che la sua br organizzazione non ha ancora pubblicato. Corre ora insistentemente voce br che in questi si parli di una base sottomarina di UFO nel Mare br Antartico. br br /div p style= text-align: justify; Il Times EU riferisce: /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Un nuovo rapporto circolante oggi nel br Cremlino preparato per il Presidente Medvedev dalla 45esima Divisione br Controllo Spazio delle Forze Spaziali Russe (VKS) afferma che in una br prossima pubblicazione di WikiLeaks verranno svelati cablo segreti degli br USA nei quali si riferisce che gli americani sono stati “coinvolti” br sin dal 2004 in una “guerra” contro UFO provenienti da una base situata br in Antartide o in sua prossimità, ovvero nel Mare Antartico. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Secondo questo rapporto, gli Stati Uniti br sarebbero entrati in stato di massima allerta il 10 giugno 2004, dopo br che una massiccia flotta di UFO sarebbe “emersa all’improvviso” dal Mare br Antartico per dirigersi verso Guadalajara, in Messico, ad appena 1600 br chilometri dal confine statunitense (vedere a href= http://notiziefantascienzaedintorni.blogspot.com/2010/12/wikileaks-sta-per-pubblicare-rapporti.html target= _blank qui /a e a href= http://www.youtube.com/watch?v=BkBo27nb-kYefeature=related target= _blank qui /a ). br Prima di raggiungere il confine con gli USA tuttavia, secondo il br rapporto, questa massiccia flotta di UFO avrebbe fatto ritorno br “dimensionale” alla “base” nei mari dell’Antartide. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; I timori statunitensi rispetto a questi br UFO provenienti dall’Antartide sarebbero iniziati, secondo il rapporto, a br partire dagli eventi eccezionali verificatisi l’11 luglio 1991 br (definito “7/11”), quando durante l’eclissi solare i misteriosi velivoli br sarebbero apparsi a centinaia su quasi tutto il territorio del Messico, br compresa la capitale (per approfondire: a href= http://home.comcast.net/%7Etprinty/UFO/mexico.htm target= _blank leggere qui /a ). Va notato che mentre milioni di messicani hanno assistito in a class= contextual href= http://admaster.heyos.com/core/clickfromclick.asp?idutente=13670etipo=Geideditore=551eotp=DXYQZYC0JZYXX99SXTYZ7AWUed=http%3A%2F%2Fildemocratico%2Ecom%2F2010%2F12%2F25%2Fwikileaks%2Dpubblichera%2Ddocumenti%2Dsu%2Dpresunta%2Dguerra%25E2%2580%259D%2Dcontro%2Dufo%2Fek=televisioneetooltips=Sedettaglio=Seidtooltip=134464354 televisione /a br alla ripresa in diretta nazionale degli UFO nei cieli di Città del br Messico, i media statunitensi si sono rifiutati di mandare in onda br l’evento negli USA. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Dal 2004, secondo il rapporto, la flotta br UFO dell’Antartico avrebbe continuato a emergere dalla sua base, e br l’ultimo di questi eventi si sarebbe verificato venerdì scorso, quando br un’altra flotta molto numerosa sarebbe stata avvistata in Cile. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Il “pericolo immediato” per il mondo, br avverte il rapporto, in occasione delle emersioni improvvise della br flotta UFO dal Mar Antartico, è rappresentato dalle gigantesche ondate br causate dall’improvvisa fuoriuscita da quella che si ritiene la loro br base sottomarina, una o più. La settimana scorsa, la Clelia II, nave da br crociera in navigazione nell’Antartico con 160 persone a bordo, è stata br prossima a rovesciarsi in mare quando è stata colpita dalle onde br generate dall’emersione degli UFO dal Mare Antartico ( a href= http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2010/12/09/AM03dnNE-antartico_odissea_clelia.shtml target= _blank articolo e video nel sito del Secolo XIX /a ), e proprio oggi la nave Number One Insung (un peschereccio sudcoreano, a href= http://www.vip.it/il-peschereccio-%C2%ABnumber-one-insung%C2%BB-affondato-in-antartide-22-morti/ target= _blank leggere questa notizia /a ) è affondata per le stesse ragioni, e del suo equipaggio di 42 membri sono stati tratti in salvo solo 20 uomini. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; (fonte a href= http://notiziefantascienzaedintorni.blogspot.com/2010/12/wikileaks-sta-per-pubblicare-rapporti.html target= _blank Notiziefantascienzaedintorni /a – a href= http://current.com/news/92885126_rumors-continue-that-wikileaks-will-release-cables-about-war-on-ufos.htm target= _blank Current /a ) /p p style= text-align: justify; br /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://ildemocratico.com/2010/12/25/wikileaks-pubblichera-documenti-su-presunta-guerra%E2%80%9D-contro-ufo/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4114&titolo_sotto=Wikileaks pubblicher documenti su presunta guerra contro UFO&ID_cat_new=99News ReikiAeronautica militare Nuova Zelanda svela file su Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4113&titolo_sotto=Aeronautica militare Nuova Zelanda svela file su "Ufo"&ID_cat_new=99Wellington, Nuova Zelanda - Riguardanti un periodo compreso fra il 1954 e il 2009 - div style= text-align: justify; (WAPA) - Secondo la stampa internazionale, la Nuova Zelanda avrebbe reso br noti i file compilati dalle#039;aeronautica militare riguardanti br avvistamenti di Ufo da parte di piloti di aerei militari e commerciali, br del personale aereo e di passeggeri in un lasso temporale che va dal br 1954 al 2009. br br br br br br Secondo il quotidiano The Daily Telegraph , il primo media a rivelare br la notizia, tali documenti -alcuni dei quali accompagnati da disegni br esplicativi, altri addirittura da esempi di Scrittura aliena - br sarebbero dovuti essere pubblicati solo nel 2050, ma sarebbero stati br diffusi prima sulla base delle nuove leggi sulla libertà di stampa. br br br br br br Ma di cosa trattano i file, oltre 2000 pagine secondo la Bbc ? Sembra br non contengano solo resoconti di avvistamenti di di Oggetti volanti non br identificati , ma anche di veri e propri Incontri ravvicinati con br creature extra- terrestri, come un essere verde dai piedi di enormi br dimensioni con cui un testimone racconta di aver parlato, e da cui br avrebbe avuto rivelazioni sulle sorti degli uomini dopo la morte (si br trasformerebbero in atomi di idrogeno per un secolo e mezzo, poi in br particelle di sodio). br br br br br br Tra i documenti forse più interessanti ce#039;è quello sulle#039;avvistamento br (anche filmato) di migliaia di luci al largo delle#039;isola di Kaikoura nel br 1978, ai tempi spiegate come fenomeni naturali. br br /div br br br br (Avionews) br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.phpenews_id=1124115epagina_chiamante=index.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4113&titolo_sotto=Aeronautica militare Nuova Zelanda svela file su "Ufo"&ID_cat_new=99News ReikiAntichi frammenti ci dicono come sta cambiando il campo magnetico terrestrehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4110&titolo_sotto=Antichi frammenti ci dicono come sta cambiando il campo magnetico terrestre&ID_cat_new=99Gexplorer.net Notizie Italiane I residui di lavorazione derivanti dalla fusione del bronzo mostrano come il campo magnetico terrestre sia mutato negli ultimi 3000 anni, con un comportamento molto più imprevedibile di quanto si pensasse in precedenza. - div style= text-align: justify; Il campo magnetico terrestre è in continuo mutamento. Gli studiosi br dell’evoluzione del magnetismo terrestre nel corso della storia del br nostro pianeta hanno sempre ritenuto che i cambiamenti nell’intensità br del campo magnetico fossero lenti e di piccola entità, fluttuando di br circa il 16% nello spazio di un secolo. br /div p style= text-align: justify; Ma l’analisi del magnetismo di alcuni redisui di lavorazione del br metallo scoperti in alcune miniere di rame in Israele ha mostrato come br il campo magnetico terrestre possa raddoppiare di intensità e diminuire br velocemente nel corso di 20 anni. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; “Sono risultati molto importanti” dice Luis Silva, dell’Università di br Leeds. “E’ completamente fuori da tutto ciò che abbiamo pensato potesse br accadere nel nucleo terrestre”. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; “Il campo magnetico ha raggiunto un’intensità molto superiore di br quanto avessimo mai pensato in precedenza, due volte e mezza il campo br magnetico attuale” dice Ron Shaar, autore dello studio e ricercatore br della Hebrew University of Jerusalem. “E si possono avere cambiamenti br imponenti nell’intensità del campo in un periodo inferiore alla decade”. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Per misurare la forza del campo magnetico, Sharr ha analizzato i br residui della lavorazione del metallo di una antica miniera di rame br egiziana. Quando il ferro fuso si raffredda rapidamente, mantiene una br traccia del campo magnetico terrestre. Secondo gli attuali modelli di br paleomagnetismo, si stima che il campo magnetico terrestre abbia br raggiunto il massimo circa 3000 anni fa, durante l’Età del Ferro. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Le rocce dell’antica miniera di Timna in Israele sono state datate br anche grazie alla presenza di capelli umani e altro materiale organico, br che hanno permesso la datazione al carbonio. Il team ha fuso e br raffreddato nuovamente i residui metallici in presenza di campi br magnetici di intensità prestabilita, in modo tale da poter intrappolare br nel metallo una forza magnetica artificialmente impressa. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Dal confronto tra i campioni della miniera e quelli artificialmente br magnetizzati è emerso che il campo magnetico terrestre è improvvisamente br aumentato due volte nel corso di 180 anni, una volta 2.990 anni fa, la br seconda circa 2.900 anni fa. In tutti e due i casi, il magnetismo è br aumentato e diminuito in soli 20 anni del 40%. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; “Questi picchi geomagnetici sono molto diversi da ciò che vediamo ora br o abbiamo visto in precedenza” dice Shaar. “Il campo magnetico cambia br da 5 a 10 volte più velocemente di quanto abbiamo visto finora” aggiunge br Cathy Constable dello Scripps Institute of Oceanography. Secondo br Constable, i picchi sembrano verificarsi solo in Medio Oriente, e in br nessun altro posto sul pianeta. Questo suggerirebbe che i picchi possano br essere dovuti a “sacche” di ferro fuso particolarmente magnetizzato che br si muovono all’interno del nucleo, e che si trovavano sotto Israele. /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/12/16/visualizza_new.html_1668904008.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br /a /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/12/16/visualizza_new.html_1668904008.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4110&titolo_sotto=Antichi frammenti ci dicono come sta cambiando il campo magnetico terrestre&ID_cat_new=99News ReikiX-File in Israele, abbattuto un Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4111&titolo_sotto=X-File in Israele, abbattuto un Ufo&ID_cat_new=99Le#039;oggetto misterioso sorvolava il deserto del Neghev, vicino ad un sito nucleare - span class= date 16 dicembre, 18:52 br br /span p TEL AVIV - Un oggetto volante misterioso, apparentemente un pallone br sonda senza pilota, è stato abbattuto oggi dalle#039;aviazione israeliana nei br cieli del deserto del Neghev, in prossimità del sito nucleare top br secret di Dimona. Le#039;episodio ha proiettato un lampo di allarme attorno a br uno dei luoghi più sensibili e sorvegliati de#039;Israele. Secondo le scarne br informazioni diffuse da fonti militari, le#039;azione è stata decisa a scopo br precauzionale, nelle#039;ambito delle rigide procedure di sicurezza che br circondano la zona. /p br p Le#039;oggetto, sospinto a quanto pare da un congegno automatico, é stato br individuato mentre sorvolava esattamente la centrale di Dimona , ha br dichiarato un portavoce, sottolineando che a intercettarlo e ad br abbatterlo - a sud del Mar Morto - è stato un F-16, levatosi br immediatamente in volo. Durante le#039;operazione le#039;area circostante è stata br chiusa al traffico aereo civile. Al momento stiamo ancora cercando di br determinare di cosa si trattasse, in ogni modo la questione è di br competenza militare , ha proseguito il portavoce, limitandosi a definire br il bersaglio un oggetto sospetto, probabilmente un pallone . /p br p La radio militare non ha comunque escluso che le#039;oggetto non br identificato fosse un velivolo ostile . Une#039;altra ipotesi è che possa br rivelarsi invece un pallone usato per rilevazioni meteorologiche, o br scopi simili, finito accidentalmente fuori rotta. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/12/16/visualizza_new.html_1668904008.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4111&titolo_sotto=X-File in Israele, abbattuto un Ufo&ID_cat_new=99News ReikiCaso Zanfretta, gli sviluppi.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4109&titolo_sotto=Caso Zanfretta, gli sviluppi.&ID_cat_new=99 - span style= font-size: 14pt; font style= font-size: 0.8em; color= #000000 Piero Zanfretta lo andava ripetendo da oltre un anno. “Torneranno – diceva – vedrete che tra poco si faranno rivedere. Ne sono sicuro”. br br Continua a leggere le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://misterobufo.corriere.it/2010/12/ufo_xfiles_avvistamenti_incontri_ravvicinati_zanfretta_norad_et_alieni_abduction_ovni.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br /font /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4109&titolo_sotto=Caso Zanfretta, gli sviluppi.&ID_cat_new=99News ReikiAtlantide è esistita Era nel Golfo Persicohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4112&titolo_sotto="Atlantide esistita Era nel Golfo Persico"&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; span class= data_news 11 dicembre 2010 /span br span class= data_news /span Uno dei misteri più resistenti delle#039;antichità potrebbe essere a una br svolta e portare le#039;attenzione degli appassionati verso une#039;area oggi br appetita per le sue ricchezze naturali, in particolare per il petrolio. br br Una br regione scomparsa tra i fondali del Golfo Persico infatti potrebbe br essere stata abitata da una delle civiltà più antiche del pianeta, oltre br 100.000 anni fa. br br Ee#039; la conclusione a cui sono giunti gli br archeologi delle#039;Università di Birmingham, nel Regno Unito, che hanno br sciolto così un rebus che li tormentava: scavando lungo le coste del br Golfo, antistanti la penisola araba, avevano portato alla luce circa 60 br siti archeologici, comprendenti case, vie di comunicazione, ceramiche br decorate e altre suppellettili alle#039;apparenza frutto di una tecnologia br più avanzata rispetto a quella degli altri insediamenti vicini. br br La br soluzione secondo Jeffrey Rose e colleghi è che questi antichi centri br non spuntassero dal nulla, ma fossero le retroguardie di une#039;antica br popolazione originariamente insediate in aree sommerse delle#039;Oceano circa br 8.000 anni fa. br Gli abitanti di queste regioni sarebbero scampati br alle#039;innalzamento delle acque colonizzando regioni più interne alimentate br dalle sorgenti de#039;acqua dolce del Tigri, delle#039;Eufrate, del Karun e da br falde sotterranee, fin quando, dopo le#039;era glaciale, anche queste terre br divennero desertiche e inospitali a causa di un periodo di forte br siccità. br /div br a href= javascript:window.open(e#039;http://laprovinciadisondrio.it/stories/Societ%C3%A0%20e%20Costume/173421_atlantide__esistita_era_nel_golfo_persico/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br span class= data_news br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4112&titolo_sotto="Atlantide esistita Era nel Golfo Persico"&ID_cat_new=99News ReikiLondra: all’asta il primo manoscritto delle leggende di Re Artùhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4108&titolo_sotto=Londra: allasta il primo manoscritto delle leggende di Re Art&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; Sarà messo all’ strong asta /strong a strong Londra /strong il primo strong manoscritto /strong delle strong leggende /strong di strong Re Artù /strong . Il 7 dicembre, da strong Sothesby’s /strong , br la più famosa casa d’aste della capitale inglese, si potrà partecipare br alla gara per accapparrarsi questo prezioso volume. A patto di avere un br capitale iniziale di 1,7 milioni di euro. E’ infatti questa la stima di br partenza del valore del manoscritto, che potrebbe salire anche fino ai br 2,3 milioni. Si tratta del em “Graal Rouchefoucauld” /em , il primo manoscritto del strong Medioevo /strong che narra le gesta di strong Re Artù /strong , di strong Lancillotto /strong , di strong Ginevra /strong e della ricerca dei Cavalieri della Tavola Rotonda alla volta del Sacro Graal. br br A mettere in vendita il manoscritto è stato strong Joos R. Ritman /strong : br i proventi andranno a favore della Biblioteca Philosophica Hermetica di br Amsterdam. E vista la base d’asta di partenza dovrebbe garantire dei br buoni introiti. br br   br br Il em “Graal Rouchefoucauld” /em dovrebbe essere stato creato fra il 1315 e il 1323, in onore di Guy VII, barone di Rouchefoucauld. Si tratta di un strong manoscritto /strong formato da tre volumi rilegati in strong pelle /strong con sottili fogli di strong pergamena /strong . br br   br br La particolarità di questo strong manoscritto /strong sulle gesta di strong Re Artù /strong nasce br non solo dal fatto che è il primo in assoluto a raccontare la vita e le br leggende del monarca inglese, ma anche dal fatto che si tratta di un br volume riccamente strong miniato /strong . Ci sono ben strong 107 illustrazioni /strong in cui si vedono i protagonisti dell’opera cimentarsi in prove di coraggio, battaglie e tornei. br /div a href= javascript:window.open(e#039;http://www.haisentito.it/articolo/londra-all-asta-il-primo-manoscritto-delle-leggende-di-re-artu/34965/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4108&titolo_sotto=Londra: allasta il primo manoscritto delle leggende di Re Art&ID_cat_new=99News ReikiIl mantello delle#039;invisibilità che agisce nello spazio-tempohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4107&titolo_sotto=Il mantello dell'invisibilit che agisce nello spazio-tempo&ID_cat_new=99Alberto Favaro, co-autore dello studio: «È un mantello elettromagnetico che agisce nello spazio e nel tempo» - div style= text-align: justify; span style= font-weight: bold; BRUXELLES /span - Il mantello che br rende invisibili gli eventi è un’intuizione reale. L’Imperial College di br Londra ha studiato un blocco di materiale che avvolgendo una persona br può nasconderne i movimenti. Alberto Favaro lavora presso il br dipartimento di Fisica dell’Imperial College: «Un uomo per strada è br coperto dal mantello spazio-temporale e saluta con la mano. Il suo gesto br sarà invisibile a chi osserva. L’uomo sembrerà fermo per tutto il br tempo. Otteniamo l’invisibilità dell’evento manipolando la velocità br della luce». br /div p style= text-align: justify; br span style= font-weight: bold; LUCE /span - Favaro ha collaborato al br progetto del mantello spazio-temporale con Martin McCall, Paul Kinsler, br del suo stesso istituto e Allan Boardman, dell’Università inglese di br Salford. «Normalmente noi vediamo un individuo o un oggetto perché la br luce gli va contro e viene riflessa», continua Favaro. «Se, però, br manipoliamo la velocità della luce e illuminiamo l’uomo solo prima e br dopo il compimento di un’azione, abbiamo eliminato la frazione di tempo br in cui ha agito. La velocità della luce che arriva nei materiali può br essere manipolata a differenza di quella nel vuoto». /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; br span style= font-weight: bold; MANTELLI DIVERSI /span - Lo studio britannico a cui ha partecipato Favaro è stato a href= http://iopscience.iop.org/2040-8986/13/2/024003 rel= nofollow target= _blank u pubblicato sul span style= font-style: italic; Journal of Optics /span /u /a br che si occupa di tutti gli aspetti della ricerca nell’ottica. Il br mantello è diverso da un altro progettato sempre presso l’Imperial br College e presentato alla Commissione europea di Bruxelles all’interno br del progetto Phome. Esistono blocchi di materiale che rendono gli br oggetti tridimensionalmente invisibili, come in Phome vengono utilizzati br metamateriali che curvano le onde luminose donando l’invisibilità br all’oggetto. «Negli altri studi la persona è sempre invisibile perché br sono mantelli che agiscono nello spazio», spiegao Favaro. «Noi, invece, br tagliamo una scena della sua vita con un mantello elettromagnetico che br agisce sia nello spazio che nel tempo. È appunto spazio-temporale». /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; br span style= font-weight: bold; ILLUSIONE DEL TELETRASPORTO /span - Nell’articolo del span style= font-style: italic; Journal of Optics /span br si fa cenno al teletrasporto modello Star Trek. «Come in un film di cui br si tagliano dei fotogrammi», indica Favaro, «se l’uomo si sta muovendo e br il suo spostamento è invisibile, quando riappare in un punto diverso br c’è l’impressione che si sia mosso da un luogo a un altro br istantaneamente. Sembra che sia stato teletrasportato, ma è solo br un’illusione». /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; class= footnotes Giovanni de Paola br br strong 26 novembre 2010 /strong /p p style= text-align: justify; class= footnotes a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_novembre_26/mantello-invisibile-dipaola_b173169c-f970-11df-a6ac-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-weight: bold; Fonte /span /a br strong /strong /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4107&titolo_sotto=Il mantello dell'invisibilit che agisce nello spazio-tempo&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: PROGETTO ENIGMA STUDIA TAVOLETTE ENIGMATICHEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4106&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: PROGETTO ENIGMA STUDIA TAVOLETTE ENIGMATICHE&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; (ANSA) - BOLZANO, 26 NOV - Si chiama Enigma un progetto br internazionale per studiare le Tavolette enigmatiche, piccoli br manufatti prevalentemente di terracotta di 4 mila anni fa con br segni dal significato ancora sconosciuto. br Il progetto ee#039; del Museo archeologico delle#039;Alto Mantovano e br vede la collaborazione di molti enti, tra i quali ce#039;ee#039; anche il br Museo ladino della val Badia che possiede quattro di queste br tavolette. I manufatti sono distribuiti in une#039;area compresa tra br le#039;Italia settentrionale ed i Carpazi fino al Basso Danubio, in br une#039;estensione cronologica che procede dal Bronzo Antico evoluto br (2100 avanti Cristo) fino al Bronzo Medio avanzato. br Pur diffuse in aree molto distanti tra loro, le tavolette br presentano costantemente serie di segni geometrici impressi su br piccoli solchi orizzontali, molto simili tra loro sia nella br forma sia nella disposizione alle#039;interno del campo grafico. Il br progetto prevede, una volta compiuta la revisione sistematica e la catalogazione accurata di tutti i documenti noti, la br creazione di un corpus e di una banca dati multimediale, che br sarae#039; messa a disposizione on-line. Promosso da Adalberto br Piccoli - direttore del Museo archeologico delle#039;Alto Mantovano br di Cavriana, che da oltre 30 anni si occupa dei misteriosi br oggetti - il progetto coinvolge ricercatori e musei di una br decina di paesi europei. (ANSA). br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/notiziari/qualitaaltoadige/2010/11/26/visualizza_new.html_1677127100.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-family: monospace; br br Fonte /span /a /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4106&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: PROGETTO ENIGMA STUDIA TAVOLETTE ENIGMATICHE&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: terme scoperte a Marsalahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4105&titolo_sotto=Archeologia: terme scoperte a Marsala&ID_cat_new=99Rinvenimento ritenuto e#039;di eccezionale importanzae#039; - div style= text-align: justify; (ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 25 NOV - Un impianto termale br perfettamente conservato, inglobato in imponenti fortificazioni br alte oltre due metri, una probabile porta monumentale di accesso br dal porto alle#039;antica cittae#039; di Lilibeo e un tratto di br pavimentazione del decumano massimo sono venuti alla luce a br Marsala durante gli scavi archeologici in corso nelle#039;area del br parco archeologico di Capo Boeo. Le scoperte vengono definite di br e#039;eccezionale importanzae#039; in una nota della Soprintendenza ai br Beni culturali. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2010/11/25/visualizza_new.html_1677181878.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4105&titolo_sotto=Archeologia: terme scoperte a Marsala&ID_cat_new=99News ReikiStudio promuove visite omeopatia, più vicine a personahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4102&titolo_sotto=Studio promuove visite omeopatia, pi vicine a persona&ID_cat_new=99Rheumatology: migliorati sintomi artrite - Roma, 18 nov. (Apcom) - Il dibattito sulle#039;efficacia delle#039;omeopatia si br arricchisce di un nuovo studio pubblicato su Rheumatology. Le#039;omeopatia br favorisce il decorso della malattia artritica, scrivono i ricercatori br delle#039;Università di Southampton, grazie al suo metodo di consultazione br unico . I ricercatori hanno reclutato 83 pazienti affetti da artrite br reumatoide, seguiti per sei mesi con visite omeopatiche e terapie br convenzionali. Le#039;abbinamento ha giovato alla sintomatologia dei br pazienti. Per la prima volta, in modo scientifico - spiega Sarah Brien, br autrice della ricerca - è stato dimostrato che il processo di br consultazione degli omeopati migliora la salute dei pazienti in quanto, br fanno osservare gli studiosi, il suo approccio è diretto alla cura dei br pazienti mentre i medici convenzionali tendono a trattare la br malattia . br br a href= javascript:window.open(e#039;http://notizie.virgilio.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2010/11_novembre/18/scienza_studio_promuove_visite_omeopatia_piu_vicine_a_persona,27067426.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4102&titolo_sotto=Studio promuove visite omeopatia, pi vicine a persona&ID_cat_new=99News ReikiCina attacca Internet comincia la cyberguerrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4103&titolo_sotto=Cina attacca Internet comincia la cyberguerra&ID_cat_new=99Per 18 minuti Pechino dirotta il 15% del traffico web globale, anche quello del Pentagono - p ROMA - Per 18 minuti, lo scorso aprile, la Cina ha controllato il 15% br di tutto il traffico web globale, compreso quello delle#039;esercito Usa, br della marina, del Senato e del segretario di Stato alla Difesa, nonché br quello della Nasa: un mega-dirottamento del traffico che, secondo il br congresso americano, ha dimostrato che Pechino si sta esercitando per la br e#039;cyber-guerrae#039; che verrà. /p br p Secondo quanto riporta Cnn, il rapporto consegnato al Congresso dalla br commissione Usa-Cina per la sicurezza apre scenari preoccupanti sulle br capacità tecniche della Cina. Secondo gli investigatori, alle#039;orgine del br maxi-dirottamento su server cinesi ci sarebbe China Telecom, il gigante br statale delle comunicazioni. Ma Pechino, e poi anche le#039;azienda, br smentiscono categoricamente: e#039;e#039;Le accuse contro di noi o China Telecom br sono irresponsabili, non faremmo mai niente per mettere a repentaglio la br sicurezza di altri Paesi, sia nel mondo reale che in quello virtualee#039;e#039;, br ha detto le#039;ambasciatore cinese presso gli Usa. /p br p Il rapporto non spiega se le#039;operazione cinese sia stata volontaria o br meno, se il governo abbia avuto un ruolo attivo oppure se siano stati br compromessi dei dati sensibili. Di certo, in quei 18 minuti la sicurezza br di tutti i siti è stata a rischio, e potrebbe esserci stata una br pericolosa e#039;fuoriuscitae#039; di dati. Intanto dal Pentagono si affrettano a br sminuire: e#039;e#039;Anche se vi fosse stato un ingresso nei nostri sistemi, la br possibilità di rubare informazioni sarebbe stata scarsa, perché i nostri br pc hanno delle protezioni molto altee#039;e#039;, ha detto un portavoce della br Difesa. /p br p Ma, ha precisato, se dietro la sy-story ci fossero i servizi segreti br cinesi, il rischio è che abbiano duplicato gli indirizzi email dei br dipendenti del dipartimento per generare posta elettronica solo in br apparenza sicura, e che invece potrebbe contenere virus altamente br distruttivi. Per questo il Pentagono aumenterà i livelli di sicurezza, e br prepara le armi per la guerra virtuale. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/11/18/visualizza_new.html_1699402088.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4103&titolo_sotto=Cina attacca Internet comincia la cyberguerra&ID_cat_new=99News Reiki“Il cancro è una malattia puramente artificiale”, parola di scienziatihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4104&titolo_sotto=Il cancro una malattia puramente artificiale, parola di scienziati&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=35308e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4104&titolo_sotto=Il cancro una malattia puramente artificiale, parola di scienziati&ID_cat_new=99News ReikiTempio dedicato a Diana nella Maremmahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4101&titolo_sotto=Tempio dedicato a Diana nella Maremma&ID_cat_new=99 - div style= line-height: 15pt; text-align: justify; br br p Grosseto, 16 nov. - (Adnkronos) - Un piccolo tempio di etae#039; romana br dedicato alla dea Diana ee#039; stato rinvenuto nel cuore del Parco Regionale br della Maremma. A portare alla luce il gioiello un team di Archeologi e br studenti provenienti da tutta Europa, guidati da Elena Chirco, Matteo br Colombini e Alessandro Sebastiani. Il tempio ee#039; situato lungo la strada br che conduce a Marina di Alberese attraverso il Parco ed ee#039; composto da br un piccolo sacello e almeno 7 ambienti, alcuni dei quali con interessati br pavimentazioni in opus signinum e mosaico. /p br p Alle#039;interno della struttura, che ha una superficie complessiva di br circa 350 mq, sono state rinvenute 3 statue, raffiguranti Diana e suo br fratello Apollo, figli di Latona e Zeus. Inoltre il perfetto stato di br conservazione ha permesso di riportare alla luce le#039;intero deposito br votivo, composto da 35 lucerne, 10 monete, 1 bronzetto votivo br raffigurante un cane, 2 fiale in vetro e un vago di collana in pasta br vitrea. /p br p La campagna di scavi nelle#039;area del parco della Maremma ee#039; arrivata al br suo secondo anno. Durante la prima campagna, lo scorso anno, fu br riportato alla luce un tempio databile tra la fine del II e gli inizi br del III secolo d.C. Questa ennesima scoperta, probabilmente una delle br piue#039; importanti a livello regionale degli ultimi trente#039;anni, conferma br come la zona del Parco della Maremma ospitasse, in epoca romana, un br florido e strutturato insediamento che non fungeva solo e semplicemente br da punto di smercio per i prodotti provenienti dal Mediterraneo. Da br giugno prossimo ee#039; tutto pronto per une#039;altra campagna. /p br br br /div br br p style= font-size: 10px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=532494e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); 16/11/2010 /a /p p style= font-size: 10px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=532494e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4101&titolo_sotto=Tempio dedicato a Diana nella Maremma&ID_cat_new=99News ReikiNasa, Chandra X: ecco il buco nero più giovane mai scopertohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4097&titolo_sotto=Nasa, Chandra X: ecco il buco nero pi giovane mai scoperto &ID_cat_new=99 - span class= written_by Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nextme.it/scienza/universo/1266-nasa-chandra-x-ecco-il-buco-nero-piu-giovane-mai-scopertoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a /span br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4097&titolo_sotto=Nasa, Chandra X: ecco il buco nero pi giovane mai scoperto &ID_cat_new=99News ReikiUfo miliardari nei cieli cinesihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4098&titolo_sotto=Ufo miliardari nei cieli cinesi&ID_cat_new=99Traffico in tilt per i voli fantasma dei super-ricchi. Sfrecciano con gli aerei privati e pagano le multe - div class= sezione ILARIA MARIA SALA /div br div class= articologirata HONG KONG br Misteriosi oggetti volanti br solcano i cieli cinesi, ritardando e deviando voli e facendo perfino br chiudere aeroporti. I controllori aerei in diverse località cinesi hanno br più volte lanciato l’allarme: oggetto volante non identificato. E gli br aeroporti in questione sono stati chiusi per più di un’ora. Ma per br quanto la Cina sia uno dei Paesi al mondo maggiormente entusiasti br all’idea dell’esistenza degli alieni, guardando più da vicino il br problema si scopre che l’allarme non è dato dall’arrivo improvviso di br creature dallo spazio, bensì da voli illegali compiuti senza preavviso br da jet privati ed elicotteri: ultimo capriccio dei superricchi cinesi, br che preferiscono pagare l’eventuale multa (che va dagli 800 euro circa br fino a un massimo di novemila) che non dover sottostare a lungaggini br burocratiche e prenotazioni del corridoio aereo. br br L’undici br settembre scorso, l’aeroporto di Baotou, nella Mongolia Interna, è stato br chiuso per più di un’ora – il dodicesimo avvistamento di un Ufo da br parte dei controllori aerei da giugno, in varie aree della Cina interna e br costiera. Anche città importanti come Shanghai si sono viste chiudere br entrambi gli aeroporti – Hongqiao e Pudong – dopo che un elicottero br privato aveva reputato opportuno farsi un bel volo senza avvertire br nessuno. Gli aneddoti riportati dalla stampa cinese sono numerosi: Liu br Boquan, cantonese, si è avventurato in cielo con il suo elicottero br privato dopo aver visto due ladri scippare un passante, e non essere br riuscito ad acchiapparli rincorrendoli con la sua Porsche. br br Così, br ha preso l’elicottero (che, specifica il Quotidiano del Sud , di br Guangzhou, Liu utilizza «per mandare a scuola il figlio quando la città è br bloccata dal traffico») e si è lanciato all’inseguimento in stile br hollywoodiano, dato che uno dei due ladri si era nascosto in uno stagno. br Nella fretta, Liu non si è premurato di avvertire i controllori di br volo, ma poco importa: la città di Dongguan, dove tutto ciò è avvenuto, br gli ha conferito un premio al coraggio, chiudendo un occhio sul volo br illegale. Poi c’è la proprietaria di un bar vicino a Xiamen, nel Fujian, br che racconta che ha ottenuto la licenza di volo grazie al suocero che br era nell’aviazione militare prima della pensione, ma che se non facesse br voli illegali sarebbe «impossibile volare» a causa dell’eccessiva br burocrazia. I voli clandestini sono chiamati «voli neri», e sono stati br definiti dal South China Morning Post , di Hong Kong, come un «segreto br pubblico» fra i piloti nazionali. br br Il problema sarebbe di natura br burocratica e militare: in Cina infatti lo spazio aereo è riservato a br voli militari o commerciali, e per poter compiere un volo privato br bisogna fare domanda sette giorni prima per un solo volo, e ottenere br l’autorizzazione. Per cui, chi ha a possibilità di volare privatamente br ormai decide di volare prima, e vedersela con la legge poi. Così, si br moltiplicano i voli - in particolare in elicottero - privi di br autorizzazione e a bassa quota, in modo da non essere reperiti dai br radar. Tutti, sia i nuovi miliardari che i produttori di elicotteri e br aerei da diporto, si lamentano che la regolamentazione cinese sia br eccessiva e fuori passo rispetto alle «nuove esigenze dei ricchi». In br realtà, il settore aerospaziale è in piena espansione, e uno di quelli br su cui punta il governo per passare a un’economia trainata dall’alta br tecnologia invece che dai prodotti a basso costo. br br Proprio oggi br apre i battenti lo Zhuhai Airshow China, il più importante salone br dell’aerospazio in Cina, che metterà in vetrina velivoli di tutte le br dimensioni, compresi quelli appetibili dalla classe imprenditoriale br emergente. Ma un altro miliardario, il cinquantaduenne Zhu Songbin, di br Wenzhou (regione del Zhejiang), dopo aver ricevuto una multa per «voli br neri», si è lamentato con il settimanale Xinmin in un’intervista br raccontando che ben due dei suoi velivoli sportivi non hanno ottenuto la br licenza dalle autorità. Ha detto a Xinmin : «Le autorità hanno br rifiutato di registrare i miei due elicotteri, e non ho potuto essere br accolto in un parcheggio per aerei preesistente, né ricevere il permesso br per costruire un parcheggio personale. Mi condannano a volare br illegalmente». I passeggeri che possono permettersi solo un biglietto di br linea sono invece condannati a ritardi sempre maggiori agli aeroporti br cinesi, fra congestione del traffico aereo e nuovi ricchi volanti - che i br controllori di volo continuano a dover descrivere come «oggetti volanti br non identificati»: Ufo. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/201011articoli/60486girata.aspe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4098&titolo_sotto=Ufo miliardari nei cieli cinesi&ID_cat_new=99News ReikiEgitto: scoperte 12 nuove sfingihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4100&titolo_sotto=Egitto: scoperte 12 nuove sfingi&ID_cat_new=99 - div style= line-height: 15pt; text-align: justify; br p class= FontGr style= text-transform: uppercase; I /p br p l Cairo, 15 nov. - (Adnkronos) - Un team di archeologi internazionali br ha scoperto dodici nuove sfingi, statue con corpo di leone e testa br umana o di ariete, nel viale che collega gli antichi templi faraonici di br Luxor e Karnak, circa 600 chilometri a sud del Cairo. Secondo quanto ha br precisato il Consiglio Supremo delle Antichitae#039; Egizie, in un br comunicato, queste sculture portate ora alla luce risalgono alle#039;epoca br delle#039;ultimo re della XXX dinastia faraonica (343-380 a.C.). Il viale, br fiancheggiato da due file di sfingi che rappresentano il dio Amon-Ra, ee#039; br lungo circa 2.700 metri e largo circa 70 metri: fu fatto costruire da br Amenhotep III (1372-1410 a.C.) e restaurato molto piue#039; tardi da br Nectanebo I (380 -362 a.C). /p br p Gli archeologi hanno scoperto, inoltre, una nuova strada che univa il br viale dove sono state scoperte le statue delle sfingi con il fiume br Nilo. Il Consiglio Supremo delle Antichitae#039; Egizie ha precisato che br finora sono stati scavati solo 20 dei 600 metri che formavano la strada br che portava al Nilo ma che i lavori stanno continuando per completare br le#039;intero percorso che fu costruito con pietra arenaria. /p br p Zahi Hawass, segretario generale del Consiglio Supremo delle br Antichitae#039; Egizie, ha dichiarato che il viale che univa i templi di br Luxor e Karnak veniva utilizzato per portare in processione le#039;immagine br del dio Amon nel suo viaggio annuale al tempio di Luxor, dove poi si br ricongiungeva con la raffigurazione di sua moglie Mut. Allo stesso tempo br questo percorso veniva utilizzato anche dal faraone quando partecipava a br solenni cerimonie religiose. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=531653e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p br br br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4100&titolo_sotto=Egitto: scoperte 12 nuove sfingi&ID_cat_new=99News ReikiUfo, x-files e incontri ravvicinati: in Italia 2.000 avvistamenti nel 2009http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4095&titolo_sotto=Ufo, x-files e incontri ravvicinati: in Italia 2.000 avvistamenti nel 2009&ID_cat_new=99e#039;e#039;In 60 anni mai così pochi incontri ravvicinatie#039;e#039; - Roma, 13 nov. (Adnkronos) - Nel 2009 sono stati span class= span id= U311249010266cd style= font-weight: bold; 2.000 gli avvistamenti di oggetti non identificati in Italia /span : br nelle#039;86% dei casi si è trattato di luci osservate a distanza, mentre br nelle#039;11,2% dei casi erano oggetti distanti osservati di giorno e solo il br 2% e#039;incontri ravvicinatie#039; , ha detto alle#039;ADNKRONOS Paolo Toselli, del br Centro Italiano Studi Ufologici. br br Sono span class= span id= U3112490102668L style= font-weight: bold; percentuali abbastanza simili agli anni precedenti /span - br ha proseguito Toselli - tranne per quanto riguarda gli incontri br ravvicinati. In 60 anni non avevamo mai avuto così pochi avvistamenti, br solo le#039;anno scorso la percentuale era sei volte più alta . p br /p br p br /p Sono invece span class= span id= U311249010266v8E style= font-weight: bold; aumentate in maniera esponenziale /span le span class= span id= U3112490102669FG style= font-weight: bold; immagini /span fotografiche br e video di oggetti non identificati, essendo ormai la tecnologia a un br livello di diffusione capillare; purtroppo però - ha osservato - si br tratta spesso di immagini di scarsa qualità, realizzate con i telefoni br cellulari . br div class= p br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Ufo-x-files-e-incontri-ravvicinati-in-Italia-2000-avvistamenti-nel-2009_311249010266.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4095&titolo_sotto=Ufo, x-files e incontri ravvicinati: in Italia 2.000 avvistamenti nel 2009&ID_cat_new=99News ReikiIl futuro si può sentire Uno studio divide gli psicologihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4099&titolo_sotto=Il futuro "si pu sentire" Uno studio divide gli psicologi&ID_cat_new=99Una delle più importanti riviste americane di psicologia pubblicherà il lavoro di un professore che sostiene di aver dimostrato che gli eventi non ancora accaduti possono influenzare quelli presenti. La comunità scientifica è scettica di GIULIA BELARDELLI - NON ce#039;entrano i tarocchi, né la palla di br cristallo e nemmeno i fondi di caffè. Il futuro si può sentire . A br dirlo non è un manipolo di chiaroveggenti e fattucchiere ma un gruppo di br scienziati della a class= footnote href= http://www.cornell.edu/ Cornell University sup 1 /sup /a br di Ithaca, nello Stato di New York. Il loro articolo, intitolato br appunto Feeling The Future , è il primo studio su fenomeni tipicamente br considerati paranormali a essere stato ammesso su una rivista di br psicologia seria , in questo caso il a class= footnote href= http://www.apa.org/pubs/journals/psp/ em Journal of Personality and Social Psychology /em sup 2 /sup /a . br br Finora, br frasi del tipo me lo sentivo o sapevo che sarebbe successo sono br sempre state bollate dalla scienza come pure suggestioni. Daryl Bem e br colleghi, tuttavia, sono convinti che non sia così. Per dimostrarlo br hanno aspettato otto anni, nel corso dei quali hanno raccolto una massa br critica di dati sufficiente a contrastare le obiezioni dei revisori br che avrebbero passato al setaccio il loro lavoro. E ci sono riusciti: br le#039;articolo uscirà entro fine anno ma ha già suscitato un dibattito br destinato a fare parecchio rumore. br br strong Indagando il fattore psi /strong . br Il termine chiave con cui psicologi e altri studiosi si riferiscono a br fenomeni inspiegabili è il fattore psi : con questa lettera greca, br spiega Bem nel suo articolo, vengono indicati tutti quei processi br anomali di trasferimento di energie e informazioni span style= display: none; class= adv adv-middle-inline br /span che non hanno una spiegazione fisica o biologica . Tra questi, br la telepatia, la chiaroveggenza, la psicocinesi (ovvero le#039;influenza br apparente di pensieri e intenzioni su processi reali indipendenti), la br precognizione e la premonizione di eventi futuri. La grande maggioranza br del mondo accademico, soprattutto in psicologia, non crede in questi br fenomeni, eppure il rigore scientifico degli esperimenti presentati da a class= footnote href= http://www.dbem.ws/ questo professore della Cornell University sup 3 /sup /a br - che per inciso è sì un appassionato di fenomeni paranormali, ma anche br uno psicologo stimato a livello internazionale per i suoi lavori sulla br percezione del sé - ha lasciato attoniti anche i più ferventi oppositori br delle#039;esistenza di psi. br br strong Prevedere il futuro /strong . Per br riuscire a dimostrare le#039;esistenza di una specie di relazione tra br eventi che devono ancora accadere e le decisioni che prendiamo nella br vita quotidiana, lo psicologo ha esaminato oltre mille studenti br volontari, sottoponendoli a nove esperimenti. La novità delle#039;approccio br sta nelle#039;aver preso in considerazione fenomeni ben noti, invertendone br però le#039;ordine logico-temporale. In sintesi, ciò che di solito viene br interpretato come la causa di un comportamento, negli esperimenti è br stato mostrato o raccontato solo dopo il verificarsi delle#039;evento stesso. br I risultati - considerati statisticamente rilevanti in otto casi su br nove - hanno mostrato che i processi analizzati funzionano anche se la br causa arriva dopo la scelta, come se le nostre azioni fossero il frutto br di qualcosa che deve ancora avvenire. br br strong Sperimentare la premonizione /strong . br In uno di questi esperimenti, ad esempio, Bem ha testato un fenomeno br psicologico studiato a lungo: il priming affettivo. Nello scenario br classico una persona, dopo aver osservato un parola su uno schermo, deve br giudicare nel più breve tempo possibile se une#039;immagine è piacevole o br meno. Da tempo è stato notato che se la parola che precede le#039;immagine ha br un significato inverso rispetto alla figura (ad esempio, le#039;aggettivo br brutto e un disegno piacevole) le persone impiegano più tempo a br rispondere. Il ricercatore americano ha dunque rigirato le#039;esperimento: i br partecipanti vedevano le#039;immagine e dovevano esprimere un giudizio prima br di leggere. Stranamente, anche in questo caso quando la parola (scelta br casualmente dal computer solo dopo la risposta) aveva un significato br opposto, i soggetti impiegavano più tempo a esprimere un giudizio. Allo br stesso modo, Bem ha testato altri effetti psicologici come le#039;attrazione br verso cose piacevoli, le#039;istinto ad allontanarsi dai pericoli, la br facilità con cui si richiamano parole e oggetti già visti: in tutti i br casi, ha invertito le#039;ordine temporale, ottenendo sempre come risultato br la conferma della retroattività della causa. br br strong Fisica o evoluzione? /strong br Riguardo le origini di questa capacità, lo psicologo non ha dubbi: una br volta apparsa, psi è stata selezionata positivamente per gli indiscussi br vantaggi che porta con sé. La possibilità di predire la presenza di br pericoli così come di prevedere dove ce#039;è qualcosa di attraente avrebbe br conferito e continuerebbe a conferire benefici notevoli a chi la br possiede. Ma come giustificare tali fenomeni? Su questo Bem mette le br mani avanti, scrivendo che spesso nella scienza i dati empirici arrivano br quando le spiegazioni non sono state ancora neanche immaginate e che br varie altre teorie ritenute impossibili si sono poi rivelate vere. A br metafora delle sue scoperte, prende le#039;esempio della meccanica br quantistica: alle#039;inizio - ricorda lo psicologo - anche#039;essa fu oggetto di br numerosissime critiche, eppure oggi è la teoria su cui poggia gran br parte della fisica moderna br br strong Le reazioni /strong . Come#039;era br prevedibile, lo studio ha suscitato un certo clamore nel mondo br accademico. A passarlo al vaglio è stato un team di quattro revisori, br che pur avendo suggerito delle modifiche non hanno riscontrato alcuna br incongruenza di fondo. Personalmente, credo che tutto ciò sia ridicolo e br non possa essere vero - scrive su a class= footnote href= http://www.psychologytoday.com/ em Psychology Today /em sup 4 /sup /a br Joachim Krueger, psicologo della Brown University (Providence) che ha br fatto di tutto per trovare un tallone de#039;Achille al lavoro di Bem - br tuttavia dal punto di vista della metodologia e di come è sono stati br disegnati gli esperimenti, lo studio è inattaccabile . Charles Judd, br responsabile editoriale della pubblicazione sul em Journal /em , ha br fatto sapere che le#039;articolo sarà accompagnato da un editoriale che br solleverà dei dubbi. La speranza - ha precisato - è che altri studiosi br colgano la sfida e provino a replicare questi risultati . Finora si è br cimentato solo un gruppo delle#039;Università di Pittsburgh, ma senza br successo (forse per aver utilizzato un questionario via internet). Daryl br Bem, intanto, ha affermato di essere già stato contattato da decine di br ricercatori con la richiesta di maggiori dettagli. br br strong Credere le#039;impossibile /strong . br Prevedendo lo scetticismo che avrebbe incontrato (anche se per questo br non ci voleva una gran psi), Bem conclude il suo articolo con una br citazione da em Alice nel paese delle meraviglie /em , il capolavoro br con cui Lewis Carroll ha fatto sognare intere generazioni di bambini. Al br termine del suo incontro con la Regina di Cuori, Alice esclama: Non si br può credere a una cosa impossibile! . Oserei dire che non ti sei br allenata molto , risponde la Regina. Quando ero giovane, mi esercitavo br sempre mezze#039;ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose br impossibili prima di colazione . Siete più convinti ora? br br br br br br br br br br span (12 novembre 2010) /span br br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/scienze/2010/11/12/news/veggenti-9050929/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4099&titolo_sotto=Il futuro "si pu sentire" Uno studio divide gli psicologi&ID_cat_new=99News ReikiSALUTE: OMEOIMPRESE, BUGIARDINO E MENO BUROCRAZIA PER FARMACI OMEOPATICIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4096&titolo_sotto=SALUTE: OMEOIMPRESE, BUGIARDINO E MENO BUROCRAZIA PER FARMACI OMEOPATICI &ID_cat_new=99http://www.admin-og.com/add_news.php?ID_cat=40 - (ASCA) - Roma, 4 nov - Meno burocrazia, via libera alle br indicazioni terapeutiche e al bugiardino. Le imprese br produttrici di medicinali omeopatici chiedono maggiore br attenzione ad un settore che ha una presa sempre piue#039; larga br tra gli italiani. Omeoimprese sottolinea, a br parlamentosalute.it, la e#039;e#039;necessitae#039; di avere norme adeguate br al farmaco omeopaticoe#039;e#039;, perchee#039; e#039;e#039;alcune regolamentazioni br previste per il settore farmaceutico allopatico rappresentano br per le#039; a id= ed_Id_1 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=omeopatiaeaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DSALUTE%5F%5FOMEOIMPRESE%5F%5FBUGIARDINO%5FE%5FMENO%5FBUROCRAZIA%5FPER%5FFARMACI%5FOMEOPATICI%2D963217%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1289745963531ehs=c55a4815d54d4d5e10ca794f0085b11b style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); omeopatia /a un aggravio burocratico, tecnico e di costi br senza alcun apprezzabile beneficio a favore della tutela br della sicurezza e della qualitae#039; dei prodottie#039;e#039;. br br Le aziende del farmaco omeopatico lamentano, inoltre, che br e#039;e#039;ad oggi non possono essere date indicazioni terapeutichee#039;e#039; br e auspicano e#039;e#039;norme specifiche relative alle prove br precliniche e alle sperimentazioni cliniche in coerenza con i br principi e le caratteristiche della medicina a id= ed_Id_2 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=cura+omeopaticaeaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DSALUTE%5F%5FOMEOIMPRESE%5F%5FBUGIARDINO%5FE%5FMENO%5FBUROCRAZIA%5FPER%5FFARMACI%5FOMEOPATICI%2D963217%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1289745963531ehs=03f58ed9d5e4f0b871b0195493621cfc style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); omeopatica /a br praticata in Italiae#039;e#039;. Infine resta aperta e#039;e#039;la questione del br foglio illustrativo e della a id= ed_Id_3 style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); cursor: pointer; pubblicita /a e#039; che oggi sono br entrambi vietati per gli omeopaticie#039;e#039;. Omeoimprese ritiene br che la mancanza del bugiardino e#039;e#039;sia in contrasto con i br principi di sicurezza e tutela della salute dei cittadinie#039;e#039;. br br noe/mcc/ss br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asca.it/news-SALUTE__OMEOIMPRESE__BUGIARDINO_E_MENO_BUROCRAZIA_PER_FARMACI_OMEOPATICI-963217-ORA-.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4096&titolo_sotto=SALUTE: OMEOIMPRESE, BUGIARDINO E MENO BUROCRAZIA PER FARMACI OMEOPATICI &ID_cat_new=99News ReikiSuper bolle occupano metà Via Latteahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4094&titolo_sotto=Super bolle occupano met Via Lattea&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/curiosita/2010/11/10/visualizza_new.html_1702267823.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4094&titolo_sotto=Super bolle occupano met Via Lattea&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: 24 TOMBE PUNICHE E ROMANE TROVATE A OLBIAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4093&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: 24 TOMBE PUNICHE E ROMANE TROVATE A OLBIA&ID_cat_new=99 - (AGI) - Olbia, 10 nov. - Ventiquattro tombe puniche e romane br sono state trovate dalla Soprintendenza per i beni archeologici br durante le#039;attivitae#039; di sorveglianza degli scavi per la br realizzazione di un centro commerciale e residenziale a Olbia, br in une#039;area compresa tra via San Simplicio e corso Umberto. br   br Delle tombe puniche, risalenti al II seconolo avanti Cristo - br ha spiegato il responsabile locale della Soprintendenza, Rubens br De#039;Oriano, durante una conferenza stampa - tre sono a fossa e br quattro a camera con corridoio de#039;accesso e corredi funebri br costituiti perlopiue#039; da brocche da vino, ancorette, balsamari, br monete e oggetti di ferro. Delle tombe romane, invece, quindici br sono del tipo alla cappuccina (con il defunto posto sulla br terra o sulla roccia appositamente sagomata e protetto da br embrici posti a tettuccio), una ee#039; in anfora e una a cassone, br foderata da un muretto in pietra sul quale posano gli embrici br di copertura. I corredi delle tombe romane, piuttosto poveri, br indicano che erano destinate a una classe sociale medio-bassa, br rispetto allo standard olbiese di questa tripologia tombale e br sono costituiti in genere da un balsamario in vetro e una br moneta. Spicca il caso di una defunta che esibiva, assieme a un br anello digitale di bronzo e a un sottilissimo bracciale br de#039;argento, un paio di orecchini de#039;oro a rosetta di finissima br fattura con una piccola pietra centrale rossa della quale, br prima della pulitura, non ee#039; possibile identificare la materia. br   br Lo scavo - afferma De#039;Oriano - conferma la continuitae#039; br spaziale della necropoli punica e romana da piazza Brigata br Sassari a San Simplicio fino alle vie Gallura e Torino e la br presenza delle tombe e delle mura delle#039;antica Olbia a pochi br centimetri al di sotto degli attuali piani di calpestio. Se le br tombe alla cappuccina saranno asportate, quelle a camera br saranno rinterrate per proteggerle durante il prosieguo dei br lavori. Non potranno essere visibili soprattutto - afferma br De#039;Oriano - per la mancanza di fondi. Sarebbe infatti necessario br le#039;esproprio delle#039;area e une#039;opera di frequente manutenzione, br essendo scavate in un granito estremamente degradato. Tutto br cioe#039; - ha concluso polemicamente il responsabile della br Soprintendenza - mentre il nostro Paese spende 13 miliardi per br le#039;acquisto di cacciabombardieri. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/cagliari/notizie/201011101302-cro-r010288-archeologia_24_tombe_puniche_e_romane_trovate_a_olbiae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4093&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: 24 TOMBE PUNICHE E ROMANE TROVATE A OLBIA&ID_cat_new=99News ReikiSCIENZA: NASA SCOPRE GRUPPO DI STELLE CANTERINEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4092&titolo_sotto=SCIENZA: NASA SCOPRE GRUPPO DI STELLE "CANTERINE"&ID_cat_new=99 - 07:10 31 OTT 2010 span /span br br br br (AGI/WSI) New York - Il telescopio Kepler della Nasa ha br scoperto un gruppo di stelle rosse che emettono diversi tipi di br suoni. Le#039;agenzia spaziale Usa ha registrato le onde sonore e le br ha fatte ascoltare di recente a una conferenza stampa in br Danimarca. Il suono emesso puoe#039; aiutare gli astronomi, scrive br il Wall Street Journal, a determinare dimensioni, densitae#039;, br etae#039; e struttura delle stelle br . br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/iphone-estero/notizie/201010310710-est-rom0006-scienza_nasa_scopre_gruppo_di_stelle_canterinee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4092&titolo_sotto=SCIENZA: NASA SCOPRE GRUPPO DI STELLE "CANTERINE"&ID_cat_new=99News ReikiSpazio, le case degli scienziati sardi pronte per la Luna e per Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4091&titolo_sotto=Spazio, le case degli scienziati sardi pronte per la Luna e per Marte&ID_cat_new=99 - div class= sommario Si studiano in Sardegna i mattoni per le future br case sulla Luna e su Marte. Positivi i primi test realizzati in assenza br di gravità dai ricercatori delle#039;università di Cagliari. Gli esperimenti br condotti  hanno consentito di dimostrare che il processo per la br produzione dei materiali da comporre su Luna e Marte non è influenzato br dalla gravità ridotta e potrà essere sviluppato in vista di future br missioni spaziali br br /div br br br div class= firma di Roberto Paracchini br br strong CAGLIARI. /strong Un nuovo passo avanti per il futuro br «piano casa» sulla Luna e su Marte. La prova in assenza di gravità br per la preparazione dei manufatti-mattoni da realizzare sui due br pianeti - con un brevetto delle#039;università di Cagliari e br delle#039;Agenzia spaziale italiana (Asi) - è andata a buon fine. br Le#039;ateneo del capoluogo ha partecipato alla quarantatreesima br campagna di voli parabolici per effettuare esperimenti in assenza br di gravità che si è svolta nelle#039;aeroporto di Bordeaux. br br br br I ricercatori delle#039;ateneo sardo sono stati a bordo delle missioni br aeree (che avvengono realizzando in volo particolari parabole) che br consentono di operare in assenza di gravità per una ventina di br secondi. I risultati positivi dei test sono stati annunciati ieri br da Giacomo Cao (docente nel dipartimento di Ingegneria chimica e br materiali delle#039;università di Cagliari) nel corso di una conferenza br stampa tenuta al Cnr di Roma. br br br br «Gli esperimenti condotti - spiega Cao, coordinatore del progetto - br hanno consentito di dimostrare che il processo per la produzione br dei materiali da comporre su Luna e Marte non è influenzato dalla br gravità ridotta e potrà essere sviluppato in vista di future br missioni spaziali». br br br br I marziani non fanno più paura e la Luna sembra a portata di br fionda. La colonizzazione del satellite della Terra e del pianeta br rosso è sempre più presente nei programmi delle agenzie spaziali br internazionali (dalla Nasa ai Giapponesi). Da qui le#039;idea della br ricerca su questi materiali, convalidata dal test accennato, br iniziata nel 2009 con un finanziamento di 500mila euro e che ha br coinvolto, oltre alle#039;ateneo di Cagliari e alle#039;Asi, anche il Cnr e br il Crs4, e alcune società specializzate nelle#039;esplorazione spaziale br (come le#039;Esplora Srl e la SpaceLand Srl). br br br br Una spedizione umana su Marte avrà bisogno di molte cose, ma anche br di conoscenze per realizzare delle abitazioni in cui vivere. E br difficile però pensare che sia possibile portarsi dalla Terra anche br i mattoni o le#039;acciaio per costruire. Da qui le#039;idea di «creare una br tecnica per realizzare i manufatti di base in loco, sulla Luna o su br Marte - spiega Cao - per poi costruire le case». A questo punto il br gruppo è partito dalle#039;esame del terreno lunare e marziano (quella br che noi chiamiamo terra, prende il nome di regolite) e di alcuni br minerali di cui sono ricchi quei pianeti: sulla Luna di ilmenite e br su Marte di ossidi di ferro. br div id= adMiddle br a href= http://oas.gelocal.it/5c/quotidianiespresso.it/qe/lanuovasardegna/interna/L-48/723793662/Middle/OasDefault/ServD_ott10_FinNS_SqIn_251010/Servizi_Didattici_27ott10_180x150.html/5853485a4e307a4d6535634142506d68? target= _blank img src= http://oas.gelocal.it/0/OasDefault/ServD_ott10_FinNS_SqIn_251010/Servizi_Didattici_27ott10_180x150.gif width= 180 border= 0 height= 150 /a br /div br br br br Ed è lavorando su questi elementi che il gruppo ha inventato una br tecnica che, attraverso interventi di arricchimento della regolite br con le#039;ilmenite da un lato e con le#039;ossido di ferro dalle#039;altro, br permette di creare un qualcosa che assomiglia molto a dei br mattoncini. Più la tecnica per montare questi manufatti. Nel br pianeta degli innamorati, però, le#039;atmosfera è pressochè br inesistente, mentre su quello del Dio della guerra il 98% è br composta da anidride carbonica. Da qui un altro studio per br predisporre le#039;utilizzo di questi materiali «in quelle condizioni». br Ora i primi esperimenti in assenza di gravità hanno dimostrato che br il progetto è realizzabile. I prossimi passi vedranno la br realizzazione dei manufatti-mattoncini nel volo sub orbitale e br nella stazione spaziale internazionale. br span style= font-size: xx-small; br br a href= javascript:window.open(e#039;http://lanuovasardegna.gelocal.it/dettaglio/spazio-le-case-degli-scienziati-sardi-pronte-per-la-luna-e-per-marte/2604505e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /span br /div br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4091&titolo_sotto=Spazio, le case degli scienziati sardi pronte per la Luna e per Marte&ID_cat_new=99News ReikiL’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4089&titolo_sotto=LEducazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale&ID_cat_new=99 - L’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale br br Pubblicato sull’Almanacco Sportivo 2008-2009 dell’Ufficio Scolastico Regionale di Roma, pp. 98  -100. br br La Scuola in Ospedale  è nata circa 20 anni or sono  per rispondere ai diritti degli studenti ricoverati,  primo fra tutti il diritto all’istruzione, nell’ambito della lotta alla dispersione scolastica. Successivamente si è percepita con maggiore consapevolezza l’esigenza di integrare l’attenzione agli altri bisogni degli alunni-pazienti,  coscienti di quanto il percorso scolastico costituisse un elemento fondamentale per la crescita e la costruzione dell’identità dei giovani. br br Attualmente, l’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale di Roma e provincia è presente nei seguenti istituti: Scuola Media Don Morosini (presso il Policlinico Umberto I, il Policlinico Gemelli, l’I.D.I., l’Ospedale Bambin Gesù di Palidoro), Scuola Media Virgilio (presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma), Liceo Scientifico Umberto I (sezione associata del L.S. Levi Civita), I.T.C. Policlinico Gemelli (sezione associata dell’I.T.C. Calamandrei). br br L’esperienza dell’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie  nelle sezioni ospedaliere di scuola secondaria di primo e secondo grado ci ha portato, in questi anni,  a verificare che: br -    Negli alunni di  tutte le età si evidenzia, con la malattia, una crescente difficoltà nel rapporto con il proprio corpo, a causa di una quotidianità deprivata di movimento, carica di profonde preoccupazioni, di tensioni e di dolore fisico. br -     Il corpo è testimone ed espressione del disagio (spesso profondo) che accompagna la malattia; le problematiche legate alla patologia si evidenziano e incidono soprattutto sui meccanismi percettivi, in particolare sulla respirazione, sul controllo tonico-muscolare (globale e segmentario) e sul controllo posturale. Inoltre, alcuni esami clinici, più invasivi e dolorosi possono innescare reazioni di tensione emotiva e alterazioni percettive. br È quindi evidente l’enorme importanza  e la centralità dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie nel contesto della Scuola in Ospedale. br Attraverso  il corpo – tra l’altro - è possibile riconoscere, accogliere, calmare le reazioni emotive negative e mirare alla loro trasformazione in risposte consapevoli. br br Le proposte in questi anni sono state principalmente articolate lungo due assi: br - Il primo prevalentemente percettivo-motorio, che poggia sulla focalizzazione percettiva del proprio corpo (e su cui in alcune realtà è indirizzato  maggiormente il lavoro proposto). br - Il secondo  prevalentemente  cognitivo-relazionale  che si fonda su curiosità, interesse e motivazione per il gioco, il divertimento, lo sport, peculiarità innate e tipiche dell’età evolutiva. br Con la prima modalità operativa, l’attività è proposta per rispondere alle esigenze di migliorare la conoscenza e la gestione del proprio corpo. Tale metodologia lavorativa, nel tempo, ha determinato anche la realizzazione di progetti di ricerca (ad esempio quello proposto alla Clinica di Ematologia del Policlinico Umberto I) che mirano a stimolare negli alunni  una migliore conoscenza e gestione di sé, a favorire la scoperta delle proprie potenzialità psicofisiche, a sostenere un contatto sereno con il proprio corpo cambiato nell’esperienza della malattia, a favorire la consapevolezza della possibilità di partecipare attivamente al processo di guarigione . br br Con la seconda modalità operativa sono stati sviluppati progetti quali: “Educare alla corporeità” (progetto di continuità - raccordo tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado); “L’orienteering”, proposta di una disciplina sportiva, dal virtuale (partecipando alla produzione di un CD interattivo) al reale negli spazi consentiti. “Allenatore di te stesso” (tuttora in corso d’opera) progetto di pagine per il web per spiegare agli altri, dopo l’esperienza, le modalità di allenamento e le informazioni relative al corpo, alle capacità motorie, alla comunicazione gestuale, allo sport al gioco… br br Alcuni obiettivi dell’insegnamento dell’educazione fisica nelle sezioni ospedaliere possono essere riassunti in: br - sperimentare un positivo rapporto con il proprio corpo scoprendone le potenzialità e  le possibilità concrete, percependo uno spazio di benessere  anche in condizioni di forte disagio e limite;e#8232;- sviluppare le competenze motorie e metodologiche anche in situazioni di disagio dovute all’ospedalizzazione;e#8232;- esprimere e comunicare attraverso i diversi linguaggi, gestuale, grafico-pittorico, sonoro e verbale, per scoprire i propri canali preferenziali; br - superare i limiti di comunicazione dovuti alle diversità in: età, esperienza, livelli, capacità, cultura;e#8232;- orientarsi in uno spazio definito, dallo spazio vissuto a quello sconosciuto. br br Qualunque sia la modalità didattica scelta, un aspetto fondamentale dell’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie in ospedale è la necessità di adattare la proposta didattica  allo studente, alle sue condizioni psicofisiche, ai suoi bisogni, ai suoi interessi. Strettamente connessa a questa esigenza, è la necessità di adattarsi alla situazione organizzativa, logistica, e soprattutto all’orientamento terapeutico dei diversi reparti. Solo per fare un esempio, il lavoro svolto in un reparto di Oncologia è estremamente diverso dal punto di vista pedagogico, didattico, relazionale da quello proposto in un reparto di Neuropsichiatria. br br In conclusione, in questi anni abbiamo potuto verificare che gli studenti possono recuperare e migliorare il rapporto con il proprio corpo, in consapevolezza e in accettazione (pure in situazioni limite) utilizzando strategie funzionali ai bisogni personali. br Quindi, l’Educazione Fisica / Scienze Motorie è una disciplina che nella scuola in ospedale riveste una peculiare ed irrinunciabile valenza perché: br  il vissuto più significativo, per bambini, preadolescenti e adolescenti, è fisico-motorio; br  l’esperienza corporea è un potente veicolo di conoscenza; br  le situazioni di difficoltà creano separazione dal corpo, e l’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie tende a ristabilire la connessione, l’unione corpo-mente. br br Siamo convinti che l’insegnamento dell’Educazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale produca un ritorno positivo di esperienza che si riverbera sulla qualità dell’educazione in senso lato, e che il rapporto umano e la relazione didattico-educativo diretta siano condizioni veramente imprescindibili per l’apprendimento. br Pensiamo ed auspichiamo inoltre che le esperienze e i percorsi sperimentati in ospedale possano risultare utili e positivi anche nelle altre realtà, considerate “normali” e “non”. br   br                                                                          Daniela Grazioli, br                                                               docente presso la S.M.S.. “Don Morosini “ sezioni: Policlinico Gemelli e   br                                                              reparto pediatrico della Clinica Ematologica del Policlinico Umberto I. br                                                                      Mario Cistulli,   br                                                         docente presso Liceo Scientifico Umberto I -  sezione ospedaliera br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4089&titolo_sotto=LEducazione Fisica / Scienze Motorie nelle sezioni di Scuola in Ospedale&ID_cat_new=99News ReikiUfo e Nibiru: morto Zecharia Sitchinhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4090&titolo_sotto=Ufo e Nibiru: morto Zecharia Sitchin&ID_cat_new=99 - La notizia è trapelata con massima discrezione, su espressa richiesta dei congiunti, ma stamattina è arrivata la conferma.  strong Zecharia Sitchin si è spento lo scorso 9 ottobre /strong nella sua città natale di Baku, capitale delle#039;Azerbaijan (nel Caucaso). br br br br Sitchin era un noto scrittore e divulgatore, attraverso le sue opere di br successo, della teoria paleoastronautica e della archeologia misteriosa br (pseudoarcheologia).  Era conosciuto in ambito internazionale per le br sue teorie sulla strong nascita delle#039;umanità per merito di una civiltà di origine aliena /strong , che attraverso opere di modificazione genetica strong crearono le#039;uomo /strong br per scopi puramente  lavorativi . Sitchin portò a compimento i suoi br scritti studiando le scritture Sumere da cui ne derivarono le varie br interpretazioni di natura ufologica, bollate sempre dalla scienza br convenzionale come pseudoscientifiche e inattendibili in quanto non br supportate da alcuna evidenza o tesi scientifica. br br br br Nonostante le#039;enorme successo dei suoi libri divenuti best seller, le sue idee circa le#039; strong esistenza di un Decimo Pianeta /strong del nostro sistema solare battezzato strong Nibiru /strong br (probabile gemello del Sole) non hanno avuto altrettanta conferma. Ma br una cosa è certa: che si sia in accordo o meno con le sue teorie, è br de#039;obbligo rendere omaggio ad un uomo che ha concentrato la sua vita ed br energie alla ricerca di  verità scomode e difficili da interpretare. Un br uomo che ha tentato di affacciarsi ad eventi futuri sulla base di br avvenimenti passati. Chissà se Zecharia, in questo momento, sorride br compiaciuto nelle#039;apprendere la veridicità delle sue teorie. br br br br strong Pasquale Gallano br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.newnotizie.it/2010/10/26/ufo-e-nibiru-morto-zecharia-sitchin/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /stronghttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4090&titolo_sotto=Ufo e Nibiru: morto Zecharia Sitchin&ID_cat_new=99News ReikiAstronomo cinese dichiara reale l’origine aliena degli UFOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4087&titolo_sotto=Astronomo cinese dichiara reale lorigine aliena degli UFO&ID_cat_new=99 - Ci saranno strong Grandi eventi di natura aliena, tra il 2011 e il 2012 /strong , con i quali le#039;umanità avrà a che fare. Ee#039; quanto ha dichiarato un astronomo cinese, il professor strong Sichao Wang /strong , br ricercatore presso la Purple Mountain Observatory (PMO) delle#039;Accademia br Cinese delle Scienze (CAS) a Nanchino, provincia di Jiangsu. br br br br La rivelazione del prof. Wang è resa a seguito dei numerosi avvisamenti di cui la Cina è stata recentemente protagonista strong causando, nella scorsa estate, anche la a href= http://www.youtube.com/watch?v=3b_KQr6FSOw target= _blank chiusura di un /a /strong a href= http://www.youtube.com/watch?v=3b_KQr6FSOw target= _blank strong aeroporto di Hangzhou /strong /a , capitale della provincia dello Zhejiang, nella Cina orientale. br br br br Wang ha iniziato a studiare gli Ufo quasi 40 anni fa, e le sue teorie a br riguardo sono oramai note in tutto il mondo. Le parole di questo br scienziato sono accompagnate da studi e verifiche sugli avvistamenti br Ufo a lui pervenuti da tutta la nazione cinese. br br br br Nelle#039;intervista le#039;astronomo ha condiviso le sue opinioni e i suoi avvistamenti, motivando e spiegando le sue previsioni: em Innanzitutto, vorrei chiarire questa cosa del Grande Evento riguardante gli Ufo. strong Non credo che si assisterà ad une#039;invasione aliena /strong , ma il fenomeno diventerà molto più palese, e le manifestazioni di strong UFO non potranno più essere ignorate dai governi /strong e dalle cariche politiche di tutto il mondo /em . br br br br Prosegue Wang:  em Quello che vi sto dicendo si riferisce a eventi e br fatti credibili, sostenuti durante le mie osservazioni. Il fenomeno UFO br non può più essere spiegato con la nostra scienza o accreditandolo a br meri fenomeni naturali . /em Infine, conclude il ricercatore em :  strong Credo che il 2011 ed il 2012 saranno degli anni molto attivi! Preparatevi al grande evento! /strong /em . br br br br Dal 1971 ad oggi, anni  in cui le#039;astronomo ha condotto indagini br approfondite e lunghe ricerche sul fenomeno Ufo, lo stesso ha br riscontrato che negli anni che terminano con 1, 2 o 7 - come 1971, 1981, br 1991, 1982, 1992, 2002, 1977, 1987, 2007 - si sono verificati molti br eventi particolari riguardanti gli oggetti volanti non identificati, br classificando più di 100 casi molti dei quali inspiegabili. br br br br Dalle dichiarazioni del prof. Wang è chiaro ritenere che strong gli scienziati non ancora una prova concreta sulla natura aliena degli ufo /strong e sulle#039;esistenza di vita extraterrestre (o non è dato sapere), ma è altrettanto plausibile che strong molti scienziati credono ad una possibile vita aliena /strong . br Ciò potrebbe significare che la questione non è più incentrata br sulle#039;esistenza o meno degli ufo (intesi come alieni), ma sulle#039;anno del br fatidico contatto. br br br br Pasquale Gallano br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.newnotizie.it/2010/10/25/astronomo-cinese-dichiara-reale-lorigine-aliena-degli-ufo/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4087&titolo_sotto=Astronomo cinese dichiara reale lorigine aliena degli UFO&ID_cat_new=99News ReikiUfo, ex generale turco rivela in tv: «Nel 1983 un incontro ravvicinato»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4088&titolo_sotto=Ufo, ex generale turco rivela in tv: Nel 1983 un incontro ravvicinato&ID_cat_new=99 - span class= testoArticoloG ANKARA (25 ottobre) - Un incontro br ravvicinato tra otto caccia delle#039;aeronautica turca e alcuni oggetti br volanti non identificati avvenuto nel maggio 1983 nei cieli della br Turchia è stato rivelato da un generale in pensione che alle#039;epoca era br pilota. br br br br A parlare delle#039;episodio, durante un acceso dibattito televisivo sul tema br degli Ufo, è stato le#039;ex generale Erdogan Karakus. Le#039;avvistamento, ha br ricordato il militare, avvenne mentre insieme con altri sette compagni br di squadra stava effettuando une#039;esercitazione sulla provincia br occidentale di Balikesir ed era diretto nella località meridionale di br Adana. br br br br «Gli Ufo galleggiavano nelle#039;aria grazie ad una tecnica a noi br sconosciuta», ha detto Karakus, quando vennero visti da uno dei piloti. br Gli oggetti volanti accompagnarono la squadriglia aerea per circa 15 br minuti «ed io avvisai un pilota di non avvicinarsi in quanto quegli br oggetti non assomigliavano ad aeroplani», ha detto le#039;ex generale. br br br br «Intanto uno dei miei amici aveva spento le luci delle#039;aereo. A questo br punto gli Ufo si sono avvicinati al terzo caccia (della fila). Poi si br sono spostati in direzione del secondo quando anche il terzo spense le br sue luci», ha aggiunto Karakus secondo il quale, quando egli stesso br guardò in direzione di un Ufo che volava alla sua sinistra, riuscì a br vedere soltanto un raggio di luce gialla. «Dopo di che scomparvero br alle#039;improvviso». br br br br Anche le torri di controllo degli aeroporti di Istanbul, Ankara e Konya br intercettarono gli Ufo sui propri radar, ha concluso le#039;ex generale. br Sulle#039;incidente i piloti turchi stilarono un rapporto che, secondo br Karakus, «probabilmente venne inviato alla Nasa». br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=124205esez=MONDOe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4088&titolo_sotto=Ufo, ex generale turco rivela in tv: Nel 1983 un incontro ravvicinato&ID_cat_new=99News ReikiLa macchina del sonnohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4086&titolo_sotto=La macchina del sonno&ID_cat_new=99Sperimentato un nuovo apparecchio per curare chi passa le notti in bianco - h2 Gli scienziati sono riusciti a indurre nle cervello le onde «lente», che caratterizzano le fasi del riposo profondo /h2 Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/salute/10_ottobre_21/la_macchina_del_sonno_2c336ac8-dd3b-11df-bdeb-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4086&titolo_sotto=La macchina del sonno&ID_cat_new=99News ReikiGoogle metterà on-line i Rotoli del Mar Morto. Partnership con autorità archeologiche israelianehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4084&titolo_sotto=Google metter on-line i Rotoli del Mar Morto. Partnership con autorit archeologiche israeliane&ID_cat_new=99 - p Gerusalemme, 19 ott. (Ap) – I Rotoli del Mar Morto, manoscritti br risalenti al primo secolo e ritrovati nel 1940 nella località br cisgiordana di Qumran, potrebbero finire on-line grazie ad una br partnership fra Google e le autorità archeologiche israeliane. /p br p Il progetto permetterà di accedere al testo – considerato una delle br più importanti scoperte archeologiche del secolo scorso – grazie a delle br immagini ad alta risoluzione: le prime scansioni dovrebbero essere br messe on-line entro pochi mesi. /p br p Inoltre, verrà approntata anche una trascrizione dei manoscritti nel br testo originale e in traduzione: gli esperti si sono lamentati delle br difficoltà di accedere ai Rotoli, che contengono parti della Bibbia br ebraica e si ritiene appartenessero ad una comunità essena, una setta br religiosa ebraica contemporanea al primo cristianesimo. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dailyblog.it/google-mettera-on-line-i-rotoli-del-mar-morto-partnership-con-autorita-archeologiche-israeliane/19/10/2010/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4084&titolo_sotto=Google metter on-line i Rotoli del Mar Morto. Partnership con autorit archeologiche israeliane&ID_cat_new=99News ReikiL’amore vince sul dolore, dimostra uno studio sul cervellohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4085&titolo_sotto=Lamore vince sul dolore, dimostra uno studio sul cervello&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=1142e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4085&titolo_sotto=Lamore vince sul dolore, dimostra uno studio sul cervello&ID_cat_new=99News ReikiEgitto: scoperta tomba V dinastiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4082&titolo_sotto=Egitto: scoperta tomba V dinastia&ID_cat_new=99Vi ee#039; sepolto il responsabile del culto della piramide di Kefren - div style= text-align: justify; (ANSA) - IL CAIRO, 18 OTT - La tomba di un sacerdote egiziano br risalente alla quinta dinastia, circa 4500 anni fa, ee#039; stata br scoperta a sud della necropoli dei costruttori di Piramidi nei br pressi del Cairo. Si tratta della tomba di Rudj-Ka, che era br responsabile per il culto del tempio della piramide di Kefren ed br ee#039; contraddistinta da affreschi colorati che raffigurano Rudj-ka br e la moglie e scene di vita quotidiana. La scoperta potrebbe br portare al rinvenimento di altre tombe della stessa epoca. br /div a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2010/10/18/visualizza_new.html_1730925000.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4082&titolo_sotto=Egitto: scoperta tomba V dinastia&ID_cat_new=99News ReikiMedicine non convenzionali, riparte la discussione sul disegno di leggehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4083&titolo_sotto=Medicine non convenzionali, riparte la discussione sul disegno di legge&ID_cat_new=99Decisa le#039;istituzione di un gruppo di lavoro misto - Commissione e governo - per la fattibilità - div style= text-align: justify; Carissimi lettori, continua questo viaggio nel mondo della medicina br complementare ed in particolare sugli aspetti legislativi ad essa  br legati. Ospitiamo il parere del Senatore Daniele Bosone , Vice br Presidente Commissione Sanità del Senato della Repubblica, e relatore br del progetto di legge finalizzato alla regolamentazione delle discipline br complementari. br br Sono sicuro che questa volta, per le#039;autorevolezza  e la competenza br delle#039;autore , molti lettori vorranno prendere parte alla discussione o br quantomeno lasciare un loro commento. br br Allora, come sempre, vi sollecito ad intervenire e lasciare traccia del br vostro pensiero nello spazio a voi dedicato......e buona lettura! br br   br br strong Regole per le medicine non convenzionali: una necessità per il Paese. /strong br br Il dibattito sulle medicine non convenzionali nel nostro Paese si br protrae ormai da quindici anni. Alle#039;esame della Commissione Igiene e br Sanità del Senato vi sono quattro disegni di legge, sia di maggioranza br sia di opposizione, cui da ultimo se ne sono aggiunti altri tre relativi br alle discipline del benessere, che, pur se discussi congiuntamente, è br opportuno comunque tener distinti dai primi che riguardano più br propriamente aspetti medici. br br br br A seguito di audizioni tenutesi presso la Commissione – utili per br acquisire pareri e indicazioni da parte degli esperti di settore e delle br altre istituzioni che si occupano di medicine non convenzionali –, strong br in qualità di relatore dei disegni di legge ho presentato un testo br unificato da adottare come testo base per il prosieguo della br discussione. /strong br br Nella stesura ho tenuto conto anche di quanto, nel corso delle sedute, br abbiamo potuto recepire riguardo a idee diverse sulle#039;impostazione di br temi cruciali, quali, ad esempio, la modalità formativa, la creazione br dei registri dei professionisti, le#039;introduzione di alcune pratiche nei br Livelli essenziali di assistenza. br br br br strong Sono state così poste le fondamenta per poter procedere con br le#039;esame del provvedimento e giungere finalmente a regolare un settore br delicato /strong , che riguarda un numero sempre crescente di cittadini che scelgono di affidare le proprie cure a tali discipline. br br br br Vero è che le medicine complementari, a torto o a ragione, hanno sempre br subito nel nostro Paese una sorta ghettizzazione da una parte della br comunità scientifica, non a caso anche alcune operazioni poste in atto br da Istituzioni che avevano lo scopo di documentare il cittadino ad br esempio sulle#039;uso delle#039;omeopatia (vedi opuscolo redatto lo scorso anno br dal Comune di Milano) sono state fortemente criticate da comparti del br mondo accademico. È per questo che strong il tema deve essere br affrontato cercando di liberarsi da preconcetti derivanti da una br formazione culturale che non consente di comprenderne a fondo le br peculiarità, per poter così uscire da una situazione caotica /strong , dipanare la matassa e porre rimedio ai forti ritardi nella regolamentazione del settore. br br br br È necessario, infatti, che si pervenga quanto prima strong br alle#039;approvazione di una legge che riconosca la «doppia libertà», di br scelta terapeutica del singolo e di cura da parte dei medici, adempiendo br compiutamente allo spirito dell’articolo 32 della Costituzione /strong e br tutelando quindi la salute dei pazienti e la professionalità di coloro br che si sono formati per poter esercitare le terapie e le medicine non br convenzionali. Libertà di scelta che non può peraltro prescindere dalla br piena informazione dei possibili e diversi approcci diagnostici e br terapeutici e dalla piena disponibilità dei medicinali usati dalle br diverse MNC. br br br br strong Sono invero oltre undici milioni gli Italiani che ricorrono alle medicine non convenzionali /strong : strong occorre regolamentarle e offrire certezze a medici e pazienti con una legge del Parlamento /strong , br per fare in modo che non si giunga a una frammentazione del Sistema br sanitario che si avrebbe invece qualora, nel silenzio del legislatore br nazionale, le singole regioni vi provvedessero autonomamente. br br br br Vi è poi una normativa europea in evoluzione: strong le#039;Italia ha br recepito la direttiva sui farmaci e le#039;AIFA ne sta dando attuazione, con br particolare riguardo ai farmaci omeopatici, consentendo così alle br aziende del settore di procedere alla registrazione dei preparati già br presenti sul mercato e alla messa in commercio di nuove specialità /strong , br offrendo in tal modo un indubbio vantaggio alle#039;intera collettività e ai br medici che dal 1995 vedono limitate le proprie possibilità di cura. br br br br Va inoltre evidenziato che strong esistono ancora numerosi miti da sfatare /strong con br riferimento alle medicine non convenzionali, anche fra persone addette br ai lavori, che compiono un vero e proprio errore concettuale br considerandole come alternative alla medicina tradizionale e non come br complementari ad essa. br br Tali medicine invero costituiscono une#039;opportunità in più per quanti le br scelgono: la medicina, infatti, deve avere un orizzonte aperto a ogni br nuova metodologia di cura che abbia una base scientifica documentata e br che abbia come fine la tutela della salute dei pazienti. br br A tale scopo strong occorre una legge che disciplini la formazione dei medici e la professione in sé /strong per br limitare gli spazi in cui si possano inserire cialtroni e non esperti. br La scorsa settimana, a seguito delle insistenze per riprendere la br discussione del disegno di legge ormai ferma da diversi mesi, è stata br decisa, in accordo col Governo, strong le#039;istituzione di un gruppo di br lavoro misto – Commissione e Governo – per valutare fattibilità e br contenuti della legge stessa in tempi congrui. /strong br br   br br em Sen. Daniele Bosone /em br em br vicepresidente Commissione Igiene e sanità /em br em br Senato della Repubblica br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/blog/grubrica.asp?ID_blog=254eID_articolo=20eID_sezione=esezione=e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /em /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4083&titolo_sotto=Medicine non convenzionali, riparte la discussione sul disegno di legge&ID_cat_new=99News ReikiUfologi: «Contatto extraterrestre sta per avvenire»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4081&titolo_sotto=Ufologi: Contatto extraterrestre sta per avvenire&ID_cat_new=99 - p «Gli Ufo e tutto ciò che concerne il mondo extraterreste spesso viene br visto come une#039;eresia da parte della scienza ufficiale. Per noi, invece, br il e#039;contattoe#039; avverrà molto prima di quanto si possa credere». br br br È stato affermato durante il convegno su «I fenomeni aerei anomali e br presenze intelligenti nel sistema solare» organizzato a Fragneto br Monforte nelle#039;ambito del XXIV Raduno internazionale delle mongolfiere. br br br Angelo Carannante, presidente del Centro Ufologico di Benevento Mars br Group Campano (Cubmgc), con le#039;ausilio di video e foto, anche inediti, ha br illustrato la recente ondata di avvistamenti Ufo in Campania che ha br interessato anche la città di Benevento e della sua provincia. br br br Ai lavori, coordinati dalle#039;esperto Carmine Silvestri, ha preso parte br anche il giornalista Ennio Piccaluga, conoscitore del pianeta Marte, il br quale ha mostrato le prove delle#039;esistenza presente o passata di vita br anche intelligente sul Pianeta rosso con immagini arricchite da recenti br scoperte. /p br div class= date t-space 10 ottobre 2010 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unita.it/index.php?section=newseidNotizia=104487e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4081&titolo_sotto=Ufologi: Contatto extraterrestre sta per avvenire&ID_cat_new=99News ReikiEQUIPE ITALIANA SCOPRE LE MINIERE DI RE SALOMONEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4079&titolo_sotto=EQUIPE ITALIANA SCOPRE LE MINIERE DI RE SALOMONE&ID_cat_new=99 - br p class= resize_text (AGI) - Rovereto, 9 ott. - Le ricchissime miniere di b re br Salomone /b , da cui proveniva le#039;oro portato in dono dalla b regina br di Saba /b , sono state localizzate in b Etiopia /b da due archeologi br italiani, Alfredo e Angelo Castiglioni, i quali le hanno br documentate con un filmato presentato oggi alle#039;ultima giornata br della XXI Rassegna internazionale del Cinema Archeologico, a br Rovereto. br   br /p br p br Abbiamo compiuto cinque missioni, tra il 2004 e il 2008, per br cercare le antiche zone di estrazione delle#039;oro di b re Salomone /b , br raccontano i due gemelli varesini che hanno dedicato la vita br alle ricerche di archeologia, soprattutto in Africa, br Una zona aurifera fu probabilmente rivelata al sovrano ebraico br dalla b regina di Saba /b , quando si recoe#039; a Gerusalemme portando in br dono 120 talenti de#039;oro , come si legge sulla b Bibbia /b . Il Libro br dei Re racconta che la quantitae#039; de#039;oro che affluiva ogni anno br nelle casse di b Salomone /b era di 666 talenti : una ricchezza br immensa, sottolineano i Castiglioni, poichee#039; un talento br corrispondeva a poco meno di 30 chilogrammi de#039;oro. br   br br Pur evitando di esprimere certezze assolute, i due archeologi br italiani pensano di avere individuato le mitiche miniere sulle br montagne delle#039; b Etiopia /b sud-occidentale, nel Paese di Beni br Shangul, lungo le#039;itinerario forse percorso dalla b regina di Saba /b br nel suo viaggio verso Gerusalemme. /p br p Le nostre prime tre br missioni nel Beni Shangul - raccontano i Castiglioni - fruttarono la scoperta di enormi zone aurifere, sfruttate br nelle#039;antichitae#039;; ancora oggi vi si lavora con gli stessi metodi br e utensili di allora, e alcune profonde gallerie sono tutte#039;ora br chiamate dalla gente locale e#039;le antiche miniere di re br Salomonee#039; . br br Une#039;altra regione aurifera, anche#039;essa probabile fornitrice di br oro al re di Israele, si trova nelle#039; b Etiopia /b sud-orientale, sui br monti delle#039;etnia Guji: i due gemelli archeologi le#039;hanno br esplorata nel 2007-2008. br   br br Ee#039; improbabile, commentano Alfredo e Angelo Castiglioni, che la br missione a Gerusalemme della sovrana avesse la motivazione br citata dalla b Bibbia /b : La regina, sentita la fama del re, venne br a mettere alla prova la sua sapienza . Piue#039; verosimilmente si br trattoe#039; di una missione commerciale, intesa a scambiare oro con br rame (nelle Storie di Erodoto si legge che il rame presso gli br Etiopi ee#039; il metallo piue#039; raro e pregiato di tutti , br sicuramente piue#039; delle#039;oro, tanto che in b Etiopia /b i prigionieri br sono incatenati con ceppi de#039;oro ). In Israele, per contro, br erano sfruttate a nord di Eilat miniere di rame, che ancora br oggi vengono chiamate b miniere di Salomone /b . br   br br /p br p I Castiglioni, che insieme ad altri studiosi non concordano con br quanti localizzano il regno di b Saba /b in Yemen, ipotizzano che la br biblica regina di Saba fosse une#039;antenata delle Candaci, le br fortissime sovrane-guerriere del regno di Kush (corrispondente br alle#039;odierna Nubia sudanese, le#039; b Etiopia /b delle#039;antichitae#039;), il br paese della dinastia dei Faraoni neri. Oltre a combattere al br fianco dei loro uomini, le Candaci pare fossero in grado di br effettuare anche lunghe e importanti missioni commerciali. br   br br La prossima missione, annunciata alla rassegna roveretana dai br fratelli Castiglioni, sarae#039; lo scavo archeologico del porto di br Adulis, in Eritrea, che proseguirae#039; il lavoro iniziato br dalle#039;archeologo italiano Paribeni, ai primi del secolo scorso. br   br Si tratta del porto che in antico collegava i traffici br marittimi fra le#039;Oriente e il Mediterraneo: la missione dei due br archeologi italiani, che partirae#039; a gennaio 2011 in br collaborazione con le#039;Universitae#039; Orientale di Napoli, punta a br verificare le#039;ipotesi che la costa eritrea fosse la Terra di br Punt, dalla quale Hatshepsut (il faraone donna della storia br egizia, della XVIII dinastia) portoe#039; a corte, a Tebe, merci br rarissime e preziose, tra cui piante di incenso che avevano un br valore sacro. /p br br p class= tags id= tags a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201010091633-ipp-rt10126-archeologia_italiani_scoprono_in_etiopia_miniere_di_re_salomonee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4079&titolo_sotto=EQUIPE ITALIANA SCOPRE LE MINIERE DI RE SALOMONE&ID_cat_new=99News ReikiUn Androide Nello Spazio. Il Primo Umanoide Lanciato Nello Spazio Ecco Robonaut Della Nasahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4080&titolo_sotto=Un Androide Nello Spazio. Il Primo Umanoide Lanciato Nello Spazio Ecco Robonaut Della Nasa&ID_cat_new=99Il regista visionario George Lucas le#039;aveva immaginato nella mitica saga del cinema Guerre Stellari. La NASA ente spaziale americano lo ha realizzato al NASA Johnson Space Center in Houston. - Leggi le#039;articolo e guarda le immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://www.paid2write.org/tecnologia_scienze/un_androide_nello_spazio_il_primo_umanoide_lanciato_nello_spazio_ecco_robonaut_della_nasa_5564.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4080&titolo_sotto=Un Androide Nello Spazio. Il Primo Umanoide Lanciato Nello Spazio Ecco Robonaut Della Nasa&ID_cat_new=99News Reiki64.000 Risvegliati possono salvare il mondo!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4078&titolo_sotto=64.000 Risvegliati possono salvare il mondo!&ID_cat_new=99L’effetto di campo della coscienza, più noto come l’Effetto Maharishi, a partire dagli anni ‘70 è stato osservato e verificato più volte. E’ quindi un fatto accertato: sono possibili influenze reciproche tra persone distanti, a patto che siano in sintonia - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://pontidelcuore.altervista.org/blog/?p=406e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4078&titolo_sotto=64.000 Risvegliati possono salvare il mondo!&ID_cat_new=99News ReikiERBE MEDICINALI / Ue, dal 2011 piante officinali diventeranno illegali: la vittoria delle industrie farmaceutichehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4077&titolo_sotto=ERBE MEDICINALI / Ue, dal 2011 piante officinali diventeranno illegali: la vittoria delle industrie farmaceutiche&ID_cat_new=99 - div style= text-align: justify; ERBE MEDICINALI – L’industria farmaceutica ha quasi tagliato il br traguardo della sua decennale battaglia per spazzar via qualsiasi br concorrente. All’arrivo del 1° di aprile 2011 – fra meno di otto mesi br cioè – praticamente tutte le erbe medicinali diventeranno illegali br nell’Unione Europea. Negli USA la situazione è gestita in modo diverso, br ma avrà lo stesso effetto devastante. Le gente non è diventata niente br più di un lavandino dove l’industria farmaceutica e quella br agroalimentare scaricano qualsiasi brodaglia della quale debbano br disfarsi, e la gente non può che pagare il prezzo che loro decidono. br /div p style= text-align: justify; L’industria farmaceutica e quella agroalimentare hanno quasi br completato il loro arrembaggio a tutti gli aspetti della salute , dai br cibi che mangiamo al modo col quale ci prendiamo cura di noi stessi br quando stiamo male. Non dubitate: questo arraffamento ci deruberà di br quel poco di salute che ci era rimasto. 1° aprile 2011 L’inizio Con il br più beffardo pesce d’aprile di tutti i tempi, la European Directive on br Traditional Herbal Medicinal Products (THMPD) è stata emanata il 31 br marzo 2004 rendendo operative regole per l’uso dei prodotti erboristici br che erano precedentemente commercializzati liberamente. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Questa direttiva richiede che tutte le preparazioni di erbe debbano br superare lo stesso tipo di procedure dei farmaci. Non fa differenza se br un’erba sia stata liberamente utilizzata per millenni. I costi di queste br – nuove – procedure sono ampiamente superiori a quelli affrontabili br dalla maggior parte dei produttori – esclusa ovviamente le grandi br industrie farmaceutica ed agroalimentare. Per avere un’idea, si parla di br costi oscillanti fra i 100.000 ed i 150.000 € per erba; se poi si br tratta di un composto, ogni erba deve essere trattata separatamente. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Non conta se un’erba sia stata usata con sicurezza ed efficacia per br migliaia di anni, dovrà essere trattata come fosse nuovo farmaco di br laboratorio. Naturalmente, le erbe sono ben lungi da essere farmaci di br laboratorio, sono invece preparati ottenuti da fonti biologiche che non br sono necessariamente purificati – perchè la cosa potrebbe modificarne br natura ed efficacia – così come avviene per gli alimenti. Trattarle come br prodotti di sintesi è distorcere la loro natura e la natura delle erbe br medicinali. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; La cosa ovviamente non fa la minima differenza dentro le mura br dell’Unione Europea controllata da BigPharma (la grande industria br farmaceutica) un’Unione che ha inglobato il corporativismo nella sua br costituzione. Il dottor Robert Verkerk della Alliance for Natural br Health, International (ANH), così descrive il problema di richiedere br procedure di tipo farmacologico per preparazioni di erbe come segue: br «Ottenere una classica erba medicinale, se proveniente da una zona br tradizionalmente nota per la sua coltivazione di erbe medicinali ma br non-europea, dato il – nuovo – protocollo di registrazione europeo br diventerà facile come infilare un cubo in un buco tondo. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Questo sistema di regole ignora le tradizioni, e quindi non è stato br adeguato a tenerne conto. Questi adeguamenti sono invece urgentemente br necessari se la regolamentazione non è volta a discriminare le culture br non-europee, violando così i diritti umani». Leggi sul commercio Per br meglio comprendere cosa potrebbe succedere, vale la pena inquadrare il br fatto che il sistema delle leggi sugli scambi commerciali è stato al br centro di manovre per mettere sotto il controllo di BigPharma e br dell’industria agroalimentare tutti gli aspetti relativi ad alimenti e br medicinali. Se avete seguito quanto sta accadendo negli Stati Uniti br relativamente al latte fresco ed alle affermazioni da parte della FDA br (Food and Drug Administration) secondo le quali degli alimenti diventano br magicamente delle medicine nel momento in cui ne vengono semplicemente br citati effetti sulla salute , avrete notato che nella questione è stata br coinvolta la Federal Trade Commission (FTC, Commissione Federale sugli br Scambi Commerciali, ndt). /p div style= text-align: justify; br br br /div div class= ezAdsense adsense adsense-midtext style= float: right; margin: 12px; text-align: justify; br br /div div style= text-align: justify; br br br /div p style= text-align: justify; Piuttosto di occuparsi degli alimenti e della medicina tradizionale br dal punto di vista dei diritti umani, li hanno gestiti come tematiche br inerenti il commercio. Così, al centro della legislazione sugli alimenti br e le erbe, sono finiti i desiderata della grande industria invece dei br bisogni e dei desideri dei popoli. E’ questo ribaltamento che ha br prodotto quelle affermazioni assurde ed oltraggiose fatte dalla FDA del br tipo che i Cheerios e le noci diventano automaticamente medicine nel br momento in cui vengono specificati i loro effetti sulla salute . E’ br questo spostamento – da alimento a farmaco – che ha fatto sì che la FDA br potesse fare quelle dichiarazioni offensive del tipo che i Cheerios br fossero medicine solo perchè ci sono indicazioni relative alla salute. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Lo scopo di tutto questo è di rendere il mondo ben sicuro per i br commerci dei colossi industriali. I bisogni e la salute della gente non br sono assolutamente un fattore del quale tengano conto. Come combattere br contro questo attacco alla nostra salute e benessere L’affare non è br concluso, perlomeno, non ancora. Se ci tieni a poter usare erbe br medicinali, o se ci tieni a poter prendere vitamine ed altri br integratori, per favore, agisci. Anche se queste tematiche ti sembrano br prive di importanza, pensa alle persone che ti sono care: meritano che br sia loro negato il diritto ad un trattamento medico e ad una assistenza br scelta da loro? /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; La ANH (Alliance for Natural Health, ndt) è attiva nel combattere br queste violazioni, attualmente è in causa per cercare di fermare la br direttiva THMPD. Speriamo ci riescano, ma la storia recente mostra che br nessuna manovra legale riesce a fermare questi carri armati. Tuttavia br non possiamo permetterci di starcene seduti ad attendere l’effetto dei br nostri sforzi, dobbiamo considerare questo loro scenario come uno nel br quale ognuno di noi possa giocare un ruolo. Tocca a noi – ad ognuno di br noi – agire. Se vivi in Europa, per favore, manda una lettera, un br messaggio al tuo rappresentante al Parlamento Europeo. Vai a questa br pagina e cerca chi sia costui ed il modo di contattarlo. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Poi spedisci una lettera che affermi, senza ombra di dubbio, che tu br sostieni in modo forte le azioni dell’ANH, azioni miranti a sospendere br l’entrata in vigore del THMPD e che ti auguri si alzino anche a favore br del diritto delle persone a scegliere trattamenti erboristici. Se ti br risulta difficile scrivere una simile lettera, clicca qui per un esempio br (nel formato universale rtf) suggerito dalla ANH; sei libero di br utilizzarlo. Pensa a cosa dirai ai tuoi figli e nipoti se ti chiederanno br perchè non lo hai fatto. Come potrai spiegare loro che non eri così br interessato nella loro salute ? /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Come potrai dire loro che era più importante seguire i finti reality br in televisione piuttosto che scrivere quella semplice lettera? E’ solo br con la protesta attiva che possiamo fermare questa congiura contro la br nostra salute . Se ce ne stiamo seduti apatici, vinceranno loro. Il br nostro diritto di proteggere la salute nostra e dei nostri figli è in br gioco. Se ci tieni alla salute dei tuoi figli e nipoti, allora devi br agire. Fatti sentire, il momento della verità è ora. Puoi star lì seduto br e non far nulla o puoi farti sentire forte. Poi, una volta fatto, br parla con tutti quelli che conosci. Dì loro che è il momento di agire, br non c’è assolutamente tempo da perdere. /p div style= text-align: justify; br /div p style= text-align: justify; Fonte: mentereale.com /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.direttanews.it/2010/10/02/erbe-medicinali-ue-dal-2011-piante-officinali-diventeranno-illegali-la-vittoria-delle-industrie-farmaceutiche/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4077&titolo_sotto=ERBE MEDICINALI / Ue, dal 2011 piante officinali diventeranno illegali: la vittoria delle industrie farmaceutiche&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SCOPERTI IN PERUe#039; RESTI DI PINGUINO DI 36 MILIONI DI ANNIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4075&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTI IN PERU' RESTI DI PINGUINO DI 36 MILIONI DI ANNI &ID_cat_new=99 -   br br br br p align= justify (ASCA) - Roma, 1 ott - I resti di un a id= ed_Id_1 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=pinguinoeaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DARCHEOLOGIA%5F%5FSCOPERTI%5FIN%5FPERU%5F%5FRESTI%5FDI%5FPINGUINO%5FDI%5F36%5FMILIONI%5FDI%5FANNI%2D953699%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1285955108890ehs=9d4c6ed27f1f18c1bf8b539c4703fb87 style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); pinguino /a gigante vissuto br 36 milioni di anni fa sono stati scoperti dagli archeologi in br Perue#039;, nella Riserva Nazionale di Paracas. Il volatile, br ribattezzato e#039;Pedroe#039;, era alto 1,5 metri e pesava quasi il br doppio rispetto ad un a id= ed_Id_2 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=internet+pinguinoeaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DARCHEOLOGIA%5F%5FSCOPERTI%5FIN%5FPERU%5F%5FRESTI%5FDI%5FPINGUINO%5FDI%5F36%5FMILIONI%5FDI%5FANNI%2D953699%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1285955108890ehs=370c37b3945b5e7ee07cc9d9523cd459 style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); pinguino /a imperatore, la specie br attualmente vivente piue#039; diffusa. br br Il a id= ed_Id_3 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=informazioni+pinguinoeaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DARCHEOLOGIA%5F%5FSCOPERTI%5FIN%5FPERU%5F%5FRESTI%5FDI%5FPINGUINO%5FDI%5F36%5FMILIONI%5FDI%5FANNI%2D953699%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1285955108890ehs=af795afd46f5848fb174f6db8d933e79 style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); pinguino /a , la cui specie ee#039; stata nominata come Inkayacu br paracasensis, ee#039; vissuto nelle#039;ultima parte delle#039;epoca br geologica delle#039;Eocene e aveva un becco molto piue#039; lungo br rispetto alle specie ancora viventi. br br Uno degli aspetti piue#039; interessanti del ritrovamento br riguarda il piumaggio, ancora in buono stato. e#039;e#039;Prima di br questo fossile, non avevamo alcuna prova sui colori delle br piume e sulle dimensioni delle pinne degli antichi br a id= ed_Id_4 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=offerte+pinguinieaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DARCHEOLOGIA%5F%5FSCOPERTI%5FIN%5FPERU%5F%5FRESTI%5FDI%5FPINGUINO%5FDI%5F36%5FMILIONI%5FDI%5FANNI%2D953699%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1285955108890ehs=3d506925bcda7e684991b755d293a3cb style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); pinguini /a e#039;e#039;, ha spiegato alla BBC Julia Clarke, paleontologa br delle#039;Universitae#039; del Texas e autrice dello studio, che ha br dimostrato come le principali caratteristiche fisiche dei br a id= ed_Id_5 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=dove+trovare+pinguinieaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DARCHEOLOGIA%5F%5FSCOPERTI%5FIN%5FPERU%5F%5FRESTI%5FDI%5FPINGUINO%5FDI%5F36%5FMILIONI%5FDI%5FANNI%2D953699%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1285955108890ehs=58fb26e409671fc8695a6f0360a151bb style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); pinguini /a si siano evolute milioni di anni fa, ma che ee#039; molto br piue#039; recente il cambio di piumaggio, passato da un marrone br rossicio e grigio, alle#039;attuale bianco e nero. br br red-uda/sam/ss br /p p align= justify a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asca.it/news-ARCHEOLOGIA__SCOPERTI_IN_PERU__RESTI_DI_PINGUINO_DI_36_MILIONI_DI_ANNI-953699-ORA-.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); FONTE /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4075&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTI IN PERU' RESTI DI PINGUINO DI 36 MILIONI DI ANNI &ID_cat_new=99News ReikiUna molecola disorienta il cancro E sulle terapie si punta sugli antiacidihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4076&titolo_sotto="Una molecola disorienta il cancro" E sulle terapie si punta sugli antiacidi&ID_cat_new=99È in grado - sono le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature - di far ignorare ai geni del tumore il loro manuale di istruzioni interne . Arginando così la diffusione della malattia. Ma sul fronte della ricerca non è tutto. In Italia so - div style= text-align: justify; strong ROMA - /strong La ricerca guarda al br tumore e continua a cercare possibili alterazioni genetiche in grado di br originare il cancro. E a pensare a farmaci che, individuando queste br modificazioni, interrompano la malattia. Le#039;ultima novità in questo campo br arriva da em Nature: /em un gruppo di studiosi americani ha creato in br laboratorio una molecola che, riuscendo a far ignorare ai geni del br cancro il loro e#039;manuale di istruzioni internee#039;, blocca la proliferazione br delle cellule cancerose. Ma non è tutto, sul fronte della ricerca br farmacologica dalle#039;Istituto superiore di sanità arriva una notizia: i br farmaci antiacidità, gli inibitori della pompa protonica e persino il br bicarbonato, potrebbero sostituire la chemioterapia. br strong /strong br strong La molecola americana . /strong br Ee#039; la prima molecola che riesce a far ignorare ai geni del cancro il br loro manuale di istruzioni interne . Così sopprime il processo del br tumore alle sue radici. Per adesso è stata creata in laboratorio ma, dai br primi esperimenti, sembra funzionare. Il risultato pubblicato su em Nature /em si br deve a un gruppo di ricercatori americani del Dana-Farber Cancer br Institute. Essere abili a controllare le#039;attività dei geni del cancro - br dice James Bradner, del Dana-Farber Cancer Institute - può avere un br impatto elevatissimo per la lotta contro questa malattia. Se si riesce a br spegnere i geni responsabili della crescita delle cellule cancerose br queste cellule muoiono . br br La ricerca è stata condotta su un tumore raro ma molto span style= display: none; class= adv adv-middle-inline br /span devastante che colpisce giovani e bambini chiamato carcinoma br della linea mediana che può svilupparsi nel torace, collo, testa o lungo br la colonna vertebrale. br Grazie a test eseguiti su topi è stato br dimostrato che la molecola sintetizzata in laboratorio può controllare br le#039;attività dei geni del cancro lavorando sulle#039;apparato multistrato delle br cellule, dove vi sono proteine che, leggendo il manuale di istruzioni br dei geni, li attivano o li spengono. In altre parole, la molecola creata br in laboratorio si è rivelata capace di bloccare le#039;attività dei geni br cattivi agendo sulle#039;apparato multistrato delle cellule. Qui, infatti, br abitano delle proteine che, leggendo il manuale di istruzioni interne br dei geni, possono attivare o spegnere i tumori. br strong /strong br strong Gli antiacidi al posto dei chemioterapici /strong ? br Le#039;altra ricerca riguarda i farmaci antiacidità. Gli inibitori della br pompa protonica generalmente adoperati per le ulcere gastriche br potrebbero sostituire la chemioterapia. Ee#039; un nuovo filone a cui si br stanno dedicando diversi scienziati, perché questi prodotti potrebbero br essere efficaci, senza effetti collaterali e con costi molti più bassi. A br fare il punto della situazione sono stati gli scienziati delle#039;Istituto br superiore di sanità (Iss), in occasione del primo simposio br delle#039;International society for proton dynamics in cancer (Ispdc). br br Questa br nuova terapia si basa su un approccio diverso da quello adoperato br finora, perché parte dalle#039;assunto che i tumori sono acidi. Le#039;acidità è br un meccanismo che il cancro usa per isolarsi da tutto il resto, farmaci br compresi - spiega Stefano Fais, presidente Ispdc e membro del br dipartimento del farmaco delle#039;Iss -. Ma le cellule tumorali, per br difendersi a loro volta da questo ambiente acido, fanno iperfunzionare br le pompe protoniche che pompano protoni H+. Se si bloccano queste pompe, br la cellula tumorale rimane disarmata di fronte alle#039;acidità, e finisce br per morire autodigerendosi . br br Usando quindi degli antiacidi, anche br generici, come gli inibitori della pompa protonica, generalmente br adoperati per le ulcere gastriche si potrebbe curare il cancro. A br differenza dei chemioterapici - continua Fais - questi farmaci non hanno br effetti collaterali e hanno dei costi molto più bassi. Basti pensare br che quelli usati con la target therapy, che provocano tossicità e br resistenza nel paziente, costano 50-60mila euro le#039;anno a malato. Con br questa terapia invece il costo annuale sarebbe di circa 600 euro con il br generico, e di 1200 con quelli di marca. Ma le industrie farmaceutiche br al momento non sono molto interessate a questo tipo di approccio . br Nonostante ciò, le#039;Iss è riuscito a far partire i primi due trial clinici br del genere in Italia: uno a metà tra le#039;Istituto dei tumori di Milano e br le#039;università di Siena per il melanoma su circa 30 pazienti, e le#039;altro br alle#039;università di Bologna per le#039;osteosarcoma su 80 pazienti. br br I br risultati sono molto incoraggianti - prosegue Fais - perché questi br farmaci, associati ai chemioterapici, hanno migliorato la risposta del br paziente alla terapia, anche nei casi in cui non funzionava più, o di br metastasi o recidive. Ma i dati devono essere confermati su un numero br più ampio di pazienti e serve il supporto delle case farmaceutiche . Lo br stesso di approccio è stato utilizzato anche presso la Fudan University br di Shangai per il cancro al seno, mentre al Cancer Center di Tampa in br Florida si sta sperimentando le#039;impiego del bicarbonato assunto per br bocca. A Tokyo invece le#039;università di Edobashi sta studiando sui sarcomi br una vecchia molecola, le#039;arancio di acridina, che si concentra negli br organuli acidi della cellula e dopo uno stimolo luminoso ai raggi X si br trasforma in un composto altamente tossico per le cellule tumorali. Ma br la vera svolta - conclude Fais - sarà se avremo le#039;approvazione per uno br studio clinico in cui useremo solo con gli inibitori della pompa br protonica, senza chemioterapici. Così dimostreremo la loro efficacia e br la possibilità di usarli come alternativa alla chemioterapia br br   br br br br br br br br br br span (27 settembre 2010) br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2010/09/27/news/cancro_una_molecola_spegne_i_geni_responsabili_della_crescita_delle_cellule_cancerose-7490226/?ref=HREC2-12Commentoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /span /div br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4076&titolo_sotto="Una molecola disorienta il cancro" E sulle terapie si punta sugli antiacidi&ID_cat_new=99News ReikiScoperta Cern, forse è materia big banghttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4074&titolo_sotto=Scoperta Cern, forse materia big bang &ID_cat_new=99Une#039;immagine diffusa dal Cern di Ginevra relativa al fenomeno mai visto finora, osservato da uno dei quattro esperimenti delle#039;acceleratore di particelle pi grande del mondo: il Large Hadron Collider (Lhc). - div style= text-align: justify; ROMA - Un fenomeno e#039;e#039;mai visto finorae#039;e#039; ee#039; stato osservato da uno dei br quattro esperimenti delle#039;acceleratore di particelle piue#039; grande del br mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra. br br Tra le ipotesi considerate ce#039;ee#039; quella secondo cui potrebbe trattarsi br della materia primordiale, comparsa subito dopo il Big Bang. br Le#039;annuncio, dato oggi in un seminario al Cern, arriva a nemmeno sei mesi br dalle prime collisioni ed ee#039; stato osservato nelle#039;esperimento Cms br (Compact Muon Solenoid), coordinato dalle#039;italiano Guido Tonelli. br br Secondo Tonelli e#039;e#039;ee#039; molto presto per capire esattamente di che cosa si br tratta. Ci sono cinque o sei diverse ipotesi e in questo momento sarebbe br assolutamente prematuro trarre delle conclusioni. Quello che osserviamo br ee#039; un fenomeno nuovo, che intendiamo studiare in dettaglioe#039;e#039;. br Le#039;ipotesi piue#039; suggestiva ee#039; che possa trattarsi di qualcosa di simile br alla e#039;e#039;miscela primordialee#039;e#039;, ossia il plasma di quark e gluoni prodotto br nei primi 20-30 microsecondi dopo il Big Bang. Un simile stato della br materia ee#039; stato finora prodotto solo con ioni pesanti nelle#039;acceleratore br Rhic (Relativistic Heavy Ion Collider), dei Laboratori statunitensi di br Brookhaven. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2010/09/21/visualizza_new.html_1761191542.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4074&titolo_sotto=Scoperta Cern, forse materia big bang &ID_cat_new=99News ReikiPerue#039;: scoperta cittae#039; perdutahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4072&titolo_sotto=Peru': scoperta citta' perduta&ID_cat_new=99Sul versante amazzonico delle Ande a mille metri di quota - (ANSA) - LIMA, 19 SET - Una cittae#039; perduta sommersa dalla br giungla, ee#039; stata scoperta sul versante amazzonico delle Ande br peruviane.La cittae#039; perduta, battezzata Atumpucro, si trova a br oltre mille metri di quota, sulle rive del fiume Utcubamba, a br circa due ore dalla cittae#039; di Chachapoyas. Nel distretto erano br giae#039; state rinvenute costruzioni circolari simili a quelle di br Atumpucro, ma sulla civiltae#039; che le ha erette non si sa ancora br nulla.(nella foto Machu Picchu) br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/09/19/visualizza_new.html_1761399049.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4072&titolo_sotto=Peru': scoperta citta' perduta&ID_cat_new=99News ReikiOggetti volanti non identificati la Procura apre e chiude le#039;inchiestahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4071&titolo_sotto=Oggetti volanti non identificati la Procura apre e chiude l'inchiesta&ID_cat_new=99Per contrastare la tesi di un ufologo sul rischio delle scie bianche dei misteriosi veicoli una perizia delle#039;Arpas - La procura di Milano ha aperto e nel giro di poco tempo ha chiuso br une#039;inchiesta nata dalle#039;esposto del direttore tecnico di una società che br scriveva di velivoli bianchi senza insegne che lasciano scie chimiche in br grado di provocare disastri ambientali come terremoti, uragani, br tsunami. Le#039;esposto ipotizzava in pratica la presenza di ufo. br br Il br procuratore aggiunto Nicola Cerrato aveva acquisito lo studio br delle#039;agenzia per la protezione ambientale in sardegna dove ce#039;era stata br una denuncia analoga. La conclusione della relazione è che non ce#039;è br certezza di nesso tra le scie lasciate dai velivoli e le alterazioni del br clima con disastri ambientali. Di conseguenza le#039;indagine è stata br archiviata perché non ci sono fatti costituenti notizia di reato. br br Il br denunciante ufologo aveva presentato le#039;esposto sostenendo che br le#039;attività aerea degli ufo crea scie chimiche capaci di produrre br nebulose che provocano danni alle#039;ambiente . Secondo le#039;esposto, questa br tecnologia ad alta frequenza può causare uragani, tsunami e altri br disastri ambientali. In sostanza, crimini contro il patrimonio della br popolazione mondiale . br br La Procura, allora, ha risposto br acquisendo dalle#039;Agenzia per la Protezione delle#039;Ambiente e per i Servizi br Tecnici una relazione delle#039;Arpas (Agenzia regionale per la protezione br delle#039;ambiente della Sardegna), che aveva già studiato il fenomeno delle br scie chimiche di condensazione da cambustibile . Nella relazione, i br tecnici spiegano che da 60 anni la comunità scientifica studia queste br scie chimiche che, però, possono essere causate dal combustibile degli br aerei in movimento. Ci sono anche teorie, si legge nel documento, che br parlano di un possibile condizionamento del clima causato proprio da br queste scie prodotte dal carburante degli aerei. Gli ufo, in altre br parole, non ce#039;entrano e le#039;inchiesta è stata archiviata. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/17/news/oggetti_volanti_non_identificati_la_procura_apre_e_chiude_l_inchiesta-7178246/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br br h1 Procura archivia denuncia contro e#039;ufo che provocano tsunamie#039; /h1 br h2 Per dirigente societae#039; clima modificato da e#039;veicoli bianchie#039; /h2 (ANSA) - MILANO, 17 SET - La Procura di Milano ha aperto e br poi archiviato une#039;inchiesta nata dalla denuncia di un uomo che br incolpava e#039;e#039;veicoli bianchie#039;e#039; di provocare disastri climatici. br br br Le#039;autore delle#039;esposto, un direttore tecnico di una societae#039; br milanese, ha spiegato che ci sono e#039;e#039;veicoli di colore biancoe#039;e#039; br che producono e#039;e#039;scie chimichee#039;e#039; in grado di modificare il clima, br provocando e#039;e#039;calamitae#039; naturali, come tsunami e uraganie#039;e#039;. Gli br inquirenti hanno risposto con una relazione tecnica e, dopo aver br aperto le#039;inchiesta, le#039;hanno archiviata perchee#039; e#039;e#039;il fatto non br costituisce notizia di reatoe#039;e#039;. (ANSA). br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/lombardia/2010/09/17/visualizza_new.html_1762236234.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4071&titolo_sotto=Oggetti volanti non identificati la Procura apre e chiude l'inchiesta&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;astronauta italiano Nespoli: Sono sicuro, mondi extraterrestri esistono.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4073&titolo_sotto=L'astronauta italiano Nespoli: " Sono sicuro, mondi extraterrestri esistono."&ID_cat_new=99 - Leggi la notizia a href= javascript:window.open(e#039;http://mysterium.blogosfere.it/2010/09/lastronauta-italiano-nespoli-sono-sicuro-mondi-extraterrestri-esistono.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4073&titolo_sotto=L'astronauta italiano Nespoli: " Sono sicuro, mondi extraterrestri esistono."&ID_cat_new=99News Reiki«Trovata la reggia di Ulisse Omero aveva ragione»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4070&titolo_sotto=Trovata la reggia di Ulisse Omero aveva ragione&ID_cat_new=99A Itaca ceramiche e i resti di un palazzo di origine micenea - F orse sarebbe più onesto chiamarlo «palazzo di Penelope», visto che br Ulisse, tra guerre, viaggi, necessarie furbizie e dispettose avversioni br degli dei, in quella casa ce#039;è stato davvero poco: ma comunque le si br chiami, le tracce di un edificio di epoca micenea, scoperte a Itaca da br un gruppo di archeologi greci, sono una notizia destinata a restituire br la luce che merita a tanti anni di lavoro oscuro di questi studiosi. br Protagonista della scoperta è il professor Athanasios Papadopoulos, br delle#039;università di Ioannina, che da sedici anni scava con la sua équipe br nelle#039;isola ionica, sulle tracce della reggia descritta da Omero. Il br ritrovamento è avvenuto a Exogi, una località nel nord delle#039;isola: qui br sono emerse le strutture di un edificio a tre livelli. Gli elementi che br porterebbero a identificarlo come la reggia del figlio di Laerte sono br sostanzialmente tre: la forma, riconducibile ad altri palazzi micenei, br con scale scavate nella roccia; frammenti di ceramiche della stessa br epoca (le prime notizie parlano di porcellane, ma è probabile che si br tratti di un errore di traduzione, visto che la porcellana è di molto br posteriore); una fontana, che gli archeologi hanno potuto datare al XIII br secolo avanti Cristo, cioè le#039;epoca in cui sarebbe vissuto Ulisse. br p br b Papadopoulos - secondo quanto riporta le#039;agenzia Ansa da Atene /b br - ha spiegato che il palazzo è simile per dimensioni e struttura a br quelli già attribuiti ad Agamennone, Menelao o Nestore a Micene, br Pellana, Pilos, Tirinto. Le#039;ultima scoperta simile è del 2006 quando il br professor Yannos Lolos riportò alla luce a Salamina il palazzo che br sarebbe stato di Aiace Telamonio. E sempre a Itaca alcuni anni fa br Papadopoulos e la sua collega Litsa Kontorli avevano scoperto una br tavoletta con incisa una scena delle#039;Odissea: Ulisse legato alle#039;albero br della sua nave per resistere al canto delle sirene. Già allora i due br archeologi avevano annunciato di «essere vicini» alla scoperta del br palazzo dove Ulisse dovette sterminare i Proci. br La notizia ha br rinnovato le#039;emozione che segue ogni ritrovamento sulle tracce della br storia omerica, a cominciare dalla scoperta di Troia ad opera di br Schliemann. «Quel che conta è il ritrovamento di un edificio di epoca br micenea - conferma Andrea Carandini, che da anni scava il Palatino a br Roma - e la datazione della fontana può aiutare a definire il contesto. br Se poi lo si pospone nel mito delle#039;Odissea è facile farlo diventare il br palazzo di Ulisse». «Che si scavi sulle#039;ispirazione di Omero è br comprensibile - aggiunge Adriano La Regina, per decenni sovrintendente br archeologico a Roma - ma ora la notizia importante è proprio le#039;edificio, br così come è successo per la reggia di Nestore a Pilos. Che si tratti di br Ulisse o no interessa fino a un certo punto, ora sappiamo che a Itaca br ce#039;era un re miceneo. E spero che si trovi anche le#039;archivio: tavolette br importantissime in scrittura micenea che oggi siamo in grado di br decifrare e che possono dare informazioni preziose». /p br div id= rectangle right class= right !-- OAS AD e#039;180x150e#039;begin -- br script type= text/javascript br OAS_AD(e#039;Bottom1e#039;); br /script script id= extFlashBottom11 type= text/javascript src= http://realmedia-a592.d4p.net/6/592/1130/0001/oas-eu.247realmedia.com/RealMedia/ads/Creatives/TFSMflashobject.js /script br script language= JavaScript br !-- br br // * variabili flash da modificare * // br br file_swfBottom1 = giochi_new_180x150.swf ; // nome file swf da caricare br br br // * fine parte modificabile * // br br if(!document.body) br document.write( html body ); br OASd = document; br var plug = false; br var flashVersion = -1; br var minFlashVersion = 8; br if(navigator.plugins != null ee navigator.plugins.length 0){flashVersion =(navigator.plugins[ Shockwave Flash 2.0 ] || navigator.plugins[ Shockwave Flash ]) ? 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Ma la storicità della vicenda, dalle#039;assedio di Troia alla br figura di Agamennone, la spedizione dei principi greci e i loro br tormentatissimi ritorni, non sono discutibili. Le#039;archeologia cerca br qualcosa che forse ce#039;è stato, pur tra colpi di fortuna ed equivoci. Non è br come cercare la Sindone. E Omero - insiste Canfora - non è un poeta. br Lui ci offre un racconto storico scritto in esametri, perché quella era br le#039;unica forma di comunicazione». br Le#039;unico deluso dal ritrovamento di br Papadopulos deve#039;essere Robert Bittlestone, imprenditore inglese amante br delle#039;antichità, che qualche anno fa se#039;era convinto che la vera Itaca non br fosse affatto le#039;isoletta che ancora oggi porta quel nome. Per lui la br vera Itaca col passare dei millenni se#039;era trasformata nella penisola di br Paliki sulla costa nordoccidentale della vicina Cefalonia e per br dimostrarlo aveva profuso molte energie e sofisticate fotografie br satellitari. Ma forse a Ulisse (e a Penelope) questo ennesimo cambiar br casa non era piaciuto. br /p !-- google_ad_section_end -- br Paolo Fallai br br strong 24 agosto 2010 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/cultura/10_agosto_24/reggia-ulisse_b1e84e76-af51-11df-bad8-00144f02aabe.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /stronghttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4070&titolo_sotto=Trovata la reggia di Ulisse Omero aveva ragione&ID_cat_new=99News ReikiTremonzelli come Canneto di Caronia? Le#039;esperto: Problema da non sottovalutarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4069&titolo_sotto=Tremonzelli come Canneto di Caronia? L'esperto: "Problema da non sottovalutare"&ID_cat_new=99 - div class= fullArticleSignature di Roberto Rizzuto /div br br 24 agosto 2010 br br Da un paio di giorni i telefoni di Vito Piero Di Stefano e Salvatrice Migliaccio, dell’ a href= http://www.impronta-associazione-culturale.org/ target= _blank strong associazione culturale Impronta /strong /a br (che opera a Palermo d’intesa con il Centro ufologico nazionale) non br smettono di squillare. Da quando la stampa, locale e nazionale, è venuta br a conoscenza del “giallo” della galleria di Tremonzelli – segnalato da em SiciliaInformazioni /em già br nel giugno scorso – le chiamate si susseguono senza sosta. Cinque o sei br casi in vent’anni, sul piano statistico, non bastano forse a costruire br un teorema, eppure la curiosità suscitata dall’argomento cresce in modo br esponenziale. Veicoli, in apparenza funzionanti, che si spengono br all’ingresso in galleria contestualmente alle luci del tunnel: se a ciò br si aggiungono poi i ripetuti avvistamenti di oggetti volanti non br identificati nei cieli del circondario, ecco che il mistero è servito. br br p strong UNA NUOVA CARONIA?. /strong “Stiamo seguendo con attenzione br quanto segnalato a Tremonzelli – dice Di Stefano – anche se, al momento, br non è possibile stabilire una relazione tra questo fenomeno e quella br che è la nostra consueta attività di catalogazione della casistica br ufologica. Ad ogni modo, ritengo si tratti di una situazione da non br sottovalutare. Canneto di Caronia docet, da questo punto di vista. br Quella serie di incendi inspiegabili, vale la pena di ricordarlo, fu br preceduta da piccole avvisaglie, penso ad esempio alle prese elettriche br saltate,  alle quali venne attribuita scarsa rilevanza”. /p br p   /p br p strong AVVISTAMENTI UFO /strong . Proprio in questi giorni br l’associazione Impronta  sta vagliando l’attendibilità di due br segnalazioni relative a presunti avvistamenti di ufo proprio in br corrispondenza della galleria di Tremonzelli. “Si tratta di due casi, br uno risalente al 2009, l’altro più recente – aggiunge Di Stefano – e br fanno riferimento a luci apparse in prossimità del tunnel”. /p br p strong br br /strong /p br p strong LA REPLICA DELL’ANAS /strong . La società autostrade, dal br canto suo, rende noto che “alle#039;interno o nelle vicinanze della galleria br di Tremonzelli non sono mai stati riscontrati fenomeni di improvvisi br blackout o di malfunzionamento dei veicoli in transito. La galleria – br spiega Ugo Dibennardo, direttore regionale dell’Anas – è dotata di un br impianto di illuminazione con alimentazione elettrica tradizionale, con br corpi illuminanti di potenza pari a 400, 250 e 150 watt. Tale impianto è br stato adeguato nel 2003 alla nuova normativa, con appositi lavori, e al br fine di garantirne il regolare funzionamento, è frequentemente br sottoposto a interventi di manutenzione ordinaria, come quelli previsti br per il prossimo mese di settembre. Come avviene in qualunque galleria, br anche a Tremonzelli, nel corso degli anni, si sono verificati alcuni br guasti alle#039;impianto, dovuti a sporadici malfunzionamenti delle cabine di br trasformazione, prontamente ripristinati grazie anche alla br collaborazione con i funzionari e i tecnici delle#039;Enel”. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.italiainformazioni.com/giornale/100700/tremonzelli-come-canneto-caronia-lesperto-problema-sottovalutare.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4069&titolo_sotto=Tremonzelli come Canneto di Caronia? L'esperto: "Problema da non sottovalutare"&ID_cat_new=99News ReikiIL MIRACOLO SCIENTIFICO DI IGHINAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4068&titolo_sotto=IL MIRACOLO SCIENTIFICO DI IGHINA&ID_cat_new=99 - object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/OEVR91fu-IQ?fs=1eamp;hl=it_ITeamp;color1=0x5d1719eamp;color2=0xcd311beamp;border=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/OEVR91fu-IQ?fs=1eamp;hl=it_ITeamp;color1=0x5d1719eamp;color2=0xcd311beamp;border=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4068&titolo_sotto=IL MIRACOLO SCIENTIFICO DI IGHINA&ID_cat_new=99News ReikiGli Ufo esistono: escono dai buchi nerihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4067&titolo_sotto=Gli Ufo esistono: escono dai buchi neri&ID_cat_new=99Astrofisico italiano che lavora alla Nasa: non sono navicelle ma getti di ultramateria - Gli Ufo esistono. A confermarlo non sono visionari patiti di br fantascienza, ma uno scienziato italiano prestato alla Nasa. Una ricerca br approfondita, frutto di anni di osservazione. Il fenomeno in questione, br sia chiaro, non è quello degli «oggetti volanti non identificati». br Certo, gli Ufo scoperti da Francesco Tombesi, il ricercatore italiano, br «volano», quasi alla velocità della luce, e fino a oggi erano stati solo br parzialmente «identificati», ma non sono «oggetti», bensì «getti». Gli br «Ultra Fast Outflows», ecco spiegato le#039;acronimo Ufo, sono infatti getti br ultrarapidi di materia altamente ionizzata, espulsi a decine di migliaia br di chilometri al secondo dai buchi neri supermassicci che si trovano al br centro delle galassie con nucleo attivo. È lo stesso Istituto Nazionale br di Astrofisica (Inaf) a rendere noto i due articoli firmati br dalle#039;astrofisico italiano Francesco Tombesi, che lavora negli Stati br Uniti, alla Nasa. Una delle due ricerche è stata pubblicata sulle#039; br Astrophysical Journal e le#039;altra è in via di pubblicazione su Astronomy br and Astrophysics. È la conferma di un fenomeno che per anni non si era br mai riusciti a spiegare. I getti di materia, chiamati Ultra Fast br Outflows (Ufo), osservati da Tombesi vengono espulsi quasi alla velocità br da giganteschi buchi neri che si trovano al centro delle galassie con br nucleo attivo. «È da qualche anno che se ne osservavano alcune evidenze - br ha osservato Tombesi - ma molti astrofisici erano ancora scettici. Ora, br grazie alla nostra analisi sistematica, per la prima volta siamo br riusciti a mettere un punto fermo. E a dimostrare le#039;esistenza del br fenomeno». Per arrivare a questo risultato, Tombesi ha analizzato lo br spettro di galassie dal nucleo attivo distanti centinaia di milioni di br anni luce dalla Terra, utilizzando i dati raccolti dal satellite br Xmm-Newton delle#039;Agenzia Spaziale Europea (Esa). Altri dati, in via di br pubblicazione, provengono dal satellite giapponese Suzaku. I getti sono br composti da plasma ionizzato: atomi di ferro ai quali sono stati br strappati quasi tutti gli elettroni, fino a lasciarne uno o due appena, br come fossero atomi de#039;idrogeno o di elio. Le#039;interesse scientifico di br questo fenomeno è notevole: «le#039;esistenza degli Ufo - ha osservato il br ricercatore - ci permette di spiegare il cosiddetto feedback, cioè br le#039;interazione fra il buco nero supermassiccio e la galassia ospite». Non br solo: la spaventosa velocità di espulsione fa sì che, quando questi br venti sono spinti dalle#039;emissione X dei buchi neri in direzione della br Terra, la lunghezza de#039;onda delle#039;emissione appaia contratta. Generando br così uno «spostamento verso il blu», il blueshift, rispetto al più br comune redshift osservabile nelle sorgenti che si allontanano da noi. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.iltempo.it/2010/08/15/1190574-esistono_escono_buchi_neri.shtml?refresh_cee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4067&titolo_sotto=Gli Ufo esistono: escono dai buchi neri&ID_cat_new=99News ReikiAvvistamenti ufo in Sicilia, parlano i testimoni “Sfere di luce sopra Punta Raisi, ma gli aerei non ce#039;entrano”. IL VIDEOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4065&titolo_sotto=Avvistamenti ufo in Sicilia, parlano i testimoni Sfere di luce sopra Punta Raisi, ma gli aerei non c'entrano. IL VIDEO&ID_cat_new=99 - Leggi e vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.italiainformazioni.com/giornale/99804/avvistamenti.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4065&titolo_sotto=Avvistamenti ufo in Sicilia, parlano i testimoni Sfere di luce sopra Punta Raisi, ma gli aerei non c'entrano. IL VIDEO&ID_cat_new=99News ReikiBRASILE: AVVISTAMENTI UFO ORA SARANNO RACCOLTI E FATTI ESAMINAREhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4066&titolo_sotto=BRASILE: AVVISTAMENTI UFO ORA SARANNO RACCOLTI E FATTI ESAMINARE &ID_cat_new=99 - (ASCA) - Roma, 12 ago - Il governo brasiliano ha ordinato br alle proprie forze aeree di registrare ufficialmente ogni br tipo di avvistamento di oggetti volanti non identificati. Ma br non ee#039; finita qui: secondo quanto riporta la BBC, i dati br raccolti verranno raccolti negli archivi nazionali e messi a br disposizione dei ricercatori. br br Un decreto del governo sottolinea come tutti i piloti br militari e civili, cosie#039; come i controllori del traffico br aereo dovranno registrare ogni tipo di presunto avvistamento br Ufo presso il comando di difesa aerospaziale nazionale. br br I dati saranno conservati negli archivi nazionali di a id= ed_Id_1 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=rio+janeiroeaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DBRASILE%5F%5FAVVISTAMENTI%5FUFO%5FORA%5FSARANNO%5FRACCOLTI%5FE%5FFATTI%5FESAMINARE%2D941757%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1281852410046ehs=c0637cbe6e33cd2d9d21f7e0b7bf7258 ed_created= 1 style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); Rio /a de br a id= ed_Id_2 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=rio+janeiroeaf=7565ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Easca%2Eit%2Fnews%2DBRASILE%5F%5FAVVISTAMENTI%5FUFO%5FORA%5FSARANNO%5FRACCOLTI%5FE%5FFATTI%5FESAMINARE%2D941757%2DORA%2D%2Ehtmlere=ets=1281852410046ehs=c0637cbe6e33cd2d9d21f7e0b7bf7258 ed_created= 1 style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); Janeiro /a resi disponibili ai ricercatori, tra cui quelli br impegnati nella ricerca di una prova della vita br extraterrestre. br br ghi/sam/ss br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asca.it/news-BRASILE__AVVISTAMENTI_UFO_ORA_SARANNO_RACCOLTI_E_FATTI_ESAMINARE-941757-ORA-.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4066&titolo_sotto=BRASILE: AVVISTAMENTI UFO ORA SARANNO RACCOLTI E FATTI ESAMINARE &ID_cat_new=99News ReikiRobot britannico per segreti piramidihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4058&titolo_sotto=Robot britannico per segreti piramidi&ID_cat_new=99Dovrae#039; svelare il mistero di quella di Cheope - (ANSA) - LONDRA, 8 AGO - Un team di tecnici delle#039;universitae#039; br di Leeds stanno per lanciare e#039;le#039;attaccoe#039; decisivo ai segreti br della piramide del faraone Cheope. Le#039;arma segreta delle#039;equipe br britannica, che lavora in partnership con il Consiglio Supremo br delle Antichitae#039; egiziane, ee#039; un piccolo robot chiamato Djedi, br come il mago che Cheope consultoe#039; durante la progettazione della br piramide. Djedi dovrae#039; oltrepassare le porte che sigillano i br condotti irradianti dalla Camera della Regina. E provare a br svelarne il mistero. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cultura/2010/08/08/visualizza_new.html_1879058923.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4058&titolo_sotto=Robot britannico per segreti piramidi&ID_cat_new=99News ReikiRisolto il mistero del Triangolo delle Bermuda?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4060&titolo_sotto=Risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda?&ID_cat_new=99Dietro uno dei tormentoni più famosi degli aficionados del paranormale ci sarebbero delle poco esoteriche bolle di gas. Sarà tutto vero? - p strong span style= font-weight: normal; Dagli a href= http://www.giornalettismo.com/archives/24872/il-mito-del-triangolo-delle-bermuda/ target= _blank alieni /a posizionati nei fondali con mega basi, alle strong porte verso altre dimensio /strong em strong ni /strong , “dalle cavità gravitazionali ai buchi neri”, /em anche se em “alcuni studiosi e a href= http://uploads.neatorama.com/wp-content/uploads/2010/08/triangle.jpg class= lightbox img class= alignleft src= http://uploads.neatorama.com/wp-content/uploads/2010/08/triangle.jpg alt= triangle Risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda? title= Risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda? width= 500 height= 305 /a commentatori br hanno prospettato spiegazioni più razionali, come quelle di anomalie br del campo magnetico terrestre e di improvvisi fenomeni meteorologici br (uragani, trombe d’aria) /em “, insomma come si dice a Roma, mancano solo  tric e trac e bombe a mano. Il /span span style= font-weight: normal; triangolo delle Bermuda /span span style= font-weight: normal; /span /strong a href= http://www.neatorama.com/2010/08/08/bermuda-triangle-mystery-solved/ target= _blank ha affascinato /a milioni di strong appassionati del mistero /strong e dato da mangiare a migliaia di venditori di sogni, ma ora  potrebbe essere tutto finito. /p br p strong METTITI LA MANO DAVANTI - /strong Il professor strong Joseph Monaghan /strong , tramite indagini oceanografiche avrebbe scoperto che in tutta la zona in passato, ci sarebbero state delle strong eruzioni di idrati di  metano /strong che br emettendo delle grosse bolle avrebbero intrappolato le navi che br transitavano nel triangolo del diavolo, e, quando sarebbero esplose in br aria, impedito agli aerei di volare. Insomma un strong megarigurgito del pianeta /strong : br le navi una volta catturate dalla bolla avrebbero perso la loro br galleggiabilità, e sarebbero affondate. La spiegazione della sparizione br degli aerei invece sarebbe da cercare in bolle molto grandi, o molto br dense, che sarebbero riuscite in tal caso ad uscire dall’acqua per br abbattere gli aeromobili che non avrebbero potuto più a volare. /p br p strong MA QUANTE BOLLE? - /strong Chissà però se il professor  strong Monaghan /strong ha indagato anche sul’ipotesi in cui le bolle di metano abbiano potuto influenzare le capacità di orientamento di soggetti come strong Charles Taylor /strong , uno dei protagonisti degli episodi che hanno reso famoso il triangolo. Il pilota come è stato già scritto, “ em aveva br perso l’orientamento e riteneva di trovarsi in una posizione diversa da br quella effettiva, per cui la rotta impostata per ritornare alla base lo br portò sempre più lontano da essa, verso l’oceano, seguito dagli altri br piloti della formazione che tra l’altro erano tutti novellini. Quel che è br peggio, non era la prima volta che Taylor si perdeva in mare: per ben br due volte, nel corso della seconda guerra mondiale, aveva perso la rotta br e non era riuscito a ritornare sulla propria portaerei, al punto da br essere costretto ad ammarare con il proprio velivolo /em “. Insomma “ em gran br parte delle navi e degli aerei che sarebbero spariti nel Triangolo br delle Bermuda sono andati perduti in altre zone dell’oceano. Secondo una br ricerca del CICAP di tutte le decine di navi elencate da chi crede al br mistero del Triangolo, soltanto quattro sono effettivamente scomparse in br quell’area /em “; insomma c’è solo da capire la strong bolla di metano /strong dove sta veramente, se sul fondo degli oceani o nella mente fantasiosa di qualcuno. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.giornalettismo.com/archives/75965/risolto-mistero-triangolo-delle/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4060&titolo_sotto=Risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda?&ID_cat_new=99News ReikiIL SOLE, LE PIRAMIDI, E IL CERCHIO DELLA DEA GIUSTIZIA.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4059&titolo_sotto=IL SOLE, LE PIRAMIDI, E IL CERCHIO DELLA DEA GIUSTIZIA. &ID_cat_new=99Un’intervista all’egittologo Diego Baratono di Aristide Malnati - a cura di Federico La Sala - p class= spip b class= spip SCOPERTE. /b i class= spip I monumenti egizi sarebbero posti in un grande cerchio; ed esistono tracce di un’altra Sfinge. Parla l’egittologo Baratono /i /p br p class= spip b class= spip Il girotondo delle Piramidi /b /p br p class= spip di b class= spip ARISTIDE MALNATI /b (Avvenire, 07.08.2010) /p br p class= spip « b class= spip Ne sono assolutamente certo: le tre br piramidi Gizah, alla periferia ovest del Cairo, la Sfinge e in generale i br più importanti monumenti vicini ad esse sono stati costruiti seguendo br una coerenza geometrica, disponendoli in base a precise figure circolari br e a enormi triangoli equilateri /b ». A fare un’affermazione destinata br ad aggiungere elementi decisivi alla comprensione della piana di Gizah, br l’area archeologica più famosa al mondo, è b class= spip Diego Baratono /b , br egittologo «fuori contesto», dalle posizioni a volte non in linea con br l’ortodossia egittologica, ma già in passato apripista per studi e br conclusioni condivisi anche da luminari del settore. /p br p class= spip Baratono, fornito di robusta preparazione accademica e br supportato da cattedratici di livello quali Paolo Trivero (Università di br Alessandria) e Maurizio Gomez (Politecnico di Torino), da anni esplora br con regolari prospezioni la zona di Gizah e completa le proprie ricerche br con l’ausilio di foto satellitari, a disposizione da parte dell’Esa br (l’Agenzia Spaziale Europea). /p br p class= spip b class= spip Professor Baratono, cosa ha notato esattamente dall’analisi capillare di questo abbondante materiale? /b /p br p class= spip «Ho passato al setaccio foto e planimetrie topografiche br della zona con sofisticati programmi informatici e una cosa è risultata br evidente: i punti di alcuni angoli delle piramidi di Cheope, Chefren e br Micerino, insieme a uno degli angoli della Sfinge e ad altri br punti-cardine di monumenti ancora conservati, se uniti, risultano br appartenere alla circonferenza di un cerchio. br Si tratta dell’evidenza di un rigore geometrico, rispettato man mano che br nuovi monumenti venivano eretti». /p br p class= spip b class= spip Oltre all’esame di materiale fotografico e di planimetrie ci sono elementi ancora più dirimenti, vero? /b /p br p class= spip «Certamente. Abbiamo riscontrato sul terreno e su foto a br infrarossi la presenza di tracce, quasi di solchi circolari che br coincidono con la circonferenza, lungo la quale erano disposti piramide e br Sfinge. Inoltre sono rimaste ben visibili qua e là tracce di lati di br triangoli equilateri e di esagoni, ad indicare una capillare attenzione br geometrica, che ha regolato l’area sepolcrale e sacra di Gizah in ogni br sua costruzione e che è rimasta in vigore per parecchie dinastie. Ma c’è br di più». /p br p class= spip b class= spip Ci dica. /b /p br p class= spip «Se prolunghiamo la linea della circonferenza ricavata a br occidente, dalla parte opposta della Sfinge conservata, andiamo a br raggiungere una zona dove ci sono resti di impiantiti e basamenti di br quella che fu un’altra enorme statua. Tutto lascia pensare a una seconda br Sfinge, diametralmente opposta a quella visibile e in perfetta coerenza br con il sapere mitologico degli egizi, che parlano di due leoni, i class= spip Duau /i e i class= spip Sef /i , guardiani, guarda caso, del cerchio solare». /p br p class= spip b class= spip A proposito di mito, la disposizione br circolare dei monumenti di un’area importante in fondo riflette la br centralità che aveva il cerchio nella fantasia mitografica degli egizi. br Non è così? /b /p br p class= spip «Certo. Basta pensare al T i class= spip esto dei sarcofagi /i n. 6000: ’Fui colui che nacque come cerchio...’; è un’affermazione riferita alla dea b class= spip Maat, la Giustizia /b , br che dunque viene pensata come un cerchio. br Anche questo è un elemento che ben si combina con le capacità di br architetti ed ingegneri egizi di riprodurre figure geometriche br nell’edificare imponenti monumenti, come templi, tombe o statue br colossali; o con la fantasia dei pittori, che hanno affrescato questi br edifici con figure dall’evidente schematizzazione geometrica. br Ecco perché la paleogeometria risulta fondamentale per capire la ’ratio’ br della disposizione delle costruzioni nel Paese del Nilo». /p br p class= spip b class= spip E come conciliare questi risultati con br la teoria, abbracciata da molti, che gli egizi costruirono piramidi e br templi orientandoli secondo costellazioni astronomiche, di cui erano br insuperabili conoscitori? /b /p br p class= spip «Le due cose vanno insieme: in fondo anche le br costellazioni celesti riproducono linee rette e figure geometriche, che br cambiano continuamente secondo l’orbita. Proprio le costellazioni degli br astri funsero da modello per gli architetti dei faraoni: con prossimi br studi cercherò di indicare quali costellazioni hanno ispirato l’erezione br dei singoli monumenti e che figure geometriche riproducevano». /p p class= spip br /p p class= spip a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=4850e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p br br hr class= spiphttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4059&titolo_sotto=IL SOLE, LE PIRAMIDI, E IL CERCHIO DELLA DEA GIUSTIZIA. &ID_cat_new=99News ReikiMarte: fotografato dalla Nasa un cratere a occhio di buehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4062&titolo_sotto=Marte: fotografato dalla Nasa un cratere a "occhio di bue"&ID_cat_new=99 - leggi a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nextme.it/scienza/universo/876-marte-fotografato-dalla-nasa-un-cratere-a-qocchio-di-bueqe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4062&titolo_sotto=Marte: fotografato dalla Nasa un cratere a "occhio di bue"&ID_cat_new=99News ReikiMessico: trovato un tunnel sotto la piramide di Quetzalcoatlhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4061&titolo_sotto=Messico: trovato un tunnel sotto la piramide di Quetzalcoatl&ID_cat_new=99 - Submitted by IN DIES on Wed, 04/08/2010 br br p font size= 3 Gli archeologi messicani hanno scoperto un tunnel br lungo un centinaio di metri sotto la piramide di Quetzalcoatl, una delle br più grandi delle civiltà precolombiane, a Tenochtitlan (Città del br Messico). /font /p br p font size= 3 Il team di trenta esperti ha trovato le#039;ingresso del br tunnel che porta ad una serie di altri tunnel sotto il Tempio del br Serpente Piumato. Sul luogo potrebbero essere stati deposti i resti dei br governanti del tempo. Le#039;ingresso è ad almeno 12 metri di profondità. /font /p br p font size= 3 Gli archeologi sospettarono la sua esistenza già nel br 2003, poiché durante una tempesta era affondato il terreno ai piedi del br Tempio di Quetzalcoatl. Le#039;anno scorso, gli archeologi incominciarono a br scavare e, recentemente, hanno trovato finalmente le#039;entrata del tunnel. /font /p br p font size= 3 Si tratta di qualcosa che è stato costruito davanti al br tempio di Quetzalcoatl e che è stato murato circa 1.800 anni fa nella br grande città precolombiana. Secondo Sergio Gomez, direttore del progetto br di ricerca, si tratterebbe di una tomba di un importante capo, un br luogo considerato tra i più sacri dagli abitanti del tempo. /font /p br p font size= 3 Tenochtitlan era la capitale del più grande impero precolombiano costruito dagli Aztechi. br br Oggi è rimasto ben poco, ma in passato era una città molto famosa. br Costruita intorno al 200 aC, divenne un centro culturale con più di br 100.000 abitanti. Dopo circa 750 anni il degrado la colpì e intorno al br 1300 fu conquistata dagli Aztechi che gli diedero il nome di br Tenochtitlan, letteralmente il luogo in cui è Dio . br br Oggi questi posti sono meta di turismo. Sono visitate in particolare la br Piramide del Sole di Teotihuacan e la Piramide della Luna, oltre il br Tempio di Quetzalcoatl. br /font /p p font size= 3 a href= javascript:window.open(e#039;http://www.in-dies.info/04/08/2010/messico-trovato-un-tunnel-sotto-la-piramide-di-quetzalcoatl/4445e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /font /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4061&titolo_sotto=Messico: trovato un tunnel sotto la piramide di Quetzalcoatl&ID_cat_new=99News ReikiPiramindi aliene in Cina?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4063&titolo_sotto=Piramindi aliene in Cina?&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://nuovalibertalia.blogspot.com/2010/08/piramindi-aliene-in-cina.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4063&titolo_sotto=Piramindi aliene in Cina?&ID_cat_new=99News ReikiWashington Post/ I militari mantengono il segreto d’ufficio sugli UFO nei confronti dei loro comandanti.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4064&titolo_sotto=Washington Post/ I militari mantengono il segreto dufficio sugli UFO nei confronti dei loro comandanti.&ID_cat_new=99di Paola Coppa. - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://ildemocratico.com/2010/08/03/washington-post-i-militari-mantengono-il-segreto-dufficio-sugli-ufo-nei-confronti-dei-loro-comandanti/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4064&titolo_sotto=Washington Post/ I militari mantengono il segreto dufficio sugli UFO nei confronti dei loro comandanti.&ID_cat_new=99News ReikiRisolto il mistero dei Rotoli del Mar Morto?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4054&titolo_sotto=Risolto il mistero dei Rotoli del Mar Morto?&ID_cat_new=99Nuove scoperte potrebbero finalmente rivelare chi scrisse i celebri rotoli. E alcuni indizi suggeriscono che potrebbero avere la stessa origine delle#039;Arca delle#039;Alleanza. - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/storia/2010/07/28/news/risolto_il_mistero_dei_rotoli_del_mar_morto_-79318/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4054&titolo_sotto=Risolto il mistero dei Rotoli del Mar Morto?&ID_cat_new=99News ReikiITALIANO e#039;SCOPREe#039; GLI UFO: VENGONO DAI BUCHI NERIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4052&titolo_sotto=ITALIANO 'SCOPRE' GLI UFO: "VENGONO DAI BUCHI NERI"&ID_cat_new=99 - span class= nero14 Gli Ufo esistono, ma non sono certamente i dischi volanti protagonisti della fantascienza: non si tratta di «oggetti», ma di «getti non identificati», gigantesche quantità di materia (con na massa pari a quella del Sole) espulse dai buchi neri. Li descrivono, rende noto la Newsletter delle#039;Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), due articoli firmati dalle#039;astrofisico italiano Francesco Tombesi, che lavora negli Stati Uniti, alla Nasa. Una delle due ricerche è stata pubblicata sulle#039; Astrophysical Journal e le#039;altra è in via di pubblicazione su Astronomy and Astrophysics. È la conferma di un fenomeno che per anni non si era mai riusciti a spiegare. I getti di materia, chiamati Ultra Fast Outflows (Ufo), osservati da Tombesi vengono espulsi quasi alla velocità da giganteschi buchi neri che si trovano al centro delle galassie con nucleo attivo. «È da qualche anno che se ne osservavano alcune evidenze - ha osservato Tombesi - ma molti astrofisici erano ancora scettici. Ora, grazie alla nostra analisi sistematica, per la prima volta siamo riusciti a mettere un punto fermo». Per arrivare a questo risultato, Tombesi ha analizzato lo spettro di galassie dal nucleo attivo distanti centinaia di milioni di anni luce dalla Terra, utilizzando i dati raccolti dal satellite Xmm-Newton delle#039;Agenzia Spaziale Europea (Esa). Altri dati (in via di pubblicazione) provengono dal satellite giapponese Suzaku. I getti sono composti da plasma ionizzato: atomi di ferro ai quali sono stati strappati quasi tutti gli elettroni, fino a lasciarne uno o due appena, come fossero atomi de#039;idrogeno o di elio. Le#039;interesse scientifico di questo fenomeno è notevole: «le#039;esistenza degli Ufo - ha osservato il ricercatore - ci permette di spiegare il cosiddetto feedback, cioè le#039;interazione fra il buco nero supermassiccio e la galassia ospite. La grande massa di materia e la loro altissima velocità, infatti, fanno sì che gli Ufo riescano a interagire con le#039;intera galassia ospite, e perfino a uscirne fuori». br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.leggonline.it/articolo.php?m=20100728_030900eamp;id=74489e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4052&titolo_sotto=ITALIANO 'SCOPRE' GLI UFO: "VENGONO DAI BUCHI NERI"&ID_cat_new=99News ReikiITALIANO e#039;SCOPREe#039; GLI UFO:http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4053&titolo_sotto=ITALIANO 'SCOPRE' GLI UFO: &ID_cat_new=99 - span class= nero14 Gli Ufo esistono, ma non sono certamente i dischi volanti protagonisti della fantascienza: non si tratta di «oggetti», ma di «getti non identificati», gigantesche quantità di materia (con na massa pari a quella del Sole) espulse dai buchi neri. Li descrivono, rende noto la Newsletter delle#039;Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), due articoli firmati dalle#039;astrofisico italiano Francesco Tombesi, che lavora negli Stati Uniti, alla Nasa. Una delle due ricerche è stata pubblicata sulle#039; Astrophysical Journal e le#039;altra è in via di pubblicazione su Astronomy and Astrophysics. È la conferma di un fenomeno che per anni non si era mai riusciti a spiegare. I getti di materia, chiamati Ultra Fast Outflows (Ufo), osservati da Tombesi vengono espulsi quasi alla velocità da giganteschi buchi neri che si trovano al centro delle galassie con nucleo attivo. «È da qualche anno che se ne osservavano alcune evidenze - ha osservato Tombesi - ma molti astrofisici erano ancora scettici. Ora, grazie alla nostra analisi sistematica, per la prima volta siamo riusciti a mettere un punto fermo». Per arrivare a questo risultato, Tombesi ha analizzato lo spettro di galassie dal nucleo attivo distanti centinaia di milioni di anni luce dalla Terra, utilizzando i dati raccolti dal satellite Xmm-Newton delle#039;Agenzia Spaziale Europea (Esa). Altri dati (in via di pubblicazione) provengono dal satellite giapponese Suzaku. I getti sono composti da plasma ionizzato: atomi di ferro ai quali sono stati strappati quasi tutti gli elettroni, fino a lasciarne uno o due appena, come fossero atomi de#039;idrogeno o di elio. Le#039;interesse scientifico di questo fenomeno è notevole: «le#039;esistenza degli Ufo - ha osservato il ricercatore - ci permette di spiegare il cosiddetto feedback, cioè le#039;interazione fra il buco nero supermassiccio e la galassia ospite. La grande massa di materia e la loro altissima velocità, infatti, fanno sì che gli Ufo riescano a interagire con le#039;intera galassia ospite, e perfino a uscirne fuori». br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.leggonline.it/articolo.php?m=20100728_030900eamp;id=74489e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a /span span class= elt;/body /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4053&titolo_sotto=ITALIANO 'SCOPRE' GLI UFO: &ID_cat_new=99News ReikiSCIENZIATI USA TENTERANNO ESPERIMENTO DI TELETRASPORTO.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4055&titolo_sotto=SCIENZIATI USA TENTERANNO ESPERIMENTO DI TELETRASPORTO.&ID_cat_new=99 - span style= font-size: 10px;   /span span style= font-family: arial,helvetica,sans-serif; span style= font-size: 10px; strong Fonte:  a href= http://www.scienze.tv/ http://www.scienze.tv /a br /strong /span /span span style= font-size: 18px; span style= font-family: arial,helvetica,sans-serif; Alcuni br scienziati statunitensi del California Institute of Technology di br Pasadena proveranno ad effettuare, in questi giorni, un singolare br esperimento di “teletrasporto” cercando di far spostare da un luogo ad br un altro alcune sferette di silicio. br Esperimenti del genere (per così br dire alla Star Trek) sono già stati tentati in passato con br incoraggianti risultati riferibili però solo al trasferimento delle br proprietà di un atomo da un luogo all’altro. Ora il discorso è br leggermente diverso: parliamo di materia visibile, tangibile, di un br esperimento arduo ma non impossibile. In realtà, poi, più che di un vero br e proprio teletrasporto si tratterà, anche in questo caso, di br trasferire le proprietà di queste sfere da un luogo ad un altro, una br sorta di “clonazione a distanza”. In altre parole le particelle br resteranno distinte, anche se strettamente legate da una connessione br fisica. Questi esperimenti, sono basati su teorie di meccanica br quantistica formulate dal fisico Darrik Chang, che propone di utilizzare br fasci di luce laser del diametro di cento milionesimi di millimetri br (nanometri) da proiettare su queste sfere di silicio. Questi fasci di br luce farebbero levitare le sfere eliminando alcuni disturbi ambientali e br duplicherebbero le proprietà contenute in queste sferette trasferendole br ad altre poste ad una certa distanza dalle prime. In conclusione, se br l’esperimento darà i suoi frutti si raggiungerà un eccezionale br risultato: dal teletrasporto delle proprietà di un atomo, si passerà a br quello del trasferimento di materia contenente almeno 10 milioni di br atomi. /span /span br   br a href= javascript:window.open(e#039;http://danilo1966.splinder.com/post/23067862/scienziati-usa-tenteranno-esperimento-di-teletrasportoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br span style= font-family: arial,helvetica,sans-serif; span style= font-size: 10px; strong br /strong /span /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4055&titolo_sotto=SCIENZIATI USA TENTERANNO ESPERIMENTO DI TELETRASPORTO.&ID_cat_new=99News ReikiViaggi nel tempo? Ora possibili Tra teletrasporto e postselezionehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4056&titolo_sotto=Viaggi nel tempo? Ora possibili Tra teletrasporto e postselezione&ID_cat_new=99 - b LONDRA /b - La prospettiva è fantastica, sognata da generazioni di br scienziati, scrittori e registi. Ora potrebbe essere, se non una realtà, br un evento più a portata di mano. br Viaggiare indietro nel tempo è - br almeno in linea teorica e almeno per le particelle elementari - br possibile e senza il rischio di provocare paradossi, grazie alla br meccanica quantistica: è quanto riporta il quotidiano britannico The br Daily Telegraph. br La chiave - come spiega il fisico Seth Lloyd, br autore dello studio - sta nel meccanismo di postselezione , reso br possibile dalla natura parallela del calcolo quantistico, opposta a br quella seriale dei calcolatori tradizionali: se queste#039;ultimo deve br provare tutte le combinazioni una a una prima di poter arrivare ad una br soluzione di une#039;equazione, il primo - in teoria, almeno - è in grado di br provare tutte le combinazioni simultaneamente, scegliendo poi quella br giusta. br Combinando il teletrasporto di particelle (già br sperimentato con successo, intendendo il trasferimento delle br caratteristiche quantistiche di una particella ad une#039;altra situata a br distanza) con la postselezione sarebbe possibile invertire la freccia br temporale. br Di fatto la postselezione, ovvero la scelta di un br particolare stato quantistico a teletrasporto avvenuto, permette di br definire quale debba essere stato quello di partenza, il che equivale a br un balzo alle#039;indietro nel tempo dello stato stesso. br Il metodo br eviterebbe i paradossi perché qualsiasi evento venga causato da un br viaggio del tempo deve aver avuto comunque una probabilità finita di br accadere, il che elimina le impossibilità. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Societ%C3%A0%20e%20Costume/145343_viaggi_nel_tempo_ora_possibili_tra_teletrasporto_e_postselezione/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4056&titolo_sotto=Viaggi nel tempo? Ora possibili Tra teletrasporto e postselezione&ID_cat_new=99News ReikiEgitto, cratere meteoritico scoperto con Google Earth da una spedizione italianahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4057&titolo_sotto=Egitto, cratere meteoritico scoperto con Google Earth da una spedizione italiana&ID_cat_new=99Le#039;intuizione venuta dal Web si è poi rilevata corretta con une#039;esplorazione direttamente sul luogo - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_luglio_22/cratere-meteorite-foresta-martin_6634cf48-9590-11df-91c3-00144f02aabe.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4057&titolo_sotto=Egitto, cratere meteoritico scoperto con Google Earth da una spedizione italiana&ID_cat_new=99News ReikiGli effetti del Reiki su ansia, depressione, dolore e fattori psicologici nelle Community-Dwelling Older Adults.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4048&titolo_sotto=Gli effetti del Reiki su ansia, depressione, dolore e fattori psicologici nelle Community-Dwelling Older Adults. &ID_cat_new=99 - br Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/page.php?132e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4048&titolo_sotto=Gli effetti del Reiki su ansia, depressione, dolore e fattori psicologici nelle Community-Dwelling Older Adults. &ID_cat_new=99News ReikiReliquia riappare in chiesa «È il sangue di Gesù»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4049&titolo_sotto=Reliquia riappare in chiesa il sangue di Ges&ID_cat_new=99La trova il parroco, ora il test della curia e della soprintendenza - p br span style= font-weight: bold; VICENZA - /span Una reliquia, br probabilmente sempre rimasta presente in chiesa, ma per tutti scomparsa. br Eppure alcuni documenti storici confermavano la sua presenza a Vicenza: br quella del reliquiario contenente il preziosissimo sangue di Cristo. br Come il sangue che, secondo la leggenda, venne raccolto da Giuseppe br de#039;Arimatea sotto la croce, nel Santo Graal mai scovato. A differenza del br Graal, invece, la reliquia vicentina è riapparsa nella chiesa dei Servi br in centro a Vicenza dal parroco che, in vista dei festeggiamenti dei br duecento anni del trasferimento della parrocchia da San Michele ai br Servi, da qualche tempo si è messo alla ricerca del passato. Così, don br Alessio Graziani ha rinvenuto il reliquario. L’oggetto sarà sottoposto br ad una doppia lente d’ingrtandimento: quella della soprintendenza ai br Beni Artistici di Verona che ha il compito di analizzare l’aspetto br artistico e quello della curia vicentina che, invece, potrà sondare il br valore anche scientifico. «Fino ad ora - afferma Chiara Rigoni, della br soprintendenza ai Beni Artistici di Verona - ho potuto solo esaminare br una foto del reliquiario e non sono ancora in grado di dire nulla in br proposito». /p br p br span style= font-weight: bold; Le#039;elemento primo e più importante /span , br come spiega la studiosa, sono i sigilli in ceralacca: «Il vescovo usava br validare le sacre reliquie e apporre i sigilli. Proprio da qui partirà br le#039;indagine storica per verificare la veridicità del reliquiario ». E br solo del reliquiario, non delle#039;eventuale contenuto, gocce di sangue o br altro che sia, perché la ricerca per la soprintendenza si ferma br alle#039;indagine storico artistica. La curia vicentina, da parte sua, br potrebbe avviare una serie di ulteriori ricerche. «Soprattutto nel’800 - br dichiara don Francesco Gasparini, direttore del museo diocesano di br Vicenza - in alcune zone c’era una devozione legata al preziosissimo br sangue di Gesù. Tuttavia, sarebbe brutto esporre ora qualcosa che non ha br un minimo di autenticità, perciò la Chiesa prevede ci si avvalga di br metodi scientifici». Il piccolo cimelio sacro per ora rimane in un luogo br al sicuro, non ai Servi, in attesa del responso degli studi. Intanto, a br fine settembre verrà presentato un libro che ripercorre la storia e br l’ostensorio con cui nell’ 800 veniva portata in processione la br reliquia. «L’ho trovata - racconta don Alessio Graziani - dentro il br tabernacolo. Facendo le ricerche per il libro sulla parrocchia ho notato br molti riferimenti a questa reliquia, mi sembrava impossibile fosse br andata perduta». Perciò ha chiesto ai suoi predecessori, ma dal br Dopoguerra hanno smesso di esserci notizie dell’oggetto. Don Graziani br non si è dato per vinto, ha preso il martello e aperto l’altare br dell’eucarestia: la reliquia era lì, a quanto pare donata nel ‘700 ad un br padre del convento di San Michele di Vicenza da Prospero Lambertini, br divenuto papa Benedetto XIV. /p !-- google_ad_section_end -- br Camilla Bertoni Elfrida Ragazzo br br strong 23 luglio 2010 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2010/23-luglio-2010/reliquia-riappare-chiesa-sangue-gesu-1703448218614.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /stronghttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4049&titolo_sotto=Reliquia riappare in chiesa il sangue di Ges&ID_cat_new=99News ReikiUK: apparso un “crop circle” tridimensionalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4050&titolo_sotto=UK: apparso un crop circle tridimensionale&ID_cat_new=99 - Immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2010/07/20/uk-apparso-un-crop-circle-tridimensionale/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4050&titolo_sotto=UK: apparso un crop circle tridimensionale&ID_cat_new=99News ReikiIl raggio che dà energia. Gratishttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4047&titolo_sotto=Il raggio che d energia. Gratis&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgiornale.it/interni/il_raggio_che_energia_gratis/energia_gratuita-marconi-scienza-motori/06-07-2010/articolo-id=458609-page=0-comments=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4047&titolo_sotto=Il raggio che d energia. Gratis&ID_cat_new=99News ReikiUFO/ Borghezio chiede ai paesi membri dell’Unione Europea di aprire i loro X-Fileshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4051&titolo_sotto=UFO/ Borghezio chiede ai paesi membri dellUnione Europea di aprire i loro X-Files&ID_cat_new=99 - span id= ctl00_ContentBox_ArticleBody strong UFO BORGHEZIO PARLAMENTO EUROPEO – /strong Mario br Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, ha fatto formale richiesta br affinché tutti i 27 paesi membri dell’Unione Europea aprano gli archivi br inerenti alle avvistamenti di Ufo, gli oggetti volanti non br identificati. La richiesta ha avuto 17 firmatari. La speranza di br Borghezio è quella di formare una commissione europea dedicata agli Ufo. br br br br br Secondo il politico, è appurato che i governi delle nazioni coprono br sistematicamente ogni notizia riguardo agli oggetti volanti sconosciuti, br mentre i i membri della comunità scientifica chiedono di essere br informati”. Già in passato all’interno del Parlamento europeo c’erano br state richieste analoghe, ad esempio quella del deputato Elio Di Rupo br risalente al 1990, così come quella del 1993. Borghezio, oltre a br costituire una commissione che si occupi del fenomeno, vuole però anche br che i governi rendano disponibili al pubblico i loro X-Files, i loro br archivi tenuti fino ad oggi segreti sull’argomento. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsussidiario.net/News/Scienze/2010/7/19/UFO-Borghezio-chiede-ai-paesi-membri-dell-Unione-Europea-di-aprire-i-loro-X-Files-ufo/100985/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br strong /strong /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4051&titolo_sotto=UFO/ Borghezio chiede ai paesi membri dellUnione Europea di aprire i loro X-Files&ID_cat_new=99News ReikiUFO CINA/ (Video) Aeroporto paralizzato da una misteriosa sfera infuocata nel cielohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4046&titolo_sotto=UFO CINA/ (Video) Aeroporto paralizzato da una misteriosa sfera infuocata nel cielo&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2010/7/8/UFO-CINA-Video-Aeroporto-paralizzato-da-una-misteriosa-sfera-infuocata-nel-cielo/98531/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4046&titolo_sotto=UFO CINA/ (Video) Aeroporto paralizzato da una misteriosa sfera infuocata nel cielo&ID_cat_new=99News ReikiIntervista a Konstantin Korotkov: La Scienza delle#039;Energia Invisibilehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4043&titolo_sotto=Intervista a Konstantin Korotkov: La Scienza dell'Energia Invisibile&ID_cat_new=99 - Konstantin Korotkov è considerato tra i primi fisici della Russia, un br paese che riverisce i suoi scienziati . br Une#039;intervista che illumina br alcuni angoli oscuri delle questioni attualmente più dibattute br sulle#039;energia, il cibo, le#039;acqua e le#039;interazione energetica tra gli esseri br umani. br br Traduzione e sottotitoli: moksha75ar br br Vedi i video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.456e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4043&titolo_sotto=Intervista a Konstantin Korotkov: La Scienza dell'Energia Invisibile&ID_cat_new=99News ReikiRotoli del Mar Morto, rivelata le#039;originehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4045&titolo_sotto=Rotoli del Mar Morto, rivelata l'origine&ID_cat_new=99Fisici italiani scoprono segreti testi biblici piue#039; antichi - (ANSA) - ROMA, 2 LUG - Un acceleratore di particelle ha permesso br di scoprire il luogo di nascita dei Rotoli del Mar Morto, circa br 900 documenti antichissimi. Secondo la ricerca dei Laboratori br Nazionali del Sud delle#039;Infn di Catania, le pergamene dei testi br biblici piue#039; antichi del mondo (mostrati anche al presidente br Giorgio Napolitano in visita in Israele) sono state preparate a br Qumran, sulle rive del Mar Morto. Per ottenere questi risultati br i fisici hanno analizzato 7 frammenti di circa un centimetro br quadrato. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/07/02/visualizza_new.html_1848580777.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4045&titolo_sotto=Rotoli del Mar Morto, rivelata l'origine&ID_cat_new=99News ReikiUna tempesta magnetica sposta temporaneamente il campo magnetico terrestre e una singolare aurora compare sull’Oceano Indiano: la fotohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4042&titolo_sotto= Una tempesta magnetica sposta temporaneamente il campo magnetico terrestre e una singolare aurora compare sullOceano Indiano: la foto&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo con foto a href= javascript:window.open(e#039;http://arte-cultura-recensioni.noiblogger.com/una-tempesta-magnetica-sposta-temporaneamente-il-campo-magnetico-terrestre-e-una-singolare-aurora-compare-sulloceano-indiano-la-foto/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4042&titolo_sotto= Una tempesta magnetica sposta temporaneamente il campo magnetico terrestre e una singolare aurora compare sullOceano Indiano: la foto&ID_cat_new=99News ReikiScoperto anticorpo capace di sconfiggere i virus più aggressivi: è nel corpo umanohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4044&titolo_sotto=Scoperto anticorpo capace di sconfiggere i virus pi aggressivi: nel corpo umano&ID_cat_new=99 - ROMA (1 luglio) – Un anticorpo capace di sconfiggere tutti i virus, br anche quelli più aggressivi come aviaria e suina: la miracolosa arma è br stata scoperta proprio alle#039;interno del corpo umano e testato sui topi, br risulta un promettente trattamento contro le#039;influenza, che potrebbe br essere prezioso dato che i farmaci antinfluenzali oggi disponibili sono br pochi e non del tutto efficaci perché per molti sono già insorte br resistenze virali. br br È il risultato di uno studio pubblicato sui a target= _blank class= bbcode href= http://www.pnas.org/ rel= external Proceedings of the National Academy of Sciences /a e br reso noto sul sito della Reuters. Lo studio è stato condotto da uno br scienziato esperto di virus influenzali Yoshihiro Kawaoka della br Università del Wisconsin-Madison. Gli anticorpi trovati sono rari e sono br stati isolati dalla compagnia privata Theraclone e moltiplicati in br provetta per poi infine essere testati su topolini dal team br universitario guidato da Kawaoka. br br Gli esperti hanno infettato i br topi con dosi letali di influenza H1N1 (suina) e di H5N1 (aviaria) e br somministrato gli anticorpi a parte dei topi: così i ricercatori hanno br visto che dal 60 alle#039;80% dei topolini trattati con le#039;anticorpo br guariscono da queste infezioni, contro appena il 10% dei topolini non br trattati con le#039;anticorpo umano. Adesso si cercheranno altre di queste br potenti difese naturali che il nostro corpo ci mette a disposizione e br che di fatto sono molto più efficaci dei farmaci anti-influenza oggi in br commercio. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=108960esez=HOME_SCIENZAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4044&titolo_sotto=Scoperto anticorpo capace di sconfiggere i virus pi aggressivi: nel corpo umano&ID_cat_new=99News ReikiFUNZIONARI DEL VATICANO LEGATI ALLA BP, A GOLDMAN SACHShttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4041&titolo_sotto=FUNZIONARI DEL VATICANO LEGATI ALLA BP, A GOLDMAN SACHS&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Newsefile=articleesid=7208e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4041&titolo_sotto=FUNZIONARI DEL VATICANO LEGATI ALLA BP, A GOLDMAN SACHS&ID_cat_new=99News ReikiSisara, terrore degli israeliti, era eroe sardohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4040&titolo_sotto=Sisara, terrore degli israeliti, era eroe sardo&ID_cat_new=99Nuovi studi gettano luce sul mistero degli antichi Shardana - p i b di Aldo Baquis /b /i /p br p ROVINE DI AL-AHWAT (ISRAELE) - Tremiladuecento anni dopo la sue br gesta, il ruvido e possente condottiero Sisara desta ancora brividi di br inquietudine fra i bambini ebrei che leggono la Bibbia. Se quel giorno a br Meghiddo (Galilea), con le sue 900 bighe, avesse sopraffatto br le#039;esercito di Barak, per gli israeliti sarebbe stato il tracollo. br Invece - come narra il e#039;Cantico di Deborae#039; - al termine delle#039;epica br giornata Sisara avrebbe trovato la morte a tradimento, trafitto alla br tempia con un picchetto da una donna, Giaele (Yael), che credeva amica. br Chi fosse Sisara (in ebraico Sisrae#039;) , con esattezza non si ee#039; mai br saputo. /p br p Le#039;alone di mistero che ne circonda il ricordo comincia forse a br diradarsi adesso con la pubblicazione di un libro del professor Adam br Zartal delle#039;Universitae#039; di Haifa (e#039;Il segreto di Sisarae#039;), frutto di br vente#039;anni di scavi e ricerche in uno dei siti archeologici piue#039; br enigmatici di Israele: le rovine di al-Ahwat, su una collina che br dominava la Via Maris, le#039;arteria che giae#039; alle#039;epoca dei Faraoni br conduceva dalla costa mediterranea verso la spianata di Meghiddo (le#039; br e#039;Armageddone#039; delle profezie apocalittiche) e verso la Galilea. Dallo br studio integrato di reperti archeologici, di geroglifici egizi, di br documenti accadici e del testo biblico, Zartal suggerisce che al-Ahwat br fosse una cittadella fortificata nuragica - la piue#039; imponente della br zona, al suo tempo - eretta dagli Shardana: un popolo di navigatori e br guerrieri giunti dalla Sardegna. Erano stati fieri nemici degli egizi, br che li rappresentavano con un elmetto su cui svettavano due corna. Ma br una volta sbaragliati, accettarono di farsene vassalli e di presidiare br per loro conto localitae#039; strategiche. Per esempio al-Ahwat: dove il br comandante Sisara - secondo Zartal - avrebbe stabilito il proprio br quartier generale. Il suo nome non ee#039; semitico ed evoca radici br Shardana, dice lo studioso. A riprova, cita reperti nuragici di Creta br che menzionano una figura religiosa chiamata Saisara. e#039;e#039;Chi br costruie#039; al-Ahwat doveva essere un megalomanee#039;e#039;, aggiunge Zartal br alle#039;ANSA, rifendosi alle peculiaritae#039; di questo sito inesplicabile. Le br sue mura - cosa inaudita alle#039;epoca - erano spesse cinque-sette metri. br La loro forma esterna era e#039;ondularee#039;, sconosciuta nella Regione. br Alle#039;interno ce#039;erano zone rigidamente suddivise da muri secondo criteri br funzionali, e corridoi bassi, ciechi e lunghi, forse utilizzati come br magazzini per le armi. /p br p e#039;e#039;Une#039;architettura del genere - afferma le#039;archeologo - esisteva br allora solo in Sardegna e in Corsica. Ne deduco che fu e#039;importatae#039; da br combattenti Shardanae#039;e#039;, che si sarebbero schierati al fianco dei br canaanei di re Yabin contro gli israeliti per la partita finale: in br palio ce#039;era il controllo della vallata di Jezreel, de#039;importanza vitale br per tutti. Assisteva a quegli eventi la donna-giudice Debora, un br personaggio circondato da une#039;aura mistica. Tramandato di generazione in br generazione, il biblico Cantico di Debora descrive le#039;inaspettata piega br presa dalla battaglia quando un torrente in piena disperse le forze di br Sisara per trascinarle via. E la fuga a perdifiato, tallonato da br Barak, fino alla tenda della scaltra Giaele: luogo del suo destino, br secondo la preveggenza delle#039;Altissimo. /p br p Il Cantico di Debora ee#039; un testo difficile, con riferimenti non br sempre chiari. Secondo Zartal, anche alla luce delle informazioni br recuperate ad al-Ahwat, ee#039; tuttavia lecito interpretarlo ora come una br conferma del fatto che Sisara fosse appunto un guerriero Shardana. Cosa br che consentirebbe di comprendere meglio la storia di quelle#039;antico br popolo, tanto misterioso quanto evoluto, sviluppatosi in Sardegna fra br migliaia di nuraghi. Ma senza lasciare ai posteri testimonianza scritta br di see#039;. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/inbreve/2010/06/26/visualizza_new.html_1846619343.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4040&titolo_sotto=Sisara, terrore degli israeliti, era eroe sardo&ID_cat_new=99News ReikiTreviso. Nuovo avvistamento di Ufo: cento di dischi volanti sulla Pedemontanahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4039&titolo_sotto=Treviso. Nuovo avvistamento di Ufo: cento di dischi volanti sulla Pedemontana&ID_cat_new=99Incontro ravvicinato di un bassanese sabato scorso alle 23.15 a Cavaso del Tomba: «Era uno stormo » - span class= testoArticoloG TREVISO (23 giugno) - Non uno, non dieci, br ma addirittura b cento Ufo sopra la Pedemontana. /b Li hanno visti, br sabato, quattro persone tra cui un membro b del Gruppo ufologico veneto br di Bassano /b , che ha fatto subito rapporto al sodalizio. La br segnalazione (la a target= _blank href= http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=107169esez=NORDESTessez=PADOVA seconda br in meno di una settimana /a , ndr) sta tenendo banco nell’ambiente br degli ufologi e degli appassionati di fenomeni celesti. br br br br «Il nostro socio Franco, persona irreprensibile - racconta b Silvano br Ferronato /b , 64 anni, presidente del Gruppo - sabato, intorno alle br 23.15, si trovava con tre amici a b Cavaso del Tomba /b . Nella piana br sottostante, al Golf Club di Asolo, era in corso una festa con lancio di br fuochi artificiali. I quattro si sono messi ad ammirarli e ad un certo br punto hanno visto degli sciami di luce. Guardando meglio - avevano anche br un binocolo - hanno individuato una ventina di piccole formazioni, br ognuna composta da 4-5 dischi luminosi: in tutto si potevano contare br 100-120 unità. Gli oggetti stavano prevalentemente in collegamento, ma br si spostavano pure autonomamente». br br br br b «Lo stormo era a un’altezza di 4-500 metri. /b Per 2-3 minuti si è br mosso da Ovest verso Est, poi si è alzato sopra le nuvole ed è br scomparso. Franco e i suoi compagni hanno provato a prendere foto coi br cellulari ma il tempo era cattivo e non hanno ottenuto nulla». br br br br b Di cosa si trattava? /b «Di una flottiglia di Ufo - prosegue con br sicurezza Ferronato - É stato un avvistamento eccezionale: è raro br imbattersi in più di 3-4 oggetti e qui ne abbiamo oltre 100; un fatto br del genere non era mai avvenuto nella nostra zona». br br br br b Avete avvisato le autorità? /b «Certamente». br br Silvano Ferronato mostra anche due istantanee scattate di recente dal br socio Adriano ai piedi del monte Bianco: si vedono nitidamente due br dischi. «Conosciamo questi apparecchi - spiega il 64enne ufologo br bassanese - sono astronavi pleiadiane in perlustrazione». br br i (B.C.) br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=107867esez=NORDESTe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /i /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4039&titolo_sotto=Treviso. Nuovo avvistamento di Ufo: cento di dischi volanti sulla Pedemontana&ID_cat_new=99News ReikiAfghanistan, scoperte enormi ricchezze minerarie: tesoro da 1000 miliardi di $http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4037&titolo_sotto=Afghanistan, scoperte enormi ricchezze minerarie: tesoro da 1000 miliardi di $&ID_cat_new=99Giacimenti di oro, litio, rame e ferro trovati da un team di esperti del Pentagono e da geologi americani - span class= testoArticoloG NEW YORK (14 giugno) - Gli Stati Uniti br hanno scoperto in Afghanistan un tesoro di giacimenti minerari che br potrebbe radicalmente cambiare le#039;economia afghana, finora basata sulla br produzione di oppio, e il corso della guerra. I giacimenti, secondo il br New York Times che cita in proposito alti funzionari del governo br americano, valgono circa mille miliardi di dollari e includono vene di br ferro, rame, cobalto, oro e litio. br br br br b È stato un gruppo di geologi americani a scoprire, /b partendo da br vecchie mappe lasciate dai russi, le#039;esistenza di enormi giacimenti di br ferro, rame, cobalto oro e litio per un valore di quasi mille miliardi br di dollari. «È un potenziale enorme», ha confermato il generale br americano David Petraeus, responsabile del Comando Centrale Usa, che br comprende anche le#039;Afghanistan. Un memorandum interno del Pentagono br sottolinea che le#039;Afghanistan potrebbe diventare le#039;Arabia Saudita del br litio , un materiale fondamentale nella produzione di batterie br elettriche non solo per i laptop ma anche per le auto elettriche. br Rendendo le#039;Afghanistan un concorrente della Bolivia nel mercato mondiale br del litio. br br br br b Gli esperti americani avevano già completato nel 2007 le mappe del br tesoro /b minerario delle#039;Afghanistan, usando un vecchio aereo Orion P-3 br della Navy Usa dotato di speciali apparecchiature, ma è stato solo in br tempi più recenti, quando una task force creata dal Pentagono per br studiare il potenziale economico del paese ha cominciato a studiare le br mappe, che è emerso il grande impatto della scoperta sul futuro br delle#039;Afghanistan. br br br br b La rivelazione del grande tesoro naturale esistente in Afghanistan /b br - che può diventare uno dei maggiori produttori mondiali di materie br prime importanti come il ferro e il rame - può creare diverse br conseguenze. Le compagnie americane, che finora avevano mostrato scarso br interesse per gli investimenti in Afghanistan, faranno scattare adesso br sicuramente una corsa alla conquista dei diritti di sfruttamento dei br giacimenti minerari del paese. Ma dovranno vedersela con la concorrenza br di altri paesi che hanno giocato de#039;anticipo, come la Cina che è riuscita br ad ottenere i diritti per lo sfruttamento di una miniera di rame br (pagando una bustarella di 30 milioni di dollari al ministro competente, br sostengono gli americani). br br br br b La vicenda esemplifica un altro aspetto importante /b della br situazione: le accuse di corruzione che già rimbalzano in modo br abbondante nelle#039;ambito del circolo di potere del presidente Hamid Karzai br e nel resto del paese. Le#039;improvviso giro di affari creato dallo br sfruttamento delle risorse minerarie delle#039;Afghanistan è destinato a br moltiplicare a sua volta i già numerosi casi di corruzione. br br br br b Un altro problema nasce dal fatto che alcuni di questi giacimenti /b si br trovano in zone a forte presenza talebana e nella esplosiva regione di br confine tra Afghanistan e Pakistan (compresi giacimenti de#039;oro). «Queste br scoperte sono una grande notizia per il popolo afgano - ha commentato br Waheed Omar, portavoce del presidente Karzai - Queste ricchezze si br trasformeranno in un beneficio per tutti gli afgani e cambieranno il br futuro del paese». Ma intanto potrebbero già cambiare i rapporti tra gli br Stati Uniti e le autorità al potere in Afghanistan. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgazzettino.it/articolo.php?id=106442esez=MONDOe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4037&titolo_sotto=Afghanistan, scoperte enormi ricchezze minerarie: tesoro da 1000 miliardi di $&ID_cat_new=99News ReikiCrop Circle 13 June 2010 Torino Italy (Poirino)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4038&titolo_sotto=Crop Circle 13 June 2010 Torino Italy (Poirino) &ID_cat_new=99 - object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/LXXjOTd1JQIehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/LXXjOTd1JQIehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object br br Altre foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cropcircleconnector.com/inter2010/italy/Poirino2010a.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4038&titolo_sotto=Crop Circle 13 June 2010 Torino Italy (Poirino) &ID_cat_new=99News ReikiCerchio nel grano a Varanohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4029&titolo_sotto=Cerchio nel grano a Varano &ID_cat_new=99 - Articolo e foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.anconainforma.it/Cronaca/art21671/10_giugno_10/cerchio_nel_grano_a_varano.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4029&titolo_sotto=Cerchio nel grano a Varano &ID_cat_new=99News ReikiTra sfere di luce, di plasma e striature enrgetiche nelle#039;aria, le foto esclusive di Brescia del crop del 3 Maggiohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4030&titolo_sotto=Tra sfere di luce, di plasma e striature enrgetiche nell'aria, le foto esclusive di Brescia del crop del 3 Maggio &ID_cat_new=99 - Articolo e foto a href= javascript:window.open(e#039;http://scienzediconfineemistero.blogspot.com/2010/06/le-foto-esclusive-delle-entita-nel-crop.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4030&titolo_sotto=Tra sfere di luce, di plasma e striature enrgetiche nell'aria, le foto esclusive di Brescia del crop del 3 Maggio &ID_cat_new=99News Reikinew cropcircle Stony Littleton Long Barrow, Somerset, 7 June 2010http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4031&titolo_sotto=new cropcircle Stony Littleton Long Barrow, Somerset, 7 June 2010 &ID_cat_new=99 - h1 id= watch-headline-title span class= long-title title= new br cropcircle Stony Littleton Long Barrow, Somerset, 7 June 2010 object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/sRdTwRsYt2Iehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/sRdTwRsYt2Iehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object /span /h1 br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cropcircleconnector.com/2010/StonyLittleton/StonyLittleton2010a.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); b font face= Times New Roman size= 4 Stoney Littleton Long Barrow, br Nr Wellow. br Somerset. Reported 7th June. /font /b /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4031&titolo_sotto=new cropcircle Stony Littleton Long Barrow, Somerset, 7 June 2010 &ID_cat_new=99News ReikiGuai se i giganti si risveglianohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4033&titolo_sotto=Guai se i giganti si risvegliano&ID_cat_new=9909/06/2010 - GEOLOGIA. UNA MISSIONE NEL PACIFICO INDAGA LA CATENA SOTTOMARINA SHATSKY: «E’ CAPACE DI SCONVOLGERE DI COLPO IL CLIMA» - h2 class= catenaccio Sono i supervulcani la causa delle improvvise br estinzioni di massa /h2 br br div class= autore-girata VALENTINA ARCOVIO br /div br br br br Sono i principali indiziati di molte estinzioni di br massa. La loro forza distruttiva potrebbe aver cancellato specie su br specie, compresi i nostri lontani antenati Neanderthal. Eppure, br nonostante il ruolo dei supervulcani possa essere stato determinante br per il nostro pianeta - e probabilmente potrebbe esserlo anche in br futuro - per la scienza la loro origine, il loro numero e i loro br comportamenti futuri restano ancora largamente sconosciuti. br br Molti br si nascondono nelle profondità della Terra, a cui solo di recente ci br si sta avvicinando. I più recenti e interessanti indizi sono saltati br fuori dai dati della spedizione «Iodp» - «Integrated Ocean Drilling br Program» - sulle «bombe a tempo» sottomarine dell’Oceano Pacifico. Per br studiare questi giganti enigmatici un team di geologi ha perforato una br grande catena montuosa risalente a 145 milioni di anni fa, a 1500 br chilometri a Est dalle coste del Giappone: si tratta della gigantesca br Shatsky Rise, delle dimensioni della California, che è una delle br maggiori concentrazioni al mondo di supervulcani. E’ così che sono br riusciti a raccogliere una serie di informazioni importanti, che br potrebbero avvalorare la tesi delle periodiche estinzioni di massa br causate da mega-eruzioni. b br br Gas e particelle br /b «I br supervulcani emettono enormi quantità di gas e particelle br nell’atmosfera», spiega Rodey Batiza della sezione di Geoscienze Marine br della «National Science Foundation» americana, che ha cofinanziato la br ricerca. Le conseguenze sono, secondo lo studioso, molto diverse da br quelle delle eruzioni «standard» e possono rivelarsi devastanti per gli br equilibri degli ecosistemi: «Basta pensare - spiega - all’improvviso br aumento dei gas a effetto serra e ai bruschi cambiamenti nella br circolazione delle correnti oceaniche». Alterazioni drammatiche br indotte, per ogni «evento», da milioni di chilometri cubici di detriti, br con effetti scioccanti per un pianeta delicato come il nostro. Perché br per essere classificati come supervulcani questi giganti - che sono br caldere collassate - devono avere la capacità di eruttare enormi volumi br di magma che, una volta sputati fuori, sono in grado di cambiare di br colpo le condizioni del clima globale. br br Una delle teorie più br affascinanti - e oggi più accreditate - riguarda il supervulcano del br lago Toba, nell’isola di Sumatra, in Indonesia: si ipotizza che circa br 74 mila anni fa abbia precipitato l’intero pianeta in un vero e proprio br «inverno nucleare», durato diversi anni, seguito dalla scomparsa a br catena di molte specie vegetali e animali. Protagonista di un’altra br catastrofe è stato invece un supervulcano italiano: nella Piana br Campana, infatti, è stata individuata un’enorme caldera circolare, br vicino ai Campi Flegrei, che si estende da Posillipo fino a Bacoli. Per br metà, oggi, è nascosta dai palazzi in cui vivono 500 mila napoletani e br per l’altra metà dal mare della baia. «Ma all’incirca 39 mila anni fa br la sua eruzione ricoprì di spessi depositi tutta la Campania, parte dei br quali sono stati ritrovati a migliaia di km di distanza, anche in br Russia, e alcuni antropologi pensano che possano aver provocato la br rapida scomparsa dell’uomo di Neanderthal, che non sarebbe riuscito a br sopravvivere alle variazioni ambientali innescate dall’immane br esplosione», racconta Giuseppe de Natale, il ricercatore br dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia br che coordina un ambizioso progetto di studio sulla zona. br br Per br cercare di comprendere meglio ciò che è successo in passato e per br tentare di stilare previsioni future, De Natale e il suo gruppo di br ricerca penetreranno con una sonda il sottosuolo dei Campi Flegrei e br arriveranno a 4 chilometri di profondità, soltanto un paio di chilometri br sopra il punto in cui si pensa si trovi la camera magmatica. Un vero e br proprio viaggio al centro della Terra che dovrebbe iniziare nel br prossimo autunno. Per i ricercatori si tratta di une#039;avventura br straordinaria: l’obiettivo è tentare di fare luce sulle catastrofi che, br in varie epoche, hanno ciclicamente sconvolto il pianeta e anche sulla br genesi - tuttora controversa - delle ere glaciali. br Ma le sorprese br non finiscono qui. Un altro supervulcano nostrano è stato individuato br l’anno scorso nelle Alpi Occidentali, tra le vallate e i rilievi della br Valsesia. Si è trattato - osservano gli studiosi - di una scoperta br eccezionale, perché questo «mostro» fossile è il primo che si trova br esposto all’osservazione, dalla cima ai piedi. «Grazie a questo br ritrovamento potremo adesso svelare le parti più misteriose di questi br apparati vulcanici», spiega Silvano Sinigoi, professore di petrografia br all’Università di Trieste, che insieme con il geologo americano James br Quick, pro-rettore all’Università di Dallas, ha firmato la scoperta br sulla rivista «Geology». «Il lento processo dinamico che ha provocato br il sollevamento e la formazione delle Alpi – osserva - ha rivoltato la br crosta terrestre, facendo emergere tutto l’apparato magmatico che un br tempo si trovava sotto il vulcano, fino a una profondità di circa 25 br chilometri. Così, adesso, possiamo osservare e studiare parte del br sistema di alimentazione di un supervulcano, come non avevamo mai br potuto fare in precedenza». br br b Milioni di anni fa /b br Il br supervulcano della Valsesia è molto antico: era attivo - dicono le br prime rilevazioni - intorno a 280 milioni di anni fa. Anche le sue br spaventose eruzioni potrebbero avere mandato in tilt il clima del br pianeta, sprigionando «nubi» di materiale magmatico nell’atmosfera. br Adesso, fortunatamente, «riposa», disteso su una caldera di una br quindicina di chilometri di diametro. «Indagarlo - conclude Sinigoi - br non significa solo capire parte della storia della Terra, ma br comprendere i processi che scatenano le eruzioni e che, per esempio nel br nostro Paese, possono verificarsi da un momento all’altro». br a href= javascript:window.open(e#039;http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/news/articolo/lstp/240092/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4033&titolo_sotto=Guai se i giganti si risvegliano&ID_cat_new=99News ReikiSACRE SCRITTURE/ I rotoli di Qumran passati ai raggi Alfa per indagare la storicità della Bibbiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4034&titolo_sotto=SACRE SCRITTURE/ I rotoli di Qumran passati ai raggi Alfa per indagare la storicit della Bibbia&ID_cat_new=99 - div class= interviewed fl width350 br br div class= fl pdR5 INT. /div br br a href= http://www.ilsussidiario.net/Intervistati/P/1306/Giuseppe-Pappalardo/P#_1306 br br Giuseppe Pappalardo br /a br br /div br br div class= cl pdT10 headLine br br /div br p class= pdB5 tcRed br span id= ctl00_ContentBox_LabelArticlePublishDate mercoledì 9 giugno 2010 /span br /p br p class= br br /p br br script type= text/javascript br if (window.location.search == e#039;?articolo=47391e#039;) { br var rss = e#039; div style= margin:25px class= pdT12 cb frase frase /div e#039;; br $(e#039;#alerte#039;).append(rss); br } br /script br span id= alert class= /span br span id= ctl00_ContentBox_ArticleBody p style= text-align: justify; Una nuova tecnica per studiare i rotoli di br Qumran, una località sul Mar Morto nello Stato d’Israele dove sono br stati rinvenuti i frammenti più antichi del Vecchio Testamento e dei br Vangeli. Per scoprire qual è la data esatta dei manoscritti e se sono br originari della Palestina, saranno analizzati con i raggi Alfa br dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Responsabile del br progetto è Giuseppe Pappalardo, ricercatore dell’Infn di Catania. /p br p style= text-align: justify;   /p br p style= text-align: justify; strong Professor Pappalardo, ci può br illustrare la metodologia utilizzata dalla sua equipe? /strong /p br p style= text-align: justify; La nostra tecnica si chiama “Pixe-alfa”, br acronimo inglese per “Emissione di raggi X indotta da particelle Alfa”. br In pratica bombardiamo i campioni con le particelle Alfa prodotte da br materiale radioattivo, nel nostro caso Curio o Polonio. Quando queste br incontrano l’atomo lo ionizzano, cioè gli strappano alcuni elettroni, br portandolo a emettere alcune radiazioni X la cui energia è br caratteristica dell’atomo in esame. A partire da ciò, è possibile così br ricostruire la composizione chimica del frammento, senza danneggiarlo né br modificarlo. E dal momento che utilizziamo un apparecchio di soli br 600/700 grammi, le analisi avvengono normalmente in loco senza la br necessità di trasportare presso il nostro laboratorio il materiale. br Occorre anche sottolineare che soltanto le parti superficiali vengono br analizzate col nostro strumento senza interferenze con il substrato. Per br le suddette ragioni il sistema “Pixe-alfa” è il più indicato per br l’analisi non distruttiva di pigmenti, dipinti, affreschi, patine etc. br Lo strumento “Pixe-alfa” è stato realizzato e brevettato  attraverso una br collaborazione fra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e il br Commissariato per l’Energia Atomica (Cea) francese. Attualmente è br l’unico al mondo in grado di effettuare analisi di tipo “Pixe” con br strumentazione portatile. /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2010/6/9/SACRE-SCRITTURE-I-rotoli-di-Qumran-passati-ai-raggi-Alfa-per-indagare-la-storicita-della-Bibbia/84269/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4034&titolo_sotto=SACRE SCRITTURE/ I rotoli di Qumran passati ai raggi Alfa per indagare la storicit della Bibbia&ID_cat_new=99News ReikiCodford St Peter, nr Warminster, Wiltshire. Reported 3rd Junehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4036&titolo_sotto=Codford St Peter, nr Warminster, Wiltshire. Reported 3rd June&ID_cat_new=99 - Articolo in inglese con foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cropcircleconnector.com/2010/codford/codford2010a.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4036&titolo_sotto=Codford St Peter, nr Warminster, Wiltshire. Reported 3rd June&ID_cat_new=99News ReikiCompare il terzo cerchio nel grano E’ in un campo vicino a Montagnanahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4028&titolo_sotto=Compare il terzo cerchio nel grano E in un campo vicino a Montagnana&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/compare-il-terzo-cerchio-nel-grano-e%E2%80%99-in-un-campo-vicino-a-montagnana/2070233e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4028&titolo_sotto=Compare il terzo cerchio nel grano E in un campo vicino a Montagnana&ID_cat_new=99News ReikiAvvistato un Ufo nei cieli di Roma: ce#039;è il filmato dei militari della Contraereahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4035&titolo_sotto=Avvistato un Ufo nei cieli di Roma: c' il filmato dei militari della Contraerea&ID_cat_new=99 - div class= testonero12 style= margin-bottom: 5px; align= left b di br Claudio Marincola /b /div span class= testoArticoloG div class= dim5 id= testodim p ROMA - La notizia è quella che gli br appassionati di ufologia sognano (o temono) da sempre: misterioso br avvistamento nei cieli di Roma. Tre oggetti volanti sospesi nell’aria br sono stati visti e filmati mentre si sollevavano verso il cielo. br L’avvistamento è avvenuto l’altra notte alle 4 in via Giacomo Medici, br nel quartiere di Monteverde. Quante volte è già successo? Allucinazioni? br Segnalazioni agli alcolisti anonimi? La reazione in questi casi è br sempre la stessa. Meglio non forzare l’infinito, tenersi coi piedi ben br piantati per terra. Senonché la notizia in realtà è anche un’altra. I br tre oggetti, che volteggiavano praticamente nell’orbita del Cupolone, br non sono stati avvistati da qualcuno che aveva tirato a far tardi o da br un passante occasionale. Bensì da tre militari del 17 Reggimento di br stanza a Sabaudia (Lt). Che vuol dire in pratica la Contraerea. Militari br che sanno distinguere le traiettorie di volo. Un aereo da un oggetto br volanti non meglio identificato o da una mongolfiera. br br br br b I tre erano in servizio di piantonamento /b , davanti alla residenza br dell’ambasciatore americano presso la Santa Sede. Un obiettivo br diplomatico. E questo spiega anche il loro comportamento. Dopo br l’avvistamento hanno fermato una pattuglia dei carabinieri. Qualcuno li br ha sentiti parlare in linguaggio tecnico, accennare ad un «repentino br allontamento verso il cielo», a «formazioni a delta», e «punti luminosi br sospesi a circa cento metri da terra e non distanti da loro», e che «un br velivolo normale queste cose non può farle». br br br br b La pattuglia ha preso molto sul serio la segnalazione. /b E’ stata br avvisata la centrale, controllata la zona. Il filmato girato dai 3 br militari, lungo più di un minuto, è stato acquisito per ulteriori br accertamenti. Senza evocare Orson Welles, che all’età di 23 anni gettò br l’America radiofonica nel panico totale con la sua “Guerra dei Mondi”, è br il caso di aggiungere una singolare coincidenza. Proprio domenica br scorsa, ma alle 20, cioè 8 ore prima del Gianicolo, numerosi br automobilisti che percorrevano l’Aurelia e l’Autostrada A12 nel tratto br compreso tra Civitavecchia e Santa Marinella, hanno dichiarato di aver br visto un oggetto «di forma circolare e molto luminoso attraversare il br cielo». Direzione: verso il mare. I testimoni lo hanno visto fermarsi br per alcuni secondi e ripartire a velocità supersonica. br br br br b L’oggetto è stato avvistato anche da alcune persone /b che in quel br momento si trovavano sul lungomare delle due cittadine laziali. br Allucinazioni collettive? Forse. Ma la procedura in questi casi segue un br protocollo preciso. Dal 1978, presidente del consiglio Giulio br Andreotti, l’organismo istituzionale delegato a «garantire la sicurezza br del volo e nazionale» è l’Aeronautica militare. E la stragrande br maggioranza delle segnalazioni trova una spiegazione in breve tempo. br Sarà così anche per il Gianicolo? I tre militari della Contraerea hanno br compilato un modulo, quello previsto per il ”Rilevamento ottico di Ufo”. br Nella descrizione, a quanto pare, si parlerebbe di tre «oggetti di br forma sferica particolarmente luminosi» «e sospesi a circa 100 metri da br terra». Scomparivano e riapparivano per brevi attimi con improvvisi br cambiamenti di quota prima di allontanarsi in direzione Ovest formando br un angolo di 40 gradi. Torneranno? br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=105564eamp;sez=HOME_ROMAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte br /a /p /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4035&titolo_sotto=Avvistato un Ufo nei cieli di Roma: c' il filmato dei militari della Contraerea&ID_cat_new=99News ReikiLa Monsanto compra l’azienda dei semi “Terminator”http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4032&titolo_sotto=La Monsanto compra lazienda dei semi Terminator&ID_cat_new=99 - p di F. William Engdahl – 07/06/2010 /p br p strong Alla conquista del Mondo /strong /p br p em Fonte: Arianna Editrice /em /p p Le ricerche sui semi OGM sono state finanziate dal governo degli br Stati Uniti fin dal 1983, quando, tramite il Dipartimento br dell’Agricoltura (USDA), ha iniziato a collaborare con l’azienda Delta br e Pine Land (DPeL), in seguito divenuta parte del gruppo br Monsanto. Lo scopo di Washington è stato quello di instaurare il proprio br controllo sul mercato delle sementi in intere aree del mondo; infatti, br quello che è emerso nel corso degli anni è che la cosiddetta br “Rivoluzione Genetica” non ha nulla a che fare col tentativo di br risolvere i problemi di denutrizione delle popolazioni più povere; br bensì, il suo scopo è quello di assumere il controllo delle fonti di br approvvigionamento alimentare – le colture di riso, grano, soia, br frumento, frutta, verdura e cotone – dell’intera umanità. Tale progetto è br stato portato avanti grazie all’imposizione dei brevetti, e dei br conseguenti diritti sulla proprietà intellettuale, prima sui semi, e poi br via via sulle forme di vita, controllati dalle grandi multinazionali br dell’agribusiness. br br Tale strategia è facilmente rintracciabile nella filosofia commerciale br di queste aziende (Monsanto, DuPont o Dow Chemicals) , le quali, nel br corso degli anni ‘90, hanno cominciato a diffondere massicciamente gli br erbicidi chimici, come il Roundup, in modo che i contadini di tutto il br mondo fossero costretti ad acquistare i loro semi geneticamente br modificati, unici in grado di resistere a tali prodotti, come i semi di br soia Roundup Ready. A questo punto, però, nasceva l’esigenza di br accertarsi che i coltivatori che utilizzassero le loro sementi, br pagassero loro anche i diritti. Spesso questo significava assumere br costose agenzie investigative, come la famigerata Pinkerton. Per ovviare br a tale situazione, le multinazionali dell’agribusiness chiesero aiuto a br Washington. Tale collaborazione sfociò nei progetti scientifici di br creazione di semi che non potessero essere riutilizzabili la stagione di br semina successiva, in pratica di “semi suicidi”. Il risultato furono le br GURTs (Tecnologie per un Uso Ristretto dei Geni), conosciute anche col br nome di semi Terminator. /p br p span id= more-13089 /span /p br p Questa scelta politica e commerciale sta comportando la scomparsa del br mondo agricolo tradizionale, basato da sempre sullo scambio di semi e br delle conoscenze. Che dietro a ciò vi sia la Rockefeller Foundation è br riscontrabile in una vicenda accaduta durante la “storia” dei br Terminator. Quando, nel 1999, si venne a sapere che tali semi sarebbero br stati presto messi sul mercato, si registrarono massicce proteste di br massa in ogni angolo del mondo. Per evitare che l’attenzione del br pubblico si orientasse troppo in senso contrario al progetto ad ampio br raggio della “Rivoluzione Genetica”, intervenne il presidente della br Rockefeller Foundation in persona, Gordon Conway, per invitare la br DPeL a desistere dai suoi propositi. Dietro le quinte, sfruttando br gli agganci a Washington, le ricerche su questi prodotti continuarono, e br vennero finanziati con fondi pubblici, tanto è vero che nel 2001, br durante la presidenza Clinton, venne annunciato un accordo commerciale br tra la multinazionale e l’USDA per la loro commercializzazione, br imponendoli senza suscitare eccessivo clamore. br br In questo scenario, è di particolare interesse concentrarsi sulla br storia della Delta e Pine Land (DPeL), in quanto emblematica br delle forze in campo. Questa azienda viene fondata nel 1888, in br Mississippi, negli Stati Uniti. Diventa particolarmente interessante br nel 1983, quando inizia a collaborare con Washington alla realizzazione br di semi che siano inutilizzabili dopo la prima stagione di semina, br chiamati poi Terminator. Per tale prodotto, nel 1998, ottiene il br brevetto esclusivo No.  5,723,765. Come già detto, queste varietà br consentivano alle multinazionali di risparmiare molti soldi, e le br assicuravano sul fatto che i contadini sarebbero stati costretti a br comprare nuove sementi ogni stagione. Come ulteriore effetto, venivano br automaticamente imposti i diritti sulla proprietà intellettuale anche in br quei Paesi dove non esistevano legislazione in materia. L’uomo che si br occupò della regia occulta di questa strategia politico-commerciale fu br il Segretario di Stato Henry Kissinger, un uomo legato alla famiglia br Rockefeller. Costui elaborò la teoria del “cibo come arma”, riassumibile br in una sua massima: «Controllate il petrolio e controllerete interi br continenti; controllate il cibo e controllerete i popoli». Molti furono br gli esempi in cui tale “strategia” venne applicata, basti pensare al br caso del Cile. Durante gli anni del governo Allende, Washington, in br accordo con i proprietari terrieri locali, bloccò le forniture br alimentari al Paese, gettando nella fame e nella disperazione le classi br più povere. La situazione mutò radicalmente dopo il golpe di Pinochet; br in modo tale, che sembrò merito del nuovo governo militare, aver fatto br aumentare la qualità della vita del popolo cileno. Tutto questo venne br favorito dall’opera “intimidatoria” del WTO, della Banca Mondiale e del br Fondo Monetario Internazionale, i quali, tramite gli Uruguay Round dei br GATT e i Piani di Aggiustamento Strutturale, imposero ai paesi in via br di sviluppo di cancellare ogni politica protezionistica e qualsiasi br limite al libero commercio nel settore agricolo – misure atte a br garantirne l’autosufficienza alimentare – pena la “cacciata” br dall’assise del commercio mondiale e l’impossibilità di ottenere i br prestiti necessari a ripianare la situazione di debito estero, creata br ad arte dagli stessi “centri della globalizzazione”. Tutto questo br rendeva interi Paesi “docili” verso le scelte politiche di Washington, br il vero motore della globalizzazione e della cosiddetta Rivoluzione br Genetica, pena pesantissime conseguenze sugli approvvigionamenti br alimentari per la propria popolazione. br br In quest’ottica, aziende come la DPeL diventano strumenti br potentissimi. Questa multinazionale, acquisita dalla Monsanto nel 1999 br (subito dopo aver brevettato i semi Monsanto) ha goduto, e gode br tutt’ora, di importantissimi agganci all’interno dell’establishment br governativo statunitense, cosa che le ha permesso di agire in modo br quantomeno al limite della legge, e spesso oltrepassandolo. La br multinazionale ha goduto per anni dell’appoggio della famiglia br Rockefeller (basti pensare che la figura scientifica chiave del br progetto Terminator fu il Dott.  Nam-Hai Chua, che era anche il cuore br del Dipartimento di Biologia Molecolare della Rockefeller University, br che spese per la Rivoluzione Genetica oltre 100 milioni di dollari), br del governo degli Stati Uniti (in particolare dell’amministrazione br Clinton, che fornì gli appoggi politici per le ricerche), di istituti br di credito internazionale legati alla malavita (come la banca pakistana br BCII,  accusata di essere collegata al cartello della droga colombiana br con base a Miami, col terrorismo internazionale, col traffico di armi, br ecc.) e la sua proprietà fa parte dei consigli di amministrazione di br altre multinazionali, che adottano tecniche commerciali di dubbia br legalità ( una su tutti la Tyson Foods, che con la sua tecnica di br allevamento di massa, e in spazi ridottissimi e malsani, di suini ha br causato il diffondersi dell’influenza aviaria). Oggi, la DPeL ha br sussidiarie in tutto il mondo – DePL Argentina, DePL Cina, br DePL China PTE  (Singapore), Deltapine Paraguay, Delta Pine de br Mexico, Deltapine Australia, Hebei Ji Dai Cottonseed Technology Company br (Cina), CDM Mandiyu in Argentina, Delta and Pine Land Hellas in br Grecia, DeM Brazil Algodao (Brasile) , DePL India, DePL br Mauritius Ltd., ecc. – che disegnano una ragnatela di interessi che br copre ogni angolo del pianeta. /p br p Traduzione di Manuel Zanarini br br Tante altre notizie su a title= www.ariannaeditrice.it href= http://www.ariannaeditrice.it/ www.ariannaeditrice.it /a /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.stampalibera.com/?p=13089e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p p br em /em /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4032&titolo_sotto=La Monsanto compra lazienda dei semi Terminator&ID_cat_new=99News ReikiCrop Circle 2nd June 2010 at Liddington Castle Updatehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4021&titolo_sotto=Crop Circle 2nd June 2010 at Liddington Castle Update&ID_cat_new=99 - Immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://medi8ing.wordpress.com/2010/06/05/crop-circle-2nd-june-2010-at-liddington-castle-update/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4021&titolo_sotto=Crop Circle 2nd June 2010 at Liddington Castle Update&ID_cat_new=99News ReikiInfluenza aviaria: il Consiglio de#039;Europa accusa le#039;Oms di provocato allarme e spreco di denaro pubblicohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4023&titolo_sotto=Influenza aviaria: il Consiglio d'Europa accusa l'Oms di provocato allarme e spreco di denaro pubblico&ID_cat_new=99 - span id= U24016214009680OE style= font-weight: bold; Denaro pubblico br sprecato e provocato allarme. /span Queste sono le due accuse che br vengono rivolte a chi ha deciso di dichiarare la pandemia per il virus br H1N1 e ha poi gestito i programmi di vaccinazione. Ad accusare br le#039;Organizzazione mondiale della sanità, ma anche le autorità sanitarie br sia a livello nazionale che delle#039;Unione europea per come hanno condotto br la questione delle#039;H1N1 sono i membri del Comitato per la salute br delle#039;Assemblea parlamentare del Consiglio de#039;Europa. br br span id= U2401621400968kLI style= font-weight: bold; n un rapporto br approvato oggi, frutto di sei mesi di inchieste e ricerche /span , il br Comitato sottolinea come dichiarando la pandemia si siano distorte le br priorità del settore della salute pubblica, si siano sprecate ingenti br somme di denaro e si abbia creato un allarme ingiustificato tra i br cittadini europei. In particolare il relatore del rapporto, il br parlamentare britannico Paul Flynn, ha definito i programmi di br vaccinazione come medicamenti placebo su larga scala . br p br span id= U2401621400968R8H style= font-weight: bold; Nel documento br viene puntato il dito contro la grave mancanza /span di trasparenza br del processo che ha portato le#039;Oms a dichiarare la pandemia e viene br denunciato il rifiuto di questa organizzazione e delle agenzie Ue br coinvolte a fornire ai parlamentari le informazioni necessarie a fugare br un qualsiasi dubbio sul possibile conflitto di interessi degli esperti br di cui si servono ma che allo stesso tempo collaborano anche con le br industrie farmaceutiche. Nel rapporto, che verrà dibattuto e votato br dalle#039;Assemblea riunita in sessione plenaria alla fine di giugno, si br raccomanda di rivedere i metodi di lavoro delle#039;Oms e di trovare i br sistemi per assicurare che nessun interesse privato possa in alcun modo br interferire con le scelte di questa organizzazione. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-06-04/oms-allarme-pandemia-h1n1-170600.shtml?uuid=AYgcOtvBe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4023&titolo_sotto=Influenza aviaria: il Consiglio d'Europa accusa l'Oms di provocato allarme e spreco di denaro pubblico&ID_cat_new=99News ReikiA/H1N1, allarmismo ingiustificatohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4024&titolo_sotto="A/H1N1, allarmismo ingiustificato"&ID_cat_new=99Consiglio de#039;Europa su gestione pandemia - Le#039;allarme sulla strong pandemia di influenza A/H1N1 /strong è stato br uno spreco di denaro pubblico e un strong ingiustificato allarmismo /strong br sui rischi corsi dai cittadini europei. Ee#039; le#039;impietoso giudizio del br Comitato per la salute delle#039;Assemblea parlamentare del strong Consiglio br de#039;Europa /strong in un rapporto approvato venerdì. Nel documento si strong critica br duramente /strong la gestione della pandemia da parte delle#039;Oms, ma br anche delle agenzie delle#039;Ue e dei governi nazionali. br br p Nel documento, che verrà dibattuto dalle#039;Assemblea alla fine di br giugno, si sottolinea che ci sono e#039;e#039;prove schiaccianti che la br pericolosità del H1N1 è stata enormemente gonfiatae#039;e#039;. Il parlamentare br britannico, strong Paul Flynn /strong , relatore del rapporto, ha br dichiarato che quella delle#039;H1N1 e#039;e#039;è stata una pandemia che non è mai br avvenutae#039;e#039; e ha descritto i programmi di vaccinazione come e#039;e#039;medicinali br placebo su vasta scalae#039;e#039;. br strong br /strong Nelle#039;adottare il br rapporto il Comitato ha evidenziato la grave mancanza di trasparenza nel br processo che ha portato alla dichiarazione della pandemia. In br particolare si punta il dito contro le#039;Oms e le agenzie Ue che non sono br state pronte a dare ai parlamentari le informazioni che avrebbero potuto br fugare i dubbi sul conflitto di interesse di alcuni esperti che br collaborano con le#039;Oms e altre istituzione ma allo stesso tempo anche con br le industrie farmaceutiche. br br strong Organizzazione mondiale br della sanità nel mirino del em British Medical Journal br /em /strong In br un articolo sul tema della pandemia da virus A/H1N1: a parere degli br autori, Fiona Godlee, direttore responsabile della rivista scientifica, e br gli esperti del em Bureau of Investigative Journalism /em britannico, br gli scienziati-consulenti che nel 2004 hanno redatto la linee guida br chiave delle#039;Oms, in cui si consiglia ai governi di fare scorta di br farmaci in caso di pandemia influenzale, erano stati precedentemente br pagati, per altri lavori, da alcune aziende farmaceutiche produttrici br dei medicinali in questione. I tre scienziati avevano infatti svolto - o br svolgevano - consulenze e ricerche per Roche e GlaxoSmithKline, br produttori rispettivamente dei farmaci contro le#039;influenza A Tamiflu e br Relenza. br br Alcuni Paesi, come la Polonia, si sono rifiutati di br acquistare vaccini e antivirali in grandi quantità quando le#039;Oms dichiarò br la pandemia. Ma altri, come la Francia e la Gran Bretagna, si ritrovano br oggi con ingenti scorte non utilizzate di questi prodotti e con br contratti da rivedere con le aziende farmaceutiche. Soltanto il 20% dei br prodotti acquistati durante le#039;emergenza pandemica dello scorso anno br infatti sarebbero stati effettivamente utilizzati dagli Stati membri br delle#039;Unione europea. Intanto, le industrie hanno tirato le loro somme e br ottenuto grandi profitti: circa strong dieci miliardi /strong di br dollari solo per i vaccini. Data le#039;enormità dei costi pubblici e dei br profitti privati originati dalla pandemia, sembra a questo punto br importante assicurarsi che le decisioni delle#039;Oms non siano state guidate br da interessi commerciali. I ricercatori coinvolti hanno confermato i br fatti ma hanno anche sottolineato di non averli mai nascosti. /p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo483291.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); strong Fonte /strong /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4024&titolo_sotto="A/H1N1, allarmismo ingiustificato"&ID_cat_new=99News ReikiSANTA MARIA De#039;ADIGEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4025&titolo_sotto=SANTA MARIA D'ADIGE&ID_cat_new=99Compare un altro cerchio nel grano Questa volta sono tre anelli concentrici - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://mattinopadova.gelocal.it/dettaglio/disegnato-nella-notte-un-altro-cerchio-nel-grano-sono-3-anelli-concentrici/2056454e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4025&titolo_sotto=SANTA MARIA D'ADIGE&ID_cat_new=99News ReikiI crop circles di Basianohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4026&titolo_sotto=I crop circles di Basiano&ID_cat_new=99 - Immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/05/30/foto/i_crop_circles_di_basiano-4448997/1/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4026&titolo_sotto=I crop circles di Basiano&ID_cat_new=99News ReikiPadova. Gigantesco sole celtico nei campi di grano: Ufo o burla leghista?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4015&titolo_sotto=Padova. Gigantesco sole celtico nei campi di grano: Ufo o burla leghista?&ID_cat_new=99 - br Articolo con video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=104622esez=NORDESTe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br br h1 br /h1http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4015&titolo_sotto=Padova. Gigantesco sole celtico nei campi di grano: Ufo o burla leghista?&ID_cat_new=99News ReikiIl tesoro di Saqqarahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4016&titolo_sotto=Il tesoro di Saqqara&ID_cat_new=99 - Foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/esteri/2010/05/30/foto/archeologia_il_tesoro_di_saqqara-4442445/1/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4016&titolo_sotto=Il tesoro di Saqqara&ID_cat_new=99News ReikiVoragine e paura in centro Americahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4017&titolo_sotto=Voragine e paura in centro America&ID_cat_new=99 - Foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/ambiente/2010/06/01/foto/uragano_agatha_centro_america_in_ginocchio-4488846/1/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4017&titolo_sotto=Voragine e paura in centro America&ID_cat_new=99News ReikiAtlantide? Distrutta dall’atomica. Uno studio profondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4027&titolo_sotto=Atlantide? Distrutta dallatomica. Uno studio profondo&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2010/05/28/atlantide-distrutta-dallatomica-uno-studio-profondo/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4027&titolo_sotto=Atlantide? Distrutta dallatomica. Uno studio profondo&ID_cat_new=99News ReikiTredici cerchi nel grano a Basiano Folla per vedere le tracce di alienihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4019&titolo_sotto=Tredici cerchi nel grano a Basiano Folla per vedere le tracce di alieni&ID_cat_new=99 - Articolo con foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/267069/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4019&titolo_sotto=Tredici cerchi nel grano a Basiano Folla per vedere le tracce di alieni&ID_cat_new=99News ReikiUn esercito contro gli alienihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4020&titolo_sotto=Un esercito contro gli alieni&ID_cat_new=99La follia su Internet: Popolo della Terra arrivano, armiamoci . Alcuni sono convinti che i Rettiliani governino già il nostro pianeta spacciandosi per umani. La temuta fine del mondo nel 2012 è la data in cui si riveleranno. - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2010/05/31/1164799-esercito_contro_alieni.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4020&titolo_sotto=Un esercito contro gli alieni&ID_cat_new=99News ReikiScoperto le#039;arsenale dei nuragicihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4018&titolo_sotto=Scoperto l'arsenale dei nuragici&ID_cat_new=99L’importante ritrovamento a San Salvatore tenuto a lungo segreto per evitare il saccheggio - Sono riemerse da un passato antichissimo per raccontare un inedito br capitolo della storia ogliastrina. Sono le diciannove asce in bronzo br rinvenute nelle#039;insediamento di San Salvatore, sito archeologico che br domina la costa di Tortolì, e custodite per pochi giorni nella sede br dalla Guardia di Finanza ad Arbatax per il timore dei tombaroli. Le br armi, preziosissima testimonianza della civiltà nuragica, hanno poi br preso la strada della Sovrintendenza dei beni archeologici di Nuoro. br br Il clamoroso rinvenimento risale a tempo addietro ma tutto è stato br accuratamente nascosto proprio per evitare che i tombaroli br saccheggiassero il sito prima del completamento degli scavi. La notizia è br rimasta talmente segreta che del rinvenimento dei reperti non è stata br informata neanche le#039;amministrazione comunale della cittadina. «Le#039;abbiamo br saputo di straforo - fanno sapere dal palazzo municipale di via br Garibaldi - e abbiamo subito inviato lettera di protesta al sindaco di br Villagrande, comune capofila del Piano integrato de#039;area archeologico, br chiedendo di essere messi al corrente di ogni fatto importante che si br verifica alle#039;interno del sito di San Salvatore, soprattutto in presenza br di notizie positive come quella del rinvenimento delle asce». br br Il rinvenimento è stato effettuato dalle#039;équipe che si sta occupando br della campagna di scavi finanziata attraverso il Pia e coordinata dal br direttore della Sovrintendenza, le#039;archeologa Maria Ausilia Fadda. Nel br progetto, che punta alla valorizzazione del patrimonio archeologico br ogliastrino, sono coinvolti i comuni di Villagrande con Se#039;Arcu e is br Forros e di Lanusei con Selene. Il sito di Se#039;ortali e su Monte, a br maggior ragione dopo la recente scoperta, viene considerato di grande br interesse dagli studiosi. Il complesso comprende un nuraghe monotorre br con antemurale ed un piccolo villaggio. A poca distanza del complesso si br trovano anche una tomba di giganti e tre menhir, a testimonianza del br fatto che le#039;insediamento appartiene a età diverse. In passato ha br riservato altre, interessanti scoperte. Uno scavo, effettuato negli anni br 1990 e 1991 dalla stessa Maria Ausilia Fadda ha permesso di riportare br alla luce numerose capanne alle#039;esterno delle#039;antemurale e di alcune br strutture che si addossano alla cinta muraria. In due capanne circolari br con al centro dei focolari è stata riscontrata la presenza di utensili br come ceramiche, macine e pestelli. Sempre nelle#039;area sono stati riportati br alla luce nove siloi per la conservazione di derrate alimentari. Il br rinvenimento di numerosi resti di granaglie ha indotto gli esperti a br ritenere che le#039;accumulo di surplus fosse destinato agli scambi e quindi br il sito di Se#039;ortali e su Monte potesse essere un importante snodo br commerciale. Ora con la scoperta delle#039;armeria nuragica è facile br ipotizzare che a protezione del complesso che si trova a due passi dalla br spiaggia di Orrì vi fosse una guardia armata. br br Il Pia archeologico ogliastrino, partito nel lontano 2001 con una br dote di sei miliardi delle vecchie lire, è andato incontro a diverse br vicissitudini che ne hanno bloccato le#039;iter e rallentato le#039;attuazione br delle#039;Accordo di programma. Ma ora grazie alle#039;intervento, considerato br une#039;occasione une#039;occasione di sviluppo turistico ed economico, si potrà br approfondire una capitolo della storia millenaria di questa terra e del br sito di San Salvatore, uno dei rari esempi di nuraghe realizzati a poca br distanza dal mare. br br GIUSY FERRELI br br br br 30/05/2010 br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.provincia.ogliastra.it/notizia.php?tipo=rassegnaeid=13234e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4018&titolo_sotto=Scoperto l'arsenale dei nuragici&ID_cat_new=99News ReikiNU: Nuovo Universo e Riscrittura della Realtà sulla Fondazione Globale Un Evento Mondiale ADESSOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4009&titolo_sotto=NU: Nuovo Universo e Riscrittura della Realt sulla Fondazione Globale Un Evento Mondiale ADESSO&ID_cat_new=99 - Leggi a href= javascript:window.open(e#039;http://www.liberamenteservo.it/nuova%20scienza/Ananda%20bosman_nuovo%20universo_27%20maggio%202010.pdfe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4009&titolo_sotto=NU: Nuovo Universo e Riscrittura della Realt sulla Fondazione Globale Un Evento Mondiale ADESSO&ID_cat_new=99News ReikiNapoli, “Ho visto i cerchi nel grano”: giallo per un avvistamento di ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4010&titolo_sotto=Napoli, Ho visto i cerchi nel grano: giallo per un avvistamento di ufo&ID_cat_new=99 - In cielo ha visto due grandi sfere di fuoco, poi a terra sono stati br trovati cerchi concentrici. E’ giallo sul possibile avvistamento, da br parte di un operatore ecologico, a Crispano, nel napoletano, di oggetti br non identificati in aria. br p La notizia ha fatto il giro del paese e molte persone si sono riunite br nella zona, che ora viene transennata da carabinieri e polizia br municipale, dove sono stati scoperti i ‘reperti’ dell’avvistamento. br Protagonista della vicenda un operatore ecologico di 42 anni che, alle 2 br di notte, mentre stava raccogliendo i rifiuti in via Cancello ha visto – br almeno questo ha riferito ai carabinieri – ad alta quota due sfere di br colore rosso vivo di un metro ciascuna che, dopo essere rimaste br immobili, hanno successivamente preso, con manovre veloci, direzioni br opposte. /p br p In seguito ad un sopralluogo, i militari del nucleo radiomobile della br compagnia di Casoria hanno trovato a terra, nella zona vicina allo br stadio di Crispano, dei cerchi concentrici e tracce di schiacciamento br dell’erba. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/napoli-cerchi-grano-avvistamento-ufo-397124/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4010&titolo_sotto=Napoli, Ho visto i cerchi nel grano: giallo per un avvistamento di ufo&ID_cat_new=99News ReikiScoperta a Vetulonia la prima Domus etrusca in Italiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4011&titolo_sotto=Scoperta a Vetulonia la prima Domus etrusca in Italia&ID_cat_new=99 - p (Adnkronos) - e#039;e#039;Si tratta dei resti migliori che siano mai stati br trovati in Italia - ha spiegato la direttrice del museo civico br archeologico Isidoro Falchi di Vetulonia, Simona Rafanelli, oggi durante br una conferenza stampa - e che rappresentano une#039;importanza incredibile br dal punto di vista archeologico e storico, perchee#039; ci permettono br finalmente di venire a conoscenza di nuove tecniche legate alle#039;edilizia br etrusca che fino ad oggi non conoscevamo. Oggi qui si riscrive la br storia. Ee#039; un caso unico in Italia anche perchee#039; con quello che abbiamo br trovato fino ad oggi saremmo in grado di ricostruire tutta la casa per br interoe#039;e#039;. /p br p Gli archeologi hanno rinvenuto anche una specie di altarino, dove br erano adagiate sei monete, un e#039;e#039;piccolo tesorettoe#039;e#039; per le#039;epoca, romane e br etrusche. Vetulonia in quel periodo storico batteva infatti moneta per br cui ee#039; possibile ipotizzare che fosse questa la ragione che permise a br questa e#039;e#039;Domuse#039;e#039; di non essere ancora stata rasa al suolo dalle guerre br sillane, che invece avevano giae#039; devastato parte delle#039;Etruria. /p br p Questa per le#039;epoca rappresenta una casa di una grande importanza br nella societae#039;, appartenente senza dubbio ad un signore del paese. Era br destinata sia ad abitazione che ad attivitae#039; commerciale. Ee#039; stato br possibile scoprire che con molta probabilitae#039; nel corso della vita di br questa casa sono state anche fatte modifiche e ingrandimenti. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=419531e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4011&titolo_sotto=Scoperta a Vetulonia la prima Domus etrusca in Italia&ID_cat_new=99News ReikiIl piccolo mistero dei cerchi nel grano E ce#039;è chi parla di Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4012&titolo_sotto=Il piccolo mistero dei cerchi nel grano E c' chi parla di Ufo&ID_cat_new=99 - div class= autore-girata Nadia Bergamini br /div br br div class= luogo-girata torino /div br br A vederlo dall’alto sembra un serpente. Che si br attorciglia su se stesso, quasi a formare una spirale. Quattordici br cerchi e una mezzaluna, sono comparsi ieri mattina in un campo di grano br a San Benigno. br br Zona del Goriglietto, area isolata: lontana dal br centro abitato e dalle strade principali. Il posto ideale per mettere br in atto, quella che a prima vista, sembrerebbe una gran bella burla. br Devono aver lavorato sodo, gli «artisti» e ce la devono aver messa br proprio tutta per far sembrare quel loro capolavoro un mistero da br studiare e fotografare, capace di richiamare curiosi e sostenitori br delle tesi più fantasiose. Ufologi e cultori di misteri vari. Opera br riuscita, non c’è dubbio. I cerchi sono perfetti, il grano piegato a br regola d’arte e i cerchi di maggiori dimensioni non hanno punti br d’entrata o di uscita tanto da sembrare davvero piovuti dal cielo. br br «La br sera prima mio marito aveva lavorato nel campo vicino – racconta la br proprietaria del terreno del mistero, Anna Senatore – e non c’era nulla br di strano». Pietro Vanera, suo marito, parla di disastro: «Ci hanno br causato un gran bel danno economico: se solo scopro chi è stato...». Sua br moglie è preoccupata: «in paese lo hanno saputo subito che c’erano br quei cerchi: c’è stato tutto il giorno un bel via -vai nel prato. Io so br già come finirà: il campo verrà tutto calpestato e addio raccolto». br br Qualche br curioso, a dire il vero, si è spinto fin là, armato di macchina br fotografica: «Indimetibaile. Sono gli alieni, non c’è dubbio». L’uomo br che ha scoperto l’insolita creazione artistica è Enrico Olivero. Dice: br «Quando sono tornato in paese, al bar ne parlavano già tutti: non br capisco come abbiano fatto a saperlo». br br Scettici e amanti del br mistero ora si dividono. C’è già qualcuno che giura di aver visto br strane luci e movimenti nel cielo di San Benigno nella notte fra br martedì e mercoledì. C’è chi parla di avvistamenti nei giorni br precedenti e chi con una scollata di spalle tira dritto: «Roba da br creduloni». br a href= javascript:window.open(e#039;http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/227782/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4012&titolo_sotto=Il piccolo mistero dei cerchi nel grano E c' chi parla di Ufo&ID_cat_new=99News ReikiNuovi Crop!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4013&titolo_sotto=Nuovi Crop!&ID_cat_new=99 - a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2010/wilton/wilton2010a.html http://www.cropcircleconnector.com/2010/wilton/wilton2010a.html /a br br br br a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2010/Yarnbury/Yarnbury2010a.html http://www.cropcircleconnector.com/2010/Yarnbury/Yarnbury2010a.html /a br br br br a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2010/stonehenge/stonehenge2010a.html http://www.cropcircleconnector.com/2010/stonehenge/stonehenge2010a.html /a br br br br a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2010/oldsarum/oldsarum2010a.html http://www.cropcircleconnector.com/2010/oldsarum/oldsarum2010a.html /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4013&titolo_sotto=Nuovi Crop!&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA / Scienzati Usa studiano i Maya con la tecnologia Nasa e scoprono che la vera data della profezia non è il 2012http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4007&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA / Scienzati Usa studiano i Maya con la tecnologia Nasa e scoprono che la vera data della profezia non il 2012&ID_cat_new=99 - La fine del mondo calcolata dai Maya per il 2012? br br Due  archeologi americani, tra i massimi conoscitori della popolazione  precolombiana, rivelano che in realtà la vera data dell’antica profezia è br un’altra. Arlen e Diane Chase illustrano per il Sussidiario come,  grazie alla tecnologia spaziale fornita dalla Nasa, sono riusciti ad addentrarsi nei segreti e nei misteri dei Maya come nessuno era mai br br riuscito a fare prima. Il loro obiettivo era infatti realizzare la mappa br dell’antica città di Caracol, in Belize, che è però br br coperta dalla giungla. br br br br E in 25 anni, armati di machete, Arlen e Diane Chase erano riusciti a br realizzare la mappa soltanto di 23 chilometri quadrati. Mentre con una br tecnologia basata sull’uso del br br laser, dettaLIDAR, montata su un aereo bimotore, sono br br riusciti in 24 ore a ricostruire tridimensionalmente a computer l’intera br città di Caracol, per un’area totale di 177 chilometri quadrati. Il  commento a caldo di Diana Chase è stato: «Siamo stupefatti. L’uso del  Lidar rivoluzionerà l’archeologia Maya allo stesso modo in cui lo hanno fatto la datazione al carbonio negli anni ’50 e l’interpretazione dei  geroglifici Maya negli anni ’80 e ’90». br br br br Professori Arlen e Diane Chase, perché secondo voi il LIDAR rivoluzionerà le nostre conoscenze sui Maya? br br br br Il LIDAR rivoluzionerà le nostre idee sui Maya per la sua capacità di rappresentare globalmente un territorio br br antico. Finora, i ricercatori dovevano limitarsi a campioni parziali senza poter contestualizzare pienamente i dati archeologici. Il LIDAR ci br permette ora di vedere l’intero insediamento e il territorio circostante e ci consentirà di individuare le differenze territoriali tra i Maya e i confini tra le antiche entità politiche. br br E’ vero che gli astronomi dei Maya hanno predetto che il mondo finirà il  br 22 dicembre 2012? br br br br La profezia sul 2012 è una costruzione della moderna «new age». L’attuale ciclo temporale maya finirà attorno br br all’anno 4.946 del nostro calendario. Il 22 dicembre del 2012 per il calendario maya sarà il 13.0.0.0.1 (cioè una data qualsiasi senza nessun br valore simbolico, Ndr) e quel giorno quindi nel mondo tutto sarà tranquillo. br br br br L’astronomia maya, cui di recente sono stati dedicati diversi libri e film, era davvero così avanzata come br si pensa? br br br br L’astronomia maya era molto avanzata. I loro scienziati praticavano osservazioni dirette e dettagliate del cielo br e le loro rilevazioni dei cicli dei vari pianeti erano registrate nei br br loro codici cartacei e nei geroglifici sulla pietra. br br br br Per la comunità scientifica, qual è la cosa più difficile da spiegare sulla civiltà maya? br br br br La cosa più difficile da spiegare è quanto questa civiltà fosse grande e complessa. Dato che finora avevamo avuto a che fare solo con campioni del loro passato, ma mai con una br br visione globale, gli scienziati hanno creato diversi modelli per br br spiegare come la loro società sia scomparsa. Le informazioni del LIDAR ci aiuteranno a perfezionare la nostra conoscenza di questo antico popolo, proprio perché fornisce un contesto completo. br br br br Avete scoperto qualcosa di nuovo sullo sviluppo tecnologico dei Maya? br br br br Tutto il paesaggio attorno a Caracol è stato completamente modificato dall’azione dell’uomo, detta anche antropogenica. Gli antichi abitanti dovevano avere una relazione intima br br con l’ambiente circostante e gestivano molto attentamente i terreni e i flussi di acqua nel territorio. br br In queste rilevazioni o in precedenti studi, avete scoperto qualche br prova di sacrifici umani presso i Maya? br br br br Sì, a Caracol abbiamo rinvenuto delle prove archeologiche dei sacrifici umani realizzati dai Maya. I sacrifici br umani facevano parte della loro antica religione, come è stato confermato da un punto di vista archeologico. br br br br br br IL LIDAR può aiutarci a capire le ragioni della scomparsa della civiltà Maya? br br br br I dati ricavati con il LIDAR ci aiuteranno a comprendere quanto intensamente i Maya abbiano utilizzato e br modificato il loro territorio. Questo, a sua volta, potrà aiutarci a capire perché abbiano abbandonato certe aree. E’ importante specificare, br tuttavia, che la loro decadenza non fu un processo uniforme e si sviluppò su più di 150 anni. I dati del LIDAR ci consentiranno di individuare come hanno influito su questo processo le differenze territoriali. Inoltre, in alcune zone non vi fu alcuna scomparsa dei Maya. br br br br Caracol si estendeva per 177 Km quadrati, quasi come Boston (232,2 Km quadrati). Perché era così grande? br br br br Caracol era così grande perché questa era la caratteristica dell’urbanistica Maya. A differenza delle moderne br br città occidentali, i Maya incorporavano la loro agricoltura nelle città, br e Caracol può essere definita una forma di urbanismo «a bassa densità». br Questa definizione di urbanismo è stata usata da Roland Fletcher per la br città di Angkor Wat, in Cambogia, che si estende per oltre 1000 Km br br quadrati. Le dimensioni di Caracol non sono anomale per le città Maya: br br Tikal, Calakmul e Coba erano all’incirca della stessagrandezza. br br Tuttavia, nessuna aveva la popolazione delle città moderne e Caracol, probabilmente la più grande città Maya, aveva circa 115.000 abitanti. br br Perché Caracol è stata definita una «città sostenibile»? br br br br La definizione di Caracol come città sostenibile deriva dalla presenza di terrazzamenti e serbatoi all’interno della città. I primi permettevano agli abitanti di far crescere il cibo di cui avevano bisogno e i numerosi serbatoi consentivano di immagazzinare l’acqua necessaria. Così l’intera città br br era «sostenibile». br br br br Perché il comunicato stampa definisce il LIDAR una «tecnologia br spaziale»? br br br br Il LIDAR è definito «tecnologia spaziale» perché la ricerca è stata finanziata dal Programma di Archeologia Spaziale della NASA. La ricerca comprendeva sia la rappresentazione IKONOS dai satelliti, sia quella LIDAR dai sorvoli; i br br risultati di quest’ultima si sono dimostrati molto superiori a quelli ottenuti da IKONOS. br br br br br br Chi ha permesso la realizzazione della vostra ricerca sulla città di Caracol? br br br br Il progetto archeologico su Caracol della University of Central Florida, che abbiamo diretto personalmente, rappresenta una collaborazione di lungo termine con l’Istituto di br br Archeologia del Belize. I fondi per la ricerca LIDAR a Caracol nel Belize, nel 2009 sono stati stanziati dalla Nasa a favore di John F. Weishampel, Arlen F. Chase e Diane Z. Chase. Il lavoro è stato facilitato dalla collaborazione dell’Istituto di Archeologia del Belize, br e specialmente di Jaime Awe e Brian Woodye. Ramesh Shrestha, K. Clint Slatton, Michael Sartori e William E. Carter del National Center for Airborne Laser Mapping, che hanno effettuato le rilevazioni aeree br br dell’area di Caracol e hanno elaborato i dati raccolti con Lidar. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsussidiario.net/News/Curiosita/2010/5/20/ARCHEOLOGIA-Scienzati-Usa-studiano-i-Maya-con-la-tecnologia-Nasa-e-scoprono-che-la-vera-data-della-profezia-non-e-il-2012/1/87529/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4007&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA / Scienzati Usa studiano i Maya con la tecnologia Nasa e scoprono che la vera data della profezia non il 2012&ID_cat_new=99News ReikiSardegna: Il radiotelescopio più grande de#039;Europahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4008&titolo_sotto=Sardegna: Il radiotelescopio pi grande d'Europa&ID_cat_new=99Tutto pronto in Sardegna per il montaggio delle#039;Srt, vento permettendo: paraboloide da 64 metri, pesante 500 tonnellate - div class= testonero12 style= margin-bottom: 5px; align= left b di br Enzo Vitale /b /div span class= testoArticoloG div class= dim5 id= testodim p ROMA (21 maggio) - Ee#039; come se dovesse partire lo br Shuttle. Anche in questo caso, infatti, sono fondamentali le condizioni br metereologiche, soprattutto quelle relative al vento. Nessun lancio br oltre le#039;atmosfera, dunque, ma per il a target= _blank href= http://www.srt.inaf.it/ Sardinia Radio Telescope /a , quella di br domani si annuncia come una data fondamentale. Una enorme gru dovrebbe br fissare il grande cesto di 64 metri di diametro alla base del br radiotelescopio più grande de#039;Europa, che sorgerà a San Basilio, in br provincia di Cagliari. «Si tratta di una gigantesca gru, probabilmente br la più grande al mondo - dicono i responsabili delle#039;Istituto nazionale br di astrofisica - che solleverà il grande paraboloide da 64 metri di br diametro e 500 tonnellate di peso, per installarlo sulla struttura br principale del radio telescopio, a 35 metri de#039;altezza». br br br br b Nessuna partenza oltre le#039;atmosfera, ma una delicata operazione /b che br ricorderà molto da vicino il lancio di una navetta spaziale. Una br cosiddetta finestra , come per i lanci della Nasa, infatti, si aprirà br solo domani mattina. «Il vento sta calando - è le#039;ultimo commento dei br responsabili delle#039;Inaf - il che può far presagire che il tentativo di br domani mattina (sabato 22), possa avvenire. La decisione finale però ci br sarà solo domani mattina stessa, verso le 6.30/7». br br br br b Sul sito /b a href= http://www.media.inaf.it/ b www.media.inaf.it /b /a b br due webcam aggiornate ogni dieci minuti /b permetteranno di seguire le br operazioni, aiutati da una descrizione scritta, anche#039;essa aggiornata br ogni dieci minuti. Per chi invece volesse vedere le#039;animazione br delle#039;avvenimento potrà collegarsi a target= _blank href= http://www.media.inaf.it/inaftv/?id=190 al sito Astrochannel br delle#039;Inaf /a . br br br br b Lo scorso gennaio lo strumento radioastronomico aveva rischiato br grosso /b in quanto, a causa del taglio dei fondi, non avrebbe potuto br pagare i costi di gestione, stimati in 3/4milioni di euro le#039;anno. br Fortunanatamente le#039;opera di salvataggio del più grande strumento per la br radiastronomia europeo ha avuto successo e i timori sembrano essere br svaniti. br br br br b «Il Sardinia Radio Telescope - è il commento dei responsabili di Asi e br Inaf /b - frutto di una collaborazione tra a target= _blank href= http://www.inaf.it/ Istituto nazionale di astrofisica /a e a target= _blank href= http://www.asi.it/ Agenzia spaziale italiana /a , br con il significativo supporto del Ministero delle#039;Istruzione, Università br e Ricerca e della Regione Sardegna, con i suoi 64 metri di diametro e br la particolare capacità di osservazioni in molteplici bande di br frequenza, rappresenta un gioiello scientifico e tecnologico unico in br Europa e secondo al mondo, frutto delle#039;eccellenza italiana che, nel br campo delle#039;astronomia e delle#039;astrofisica in particolare, vanta un br primato che dura da 400 anni». /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=103017esez=HOME_SCIENZAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4008&titolo_sotto=Sardegna: Il radiotelescopio pi grande d'Europa&ID_cat_new=99News ReikiGiove perde una striscia, ee#039; misterohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4014&titolo_sotto=Giove perde una striscia, e' mistero&ID_cat_new=99Una delle ipotesi più probabili è che la striscia marrone non sia scomparsa ma che sia nascosta da nubi più alte - ROMA - Giove non è più lo stesso: è scomparsa una delle due strisce  marroni che ne avvolgono le#039;Equatore, lasciando interdetti astronomi e  planetologi, che considerano le#039;evento un autentico mistero. br br La perdita non è da poco, considerando che la striscia scomparsa è larga il doppio della Terra. Stiamo controllando costantemente la situazione, ma non abbiamo ancora capito pienamente che cosa è  successo , ha detto il planetologo Glenn Orton, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa. br br La striscia scomparsa si chiama South Equatorial Belt (Set) e la sua assenza spicca chiaramente anche osservando il pianeta gigante del Sistema Solare con un telescopio relativamente piccolo. Una delle ipotesi ritenute più probabili è che la striscia marrone non sia scomparsa, ma che sia nascosta da nubi più alte. Secondo Orton è possibile che sopra la Seb si siano formate nubi di ammoniaca, generate br br da un cambiamento nella circolazione dei venti: materiale ricco di ammoniaca potrebbe essere finito sulla zona fredda della nube marrone e potrebbero essersi generate in questo modo delle nubi. br br In passato la Seb si è sbiadita spesso, anche se non era mai br br scomparsa. Recentemente è accaduto dal 1973 al 1975, poi nel 1989-90, nel 1993 e nel 2007. Anche questa volta ci si attende che la striscia torni ad essere visibili nelle#039;arco di un paio di anni, probabilmente  accompagnata da tempeste e vortici. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/05/23/visualizza_new.html_1795733403.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4014&titolo_sotto=Giove perde una striscia, e' mistero&ID_cat_new=99News ReikiLe bolle di luce? Solo allucinazionihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4004&titolo_sotto=Le bolle di luce? Solo allucinazioni&ID_cat_new=99il campo magnetico influenza la mente - h2 Studio delle#039;università di Innsbruck spiega la vera natura della br visione dei globi luminosi durante i temporali /h2 br span style= font-weight: bold; MILANO /span - Le bolle di luce br avvistate in varie occasioni, compresi i temporali, sono delle vere e br proprie allucinazioni. La sentenza che certamente lascerà alcuni br perplessi, arriva dall’Università austriaca di Innsbruck in seguito ad br un ricerca che voleva appunto chiarire la natura e gli effetti di questi br fenomeni interpretati talvolta con molta fantasia. br div id= rectangle right class= right !-- OAS AD e#039;180x150e#039;begin -- br script type= text/javascript br OAS_AD(e#039;Bottom1e#039;); br /script !-- ghost -- br !-- OAS AD e#039;180x150e#039; end -- br br br br /div br p br span style= font-weight: bold; LE CARATTERISTICHE /span - Intanto le br caratteristiche: si tratta di bolle di dimensioni diverse, anche più br piccole di un pallone da calcio che danzano nell’aria, vivono pochi br secondi o al massimo qualche minuto e poi scompaiono, si dissolvono nel br nulla. Ad accenderli possono essere anche i fulmini. Però non esistono: br sono delle allucinazioni che vediamo con i nostri occhi ma sono br fabbricate dalla mente. La causa nei dettagli è da decifrare ma secondo br Joseph Peer e Alexander Kendl autori dello studio queste visioni br sarebbero innescate da piccoli campi magnetici fluttuanti creati da br un’atmosfera satura di elettricità come, ad esempio, durante o in br prossimità dei temporali. La conclusione è emersa da esperimenti br condotti in laboratorio dai due scienziati i quali hanno fatto girare br intorno alla testa dei pazienti una bobina attraversata da corrente br generando dei campi magnetici i quali attivavano i neuroni. Il br risultato della Transcranial magnetic stimulation (TMS) come hanno br battezzato il test, è che gli occhi del soggetto vedevano fili di luce, br bolle luminose, ovali brillanti di ogni genere. L’indagine ha stabilito br anche che il soggetto può avere queste allucinazioni quando si trova ad br una distanza tra i 20 e i 200 metri dal campo magnetico «il quale – br spiega Thomas Kammer, neurologo dell’università tedesca di Ulm che ha br partecipato alla ricerca – può provocare effetti neurali molto br interessanti coinvolgendo in particolare i neuroni della retina più br sensibili di altri ai campi magnetici». /p !-- google_ad_section_end -- br p class= footnotes br a href= http://www.corriere.it/quotidiano/archivio/giovanni_caprara.shtml Giovanni br Caprara /a br br br strong 18 maggio 2010 /strong /p p class= footnotes a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_maggio_18/bolle-di-luce-giovanni-caprara_424a97de-628c-11df-92fd-00144f02aabe.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br strong /strong /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4004&titolo_sotto=Le bolle di luce? Solo allucinazioni&ID_cat_new=99News ReikiMessico/ Chiapas, scoperta una tomba vecchia di 2.700 annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4005&titolo_sotto=Messico/ Chiapas, scoperta una tomba vecchia di 2.700 anni&ID_cat_new=99Dimostra che sepoltura in piramidi non deriva da cultura maya - strong Città del Messico, 18 mag. (Ap) - /strong Importante scoperta br archeologica nel Messico: un gruppo di ricercatori ha rinvenuto una br tomba vecchia di 2.700 anni, forse la più antica della Mesoamerica, br termine con il quale Paul Kirchhoff definì le molte culture che per tre br millenni (1500 b.C. al 1519 d.C.) si succedettero nelle#039;area compresa fra br le piane desertiche del Nordamerica e le#039;Honduras orientale. Le#039;annuncio è br stato dato dalle#039;Istituto nazionale di antropologia e storia (INAH). br br br La scoperta è avvenuta alle#039;interno di una piramide nella zona br archeologica di Chiapa de Corzo, nello Stato del Chiapas, sud del Paese. br La prima tomba scoperta è quella di un uomo di una cinquantina de#039;anni, br con abiti sontuosi, probabilmente un sacerdote o un uomo di potere. Al br suo fianco mille perle di giada, orecchini e bracciali, sulla bocca una br conchiglia e ornamenti di giada ai denti. Vicino alle#039;uomo i ricercatori br hanno trovato tracce di un neonato e di un adolescente, forse frutto di br un sacrificio. In une#039;altra tomba nei pressi gli archeologi hanno br rinvenuto i resti di una donna, anche#039;essa di una cinquantina de#039;anni. br br br Questa scoperta permette di affermare che la tradizione meso-americana br di utilizzare le piramidi come luogo di sepoltura è molto più antica di br quanto si pensasse e che non deriva dalle#039;epoca maya , ha sottolineato br le#039;Istituto. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.apcom.net/newsesteri/20100518_090235_44d4127_88594.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4005&titolo_sotto=Messico/ Chiapas, scoperta una tomba vecchia di 2.700 anni&ID_cat_new=99News ReikiGesù sepolto in India Leggenda buddista in stile Indiana Joneshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4006&titolo_sotto=Ges sepolto in India Leggenda buddista in stile Indiana Jones &ID_cat_new=99TORINO. Alla fiera del libro arriva Holger Kersten, forte di quattro milioni di copie vendute A Sringar, capitale del Kashmir, pellegrini di tutte le fedi sulla «tomba di Yuz Asaf». Scoperti testi sacri e incisioni antiche della crocifissione - p br Sono stati scritti almeno centomila libri sulla vita di Gesù, ma il br mistero rimane. Disse Albert Schweitzer: «Il cristianesimo moderno deve br essere sempre pronto a confrontarsi con la possibilità che la figura br storica di Gesù venga svelata». br Sulle#039;esistenza di Gesù non vi sono br dubbi, anche se le testimonianze — a prescindere dai vangeli canonici e br apocrifi — sono pochissime (vedi articolo in basso). Solo gli br evangelisti tramandano notizie della sua vita, dei suoi miracoli e br messaggi. Ma cosa ce#039;è di storico? Ernst Käsemann, studioso di Tubinga br del Nuovo Testamento, ha scritto: «È disarmante quanto poco possa essere br considerato autentico. Tutto quello che può essere attribuito con buon br grado di certezza al vero Gesù storico sono alcune parole del Sermone br della Montagna, alcune parabole, il confronto con i farisei, e altre br frasi sparse». br Abbondano gli «storici» pronti ad avventurarsi su un br terreno che da 2.000 anni sfida le intelligenze migliori, ma anche br quelle così-così. Le#039;ultimo è, stile Indiana Jones, Holger Kersten nel br suo libro [FIRMA]La vita di Gesù in India (Verdechiaro Edizioni, 148 br pagine, 20 euro), presentato dalle#039;autore al salone del libro di Torino br con la seguente autopubblicità: «La verità sulla sacra sindone». Bum. La br tesi: Cristo non morì sulla croce. Riuscì a sopravvivere e si rifugiò br in India, dove ce#039;è la sua tomba. br Il dato di fatto è che a Srinagar, br capitale del Kashmir indiano, ce#039;è un edificio conosciuto da tempi br immemorabili come «la tomba di Gesù» (vedi il riquadro a destra). br Nessuno ha mai accertato se, nel presunto sacello, ci siano resti umani. br Ma la leggenda dice così. Le#039;autore ha indagato; da dilettante, ma br appassionato. Voleva aprire la «tomba», racconta, ma i fedeli del sito br gliele#039;hanno impedito. La sua passione per i tema inizia nel 1979, auando br prese le#039;aereo per Bombay. Proseguì in treno e in autobus sino ai piedi br delle#039;Himalaya, a Dharamsala, sede del Dalai Lama, guida dei buddisti br tibetani in esilio, dal quale ottenne una presentazione per il monastero br di Hemis, al fine di consultarvi antichi manoscritti. Seppe che non br esistevano più. Ce#039;era solo un vecchio diario del XIX secolo in cui si br ricorda che furono mostrati ad alcuni missionari cristiani. Dopo il loro br racconto sulla morte di Cristo i monaci buddisti esclamarono: «Era br lui!» Le#039;incarnazione di Padmassambhava, il Prezioso Maestro. Alle#039;epoca br di Cristo il messaggio di Budda era noto in Siria, Egitto e Grecia. br Forse idee buddiste si erano diffuse anche in Giudea e Galilea. Due br secoli prima era nato «un movimento mistico fra gli ebrei di Alessandria br e di Palestina», riferisce Kersten. «In Egitto questi mistici erano br chiamati Terapeuti; i loro fratelli spirituali in Palestina erano noti br come Esseni e Nazareni», parola che non deriverebbe da Nazareth, ma br dalle#039;aramaico nazar: osservare, osservante. La parola Therapeut br significa «uno che amministra». Erano dei guaritori e la loro comunità, br alla periferia di Alessandria, era stata influenzata dai monaci buddisti br da cui avevano assimilato alcune regole: non mangiavano carne, vivevano br poveramente in comunità, spruzzavano la testa con latte e acqua dopo la br confessione dei peccati. Terapeuti ed Esseni avevano in comune alcuni br di questi riti e stili di vita. br Le#039;ipotesi che Gesù avesse conosciuto br il buddismo attraverso gli Esseni o i Terapeuti non è nuova. Holger br Kersten ritiene prova del soggiorno indiano di Gesù il nono volume dei br Purana, datato fra il terzo e il settimo secolo d.C. Il testo narra come br gli Israeliti raggiunsero le#039;India e Shalivahana, potente re dei Shaka, br sul trono nel 50 d.C., vide nelle montagne degli Huma un uomo di br belle#039;aspetto. «Aveva un corpo bianco e portava abiti bianchi». Alla br domanda chi fosse, rispose: «Sappi che io sono Ishaputra», in sanscrito br Figlio di Dio, «nato da una vergine, portatore degli insegnamenti ai br barbari. Dopo la purificazione dello spirito e aver ripulito il corpo br impuro, e aver cercato rifugio nelle preghiere del Naigama, le#039;uomo br arriverà ad adorare le#039;Eterno». Il re, udite quelle parole, si inchinò. br Nel Kashmir, secondo Kersten, vi sono altre tracce di Gesù. In una br pietra si legge: «In questo tempio Yuz Asaf annunciò la sua missione br profetica / Egli è Gesù, profeta dei figli de#039;Israele». Mullah Abidin br nella Storia del Kashmir (1413), tramandò: «Yuz Asaf venne dalla Terra br Santa fino a questa valle e annunciò di essere un profeta. Fu un br perfetto esempio di pietà e di virtù». Yuz Asaf deriva da Budasaf, br facilmente riconoscibile come Bodhisattva: «essere illuminato».  /p p br br Attilio Mazza /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.bresciaoggi.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/152084__ges_sepolto_in_india_leggenda_buddista_in_stile_indiana_jones/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p p br br b br br /b br br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4006&titolo_sotto=Ges sepolto in India Leggenda buddista in stile Indiana Jones &ID_cat_new=99News ReikiCrop Circle vicino a Stonehenge 9-10 Maggio 2010http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4001&titolo_sotto=Crop Circle vicino a Stonehenge 9-10 Maggio 2010&ID_cat_new=99 - object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/IQmZ96ql69oehl=it_ITefs=1ecolor1=0xe1600fecolor2=0xfebd01eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/IQmZ96ql69oehl=it_ITefs=1ecolor1=0xe1600fecolor2=0xfebd01eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object br br div class= box_header is_bigbox_header br div class= header_center br div class= dmco_box left_title br h1 class= dmco_title span class= title title= ball br of light over stonehenge 10th May 2010 ball of light over stonehenge br 10th May 2010 /span /h1 object width= 480 height= 360 param name= movie value= http://dailymotion.virgilio.it/swf/video/xd9tqt /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowScriptAccess value= always /param embed type= application/x-shockwave-flash src= http://dailymotion.virgilio.it/swf/video/xd9tqt width= 480 height= 360 allowfullscreen= true allowscriptaccess= always /embed /object br br br /div br /div br /div brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4001&titolo_sotto=Crop Circle vicino a Stonehenge 9-10 Maggio 2010&ID_cat_new=99News ReikiIl computer e le analisi del dna riscrivono la vita di Tutankhamonhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4002&titolo_sotto=Il computer e le analisi del dna riscrivono la vita di Tutankhamon&ID_cat_new=99Le nuove rivelazioni emerse dalle indagini condotte dal noto egittologo Zahi Hawass - h2 La ricerca in un documentario in onda su Discovery Channel in due br puntate, sabato 8 e sabato 15 maggio /h2 b MILANO /b - Il mitico re Tut, il faraone Tutankhamon, non è figlio br della bellissima Nefertiti, bensì della assai meno leggendaria Mummia br KV35YL. Inoltre, ha avuto due figlie, nate morte dalla sorellastra br Ankhesenamon, i cui feti sono stati trovati in una tomba nella Valle dei br Re. E ancora: il faraone morì di una forma di malaria associata alla br Malattia di Kohler, una patologia rara che distrugge il tessuto osseo, br in particolare quello del piede. Sono queste alcune delle più recenti br rivelazioni sulla vita e la morte di Tutankhamon, emerse dalle indagini br condotte dal noto egittologo Zahi Hawass. Indagini che hanno lasciato il br terreno dell’archeologia classica per abbracciare le moderne tecniche br di indagini forensi, le stesse che vengono utilizzate dalle polizie br scientifiche di tutto il mondo e rese celebri da serie tv tipo span style= font-style: italic; Csi /span , che prevedono l’utilizzo di br computer e analisi genetiche. E proprio dai campioni del dna del faraone br sono giunte molte delle risposte che la storia attendeva da secoli. br Questa lunga e intesa fase di ricerca è ora un documentario che va in br onda per la prima volta in Italia su Discovery Channel (canali 401 e 420 br di Sky) in due puntate, sabato 8 e sabato 15 maggio. br br p br b IL DOCU-FILM /b - Un documentario che porta la firma di Brando br Quilici ( a href= http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fdevxChannel=ScienzeevxClipId=2524_b9232342-5537-11df-a414-00144f02aabeevxBitrate=300 u ascolta br le#039;intervista /u /a ), regista documentarista italiano, figlio del br grande Folco Quilici, che ha trascorso lungo tempo al fianco di Hawass br documentando minuziosamente ogni momento saliente, dall’apertura del br sarcofago a href= http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fdevxChannel=ScienzeevxClipId=2524_068118ae-56d4-11df-ae23-00144f02aabeevxBitrate=300 u (Guarda br il video) /u /a ai prelievi dei campioni organici per le analisi br genetiche a href= http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fdevxChannel=ScienzeevxClipId=2524_0bcdb452-56d4-11df-ae23-00144f02aabeevxBitrate=300 u br (Guarda il video) /u /a . «Tutankhamon, la verità svelata», così si br intitola il docu-film, è dunque una testimonianza in presa diretta di br una ricerca su un personaggio che ancora oggi appassiona il mondo. Il br viaggio del dr Hawass è stato ripreso passo dopo passo, dai polverosi e br imprevedibili scavi sul campo all’incontaminato laboratorio del dna. La br ricerca ha visto la partecipazione di un team internazionale di esperti br del settore ed è stata pubblicata in dettaglio su Jama (The Journal of br the American Medical Association). Non è la prima volta che Brando br Quilici lavora al fianco di Zahi Hawass. Già nella precedente produzione br il documentarista italiano e lo studioso egiziano avevano collaborato br nel progetto che ha portato a identificare la cosiddetta «regina br perduta», Hatshesput, la più grande regina dell’antico Egitto. Nella br prima parte del nuovo documentario, viene seguita la fase br dell’estrazione del Dna, mai effettuata prima d’ora, sulla mummia di br Tutankhamon, con la messa in moto di tutti gli studi trasversali per br determinare la famiglia del «re bambino». La seconda parte è invece br incentrata sulle ricerche che hanno portato a scoprire le cause della br morte del faraone e su come le nuove informazioni sono in grado di dare br una nuova visione sul suo regno e sulle sue gesta da leader politico, br religioso e militare. Insomma, un deciso balzo in avanti da quando nel br 1922 la tomba di re Tut venne scoperta nel 1922 da Howard Carter e br nessuno si sarebbe mai immaginato che la scienza e l’archeologia br avrebbero potuto insieme dare le risposte alle domande della storia. /p !-- google_ad_section_end -- br Redazione online br br strong 08 maggio 2010 /strong span class= modified (ultima modifica: br 09 maggio 2010) br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_maggio_08/sala-tutankhamon_5f157796-5a74-11df-903e-00144f02aabe.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4002&titolo_sotto=Il computer e le analisi del dna riscrivono la vita di Tutankhamon&ID_cat_new=99News Reiki«In quei cerchi nelle#039;orzo ho fotografato gli orbs»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4003&titolo_sotto=In quei cerchi nell'orzo ho fotografato gli orbs&ID_cat_new=99BAGNOLO MELLA. Gli studi e gli scatti del bresciano Claudio Bonassi dopo lo strano fenomeno. Appostamenti e rilevazioni notturne nella Bassa, tra sfere di luce e strane presenze: «Ecco gli esseri che si muovono in universi paralleli» - p b Bagnolo Mella. /b Sembrava che il caso fosse ormai chiuso, che i br soliti burloni avessero confezionato il solito scherzo, divertendosi ad br attirare le#039;attenzione di curiosi, stampa, media nazionali, ufologi e br turisti della domenica. E invece no. Di Bagnolo Mella e dei suoi cerchi br nel grano, pardon, nelle#039;orzo, si continua a discutere. E, con tutta br probabilità, se ne discuterà ancora per un bel pezzo dopo la serie di br fotografie scattate da Claudio Bonassi, bresciano di nascita, il massimo br propugnatore a livello nazionale della teoria degli orbs, le cosiddette br sfere di luce ed energia. br «PRESENZE energetiche spirituali br multidimensionali» precisa il diretto interessato, autore di un libro il br cui titolo è già un programma «Sono tra di noi». Come, chi? Essi, gli br alieni, gli extraterrestri. Anche se sulla definizione bisogna br intendersi. «I marziani da film di fantascienza non li vedrà mai nessuno br - prosegue Bonassi -. Stiamo parlando di esseri energetici spirituali br che si muovono in universi paralleli, ma che comunque vengono da altri br pianeti». Extraterresti lo sono, dunque, e nei giorni scorsi alcuni di br loro, parecchi stando agli scatti di Bonassi, passeggiavano bellamente br nel campo de#039;orzo dei Boldini, tra Bagnolo e Montirone, lungo i margini br dei cerchi che essi stessi avevano poce#039;anzi tracciato. «I cerchi sono br campi vibrazionali che emanano energia in tutta la zona circostante - br incalza le#039;esperto bresciano -. Sono le sfere di luce a tracciarli, gli br orbs, esseri intelligenti coi quali possiamo anche interagire, basta br essere spiritualmente sintonizzati con le dimensioni entro le quali si br muovono». Già, perché le presenze energetiche aliene non sono visibili br alle#039;occhio di qualunque osservatore: solo chi è spiritualmente pronto ed br è sensibile a certi fenomeni può percepirli e quindi fotografarli. «Io br uso una normale macchina digitale - puntualizza -, ma se la usasse br qualcun altro non riuscirebbe a fotografare quel che fotografo io. br Bisogna entrare in sintonia, imparare a sentirli, avvertirli. Mi occupo br di questi fenomeni dal e#039;96 e ho documentato centinaia di casi». br ULTIMO br in ordine di tempo quello di Bagnolo, un caso singolare. «Vero, perché a br una prima analisi sembrava non si trattasse di cerchi autentici. Sono br stato a Bagnolo lunedì, martedì e giovedì, dai primi rilievi sembrava br che si potesse escludere le#039;autenticità del fenomeno: radioattività entro br la norma, nessuna bruciatura, spighe piegate in modo inusuale. Ma fin br dal primo sopralluogo ho avvertito freddo e nausea, giramenti di capo e br spaesamento. Sintomi della presenza delle sfere energetiche, confermata br poi dalle fotografie, nelle quali si vedono eruzioni di energia, orbs, e br persino delle figure umane alte almeno quattro metri». br Tutto molto br suggestivo, tutto molto vero assicura Bonassi, anche se su internet non è br difficile rintracciare piccoli manuali per il provetto fotografo di br orbs, che munito di macchina e nebulizzatore de#039;acqua può facilmente br creare immagini ad hoc. Insomma, gli scettici diffidano e continueranno a br diffidare. «Comprensibile - conclude le#039;esperto bresciano -. La br diffidenza verso le mie teorie è proporzionale alla loro portata. Si br tratta di cose che possono sconvolgere. Ma in futuro ci sarà sempre più br gente pronta a credere e gli orbs saranno avvistati sempre più di br frequente». Con buona pace dei soliti miscredenti e dei guastafeste di br turno. br br /p p br br b Luca Canini /b /p p br /p p b a href= javascript:window.open(e#039;http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/149509_in_quei_cerchi_nellorzo_ho_fotografato_gli_orbs/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /b br br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4003&titolo_sotto=In quei cerchi nell'orzo ho fotografato gli orbs&ID_cat_new=99News ReikiCerchi nei campi di grano Esplode le#039;Ufo-maniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3998&titolo_sotto=Cerchi nei campi di grano Esplode l'Ufo-mania&ID_cat_new=99Molti curiosi si sono fermati a curiosare lo strano fenomeno verificatosi nella notte a Rubiera tra via Fontana e via Contea. Una persona riferisce di un forte botto, di una luce strana e poi i cerchi - p Reggio Emilia, 7 maggio 2010. strong Sono arrivati gli Ufo /strong a br Rubiera, fra via Fontana e via Contea? /p br p strong Una persona riferisce /strong di un forte botto, di una luce br strana e poi i cerchi. E quando la notizia si è diffusa, sono stati in br molti a raggiungere la strada provinciale 52 per Campogalliano. br br   /p br p strong E quando /strong la notizia si è diffusa, sono stati in br molti a raggiungere la strada provinciale 52  per Campogalliano. /p br p strong I curiosi si fermavano /strong mettendo in serio pericolo la br sicurezza stradale, intoppando la circolazione, al punto che si è reso br necessario le#039;intervento di una pattuglia della Municipale e di un br equipaggio dei Carabinieri. /p br p strong C’è però chi è /strong scettico e spiega i strani cerchi nei br campi come conseguenza del forte vento che in questi giorni si è br susseguito ai temporali. /p br p strong Il proprietario del campo /strong di grano è arrivato sul br posto ed ha chiesto a carabinieri e municipale di tenere lontano i br curiosi, perché il danno che ha subito è già sufficiente e non voleva br che venisse calpestato ulteriormente il campo da chi andava a vedere i br cerchi lasciati dagli «ufo». /p br p strong Ampie zone, dove /strong la coltivazione è stata calpestata br in modo circolare: sono ben visibili. Altri pensano a uno scherzo di br cattivo gusto. Ma il mistero rimane. br   br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/reggio_emilia/cronaca/2010/05/07/328790-cerchi_campi_grano.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /p p Foto a href= javascript:window.open(e#039;http://multimedia.quotidianonet.ilsole24ore.com/?tipo=photoemedia=15466e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3998&titolo_sotto=Cerchi nei campi di grano Esplode l'Ufo-mania&ID_cat_new=99News ReikiE.T. sbarca in Vaticano, alle#039;ombra del Cupolone si parla di alienihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3999&titolo_sotto=E.T. sbarca in Vaticano, all'ombra del Cupolone si parla di alieni &ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/ET-sbarca-in-Vaticano-allombra-del-Cupolone-si-parla-di-alieni_351939268.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3999&titolo_sotto=E.T. sbarca in Vaticano, all'ombra del Cupolone si parla di alieni &ID_cat_new=99News ReikiUfo: scoperti cerchi in un campo di orzo nel brescianohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4000&titolo_sotto=Ufo: scoperti cerchi in un campo di orzo nel bresciano &ID_cat_new=99Qualcuno convinto che siano di une#039;astronave ma in paese convinzione che si tratti delle#039;opera di qualche burlone - p BAGNOLO MELLA (BRESCIA) - Gli appassionati di fantascienza sono br convinti che i cerchi lasciati in un campo coltivato ad orzo siano di br une#039;astronave arrivata da chissà quale galassia. In paese, però, è br convinzione che si tratti delle#039;opera di qualche burlone che, se br scoperto, dovrà fare i conti con il proprietario del terreno per i danni br arrecati alla coltivazione. La scoperta dei cerchi è stata fatta questa br mattina da un ragazzo che ha subito avvisato i carabinieri. /p br p Il disegno sul campo è risultato abbastanza strano e non è la prima br volta che la cronaca si occupa di questi fenomeni con ufologi br improvvisati che spiegano le#039;arrivo degli extraterrestri. Il cerchio più br grande ha un diametro di 10 metri, gli altri, di alcuni metri. Tra loro br sono collegati da sentierini, anche#039; essi ricavati nelle#039;orzo. Le#039;orzo, br alto alcune decine di centimetri è inclinato, ma non schiacciato, come br se a piegarlo fosse stato un getto de#039;aria. I carabinieri hanno svolto un br sopralluogo e inviato una segnalazione alle#039;autorità giudiziaria. Molti i br curiosi che si sono recati a vedere le#039; insolito fenomeno, scherzando br sulla possibilità che siano arrivati gli ufo. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/05/03/visualizza_new.html_1788404006.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br /a /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/05/03/visualizza_new.html_1788404006.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4000&titolo_sotto=Ufo: scoperti cerchi in un campo di orzo nel bresciano &ID_cat_new=99News ReikiINFLUENZA A: ESPERTI OMS LEGATI A CASE FARMACEUTICHEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4022&titolo_sotto=INFLUENZA A: ESPERTI OMS LEGATI A CASE FARMACEUTICHE&ID_cat_new=99 - (AGI) Londra - Tre medici che consigliarono alle#039;Oms di fare br scorta di antivirali per la pandemia erano stati pagati da br Roche e GSK. Ee#039; quanto ha denunciato une#039;inchiesta del British br Medical Journal. I tre scienziati hanno dichiarato di aver reso br noto i legami con le compagnie - consulenze, ricerche e br conferenze - tenuti segreti dalle#039;Oms br . br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/iphone/notizie/201006042017-est-rom0099-influenza_a_esperti_oms_legati_a_case_farmaceutichee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4022&titolo_sotto=INFLUENZA A: ESPERTI OMS LEGATI A CASE FARMACEUTICHE&ID_cat_new=99News ReikiIl Vaticano apre le#039;Archivio segretohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3995&titolo_sotto=Il Vaticano apre l'Archivio segreto&ID_cat_new=99I documenti in un libro fotografico - Un viaggio immersi nella storia, tra libri, documenti e sigilli papali. br L’Archivio Segreto Vaticano, è la segreta personale del Papa e conserva br oltre mille anni storia tra pergamene e lettere pontificie. Se nel film br di Ron Howard “Angeli e Demoni” la struttura era presentata come un br posto inaccessibile, con aria rarefatta e sorvegliato a vista dalle br guardie svizzere, da oggi ogni mito è sfatato: il Vaticano ha deciso di br rendere pubblici i documenti (fino al pontificato di Pio XI) e mostrare br gli interni dell’archivio con un libro fotografico (L’Archivio Segreto br Vaticano, Ediz. VDHbooks, prezzo €. 59.90) contenente immagini e br scansioni delle carte più interessanti. br br Un percorso affascinante attraverso i secoli: dalla pergamena con il br processo ai cavalieri templari fino alla lettera di Pio XI a Hitler, br l’Archivio Segreto è dal 1881, per volere di Papa Leone XIII, aperto br alla consultazione libera di tutti gli studiosi del mondo, che ogni anno br vengono accolti nella struttura per le loro ricerche (ad oggi è br permessa la consultazione dei documenti fino a tutto il pontificato di br papa Ratti – 10 febbraio 1939, nonché il fondo “Ufficio Informazioni br Vaticano” – Prigionieri di guerra 1939/1947). br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo480480.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3995&titolo_sotto=Il Vaticano apre l'Archivio segreto&ID_cat_new=99News ReikiCerchi del grano alieni anche a Riesi?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3997&titolo_sotto=Cerchi del grano alieni anche a Riesi?&ID_cat_new=99Cerchi del grano di probabile fattura extraterrestre anche in Sicilia? In particolare a Riesi? - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://caltanissetta.blogsicilia.it/2010/05/cerchi-del-grano-alieni-anche-a-riesi/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3997&titolo_sotto=Cerchi del grano alieni anche a Riesi?&ID_cat_new=99News ReikiQuei dipinti che non vedremo maihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3996&titolo_sotto=Quei dipinti che non vedremo mai&ID_cat_new=99Le immagini rubate delle tombe policrome della Tenuta Mariani scoperte di recente vicino Sassari. Un ritrovamento eccezionale che la Sovrintendenza ha deciso di lasciare sotto terra - Immagini e articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.galileonet.it/multimedia/12672/quei-dipinti-che-non-vedremo-maie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3996&titolo_sotto=Quei dipinti che non vedremo mai&ID_cat_new=99News ReikiSu Marte una miniera a cielo apertohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3992&titolo_sotto=Su Marte una miniera a cielo aperto&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://lanuovaeradellaterra.blogspot.com/2010/05/su-marte-una-miniera-cielo-aperto.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3992&titolo_sotto=Su Marte una miniera a cielo aperto&ID_cat_new=99News ReikiTARQUINIA, Ee#039; MISTERO: E AL MATTINO COMPAIONO CERCHI NEL GRANOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3993&titolo_sotto=TARQUINIA, E' MISTERO: E AL MATTINO COMPAIONO CERCHI NEL GRANO &ID_cat_new=99 - Articolo e foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tusciaweb.it/notizie/2010/aprile/30_10cerchi.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3993&titolo_sotto=TARQUINIA, E' MISTERO: E AL MATTINO COMPAIONO CERCHI NEL GRANO &ID_cat_new=99News ReikiIl Katana la spada del samuraihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3994&titolo_sotto=Il Katana la spada del samurai&ID_cat_new=99 - object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/X0stzTXmLH8ehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/X0stzTXmLH8ehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object br br object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/elb4yZHWcpMehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/elb4yZHWcpMehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object br br object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/I6zLhEZ9AoQehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/I6zLhEZ9AoQehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object br br object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/hjTOm2NsaMgehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/hjTOm2NsaMgehl=it_ITefs=1ecolor1=0x234900ecolor2=0x4e9e00eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3994&titolo_sotto=Il Katana la spada del samurai&ID_cat_new=99News ReikiRAI 3 - TgR Mediterraneo: Svetta una piramide in Sicilia (24 04 2010)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3991&titolo_sotto=RAI 3 - TgR Mediterraneo: Svetta una piramide in Sicilia (24 04 2010) &ID_cat_new=99 - object width= 500 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/Y7TjfNDgRT4ehl=it_ITefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/Y7TjfNDgRT4ehl=it_ITefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 500 height= 405 /embed /object brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3991&titolo_sotto=RAI 3 - TgR Mediterraneo: Svetta una piramide in Sicilia (24 04 2010) &ID_cat_new=99News ReikiNASA, dalla sonda SDO nuove incredibili immagini del Solehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3988&titolo_sotto=NASA, dalla sonda SDO nuove incredibili immagini del Sole &ID_cat_new=99 - br Vedi immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://blog.panorama.it/foto/2010/04/22/nasa-dalla-sonda-sdo-nuove-incredibili-immagini-del-sole/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3988&titolo_sotto=NASA, dalla sonda SDO nuove incredibili immagini del Sole &ID_cat_new=99News ReikiUsa: trovato un frammento del meteorite gigantehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3989&titolo_sotto=Usa: trovato un frammento del meteorite gigante&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mondo/2010/04/17/AMrGRPcD-meteorite_trovato_frammento.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3989&titolo_sotto=Usa: trovato un frammento del meteorite gigante&ID_cat_new=99News ReikiUn enigmatico buco nel bilancio energetico della Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3990&titolo_sotto=Un enigmatico "buco" nel bilancio energetico della Terra&ID_cat_new=99Se si valuta le#039;energia solare in ingresso sul pianeta, quella in uscita e le#039;aumento delle temperature superficiali e oceaniche fino a 2000 metri di profondità, i conti non tornano - Circa la metà del sovrappiù di calore incamerato dalla Terra negli br ultimi anni sfugge agli attuali strumenti di monitoraggio climatologico br del pianeta: è questa la conclusione di a href= http://www.sciencemag.org/cgi/content/summary/328/5976/316 uno br studio pubblicato su em Science /em /a nel quale due ricercatori del br National Center for Atmospheric Research (NCAR), Kevin Trenberth e John br Fasullo, hanno tracciato un quadro complessivo del bilancio energetico br in entrata e uscita dal nostro pianeta. Con il progressivo accumulo di br gas serra in atmosfera, i satelliti mostrano infatti un crescente br sbilanciamento fra le#039;energia solare in ingresso nelle#039;atmosfera e quella br rilasciata dalla superficie terrestre, uno squilibrio che è alle#039;origine br del riscaldamento globale a lungo termine. br br Al cuore del br riscaldamento globale ce#039;è uno squilibrio fra le#039;energia solare che entra br nelle#039;atmosfera e quella che la lascia. La nostra preoccupazione è che br non siamo in grado di monitorare e comprendere completamente questo br sbilanciamento. Ciò rivela une#039;evidente lacuna nella nostra capacità di br osservare le#039;aumento di calore nel nostro sistema climatico , ha detto br Fasullo. Per questo i ricercatori affermano che è necessario br incrementare la rete di strumenti di rilevazione, provvedendo in br particolare a progettarne e posizionarne un adeguato numero nelle br profondità marine, oggi non adeguatamente monitorate. br br br Tracciare il percorso del calore sulla Terra è molto più complesso che br misurare semplicemente la temperatura superficiale del pianeta. Gli br oceani assorbono circa il 90 per cento delle#039;energia solare intrappolata br dalle#039;effetto serra. Une#039;altra parte del calore va a sciogliere ghiacciai e br coltri glaciali, a riscaldare il terreno e le#039;alta atmosfera, mentre br solo una piccola parte va a riscaldare le#039;aria in prossimità della br superficie terrestre. br br Le misurazioni da satellite indicano che br la quantità di energia solare intrappolata dalle#039;effetto serra è br aumentata negli ultimi anni mentre le#039;incremento del calore misurato br neillo strato dei primi 1000 metri di profondità marina è rimasto br costante. Trenberth e Fasullo stimano, sulla base dei dati satellitari, br che la quantità di energia in più si aggiri sui 10 watt per metro br quadrato, mentre i sensori oceanici indicano un aumento di soli 0,5 watt br per metro quadrato. br br Un frazione del calore mancante, br osservano i ricercatori, potrebbe essere il risultato di imprecisioni br nelle misurazioni da satellite e dei sensori di superficie, o perfino di br errori nella elaborazione di questi dati. Fino al 2003, le#039;aumento del br calore misurato era coerente con le previsioni dei modelli al computer, br ma un nuovo gruppo di strumenti di monitoraggio oceanici ha mostrato br una costante diminuzione del tasso di riscaldamento oceanico, anche br quando lo sbilancio fra energia in ingresso e in uscita rilevato dai br satelliti continuava a crescere. br br Una parte di questo calore br mancante deve essere andato a contribuire allo scioglimento delle coltri br glaciali della Groenlandia e delle#039;Antartico, ma gran parte di esso br potrebbe essere nelle#039;oceano. Un certo aumento della sua quantità può br essere rilevato a profondità comprese fra i 1000 e i 2000 metri, ma br molto di più potrebbe essere conservato a profondità maggiori di quelle br raggiunte dai sensori oceanici. ( em gg /em ) br br a href= javascript:window.open(e#039;http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/titolo/1342895e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br em /emhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3990&titolo_sotto=Un enigmatico "buco" nel bilancio energetico della Terra&ID_cat_new=99News ReikiRisonanza e Cellulehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3984&titolo_sotto=Risonanza e Cellule &ID_cat_new=99 - object width= 660 height= 405 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/zpe0Mj0emGIehl=it_ITefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/zpe0Mj0emGIehl=it_ITefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 660 height= 405 /embed /object brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3984&titolo_sotto=Risonanza e Cellule &ID_cat_new=99News ReikiLa scienza rassicura: Niente fine del mondo nel 2012http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3983&titolo_sotto=La scienza rassicura: "Niente fine del mondo nel 2012"&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://informiamo.altervista.org/alieni/informiamo_0032.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3983&titolo_sotto=La scienza rassicura: "Niente fine del mondo nel 2012"&ID_cat_new=99News ReikiIl computer sa cosa pensi Un software legge la mentehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3985&titolo_sotto=Il computer sa cosa pensi Un software legge la mente&ID_cat_new=99Dimostrato da Intel un sistema che analizza le#039;attività cerebrale e individua le parole che una persona sta immaginando. In futuro, permetterà di comandare dispositivi elettronici senza usare le mani - LEGGERE la mente non è più une#039;attività riservata agli studiosi br delle psiche o ai maghi. Il colosso dei microprocessori Intel ha br appena presentato un software in grado di indovinare con estrema br accuratezza cosa una persona sta pensando tramite le#039;analisi della br sua attività cerebrale. br br br br Il sistema è stato dimostrato per la prima volta al Tech Heaven di br New York. La tecnica è ancora in una fase di sviluppo, ma promette br di aprire scenari potenzialmente rivoluzionari tanto br nelle#039;informatica di consumo che nelle#039;assistenza alle persone br affette da gravi handicap fisici. br br br br Il programma messo a punto da Intel è collegato a br une#039;apparecchiatura per la risonanza magnetica. A un soggetto viene br chiesto di pensare una serie di nomi comuni suggeriti da un br ricercatore. Le#039;algoritmo associa a ogni parola le aree del cervello br che si attivano quando esse vengono pensate. Successivamente, al br soggetto viene chiesto di pensare a una delle parole br precedentemente suggeritegli. Durante i test, il sistema creato da br Intel ha mostrato une#039;accuratezza superiore al 90 per cento. br br br br I maggiori limiti della tecnologia sono legati alle#039;ingombro e al br costo delle attuali apparecchiature per la risonanza magnetica. Ma br secondo Dean Pomerleau, ricercatore dei laboratori Intel, i br progressi nel settore permetteranno in un futuro prossimo di far br entrare tutto il necessario nelle#039;ingombro di un cappello. Un altro br sviluppo riguarderà la possibilità di individuare parole riferite a br concetti astratti e non solo a persone o oggetti. br br br br Lo scopo dei ricercatori che lavorano a queste applicazioni non è br creare nuove macchine della verità, ma fornire nuove modalità di br interazione tra le#039;uomo e le macchine. Se la ricerca andrà avanti, br in futuro sarà possibile comandare un computer senza usare br tastiera, mouse o touch-screen. Ma la ricaduta più importante si br avrebbe nelle#039;assistenza alle persone affette da gravi invalidità o br menomazioni fisiche, che potrebbero riacquistare una parziale br autosufficienza manovrando col pensiero sedie a rotelle, br sintetizzatori vocali e altri strumenti di assistenza fisica. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/tecnologia/2010/04/10/news/il_software_che_legge_la_mente-3233385/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3985&titolo_sotto=Il computer sa cosa pensi Un software legge la mente&ID_cat_new=99News ReikiZIQQURAT SU MARTE?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3986&titolo_sotto=ZIQQURAT SU MARTE?&ID_cat_new=99foto scattate su Marte lasciano dubbi. Per centro ufologico di Benevento è un manufatto - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.it/9564-ziqqurat-su-marte-foto-scattate-sul-pianeta-rosso-lasciano-dubbi-per-centro-ufologico-di-benevento-e-un-manufatto.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3986&titolo_sotto=ZIQQURAT SU MARTE?&ID_cat_new=99News ReikiZIQQURAT SU MARTE?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3987&titolo_sotto=ZIQQURAT SU MARTE?&ID_cat_new=99foto scattate su Marte lasciano dubbi. Per centro ufologico di Benevento è un manufatto - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.it/9564-ziqqurat-su-marte-foto-scattate-sul-pianeta-rosso-lasciano-dubbi-per-centro-ufologico-di-benevento-e-un-manufatto.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3987&titolo_sotto=ZIQQURAT SU MARTE?&ID_cat_new=99News ReikiMonumenti megalitici del Kerala legati al Mediterraneo?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3982&titolo_sotto=Monumenti megalitici del Kerala legati al Mediterraneo?&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=5400e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3982&titolo_sotto=Monumenti megalitici del Kerala legati al Mediterraneo?&ID_cat_new=99News ReikiClick here.... FISICA: AD UN PASSO DAL BIG BANG AL CERN DI GINEVRAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3977&titolo_sotto= Click here.... FISICA: AD UN PASSO DAL BIG BANG AL CERN DI GINEVRA&ID_cat_new=99 - (AGI) - Ginevra, 30 mar. - Dopo una lunga pausa il Large Hadron br Collider di Ginevra ha raggiunto la potenza massima mai toccata br riuscendo ad avvicinarsi ad un passo dal ricreare nella br collissione di due fasci di protoni le condizioni simili a br quelli del Big Bang da cui nacque le#039;universo. Nei suoi 27 br chilometri Lhc, che corre 100 metri sotto la frontiera tra Svizzera e br Francia, per realizzare le#039;esperimento - il primo di una lunga br serie - ha generato 7.000 miliardi di elettrovolt (TeV). br   br br Dopo due fallimenti nelle prime ore della giornata i protoni al momento br dello scontro hanno viaggiato ad una velocitae#039; prossima a quella della br luce. Ora i ricercatori, che dovranno analizzare i dati raccolti, br spegneranno br le#039;Lhc per riaccenderlo dopo lavori di manutenzioni e potenziamento per br quasi br un anno. A quel punto la potenza sarae#039; raddoppiata a 14 Tev, un livello br che br si avvicina ulteriormente a quelli sperimentati nei primi istanti di br vita delle#039;Universo. Il Large Hadron Collider ee#039; il piue#039; grande br acceleratore di particelle mai costruito e finora ee#039; stato br piuttosto sfortunato. Inaugurato l 10 settembre 2008 dopo appena 36 br ore venne spento per un guasto dovuto a un collegamento br elettrico difettoso fra due dei magneti superconduttori della br macchina. Nei successivi lavori di riparazione sono stati sistemati br altri 53 magneti difettosi. Con Lhc i ricercatori (tra cui molti br italiani br che rappsentano i secondi finanziatori e la seconda comunitae#039; br scientifica br del Cern) ee#039; quello di verificare le#039;esistenza delle particelle piue#039; br piccole e br sfuggenti, come il celebre Bosone di Higgs, ribattezzata la e#039;particella br di br Dioe#039;, e comprendere la natura della materia e delle#039;energia oscura che br costituiscono rispettivamente il 23% e il 72% delle#039;universo. Le#039;energia e br br la materia visibile coprono solo il 5%. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/estero/notizie/201003301348-est-rt10202-cern_quasi_ricreato_il_big_bang_al_lhc_di_ginevrae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3977&titolo_sotto= Click here.... FISICA: AD UN PASSO DAL BIG BANG AL CERN DI GINEVRA&ID_cat_new=99News ReikiCern, maxi-scontri tra protoni. Generata energia da recordhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3978&titolo_sotto=Cern, maxi-scontri tra protoni. Generata energia da record&ID_cat_new=99Esperimento storico al Large Hadron Collider, al confine tra Francia e Svizzera. Si studierà la materia a temperature 100.000 volte superiori a quelle del nucleo del sole dal nostro inviato ELENA DUSI - strong GINEVRA /strong - Si sono aperti come tante br noci spaccate. br Così i protoni scagliati le#039;uno contro le#039;altro nel grande br acceleratore di particelle del Cern di Ginevra hanno iniziato ieri br alle#039;una di pomeriggio a svelare i loro segreti più intimi. Lanciati br le#039;uno contro le#039;altro a energie mai raggiunte prima nella storia, i br protoni si sono disintegrati dando vita a spettacolari fontane di br particelle ancora più piccole ed elementari di quelle che br compongono gli atomi. La loro comparsa sui monitor del centro di br ricerche di Ginevra  -  dopo una notte insonne di lavoro e due br tentativi andati a vuoto in mattinata - è stata accompagnata da br une#039;esplosione di gioia e una pioggia di spumante. br br br br Da questo cilindro delle meraviglie che sono i protoni liberi della br loro scorza, gli scienziati del Cern con gli occhi cerchiati dalla br stanchezza sperano ora di pescare nuove componenti della materia. E br dopo vente#039;anni di lavori per realizzare il Large Hadron Collider , br le#039;acceleratore di particelle più grande e potente del mondo, br nessuno dei 5mila fisici del Cern ha rinunciato ieri a dire la sua br sulle#039;origine delle#039;universo, la natura del Big Bang, le dimensioni br che compongono il cosmo, le caratteristiche della materia oscura. br Tutti misteri cui gli esperimenti delle#039;acceleratore di particelle br dovrebbero dare una risposta, e che sembravano da ieri più a br portata di mano. Insieme alle grandi questioni sul nostro universo, br i ricercatori hanno iniziato a dare la caccia anche al bosone di br Higgs. La famosa particella di Dio prevista da tutte le teorie br sulla natura della materia, ma sulla quale nessuno scienziato è br ancora riuscito a posare i suoi occhi, potrebbe nascondersi fra i br miliardi di schegge prodotte dalle collisioni del Cern. div id= adv180x150m !-- OAS AD e#039;Middlee#039; - da inserire per 200x200 -- br !--script language= javascript type= text/javascript OAS_RICH(e#039;Middlee#039;); /script-- br br script language= javascript1.1 src= http://www.repubblica.it/javascript/adtags/jx_speciale.js /script script language= JavaScript src= http://oas.repubblica.it/RealMedia/ads/adstream_jx.ads/repubblica.it/nz/scienze/interna/1033796164@Middle /script script language= JavaScript1.1 src= http://ad.doubleclick.net/adj/N3766.Repubblica/B4227439.8;sz=300x250;click0=http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1086942354/Middle/OasDefault/ING_ContoA_NwSA_SqIn_290310/Ing_ContoArancio_NwSA_SqIn_Mar10.html/34663062643237333462623230313230?;ord=1086942354? br /script !-- Copyright 2008 DoubleClick, a division of Google Inc. All rights reserved. -- br !-- Code auto-generated on Tue Mar 02 09:17:43 EST 2010 -- br script src= http://s0.2mdn.net/879366/flashwrite_1_2.js /script br object classid= clsid:d27cdb6e-ae6d-11cf-96b8-444553540000 id= DCF221744470 width= 300 height= 250 param name= movie value= http://s0.2mdn.net/1050145/300x250_ing_ca_combo_275_bianco--dart.swf param name= flashvars value= moviePath=http://s0.2mdn.net/1050145/emoviepath=http://s0.2mdn.net/1050145/eclickTag=http%3A//ad.doubleclick.net/click%253Bh%253Dv8/396d/17/bd/%252a/c%253B221744470%253B2-0%253B0%253B46179567%253B4307-300/250%253B35767358/35785199/1%253B%253B%257Esscs%253D%253fhttp%3A//oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1086942354/Middle/OasDefault/ING_ContoA_NwSA_SqIn_290310/Ing_ContoArancio_NwSA_SqIn_Mar10.html/34663062643237333462623230313230%3Fhttp%3A//web.ingdirect.it/ContoArancio/lp/landing4.html%3Ftc%3Dk-dartdef param name= quality value= high param name= wmode value= opaque param name= base value= http://s0.2mdn.net/1050145 param name= AllowScriptAccess value= never embed src= http://s0.2mdn.net/1050145/300x250_ing_ca_combo_275_bianco--dart.swf flashvars= moviePath=http://s0.2mdn.net/1050145/emoviepath=http://s0.2mdn.net/1050145/eclickTag=http%3A//ad.doubleclick.net/click%253Bh%253Dv8/396d/17/bd/%252a/c%253B221744470%253B2-0%253B0%253B46179567%253B4307-300/250%253B35767358/35785199/1%253B%253B%257Esscs%253D%253fhttp%3A//oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1086942354/Middle/OasDefault/ING_ContoA_NwSA_SqIn_290310/Ing_ContoArancio_NwSA_SqIn_Mar10.html/34663062643237333462623230313230%3Fhttp%3A//web.ingdirect.it/ContoArancio/lp/landing4.html%3Ftc%3Dk-dartdef type= application/x-shockwave-flash quality= high swliveconnect= true wmode= opaque name= DCF221744470 base= http://s0.2mdn.net/1050145 allowscriptaccess= never width= 300 height= 250 /object br noscript a target= _blank href= http://ad.doubleclick.net/click%3Bh%3Dv8/396d/17/bd/%2a/c%3B221744470%3B2-0%3B0%3B46179567%3B4307-300/250%3B35767358/35785199/1%3B%3B%7Esscs%3D%3fhttp://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1086942354/Middle/OasDefault/ING_ContoA_NwSA_SqIn_290310/Ing_ContoArancio_NwSA_SqIn_Mar10.html/34663062643237333462623230313230?http://web.ingdirect.it/ContoArancio/lp/landing4.html?tc=k-dartdef img src= http://s0.2mdn.net/1050145/2-300x250_ing_combo_275.gif width= 300 height= 250 border= 0 alt= galleryimg= no /a /noscript br br noscript br A HREF= http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1086942354/Middle/OasDefault/ING_ContoA_NwSA_SqIn_290310/Ing_ContoArancio_NwSA_SqIn_Mar10.html/34663062643237333462623230313230?http://ad.doubleclick.net/jump/N3766.Repubblica/B4227439.8;sz=300x250;ord=1086942354? br IMG SRC= http://ad.doubleclick.net/ad/N3766.Repubblica/B4227439.8;sz=300x250;ord=1086942354? BORDER=0 WIDTH=300 HEIGHT=250 ALT= Click Here /A br /noscript /div br br br br Anche se le#039;inseguimento sarà lungo, ieri per i fisici riuniti nelle br varie control room in cui è suddiviso il più enorme esperimento br scientifico del mondo, è stato un giorno di entusiasmo. I due fasci br di protoni avevano iniziato a circolare nella notte nel tunnel br sotterraneo di 27 chilometri raffreddato a meno 271 gradi, br praticamente il punto più freddo delle#039;universo. Ma prima il br malfunzionamento di uno dei 9600 magneti incaricati di accelerare e br guidare il tragitto delle particelle, poi un calo di tensione della br rete elettrica francese causato da un temporale hanno mandato a br monte il primo tentativo di collisioni ad altissima energia (7 br teraelettronvolt, sette volte il record precedente appartenuto al br laboratorio rivale di Chicago, Fermilab). br br br br Finalmente, dopo dodici ore di lavoro, i due treni di particelle br hanno iniziato a circolare stabilmente nel tunnel del Cern, uno in br senso orario e le#039;altro in senso antiorario, a una velocità pari al br 99,9% di quella della luce. Poi, quando gli scienziati hanno br iniziato a sentire che i due fasci erano stabili e docili nelle br loro mani, li hanno orientati fino a farli scontrare. br br br br Le collisioni andranno avanti ora in maniera regolare fino alla br fine del 2011. I circa 5mila fisici del Cern, di cui circa 500 br italiani e appartenenti alle#039;Istituto nazionale di fisica nucleare, br si daranno il turno notte e giorno davanti ai loro esperimenti. Con br una fionda così potente, le noci scagliate le#039;una contro le#039;altra br continueranno a  disintegrarsi in frammenti sempre più colorati e br spettacolari. Ogni scheggia dalla forma interessante viene br immediatamente fotografata dai quattro grandi apparecchi br incaricati di catturare e mostrare sui monitor le tracce delle br particelle che volano via. Ogni nuovo mattone della materia br scoperto getterà una parte di luce sui tanti aspetti delle#039;universo br che ancora restano incomprensibili. span style= font-family: Calibri; br br /span br br !-- fine TESTO -- br br br br br span class= date ( i !-- inizio DATA -- 30 br marzo 2010 !-- fine DATA -- /i ) br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/scienze/2010/03/30/news/cern_collisioni_particelle-3020100/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3978&titolo_sotto=Cern, maxi-scontri tra protoni. Generata energia da record&ID_cat_new=99News ReikiStrano cerchio di fumo nel cielo delle Fiji. Saranno forse gli Ufo?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3979&titolo_sotto=Strano cerchio di fumo nel cielo delle Fiji. Saranno forse gli Ufo? &ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.italianiafiji.it/public/post/strano-cerchio-di-fumo-nel-cielo-delle-fiji-saranno-forse-gli-ufo-308.aspe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3979&titolo_sotto=Strano cerchio di fumo nel cielo delle Fiji. Saranno forse gli Ufo? &ID_cat_new=99News ReikiLE FOTO CHE STUPISCONO LA NASA.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3980&titolo_sotto=LE FOTO CHE STUPISCONO LA NASA. &ID_cat_new=99 - span id= dnn_ctr570_ContentPane /span h1 class= titledetails span style= font-size: 18px; span style= font-family: Arial; GUARDA IL VIDEO E LEGGI Le#039;ARTICOLO a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cnrmedia.com/esteri/newsid/9528/le-foto-che-stupiscono-la-nasa-guarda-il-video.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); QUI /a br /span /span /h1http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3980&titolo_sotto=LE FOTO CHE STUPISCONO LA NASA. &ID_cat_new=99News ReikiLuxor: scoperta la porta del tempohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3981&titolo_sotto=Luxor: scoperta la porta del tempo&ID_cat_new=99 - Immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/30/foto/luxor_scoperta_la_porta_del_tempo-3012647/1/?rsse#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3981&titolo_sotto=Luxor: scoperta la porta del tempo&ID_cat_new=99News ReikiIl mistero de la Bolas interviene le#039;Unescohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3976&titolo_sotto=Il mistero "de la Bolas" interviene l'Unesco&ID_cat_new=99 - Articolo con immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/24/foto/mistero_de_la_bolas-2864273/1/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3976&titolo_sotto=Il mistero "de la Bolas" interviene l'Unesco&ID_cat_new=99News ReikiCaronia di Sicilia tra UFO ed armi segrete “finalmente una risposta?!”http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3975&titolo_sotto=Caronia di Sicilia tra UFO ed armi segrete finalmente una risposta?!&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://scienzediconfineemistero.blogspot.com/2010/03/caronia-di-sicilia-tra-ufo-ed-armi.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3975&titolo_sotto=Caronia di Sicilia tra UFO ed armi segrete finalmente una risposta?!&ID_cat_new=99News ReikiIl segreto celato della cattedrale di Larinohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3974&titolo_sotto=Il segreto celato della cattedrale di Larino&ID_cat_new=99di Dario Giardi - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/cattedrale-di-larino.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3974&titolo_sotto=Il segreto celato della cattedrale di Larino&ID_cat_new=99News ReikiPapa Giovanni XXIII incontrò un alieno. Il racconto dalla voce del suo segretario personalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3968&titolo_sotto=Papa Giovanni XXIII incontr un alieno. Il racconto dalla voce del suo segretario personale&ID_cat_new=99 - Articolo da leggere a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ivanceci.it/2010/03/16/papa-giovanni-xxiii-incontro-un-alieno-il-racconto-dalla-voce-del-suo-segretario-personale/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3968&titolo_sotto=Papa Giovanni XXIII incontr un alieno. Il racconto dalla voce del suo segretario personale&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: TROVATA IN EGITTO ENORME STATUA DI THOTH, DIVINITAe#039; SCIMMIAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3970&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: TROVATA IN EGITTO ENORME STATUA DI THOTH, DIVINITA' SCIMMIA &ID_cat_new=99 - (ASCA-AFP) - Il Cairo, 16 mar - Gli archeologi egiziani hanno br scoperto une#039;enorme statua delle#039;antica divinitae#039; faraonica br della saggezza, Thoth, raffigurata nelle sembianze di un br babbuino. Lo ha reso noto il Consiglio delle Antichitae#039; in un br comunicato. br br La statua, alta 4 metri, ee#039; stata ritrovata in 4 br parti br accanto ad altre due statue mentre erano in corso dei lavori br nel sottosuolo, spiega la nota. br br Le#039;antico reperto risale alla br 18esima dinastia che governoe#039; br le#039;Egitto fino al 1292 a.C. e#039;e#039;Ee#039; la prima volta che viene br trovata una statua di Thoth, raffigurato come una scimmia, br cosie#039; grandee#039;e#039;, ha spiegato Mansur Boraik, capo delle br antichitae#039; faraoniche di Luxor. Le statue sono state br ritrovate vicino al tempio di Amenhotep III. br br ghi/mcc/rob br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asca.it/news-ARCHEOLOGIA__TROVATA_IN_EGITTO_ENORME_STATUA_DI_THOTH__DIVINITA__SCIMMIA-902191-ORA-.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3970&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: TROVATA IN EGITTO ENORME STATUA DI THOTH, DIVINITA' SCIMMIA &ID_cat_new=99News ReikiLATRATI NOTTURNI NEL MILANESE: MEDIUM EVOCHERAe#039; CANE FUFIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3972&titolo_sotto=LATRATI NOTTURNI NEL MILANESE: MEDIUM EVOCHERA' CANE FUFI&ID_cat_new=99 - Latrati notturni nelle sole notti invernali senza luna. Abbastanza per br infastidire alcune famiglie di Pregnana Milanese che sono ricorse al br Tribunale degli Animali di AIDAA. Fin qui nulla di strano, se non fosse br che il cane imputato dei rumori molesti sarebbe Fufi, morto sotto le br bombe alleate il 19 aprile del 1945. Per stabilire la veritae#039;, il br Tribunale degli Animali ha allora deciso di fissare per il prossimo 19 br aprile (giorno delle#039;anniversario della morte delle#039;animale) una seduta br spiritica. . br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/LATRATI-NOTTURNI-NEL-MILANESE-MEDIUM-EVOCHERA-CANE-FUFI/news-dettaglio/3761762e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3972&titolo_sotto=LATRATI NOTTURNI NEL MILANESE: MEDIUM EVOCHERA' CANE FUFI&ID_cat_new=99News ReikiTelepatia, lavoro da neuroscienziatihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3971&titolo_sotto=Telepatia, lavoro da neuroscienziati&ID_cat_new=99Gli scienziati inglesi delle#039;Ucl sono riusciti a “leggere” la mente di alcuni volontari e capire quale di tre film appena visti stessero ricordando - Ti leggo nel pensiero . A dirlo potrebbero presto non essere più br esclusivamente sedicenti maghi ma anche seri neuroscienziati. Uno a href= http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822%2810%2900142-9 target= _blank studio /a pubblicato su a href= http://www.cell.com/current-biology/ target= _blank Current br Biology /a mostra infatti che un gruppo di ricercatori dello a href= http://www.ucl.ac.uk/ target= _blank University College di br Londra /a è riuscito a capire quale di tre film appena visti i br volontari stessero ricordando, studiando le risonanze magnetiche del br loro cervello. br br Esattamente un anno fa lo stesso team di br ricercatori aveva condotto un altro studio nel quale, esaminando br le#039;attività cerebrale di una persona, ne hanno potuto individuare br le#039;esatta posizione in uno spazio virtuale. La ricerca di oggi, secondo br la coordinatrice dello studio Eleanor Maguire, compie un passo avanti. br In questo caso, infatti, i ricercatori sono riusciti a leggere nel br cervello dei partecipanti un pezzo di memoria episodica: quella raccolta br di eventi quotidiani che costituisce la biografia di una persona. br Questo tipo di memoria è molto più complessa di quella spaziale e quindi br più difficile da “crackare”. br br Per riuscirci, i ricercatori hanno br mostrato a dieci persone tre diversi e brevissimi cortometraggi. br Ciascun filmato rappresentava una diversa attrice impegnata in una scena br simile (per esempio imbucare una lettera o buttare un bicchiere di br plastica nel cestino). Dopo ogni visione gli scienziati hanno sottoposto br ogni volontario a una scansione delle#039;attività cerebrale mentre questi br richiamavano alla memoria le immagini appena osservate. Successivamente i br ricercatori hanno chiesto a ognuno di ricordare uno dei tre filmati, a br piacere e contemporaneamente hanno effettuato una risonanza magnetica br funzionale del loro cervello. Le immagini così ottenute sono state br inserite in un computer e analizzate con un programma messo a punto br proprio per confrontare scansione e risonanza e individuare lo schema br delle#039;attività celebrale associato al ricordo di ogni film. I ricercatori br in questo modo sono riusciti a capire quale film stava ricordando ogni br partecipante e a localizzare le#039;area del cervello coinvolta nel processo. br br br Siamo riusciti a osservare le#039;attività cerebrale di una br specifica memoria episodica, a individuarne le tracce , ha raccontato br entusiasta Maguire. Inoltre abbiamo confermato che questi ricordi br e#039;risiedonoe#039; nella zona delle#039;ippocampo. Ora che sappiamo dove si trovano, br abbiamo la possibilità di capire come sono immagazzinati e come possono br cambiare nel tempo . Lo studio ha anche mostrato che le tracce br neuronali delle memorie (ovvero delle#039;attività delle cellule coinvolte br nel ricordo di un episodio) sono stabili e quindi prevedibili. (c.v.) br br Riferimenti: br a href= http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822%2810%2900142-9 target= _blank Current Biology doi 10.1016/j.cub.2010.01.053 /a br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.galileonet.it/news/12508/telepatia-lavoro-da-neuroscienziatie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3971&titolo_sotto=Telepatia, lavoro da neuroscienziati&ID_cat_new=99News ReikiAumento dl radon prima del terremoto, l’Ingv dà ragione a Giulianihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3973&titolo_sotto=Aumento dl radon prima del terremoto, lIngv d ragione a Giuliani&ID_cat_new=99 - strong Prima di un terremoto le emissioni di radon da parte delle br rocce aumentano o diminuiscono a causa dei ’vuoti’ presenti al loro br interno. /strong br Lo ha scoperto uno studio italiano, che sarà br pubblicato dalla rivista Geophysical Research Letters, che è riuscito br per la prima volta a spiegare il meccanismo alla base di questo br fenomeno, e che potrà essere usato in futuro, secondo gli studiosi br l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), per cercare di br predire i terremoti. Un tema di cui si è molto discusso dopo il br terremoto in Abruzzo. La ricerca è stata portata avanti dai ricercatori br dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Università br Roma Tre, che hanno condotto in laboratorio dei test su dei campioni di br rocce che sono stati deformati in diversi modi e di cui è stata misurata br la produzione di radon. Le rocce spesso contengono un alta percentuale br di vuoti, spesso superiore anche al 30% - spiega Sergio Vinciguerra, br uno degli autori - sottoposte a carico ’imploderanno’ chiudendo br inizialmente i vuoti disponibili, fino a che raggiunta una soglia di br densificazione critica, si assisterà alla formazione di fratture. a name= continua /a br br In termini di rilascio di gas, come il br radon, questo si traduce inizialmente in una diminuzione di emissione br (meno vuoti, meno spazi per i gas) e soltanto quando si formeranno br fratture, che rappresentano nuove vie per i gas, l’emissione di radon br aumenterà rispetto al suo valore di fondo . Secondo l’esperto è ancora br presto però per riuscire a prevedere i terremoti sulla base delle br variazioni del gas: Stiamo estendendo l’analisi ad altre litologie con br diversi contenuti di vuoti - continua Vinciguerra - Questo ci permetterà br nei prossimi anni di sviluppare un modello e fornire un supporto br quantitativo all’interpretazione delle anomalie di questo gas prima di br eventi sismici e vulcanici . Sentire da studiosi Ingv che il radon può br essere considerato valido precursore sismico è una conferma di quanto br abbiamo detto e osservato dal 2002 attraverso le nostre ricerche . Lo br dichiara Giampaolo Giuliani, felicissimo di tale conferma che avalla br il lavoro svolto dalla rete di rivelatori di raggi gamma da lui br installata sul territorio abruzzese: gli strumenti, misurando le br variazioni di concentrazione di radon nel terreno monitorato, br consentirebbero di prevedere, secondo Giuliani, un terremoto fino a 24 br ore prima. Sul metodo adottato da Giuliani, tecnico di ricerca dell’Inaf br oggi in pensione, l’anno scorso, prima del sisma che ha devastato br L’Aquila il 6 aprile, si scatenarono le polemiche. br br Proprio br dall’Ingv si disse che prevedere i terremoti basandosi sull’analisi del br radon era una possibilità allo studio, ma che tale strumento di br previsione non era ancora pronto. Oggi Giuliani rilancia e annuncia che, br nell’ambito di un gruppo di ricerca internazionale, sta mettendo a br punto una strategia per arrivare al più presto a realizzare un early br warning system, un sistema che, attraverso il monitoraggio di tutti br quelli che sono ritenuti a titolo scientifico precursori sismici, si br possa dare un tempestivo allarme in grado di salvare vite umane, non br certo edifici costruiti male . I risultati di questo studio saranno br presentati nel prossimo maggio a Vienna, in occasione dell’assemblea br generale dell’EGU, European Geosciences Union. .niversità dell’Aquila, br Giuliani condusse un test analogo a quello oggi presentato dall’Ingv. br Occorre sottolineare - osserva Giuliani - che con la roccia si può br avere un risultato diverso rispetto al tufo o all’argilla. Noi abbiamo br effettuato osservazioni su 6 territori diversi, distanti tra loro da 20 a br 100 km, con diversa natura del terreno e diversa radioattività br ambientale . L’impianto di monitoraggio allestito da Giuliani consiste br in almeno 4 stazioni sismiche collocate a una distanza massima di 80 km. br l’una dall’altra e si basa sulle proprietà del radon, gas nobile con br vita media di 3,8 giorni: nel suo decadimento i 2 isotopi Piombo 214 e br Bismuto 214 emettono fotoni percepiti da uno scintillatore plastico e br visualizzabili grazie a fotomoltiplicatori, collocati in un cubo di br piombo del peso di 6 quintali, con pareti spesse 7 centimetri. br br Quello br che dal 2002 al 2003 abbiamo osservato con l’analisi dei dati prodotti br attraverso i rivelatori gamma - spiega Giuliani - ha permesso di br enunciare una legge che dice che a variazioni di pressione esercitata br sulla superficie terrestre si ha un incremento di radon . Osservando le br variazioni di radon (rispetto alla media stagionale) la previsione di br una scossa può avvenire tra le 6 e 24 ore prima dell’evento, ore che br salgono a 40 in caso di eventi di magnitudo superiore a 5. Stiamo br lavorando a un sistema di allarme preventivo planetario - spiega br Giuliani - attraverso la distribuzione di una fitta rete di rivelatori br gamma correlati con l’osservazione da satellite, che permette di br monitorare la variazione di temperatura agli infrarossi al di sotto br della ionosfera, le variazioni di campo magnetico ed elettromagnetico br terrestre nonché le variazioni radio a bassa frequenza . Combinando br l’analisi di tutti questi dati, aggiunge Giuliani, si potrebbe prevedere br un sisma con tre giorni di anticipo. Al programma lavorano anche Sergey br Pulinets, vicedirettore del Centro di monitoraggio aerospaziale di br Mosca, Dimitar Ouzounov (Nasa/Goddard Space Flight Center e Chapman br university), Katsumi Hattori dell’Università giapponese di Chiba, br Gianfranco Totani e Giulia Fioravanti della facoltà di Ingegneria br dell’Università dell’Aquila. br br br !--**-- br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.piazzagrande.info/post/29771/aumento-dl-radon-prima-del-terremoto-ingv-ragione-giulianie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3973&titolo_sotto=Aumento dl radon prima del terremoto, lIngv d ragione a Giuliani&ID_cat_new=99News ReikiLa fotografia delle#039;aura negli antichi luoghi sacri della Sardegnahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3969&titolo_sotto=La fotografia dell'aura negli antichi luoghi sacri della Sardegna &ID_cat_new=99 - leggi le#039;articolo e il documento in pdf a href= javascript:window.open(e#039;http://www.sentistoria.org/index.php?option=com_contenteview=articleeid=89:la-fotografia-dellaura-negli-antichi-luoghi-sacri-della-sardegnaecatid=126:ricercatori-indipendentie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3969&titolo_sotto=La fotografia dell'aura negli antichi luoghi sacri della Sardegna &ID_cat_new=99News ReikiLe#039;ultimo mistero di Tutankhamon: il giovane faraone nato da un incestohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3964&titolo_sotto=L'ultimo mistero di Tutankhamon: il giovane faraone nato da un incesto&ID_cat_new=99Lo rivela il settimanale francese e#039;Point de vuee#039; - Roma, 7 mar. (Adnkronos) - Tutankhamon nacque da une#039;unione incestuosa. span class= span id= U3190683460pjD style= font-weight: bold; Ee#039; le#039;ultima scoperta legata al giovane faraone /span , br morto in circostanze misteriose, alle#039;età di 19 anni attribuita al br grande archeologo egiziano Zahi Hawass, vice ministro della Cultura dal br 2009 e segretario generale del Consiglio superiore per le antichità del br Cairo. br br span class= span id= U3190683460SBD style= font-weight: bold; Grazie ad accurati esami del dna /span , br non solo sulla mummia di Tutankhamon, ma di altri faraoni, le#039;equipe di br biologi e medici tedeschi e egiziani, avrebbero dunque scoperto br le#039;ultimo segreto di Tutankamon, secondo quanto rivela il settimanale br francese e#039;Point de vuee#039;. p br /p La genetica ha rivelato, infatti, che span class= span id= U31906834603fH style= font-weight: bold; queste#039;ultimo br era nato da une#039;unione incestuosa, tra un fratello e una sorella, br entrambi figli de#039;Amenophis III e della prima moglie, Tiyi /span . I br matrimoni tra consanguinei erano, comunque, frequenti in Egitto fino br alla conquista dei romani. Anche la leggendaria Cleopatra avrebbe br sposato per due volte i suoi stessi fratelli, Tolomeo XII e Tolomeo br XIV. p br /p Anche Tutankhamon imiterà le#039;esempio dei suoi genitori, sposando una br delle sorellastre, Ankhsenaamom, figlia delle#039;enigmatica Nefertiti. Lo br dimostrano i due feti mummificati trovati alle#039;interno del sarcofago del br giovane faraone. Il loro dna è simile, ben oltre il 50%, a quello del br loro progenitore. Uno dei due presenta, tra le#039;altro, una e#039;spina br bifidae#039;, una malformazione della colonna vertebrale, indubbiamente di br origine genetica. p br /p br span class= span id= U31906834603lC style= font-weight: bold; I matrimoni tra consanguinei potrebbero spiegare /span , rivela sempre e#039;Point de vuee#039;, span class= span id= U3190683460qqC style= font-weight: bold; i problemi di salute di Tutankhamon /span br e la sua morte prematura. In un primo tempo lo studio attento del suo br scheletro, attraverso scanner di assoluta precisione, ha allontanato br ogni ipotesi di un possibile assassinio. La ferita dietro il testa br risulterebbe legata ad un banale errore degli imbalsamatori durante br le#039;estrazione del cervello. p br /p br span class= span id= U3190683460r9G style= font-weight: bold; Scoperti inoltre nella mummia di Tutankhamon, problemi degenerativi legati al tessuto osseo del piede /span sinistro. br Il giovane faraone soffriva inoltre di malaria. Malattia che i medici br non riuscirono a debellare. Nonostante il suo soprannome , e#039;kanakht br toutmesoute#039;, toro potente, Tutanakhamon era un uomo fragile, di br costituzione debolissima. Zoppicava e spesso si accompagnava con un br bastone. Ee#039; forse a causa del suo handicap, e non durante una partita br di caccia, che lo sfortunato e affascinante faraone, si sarebbe rotto br il femore sinistro. p br /p br span class= span id= U31906834609hD style= font-weight: bold; Le conseguenze della caduta, una difficile riabilitazione e una ferita non curate a dovere /span , forse une#039;infezione, span class= span id= U3190683460I0C style= font-weight: bold; le#039;avrebbero condotto alla morte /span . br Ricerche approfondite sui cromosomi di Tutankhamon e della sposa br Akhenaton avrebbero escluso poi la sindrome di Marfan, che avrebbe br spiegato i tratti androgini dei due sposi. p br /p Secondo quanto scrive il settimanale francese “si tratta però della br rappresentazione di figure stilizzate, secondo i codici politici e br religiosi delle#039;epoca, che mostrano il faraone come sorgente di vita. br Uomo e donna, une#039;unica identità alle#039;interno di uno stesso corpo”. Ma br altri interrogativi si addensano sul faraone più amato, conosciuto e br studiato. Altri misteri da svelare, secondo Zahi Hawass, dopo la br scoperta, il 29 novembre del 1922 della tomba di Tutankhamon, inviolata br da 34 secoli. p br /p “Mi piacerebbe rispondere al più presto a quesiti imperanti - ha br confessato le#039;archeologo egiziano - Chi era realmente Nefertiti? Chi si br nascondeva dietro la e#039;giovane damae#039;, la mummia, madre dei due feti, br scoperti nella tomba, era realmente Ankhsenaamon?”. Sono cominciate le br ricerche, gli studi, gli approfondimenti sul dna delle mummie. Nuovi br capitoli si aggiungeranno alle#039;eterna trama del racconto delle#039;infelice br Tutankhamon. Il faraone-bambino, simbolo dei segreti insondabili di un br Egitto millenario. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/Lultimo-mistero-di-Tutankhamon-il-giovane-faraone-nato-da-un-incesto_90683460.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3964&titolo_sotto=L'ultimo mistero di Tutankhamon: il giovane faraone nato da un incesto&ID_cat_new=99News ReikiSole e Terra in lotta, si contendono le#039;atmosferahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3965&titolo_sotto=Sole e Terra in lotta, si contendono l'atmosfera&ID_cat_new=99Studio: 3,5 miliardi di anni fa il campo magnetico terrestre aveva metae#039; della forza di oggi - p ROMA - Una battaglia titanica è in corso fra Terra e Sole: br queste#039;ultimo cerca di strappare le#039;atmosfera alla Terra, che combatte br per difendere lo scudo protettivo. Lo dimostra lo studio americano br pubblicato su Science e coordinato dal geofisico da John Tarduno, br delle#039;università di Rochester. Dalla ricerca emerge che 3,5 miliardi di br anni fa il campo magnetico terrestre aveva metà della forza che ha oggi. /p br p Questa debolezza, abbinata alla violenza del vento solare br proveniente dal giovane Sole, avrebbe portato via acqua dalle#039;atmosfera br della Terra. La misura delle#039;intensità delle#039;antico campo magnetico br terrestre è stata ottenuta dalle#039;esame delle inclusioni magnetiche br contenute nei cristalli imprigionati in alcune rocce africane. Con una br debole magnetosfera e una rapida rotazione del giovane Sole, la Terra br probabilmente 3,5 milioni di anni fa riceveva in una giornata la br quantità di protoni solari che riceve oggi durante una severa tempesta br solare , ha osservato Tarduno. /p br p Questo vuol dire - ha proseguito - che alle#039;epoca la la Terra è br stata raggiunta da un numero di particelle solari maggiore rispetto a br quello calcolato finora. Probabilmente il vento solare ha strappato via br dalle#039;atmosfera molte più particelle volatili, come le#039;idrogeno, di br quanto si credesse . Secondo Tarduno la perdita di idrogeno implica una br perdita di acqua. Ciò significa che oggi ce#039;é molta meno acqua sulla br Terra rispetto a quella che ce#039;era quando il pianeta era molto giovane /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/03/05/visualizza_new.html_1730217354.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3965&titolo_sotto=Sole e Terra in lotta, si contendono l'atmosfera&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: EGITTO, SCOPERTA LA TOMBA DI UNA MISTERIOSA REGINAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3966&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: EGITTO, SCOPERTA LA TOMBA DI UNA MISTERIOSA REGINA&ID_cat_new=99 - (ASCA-AFP) - Il Cairo, 3 mar - Una squadra di archeologi br francesi ha riportato alla luce un sarcofago di granito rosa br di 4 mila anni appartenente ad una misteriosa regina br de#039;Egitto. A renderlo noto Zahi Hawass, segretario generale br del Consiglio supremo per le antichitae#039; del Cairo. br br La regina, identificata come Bahnou, ee#039; e#039;e#039;una delle br sovrane della Sesta Dinastia e ha governato in Egitto dal br 2374 al 2192 a.Ce#039;e#039;, ha spiegato Hawass in una nota. br br Gli esperti peroe#039; non hanno ancora capito chi sia br esattamente questa regina e a quale faraone fosse sposata. br br e#039;e#039;Ancora non sappiamo se sia la moglie di Pepi I br (2354-2310 a.C.) o di Pepi II (2300-2206 a.C.)e#039;e#039;, ha ammesso br Hawass. Secondo Philippe Collombert, che ha guidato la br squadra francese, la misteriosa regina ee#039; e#039;e#039;probabilmentee#039;e#039; br la sposa di Pepi II. br br La scoperta ee#039; avvenuta nella necropoli di Saqqara, a sud br del Cairo. La piramide, che ospitava il sarcofago ritrovato, br ee#039; situata tra un gruppo di altre piramidi nei pressi della br tomba di Pepi I. br br Il sarcofago ritrovato ee#039; secondo gli egittologi un br oggetto di grande e#039;e#039;raritae#039;e#039;e#039;: una struttura di granito rosa br che poggia su una base nera. br br ghi/mcc/bra br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asca.it/news-ARCHEOLOGIA__EGITTO__SCOPERTA_LA_TOMBA_DI_UNA_MISTERIOSA_REGINA-898815-ORA-.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3966&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: EGITTO, SCOPERTA LA TOMBA DI UNA MISTERIOSA REGINA&ID_cat_new=99News ReikiAustralia, piovono pesci vivi dal cielo: miracolo o realtà?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3967&titolo_sotto=Australia, piovono pesci vivi dal cielo: miracolo o realt?&ID_cat_new=99 - strong Lajamanu /strong , un remoto paesino di 699 anime situato br nell’entroterra settentrionale dell’Australia, sta assistendo a un br evento a tratti paranormale, una strong pioggia di pesci ancora vivi /strong br e paradossalmente pronti per essere cucinati. Un fenomeno meteorologico br bizzarro e assolutamente singolare, che inizialmente ha spaventato gli br sprovveduti abitanti, poiché oggetti non ben identificati stavano br piovendo sulle loro teste. Poi, resisi conto del fortunato avvenimento, br avranno sicuramente pensato di calare le reti per un’insolita battuta br di pesca. br br p style= text-align: justify; Secondo quanto riporta il quotidiano locale strong “Northern Territory News” /strong , br nel pomeriggio di giovedì e di venerdì scorso le normali precipitazioni br sarebbero state accompagnate da una cospicua caduta dal cielo di pesci br persici, molti dei quali ancora vivi e che si contorcevano una volta br piombati al suolo. /p br p style= text-align: justify; Secondo gli esperti, limitati ma strong potenti mulinelli d’aria /strong br si sarebbero formati su un bacino d’acqua aspirando verso l’alto br piccoli e leggeri animali marini. Un temporale ha probabilmente br raccolto questi brevi turbini di vento e ha permesso agli esemplari br marittimi di arrivare sulla terraferma poco più tardi insieme alle br normali piogge. Mark Kersemakers, studioso dell’Agenzia australiana di br Meteorologia, ha dichiarato che si tratta di un strong em “evento molto raro” /em /strong , soprattutto perché l’Agenzia non aveva registrato nessuna particolare corrente di vento nella zona colpita. em “La tempesta /em – spiega il meteorologo – em potrebbe br aver trascinato i pesci per più di 15 chilometri di altezza. Una volta br in alto, si sono congelati. E dopo un po’ di tempo, sono stati br rilasciati” /em . /p br p style= text-align: justify; L’elemento che desta maggiore curiosità è che strong Lajamanu è situata in un territorio desertico /strong br della regione di Tanami e le fonti più vicini e raggiungibili di acqua br sono i laghi Nongra, Elliot e Argyle, che si trovano a centinaia di br chilometri di distanza dal paesino, mentre l’Oceano Pacifico è br addirittura a più di 600. /p br p style= text-align: justify; Il fenomeno tuttavia non farà scalpore, br almeno nel continente australiano, poiché tale evento si era già br verificato nel 1974 e nel 2004. Tuttavia, per chi vive in Europa, la br caduta di pesci dal cielo è sorprendente e può possedere un strong significato “miracoloso” /strong o dai contorni apocalittici. /p br p style= text-align: justify; Un abitante di Lajamanu ha commentato br telefonicamente l’accaduto a un giornalista dello stesso quotidiano br “Northern Territory News”, scherzosamente affermando che strong em “quando saranno i coccodrilli a piovere dal cielo, dovremo aver paura”. /em /strong /p br p style= text-align: justify; strong em Emanuele Ballacci /em /strong /p p style= text-align: justify; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.newnotizie.it/2010/03/02/australia-piovono-pesci-vivi-dal-cielo-miracolo-o-realta/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br strong em /em /strong /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3967&titolo_sotto=Australia, piovono pesci vivi dal cielo: miracolo o realt?&ID_cat_new=99News ReikiTROVATO UN CHIODO IN UNA TOMBA TEMPLARI, Ee#039; DELLA CROCEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3960&titolo_sotto=TROVATO UN CHIODO IN UNA TOMBA TEMPLARI,"E' DELLA CROCE"&ID_cat_new=99 - (AGI) - Londra, 2 mar. - Lo scenario ee#039; degno di un film br de#039;avventura: la tomba di tre cavalieri sepolti con le loro br spade e, su una lama, il simbolo dei Templari. Seppellito con br loro uno scrigno ornato che custodisce un chiodo. Non un chiodo br qualunque, per due motivi: risale a une#039;epoca compresa tra il br primo e il secondo secolo dopo Cristo ed ee#039; stato maneggiato da br molte persone, come se fosse una reliquia. Potrebbe trattarsi - br anzi secondo le#039;archeologo Bryn Walters lo ee#039; - di uno dei br chiodi con cui fu crocifisso Gesue#039;. Le#039;epoca ee#039; quella ha br detto Walters al e#039;Mirrore#039;, e il chiodo invece di essere br arrugginito e macchiato, ee#039; lucido e ha gli angoli smussati, br come se gli acidi del sudore di molte mani lo avessero br preservato nei secoli. Segno che per qualcuno quel chiodo aveva br molta importanza . Il suggestivo ritrovamento ee#039; stato fatto br sulle#039;isola di Ilheu de Pintinha, al largo di Madeira, in un br forte di Templari. br br . br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/estero/notizie/201003021138-est-rt10053-archeologia_un_chiodo_trovato_in_tomba_templari_e_della_crocee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3960&titolo_sotto=TROVATO UN CHIODO IN UNA TOMBA TEMPLARI,"E' DELLA CROCE"&ID_cat_new=99News ReikiCile/ Boschi (Ingv): Sisma ha spostato le#039;asse terrestre di 12 cmhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3961&titolo_sotto=Cile/ Boschi (Ingv): Sisma ha spostato l'asse terrestre di 12 cm&ID_cat_new=99di Apcom Il doppio rispetto ai 6 del terremoti di Sumatra nel 2004 - Roma, 2 mar. (Apcom) - Il violento sisma di br magnitudo 8.8 registrato in Cile ha spostato le#039;asse terrestre di 12 br centimetri. La stima è del presidente delle#039;Ingv, Enzo Boschi, che br rileva uno spostamento doppio rispetto ai 6 centimetri provocati dal br terremoto di Sumatra del 2004, di magnitudo 9.3. Ce#039;è stato secondo uno br spostamento delle#039;asse terrestre superiore a quello di Sumatra anche se br il terremoto del Cile ha una magnitudo inferiore. Infatti - spiega br Boschi ad Apcom - Sumatra è in prossimità delle#039;Equatore. Quello del br Cile si trova a metà strada, tra le#039;Equatore e il Polo sud, e quindi br favorisce la variazione della rotazione delle#039;asse terrestre: lo br spostamento di massa come conseguenza del terremoto altera il br cosiddetto momento di inerzia . Non ci sono conseguenze da questo br fenomeno , chiarisce Boschi, rilevando che si tratta per ora di stime. br Stiamo aspettando le verifiche sperimentali che saranno effettuate nel br centro delle#039;Agenzia spaziale italiana di Matera . La cosa non è br interessante come fatto in sé, che è una curiosità - aggiunge il br presidente delle#039;Ingv -, ma perché poter calcolare bene questo tipo di br processi dimostra come noi oggi abbiamo una buona conoscenza del br pianeta nel suo insieme. E questo ci può portare a capire molti altri br fenomeni . Sulla possibilità che in Cile possa verificarsi une#039;altra br violenta scossa, Boschi chiarisce: Sono rarissime scosse forti come br quella, ce ne saranno di sicuro tantissime, anche forti, ma sono br correlate al processo di liberazione di energia iniziato con quella br delle#039;8.8 Richter. Quando le scosse sono così forti ci vuole tanta br energia per provocarne une#039;altra come quella iniziale. Une#039;altra forte br come quella è improbabile . !-- /EdIndex -- br br img src= http://aspstats.wallstreetitalia.com/aspstats/index.asp?articolo=879326etitolo=Cile%2F+Boschi+%28Ingv%29%3A+Sisma+ha+spostato+l%27asse+terrestre+di+12+cm alt= width= 1 border= 0 height= 1 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=879326e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3961&titolo_sotto=Cile/ Boschi (Ingv): Sisma ha spostato l'asse terrestre di 12 cm&ID_cat_new=99News ReikiIl terremoto in Cile ha accorciato la durata del giorno e spostato le#039;asse terrestrehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3962&titolo_sotto=Il terremoto in Cile ha accorciato la durata del giorno e spostato l'asse terrestre&ID_cat_new=99Le#039;asse di rotazione si è spostato di 2,7 millisecondi di arco, pari a 8 centimetri - h2 La Terra gira più velocemente e le giornate si sono accorciate di 1,26 milionesimi di secondo /h2 span style= font-weight: bold; MILANO /span - Come avviene in br tutti i grandi terremoti, anche il sisma di 8,8 gradi della scala br Richter di sabato scorso al largo delle coste del Cile ha spostato br le#039;asse terrestre e modificato la durata del giorno. La differenza è br stata calcolata tramite un modello matematico complesso da Richard br Gross del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) di Pasadena, in California. br p br span style= font-weight: bold; GIORNI PIÙ CORTI /span - Secondo br Gross la zolla di Nazca, che subduce sotto quella sudamericana e ha br generato il terremoto cileno, ha spostato masse verso le#039;interno della br Terra. Come avviene nei pattinatori quando, durante la trottola, br portano le braccia al petto e aumentano la velocità di rotazione, così br capita al nostro pianeta. Masse più vicine al centro della Terra br determinano una maggiore velocità di rotazione e quindi un br accorciamento della durata del giorno. Per la precisione, hanno br calcolato Gross e i suoi colleghi del Jpl, il giorno si è accorciato di br 1,26 microsecondi, ossia 1,26 milionesimi di secondo. Una differenza br molto piccola, ma permanente, che è addirittura sotto la soglia br delle#039;osservazione diretta strumentale, che è di 5 microsecondi. /p br p br span style= font-weight: bold; ASSE DI ROTAZIONE /span - Il br terremoto ha avuto conseguenze anche sulle#039;asse di rotazione che, br secondo Gross, si è spostato di 2,7 millisecondi di arco, pari a 8 br centimetri. Per Enzo Boschi, presidente delle#039;Istituto nazionale di br geofisica e vulcanologia, le#039;asse terrestre si è spotato di ben 12 br centimetri. /p br p br span style= font-weight: bold; DIFFERENZA /span - Anche il a href= http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eqinthenews/2004/usslav/ rel= nofollow target= _blank u terremoto di Sumatra del 26 dicembre 2004, che è stato più forte (9,1 gradi Richter /u /a ) br determinò importanti cambiamenti: una diminuzione della durata del br giorno di 6,8 microsecondi e uno spostamento delle#039;asse terrestre di br 2,32 millisecondi di arco, pari a circa 7 centimetri. La differenza br dello spostamento delle#039;asse terrestre del terremoto cileno rispetto a br quello indonesiano è dovuto a due fattori: il terremoto delle#039;Indonesia br avvenne quasi alle#039;equatore, quindi alla maggiore distanza possibile dal br centro della Terra (il pianeta non è perfettamente sferico: è br schiacciato presso i poli e rigonfio alle#039;equatore) e quindi le masse br non si spostarono così tanto verso il centro. Inoltre le#039;angolo della br faglia che subduce sotto il Sudamerica è maggiore rispetto a quella br della zolla indo-australiana che subduce sotto le#039;Asia, quindi anche per br questo motivo le masse crostali asiatiche sono affondate di meno e br hanno prodotto un minore spostamento delle#039;asse. /p br div id= rectangle right class= right !-- OAS AD e#039;180x150e#039;begin -- br script type= text/javascript br OAS_AD(e#039;Bottom1e#039;); br /script !-- ghost -- br !-- OAS AD e#039;180x150e#039; end -- br br br br /div br p br span style= font-weight: bold; EFFETTI /span - Questi cambiamenti, br però, sono troppo piccoli per incidere in alcun modo sulla vita umana br né sulle#039;ambiente fisico terrestre. Boschi aggiunge che per ora i dati br riportati sono stime e «stiamo aspettando le verifiche sperimentali che br saranno effettuate nel centro dell’Agenzia spaziale italiana di Matera». /p !-- google_ad_section_end -- br p class= footnotes br a href= http://www.corriere.it/quotidiano/archivio/paolo_virtuani.shtml Paolo Virtuani /a br br br strong 02 marzo 2010 /strong /p p class= footnotes strong a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_marzo_02/terremoto-asse-terra_2e8b046e-261d-11df-9cde-00144f02aabe.shtml?fr=box_primopianoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /strong /p br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3962&titolo_sotto=Il terremoto in Cile ha accorciato la durata del giorno e spostato l'asse terrestre&ID_cat_new=99News ReikiNasa, confermata la presenza di ghiaccio sulla Lunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3963&titolo_sotto=Nasa, confermata la presenza di ghiaccio sulla Luna&ID_cat_new=99La stima del ghiaccio è di almeno 600 milioni di tonnellate - ROMA br br «La presenza umana sostenibile sulla Luna è possibile», data l’ingente br presenza di ghiaccio rilevata nelle regioni polari del nostro br satellite: la Nasa non ha dubbi, dopo aver confermato ha confermato i br risultati della sua missione LCross e i dati ricavati dall’esperimento br Mini-Sar, a bordo della sonda indiana Chandrayaan-1. br br br br Secondo il sito della em Bbc /em , la stima del ghiaccio br presente nei 40 crateri presi in esame - in ombra, cioè non investiti br direttamente dalla radiazione solare - è di circa 600 milioni di br tonnellate, ovvero - se tradotti in termini di combustibile per br navicelle spaziali - sufficienti per lanciare uno space shuttle al br giorno per i prossimi 2.200 anni. br br br br La presenza dell’acqua era stata rilevata spettrograficamente dalla br sonda Lcross (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite): la sonda br aveva a bordo un missile Centaur, lanciato contro il polo lunare - br ritenuto il luogo più probabile per la presenza di acqua - e il cui br impatto ha scavato un cratere profondo circa 4 metri e largo 20. Il br vero obiettivo dell’operazione era però l’analisi della nuvola di br detriti alzatasi dopo l’esplosione, all’interno della quale gli br scienziati hanno rilevato tracce di ghiaccio e vapore acqueo che br confermerebbero la presenza di acqua sotto lo strato superficiale di br polvere (regolite), formato da milioni di anni di impatti meteorici. br br br br La presenza di acqua costituirebbe un fattore molto importante per lo br sviluppo di una base lunare permanente, iniziativa peraltro che la br crisi economica - e il conseguente ridimensionamento del budget della br Nasa pone decisamente fuori portata almeno per il prossimo decennio. br br br br Il regolite contiene inoltre dell’ossigeno di facile separazione e in br misura minore dell’idrogeno, oltre al silicio utilizzabile per la br fabbricazione di pannelli solari. Inoltre, nel sottosuolo lunare si br trovano quantità ingenti di elio-3, isotopo radioattivo dell’elio molto br raro sulla Terra e utilizzato nelle ricerche per la fusione nucleare: br la stima è di circa un milione di tonnellate, contro un fabbisogno br congiunto di Stati Uniti ed Unione Europea di appena 25 tonnellate. br br br br La prospettiva di costruire una base lunare era tuttavia stata br criticata da alcuni esperti, secondo i quali era considerata “una br strada senza uscita” che assorbirebbe numerose risorse finanziarie, br nonché una storia in fondo già vista (“Un Apollo dopato”, l’ha definita br qualcuno): meglio sarebbe cercare di raggiungere qualche asteroide br vicino, una missione che avrebbe il sapore della novità; altri br ribattono che la Luna, a soli tre giorni di viaggio, sarebbe invece la br meta più adeguata per la messa a punto delle procedure che verrebbero br poi utilizzate nel viaggio su Marte - anche questo rimandato tuttavia br al di là da venire. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=1665eID_sezione=243esezione=e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3963&titolo_sotto=Nasa, confermata la presenza di ghiaccio sulla Luna&ID_cat_new=99News ReikiScoperta a Luxor testa gigante di Amenofi IIIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3955&titolo_sotto=Scoperta a Luxor testa gigante di Amenofi III&ID_cat_new=99Ee#039; alta 2,5 metri, ritrae il re in età giovanile. Giudicata un capolavoro di grande qualità artistica - p IL CAIRO - Una testa gigante in granito rosso del faraone Amenofi br III, risalente a 3000 anni fa, è stata scoperta sul sito del suo tempio br funerario a Luxor, secondo quanto ha annunciato oggi il ministero br egiziano della Cultura. La testa scoperta è intatta ed è alta 2,5 br metri ha precisato il responsabile delle antichità egiziane, Zahi br Hawass secondo il quale il reperto é un capolavoro di grande qualità br artistica, un ritratto del re dai tratti raffinati e pieni di br giovinezza . /p br p Secondo la stessa fonte sulla testa sono visibili ancora delle br tracce di pittura rossa. Una fonte della missione archeologica che ha br fatto la scoperta ha precisato che la testa si trovava su una grande br statua rappresentante il faraone della 18/a dinastia, in piedi con le br braccia incrociate e con in mano insegne reali. Amenofi III regnò in br Egitto tra il 1390 e il 1352 avanti Cristo, e fu il padre di Akhenaton, br il cosiddetto e#039;faraone ereticoe#039; considerato come un precursore del br monoteismo perché cercò di imporre il culto esclusivo di Aton. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/inbreve/2010/02/28/visualizza_new.html_1709014648.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3955&titolo_sotto=Scoperta a Luxor testa gigante di Amenofi III&ID_cat_new=99News ReikiGB: ministero Difesa ditruggerae#039; x fileshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3956&titolo_sotto=GB: ministero Difesa ditruggera' x files&ID_cat_new=99Su avvistamenti Ufo, dossier esaminati solo per 30 giorni - (ANSA) - LONDRA, 28 FEB - Il ministero della Difesa britannico br distruggerae#039; tutti gli X files che riceverae#039; su avvistamenti di br Ufo per evitare di doverli pubblicare. Lo scrive il Sunday br Telegraph precisando che la decisione di esaminare i documenti br solo per 30 giorni ee#039; stata presa per evitare che richieste br fatte con il Freedom of Information act, la legge che dae#039; br accesso ai documenti dello stato da parte dei cittadini, portino br alla pubblicazione degli x files, se questi dovessero finire br negli Archivi nazionali. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/02/28/visualizza_new.html_1709010930.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3956&titolo_sotto=GB: ministero Difesa ditruggera' x files&ID_cat_new=99News ReikiLa Bibbia aveva ragione: scoperta la muraglia di re Salomonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3957&titolo_sotto=La Bibbia aveva ragione: scoperta la muraglia di re Salomone&ID_cat_new=99Scavi archeologici riportano alla luce la sezione di une#039;antica muraglia della città di Gerusalemme risalente al X secolo a.C. Il racconto del testo biblico sarebbe così confermato. Trovati anche resti di una possente torre di guardia - di Luigi Mascheroni br br La Bibbia - ancora una volta - aveva ragione, direbbe Werner Keller, br che nel 1955, in un libro destinato a essere tradotto in 25 lingue e br vendere milioni di copie in tutto il mondo, per la prima volta br confrontò scientificamente il racconto del testo biblico con il br contesto storico, geografico, sociale e culturale del tempo. br br Secondo quanto reso noto ieri, una sezione di une#039;antica muraglia della br città di Gerusalemme risalente al X secolo a.C., probabilmente br costruita al tempo del biblico re Salomone, è stata scoperta durante br gli scavi archeologici diretti da Eilat Mazar delle#039;Università di br Gerusalemme. I resti del possente muro - lungo 70 metri e alto 6 - sono br emersi nella zona nota come le#039;area Ophel, tra la città di David e il br muro meridionale del Monte del Tempio, e sembrano confermare il br racconto che la Bibbia fa delle gesta del leggendario Salomone. Nella br stessa area sono stati scoperti un corpo di guardia interno per br le#039;accesso al quartiere reale della città, una struttura reale adiacente br al corpo di guardia e una torre de#039;angolo che si affaccia su una br considerevole sezione della vicina valle Kidron. br «Il muro br delle#039;antica città che è stato scoperto - ha detto Mazar - testimonia br una presenza dominante. La forza e la forma della sua costruzione br indicano un alto livello di ingegneria». I resti si trovano al confine br orientale della zona Ophel, in una posizione alta e strategica in cima br al pendio occidentale della valle Kidron. «Un confronto tra questi br ultimi reperti e le mura e le porte della città del periodo del Primo br Tempio, oltre al vasellame trovato sul sito, ci permette di stabilire br con un alto grado di certezza che il muro appena scoperto è quello che br fu costruito da re Salomone a Gerusalemme nella seconda parte del X br secolo a.C. - ha spiegato Mazar - È la prima volta che viene trovata br una struttura di quelle#039;epoca che può essere messa in correlazione con br le descrizioni per iscritto delle costruzioni di Salomone a br Gerusalemme». br La Bibbia narra che Salomone, con le#039;aiuto dei fenici, br che erano costruttori eccezionali, costruì il Tempio di Gerusalemme e br il suo nuovo Palazzo e li circondò con una città, molto probabilmente br collegata con il più antico muro della città di David. Mazar ha citato br specificamente le#039;inizio del terzo capitolo del primo Libro dei Re che br recita: «Finché Salomone non terminò di costruire la propria casa, il br Tempio del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme». br Importanti br notizie archeologiche arrivano anche dallo studio del corpo di guardia br alto 6 metri del complesso del muro della città: risulta costruito in br uno stile tipico di quelli del periodo del Primo Tempio come Megiddo, br Beersheva e Ashdod. Presenta un piano simmetrico di quattro piccole br stanze identiche, due su ogni lato del corridoio principale. Ce#039;era br anche una grande torre adiacente, che copriva une#039;area di 24 metri per br 18, che doveva servire come torre di avvistamento per proteggere br le#039;ingresso alla città. br Nel cortile della grande torre si br svolgevano svariate attività pubbliche: serviva come luogo de#039;incontro br pubblico, come posto per condurre attività commerciali e di culto e br come sede di attività economiche e legali. Anche i frammenti di br vasellame scoperti sotto il pavimento più basso delle#039;edificio reale, br vicino al corpo di guardia, testimoniano la datazione del complesso al br X secolo a.C. Nella zona degli scavi sono state trovate anche figurine br di culto, come pure sigilli a impressione sui manici delle giare con la br parola «per il re», che testimoniano il loro uso riservato alla br monarchia. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgiornale.it/cultura/la_bibbia_aveva_ragione_scoperta_muraglia_re_salomone/storia-storia-archeologia-keller-bibbia/24-02-2010/articolo-id=424706-page=0-comments=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3957&titolo_sotto=La Bibbia aveva ragione: scoperta la muraglia di re Salomone&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: PRIME CROCIERE MEDITERRANEO 130 MILA ANNI FAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3958&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: PRIME CROCIERE MEDITERRANEO 130 MILA ANNI FA &ID_cat_new=99 - (ANSAmed) - ROMA - Le prime crociere nel Mediterraneo ci sono br state 130 mila anni fa, molte decine di migliaia di anni prima br di quanto pensassero gli esperti. Lo ha dimostrato la scoperta br di alcuni utensili in un sito archeologico sulle#039;isola Creta da br parte di un gruppo di ricercatori statunitensi, come riporta il br sito del National Geographic. Sono rimasto basito dalla br scoperta - spiega Curtis Runnels delle#039;università di Boston - br le#039;idea di trovare manufatti così vecchi a Creta era credibile br quanto quella di trovare un iPod nella tomba di Tutankamen . A br mettere in discussione molte teorie sul modo in cui la specie br umana si è diffusa in Europa sono stati dei piccoli pezzi di br selce lavorata a forma di ascia di 13 centimetri, un manufatto br del tutto simile a quelli ritrovati nei siti in Africa dove si br crede sia nata la civiltà umana. Le#039;isola greca è circondata da br acque da diversi milioni di anni, per cui gli archeologi erano br convinti che le 30 asce trovate in 9 diversi siti in giro per br le#039;isola fossero vecchie al massimo 10 mila anni. La datazione al br radiocarbonio ha invece dato un risultato del tutto diverso, con br i più vecchi che sono risultati essere stati costruiti 130 mila br anni fa. Secondo i ricercatori questa è la prova che a br quelle#039;epoca le#039;uomo era già in grado di affrontare il mare, una br capacità che si credeva avesse sviluppato solo 50 mila anni fa. br Questi uomini non erano capitati per caso, erano veri e propri br marinai - continua le#039;esperto - il fatto che abbiamo trovato le br asce in nove siti implica che molte persone sono arrivate qui br via mare . I ricercatori hanno anche calcolato la possibile br lunghezza del viaggio: partendo dalla Turchia i primi navigatori br avrebbero dovuto fare tappe anche di 40 chilometri, mentre un br viaggio dalle#039;Africa avrebbe richiesto 200 chilometri di mare br aperto. La questione di quando le#039;uomo abbia iniziato a fare br viaggi così lunghi è ampiamente dibattuta, con molti esperti che br ritengono che la prima testimonianza attendibile siano resti br trovati in Polinesia e risalenti a 50mila anni fa. Questa br scoperta però sembra far pendere la bilancia dalla parte di chi br ritiene che le crociere siano iniziate molto prima. (ANSAmed). br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansamed.info/it/top/MI13.XAM12535.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3958&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: PRIME CROCIERE MEDITERRANEO 130 MILA ANNI FA &ID_cat_new=99News ReikiUn vero mostro dei mari: è il misterioso pesce remo, il serpente marino delle#039;antichitàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3959&titolo_sotto=Un vero mostro dei mari: il misterioso pesce remo, il serpente marino dell'antichit&ID_cat_new=99 - Può essere lungo fino a diciassette metri ma fino ad ora non era mai br stato visto così: uno scienziato è riuscito a filmare il misterioso br pesceremo nel suo ambiente naturale, nel buio degli abissi a 1500 metri br di profondità. br br Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://it.notizie.yahoo.com/53/20100209/tod-un-vero-mostro-dei-mari-e-il-misteri-045b8e8.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3959&titolo_sotto=Un vero mostro dei mari: il misterioso pesce remo, il serpente marino dell'antichit&ID_cat_new=99News ReikiSatellite conferma teoria Enrico Fermihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3949&titolo_sotto=Satellite conferma teoria Enrico Fermi&ID_cat_new=99Spiegate le enormi energie dei raggi cosmici - (ANSA) - ROMA, 17 FEB - Il satellite Fermi conferma le#039;ipotesi br br sul meccanismo che spiega le enormi energie dei raggi cosmici br br formulata 60 anni fa da Enrico Fermi. br br br br Il satellite Nasa, al quale le#039;Italia collabora con le#039;Infn, br br le#039;Inaf e le#039;Asi, ha trovato la prova che le cose stanno come era br br stato ipotizzato dal grande fisico. I raggi cosmici sono br br particelle cariche di altissima energia che raggiungono br br continuamente la Terra e, secondo le#039;ipotesi di Fermi, vengono br br accelerati in dense nubi di gas magnetizzato in movimento. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/02/17/visualizza_new.html_1705166991.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3949&titolo_sotto=Satellite conferma teoria Enrico Fermi&ID_cat_new=99News ReikiTUTANKAMON AVEVA UN PIEDE DEFORME; MORIe#039; DI MALARIAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3950&titolo_sotto=TUTANKAMON AVEVA UN PIEDE DEFORME; MORI' DI MALARIA&ID_cat_new=99 - (AGI) - Washington, 16 feb. - Tutankamon aveva un piede br deforme, camminava con un bastone e aveva fattezze decisamente br femminili. A consegnare alla storia il nuovo identikit del br celebre faraone egiziano ee#039; stato le#039;atteso test del Dna br condotto da ricercatori italiani, tedeschi ed egiziani, su 11 br mummie, inclusa quella del sovrano bambino che morie#039; a 19 anni br per una frattura ossea che indebolie#039; il suo sistema immunitario br facendogli contrarre la malaria. Le#039;esame del genome di br Tutankamon, che ha regnato dal 1341 al 1323 avanti Cristo, ha br anche finalmente definito la sua linea ereditaria: Akhenaton, br il faraone che trasformoe#039; radicalmente la religione delle#039;antico br Egitto e che governoe#039; dal 1351 al 1334 avanti Cristo, era suo br padre e sua sorella era la madre. Inoltre i due feti ritrovati br nella tomba del faraone sarebbero veramente suoi figli: due br bimbe morte subito dopo la nascita. La tomba di Tutankamon fu br riaperta nel 1992 e vennero ritrovate le mummie dei due feti la br cui identitae#039; era rimasta fino a ora un mistero. Le autoritae#039; br egiziane hanno successivamente autorizzato Zahi Hawass, br direttore del Consiglio supremo delle Antiochitae#039; del Cairo a br portare avanti le sue ricerche e a scannerizzare e sottoporre br alle#039;esame del Dna la mummia del faraone trasferita br appositamente al Museo del Cairo per le analisi. Gli esami, il br cui risultato ee#039; stato pubblicato sul Journal delle#039;American br Medical Association, svelano anche il vero mistero della morte br di Tutankamon riferita da sempre o a una caduta dal carro o dal br cavallo, a un omicidio oppure a una setticemia. Il test br evidenzia che invece la morte ee#039; stata provocata da br une#039;infezione da e#039;plasmodium falciparume#039;, il parassita che causa br la malaria. Altro e#039;gialloe#039; svelato quello della madre che si br credeva essere fino a ora Nefertiti. Queste#039;ultima, la cui br mummia non ee#039; mai stata identificata, regnoe#039; a fianco di br Akhenaton ed ebbe sei figlie. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/estero/notizie/201002161855-est-rt10298-tutankamon_aveva_un_piede_deforme_e_mori_di_malariae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3950&titolo_sotto=TUTANKAMON AVEVA UN PIEDE DEFORME; MORI' DI MALARIA&ID_cat_new=99News ReikiUna donna compare dietro la finestra di un castello abbandonato da 25 anni. Ee#039; un fantasma?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3954&titolo_sotto=Una donna compare dietro la finestra di un castello abbandonato da 25 anni. E' un fantasma?&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Una-donna-compare-dietro-la-finestra-di-un-castello-abbandonato-da-25-anni-E-un-fantasma_23787012.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3954&titolo_sotto=Una donna compare dietro la finestra di un castello abbandonato da 25 anni. E' un fantasma?&ID_cat_new=99News ReikiVibo Valentia - La frana di Maieratohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3951&titolo_sotto=Vibo Valentia - La frana di Maierato&ID_cat_new=99 - object width= 425 height= 344 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/mL4XBpEg97Iehl=it_ITefs=1e /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/mL4XBpEg97Iehl=it_ITefs=1e type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 425 height= 344 /embed /object brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3951&titolo_sotto=Vibo Valentia - La frana di Maierato&ID_cat_new=99News ReikiTestimonianze di un militare e due scientifici francesihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3953&titolo_sotto=Testimonianze di un militare e due scientifici francesi&ID_cat_new=99Haïti e l’arma sismica - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.voltairenet.org/article164056.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3953&titolo_sotto=Testimonianze di un militare e due scientifici francesi&ID_cat_new=99News ReikiVoli aerei e#039;minacciatie#039; da super lampi. Le#039;esperto: Un fenomeno interessante ancora tutto da studiarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3952&titolo_sotto=Voli aerei 'minacciati' da super lampi. L'esperto: "Un fenomeno interessante ancora tutto da studiare"&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Voli-aerei-minacciati-da-super-lampi-Lesperto-Un-fenomeno-interessante-ancora-tutto-da-studiare_13707622.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3952&titolo_sotto=Voli aerei 'minacciati' da super lampi. L'esperto: "Un fenomeno interessante ancora tutto da studiare"&ID_cat_new=99News ReikiEgitto/ Tutankhamen;: i test sul Dna saranno rivelati a febbraiohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3942&titolo_sotto=Egitto/ Tutankhamen;: i test sul Dna saranno rivelati a febbraio&ID_cat_new=99Eseguiti per far luce su genealogia del grande faraone - p Il Cairo, 31 gen. (Ap) - I risultati degli esami del Dna effettuati br sulla mummia del faraone Tutankhamen per svelare il mistero delle sue br origini saranno resi noti il 17 febbraio: lo ha annunciato oggi il br Consiglio supremo delle antichità egiziane. Il segretario generale br della istituzione egiziana, Zahi Hawass, darà una conferenza stampa per br rivelare se il faraone Amenhotep III sia effettivamente il nonno di br Tutankhamen. /p p La genealogia di Tutankhamen, faraone morto prima br dei 20 anni, resta un mistero per gli archeologi anche se diverse br ipotesi sono state formulate sulle#039;argomento. Una di queste vorrebbe che br Tutankhamen fosse figlio di Akhenaton e della regina Nefertiti. /p p br Questi test effettuati su Tutankhamen fanno parte di un vasto programma br che punta a stabilire, attraverso il Dna, le#039;identità e il lignaggio di br centinaia di mummie. /p p Nel comunicato odierno, il Consiglio br supremo delle antichità egiziane precisa inoltre che un robot sarà br introdotto nella grande piramide di Cheope per tentare di penetrare il br mistero dei suoi passaggi segreti. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2010/1_gennaio/31/egitto_tutankhamen_i_test_sul_dna_saranno_rivelati_a_febbraio,22747267.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3942&titolo_sotto=Egitto/ Tutankhamen;: i test sul Dna saranno rivelati a febbraio&ID_cat_new=99News ReikiGiallo sugli scavi, Troia non abita più quihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3943&titolo_sotto=Giallo sugli scavi, Troia non abita pi qui&ID_cat_new=99Lo storico Kolb contesta Schliemann: “Sotto la collina non c’è una città” - div class= sezione FABIO SINDICI /div br div class= articologirata Sulla collina di Hissarlik, Troia non c’è br più. Più esattamente: la Troia di Priamo, Elena e Paride, cantata da br Omero nell’Iliade, ritrovata per avventura (e ipotesi) da Heinrich br Schliemann due millenni e mezzo dopo, non c’è mai stata - almeno allo br stato attuale dei ritrovamenti archeologici. Ha pochi dubbi, Frank br Kolb, storico dell’antichità e professore all’università tedesca di br Tübingen, la stessa in cui ha sede il Projekt Troia, che da anni è la br centrale degli scavi e degli studi nel sito di Hissarlik, a ridosso br della costa turca, nell’Ellesponto, a Sud dello stretto dei Dardanelli. br «Se vogliamo, chiamiamola pure Troia. Però nessuno degli insediamenti br che si sono succeduti a Hissarlik ha le caratteristiche di una città. br Si può parlare al massimo di una fortezza che dominava una vasta area br rurale. Ma nulla fa pensare a un importante centro commerciale o a una br civiltà autonoma, come hanno sostenuto generazioni di archeologi, br amplificando i risultati degli scavi». br br Da vent’anni Kolb è br impegnato nello smontare il doppio mito di Troia: quello della sostanza br storica dei poemi omerici, e quello archeologico, iniziato quando br Schliemann disseppellì il cosiddetto «Tesoro di Priamo» e dichiarò di br aver ritrovato l’antica Ilio. Ora lo studioso tedesco tira le fila in br un libro di prossima pubblicazione, dal titolo che promette già br battaglie culturali: Troia, scena di un giallo. Politica, miti, storia br e pseudo-scoperte (edito da Schoenigh). Kolb appare come br l’anti-Schliemann, gloria dell’archeologia tedesca. Rimette le lancette br della storia a prima del 1872, quando l’archeologo dilettante di br Neubekow, usando i testi omerici come traccia e seguendo le indicazioni br pratiche dell’inglese Frank Calvert, iniziò a scavare i nove strati, br tra i quali indovinò la guerra di Achille e le porte sotto assedio, br «folte di cavalli e di fanti». br br Schliemann pensava che uno br degli strati più antichi, quello oggi chiamato Troia II (2550- 2250 br a.C.), in cui venne trovato il famoso tesoro, corrispondesse alla città br delle#039;Iliade. Il suo successore agli scavi, Wilhelm Doerpfeld, che br invece era un archeologo professionista, spostò la Troia omerica quasi br un millennio più avanti, nella tarda età del bronzo. Manfred Korfmann, br che ha diretto gli scavi a Hissarlik fino alla sua morte nel 2005, br aveva individuato Ilio nelle rovine delle#039;inizio del XII secolo, che br mostrano tracce di un assedio. È più o meno le#039;epoca in cui molti br storici della Grecia classica, come Tucidide, situano la guerra di br Troia. Insomma: la storia incontrava il mito. Frank Kolb li separa di br nuovo. «Il punto è che sono state orchestrate molte mistificazioni, br allo scopo di ottenere finanziamenti. Un fossato che serviva br probabilmente al drenaggio delle acque è stato fatto passare per br une#039;opera difensiva, ma non sono mai state trovate tracce di vere br fortificazioni. Un muro di cinta sembra non essere più della copertura br di una fognatura. Fuori dalla cittadella, che accoglieva solo torri e br alcuni palazzi di aristocratici, non sono mai state scavate più di br dieci case. Dove vivevano i novemila abitanti ipotizzati da Korfmann? br Inoltre, che l’ipotetica Troia del 1190 a.C. sia stata distrutta da br nemici è solo una possibilità. E non esiste nessuna prova che sia stata br attaccata da una federazione di micenei» spiega lo studioso. br br Oggi, br molti archeologi, anche all’interno del Projekt Troia, hanno accolto le br critiche di Kolb. Eppure Hissarlik continua a essere un luogo di br misteri. La Troia più antica, quella di 4.500 anni fa, ha mura con br porte gigantesche; un maestoso megaron, uno dei primi esempi nel br Mediterraneo di questo tipo di costruzioni con un vestibolo a br padiglione; e il «tesoro di Priamo» somiglia molto a un altro, analogo, br ritrovato nelle#039;isolotto di Mochlos, al largo di Creta. «Troia II era un br piccolo insediamento, molto ricco grazie alle miniere de#039;oro della zona. br Anche qui ci sono dei “falsi”. Un tratto di palizzata nella br ricostruzione degli archeologi diventa una cinta difensiva delle#039;abitato br fuori dalla cittadella. Ma ha tutta le#039;aria di uno steccato per il br bestiame. Il sito non ha importanza strategica o militare perché le br navi di quell’epoca non erano in grado di navigare fino al Mar Nero» br replica Kolb. br br Chi erano allora gli abitanti di Hissarlik? E da br dove viene il mito? Recentemente, la Ilio greca è stata avvicinata alla br Wilusa di cui parlano documenti diplomatici ittiti, città alleata e br vassalla dell’impero di Hattusa. «Non sappiamo l’origine etnica delle br genti che vivevano a Hissarlik. La cultura sembra una miscela di br elementi nord-egei e anatolici. L’identificazione con Wilusa è stata br rigettata dagli ultimi studi. Che la situano più a Sud, in Frigia. Ilio br è un nome greco. Il mito nasce nel X secolo, durante le#039;emigrazione di br popoli eolici nell’Ellesponto, che volevano nobilitare la loro br colonizzazione. Rimangono impressionati dai resti della cittadella, e br vi spostano una memoria storica più antica. Personalmente, credo che br sia la spedizione dei micenei a Creta nel XIV secolo, che mette fine br alla potenza della civiltà minoica». Altri studiosi suppongono invece br che le origini della leggenda vadano rintracciate sul delta del Nilo, br dove un’armata dei popoli del mare, tra cui gli Ekwes, come gli br Egiziani chiamavano gli Achei, combatté contro l’esercito del faraone br Ramses III. Lo stesso Omero, nell’Odissea, fa raccontare a Menelao di br una sosta della flotta achea in Egitto, di ritorno da Troia. Ricerche br recenti retrodatano i primi commerci tra il Mediterraneo e le coste del br Mar Nero al terzo millennio prima di Cristo. Troia si sarebbe trovata br sulla via dello stagno, che insieme al rame serviva per la lega di br bronzo. In quel caso, Ilio tornerebbe a essere un fulcro dei commerci br nell’antichità. Sulla collina di Hissarlik, il mito continua a giocare br a nascondino con la storia. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/201001articoli/51761girata.aspe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3943&titolo_sotto=Giallo sugli scavi, Troia non abita pi qui&ID_cat_new=99News ReikiI marziani non hanno le antennehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3947&titolo_sotto=I marziani non hanno le antenne&ID_cat_new=99 - E non sono verdi. E non sono alti mezzo metro con una testa grossa br così. I “marziani” o meglio gli alieni, le altre forme di vita sparse br per l’universo, non somgliano all’immagine popolare che ci hanno br trasmesso il cinema e la fantascienza, non hanno l’aspetto di E.T., non br sembrano mostri. Se hanno qualcosa di mostruoso, in effetti, ci basta br guardare in uno specchio per farcene un’idea. A sostenerlo è un noto br esperto in materia, Simon Conway Morris, docente di paleobiologia br evoluzionaria alla Cambdrige University. Parlando in questi giorni a un br convegno della Royal Society, il professor Conway Morris ha affermato br che gli extra-terrestri, se e quando verranno a farci visita, br risulteranno probabilmente in tutto simili a noi. E’ verosimile che la br vita aliena si sviluppi in un pianeta simile alla Terra, dice lo br studioso, in cui sono presenti organismi fatti degli stessi elementi br biochimici dei nostri; e il processo evoluzionario li farebbe diventare br copie di come siamo noi. Se ciò può apparire confortante o rassicurante br da un certo punto di vista, ammonisce tuttavia il professore, br attenzione, perchè gli alieni sarebbero simili a noi anche dal punto di br vista del carattere, delle attitudini, dei difetti: come l’avidità, la br violenza e la tendenza a sfruttare le risorse altrui. Se è pur br possibile che vengano a trovarci in missione di pace, conclude Conway br Morris, è altrettanto possibile che arrivino sulla Terra per cercare un br posto alternativo in cui vivere e/o per procurarsi acqua, minerali e br carburante. Il mantra del programma della Nasa, l’agenzia spaziale br americana, per cercare altre forme di vita nell’universo è “follow the br water”, una strategia che riflette il fatto che, sulla Terra, dove c’è br acqua c’è vita. Recenti missioni spaziali hanno trovato tracce di br ghiaccio sulla luna e su Marte. Gli astronomi hanno individuato più di br 400 pianeti al di fuori del nostro sistema solare dove la temperatura br non è nè troppo calda nè troppo fredda per permettere all’acqua di br formarsi allo stato liquido. E dunque, se un bel (o brutto) giorno br un passante vi fissa in modo un po’ strano, ricordatevi che potrebbe br essere venuto da molto, molto lontano. (D’altra parte, se sbarcassero br in Italia, la curiosità nei loro confronti potrebbe essere di breve br durata – leggere, per saperne di più, il delizioso apologo “Un marziano br a Roma” dell’ineguagliabile Ennio Flaiano). br br a href= javascript:window.open(e#039;http://franceschini.blogautore.repubblica.it/2010/01/26/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3947&titolo_sotto=I marziani non hanno le antenne&ID_cat_new=99News ReikiUn misterioso oggetto verdastro compare nei cieli della Norvegia durante un’aurora boreale: guarda la fotohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3945&titolo_sotto=Un misterioso oggetto verdastro compare nei cieli della Norvegia durante unaurora boreale: guarda la foto&ID_cat_new=99 - guarda la a href= javascript:window.open(e#039;http://blog.ilmatemagico.com/un-misterioso-oggetto-verdastro-compare-nei-cieli-della-norvegia-durante-unaurora-boreale-guarda-la-foto/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); foto /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3945&titolo_sotto=Un misterioso oggetto verdastro compare nei cieli della Norvegia durante unaurora boreale: guarda la foto&ID_cat_new=99News ReikiLa CIA spia i cambiamenti climaticihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3944&titolo_sotto=La CIA spia i cambiamenti climatici&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.greenme.it/informarsi/ambiente/1613-la-cia-spia-i-cambiamenti-climaticie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3944&titolo_sotto=La CIA spia i cambiamenti climatici&ID_cat_new=99News ReikiLa spirale in Norvegia - finalmente informazioni “chiare”http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3946&titolo_sotto=La spirale in Norvegia - finalmente informazioni chiare&ID_cat_new=99Finalmente informazioni “chiare” - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://comandantekanta.com/2010/01/28/la-spirale-in-norvegia-finalmente-informazioni-chiare/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3946&titolo_sotto=La spirale in Norvegia - finalmente informazioni chiare&ID_cat_new=99News ReikiMeteorite sfonda lo studio di due medici italo-americanihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3948&titolo_sotto=Meteorite sfonda lo studio di due medici italo-americani&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_gennaio_24/meteorite-precipita%20su-casa-due-medici-italo-americani_1b133ea2-0907-11df-a931-00144f02aabe.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3948&titolo_sotto=Meteorite sfonda lo studio di due medici italo-americani&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: scoperto il primo tempio dedicato alla dea-gatta Bastet in Egittohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3935&titolo_sotto=Archeologia: scoperto il primo tempio dedicato alla dea-gatta Bastet in Egitto&ID_cat_new=99 - Il Cairo, 19 gen. - (Adnkronos) - Ee#039; tornato alla luce un antico tempio br dedicato alla dea egiziana Bastet, raffigurata con il corpo di donna e br la testa di gatto. Le rovine del tempio greco sono state scoperte da br una missione di archeologi egiziani ad Alessandria de#039;Egitto. Le#039;annuncio br delle#039;eccezionale ritrovamento ee#039; stato dato dal Servizio egiziano per br le antichitae#039; in Egitto, guidato dalle#039;archeologo Zahi Hawass. Nello br stesso sito che ee#039; stato scavato sono state trovate circa 600 statue di br epoca tolemaica, molte delle quali raffiguranti le#039;immagine della br dea-gatta Bastet, divinitae#039; della gioia, della musica e della br maternitae#039;. br La missione archeologica ee#039; guidata da Mohammed Abdel Maqsoud, capo br delle antichitae#039; del Basso Egitto. Il tempio scoperto era stato br edificato in onore della regina Berenice, sposa del re Tolomeo III che br governoe#039; le#039;Egitto dal 246 al 222 a.C. Il sito con le rovine br delle#039;edificio sacro, dove sono in corso gli scavi da piue#039; di un anno, br occupa una superficie di 60 metri di lunghezza per 15 metri di br larghezza. Il tempio scavato in localitae#039; Kom al-Dikka, ad Alessandria br de#039;Egitto, ha subito diverse distruzioni in epoche successive, ed infine br fu utilizzato come cava per il recupero di materiali, da cui nel corso br dei secoli sono scomparsi numerosi blocchi di pietra. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/Archeologia-scoperto-il-primo-tempio-dedicato-alla-dea-gatta-Bastet-in-Egitto_4218145206.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3935&titolo_sotto=Archeologia: scoperto il primo tempio dedicato alla dea-gatta Bastet in Egitto&ID_cat_new=99News ReikiUn mantello de#039;acqua ci renderà invisibilihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3936&titolo_sotto=Un mantello d'acqua ci render invisibili&ID_cat_new=99 - articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nextme.it/tecnologia/prodotti/155-un-mantello-dacqua-ci-rendera-invisibilie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3936&titolo_sotto=Un mantello d'acqua ci render invisibili&ID_cat_new=99News ReikiGli studiosi dei meteoriti di Marte Siamo sicuri, vita sul pianetahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3938&titolo_sotto=Gli studiosi dei meteoriti di Marte "Siamo sicuri, vita sul pianeta"&ID_cat_new=99I ricercatori della Nasa trovano conferme su due frammenti caduti sulla terra: Ce#039;erano e forse cui sono forme viventi di LUIGI BIGNAMI - span style= font-family: Arial; Il gruppo di ricercatori della br Nasa che sostengono di aver trovato indizi di vita passata su Marte br nel meteorite caduto in Antartide e oggi noto come AHL84001, hanno br fatto sapere che grazie alle#039;uso di una nuova sofisticata br strumentazione stanno trovando simili indizi in altri due meteoriti br caduti sulla Terra e anche#039;essi provenienti da Marte. Secondo le br prime indiscrezioni, i ricercatori sono certi che nelle prossime br settimane dimostreranno definitivamente con pubblicazioni br scientifiche che Marte era abitato nel passato da organismi br viventi. br br br br Ci manca davvero poco per dimostrare definitivamente che su Marte br ce#039;era e forse ce#039;è ancora vita , ha detto David S. McKay, br responsabile del reparto di astrobiologia della Nasa. br br Fino ad oggi le ricerche della vita passata su Marte si erano br concentrate sul meteorite che cadde in Antartide 13.000 anni fa e br che venne trovato nel 1984 da una ricercatrice della Nasa. Il br meteorite è stato oggetto di molteplici ricerche su alcuni elementi br trovati alle#039;interno del meteorite che, secondo un gruppo di br ricercatori, erano prove a favore della vita passata, mentre per br altri erano il risultato di fenomeni spiegabili in modo br inorganico. br br br br Nel mese di novembre, però, grazie ad une#039;ultima analisi realizzata br con strumenti assai più sofisticati di quelli usati negli anni br Novanta, e che si basa su una tecnica chiamata fascio ionico br focalizzato (usa un fascio di ioni (atomi a cui sono stati tolti br degli elettroni) per raffigurare un campione da analizzare), il br team di McKay portava nuove prove a favore che quanto ce#039;è br alle#039;interno del meteorite può essere spiegato solo attraverso br une#039;origine biologica. Nelle ultime settimane, lo stesso gruppo di br ricercatori sta analizzando altre meteoriti marziane cadute sulla br Terra e in due di esse ha trovato gli stessi elementi che, a dir br loro, sono di provenienza biologica. Una di queste meteoriti, nota br come Meteorite Nakhla , cadde nel 1911 vicino alla città di Nakhla br in Egitto e allora fece molto clamore. Il pezzo più grande, dei 40 br in cui si ruppe, è rimasto esposto a lungo nel Museo di Storia br Naturale di Londra ed è quallo in fase di analisi. Il terzo br meteorite , chiamato Yamato 593 , proviene anche#039;esso br dalle#039;Antartide. br br /span span style= font-family: Arial; Secondo i ricercatori tra i 3,6 e 1,4 miliardi di anni fa il br pianeta rosso doveva essere popolato da un gran numero di br micro-organismi, quando la sua atmosfera era assai più spessa e br umida. Un arco di tempo nel quale anche sulla Terra iniziò a br svilupparsi la vita.  Ciò che fa dire agli scienziati che in quei br meteoriti ci sono indizi di vita marziana è una configurazione br complessa di sostanze chimiche, che potrebbe essere stata deposta br unicamente da organismi viventi. Inoltre sono state scoperte br strutture che assomigliano moltissimo a micro batteri grandi tra i br 20 e i 100 nanometri (un nanometro è un milionesimo di br millimetro). br br br br Queste nuove scoperte, divulgate da Spaceflightnow, si affianca a br quella di alcuni mesi or sono che sostiene che i rover Spirit e br Opportunity in attività su Marte dal 2004 abbiano messo in luce br strutture che sulla Terra sono depositate da organismi viventi. La br scoperta è stata realizzata da Vincenzo Rizzo, del Dipartimento di br Scienze della Terra delle#039;Università di Firenze, e di Nicola br Cantasano, del Consiglio Nazionale delle Ricerche ISAFoM di Rende br (Cosenza). Secondo i ricercatori le piccolissime sferule osservate br dai dure rover e chiamate dai ricercatori della Nasa mirtilli , br sarebbero il risultato delle#039;attività di organismi viventi. Ma non è br tutto. Anche le strutture sedimentarie in cui essi si trovano br vennero deposte da colonie di organismi che sono chiamate br stromatoliti. Spiega Cantasano: Le analisi delle immagini al br microscopio eseguite dai rover ci permette di sostenere che quelle br sferule non sono omogenee come si credeva e che faceva ipotizzare br une#039;origine inorganica, ma presentano  strutture complesse che solo br colonie di migliaia di cianobatteri (organismo monocellulari un br tempo chiamati alghe azzurre ) avrebbero potuto formare . br br br br Ora non rimane che attendere le prossime missioni spaziali verso br Marte che porteranno strumenti per une#039;analisi approfondita del br suolo marziano con il fine primo di cercare proprio sul luogo forme br di vita passate o presenti. /span br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/scienze/2010/01/10/news/meteoriti_marte-1896546/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0);   br br br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3938&titolo_sotto=Gli studiosi dei meteoriti di Marte "Siamo sicuri, vita sul pianeta"&ID_cat_new=99News ReikiEGITTO: IL CAIRO, LE PIRAMIDI NON SONO STATE COSTRUITE DA SCHIAVIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3937&titolo_sotto=EGITTO: IL CAIRO, LE PIRAMIDI NON SONO STATE COSTRUITE DA SCHIAVI&ID_cat_new=99 - (AGI) - Il Cairo, 10 gen.- Contrariamente a quanto br riferito da Erodoto e dalla Bibbia le grandi piramidi di Giza br non furono costruite da schiavi ma da uomini liberi. La br sorprendente scoperta ee#039; dovuta alle#039;individuazione di une#039;altra br necropoli nelle immediate vicinanze delle tombe dei faraoni br destinata ad ospitare coloro che avevano lavorato br alle#039;edificazione delle piramidi. Il fatto che queste tombe br costruite accanto alle piramidi dei re (tra quella di Cheope e br quella di Chefren) indica che queste persone non potevano br essere in alcun modo degli schiavi , ha spiegato Zahi Hawass, br il sovrintendente capo delle Antichitae#039; egiziane. Le prime br sepolture di operai vennero scoperte negli anni e#039;90. Nel sito br portato alla luce ora sono state ritrovate delle iscrizioni in br cui gli operai si definiscono amici di Cheope , un ulteriore br elemento per Hawass per avvalolare le#039;ipotesi che non si br trattasse di schiavi. Le#039;altra grande novitae#039; ee#039; che gli operai br erano 10.000, un decimo di quelli indicati da Erodoto. Alla br stima si ee#039; giunti grazie al ritrovamento del resoconto della br fornitura giornaliera di cibo per i lavoratori: i contadini del br delta del Nilo, in cambio delle#039;esenzione dalle tasse, inviavano br ogni giorno 21 bufali e 23 pecore al campo. (AGI) br Gis br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/estero/notizie/201001102118-est-rt10025-egitto_il_cairo_le_piramidi_non_sono_state_costruite_da_schiavie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3937&titolo_sotto=EGITTO: IL CAIRO, LE PIRAMIDI NON SONO STATE COSTRUITE DA SCHIAVI&ID_cat_new=99News ReikiGb, la prima volta delle sculture di nevehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3939&titolo_sotto=Gb, la prima volta delle sculture di neve&ID_cat_new=99Apparsi nel Somerset i «rulli di neve», cilindri che si formano con particolari condizioni meteorologiche - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/cronache/10_gennaio_09/balle-di-neve-ketty-areddia_b43997f4-fd0c-11de-9229-00144f02aabe.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3939&titolo_sotto=Gb, la prima volta delle sculture di neve&ID_cat_new=99News ReikiCrolla quasi a zero le#039;indice geomagnetico solarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3940&titolo_sotto=Crolla quasi a zero l'indice geomagnetico solare&ID_cat_new=99Questo importante indice geomagnetico crolla ad un valore pari ad uno, mai raggiunto negli ultimi 165 anni, segnale forse di un cambiamento notevole nelle#039;attività della nostra Stella. - p class= data a href= http://www.meteogiornale.it/notizie/aut-marco+rossi title= archivio meteogiornale Marco Rossi /a : a href= http://www.meteogiornale.it/notizie/g-2010-01-09 09-01-2010 ore 08:31 /a /p br p La br notizia è di quelle importanti: lo scorso mese di Dicembre, malgrado il br Sole abbia ricominciato la risalita verso un nuovo massimo (di br previsione incerta, tra il 2011 ed il 2013), le#039;indice AP è crollato su br valori che non sono mai stati registrati prima, scendendo vicino allo br zero. /p br p Negli anni Duemila, questo importante indice br delle#039;attività solare, sempre (almeno finora) legato al numero di br macchie solari apparse sulla superficie stellare, ha oscillato su medie br mensili tra valori minimi tra 5 e 10, e valori massimi superiori ai 20, br con una punta di 35 raggiunta nel 2003. /p br p Il crollo è br avvenuto a partire dalle#039;Ottobre del 2005, fino a raggiungere il valore br di 1 nello scorso mese di Dicembre, che pure è stato il mese nel quale br finalmente numerose macchie hanno dato un segnale di ripresa br delle#039;attività solare. /p br p Il Planetary Index misura il modo in br cui il campo magnetico terreste viene disturbato da quello solare, e br può avere valori variabili tra 0 ed oltre 100 (in caso di severe br eruzioni solari), e viene misurato da un certo numero di osservatori br geomagnetici sparsi sulla Terra. /p br p Secondo la teoria br delle#039;astronomo Svensmark, il campo magnetico solare molto indebolito br permetterebbe ai raggi cosmici di penetrare con facilità nella nostra br atmosfera, in quanto non respinti verso lo spazio esterno br dalle#039;intensità del campo solare. /p br p Tali raggi cosmici br interagirebbero con le#039;atmosfera aumentandone la copertura nuvolosa, e br favorendo un raffreddamento della superficie terrestre grazie alla br riflessione verso lo spazio della radiazione solare. br Il Dr. br Svalgaard ha ricostruito le#039;andamento delle#039;AP Index medio mensile fin br dal 1844, basandosi sulle varie osservazioni del passato, scoprendo br così che esso non è mai stato così basso negli ultimi 165 anni, e non br ha mai raggiunto un valore quasi uguale a zero. /p br p Abbiamo br visto quali potrebbero essere le conseguenze climatiche stando alla br teoria di Svensmark, ed il fatto che tale indice abbia raggiunto valori br relativamente bassi nel 1880, nel 1900 e nel 1965, periodi br caratterizzati da brevi raffreddamenti del clima terrestre, br suggerirebbero che tale teoria potrebbe avere dei riscontri effettivi. br Tuttavia, br questo bassissimo valore risulta di grande interesse anche per i fisici br solari, impegnati a cercare di capire quali cambiamenti sono in atto br nel Sole negli ultimi anni, e se è vero che si sta andando verso un br periodo di minimo solare di storica portata, simile a quelli br verificatisi nel Quattrocento, o nel Seicento. /p br p Marco Rossi br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.meteogiornale.it/notizia/17024-1-crolla-quasi-a-zero-l-indice-geomagnetico-solaree#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3940&titolo_sotto=Crolla quasi a zero l'indice geomagnetico solare&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: NEL MAR MORTO SCOPERTI RESTI DI UOMINI PREISTORICI e#039;MODERNIe#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3941&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: NEL MAR MORTO SCOPERTI RESTI DI UOMINI PREISTORICI 'MODERNI'&ID_cat_new=99 - Gerusalemme, 8 gen. - (Adnkronos) - I ricercatori delle#039;Universitae#039; di br Gerusalemme hanno scoperto testimonianze di comportamenti umani br sofisticati risalenti a 750.000 anni fa, circa mezzo milione di anni br prima di quanto pensassero finora gli archeologi. La scoperta ee#039; stata br fatta nel corso degli scavi sul sito preistorico di Gesher Benot br Yaaqov, situato lungo la faglia del Mar Morto, nella parte meridionale br della Valle di Hula, nel nord di Israele, da une#039;equipe delle#039;Istituto di br archeologia delle#039;Universitae#039; di Gerusalemme. br br Le#039;analisi della distribuzione spaziale dei reperti rivela un modello di br aree specifiche in cui si svolgevano varie attivitae#039;. Questo tipo di br destinazione - si legge in un comunicato delle#039;ateneo di Gerusalemme br pubblicato on line su Israele.net - indica una concettualizzazione br formalizzata dello spazio vitale, che richiede organizzazione sociale e br comunicazione tra i membri del gruppo. Tali capacitae#039; organizzative br erano ritenute proprie solo degli uomini moderni. p br /p Finora i tentativi di rintracciare le origini di questi br comportamenti in vari siti preistorici nel mondo si erano concentrati br sulle analisi spaziali dei siti del paleolitico medio, dove le aree di br attivitae#039;, in particolare quelle associate ai focolari, sono state br trovate solo fino a circa 250.000 anni fa. Il nuovo studio br delle#039;Universitae#039; di Gerusalemme descrive uno strato acheuleano (cultura br primitiva con utensili di pietra) a Gesher Benot Yaaqov che ee#039; stato br datato a circa 750.000 anni fa. I reperti consistono in numerosi br utensili di pietra, ossa di animali e una ricca collezione di resti br botanici. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/ARCHEOLOGIA-NEL-MAR-MORTO-SCOPERTI-RESTI-DI-UOMINI-PREISTORICI-MODERNI_4174559542.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3941&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: NEL MAR MORTO SCOPERTI RESTI DI UOMINI PREISTORICI 'MODERNI'&ID_cat_new=99News ReikiTelescopio Fermi vede raggi cosmicihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3931&titolo_sotto=Telescopio Fermi vede raggi cosmici&ID_cat_new=99Particelle ad alta energia che ogni secondo bombardano la terra - (ANSA) - ROMA, 7 GEN - Per la prima volta il telescopio br br spaziale Fermi ha osservato in azione uno dei motori che br br accelerano i raggi cosmici. Ossia le particelle ad altissima br br energia che ogni secondo bombardano a milioni la Terra. Il br br telescopio della Nasa ha visto la e#039;firmae#039; di un fenomeno br br ipotizzato da decenni ma finora mai dimostrato: i motori br br capaci di accelerare i raggi cosmici ad energie altissime br br sono i gusci di energia e materia prodotti dalle#039;esplosione br br delle supernovae. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2010/01/07/visualizza_new.html_1651874490.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3931&titolo_sotto=Telescopio Fermi vede raggi cosmici&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: scoperta in Brasile la vera El Doradohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3932&titolo_sotto=Archeologia: scoperta in Brasile la vera El Dorado&ID_cat_new=99 - (ANSA) - LONDRA, 6 GEN - La leggendaria El Dorado esiste br davvero: ee#039; finalmente venuta alla luce nel Brasile br occidentale vicino al confine con la Bolivia. Il br ritrovamento ee#039; avvenuto grazie a nuove immagini satellitari br e a fotografie aeree. Si tratta di oltre 200 strutture br circolari e poligonali, disposte in una precisa rete br geometrica che si estende per una lunghezza di oltre 250 km. br Quanto scoperto finora potrebbe essere soltanto un decimo di br quanto fu costruito da una civiltae#039; sconosciuta br precolombiana. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unita.it/notizie_flash/76882/archeologia_scoperta_in_brasile_la_vera_el_doradoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3932&titolo_sotto=Archeologia: scoperta in Brasile la vera El Dorado&ID_cat_new=99News ReikiMichio Kaku e la fisica delle#039;impossibilehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3933&titolo_sotto=Michio Kaku e la fisica dell'impossibile&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ditadifulmine.com/2010/01/michio-kaku-e-la-fisica-dell.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3933&titolo_sotto=Michio Kaku e la fisica dell'impossibile&ID_cat_new=99News ReikiLuna: scoperta caverna per ospitare esseri umanihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3930&titolo_sotto=Luna: scoperta caverna per ospitare esseri umani&ID_cat_new=99 - Dopo le#039;annuncio della Nasa della presenza di acqua sulla Luna, oggi una br nuova importante scoperta arriverebbe dalle#039;agenzia spaziale giapponese br (Jaxa). Pare che sulla Luna via stata trovata una caverna di lava che br potrebbe essere il posto ideale per ospitare gli esseri umani. Secondo br quanto riportato da Adnkronos il tubo di lava, situato nella br regione vulcanica di Marius Hills, avrebbe una largezza di 65 metri di br diametro e sarebbe profondo 80-88 metri ed individuato grazie alle a id= ed_Id_1 target= _blank href= http://adv.edintorni.net/click/?mo=Teky=videocamereeaf=5934ect=iterf=http%3A%2F%2Fwww%2Eitalia%2Dnews%2Eit%2Findex%2Ephp%3Fidcnt%3D29804ere=ets=1262979388218ehs=fa2ad59fd858880e577cd4fcec9cf649 ed_created= 1 style= border-bottom: medium none; text-decoration: underline; color: rgb(0, 128, 0); videocamere /a br della sonda Selene. Lo studio del team di Junichi Haruyama, della Jaxa br sarebbe stato pubblicato dalle#039;American Geophysical Union. !-- /EdIndex -- br div style= padding: 5px; width: 250px; height: 250px; float: right; display: block; br script type= text/javascript !-- br br google_ad_client = pub-9375684649040803 ; br br /* 250x250, creato 01/10/09 */ br br google_ad_slot = 9137087592 ; br br google_ad_width = 250; br br google_ad_height = 250; br br //-- br br /script br br script type= text/javascript src= http://pagead2.googlesyndication.com/pagead/show_ads.js /script script google_protectAndRun( ads_core.google_render_ad , google_handleError, google_render_ad); /script ins style= border: medium none ; margin: 0pt; padding: 0pt; display: inline-table; height: 250px; position: relative; visibility: visible; width: 250px; ins style= border: medium none ; margin: 0pt; padding: 0pt; display: block; height: 250px; position: relative; visibility: visible; width: 250px; iframe allowtransparency= true hspace= 0 id= google_ads_frame2 marginheight= 0 marginwidth= 0 name= google_ads_frame src= http://googleads.g.doubleclick.net/pagead/ads?client=ca-pub-9375684649040803eoutput=htmleh=250eslotname=9137087592ew=250elmt=1262979345eflash=10.0.42eurl=http%3A%2F%2Fwww.italia-news.it%2Findex.php%3Fidcnt%3D29804edt=1262979350288eprev_slotnames=8381633710ecorrelator=1262979350167efrm=0ega_vid=1586623947.1262979350ega_sid=1262979350ega_hid=508689468ega_fc=0eu_tz=60eu_his=1eu_java=1eu_h=800eu_w=1280eu_ah=767eu_aw=1280eu_cd=32eu_nplug=19eu_nmime=108ebiw=1259ebih=522eref=http%3A%2F%2Fit.mg41.mail.yahoo.com%2Fdc%2Fblank.html%3Fbn%3D240.3%26.intl%3Dit%26.lang%3Dit-ITefu=0eifi=2edtd=5expc=KKjfcauKnfep=http%3A//www.italia-news.it style= left: 0pt; position: absolute; top: 0pt; vspace= 0 width= 250 frameborder= 0 height= 250 scrolling= no /iframe /ins /ins br /div br !-- EdIndex -- br La notizia è riportata anche dalla Cnn alle#039;indirizzo a href= http://www.cnn.com/2010/TECH/space/01/01/moon.lava.hole/index.html target= _blank http://www.cnn.com/2010/TECH/space/01/01/moon.lava.hole/index.html /a br dove è possibile anche visualizzare une#039;immagine del tubo di lava. br Secondo gli esperti, si legge sulla Cnn online, le particolari br caratteristiche della caverna sotterranea potrebbero creare le br condizioni ideali per la presenza umana, proteggendo così gli br esploratori spaziali dalle aspre condizioni ambientali della superficie br lunare e dagli impatti di meteoriti. Ciò quindi renderebbe possibile, br in futuro, ulteriori esplorazioni o addirittura la creazione di una br base. In realtà questa non sarebbe le#039;unica caverna scoperta; ce ne br sarebbero state delle altre, ma questa, a differenza delle altre, br sembra, secondo gli scienziati nipponici poter resistere a possibili br cedimenti, grazie anche alla presenza di lava che la protegge dalle br intemperie delle#039;ambiente circostante. br br Quale il vostro pensiero br in merito a questa ulteriore scoperta? Dopo le#039;acqua adesso una caverna br per ospitare le#039;uomo; pare ci sia davvero tutto per poter andare sulla br Luna, non credete? br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.italia-news.it/index.php?idcnt=29804e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3930&titolo_sotto=Luna: scoperta caverna per ospitare esseri umani&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SCOPERTA ENORME TOMBA IN EGITTO, LA PIUe#039; GRANDE DI SAQQARAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3934&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTA ENORME TOMBA IN EGITTO, LA PIU' GRANDE DI SAQQARA &ID_cat_new=99 - (ASCA-AFP) - Il Cairo, 4 gen - Gli archeologi egiziani hanno br riportato alla luce la piue#039; grande tomba mai scoperta br nelle#039;antica necropoli di Saqqara. Ad annunciarlo il br responsabile del Consiglio superiore delle Antichitae#039;, Zahi br Hawass. br br Una delle due tombe scoperte, scavata nella roccia, ee#039; br composta da una vasta camera che collega ad altre nicchie. In br una di queste sono stati ritrovati degli scheletri e degli br utensili. br br e#039;e#039;Si tratta della piue#039; grande tomba di Saqqarae#039;e#039;, ha br affermato Hawass. e#039;e#039;Ci sono volute due ore per visitarla br tuttae#039;e#039;, ha detto. br Le#039;egittologo ha detto che verso la parte settentrionale br della tomba gli archeologi hanno trovato une#039;altra nicchia br contenente alcuni falconi mummificati, simbolo del dio del br cielo Horus, e degli oggetti molto ben conservati. br br Sembra, peroe#039;, che la tomba sia stata saccheggiata. br br e#039;e#039;Questo ritrovamento conferma che la zona di Saqqara br contiene dei segreti ancora celatie#039;e#039;, ha detto Hawass. br br ghi/mcc/alf br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asca.it/news-ARCHEOLOGIA__SCOPERTA_ENORME_TOMBA_IN_EGITTO__LA_PIU__GRANDE_DI_SAQQARA-885070-ORA-.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3934&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTA ENORME TOMBA IN EGITTO, LA PIU' GRANDE DI SAQQARA &ID_cat_new=99News ReikiIl Polo nord magnetico terrestre in spostamento verso est....http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3929&titolo_sotto=Il Polo nord magnetico terrestre in spostamento verso est....&ID_cat_new=99 - span style= font-weight: bold; Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.wpsmeteo.it/index.php?ind=newseop=news_show_singleeide=1097e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3929&titolo_sotto=Il Polo nord magnetico terrestre in spostamento verso est....&ID_cat_new=99News ReikiE al Cairo appare la Madonna Centinaia di persone in ginocchiohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3927&titolo_sotto= E al Cairo appare la Madonna Centinaia di persone in ginocchio&ID_cat_new=99 - Articolo da leggere a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gialli.it/e-al-cairo-appare-la-madonnae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3927&titolo_sotto= E al Cairo appare la Madonna Centinaia di persone in ginocchio&ID_cat_new=99News ReikiLa miglior opera di land art è italianahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3928&titolo_sotto=La miglior opera di land art italiana&ID_cat_new=99Realizzato in un campo trebbiato della bassa Veronese la scorsa estate - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_dicembre_31/obama-land-art-carboni_9fc2d2ee-f614-11de-b347-00144f02aabe.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3928&titolo_sotto=La miglior opera di land art italiana&ID_cat_new=99News ReikiSPAZIO: RUSSIA SALVERAe#039; LA TERRA DALLe#039;ASTEROIDE APOPHIShttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3924&titolo_sotto=SPAZIO: RUSSIA SALVERA' LA TERRA DALL'ASTEROIDE "APOPHIS"&ID_cat_new=99 - La Russia sta mettendo a punto un sistema per distruggere o deviare br dalla sua traiettoria assassina e#039;Apophise#039;, le#039;asteroide scoperto nel br 2004 di 350 metri di diametro che potrebbe abbattersi sulla terra il 13 br aprile del 2036. Lo ha rivelato il capo delle#039;Agenzia Spaziale russa br Anatoly Perminov secondo cui malgrado la Nasa abbia ridotto le chance br di una collissione il pericolo ee#039; serissimo. Apophis passerae#039; nel 2029 br a 30.000 chilometri dalla Terra ma secondo i russi il pericolo maggiore br si registrerae#039; 7 anni dopo (AGI) br a href= javascript:window.open(e#039;http://espresso.repubblica.it/dettaglio/mosca-20:55/3744138/7e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3924&titolo_sotto=SPAZIO: RUSSIA SALVERA' LA TERRA DALL'ASTEROIDE "APOPHIS"&ID_cat_new=99News ReikiNuove immagini subacquee da Yonaguni, la mano dell’uomo è evidentehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3925&titolo_sotto=Nuove immagini subacquee da Yonaguni, la mano delluomo evidente&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.express-news.it/?p=29946e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3925&titolo_sotto=Nuove immagini subacquee da Yonaguni, la mano delluomo evidente&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;alluvione che originò il Mediterraneohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3926&titolo_sotto=L'alluvione che origin il Mediterraneo&ID_cat_new=99La ricerca di un team spagnolo - h2 Ricostruita la gigantesca inondazione che più di 5 milioni di anni fa riportò le#039;acqua nel bacino /h2 br p br b MILANO /b – Une#039;alluvione catastrofica, di proporzioni mai viste, la br più grande che abbia conosciuto il nostro Pianeta. È quella che circa br 5,33 milioni di anni fa ha portato al riempimento del bacino del br Mediterraneo, dopo che lo spostamento delle zolle dei continenti lo br aveva isolato completamente dall’Atlantico (alla fine del Miocene), br portandolo a essiccarsi gradualmente durante quella che è nota come la br crisi di salinità . br br b LO STUDIO /b – Sono i ricercatori br spagnoli del Consiglio Superiore di Investigazione Scientifica (CSIC) br gli autori di uno studio che oggi rivela i dettagli della colossale br inondazione che ha riportato in vita il Mare Nostrum. L’indagine, a href= http://www.nature.com/nature/journal/v462/n7274/full/nature08555.html rel= nofollow target= _blank u pubblicata sulla rivista scientifica Nature /u /a , br ha permesso agli esperti di stabilire che tale processo di riempimento br non è stato per nulla lento: tutto sarebbe avvenuto nelle#039;arco di 2 anni br al massimo e non nel corso di 10mila anni, come altre teorie br vorrebbero. br br b INONDAZIONE /b – Secondo gli scienziati, br infatti, quando (nell’era geologica dello Zancleano) le acque br dell’Atlantico sono riuscite a fluire nuovamente attraverso lo stretto br di Gibilterra in quella che ormai era sostanzialmente una valle br disseccata, si è verificata una vera e propria inondazione br catastrofica. Il livello del mare si è alzato rapidamente, con picchi br massimi di 10 metri al giorno, e in breve tempo il bacino ha accolto il br 90 per cento delle sue acque. Così, tramite le#039;alluvione Zancleana, il br Mediterraneo è tornato a essere un mare. /p !-- google_ad_section_end -- br Alessandra Carboni br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_dicembre_10/alluvione_mediterraneo_alessandra_carboni_6c413628-e58d-11de-9093-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3926&titolo_sotto=L'alluvione che origin il Mediterraneo&ID_cat_new=99News ReikiScienziati russi invieranno una scimmia su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3923&titolo_sotto=Scienziati russi invieranno una scimmia su Marte &ID_cat_new=99 - Il piano, che scatenerà sicuramente le strong critiche delle associazioni animaliste /strong , potrebbe essere le#039;inizio di una nuova sfida spaziale tra russi e americani. br br span style= font-weight: bold; I russi hanno già lanciato delle scimmie in orbita nel 1983. /span br br Contiamo di tornare nello spazio riferisce Zurab Mikvabia, del br Istituto di Patologia e Terapia Sperimentale, ovvero coloro che br fornirono le scimmie per il progetto degli anni 80. br br Pare che br le#039;Istituto stia già programmando di tenere una scimmia in una capsula br terrestre per 520 giorni, per simulare una missione sul pianeta rosso. br A Mosca sono in corso degli esperimenti con esseri umani allo scopo di br prepararli a una futura missione su Marte. br br Secondo Mikvabia: span style= font-weight: bold; La durata del viaggio per Marte e la presenza di raggi cosmici /span , br contro i quali non abbiamo sufficienti protezioni, hanno portato a br concentrare le#039;attenzione sulle scimmie come possibili sostitute br alle#039;uomo . br br Dalle#039;Istituto fanno inoltre sapere che strong il primate sarà accompagnato da un robot che avrà il compito di nutrirlo e di fare le pulizie /strong . Che sia a href= http://www.jeffbots.com/twiki.html target= blank questo /a ? br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asylumitalia.it/2009/12/23/scienziati-russi-invieranno-una-scimmia-su-marte/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3923&titolo_sotto=Scienziati russi invieranno una scimmia su Marte &ID_cat_new=99News ReikiTeletrasporto: presto realtàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3922&titolo_sotto=Teletrasporto: presto realt&ID_cat_new=99In California starebbero tentando il teletrasporto di alcune sfere in silicio - span id= text name= text span id= ctl00_ContentPlaceHolder1_lblcorpo Dalla br mitica serie Star Trek alla realtà il passo sembra lungo, se non br addirittura impossibile. Eppure non così improbabile. Gli scienziati br sono già riusciti a teletrasportare tutte le caratteristiche di un br atomo da un luogo ad un altro; ma ora vogliono provare il colpo grosso. br br br br A voler tentare il teletrasporto di alcune sfere composte da silicio br sono i ricercatori del Caltech americano, ovvero il politecnico della br California. La notizia delle#039;esperimento è stata ufficializzata sui br Proceedings of the National Academy of Sciences statunitense. br br br br A coordinare le#039;esperimento è il fisico di meccanica quantistica strong Darrik Chang /strong . br Ed è lo stesso Chang che ha proposto le#039;utilizzo di specifici fasci di br luce laser. Questi sono stati programmati in modo da poter essere br teletrasportati e verranno proiettati su delle sfere di silicio grandi br quanto un centesimo di capello umano (hanno un diametro pari a 100 br nanometri). br br br br Che cosa significa: i fasci laser hanno una duplice valenza, in primo br luogo devono isolare le sfere dai vari disturbi ambientali che br potrebbero impedire od ostacolare il viaggio . In secondo luogo il br raggio laser dovrebbe trasmettere le sue proprietà di teletrasporto al br materiale (le sfere di silicio) che si vuole teletrasportare. br br br br Se questo esperimento dovesse riuscire, il mondo scientifico si br avvicinerebbe di molto al possibile teletrasporto di oggetti più br grandi. Prova ne è il fatto che passare dal teletrasporto di un atomo a br quello di sfere di silicio (per quanto di dimensioni ridotte) non è br une#039;impresa così evidente come potrebbe sembrare nella teoria. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=179093erubrica=25e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br br /span br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3922&titolo_sotto=Teletrasporto: presto realt&ID_cat_new=99News ReikiNuove scoperte a Machu Picchuhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3921&titolo_sotto=Nuove scoperte a Machu Picchu&ID_cat_new=99Nella cittadella Inca sono state riportate alla luce cinque nuove attrattive - span style= font-size: 12px; L’Istituto Nazionale di Cultura di Cusco br ha di recente riportato alla luce cinque nuovi gruppi archeologici br all’interno del complesso archeologico di Machu Picchu, ritrovati nella br zona orientale inferiore. Si tratta di vistose fonti d’acqua, grotte br che venivano utilizzate come tombe, mura, marciapiedi e strade br zigzaganti costruiti dagli Inca che costituiscono un sicuro ulteriore br interesse per i visitatori del sito, inclusi naturalmente quelli che vi br fanno tappa durante un viaggio d’incentivazione alla scoperta di queste br mitiche culture. /span br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.mconline.it/BreakingNews/Dettaglio.asp?id=3233eTestoLibero=ecategoria=egiorno=emese=eanno=eultima_sett=e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3921&titolo_sotto=Nuove scoperte a Machu Picchu&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SCAVI NAZARET, SPUNTA CASA DEI TEMPI DI GESUe#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3918&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCAVI NAZARET, SPUNTA CASA DEI TEMPI DI GESU' &ID_cat_new=99 - div class= image br img src= http://www.ansamed.info/it/img/top/epa21y2uY_20091221.jpg /div br div class= content br br (ANSAmed) - TEL AVIV - Vestigia di una piccola br casa risalente ai tempi di Gesue#039; sono saltati fuori nei giorni br scorsi dagli scavi in corso a Nazaret sotto la guida di un team br di archeologi israeliani. Secondo i ricercatori, si tratta della br prima casa privata di quelle#039;epoca mai individuata. br La scoperta ee#039; stata annunciata nelle#039;imminenza del Natale br cristiano dalla professoressa Yardenna Alexandre, che dirige i br lavori di scavo per conto della Sovrintendenza israeliana ai br beni archeologici e secondo la quale i resti sono stati datati, br con buon livello di approssimazione, a circa 2000 anni fa. br e#039;e#039;La scoperta ee#039; della massima importanza poichee#039; porta alla br luce per la prima volta una casa privata delle#039;antico villaggio br ebraico di Nazaret e ci illumina sulla vita comune (in br Palestina) al tempo di Gesue#039;e#039;e#039;, ha sottolineato Alexandre in un br incontro con giornalisti. e#039;e#039;Le#039;edificio rinvenuto ee#039; piccolo e br modesto, riteniamo che sia tipico del periodoe#039;e#039;, ha aggiunto br le#039;archeologa, spingendosi a evocare la possibilitae#039; che e#039;e#039;Gesue#039; br e i suoi amici di infanzia abbiano conosciuto questa casae#039;e#039;. br Alexandre ha osservato che, sulla base delle poche br testimonianze scritte (Vangelo incluso), Nazaret risulta essere br stato alle#039;epoca un piccolo villaggio ebraico nato a fondo valle. br E ha messo in evidenza come il ritrovamento di questi giorni br appaia una conferma di tali dati. e#039;e#039;Finora - ha rimarcato - br avevamo trovato alcune tombe delle#039;era di Gesue#039; nelle#039;area di br Nazaret, ma mai resti de#039;insediamenti umani riconducibili con br criteri scientifici a quel periodoe#039;e#039;. br La sovrintendenza israeliana ha avviato da qualche tempo una br limitata attivitae#039; di scavi a Nazaret a poca distanza della br basilica cattolica delle#039;Annunciazione, eretta nel 1969 sui resti br di tre chiese piue#039; antiche, inclusa una di stile bizantino fatta br risalire al IV secolo d.C.(ANSAmed). br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansamed.info/it/top/MI13.XAM17123.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3918&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCAVI NAZARET, SPUNTA CASA DEI TEMPI DI GESU' &ID_cat_new=99News ReikiMistero e#8710; Piramidi in Bosnia e#8710; nuovi scavi e tunnel e#8710;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3919&titolo_sotto=Mistero ∆ Piramidi in Bosnia ∆ nuovi scavi e tunnel ∆&ID_cat_new=99Costruzioni di una civiltà misteriosa? - object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/Kxf2DTQOYCwehl=it_ITefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/Kxf2DTQOYCwehl=it_ITefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object br br object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/7tXQ7k7LKZwehl=it_ITefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/7tXQ7k7LKZwehl=it_ITefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object br br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3919&titolo_sotto=Mistero ∆ Piramidi in Bosnia ∆ nuovi scavi e tunnel ∆&ID_cat_new=99News ReikiSCOPERTO IL TOPOGRAMMA SEGRETO DELLA PORTA DI CHEOPE?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3917&titolo_sotto=SCOPERTO IL TOPOGRAMMA SEGRETO DELLA PORTA DI CHEOPE?&ID_cat_new=99 - LE MANIGLIE DELLE PORTE SVELANO UN CODICE GEOMETRICO BINARIO, leggi a href= javascript:window.open(e#039;http://www.terraincognitaweb.com/wp-content/uploads/2009/07/scoperta_topogramma_segreto_porta_cheope.pdfe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui br /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3917&titolo_sotto=SCOPERTO IL TOPOGRAMMA SEGRETO DELLA PORTA DI CHEOPE?&ID_cat_new=99News ReikiUn sudario rilancia i dubbi sulla Sindonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3920&titolo_sotto=Un sudario rilancia i dubbi sulla Sindone&ID_cat_new=99la scoperta di un gruppo di archeologi - h2 Gerusalemme, ritrovato in un sepolcro un telo delle#039;epoca di Cristo. Ed è molto diverso. Un caso o una prova? /h2 br Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/esteri/09_dicembre_16/sudario-sindone-battistini_ab6ab38a-ea31-11de-8d37-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3920&titolo_sotto=Un sudario rilancia i dubbi sulla Sindone&ID_cat_new=99News ReikiUn esagono misterioso al Polo Nord di Saturnohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3916&titolo_sotto=Un esagono misterioso al Polo Nord di Saturno&ID_cat_new=99 - Articolo con video a href= javascript:window.open(e#039;http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/09/12/14/esagono-misterioso-saturno.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3916&titolo_sotto=Un esagono misterioso al Polo Nord di Saturno&ID_cat_new=99News ReikiCuba, ritrovati nuovi resti della mitica Atlantide?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3912&titolo_sotto=Cuba, ritrovati nuovi resti della mitica Atlantide?&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gialli.it/ritrovati-nuovi-resti-di-atlantidee#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br br h1 Scoperta una misteriosa città sommersa nei Caraibi, Atlantide? /h1 br Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.express-news.it/?p=28562e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3912&titolo_sotto=Cuba, ritrovati nuovi resti della mitica Atlantide?&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;America parla ai fantasmihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3914&titolo_sotto=L'America parla ai fantasmi&ID_cat_new=99Il Pew Center interroga gli statunitensi sulla fede: anche i cattolici cedono alle superstizioni - table border= 0 cellpadding= 0 cellspacing= 0 tbody tr td colspan= 2 class= sezione MAURIZIO MOLINARI /td /tr br br tr td img src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif height= 4 /td /tr br tr td colspan= 2 class= articologirata img alt= src= http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=43eID_file=435 vspace= 1 align= right hspace= 3 In br contatto con i morti, a spasso con i fantasmi, sedotti dall’energia br sprigionata da alberi e montagne nonché intimoriti dagli effetti del br malocchio e convinti dell’esistenza della reincarnazione: sono queste br le caratteristiche più sorprendenti degli americani fotografate br dall’ultima indagine sulla fede condotta dai ricercatori del «Pew br Center» di Washington. A differenza da quanto fatto in passato, in br questa occasione il Pew ha voluto sondare gli americani sulla fede, br tenendo in conto l’approccio al paranormale e le risposte agli br interrogativi su «esperienze e convinzioni soprannaturali» sono quelle br che hanno riservato le maggiori novità. Tanto per cominciare il 24 per br cento del campione, e il 22 di coloro che si definiscono cristiani, ha br detto di credere nella reincarnazione ed un numero simile - il 25 del br totale e il 23 dei cristiani - ritiene che l’astrologia abbia un br impatto concreto nella nostra vita ovvero che il movimento dei Pianeti br abbia conseguente immediate sulla Terra. Poi c’è il 29 per cento di br americani - e altrettanti cristiani - che assicura di «essere stato in br contatto con qualcuno che è ormai morto» mentre il 20 per cento br assicura di «aver visto un fantasma o essere stato alla sua presenza» e br il 15 per cento si reca con frequenza da cartomanti per sapere cosa br avverrà alla propria vita nel prossimo futuro. A ritenere invece che il br malocchio abbia conseguenze concrete è il 16 per cento, secondo i quali br «l’occhio cattivo di alcune persone può causare maledizioni o br descrivere danni che avverranno». br br br br Poi c’è un 26 per cento che crede nell’energia «spirituale» che emana br da luoghi o cose fisiche come le montagne, gli alberi o i cristalli. br Poco di meno, il 23 per cento, sono quelli secondo cui la spiritualità br arriva anche facendo yoga «che non è solamente ginnastica». Ma il dato br che più raffigura la popolarità dei fenomeni paranormali è quello br relativo a coloro che affermano di avere avuto un’«esperienza mistica» br ovvero «un momento di improvviso risveglio religioso»: il 49 per cento br del campione ed è la prima volta in 47 anni che tale cifra supera br quelli di coloro che dicono di non esserci passati, fermi al 48 per br cento. L’indagine lascia intendere che l’origine di questo fenomeno può br essere nell’impatto delle religioni orientali e della New Age sui br cristiani praticanti. Se poi si scende nel dettaglio dell’indagine del br «Pew Center», uno dei centri di rilevamento d’opinione più apprezzati br negli Stati Uniti, si scopre che a credere maggiormente nella br reincarnazione sono le donne (28 a 21 per cento rispetto ai maschi), br gli afroamericani (34 a 21 rispetto ai bianchi ma gli ispanici sono al br 29), le persone comprese nelle fasce d’età fra i 18 e 29 anni come br anche fra i 50 e 64 anni (26 per cento) e, sotto un profilo di br militanza politica, i democratici (30 per cento rispetto al 17 dei br repubblicani). L’altra chiave di lettura è la fede di provenienza br perché i più sensibili alle diverse manifestazioni del paranormale sono br i cattolici mentre fra i protestanti si tratta degli afroamericani br oppure i bianchi che vanno meno frequentemente in Chiesa. br br br br Gli evangelici sono quelli più lontani da questo fenomeno. «Ciò che br colpisce di questa indagine è che dimostra come in genere i cristiani br credono al paranormale di più rispetto a chi pur essendo credente non è br praticante» osserva Charles Blow sul «New York Times», lasciando br intendere che l’affluenza nelle Chiese espone evidentemente a tali br concetti. Riguardo ai contatti con morti e fantasmi ciò che sorprende è br l’incremento di risposte positive rispetto alla precedente rilevazione, br che era stata eseguita nel 1996: coloro che affermano di essere stati br in presenza di deceduti sono infatti aumentati dal 18 al 29 per cento br mentre gli avvistamenti di fantasmi sono addirittura raddoppiati br compiendo un balzo dal 9 al 18 per cento. E a vederli di più sono le br donne, 20 per cento rispetto al 16 degli uomini, e lo stesso vale per i br contatti per i morti. In discesa invece le visite dai cartomanti, br diminuite dal 17 al 15 per cento. Evidentemente danno meno emozioni dei br fantasmi. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=43eID_articolo=1495eID_sezione=58esezione=e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /td /tr br br tr td img src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif height= 8 /td /tr /tbody /tablehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3914&titolo_sotto=L'America parla ai fantasmi&ID_cat_new=99News ReikiHaarp responsabile del “buco nero” in Norvegia? La Rete si interroga su questo e altri misterihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3913&titolo_sotto=Haarp responsabile del buco nero in Norvegia? La Rete si interroga su questo e altri misteri&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gialli.it/progetto-haarp-quando-il-clima-diventa-arma-militaree#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3913&titolo_sotto=Haarp responsabile del buco nero in Norvegia? La Rete si interroga su questo e altri misteri&ID_cat_new=99News ReikiMistero sulla Murgia le auto a folle risalgono la pendenzahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3915&titolo_sotto=Mistero sulla Murgia le auto a folle risalgono la pendenza&ID_cat_new=99 - font color= #000000 di Nicola Curci br br POGGIORSINI - I fungaroli br a caccia di cardoncelli e cosche passano davanti a un vecchio epitaffio br sulla Murgia, a pochi chilometri in linea d’aria da Castel del Monte. br Qualcuno si segna, un altro passa senza guardare. Molti non sanno br nemmeno a cosa rimandi quella croce nera. Un luogo misterioso, quanto br misconosciuto. Una caligine di mistero che protegge il dubbio. br br Basta br parcheggiare la macchina proprio davanti al cippo per rendersi conto br che la logica della fisica tradizionale finisce davanti br all’insostenibilità del portento. Motore spento, marcia in folle, br nessun freno inserito ed anche un pesante autocarro inizierà a scalare br a passo sostenuto quello che, anche il rigoroso livello a bolla d’aria, br ci rivela essere un leggero pendio. Senza trucco e senza inganno. br br Potere br della suggestione o c’è dell’altro? Quello spicchio di steppa pugliese br detta Murgia ha memoria di strane coincidenze, tutte marcate con br decisione sul quaderno della storia. br br L’incidenteLa lancetta br dell’orologio del tempo si sposta indietro, alle 20,40 del 30 ottobre br del 1972. È buio pesto quando un Fokker F27, il volo di linea 327 ATI br proveniente da Roma verso Bari si schianta sulla Murgia, tra Corato e br Poggiorsini, contro la stalla di un complesso colonico a Masserie br Nuove. Perdono la vita 27 persone (22 passeggeri e 5 membri br dell’equipaggio). Salva per miracolo un’intera famiglia di coloni, br quella del 51enne coratino Giuseppe Rutigliano, che pranzava con sua br moglie, la 47enne Eugenia Tarantino, ed il piccolo Paolo, di soli 10 br anni. Il Fokker termina la sua corsa distruggendo la stalla della br masseria, uccidendo circa 200 tra pecore e vitelli. I cronisti, br arrivati sul posto poco dopo i soccorsi, descrivono l’atmosfera come br assolutamente surreale, stridente nei contrasti. br «Una scena br terribile, - ricorda Antonello Ambruosi, all’epoca giovane cronista - br una vera tragedia. Per superare il cordone di polizia e carabinieri br dovemmo aggirare la masseria a piedi nel buio pesto. Ci capitò di br passeggiare sui rottami nostro malgrado e, forse, di schiacciare anche br qualche cadavere. Ma la scena più sinistra era costituita dalla visione br delle pecore, nella stalla. Ancora su quattro zampe. Ma carbonizzate. br Nessuno capì nulla di quello che era realmente accaduto, si fecero br tante congetture. Ma il fatto restò avvolto nel mistero». br br Per br davvero. L’altimetro, che funzionava, segnalava la quota esatta, 1.450 br piedi, ossia 460 metri sul livello del mare. Il bollettino meteo non br parlava di turbolenze, il cielo stellato, la voce del pilota che aveva br comunicato «pista in vista» a 50 km circa dall’atterraggio, nonostante br le condizioni di visibilità ottimali. Tutte argomentazioni troppo br stridenti con quello che accadde. br br Si finì per dare la colpa al br pilota, Giuseppe Cardona, palermitano, veterano del volo, il cui corpo br venne trovato fuori dalla cabina, in prossimità della coda del br velivolo, dando vita a congetture strane sugli ultimi istanti del br Fokker. Poi ogni altra supposizione venne congelata. Ed il caso venne br mandato in archivio. br br Strane coincidenzeAnche se nessuno mai si br disse abbastanza soddisfatto dall’esito delle indagini parallele della br Direzione aeroportuale di Bari e delle procure di Trani e Bari, br coordinate dai magistrati Piccarreta e Bisceglia. br Erano, infatti, br passati solo 17 giorni dal disastro aereo delle Ande, in cui perirono br 29 persone a bordo del volo 571 della Fuerza Aerea Uruguaya che br trasportava in Chile una squadra di rugby. La storia dei 16 br sopravvissuti, salvati due mesi dopo, è arrivata a noi attraverso la br cinematografia. Ma nessuno pensò che, anche per quel disastro, si br trattava di un Fokker F27, attrezzato con un sistema di navigazione br uguale a quello dell’incidente pugliese, il cosiddetto Vor (Vhf br Omnidirectional Range), che ha costituito, fino alla rivoluzione del br Gps, lo standard di navigazione aerea per voli a corto e medio raggio. br Un sistema ritenuto sicuro, ma pur sempre condizionato dal magnetismo br terrestre. br br L’osservatorio Bendandi di Faenza, a tal proposito, br parlò di influsso nefasto di una tempesta solare sulla sciagura del 30 br ottobre, azzardando una congettura suggestiva per i tempi. Affascinante br come quella del «disco rosso», un oggetto volante misterioso avvistato br da un testimone a poche decine di minuti dalla caduta del Fokker nei br cieli di Corato, dettaglio che venne inserito nel corposo faldone br d’indagine dal direttore dell’aeroporto di Bari, Mario Cascella. br br La br seduzione misterica dei luoghi, poi, ha fatto il resto. A 200 metri br dalla masseria centrata dall’aereo giace la necropoli di San Magno, br misterioso complesso di tumuli funerari dell’Età del bronzo ancora br parzialmente da indagare. L’occhio attento scorge in lontananza la br sagoma inconfondibile del Castel del Monte, un’icona del dubbio ed un br trattato architettonico di alchimia ed esoterismo. Ad un tiro di br schioppo, la più grande polveriera d’Europa, quella di Poggiorsini, ed br almeno tre siti nucleari. E, nella memoria collettiva, le tante storie br di pastori che cianciano ancora di una grande collina cava, proprio tra br le tante alture steppiche, un sesamo stipato di improbabili aggeggi. br br Il br misteroL’arcano resta in piedi gagliardo, anche grazie ad un br autovettura che si muove da sola, in un luogo misterioso, nel cuore br della Murgia nucleare. Potere della suggestione, o c’è davvero qualcosa br di più? br «L’unico modo per fugare i dubbi - precisa Riccardo br Losito, geologo andriese, profondo conoscitore della Murgia - è quella br di procedere scientificamente, effettuando misurazioni sui luoghi e br cercando di capire se siano o meno interessati da fenomeni di br magnetismo terrestre. L’esistenza di un forte campo magnetico br spiegherebbe tutto. Forse». br br E forse qualcuno controllerà, br incuriosito da questo intrigante patchwork che seduce e rimanda alla br condizione oscura del mistero. Già, il mistero, «la fonte di ogni vera br arte e di ogni vera scienza». Così, almeno, la pensava Albert Einstein. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=291517eIDCategoria=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /fonthttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3915&titolo_sotto=Mistero sulla Murgia le auto a folle risalgono la pendenza&ID_cat_new=99News ReikiNorvegia, buco nero in cielo nessuno sa spiegare perchéhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3911&titolo_sotto=Norvegia, "buco nero" in cielo nessuno sa spiegare perch&ID_cat_new=99Il fenomeno, come nei film di fantascienza, questa mattina nel nord del paese scandinavo. Gli scienziati tacciono. Missile russo? Le autorità smentiscono di TIZIANO TONIUTTI - UFO, fenomeno atmosferico o apparizione messianica? Non si può ancora br dire ma per ora le#039;ipotesi che si può escludere più di tutte è un lavoro br fatto con Photoshop o in postproduzione video. Insomma sembra proprio br che il fatto sia avvenuto davvero. Ma cose#039;è successo nei cieli br norvegesi stamattina? br br br br br br Ee#039; successo che la zona più nord ha potuto assistere a un peculiare br spettacolo in cielo per ora incatalogabile, che gli stessi testimoni br norvegesi derubricano dalla fenomenologia delle aurore che si possono br ammirare in quelle terre. La formazione di una sorta di buco nero a br spirale, molto simile a come li immaginano i film di fantascienza. br Le#039;apertura di un buco in cielo, iniziato con le#039;apparazione di un globo br luminoso che irradiava anelli di luce. In poco tempo, gli anelli hanno br preso la forma di spirale, colorandosi di bianco verso le#039;esterno e di br blu verso il nucleo di origine. Fino a diventare in breve tempo la cosa br più grande in cielo in quel momento, più della luna. br br br br br br Stando alle testimonianze, la spirale ha percorso un tratto di cielo, br lasciando dietro di sé una scia bluastra. br Il fenomeno è durato br meno di un minuto, fino al collasso della spirale luminosa. Che però ha br lasciato in cielo un buco vuoto, senza luce. br br br br br br Le#039;avvenimento è stato ripreso da vari giornali norvegesi e documentato br con foto e video. Al momento, spiegazioni sulle possibili origini non br ce ne sono. Qualcuno ha avanzato le#039;ipotesi che il fenomeno possa essere br stato generato da un missile russo, ma sia le autorità norvegesi che br le#039;ambasciata di Mosca a Oslo hanno smentito. E se si tratta di una br bufala , è costruita davvero bene. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/scienze/norvegia-fenomeno/norvegia-fenomeno/norvegia-fenomeno.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3911&titolo_sotto=Norvegia, "buco nero" in cielo nessuno sa spiegare perch&ID_cat_new=99News ReikiLa città sommersahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3908&titolo_sotto=La citt sommersa&ID_cat_new=99Importante scoperta archeologica sulle coste libiche - Anna Longo br br ROMA 04/12/09 - 19:01 br Impegnati da tempo in una ricerca al largo br delle coste africane per il progetto ArCoLibia (Archeologia costiera br della Libia), ricercatori italiani della Soprintendenza del Mare della br Regione Sicilia e delle#039;Università Suor Orsola Benincasa di Napoli hanno br scoperto le vestigia di una città sommersa di epoca romana imperiale br del II secolo dopo Cristo. br br Nel tratto di costa orientale della Cirenaica, tra le città di Derna e br di Bomba, i resti sono stati individuati durante immersioni di br ricognizione nelle acque di Capo di Ras Etteen. Gli archeologi, che br erano impegnati nella ricerca di relitti e strutture portuali sul br fianco occidentale del Golfo di Bomba, hanno scoperto muri, strade, br edifici e tombe a una profondità compresa tra 1 e 3 metri e estesi su br oltre un ettaro di superficie. br br Si pensa che la città sia scomparsa, sprofondando in mare, per fenomeni br di bradisismo, movimenti della crosta terrestre legati ad attività br vulcanica sotterranea che causa, tra le#039;altro, le#039;innalzamento o br le#039;abbassamento della linea della costa. br br Parla della scoperta il soprintendente Sebastiano Tusa, a capo della spedizione. br br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.radio.rai.it/grr/view.cfm?V_IDNOTIZIA=55812eQ_PROG_ID=421eTematica=2e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3908&titolo_sotto=La citt sommersa&ID_cat_new=99News ReikiLe iscrizioni sulla Sindone? Una testimonianza credibilehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3910&titolo_sotto="Le iscrizioni sulla Sindone? Una testimonianza credibile"&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgiornale.it/cultura/le_iscrizioni_sindone_una_testimonianza_credibile/05-12-2009/articolo-id=404491-page=0-comments=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3910&titolo_sotto="Le iscrizioni sulla Sindone? Una testimonianza credibile"&ID_cat_new=99News ReikiSpazio/ Marte, Spirit trova nuovi indizi passata presenza acquahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3906&titolo_sotto=Spazio/ Marte, "Spirit" trova nuovi indizi passata presenza acqua&ID_cat_new=99 - strong Roma, 4 dic. (Apcom) /strong - Nuovi indizi della passata br presenza di acqua sulla superficie su Marte: il rover Spirit , nel br tentativo di fuggire dalla zona sabbiosa in cui si trova bloccato da br mesi, ha rimosso e analizzato alcuni campioni del terreno trovandovi br dei solfati, minerali normalmente associati ad attività idrotermali. br Come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, i solfati si formano br nelle zone in cui sono presenti dei getti di vapore, il che br implicherebbe le#039;effetto contemporaneo di acqua e attività vulcaniche. br La Nasa sta cercando di far uscire il rover da Troy , un cratere nel br quale era entrata nelle#039;aprile scorso finendo impantanata nella sabbia, br un terreno troppo friabile perché le ruote riescano a fare presa br sufficiente; Spirit era già sopravvissuto un anno fa a una violenta br tempesta di polvere che aveva fatto temere per le batterie solari della br sonda. Nonostante qualche problema, sia Spirit che il gemello br Opportunity hanno dato risultati al di là di ogni speranza: la br missione esplorativa su Marte è giunta al sesto anno, ben oltre il br periodo operativo inizialmente previsto che secondo i tecnici non br avrebbe superato i novanta giorni. br Le missioni fin qui lanciate verso Marte hanno finalmente accertato che br le#039;ipotesi dei geologi, ovvero che il Pianeta Rosso abbia in passato br ospitato degli oceani, è corretta: rimane appunto da vedere se tale br situazione sia durata abbastanza a lungo da permettere lo sviluppo di br forme di vita unicellulari, che potrebbero avere lasciato delle tracce br fossili. br La massa del pianeta è infatti troppo esigua per trattenere br une#039;atmosfera significativa, e temperatura e pressione atmosferica sono br dunque attualmente troppo basse per permettere la formazione di H2O in br forma liquida alla superficie (il ghiaccio è possibile, ma sublima br direttamente in vapore di ghiaccio, rilevato dalle sonde orbitanti). Ee#039; br tuttavia possibile che sotto la superficie, dove pressione e br temperatura sono maggiori, possano essere br rimaste delle sacche di acqua in grado di aver conservato anche br forme di vita elementari. br Mgi br 040826 dic 09 br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ecodibergamo.it/stories/apcom/104939_spazio_marte_spirit_trova_nuovi_indizi_passata_presenza_acqua/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3906&titolo_sotto=Spazio/ Marte, "Spirit" trova nuovi indizi passata presenza acqua&ID_cat_new=99News ReikiGb/ Forze armate chiudono numero verde per avvistamenti Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3907&titolo_sotto=Gb/ Forze armate chiudono numero verde per avvistamenti Ufo&ID_cat_new=99Nessuna prova di una minaccia per il Paese, inutile indagare - strong Londra, 4 dic. (Ap) - /strong Le forze armate britanniche br hanno deciso di chiudere da martedì scorso il numero verde e br le#039;indirizzo e-mail istituiti per avvertire delle#039;avvistamento di oggetti br volanti non identificati. br In un comunicato, i militari hanno spiegato che mezzo secolo di br avvistamenti non ha prodotto né prove delle#039;esistenza di vita br extraterrestre né, soprattutto, prove di una qualsiasi minaccia per il br Paese: quindi, non esiste alcun motivo legato alla Difesa per indagare br sugli Ufo e il denaro risparmiato verrà dirottato sulle missioni br alle#039;estero; il singolo ufficiale incaricato di esaminare i rapporti br sugli avvistamenti è già stato riassegnato ad un altro ufficio. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.apcom.net/newsesteri/20091204_115329_1c2e021_77736.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3907&titolo_sotto=Gb/ Forze armate chiudono numero verde per avvistamenti Ufo&ID_cat_new=99News ReikiAlec Newald : un uomo rapito dagli alieni per 10 giornihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3904&titolo_sotto=Alec Newald : un uomo rapito dagli alieni per 10 giorni&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nonapritequelportale.com/Alec-Newalde#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3904&titolo_sotto=Alec Newald : un uomo rapito dagli alieni per 10 giorni&ID_cat_new=99News ReikiUn gigantesco cratere da impatto sui monti Alburnihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3905&titolo_sotto=Un gigantesco cratere da impatto sui monti Alburni&ID_cat_new=99 - OTTATI. Un gigantesco cratere da impatto sui monti Alburni. La forma a br doppia ellisse fa ipotizzare il volo radente di uno sciame di br meteoriti. Il cratere è lungo 1800 metri ed un’ampiezza di 600 metri. br Si tratta di due ellissi disegnate l’una nell’altra, così da formare un br cratere da impatto sugli Alburni. Sorgerebbe nei dintorni di Ottati, ma br la località precisa viene tenuta nascosta dal suo scopritore, il br geologo Giuseppe Francione. Il tecnico ha spedito delle approfondite br relazioni scientifiche alle riviste specializzate che si è avuta la br possibilità di leggerle. L’evento sarebbe stato provocato da un br gigantesco meteorite metallico che si sarebbe andata a scontrare con la br montagna scavando un gigantesco buco. O dal volo di un corpo celeste br molto grande. La forma ellittica rimanda ad un raro urto quasi radente. br Qualcuno, agendo di fantasia, immagina un disastroso incidente aereo, o br le prove di bombardamento degli Ufo. L’ipotesi di studio invece br accredita di più lo “sciame” di meteoriti che si vanno a scontrare con br gli Alburni e determinano un’esplosione dall’energia terrificante. br Anche se l’età dell’evento non è ancora stata determinata, utilizzando br dei criteri di datazione assoluta con gli isotopi radioattivi, si può br ritenere che sia avvenuto nell’Era Quaternaria, ossia nel Pleistocene br Medio Superiore. «Ciò che ha dato l’imput definitivo alla scoperta, è br stata la curiosità di scoprire la causa dei frequenti crolli di massi br calcarei di piccole e medie dimensioni, fino ad invadere la sottostante br Strada Provinciale, creando diversi incidenti. Prima di eseguire un br sopralluogo sull’area - scrive Francione nella sua relazione - visto br che la zona si presenta alquanto impervia e con elevata acclività, sono br state studiate le immagini satellitari e queste hanno fatto notare una br gran forma geomorfologica ad ellisse». Le immagini satellitari hanno br fatto notare una gran forma geomorfologica ad ellisse e la forma br ellissoide che si genera solo quando il corpo impattante possiede br un’inclinazione minore di 15° rispetto alla superficie d’impatto, br inoltre è posto su un pendio inclinato, altra rarità, se confermato fra br i crateri da impatto terrestre. Su questa pendenza si possono notare br delle forme particolari, anelli concentrici, che sembrano perfettamente br il risultato di un impatto, quindi quello che rimane deve essere un br cratere da impatto. La scoperta, che se confermata, darebbe alla nostra br provincia un cratere con i “fiocchi”. Sono attesi con ansia gli br ulteriori studi di Giuseppe Francione, che attraverso l’analisi delle br rocce stabilirà se esistono le tipiche metamorfosi dovute allo shock da br impatto. or.mo br br a href= javascript:window.open(e#039;http://sfoglia.ilmattino.it/mattino/view.php?data=20091203eediz=SALERNOenpag=46efile=obj_3430.xmletype=STANDARDe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3905&titolo_sotto=Un gigantesco cratere da impatto sui monti Alburni&ID_cat_new=99News ReikiINSONNIA MAGNETICAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3901&titolo_sotto= INSONNIA MAGNETICA&ID_cat_new=99 - DI DANILO ARONA br br i carmillaonline.com /i br br br Nelle ultime due settimane di novembre migliaia di persone che in br Italia non ne avevano mai sofferto hanno manifestato pesanti disturbi br del sonno, stati di ansia e nervosismo oltre il personale tasso di br normalità, incubi. Non sono illazioni, ma dati provenienti da punti br de#039;osservazione quali studi medici, farmacie ed erboristerie, che br personalmente frequentiamo per lavoro: certo, non mancano le br spiegazioni spicciole per un picco del genere – dalla crisi planetaria br al pagamento delle tasse, allo stress generalizzato che nessuno br risparmia -, ma le spiegazioni spicciole mostrano il fianco debole br della genericità e spesso delle#039;ovvio che alla fine poco spiega. br br br Allora mi concedo di segnalare qualche significativa br coincidenza. In quel periodo sulla Terra è arrivata le#039;Onda – lo so, ci br risiamo... - dello Tsunami solare. Non è une#039;invenzione di noi fan del br 2012. La notizia è stata ufficializzata dalla NASA grazie a un sistema br chiamato “Solar Terrestrial Relations Observatory” (STEREO, si tratta br di una coppia di satelliti gemelli che registrano gli eventi che br accadono sul sole) e non ci sono dubbi sulla realtà del fenomeno. br br br Così Joe Gurman del Solar Physics Laboratory del Goddard Space Flight br Center della NASA: “Gli Tsunami provocati dal sole sono un fenomeno br oggettivo. Si tratta di eruzioni capaci di sollevare onde di plasma br rovente di proporzioni enormi, alte quanto la Terra.” Quella che ci è br piovuta in testa nel periodo in oggetto è una gigantesca onda di forze br magnetiche spinte dal plasma rovente: un fenomeno iniziato lo scorso br febbraio, quando una macchia solare, la numero 11012, esplose br alle#039;improvviso, proiettando nello spazio una nube di miliardi di br tonnellate di peso e creando un vero e proprio tsunami energetico lungo br la superficie della stella nonché une#039;onda riverberante magnetica. br Une#039;onda che, come quella dello tsunami oceanico, prima si ritira e poi br si abbatte in direzione “esterna”. Non lo affermo io, ma Spiros br Patsourakos, della George Mason University: “Ee#039; una vera e propria br onda, semplicemente è immensa e non è fatta de#039;acqua. Non la vediamo, ma br ne percepiamo gli effetti.” br br br Gli effetti delle tempeste magnetiche solari vengono divisi in due br categorie. Quelli fisicamente avvertiti e quelli riportati dalle “cose” br (strumenti, satelliti, mezzi di comunicazione e altro). Quando gli br scienziati ne parlano, di solito pochi fruitori prestano orecchio br perché il tutto profuma irresistibilmente di apocalisse mistica e br condivisa. Peccato per i sordi, mi verrebbe da scherzare, perché non si br salveranno. Ma i dati di fatto – gli ultimi raccolti e riscontrati br durante la potentissima tempesta magnetica del 2003 – allora definita br “anomalia” e meno potente di queste#039;ultimo Tsunami - raccontano di br persone normalissime e altrettanto sane che di colpo sono preda di br fortissimi stati di irascibilità e nervosismo, con problemi pesanti di br sonno e di comportamento, calo di concentrazione sul lavoro, mentre le br persone che più risentono di questi fenomeni, cioè coloro che hanno br problemi di pressione e di cuore, riscontrano un aggravamento del loro br stato generale di salute. Questa è la prima categoria di effetti. br br br La seconda sono le intermittenze, i blackout, i malfunzionamenti sui br tanti circuiti, elettrici ed elettronici, che amministrano la vita br artificiale – che pure vita è – del pianeta. Comunicazioni, telefonia, br gasdotti, oleodotti, satelliti e aerei. br Già, gli aerei... Sbaglio, o negli ultimi tempi gli incidenti aerei non br beneficiano mai di una spiegazione ufficiale? Troppo brusco il salto br dalle#039;ufficialità della NASA al complottismo? br br br Sarà, ma molte voci – in rete e su carta – si sentono autorizzate ad br avanzare ipotesi di fronte al nulla di chi dovrebbe spiegare a qualche br centinaio di persone perché i loro cari hanno perduto la vita in fondo br alle#039;Oceano Atlantico. Se non lo si capisce, stiamo parlando del volo br Air France 447 che, secondo molti, nella notte del primo giugno di br queste#039;anno è stato semplicemente “spento” da una tempesta magnetica br collegata alle#039;attività solare in una zona compresa tra il confine br occidentale della Placca Tettonica delle#039;Africa e le isole di Fernando br de Norhona. Non posso entrare nel merito perché non possiedo br le#039;indispensabile bagaglio tecnico per poter dissertare di impianti br elettrici che vanno in blackout, ma diversi siti in rete sussurrano di br rapporti circolanti nel Cremlino a proposito di un allarme generale br rilasciato a tutti i piloti sovietici affinché esercitino “estrema br cautela in volo” soprattutto in determinati punti delle#039;Oceano Atlantico br e delle#039;Oceano Indiano, dove#039;è maggiore le#039;attività delle tempeste br magnetiche. Un magnetic storm sarebbe anche alle#039;origine di un altro br tragico incidente, quello delle#039;AirBus A 310, verificatosi sul confine br orientale delle#039;Unione Africana, quando il volo della Yemen Airways br diretto verso le#039;isola della Nazione Comore nelle#039;Oceano Indiano è br precipitato in mare, con la conseguente morte di 153 persone fra br passeggeri e membri delle#039;equipaggio e une#039;unica miracolata superstite, br una ragazzina di 14 anni che si chiama Baya Bakari. br Ma qui siamo e restiamo nel campo delle inquietanti ipotesi. Più br probanti e concreti sono gli effetti fisici individuali che abbiamo br citato alle#039;inizio e che non mi paiono smentibili. E allora fatemi br citare a titolo di (non) conclusione questa descrizione di br “controindicazioni” estrapolate dal sito menphis75.com, titolato br “Emergenza planetaria”, che descrive quel che accade durante e dopo uno br tsunami solare. Ho epurato tutte le interpretazioni in chiave New Age, br limitando il resoconto ai “sintomi”. br br br A) Sul piano mentale, si creerà confusione nei nostri processi di br pensiero; sarà difficile “pensare lucidamente”, comunicare l’un l’altro br chiaramente, e persino capire dei concetti che prima apparivano più che br ovvi. Il pensiero-lineare parrà mancarci e la logica fallire il br bersaglio. br br br B) Vivremo anche interferenze nelle nostre facoltà mnemoniche (a breve br e br lungo termine). Sul piano emozionale, vivremo ondate di inattesa paura, br rabbia e dolore. Molte persone, il cui comportamento appare solitamente br tranquillo, calmo e controllato, diverranno imprevedibili. Accessi br emotivi inaspettati da parte di personaggi pubblici diventeranno la br norma (e sta già succedendo). br br br C) Ci sentiremo sopraffatti da stati emozionali per noi impossibili da br descrivere. I conflitti emotivi tra individui, gruppi e nazioni br aumenteranno in modo esponenziale. E i farmaci che bloccano autentici br stati emozionali diventeranno di uso sempre più comune. br br br D) La maggioranza della famiglia umana farà una grande fatica a br comprendere il nesso tra la crescente attività solare e le conseguenti br ondate di disturbi nei nostri campi fisico, mentale, emozionale e br vibrazionale. br br br E) Lo Tsunami solare, è une#039;onda coronale che punta direttamente verso br la Terra. Il pianeta è bombardato dalle tempeste magnetiche. E’ in br questo frangente che le conseguenze fisiche dell’evento solare hanno un br impatto su di noi. Ciò può variare da danni ai satelliti al crollo dei br sistemi di informazione e di alimentazione, da attività climatiche br senza precedenti br all’attivarsi di manifestazioni vulcaniche e sismiche. br br br br F) La Terra viene bombardata dalle radiazioni (come facciamo con le br cellule cancerogene durante la chemioterapia), il che è visibile sotto br forma di aurore boreali: spettacolari manifestazioni di luce che piovono br sulla terra dall’emisfero nord. Tale fenomeno è anche noto col nome di br Luci del Nord o, negli scritti profetici, “le luci nel cielo”. br br br br G) Queste eruzioni solari influenzano il campo magnetico terrestre, br oltre a varie altre cose, causando delle tempeste geo-magnetiche. Dal br momento che il campo magnetico umano individuale e collettivo è br inscindibile da quello della Terra, una tempesta magnetica ribolle br sulla superficie terrestre e simultaneamente nel chakra cardiaco della br coscienza umana, individuale e collettiva. Questa attività manda in br corto-circuito la nostra capacità, individuale e collettiva, di br selezionare tra i ricordi che scegliamo di riconoscere e quelli che br scegliamo di sopprimere. Ciò fa sì che dei ricordi profondamente br rimossi inizino a venire alla superficie della nostra consapevolezza br conscia; ricordi che sono più antichi di qualsiasi documento storico br esistente. Poiché la nostra consapevolezza è assuefatta all’essere br rivolta verso l’esterno, non percepiamo questi ricordi emergenti come br “immagini nella nostra mente”, bensì come qualcosa che avviene “fuori br da noi”, causandoci un disagio crescente; tali ricordi risalgono a br galla, andando ad accrescere conflitti e circostanze esterne della br nostra esperienza terrena, che ci causano paura, rabbia e dolore. br br br De#039;accordo, tutto può essere puramente casuale. Ma tutto può br essere. E quanto sopra riportato in parte sta già accadendo. Come tenta br di dimostrare il sogno collettivo e condiviso delle#039;Onda (che ancora non br si sa di che materia sia fatta...), esiste nel mondo una percezione br altrettanto condivisa di une#039;Apocalisse incombente. Che per molti sia br accompagnata da una condizione iniziale di disagio psicofisico – quale br una “normale” insonnia -, verificantesi in concomitanza di un evento br cosmico, è un segno che sbaglieremmo a rimuovere. br br br br Danilo Arona br br Fonte: www.carmillaonline.com br br Link: http://www.carmillaonline.com/archives/2009/12/003259.html br br 30.11.2009 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Newsefile=articleesid=6530e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3901&titolo_sotto= INSONNIA MAGNETICA&ID_cat_new=99News ReikiVideo: Intervista esclusiva a Gregg Bradenhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3902&titolo_sotto=Video: Intervista esclusiva a Gregg Braden&ID_cat_new=99 - Vedi il video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.343e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3902&titolo_sotto=Video: Intervista esclusiva a Gregg Braden&ID_cat_new=99News ReikiIl solstizio d’inverno sul nuraghe Santu Antinehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3903&titolo_sotto=Il solstizio dinverno sul nuraghe Santu Antine&ID_cat_new=99di Carlo Figari - a rel= nofollow target= _blank href= http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/DettaglioRubrica.aspx?id=157632 span id= ctl00_cph_lblTesto Il nuraghe Santu Antine, situato non br lontano dalla superstrada 131 in prossimità del bivio per Torralba, è br uno dei maggiori monumenti dell’isola, simbolo possente di quella br civiltà autoctona dei “costruttori di torri” al pari della reggia di br Barumini e del nuraghe Arrubiu di Orroli. Dagli archeologi più noti br (Taramelli, Lilliu, Contu) è sempre stato considerato come un castello br della protostoria, realizzato da grandi e misteriosi architetti br nell’età del Bronzo medio (1500-1200 avanti Cristo). Un esempio br magnifico di fortezza a presidio del territorio, con una torre centrale br – il mastio – alta fino a 25 metri, anche se attualmente raggiunge br “appena” 17,55 metri a causa del crollo della parte superiore. Questa br torre è inglobata nel corpo aggiunto trilobato costituito da tre torri br raccordate da quattro corridoi (due al piano terra e altri due br sovrapposti). Il significato e l’utilizzo di Santu Antine da qualche br tempo è stato messo in discussioni da diversi studi che hanno br contestato la teoria “accademica” che fosse un castello militare. br Secondo Massimo Pittau, invece, rappresenterebbe un santuario dove si br svolgevano pratiche religiose relative al rito dell’incubazione e br dell’oracolo. Più di recente l’appassionato studioso di br archeoastronomia Mauro Peppino Zedda e l’ingegner Paolo Littarru con br alcune pubblicazioni hanno avanzato una nuova e suggestiva ipotesi. br Santu Antine a loro avviso, sarebbe la dimostrazione lampante che gli br antichi abitanti della Sardegna costruissero le torri di pietra con un br preciso orientamento astronomico. Santu Antine – affermano – è stato br senza dubbio realizzato con l’orientamento fissato verso l’alba del br solstizio d ‘inverno e il tramonto del lunistizio maggiore meridionale, br due eventi astronomici ritenuti importanti per il mondo nuragico. br L’orientamento rivolto verso il punto da cui sorge il sole al solstizio br d’inverno (il giorno più corto dell’anno, osservabile nell’arco di br tempo dei 6-8 giorni a cavallo del solstizio che cade il 21 dicembre) br corrisponde alla linea tangente alle torri est e nord. Quello, invece, br del tramonto della Luna corrisponde alla linea tangente che lambisce la br torre sud e il paramento murario che contiene l’ingresso principale. br Una tesi, quella di Zedda, sostenuta da calcoli e dimostrazioni non br solo sul Santu Antine, ma sullo studio di oltre 800 nuraghi. In questo br mese di dicembre potrebbe essere interessante e davvero suggestivo br recarsi al nuraghe di Torralba e verificare di persona la meraviglia br del solstizio d’inverno sull’orizzonte del monumento. /span /a br br a href= javascript:window.open(e#039;http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/DettaglioRubrica.aspx?id=157632e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3903&titolo_sotto=Il solstizio dinverno sul nuraghe Santu Antine&ID_cat_new=99News ReikiScienziato bulgaro: gli alieni sono già fra noihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3909&titolo_sotto=Scienziato bulgaro: gli alieni sono gi fra noi&ID_cat_new=99 - p br Roma, 28 nov. (Apcom) - Gli alieni sono già fra noi, e ci osservano br continuamente : ad affermarlo è il bulgaro Lachezar Filipov, br vicedirettore delle#039;Istituto per le Ricerche spaziali delle#039;Accademia br delle Scienza bulgara. Come riporta il quotidiano britannico The Daily br Telegraph, i ricercatori delle#039;Istituto stanno analizzando 150 crop br circles , i cerchi nel grano che secondo Filipov costituirebbero il br protocollo di comunicazione indiretto (nonché alquanto complicato) con br gli extraterrestri e che conterrebbero la risposta a un questionario br di trenta domande. br /p br p Gli alieni, bontà loro, non sarebbero ostili e anzi vorrebbero br aiutarci: tuttavia la razza umana non è abbastanza matura per un br contatto diretto , che sarebbe di tipo mentale e non possibile prima di br almeno 10 o 15 anni; secondo Filipov tuttavia gli alieni sono br fortemente critici nei confronti del comportamento amorale delle#039;umanità br per ciò che riguarda le#039;interferenza nei processi naturali (campi di br grano esclusi, evidentemente). br /p br p Le rivelazioni sul manwatching alieno arrivano nel bel mezzo di un br dibattito sul ruolo, effettiva utilità e possibile riforma br delle#039;Accademia delle Scienze, che ha scatenato una polemica politica br fra il presidente Georgi Parvanov e il ministro delle Finanze Simeon br Djankov. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tendenzeonline.info/apcom/view.php?s=20091128_000022.xmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3909&titolo_sotto=Scienziato bulgaro: gli alieni sono gi fra noi&ID_cat_new=99News ReikiSpazio/ Nasa; da un meteorite la prova di vita batterica su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3900&titolo_sotto=Spazio/ Nasa; da un meteorite la prova di vita batterica su Marte&ID_cat_new=99Alcune piccole strutture vermiformi sarebbero batteri - strong Roma, 27 nov. (Apcom) - /strong Gli scienziati della Nasa br hanno portato a termine uno studio che dimostra che su Marte ce#039;è vita, br o ce#039;è stata vita, almeno a livello di batteri. Lo studio è stato br condotto su alcune microscopiche strutture vermiformi ritrovate in un br meteorite proveniente da Marte che colpì la terra 13.000 anni fa. br Queste strutture, secondo la Nasa, sono quasi certamente dei batteri br fossili e la loro presenza sotto la superficie rocciosa dei frammenti br di meteorite dimostrerebbe che questi batteri si trovavano sul corpo br astrale prima delle#039;impatto con la terra. br Ee#039; una prova molto forte di vita su Marte dice David Mackay, del Nasa br Johnson Space Center, tra i primi a studiare il meteorite al momento br della sua scoperta nel 1984. Già nel 1996, studiando un campione, br Mackay e altri avevano tratto le stesse conclusioni ma le loro ipotesi br erano state rifiutate da diversi scienziati. Le nuove analisi, condotte br con un microscopio a elettroni ad alta risoluzione, sgombrano il campo br da diversi dubi. Le strutture e#039;vermiformie#039;, esaminate meglio, sembrano br effettivamente dei batteri. br Secondo gli astrobiologici, il meteorite si stacco dalla superficie di br Marte dopo le#039;impatto con un asteroide e poi raggiunse la terra, cadendo br nella Hallen Hills, al polo sud, dopo aver vagato per lo spazio per br circa 16 milioni di anni. br Sempre dallo stesso meteorite, a novembre scorso, si è potuto desumere br che su Marte ci sia stata le#039;acqua. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.apcom.net/newsesteri/20091127_081700_3997e3f_77188.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3900&titolo_sotto=Spazio/ Nasa; da un meteorite la prova di vita batterica su Marte&ID_cat_new=99News ReikiTsunami sul Sole dopo forti esplosionihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3899&titolo_sotto=Tsunami sul Sole dopo forti esplosioni&ID_cat_new=99Le deduzioni di alcuni ricercatori della Nasa sono state confermate dalle rilevazioni di una coppia di satelliti gemelli: sulla nostra stella si producono onde gigantesche di energia di LUIGI BIGNAMI - A volte per credere è necessario vedere . Ed è quello che br aspettavano gli scienziati della Nasa per dare conferma a una serie di br deduzioni su fenomeni che sembravano avvenire sulla superficie del br nostro Sole. Qualche anno fa infatti, alcuni ricercatori avevano br rilevato elementi provenienti dalla stella che facevano sospettare la br presenza di gigantesche esplosioni seguite da onde gigantesche, così br spaventosamente grandi che a dubitare per primi erano gli stessi fisici br autori della scoperta. Gli scettici poi sostenevano che i dati erano br dovuti a qualcosa di ancora non ben compreso, ma certamente non br dovevano essere legati ad esplosioni solari. Ora abbiamo la certezza. br Sul Sole avvengono davvero dei giganteschi tsunami , ha spiegato Joe br Gurmel del Solar Physic Lab al Goddard Space Flight Center della Nasa. br br br br br br La conferma visiva del fenomeno arriva dalla coppia di satelliti br gemelli chiamati STEREO, che hanno colto il fenomeno lo scorso febbraio br (la notizia è stata data solo ora), quando una macchia solare, la br numero 11012, esplose inaspettatamente. Le#039;esplosione eiettò nello br spazio una nube di gas di miliardi di tonnellate di peso e creò un vero br e proprio tsunami di energia lungo la superficie della stella. STEREO br registrarono il fenomeno in due punti diversi dello spazio, posti a 90° br le#039;uno dalle#039;altro, dando ai ricercatori un punto di vista del fenomeno br senza precedenti. br br br br br br Tale osservazione ci ha permesso di affermare definitivamente che si è br formata una vera e propria onda di plasma (materiale ad altissima br temperatura) , ha spiegato Spiros Patsourakos della George Mason br University, autore di un rapporto apparso sulla rivista scientifica i Astrophisical Journal Letters /i . br br br !--inserto-- div id= adv180x150m !-- OAS AD e#039;Middlee#039; - da inserire per 200x200 -- br !--script language= javascript type= text/javascript OAS_RICH(e#039;Middlee#039;); /script-- br br script language= javascript1.1 src= http://www.repubblica.it/javascript/adtags/jx_speciale.js /script script language= JavaScript src= http://oas.repubblica.it/RealMedia/ads/adstream_jx.ads/repubblica.it/nz/scienze/interna/1503242882@Middle /script script language= JavaScript1.1 src= http://ad-emea.doubleclick.net/adj/N3991.manzoni_network/B4062828.4;sz=300x250;click0=http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/331720301/Middle/OasDefault/Samsu_MultiP_NwSA_SqIns_231109/samsung_multipr_nwsa_2311.html/35643232306361373462313063653330?;ord=331720301? 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br IMG br SRC= http://ad-emea.doubleclick.net/ad/N3991.manzoni_network/B4062828.4;sz=300x250;ord=331720301? br BORDER=0 WIDTH=300 HEIGHT=250 ALT= Click Here /A br /noscript /div !--/inserto-- br br br br br Gli STEREO hanno osservato une#039;onda di materiale sollevarsi per 100.000 br chilometri dalla superficie del Sole e avanzare nello spazio alla br velocità di 900.000 chilometri alle#039;ora. Le#039;esplosione ha generato br une#039;energia paragonabile a quella prodotta da 2.400 milioni di br tonnellate di tritolo. br br br br br br I primi tsunami solari vennero rilevati nel 1997 dal satellite NASA/Esa br chiamato SOHO, il quale però non fu in grado di rilevare le#039;intensità e br le proporzioni delle esplosioni in quanto osserva la nostra stella da br une#039;unica posizione. br br br br br br Il mistero degli tsunami solari è così rimasto insoluto fino a quando i br due satelliti della serie STEREO si sono trovati esattamente a 90° br le#039;uno dalle#039;altro rispetto alle#039;esplosione solare, una posizione che ha br permesso di cogliere tutti i particolari del fenomeno avvenuto lo br scorso febbraio. br br br br br br La realtà degli tsunami solari è stata confermata anche dai video br delle onde che si sono scontrate con aree della superficie del Sole br dalle particolari caratteristiche magnetiche. In un video si vede una br di queste oscillare dopo che è stata colpita dalle#039;onda br delle#039;esplosione , ha spiegato Angelos Vourlidas del Naval Research Lab br in Washington (Usa). br br br br br br Ricadute sulla Terra? Per fortuna nessuna - ha assicurato Gurman - br Tuttavia sono importanti per studiare il nostro Sole, soprattutto per br raccogliere informazioni sulle#039;atmosfera più bassa della stella che non br è assolutamente osservabile da Terra . br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/scienze/sole-anomalo/tsunami-solare/tsunami-solare.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3899&titolo_sotto=Tsunami sul Sole dopo forti esplosioni&ID_cat_new=99News ReikiHimalaya: scoperti i leggendari tesori di Shangri-Lahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3898&titolo_sotto=Himalaya: scoperti i leggendari tesori di Shangri-La&ID_cat_new=99 - Articolo con video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.montagna.tv/?q=node/11365e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3898&titolo_sotto=Himalaya: scoperti i leggendari tesori di Shangri-La&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia Perù: sacerdotessa bambina sepolta in un tempiohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3896&titolo_sotto=Archeologia Per: sacerdotessa bambina sepolta in un tempio&ID_cat_new=99 - strong La commovente sepoltura di una sacerdotessa bambina, /strong br scoperta nelle#039;ultima campagna di scavo conclusa lo scorso settembre br sulle#039;altopiano delle#039;antica cultura Nazca, in Perù, aggiunge un altro br enigma al già misterioso complesso cerimoniale sepolto di Cahuaci, sul br quale da anni lavora le#039;archeologo bresciano Giuseppe Orefici. Ricca di br un raffinato corredo funebre con un simbolismo intrigante ancora da br interpretare appieno, quella sepoltura, come ha spiegato lo stesso br Orefici in uno dei convegni di divulgazione scientifica della Borsa br Mediterranea del Turismo Archeologico che si conclude oggi a Paestum, br consiste in un pozzo che si apre su un altare con numerosi sacrifici br alle divinità. p strong La tomba stessa, riferibile alle#039;anno 350 d.C., /strong br è un tempietto in miniatura, e nel pozzo, insieme a ricche offerte, fu br seppellito il corpo di una fanciulla quattordicenne, abbigliata e br decorata con grande raffinatezza ma vistosamente denutrita: br rappresentazioni di orche marine sui tessuti, volto dipinto e br ingioiellato, monili e collane in oro, ametiste, turchesi, lapislazzuli br e altro materiale esotico proveniente da lontano, ma anche ossa br fragilissime tipiche di un soggetto sofferente di grave denutrizione, e br articolazioni delle spalle deformate come da una prolungata posizione br forzata a braccia alzate e aperte in posizione di preghiera; un br particolare, queste#039;ultimo, che ha indotto gli studiosi ad attribuire la br salma ad una sacerdotessa bambina. Un dettaglio che gli archeologi br impegnati nello scavo hanno trovato particolarmente toccante - racconta br Orefici - è costituito da alcune teste di uccellini, deposte accanto al br corpo della fanciulla, con il becco legato da un laccio: non avrebbero br mai più dovuto cantare, nemmeno delle#039;oltretomba, per il lutto e il Sul br volto spicca un grande ornamento nasale de#039;oro, con un foro aperto in br corrispondenza della bocca: rappresenta sei colibrì, tre per lato, che br si avventano su due serpenti arricciati ai lati delle narici. In tutta br la cultura Nazca, sottolinea le#039;archeologo italiano, solo in altre due br tombe sono stati rinvenuti ornamenti nasali del genere, entrambi sul br volto di personaggi di altissimo rango. /p p strong Orefici scava da anni nel grandissimo complesso cerimoniale di Cahuaci, /strong br che ha già illustrato in precedenti convegni scientifici: si tratta di br edifici e monumenti destinati unicamente al culto delle divinità, che br ad un certo punto, verso il 500 d.C., furono seppelliti br cerimonialmente, sigillati con parecchie offerte sotto la chiusura, e br abbandonati. Secondo le#039;interpretazione dello studioso, le#039;abbandono di br quei templi sta a significare le#039;abbandono delle divinitae#039; stesse da br parte dei fedeli, a causa di tre calamità naturali che avevano colpito br il popolo e che hanno lasciato segni devastanti sul complesso stesso di br Cahuaci: un violentissimo terremoto e due terrificanti inondazioni. br Poiché era venuto meno il ruolo di protezione e di concessione di br favori degli dei agli uomini, gli uomini decisero di non voler piue#039; br mantenere il culto di quelle divinità, e lasciarne deserto il luogo di br culto, non senza deporre offerte di addio. /p !-- google_ad_section_end -- a href= javascript:window.open(e#039;http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/archeologia_nazca231109.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3896&titolo_sotto=Archeologia Per: sacerdotessa bambina sepolta in un tempio&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: scoperta un’ “Atlantide” di 5000 anni fahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3895&titolo_sotto=Archeologia: scoperta un Atlantide di 5000 anni fa&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2009/11/23/archeologia-scoperta-un-atlantide-di-5000-anni-fa/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3895&titolo_sotto=Archeologia: scoperta un Atlantide di 5000 anni fa&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: ITALIANO SCOPRE MATTONI PIUe#039;ANTICHI STORIAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3897&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: ITALIANO SCOPRE MATTONI PIU'ANTICHI STORIA&ID_cat_new=99 - (AGI) - Paestum (Salerno), 23 novembre - Le#039;edificio di mattoni br piue#039; antico del mondo ee#039; stato scoperto queste#039;anno da un br archeologo italiano, Lorenzo Nigro, a Gerico: risale a dieci br millenni e mezzo fa, ossia al periodo neolitico pre-ceramico br (prima, cioee#039;, che si fabbricassero oggetti di terracotta). Ee#039; br il muro di una torre circolare, costruito con mattoni crudi, br con paglia e fango , ha rivelato Nigro in uno dei convegni br della Borsa Mediterranea del turismo Mediterraneo, conclusasi br ieri sera a Paestum; Ee#039; il primo caso di architettura br modulare, con i mattoni montati a corsi alterni, che hanno la br forma di un filone di pane e sono tenuti insieme da una malta br di cenere e fango . Non era un edificio abitativo, ha spiegato br Nigro, che ha diretto la missione delle#039;Universitae#039; La br Sapienza di Roma la cui ultima campagna di scavo sul posto si br ee#039; conclusa lo scorso aprile; la torre ed il muro cui era br collegata fu costruita a scopo chiaramente difensivo. E questo br ee#039; un enigma (e non le#039;unico, sottolinea le#039;archeologo italiano), br perchi non si capisce contro chi quelle#039;antichissima popolazione br dovesse difendersi In quel medesimo sito lo scavo ha restituito br un teschio sepolto ritualmente 9.000 anni fa e, in un br giacimento funerario un poe#039; meno antico, sono stati rinvenuti br altri teschi separati dal corpo, modellati e raggruppati, con br un rituale il cui significato ee#039; per ora incomprensibile ma che br rivela un culto degli antenati. Ee#039; la testimonianza piue#039; antica br di una sorta di divinizzazione dei defunti, e di un culto che, br per la prima volta nel neolitico, si discosta dal culto br primigenio della Dea Madre. Accanto al teschio era deposto un br microlito, ossia una pietruzza che a quelle#039;epoca equivaleva ad br una rudimentale moneta: Quel sassolino - racconta Nigro - ci br ha fatto pensare alla monetina che nelle#039;antichitae#039; classica si br lasciava nella bocca del defunto, perchi potesse pagare il br traghettatore nel mondo delle#039;oltretomba . La prima br frequentazione umana documentata del sito risale a dodici br millenni fa, attorno alla sorgente di Ain es-Sultan (la biblica br sorgente di Eliseo), e la comunitae#039; che vi si insedioe#039; fu una br delle prime a fondare la propria sussistenza sulle#039;agricoltura. br   br Gli scavi hanno prodotto risultati eccezionali, portando allal br luce testimonianze del substrato storico della cittae#039; che oggi br si chiama Tell es-Sultan (la collina del sultano), confermando br Gerico come primo insediamento urbano costruito dalle#039;uomo. Nel br corso dei millenni successivi la cittae#039; prese il nome Ruha, ad br opera dei Cananei (in biblico Yeriho, e le#039;attuale nome arabo ee#039; br Ariha), nome rivelato finalmente - spiega Nigro - da br une#039;iscrizione in geroglifico. Queste#039;anno stesso la missione di br scavo di La Sapienza ha fruttato scoperte che accrescono le br conoscenze anche sulla cittae#039; nelle#039;etae#039; del bronzo (3000-1550 br a.C.) e, in particolare, nella doppia cinta muraria del Bronzo br antico (2700-2350 a.C.) sono state portate alla luce tracce br evidenti di una violentissima conflagrazione che distrusse br quella cultura. Le#039;autore del racconto biblico sulla conquista br di Gerico da parte di Giosui (la sua scrittura risale al sesto br secolo a.C.) - secondo le#039;archeologo italiano - poti dunque br ispirarsi alla presenza di rovine che alla sua epoca erano br ancora visibili fuori terra, riconducibili ad un evento br distruttivo del terzo millennio . br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200911231238-eco-rt11051-archeologia_italiano_scopre_mattoni_piu_antichi_storiae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3897&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: ITALIANO SCOPRE MATTONI PIU'ANTICHI STORIA&ID_cat_new=99News ReikiSindone firmata: è già polemicahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3892&titolo_sotto=Sindone firmata: gi polemica&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.avvenire.it/Cultura/sindone+firmata+polemica_200911211203050500000.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3892&titolo_sotto=Sindone firmata: gi polemica&ID_cat_new=99News ReikiTempli in Sicilia guardano il sole meglio di quelli grecihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3893&titolo_sotto=Templi in Sicilia guardano il sole meglio di quelli greci&ID_cat_new=99Non tutti i templi greci sono costruiti in asse con il sorgere del Sole - p ROMA - Non tutti i templi greci sono costruiti in asse con il br sorgere del Sole. Quelli, di epoca classica, localizzati in Sicilia br sono orientati a Est, dove sorge il Sole; ma le#039;orientamento solare non br è così evidente, invece, in quelli della Grecia. A notare la strana br incongruenza tra il paese de#039;origine del culto e il e#039;paese di br importazionee#039; è stato Alun Salt, docente delle#039;Istituto di Archeologia br delle#039;università di Leicester nel Regno Unito, che ha condotto br une#039;indagine sulle#039;orientamento astronomico dei templi classici della br Sicilia, confrontandolo con le osservazioni sulle#039;orientamento dei tanti br templi situati in Grecia. /p br p La scoperta della ricerca e#039;The astronomical orientation of ancient br greek templese#039;, pubblicata sulla rivista Plos One, è sorprendente: i br templi di Agrigento in Sicilia sono più e#039;grecie#039; dei templi greci della br penisola ellenica, perché sono orientati a Est come dovrebbero esserlo, br in effetti, tutti i templi ellenici. Le#039;archeologo Salt ha infatti br scoperto che almeno 40 dei 41 templi siciliani delle#039;allora Magna Grecia br affacciano, non a caso, a Oriente. Non si può dire la stessa cosa per br quelli eretti un poe#039; ovunque nella penisola ellenica: sugli 84 br analizzati è infatti risultato che solo 42 sono perfettamente allineati br secondo un orientamento Est-Ovest. Il risultato è molto meno notevole br rispetto a quello riscontrato in Italia , ha osservato lo studioso, br cercando di interpretarlo in questo modo: i templi greci originali br delle#039;epoca classica (400 a.C.) erano costruiti in siti ritenuti sacri br da generazioni, sopra i resti degli edifici micenei (megaron). I templi br in Sicilia, invece, erano edificati e#039;ex novoe#039; vicino alle città dai br coloni che si sentivano emigrati in terre lontane e riproducevano la br pratica religiosa del loro paese de#039;origine allo stato puro, essendo br svincolati dai precedenti e vincoli storici (sostruzioni più antiche). br Le#039;autoidentificazione dei greci siciliani con i greci della madre br patria li avrebbe resi addirittura più intransigenti nel rispetto del br culto. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2009/11/21/visualizza_new.html_1619516785.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /p p /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3893&titolo_sotto=Templi in Sicilia guardano il sole meglio di quelli greci&ID_cat_new=99News ReikiLa fantascienza è realtà Ecco il raggio paralizzantehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3894&titolo_sotto=La fantascienza realt Ecco il raggio paralizzante&ID_cat_new=99Scienziati delle#039;Università del Canada hanno sperimentato il dispositivo su un vermetto. Possibilità di sviluppo nel campo delle terapie fotodinamiche e del rilascio controllato di farmaci di CRISTINA NADOTTI - In termini banali è la scoperta di un raggio di luce capace di br paralizzare un essere vivente. In termini scientifici è un passo br ulteriore verso le#039;attivazione e lo spegnimento di agenti biochimici, br con la possibilità di grandi risultati nel campo delle terapie br fotodinamiche e del rilascio controllato di farmaci. In termini br pratici, infine, è anche uno studio che per ora ha implicato la br sperimentazione su un povero vermetto, destinato, visto come procedono br questi test, a essere il primo di una serie di animali soggiogati alla br crudeltà della ricerca medica. br br br br br br br Il vermetto in questione è il i Caenorhabditis elegans /i , un nematode fasmidario, che vive nel suolo delle regioni temperate ed è lungo circa un millimetro. Il i Caenorhabditis /i br ha la sfortuna di essere un organismo relativamente semplice, ma di br possedere molti dei sistemi e degli apparati presenti negli altri br animali, cosa che lo rende un organismo modello molto usato per br studiare la biologia dello sviluppo e delle#039;apoptosi, cioè la morte br cellulare programmata. Un esempio su tutti: il i Caenorhabditis /i è br uno degli organismi più semplici con un sistema nervoso composto da 302 br neuroni. Ora il vermetto potrà fregiarsi del record di essere il primo br animale che ha fatto avverare il sogno di ogni scrittore di br fantascienza, quelle pistole il cui raggio di luce è capace di bloccare br il nemico in una paralisi subitanea. br br br br br br Per paralizzare i vermi gli scienziati hanno usato la molecola del br dithienylethene che, se colpita dalla luce ultravioletta, cambia forma. br Ai i Caenorhabditis /i br è stata somministrata una soluzione con la molecola (di solito si br nutrono di batteri) e una volta che sono stati bombardati con i raggi br Uv non sono stati in grado di muoversi né di reagire a stimoli indotti. br Soltanto una volta esposti di nuovo alla luce visibile i vermi sono br stati in grado di riacquistare il movimento, come documentano le br sequenze fotografiche e il video girato dagli studiosi delle#039;Università br del Canada, pubblicati sul i Journal of the American Chemical Society /i . br br br !--inserto-- div id= adv180x150m !-- OAS AD e#039;Middlee#039; - da inserire per 200x200 -- br !--script language= javascript type= text/javascript OAS_RICH(e#039;Middlee#039;); /script-- br br script language= javascript1.1 src= http://www.repubblica.it/javascript/adtags/jx_speciale.js /script script language= JavaScript src= http://oas.repubblica.it/RealMedia/ads/adstream_jx.ads/repubblica.it/nz/scienze/interna/1307463332@Middle /script script language= JavaScript1.1 src= http://ad-emea.doubleclick.net/adj/N3991.manzoni_network/B4062828.4;sz=300x250;click0=http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1362245723/Middle/OasDefault/Samsu_MultiP_NwSA_SqIns_231109/samsung_multipr_nwsa_2311.html/35643232306361373462313063653330?;ord=1362245723? br /script br br br br script src= http://s0.2mdn.net/1754951/plcr_34215036_1258641223010.js language= JavaScript /script script src= http://s0.2mdn.net/879366/inpageGlobalTemplate_v2_55_04.js language= JavaScript /script div id= DIV_0_1_1259394567529 onmouseover= dartCreativeDisplayManagers[e#039;GlobalTemplate_12586412226441259394567528e#039;].onMouseOver(e#039;0_1_1259394567529e#039;); onmouseout= dartCreativeDisplayManagers[e#039;GlobalTemplate_12586412226441259394567528e#039;].onMouseOut(e#039;0_1_1259394567529e#039;); style= position: static; visibility: visible; z-index: 999; embed alt= id= FLASH_0_1_1259394567529 src= http://s0.2mdn.net/1754951/PID_1176057_loader_n140.swf quality= high bgcolor= # wmode= Window name= FLASH_0_1_1259394567529 swliveconnect= TRUE flashvars= src=1754951erv=1erid=34215036e=300x250eeclick=http%3A//ad-emea.doubleclick.net/click%253Bh%3Dv8/38f3/17/b9/%252a/i%253B219612291%253B4-0%253B0%253B43229996%253B4307-300/250%253B34197158/34215036/1%253B%253B%257Esscs%253D%253fhttp%3A//oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1362245723/Middle/OasDefault/Samsu_MultiP_NwSA_SqIns_231109/samsung_multipr_nwsa_2311.html/35643232306361373462313063653330%3FeclickN=0erid=34215036eassets=n_140.swf%3Dhttp%253A//s0.2mdn.net/1754951/PID_1176057_n_140.swfevcData=eexitEvents=name%3Ahome%2Curl%3Ahttp%253A//www.samsung.com/it/consumer/pc-peripherals-printer/netbook/netbook/NP-N140-KA01IT/index.idx%253Fpagetype%253Dprd_detail%2Ctarget%3A_blank%7BDELIM%7Dname%3Asi%2520lo%2520voglio%2Curl%3Ahttp%253A//www.samsung.com/it/consumer/pc-peripherals-printer/netbook/netbook/NP-N140-KA01IT/index.idx%253Fpagetype%253Dprd_detail%2Ctarget%3A_blankegoogleDiscoveryUrl=http%3A//pagead2.googlesyndication.com/pagead/ads%3Fclient%3Ddclk-3pas-query%26output%3Dxml%26geo%3DtrueeadSiteUrl=http%3A//www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scienze/raggio-paralizzante/raggio-paralizzante/raggio-paralizzante.htmleisGCNAd=falseevarName=0_1_1259394567529etd=www.repubblica.iteassetType=Inpageebr=ffeos=wineisFlashFullScreenEnabled=false type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always width= 300 height= 250 /div br noscript br A TARGET= _blank br HREF= http://ad-emea.doubleclick.net/activity;src%3D1754951%3Bmet%3D1%3Bv%3D1%3Bpid%3D43229996%3Baid%3D219612291%3Bko%3D0%3Bcid%3D34197158%3Brid%3D34215036%3Brv%3D1%3Bcs%3Dm%3Beid1%3D210058%3Becn1%3D1%3Betm1%3D0%3B_dc_redir%3Durl%3fhttp://ad-emea.doubleclick.net/click%3Bh=v8/38f3/17/b9/%2a/i%3B219612291%3B4-0%3B0%3B43229996%3B4307-300/250%3B34197158/34215036/1%3B%3B%7Esscs%3D%3fhttp://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1362245723/Middle/OasDefault/Samsu_MultiP_NwSA_SqIns_231109/samsung_multipr_nwsa_2311.html/35643232306361373462313063653330?http://www.samsung.com/it/consumer/pc-peripherals-printer/netbook/netbook/NP-N140-KA01IT/index.idx?pagetype=prd_detail br br IMG br SRC= http://s0.2mdn.net/1754951/PID_1176057_SAMSUNG_n140_300x250.jpg br width= 300 height= 250 BORDER= 0 alt= /A IMG br SRC= http://ad-emea.doubleclick.net/activity;src=1754951;met=1;v=1;pid=43229996;aid=219612291;ko=0;cid=34197158;rid=34215036;rv=1;etimestamp=4214631;eid1=9;ecn1=1;etm1=0; br width= 0px height= 0px style= visibility:hidden BORDER= 0 / IMG br SRC= width= 0px height= 0px style= visibility:hidden BORDER= 0 / br IMG SRC= width= 0px height= 0px style= visibility:hidden br BORDER= 0 / /noscript br br noscript br A br HREF= http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/1362245723/Middle/OasDefault/Samsu_MultiP_NwSA_SqIns_231109/samsung_multipr_nwsa_2311.html/35643232306361373462313063653330?http://ad-emea.doubleclick.net/jump/N3991.manzoni_network/B4062828.4;sz=300x250;ord=1362245723? br IMG br SRC= http://ad-emea.doubleclick.net/ad/N3991.manzoni_network/B4062828.4;sz=300x250;ord=1362245723? br BORDER=0 WIDTH=300 HEIGHT=250 ALT= Click Here /A br /noscript /div !--/inserto-- br br br br br Il comportamento della molecola di dithienylethene era già noto, ma è br la prima volta che le#039;effetto interruttore è stato dimostrato in un br organismo animale vivente. I ricercatori canadesi si rendono conto br delle implicazioni etiche di un tale esperimento e il coordinatore br delle#039;esperimento, Neil Branda, ha dichiarato alla Bbc: Non sono br convinto delle#039;uso legittimo di uno strumento per paralizzare un br organismo, ma finché qualcuno non affermerà il contrario non possiamo br neanche escludere le#039;utilità delle#039;applicazione pratica di un tale br strumento . br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/scienze/raggio-paralizzante/raggio-paralizzante/raggio-paralizzante.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3894&titolo_sotto=La fantascienza realt Ecco il raggio paralizzante&ID_cat_new=99News ReikiLa Nasa permette di diventare cittadini di Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3888&titolo_sotto=La Nasa permette di diventare cittadini di Marte&ID_cat_new=99 - Questa è la possibilità che la strong NASA /strong , l’ente americano per lo spazio, offre a tutti i navigatori di internet. br p style= margin-bottom: 0cm; Come fare per diventare un abitante del pianeta rosso? strong Basta possedere un browser web e collegarsi al sito /strong a href= http://beamartian.jpl.nasa.gov/welcome beamartian.jpl.nasa.gov /a . br Una semplice registrazione per otterrete il passaporto di cittadino br marziano e potrete iniziare attivamente l’esplorazione della superficie br di Marte, visitando e partecipando alle varie iniziative proposte dai br vari “ministeri”  per  approfondendo così la vostra conoscenza del br pianeta. Se non siete convinti, potete anche fare solo un tour br panoramico. /p br p style= margin-bottom: 0cm; Come a ogni buon cittadino, vi sarà chiesto un contributo allo sviluppo del vostro pianeta, il tutto sotto forma di due giochi. strong /strong Nel primo occorre strong inserire alcune fotografie nel posto giusto all’interno di uno sfondo /strong più grande. Le immagini sono tratte dall’esplorazione denominata Mars Global Surveyor. Nel secondo invece, sarete chiamati a strong misurare e catalogare una serie sempre diversa di crateri /strong di Marte. /p br p style= margin-bottom: 0cm; Perché la NASA dovrebbe perdere tempo br con simili divertimenti? La parte affascinante del progetto è che la br NASA non perde assolutamente tempo. strong Le numerose sonde /strong spedite in osservazione di Marte strong inviano dati molto velocemente e in grande quantità /strong , così che è molto difficile – praticamente strong impossibile – per gli scienziati riuscire a rielaborarli /strong in tempi ragionevoli. Per questo, strong sotto forma di gioco, è stato chiesto un aiuto alla più grande comunità del mondo: gli utenti di internet. /strong /p br p style= margin-bottom: 0cm; L’opportunità offerta dalla NASA è br dunque duplice. Da un lato essere cittadino onorario del pianeta Marte, br una cosa non certo di tutti i giorni, dall’altra contribuire in maniera br divertente e leggera alla ricerca scientifica e all’avventura della br conoscenza umana dello spazio cosmico. /p p style= margin-bottom: 0cm; br /p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.socialpost.info/la-nasa-permette-di-diventare-cittadini-di-marte-10572.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3888&titolo_sotto=La Nasa permette di diventare cittadini di Marte&ID_cat_new=99News ReikiGrassi e colesterolo nelle mummie. Anche gli egizi avevano l’ateriosclerosihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3889&titolo_sotto=Grassi e colesterolo nelle mummie. Anche gli egizi avevano lateriosclerosi&ID_cat_new=99 - div class= author di Maria Rita Montebelli /div !-- fine FIRMA -- br !-- inizio SOMMARIO -- div class= summary Una br ricerca ha ritrovato tracce della malattia nelle arterie dei faraoni. br Per farlo gli studiosi hanno passato ai raggi X ventidue mummie, scelte br tra quelle in migliore stato di conservazione tra le oltre 300 presenti br al museo de Il Cairo br br strong ORLANDO /strong - I mac-hamburger di certo non li avevano ancora inventati. E neppure le sigarette, i grassi ‘trans’ e lo stress. strong Eppure anche gli antichi egizi avevano le arterie indurite dal calcio e dal colesterolo. /strong br Anche all’età di 40 anni. L’aterosclerosi non sarebbe dunque br un’esclusiva dei giorni nostri. E lo dimostra un singolare studio br condotto in collaborazione da un gruppo di ricercatori di Kansas City e br de Il Cairo. br br Ero in visita al museo di antichità egiziane de br Il Cairo – ricorda Randall Thompson, professore di medicina al Mid br America Heart Institute di Kansas City – quando mi è caduto lo sguardo br sulla targhetta del faraone Merenptah ( 1213-1203 a.C.) che spiegava br come, morto a 60 anni, il faraone soffrisse di strong aterosclerosi (una forma particolare di arteriosclerosi) /strong br artrite e problemi dentali. Fare diagnosi di ossa deformate br dall’artrite o di denti guasti su una mummia non sembrava una cosa br impossibile; ma come avevano fatto a stabilire la presenza br dell’aterosclerosi? Detto fatto abbiamo preso contatto con Abdelhalium br Nureldin, preside della Facoltà di archeologia dell’Università de Il br Cairo e abbiamo impostato la nostra ricerca . br br strong Con br pazienza certosina, i ricercatori americani hanno passato ai raggi X br 3.500 anni di storia, ovvero ventidue mummie, scelte tra quelle in br migliore stato di conservazione tra le oltre 300 presenti al museo de br Il Cairo. /strong La più ‘anziana’ era del 1981 a.C.; la mascotte del br gruppo, del 364 d.C. Lo studio è stato effettuato con una TAC br trasportata da uno speciale TIR, che è rimasto parcheggiato dietro il br museo per tutta la durata dello studio. In qualche mummia, è stato br trovato il cuore in perfetto stato di conservazione ed è stato quasi br come fare una TAC coronarica multislice ad un paziente ‘vero’; in altri br casi i ricercatori si sono accontentati di fare il censimento delle br placche calcifiche nelle arterie dei vari distretti corporei, dal br cervello , alle arterie delle gambe. Delle mummie passate ai raggi X si br sa che appartenevano tutte ad un elevato ceto sociale; almeno 16 di br queste, sia donne che uomini, presentavano segni di aterosclerosi; e br per due di loro la morte era giunta a meno di 45 anni. br br strong La br prima vittima dell’aterosclerosi dell’antico Egitto, documentata da br questo studio TAC, è una donna, vissuta per una quantina d’anni intorno br 1530 a.C. /strong (300 anni prima di Mosè e un paio di secoli prima di br Tutankhamon). Si chiamava Rai ed era la ‘tata’ della Regina Ahmose br Nefertiti. Sono dati congruenti con quanto si legge sul papiro di br Ebers – prosegue Thompson - e cioè che alcune persone dell’antico br Egitto mostravano sintomi come dolore al petto e affanno, una delle br prime descrizioni di coronaropatia della storia . br br Rimane ancora un mistero di come la gente potesse rimanere vittima così giovane dell’aterosclerosi. strong Forse br anche gli antichi egizi soffrivano di ipertensione (per la br conservazione dei cibi veniva impiegato molto sale) e forse indulgevano br un po’ troppo nelle carni ricche di grassi (anatre e papere); br l’attività fisica poi non doveva essere la regola per chi apparteneva br ad un elevato ceto sociale /strong . Di certo – conclude Thompson – la br lezione che ci viene dal passato è che forse dovremmo cominciare a br guardare oltre i fattori di rischio tradizionali per comprendere a br fondo l’aterosclerosi. Ipertensione, colesterolo e obesità, sono solo br una parte della spiegazione. Resta ancora tanto da scoprire br br !-- fine TESTO -- !-- inizio DATA -- div class= data (Novembre 19, 2009) br a href= javascript:window.open(e#039;http://canali.kataweb.it/salute/2009/11/19/grassi-e-colesterolo-nelle-mummie-anche-gli-egizi-avevano-larteriosclerosi/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /div br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3889&titolo_sotto=Grassi e colesterolo nelle mummie. Anche gli egizi avevano lateriosclerosi&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: da Sahara 5 fossili strani antichi coccodrillihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3890&titolo_sotto=Archeologia: da Sahara 5 fossili strani antichi coccodrilli&ID_cat_new=99 - (ANSA) - ROMA, 19 NOV - In quello che oggi ee#039; il deserto del br br Sahara 100 mln di anni fa ce#039;era un mondo perduto popolato da br br coccodrilli dalle sembianze particolari. Gli animali br br camminavano come mammiferi quadrupedi e sapevano nuotare br br agilmente: lo testimoniano cinque fossili di coccodrilli br br rinvenuti da scienziati Usa nel corso di esplorazioni nel br br Sahara, dalle sembianze del tutto dissimili da quelle dei br br coccodrilli di oggi. Uno, ad esempio, aveva i denti come br br zanne di cinghiale, un altro il muso a becco de#039;anatra. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.unita.it/notizie_flash/65138/archeologia_da_sahara_fossili_strani_antichi_coccodrillie#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3890&titolo_sotto=Archeologia: da Sahara 5 fossili strani antichi coccodrilli&ID_cat_new=99News ReikiNepal, scoperti i tesori di Shangri-Lahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3887&titolo_sotto=Nepal, scoperti i tesori di Shangri-La&ID_cat_new=99 - di strong a href= http://www.ilreporter.com/author/andrea/ title= Articoli scritti da: Andrea Lessona Andrea Lessona /a br br /strong div class= entry br p Pochi erano arrivati qui: nelle caverne dell’ strong class= tag Upper Mustang /strong , un’area sui picchi del a href= http://www.ilreporter.com/tags/nepal title= Vedi gli articoli per Nepal Nepal /a . br Pochi avevano sfidato le sue impervie montagne per scoprire quello che br in due diverse spedizioni è riuscito a Broughton Coburn e Pete Athans: br ritrovare tesori bhuddisti che potrebbero essere legati all’esistenza br di strong class= tag Shangri-La /strong , il mitico regno di strong class= tag Shambala /strong descritto nel romanzo del 1933 em Orizzonte Perduto /em di strong class= tag James Hilton /strong . /p br p La storia, resa pubblica solo ora dal em a href= http://news.nationalgeographic.com/news/2009/11/091117-shangri-la-secrets-tibet-treasures-caves.html rel= nofollow National Geographic /a /em , racconta che nel 2007 un team guidato dall’americano Coburn, ricercatore esperto di a href= http://www.ilreporter.com/tags/himalaya title= Vedi gli articoli per Himalaya Himalaya /a , e dallo scalatore veterano Athans, ha affrontato le cime per esplorare alcune grotte scavate dall’uomo. /p br p Al loro interno, gli esperti hanno rinvenuto antichi santuari br tibetani decorati con murales unici, inclusi 55 pannelli raffiguranti br la vita del Bhudda. Una seconda spedizione nel 2008 ha invece portato br alla luce diversi scheletri umani di seicento anni e risme di preziosi br manoscritti. Alcuni dei quali con piccoli disegni simili a miniature. /p br p Il tesoro scoperto sembra coincidere con la descrizione dei rinvenimenti nella “Valle Nascosta” che servì a strong class= tag James Hilton /strong per scrivere di strong class= tag Shangri-La /strong , la comunità lama, in cui si professava il Cristianesimo nestoriano anziché il Bhuddismo. /p br p Secondo il racconto del romanziere britannico, lì, in quella sorta br di Eden terrestre, erano bandite molte delle debolezze umane: odio, br invidia, avidità, insolenza, avarizia, ira. Gli abitanti lavoravano br solo per produrre il cibo necessario al sostentamento. Mentre il resto br della giornata era dedicato alla propria evoluzione spirituale. E alla br realizzazione di opere d’arte. /p br p I manoscritti, salvati dai ricercatori, sono stati trasferiti al br monastero di Mustang per ragioni di sicurezza. Ancora integri, grazie br alle particolari condizioni atmosferiche della zona, le carte - secondo br Coburn - contengono scritti dal Bhuddismo al Bön, una fede tibetana br precedente. /p br p Una tale combinazione fa pensare all’esperto americano che il credo br Bön sopravvisse in questa regione per almeno un secolo o due dopo la br conversione dei Tibetani alla fede del Bhudda. /p br p Così come questo “intrigo” di caverne gli ha suggerito che si tratti di una parte di strong class= tag Shambala /strong , br una volta ritenuta esistere in diverse valli himalayane. Queste zone br nascoste, infatti furono create durante un periodo di conflitto quando br la pratica bhuddista era minacciata. /p br p Ecco perché sempre secondo Coburn le grotte sono state usate come br scrigno per proteggere testi di inestimabile valore. Che oggi br potrebbero svelare il segreto di strong class= tag Shangri-La /strong . br /p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilreporter.com/storie/nepal-scoperti-i-tesori-di-shangri-lae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br br /div br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3887&titolo_sotto=Nepal, scoperti i tesori di Shangri-La&ID_cat_new=99News ReikiUna sorprendente scoperta: nel cuore dell’Africa UNA METROPOLI DI 200.000 ANNI FAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3886&titolo_sotto=Una sorprendente scoperta: nel cuore dellAfrica UNA METROPOLI DI 200.000 ANNI FA&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.express-news.it/?p=26242e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3886&titolo_sotto=Una sorprendente scoperta: nel cuore dellAfrica UNA METROPOLI DI 200.000 ANNI FA&ID_cat_new=99News ReikiLa sonda STEREO immortala il campo magnetico del Sole: guarda la fotohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3884&titolo_sotto=La sonda STEREO immortala il campo magnetico del Sole: guarda la foto&ID_cat_new=99 - Vedi a href= javascript:window.open(e#039;http://arte-cultura-recensioni.noiblogger.com/la-sonda-stereo-immortala-il-campo-magnetico-del-sole-guarda-la-foto/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3884&titolo_sotto=La sonda STEREO immortala il campo magnetico del Sole: guarda la foto&ID_cat_new=99News ReikiNasa: «Abbiamo scoperto sulla Luna importanti quantità di acqua»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3885&titolo_sotto=Nasa: Abbiamo scoperto sulla Luna importanti quantit di acqua&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=80270esez=HOME_SCIENZAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3885&titolo_sotto=Nasa: Abbiamo scoperto sulla Luna importanti quantit di acqua&ID_cat_new=99News ReikiIL VATICANO SI ARRENDE GLI ALIENI ESISTONOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3883&titolo_sotto=IL VATICANO SI ARRENDE "GLI ALIENI ESISTONO"&ID_cat_new=99 - span class= nero14 Ha senso cercare forme di vita fuori dalla Terra, br anche se per ora non ve ne#039;è alcuna prova: è questa la conclusione alla br quale sono giunti gli studiosi, scienziati e filosofi, che hanno br partecipato ad una settimana di studi di Astrobiologia promossa dalla br Pontificia accademia delle Scienze e dalla Specola vaticana. br «Nonostante le#039;astrobiologia sia un campo nuovo e un argomento in via di br sviluppo - ha detto il direttore della Specola vaticana, padre Josè br Funes, in una conferenza stampa tenuta al termine delle#039;evento - le br domande sulle origini della vita e sulla presenza di vita fuori dalla br Terra, nelle#039;universo, sono legittime e meritano seria considerazione». br E il Vaticano, nonostante le molte implicazioni di carattere filosofico br e teologico, ha deciso di affrontarle, significativamente, proprio a br cominciare dal punto di vista scientifico. Alle#039;incontro hanno br partecipato fisici, chimici, astronomi biologi e geologi, i quali, br mettendo a confronto i risultati delle loro ricerche, oggi in grado di br registrare progressi in tempi incredibilmente più rapidi dei tempi di br Galileo Galilei, sono giunti a ritenere «plausibile» le#039;esistenza di br centinaia di milioni di luoghi abitabili nella sola Via lattea, che è br solo una dei miliardi di galassie delle#039;universo. «È palpabile la br sensazione - ha detto le#039;astronomo americano Chris Impey - che br le#039;universo ospiti forme di vita e ce#039;è la speranza che solo pochi anni br ci separino ormai dalle prime scoperte». Su Europa, satellite di Giove, br ad esempio - ha ricordato Athena Coustenis, del Cnr francese - si br ritiene che una vasta distesa de#039;acqua, primo elemento necessario alla br vita, giaccia sotto una calotta di ghiaccio. Occorrerà però attendere, br per esserne certi, una missione in programma per il 2020. Nel sistema br di Saturno, altri due satelliti sono di particolare interesse per gli br astrobiologi: Titano ed Enceladus. Il primo è il più simile alla Terra, br ha une#039;atmosfera densa di nitrogeno con il 2% di metano e cicli br climatici e meteorologici simili a quelli della Terra. Enceladus, una br luna più piccola, sprizza grandi quantità di acqua e materia organica br nello spazio. Elementi, questi, che - secondo Coustenis - sembrano br rendere possibile la scoperta di condizioni adatte alla sopravvivenza br di organismi viventi«, e che dovrebbero indurre a future esplorazioni br anche sul sistema di Saturno. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.leggonline.it/articolo.php?id=33745e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3883&titolo_sotto=IL VATICANO SI ARRENDE "GLI ALIENI ESISTONO"&ID_cat_new=99News ReikiScienza/Matematici russi sperimentano prova di viaggio nel tempohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3882&titolo_sotto=Scienza/Matematici russi sperimentano prova di viaggio nel tempo&ID_cat_new=99Esperienza da effettuare con il Large Hadron Collider del Cern - strong Roma, 9 nov. (Apcom) - /strong Due matematici russi hanno br proposto un esperimento, da eseguire con il large Hadron Collider del br Cern destinato a dimostrare sperimentalmente la possibilità di br viaggiare nel tempo. Irina Arefe#039;eva e Igor Volovich ritengono che le br energie messe in campo dal grande acceleratore di particelle, che br dovrebbe rientrare in funzione questo mese, siano sufficienti a creare br un minuscolo wormhole , ovvero un cunicolo nello spazio-tempo, br previsto da certe teorie cosmologiche. Una particella fatta passare br attraverso il wormhole (ammesso che sia possibile) tornerebbe br indietro nel tempo, ma soltanto fino al momento in cui il varco è stato br creato. Questo basterebbe, però a dare della fantascientifica br possibilità di tornare nel passato una sia pur ridottissima prova br sperimentale. La proposta dei due ricercatori russi è stata pubblicata br in un articolo sulla rivista New Scientist . br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.apcom.net/newscultura/20091109_172401_3c33731_75662.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3882&titolo_sotto=Scienza/Matematici russi sperimentano prova di viaggio nel tempo&ID_cat_new=99News ReikiLa telepatia esiste (ma è su internet)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3881&titolo_sotto=La telepatia esiste (ma su internet)&ID_cat_new=99Creato un sistema che permette di comunicare direttamente da cervello a cervello grazie a una connessione internet - p Insieme al teletrasporto (sognato da chiunque faccia un lavoro “da br pendolare”) è una delle grandi aspirazioni della scienza. E ora sembra br che la telepatia sia davvero a portata di mano. Il dottor Christopher br James dell’università britannica di Southampton, infatti, è riuscito a br mettere a punto un sistema che consente di comunicare direttamente “da br cervello a cervello”. Unica intermediazione necessaria: caschetti di br elettrodi da infilare in testa e una connessione internet. br br br br span id= U20577642453UN style= font-weight: bold; Il meccanismo /span br br L’invenzione si basa su una semplice constatazione: quando pensiamo br il nostro cervello elabora segnali sotto forma di onde, che da tempo br gli scienziati sanno captare (attraverso elettrodi, appunto) e br analizzare (interfacciando il cervello con un computer). Gli scienziati br britannici hanno semplicemente collegato due persone fra loro br stabilendo un codice per assegnare un significato ai segnali. Per br esempio, una persona pensa di sollevare il braccio destro, e questo br significa “zero”; pensa di sollevare il sinistro, e questo significa br “uno”. Il computer riceve le relative onde cerebrali raccolte dagli br elettrodi fissati sul cranio del “trasmettitore” e li invia su internet br a un’altra persona lontana che fa da “ricevitore”. Per ora si possono br solo inviare messaggi in questo codice binario - cioè sequnze di “zero” br e “uno”, che poi andrebbero ricomposte. Ma, spiegano gli studiosi, è br soltanto un primo passo. I ricercatori stanno lavorando per velocizzare br il sistema e renderlo adatto a trasmettere pensieri sempre più br elaborati. /p br a href= javascript:window.open(e#039;http://city.corriere.it/2009/11/06/milano/documenti/la-telepatia-esiste-ma-internet-20577642453.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-weight: bold; Fonte /span /a strong br /stronghttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3881&titolo_sotto=La telepatia esiste (ma su internet)&ID_cat_new=99News ReikiLa corona solare segue la legge di Hale? Ecco perchè potremmo già essere nel ciclo 25!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3878&titolo_sotto=La corona solare segue la legge di Hale? Ecco perch potremmo gi essere nel ciclo 25!&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://daltonsminima.wordpress.com/2009/11/06/la-corona-solare-segue-la-legge-di-hale-ecco-perche-potremmo-gia-essere-nel-ciclo-25/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3878&titolo_sotto=La corona solare segue la legge di Hale? Ecco perch potremmo gi essere nel ciclo 25!&ID_cat_new=99News ReikiUne#039;Arca di Noè per salvare il Dna di 10.000 animalihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3880&titolo_sotto=Un'Arca di No per salvare il Dna di 10.000 animali&ID_cat_new=99 - LOS ANGELES br br Per preservare il patrimonio genetico di 10.000 animali il loro Dna br sarà conservata in una moderna Arca di Noè . Il progetto battezzato a class= linkblu target= _blank href= http://genome10k.soe.ucsc.edu/ strong 10k Genome Project /strong /a , scrive il sito web dello spagnolo em Abc /em , br richiederà un investimento di 34 milioni di euro e prevede di br trascrivere la sequenza del codice genetico di 10 mila esemplari di br specie diverse di vertebrati (un esemplare di ogni famiglia di br mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci) ovvero un sesto di tutte br le specie animali. br br br br Presentata sul Journal of Heredity, l’idea sarà portata avanti da un br consorzio mondiale di ricercatori formato già da oltre 68 ricercatori. br Il coordinatore è l’ingegnere biomolecolare David Haussler br dell’università della California. br br br br Con migliaia di sequenze di Dna di animali diversi sarà possibile br mettere a confronto una specie con l’altra e vedere come l’evoluzione br ha proceduto modificando via via il Dna nel corso di 600 milioni di br anni. br br img src= http://www.lastampa.it/lazampa/img/pixel.gif height= 8 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164eID_articolo=1458eID_sezione=339esezione=Newse#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3880&titolo_sotto=Un'Arca di No per salvare il Dna di 10.000 animali&ID_cat_new=99News ReikiVideo: INFLUENZA SUINA E VACCINO : NON VACCINATEVI ! LO DICONO I MEDICIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3877&titolo_sotto=Video: INFLUENZA SUINA E VACCINO : NON VACCINATEVI ! LO DICONO I MEDICI&ID_cat_new=99 - object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/wFwlkQdWvGUehl=itefs=1ecolor1=0x006699ecolor2=0x54abd6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/wFwlkQdWvGUehl=itefs=1ecolor1=0x006699ecolor2=0x54abd6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3877&titolo_sotto=Video: INFLUENZA SUINA E VACCINO : NON VACCINATEVI ! LO DICONO I MEDICI&ID_cat_new=99News ReikiDa una crepa nascerà un Oceanohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3879&titolo_sotto=Da una crepa nascer un Oceano&ID_cat_new=99Gli scienziati: il deserto di Afar verrà sostituito da una distesa di acqua - .WASHINGTON br Una crepa lunga 35 miglia nel deserto africano. Un taglio br che attraversa il deserto delle#039;Etiopia e spacca la terra in due. E da br qui che, secondo gli studiosi, nascerà un nuovo Oceano. La profonda br frattura, riporta LiveScience, si era aperta nel 2005 e già allora br aveva catturato le#039;attenzione dei geologi, che avevano ipotizzato che br le#039;intera zona sarebbe stata in futuro interamente ricoperta dalle#039;acqua. br br Oggi br è arrivata la conferma. Lo studio di un gruppo di scienziati, br pubblicato sul Geophysical Research Letters , ha confermato che i br processi vulcanici sotto il Great Rift spaccheranno in due il br continente, dando vita così a un nuovo mare. Le#039;intera zona della br depressione di Afar diventerà, probabilmente, tra milioni di anni, br le#039;Oceano di Afar. Cindy Ebinger, professoressa alle#039;Università di Rochester e br co-autrice dello studio, spiega i risultati raggiunti: «Le nostre br ricerche hanno permesso di stabilire che quello che sta succedendo in br Etiopia è quasi identico a quello che succede in fondo agli Oceani, br dove per noi è impossibile arrivare». Non ce#039;è più alcun dubbio: br le#039;elevata attività vulcanica, un graduale abbassamento della crosta br terrestre e le inondazioni del Mar Rosso, trasformeranno il deserto in br acqua. br br Negli ultimi 200 mila anni il Mar Rosso ha inondato br questa zona almeno tre volte. Le#039;acqua è poi evaporata, lasciando sul br terreno solo sale. La trasformazione è in atto, ma in un futuro, non br troppo vicino, questo nuovo Oceano sarà direttamente collegato con il br Mar Rosso e il Golfo di Aden, che oggi si trova nelle#039;Oceano Indiano tra br lo Yemen e la Somalia. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200911articoli/49075girata.aspe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3879&titolo_sotto=Da una crepa nascer un Oceano&ID_cat_new=99News ReikiUn ex ufficiale dell’Air Force brasiliana afferma: “siamo visitati da esseri cosmici”http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3875&titolo_sotto=Un ex ufficiale dellAir Force brasiliana afferma: siamo visitati da esseri cosmici&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://blog-pigreco.blogspot.com/2009/11/un-ex-ufficiale-dellair-force.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3875&titolo_sotto=Un ex ufficiale dellAir Force brasiliana afferma: siamo visitati da esseri cosmici&ID_cat_new=99News ReikiCERCHI NEL GRANO: UNA SCIENZA SENZA TEMPO DONATA ALL’UMANITA’ (di Michele PROCLAMATO)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3876&titolo_sotto=CERCHI NEL GRANO: UNA SCIENZA SENZA TEMPO DONATA ALLUMANITA (di Michele PROCLAMATO)&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://simonebarcelli.org/?p=429e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3876&titolo_sotto=CERCHI NEL GRANO: UNA SCIENZA SENZA TEMPO DONATA ALLUMANITA (di Michele PROCLAMATO)&ID_cat_new=99News ReikiMisterioso nastro segna i confini del sistema solarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3874&titolo_sotto=Misterioso "nastro" segna i confini del sistema solare&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://cordis.europa.eu/fetch?CALLER=IT_NEWSeACTION=DeSESSION=eRCN=31431e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3874&titolo_sotto=Misterioso "nastro" segna i confini del sistema solare&ID_cat_new=99News ReikiI MAYA PROFETIZZARONO IL RITORNO DEI MAESTRI DELLE STELLEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3873&titolo_sotto= I MAYA PROFETIZZARONO IL RITORNO DEI MAESTRI DELLE STELLE&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.segnidalcielo.it/profezie_maya_extraterrestri.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3873&titolo_sotto= I MAYA PROFETIZZARONO IL RITORNO DEI MAESTRI DELLE STELLE&ID_cat_new=99News ReikiL’Indonesia colpita da un’asteroidehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3872&titolo_sotto=LIndonesia colpita da unasteroide&ID_cat_new=99Nasa conferma:altra sfortuna dopo sisma - p Non c’è pace per l’Indonesia. Colpita al cuore da un sisma br devastante, diventa anche meta dei corpi celesti. I rilevatori di br ultrasuoni lo confermano, non lasciando spazio a smentite. Solo ora la br NASA conferma l’accaduto. L’8 ottobre, alle 11 di mattina, un asteroide br si è abbattuto su Bone, nel Sulawesi del Sud, in Indonesia. /p a href= http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo464487.shtml# onclick= foto(e#039;/bin/394.$plit/orig_C_0_articolo_464487_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpge#039;);return false; img alt= src= http://www.tgcom.mediaset.it/bin/464.$plit/C_0_articolo_464487_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpg class= sx width= 250 height= 128 /a p L’esplosione br del corpo celeste è avvenuta nella stratosfera, con una forza di br esplosione di 50 kilotoni. Si è ovviamente creduto ad un terremoto ma br in realtà i rilevatori di infrasuono della NASA hanno monitorato br attività fino a 18mila chilometri di distanza. L’Ente Spaziale presume br si trattasse di un meteorite di circa 10 metri di diametro i cui br detriti, per fortuna, si sono spenti nell’oceano. La scia bianca br lasciata dall’esplosione è rimasta ben visibile nel cielo per diversi br minuti. br br Durante le ore immediatamente precedenti all’accaduto br e nelle ore seguenti si sono registrate attività sismiche di notevole br forza in un’ ampia zona che va dall’Indonesa del sud fino alle isole br Santa Cruz, nell’oceano pacifico. Nei comunicati emessi all’epoca di br questa nuova serie di scosse si è escluso il pericolo tsunami. br br Altrettanto br non è stato possibile fare nei comunicati riguardanti le scosse dello br stesso giorno che hanno interessato la Papua Nuova Guinea e le isole br limitrofe del Pacifico. In quel caso l’allarme tsunami è stato esteso br anche all’Australia e la Nuova Zelanda. Le autorità della Nuova br Caledonia hanno evacuato la popolazione della costa est del Paese. br L’evento è stato ovviamente documentato dai presenti. br br em Giuditta Mosca /em /p p br em /em /p p em a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo464487.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /em /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3872&titolo_sotto=LIndonesia colpita da unasteroide&ID_cat_new=99News ReikiDopo la Russia, un secondo occhio compare nei cieli della Romaniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3868&titolo_sotto=Dopo la Russia, un secondo occhio compare nei cieli della Romania&ID_cat_new=99 - p Un attacco dalle nuvole. E’ questo quello che sembra di vedere nel br cielo della Romania. Come se non bastasse tanto allarme sugli Ufo ci si br mettono anche i fenomeni atmosferici. Quelli rari. Che tanto rari in br questo periodo non sembrano se dopo nemmeno un mese da quanto accaduto br nei cieli di Mosca ci ritroviamo esterrefatti di fronte ad un “nuovo br occhio”. Questa volta in Romania. Si chiama “Buco fallstreak” e a br crearlo, quasi per gioco, ci si mettono le nuvole, l’acqua e il sole. br Accade che l’umidità dell’aria si raffreddi ma non abbastanza per br trasformarsi in ghiaccio. L’acqua come condensata resta imprigionata br nel cielo lasciando la forma di ciambella con il buco nello strato di br nuvole. Il sole poi dà l’effetto luminoso. E il gioco è fatto. /p br br p em (28 ottobre 2009) /em /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gialli.it/dopo-la-russia-un-secondo-occhio-compare-nei-cieli-della-romaniae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-style: italic; Fonte /span /a br em /em /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3868&titolo_sotto=Dopo la Russia, un secondo occhio compare nei cieli della Romania&ID_cat_new=99News ReikiIncredibile: un adolescente inglese, nuotando nelle acque del Montenegro, scopre una città sommersa.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3869&titolo_sotto=Incredibile: un adolescente inglese, nuotando nelle acque del Montenegro, scopre una citt sommersa. &ID_cat_new=99 - p align= justify Davvero strong sembra una storia uscita fuori da un film fantasy, ma pare sia  proprio tutto vero. /strong E in attesa di saperne di più, vi posto le#039;articolo originale che Carolina Stupino per le#039;Ansa, ha tratto dal strong a href= http://www.telegraph.co.uk/ Daily Telegraph /a . /strong /p p align= justify font color= #000080 strong Un br avamposto greco o romano,inghiottito dalle acque e dimenticato per br secoli: mentre faceva immersione al largo delle coste del Montenegro, br Michael Le Quesne, un ragazzino britannico di 16 anni che si trovava in br vacanza con i genitori, mai piue#039; avrebbe potuto immaginare le#039;importanza br di quelle strane pietre che aveva scorto sotte#039;acqua. /strong /font /p p align= justify font color= #000080 strong Ma br il padre del ragazzo, un archeologo professionista, ha subito fiutato br la scoperta, si ee#039; tuffato, e a pochi metri di profonditae#039; si ee#039; br trovato di fronte ad una serie di colonne di 90 centimetri di diametro, br parte di un tempio o di un grande edificio pubblico che, considerate le br dimensioni, potrebbe esser stato le#039;epicentro di un antico insediamento br di epoca greca o romana. /strong /font /p p align= justify font color= #000080 strong Secondo quanto scrive il a href= http://www.telegraph.co.uk/ Daily Telegraph /a , br in una giornata di sole - appena al largo della spiaggia di Maljevik, br nei pressi della cittadina di Bar - le colonne sono visibili anche da br una barca, ma nonostante cioe#039; il sito archeologico, nel quale sono giae#039; br stati trovati diversi artefatti, sembra esser rimasto indisturbato nei br secoli. /strong /font /p p align= justify font color= #000080 strong Mentre br nuotavo, alle#039;inizio ho pensato fossero soltanto pietre, ma poi ho br notato che erano cilindriche, sapevo che non potevano essere naturali e br allora ho chiamato mio papae#039;. Mi hanno sempre portato a vedere un sacco br di rovine e se non fosse stato per quello non mi sarei soffermato , ha br detto al giornale  Michael, raccontando la sua eccezionale scoperta di br un mese fa. /strong /font /p p align= justify font color= #000080 strong Tra br pochi giorni il padre Charles tornerae#039; in Montenegro insieme ad br une#039;equipe di esperti del dipartimento di archeologia marittima br delle#039;Universitae#039; di Southampton. A loro si unirae#039;, a partire dalla br prossima primavera, un team della Bbc guidato dalle#039;archeologa Lucy br Blue, autrice del programma di archeologia marittima Oceans. /strong /font /p p align= justify font color= #000080 strong Se br si tratta di un edificio monumentale, non farae#039; di certo parte di un br piccolo insediamento. Non si tratta peroe#039; di une#039;Atlantide perduta, br perchee#039; altrimenti ne avremmo giae#039; avuto nozione. Per ora ee#039; un br mistero. Le#039;area si trova lungo una rotta commeriale importante, quindi br potrebbe trattarsi di un porto, ha dello Le Quesne. /strong /font /p p align= justify font color= #000080 strong Secondo br Blue, la costa del Montenegro ee#039; in gran parte un mondo sommerso br inesplorato e se il ritrovamento fosse davvero un tempio, le#039;importanza br archeologica di queste#039;area - purtroppo finora poco tutelata dal punto br di vista del patrimonio artistico - verrebbe confermata. Alcuni mesi fa br un team di archeologi montenegrini e americani ha rinvenuto i resti di br due navi da carico romane nella baia di Kotor, una delle destinazioni br turistiche piue#039; popolari del Paese. /strong /font /p p align= justify font color= #000080 size= 1 strong (fonte Carolina Stupino per ANSA - /strong /font a href= http://www.ansa.it/ font color= #000080 size= 1 strong http://www.ansa.it /strong /font /a font color= #000080 size= 1 strong ). /strong /font /p p align= justify a href= javascript:window.open(e#039;http://mysterium.blogosfere.it/2009/10/incredibile-un-adolescente-inglese-nuotando-nelle-acque-del-montenegro-scopre-una-citta-sommersa.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-weight: bold; Fonte /span /a br font color= #000080 size= 1 strong /strong /font /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3869&titolo_sotto=Incredibile: un adolescente inglese, nuotando nelle acque del Montenegro, scopre una citt sommersa. &ID_cat_new=99News ReikiEmmanuel Anati: vi racconto come ho scoperto il vero monte Sinaihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3870&titolo_sotto=Emmanuel Anati: vi racconto come ho scoperto il vero monte Sinai&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=44952e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3870&titolo_sotto=Emmanuel Anati: vi racconto come ho scoperto il vero monte Sinai&ID_cat_new=99News ReikiSCOMMESSE: OBAMA RIVELA RETROSCENA SUGLI UFO?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3871&titolo_sotto=SCOMMESSE: OBAMA RIVELA RETROSCENA SUGLI UFO? &ID_cat_new=99 - Il mondo saprà presto la verità su uno dei misteri più affascinanti br delle#039;umanità? Per il momento si tratta solo di indiscrezioni, ma sembra br che il 27 novembre prossimo sarà una data storica: quella in cui il br presidente degli Stati Uniti Obama affronterà pubblicamente il caso br Unidentified Flying Object (UFO), svelando i retroscena delle presunte br visite degli extraterrestri sulla terra. Da alcuni fonti governative br infatti è infatti trapelata la notizia che il presidente abbia br intenzione di organizzare per quella data una conferenza stampa che br affronterà le#039;argomento tabù . Una notizia che ha spinto gli br scommettitori inglesi a puntare in massa sulla possibilità che br le#039;esistenza degli alieni verrà dimostrata entro il 31 dicembre 2010: br in 72 ore - ha spiegato il portavoce di un bookmaker inglese - le br richieste di gioco sulla prova delle#039;esistenza degli alieni è salita br moltissima. Una circostanza che ci ha spinto ad abbassare br vertiginosamente la quota, che da 250-1 passa a 80-1 . br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.affaritaliani.it/giochiescommesse/legginews.asp?id=201009142417e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3871&titolo_sotto=SCOMMESSE: OBAMA RIVELA RETROSCENA SUGLI UFO? &ID_cat_new=99News ReikiLa profezia della Nasa I mari più alti di 7 metrihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3866&titolo_sotto=La profezia della Nasa "I mari pi alti di 7 metri"&ID_cat_new=99La previsione di James Hansen, esperto di riscaldamento climatico Occorre ridurre le#039;uso di combustibili fossili, in 20 anni si potrebbe salvare la Terra - di ANTONIO CIANCIULLO br br È chiamato il padre del riscaldamento climatico . E in effetti finora br James Hansen, 68 anni di cui 28 spesi alla guida del Goddard Institute br for Space Studies della Nasa, le ha indovinate tutte. Nel 1981 scrisse br che il decennio successivo avrebbe segnato un picco di caldo e la br previsione si avverò. Poi, alle#039;inizio dei Novanta, disse che il primo br decennio del nuovo secolo avrebbe battuto il record precedente e anche br stavolta i fatti gli diedero ragione. Speriamo che adesso si sbagli br perché lo scenario che disegna è da incubo: un aumento del livello dei br mari di sette metri a fine secolo. Possibile? br br br br br br Non solo possibile , risponde al telefono Hansen, che nelle prossime br settimane verrà in Italia invitato dal Wwf, ma molto probabile se ci br comporteremo come ha fatto le#039;umanità in un film appena uscito, The age br of stupid: la trama è ambientata in un futuro dal clima sconvolto e si br ricostruiscono le mosse delle#039;umanità alle#039;inizio del ventunesimo secolo, br quando ci sarebbe stato ancora il tempo per fermare la catastrofe ma br nessuno agì. Noi ora viviamo quel momento, il momento in cui possiamo br scegliere: imboccare la strada che ci consente di frenare il br riscaldamento climatico o prendere la via che ci trascina verso un br mondo simile al Pleistocene, quando il livello dei mari era più alto di br 25 metri . br br br b br br br Eppure le#039;Ipcc, la task force degli scienziati Onu, parla di una br crescita degli oceani di circa mezzo metro. /b br br br Perché prende in considerazione, e lo precisa, solo alcuni fattori, br come la dilatazione termica delle#039;acqua per le#039;aumento della temperatura. br Le#039;elemento cruciale, la deglaciazione, non viene conteggiato per una br ragione molto semplice: il modello non riesce a calcolarlo in modo br affidabile e, nel dubbio, il dato viene omesso . br br !--inserto-- div id= adv180x150m !-- OAS AD e#039;Middlee#039; - da inserire per 200x200 -- br !--script language= javascript type= text/javascript OAS_RICH(e#039;Middlee#039;); /script-- br br script language= javascript1.1 src= http://www.repubblica.it/javascript/adtags/jx_speciale.js /script script language= JavaScript src= http://oas.repubblica.it/RealMedia/ads/adstream_jx.ads/repubblica.it/nz/ambiente/interna/1975727994@Middle /script script language= JavaScript1.1 src= http://ad.it.doubleclick.net/adj/N3991.manzoni_network/B3900803.9;sz=300x250;click0=http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/ambiente/interna/1723302779/Middle/OasDefault/Samsu_Printe_NwSA_SqIns_121009/samsung_square_scienze.html/35643231646665303461653230353830?;ord=1723302779? br /script a target= _blank href= http://ad.it.doubleclick.net/click;h=v8/38cf/14/b7/%2a/e;217724407;0-0;0;40889602;4307-300/250;33204905/33222782/1;;%7Esscs=%3fhttp://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/ambiente/interna/1723302779/Middle/OasDefault/Samsu_Printe_NwSA_SqIns_121009/samsung_square_scienze.html/35643231646665303461653230353830?http://www.samsung.com/it/business/stampante/ img src= http://m1.emea.2mdn.net/viewad/1754951/183621/ita_300x250.gif alt= Click here to find out more! border= 0 /a br noscript br A br HREF= http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/ambiente/interna/1723302779/Middle/OasDefault/Samsu_Printe_NwSA_SqIns_121009/samsung_square_scienze.html/35643231646665303461653230353830?http://ad.it.doubleclick.net/jump/N3991.manzoni_network/B3900803.9;sz=300x250;ord=1723302779? br IMG br SRC= http://ad.it.doubleclick.net/ad/N3991.manzoni_network/B3900803.9;sz=300x250;ord=1723302779? br BORDER=0 WIDTH=300 HEIGHT=250 ALT= Click Here /A br /noscript /div !--/inserto-- br br b br br br br Lei lo ha calcolato? /b br br br Io non mi sono affidato ai modelli matematici ma alle#039;analisi di quello br che è realmente accaduto in passato quando la concentrazione di br anidride carbonica in atmosfera ha fatto un salto brusco. Raffrontando br i dati di oggi con quelli paleo-climatici si può misurare la portata br del rischio . br br br b br br br br Misuriamola. /b br br br Se non diamo un taglio drastico alle#039;uso dei combustibili fossili, i br ghiacciai della penisola antartica, che attualmente perdono 200 br chilometri cubi alle#039;anno, fonderanno nelle#039;arco di un secolo. Il che br produrrà un aumento di 6-7 metri del livello del mare a cui si dovrà br aggiungere in collasso dei ghiacciai in zone come la Groenlandia . br br br b br br br br Le#039;alternativa? /b br br br Ridurre subito in maniera radicale le#039;uso dei combustibili fossili, a br cominciare dal carbone. Non ce#039;è alternativa perché anche due gradi in br più in un secolo sono troppi . br br br b br br br br Fermarsi a due gradi sembra già difficile. /b br br br Bisogna fare di più. Finora le#039;inerzia del sistema ci ha aiutato perché br ad esempio la massa de#039;acqua degli oceani ha frenato il riscaldamento br climatico. Ma le#039;inerzia non è un alleato nel lungo periodo: appena si br rovescerà la tendenza, gli oceani cominceranno ad accelerare il br processo . br br br b br br br Il problema deriva dalla concentrazione in atmosfera di gas serra. br Dobbiamo bloccare la crescita a 450 parti per milione di CO2? /b br br br No, bisogna invertire la rotta riportandoci dalle attuali 387 a 350 br parti. Eliminando subito le#039;uso del carbone, nelle#039;arco di una ventina di br anni potrebbe iniziare la discesa per mettere in sicurezza il pianeta . br br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/ambiente/clima-nasa/clima-nasa/clima-nasa.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3866&titolo_sotto=La profezia della Nasa "I mari pi alti di 7 metri"&ID_cat_new=99News ReikiScoperto un buco sulla Lunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3867&titolo_sotto=Scoperto un buco sulla Luna&ID_cat_new=99Le#039;ha individuato una sonda giapponese. Sarà la futura abitazione per gli astronauti? - h3 Potrebbe scorrere in profondità per centinaia di metri creando una cavità molto stabile /h3 br b MILANO - /b Hanno trovato un buco sulla Luna e lo hanno br fotografato. È il primo ad essere scoperto dopo anni di ipotesi e br ricerche sulle fotografie raccolte in quasi mezzo secolo di br esplorazioni spaziali. A riuscirci è stata la sonda giapponese Kaguya br che per due anni, e sino al giugno scorso, ha ripreso in continuazione br mari e valli seleniche. Un apposito team di planetologi della Jaxa, br l’agenzia spaziale nipponica, era al lavoro proprio con questo fine: br trovare buchi lunari. E ci sono riusciti aprendo un interessante br panorama di possibilità per quanto riguarda i piani della br colonizzazione di cui si parla sempre più insistentemente. br p br b LE IPOTESI - /b Il buco è stato identificato in un’area vulcanica br vicino alle colline «Marius Hills» e ha un diametro di 65 metri. br Junichi Haruyama, il leader del gruppo di ricercatori, ha spiegato che br potrebbe scorrere in profondità per centinaia di metri creando una br cavità molto stabile. Come si sia formato non è ben chiaro. Potrebbe br essere stato generato in seguito a un’eruzione vulcanica nelle prime br epoche della formazione del corpo celeste. Nei processi di br raffreddamento della lava si generano situazioni del genere. Oppure si br ipotizza che possa essere un buco che dalle profondità lunari br permetteva la fuoriuscita della lava miliardi di anni fa. Comunque sia br l’origine, il buco c’è ed ora si vuol capire bene le sue br caratteristiche. Per questa ragione la sonda americana Lunar br Reconnaissance Orbiter della Nasa, da poco arrivata in orbita, punterà br i suoi obiettivi per tracciarne con maggior dettaglio (dieci volte br superiore) un identikit. Ma nel frattempo si metterà alla ricerca anche br di altri possibili buchi esistenti in regioni diverse della superficie. br /p br div id= rectangle right class= right !-- OAS AD e#039;180x150e#039;begin -- br script type= text/javascript br OAS_AD(e#039;Bottom1e#039;); br /script br br !-- OAS AD e#039;180x150e#039; end -- br br br br /div br p br b FUTURA RESIDENZA? - /b Questo interesse, oltre ad essere legato br alla decifrazione della geologia lunare e alle caratteristiche del br sottosuolo, mira già ad un’importante applicazione. Quella di br trasformare questi buchi in residenze per gli astronauti nella colonia br lunare a cui si sta pensando. Sulla Luna c’è il problema delle br radiazioni dalle quali gli esploratori dovranno difendersi. Per br risolvere questo problema che condiziona i futuri sviluppi br dell’esplorazione ci sono tre possibilità. Una è quella di costruire br unità di abitazione con materiali e sistemi in grado di schermare la br pioggia di radiazioni cosmiche che costituiscono un grave pericolo alla br salute umana. La seconda ipotesi è quella di ricoprire le unità di br abitazione di uno strato di regolite, che è il materiale della br superficie, il quale funziona da schermo. La terza è di scovare caverne br lunari nelle quali abitare. In questo caso il basalto della struttura br geologica lunare è efficacissimo nella protezione. Ecco perché si br cercano i buchi come quello finalmente trovato. Le successive indagini br ci diranno se la via delle caverne è davvero la soluzione vincente. br Intanto le abbiamo trovate e questo è un punto di partenza concreto br importante che materializza una possibilità in passato soltanto br teorizzata. /p !-- google_ad_section_end -- br p class= footnotes br a href= http://www.corriere.it/quotidiano/archivio/giovanni_caprara.shtml Giovanni Caprara /a br br br strong 23 ottobre 2009 /strong /p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_ottobre_23/scoperto-buco-luna_6b9c18d0-bfd3-11de-856b-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3867&titolo_sotto=Scoperto un buco sulla Luna&ID_cat_new=99News ReikiLa Nasa stronca gli allarmisti: Il 2012 è l’anno delle bufalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3865&titolo_sotto=La Nasa stronca gli allarmisti: "Il 2012 lanno delle bufale"&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgiornale.it/cultura/la_nasa_stronca_allarmisti_il_2012_e_lanno_bufale/20-10-2009/articolo-id=392258-page=0-comments=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3865&titolo_sotto=La Nasa stronca gli allarmisti: "Il 2012 lanno delle bufale"&ID_cat_new=99News ReikiDonna resa Disabile a causa del Vaccino di queste#039;anno (dopo 10 giorni)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3858&titolo_sotto= Donna resa Disabile a causa del Vaccino di quest'anno (dopo 10 giorni)&ID_cat_new=99 - a href= javascript:window.open(e#039;http://www.youtube.com/watch?v=ToYFxaEMWr4e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.youtube.com/watch?v=ToYFxaEMWr4 /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3858&titolo_sotto= Donna resa Disabile a causa del Vaccino di quest'anno (dopo 10 giorni)&ID_cat_new=99News ReikiVideo-Film: La profezia di Celestinohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3864&titolo_sotto=Video-Film: La profezia di Celestino&ID_cat_new=99 - Vai al a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.308e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); sito /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3864&titolo_sotto=Video-Film: La profezia di Celestino&ID_cat_new=99News ReikiCreato un buco nero in laboratoriohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3860&titolo_sotto=Creato un buco nero in laboratorio&ID_cat_new=99È stato realizzato da ricercatori della Southeast University di Nanchino, in Cina - h3 Servirà a produrre energia /h3 b MILANO - /b Sembrava solo un esercizio teorico quando all’inizio br dell’anno due ricercatori proponevano la creazione di un buco nero in br laboratorio. Ora Tie Jun Cui e Qiang Cheng della Southeast University br di Nanchino (Cina) lo hanno realizzato tra la meraviglia degli stessi br teorici. La realizzazione è interessante per le prospettive pratiche br che già si immaginano. Quando Evgenii Narimanov e Alexander Kildshev br della Purdue University nell’Indiana (Usa) lo ipotizzavano partivano br dall’idea di riprodurre le stesse proprietà di un buco nero cosmico nel br quale un’intensissima forza di gravità piega lo spazio-tempo br circostante impedendo che anche la luce sfugga. E calcolavano anche br come costruire uno strumento che materializzasse il loro sogno: in br pratica una struttura di elementi cilindrici concentrici con un cuore br centrale. Essi avrebbero avuto la capacità di concentrare l’energia br luminosa nel cuore, intrappolandola proprio come fanno i mostri del br cielo. br div id= rectangle right class= right !-- OAS AD e#039;180x150e#039;begin -- br script type= text/javascript br OAS_AD(e#039;Bottom1e#039;); br /script br br !-- OAS AD e#039;180x150e#039; end -- br br br br /div br p br b MICROONDE INVECE DI LUCE - /b Dalla teoria alla pratica si è br arrivati in fretta all’università di Nanchino partendo dalla teoria br elaborata all’università americana. E i due scienziati hanno dimostrato br che funziona utilizzando invece della luce visibile delle microonde. br Queste vengono catturate e deviate verso il centro senza più uscirne. E br dal cuore dove cadono viene generato calore. «Siamo sorpresi che ci br siano riusciti così rapidamente» ammettono i teorici statunitensi. br «Passare alla lunghezza d’onda della luce visibile – però aggiungono – br sarà più complicato e bisognerà far ricorso a materiali diversi». La br coppia cinese non si dimostra per niente intimorita dal commento dei br concorrenti e anzi aggiungono: «Siamo fiduciosi di riuscire br nell’impresa della luce già entro l’anno». Quando ci riusciranno la br nuova «tecnologia del buco nero» sarà preziosa per fabbricare celle br solari molto più redditizie di quelle finora concepite. «E non br serviranno più – nota Narimanov – grandi paraboloidi per concentrare e br utilizzare la radiazione solare», come per esempio oggi accade per il br solare termodinamico. È solo questione di tempo: dai principi cosmici br arrivano così vantaggi quotidiani «energetici». E questi buchi neri da br laboratorio non hanno nulla a che fare con i buchi neri che qualche br giocherellone ha ipotizzato si possano fabbricare nei laboratori br atomici del CERN a Ginevra. È tutta un’altra questione. /p !-- google_ad_section_end -- br p class= footnotes br a href= http://www.corriere.it/quotidiano/archivio/giovanni_caprara.shtml Giovanni Caprara /a br br br strong 15 ottobre 2009 /strong span class= modified (ultima modifica: 16 ottobre 2009) /span /p p class= footnotes span class= modified a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_ottobre_15/primo-buco-nero-laboratorio_0e3dc760-b98e-11de-880c-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /span /p br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3860&titolo_sotto=Creato un buco nero in laboratorio&ID_cat_new=99News ReikiEgitto, Il Cairo – Mistero fitto sulle presunte “monete egiziane”http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3859&titolo_sotto=Egitto, Il Cairo Mistero fitto sulle presunte monete egiziane&ID_cat_new=99 - 15 ott 2009 br br scritto da Martina Calogero. br br br br br div class= entry-byline br span class= entry-date abbr class= updated title= 2009-10-15T21:38:50+0200 15 ott 2009 /abbr /span br address class= author vcard scritto da a class= url fn href= http:/// Martina Calogero /a . /address br /div br br br p La notizia della scoperta di alcune strong monete egiziane /strong raffiguranti il nome e l’immagine di strong Giuseppe /strong , br figlio di Giacobbe, e custodite tra i reperti non ancora classificati br presso il Museo d’Egitto del Cairo, ha sollevato le riserve di due br archeologi evangelici. Il professor strong Steven Ortiz /strong , br docente di archeologia e contesti biblici del Southwestern Baptis br Theological Seminary di Fort Worth in Texas, ha spiegato che gli br esperti dovranno riconsiderare l’intero rapporto e le immagini dei br reperti per riuscire a presentare un giudizio sui manufatti in br questione. Il professore crede che questi reperti siano articoli di br gioielleria o amuleti e sottolinea che le prime informazioni diffuse br cercano un riferimento nei versi del Corano che citano monete collegate br alla figura di Giuseppe senza basarsi su uno studio completo degli br oggetti. span id= more-1943 /span /p br p Il primo articolo sull’argomento è apparso sul giornale “Al Ahram” br del Cairo, mentre successivamente è comparso un pezzo sul “Jerusalem br Post” che dipende dalla traduzione che il Middle East Media Research br Institute ha fatto dell’articolo originale. Il “Jerusalem Post” ha br dichiarato che l’importanza della scoperta risiede nel fatto che i br ricercatori hanno scoperto una prova scientifica che contraddice la br tesi proposta da alcuni storici secondo i quali nell’antico Egitto le br monete non venivano impiegate nel commercio, che avveniva per mezzo del br baratto. /p br p A quanto dice il Middle East Media Research Institute, in un primo br tempo si pensava che i reperti fossero amuleti, ma grazie a uno studio br più approfondito si è scoperto che i manufatti recano il loro valore e br l’anno nel quale vennero coniati. Inoltre, l’esame ha rivelato che br alcune monete risalgono all’epoca della permanenza in Egitto di br Giuseppe e recano la sua immagine e il suo nome. /p br p Questa scoperta ha portato gli esperti a cercare nel Corano i versi br che parlano di monete utilizzate nell’antico Egitto. Lo studioso br dell’Università di Memphis, strong Robert Griffin /strong , esperto br di storia egiziana, ha affermato di non poter esprimere una valutazione br completa senza vedere i reperti o prendere in esame la relazione dei br ricercatori e si è dichiarato contrario alla divulgazione della br scoperta. Lo studioso ha spiegato di essere scettico poiché br l’interpretazione dei manufatti in questione come monete risulta molto br soggettiva. /p br p L’articolo uscito su “Al Ahram” riporta che le monete risalgono a br periodi diversi e che tra di esse ve ne sono alcune che recano segni br diversi e sono databili all’epoca di Giuseppe. Tra di esse ve n’è una br che reca un’iscrizione e l’immagine di una mucca, che rammenta il sogno br del faraone delle sette mucche magre e delle sette mucche grasse. br Robert Griffin spiega che una delle più popolari divinità mitologiche br egiziane era Hathor, raffigurata da una mucca oppure da una donna con br indosso una corona cornuta. L’esperto sostiene che questa divinità era br conosciuta molto bene negli ultimi anni del Regno Medio e del Secondo br Periodo Intermedio, periodo che coincide con quello del soggiorno di br Giuseppe. /p br p Il giornale “Al Ahram” ha riportato che su questa moneta compaiono i br caratteri geroglifici che corrispondono al nome di Giuseppe, scritto br sia in ebraico sia in egiziano. Griffin pensa che sarebbe interessante br visionare in prima persona l’iscrizione della moneta che i ricercatori br fanno corrispondere ai nomi di Giuseppe. /p br p Considerando quanto si conosce per ora, Griffin dichiara che avrebbe br avuto alcune perplessità nell’affermare che gli oggetti in questione br costituiscano una testimonianza inequivocabile del soggiorno di br Giuseppe in Egitto. /p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.archart.it/rivista-archeologia/scoperte/egitto-il-cairo-%E2%80%93-mistero-fitto-sulle-presunte-monete-egiziane/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3859&titolo_sotto=Egitto, Il Cairo Mistero fitto sulle presunte monete egiziane&ID_cat_new=99News ReikiNoi Maya, già stufi del 2012http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3861&titolo_sotto="Noi Maya, gi stufi del 2012"&ID_cat_new=99Gli eredi della civiltà americana travolti dalle fantascientifiche profezie millenariste “Riceviamo milioni di richieste d’aiuto, ma non abbiamo previsto la fine del mondo” - div class= sezione PAOLO MANZO /div br div class= articologirata CITTAe#039; DEL MESSICO br br Qualcuno a Città del br Messico ne è davvero convinto. Che tutta questa storia della fine del br mondo prevista per il 21/12/2012 secondo presunti calcoli dell’antico br calendario Maya sia in realtà un tiro mancino giocato dai Maya stessi br per vendicarsi di quello che il futuro avrebbe loro riservato. Ovvero br lo sterminio da parte dei colonizzatori spagnoli. Ma non serve br addentrarsi nelle beghe più o meno storiche e allo stesso tempo più o br meno fantascientifiche per capire che la fine del mondo, per lo meno br qui in Messico da cui tutto è cominciato, si è trasformata br letteralmente nella fine della tranquillità. Apolinario Chile Pixtun, br un guatemalteco che si dice discendente dei Maya, non lo nasconde «sono br stanco di tutta queste ansia mediatica e non sull’argomento», sbuffa a br chi gli fa domande. Per poi aggiungere «la fine del mondo prevista per br il 2012 è in realtà un’idea degli occidentali non certo dei Maya». br br Insomma br l’Apocalisse sembrerebbe essere più una moda o un bisogno segreto br dell’umanità di darsi un count down che il frutto di un attento calcolo br matematico. Eppure in molti, forse troppi, l’hanno presa davvero sul br serio. Ann Martin, della Cornell University, curatrice del sito «Sei br curioso? Chiedi ad un astronomo», non finisce di stupirsi della br quantità di e-mail che riceve ogni giorno di ragazzi che si dicono br spaventati dall’idea di un’estinzione imminente. «Ci ha scritto perfino br una mamma di due bambini - racconta - disperata di non poterli vedere br crescere». E se non bastasse ad amplificare l’ansia globale ci si mette br anche Hollywood. «2012» in uscita il prossimo novembre di Roland br Emmerich, un’eminenza del terrore su celluloide (suoi anche br «Independence Day» e «The Day After Tomorrow») promette emozioni forti br e irreversibili. br br Tutto un equivoco allora? Zarathustra si br rivolterebbe nella tomba di fronte ad un catastrofismo così spudorato? br Forse cadrà solo un meteorite dicono alcuni. Quel che è certo è che il br calendario di per sé aveva un ruolo centrale nella cultura Maya che br raggiunse il suo apogeo tra il IV e il X secolo d.C. e che fu sempre br molto legata all’astronomia. Così come altri rinvenimenti archeologici br darebbero risalto al 2012 come anno cruciale per la storia br dell’umanità. È il caso per esempio del cosiddetto «Monumento 6», un br antico sito in cui è stata ritrovata una tavoletta i cui resti indicano br proprio la data del 2012, in cui sarebbe dovuto accadere qualcosa che br coinvolgerebbe una misteriosa divinità Maya, Bolon Yokte, associata in br genere alla guerra e alla creazione. Guillermo Bernal, archeologo br dell’Università Autonoma del Messico si spinge addirittura oltre: «La br divinità - spiega - dovrebbe scendere direttamente dal cielo». br br A br smorzare il fuoco è David Stuart dell’Università del Texas, studioso br specializzato in testi maya. «Questa data serviva solo per commemorare br la creazione. I Maya non avrebbero mai predetto la fine del mondo». br Quel che invece è possibile è che proprio grazie alle approfondite br conoscenze astronomiche i Maya abbiano calcolato un fenomeno br eccezionale: l’allineamento del sole con il centro della Via Lattea. br Capita una volta ogni 25.800 anni e capiterà per l’appunto come già br confermato dagli astronomi il 21 dicembre 2012. Catastrofismi a parte br quel che è certo è che il 2012 sarà un anno importantissimo. Per il br Messico l’anno delle elezioni federali, per la Gran Bretagna quello dei br Giochi Olimpici. E il 21 dicembre il giorno del solstizio con la br congiunzione di Marte, Giove, Saturno, uno spettacolo astronomico senza br precedenti. br br E alla fine forse fa bene Paco, studente di br archeologia, che in uno dei colorati bar di Città del Messico tra un br mojito e l’altro allarga le braccia scoppiando in un’altrettanto larga br risata «sia fatta la volontà di Dio! Non ci resta che aspettare». Anche br perché non c’è molto altro da fare, se non rendersi conto che br dall’inizio della nostra storia gli esseri umani hanno sempre avuto un br bisogno viscerale di emozioni forti, tra cui quella della paura della br fine, soprattutto nei momenti di crisi. Non resta da sperare dunque, br come in tutte le escatologie che si rispettino, che la salvezza sia in br attesa dietro l’angolo. Per scaramanzia e all’insegna del carpe diem, br però, Paco ordina il quarto monito al barista. Del resto se proprio br fine del mondo dovrà essere non sarà un drink in più o in meno a fare br la differenza. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200910articoli/48211girata.aspe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3861&titolo_sotto="Noi Maya, gi stufi del 2012"&ID_cat_new=99News ReikiAtlantide, colpa di uno tsunami ce#039;è Santorini dietro alla leggendahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3862&titolo_sotto= Atlantide, colpa di uno tsunami c' Santorini dietro alla leggenda&ID_cat_new=99Uno studio israeliano ipotizza che a ispirare i riferimenti di Platone sia stata le#039;eruzione di Thera. Tante le teorie finora avanzate. Gli studiosi: Potrebbe verificarsi ancora di SARA FICOCELLI - UNA esplosione vulcanica gigantesca in mezzo al mare, une#039;onda che br viaggia per centinaia di chilometri fino a raggiungere e sommergere una br grossa isola delle#039;arcipelago greco. Ee#039; questo le#039;episodio apocalittico br che avrebbe ispirato la leggenda di Atlantide, le#039;isola scomparsa di cui br parlò per la prima volta Platone dei suoi i Dialoghi /i . Secondo uno br studio, a provocare le#039;episodio ispiratore sarebbe stato proprio uno br tsunami, le#039;onda anomala che dal 2006 ci è tristemente familiare e che br ha provocato 547 morti in Indonesia e più di 100 nelle isole Samoa. br br br br br br Le isole delle#039;arcipelago di Santorini, 200 chilometri a sud della br Grecia, sono oggi ciò che resta di quella che un tempo era une#039;unica br isola, poi distrutta da uno dei più grandi fenomeni vulcanici della br storia, la cosiddetta eruzione minoica di Thera . Le onde si sarebbero br diffuse in tutto il bacino delle#039;Egeo in sole due ore, raggiungendo br une#039;altezza di circa trenta metri, ed entro due giorni sarebbero br arrivate anche le ceneri riversate dalle#039;esplosione vulcanica. br br br br br br Fu insomma questo uno dei più terrificanti eventi vulcanici mai br accaduti, che devastò le#039;isola di Thera (oggi Santorini) e con lei br le#039;insediamento minoico ad Akrotiri. Le#039;episodio si verificò fra il 1630 br e il 1550 a. C. e secondo una ricerca delle#039;Istituto Interuniversitario br di Scienze Marine di Eilat, in Israele, avrebbe ispirato a Platone la br storia della civiltà sommersa, un tempo ricchissima e potente. br br br br br br Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne de#039;Ercole, ce#039;era br une#039;isola. E queste#039;isola era più grande della Libia e delle#039;Asia br insieme... : con queste parole, nel 421 a. C., il filosofo greco br descrisse nel i Timeo /i br la leggenda di Atlantide ed è probabile che a impressionarlo sia stata br proprio la catastrofe di 1000 anni prima. Gli studosi israeliani hanno br infatti scoperto che lo tsunami che colpì Santorini provocò une#039;onda br capace di estendersi per oltre 1000 chilometri, quanto basta per br raggiungere le coste israeliane. br br !--inserto-- div id= adv180x150m !-- OAS AD e#039;Middlee#039; - da inserire per 200x200 -- br !--script language= javascript type= text/javascript OAS_RICH(e#039;Middlee#039;); /script-- br br script language= javascript1.1 src= http://www.repubblica.it/javascript/adtags/jx_speciale.js /script script language= JavaScript src= http://oas.repubblica.it/RealMedia/ads/adstream_jx.ads/repubblica.it/nz/scienze/interna/1051152271@Middle /script script language= JavaScript1.1 src= http://ad.it.doubleclick.net/adj/N3991.manzoni_network/B3900803.9;sz=300x250;click0=http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/2130719129/Middle/OasDefault/Samsu_Printe_NwSA_SqIns_121009/samsung_square_scienze.html/35643231643338353461646235663030?;ord=2130719129?   /script br br noscript br A br HREF= http://oas.repubblica.it/5c/repubblica.it/nz/scienze/interna/2130719129/Middle/OasDefault/Samsu_Printe_NwSA_SqIns_121009/samsung_square_scienze.html/35643231643338353461646235663030?http://ad.it.doubleclick.net/jump/N3991.manzoni_network/B3900803.9;sz=300x250;ord=2130719129? br IMG br SRC= http://ad.it.doubleclick.net/ad/N3991.manzoni_network/B3900803.9;sz=300x250;ord=2130719129? br BORDER=0 WIDTH=300 HEIGHT=250 ALT= Click Here /A br /noscript /div br br I ricercatori hanno analizzato proprio le spiagge di Israele, scavando br a 20 metri sotto il livello del suolo, fino a trovare resti di br sedimentazioni risalenti al momento delle#039;eruzione vulcanica. Abbiamo br ricostruito cosa accadde - spiega a Livescience il geoarcheologo marino br Beverly Goodman - e quello che abbiamo trovato sottoterra può essere br solo il risultato del deposito provocato da une#039;onda anomala . br br br br br br Una teoria analoga è stata avanzata anche dal giornalista italiano br Sergio Frau nel suo libro i Le colonne de#039;Ercole /i br in cui spiega che le colonne di cui parla Platone andrebbero in realtà br identificate con il canale di Sicilia, e che dunque le#039;isola di br Atlantide sarebbe in realtà la Sardegna. La scoperta, secondo i br ricercatori israeliani, potrebbe in ogni caso aiutare a capire meglio br gli tsunami di oggi. Un evento di portata così devastante è infatti non br solo in grado di sommergere un territorio ma une#039;intera civiltà e, br conclude Goodman, non è escluso che non possa ripetersi in futuro br proprio nel Mediterraneo. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/scienze/tsunami-atlantide/tsunami-atlantide/tsunami-atlantide.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3862&titolo_sotto= Atlantide, colpa di uno tsunami c' Santorini dietro alla leggenda&ID_cat_new=99News ReikiIl misterioso “Ufo” sul cielo di Moscahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3863&titolo_sotto=Il misterioso Ufo sul cielo di Mosca&ID_cat_new=99 - Articolo e video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=42024e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3863&titolo_sotto=Il misterioso Ufo sul cielo di Mosca&ID_cat_new=99News ReikiProfessor Garattini: basta disinformazione!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3856&titolo_sotto=Professor Garattini: basta disinformazione!&ID_cat_new=99Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata-SIOMI - p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-family: Verdana; font size= 3 font color= #000000 br o:p /o:p /font /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-family: Verdana; strong font size= 3 font color= #000000 Comunicato Stampa o:p /o:p /font /font /strong /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 10 ottobre 2009 o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; strong font color= #000000   o:p /o:p /font /strong /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; strong font color= #000000   o:p /o:p /font /strong /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; strong font color= #000000   o:p /o:p /font /strong /span span strong font color= #000000 Professor Garattini: basta disinformazione! o:p /o:p /font /strong /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 14pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p Alle#039;Istituto di ricerche farmacologiche span style=   /span Mario Negri o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 CC: Società Italiana di Farmacologia o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 CC: principali organi di informazione italiani o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; i style= span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 Le#039;antefatto: o:p /o:p /font /span /i /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; i style= span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 La magistratura di Bologna ha attribuito la morte avvenuta tre anni fa di un bambino di 6 anni affetto span style=   /span da fibrosi cistica ad errori terapeutici. Nella vicenda apprendiamo essere coinvolto un medico esperto in medicina Ayurvedica. o:p /o:p /font /span /i /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 Il Prof. Garattini commentando il triste fatto span style=   /span sui br giornali e alle televisioni non ha perso occasione per fare di tutta br le#039;erba un fascio, accomunando la medicina ayurvedica e quella br omeopatica, classificando le#039;omeopatia come una medicina alternativa e br priva di evidenze scientifiche. u Ma cosa ce#039;entra in questa dolorosa vicenda le#039;Omeopatia? o:p /o:p /u /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; u span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /u /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 Quando br un medico della medicina ufficiale, convenzionale, classica o br biomedicina come la si voglia definire, sbaglia a sbagliare è il br medico, non la medicina. E questo purtroppo succede più di quanto si br pensi. I medici americani sono molto più onesti ammettendo che la br medicina ufficiale e i suoi errori terapeutici e gli effetti mortali br dei suoi farmaci costituiscono la prima span style=   /span causa di morte dei pazienti americani. E questo fa 750.000 morti le#039;anno. o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 Quando un medico ( e questo oltretutto ci risulta accada span style=   /span molto span style=   /span raramente) delle medicine complementari sbaglia a sbagliare, secondo Garattini, span style=   /span non br sarebbe neanche il medico. Ee#039; sbagliata la medicina, la si deve buttare br via, la si bruci sui roghi, la si esponga al pubblico linciaggio. Non br solo, ma già che ci siamo approfittiamo span style=   /span di un triste fatto di cronaca, di un eventuale caso di i style= malpractice /i della medicina span style=   /span per br buttarcele tutte sul rogo, in primis le#039;omeopatia! Tutto da buttare? Non br importa se esse sono difese finanche dalla Organizzazione Mondiale br della Sanità, se sono medicine ufficiali in molte parti del mondo, se br sono erogate dai servizi sanitari pubblici, se sono a disposizione br negli Ospedali, se la letteratura scientifica ne conferma le#039;efficacia. br Sarebbe questa la corretta informazione da parte di un Istituto che ha br il dovere di informare ma certo non il diritto di disinformare? span style=   /span o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 Garattini br afferma che: quando gli studi sono fatti bene si dimostra che in br questi farmaci non ce#039;è nessuna efficacia . Non solo questo non è vero, br come spiegheremo più avanti, ma quanti studi fatti bene hanno br dimostrato le#039;efficacia di farmaci della biomedicina dei quali si è poi br dimostrata, viceversa, span style=   /span le#039;inefficacia? Dei quali poi si sono contate, purtroppo anche a migliaia le span style=   /span vittime? o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; strong font color= #000000 In br nome di una corretta informazione la Società Italiana di Omeopatia e br medicina Integrata ribadisce, ancora una volta, quanto segue: o:p /o:p /font /strong /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; i style= span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /i /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; font color= #000000 i style= span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; 1- /span /i span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; br La SIOMI associa più di 1300 medici esperti anche in Omeopatia, il 75% br di essi lavora nel servizio pubblico, in Università, negli ospedale, br nella pediatria e medicina di famiglia. Questi medici hanno scelto di br avvalersi anche delle terapie omeopatiche poiché la biomedicina da sola br non basta a curare le persone ammalate. Se fosse bastata nessuno di br loro avrebbe avuto bisogno di cercare ulteriori strumenti di cura. I br cittadini che ricorrono alle#039;Omeopatia in Italia sono più di 9 milioni br di persone, più del 90% di essi (dati ISTAT) dichiarano di essere br soddisfatti dei risultati. Se la biomedicina avesse risolto i loro mali br non avrebbero cercato altre opportunità terapeutiche. o:p /o:p /span /font /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 2 i style= - /i br La pratica della medicina omeopatica deve essere affidata a medici br preparati i quali devono utilizzarla a fianco della biomedicina, nei br casi in cui essa si è dimostrata utile a migliorare le possibilità di br guarigione dei cittadini e a diminuire gli effetti collaterali dei br farmaci chimici. Questo atteggiamento del medico non ha niente di br alternativo, infatti si parla, più opportunamente, di strong medicine complementari /strong e di strong Medicina Integrata /strong . Nel modello di Medicina integrata promosso span style=   /span da br dieci anni in Italia dalla SIOMI la medicina non deve privare i br cittadini di farmaci salvavita e di ogni strumento diagnostico e br terapeutico frutto del progresso scientifico, ma essa non deve ignorare br altre tecniche terapeutiche complementari, e questo nelle#039;interesse dei br cittadini span style=   /span con il fine ultimo di migliorare le opportunità di cura e di guarigione span style=   /span delle tante malattie croniche nei confronti delle quali la biomedicina dispone purtroppo span style=   /span di strumenti spesso inappropriati e inefficaci. o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; font color= #000000 i style= span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; 3- /span /i span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; Non br è vero, come vorrebbe far credere il prof. Garattini che la medicina br omeopatica non ha evidenze di efficacia. Le conferme di efficacia sono br sempre di più ed è ora che a queste ricerche vengano finalmente br destinati adeguati finanziamenti. La Rivista internet Omeopatia33 che br SIOMI gestisce per le#039;Editore Elsevier (lo stesso editore per cui scrive br il Prof. Garattini) recensisce settimanalmente le evidenze di efficacia br delle cure omeopatiche provenienti span style=   /span dalle span style=   /span ricerche internazionali. o:p /o:p /span /font /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; font color= #000000 i style= span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; 4- /span /i span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; Sulle br medicine complementari non è più il tempo dei dialoghi fra sordi, si br apra il Mario Negri ad un confronto culturale aperto, onesto e non br preconcetto, poichè la guerra tra medicine, se è utile a chi avesse a br cuore la difesa di un potere dominante in medicina certamente span style=   /span non è utile alla salute dei cittadini. span style=   /span o:p /o:p /span /font /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 Simonetta Bernardini o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 Presidente Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000   o:p /o:p /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; a href= http://www.siomi.it/ span style= color: windowtext; www.siomi.it /span /a o:p /o:p /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; a href= mailto:s.bernardini@siomi.it span style= color: windowtext; s.bernardini@siomi.it /span /a o:p /o:p /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 cell.340-7291939 /font /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; br span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; /span /p p class= MsoNormal style= margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify; span style= font-size: 10pt; font-family: Verdana; font color= #000000 a href= javascript:window.open(e#039;http://comunicatostampa.blogspot.com/2009/10/comunicato-stampa-societa-italiana-di_11.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /font /span /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3856&titolo_sotto=Professor Garattini: basta disinformazione!&ID_cat_new=99News ReikiLa Nasa e il pianeta Nibiruhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3857&titolo_sotto=La Nasa e il pianeta Nibiru&ID_cat_new=99La Nasa nasconde le prove delle#039;esistenza del pianeta Nibiru? Esiste un complotto per non salvare la Terra dalle#039;apocalisse. Ecco la posizione ufficiale delle#039;agenzia spaziale statunitense. David Morrison, Senior Scientist del NAI (Nasa Ast - span id= FocusContent66175_ctl00__1febb6ca47de_Paragrafi_ctl00_Descrizione class= testo11 Su br Internet prosperano storie riguardanti le#039;immaginario pianeta Nibiru e br le previsioni della fine del mondo a dicembre del 2012. In questo br momento (giugno 2009) su Amazon.com ci sono oltre 175 libri che br riguardano la fine del mondo nel 2012. Man mano che si diffonde questa br bufala viene proposto un numero crescente di scenari di catastrofe. La br rubrica Ask an Astrobiologist [ Chiedilo a un astrobiologo ] ha br ricevuto quasi mille domande a proposito di Nibiru e sono state br pubblicate oltre 200 risposte. Molte delle nuove domande sono simili a br quelle alle quali è già stata data risposta. Quella che segue è una br lista delle venti domande più frequenti, organizzata in successione br logica, con le relative risposte dettagliate. br br br br Oltre alle mie risposte, ci sono delle altre risorse valide [ em in inglese, N.d.R. /em ]: br br ul li Neil deGrasse Tyson ha pubblicato un bel  a href= http://fora.tv/2009/02/04/Neil_deGrasse_Tyson_Pluto_Files#Neil_deGrasse_Tyson_World_Will_Not_End_in_2012 target= _blank span style= color: rgb(0, 102, 204); video /span /a sulla questione Nibiru-2012. /li li Wikipedia ha molte voci utili. Cominciate con a href= http://en.wikipedia.org/wiki/Nibiru_collision target= _blank rel= nofollow span style= color: rgb(0, 102, 204); Nibiru Collision /span /a , poi guardate  a href= http://en.wikipedia.org/wiki/Nibiru_%28mythology%29 target= _blank rel= nofollow span style= color: rgb(0, 102, 204); Nibiru /span span style= color: rgb(0, 102, 204); Mythology /span /a e a href= http://en.wikipedia.org/wiki/Nibiru_%28Sitchin target= _blank rel= nofollow span style= color: rgb(0, 102, 204); Nibiru Sitchin /span /a . Anche la voce a href= http://en.wikipedia.org/wiki/2012_doomsday_prediction target= _blank rel= nofollow span style= color: rgb(0, 102, 204); 2012 doomsday predictions /span /a è molto ricca de#039;informazioni. /li li Per br una discussione dettagliata delle#039;origine del culto del Pianeta br X/Nibiru, date une#039;occhiata alla discussione di Phil Plait sul suo sito a href= http://www.badastronomy.com/bad/misc/planetx/ span style= color: rgb(51, 102, 255); Bad Astronomy /span /a . /li /ul br /span br br br br br div style= padding: 2px; class= testo11 br br span id= FocusContent66175_ctl00__1febb6ca47de_Paragrafi_ctl02_Descrizione class= testo11 b span style= color: rgb(153, 0, 0); 1. Qual è le#039;origine della previsione che il mondo finirà a dicembre del 2012? /span /b br br La storia è cominciata con alcune asserzioni secondo le quali Nibiru, br un presunto pianeta scoperto dai sumeri, sarebbe diretto verso la br Terra. Zecharia Sitchin, che scrive romanzi ambientati intorno br alle#039;antica civiltà mesopotamica della Sumeria, ha asserito in vari br libri (per esempio The Twelfth Planet [Il Dodicesimo Pianeta], br pubblicato nel 1976) di aver trovato e tradotto documenti sumeri che br identificano il pianeta Nibiru, che orbiterebbe intorno al Sole ogni br 3600 anni. Queste favole sumere includono storie di antichi br astronauti che avrebbero visitato la Terra, provenendo da una civiltà br aliena chiamata Annunaki. br br br br Successivamente Nancy Lieder, una sedicente sensitiva che afferma di br veicolare messaggi degli alieni, scrisse sul proprio sito Zetatalk che br gli abitanti di un immaginario pianeta della stella Zeta Reticuli br le#039;avevano avvisata che la Terra era in pericolo a causa del Pianeta X o br Nibiru. Questa catastrofe fu prevista inizialmente per il maggio del br 2003, ma quando non accadde nulla la data della fine del mondo fu br spostata al dicembre del 2012. br br br br Queste due favole sono state collegate solo di recente alla fine del Computo Lungo ( em Long Count /em ) br dei Maya in corrispondenza del solstizio de#039;inverno del 2012. Da qui br nasce la data prevista della fine del mondo, ossia il 21 dicembre 2012. br br br br br br b span style= color: rgb(153, 0, 0); 2. I sumeri furono la prima br grande civiltà e fecero molte previsioni astronomiche precise, compresa br le#039;esistenza dei pianeti Urano, Nettuno e Plutone. Perché non dovremmo br credere alle loro previsioni riguardanti Nibiru? /span /b br br Nibiru è un nome delle#039;astrologia babilonese, talvolta associato al dio br Marduk. Compare come personaggio secondario nel poema Enuma Elish, br dedicato alla creazione, secondo quanto registrato presso la biblioteca br del re assiro Assurbanipal (668-627 AC) br br La Sumeria prosperò molto tempo prima, alle#039;incirca dal 23° al 17° br secolo AC. Le asserzioni secondo le quali Nibiru sarebbe un pianeta e br sarebbe stato conosciuto dai sumeri sono contraddette dagli studiosi br che (a differenza di Zecharia Sitchin), studiano e traducono gli br scritti delle#039;antica Mesopotamia. br br br br La Sumeria fu in effetti una grande civiltà, importante per lo sviluppo br delle#039;agricoltura, della gestione delle#039;acqua, della vita urbana e in br particolare della scrittura. Tuttavia lasciò pochissimi scritti br riguardanti le#039;astronomia. Di certo i sumeri non conoscevano le#039;esistenza br di Urano, Nettuno o Plutone. Non sapevano che i pianeti orbitavano br intorno al Sole: un concetto che emerse per la prima volta nelle#039;antica br Grecia, duemila anni dopo la fine dei sumeri. Le affermazioni che i br sumeri avevano une#039;astronomia sofisticata o che avevano un dio chiamato br Nibiru sono un prodotto della fantasia di Sitchin. br br br br br br b span style= color: rgb(153, 0, 0); 3. Come potete negare br le#039;esistenza di Nibiru, visto che è stato scoperto nel 1983 e la notizia br è apparsa sui principali quotidiani? Alle#039;epoca lo avete chiamato br Pianeta X, poi Xena o Eris. /span /b br br IRAS (le#039;Infrared Astronomy Satellite della NASA, che effettuò un br censimento del cielo per dieci mesi nel 1983) scoprì numerose sorgenti br infrarosse, ma nessuna di esse era Nibiru o il Pianeta X o altri br oggetti nella zona esterna del sistema solare. Ce#039;è una a href= http://spider.ipac.caltech.edu/staff/tchester/iras/no_tenth_planet_yet.html target= _blank span style= color: rgb(0, 102, 204); buona discussione /span /a del Caltech in proposito. br br br br In sintesi, IRAS catalogò 350.000 sorgenti infrarosse, e inizialmente br molte di queste sorgenti non furono identificate (ed è proprio per br questo motivo che si faceva il censimento). Tutte queste osservazioni br sono state approfondite da studi successivi, con strumenti più potenti br a terra e nello spazio. br br br br La diceria di un decimo pianeta esplose nel 1984, quando la rivista em Astrophysical Journal Letters /em pubblicò un articolo scientifico, intitolato em Unidentified Point Sources in the IRAS Minisurvey /em br [Sorgenti puntiformi non identificate nel mini-censimento IRAS ], che br parlava di varie sorgenti infrarosse senza controparte. Ma br successivamente si scoprì che questi oggetti misteriosi erano br galassie lontane (tranne uno, che era uno sbuffo di un cirro br infrarosso ), secondo quanto pubblicato nel 1987. br br br br Nessuna sorgente IRAS è mai risultata essere un pianeta. Ce#039;è una buona discussione di tutta la questione presso il a href= http://www.badastronomy.com/bad/misc/planetx/science.html#iras target= _blank span style= color: rgb(0, 102, 204); sito di Phil Plait /span /a . br Per farla breve: Nibiru è un mito privo di qualunque fondamento di br fatto. Per un astronomo, le asserzioni persistenti a proposito di un br pianeta che sarebbe vicino ma invisibile sono semplicemente stupide. br br br br br br b span style= color: rgb(153, 0, 0); 4. Forse dovremmo chiedere del Pianeta X o di Eris, anziché di Nibiru. Perché le#039;orbita di Eris viene tenuta segreta? /span /b br br Il termine Pianeta X è un ossimoro se lo si applica a un oggetto br reale. Il termine è stato usato dagli astronomi nel corso del secolo br scorso per indicare un qualunque oggetto possibile o di cui si br sospettava le#039;esistenza. Una volta trovato le#039;oggetto, gli si assegna un br nome, come fu fatto con Plutone ed Eris, che per qualche tempo furono br indicati chiamandoli Pianeta X . Se emerge che un oggetto nuovo non è br reale o non è un pianeta, non ne sentirete più parlare. Se è reale, non br si chiama Pianeta X . br br br br Eris è uno dei tanti pianeti nani scoperti di recente dagli astronomi br nel sistema solare esterno. Tutti sono su orbite normali, che non li br porteranno mai vicino alla Terra. Come Plutone, anche Eris è più br piccolo della nostra Luna. Ee#039; molto lontano e la sua orbita non lo br porta mai a meno di circa 6,4 miliardi di chilometri da noi. Non ce#039;è br alcun segreto a proposito di Eris e la sua orbita, come si può br verificare usando Google o consultando la Wikipedia. br br br br br br b span style= color: rgb(153, 0, 0); 5. Negate di aver costruito un br telescopio al polo sud per inseguire Nibiru? Per quale altro motivo br servirebbe costruire un telescopio al polo sud? /span /b br br Un telescopio al polo sud esiste, ma non è stato costruito dalla NASA e br non viene usato per studiare Nibiru. Il South Pole Telescope è br finanziato dalla National Science Foundation, ed è un radiotelescopio, br non uno strumento ottico. Non è in grado di acquisire immagini o br scattare foto. Si può consultare su Wikipedia. Le#039;Antartide è un luogo br magnifico per le osservazioni astronomiche nelle#039;infrarosso e nelle onde br corte radio ed ha anche il vantaggio che si possono osservare gli br oggetti in modo continuo, senza le#039;interferenza del circolo del giorno e br della notte. br br br br Vorrei aggiungere che è impossibile immaginare una geometria in cui un br oggetto sarebbe visibile soltanto dal polo sud. Anche se si trovasse br proprio a sud della Terra, sarebbe visibile dalle#039;intero emisfero sud. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.focus.it/Scienza/spazio/speciali/nibiru-e-la-fine-del-mondo-nel-2012-domande-e-le-risposte-della-nasa.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br /span br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3857&titolo_sotto=La Nasa e il pianeta Nibiru&ID_cat_new=99News ReikiIl campo magnetico di allora non è diverso da quello di oggihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3854&titolo_sotto=Il campo magnetico di allora non diverso da quello di oggi &ID_cat_new=99 - span lang= it-it Durante l’antichità il campo magnetico della Terra presentava una struttura simile al strong modello a due poli /strong che conosciamo oggi. Secondo i ricercatori dell’ a href= http://www.princeton.edu/main/ target= _blank Università di Princeton /a br che hanno condotto lo studio, questo suggerisce che i metodi impiegati br dai geologi per ricostruire la geografia delle prime terre emerse sul br globo sono affidabili. Il team ha osservato dettagliatamente alcune br rocce vulcaniche vecchie di 1,1 miliardi di anni che si affacciano br sulla sponda nord del Lago Superiore, dimostrando che l’antico campo br magnetico terrestre era un strong dipolo assiale geocentrico /strong br – essenzialmente una grande barra magnetica centrata sul nucleo br terrestre e allineata con l’asse di rotazione. Da altri studi br effettuati sulle stesse rocce da altri gruppi di ricerca si era giunti br alla conclusione che il il campo magnetico del tempo fosse molto più br complesso, comprendente addirittura quattro o otto poli. br br Lo studio del tema di Princeton è pubblicato su em a href= http://www.nature.com/ngeo/index.html target= _blank Nature Geoscience /a /em br e afferma che gli sforzi precedenti per interpretare l’antico campo br geomagnetico a partire dalle rocce del Nord America erano tratti in br inganno dalla rapida migrazione dei continenti verso l’equatore di quel br periodo. I ricercatori hanno mostrato che il campo magnetico terrestre br è più stabile nel tempo di quanto si pensasse. I dati raccolti mostrano br che quanto la lava che si trova nella regione del Lago Superiore br eruttò, le forze geologiche stavano separando l’America del nord per br formare il Keweenawan Rift. I ricercatori hanno usato piccoli minerali br magnetici che si trovano all’interno delle rocce vulcaniche per br registrare l’ strong orientamento del campo magnetico /strong al tempo br dell’eruzione. Conoscendo l’orientamento di queste venature di br minerale, gli scienziati possono dedurre la latitudine a cui si br trovavano quando la lava affiorò sulla superficie della Terra e si br raffreddò. Ognuno di essi puntava a dove si trovava il “paleo-nord”. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.progettolaureescientifiche.eu/archives/934/lang/it-ite#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3854&titolo_sotto=Il campo magnetico di allora non diverso da quello di oggi &ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: italiani trovano cittae#039; arcaica davanti a Troiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3855&titolo_sotto=Archeologia: italiani trovano citta' arcaica davanti a Troia&ID_cat_new=99Sulle#039;isola di Lemno, nelle#039;Egeo settentrionale - strong Rovereto (TN), 6 ott. (Apcom) - /strong Une#039;antichissima br città scomparsa, contemporanea della mitica guerra di Troia (1300-1200 br a.C.), è stata scoperta praticamente intatta da una missione della br Scuola Archeologica Italiana di Atene sulle#039;isola di Lemno, nelle#039;Egeo br settentrionale, davanti allo Stretto dei Dardanelli (appena 40 miglia br separano le#039;isola dal sito dove Schliemann trovò Troia; Omero narra che br i guerrieri achei assedianti ricevevano il vino da Lemno, e sulle#039;isola br è stato rinvenuto anche un complicato impianto di vinificazione del 7° br secolo a.C.). br La scoperta delle#039;insediamento urbano delle#039;età del bronzo, nella br località che oggi si chiama Efestia, è stata annunciata dal direttore br della Scuola Archeologica Italiana di Atene, Emanuele Greco, in una br delle conferenze collaterali della 20° Rassegna Internazionale del br Cinema Archeologico, organizzata dal Museo Civico di Rovereto. La br missione da lui diretta (le#039;ultima campagna di scavo si è conclusa br le#039;estate scorsa) ha riportato alla luce le#039;abitato antico che era stato br coperto dagli insediamenti successivi. Nella città doveva essere br praticata la metallurgia, come si evince dal fatto che ancora oggi br prende il nome da Efesto, il dio che forgiava i metalli. Lo scavo di br Greco vi ha trovato fucine e crogioli del 7° secolo a.C. br A Lemno, per la verità, i ricercatori italiani scavano già da molto br tempo, e con risultati notevolissimi: ancora nel 1926 - ha ricordato br Greco - una missione guidata dal direttore delle#039;epoca della Scuola br Archeologica Italiana di Atene, Alessandro Della Seta, aveva scoperto br in località Poliochni il più antico insediamento urbano de#039;Europa. Lo br strato più profondo risale alla fine del neolitico, verso il 3200 a.C., br e lo scavo italiano ha portato alla luce le mura, strade, fognature, un br edificio strutturato per ospitare assemblee di une#039;ottantina di persone, br nonché una casa identificabile come quella di un sovrano. Le#039;agglomerato br urbano è stato rinvenuto immutato, nello stato in cui lo avevano br precipitosamente lasciato i suoi abitanti, terrorizzati da un violento br terremoto, uno dei tanti eventi sismici che da sempre sconvolgono br quella regione: una specie di Pompei nelle#039;Egeo. Lo scavo di Della Seta br aveva evidenziato sette-otto strati di abitato sovrapposti, e la br traccia della lavorazione dei metalli: quella città produceva ed br esportava oggetti di rame, con metalli provenienti da miniere br delle#039;Anatolia. br Ma Della Seta era andato a cercare ben altro a Lemno: etruscologo, br ebreo fascista e nazionalista (e alla fine tradito miserevolmente dalle br leggi razziali del regime fascista, commenta Greco), voleva trovare le br prove che confermassero le#039;esodo degli Etruschi dalle#039;Anatolia, che br secondo Erodoto avevano fatto tappa a Lemno.A questa ricerca Della Seta br era stato incoraggiato da une#039;iscrizione sulla stele funeraria di un br guerriero foceo rinvenuta a Kaminia: la scrittura è greca, mentre la br lingua presenta forti somiglianze con le#039;etrusco. Ma la conferma cercata br da Della Seta non si trovò, e la questione rimane tutte#039;ora aperta, br nonostante il recente rinvenimento di une#039;altra iscrizione analoga, br nella stessa lingua, sempre a Lemno: era in un santuario del 6° secolo br a.C., al quale gli insediamenti successivi avevano sovrapposto la br costruzione di un teatro. Oggi, come spiega Greco, gli archeologi br ipotizzano che, se di lingua etrusca si tratta, probabilmente era br arrivata dalle#039;Etruria, forse con i pirati etruschi: scrivono i cronisti br delle#039;epoca che il condottiero ateniese Milziade strappò Lemno ai br Tirreni e offrì alla sua città il possesso delle#039;isola. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.apcom.net/newscultura/20091007_114850_1be4f2e_72469.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3855&titolo_sotto=Archeologia: italiani trovano citta' arcaica davanti a Troia&ID_cat_new=99News ReikiSpagna. Ovni, elicotteri e bufale clamorose Ecco la cronaca di un falso D.O.C.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3852&titolo_sotto=Spagna. Ovni, elicotteri e bufale clamorose Ecco la cronaca di un falso D.O.C.&ID_cat_new=99 - p strong Per l’Ovni nelle Asturie partita chiusa. Gialli.it ha br seguito l’evoluzione del mistero di questi giorni e doveva darne la br conclusione. br br /strong strong In basso a destra, nella nostra Home Page, troverete anche il  video completo del “making off” dell’evento dell’autunno. /strong /p br p di strong span style= color: rgb(255, 0, 0); CLAUDIA MIGLIORE /span /strong /p br p Si sono davvero impegnati molto. E non si può fare altro che br apprezzare. Sono stati accusati di disinformazione, di essere tv br spazzatura. Successe anche ad Orson Welles più di 70 anni fa. Ma in br fondo hanno giocato e sono stati bravi. Nulla da dire. Una vera e br propria regia. Tutto originale. Un po’ di grafica 3D. E tanti br personaggi. Attori e non. Il pescatore. Gli strani tipi sulla spiaggia. br I ragazzi coinvolti nel primo avvistamento. E in ultimo lui. br L’extraterrestre. Il più divertente e il meno apprezzato dal popolo br internet appassionato di UFO. Ma andiamo con ordine. /p br p strong L’avvistamento dell’OVNI gallego e di quello dal peschereccio br br /strong Una vera e propria sceneggiatura degna dei migliori film. br Hanno scelto il peschereccio, il pescatore. Niente attori, ma una vera br regia. Tutto in regola. E poi l’elicottero. Un elicottero rosso br qualunque che hanno rivestito con pannelli neri per renderlo anonimo e br di quelli segretissimi. Hanno passato tutta la notte sul peschereccio br per organizzare le scene e poi, alle prime luci dell’alba, il ciack. Le br grida. I gesti concitati. Tutto è sembrato vero. Mancava solo l’OVNI. br Quello lo hanno riprodotto con il computer. Un bel disco volante e il br tuffo nel mare. Stessa cosa per l’avvistamento dei giorni precedenti. br Filmato dei ragazzi che riprendono, montaggio al computer e via. /p br p strong Le conchiglie argentate e l’extraterrestre br br /strong Per i tre oggetti volanti c’è voluto un po’ più di tempo. E se br vogliamo dirla tutta sono quelli che hanno rovinato la messinscena. E’ br stato dopo la segnalazione del ritrovamento che si è cominciato a br capire che c’era qualcosa di strano. Comunque anche qui si sono br impegnati. Una produzione artigianale. I materiali e la lavorazione br curati nei minimi dettagli. Poi il calco del viso dell’extraterrestre e br via. /p br p Il gioco è fatto. Bravi! /p br br p em (5 ottobre 2009) /em /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gialli.it/falso-ovni-in-spagna-ecco-come-hanno-fattoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= font-style: italic; Fonte /span /a br em /em /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3852&titolo_sotto=Spagna. Ovni, elicotteri e bufale clamorose Ecco la cronaca di un falso D.O.C.&ID_cat_new=99News Reiki«La Sindone? È un falso del Trecento»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3853&titolo_sotto=La Sindone? un falso del Trecento&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/cronache/09_ottobre_05/sindone-falso-medioevale_f7525acc-b1c5-11de-82d9-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3853&titolo_sotto=La Sindone? un falso del Trecento&ID_cat_new=99News Reikiestimonianza choc di un politico inglese: «Ho incontrato une#039;aliena»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3851&titolo_sotto=estimonianza choc di un politico inglese: Ho incontrato un'aliena&ID_cat_new=99 - br div class= firma_top_left di a href= http://www.ilgiornale.it/autore/giacomo_susca/id=5857 Giacomo Susca /a br br Altro che relazioni pericolose. La confessione è di quelle del terzo br tipo: «Camminava ancheggiando, con une#039;andatura simile a quella di un br pinguino. Era bionda, indossava un tutù bianco e sorrideva». Eppure br questa strana creatura nessuno sembra averla vista, a parte le#039;autore br delle#039;incredibile racconto. Chi pensa a une#039;avventura extraconiugale è br fuori strada. Semmai, extraterrestre. Adrian Hicks, consigliere br comunale di Winchester, una piccolo centro a sud-ovest di Londra, giura br di aver visto «une#039;aliena». Proprio così, di sesso femminile. La br comunità si spacca, mentre gli altri rappresentanti locali lo accusano br di testimoniare il falso. br Le#039;avvistamento sarebbe avvenuto agli br inizi del 2004, ma Hicks aveva paura di non essere eletto consigliere e br ha divulgato la notizia soltanto ieri. Il protagonista, che nel palazzo br di Winchester siede tra le fila dei liberaldemocratici, ha pure portato br delle «prove». Infatti ha mostrato il disegno che ritrae le#039;aliena in br tutù, una specie di identikit fatto da un artista locale, costatogli br pare 400 sterline. Non mancano particolari degni di un romanzo di Ray br Bradbury: «Aveva grandi occhi ovali e faceva roteare le mani. Rideva e br sembrava divertirsi. Era abbastanza simile a un essere umano da passare br inosservata». br Attenzione, a questa storia da fantascienza si br aggiunge un ingrediente spy. Hicks sostiene che le#039;aliena fosse br collegata alle operazioni militari segrete, inglesi e americane, in br corso in una vicina base militare. Non contento della portata delle sue br dichiarazioni, il consigliere rilancia: «Ce#039;e un gran via vai di oggetti br volanti non identificati attorno alla base». Per concludere, tenetevi br forte: «Winchester è la capitale europea degli Ufo». Hicks sostiene br anche che alcuni negozianti del posto abbiano visto le#039;aliena, ma che br nessuno di loro abbia mai avuto il coraggio di ammetterlo. Che sia br tutto vero o una bufala studiata a tavolino per farsi pubblicità, br adesso le#039;esponente conservatore si ritrova a condurre una battaglia br isolata. I suoi colleghi gli danno del visionario, o del bugiardo. br Inguaribili scettici. Invece, chissà che non abbia ragione lui. Magari br la prossima volta potrà contare sugli affezionati elettori provenienti br da lontane galassie.... br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgiornale.it/esteri/testimonianza_choc_politico_inglese_ho_incontrato_unaliena/storie-storie-alieni-gb-politica/05-10-2009/articolo-id=388415-page=0-comments=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a br br br /div brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3851&titolo_sotto=estimonianza choc di un politico inglese: Ho incontrato un'aliena&ID_cat_new=99News ReikiIL CASO SI FA SEMPRE PIUe#039; PESANTE!!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3848&titolo_sotto=IL CASO SI FA SEMPRE PIU' PESANTE!!&ID_cat_new=99 - Molto interessante, articolo da leggere e vedere a href= javascript:window.open(e#039;http://www.segnidalcielo.it/Eurofighter_intercettano_ufo.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3848&titolo_sotto=IL CASO SI FA SEMPRE PIU' PESANTE!!&ID_cat_new=99News ReikiCannoni di luce proiettano simboli Inca sul Machu Picchu da un chilometro di distanzahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3849&titolo_sotto=Cannoni di luce proiettano simboli Inca sul Machu Picchu da un chilometro di distanza&ID_cat_new=99 - Immagini a href= javascript:window.open(e#039;http://www.gizmodo.it/2009/09/16/cannoni-di-luce-proiettano-simboli-inca-sul-machu-picchu-da-un-chilometro-di-distanza.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3849&titolo_sotto=Cannoni di luce proiettano simboli Inca sul Machu Picchu da un chilometro di distanza&ID_cat_new=99News ReikiUfo in Spagnahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3850&titolo_sotto=Ufo in Spagna&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/09/spagna-caccia-nato-eurofigher.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3850&titolo_sotto=Ufo in Spagna&ID_cat_new=99News ReikiMistero a Bra: Cerchi nelle#039;asfalto, sono segnali extraterrestri?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3840&titolo_sotto=Mistero a Bra: Cerchi nell'asfalto, sono segnali extraterrestri?&ID_cat_new=9924/09/2009 15:54 - SONO COMPARSI NELLe#039;ASFALTO APPENA FATTO - BRA (CN) – Mentre in tutto il mondo compaiono misteriosi cerchi nel grano, si viene a sapere di centinaia di segnalazioni a Bra, br br di misteriosi cerchi di piccole dimensioni (e non solo) ma visibili, br br perfettamente circolari nelle#039;asfalto. Anche in zone con le#039;asfalto br br appena fatto sono comparsi ed i cittadini non riescono a spiegarselo. br br Segnali alieni o scherzo di qualche mitomane? Non si sa, ma una cosa è certa i “buchi” ci sono e sono anche tanti. br br br br a rel= nofollow target= _blank href= http://www.notiziarioitaliano.it/?sezione=piemonteearticolo=18350 http://www.notiziar ioitaliano. it/?sezione= piemontee articolo= 18350 /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3840&titolo_sotto=Mistero a Bra: Cerchi nell'asfalto, sono segnali extraterrestri?&ID_cat_new=99News ReikiL’India annuncia: abbiamo trovato l’acqua sulla lunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3841&titolo_sotto=LIndia annuncia: abbiamo trovato lacqua sulla luna&ID_cat_new=99Lo afferma il capo progetto della sonda Chandrayaan-1, prima missione spaziale interamente indiana, lanciata da New Delhi l’ottobre scorso. Si attende ora la conferma della NASA proprietaria dello strumento che avrebbe rilevato la presenza di acqua. - span class= articolo_inside div New Delhi (AsiaNews/Agenzie) - La br missione spaziale indiana Chandrayaan-1 ha trovato acqua sulla luna. Lo br ha annunciato Mylswamy Annadurai, responsabile del progetto che ha br lanciato nello spazio la prima sonda indiana nell’ottobre scorso. A br rilevare la presenza di acqua è stato il em Moon Minerology Mapper /em (M3) spettrometro della Nasa caricato sulla sonda indiana con lo scopo di stilare la mappa totale della superficie lunare. /div br div   /div br div Le#039;annuncio ha scatenato l’entusiasmo dei protagonisti del br programma spaziale indiano che negli ultimi anni sta facendo grandi br passi avanti nella ricerca e nella costruzione di vettori e satelliti. br Annadurai  afferma che “la ricerca di tracce di acqua sulla luna” era br “uno dei principali obiettivi di Chandrayaan-1”. La sonda, pur avendo br interrotto i contatti con la terra in agosto, con largo anticipo br rispetto al programma, avrebbe quindi svolto con pieno successo la sua br missione. /div br div   /div br div G. Madhavan Nair direttore dell’ em Indian Space Research Organisation /em (Isro), br l’agenzia spaziale di New Delhi, è più cauto di Annadurai. In attesa br che la Nasa accerti la scoperta, Nair non conferma e annuncia maggiori br informazioni sul caso entro la fine della settimana. /div br div   /div br div Gli scienziati hanno ipotizzato la presenza di acqua sulla luna br fin dagli anni ’80, ma la scoperta indiana sarebbe la prima conferma di br questa ipotesi e supererebbe. Per l’ ISRO si tratterebbe di un grande br successo. /div br div   /div br div Il programma spaziale indiano non ha ancora celebrato il primo br anniversario del lancio del Chandrayaan-1 (foto), la prima missione br interamente em made in India /em , e già vanterebbe un successo br epocale. Nell’ottobre 2008, quando la sonda era in rampa di lancio al br Centro spaziale Satish Dhawan di Sriharikota, l’ex capo dell’Isro, G.K. br Menon, aveva annunciato che “il prossimo passo sarà una missione umana br sulla luna, per la quale gli studi sono già in corso” (vedi em AsiaNews /em , 21/10/2008, “ a href= http://www.asianews.it/index.php?l=iteart=13535 In partenza il primo satellite indiano per la Luna, cercherà acqua /a ” ) /div br div   /div br div Intanto, in attesa di inviare gli astronauti, l’ Isro ha mandato br nello spazio Oceansat-2, il suo secondo satellite destinato studiare br clima e atmosfera dagli Oceani. Il lancio, avvenuto con successo il 23 br settembre, è parte di una missione internazionale che vede coinvolte br anche Germania, Svizzera e Truchia, proprietarie dei sei nano satelliti br messi in orbita insieme all’ Oceansat-2 grazie ad un vettore di br fabbricazione indiana. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.asianews.it/index.php?l=iteart=16411esize=Ae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /div /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3841&titolo_sotto=LIndia annuncia: abbiamo trovato lacqua sulla luna&ID_cat_new=99News ReikiLe piramidi? Strumenti musicali Così i Maya invocavano gli deihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3842&titolo_sotto=Le piramidi? Strumenti musicali Cos i Maya invocavano gli dei&ID_cat_new=99In Messico, i gradini venivano costruiti in modo da riprodurre il rumore ritmico delle gocce di pioggia: era un modo per sollecitare le#039;intervento del dio Chaac in tempi di siccità di SARA FICOCELLI - Dalla leggendaria torre di Babele ai grattacieli di New York, tutto ciò br che le#039;uomo costruisce in verticale rappresenta una sfida. Per la br civiltà precolombiana dei Maya, le#039;obiettivo era riuscire a comunicare br con dio, ed è per questo che hanno costruito le loro incredibili br piramidi. Secondo una ricerca internazionale pubblicata sul New br Scientist, i gradini funzionavano come uno strumento musicale: br progettati per provocare la diffrazione del suono dei passi di chi li br percorreva, riproducevano un rumore simile a quello delle gocce di br pioggia che cadono in una pozzanghera. Destinatario del messaggio br musicale il dio della pioggia Chaac, venerato nelle zone del Messico br con scarse precipitazioni. br br br br br br Per capirlo, gli studiosi Jorge Cruz della Professional School of br Mechanical and Electrical Engineering di Città del Messico e Nico br Declercq del Georgia Institute of Technology negli Stati Uniti hanno br confrontato le frequenze sonore che si producono salendo i gradini del br Castillo, nel complesso archeologico Maya di Chichen Itza, con quelle br della Piramide della Luna a Teotihuacan, nel Messico centrale. In br entrambi i siti hanno registrato i suoni sentiti alla base quando br qualcuno sale i gradini, osservando in tutti e due i casi una br somiglianza con il rumore e la frequenza delle gocce di pioggia. br br br br br br Secondo i ricercatori, ciò è dovuto alla diffrazione del suono br provocata dalle scale, che rompendo le#039;onda sonora riproducono un br effetto simile a quello di un acquazzone. La dottoressa Elizabeth br Graham dello University College London precisa però che entrambe le br piramidi sono state restaurate, e che è dunque inattendibile uno studio br basato su superfici non originali. br br !--inserto-- div id= adv180x150m !-- OAS AD e#039;Middlee#039; - da inserire per 200x200 -- br !--script language= javascript type= text/javascript OAS_RICH(e#039;Middlee#039;); /script-- br br script language= javascript1.1 src= http://www.repubblica.it/javascript/adtags/jx_speciale.js /script script language= JavaScript src= http://oas.repubblica.it/RealMedia/ads/adstream_jx.ads/repubblica.it/nz/scienze/interna/1958323098@Middle /script br /div !--/inserto-- br br br br br Della capacità del Castillo di riprodurre suoni, del resto, si discute br da anni, ma nessuno è mai riuscito a chiarire né il meccanismo che br provoca il fenomeno né la sua eventuale utilità. Il primo ad br analizzarlo fu le#039;ingegnere acustico David Lubman nel 1998, secondo il br quale il tempio dedicato a Kukulkan, dio del vento e della conoscenza, br cinguettava . Qualche anno dopo Declercq, affascinato da queste br ricerche, partì per Chichén Itzá per studiare personalmente la cosa. br br br br br br Fin dalle#039;inizio gli esperti hanno creduto che nel caso de El Castillo br le#039;effetto sonoro fosse provocato dalla cavità della struttura, ma lo br studio di Cruz e Declercq spiega che tutto nasce dalla diffrazione br provocata dei gradini. Lubman inoltre era convinto che i costruttori br della piramide avessero creato le#039;effetto intenzionalmente, ma Declercq br e colleghi obbiettano oggi che potrebbe non essere necessariamente br così. La loro analisi sulle#039;acustica della piramide mostra infatti che br il riscontro preciso delle#039;eco dipende dal suono che lo provoca. Quello br del tamburo, ad esempio, produce un diverso effetto di risonanza. br br br br br br Con un poe#039; di immaginazione - spiega Cruz - possiamo immaginare le br piramidi Maya come giganteschi strumenti musicali, da utilizzare in br modo sempre diverso . Ma purtroppo nessuno può provare che i membri br della civiltà precolombiana li suonassero davvero. br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/scienze/maya-23set/maya-23set/maya-23set.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3842&titolo_sotto=Le piramidi? Strumenti musicali Cos i Maya invocavano gli dei&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia, trovati resti umani forse risalenti a guerra Troiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3843&titolo_sotto=Archeologia, trovati resti umani forse risalenti a guerra Troia&ID_cat_new=99 - p ANKARA (Reuters) - Alcuni archeologi hanno trovato nelle#039;antica città br di Troia, in Turchia, i resti di un uomo e una donna che si crede siano br morti nel 1.200 a.C., nelle#039;era della leggendaria guerra narrata da br Omero. span id= midArticle_byline /span /p span id= midArticle_0 /span br br br p Lo ha reso noto oggi un importante professore tedesco. /p span id= midArticle_1 /span br br br p Ernst Pernicka, professore di archeometria alle#039;università di br Tubingen che dirige gli scavi nella Turchia nordoccidentale, ha br spiegato che i corpi sono stati rinvenuti vicino ad una linea di difesa br alle#039;interno della città costruita nella tarda età del Bronzo. /p span id= midArticle_2 /span br br br p La scoperta potrebbe fornire nuove prove a conferma che la zona br bassa di Troia a quelle#039;epoca era più grande di quanto si pensasse br precedentemente, cosa che modificherebbe la percezione degli studiosi br della città delle#039; Iliade . /p span id= midArticle_3 /span br br br p Se sarà confermato che i resti risalgono al 1.200 a.C., significa br che risalgono al periodo della guerra di Troia. Stiamo conducendo un br test di datazione del radiocarbonio, ma la scoperta è elettrizzante , br ha detto Pernicka a Reuters in une#039;intervista telefonica. /p span id= midArticle_4 /span br br br p Le#039;antica Troia, situata nella parte nordoccidentale delle#039;attuale br Turchia, alla bocca dello stretto dei Dardanelli, non lontano da br Istanbul, è stata riportata alla luce intorno al 1870 da Heinrich br Schliemann, imprenditore e archeologo tedesco che ha riscoperto la br città ventosa descritta da Omero. /p span id= midArticle_5 /span br br br p Pernicka ha è stato accertato che gli oggetti di ceramica trovati br vicino ai corpi -- a cui mancava la parte inferiore -- risalgono al br 1.200 a.C., ma ha aggiunto che la coppia potrebbe essere stata sepolta br 400 anni più tardi in sito di quella che gli archeologi chiamano Troia br VI o Troia VII, rovine diverse da Troia. /p span id= midArticle_6 /span br br br p Decine di migliaia di persone visitano ogni anno le rovine di Troia, br dove, tra gli scavi, si erge une#039;enorme replica del famoso cavallo di br legno. /p span id= midArticle_7 /span br br br span id= midArticle_8 /span a href= javascript:window.open(e#039;http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITMIE58L0OV20090922e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3843&titolo_sotto=Archeologia, trovati resti umani forse risalenti a guerra Troia&ID_cat_new=99News ReikiVertice alle#039;INGV di Roma per valutare i rischi attesi nel 2012http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3845&titolo_sotto=Vertice all'INGV di Roma per valutare i rischi attesi nel 2012&ID_cat_new=99Il vento solare «soffia» imprevisto. Timori per le telecomunicazioni - h2 Fisici americani scoprono che anche in fase di scarsa attività br della nostra stella i flussi di radiazioni e particelle possono essere br molto intensi /h2 b ROMA - /b Il Sole può lanciare verso la Terra pericolosi flussi br di radiazioni e di particelle anche quando raggiunge il minimo del suo br ciclo undecennale di attività -come in questo periodo- e la sua br superficie appare priva di macchie solari. La scoperta, fatta da un br numeroso gruppo di ricercatori americani e annunciata sul Journal of br Geophysical Research, arriva proprio mentre si sta prolungando un br eccezionale minimo delle#039;attività solare che lascia sbalorditi gli br stessi scienziati. «Per ora il Sole ci riserva una sorpresa dopo br le#039;altra - ha dichiarato Sarah Gibson, portavoce del gruppo e geofisica br al National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder, br Colorado-. Finora si pensava che il cosiddetto vento solare toccasse i br livelli più bassi in corrispondenza del minimo delle#039;attività, quando br anche le macchie quasi scompaiono dalla sua superficie. Invece, br studiando il comportamento della nostra stella, durante le#039;ultimo minimo br del 2008, e confrontandolo con il precedente minimo del 1996, abbiamo br trovato che questa convinzione non è fondata: il vento solare può br investire la Terra come un lanciafiamme anche quando non ci sono br macchie». br p br b SISTEMI DI COMUNICAZIONE - /b La metafora del lanciafiamme, br ovviamente, non è da prendere alla lettera. In realtà può succedere che br un intenso flusso di particelle elementari di origine solare, giunto al br livello delle#039;orbita terrestre con velocità di centinaia di km al br secondo, colpisce il campo magnetico terrestre che ci fa da scudo br contro questo tipo di radiazioni e riesce a penetrarlo, scatenando br tempeste elettromagnetiche. Il fenomeno può avere risvolti rilevanti br anche per la nostra vita quotidiana poiché la maggior parte dei moderni br sistemi elettronici e di telecomunicazioni è vulnerabile rispetto a br questi eventi e può andare in tilt, causando una serie di blackout a br catena che investono i satelliti artificiali, le linee elettriche e br quelle telefoniche, i trasporti, le trasmissioni radio e televisive, br gli apparati GPS, eccetera. /p br p br b STRATEGIE - /b Secondo i ricercatori americani i flussi di br radiazioni durante il «Sole quieto» del 2008, piuttosto che alle br inesistenti macchie, sono associati a «buchi» che si producono nella br rovente atmosfera solare. Dei rischi associati alle tempeste solari si br è parlato nei giorni scorsi anche nel corso di un seminario br internazionale presso la sede delle#039;Istituto nazionale di geofisica e br vulcanologia (INGV) a Roma. «Abbiamo ospitato un meeting internazionale br patrocinato dallo SCAR (Comitato Scientifico per la Ricerca in br Antartide) che ha avuto come tema centrale il prossimo massimo di br attività solare atteso nel 2012 e le contromisure per mitigarne gli br effetti sui sistemi di navigazione satellitare, quali il ben noto GPS, br ma anche il russo GLONASS e l’imminente sistema europeo GALILEO br -riferisce la dirigente di ricerca Giorgiana De Franceschi -. Le br regioni polari forniscono un laboratorio naturale per l’osservazione e br lo studio dei disturbi atmosferici di origine solare, che influenzano br la prestazione degli apparati tecnologici basati sui sistemi di br navigazione satellitare, riducendone la precisione e le#039;affidabilità. br Gli esperti di diverse nazioni, guidati dal gruppo di fisica dell’alta br atmosfera dell’INGV, si sono perciò riuniti per pianificare br l’osservazione e lo studio dell’atmosfera polare attraverso una rete br internazionale di speciali ricevitori GPS posizionati sul continente br Antartico”. Da questi studi ci si aspetta una migliore conoscenza di br due caratteristiche delle#039;atmosfera: il vapore d’acqua nella bassa br atmosfera (troposfera) e il contenuto di elettroni nella parte alta br (ionosfera) che influenzano la propagazione delle onde radio. /p !-- google_ad_section_end -- br p class= footnotes br a href= http://www.corriere.it/quotidiano/archivio/franco_foresta_martin.shtml Franco Foresta Martin /a br br br strong 21 settembre 2009 /strong span class= modified (ultima modifica: 22 settembre 2009) /span /p p class= footnotes span class= modified a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_settembre_21/vento-solare-timori-telecomunicazioni_90d8d276-a699-11de-8d5f-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /span /p br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3845&titolo_sotto=Vertice all'INGV di Roma per valutare i rischi attesi nel 2012&ID_cat_new=99News ReikiBarack Obama è il terzo Sargon Un altro enigma per il nuovo millenniohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3844&titolo_sotto="Barack Obama il terzo Sargon" Un altro enigma per il nuovo millennio&ID_cat_new=99 - Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.italiainformazioni.com/giornale/cultura/64795/barack-obama-terzo-sargon-altro-enigma-nuovo-millenio.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); span style= text-decoration: underline; qui /span /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3844&titolo_sotto="Barack Obama il terzo Sargon" Un altro enigma per il nuovo millennio&ID_cat_new=99News ReikiAlieni sulla Terra? Raf: nessuna paura, fanno i turistihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3846&titolo_sotto=Alieni sulla Terra? Raf: nessuna paura, fanno i turisti&ID_cat_new=99Gran Bretagna Un celebre ufologo pubblica gli ultimi files top secret della Difesa britannica. E svela: tra le spiegazioni della Raf sugli Ufo spunta l’ipotesi “turismo”. - p style= font-weight: bold; Gita turistica /p br p Tra i documenti raccolti da Clarke figura anche la richiesta di un br alto graduato della Raf, la blasonata forza aerea britannica, che br chiede al ministero della Difesa fondi da destinare alla ricerca sugli br Ufo. Questione di sicurezza nazionale. “Abbiamo molti rapporti di br strani oggetti nei cieli” scrive il militare “e non abbiamo mai br investigato”. Non basta: “Se gli avvistamenti riguardano oggetti non br terrestri, dobbiamo sapere innanzitutto qual è il loro scopo”. Gia, br qual è? “Non ci sono state manifestazioni ostili, e altre possibilità br riguardano: 1) ricognizione militare; 2) ricerca scientifica; 3) br turismo”. Un’ipotesi stravagante ma pur sempre un’ipotesi. E, racconta br Clarke, che ha scritto “The Ufo Files” con la benedizione degli archivi br segreti britannici di Kew Gardens, nel 1996 parte un’inchiesta segreta br interna al ministero: Project Condign (un report che raccoglie oltre br 10mila possibili avvistamenti Ufo avvenuti nell’arco di decenni). Come br finì? L’indagine, dando per scontato che gli Ufo esistevano, nel 2000 br arrivò alla conclusione che gli oggetti volanti non identificati non br rappresentavano una minaccia per la Difesa. E poi molti degli br “avvistamenti” erano solo effetti visivi causati dal gas br nell’atmosfera. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://city.corriere.it/2009/09/21/milano/documenti/alieni-terra-raf-nessuna-paura-fanno-turisti-20526085373.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3846&titolo_sotto=Alieni sulla Terra? Raf: nessuna paura, fanno i turisti&ID_cat_new=99News ReikiStrano animale? I ragazzi nel dubbio lo uccidono a bastonatehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3839&titolo_sotto=Strano animale? I ragazzi nel dubbio lo uccidono a bastonate&ID_cat_new=99 - Articolo con foto a href= javascript:window.open(e#039;http://www.espertoseo.it/aggregatore/strano-animale-o-ufo-i-ragazzi-nel-dubbio-lo-uccidono-a-bastonate.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3839&titolo_sotto=Strano animale? I ragazzi nel dubbio lo uccidono a bastonate&ID_cat_new=99News ReikiLa musica segreta delle piante la linfa scorre e produce le notehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3847&titolo_sotto=La musica segreta delle piante la linfa scorre e produce le note&ID_cat_new=99 - Articolo da leggere e sentire a href= javascript:window.open(e#039;http://milano.repubblica.it/dettaglio/articolo/1724473e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3847&titolo_sotto=La musica segreta delle piante la linfa scorre e produce le note&ID_cat_new=99News ReikiScoperto il primo pianeta extrasolare roccioso come la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3838&titolo_sotto=Scoperto il primo pianeta extrasolare roccioso come la Terra&ID_cat_new=99Lo ha individuato il satellite corot. ma le#039;ambiente non ee#039; adatto a ospitare la vita - Si trova a 500 anni luce da noi nella costellazione delle#039;Unicorno br br br MILANO - Il più piccolo pianeta extrasolare e il più vicino alle sembianze della Terra ruota attorno ad una stella distante 500 anni luce dalla Terra nella costellazione Monoceros, L’Unicorno. Ora gli astronomi che lavorano con il satellite Corot hanno costruito un preciso identikit fornendo la br br prima solida prova di un pianeta roccioso nella nostra galassia. br br br br IL SATELLITE - Corot è un satellite nato per compiere questo lavoro. Lanciato dal Cnes, l’agenzia spaziale francese, permette di indagare la presenza di nuovi pianeti br br quando questi transitano davanti all’astro madre, un metodo prezioso per capire le loro caratteristiche fisiche. Combinando queste misure con quelle della velocità radiale si arriva ad un’accurata stima della massa, del raggio e della densità media. Così si è visto che Corot-7b, come è stato battezzato il pianeta la cui presenza era stata inizialmente individuata all’inizio dell’anno, ha una densità media 5,5 grammi per centimetro cubo. Ciò lo rende il più simile, tra tutti i br br pianeti di questo tipo rilevati, a Mercurio, Venere, Terra e Marte. Un bel risultato nella ricerca del gemello della Terra per il satellite Corot al cui programma ha collaborato anche l’ESA europea fornendo alcune parti tra cui delle ottiche del telescopio. Per questo, in cambio, vari astronomi europei lo utilizzano nelle loro osservazioni. br br Per quanto riguarda il diametro esso è meno del doppio della nostra Terra mentre la sua distanza dalla stella è di 2,5 milioni di chilometri. Intorno ad essa compie un giro in 20,4 ore. L’ambiente non sembra però essere dei migliori essendo un po’ infernale e quindi senza vita. Intanto Corot continua a indagare e presto avremo altre preziose br br informazioni sul lontano corpo celeste. br br br br Giovanni Caprara br br 16 settembre 2009 br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_settembre_16/pianeta_roccioso_caprara_6c1aaab4-a2d8-11de-a7b6-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3838&titolo_sotto=Scoperto il primo pianeta extrasolare roccioso come la Terra&ID_cat_new=99News ReikiAtlantide, Il continente scomparsohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3833&titolo_sotto=Atlantide, Il continente scomparso&ID_cat_new=99 - Articolo con video a href= javascript:window.open(e#039;http://codicebarrato.blogspot.com/2009/09/atlantideil-continente-scomparso.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3833&titolo_sotto=Atlantide, Il continente scomparso&ID_cat_new=99News ReikiLa Bbc «risolve» il mistero del Triangolo delle Bermudahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3834&titolo_sotto=La Bbc risolve il mistero del Triangolo delle Bermuda&ID_cat_new=99Un programma riprende le indagini su uno dei più affascinanti tratti dell’Oceano Atlantico, trovando spiegazioni razionali per la scomparsa di alcuni velivoli - b MILANO – /b La BBC mette a segno un duro colpo per i film di br avventura che hanno incollato al piccolo e grande schermo generazioni br di appassionati. Niente più storie di aerei che fanno improvvisamente br perdere le proprie tracce o navi che spariscono da ogni radar. L’alone br di mistero che da sempre avvolge il tratto di oceano compreso tra le br coste della Florida, l’isola di Puerto Rico e l’arcipelago delle br Bermuda sembra essere destinato a perdere parte del suo fascino. br Insomma, il Triangolo delle Bermuda da oggi potrebbe fare un po’ meno br paura. br p br b MISTERO SVELATO – /b Nella preparazione di una nuova serie br radiofonica per l’emittente britannica sono state rinvenute alcune br prove plausibili per una razionale spiegazione della scomparsa di due br velivoli commerciali alla fine degli anni ’40. Con tutta probabilità, br in un caso si è trattato di inaspettato sovra-consumo e conseguente br esaurimento di carburante, mentre la seconda sparizione sarebbe dovuta br a un problema tecnico derivante dall’architettura molto povera br dell’aeroplano. Circa sessant’anni fa, infatti, i voli commerciali da br Londra alle Bermuda muovevano i primi passi ed erano minati da svariati br pericoli. La tratta necessitava di una sosta carburante nelle Azzorre br prima di ripartire per le ultime due miglia di viaggio, che br rappresentavano all’epoca il volo passeggeri senza sosta più lungo al br mondo, portando i velivoli al limite delle loro potenzialità. /p br p br b I VOLI RITROVATI – /b Il 30 gennaio 1948 un Avro Tudor IV della br British South American Airways – un aereo militare convertito a br servizio di linea per le sue scarse garanzie di sicurezza – scomparve br misteriosamente, senza lasciare alcuna traccia di sé né dei trentuno br uomini a bordo. Le investigazioni ufficiali conclusero che l’accaduto br era destinato a rimanere un mistero irrisolto. In realtà, sostengono br gli esperti interpellati dalla BBC, a href= http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/8248334.stm rel= nofollow target= _blank u esistono diversi indizi che riportano problemi tecnici e atmosferici /u /a br riscontrati dall’aereo ancora prima di giungere nello scalo delle br Azzorre. Il volo, infatti, pare sia stato forzatamente condotto a soli br duemila piedi di altezza, comportando un consumo molto più ingente di br carburante, la cui improvvisa mancanza è la più plausibile imputata di br un imprevisto arresto. Anche per quanto riguarda la seconda scomparsa, br a circa un anno di distanza, il velivolo protagonista era un Avro Tudor br IV. E nuovamente nessuna traccia di corpi o carcassa. Questa volta, br però, si sa che il volo è stato condotto a diciottomila piedi, con br tempo sereno: vanno, dunque, escluse problematiche di carburante. br Secondo chi ha osservato attentamente le carte delle indagini, il br problema in questo caso sarebbe stato di natura puramente tecnica. In br particolare, sarebbe avvenuta un’improvvisa esplosione a causa di una br perdita di vapore idraulico venuta a contatto con il sistema di br riscaldamento. Un’ipotesi possibile dato che all’epoca la sicurezza era br piuttosto approssimativa e non esistevano sistemi antincendio br automatici. /p br p br b MISTERO A TAVOLINO – /b In entrambi i casi non si tratta perciò di br ipotesi eccessivamente fantasiose e un’indagine minuziosa sarebbe br potuta tranquillamente arrivare alle stesse conclusioni della BBC. br Tuttavia, non è difficile immaginare che gli stessi inquirenti si siano br fatti condizionare dal mito delle scomparse e abbiano liquidato le br pratiche rifacendosi a ben più affascinanti cause esterne che non hanno br fatto altro che aggiungere un po’ di mistero al tanto temuto Triangolo. br /p !-- google_ad_section_end -- br p class= footnotes Simone D’Ambrosio br br strong 14 settembre 2009 /strong span class= modified (ultima modifica: 15 settembre 2009) /span /p p class= footnotes a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_settembre_14/risolto_mistero_triangolo_bermuda_75c1b90c-a12c-11de-9cad-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br span class= modified /span /p brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3834&titolo_sotto=La Bbc risolve il mistero del Triangolo delle Bermuda&ID_cat_new=99News ReikiMedici britannici e coscienza separata dal cervellohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3837&titolo_sotto=Medici britannici e coscienza separata dal cervello&ID_cat_new=99 - span style= font-weight: bold; font-family: georgia; font-size: 100%; span style= font-size: 130%; Aumentano le evidenze scientifiche delle#039;esistena di un sesto senso br br Leggi le#039;articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/09/medici-britannici-nde.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a br /span /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3837&titolo_sotto=Medici britannici e coscienza separata dal cervello&ID_cat_new=99News ReikiZahi Hawass entra nel dibattito sulle grotte sotto Gizahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3836&titolo_sotto= Zahi Hawass entra nel dibattito sulle grotte sotto Giza&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://ilfattostorico.com/2009/09/12/zahi-hawass-entra-nel-dibattito-sulle-grotte-sotto-giza/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3836&titolo_sotto= Zahi Hawass entra nel dibattito sulle grotte sotto Giza&ID_cat_new=99News ReikiElettricità fatta in casa Volkswagen lancia la sfidahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3835&titolo_sotto= Elettricit fatta in casa Volkswagen lancia la sfida&ID_cat_new=99Mini-centrali domestiche col motore della Golf. Accordo con la Lichtblick La corrente in esubero andrà in un accumulatore e sarà ridistribuita tra i clienti - h2 span class= txt12 i i dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI /i /i /span /h2 b BERLINO /b - Dopo le#039;auto del popolo, ecco le#039;energia br del popolo. La Volkswagen, il numero uno europeo e big global player br mondiale delle#039;auto, le#039;azienda nata inventando col Maggiolino la vettura br per tutti, si lancia a sorpresa nel mercato delle#039;energia con una br trovata rivoluzionaria, che in Germania secondo i Der Spiegel /i già br fa tremare i produttori tradizionali. La trovata rivoluzionaria è br appunto la mini-centrale elettrica in casa, in cantina o nello br sgabuzzino, che produce le#039;energia per le#039;appartamento o il villino dove br vivi, e trasmette le#039;esubero di produzione di energia a un accumulatore, br il quale la redistribuisce in rete. Almeno centomila mini-centrali in br domicili privati, interconnesse tra loro, possono fornire la stessa br produzione di energia di due reattori atomici o di due grandi centrali br elettriche a carbone. A prezzi molto interessanti per le#039;utente, e con br alta efficienza nel rapporto consumo-produzione di energia. Le#039;accordo è br stato raggiunto tra Volkswagen e Lichtblick, une#039;azienda che produce e br fornisce energia elettrica nel nordovest della Repubblica federale. br br br br Ee#039; une#039;intesa che br il colosso delle#039;auto e il piccolo, dinamico produttore-outsider di br elettricità hanno firmato con validità da adesso per tutto il mondo. br Entro il 2010 le mini-centrali domestiche saranno disponibili. E. On, br Rwe, gli altri big del comparto energia in Germania, e forse oltre i br confini tedeschi anche colossi come Edf, già si preoccupano: è una br sfida che probabilmente non si aspettavano. Ee#039; la prima volta che br Volkswagen, produttore de#039;auto puro , si lancia alla grande in un altro br comparto. br br br !--inserto-- div class= ad-box !-- OAS AD e#039;Middlee#039; - da inserire per 200x200 -- br !--script language= javascript type= text/javascript OAS_RICH(e#039;Middlee#039;); /script-- br br script language= javascript1.1 src= http://www.repubblica.it/javascript/adtags/jx_speciale.js /script script language= JavaScript src= http://oas.repubblica.it/RealMedia/ads/adstream_jx.ads/repubblica.it/nz/economia/interna/1968482150@Middle /script br /div !--/inserto-- br br br Funziona così. La br mini-centrale, a prima vista, sembra un enorme frigorifero, o br congelatore, o una piccola moderna caldaia. Dunque può facilmente br trovare spazio nella cantina, nel locale-sgabuzzino, o in qualsiasi br altro posto di una casa unifamiliare o di un appartamento. Il cuore br delle#039;apparecchiatura è un motore Volkswagen a metano, derivato dai br propulsori di serie della Golf, che produce energia di per sé e muove br un generatore. La mini-centrale Volkswagen-Lichtblick fornisce br le#039;energia necessaria al consumo domestico, con une#039;efficienza di br produzione di circa il 94% nel rapporto consumo-produzione e br produzione-utilizzo possibile di energia. Molto di più del 40% circa br delle moderne centrali nucleari o a carbone. br br br br Volkswagen e br Lichtblick vogliono installare centomila mini-centrali in Germania in br un primo momento, poi dare la caccia ad altri clienti. Ma non è tutto, br appunto. Il resto, la produzione di energia residua, non utilizzata in br casa, viene convogliata insieme alla residua produzione delle altre br 99mila 999 centrali domestiche e immagazzinata in un accumulatore, con br cui poi Lichtblick redistribuisce la corrente ai suoi utenti in rete. br Tutto senza costruire costose nuove grandi centrali, solo br interconnettendo come tanti mini-computer collegati grazie a Internet br le centomila (e forse domani i milioni) di mini-centrali domestiche. br Interessantissimi anche i costi de#039;acquisto ed esercizio per le#039;utente: br le#039;installazione viene fornita per 5000 euro, poi si paga un canone br mensile di 20 euro più il consumo mensile de#039;energia secondo le tariffe br ufficiali, pubblicamente imposte, del gas. In più il produttore paga br alle#039;utente 5 euro mensili di fitto e 0,5 cent per ogni chilowatt br immagazzinato nelle#039;accumulatore. Riparazioni e manutenzione gratis. br br br !-- do nothing -- br !-- fine TESTO -- br ( i !-- inizio DATA -- 10 settembre 2009 !-- fine DATA -- /i ) br br br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/09/sezioni/economia/elettricita-vw/elettricita-vw/elettricita-vw.html?rss?ref=rephpnewse#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3835&titolo_sotto= Elettricit fatta in casa Volkswagen lancia la sfida&ID_cat_new=99News Reiki] Il genio di Archimede snobbato in Sardegnahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3832&titolo_sotto=] Il genio di Archimede snobbato in Sardegna&ID_cat_new=99Ignorato lo studio su un reperto ritrovato a Olbia - div id= us_ColonnaCentrale_catenaccio class= times font18 hht-space interlinea20 grigio404 Di Giovanni Pastore* /div br br div id= box_testo class= articolo bordo_sup_grigio ht-space grigio404 font16 interlinea24 georgia br div id= us_ColonnaCentrale_data_pubblicazione class= blu arial font12 bold hhb-space Giovedì 10 settembre 2009 br br /div br br div class= ht-space br br span id= testo_articolo br span id= us_ColonnaCentrale_capoverso_container br span id= capoverso class= capoverso font40 interlinea44 hht-space hhr-space blu br span id= us_ColonnaCentrale_capoverso_txt N /span /span /span span id= us_ColonnaCentrale_testo class= georgia el br luglio 2006 è stato ritrovato a Olbia un frammento di une#039;antica ruota br dentata che, dopo attente e scrupolose ricerche, è stato possibile br attribuire al Planetario realizzato da Archimede di Siracusa. La sua br importanza sta nel fatto che finora ci erano pervenute solo alcune br opere scritte (codici A e B) attraverso trascrizioni e traduzioni br greche, arabe e latine, e il Palinsesto di Gerusalemme (codice C), che br risulta redatto dal matematico stesso ed è ancora oggetto di studi br negli Stati Uniti. Delle sue macchine, invece, non ci era pervenuto br finora assolutamente nulla. Il reperto, e non stiamo parlando di un br semplice pezzo di coccio, è quindi un contributo unico e inatteso per br la conoscenza delle#039;attività di Archimede. br br Il valore e le#039;importanza br di una straordinaria scoperta come questa non sono stati, purtroppo, br percepiti dal grande pubblico. Ma quello che è ancora più grave è che br anche la classe politica e accademica delle#039;Isola, che dovrebbe essere br la più interessata, è rimasta indifferente, nonostante i vari br assessori, sindaco e presidenti di Regione e di Provincia e rettore br universitario siano stati ampiamente informati con ogni mezzo: la br notizia è stata completamente ignorata. br br Anche le#039;Università di br Sassari non ha fatto nulla per valorizzare e divulgare la scoperta. Pur br comprendendo che gli aspetti scientifico-ingegneristici del genio di br Archimede, che poi sono quelli per cui è stato grande, correlati con il br reperto e dettagliatamente illustrati al convegno internazionale di br Olbia (dicembre scorso) esulano dalle competenze degli br storici-letterati delle#039;Africa Romana, tuttavia il lavoro è già stato br lungamente esposto anche in altri convegni più pertinenti, risultando a br tutti molto convincente e senza riscontrare alcun tipo di confutazione. br È pur comprensibile che possano affiorare dubbi e perplessità di fronte br a una notizia così eclatante, ma in tal caso storici e letterati br chiedono chiarimenti e, se necessari, maggiori approfondimenti. Invece br silenzio assoluto. br br Le#039;articolo de Le#039;Unione Sarda del 20 marzo u.s., br che trattava la notizia, ben circostanziato e definitivo, è stato br inviato a centinaia di addetti ai lavori, in Italia e alle#039;estero. Anche br una tv americana ne ha dato notizia il 21 luglio scorso: in un solo br giorno ci sono state centinaia di visite sul mio sito br (www.giovannipastore.it) da tutto il Paese. Una troupe della br televisione di Stato greca EPT mi ha anche intervistato sulle#039;argomento. br In effetti, le straordinarie conclusioni a cui io e le#039;archeologo Rubens br De#039;Oriano siamo pervenuti alle#039;unisono sono i risultati rivenienti da br puntuali risultanze scientifiche, letterarie, storiche e archeologiche, br tutte straordinariamente precise e concordanti. br br Capisco che così si br vanno a toccare i tasti dolenti dei potenti, a cui bisogna rivolgersi br sempre con il cappello in mano e quindi farli partecipi del br banchetto , ma io sono un battitore libero, educato ma pur sempre senza br padroni. Purtroppo questa è la cruda verità. br br Non conosco le br ragioni di questa indifferenza, anche se è noto a tutti che il mondo br politico e accademico è costellato di menefreghismo, perché sono atti br che non portano voti ai politici, o forse solo perché siamo di fronte a br un frammento piccolo e insignificante, e non a una statua o un vaso di br più immediata e pregnante presa sul grande pubblico. Ma non sempre ciò br che è importante è anche appariscente e viceversa, tuttavia questi sono br i risultati. Tutti si riempiono la bocca di cultura, ma quando si va br nel concreto tutti si defilano o restano indifferenti, il che è peggio br perché il miglior disprezzo è la non curanza . br br Sono grato a br Le#039;Unione Sarda per aver avuto le#039;audacia di pubblicare i miei articoli br sulla pagina delle Scienze la primavera scorsa, pur con tutta la br prudenza nelle#039;asserire quanto risultato dalla ricerca, e solo alla fine br di un lungo, meditato e sofferto percorso di studio. br br Ognuno tende br a mantenere saldo il proprio potere, anche a scapito della conoscenza br di tutti. Mi sono ritrovato per caso in questo studio, che se vogliamo br esula dalle mie ordinarie attività di ingegneria moderna , ma, come br recita un antico adagio, dove ce#039;è gusto non ce#039;è perdenza . Mi ha br spinto unicamente la curiosità: Giambattista Vico a ragione sosteneva br che la curiosità è figlia delle#039;ignoranza e madre della scienza . Ben br lungi da me, quindi, la voglia di esibirmi, ma questo silenzio è br troppo, soprattutto perché riguarda un pezzo della Storia della Scienza br universale. Mi rendo conto che la storia è costellata di casi analoghi, br ma non posso arrendermi o consolarmi col mal comune mezzo gaudio . br br i *Università di Potenza br br a href= javascript:window.open(e#039;http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com/Articolo.aspx?Data=20090910eCateg=9eVoce=1eIdArticolo=2379323e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /i /span br /span br /div br /div brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3832&titolo_sotto=] Il genio di Archimede snobbato in Sardegna&ID_cat_new=99News ReikiVenerdi 4 settembre 2009, ore 18.00, avvistata fantastica flottillas in centro a Milano con testimoni e la telecamera di TG3 lombardiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3831&titolo_sotto=Venerdi 4 settembre 2009, ore 18.00, avvistata fantastica flottillas in centro a Milano con testimoni e la telecamera di TG3 lombardia&ID_cat_new=99 - a href= javascript:window.open(e#039;http://www.nonapritequelportale.com/rai-telecamere-filmano-ufoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.nonapritequelportale.com/rai-telecamere-filmano-ufo /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3831&titolo_sotto=Venerdi 4 settembre 2009, ore 18.00, avvistata fantastica flottillas in centro a Milano con testimoni e la telecamera di TG3 lombardia&ID_cat_new=99News ReikiNibiru e i bunkers Norvegesihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3830&titolo_sotto=Nibiru e i bunkers Norvegesi&ID_cat_new=99 - http://codicebarrato.blogspot.com/2009/09/nibiru-e-i-bunkers-norvegesi.html brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3830&titolo_sotto=Nibiru e i bunkers Norvegesi&ID_cat_new=99News ReikiLa più grande formazione di semprehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3828&titolo_sotto=La pi grande formazione di sempre&ID_cat_new=99 - http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2009/09/07/la-piu-grande-formazione-di-sempre.html brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3828&titolo_sotto=La pi grande formazione di sempre&ID_cat_new=99News ReikiCerchi nel riso....http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3829&titolo_sotto= Cerchi nel riso....&ID_cat_new=99 - http://psiche.dgrossato.com/2009/09/i-cerchi-nel-riso.html brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3829&titolo_sotto= Cerchi nel riso....&ID_cat_new=99News ReikiBrown, il codice dei massonihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3821&titolo_sotto=Brown, il codice dei massoni&ID_cat_new=99In Lost Symbol un intreccio fra Logge e Cia - table border= 0 cellpadding= 0 cellspacing= 0 tbody tr td colspan= 2 class= sezione CORRISPONDENTE DA NEW YOK /td /tr br br tr td img src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif height= 4 /td /tr br tr td colspan= 2 class= articologirata img alt= src= http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=43eID_file=361 vspace= 1 align= right hspace= 3 Il 15 settembre esce in tutto il mondo in lingua inglese em Lost Symbol /em br il nuovo libro di Dan Brown. In attesa dell’arrivo in libreria, il br romanzo ambientato nella Washington della massoneria svela uno ad uno br gli elementi della trama attraverso Twitter. br br br br La prima indicazione, messa in rete dall’editore Doubleday, consta di br due numeri: «29,979093 e 31,133891». Andando su Google Maps ci si br accorge che sono le coordinate geografiche esatte della Grande Piramide br di Giza, in Egitto. Proprio al profilo di questa Piramide si richiama br il triangolo rosso che campeggia sulla copertina di em Lost Symbol /em , br all’interno del quale c’è il Campidoglio di Washington con sopra il br solenne sigillo di un documento su pergamena. La sovrapposizione fra la br piramide e il Capitol del Congresso evoca lo scenario di un classico br thriller: Washington è la capitale della massoneria ovvero la città che br porta il nome del fondatore degli Stati Uniti, a sua volta massone, e br che venne disegnata dall’architetto Pierre L’Enfant, anch’egli massone. br br br br br La seconda segnalazione su Twitter riguarda non a caso la mappa di br Washington: e mette in rilievo la stella che viene fuori collegando i br sei punti di Dupont Circle, Logan Circle, Scott Ciralle, Washington br Circle, Mount Vernon Square e la Casa Bianca. Anche le coordinate dei br sei luoghi sono state messe su Google Map. e facendo attenzione alla br mappa ci si accorge che verso Dupont Circle, Scott Circle e Washington br Circle si dirigono le sei maggiori arterie cittadine, evocando il br numero satanico 666. Se poi si uniscono i punti topografici relativi a br Casa Bianca, Campidoglio, Memoriale di Lincoln e Memoriale di Jefferson br si ottiene la forma di un diamante, tradizionale simbolo massone al br pari della piramide che campeggia sui biglietti da un dollaro ornata br con 13 gradini e la scritta in latino «Novo Ordo Seclorum» ovvero un br «nuovo ordine nei secoli». br br br br A tale riguardo un altro indizio utile sulla trama del libro di Brown viene dal primo titolo che era stato ipotizzato ovvero em The Solomon Key /em br in riferimento alla «Chiave di Salomone» che secondo l’esperto di br simboli massonici Wayne Hershel evoca poteri e scritti su Re Salomone br che era noto nell’antica terra d’Israele per avere il potere di br «controllare i demoni». ( em Angeli e demoni /em è non a caso il br titolo del primo libro di Dan Brown, uscito nel 2000. Lì nasceva la br figura del professor Robert Langdon che ritroveremo nel em Codice da Vinci /em del br 2003 e che ovviamente è anche il protagonista di questo libro. br Professore presso l’Università di Harvard, nonché stimato esperto br internazionale di simbologia religiosa, il personaggio di Langdon è br interpretato dall’attore Tom Hanks nella trasposizione cinematografica br degli omonimi romanzi). br br br br Poi c’è la data di uscita del libro di Brown: 15 settembre, giorno di br festa alle origini del cristianesimo quando i fedeli vi celebravano la br Sacra Croce. Brown da tempo sostiene che anche egiziani e massoni hanno br a che fare con il 15 settembre, al pari dell’obelisco del Washington br Monument sulla cui cima c’è un’altra piramide, sebbene in miniatura. br br br br Altre tracce sulla trama del libro che Doubleday ha disseminato su br Twitter riguardano soggetti che non potrebbero essere più differenti: br il Pentagono, la figura di Virginia Dare, il primo neonato americano di br una coppia di immigrati britannici, la teoria del Tytler Cycle br elaborata dallo storico scozzese Alexander Tytler (sostiene che «i br cicli storici si ripetono»), la spia tedesca Frederick Duquesne, Gesù e br un compasso, ennesimo diretto riferimento al mondo massonico. br br br br Ma ciò che più colpisce è l’inserimento in questo canovaccio della Cia br attraverso il monumento Kryptos che sorge nel campus di Langley ed è da br generazioni oggetto di continui tentativi di decrittazione delle br centinaia di lettere incise sulle pareti a forma di serpente. Tre br quarti del monumento è stato finora decrittato portando a identificare br alcune coordinate geografiche a Sud di Langley ma resta l’ultima parte br da svelare e Dan Brown lascia intendere che potrebbe aver tentato di br sfidare quest’imponente tabù nel cuore della «intelligence community». br Tali e tanti indizi portano critici cinematografici e grande pubblico br ad attendersi dopo il libro un film rilevatore sulla genesi massonica br di Washington ma nel mondo delle logge del Nord America si respira ben br altra aria. Per accorgersene basta parlare con Robert Huke, direttore br dello sviluppo della loggia più importante del Massachusetts, con la br sede sulla Tremont Street poco lontano dal luogo dove sabato si sono br svolte le esequie di Ted Kennedy. Huke non vuole sentir parlare né di br Dan Brown né di rituali massonici sul grande schermo perché br «volgarizzano la nostra vita e le nostre tradizioni» e «ci trasformano br in un fenomeno da baraccone: quello che non siamo in America». br br br br Una cartina di Washington con la stella e il diamante che si ottiene br unendo i punti che le anticipazioni uscite su Twitter danno come br importanti nel nuovo libro di Dan Brown. Tanto la stella, quanto il br diamante assumono importanza nella simbologia in gran parte massonica br che percorre tutto il romanzo. A sbrogliarsi fra questi simboli sarà br ancora il professor Langdon. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=43eID_articolo=1393eID_sezione=esezione=e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /td /tr /tbody /tablehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3821&titolo_sotto=Brown, il codice dei massoni&ID_cat_new=99News ReikiTerremoti: non profezie, ma scienza galileianahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3826&titolo_sotto=Terremoti: non profezie, ma scienza galileiana &ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.inabruzzo.com/?p=13857e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3826&titolo_sotto=Terremoti: non profezie, ma scienza galileiana &ID_cat_new=99News ReikiIl trattore gravitazionalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3823&titolo_sotto=Il trattore gravitazionale&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://futuroprossimo.blogosfere.it/2009/09/non-e-fantascienza-in-uk-progettano-un-trattore-gravitazionale-contro-i-meteoriti.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3823&titolo_sotto=Il trattore gravitazionale&ID_cat_new=99News ReikiCambiamenti climatici, Ban Ki-Moon: agire subito, si sta andando verso le#039;abissohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3822&titolo_sotto=Cambiamenti climatici, Ban Ki-Moon: agire subito, si sta andando verso l'abisso&ID_cat_new=99Il segretario delle#039;Onu: troppa inerzia, progressi limitati - span class= testoArticoloG ROMA (3 settembre) - Il segretario br generale delle Nazioni unite Ban Ki-Moon ha esortato oggi la comunità br internazionale ad agire subito per lottare contro i cambiamenti br climatici: «Abbiamo il piede sulle#039;acceleratore e ci stiamo dirigendo br verso le#039;abisso» ha ammonito Ban Ki-moon in un intervento alla terza br Conferenza mondiale sul clima , in corso a Ginevra. «Abbiamo scatenato br forze potenti ed imprevedibili, il cui impatto è già visibile. Le#039;ho br osservato con i miei occhi» ha detto Ban ki Moon, reduce da una br missione alle#039;Artico, regione che si sta riscaldando più rapidamente di br ogni altra regione della Terra. «Purtroppo - ha deplorato - ce#039;e ancora br inerzia e nelle discussioni internazionali sulla lotta ai cambiamenti br climatici osserviamo solo progressi limitati. Non possiamo permetterci br il lusso di progressi limitati. Abbiamo bisogno di rapidi progressi». br Il segretario delle#039;Onu ha esortato i Paesi a raggiungere une#039;intesa al br Vertice climatico sul dopo-Kyoto in programma a Copenaghen tra meno di br tre mesi. «Non possiamo fallire» ha concluso Ban Ki-moon. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=71882esez=HOME_NELMONDOe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3822&titolo_sotto=Cambiamenti climatici, Ban Ki-Moon: agire subito, si sta andando verso l'abisso&ID_cat_new=99News ReikiSono stata rapita dagli alienihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3824&titolo_sotto="Sono stata rapita dagli alieni"&ID_cat_new=99Il racconto della first lady giapponese - p Sono stata rapita dagli alieni, che mi hanno caricato su una br navicella spaziale triangolare e mi hanno portato su Venere . A parlare br così è Miyuki, la moglie del primo ministro giapponese Yukio Hatoyama, br che ha raccontato la sua esperienza extraterrestre in un suo libro. br Il viaggio risale a una notte di 20 anni fa, e si svolse, secondo i br ricordi della first lady, nelle#039;arco di una notte. /p a href= http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo459160.shtml# onclick= foto(e#039;/bin/236.$plit/orig_C_0_articolo_459160_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpge#039;);return false; img alt= src= http://www.tgcom.mediaset.it/bin/122.$plit/C_0_articolo_459160_listatakes_itemTake_0_immaginetake.jpg class= sx width= 300 height= 257 /a p Mentre br il mio corpo stava dormendo, credo che la mia anima sia stata caricata br su un Ufo di forma triangolare che è partito per Venere - dice Miyuki - br Era un gran bel posto, e molto verde . Quando questa avventura accadde, br vente#039;anni fa, lei lo raccontò al suo marito di allora, che le rispose, br accondiscendente, che probabilmente si trattava soltanto di un sogno. br Ma lei è convinta che Yukio, il suo nuovo marito, le#039;uomo che è stato br incaricato di far uscire il Giappone dalla profonda recessione in cui br il Paese è caduto, avrebbe reagito in maniera diversa. br br Il mio attuale marito ha un differente modo di pensare - ha detto - Di sicuro avrebbe reagito con un e#039;Grandiosoe#039; . br br De#039;altra br parte Miyuki ha anche detto di aver conosciuto Tom Cruise nella sua br vita precedente, quando lui era giapponese, e dice di non vedere le#039;ora br di girare un film con lui. Penso che accetterebbe se gli dicessi e#039;Da br quanto tempo non ci vediamoe#039;, nel momento in cui ci incontreremo , ha br detto in una recente intervista. Tutta la sua esperienza sul pianeta br Venere è raccontata comunque nei minimi dettagli nel libro intitolato br Le cose molto strane che ho incontrato . Chi fosse interessato sa cosa br cercare. br /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo459160.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3824&titolo_sotto="Sono stata rapita dagli alieni"&ID_cat_new=99News ReikiMessico, Trovato baby alienohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3817&titolo_sotto=Messico, "Trovato baby alieno"&ID_cat_new=99 - h3 class= blu Le#039;annuncio della tv del Paese /h3 p Un br cucciolo di alieno vivo sarebbe stato trovato da un contadino nel 2007. br Lo strano essere - racconta la televisione messicana - con lo scheletro br da lucertola e con una grande testa si trovava in un fossato e le#039;uomo, br Marao Lopez, cercò per ore di annegarlo tenendolo sotte#039;acqua. Dopo due br anni di test, gli scienziati hanno dichiarato di non aver mai visto br nulla di simile. Intanto, Lopez è morto in un misterioso incendio della br sua auto. /p p Dopo due anni di test del Dna e risonanze magnetiche sullo strano br essere, gli scienziati messicani ai quali le#039;agricoltore aveva br consegnato il corpicino hanno dichiarato di trovarsi di fronte a br qualcosa di veramente nuovo: uno scheletro da lucertola, denti senza br radici, la possibilità di rimanere sotte#039;acqua per ore. Le#039;alieno ha br anche alcuni elementi di somiglianza con gli esseri umani. Inoltre ha br un cervello enorme, con la parte posteriore particolarmente sviluppata, br segno di una grande intelligenza. Ma, nel complesso, il baby br extraterrestre ha lasciato esterrefatti gli studiosi. br br Quanto br alle#039;uomo che lo aveva trovato, Marao Lopez, è morto in un incendio in br une#039;auto parcheggiata a lato di una strada. Le fiamme, tuttavia, secondo br Joshua P. Warren, esperto americano di Ufo, avevano una temperatura br superiore a quella di un fuoco normale. Nella zona si è diffusa la voce br che ad uccidere le#039;agricoltore siano stati i genitori della strana br creatura per vendetta. /p br p Nella zona in cui è stato trovato le#039;esserino, inoltre, vi sono frequenti avvistamenti di Ufo e notizie di cerchi nel grano. br br La br storia è stata divulgata dalle#039;esperto ufologo messicano, il 56enne br Jaime Maussan, che è pronto a scommettere sulla sua veridicità. Alcuni br contadini gli hanno raccontato che ce#039;era une#039;altra creatura che tuttavia br è riuscita a scappare quando loro si sono avvicinati. br br Della br vicenda si è interessata anche il quotidiano tedesco Bild , sulle cui br colonne si è scatenato un gran dibattito tra i sostenitori della teoria br che si tratti di un extraterrestre e gli scettici che pensano invece ad br una bufala. /p p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo458847.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /p p br /p p Video e servizio qui /p http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=studioapertoedata=2009/09/01eid=46243efrom=aggregatore_programmi_studioaperto_2008 br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3817&titolo_sotto=Messico, "Trovato baby alieno"&ID_cat_new=99News ReikiSCOPERTO A GERUSALEMME UN e#039;e#039;SONTUOSOe#039;e#039; PALAZZO ROMANOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3818&titolo_sotto=SCOPERTO A GERUSALEMME UN ''SONTUOSO'' PALAZZO ROMANO&ID_cat_new=99 - Roma, 31 ago. - (Adnkronos) - Un e#039;e#039;sontuosoe#039;e#039; palazzo romano di due br piani, di oltre mille metri quadri, ee#039; stato rinvenuto nel parco br archeologico della Cittae#039; di David (il nucleo originario di br Gerusalemme), poco fuori le mura attuali della Cittae#039; Vecchia di br Gerusalemme. In precedenza gli archeologi ritenevano che le rovine br romane del III secolo d.C. si estendessero solo fino ai bordi delle br mura della cittae#039; vecchia ottomana. Ma la scoperta di questo palazzo br nelle#039;area del parcheggio Givati, fuori dalle mura e adiacente alla br Cittae#039; di David, suggerisce che le costruzioni romane arrivassero fino br al fondo della Valle di Silwan. Lo ha spiegato Doron Ben-Ami, direttore br degli scavi, al e#039;e#039;Jerusalem Poste#039;e#039;, secondo quanto riferisce il sito br internet Israele.net. br br e#039;e#039;La scoperta ci ha sorpresi - dice Ben-Ami - Non ci aspettavamo di br trovare resti di costruzioni romane entro la Cittae#039; di David. Ee#039; br sorprendente quanto la struttura sia grande. Finora abbiamo scoperto br mille metri quadri e la struttura si estende ancora al lae#039; dei limiti br delle#039;area di scavoe#039;e#039;. p br /p Secondo Ben Ami, il ritrovamento ha giae#039; rivoluzionato la br cognizione degli storici sulle#039;insediamento romano a Gerusalemme. e#039;e#039;La br supposizione prevalente tra gli studiosi che la collina della Cittae#039; di br David restasse fuori dalla zona delle#039;insediamento romano al tempo di br Aelia Capitolina (dal II secolo d.C.) non ee#039; piue#039; validae#039;e#039;, spiega br Ben-Ami. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/?id=3.0.3719117764e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3818&titolo_sotto=SCOPERTO A GERUSALEMME UN ''SONTUOSO'' PALAZZO ROMANO&ID_cat_new=99News ReikiShambalahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3819&titolo_sotto=Shambala&ID_cat_new=99 - Articolo qui br br http://quantico-appunti.blogspot.com/2009/08/shambala.html brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3819&titolo_sotto=Shambala&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;efficacia dei sensitivi smentisce i negazionisti del CICAPhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3820&titolo_sotto=L'efficacia dei sensitivi smentisce i negazionisti del CICAP&ID_cat_new=99 - http://scienzamarcia.blogspot.com/2009/08/sensitivo-smentisce-cicap.html brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3820&titolo_sotto=L'efficacia dei sensitivi smentisce i negazionisti del CICAP&ID_cat_new=99News ReikiDal ciclo solare al clima terrestrehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3825&titolo_sotto=Dal ciclo solare al clima terrestre&ID_cat_new=99Il clima terrestre sarebbe molto sensibile alle variazioni di energia legate alle macchie solari a causa di meccanismi sinergici che amplificano gli effetti di quelle piccole fluttuazioni - La quantità di energia emessa dal Sole fluttua secondo un ciclo che br dura 11 anni, e che gli scienziati seguono contando il numero di br macchie solari che appaiono sulla superficie delle#039;astro. Queste br fluttuazioni undecennali sono tuttavia relativamente piccole ed è br piuttosto difficile comprendere come esse possano avere effetti br significativi sul clima terrestre, anche se è stata indubiamente br rilevata una associazione fra il periodico picco di queste oscillazioni br e lo schema delle precipitazioni e della temperatura superficiale delle br acque del Pacifico. br br Secondo un nuovo modello elaborato da Gerald Meehl e colleghi del a href= http://www.ncar.ucar.edu/ National Center for Atmospheric Research /a br (NCAR), e illustrato in un articolo pubblicato su Science , il clima br terrestre sarebbe eccezionalmente sensibile al ciclo solare per la br presenza di due meccanismi che operano in sinergia così da produrre un br ciclo di feedback capace di amplificare il piccolo effetto solare. br br br Il primo sarebbe un processo dalle#039;alto al basso , in cui le br fluttuazioni nelle#039;energia solare producono una catena di reazioni che br influiscono in prima battuta sulle#039;ozono stratosferico, per tradursi br quindi in un aumento delle precipitazioni tropicali. Il secondo sarebbe br un processo dal basso verso le#039;alto , nel quale le relazioni fra oceano br e atmosfera sono influenzate dalle variazioni di energia solare br attraverso un aumento delle#039;evaporazione superficiale, le precipitazioni br tropicali, le#039;intensità dei monsoni e le#039;aumento delle temperature br superficiali delle acque. br br Normalmente i modelli climatologici br in uso adottano le#039;uno o le#039;altro di questi mecanismi, ciascuno dei br quali, però, isolatamente preso non è in grado di spiegare le#039;intensità br delle#039;influsso dei cicli solari sul clima del pianeta, anche perché per br varie ragioni, non ultima la dominabilità del modello stesso, br ciascuno di essi rinuncia a una dettagliata analisi di alcuni fattori: br nei modelli em down-up /em non è in genere presente una realistica br modellizzazione della stratosfera, negli altri è carente le#039;analisi br delle relazioni alle#039;interfaccia fra la superficie del mare e br le#039;atmosfera. br br Adottando una serie di ipotesi e semplificazioni br Meehl e collaboratori sono riusciti produrre un modello che unifica i br due approcci che ha permesso di riprodurre gli andamenti climatici br relativi alle precipitazioni e alle temperature delle acque br superficiali del Pacifico mettendole in buona relazione con i cicli br solari. br br Il nuovo modello ha peraltro già sollevato le br critiche di diversi altri ricercatori che hanno osservato da un lato br che esso andrebbe testato su periodi più lunghi di quello che è stato br preso in considerazione dai suoi creatori, e dalle#039;altro che il sistema br atmosfera-oceano è molto più complesso di quello che appare ipotizzato br nel modello. ( em gg /em ) br a href= javascript:window.open(e#039;http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Dal_ciclo_solare_al_clima_terrestre/1339796e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); br Fonte /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3825&titolo_sotto=Dal ciclo solare al clima terrestre&ID_cat_new=99News ReikiNessie on Google Earthhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3827&titolo_sotto=Nessie on Google Earth&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/2606683/Loch-Ness-Monster-on-Google-Earth.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3827&titolo_sotto=Nessie on Google Earth&ID_cat_new=99News ReikiAtlantide. Spiacenti, era in Russiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3816&titolo_sotto=Atlantide. Spiacenti, era in Russia&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Atlantide, un non-luogo letterario, che gli studiosi pescano dal mare magnum della mitologia greca e che nella ricerca proteiforme dei tempi moderni riconducono, nel tentativo inane di conferirgli una reale connotazione geografica. A suggello dell’indefinibilità fisica dell’isola, sede di una civiltà impalpabile e perfetta, descritta da Platone nel Crizia e nel Timeo, sta proprio la innumerevole ridda di ipotesi, pensate per dare concretezza a un tòpos del pensiero puro. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Molte sono le supposizioni dotate di affinità con la descrizione platonica, ma tutte si fondano su una scorrettezza esegetica di fondo: i racconti mitologici, come i grandi racconti sacri, si basano su luoghi geografici archetipici, concretamente mai esistiti; realtà costruite e modificate da secoli di tradizione orale, arricchiti di volta in volta da eventi culturali, storici e geografici, diversi tra loro, che insieme danno vita a un quadro non riconducibile a un preciso hic et nunc. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; È tuttavia legittimo andare a ricostituire le singole tessere del mosaico mitologico, che nel flusso della sua trasmissione e codificazione in un’opera letteraria hanno disegnato la natura stessa di detto racconto. Ecco perché ha un indubbio valore ripercorrere la geografia di Atlantide, consci del differente peso scientifico che ogni ipotesi in sé racchiude, passando da studi seri a fantasie strampalate. La teoria più recente l’ha formulata Marco Bulloni, archeologo per passione, con ricerche in Pakistan, tra la Battriana e l’Hindu Kush: Bulloni ha condotto dapprima meticolose ricerche informatiche; ha sovrapposto alla sagoma di alcune isole del Mediterraneo e dei mari del Nord i contorni della mappa di Atlantide, realizzata dall’erudito gesuita tedesco Athanasius Kircher nel 1665 sulla base del racconto platonico, e ha notato una straordinaria coincidenza tra la mappa antica e la Grande Solovki, un lembo di terra nel Mar Bianco, tra Russia br style= line-height: 1.22em; e Finlandia. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Certo del fatto proprio, lo studioso è partito alla volta della remota destinazione al fine di un’esplorazione sistematica del sito: piccoli sondaggi e analisi geologiche e dei materiali reperiti. «Tutto coincide, è straordinario! – ricorda l’archeologo –. Sono ancora identificabili: una cinta muraria labirintica concentrica; un nucleo più interno con il Palazzo del re, la cosiddetta e#039;isola di Poseidonee#039; e tanti altri particolari architettonici. Ma quel che più sorprende è l’esatta corrispondenza nelle misure, espresse in stadi nel testo platonico». Inoltre, ad iniziare da quella prima civiltà antica (databile a metà del II millennio a.C., proprio come l’Atlantide platonica!), la Grande Solovki è sempre stata sede di comunità di elevata spiritualità, autrici della costruzione di templi prima e monasteri e chiese cristiane poi, questi ultimi direttamente innervati sulle fondamenta dei primi. In un’immaginaria mappatura dei siti br style= line-height: 1.22em; identificati come sede storica di Atlantiche, l’area geografica privilegiata nel coacervo di attribuzioni è – ovviamente – quella mediterranea. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Ad iniziare da Thera (oggi Santorini, isola dell’Egeo) sulla base di scavi ad opera del geografo Angelos Galanopulos: una colossale esplosione vulcanica, databile con precisione al 1456 a.C., sconvolse l’intero bacino del Mediterraneo centro orientale e i Paesi che su di esso affacciavano; Thera, l’epicentro, fu rasa al suolo e con essa ogni traccia di vita di quella civiltà antichissima ed evoluta, identificabile – a detta dello studioso – con l’Atlantide del mito. A sostegno di una simile teoria un affresco, trovato sotto gli strati di cenere vulcanica, dunque precedente la catastrofe: su di esso un’isola ricca di colture, con fauna e flora rigogliose e popolata da una civiltà sfarzosa, con intenso traffico di imbarcazioni lungo i corsi d’acqua concentrici, interni all’abitato: come non pensare a quanto scritto nel Timeo e nel Crizia? Sempre nel Mediterraneo trovano ospitalità le ipotesi di Cadice (Spagna) e Malta. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; La prima risale al team dell’Università di Wuppertal (Germania) diretto da Rainer Kuhne: grazie alle foto satellitari, messe a disposizione dalla Nasa, i ricercatori hanno constatato la presenza sotto il mare, a pochi chilometri dalla costa, dei resti di un abitato, con cinte murarie concentriche e con parti di edifici che, anche nelle dimensioni, farebbero pensare all’idea ormai canonica di Atlantide. Nella lista anche l’isola di Malta, che, insieme alla vicina Gozo, ha avuto una storia scandita nei millenni da rapporti costanti con le popolazioni del vicino Egeo e dell’Ellade in genere. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Qui sarebbe vissuta una civiltà dai tratti difficilmente definibili, sparita misteriosamente attorno al 3500 a. C. e ricordata da recenti ritrovamenti di scheletri di umani dalla conformazione cranica ragguardevole, ad aumentare l’alone di mistero e a connetterli a situazioni alluse da miti famosi (i giganti dei greci, che hanno combattuto anche con gli dèi olimpici); questi strani esseri avrebbero costruito non meno misteriose strutture, oggi riportate alla luce: forse osservatori astronomici a cerchi concentrici, simili appunto alle mura atlantidee. e supposizioni sconfinano nella fantarcheologia, se ci spostiamo al di fuori delle colonne d’Ercole: Atlantide è stata di volta in volta identificata nel Mar dei Sargassi (ad opera dell’americano Edgar Cayce, studioso di paranormale) e lì associata alla misteriosa sparizione di velivoli e imbarcazioni nel triangolo delle Bermude: attraversandolo durante il viaggio verso il nuovo mondo, lo stesso br style= line-height: 1.22em; Colombo annotò sul diario di bordo l’inconsueta natura di un mare spesso in bonaccia e privo di correnti, quasi che fosse governato da forze incongrue. E ancora: Atlantide sarebbe sorta nel deserto del Sahara, quando il mare migliaia di anni orsono ricopriva quella che poi sarebbe diventata la distesa di sabbia più estesa al mondo; e gli Atlantidei avrebbero edificato le piramidi e la sfinge, dunque opere non egizie. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Da ultimo come non ricordare la collocazione di pura fantasia dell’isola platonica tra i ghiacci dell’Antartide? Insomma da ipotesi quanto meno archeologicamente possibili a viaggi mentali sulla scia di quelle visioni fantastiche che spesso invadono il campo della ricerca e lo consegnano alla penna di fertili romanzieri o di sceneggiatori targati Hollywood, sempre abili nello sfruttare un filone di grande popolarità e impatto emotivo. br style= line-height: 1.22em; Aristide Malnati /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.avvenire.it/Cultura/Atlantide_200908240812511600000.htm style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.avvenire .it/Cultura/ Atlantide_ 2009082408125116 00000.htm /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3816&titolo_sotto=Atlantide. Spiacenti, era in Russia&ID_cat_new=99News ReikiESPERIMENTO SULLA COSCIENZA GLOBALEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3815&titolo_sotto=ESPERIMENTO SULLA COSCIENZA GLOBALE&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; white-space: pre; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/lXBk-vRZru8eamp;hl=iteamp;fs=1eamp;color1=0x2b405beamp;color2=0x6b8ab6eamp;border=1 param name= allowFullScreen value= true param name= allowscriptaccess value= always embed src= http://www.youtube.com/v/lXBk-vRZru8eamp;hl=iteamp;fs=1eamp;color1=0x2b405beamp;color2=0x6b8ab6eamp;border=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /object /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3815&titolo_sotto=ESPERIMENTO SULLA COSCIENZA GLOBALE&ID_cat_new=99News ReikiSvelato il mistero del Solehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3814&titolo_sotto=Svelato il mistero del Sole &ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Palatino; p style= font-size: 0.8125em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1.307em; margin-left: 0px; span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 11px; color: rgb(79, 79, 79); Di Riccardo Meggiato  em class= spl title= br CD br br /CD:2009-08-18T11:17:41/DD:/ED:2009-08-18T15:17:07 style= font-style: normal; padding-top: 0px; padding-right: 0.5em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0.5em; | /em span title= 18 agosto 2009 11.41 18 agosto 2009 /span em class= spl style= font-style: normal; padding-top: 0px; padding-right: 0.5em; padding-bottom: 0px; padding-left: 0.5em; | /em Categorie:  a href= http://www.wired.it/risultato-della-ricerca.aspx?q=Scienza title= Tutti gli articoli oi Wired in questa Scienza cat style= color: rgb(255, 142, 2); text-decoration: underline; Scienza /a /span /p p style= font-size: 0.8125em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1.307em; margin-left: 0px; Senza bisogno di ricorrere ad Area 51, invasioni extraterrestri e omini eternamente verdi e con la testa grande, lo spazio offre una moltitudine di misteri da tenerci impegnati per i prossimi secoli. Per esempio la temperatura della “corona solare”, quindi l’atmosfera più esterna del Sole, è molto più elevata di quella vicina alla superficie della stella e nessuno, fino ad oggi, ha saputo spiegare il perché di questo fenomeno. /p p style= font-size: 0.8125em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1.307em; margin-left: 0px; Fino ad oggi, appunto, perché ora, grazie alle osservazioni del satellite giapponese a href= http://it.wikipedia.org/wiki/Hinode style= color: rgb(14, 149, 243); text-decoration: none; Hinode /a , il mistero è stato svelato. E la soluzione è piccola piccola, anzi… nana. Tutto si spiega, infatti, grazie alle “nanoflare”, che potremmo sommariamente tradurre in “nano eruzioni”. Si tratta di piccoli spruzzi di calore ed energia, che formano delle correnti. Le quali, unite, originano un tubo magnetico detto “coronal loop”. In precedenza, qualche scienziato aveva spiegato il fenomeno pensando a una corrente di calore, che stagnava nella corona esterna del Sole, ma questa avrebbe dovuto avere una densità di molto inferiore. /p p style= font-size: 0.8125em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1.307em; margin-left: 0px; La  a href= http://solarb.msfc.nasa.gov/ style= color: rgb(14, 149, 243); text-decoration: none; scoperta di Hinode /a , invece, mette tutti d’accordo, e dimostra l’efficacia del telescopio a raggi X (XRT) e dell’ a href= http://www.nasa.gov/mission_pages/solar-b/solar_012.html style= color: rgb(14, 149, 243); text-decoration: none; Extreme-ultraviolet Imaging Spectrometer /a  (EIS) che si trovano a bordo. Sono stati questi due strumenti, infatti, a rivelare che alcune regioni del Sole rilasciano spruzzi di plasma a temperatura elevatissima, che sono all’origine del fenomeno. E quando si parla di temperatura elevatissima, non è certo un modo di dire: l’EIS è arrivato a rilevare fino a 5 milioni di gradi Kelvin per alcuni spruzzi, mentre XRT anche fino a 10 milioni. “Queste temperature possono essere prodotte solo da impulsivi spruzzi d’energia”, ha affermato James Klimchuk, un astrofisico del  a href= http://www.gsfc.nasa.gov/ style= color: rgb(14, 149, 243); text-decoration: none; Goddard Space Flight Center /a  che ha spiegato la scoperta alla recente  a href= http://www.iau.org/ style= color: rgb(14, 149, 243); text-decoration: none; International Astronomical Union General Assembly /a  di Rio de Janeiro. In parole (molto) povere, quindi, queste eruzioni spruzzano energia a una grande altitudine rispetto alla superficie solare, creando un anello ad elevata temperatura. Il mistero, dunque, è stato svelato: ma quanti altri ce ne sono ancora da spiegare? La caccia è aperta. /p p style= font-size: 0.8125em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1.307em; margin-left: 0px; Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.wired.it/news/archivio/2009-08/18/svelato-il-mistero-del-sole.aspxe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3814&titolo_sotto=Svelato il mistero del Sole &ID_cat_new=99News ReikiUN SISTEMA DI GROTTE SOTTO LE PIRAMIDI DI GIZAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3813&titolo_sotto=UN SISTEMA DI GROTTE SOTTO LE PIRAMIDI DI GIZA&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; 13 agosto, 2009  br style= line-height: 1.22em; Un esploratore britannico sostiene che un gran complesso di grotte e cavità, con diverse camere e gallerie, si trova nascosto sotto le Piramidi di Giza, e ritiene di aver trovato i perduti inferi dei faraoni. br style= line-height: 1.22em; Popolato da pipistrelli e ragni velenosi, il complesso sotterraneo si trova in profondità, nella roccia calcarea, sotto la grande piramide di Giza. br style= line-height: 1.22em; Laggiù ce#039;è un ricco patrimonio, mai scoperto dagli archeologi, così come un delicato ecosistema con colonie di pipistrelli e di una specie di ragni che abbiamo forse identificato come ‘vedova bianca’ , ha detto le#039;esploratore britannico Andrew Collins. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Un esploratore, in uno dei tunnel dei quali è stata dichiarata la scoperta sotto la Piramide di Giza.  br style= line-height: 1.22em; Discovery News Video. Strictly copyright Andrew Collins, 2009. br style= line-height: 1.22em; Collins parla in dettaglio della sua scoperta e delle proprie conclusioni nel libro Sotto le Piramidi , che sarà pubblicato nel mese di settembre. Egli avrebbe rintracciato le#039;ingresso al misterioso mondo sotterraneo degli antichi Egizi, dopo la lettura delle memorie dimenticate di un diplomatico ed esploratore delle#039;Ottocento. br style= line-height: 1.22em; Nelle sue memorie, il console generale britannico Henry Salt raccontava come avesse esaminato un sistema sotterraneo di e#039;catacombee#039; a Giza nel 1817, in compagnia dell’esploratore italiano Giovanni Caviglia , ha detto Collins. br style= line-height: 1.22em; Il documento dice che i due entrarono nelle grotte per alcune centinaia di metri e giunsero a quattro ampie camere, dalle quali si diramavano altri passaggi. br style= line-height: 1.22em; Con le#039;aiuto delle#039;egittologo britannico Nigel Skinner-Simpson, Collins ha ricostruito il percorso delle#039;esplorazione di Salt ed ha localizzato le#039;entrata alle catacombe perdute in una tomba, apparentemente dimenticata, ad ovest della Grande Piramide. br style= line-height: 1.22em; Dalla tomba parte una fessura nella roccia, che conduce ad une#039;ampia grotta naturale. br style= line-height: 1.22em; Abbiamo esplorato le grotte, sino a dove le#039;aria cominciava ad essere troppo scarsa per respirare. Sono molto pericolose, con trabocchetti e buchi, colonie di pipistrelli e di ragni velenosi , ha detto Collins. br style= line-height: 1.22em; Secondo Collins, le grotte - che sono antiche decine di millenni, o forse addirittura centinaia di millenni - possono avere ispirato la costruzione delle piramidi e la credenza degli Egizi in un mondo sotterraneo.  br style= line-height: 1.22em; Gli antichi testi funerari alludono chiaramente alle#039;esistenza de#039;un mondo sotterraneo, in vicinanza delle piramidi di Giza ha detto Collins a Discovery News. br style= line-height: 1.22em; Giza era nota anticamente col nome di Rostau, che significa la bocca dei passaggi . Era lo stesso nome di una regione delle#039;Oltretomba egizio, chiamato Duat. br style= line-height: 1.22em; La e#039;bocca (o imbocco) dei passaggie#039; è un inequivocaible riferimento alle#039;ingresso del mondo sotterraneo, che si è sempre pensato esistere sulle#039;altopiano ha detto Collins a Discovery News. br style= line-height: 1.22em; La scoperta di Collins deve ancora essere discussa nel mondo degli egittologi.  br style= line-height: 1.22em; Tuttavia Zahi Hawass, capo del Consiglio Supremo delle Antichità egiziane, ha già dichiarato di non credere alla scoperta. Non ci sono nuove scoperte da fare a Giza. Sappiamo tutto delle#039;altopiano, ha affermato. br style= line-height: 1.22em; Collins però ribadisce che, pur dopo estese ricerche, non ha trovato nessuna menzione delle grotte in tempi moderni. br style= line-height: 1.22em; Che si sappia, nulla è stato scritto su queste grotte dopo le esplorazioni di Salt. Se Hawass ne sa qualcosa di più, ce lo dica, ha detto Collins. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Fonte: Discovery Channel br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://dsc.discovery.com/news/2009/08/13/caves-giza.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://dsc.discover y.com/news/ 2009/08/13/ caves-giza. html /a /span div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /font /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; a href= http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=272 http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=272 /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3813&titolo_sotto=UN SISTEMA DI GROTTE SOTTO LE PIRAMIDI DI GIZA&ID_cat_new=99News ReikiAustralia, sms nello spazio per comunicare con gli alienihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3811&titolo_sotto=Australia, sms nello spazio per comunicare con gli alieni&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Il sito www.HelloFromEarth. net permette di inviare sms nello spazio, e più precisamente sul pianeta Gliese 581d, secondo alcuni astronomi adatto allo sviluppo della vita. L’iniziativa è stata organizzata dal governo australiano, e si avvale della collaborazione del Canberra Deep Space Communication Complex e della Nasa. /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; di Redazione D. Life br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Curiosa iniziativa quella del governo australiano: tramite un sito web appositamente dedicato è possibile inviare sms nello spazio, nella speranza di instaurare una comunicazione con ipotetici alieni.  br style= line-height: 1.22em; I messaggi saranno indirizzati a Gliese 581d, un pianeta scoperto nel 2007 che presenterebbe, secondo alcuni astronomi, condizioni propizie alla vita: clima né troppo caldo né troppo freddo e presenza di acqua allo stato liquido.  br style= line-height: 1.22em; L’iniziativa è stata presentata in occasione della “Settimana della Scienza” australiana. Il sito www.HelloFromEarth. net sarà attivo fino al 24 agosto, e i messaggi saranno inviati trasmessi dal Canberra Deep Space Communication Complex con la cooperazione della Nasa.  br style= line-height: 1.22em; Il primo messaggio di prova del servizio è stato redatto dal Ministro della Scienza australiano Kim Carr, e recita: “ Ciao dalle#039;Australia sul pianeta che chiamiamo Terra. Questi messaggi esprimono i sogni della nostra gente per il futuro. Vogliamo dividere questi sogni con voi. Da bambino, come molti australiani, guardavo le stelle e mi chiedevo cosa ci fosse. Ora la scienza mi permette di inviare un messaggio personale che potrebbe rispondere a quella domanda . br style= line-height: 1.22em; Il Ministro, così come tutti gli utilizzatori del servizio, non dovrà avere fretta di ricevere risposta: Gliese 581d dista dalla Terra ben 20 anni luce, quindi le nostre comunicazioni impiegheranno 20 anni ad arrivare a destinazione, ed una ipotetica risposta impiegherà altri 20 anni per giungere sul nostro pianeta. /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; 14/08/2009 08:00 br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.bitcity.it/news/9929/australia-sms-nello-spazio-per-comunicare-con-gli-alieni.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.bitcity. it/news/9929/ australia- sms-nello- spazio-per- comunicare- con-gli-alieni. html /a /span /div /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3811&titolo_sotto=Australia, sms nello spazio per comunicare con gli alieni&ID_cat_new=99News ReikiLa porta segreta di Harry Potter a Hong Kong presto diventerà realtàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3812&titolo_sotto=La porta segreta di Harry Potter a Hong Kong presto diventer realt&ID_cat_new=99Lo studio di un gruppo di fisici basato sulle#039;ottica quantistica - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; ROMA (14 agosto) - Si basa sulle#039;ottica quantistica lo studio di gruppo di fisici delle università di Hong Kong e Singapore che prevede la possibilità di costruire porte capaci di bloccare le onde elettromagnetiche (la più comune delle quali è la luce), «ma che permettono il passaggio di altre entità». Insomma, si parla degli passaggi invisibili attraverso i muri. «Siamo ancora lontani dalle porte segrete come il binario nove e tre quarti di Harry Potter» scrive uno dei fisici sul New Journal of Physics, ma le prospettive sembrano essere entusiasmanti. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le applicazioni sulle#039;ottica quantistica qualche anno fa hanno dimostrato la possibilità di costruire dispositivi simili al mantello delle#039;invisibilità , usato anche in questo caso dal maghetto di Hogwarts. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; La porta invisibile è une#039;illusione ottica. Per i ricercatori coordinati da Huanyang Chen, le#039;ottica quantistica «può fare molto di più che creare mantelli delle#039;invisibilità : è capace di generare ogni tipo di illusione ottica». Ed è infatti une#039;illusione ottica la porta invisibile. Il loro dispositivo, basato su cristalli fotonici e bacchette di ferrite, può essere regolato da un campo magnetico esterno: si ottiene così «una porta elettromagnetica che può essere aperta o chiusa usando campi magnetici esterni». br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; I materiali usati. I ricercatori di Hong Kong e Singapore sono riusciti a costruire la porta usando «materiali semplici» e una «banda ragionevolmente estesa», rendendo la possibilità di ottenere passaggi invisibili «più vicina alla realtà di quando non lo sia mai stata». Finora si pensava che fossero necessari materiali molto complessi e una banda molto ristretta. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=69635esez=HOME_SCIENZA style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=69635e sez=HOMESCIENZA /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3812&titolo_sotto=La porta segreta di Harry Potter a Hong Kong presto diventer realt&ID_cat_new=99News ReikiPiero Angela non dice la veritàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3810&titolo_sotto= Piero Angela non dice la verit&ID_cat_new=99 - a href= http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3292 http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3292 /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3810&titolo_sotto= Piero Angela non dice la verit&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia, Nepal: trovata la testa del dio Toro scomparsa 4mila anni fahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3809&titolo_sotto=Archeologia, Nepal: trovata la testa del dio Toro scomparsa 4mila anni fa&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; ROMA (12 agosto) - Nella valle di Kathmandu in Nepal è stata ritrovata la testa di toro in cui si era trasformata la divinità Kedarnath secondo il classico della tradizione epica induista Mahabharata. La testa era scomparsa da oltre 4mila anni.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le#039;annuncio del quasi certo ritrovamento della testa è stata fatta alle#039;agenzia di stampa indiana Ians da Shankarling Shivacharya, custode del tempio dove si venera il corpo del toro-Kedarnath nello Stato di Uttarakhand (India settentrionale) , e che attualmente si trova a Kathmandu. «Le#039;hanno cercata per 4mila anni - ha detto raggiante lo studioso - ed ora se gli accertamenti saranno positivi, vi sarà un altro luogo sacro dove rendere omaggio a Kedarnath».  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Il poema. Si tratta di uno dei testi sacri delle#039;induismo da cui il regista Peter Brook ha tratto negli anni 80 una piece teatrale ed un film, Kedarnath aveva assunto le sembianze delle#039;animale mentre era ricercato dai cinque fratelli guerrieri Pandava.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Secondo quanto raccontato nel Mahabharata, i fratelli Pandava, una volta localizzato il dio Kedarnath da cui volevano essere assolti dal «peccato» di avere ucciso i loro 100 cugini in battaglia, lo hanno tirato tanto forte per la coda da far saltare la sua testa, poi misteriosamente scomparsa. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=69348esez=HOME_SPETTACOLOessez=VETRINA style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.ilmessag gero.it/articolo .php?id=69348e sez=HOME_ SPETTACOLOe ssez=VETRINA /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3809&titolo_sotto=Archeologia, Nepal: trovata la testa del dio Toro scomparsa 4mila anni fa&ID_cat_new=99News ReikiFlash di luce ed entità sottili filmati nel campo di East Fieldhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3807&titolo_sotto=Flash di luce ed entit sottili filmati nel campo di East Field&ID_cat_new=99 - a href= http://evidenzaliena.wordpress.com/2009/08/09/flash-di-luce-ed-entita-sottili-filmati-nel-campo-di-east-field/ http://evidenzaliena.wordpress.com/2009/08/09/flash-di-luce-ed-entita-sottili-filmati-nel-campo-di-east-field/ /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3807&titolo_sotto=Flash di luce ed entit sottili filmati nel campo di East Field&ID_cat_new=99News ReikiEre glaciali e inclinazione delle#039;asse terrestrehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3808&titolo_sotto=Ere glaciali e inclinazione dell'asse terrestre&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Secondo i ricercatori, piccole variazioni dell’inclinazione dell’asse terrestre - fino a due gradi, nell’arco di centinaia di migliaia di anni – sono sufficienti a determinare le diverse ere glaciali succedutesi negli ultimi 2,5 milioni di anni, compreso il picco raggiunto circa 100.000 anni fa br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; uali sono i meccanismi che hanno governato l’alternanza di ere glaciali e periodi più caldi negli ultimi 2,5 milioni di anni? Dopo un dibattito scientifico durato decenni arriva ora uno studio che confermerebbe l’importanza delle variazioni della radiazione solare dovute a cambiamenti delle#039;inclinazione delle#039;asse della Terra. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Sull’ultimo numero della rivista “Science” un gruppo di ricercatori della Oregon State University sostiene infatti che, in base alle evidenze scientifiche, le variazioni della direzione dell’asse hanno determinato un picco nei livelli globali dei ghiacci circa 26.000 anni fa. Gli stessi ghiacci rimasero stabili per circa 7000 anni e cominciarono poi a fondersi 19.000 anni fa, portando così alla fine dell’ultima era glaciale. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; La causa principale della fusione dei ghiacci sarebbe stata perciò l’aumento della radiazione solare e non i livelli atmosferici di biossido di carbonio o delle temperature oceaniche, come alcune ricerche avevano suggerito negli ultimi anni. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Per la loro analisi, i ricercatori hanno utilizzato i dati di circa 5000 misurazioni isotopiche relative a punti in cui erano presenti coltri glaciali, riuscendo con ciò a definire, con un alto livello di accuratezza, quando cominciarono a fondere.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; I dati sono poi stati messi in relazione con i calcoli che ricostruiscono posizione dell’asse e condizioni di rotazione della Terra, causati dalle influenze gravitazionali di pianeti giganti come Giove o Saturno, fino ad alcuni milioni di anni fa. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Queste piccole variazioni dell’inclinazione dell’asse terrestre - fino a due gradi, nell’arco di centinaia di migliaia di anni – sono ritenute sufficienti a determinare le diverse ere glaciali succedutesi negli ultimi 2,5 milioni di anni, compreso il picco raggiunto circa 100.000 anni fa.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; “È stata la radiazione solare a scatenare l’inizio della fusione dei ghiacci: ora è praticamente certo”, ha spiegato Peter Clark, professore di scienze della terra dell’OSU. Vi furono anche cambiamenti nei livelli atmosferici di biossido di carbonio e della circolazione oceanica, ma ciò avvenne in seguito, amplificando solo un processo che era già in atto.” (fc) br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Ere_glaciali_e_inclinazione_dell_asse_terrestre/1339678 style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ Ere_glaciali_ e_inclinazione_ dell_asse_ terrestre/ 1339678 /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3808&titolo_sotto=Ere glaciali e inclinazione dell'asse terrestre&ID_cat_new=99News ReikiDanni da vaccinazione: Ministero della Salute condannato al risarcimento del danno esistenzialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3804&titolo_sotto=Danni da vaccinazione: Ministero della Salute condannato al risarcimento del danno esistenziale&ID_cat_new=99 - Articolo da leggere a href= javascript:window.open(e#039;http://www.altalex.com/index.php?idu=96608ecmd5=d217f11596425d90bc9d2d32d0601e9feidnot=46945e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3804&titolo_sotto=Danni da vaccinazione: Ministero della Salute condannato al risarcimento del danno esistenziale&ID_cat_new=99News ReikiIl Sole continua a dormire Ce#039;è da preoccuparsi?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3805&titolo_sotto=Il Sole continua a dormire C' da preoccuparsi?&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: e#039;times new romane#039;; table border= 0 cellpadding= 0 cellspacing= 0 tbody tr td colspan= 2 class= sezione style= font-family: tahoma; font-size: 11px; text-decoration: none; color: rgb(0, 0, 0); font-weight: bold; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; PIERO BIANUCCI /td /tr tr td img src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif height= 4 /td /tr tr td colspan= 2 class= articologirata style= font-family: Georgia, Rekha; font-size: 13px; text-decoration: none; color: rgb(64, 65, 64); margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 20px; img alt= hspace= 3 align= right vspace= 1 src= http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=49eID_file=236 Mentre voi tranquillamente vi abbronzate sulle spiagge, la superficie del Sole rimane ostinatamente priva di macchie e di ogni attività significativa. E’ stato così anche nell’ultima settimana. Si è vista solo qualche modestissima protuberanza e qualche piccola turbolenza nella cromosfera. La foto qui accanto, trasmessa il 7 agosto dalla navicella europea “Soho”, è eloquente.  br br Questa situazione dura ormai da due anni, tanto da incominciare a suscitare interrogativi scientifici e un filo di inquietudine. Il numero di agosto di “Sky e Telescope”, la rivista di astronomia più diffusa nel mondo, ha dedicato la copertina a questo insolito comportamento della nostra stella. Il titolo semina il dubbio: “Che cosa non funziona nel nostro Sole?”  br br L’attività del Sole, scoperta da Galileo poco meno di 400 anni fa, si manifesta con macchie più o meno estese sulla sua superficie (fotosfera), con protuberanze, cioè enormi zampilli di idrogeno che si innalzano sopra la fotosfera, e lancio nello spazio di particelle atomiche che viaggiano come minuscoli proiettili alla velocità di varie centinaia di chilometri al secondo. L’intensità di questi fenomeni segue un ciclo di circa undici anni.  br br Tre anni fa, quando, nel 2006, il ciclo delle macchie solari (il ventitreesimo da quando gli astronomi lo studiano) toccò il minimo, la Nasa e la National Oceanic and Atmospheric Administration riunirono gli scienziati del settore e chiesero loro di fare una previsione sul prossimo ciclo. Vennero fuori dozzine di scenari diversi ma in sostanza gli scienziati, pur concordando nel prevedere la ripresa dell’attività nell’aprile 2007, si divisero in due gruppi: quelli che annunciavano un forte picco di tempeste solari nel 2012 e quelli che pensavano a un picco moderato, sotto la media e un po’ tardivo, intorno al 2013. br br I fatti hanno smentito entrambi i partiti. Il minimo di attività solare si è prolungato fino a tutta l’estate 2009 e i segni di ripresa sono molto timidi e contraddittori. Bisogna risalire al 1913 per trovare un periodo così povero di macchie solari, con un Sole completamente “pulito” per 311 giorni su 365. Nel 2008 il Sole si è mostrato privo di macchie per 266 giorni e nel 2009, da gennaio al 20 maggio, 115 giorni sono stati totalmente senza segni di attività. Un minimo solare ha in media 485 giorni senza macchie, questa volta siamo già oltre i 650.  br br Ora gli astrofisici solari stanno aggiustando il tiro e per quello che sarà il ventiquattresimo ciclo dell’attività solare studiato scientificamente prevedono un modesto picco di attività tra il 2013 e il 2014.  br br A scoprire la periodicità delle macchie solari fu l’astronomo dilettante Heinrich Schwabe, di professione farmacista, vissuto nella prima metà dell’Ottocento. Schwabe incominciò a registrare ogni giorno le macchie solari nel 1823, notò un loro aumento nel periodo 1827-1830, un calo nel 1833 e poi un altro picco nel 1837. A questo punto, previde il nuovo massimo solare verso il 1848, e in effetti fu così. Schwabe aveva scoperto che le macchie hanno una periodicità di circa 11,1 anni. In realtà va detto che il ciclo vero è di 22 anni, periodo che corrisponde a una inversione della polarità del campo magnetico delle macchie.  br br Non bisogna pensare, però, che il Sole sia preciso come un orologio. Galileo scoprì le macchie solari nel 1610 e fu fortunato. Se avesse osservato il Sole quarant’anni dopo non le avrebbe scoperte perché l’attività si ridusse quasi a zero dal 1645 al 1715. Questo lungo periodo di bonaccia è chiamato “minimo di Maunder” dal nome dell’astronomo americano Edward W. Maunder (1851-1928) che attirò l’attenzione su questo fenomeno, ma prima di lui lo aveva già notato Gustav Spoerer. La cosa interessante è che al “minimo di Maunder” corrisponde la “piccola era glaciale”, un raffreddamento del clima globale della Terra che va dalla fine del Seicento all’inizio dell’Ottocento. In quel tempo il Tamigi gelava ad ogni inverno, tanto che sulla sua superficie ghiacciata si svolgevano le “Fiere del gelo”. C’è chi ha messo questo raffreddamento del pianeta in rapporto con il minimo solare. La connessione non è certa ma non può essere esclusa.  br br Il futuro si annuncia interessante: vedremo se per caso siamo di fronte all’inizio di un nuovo “minimo di Maunder” e se influirà sul clima, attualmente in fase di riscaldamento per l’effetto serra causato dall’uomo. Chissà che una temporanea attenuazione dell’attività solare non venga a darci una mano mentre si litiga su quali provvedimenti prendere per combattere il riscaldamento globale.  br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49eID_articolo=215eID_sezione=72esezione=Il%20Cieloe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /td /tr /tbody /table /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3805&titolo_sotto=Il Sole continua a dormire C' da preoccuparsi?&ID_cat_new=99News ReikiVideo: inventori di malattia Rai3http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3798&titolo_sotto=Video: inventori di malattia Rai3&ID_cat_new=99In Inventori di malattie, si racconta come le#039;industria farmaceutica finanziarizzata sia oggi in qualche modo costretta ad ingigantire, spesso con attente strategie di marketing della paura, nuove malattie pur di assicurare un rendimento crescente del - span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-family: verdana; font-size: 9px; white-space: pre-wrap; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/W3D-P_rA4fMehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/W3D-P_rA4fMehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object /span div font class= Apple-style-span face= verdana size= 1 span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-size: 9px; white-space: pre-wrap; br /span /font /div div font class= Apple-style-span face= verdana size= 1 span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-size: 9px; white-space: pre-wrap; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/GhhG_YW75UYehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/GhhG_YW75UYehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object br br object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/Deco6eYaqjYehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/Deco6eYaqjYehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object br br object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/Bw4j716SJp0ehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/Bw4j716SJp0ehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object br br object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/d_57ToGzZJAehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/d_57ToGzZJAehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3798&titolo_sotto=Video: inventori di malattia Rai3&ID_cat_new=99News Reiki2012 , le#039;Apocalisse secondo i Mayahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3806&titolo_sotto="2012", l'Apocalisse secondo i Maya&ID_cat_new=99CINEMA, A NOVEMBRE IL KOLOSSAL DI EMMERICH - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Su Internet è boom di siti che si occupano del 12 dicembre 2012, giorno delle#039;apocalisse nel calendario dei Maya, offrendo kit di sopravvivenza, rifugi e maschere antigas. E Hollywood non si è fatta certo attendere. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le#039;attesa per le#039;apocalisse e le catastrofi non è solo una fascinazione della new age, ma è anche un vero e proprio business. I cataclismi (come lo tsunami asiatico o le#039;uragano Katrina) vengono spesso utilizzati per le crisi economico-finanziar ie, agevolando privatizzazioni, deregulation o tagli sociali. Su tutto domina la paura della fine. Tante le date annunciate per le#039;ora X: a cominciare da quella dei Vangeli Apocrifi del 31 dicembre 999; fino al Millennium Bug del 1999 (paralisi dei computer), profetizzato da Nostradamus; passando per la fine ipotizzata nel 1975 dai Testimoni di Geova. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; E se il 13 aprile 2036 le#039;asteroide Apophis potrebbe distruggere la Terra, per il 12 dicembre 2012 già si aspetta le#039;apocalisse annunciata dal calendario dei Maya. Su Internet intanto è boom di siti che si occupano del 2012, offrendo gadget, kit di sopravvivenza, rifugi anticatastrofe, maschere antigas, filtri per rendere le#039;acqua potabile, gruppi elettrogeni e una serie infinita di libri, soprattutto americani, mirati a salvarsi nel D-Day. Hollywood non si è fatta certo attendere e anche lo star system si appresta a speculare sulle#039;evento, con le#039;atteso kolossal «2012» di Roland Emmerich, straordinario regista di film catastrofici come «Independence Day» e «The day after tomorrow». br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le#039;eco-disaster movie si ispira alla profezia Maya, secondo la quale ci furono 5 Ere cosmiche, corrispondenti ad altrettante civiltà. Le precedenti quattro Ere (Acqua, Aria, Fuoco e Terra) sarebbero terminate con immani sconvolgimenti ambientali, mentre le#039;attuale Età delle#039;Oro (la quinta), terminerà nel 2012 a causa di una inversione del campo magnetico terrestre. Dal trailer delle pellicola (in uscita il 13 novembre) emergono terremoti, onde anomale, eruzioni vulcaniche, monumenti distrutti in pochi secondi. I sopravvissuti raggiungono le montagne dei monaci tibetani, in attesa di salire sulle astronavi e lasciare il pianeta. In occasione del lancio del film, la Sony aderisce al progetto «Impatto Zero» di LifeGate, per compensare la quantità di anidride carbonica prodotta dalla distribuzione del film con la creazione di una nuova foresta in Costa Rica, pari a 21 mila 680 metri quadrati. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le#039;operazione consentirà di compensare oltre 45 mila kg di CO2 (consumata tra energia elettrica necessaria alla proiezione, riscaldamento sale, cartonati, poster e affissioni. Alle profezie dei Maya si aggiungono i timori fondati di alcuni scienziati Nasa: nel 2012 potrebbero iniziare tempeste solari geomagnetiche in grado di causare un devastante blackout. E nel frattempo a Ceglie Messapica (Brindisi) una comunità di adepti segue le indicazioni dei Maya aspettano la fine tra i trulli e innalzando il livello di coscienza galattica. br style= line-height: 1.22em; Vai alla homepage br style= line-height: 1.22em; Dina De#039;Isa br style= line-height: 1.22em; 07/08/2009 br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://iltempo.ilsole24ore.com/spettacoli/2009/08/07/1056501-2012_apocalisse_secondo_maya.shtml style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://iltempo. ilsole24ore. com/spettacoli/ 2009/08/07/ 1056501-2012_ apocalisse_ secondo_maya. shtml /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3806&titolo_sotto="2012", l'Apocalisse secondo i Maya&ID_cat_new=99News ReikiUna palla di ferro su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3803&titolo_sotto=Una palla di ferro su Marte&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; È stata trovata una meteorite su Marte delle dimensioni circa 0,6 per 0,3 metri, la più grande meteorite finora scoperta sul pianeta. Dato che risulta composta principalmente di ferro, gli astronomi sperano di scovare sulla sua superficie delle tracce di ruggine in modo avere ulteriori indizi sulla presenza di acqua sul pianeta.  br style= line-height: 1.22em; La roccia è stata individuata dal rover Opportunity sabato 18 luglio nella desolata pianura del Meridiani Planum, che si trova a 2° a sud dell’equatore e che il rover sta esplorando dal suo atterraggio avvenuto nel gennaio del 2004. br style= line-height: 1.22em; La pianura è costellata di rocce del diametro di 10-15 centimetri, quindi molto più piccole della nuova meteorite, che si suppone siano meteoriti o frammenti di un impatto che scavato il cratere Victoria la cui ampiezza supera gli 800 metri. br style= line-height: 1.22em; La roccia appena scoperta, chiamata inizialmente Heat Shield Rock e ora semplicemente Meridiani Planum, è ricoperta da uno strato di polvere; ma dove la polvere è più sottile si intravede la superficie luccicante del metallo. Il fatto che sia fatta di ferro rappresenta un aspetto particolarmente interessante: se la meteorite fosse stata a contatto con acqua avrebbe infatti della ruggine sulla superficie. La cosa è probabile se fosse caduta sul pianeta durante il primo miliardo di anni di vita di Marte, quando il Meridiani Planum era periodicamente riempito di laghi. Se invece la meteorite fosse più recente (cioè fosse precipitata entro gli ultimi 3,5 miliardi di anni) allora avrebbe incontrato acqua solo in quantità minuscole. br style= line-height: 1.22em; Dalla composizione chimica della roccia gli astronomi cercheranno anche di scoprire fatti nuovi sull’atmosfera di Marte, che oggi è molto tenue ma è stata più consistente nel passato. br style= line-height: 1.22em;   br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://oggiscienza.wordpress.com/2009/08/04/una-palla-di-ferro-su-marte/ style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://oggiscienza. wordpress. com/2009/ 08/04/una- palla-di- ferro-su- marte/ /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3803&titolo_sotto=Una palla di ferro su Marte&ID_cat_new=99News ReikiScoperto a Gerusalemme un calice che sembra il Graalhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3802&titolo_sotto=Scoperto a Gerusalemme un calice che sembra il Graal&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Deve aver pensato a Indiana Jones e le#039;Ultima Crociata, mentre scavava nella terra dura, mista a pietre, della città vecchia di Gerusalemme. Avrà probabilmente ricordato le gesta del suo collega americano, quando nel celebre film di Steven Spielberg, dopo una caccia in tutto il mondo, arriva nel tempio di Alessandretta - in realtà Petra in Giordania - e recupera il Santo Graal, il calice con cui Gesù celebrò le#039;Ultima Cena. br style= line-height: 1.22em; Shimon Gibson, archeologo di origine britannica, da tempo pensava che lì, vicino alla Porta di Sion, ci fosse qualcosa di straordinario. Nella città vecchia sono custoditi i tesori delle tre grandi religioni monoteiste, dalla Tomba di Gesù, al Muro del Pianto (che gli ebrei chiamano Kotel), fino alla moschea al-Aqsa, sacra per i musulmani. Gibson ha così riportato alla luce quello che viene descritto come un calice con une#039;iscrizione in ebraico o aramaico e risalente al I secolo dopo Cristo. br style= line-height: 1.22em; tanti interrogativi br style= line-height: 1.22em; «Le lettere sono leggibili ma il testo molto difficile da decifrare», ha spiegato le#039;archeologo britannico, secondo il quale «il calice era utilizzato nei riti di purificazione» . Le#039;emozione di fronte al reperto è stata molto forte ed è iniziata subito una corsa per cercare di comprendere quelle parole. br style= line-height: 1.22em; Gibson è convinto che «questo tipo di calice sia servito a Gesù per il lavaggio rituale delle mani prima delle#039;Ultima Cena». Quello che sorprende lo studioso delle#039;Università della Nord Carolina è il fatto che ci sia una lunga scritta, molto rara su quel tipo di reperti, e quindi potrebbe essere ricondotto alle#039;ultimo rito compiuto da Gesù, prima di essere catturato e messo a morte. Sono stati altri i reperti simili ritrovati dal team delle#039;archeologo, mai con ben dieci righe di iscrizione, come in questo caso. br style= line-height: 1.22em; Da anni Gibson scava in Israele e nei Territori occupati, tutto questo per documentare con le#039;archeologia le vicende legate alla vita di Gesù. Fra i suoi ritrovamenti, una grotta nei pressi di Gerusalemme dove Giovanni Battista avrebbe praticato i primi rituali del suo nuovo credo. Ma è sugli ultimi momenti del Cristo che si sono poi concentrate le sue ricerche, quei giorni dai quali sono scaturiti leggende e miti nelle#039;arco di duemila anni. E lo studioso ha scritto di recente anche un libro: “The Final Days of Jesus -- The Archaeological Evidence (Gli ultimi giorni di Gesù – La prova archeologica) . br style= line-height: 1.22em; Questo calice usato per il lavaggio delle mani non può che riportare alla memoria quello mitico, con cui Gesù beve nel corso delle#039;Ultima Cena e in cui Giuseppe de#039;Arimatea raccoglie il sangue del Redentore sulla croce. Nella ricerca vera o presunta del Graal si sono cimentati per secoli letterati, studiosi, romanzieri dalla fama discutibile, registi, avventurieri e anche dittatori. Qualcuno credeva che, grazie ad esso, si potesse aggiungere la forza derivata dalla divinità alla propria: come il capo delle Ss, Heinrich Himmler, e le#039;ideologo del nazismo Alfred Rosenberg, che hanno trovato in Adolf Hitler une#039;altra mente folle, pronta a seguirli in una caccia attraverso chiese e monasteri. Per fortuna non le#039;hanno trovato mai. Come si è scoperto di recente, il Terzo Reich era già pronto ad esporne uno finto, nel caso in cui avesse vinto la guerra. br style= line-height: 1.22em; Qualcun altro ha invece ipotizzato, fra realtà e finzione, che non si trattava di un calice ma addirittura della discendenza di Gesù, che avrebbe dato inizio, unendosi alla Maddalena, alla dinastia dei re di Francia. Il tutto viene riassunto nel criticatissimo Codice Da Vinci, romanzo di Dan Brown, che ha comunque preso a piene mani da altri testi le sue teorie da bestseller. E la Chiesa, invece, che cosa risponde a tutti questi miti, leggende, teorie, fin troppo originali? Ebbene, il Vaticano non ha dubbi, sa benissimo dove si trova. Anzi, ce le#039;hanno loro. br style= line-height: 1.22em; Il Papa br style= line-height: 1.22em; È conservato nella cattedrale di Valencia da tempo immemorabile, è stato utilizzato da Benedetto XVI durante il rito conclusivo del quinto incontro mondiale delle famiglie, nel luglio 2006. Giovanni Paolo II, quando andò in Spagna, lo tenne con venerazione tra le proprie mani e lo baciò due volte. Il calice venerato a Valencia è stato oggetto di un accuratissimo studio storico-scientifico . La conclusione fu che la coppa superiore «è una pietra proveniente da una bottega del Medio Oriente, ed è delle#039;epoca di Gesù». Di agata cornalina, di colore rosso intenso, è la parte più antica, quella che sarebbe stata toccata dalle mani del Salvatore. Sulla base, di epoca più tarda, sono incise queste parole arabe: «Per colui che brilla». br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.libero-news.it/articles/view/562557 style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.libero- news.it/articles /view/562557 /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3802&titolo_sotto=Scoperto a Gerusalemme un calice che sembra il Graal&ID_cat_new=99News ReikiAcqua, solo a -140 °C solidifica del tuttohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3801&titolo_sotto=Acqua, solo a -140 C solidifica del tutto&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_luglio_30/acqua_solidifica_gasperetti_47304d26-7d1c-11de-898a-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3801&titolo_sotto=Acqua, solo a -140 C solidifica del tutto&ID_cat_new=99News ReikiSpunta le#039;ombra dei Templari dietro il mistero della Sindonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3800&titolo_sotto=Spunta l'ombra dei Templari dietro il mistero della Sindone &ID_cat_new=99Ipotesi studiosi, forse le#039;Ordine venerava il Mandylion di Edessa - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Roma - I Templari, le#039;ordine religioso-militare piue#039; potente del Medioevo, probabilmente per un certo periodo custodirono la Sindone oggi br style= line-height: 1.22em; conservata a Torino. Dopo le#039;importante libro di Barbara Frale, e#039;I br style= line-height: 1.22em; Templari e la Sindone di Cristoe#039; (Il Mulino), il nuovo numero della br style= line-height: 1.22em; rivista e#039;Storia in Retee#039; (luglio-agosto) diretta da Fabio Andriola si occupa di come ee#039; arrivata la Sindone in Europa e br style= line-height: 1.22em; soprattutto del ruolo giocato dai Cavalieri del Tempio in questa br style= line-height: 1.22em; vicenda. Lo fa tenendo conto del legame fra il e#039;Demone Barbutoe#039; br style= line-height: 1.22em; chiamato Baphometto, le#039;effigie che in segreto i templari avrebbero br style= line-height: 1.22em; venerato, e il Sacro Lino che pochi anni dopo il loro rogo comparve a br style= line-height: 1.22em; Lirey. Un articolo a firma di Massimo Centini, e#039;I Templari distrutti br style= line-height: 1.22em; per la Sindonee#039;, dalle pagine della rivista spiega infatti che i br style= line-height: 1.22em; Templari forse veneravano in segreto il Mandylion di Edessa, che dopo br style= line-height: 1.22em; il 1300 sarae#039; chiamato e#039;Sindonee#039;. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Nella primavera 2010 sarae#039; nuovamente possibile vederla dal vivo. Ma br style= line-height: 1.22em; per secoli il e#039;Sacro linoe#039; non era accessibile che a pochissime br style= line-height: 1.22em; persone. La Sindone, spiega e#039;Storia in Retee#039; ee#039; storicamente br style= line-height: 1.22em; e#039;monitorabilee#039; a Lirey in Francia a partire dal 1353-e#039;56: in quel breve br style= line-height: 1.22em; periodo sappiamo che la reliquia era di proprietae#039; della famiglia br style= line-height: 1.22em; francese de Charny; fu un membro di questa nobile famiglia, Margherita br style= line-height: 1.22em; de Charny, che la cedette ai Savoia. Prima di allora abbiamo tutta una br style= line-height: 1.22em; serie di tracce ed indizi che collocano la Sindone in varie localitae#039; br style= line-height: 1.22em; tra loro prive di apparenti legami. Un cavaliere crociato, Robert de br style= line-height: 1.22em; Clary, presente alla presa di Costantinopoli, nel 1204, scrisse nelle br style= line-height: 1.22em; sue memorie (e#039;Prologues de Costantinoblee#039; ) di aver visto la Sindone br style= line-height: 1.22em; nella chiesa di Santa Maria di Blacherne. Dopo il sacco di br style= line-height: 1.22em; Costantinopoli non si ebbe piue#039; alcuna notizia della Sindone in quella br style= line-height: 1.22em; cittae#039;.Ee#039; stato ipotizzato che a portare la Sindone in Europa abbiano br style= line-height: 1.22em; contribuito i Cavalieri Templari: infatti ee#039; tesi abbastanza diffusa, br style= line-height: 1.22em; anche se non confermabile, che insieme al gran maestro templare Jacques br style= line-height: 1.22em; de Molay, nel 1314 a Parigi fu bruciato anche Goffredo di Charny br style= line-height: 1.22em; (Charnay), governatore di Normandia. Forse un antenato della famiglia br style= line-height: 1.22em; di Lirey che possedeva la Sindone. Altra famiglia con presunti br style= line-height: 1.22em; esponenti Templari era quella dei de La Roche: si dice che uno di essi, br style= line-height: 1.22em; Ottone de La Roche, avrebbe prelevato la Sindone a Costantinopoli per br style= line-height: 1.22em; inviarla in Europa. Vi ee#039; chi sostiene un legame di parentela tra Goffredo di Charny br style= line-height: 1.22em; templare, arso nel 1314 a Parigi, e la famiglia omonima che risulterae#039; br style= line-height: 1.22em; essere in possesso della Sindone a Lirey. Le#039;aspetto piue#039; singolare br style= line-height: 1.22em; della questione ee#039; relativo al presunto idolo barbuto, che si diceva br style= line-height: 1.22em; fosse adorato dai Templari con devozione feticistica. Queste#039;idolo era br style= line-height: 1.22em; conosciuto come Baphomettoe#039;, ma non abbiamo fonti certe sul suo aspetto br style= line-height: 1.22em; effettivo. Da un punto di vista etimologico ee#039; stato interpretato come br style= line-height: 1.22em; una corruzione di Maometto, ma si tratta comunque di illazioni non br style= line-height: 1.22em; supportate da un fondamento storico. Ebbene, si suggerisce la br style= line-height: 1.22em; possibilitae#039; che il mitico Baphometto in realtae#039; fosse une#039;effigie di br style= line-height: 1.22em; Cristo, probabilmente il Mandylion, ovvero la Sindone ripiegata. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/Altro/?id=3.0.3596383704 style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.adnkrono s.com/IGN/ Altro/?id= 3.0.3596383704 /a br style= line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3800&titolo_sotto=Spunta l'ombra dei Templari dietro il mistero della Sindone &ID_cat_new=99News ReikiBUSH NASCOSE PROVE SCIOGLIMENTO GHIACCI, LE FOTO SEGRETEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3799&titolo_sotto=BUSH NASCOSE PROVE SCIOGLIMENTO GHIACCI, LE FOTO SEGRETE &ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (AGI) - Washington, 27 lug. - George W. Bush aveva le foto fotografiche del surriscaldamento climatico, ma le tenne Nascoste. Solo ora, con la nuova amministrazione alla Casa Bianca, le impressionanti immagini -toto dei satelliti spia Usa, che documentano i ghiacci delle calotte polari che in estate si sciolgono, sono state declassificate . Barack Obama sta infatti tentando di convincere il Congresso e le#039;opinione pubblica statunitense ad agire per fermare la potenziale catastrofe innescata dal cambiamento climatico causato dai crescenti livelli di diossido di carbonio nelle#039;atmosfera. Una serie di immagini particolarmente impressionanti -selezionate tra le 1.000 foto rese pubbliche- riguardano il porto di Barrow, in Alaska. Una, scattata nel luglio 2006, mostra chiaramente il ghiaccio che ancora si annida vicino alla riva; mentre une#039;altra, scattata nel luglio delle#039;anno seguente, mostra le acque costiere completamente prive di ghiacci. br style= line-height: 1.22em; Le#039;innalzamento delle temperatura, che porta al disgelo e mette in pericolo le specie animali, ee#039; da tempo motivo di preoccupazione per gli scienziati e gli ambientalisti. Ma adesso il timore ee#039; che vengano anche a mancare i fondi per seguire il cambiamento climatico. La scorsa settimana, il capo del National Oceanic and Atmospheric Administration, la professoressa Jane Lubchenco, ha messo in guardia dal rischio che la raccolta dei dati -cruciale per fare previsioni sui futuri cambiamenti climatici - sia fortemente a rischio perchee#039; la flotta dei satelliti statunitensi, tutti un poe#039; datati, non ee#039; stata sostituita. Tra le#039;altro, a febbraio, un satellite della Nasa che portava strumenti per realizzare la prima mappa delle emissioni di e#039;gas serrae#039; prodotti dalla terra si ee#039; schiantato al suolo, tre minuti dopo il decollo. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200907271856-pol-rom1116-bush_nascose_prove_scioglimento_ghiacci_le_foto_segrete style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.agi. it/ultime- notizie-page/ 200907271856- pol-rom1116- bush_nascose_ prove_scioglimen to_ghiacci_ le_foto_segrete /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3799&titolo_sotto=BUSH NASCOSE PROVE SCIOGLIMENTO GHIACCI, LE FOTO SEGRETE &ID_cat_new=99News ReikiPIRAMIDE IN CAIAZZO IN ASSE CON LA CINTURA DI ORIONE - LA STELLA SIRIOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3794&titolo_sotto=PIRAMIDE IN CAIAZZO IN ASSE CON LA CINTURA DI ORIONE - LA STELLA SIRIO&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://piramidiinitalia.myblog.it/archive/2009/07/25/piramide-in-caiazzo-in-asse-con-la-cintura-di-orione-la-stel.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3794&titolo_sotto=PIRAMIDE IN CAIAZZO IN ASSE CON LA CINTURA DI ORIONE - LA STELLA SIRIO&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SCOPERTO A LARGO CADICE ANTICO PORTO TRAFALGARhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3796&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTO A LARGO CADICE ANTICO PORTO TRAFALGAR&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Verdana; font-size: 12px; (di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID - Ee#039; a 50 metri sotto la superficie marina ed ee#039; in parte sepolto sotto quella terrestre, a 15 metri di profonditae#039;, le#039;antico porto di Trafalgar, localizzato sulla costa di Cadice dalle#039;archeologo spagnolo Joaquim Casellas. e#039;e#039;Si tratta di uno dei maggiori ritrovamenti archeologici fatti finora in Spagnae#039;e#039;, assicura il ricercatore iberico, lo stesso che ha scoperto in passato con Zahi Hawass alcune delle nuove sale nelle piramidi di Cheope a Giza. E che, anche nelle ricerche in Andalusia, ha impiegato il metodo di rilevamento basato su segnali radar rilevati per via aerea. I resti del porto di Trafalgar individuati assieme a numerosi reperti archeologici - nelle#039;area delle#039;omonimo capo di fronte a cui si combattee#039; nel 1805 la storica battaglia navale in cui si infranse il sogno di Napoleone di assoggettare le#039;Inghilterra - sono precedenti alle#039;epoca romana, secondo quanto spiegato dallo stesso Casellas ai media, e potrebbero risalire alle#039;epoca dei Fenici e a quelle successive. Il giacimento ha e#039;e#039;une#039;estensione di 15 km per 3 di larghezza - secondo le#039;archeologo - con la parte sommersa a 50 metri di profonditae#039; e quella terrestre a 15 metri sotto la superficiee#039;e#039;. Grazie ai rilevamenti radar, Castellas ee#039; in grado di affermare che e#039;e#039;il porto ee#039; circondato da una muraglia di 30 metri di altezzae#039;e#039;, con e#039;e#039;uno schema architettonico geometrico di grandi dimensioni e un disegno simile a quello riscontrato nelle rovine di Ampuriase#039;e#039;, la cittae#039; greco-romana della regione catalana delle#039;Alto Ampurdan, a Gerona. In ogni caso, secondo il ricercatore, sul porto sarebbero state innalzate varie edificazioni in epoche successive. Dato che le immersioni nella zona sono vietate, trattandosi di une#039;area protetta da vincoli naturali e paesaggistici, per i suoi rilevamenti Castellas ha impiegato un radar, montato su mezzi aerei, capace di captare indizi di urbanizzazioni a 400 metri di profonditae#039;, e e#039;e#039;progettato per passare al setaccio grandi estensionie#039;e#039;. Il risultato delle riprese aeree sono stati sovrapposti alle Google map della costa gaditana esistenti: e#039;e#039;Evidenziano - spiega le#039;archeologo - che le#039;antico porto ee#039; di colore rosso, nelle#039;area in cui gli storici individuavano il porto di Trafalgar, che si differenzia ed ee#039; indipendente dalle#039;ambiente circostante, di colore verde e affollata da resti di relitti e reperti archologicie#039;e#039;. Il metodo impiegato, secondo Castellas, e#039;e#039;consente di avere una prospettiva molto piue#039; ampia e dettagliata e di localizzare rapidamente giacimenti di grande valore archeologico, abbattendo i costi delle spedizioni, che sono la parte piue#039; complicata e cara delle ricerchee#039;e#039;. Le#039;interesse in Spagna per le#039;archeologia marina ee#039; stato risvegliato negli ultimi anni anche dal ritrovamento nel 2007 del e#039;tesoro dei marie#039;, dobloni de#039;oro e de#039;argento per mezzo miliardo di dollari, da parte delle#039;impresa di cacciatesori nordamericana Odyssey. Ma, nel caso delle#039;antico porto di Trafalgar, osserva Castellas, non si tratta di recuperare vecchi relitti o forzieri sommersi. e#039;e#039;Per portare alla luce alcuni dei tesori delle antiche civiltae#039; - spiega - sono necessari investimenti possibili solo se esiste un reale interesse politico nelle#039;archeologiae#039;e#039;. (ANSAmed). /span div font class= Apple-style-span face= Verdana size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 12px; br /span /font /div div font class= Apple-style-span face= Verdana size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 12px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ansamed.info/it/top/MI13.WAM40227.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3796&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTO A LARGO CADICE ANTICO PORTO TRAFALGAR&ID_cat_new=99News ReikiAllerta della D.ssa Rima Laibow sulle Vaccinazioni contro la Suinahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3791&titolo_sotto=Allerta della D.ssa Rima Laibow sulle Vaccinazioni contro la Suina&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; white-space: pre; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/lblj4YTcLzsehl=itefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/lblj4YTcLzsehl=itefs=1ecolor1=0x5d1719ecolor2=0xcd311beborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3791&titolo_sotto=Allerta della D.ssa Rima Laibow sulle Vaccinazioni contro la Suina&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: TROIA ESCE DAL MITOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3793&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: TROIA ESCE DAL MITO&ID_cat_new=99A Salamina emerge monumento funebre a Aiace, eroe omerico - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (ANSA) - ATENE, 24 LUG - Sulle#039;isola di Salamina un monumento funebre dedicato a Aiace.Se fosse vero,confermebbe la storicitae#039; della Guerra di Troia cantata da Omero. Per ora ee#039; solo une#039;ipotesi di lavoro degli archeologi greci, ma se al termine degli scavi venisse riconosciuto come cenotafio di Aiace, cioe#039; avrae#039; conseguenze enormi. Il fatto che gli abitanti di Salamina gli avessero dedicato un monumento funebre vuoto dimostrerebbe che quanto tramandato nelle#039;Iliade ee#039; vero: Aiace lottoe#039; e morie#039; a Troia, dove fu sepolto. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cultura/news/2009-07-24_124365913.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cultura/news/2009-07-24124365913. html /a br style= line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3793&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: TROIA ESCE DAL MITO&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: GRUPPO BLOCCHI LAPIDEI IN MARE DI SQUILLACEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3797&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: GRUPPO BLOCCHI LAPIDEI IN MARE DI SQUILLACE&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (AGI) - Squillace (Catanzaro), 24 lug. - Scoperta archeologica a Squillace, nel Catanzarese, a pochi metri dalla battigia, dove un sub occasionale, le#039;architetto Alessandro Ciliberto, ha rinvenuto e individuato, qualche giorno fa, la presenza di un gruppo di blocchi lapidei in mare, che fanno pensare ad una antichissima cittae#039; sepolta al di sotto dei fondali marini. br style= line-height: 1.22em; Secondo le#039;occasionale archeologo subacqueo - che ha comunicati il rinvenimento con una lettera ufficiale alla Soprintendenza per i beni archeologici di Reggio Calabria e ad altre autoritae#039; - la scoperta ee#039; avvenuta durate una comune immersione in mare, ad una distanza di circa 15 metri dalla battigia e ad una profonditae#039; di circa 3-4 metri . Lo stesso architetto Ciliberto precisa che a spiccare dal fondale sabbioso in posizione distesa, ee#039; una forma di circa 2 metri di lunghezza e 0,50 do larghezza di colore scuro, che dalle#039;apparenza sembrerebbe un manufatto con superficie non ben definita. Continuando a perlustrare la zona, a pochi metri di distanza da] primo rinvenimento, emerge un basamento di colore bianco , alto circa 0,50 metri poggiato su 4 tori. Ancora piue#039; in lae#039;, un paio di blocchi , le#039;uno rettangolare di modeste dimensioni, 0,20 x 0,40 metri circa, le#039;altro di forma indefinita . br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200907241430-spe-rom1053-archeologia_gruppo_blocchi_lapidei_in_mare_di_squillace style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200907241430-spe-rom1053- archeologiagruppoblocchilapideiinmaredisquillace /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3797&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: GRUPPO BLOCCHI LAPIDEI IN MARE DI SQUILLACE&ID_cat_new=99News ReikiDavid Icke Vaccino contro l influenza suina non fatelohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3792&titolo_sotto=David Icke Vaccino contro l influenza suina non fatelo&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; white-space: pre; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/1q-ZYGjeSrwehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/1q-ZYGjeSrwehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3792&titolo_sotto=David Icke Vaccino contro l influenza suina non fatelo&ID_cat_new=99News ReikiUfficiale della Marina della Russia dichiara : gli UFO esistono e prediligono l’acquahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3795&titolo_sotto=Ufficiale della Marina della Russia dichiara : gli UFO esistono e prediligono lacqua&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; La “Russian Navy” ha declassificato relazioni di incontri con UFOs (Unidentified Flying Objects), la cui tecnologia supera quello che l’umanità ha mai costruito, riporta il quotidiano online “Svobodnaya Pressa”. Le registrazioni risalgono al periodo in cui uno speciale gruppo della Marina ha collezionato rapporti di incidenti inesplicati, consegnati da sottomarini e navi militari. Il gruppo fu diretto dal vice-comandante della Marina, Ammiraglio Nikolay Smirnov, nonchè numerosi documenti rivelano casi di possibili incontri con UFOs, afferma il sito web. Vladimir Azhazha, ex ufficiale della Marina e famoso ricercatore UFO afferma che il materiale divulgato è di grande valore. “Il 50% degli incontri con gli UFOs è connesso con gli oceani. Quindici per cento in più con i laghi. Quindi gli UFOs tendono a mantenere l’acqua.” Ha riferito. In un occasione un sottomarino nucleare, che era in missione di combattimento nell’Oceano Pacifico, br style= line-height: 1.22em; rilevò sei oggetti sconosciuti. Dopo che l’equipaggio non riuscì a liberarsi degli inseguitori, il comandante ha ordinato di uscire in superficie. Dopo di chè videro gli oggetti uscire dall’acqua e sparire via. Molti eventi misteriosi avvennero nella regione del Triangolo delle Bermuda, ricorda il comandante dei sottomarini in pensione, Ammiraglio Yury Beketov. Strumenti malfunzionanti senza nessun apparente motivo oppure rilevazione di forti interferenze. L’ufficiale della Marina russa in pensione afferma che potrebbe essere stata una deliberata interruzione causata dagli UFOs. “In varie occasioni gli strumenti rilevarono oggetti che si muovevano a incredibile velocità. Il calcoli hanno dimostrato una velocità di circa 230 nodi, 400 km/h. Accelerare in questa maniera è una sfida anche in superficie. Ma la resistenza nell’acqua è molto più elevata. E’ come se gli oggetti sfidassero le leggi della fisica. C’è una sola spiegazione: br style= line-height: 1.22em; questi oggetti sono materiali e costruiti, molto superiori rispetto ai nostri, costruiti da una antica civiltà, aliena o di altri mondi, nascosti dai nostri occhi in acque profonde“. Il veterano dell’Intelligence della Marina russa, 1° Capitano, Igor Barklay afferma che: “gli UFOs oceanici appaiono dove ci sono concentrazioni di flotte NATO. Vicino Bahamas, Bermuda, Portorico. Sono più spesso visti nella parte più profonda dell’Oceano Atlantico, nella parte meridionale del Triangolo delle Bermuda e anche nel Mar dei Caraibi. Secondo alcuni esperti nella zona di Portorico esisterebbe una base UFO sottomarina“. Un altro posto dove la gente vede molti UFOs è nei pressi del lago Baikal, in Russia, il più profondo lago di acqua dolce al mondo. Marinai hanno continuamente visto nella profondità luci, simili a proiettori, lampeggianti come un “lampo” di saldatura elettrica. Oppure dischi o cilindri argenti e luminosi, che emanavano raggi br style= line-height: 1.22em; di luce nell’acqua. In un caso, nel 1982. un gruppo di sommozzatori militari, notano nelle profondità del lago Baikal un gruppo di creature umanoidi, vestite in abiti argentei. L’incontro ravvicinato avvenne ad una profondità di circa 50 metri e i sub hanno cercato di prendere gli alieni. Tre dei sette uomini morirono, mentre altri quattro furono gravemente feriti. /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://blog-pigreco.blogspot.com/2009/07/ufficiale-della-marina-della-russia.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; http://blog- pigreco.blogspot .com/2009/ 07/ufficiale- della-marina- della-russia. html /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3795&titolo_sotto=Ufficiale della Marina della Russia dichiara : gli UFO esistono e prediligono lacqua&ID_cat_new=99News ReikiOMICIDIO DI MASSA ?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3790&titolo_sotto=OMICIDIO DI MASSA ?&ID_cat_new=99 - DI BARBARA MILTON br br i naturalnews.com/ /i br br br br i Una giornalista accusa l’OMS e l’ONU di bioterrorismo e dell’intento di provocare un massacro /i br br br Con l’avvicinarsi della data prevista per la distribuzione del vaccino br anti virus influenzale pandemico A/H1N1 della Baxter, una giornalista br investigativa austriaca avvisa il mondo che sta per essere commesso il br più grande crimine della storia dell’umanità. Jane Burgermeister ha br recentemente sporto denuncia presso l’FBI contro l’Organizzazione br Mondiale della Sanità (OMS), le Nazioni Unite (ONU) e molti dei br funzionari di più alto rango di governi e società in merito al br bioterrorismo e ai tentativi di provocare massacri. Ha inoltre br preparato un’ingiunzione contro l’obbligo di vaccinazione, che è stata br presentata in America. Queste azioni seguono le accuse che ha lei br stessa presentato lo scorso aprile contro la Baxter AG e l’austriaca br Avir Green Hills Biotechnology per aver prodotto un vaccino contaminato br contro l’influenza aviaria, sostenendo che sia stata un’azione br intenzionale per causare una pandemia e trarne profitto. br br br b Riassunto delle accuse e allegazioni presentate all’FBI in Austria il 10 giugno 2009 /b br br br Nelle sue accuse la Burgermeister presenta prove di atti di br bioterrorismo, ossia in violazione della legge degli USA, da parte di br un gruppo operante all’interno degli USA secondo le direttive di br banchieri internazionali che controllano la Federal Reserve, come pure br l’OMS, l’ONU e la NATO. Tale bioterrorismo è finalizzato a provocare un br genocidio di massa contro la popolazione statunitense mediante l’uso br del virus della pandemia influenzale geneticamente ingegnerizzato con br l’intento di causare la morte. Questo gruppo si è impossessato di alti br uffici governativi negli USA. In modo specifico vengono portate le br prove che gli imputati come Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, br David Tabarro, coordinatore ONU per l’influenza umana e aviaria, br Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, Kathleen Sibelius, br segretario alla salute e ai servizi sociali, Janet Napolitano, br segretario del dipartimento di sicurezza nazionale, David de Rotschild, br banchiere, David Rockefeller, banchiere, George Soros, banchiere, br Werner Faymann, cancelliere austriaco, e Alois Stoger, ministro della br sanità austriaco, ed altri fanno parte di questo gruppo criminale br internazionale che ha sviluppato, prodotto, accumulato ed utilizzato br armi biologiche per eliminare la popolazione degli USA e di altri paesi br per motivi economici e politici. br br br I capi d’accusa sostengono che questi imputati abbiano cospirato tra br loro e con altri per ideare e finanziare, nonché partecipare alla fase br finale dell’attuazione di un programma internazionale segreto di armi br biologiche, che avrebbe coinvolto le società farmaceutiche Baxter e br Novartis. Hanno fatto questo bioingegnerizzando e poi distribuendo br agenti biologici letali, specificamente il virus dell’influenza br “aviaria” e il “virus dell’influenza suina” per avere il pretesto di br attuare un programma di vaccinazione obbligatoria di massa che sarebbe br stato il mezzo per poter somministrare un agente biologico tossico per br provocare la morte e altre lesioni alla popolazione degli Stati Uniti. br Quest’azione è in diretta violazione del Biological Weapons br Anti-terrorism Act. br br br Le accuse mosse dalla Burgermeister comprendono le prove che la Baxter br AG, la sussidiaria austriaca della Baxter International, ha br deliberatamente fatto uscire 72 chili di virus vivo dell’influenza br aviaria, fornito dall’OMS durante l’inverno del 2009 a 16 laboratori in br quattro paesi. Sostiene che ciò offra una chiara prova che le società br farmaceutiche e le stesse agenzie governative internazionali sono br attivamente impegnate nella produzione, nello sviluppo, nella br fabbricazione e nella distribuzione di agenti biologici classificati br come le più letali armi biologiche sulla terra al fine di provocare una br pandemia e causare una strage. br br br Nei capi d’accusa di aprile, ha notato che il laboratorio della Baxter br in Austria, uno dei presunti laboratori di biosicurezza più sicuri al br mondo, non ha rispettato le norme più basilari ed essenziali per la br conservazione dei 72 chili della sostanza patogena classificata come br arma biologica in modo sicuro separandola da tutte le altre sostanze br secondo le rigorose regolamentazioni del livello di biosicurezza, ma ha br lasciato che venisse mischiata con il virus dell’influenza comune e br l’ha inviata dai suoi stabilimenti di Orth nel Donau. br br br A febbraio quando un membro dello staff al BioTest nella Repubblica br Ceca ha testato su dei furetti il materiale destinato ai vaccini br candidati, i furetti sono morti. Questo incidente non è stato seguito br da alcuna investigazione da parte dell’OMS, né dell’UE o delle autorità br sanitarie austriache. Non c’è stata alcuna indagine sul contenuto del br materiale virale, e non vi è alcun dato sulla sequenza genetica del br virus messo in circolazione. br br br In risposta alle domande del parlamento il 20 maggio Alois Stoger, br ministro della sanità austriaco ha rivelato che l’incidente non era br stato trattato come un errore di biosicurezza, come avrebbe dovuto br essere, ma come un’infrazione del codice veterinario. È stato mandato br un medico veterinario al laboratorio per una breve ispezione. br br br Il dossier della Burgermeister rivela che la messa in circolazione del br virus sarebbe stata un passo essenziale per provocare una pandemia che br avrebbe permesso all’OMS di dichiarare una pandemia di livello 6. br Elenca le leggi e i decreti che avrebbero permesso all’ONU e all’OMS di br prendere il controllo degli Stati Uniti nel caso di una pandemia. br Sarebbero inoltre entrate in vigore leggi che richiedono di osservare br l’obbligo di vaccinazione negli Stati Uniti in condizioni di pandemia br dichiarata. br br br La Burgermeister sostiene che l’intera questione della pandemia di br “influenza suina” si poggia su un’enorme menzogna e che non esista br virus in natura che rappresenti una minaccia per la popolazione. Porta br le prove che inducono a credere che sia l’influenza aviaria che br l’influenza suina siano state in effetti bioingegnerizzate in br laboratorio usando i finanziamenti forniti dall’OMS e da altre agenzie br governative, insieme ad altri. Questa “influenza suina” è un ibrido in br parte dell’influenza suina, in parte dell’influenza umana e in parte br dell’influenza aviaria, una cosa che può solo venire da un laboratorio br secondo molti esperti. br br L’asserzione dell’OMS che l’“influenza suina” si sta diffondendo e che br deve essere dichiarata la pandemia ignora le cause fondamentali. I br virus che sono stati messi in circolazione sono stati creati e messi in br circolazione con l’aiuto dell’OMS, e l’OMS è enormemente responsabile br della pandemia in primis. In aggiunta i sintomi della presunta br “influenza suina” sono indistinguibili da quelli della comune influenza br e del raffreddore. L’“influenza suina” non provoca la morte più spesso br di quanto faccia la comune influenza. br br br [La Burgermeister] nota che i dati relativi ai decessi registrati per br l’“influenza suina” non sono coerenti e che non c’è chiarezza in merito br a come è stato documentato il numero dei “decessi”. br br br Non c’è potenziale per una pandemia a meno che non vengano effettuate br vaccinazioni in massa per usare l’influenza come un’arma con il br pretesto di proteggere la popolazione. Esistono motivi ragionevoli per br credere che i vaccini obbligatori saranno contaminati deliberatamente br con malattie che sono progettate specificamente per provocare la morte. br br br Viene fatto riferimento ad un vaccino approvato della Novartis contro br l’influenza aviaria che ha ucciso 21 persone senza tetto in Polonia br durante l’estate del 2008 e che aveva come “misura primaria di outcome” br un “tasso di eventi avverso”, rientrando pertanto nella definizione di br arma biologica dello stesso governo statunitense (un agente biologico br progettato per causare un tasso di eventi avversi, ossia morte o br lesioni gravi) con un delivery system[1] (iniezione). [la br Burgermeister] sostiene che il medesimo complesso di società br farmaceutiche internazionali e di agenzie governative internazionali br che hanno sviluppato e messo in circolazione il materiale della br pandemia abbia tratto profitto dall’aver causato la pandemia mediante br contratti per la fornitura dei vaccini. I media controllati dal gruppo br che sta ingegnerizzando l’intero ordine del giorno dell’ “influenza br suina” sta diffondendo notizie false per convincere la popolazione br degli Stati Uniti a sottoporsi alle pericolose vaccinazioni. br br br I cittadini degli USA subiranno danni e lesioni sostanziali ed br irreparabili se verranno obbligati a sottoporsi a questa vaccinazione br [di efficacia] non provata senza il loro consenso secondo il Model br State Emergency Health Powers Act, il Natonal Emergency Act, la br National Security Presidential Directive/NSPD 51, la Homeland Security br Presidential Directive/HSPD-20, e l’International Partnership on Avian br and Pandemic Influenza. br br br La Burgermeister accusa coloro che sono menzionati nelle sue br allegazioni di aver attuato e/o accelerato a partire dal 2008 negli USA br l’implementazione di leggi e regolamentazioni ideate per togliere ai br cittadini statunitensi i loro legittimi diritti costituzionali di br rifiutare un’iniezione. Queste persone hanno creato disposizioni o br hanno lasciato in essere disposizioni tali da rendere criminale il br rifiuto di un’iniezione contro i virus pandemici. Hanno imposto altre br sanzioni eccessive e crudeli come l’imprigionamento e/o la quarantena br nei campi FEMA impedendo al tempo stesso ai cittadini americani di br presentare domanda di risarcimento per lesioni o morte causati dalle br iniezioni forzate. Questo viola le leggi che disciplinano la corruzione br federale e l’abuso di ufficio, come pure [quelle] della costituzione e br della Bill of Rights. Attraverso queste azioni, gli accusati citati br hanno gettato le basi di un genocidio di massa. br br br Usando l’ “influenza suina” come pretesto, gli accusati hanno br prepianificato la strage della popolazione statunitense per mezzo della br vaccinazione forzata. Hanno installato una rete estesa di campi di br concentrazione FEMA nonché identificato siti per tumulazioni di massa, br e sono stati coinvolti nell’ideazione e nell’attuazione di uno schema br per consegnare il potere in tutta America ad un sindacato criminale br internazionale che usa l’ONU e l’OMS come una facciata per coprire le br attività criminali organizzate influenzate da un racket illegale, in br violazione alle leggi che disciplinano il tradimento. br br br [La Burgermeister] accusa il complesso di società farmaceutiche di cui br fanno parte la Baxter, la Novartis e la Sanofi Aventis di essere br coinvolto in un programma di armi biologiche basato all’estero con un br duplice scopo, finanziato dal predetto sindacato criminale e progettato br per attuare stragi di massa e ridurre la popolazione mondiale di oltre br 5 bilioni nei prossimi dieci anni. Il loro piano è di spargere il br terrore per giustificare l’atto di obbligare la gente a rinunciare ai br propri diritti, e per costringerla a quarantene di massa nei campi br FEMA. Le case, le società e le fattorie, le terre di quelli che br venissero uccisi saranno nelle mani di questo sindacato. br br br Eliminando la popolazione del Nordamerica, l’elite internazionale avrà br accesso alle risorse naturali della regione quali l’acqua e le terre br con giacimenti di petrolio non sviluppate. Ed eliminando gli USA e la br loro costituzione democratica includendoli in un’unione nordamericana, br il gruppo criminale internazionale avrà il controllo totale del br Nordamerica. br br br b I punti salienti del dossier completo /b br br Il dossier br completo dell’azione del 10 giugno è un documento di 69 pagine che br porta le prove per corroborare tutte le accuse. Queste comprendono: br br br un insieme di fatti che delineano linee temporali e fatti che br stabiliscono la “causa probabile”[2] , definizioni e ruoli dell’ONU e br dell’OMS, e la storia e gli incidenti dal momento dello scoppio dell’ br “influenza suina” nell’aprile del 2009. br br br Le prove che i vaccini per l’ “influenza suina” sono definiti come armi br biologiche dalle agenzie governative e nelle regolamentazioni che br classificano e limitano le vaccinazioni, e la paura dei paesi esteri br che i vaccini contro l’ “influenza suina” saranno usati per la guerra br biologica. br br br Le prove scientifiche che il virus dell’ “influenza suina” è stato br bioingegnerizzao in modo da sembrare come il virus influenzale spagnolo br del 1918, con citazioni tratte da Swine Flu 2009 is Weaponized 1918 br Spanish Flu di A. True Ott, Ph.D., N.D., e da una relazione della br rivista Science Magazine di Dr. Jeffrey Taubenberger et. Al. br br br br La sequenza del genoma dell’ “influenza suina”. br br br Le prove della deliberata messa in circolazione del virus dell’ “influenza suina” in Messico. br br br Le prove del coinvolgimento del presidente Obama che descrivono il suo br viaggio in Messico che ha coinciso con il recente scoppio dell’ br “influenza suina” e con la morte di molti ufficiali che hanno br partecipato al viaggio. Viene avanzata l’ipotesi che il presidente non br sia mai stato sottoposto ai controlli per l’ “influenza suina” perché br era già stato vaccinato. br br br Le prove in merito al ruolo della Baxter e dell’OMS nella produzione e br messa in circolazione di materiale virale pandemico in Austria br comprendono una dichiarazione di un funzionario della Baxter che br asseriva che l’H5N1 distribuito per errore nella Repubblica Ceca è br stato ricevuto da un centro di riferimento dell’OMS. Questo comprende br la descrizione di prove e allegazioni dalle accuse della Burgermeister br presentate in Austria ad aprile che sono al momento in corso di br indagine. br br br br Prove che la Baxter è un elemento di una rete segreta di armi biologiche. br br br br Prove che la Baxter ha deliberatamente contaminato il materiale vaccinico. br br br br Prove che la Novartis sta usando i vaccini come armi biologiche. br br br br Prove del ruolo dell’OMS nel programma di armi biologiche. br br br Prove della manipolazione da parte dell’OMS dei dati della malattia per br giustificare la dichiarazione della pandemia di livello 6 al fine di br prendere il controllo degli USA. br br br br Prove del ruolo della FDA [Food and Drug Administration] nella copertura del programma di armi biologiche. br br br Prove del ruolo del Canada’s National Microbiology Lab nel programma di br armi biologiche. Prove del coinvolgimento di scienziati che lavorano br per il NIBSC nel Regno Unito [National Institute for Biological br Standards and Control]e per il CDC [Center for Disease Control] nella br creazione dell’ “influenza suina”. br br br Prove che le vaccinazioni hanno provocato l’influenza letale spagnola br del 1918, tra cui il parere del Dott. Jerry Tennant che l’uso diffuso br dell’aspirina durante l’inverno che è seguito alla fine della prima br guerra mondiale potrebbe essere stato un fattore chiave che avrebbe br contribuito all’anticipo della pandemia sopprimendo il sistema br immunitario ed abbassando la temperatura corporea, consentendo al virus br influenzale di moltiplicarsi. Anche il Tamiflu e il Relenza abbassano br la temperatura corporea, e ci si può pertanto aspettare che br contribuiscano alla trasmissione della pandemia. br Prove della manipolazione del contesto legale per consentire il br genocidio con impunità. br br br Questioni costituzionali: la legalità o l’illegalità di mettere a br rischio la vita, la salute e il bene collettivo con le vaccinazioni di br massa. br br br La questione dell’immunità e del risarcimento come prova dell’intento di commettere un crimine. br br br br Prove dell’esistenza di un sindacato criminale corporativo internazionale. br br br br Prove dell’esistenza degli “Illuminati”. br br br br Prove dell’ordine del giorno di riduzione della popolazione degli br Illuminati/Bilderberg e del loro coinvolgimento nell’ingegnerizzazione br e messa in circolazione del virus dell’ “influenza suina” artificiale. br br br Prove che l’uso dell’influenza come arma è stato discusso durante br l’incontro del gruppo Bilderberg ad Atene dal 14 al 17 maggio 2009, br come parte del loro ordine del giorno di genocidio, compreso un elenco br dei partecipanti che, secondo una dichiarazione fatta una volta da br Pierre Trudeau, si considerano geneticamente superiori al resto br dell’umanità. br br br br b I media tengono gli Americani allo scuro sulla minaccia che incombe su di loro /b br br br Jane Burgermeister ha la doppia nazionalità irlandese/austriaca ed ha br scritto per la rivista Nature, per il British Medical Journal, e per br American Project. È corrispondente europea del sito web Renewable br Energy World. Ha scritto molto sul cambiamento climatico, la br biotecnologia e l’ecologia. br br br Oltre alle accuse contro la Baxter AG e la Avir Green Hills br Biotechnology di aprile che sono attualmente sottoposte a indagine, ha br sporto denuncia contro l’OMS e la Baxter insieme ad altri riguardo al br caso delle fiale di “influenza suina” destinate ad un laboratorio di br ricerca che sono esplose in un affollato treno intercity in Svizzera. br br br A suo parere il controllo dei media da parte dell’elite dominante ha br consentito al sindacato criminale mondiale di portare avanti br indisturbato il suo ordine del giorno, mentre il resto della gente br rimane allo scuro su quello che succede realmente. Le sue denunce sono br un tentativo di aggirare il controllo mediatico e di portare alla luce br la verità. br br br La sua maggiore preoccupazione è che “nonostante il fatto che la Baxter br sia stata colta in flagrante vicina al provocare una pandemia, stanno br andando anche loro avanti, insieme alle loro società farmaceutiche br alleate, con la fornitura del vaccino per le pandemie”. La Baxter si br sta affrettando per far arrivare questo vaccino sul mercato a luglio. br br br br Per ulteriori informazioni: br br http://www.naturalnews.com/025760.html br br http://www.birdflu666.wordpress.com/200... br br http://in.news.yahoo.com/137/200906... br br http://timesofindia.indiatimes.com/... br br br Barbara è una psicologa scolastica e autrice di libri di finanza br personale, è guarita da un tumore al seno usando trattamenti br “alternativi”, è un’esistenzialista nata, studia la natura in tutti i br suoi aspetti. br br br br Fonte: www.naturalnews.com br br Link: http://www.naturalnews.com/026503_pandemic_swine_flu_bioterrorism.html br br 25.06.2009 br br br br Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI br br br br br NOTE: br br br br [1] ndt via di somministrazione br br br [2] ndt ‘probable cause’ o sussistenza probabile della causa div br /div div a href= javascript:window.open(e#039;http://www.facebook.com/ext/share.php?sid=104023587772eh=2WFkxeu=pCjyBeref=nfe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /div div br /div div br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3790&titolo_sotto=OMICIDIO DI MASSA ?&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia; I tatuaggi di Oetzi erano fatti con la fuligginehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3789&titolo_sotto=Archeologia; I tatuaggi di Oetzi erano fatti con la fuliggine&ID_cat_new=99Si tratta dei più antichi del mondo ed avevano scopi terapeutici - span class= Apple-style-span style= font-family: e#039;Lucida Grandee#039;; font-size: 12px; line-height: 18px; h4 style= font-size: 1.1em; font-family: georgia, e#039;times new romane#039;, Arial, Helvetica, Geneva, SunSans-Regular; vertical-align: baseline; margin-top: 0px; margin-right: 5px; margin-bottom: 15px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; color: rgb(65, 65, 65); font-weight: normal; text-decoration: none; strong style= font-weight: bold; Roma, 15 lug. (Apcom) /strong  - Era fatto con la fuliggine il più antico tatuaggio mai inciso su pelle umana: quello ritrovato su Oetzi, la mummia di un uomo morto 5300 anni fa e ritrovato nel ghiaccio nel 1991 ed oggi conservato in una cella frigorifera visibile al pubblico nel Museo Archeologico delle#039;Alto Adige di Bolzano. Di Oetzi gli scienziati hanno analizzato tutto, a cominciare dai suoi abiti, le armi e gli utensili ritrovati vicino a lui; hanno diagnosticato le sue malattie: le#039;artrite, problemi alla schiena e allo stomaco, ed è stato perfino sequenziato il suo genoma mitocondriale. Oggi i laboratori di tatuaggi offrono ai clienti una vasta scelta di coloranti: rossi contenenti mercurio, manganese per il porpora e perfino pigmenti che brillano al buio. Ma 5300 anni fa per i tatuaggi si usava per lo più fuliggine e non venivano fatti per bellezza, ma per scopi terapeutici, come potrebbe essere stato il caso di Oetzi. Lo afferma su Journal of Archeological Science , Maria Anna Pabst, una ricercatrice del Medical University di Graz, Austria , che ha eseguito sui tessuti epidermici delle#039;uomo di Similaun biopsie con il microscopio elettronico e ottico. Gli arti di Oetzi sono disegnati con croci e piccoli gruppi di linee parallele, alcune delle quali incise vicini ai punti delle#039;agopuntura. Per scoprire con che cosa erano stati fatti quei segni, Anna Pabst ha analizzato minutamente sottili sezioni di pelle prelevate dai tatuaggi ritrovati sulle#039;uomo di Similaun e sezioni di pelle non tatuata. Le analisi sui frammenti di pelle tatuata hanno rivelato la presenza di numerose piccole particelle cosparse di cristalli di forma allungata. Relativamente alla composizione chimica, si è visto che queste particelle sono costituite essenzialmente di fuliggine, mentre i cristalli sono silicati. Le#039;inchiostro di Oetzi, dice la ricercatrice, potrebbe essere stato grattato da rocce che si trovavano intorno ad un fuoco e contenenti silicati. Secondo la Pabst i confratelli di Oetzi potrebbero aver forato in profondità la pelle con una spina per iniettare le#039; inchiostro fatto con la fuliggine. /h4 h4 style= font-size: 1.1em; font-family: georgia, e#039;times new romane#039;, Arial, Helvetica, Geneva, SunSans-Regular; vertical-align: baseline; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; color: rgb(65, 65, 65); font-weight: normal; text-decoration: none; i style= color: rgb(65, 65, 65); font-style: italic; font-size: 12px; font-family: georgia, e#039;times new romane#039;, Arial, Helvetica, Geneva, SunSans-Regular; text-decoration: none; margin-top: 10px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Len /i /h4 div br /div div a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilriformista.it/stories/apcom/76638/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3789&titolo_sotto=Archeologia; I tatuaggi di Oetzi erano fatti con la fuliggine&ID_cat_new=99News ReikiNASA attacca Luna, rispondi Luna!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3786&titolo_sotto=NASA attacca Luna, rispondi Luna!&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=188225e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3786&titolo_sotto=NASA attacca Luna, rispondi Luna!&ID_cat_new=99News ReikiElisir di lunga vita, le#039;ennesimo mistero delle#039;Isola di Pasquahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3788&titolo_sotto=Elisir di lunga vita, l'ennesimo mistero dell'Isola di Pasqua&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(105, 105, 105); font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 22px; Ee#039; una delle isole più abitate e isolate del mondo, che porta con sé un fitto carico di misteri, primo su tutti quello dei Moai , le enormi statue colossali che vengono definiti i e#039;guardianie#039; delle#039;isola. Ma da oggi un altro mistero si aggiunge a quelli che fanno delle#039;Isola di Pasqua uno dei luoghi più affascinanti del mondo: le#039;elisir di lunga vita. /span div font class= Apple-style-span color= #696969 face= Georgia size= 4 span class= Apple-style-span style= font-size: 14px; line-height: 22px; br /span /font div font class= Apple-style-span color= #696969 face= Georgia size= 4 span class= Apple-style-span style= font-size: 14px; line-height: 22px; Secondo una ricerca effettuata dalle Università del Texas, del Michigan e dalle#039;Ann and Jackson Laboratory di Bar Harbor, il segreto della lunga vita sarebbe proprio contenuto in una sostanza di cui le#039;isola sarebbe ricca: la rapamicina. Gli esiti dello studio americano, pubblicati poi sulla rivista Nature , hanno evidenziato che il farmaco ricavato da questa sostanza (il cui nome è derivato da e#039;Rapa Nuie#039;, il nome dato dagli indigeni alle#039;isola cilena) porterebbe benefici in termini di longevità, circa del 28-38% rispetto alla media. /span /font /div div font class= Apple-style-span color= #696969 face= Georgia size= 4 span class= Apple-style-span style= font-size: 14px; line-height: 22px; p style= border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; font-size: 14px;   /p p style= border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; font-size: 14px; Gli esperimenti sono stati fatti su alcune cavie da laboratorio, ma il farmaco non è privo di controindicazioni. La rapamicina, infatti, può indebolire il sistema immunitario del soggetto. /p p style= border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; font-size: 14px; br /p p style= border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; font-size: 14px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.romagnaoggi.it/esteri/2009/7/9/129753/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /p /span /font /div /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3788&titolo_sotto=Elisir di lunga vita, l'ennesimo mistero dell'Isola di Pasqua&ID_cat_new=99News ReikiIl telescopio Soho cattura uno strano oggetto attorno al Sole: una cometa, un’astronave o Nibiru?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3787&titolo_sotto=Il telescopio Soho cattura uno strano oggetto attorno al Sole: una cometa, unastronave o Nibiru?&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.bnotizie.com/2009/07/09/il-telescopio-soho-cattura-uno-strano-oggetto-attorno-al-sole-una-cometa-unastronave-o-nibiru/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3787&titolo_sotto=Il telescopio Soho cattura uno strano oggetto attorno al Sole: una cometa, unastronave o Nibiru?&ID_cat_new=99News ReikiSole: forse le#039;inizio di un nuovo ciclo di macchie solarihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3781&titolo_sotto=Sole: forse l'inizio di un nuovo ciclo di macchie solari&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: e#039;Lucida Grandee#039;; font-size: 12px; line-height: 18px; strong Dopo un lungo periodo di attività solare quasi nullo, che iniziava a preoccupare gli studiosi, osservate dal laboratorio Eliofisico di Tradate nuove macchie vicine al Polo Sud della stella /strong br br em Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate /em br br I ricercatori della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate da tempo seguono, nuvole permettendo, il nostro Sole. Qualche giorno fa hanno potuto osservare sulla superficie della nostra stella un  strong nuovo gruppo di macchie solari /strong . Il nostro Sole si sta comportando in modo strano . Questo è il commento di Roberto  strong Crippa /strong - ricercatore e Presidente della “ strong FOAM13 /strong ”-. Dal 2004 - prosegue Crippa -  strong ci  sono stati più di 800 giorni senza macchie solari visibili a fronte di una media di meno di 500 per i cicli passati /strong ; siamo quindi in una fase di minimo molto prolungata, dopo il massimo di attività registrato nel 2001; in particolare, la fine del ciclo attuale sta registrando un numero elevato di giorni senza macchie: sono stati 266 nel 2008 (73%) e finora 150 nel 2009 (83%). Venerdì 3 luglio 2009, sulla superficie del Sole, è comparsa una nuova zona attiva accompagnata da un gruppo di macchie solari ed il tutto è stato puntualmente registrato nel  strong Laboratorio Eliofisico /strong  della Fondazione Osservatorio Astronomico di Tradate; questo nuovo gruppo di macchie solari si trova molto alto di latitudine (vicino al Polo Sud) e questo fa ben sperare che un nuovo ciclo solare, il numero 24, stia realmente per cominciare indicando contemporaneamente la  strong fine di un lungo periodo di attività solare quasi nullo, che iniziava a preoccupare gli studiosi della nostra stella /strong ”.  br br Il Responsabile del Laboratorio Eliofisico presso l’Osservatorio di Tradate, Roberto strong  Cogliati /strong , ha precisato che “il gruppo di macchie solari comparso il 3 luglio si sta evolvendo, secondo la classificazione internazionale di Zurigo, da tipo B al tipo E come rilevato dall’osservazione del 6 luglio 2009”.  br br “Lo studio delle macchie solari – ha aggiunto Roberto Crippa - è molto importante perché dal punto di vista puramente astrofisico esse offrono la  strong possibilità di comprendere nel dettaglio le#039;interazione tra plasmi (cioè i gas ionizzati) e i campi magnetici /strong ; un fenomeno, questo, di grande rilevanza, per esempio, nella formazione stellare, nell’attività nei nuclei galattici e nella fisica del plasma. Le macchie solari, infine, rappresentano la parte più visibile del cosiddetto “ciclo di attività solare” che si manifesta con un periodico aumento e diminuzione del campo magnetico alla superficie del Sole; il numero delle macchie solari ha una periodicità di circa 11 anni, anche se il ciclo vero e proprio ha un periodo doppio, in quanto la polarità magnetica in ciascun emisfero solare si inverte ogni 11 anni. La posizione, le#039;estensione, il momento in cui appaiono, la durata e altre proprietà fisiche delle macchie solari offrono agli studiosi presiose informazioni sul funzionamento della “dinamo” operante alle#039;interno del Sole e di altre stelle a lei simili. Viene prestata un’attenzione particolare all’attività solare poiché campi magnetici particolarmente intensi sono spesso associati a fenomeni esplosivi di rilascio di energia e massa (chiamati brillamenti ed espulsioni di massa coronale) che possono investire la Terra e avere conseguenze sulla nostra vita quotidiana; questi fenomeni improvvisi, infatti, si manifestano con una forte emissione di radiazione energetica (raggi UV, X e gamma) e particelle ionizzate le quali, quando impattano sulla atmosfera terrestre ne provocano modificazioni importanti come, ad esempio, aumenti di densità che possono modificare le#039;orbita di satelliti; oppure tempeste magnetiche con disturbo delle trasmissioni radio; le radiazioni e le particelle, inoltre,  rappresentano un pericolo concreto per gli astronauti che si trovano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Lo studio delle macchie e delle#039;attività solare, sul lungo periodo, - ha concluso Crippa -  è di grande importanza per quel che riguarda le#039;influenza solare sul clima terrestre, poiché l’emissione della radiazione ultravioletta dipende fortemente dalle#039;attività magnetica solare; è per questo motivo che i modelli climatici più sofisticati vengono usati anche per stimare gli effetti prodotti da una variazione del flusso di radiazione ultravioletta. Lo scopo di tali studi è di prevedere il tipo di campi magnetici solari che si presenteranno in futuro con il fine ultimo di poter far fronte adeguatamente agli scenari apocalittici che potrebbero verificarsi in conseguenza di qualsiasi variazione dell’attività solare”. br /span div font class= Apple-style-span color= #333333 face= e#039;Lucida Grandee#039; size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 12px; line-height: 18px; br /span /font /div div font class= Apple-style-span color= #333333 face= e#039;Lucida Grandee#039; size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 12px; line-height: 18px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.sateliosnews.it/index.php?option=com_contenteview=articleeid=1072:sole-forse-linizio-di-un-nuovo-ciclo-di-macchie-solariecatid=7:cronacaeItemid=12e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3781&titolo_sotto=Sole: forse l'inizio di un nuovo ciclo di macchie solari&ID_cat_new=99News ReikiBOLIVIA, TROVATA TOMBA DI UOMO COPERTO De#039;OROhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3782&titolo_sotto=BOLIVIA, TROVATA TOMBA DI UOMO COPERTO D'ORO&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: arial; font-size: 13px; p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Padova, 8 lug. (Adnkronos) - Le#039;Universitae#039; di Studi di Padova ha partecipato alla Missione europea e#039;e#039;progetto Tiahuanacoe#039;e#039;, Bolivia 2007-2012, che ha portato recentemente ad una importante scoperta. Le#039;equipe archeologica europea, in collaborazione con le#039;Unitae#039; Nazionale di Archeologia, Bolivia (UNAR), durante gli scavi ha rinvenuto la tomba di un individuo sicuramente di alto lignaggio, poichee#039; il corredo funerario consisteva in lamine de#039;oro di forma circolare e quadrangolare ed era contornato da altri materiali preziosi come i monili. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Il professor Andrea Drusini del Dipartimento di Scienze Medico-diagnostiche e Terapie Speciali delle#039;Universitae#039; di Padova ha rilevato che le#039;individuo era di sesso maschile e di etae#039; compresa tra i 18 e 21 anni. Lo scheletro pressochee#039; completo era peroe#039; molto frammentario, sia per le condizioni del terreno dove era sepolto che a causa delle#039;umiditae#039; e delle piogge. Il corpo giaceva in posizione accovacciata con lo sguardo rivolto verso Nord. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Al progetto, patrocinato dalle#039;UNESCO e dal Ministero degli affari Esteri di Italia e Polonia, hanno partecipato anche une#039;equipe di tecnici e ricercatori del CNR di Potenza, che hanno realizzato delle prospezioni satellitari per il riconoscimento di eventuali strutture megalitiche sepolte nel terreno e ci si aspettano dunque nuovi interessanti risvolti. /p div br /div div a href= javascript:window.open(e#039;http://www.libero-news.it/adnkronos/view/150979e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); FONTE /a /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3782&titolo_sotto=BOLIVIA, TROVATA TOMBA DI UOMO COPERTO D'ORO&ID_cat_new=99News ReikiIl mese della Lunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3783&titolo_sotto=Il mese della Luna&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.margheritacampaniolo.it/astronautica/filmati_apollo11.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3783&titolo_sotto=Il mese della Luna&ID_cat_new=99News ReikiTriangolo delle Bermude: aerei e navi spariti a causa del metano?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3785&titolo_sotto=Triangolo delle Bermude: aerei e navi spariti a causa del metano?&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; pubblicato: martedì 07 luglio 2009 da Marina br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Sembra che ci sia una soluzione alle misteriose scomparse di navi e br style= line-height: 1.22em; aerei nel Triangolo delle Bermude. La colpa non sarebbe degli alieni ma br style= line-height: 1.22em; del metano. La teoria è stata presentata da Anatoli Nesterov direttore br style= line-height: 1.22em; aggiunto presso l’Istituto della Criosfera della Terra della sezione br style= line-height: 1.22em; siberiana dell’Accademia delle scienze della Russia, che con il suo br style= line-height: 1.22em; gruppo di ricerca ha osservato la possibile connessione tra accumulo di br style= line-height: 1.22em; idrati di gas nelle acque dell’Atlantico e le misteriosi sparizioni nel br style= line-height: 1.22em; triangolo.  br style= line-height: 1.22em; La rivelazione è stata fatta durante una conferenza dal titolo br style= line-height: 1.22em; “Geologia e ricchezza del petrolio del mega-bacino in Siberia br style= line-height: 1.22em; occidentale”. In pratica, lo scienziato ha potuto notare che sul fondo br style= line-height: 1.22em; dell’Atlantico, proprio nella regione delle Bahamas, Florida e Isole br style= line-height: 1.22em; delle Bermude si sono concentrate enormi quantità di idrati di gas. br style= line-height: 1.22em; Quando avvengono movimenti del suolo si formano fratture tettoniche e br style= line-height: 1.22em; gli idrati di gas iniziano a decomporsi. Emerge allora il metano. Se da br style= line-height: 1.22em; quelle parti si trova una nave, allora è destinata ad affondare a causa br style= line-height: 1.22em; della diversa densità dell’acqua. Lo stesso effetto lo si osserva se un br style= line-height: 1.22em; aereo finisce in una nuvola di metano, causato dalla dispersione degli br style= line-height: 1.22em; idrati in atmosfera, e la conseguenza è che l’aereo è destinato a br style= line-height: 1.22em; schiantarsi.  br style= line-height: 1.22em; Queste ipotesi, conviene Anatoli Nesterov non possono essere ancora br style= line-height: 1.22em; provate scientificamente, ma la presenza di gas idrati nell’Atlantico è br style= line-height: 1.22em; stata confermata dal programma americano di ricerca sulle perforazioni br style= line-height: 1.22em; di petrolio a metà degli anni ‘80. Gli idrati, sono delle combinazioni br style= line-height: 1.22em; solide che si formano con metano e acqua in condizioni ottimali di br style= line-height: 1.22em; temperatura e pressione e si ritrovano specialmente negli oceani e br style= line-height: 1.22em; nelle regioni settentrionali dove è presente il permafrost.  br style= line-height: 1.22em; Gli idrati naturali contenenti metano furono scoperti in URSS nel br style= line-height: 1.22em; 1965 da Yuri Magakon, giovane ricercatore alla Università Goubine che br style= line-height: 1.22em; segnalò l’esistenza di serbatoi di gas idrati e gas naturali. Un anno e br style= line-height: 1.22em; mezzo dopo fu scoperto il giacimento di Messoyarskoyé nei pressi del br style= line-height: 1.22em; Polo Nord. gli studiosi stimano che oggi le riserve di gas che si br style= line-height: 1.22em; trovano negli idrati sono superiori a quelle di gas naturale e br style= line-height: 1.22em; atttualmente sono censiti 220 giacimenti di idrati che potrebbero br style= line-height: 1.22em; supplire alla domanda di gas.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ecoblog.it/post/8702/triangolo-delle-bermude-aerei-e-navi-spariti-a-causa-del-metano style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.ecoblog. it/post/8702/ triangolo- delle-bermude- aerei-e-navi- spariti-a- causa-del- metano /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3785&titolo_sotto=Triangolo delle Bermude: aerei e navi spariti a causa del metano?&ID_cat_new=99News ReikiPioggia artificiale contro la sete nel mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3784&titolo_sotto=Pioggia artificiale contro la sete nel mondo&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: e#039;courier newe#039;; font-size: 11px; font-weight: bold; line-height: 16px; È andato a buon fine il primo esperimento negli Emirati Arabi finalizzato all’ottenimento di pioggia artificiale. La notizia è stata diffusa dal quotidiano saudita ‘Khaleej Times’. Gli esperti, tramite l’impiego di aerei speciali, hanno sorvolato i cieli arabi liberando nell’aria composti ed elementi chimici in grado di alterare la normale formazione delle nubi, e provocare quindi le precipitazioni. In questo modo la pioggia è caduta per quattro giorni di fila, alleviando (seppur momentaneamente) i gravi problemi di siccità che caratterizzano da sempre la regione. Per gli esperimenti sono state utilizzate le cosiddette ‘bombe all’idrogeno’ (da non confondere con le armi nucleari), le cui ripercussioni sull’ambiente, come sottolinea il quotidiano saudita, sono praticamente nulle. L’iniziativa è partita dal presupposto che negli Emirati Arabi Uniti e in molti altri paesi limitrofi, il cielo è spesso coperto ma le piogge sono scarse, poiché nelle nubi si verifica il tipico fenomeno del super–raffreddamento, consistente nell’incapacità delle nuvole di condensare il vapor acqueo, per via delle temperature troppo basse. Il risultato ottenuto negli Emirati Arabi è molto importante in quanto numerosi scienziati ritengono che, soprattutto a causa dell’effetto serra, entro il 2015 oltre il 40% della popolazione mondiale soffrirà per la mancanza di acqua. Si prospetta inoltre che intorno al 2050 soltanto una trentina di paesi avranno risorse idriche a sufficienza per soddisfare i propri abitanti. I ventuno paesi della Lega Araba, però, stanno già soffrendo la sete. Essi si estendono su una superficie di circa 14milioni di kmq, cioè il 9,2% della Terra, ma il 40% è deserto e un altro 40% semideserto. Sono pochi i paesi in cui le precipitazioni sono sufficienti per l’agricoltura (Libano, parte della Siria, delle#039;Iraq, del Maghreb e dello Yemen). Il 67% dell’intero territorio non supera all’anno i 100mm di pioggia. /span div font class= Apple-style-span color= #333333 face= e#039;courier newe#039; size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 11px; line-height: 16px; b br /b /span /font /div div font class= Apple-style-span color= #333333 face= e#039;courier newe#039; size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 11px; line-height: 16px; b a href= javascript:window.open(e#039;http://gianlucagrossi.blogspot.com/2009/07/pioggia-artificiale-contro-la-sete-nel.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /b /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3784&titolo_sotto=Pioggia artificiale contro la sete nel mondo&ID_cat_new=99News ReikiAtlantide e giganti in Sardegnahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3780&titolo_sotto=Atlantide e giganti in Sardegna&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; white-space: pre; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/9VdGYfBx5k4ehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/9VdGYfBx5k4ehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3780&titolo_sotto=Atlantide e giganti in Sardegna&ID_cat_new=99News ReikiAvreste mai pensato che in pochi secondi è possibile far sparire un tumore? Credete almeno che sia possibile?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3776&titolo_sotto=Avreste mai pensato che in pochi secondi possibile far sparire un tumore? Credete almeno che sia possibile?&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: verdana; color: rgb(0, 0, 255); Guardate questo filmato di due minuti e 35 secondi! /span div font class= Apple-style-span color= #0000FF face= verdana br /font /div div font class= Apple-style-span color= #0000FF face= verdana a href= javascript:window.open(e#039;http://www.trilogiadelliosono.it/files/content8499.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Qui /a /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3776&titolo_sotto=Avreste mai pensato che in pochi secondi possibile far sparire un tumore? Credete almeno che sia possibile?&ID_cat_new=99News ReikiIl volto di Leonardo Da Vinci svelato dai lineamenti del viso della sacra sindonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3777&titolo_sotto=Il volto di Leonardo Da Vinci svelato dai lineamenti del viso della sacra sindone&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; La sacra sindone? Potrebbe essere il ritratto di Leonardo Da Vinci. Queste le conclusioni di Lillian Schwartz, della School of Visual Arts di New York. La studiosa, tramite un apposito software, ha sovrapposto l’immagine ufficiale del genio fiorentino con quella della sindone, trovando analogie impressionanti. Similmente, tempo fa, aveva verificato somiglianze notevoli anche fra il volto di Monna Lisa e quello di Leonardo. Secondo Schwartz Leonardo avrebbe appeso il lenzuolo di lino (della sindone) cosparso di un’emulsione fotosensibile ricavata da uova, in una stanza buia e sigillata, e in seguito aspettato che l’immagine di un suo busto rimanesse impressa sulla ‘tela’. In pratica avrebbe dato vita alla prima camera oscura della storia umana. Discordanti i pareri sollevati in campo scientifico. John Jackson, in particolare, direttore del centro studi sulla sacra sindone del Colorado, ha liquidato l’ipotesi della Schwartz perché “basata su br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; misere conoscenze storiche e scientifiche”. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Per info:  a rel= nofollow target= _blank href= http://www.lillian.com/ style= line-height: 1.22em; text-decoration: underline; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.lillian. com/ /a /span div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /font /div div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://gianlucagrossi.blogspot.com/2009/07/il-volto-di-leonardo-da-vinci-scolpito.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3777&titolo_sotto=Il volto di Leonardo Da Vinci svelato dai lineamenti del viso della sacra sindone&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;ultima conferma di Phoenix: Il Polo Nord di Marte era abitabilehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3778&titolo_sotto=L'ultima conferma di Phoenix: Il Polo Nord di Marte era abitabile&ID_cat_new=99Le conferme vengono pubblicate questa settimana in quattro articoli su Science - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; LA SCOPERTA 02/07/ 2009 - Il Polo Nord di Marte avrebbe avuto in passato tutti i requisiti per essere stato «abitabile»: ce#039;era acqua, come dimostrano sali e minerali presenti nel terreno, e ancora oggi nel sottosuolo è imprigionato uno strato di ghiaccio. Le confermevengono pubblicate questa settimana in quattro articoli su Science e vengono dalle analisi fatte dalla sonda-laboratorio della Nasa Phoenix, che da oltre un anno sta studiando terreno e atmosfera del pianeta rosso. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Phoenix ha confermato, per esempio, che lo strato di ghiaccio nel sottosuolo del Polo Nord di Marte ha uno spessore compreso fra cinque e 18 centimetri. Con il suo braccio robotico lungo più di due metri e mezzo e lo strumento chiamato Icy Soil Acquisition Device, Phoenix ha prelevato campioni di terreno ghiacciato e li ha analizzati nel suo laboratorio autosufficiente. In questo modo ha trovato le conferme del fatto che il suolo di Marte in passato è stato modificato dalla presenza di acqua. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Ad esempio, le analisi dimostrano che il terreno è alcalino e ricco di sali, come il perclorato, e minerali che possono essersi formati solo grazie alla presenza di acqua, come i carbonati di calcio. Altre analisi condotte da Phoenix mostrano che esiste uno scambio fra atmosfera e suolo: queste#039;ultimo assorbe vapore acqueo durante la notte marziana e le nubi, osservate da Phoenix con uno strumento chiamato Lidar, sono ricche di acqua tanto da essere paragonabili ai nostri cirri. Grazie al Lidar, che emette impulsi di luce laser «respinti» da nubi e polveri, i ricercatori hanno avuto la conferma che nelle nubi ci sono cristalli di ghiaccio de#039;acqua abbastanza grandi da precipitare attraverso le#039;atmosfera durante la notte e da sublimare in acqua durante il giorno. Il vapore acqueo che si deposita sul terreno viene poi reimmesso nelle#039;atmosfera e, raggiunta la quota di circa tre chilometri, torna a formare nubi durante la notte. (ANSA)  /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://milano.cronacaqui.it/news-lultima-conferma-di-phoenix--il-polo-nord-di-marte-era-abitabile_24314.html style= line-height: 1.22em; text-decoration: none; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://milano. cronacaqui. it/news-lultima- conferma- di-phoenix- -il-polo- nord-di-marte- era-abitabile_ 24314.html /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3778&titolo_sotto=L'ultima conferma di Phoenix: Il Polo Nord di Marte era abitabile&ID_cat_new=99News ReikiSCIENZA: LA MAPPA PIUe#039; COMPLETA DEL MONDO, COLLABORAZIONE USA-GIAPPONEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3779&titolo_sotto=SCIENZA: LA MAPPA PIU' COMPLETA DEL MONDO, COLLABORAZIONE USA-GIAPPONE&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (ASCA) - Roma, 30 giu - Contiene 1,3 milioni di immagini e copre il 99% della superficie terrestre. Si tratta della piue#039; completa mappa del mondo frutto della collaborazione fra la Nasa, agenzia spaziale americana, e il ministero del Commercio giapponese e, secondo quanto riferito dal sito web della Bbc, sarae#039; presto disponibile per il download gratuito. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Le foto sono state scattate dal radiometro giapponese Aster che si trova a bordo del satellite Terra, dedicato ai programmi di monitoraggio del pianeta. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; e#039;e#039;Ee#039; la piue#039; completa raccolta di dati in versione digitale disponibile in tutto il mondoe#039;e#039;, ha detto Woody Turner, scienziato della Nasa che si occupa della missione Aster. Prima de#039;ora la mappa topografica piue#039; ricca di informazioni disponibile era la Shuttle Radar Topography Mission della Nasa, che copriva le#039;80% della superficie terrestre. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; red-uda/sam/ bra br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.asca.it/news-SCIENZA__LA_MAPPA_PIU__COMPLETA_DEL_MONDO__COLLABORAZIONE_USA-GIAPPONE-842284-ORA-.html style= line-height: 1.22em; text-decoration: none; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.asca. it/news-SCIENZA_ _LA_MAPPA_ PIU__COMPLETA_ DEL_MONDO_ _COLLABORAZIONE_ USA-GIAPPONE- 842284-ORA- .html /a br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3779&titolo_sotto=SCIENZA: LA MAPPA PIU' COMPLETA DEL MONDO, COLLABORAZIONE USA-GIAPPONE&ID_cat_new=99News ReikiUna Professoressa svela il mistero del Kihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3771&titolo_sotto=Una Professoressa svela il mistero del "Ki"&ID_cat_new=99Reiki e crescita di cellule - Articolo, da leggere, a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/page.php?98e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3771&titolo_sotto=Una Professoressa svela il mistero del "Ki"&ID_cat_new=99News ReikiGli antichi egizi conoscevano il rettangolo aureohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3775&titolo_sotto=Gli antichi egizi conoscevano il "rettangolo aureo"&ID_cat_new=99 - br div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Roma, 27 giu. (Apcom) - Gli antichi egizi conoscevano il cosiddetto rettangolo aureo , una figura geometrica basata su precise proporzioni che, secondo molti studiosi, è alla base delle concezioni artistiche delle civiltà mediterranee, non soltanto nelle arti figurative, come architettura e scultura, ma anche nella musica. Ee#039; quanto sostiene il ricercato Vasile Droj, dopo le#039;analisi di una figura esistente nella tomba di Senmut, architetto egizio della 18esima dinastia, che si trova a una trentina di chilometri da Luxor. br style= line-height: 1.22em; Nella stessa tomba è presente anche un graffito che mostra la costellazione di Orione in rapporto con le tre piramidi di Gizah. Questo conferma, secondo Droj, che gli agizi basavano il loro concetto dei rapporti fra terra e cielo su ragionamenti fondati su precisi concetti geometrici e matematici. Sarebbe questa la prima precisa conferma archeologica di tali connessioni. br style= line-height: 1.22em; Sul soffitto astronomico della tomba di Senmut, il rettangolo che contiene le tre stelle della cintura di Orione è contenuto in un rettangolo più grande, che messo in relazione col primo, mostra esatte connessioni geometriche. Il rettangolo piccolo è posto in un punto strategico , incrocio di diverse diagonali, che porta alla creazione del rettangolo detto aureo in cui i lati hanno misure rispondenti a una precisa proporzione geometrica, detta appunto proporzione aurea . I rapporti fra i lati generano una serie di numeri, fra cui la radice quadrata di 2, che è un numero irrazionale. Questo porta a credere che gli egizi conoscessero già questa classe di numeri, che poi furono riscoperti dai pitagorici (e celati dal segreto perche si pensava sconvolgessero le#039;ordine del mondo). br style= line-height: 1.22em; Questa serie di numeri, dice ancora Droj, è il fulcro del sistema operativo su cui si basa tutta le#039;arte egizia, in particolare le#039;architettura. Per questo, il rettangolo aureo venne scelto come emblema supremo dei faraoni già dalle#039;epoca predinastica, prima del 3000 avanti Cristo. Sotto la forma dei cosiddetti e#039;serekhe#039;, cartigli rettangolari in cui era tracciato il nome del faraone, nascondevano una serie di teoremi geometrici. Come se ogni faraone immortalasse col suo nome un teorema e la relativa soluzione. Alla dea Iside venne riservato le#039;onore di impersonare il rettangolo, ed era raffigurata con sul capo una sua rappresentazione. br style= line-height: 1.22em; La conoscenza della proporzione aurea, diffusa in tutte le culture classiche (le proporzioni del Partenone rispettano il rettangolo aureo) si perse poi col tempo, per rispuntare nel Rinascimento. Leonardo raffigurò la Gioconda seguendo le regole canoniche del rettangolo aureo. br style= line-height: 1.22em; Fus br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://notizie.it.msn.com/curiosita/articolo.aspx?cp-documentid=148214355 style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://notizie. it.msn.com/ curiosita/ articolo. aspx?cp-document id=148214355 /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3775&titolo_sotto=Gli antichi egizi conoscevano il "rettangolo aureo"&ID_cat_new=99News ReikiFlottiglia O.V.N.I. su Napoli - sempre più numerosi gli avvistamenti in Italia e nel mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3773&titolo_sotto=Flottiglia O.V.N.I. su Napoli - sempre pi numerosi gli avvistamenti in Italia e nel mondo &ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; white-space: pre; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/9dE770_loIsehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/9dE770_loIsehl=itefs=1ecolor1=0x2b405becolor2=0x6b8ab6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3773&titolo_sotto=Flottiglia O.V.N.I. su Napoli - sempre pi numerosi gli avvistamenti in Italia e nel mondo &ID_cat_new=99News ReikiLa rivelazione: Crop Circle? Macchè, sono opere dei canguri drogati australianihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3774&titolo_sotto=La rivelazione: Crop Circle? Macch, sono opere dei canguri drogati australiani&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; line-height: 1.22em; MISTERI 25/06/2009 - Crop Circle? Cerchi nel grano opera di misteriosi alieni? Macchè, sono i canguri. Almeno in Tansmania, dove i piccoliesemplari locali (wallaby), in preda agli effetti delle#039;oppio che mangiano nei campi, creano disegni che, visti dalle#039;alto, fanno pensare a scenari fantascientifici. La rivelazione arriva dal ministro della Giustizia australiano, LaraGiddings, durante un incontro in cui ha risposto ad alcune domande sulla produzione legale di oppio in ambito farmaceutico. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; La Giddins ha spiegato in Parlamento: e#039;e#039;Ho anche appreso dai responsabili delle coltivazioni che altre specie animali, sia selvatiche che di allevamento, dopo aver mangiato i papaveri si comportano stranamente, e tendono a girare in tondoe#039;e#039;, ha aggiunto. Circa 500 agricoltori coltivano papaveri da oppio in Tasmania e forniscono circa il 50% del mercato mondiale di materiale di base per la morfina e altri oppiacei.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Resta ora da stabilire chi abbia creato gli altri cerchi del grano in quei Paesi dove i canguri (e le#039;oppio) non ci sono. A partire dalle#039;Italia, e dal Piemonte, dove qualche giorno fa sono comparsi alcuni crop circles. Che siano state le lepri. Magari brille, dopo un giro tra le vigne?  /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; line-height: 1.22em; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cronacaqui.it/news-crop-circle-macche-sono-opere-dei-canguri-drogati-australiani_23959.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); javascript:window.open(e#039;http://www.cronacaqui.it/news-crop-circle-macche-sono-opere-dei-canguri-drogati-australiani_23959.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); /a br /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3774&titolo_sotto=La rivelazione: Crop Circle? Macch, sono opere dei canguri drogati australiani&ID_cat_new=99News ReikiScoperta un’enorme cava di età romana in Terra Santahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3772&titolo_sotto=Scoperta unenorme cava di et romana in Terra Santa&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://ilfattostorico.com/2009/06/23/scoperta-una-enorme-cava-di-eta-romana-in-terra-santa/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3772&titolo_sotto=Scoperta unenorme cava di et romana in Terra Santa&ID_cat_new=99News ReikiSardegna: Regione sigla accordo economico con Egittohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3769&titolo_sotto=Sardegna: Regione sigla accordo economico con Egitto&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Oristano, 23 giu. - (Adnkronos) - Egitto e Sardegna unite nel nome della pace. Regione Sarda, Governatorato di Luxor, Oristano, Cabras e Luxor City insieme per realizzare accordi economici, commerciali e sociali suggellati da une#039;opera teatrale che esalterae#039; il primo trattato di pace della storia, stipulato dopo la battaglia di Kadesh del 1275 tra gli egizi e gli ittiti grazie alle#039;iniziativa delle regine Nefertari e Puduhepa. br style= line-height: 1.22em; Nei giorni scorsi, a Luxor, le#039;antica Tebe, sono stati firmati un protocollo de#039;intesa tra la Regione Sardegna e il Governatorato di Luxor e il protocollo di gemellaggio tra le cittae#039; di Luxor, Oristano e Cabras. Le istituzioni egiziane e sarde erano rappresentate dal Generale Samir Farag, Governatore di Luxor City e primo artefice delle#039;alleanza italo-egiziano, dal Vice Presidente del Consiglio regionale Michele Cossa, dalle#039;Assessore regionale al Turismo Sebastiano Sannitu, dal Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Attilio Dedoni, dalle#039;Assessore al commercio di Cabras Antonello Manca e dal Direttore delle#039;Area Marina Protetta e#039;e#039;Penisola del Sinise#039;e#039; Lorenzo Mascia e dal Sindaco di Oristano Angela Nonnis. br style= line-height: 1.22em; Il punto di contatto tra la comunitae#039; sarda e quella egiziana ee#039; rappresentato dalla partecipazione degli Sherden o Shardana alla battaglia di Kadesh come guardia personale del faraone Ramses II. I Shardana, antichi popoli del mare, solcarono il Mediterraneo e favorirono lo sviluppo di tante cittae#039; tra le quali anche Tharros. (segue) br style= line-height: 1.22em;   br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.libero-news.it/adnkronos/view/142322 style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.libero-news.it/adnkronos/view/142322 /a br style= line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3769&titolo_sotto=Sardegna: Regione sigla accordo economico con Egitto&ID_cat_new=99News ReikiUcraina: atterra un UFO, sintomi da radiazioni tra i localihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3770&titolo_sotto=Ucraina: atterra un UFO, sintomi da radiazioni tra i locali&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(42, 42, 42); font-family: Verdana; font-size: 11px; p style= line-height: 1.5em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 15px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Rapporti di un atterraggio di un UFO, avvenuti in un piccolo villaggio rurale, sono filtrati fuori dall’Ucraina. I residenti del villaggio di Brailov inisistono sul fatto che sono stati svegliati da una intensa luce bianca, nel mezzo della notte, all’inizio di questo mese. I residenti, per la maggior parte agricoltori, affermano anche che picchi elettrici ed una strana sensazione di corrente elettrica è passata attraverso i loro corpi, accompagnati dalla strana luce. La mattina dopo l’evento UFO, tre inusuali impronte consistenti in qualcosa di simile a “ruote su ruote”, disposte in formazione triangolare, sono state osservate sul terreno da uno dei residenti. I testimoni includono una signora anziana di 82 anni, la signora Helena Ganzyuk, la figlia di 56 anni, la signora Nadezhda Ganzyuk e la 24enne Helena Petrovskaya. Dopo l’evento un numero di residenti, inclusi alcuni testimoni, si ammalò. I sintomi erano quelli di vomito ed alta temperatura. I Servizi di emergenza che sono arrivati da Kiev hanno rilevato tracce di radioattività elevata, ma non estrema. Un portavoce della EMERCOM (Agenzia che ha effettuato le analisi della traccia e nei suoi pressi) Peter Pavlov ha dichiarato: “ em nessuna eccedenza è stata identificata. Qualche traccia di radiazione di fondo è stata trovata, che equivale a 11-12 Micro Rontegen per un ora, mentre tra i 14-15 Micro Rontegen nei pressi della strada. Per quanto riguarda l’origine delle radiazioni sono all’oscuro. Non lo so /em “. Alcune tracce di metallo sono stato identificate e dei semplici campioni di residui sono stati prelevati per analisi. I residenti pensano che un UFO di origine extraterrestre sia stata la causa dell’incidente. /p p style= line-height: 1.5em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 15px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Fonte approfondita e originaria (in ucraino)  a href= http://gazeta.ua/index.php?id=296956elang=ru style= font-weight: bold; text-decoration: none; color: rgb(11, 109, 144); http://gazeta.ua/index.php?id=296956elang=ru /a /p p style= line-height: 1.5em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 15px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Fonte sommaria in inglese  a href= http://www.allnewsweb.com/page6946949.php style= font-weight: bold; text-decoration: none; color: rgb(11, 109, 144); http://www.allnewsweb.com/page6946949.php /a /p p style= line-height: 1.5em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 15px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; a href= javascript:window.open(e#039;http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2009/06/22/ucraina-atterra-un-ufo-sintomi-da-malattia-tra-i-locali/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3770&titolo_sotto=Ucraina: atterra un UFO, sintomi da radiazioni tra i locali&ID_cat_new=99News ReikiSegnala questo messaggio e#039;e#039;Ho visto le#039;Arca delle#039;Alleanza ed è in buone condizionie#039;e#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3766&titolo_sotto=Segnala questo messaggio ''Ho visto l'Arca dell'Alleanza ed in buone condizioni''&ID_cat_new=99Tutto quello che si trova nelle#039;Arca è descritto perfettamente nella Bibbiae#039;e#039; - span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-family: Arial; font-size: 12px; line-height: 14px; -webkit-border-horizontal-spacing: 2px; -webkit-border-vertical-spacing: 2px; div style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 11px; ultimo aggiornamento: 19 giugno, ore 20:46 /div div class= p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; Roma - (Adnkronos) - Il Patriarca ortodosso de#039;Etiopia Abuna Pauolos conferma quanto anticipato due giorni fa dalle#039;Adnkronos: e#039;e#039;Ripeto le#039;Arca delle#039;Alleanza è in Etiopia e nessuno di noi sa per quanto tempo ancora. Solo Dio lo sa. Non sono qui per dare delle prove che le#039;Arca sia in Etiopia, ma sono qui per dire quello che ho vistoe#039;e#039; /div div class= p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; br style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; /div div class= p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; Roma, 19 giu. - (Adnkronos) - Le#039;Etiopia è il trono delle#039;Arca delle#039;Alleanza. Le#039;Arca delle#039;Alleanza è stata in Etiopia per 3.000 anni e adesso è ancora lì e con la volontà di Dio continuerà ad essere lì. Ee#039; per via del miracolo che è arrivata in Etiopia . /div div class= p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; br style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; /div div class= p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 5px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; span class= Apple-style-span style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 12px; div class= newsText style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; Il Patriarca della Chiesa ortodossa de#039;Etiopia Abuna Pauolos conferma quanto aveva anticipato due giorni fa dalle#039;ADNKRONOS. Lo fa in una conferenza stampa tenutasi alle#039;Hotel Aldrovandi a Roma, cui ha partecipato anche il principe Makonnen Haile Selassie, nipote delle#039;imperatore. Le#039;ho vista con senso di umiltà, non con orgoglio, come quando si va in chiesa. Ee#039; la prima volta -ha proseguito il Patriarca Pauolos- che dico questo in una conferenza stampa.  span class= span id= U303445266776ssE style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-weight: bold; Ripeto le#039;Arca delle#039;Alleanza è in Etiopia e nessuno di noi sa per quanto tempo ancora. Solo Dio lo sa /span . p style= margin-top: 5px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; /p Tutto quello che si trova nelle#039;Arca -ha spiegato il Patriarca rispondendo alla curiosità dei cronisti- è descritto perfettamente nella Bibbia. span class= span id= U3034452667761bC style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-weight: bold;  Lo stato di conservazione è buono perché non è fatta da mano de#039;uomo, ma ee#039; qualcosa che Dio ha benedetto /span . Ci sono molti scritti e prove evidenti sulla presenza delle#039;Arca in Etiopia. Non ce#039;è ragione perché qualcuno pretenda di affermare di avere qualcosa che non ha -ha precisato il Patriarca-.  span class= span id= U303445266776sS style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-weight: bold; Non sono qui per dare delle prove che le#039;Arca sia in Etiopia, ma sono qui per dire quello che ho visto, quello che so e che posso testimoniare. Non ho detto che le#039;Arca sarà mostrata al mondo. Ee#039; un mistero, un oggetto di culto /span . p style= margin-top: 5px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; /p Il Patriarca Pauolos ha anche parlato della costruzione di un museo ad Axum, una struttura che dovrà accogliere e conservare i tesori costruiti per secoli e secoli ad Axum. Nel museo, finanziato dalla fondazione del principe e che dovrebbe essere costruito entro due anni, potrebbe essere collocata anche le#039;Arca delle#039;Alleanza, ma per questo ha spiegato Abuna Pauolos ce#039;ee#039; bisogno di una decisione che spetta al Santo Sinodo, le#039;istanza suprema della Chiesa ortodossa etiope . Il patriarca Pauolos, presidente del G8 delle Religioni, ha preso parte dal 16 al 18 giugno al G8 delle religioni che si ee#039; tenuto tra Roma e Le#039;Aquila. Poi ieri il Patriarca ee#039; stato invitato dalla comunitae#039; di Sante#039;Egidio dove ha partecipato a una giornata di studio sulla storia religiosa de#039;Etiopia, e sempre ieri ha incotrato in Vaticano il Pontefice Benedetto XVI. p style= margin-top: 5px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; /p Nelle#039;incontro in Vaticano Benedetto XVI e il Patriarca hanno discusso di molte cose e sua Santità ha rivolto al Patriarca le#039;invito a tornare a ottobre , ha precisato il principe Makonne Haile Selassie. p style= margin-top: 5px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; /p /div div style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font class= Apple-style-span size= 4 style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; span class= Apple-style-span style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; br style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; /span /font /div div style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font class= Apple-style-span size= 4 style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; span class= Apple-style-span style= line-height: 1.2em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-size: 14px; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.0.3445266776 style= line-height: 1.2em; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.0.3445266776 /a /span /font /div /span /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3766&titolo_sotto=Segnala questo messaggio ''Ho visto l'Arca dell'Alleanza ed in buone condizioni''&ID_cat_new=99News ReikiDue e#039;e#039;bombee#039;e#039; verso la Lunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3768&titolo_sotto=Due ''bombe'' verso la Luna&ID_cat_new=99 - a href= http://tv.repubblica.it/tecno-e-scienze/due-bombe-verso-la-luna/34070?video http://tv.repubblica.it/tecno-e-scienze/due-bombe-verso-la-luna/34070?video /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3768&titolo_sotto=Due ''bombe'' verso la Luna&ID_cat_new=99News ReikiSPAZIO: RICERCATORE ITALIANO SCOPRE LAGO SU MARTEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3767&titolo_sotto=SPAZIO: RICERCATORE ITALIANO SCOPRE LAGO SU MARTE&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; WASHINGTON - Ce#039;é un lago su Marte. La prova definitiva le#039;ha fornita un ricercatore italiano, Gaetano Di Achille, che con la sua equipe di astrofisici lavora alle#039;Università del Colorado a Boulder. Di Achille ha accertato la presenza sul pianeta di un avvallamento tale che, in modo inequivocabile, fornisce la prova da tempo cercata dagli scienziati della presenza di un antico, grande bacino, paragonabile a un lago. Gli studiosi stimano che quelle#039;avvallamento possa risalire ad almeno 3 miliardi di anni fa. Quel lago aveva le dimensioni di almeno 200 chilometri quadrati ed era profondo almeno 450 metri.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Questa è la prima prova inequivocabile delle#039;esistenza di linee costiere su Marte - ha commentato Di Achille -. La loro identificazione accompagnata da prove geologiche certe ci permette di calcolare con esattezza sia le dimensioni, sia la profondità del lago, che pare essersi formato oltre tre miliardi di anni fa . /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_990515438.html style= line-height: 1.22em; text-decoration: none; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /inbreve/ visualizza_ new.html_ 990515438. html /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3767&titolo_sotto=SPAZIO: RICERCATORE ITALIANO SCOPRE LAGO SU MARTE&ID_cat_new=99News Reikill Patriarca de#039;Etiopia: Presto il mondo conoscerà le#039;Arca delle#039;Alleanza . Dai Templari a Indiana Jones è il mistero dei misterihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3761&titolo_sotto=ll Patriarca d'Etiopia: "Presto il mondo conoscer l'Arca dell'Alleanza". Dai Templari a Indiana Jones il mistero dei misteri&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Roma - (Adnkronos) - Il Patriarca ortodosso, Abuna Pauolos vuole svelare il millenario segreto e in une#039;intervista esclusiva alle#039;ADNKRONOS spiega: e#039;e#039;Sono maturi i tempi per dire la verità . Ad Axum sorgerà un museo per il simbolo sacro br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Roma, 17 giu. (Adnkronos) - Presto il mondo potrà ammirare le#039;Arca delle#039;Alleanza descritta nella Bibbia come il contenitore delle Tavole della Legge che Dio consegnò a Mosè e al centro, nei secoli, di ricerche e studi. /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Lo ha detto in une#039;intervista video esclusiva alle#039;ADNKRONOS, visibile sul sito Ign, testata on line del sito Adnkronos (www.adnkronos. com), il Patriarca della Chiesa ortodossa de#039;Etiopia Abuna Pauolos, in questi giorni in Italia per il e#039;G8 delle Religionie#039;, e che domani incontrerà il Papa Benedetto XVI per la prima volta e al quale, se lo chiederà - ha proseguito il Patriarca - racconterò tutta la situazione attuale delle#039;Arca delle#039;Alleanza . /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Le#039;Arca delle#039;Alleanza - ribadisce Pauolos - si trova in Etiopia da molti secoli. Come patriarca le#039;ho vista con i miei occhi e soltanto poche persone molto qualificate hanno potuto fare altrettanto, finora . Secondo il patriarca è custodita in una chiesa, ma per difendere quella autentica, una copia del simbolo religioso ee#039; stata collocata in ogni chiesa del Paese.Le#039;annuncio ufficiale che le#039;Etopia consegnerà al mondo le chiavi del segreto millenario delle#039;Arca,verrà dato venerdì prossimo nel corso di una conferenza stampa alle 14 alle#039;Hotel Aldrovandi a Roma dallo stesso Patriarca ortodosso de#039;Etiopia, insieme al principe Aklile Berhan Makonnen Haile Selassie, e al duca Amedeo De#039;Aosta, che sarà a Roma già domani mattina.Secondo alcuni studi le#039;Arca venne trafugata da Gerusalemme dal figlio di re Salomone e portata ad Axum, considerata la Gerusalemme de#039;Etiopia. E proprio ad Axum sorgerà il Museo chiamato a ospitare le#039;Arca, il cui progetto è stato finanziato dalla Fondazione del principe, erede designato al trono da Haile Selassie poco prima di morire, Crhijecllu, acronimo delle iniziali dei nomi dei figli del principe: Christian, Jessica, Clarissa, Lucrezia.Qualche settimana fa aveva fatto il giro del mondo la notizia secondo la quale sarebbe stata vista da un giornalista le#039;Arca autentica in una chiesa etiope. Ee#039; stato allora che il Patriarca Pauolos ha maturato la decisione di dire una volta per tutte al mondo la veritae#039; sulla cassa di legno e oro br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; con le Tavole della Legge di Dio. Il Patriarca ha giudicato maturi i tempi per chiudere definitivamente il capitolo sul quale fino ad ora nessuno storico, nessun ricercatore, nessun e#039;Indiana Jonese#039;, era riuscito a scrivere la parola fine. /span /div div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /font /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Il Patriarca delle#039;antichissima Chiesa ortodossa de#039;Etiopia ha voluto accanto a sé in questa avventura il nipote delle#039;ultimo Negus, capo di una famiglia importane, il cui ruolo è riconosciuto sia in Etiopia che alle#039;estero. Il principe erede che due anni fa riuscì a rappacificare le fazioni musulmana e cristiana al centro in Etiopia di un duro contrasto.Ee#039; iniziato così il conto alla rovescia per svelare finalmente il mistero della sacra Arca delle#039;Alleanza,  capace, secondo la leggenda, di sprigionare lampi di luce divini e folgori in grado di incenerire chiunque ne fosse colpito, come del resto efficacemente descritto nel cult movie e#039;I predatori delle#039;Arca perdutae#039;. Dalla finzione cinematografica si passerà ora alla realtà.Venerdì prossimo la conferenza stampa con le#039;annuncio ufficiale, un evento che è stato possibile anche grazie alla collaborazione di Paolo Salerno, collaboratore del principe e del giornalista Antonio Parisi, che da qualche anno segue le vicende storiche delle famiglie reali e di quella Etiope in particolare, e naturalmente delle#039;Arca delle#039;Alleanza. Ma cose#039;è le#039;Arca delle#039;Alleanza , uno dei più grandi misteri delle#039;antichità sul quale fantasia, leggenda e storia hanno continuato a intrecciarsi per secoli? Le#039;Arca, nella tradizione ebraica, contiene le Tavole della legge, cioè i Dieci comandamenti;  il manufatto, in legno de#039;acacia, fu costruita da Mosè. Alle#039;esterno aveva decorazioni in oro ed è stata a lungo conservata dal popolo ebraico: ha accompagnato le sue vicissitudini, le battaglie e le sconfitte, le peregrinazioni e le lotte contro i filistei ed è stata conservata in diversi luoghi finché il Re Davide non le#039;ha collocata nella Rocca di Gerusalemme.  /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Ma è Salomone, figlio e successore di Davide, a far sistemare le#039;Arca nel Tempio di Gerusalemme da lui stesso fatto costruire. Questa narrazione se#039;intreccia poi con eventi storici e altre tradizioni religiose e nazionali. Di fatto le#039;Arca delle#039;Alleanza scompare nel 586 a.C. con la conquista di Gerusalemme da parte dei Babilonesi e la conseguente distruzione del tempio di Gerusalemme. Tuttavia della sua effettiva rovina non ce#039;è testimonianza scritta; da allora le#039;Arca diventa simbolo eternamente cercato dagli uomini e rintracciato in varie parti del mondo, dalle#039;Africa al Medio Oriente. La tradizione etiope colloca le#039;Arca nel regno di Axum, dopo che Salomone le#039;aveva donata al figlio della Regina di Saba, Menelik I. Qui, sarebbe rimasta nel corso dei secoli protetta dai monaci ortodossi nella cittae#039; santa di Lalibela nei pressi di Axum, dove si troverebbe tuttora.Le#039;Arca, che non è visibile a nessuno tranne un monaco che la custodisce, viene preservata nel complesso della cattedrale di Santa Maria di Sion, ee#039; dunque nascosta a tutti e viene portata in processione una volta alle#039;anno ma avvolta in un panno.Le#039;Arca ha accesso la fantasia di archeologi, scrittori, gruppi religiosi, sette di ogni tipo. Nella tradizione infatti si afferma che emana un potere particolare ma anche che chi la tocca veniva fulminato. Un oggetto che data anche la sua collocazione - Il Tempio di Gerusalemme - è stato di volta in volta al centro di storie legate alla Massoneria o ai Templari. Tuttavia va ricordato che sono molte in Etiopia le chiese nelle quali ee#039; conservata une#039;e#039;e#039;arcae#039;e#039;, così come diversi studiosi - muovendosi spesso al limite del mistero e della leggenda - la collocano in varie parti del mondo. /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/?id=3.0.3437413641 style= line-height: 1.22em; text-decoration: none; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.adnkrono s.com/IGN/ News/Cultura/ ?id=3.0.34374136 41 /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3761&titolo_sotto=ll Patriarca d'Etiopia: "Presto il mondo conoscer l'Arca dell'Alleanza". Dai Templari a Indiana Jones il mistero dei misteri&ID_cat_new=99News ReikiScoperto sito sottomarino al largo coste di Gelahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3763&titolo_sotto=Scoperto sito sottomarino al largo coste di Gela&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; I carabinieri di Caltanisetta e del Nucleo tutela patrimonio culturale hanno scoperto un sito archeologico sottomarino al largo delle coste di Gela, in Sicilia, da cui sono stati recuperati preziosi reperti di epoca greco-ellenistica, romana e bizantina. Lo hanno riferito gli uomini delle#039;Arma in una nota, precisando che tra gli oggetti antichi recuperati ce#039;è anche una preziosissima patera -- un piccolo piatto o una coppa usata soprattutto per i sacrifici -- di epoca bizantina, con impressa una colomba e perfettamente conservata. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; I reperti, recuperati dai sommozzatori delle#039;Arma nel corso di un primo sopralluogo al sito, costituiscono -- secondo la nota -- una piccola parte degli oggetti trasportati da una nave greca, romana o bizantina che i carabinieri stanno cercando di individuare nelle acque al largo di Gela e in altri punti del Canale di Sicilia con le#039;aiuto di strumenti che consentono di scandagliare i fondali marini. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial;   br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://it.notizie.yahoo.com/4/20090617/tts-oittp-reperti-archeo-ca02f96.html style= line-height: 1.22em; text-decoration: underline; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://it.notizie. yahoo.com/ 4/20090617/ tts-oittp- reperti-archeo- ca02f96.html /a br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3763&titolo_sotto=Scoperto sito sottomarino al largo coste di Gela&ID_cat_new=99News ReikiInghilterra, scoperto sito più vecchio di Stonehengehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3762&titolo_sotto=Inghilterra, scoperto sito pi vecchio di Stonehenge&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; di Andrea Lessona br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Un volo nei cieli inglesi per vedere oltre, e studiare strani cerchi nel grano. Poi la verifica sul campo e la scoperta sensazionale: il ritrovamento di un sito archeologico più vecchio di un migliaio di anni di Stonehenge. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; E’ quello rinvenuto nella campagna inglese grazie a Helen Wickstead, responsabile del Damerham Archaeology Project, della Kingston University di Londra, che ne ha dato notizia al National Geographic.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; “Come il sito sia rimasto nascosto all’occhio umano per tutto questo tempo, resta un mistero” ha affermato Joshua Pollard, archeologo molto noto, anche se non coinvolto nel ritrovamento. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; In questa zona, infatti, dominata dalla fama di Stonehenge, c’è stata per decenni un’intensa attività di ricerca per portare alla luce nuovi reperti e conferme sulle varie teorie circa uno dei centri megalitici più importanti del mondo. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; E invece, quasi per caso, durante una perlustrazione aerea dell’English Heritage, l’agenzia governativa britannica per la preservazione storica del patrimonio, sono stati notati strani crop circles, i famosi cerchi nel grano. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; In realtà si trattava di interferenze nella crescita delle piante causate dalle strutture funerarie nel terreno vicino al villaggio di Damerham. Così, una volta scesi a terra, i responsabili sono andati a verificare e hanno trovato ciò che mai si sarebbero aspettati. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Due grosse tombe sovrastate da tumuli enormi. La più grande delle due è lunga settanta metri. “Questi tumuli funerari sono ritrovamenti molto rari e sono le prime forme di architettura conosciute” ha confermato Helen Wickstead. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; E ha aggiunto: “Durante la tarda Età della Pietra, si credeva che le persone della regione lasciassero i loro defunti a cielo aperto in modo che gli uccelli e gli altri animali se ne cibassero. Invece per un motivo che non ci è ancora chiaro, crani e ossa di gente sepolta furono poi portate nella struttura funeraria”. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Altri ritrovamenti, tra cui resti di tempi in legno, fanno pensare che il sito rimase un centro importante per le comunità agricole della zona anche nell’Età del Bronzo. Ma solo nuove ricerche potranno portare alla luce la verità sepolta da millenni. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Il mistero continua. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial;   br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ilreporter.com/storie/inghilterra-scoperto-sito-piu-vecchio-di-stonehenge style= line-height: 1.22em; text-decoration: underline; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.ilreport er.com/storie/ inghilterra- scoperto- sito-piu- vecchio-di- stonehenge /a br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3762&titolo_sotto=Inghilterra, scoperto sito pi vecchio di Stonehenge&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;Osservatorio Astronomico Vaticano cambia sedehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3764&titolo_sotto=L'Osservatorio Astronomico Vaticano cambia sede&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; 16-06-09 /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; VATICANO: LA SPECOLA LASCIA CASTEL GANDOLFO, NUOVA SEDE AD ALBANO (ASCA) -  /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Cittae#039; del Vaticano, 16 giu - Cambia la sede delle#039;Osservatorio Astronomico Vaticano: da Castel Gandolfo, dove i gesuiti astronomi occupavano una parte del Palazzo pontificio, le#039;Osservatorio si trasferisce nella vicina cittadina di Albano. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Ee#039; il secondo spostamento per la Specola vaticana, che in origine sorgeva alle#039;interno della Cittae#039; del Vaticano ma fu trasferita a Castel Gandolfo nel 1939 per evitare le#039;inquinamento luminoso di Roma. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Giae#039; da tempo, la maggior parte delle#039;attivitae#039; scientifica delle#039;Osservatorio si svolge nel deserto delle#039;Arizona (Stati Uniti), a Mount Graham, sotto la direzione di padre Josee#039; Gabriel Funes. Le#039;Osservatorio di Castel Gandolfo continuava comunque a ricevere visite - che permettevano, tra le#039;altro, di vedere le macchie solari dai telescopi della Specola - e ad accogliere i gesuiti durante le#039;estate, per corsi destinati ai giovani astronomi di tutto il mondo. Cioe#039; che restava a Castel Gandolfo verrae#039; ora trasferito in un antico convento ad Albano. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Secondo il conservatore della collezione di meteoriti del Vaticano, il sacerdote gesuita Guy Consolmagno, il trasferimento ee#039; dovuto al crescente numero di visitatori, che puoe#039; rappresentare un problema per il luogo di riposo del papa. e#039;e#039;Il trasferimento delle#039;Osservatorio e dei quindici scienziati avrae#039; luogo nel mese di giugnoe#039;e#039;, ha spiegato. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Le#039;inaugurazione dei nuovi locali avverrae#039; a ottobre. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Lo spostamento comporterae#039; anche il trasferimento della biblioteca della Specola, che ospita circa 22.000 volumi, tra cui una preziosa collezione di libri antichi e opere di Copernico, Galileo, Newton, Kepler, Brahe, Clavius e Secchi. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Le#039;Osservatorio Astronomico Vaticano, uno dei piue#039; antichi al mondo, ee#039; un istituto di ricerca scientifica che dipende direttamente dalla Santa Sede. Ee#039; stato fondato da Papa Gregorio XIII nel 1578 e fin dalle#039;inizio vi hanno lavorato astronomi e matematici gesuiti, anche se in seguito vi hanno lavorato religiosi di ogni ordine. Nel 1981 la Specola ha fondato un secondo centro di ricerca, il e#039;e#039;Vatican Observatory Research Groupe#039;e#039;, a Tucson (Arizona, Stati Uniti), in collaborazione con le#039;universitae#039; locale. br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; asp/mcc/ss br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.asca.it/news-VATICANO__LA_SPECOLA_LASCIA_CASTEL_GANDOLFO__NUOVA_SEDE_AD_ALBANO-838761-ORA-.html style= line-height: 1.22em; text-decoration: none; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.asca. it/news-VATICANO __LA_SPECOLA_ LASCIA_CASTEL_ GANDOLFO_ _NUOVA_SEDE_ AD_ALBANO- 838761-ORA- .html /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3764&titolo_sotto=L'Osservatorio Astronomico Vaticano cambia sede&ID_cat_new=99News Reiki..Io sono il Bennu, le#039;anima di Rahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3765&titolo_sotto="..Io sono il Bennu, l'anima di Ra"&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.segnidalcielo.it/la_fenice_cropcircle2009.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3765&titolo_sotto="..Io sono il Bennu, l'anima di Ra"&ID_cat_new=99News ReikiRAGAZZINO IN GERMANIA COLPITO DA METEORITE, GRAFFIO ALLA MANOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3760&titolo_sotto=RAGAZZINO IN GERMANIA COLPITO DA METEORITE, GRAFFIO ALLA MANO&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (AGI) - Londra, 12 giu. - Un ragazzo tedesco di 14 anni ee#039; stato colpito da un meteorite ed ee#039; sopravvissuto: lo riferisce il quotidiano inglese Daily Telegraph. Il ragazzo di Essen, Germania, stava andando a scuola quando ha visto una sfera di luce sfrecciare verso di lui dal cielo. Alle#039;inizio ho visto solo questa palla luminosa ha detto il quattordicenne, di nome Gerrit Blank. Poi imporvvisamente ho sentito un forte dolore alla mano . Il meteorite, delle dimensioni di un pisello, viaggiava a piue#039; di 50,000 chilometri orari, e lo ha colpito sfiorandogli la mano. Subito dopo ce#039;ee#039; stato un forte rumore, come un di un tuono. Il rumore ee#039; stato cosie#039; forte che le mie orecchie hanno fischiato per ore ha detto Gerrit. Quando mi ha colpito mi ha mandato a gambe alle#039;aria, ed era ancora abbastanza veloce da andarsi ad infossare nelle#039;asfalto . Il ragazzo, a parte una brutta cicatrice di 7 centimetri sulla mano, ee#039; illeso. Gli scienziati stanno adesso br style= line-height: 1.22em; studiando il meteorite. Ee#039; autentico ha detto Ansgar Kortem, direttore del Walter Hohmann Observatory. Test chimici hanno confermato che viene dallo spazio, e quindi ee#039; di grande valore scientifico e collezionistico. La maggior parte dei meteoriti che entrano nelle#039;atmosfera terrestre evaporano prima di raggiungere il suolo. Di quelli che ci riescono, 6 su 7 finiscono in acqua . La scienza mi piace ha detto Gerrit, ho portato il meteorite ai miei professori che hanno scoperto che era molto magnetico . Gerrit Blank ee#039; il secondo essere umano ad essere sopravvissuto ad un impatto meteorico. Nel 1954, in Alabama, un meteorite grande come un chicco de#039;uva attraversoe#039; il tetto di une#039;abitazione, rimbalzando sui mobili prima di atterrare su una donna che stava dormendo. (AGI) Red br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.chimica-oggi.it/archives/0003615.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.chimica-oggi.it/archives /0003615.html /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3760&titolo_sotto=RAGAZZINO IN GERMANIA COLPITO DA METEORITE, GRAFFIO ALLA MANO&ID_cat_new=99News ReikiNubi da incubo apparse nel mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3758&titolo_sotto=Nubi da incubo apparse nel mondo&ID_cat_new=99Sconcerto degli scienziati per nuove nuvole non classificabili coi canoni usuali - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; 11/06/2009 br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Non sanno, gli scienziati, che nome dargli e per adesso gli hanno affibbiato il nomignolo di “ asperatus”. dal nome latino “tempestoso”. br style= line-height: 1.22em; Sono, come si può vedere dalla foto accanto, formazioni nuvolose imponenti e fino ad ora mai osservate, che sono invece apparse negli ultimi tempi in Gran Bretagna e nell’emisfero sud in Nuova Zelanda. br style= line-height: 1.22em; Gli scienziati non sono al momento concordi se da queste nubi cada pioggia o se le stesse si dissolvano come per incanto.  br style= line-height: 1.22em; Una cosa sembra certa, queste nubi sono molto spesse ed a vederle non ispirano troppa tranquillità, anche se o forse perchè sembrano gli effetti speciali creati da qualche scenografo di film di fantascienza. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; E l’attenzione sul fenomeno è tornata d’attualità dopo che le#039;Airbus delle#039;Air France è precipitato giorni fa nelle#039;Atlantico.  br style= line-height: 1.22em; Secondo quanto trasmesso dai satelliti l’areo si sarebbe letteralmente congelato in volo dopo aver incrociato una tempesta ad altissima quota alle#039;interno della quale la temperatura era di 83 gradi sotto zero.  br style= line-height: 1.22em; Ne è convinto il coordinatore della stazione di osservazione satellitare delle#039;università delle#039;Arizona, sulla base deidati trasmessi dal satellite Eumetsat-9 delle#039;organizzazione europea di monitoraggio dei satelliti meteorologici.  br style= line-height: 1.22em; Dalle mappe dettagliate ottenute dai rilevamenti del satellite, esattamente 14 minuti prima di lanciare il suo ultimo messaggio le#039;Airbus si è trovato nel mezzo di nubi agglomerate alle#039;interno delle quali la temperatura rilevata dal satellite era di -83 gradi centigradi , ha spiegato in une#039;intervista il meterelogo americano.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.iltamtam.it/Cronache-italiane/Nubi-da-incubo-apparse-nel-mondo.aspx style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.iltamtam.it/Cronache-italiane/Nubi-da-incubo-apparse-nel-mondo.aspx /a /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3758&titolo_sotto=Nubi da incubo apparse nel mondo&ID_cat_new=99News ReikiAttenzione a Mercuriohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3759&titolo_sotto=Attenzione a Mercurio&ID_cat_new=99la Terra a rischio crash - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Il nostro pianeta potrebbe avere una fine violenta in seguito allo scontro con Venere, Marte e Mercurio. E proprio queste#039;ultimo potrebbe innescare une#039;alterazione delle orbite degli altri. Risultato: una catastrofe planetaria br style= line-height: 1.22em; di LUIGI BIGNAMI br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; PRIMA che il nostro Sole giunga alla sua fine facendo evaporare il nostro pianeta, oppure prima che un gigantesco asteroide si scontri con la Terra e ancor prima che una stella, passandoci vicino, ci strappi dalla nostra orbita, il nostro Pianeta potrebbe avere una fine violenta in seguito allo scontro con i pianeti a noi più vicini: Mercurio, Venere e Marte.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le#039;evento scatenante sarebbe da ricercare nel pianeta Mercurio, il quale pur avendo dimensioni molto piccole rispetto agli altri pianeti (4.878 km contro i 12.736 della Terra) potrebbe innescare une#039;alterazione delle loro orbite, il cui risultato sarebbe una catastrofe planetaria.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Ee#039; questa la conclusione di una nuova simulazione al computer che tiene conto delle più piccole variazioni di orbita che possono subire i pianeti nei prossimi milioni o prossimi miliardi di anni. Va detto infatti, che anche se a noi sembra che le orbite dei pianeti siano stabili nel tempo, così non è, in quanto le#039;attrazione reciproca tra i corpi del sistema solare le fanno variare anche di pochi metri al secolo e questo sulle#039;arco di centinaia di milioni di anni può avere conseguenze importanti.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Lo studio è stato realizzato da ricercatori delle#039;Osservatorio di Parigi e pubblicato su Nature. E dimostrerebbe che una serie di fenomeni astrali potrebbero far sì che le#039;orbita di Mercurio arrivi ad allungare il suo asse maggiore fino al punto da intersecare le#039;orbita di Venere. A quel punto si verrebbe ad avere una tale alterazione delle#039;orbita di Mercurio stesso che potrebbe essere eiettato al di fuori del sistema solare, oppure finire inghiottito dal Sole o essere proiettato verso la Terra con la quale verrebbe a scontrarsi.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; A questa conclusione gli autori della ricerca, Jacques Laskar e Mickael Gastineau, sono giunti dopo aver simulato 2.501 scenari del nostro sistema solare in ciascuno dei quali si è ipotizzata una piccola variazione di orbita (delle#039;ordine di pochi metri) dei pianeti più vicini a noi. Nel 25% dei casi sarebbe Mercurio il pianeta più esposto ad una profonda modifica della sua orbita che lo porterebbe ad incrociare quella di Venere. A quel punto anche gli altri pianeti più vicini al Sole subirebbero delle forti alterazioni orbitali.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; In una percentuale molto bassa le#039;alterazione sarebbe così consistente che tra 3,3 miliardi di anni Marte, Venere, Mercurio potrebbero scontrarsi con la Terra. In ben 200 casi, dei 2501 scenari previsti dai ricercatori, due pianeti interni verrebbero a scontrarsi tra loro e la Terra sarebbe coinvolta in 48 casi.  br style= line-height: 1.22em; Da questa simulazione, ciò che risulta più sorprendete è il fatto che le#039;alterazione delle#039;orbita di Mercurio può influenzare anche quelle di Venere e della Terra , ha detto Laskar.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Ma cosa farebbe di Mercurio la boccia planetaria che altererebbe una situazione che sembra essere assai stabile? La causa di tutto ciò è da ricercare nel pianeta Giove, il quale con la sua enorme massa ha une#039;influenza gravitazionale notevole sulle#039;orbita del piccolo pianeta vicino al Sole , ha spiegato le#039;astronomo.  br style= line-height: 1.22em; Tale influenza, nelle#039;arco di centinaia di milioni di anni, sarebbe sufficiente dapprima ad allungare la sua orbita e poi a spingerlo al di fuori della stessa.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Che lo scontro tra pianeti sia una realtà è già stato dimostrato da quanto osservato attorno alla stella SM1207B, dove sono state trovate le evidenze dello scontro tra almeno due pianeti e, de#039;altra parte, sembrerebbe ormai certo che circa 4 miliardi di anni fa un oggetto grande come Marte si scontrò con il nostro pianeta e dal fenomeno nacque la Luna.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; (11 giugno 2009) /span div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /font /div div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; a href= http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/scienze/fine-pianeti/fine-pianeti/fine-pianeti.html?ref=hpspr1 http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/scienze/fine-pianeti/fine-pianeti/fine-pianeti.html?ref=hpspr1 /a /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3759&titolo_sotto=Attenzione a Mercurio&ID_cat_new=99News ReikiMacchie solari: il bizzarro comportamento della nostra stellahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3756&titolo_sotto=Macchie solari: il bizzarro comportamento della nostra stella&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; INT.Gianna Cauzzi br style= line-height: 1.22em; mercoledì 10 giugno 2009 /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; Il nostro Sole si sta comportando in modo un po’ strano. Dal 2004 ci sono stati quasi 650 giorni senza macchie solari visibili a fronte di una media di meno di 500 per i cicli passati; siamo quindi in una fase di minimo molto prolungata dopo il massimo di attività registrato nel 2001 (con un secondo picco meno intenso nel 2003). In particolare, la fine del ciclo attuale sta registrando un numero elevato di giorni senza macchie: sono stati 266 nel 2008 (73%) e finora 126 nel 2009 (79%). br style= line-height: 1.22em; Per parlare di questo problema, il luogo ideale in Italia è l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri (Firenze), dove abbiamo raggiunto Gianna Cauzzi, ricercatrice astronoma che si occupa proprio di fisica del Sole. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Cosa sono le macchie solari? C’è ancora qualcosa che non sappiamo su di loro? br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le macchie solari indicano zone della superficie del Sole dove affiorano intensi campi magnetici, che si sviluppano alle#039;interno del Sole stesso tramite un effetto di dinamo alimentato dalle forti correnti elettriche presenti nelle#039;interno. Le macchie appaiono più scure dei loro dintorni perché la presenza di campi magnetici intensi inibisce il normale trasporto di energia dalle#039;interno della stella verso la superficie. Questo fa sì che le zone magnetiche abbiano temperature di 3-4000 °C, a fronte di una temperatura tipica del Sole di 5600 °C. Quindi le macchie sono scure , anche se non propriamente fredde . È simpatico citare che già Galileo, apparentemente, si rese conto che benché scure, le macchie erano sempre più luminose del cielo. br style= line-height: 1.22em; Ancora oggi non abbiamo ben chiaro come le macchie riescano a restare stabili per periodi di tempo piuttosto lunghi (da diversi giorni fino a qualche settimana) e soprattutto, come venga creata e mantenuta la cosiddetta penombra, ovvero una zona meno scura che circonda le macchie più grandi come une#039;aureola. Come per altri fenomeni alla superficie del Sole, si sta facendo largo le#039;idea che la penombra sia il risultato di un equilibrio statistico di fenomeni altamente dinamici, ovvero che cambiano su scale temporali molto brevi, delle#039;ordine di pochi minuti. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Perché è importante continuare ad osservarle? br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Ci sono diversi motivi per cui lo studio delle macchie è importante. Da un punto di vista puramente astrofisico, esse ci danno la possibilità di studiare in dettaglio le#039;interazione tra plasmi (cioè gas ionizzati) e campi magnetici: un fenomeno di grande rilevanza in molte situazioni quali la formazione stellare, le#039;attività nei nuclei galattici ecc. Questo stesso tipo di interazioni è inoltre uno dei principali argomenti di studio della fisica del plasma, che trova applicazioni pratiche ad esempio nei reattori per la fusione termonucleare. br style= line-height: 1.22em; Infine, le macchie rappresentano la parte più visibile del cosiddetto ciclo di attività solare, che si manifesta con un periodico aumento e diminuzione del campo magnetico alla superficie del Sole. Il numero delle macchie ha una periodicità di circa 11 anni, anche se il ciclo vero e proprio ha periodo doppio, in quanto la polarità magnetica in ciascun emisfero solare si inverte ogni 11 anni. La posizione, le#039;estensione, il momento in cui appaiono, la durata e altre proprietà fisiche delle macchie ci danno informazioni importanti sul funzionamento della dinamo operante alle#039;interno del Sole (e di altre stelle simili). br style= line-height: 1.22em; Lo scopo ultimo di tali studi è di predire le#039;operato della dinamo e quindi il tipo di campi magnetici che si presenteranno in un futuro alla superficie del Sole. Questo ci riguarda direttamente, in quanto a campi magnetici particolarmente intensi sono spesso associati fenomeni esplosivi di rilascio di energia e massa (chiamati brillamenti ed espulsioni di massa coronale) che possono investire la Terra e avere conseguenze sulla nostra vita quotidiana. Infatti questi fenomeni improvvisi si manifestano con una forte emissione di radiazione energetica (raggi UV, X e gamma) e particelle ionizzate che, quando impattano sulla atmosfera terrestre ne provocano modificazioni importanti: ad esempio aumenti di densità che possono modificare le#039;orbita di satelliti; o tempeste magnetiche con disturbo delle trasmissioni radio; o correnti elettriche indotte che possono influenzare le nostre reti di distribuzione delle#039;energia (ricordiamo il black out del 1989 in Canada br style= line-height: 1.22em; e Usa, provocato da un forte brillamento) . Infine, radiazioni e particelle rappresentano un pericolo concreto per le nostre attività spaziali quali la Stazione Spaziale Internazionale e gli astronauti che vi si trovano a bordo. br style= line-height: 1.22em; Sul lungo periodo, lo studio delle macchie e delle#039;attività solare è di grande importanza per quel che riguarda le#039;influenza solare sul clima terrestre. Infatti, le#039;agente solare di gran lunga più importante per le#039;atmosfera terrestre è la radiazione ultravioletta, la cui emissione dipende fortemente dalle#039;attività magnetica solare. Quindi i modelli climatici più sofisticati tengono conto del flusso UV solare e possono essere usati per stimare che tipo di effetti sarebbero prodotti da una sua variazione. Ad oggi non risulta ovvio che le#039;aumento di temperatura misurato a Terra negli ultimi decenni possa essere correlato con variazioni delle#039;attività solare. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Come si osservano le macchie solari? br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; La presenza, estensione e posizione delle macchie si possono misurare semplicemente proiettando su un foglio di carta le#039;immagine del Sole prodotta da un piccolo telescopio. Questo è il metodo adottato già da Galileo, e che è stato usato per centinaia di anni per produrre il catalogo delle macchie usato ancora oggi. Ovviamente misure più fisiche quali la temperatura, intensità del campo magnetico, presenza di moti o meno, richiedono strumenti più sofisticati che fanno uso della spettroscopia, ovvero delle#039;analisi della luce emessa dalle macchie. Strumenti per questo scopo sono presenti in tutti gli osservatori moderni, quali i telescopi solari alle Canarie e negli Usa, e i vari telescopi spaziali. br style= line-height: 1.22em; Un ruolo importante può averlo la sonda Soho, una missione spaziale Esa/Nasa lanciata nel 1995 e dedicata allo studio del Sole. Contiene diversi telescopi, ciascuno ottimizzato per un tipo di studio particolare. Per le macchie e il ciclo solare lo strumento più importante su SOHO è stato MDI (Michelson Doppler Interferometer) , che ha prodotto in modo sistematico - 16 volte al giorno per 13 anni - immagini delle#039;intero disco solare contenenti informazioni sulla posizione delle macchie e del campo magnetico ad esse associato, nonché sui moti alla superficie del Sole. Questo set di dati, unico per copertura e durata (ricordiamo che nello spazio non piove mai...) è stato ed è tuttora oggetto di studi dedicati al ciclo di attività magnetica. SOHO ospita anche uno strumento italiano, le#039;UVCS (UltraViolet Coronal Spectrometer) che permette le#039;analisi spettroscopica della radiazione UV emessa nella corona. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; L’attuale fase di minimo dell’attività solare può essere considerata anomala? Ci dobbiamo preoccupare? br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; É importante ricordare che i dati come durata del ciclo, numero di macchie e cosi via, vanno sempre intesi come numeri medi, ovvero derivanti dalla combinazione di situazioni che possono essere molto diverse tra di loro. Ad esempio un ciclo con un minimo ben più lungo fu quello di inizio e#039;900 in cui si registrarono più di mille giorni senza macchie e che comunque non causò nessuna modifica di rilievo nella vita sulla Terra. Quindi per ora non direi che si possa parlare di situazione anomala, anche perché va ricordato che misure accurate dei cicli solari sono disponibili da tempi relativamente recenti. br style= line-height: 1.22em; Negli ultimi mesi sono apparse davvero poche macchie: circa una decina in sei mesi (per confronto, durante il massimo di attività nello stesso periodo ne potrebbero apparire diverse centinaia). Però queste poche macchie ci confortano nel senso che rispettano tutte le regole che caratterizzano un nuovo ciclo: hanno la polarità giusta; appaiono a latitudini elevate come succede sempre alle#039;inizio di un nuovo ciclo; sono piuttosto piccole e di breve durata. Quindi ci sentiamo relativamente tranquilli sul fatto che il Sole si stia comportando come si deve. br style= line-height: 1.22em; Quello che non sappiamo in realtà è se questa risalita del nuovo ciclo sarà lenta o veloce, o se il massimo sarà intenso o meno. Le previsioni dei modelli di dinamo degli anni scorsi sono state smentite dai fatti (ad esempio, si prevedeva il minimo intorno al 2006 e un massimo tra il 2010 e il 2011); quindi ce#039;é ancora parecchio lavoro da fare per poter arrivare a una reale comprensione della fisica che determina la dinamo solare. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; /span /div div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=25002e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3756&titolo_sotto=Macchie solari: il bizzarro comportamento della nostra stella&ID_cat_new=99News ReikiE nei campi di grano spuntano... cerchi misteriosi. Scherzo o alieni?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3757&titolo_sotto=E nei campi di grano spuntano... cerchi misteriosi. Scherzo o alieni?&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/modena/2009/06/10/189730-campi_grano_spuntano.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3757&titolo_sotto=E nei campi di grano spuntano... cerchi misteriosi. Scherzo o alieni?&ID_cat_new=99News ReikiIl campo magnetico terrestre sulle#039;orlo del collassohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3753&titolo_sotto= Il campo magnetico terrestre sull'orlo del collasso&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Il campo magnetico terrestre potrebbe collassare da un momento all’altro. Secondo gli esperti di Harvard negli ultimi 150 anni si è infatti indebolito del 10%, e tutto lascia pensare a un’imminente inversione della sua polarità. L’inversione del campo magnetico terrestre è un fatto raro in natura, identificato per la prima volta durante gli anni a cavallo fra Ottocento e Novecento, grazie allo studio delle rocce magmatiche. Queste infatti sono in grado di ‘registrare’ le condizioni magnetiche della Terra nel corso dei secoli. Basta immaginare di percorrere il fondo dell’oceano Atlantico dall’Europa alle Americhe, attraversando la dorsale medio atlantica, per rendersi conto del continuo avvicendarsi di strati rocciosi che indicano prima il nord a nord, e poi a sud. Secondo i ricercatori è dal 1845 che il campo magnetico terrestre si sta indebolimento. Mentre è da 780mila anni che non subisce inversioni. Se si considera poi che il br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; ribaltamento dei poli avviene mediamente ogni 250mila anni, non è difficile supporre che la nuova rivoluzione magnetica potrebbe non essere lontana. In particolare ad Harvard sono convinti che ciò potrà verificarsi tra 1.500–2.000 anni. Jeremy Bloxham, tra i partecipanti allo studio, dice che il cambiamento della direzione dell’ago della bussola potrebbe addirittura avvenire in questo secolo. Il ricercatore, però, ha sottolineato che tante volte i campi magnetici subiscono delle semplici oscillazioni di assestamento, niente a che vedere con il ribaltamento dei poli. Tra i tanti fenomeni che hanno evidenziato l’indebolimento del campo magnetico c’è quello relativo alla maggiore vulnerabilità di alcuni satelliti artificiali, situati in zone particolarmente sensibili al magnetismo terrestre, come a ridosso della cosiddetta “anomalia del Pacifico del sud”. I primi ad accorgersi di questo cambiamento sarebbero gli uccelli che, br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; letteralmente, perderebbero completamente la bussola e non saprebbero più dove andare. Poi si avrebbero ripercussioni sui satelliti e su molti altri strumenti utilizzati dall’uomo per orientarsi: i due poli magnetici si sostituirebbero l’uno all’altro, e la bussola anziché indicare il nord indicherebbe il sud. /span div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /font /div div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://gianlucagrossi.blogspot.com/2009/06/il-campo-magnetico-terrestre-potrebbe.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /font /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3753&titolo_sotto= Il campo magnetico terrestre sull'orlo del collasso&ID_cat_new=99News ReikiI NUOVI CERCHI NEL GRANO 2009http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3754&titolo_sotto=I NUOVI CERCHI NEL GRANO 2009&ID_cat_new=99 - vedi a href= javascript:window.open(e#039;http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2009/06/06/i-nuovi-cerchi-nel-grano-2009.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3754&titolo_sotto=I NUOVI CERCHI NEL GRANO 2009&ID_cat_new=99News ReikiIl mistero delle nuvole senza nomehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3755&titolo_sotto=Il mistero delle nuvole senza nome&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Immense e minacciose svaniscono senza scaricare la tempesta. I meteorologi non sanno dire come si formano e perché br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Chi le ha viste dice che sono immense, cupe, irreali, formano grandi onde che sembrano sfiorare i tetti delle case per scaricare sull’umanità chissà quale tempesta. Nuvole che sembrano un burrascoso mare capovolto, che incombe sulle teste dei pochi che finora hanno avuto la ventura di vederle comparire: gli abitanti di alcune cittadine inglesi (da Snowdonia alle Scottish Highlands), ma anche persone che abitano villaggi all’altra estremità del mondo, nella lontanissima Nuova Zelanda. Qualcuno, racconta il «Daily Mail», le ha segnalate anche sul Mare Artico, vicino alle coste della Groenlandia.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Erano cinquant’anni che a una nuvola non si dava un nome nuovo. Le nubi fantasma sono state battezzate in fretta e furia dalla Royal Meteorological Society, che le ha chiamate «asperatus», dal latino «tempestoso», «ruvido», «accidentato». Ma un nome riconosciuto dall’intera comunità scientifica non ce l’hanno ancora, perché gli studiosi non sanno spiegarsele: nessuno sa come si formino e perché; l’unica cosa sicura è quello che si vede nel cielo: curve caotiche, turbolente, michelangiolesche, come le volute dell’olio e dell’aceto quando si mescolano.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Ogni volta sembra che stiano per scatenare il finimondo, poi si disperdono e tutto finisce nella calma.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Dobbiamo preoccuparci? La credibilità della vicenda resta ancora da dimostrare, il fenomeno fa pensare ad esempio alle scie chimiche che inquietano i cittadini di tutto il mondo.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Tra i meteorologi non mancano gli scettici a oltranza: le «asperatus» potrebbero essere un fenomeno ingigantito dal fatto che oggi tutti hanno una macchina fotografica digitale e un sito web su cui mettere in circolazione le informazioni. Magari, ipotizzano, erano state già osservate in passato, ma semplicemente nessuno le aveva ancora immortalate.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; «Abbiamo cercato di identificarle e classificare tutte le immagini delle nubi che abbiamo ripreso - spiega Gavin Pretor-Pinney, fondatore della Cloud Appreciation Society - ma sembra che queste non rientrino in nessuna categoria e, quindi, comincio a pensare che si tratti di un tipo davvero unico di nubi».  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Alcuni esperti chiederanno dunque all’Organizzazione Mondiale Meteorologica delle Nazioni Unite di Ginevra di considerare la possibilità di inserire queste nuove, strane nuvole, nell’International Cloud Atlas, come è in uso tra i meteorologi di tutto il mondo. Vero è, segnalano altri studiosi, che in zone montuose le forme delle nuvole sono sempre così varie da rendere possibile, in particolari condizioni anche di luminosità, il verificarsi di morfologie molto spettacolari. Di più non si può dire, per il momento.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; O forse sì, ma si entra nella dimensione (altrettanto degna, ma non scientifica) della «nimbologia fantastica e relativa», quale appare ad esempio nelle cinquanta freschissime e meravigliose pagine di nubi, nebbie, caligini e foschie scritte nel «Nuvolario» di Fosco Maraini, viaggiatore e orientalista.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Con un sorriso quasi Zen, Maraini fece una sua personale e originalissima catalogazione di nuvole: parlò di «Graffi» e «Ragnatele», ovvero di nubi «che si formano nelle giornate serene e rimangono immobili, altissime, quasi un soffitto del cielo. Non si sa bene da dove vengano e dove vadano, né, francamente, a cosa servano». Descrisse anche le «Matrone», «nubi che prendono consistenza nelle aure ben nutrite e un po’ fiacche del meriggio, forse troppo cariche di spole, di profumi agresti, di leni dolcezze carnali».  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; «Tutto merita di essere visto con un sorriso sulle labbra, - concludeva Maraini - per ristabilire l’equilibrio fra le cose». Il padre della scrittrice Dacia Maraini, grande alpinista, era convinto che «il più serio, scrupoloso e fecondo apporto alla scienza sia un temperato dileggio». Come avviene nell’opera «Le nuvole» di Aristofane. Il suo era un invito a guardare le cose perenni, che stanno oltre l’attualità.  br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; Nella World Meteorological Organization (www.wmo.ch) esiste in ogni caso una commissione che si occupa di nubi: vedremo come si pronunceranno, se veramente nelle «asperatus» c’è qualcosa di nuovo.+ Le chiamano Asperatus sono nubi enormi e scure+ Vittorio Prodi: ”Ee#039;e#039; impossibile che non scatenino piogge torrenziali”  /span div font class= Apple-style-span face= Georgia size= 3 span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /font /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; FRANCESCO MOSCATELLI /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=248eID_articolo=47eID_sezione=550esezione= style= line-height: 1.22em; text-decoration: underline; color: rgb(30, 102, 174); outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.lastampa .it/_web/ CMSTP/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 248eID_articolo= 47eID_sezione= 550esezione= /a /span /div /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3755&titolo_sotto=Il mistero delle nuvole senza nome&ID_cat_new=99News ReikiDocente di fisica ammette il paranormalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3752&titolo_sotto=Docente di fisica ammette il paranormale&ID_cat_new=99Scienza e paranormale: a che punto è la notte? - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://bruma8848.altervista.org/articoli/notte.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3752&titolo_sotto=Docente di fisica ammette il paranormale&ID_cat_new=99News ReikiStoria del cancro: Big Pharmahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3747&titolo_sotto=Storia del cancro: Big Pharma&ID_cat_new=99 - Articolo e video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3210e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3747&titolo_sotto=Storia del cancro: Big Pharma&ID_cat_new=99News ReikiAnomalie marte:rover spirit scopre misterioso oggetto metallicohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3748&titolo_sotto=Anomalie marte:rover spirit scopre misterioso oggetto metallico&ID_cat_new=99 - Articolo, foto e video a href= javascript:window.open(e#039;http://oknotizie.virgilio.it/go.php?us=411410f97d32b0aae#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3748&titolo_sotto=Anomalie marte:rover spirit scopre misterioso oggetto metallico&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;estinzione di massa di 260 milioni di anni fahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3749&titolo_sotto=L'estinzione di massa di 260 milioni di anni fa&ID_cat_new=99Innescata da una catastrofica eruzione - span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: e#039;Lucida Grandee#039;; font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 15px; Le#039;immissione di biossido di zolfo in atmosfera avrebbe portato a una massiccia produzione di piogge acide /span br div span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: e#039;Lucida Grandee#039;; font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 15px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: e#039;Lucida Grandee#039;; font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 15px; span class= Apple-style-span style= font-weight: normal; p Circa 260 milioni di anni fa, une#039;eruzione vulcanica gigante innescò une#039;estinzione di massa globale ora scoperta dai ricercatori delle#039; a href= http://www.leeds.ac.uk/ style= color: rgb(150, 91, 23); text-decoration: none; Università di Leeds /a , nel Regno Unito. /p p Le#039;eruzione avvenne nelle#039;attuale provincia di Emeishan, nel sud-ovest della Cina, e liberò circa mezzo milione di chilometri cubi di lava che si riversarono nelle#039;ampia regione circostante, finendo per cancellare gran parte della vita marina in tutto il mondo. /p p A differenza di ciò che succede di solito, i ricercatori sono riusciti a individuare le#039;epoca esatta delle#039;eruzione e della successiva estinzione di massa a essa legata perché la lava fuoriuscita appare oggi come un ben distinto strato di roccia ignea tra due strati di roccia sedimentaria contenente fossili marini databili in modo agevole. Lo strato di roccia fossilizzata appena dopo le#039;epoca delle#039;eruzione mostra la presenza di forme di vita completamente differenti dalle precedenti, suggerendo il verificarsi di une#039;eruzione seguita da una catastrofe ambientale di ampie proporzioni. /p p Una circostanza cruciale è che le#039;eruzione avvenne vicino ad acque poco profonde: in tali casi, il contatto tra la lava che fluisce velocemente e le#039;acqua determina una violenta esplosione che porta enorme quantità di biossido di zolfo nella stratosfera. /p p Quando la lava poco viscosa incontra le#039;acqua marina, le#039;effetto è come quello delle#039;acqua buttata in una padella di olio bollente: le#039;esplosione produce une#039;enorme quantità di vapore”, ha commentato Paul Wignall, palaeontologo delle#039;Università di Leeds e primo autore delle#039;articolo pubblicato sulla rivista “ a href= http://www.sciencemag.org/ style= color: rgb(150, 91, 23); text-decoration: none; Science /a ”. /p p Le#039;immissione di biossido di zolfo nelle#039;atmosfera avrebbe poi portato a una massiccia produzione di nuvole, propagatesi poi in tutto il mondo, da cui poi derivarono torrenziali piogge acide. /p p Le#039;improvvisa estinzione di vita marina che possiamo chiaramente vedere nelle registrazioni fossili è legata alle#039;eruzione vulcanica, con una correlazione che spesso è stata giudicata controversa”, ha concluso il ricercatore. (fc) /p p style= margin-bottom: 0cm; a href= javascript:window.open(e#039;http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1338537e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0);  Fonte /a /p /span /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3749&titolo_sotto=L'estinzione di massa di 260 milioni di anni fa&ID_cat_new=99News ReikiSvelato il segreto di Cheopehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3750&titolo_sotto=Svelato il segreto di Cheope&ID_cat_new=99Ricostruito a Torino l’argano che 4.500 anni fa permise di innalzare la piramide - span class= Apple-style-span style= color: rgb(64, 65, 64); font-family: Tahoma; font-size: 11px; line-height: 13px; div class= girata dettaglio style= border-style: initial; border-color: initial; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-size: 100%; margin-top: 0px; margin-right: 12px; margin-bottom: 0px; margin-left: 12px; background-repeat: repeat-x; background-attachment: initial; -webkit-background-clip: initial; -webkit-background-origin: initial; background-color: initial; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden; padding-top: 12px; background-image: none; background-position: 0px 0px; div class= autore-girata style= border-style: initial; border-color: initial; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-family: Tahoma, Verdana, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 11px; font-weight: bold; text-transform: uppercase; color: rgb(64, 65, 64); margin-bottom: 6px; p class= news-single-author style= border-style: initial; border-color: initial; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-size: 100%; ANTONELLA PEROTTI /p /div div class= luogo-girata style= border-style: initial; border-color: initial; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-size: 1.1em; text-transform: uppercase; font-family: Georgia, Times, serif; TORINO /div p class= bodytext style= border-style: initial; border-color: initial; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: normal; font-family: Georgia, Rekha; font-size: 13px; text-decoration: none; color: rgb(64, 65, 64); margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 20px; padding-top: 6px; padding-right: 0px; padding-bottom: 9px; padding-left: 0px; Chissà se Imhotep, Nefermaat, Hemiunu, i grandi architetti egiziani che costruirono le prime piramidi, sarebbero d’accordo a divulgare le loro tecniche di costruzione. A Torino, nei laboratori del Politecnico, è stato realizzato un prototipo della macchina con la quale probabilmente fu costruita la gigantesca piramide di Cheope nel 2570 a.C. A guardare bene, il vero mistero degli egizi sta tutto in una domanda: come fecero a costruire questi colossi di pietra quattromila anni fa? La macchina del Politecnico è una risposta ed è la prima al mondo, tra tanti progetti sulla carta, sottoposta alla sperimentazione. Lunga 10 metri e capace di spostare 5 tonnellate, è stata presentata al Comitato Scientifico della Fondazione del Museo Egizio e agli esperti, a Torino nei giorni scorsi per il convegno nazionale di «Egittologia e papirologia».  br br Insomma la famosa «macchina di corti bastoni» che lo storico greco Erodoto cita nelle «Storie» esiste, non fu solo il frutto dei racconti «favolosi» dei discendenti dei costruttori delle piramidi che nel 450 secolo a. C. la citavano sul filo impreciso della memoria. «Abbiamo dimostrato come si potevano spostare blocchi pesanti fino a 45 tonnellate che ritroviamo nella camera sepolcrale della piramide di Cheope, con squadre di 3 o 4 persone» spiega il suo inventore Osvaldo Falesiedi, 54 anni, un lavoro all’Iveco che non c’entra nulla con l’archeologia. La passione per il rebus architettonico rappresentato dalle piramidi egizie è nata 27 anni fa, dopo la lettura di un libro dedicato a Imhotep, il primo architetto della storia dell’umanità. Da allora Falesiedi si è occupato di capire come gli egizi movimentavano i grandi blocchi che costituiscono le parti più segrete delle piramidi. Da un anno collabora con Giorgio Faraggiana, docente di Scienze delle Costruzioni del Politecnico, e tra modellini e calcoli sono riusciti a riprodurre una macchina a grandezza naturale, simile a quelle che forse furono impiegate per la tomba di Cheope.  br br «Gli egizi usavano macchine semplici, come questa, che moltiplicavano la resa dello sforzo - spiega Giorgio Faraggiana -. Nella costruzione delle piramide di Cheope vennero impiegate tecnologie utilizzate inizialmente per tenere in tensione le imbarcazioni sul Nilo come l’ argano spagnolo». L’architettura, dunque, dovrebbe molto alla marineria. Il punto di partenza per studiare l’enigma delle pietre di granito di 45 tonnellate collocate a 40 metri di altezza nel cuore della piramide di Cheope è la «Grande Galleria», lunga 47 metri, alta otto e larga 2. «Per molto tempo si è pensato che fosse un corridoio cerimoniale, con statue collocate nelle nicchie che sono ben evidenti - spiega Falesiedi -, invece servivano per collocare zeppe e traversine di legno. La parte rigida della macchina è la galleria stessa».  br br In pratica i blocchi, caricati su una slitta di legno, venivano fatti salire verso l’alto lungo il piano inclinato della galleria con un sistema di trazione che impiegava l’ «argano spagnolo», fatto di corde ritorte con un bastone di legno in mezzo che veniva girato dagli operai: l’avvitamento delle corde spostava il blocco. Un perno collegava con le funi il blocco di pietra e l’argano. La stessa tecnica era usata per caricare e scaricare obelischi, statue, pietre dalle navi: adagiati sulle slitte venivano sbarcati lateralmente sulla banchina con il sistema dell’argano spagnolo. Bastavano 12 uomini, cioè un equipaggio, per spostare i giganti che venivano collocati nei templi e nelle piramidi. Per spiegare il mistero di quei grandi monumenti, creati per sfidare, la morte, il tempo e l’oblio, si è immaginato di tutto: dalle file di schiavi dei film hollywoodiani agli extraterrestri.  br br Già Champollion e gli archeologi dell’Ottocento si spaccavano la testa sull’enigma delle piramidi di Giza. La macchina studiata da Falesiedi e dal Politecnico dimostra che con pochi operai, che potevano persino interrompere il lavoro per la pausa pranzo, fu possibile innalzare una delle sette meraviglie del mondo antico. /p p class= bodytext style= border-style: initial; border-color: initial; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: normal; font-family: Georgia, Rekha; font-size: 13px; text-decoration: none; color: rgb(64, 65, 64); margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 20px; padding-top: 6px; padding-right: 0px; padding-bottom: 9px; padding-left: 0px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cultura/articolo/lstp/8931/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /p /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3750&titolo_sotto=Svelato il segreto di Cheope&ID_cat_new=99News ReikiTanti Crop!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3751&titolo_sotto=Tanti Crop!&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; p style= line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/eastkennettlongbarrow/eastkennettlongbarrow2009.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcirc leconnector.com/2009/ eastkennettlongb arrow/eastkennet tlongbarrow2009. html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/clatford/clatford2009.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcircleconnector.com/2009/ clatford/ clatford2009. html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/allcannings/allcannings2009.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcircleconnector.com/2009/ allcannings/ allcannings2009. html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/peaksdown/peaksdown2009.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcircleconnector.com/2009/ peaksdown/ peaksdown2009. html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/roundway2/roundway2009b.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcircleconnector.com/2009/ roundway2/ roundway2009b. html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/barbury/barburycastle2009.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcircleconnector.com/2009/ barbury/barburyc astle2009. html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/bishopcannings/bishopcannings2009.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcircleconnector.com/2009/ bishopcannings/ bishopcannings20 09.html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/windmillhill/windmillhill2009.html style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.cropcircleconnector.com/2009/ windmillhill/ windmillhill2009 .html /a br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Bello br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/waylandsmithy/waylandsmithy2009.html style= line-height: 1.22em; 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qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3741&titolo_sotto=Misterioso fenomeno crop circle in lago russo, ufo?&ID_cat_new=99News Reiki«Niente prove di vita su Marte», ma per colpa di un clamoroso errore della Nasahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3742&titolo_sotto=Niente prove di vita su Marte, ma per colpa di un clamoroso errore della Nasa&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: e#039;times new romane#039;; table align= left cellpadding= 0 cellspacing= 0 width= 672 style= padding-left: 8px; tbody tr td style= padding-top: 15px; div align= left class= testonero12 style= margin-bottom: 5px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-weight: normal; text-decoration: none; color: rgb(0, 0, 0); di  b VALENTINA ARCOVIO /b /div span class= testoArticoloG style= color: rgb(0, 0, 0); font: normal normal normal 15px/normal Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; text-decoration: none; Invece di far tesoro delle uniche probabili prove scientifiche della presenza di vita su Marte, la Nasa sembra aver fatto un bel pasticcio costato anni di ricerche e miliardi di dollari. Infatti, potrebbero esser state proprio le tanto invidiate sonde supertecnologiche delle#039;agenzia spaziale americana ad aver distrutto la possibilità di scoprire la presenza di una qualche forma di vita sul Pianeta Rosso. Un errore, quello degli scienziati americani, che perpetuato dal 1976, quando le due sonde gemelle Viking sono state inviate su Marte per prelevare e analizzare campioni della superficie del pianeta. br br Già da allora però era evidente che qualcosa non andava per il verso giusto. La totale assenza di sostanze organiche su Marte, infatti, aveva insospettito non poco gli scienziati americani. In effetti, anche qualora non ci fosse mai stata vita sul Pianeta Rosso, le sonde avrebbero comunque dovuto trovare sostanze organiche, seppur in piccolissima quantità, rilasciate - se non dalla presenza di una qualche forma di vita - almeno dalle comete e dagli asteroidi che hanno colpito il pianeta. Eppure il nulla.  br br Una delle spiegazioni che gli scienziati hanno dato a questa mancanza di campioni organici era che le molecole in questione sarebbero potute scomparire naturalmente per via delle#039;azione di sostanze chimiche altamente reattive, come il perossido di idrogeno. br br Ma ora invece ce#039;è une#039;altra ipotesi in ballo, che potrebbe dimostrare la possibilità che gli scienziati americani abbiano compiuto un errore colossale. br br Secondo due scienziati della Nasa, Douglas Ming e Chris McKay, potrebbero esser state proprio le sonde ad aver distrutto i campioni. Non solo le due Viking, ma anche la sonda lanciata lo scorso anno, Phoenix. Secondo la teoria dei due scienziati americani, presentata a Houston in occasione della Lunar and Planetary Science Conference , le sonde avrebbero sbagliato nel metodo di analisi delle sostanze organiche di Marte, denominate perclorati. Queste sostanze sono relativamente stabili a basse temperature, ma quando vengono riscaldate a centinaia di gradi Celsius tendono a rilasciare une#039;elevata quantità di ossigeno che può provocare una combustione.  br br Ed ecco dove potrebbe esserci stato le#039;errore: le sonde della Nasa sono state programmate per analizzare i campioni utilizzando altissime temperature. Il metodo consiste nel riscaldare le sostanze fino a portarle alle#039;evaporazione per poi analizzarle sotto forma di gas. Ma questo metodo potrebbe aver invece compromesso anni e anni di duro lavoro.  br br In poche parole, le sonde potrebbero aver accidentalmente bruciato le uniche possibili prove di vita su Marte. Per arrivare a queste conclusioni Ming ha osservato, effettuando una serie di esprimenti sulla Terra, la reazione del perclorato ad alte temperature e ha notato che la sua combustione può distruggere le sostanze organiche. br br Quindi, se finora non si è potuto dimostrare la presenza di vita su Marte, non è perché non ce#039;è mai stata. La spiegazione sarebbe più semplice, ma anche più dura da digerire: non abbiamo cercato nel modo giusto , hanno concluso gli scienziati. br br a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=59913esez=SCIENZAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a br br br /span /td /tr tr td /td /tr /tbody /table br /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3742&titolo_sotto=Niente prove di vita su Marte, ma per colpa di un clamoroso errore della Nasa&ID_cat_new=99News ReikiANALISI DEL MISTERO: CHI ERA L’UOMO DELLA SINDONE?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3743&titolo_sotto=ANALISI DEL MISTERO: CHI ERA LUOMO DELLA SINDONE?&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Verdana; font-size: 11px; line-height: 16px; p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; ZI09052610 - 26/05/2009 br Permalink: http://www.zenit.org/article-18404?l=italian /p h1 style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-right: 0px; padding-left: 0px; color: rgb(47, 59, 81); font: normal normal bold 1.3em/normal Helvetica, Arial, sans-serif; text-transform: uppercase; padding-top: 19px; padding-bottom: 0.2em; line-height: 1.2em; ANALISI DEL MISTERO: CHI ERA L’UOMO DELLA SINDONE? /h1 br p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; b Emanuela Marinelli spiega perchè quell’uomo non poteva che essere Gesù /b /p br div id= article style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; i di Antonio Gaspari /i /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em;   /p ROMA, martedì, 26 maggio 2009 (ZENIT.org).- C’è un lenzuolo ingiallito dal tempo che da secoli interroga gli umani. Per alcuni è il telo in cui fu avvolto Gesù subito dopo la morte in Croce, per altri un falso utilizzato per alimentare la devozione cristiana. p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Il telo ha avvolto un cadavere martoriato, riportandone vistose macchie di sangue e l’immagine di un corpo, frontale e dorsale, impressa in modo tuttora misterioso. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Un’immagine che è sbiadita ed eterea, ma straordinariamente ricca di dettagli impressionanti che permettono di ripercorrere, come in una Via Crucis, le ultime ore di quel defunto a cui si attribuisce un’identità sconvolgente: Gesù di Nazaret. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Su quel telo conosciuto come “la Sindone” sono state fatte Inchieste, indagini, studi, analisi, discussioni. Per secoli è stato venerato come la più preziosa reliquia della Cristianità. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Poi nel 1988 il colpo di scena. Une#039;analisi conosciuta come prova del carbonio 14 sostiene che l’origine di quel telo risale al Medioevo, cioè in epoca successiva alla data della crocifissione di Gesù. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Gli esperti si dividono, per alcuni la prova non è stata rigorosa, per altri l’esame non è valido. Altri ancora ribadiscono che la Sindone non ha avvolto il corpo di Gesù. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Per cercare di fare il punto sulle conoscenze e sulle diverse argomentazioni a favore e contro la Sindone, la professoressa Emanuela Marinelli, docente di Scienze Naturali e Geologiche, autorevole membro del Centro Romano di Sindonologia, organizzatrice del Congresso Mondiale Sindone 2000, autrice di numerosi libri, relatrice in centinaia di incontri sul tema, promotrice della rivista “Collegamento pro Sindone” e del sito  u a href= http://www.sindone.info/ target= _blank style= color: rgb(1, 18, 135); text-decoration: none; www.sindone.info /a /u , ha appena pubblicato il volume: “La Sindone. Analisi di un mistero” (Sugarco Edizioni, 267 pagine, 19,50 Euro). /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; ZENIT l’ha intervistata. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; b Quanti e quali i misteri racchiusi in un pezzo di stoffa ingiallito dal tempo? /b /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Marinelli: Da anni gli studiosi si interrogano sulla Sindone, conservata a Torino da più di quattro secoli. La sua storia rigorosamente documentata parte dalla metà del XIV secolo e i ricercatori indagano sul percorso del suo arrivo in Europa. Però il mistero più affascinante rimane l’origine dell’immagine umana che si scorge sull’antico telo. Questa impronta si osserva ancora meglio nel negativo fotografico. Il lenzuolo ha certamente avvolto un cadavere; ma questo corpo, come ha potuto proiettare la sua sembianza sulla stoffa? L’immagine consiste in una disidratazione e ossidazione del lino, che non può essere stata provocata dal semplice contatto del lenzuolo con il cadavere. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; b Sono tantissimi i libri sulla Sindone. Quali sono le novità in questo suo ultimo studio? /b /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Marinelli: Oltre tutti i motivi per dubitare del risultato dell’analisi radiocarbonica, che collocava l’origine della Sindone nel Medioevo, il volume presenta i recenti studi di un gruppo di scienziati dell’ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente) di Frascati (Roma). Presso questo istituto di ricerca, alcune stoffe di lino sono state irradiate con un laser ad eccimeri, un apparecchio che emette una radiazione ultravioletta ad alta intensità. I risultati, confrontati con l’immagine sindonica, mostrano interessanti analogie e confermano la possibilità che l’immagine sia stata provocata da una radiazione ultravioletta direzionale. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; b Sono decenni che lei studia la Sindone, che idea se ne è fatta? E’ veramente il lenzuolo che ha avvolto Gesù dopo la crocifissione? /b /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Marinelli: Non ci sono dubbi, questo lenzuolo non può aver avvolto un altro cadavere. E l’immagine deve essersi formata al momento della Risurrezione, con un lampo di luce sprigionatosi dal corpo glorioso. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; b Quali sono le prove e gli argomenti più solidi che attesterebbero che è proprio questo il lino che ha avvolto il corpo di Cristo? /b /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Marinelli: Ce#039;è una perfetta coincidenza tra le narrazioni dei quattro Vangeli sulla Passione di Cristo e quanto si osserva sulla Sindone: la flagellazione come pena a sé stante, troppo abbondante per essere il preludio della crocifissione (120 colpi invece degli ordinari 21); la coronazione di spine, fatto del tutto insolito; il trasporto del  i patibulum /i , il palo orizzontale della croce; la sospensione alla croce con i chiodi invece delle più comuni corde; le#039;assenza di crurifragio, la frattura delle gambe inflitta per accelerare la morte; la ferita al costato inferta dopo la morte, con fuoruscita di sangue e siero; il mancato lavaggio del corpo (per la morte violenta e una sepoltura affrettata); le#039;avvolgimento del cadavere in un lenzuolo pregiato e la deposizione in una tomba propria invece della fine in una fossa comune; il breve tempo di permanenza nel lenzuolo. /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; b Se la Sindone è veramente quello che lei e tantissimi altri sostengono, qual è il senso di questa reliquia? Forse il Signore vuole dare una risposta alla nostra incredulità? /b /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Marinelli: Certamente fa effetto pensare che la rivelazione fotografica della Sindone avvenne proprio sul finire dell’800, il periodo in cui il positivismo si caratterizzava per la fiducia nel progresso scientifico e per il tentativo di applicare il metodo scientifico a tutte le sfere della conoscenza e della vita umana. Quando la fede in Gesù Cristo sembrava qualcosa di sorpassato agli occhi dei sapienti, proprio la scienza fotografica rivelò la sua immagine come una misteriosa presenza sulla Sindone. Quando poi, nella seconda metà del XX secolo, si diffonde il computer, è proprio questo mezzo moderno a svelare la /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; tridimensionalità dell’immagine sindonica. Ancora una volta Cristo emerge maestoso da quel lino. I devoti di San Tommaso Apostolo attraverso la Sindone possono ancora oggi mettere il dito nelle piaghe del Signore ed avere un segno, che in realtà è come il segno di Giona (Matteo 12,39-40) /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; b Quali sono gli argomenti e perché alcune persone cercano di dimostrare che la Sindone sia un falso storico? /b /p p style= font-size: 1em; padding-right: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; line-height: 1.6em; padding-bottom: 0.9em; Marinelli: La Sindone inquieta chi vuole escludere Cristo dalla propria vita. L’unico argomento che viene sempre riproposto per negare l’autenticità di questa reliquia è la prova radiocarbonica. Ma attorno a quel test è accaduto di tutto ed è giusto sapere i retroscena di quell’esame per rendersi conto dell’infondatezza dei suoi risultati. Ho dedicato più di metà del libro a quella vicenda, fino agli ultimi sviluppi, con le ammissioni di Christopher Bronk Ramsey, attuale direttore di uno dei tre laboratori che vent’anni fa datarono la Sindone: “Tra le misurazioni del radiocarbonio e le altre prove che abbiamo sulla Sindone sembra esserci un conflitto, su come interpretare queste prove. E per questo ritengo che chiunque abbia lavorato in questo settore, scienziati esperti di radiocarbonio ed altri esperti, debbano dare uno sguardo critico alle prove che hanno prodotto per riuscire a tracciare una storia coerente che si adatti e ci dica la storia vera di questo intrigante pezzo di stoffa”. Dunque le ricerche devono continuare, ma con uno spirito limpido e scevro da pregiudizi. /p div span class= Apple-style-span style= line-height: 17px; br /span /div /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3743&titolo_sotto=ANALISI DEL MISTERO: CHI ERA LUOMO DELLA SINDONE?&ID_cat_new=99News ReikiI Sardi sbloccano il mistero sul sorriso sardonico ; la risata omerica di sfida alla morte è collegata ad una pianta che cresce sulle#039;isolahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3745&titolo_sotto=I Sardi sbloccano il mistero sul "sorriso sardonico"; la risata omerica di sfida alla morte collegata ad una pianta che cresce sull'isola&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Verdana; font-size: 11px; div class= boxTxt1 style= padding-top: 5px; padding-right: 30px; padding-bottom: 0px; padding-left: 30px; div class= txt2 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 12px; color: rgb(0, 0, 0); line-height: 1.3em; p style= text-indent: 10px; margin-top: 0px; Cagliari - Gli scienziati sardi ritengono di avere scoperto le radici del sorriso sardonico che sfida la morte , sino ad una pianta che si trova comunemente sulle#039;isola italiana della Sardegna. Il poeta greco Omero fu il primo ad usare la parola, derivata dal nome della Sardegna, per descrivere un sorriso o una risata ribelle di fronte alla morte. Si è creduto che le#039;avesse coniata a causa della credenza che la gente Punica, stabilita in Sardegna, desse ai condannati una pozione che provocasse in loro il sorriso prima della morte. Le#039;associazione con la Sardegna è stata disputata spesso, ma i botanici delle#039;università di Cagliari ritengono di avere risolto il caso - e la pianta in questione potrebbe anche avere proprietà benefiche. La pianta, (oenanthe fistulosa), è comune in Sardegna, dove è conosciuta popolarmente come e#039;sedano de#039;acquae#039;. e#039; La nostra scoperta sostiene quello che molti antropologi culturali hanno detto circa i rituali di morte fra gli antichi Sardie#039;, ha detto Mauro Ballero, direttore delle#039;istituto di botanica delle#039;università di Cagliari. e#039;I Punici erano convinti che la morte fosse le#039;inizio di nuova vita, da accogliersi con un sorrisoe#039; ha detto. Il gruppo di Ballero, il cui lavoro compare nelle#039;ultima edizione della rivista US Journal of Natural Products, ha stabilito che una sostanza tossica presente nella pianta, infatti, inducesse i muscoli facciali a contrarrsi e producesse uno smorfia o un rictus. La scoperta potrebbe avere un lato più interessante, egli disse, condurre alle droghe che potrebbero aiutare determinate circostanze in cui le parti della fronte sono paralizzate. e#039; e#039; Le buone notizie sono che la molecola in questa pianta può essere riorganizzata dalle ditte farmaceutiche per avere le#039;effetto opposto, e#039; e#039; ha detto. /p /div div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); em (15 Maggio 2009) /em /div /div div class= dataNews style= padding-top: 5px; padding-right: 0px; padding-bottom: 3px; padding-left: 22px; border-bottom-width: 1px; border-bottom-style: solid; border-bottom-color: rgb(229, 229, 229); margin-left: 25px; margin-right: 25px; br div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); link:  a href= http://www.ansa.it/ target= _blank style= color: rgb(20, 0, 168); text-decoration: none; font-weight: bold; http://www.ansa.it /a /div div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); br /div div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); a href= javascript:window.open(e#039;http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4290e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /div /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3745&titolo_sotto=I Sardi sbloccano il mistero sul "sorriso sardonico"; la risata omerica di sfida alla morte collegata ad una pianta che cresce sull'isola&ID_cat_new=99News ReikiIl Mito Maya della creazione ha più di 2000 annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3744&titolo_sotto=Il Mito Maya della creazione ha pi di 2000 anni&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Verdana; font-size: 11px; font-style: italic; Fonte:  strong Discover /strong /span br div span class= Apple-style-span style= font-family: Verdana; font-size: 11px; font-style: italic; font-weight: bold; br /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Verdana; font-size: 11px; font-style: italic; font-weight: bold; span class= Apple-style-span style= font-style: normal; font-weight: normal; div class= boxTxt1 style= padding-top: 5px; padding-right: 30px; padding-bottom: 0px; padding-left: 30px; div class= txt2 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 12px; color: rgb(0, 0, 0); line-height: 1.3em; p style= text-indent: 10px; margin-top: 0px; Gli archeologi che hanno scoperto due massicce lastre intagliate e rivestite di stucco nel bacino di Mirador della foresta pluviale, nel nord del Guatemala, dicono che sono la più antica rappresentazione conosciuta del mito di creazione Maya, e precedono di mille anni altri manufatti simili. /p p style= text-indent: 10px; margin-top: 0px; I ricercatori datano al 300 a.C. i pannelli, lunghi nove metri e alti sette, con le immagini di mostri, di dei e di eroi che nuotano. Essi formavano i lati di un canale che trasportava le#039;acqua piovana in un sistema complesso di stagni fatti a terrazze digradanti, in cui era immagazzinata per bere e per le#039;agricoltura. /p p style= text-indent: 10px; margin-top: 0px; Le#039;archeologo Richard Hansen delle#039;università di Stato delle#039;Idaho, che sta dirigendo lo scavo, dice che le immagini intagliate dei pannelli descrivono una scena importante dal Popol Vuh, un testo del mito Maya che fu scritto nel XVI secolo. Nella parte della storia indicata, gli eroi gemelli nuotano attraverso gli Inferi dopo avere ritrovato la testa del loro padre, il dio Hun Hunahpu. /p p style= text-indent: 10px; margin-top: 0px; Alcuni storici considerano il Popol Vuh come un documento contaminato, contenente non solo la mitologia Maya antica ma anche le influenze cattoliche spagnole contemporanee al periodo in cui fu trascritto. La scoperta dei pannelli stabilisce le parti chiave delle storie come genuine della cultura Maya. Possiamo ora estendere le#039;autenticità del di mito di creazione ad altri mille anni prima di quanto si pensasse„ dice Hansen. /p /div div class= txt1 floatRight style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); float: right; em di Sam Kissinger /em /div div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); em (16 Maggio 2009) /em /div /div div class= dataNews style= padding-top: 5px; padding-right: 0px; padding-bottom: 3px; padding-left: 22px; border-bottom-width: 1px; border-bottom-style: solid; border-bottom-color: rgb(229, 229, 229); margin-left: 25px; margin-right: 25px; br div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); link:  a href= http://discovermagazine.com/2009/jun/05-unearthing-the-mayan-creation-myth target= _blank style= color: rgb(20, 0, 168); text-decoration: none; font-weight: bold; http://discovermagazine.com/2009/jun/05-unearthing... /a /div div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); br /div div class= txt1 style= font-family: Verdana, Georgia, Arial; font-size: 11px; color: rgb(0, 0, 0); a href= javascript:window.open(e#039;http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4293e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte della notizia /a /div /div /span /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3744&titolo_sotto=Il Mito Maya della creazione ha pi di 2000 anni&ID_cat_new=99News ReikiMappa stellare rivela segreto piramide di Cheopehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3738&titolo_sotto= "Mappa stellare" rivela segreto piramide di Cheope&ID_cat_new=99Ricercatore: le proporzioni basate su costellazione Orione - span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: 22px; Il segreto della piramide di Cheope è incastonato tra le stelle : lo afferma il ricercatore Vasile Droj di  a href= http://roma.virgilio.it/ style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; color: rgb(82, 116, 213); text-decoration: none; font-weight: bold; Roma /a , secondo cui nella tomba di Senmut, architetto egizio della diciottesima dinastia (1480-1458 a.C.), si trova una mappa stellare che riporta le considerazioni geometriche che sono alla base della genesi delle piramidi. La ricerca è pubblicata sulla rivista Fenix . In questa raffigurazione, le tre famose stelle della cintura di Orione, che rappresentano le tre piramidi della piana di Gizah, sono incise in un rettangolo che a sua volta nasconde un quadrato ben delimitabile. Al suo interno le tre stelle generano relazioni matematico-geometriche che rivelano i principi universali posti alle#039;origine concettuale, nonché pratica, della piramide di Cheope. Secondo Droj la piramide di Cheope è una vera e propria equazione in cui la diagonale del quadrato, come si rileva dal graffito tombale, diventa il lato di base della piramide, mentre il lato dello stesso quadrato diventa le#039;altezza del monumento. Il tutto riporta al classico modello piramidale con la pendenza di 52 gradi delle facce. In altre parole, la piramide di Cheope non è una costruzione arbitraria, bensì la trasposizione pratica di proporzioni fissate dalla costellazione di Orione. Per gli antichi egizi questo aveva un significato religioso, in quanto assicurava le#039;ordine del cosmo, legato alla dea Maat, contro la confusione creata dal dio del caos, Apophis. Alla base di tutto, azzarda Droj, sembra vi sia uno dei sette teoremi perduti di Pitagora, tenuti nascosti perché rivelavano le#039;esistenza dei numeri irrazionali, come la radice quadrata di 2. A questo rapporto particolare sarebbe dedicata la più piccola delle piramidi di Gizah, quella di Micerinos, che per questo venne costruita di poco al di fuori delle#039;asse individuato dalle piramidi di Cheope e di Chefren, proprio per suggerire la sua particolarità. /span br div span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: 22px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 51, 51); font-family: Arial; font-size: 14px; line-height: 22px; a href= javascript:window.open(e#039;http://notizie.virgilio.it/notizie/spettacoli/2009/05_maggio/23/archeologia_mappa_stellare_rivela_segreto_piramide_di_cheope,19270566.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3738&titolo_sotto= "Mappa stellare" rivela segreto piramide di Cheope&ID_cat_new=99News ReikiVideo: Kymatica. Il nuovo film di Ben Stewart, autore di Esoteric Agenda.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3740&titolo_sotto=Video: Kymatica. Il nuovo film di Ben Stewart, autore di Esoteric Agenda.&ID_cat_new=99 - a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.138e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3740&titolo_sotto=Video: Kymatica. Il nuovo film di Ben Stewart, autore di Esoteric Agenda.&ID_cat_new=99News ReikiIl Reiki e le Suore, ed i Vescovi americani contro!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3735&titolo_sotto=Il Reiki e le Suore, ed i Vescovi americani contro!&ID_cat_new=99 - articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/page.php?65e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3735&titolo_sotto=Il Reiki e le Suore, ed i Vescovi americani contro!&ID_cat_new=99News ReikiScoperta la vita nelle#039;inaccessibile lago sottomarino Uraniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3736&titolo_sotto=Scoperta la vita nell'inaccessibile lago sottomarino Urania&ID_cat_new=99Nel Mediterraneo, a 3.5000 metri di profondità alcuni batteri vivono in condizioni «extraterrestri» - span class= Apple-style-span style= color: rgb(91, 91, 91); font-family: Arial; font-size: 12px; line-height: 17px; text-transform: uppercase; STUDIO DELLe#039;UNIVERSITÀ DI MILANO /span br div span class= Apple-style-span style= color: rgb(91, 91, 91); font-family: Arial; font-size: 12px; line-height: 17px; text-transform: uppercase; br /span /div div span class= Apple-style-span style= color: rgb(91, 91, 91); font-family: Arial; font-size: 12px; line-height: 17px; text-transform: uppercase; span class= Apple-style-span style= color: rgb(70, 70, 70); font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 21px; text-transform: none; p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; span style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; ROMA - /span  Scoperte forme di vita nel lago sottomarino Urania, uno dei luoghi più inaccessibili della Terra, a oltre 3.500 metri di profondità nel Mediterraneo, dove non ce#039;è luce nè ossigeno.  br Le condizioni a quel livello sono paragonabili a quelli della Terra primordiale e ad ambienti extraterrestri, come quello di Europa, uno dei satelliti del pianeta Giove, o di Marte. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b SCOPERTA ITALIANA - /b  La scoperta arriva da un gruppo di ricercatori guidato dalle#039; a href= http://www.unimi.it/ rel= nofollow target= _blank style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(0, 51, 102); text-decoration: underline; u Università degli Studi di Milano /u /a  ed è in pubblicazione questa settimana su Pnas, la rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa. La ricerca, pubblicata con il titolo «Sulfur cycling and methanogenesis primarily drive microbial colonization of the highly sulfidic Urania deep hypersaline basin», rivela infatti i processi metabolici che sostengono una stupefacente oasi di vita microbica nel lago Urania, uno degli ambienti più estremi e inospitali del pianeta Terra. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori delle#039;Università di Milano, guidati da Daniele Daffonchio e Sara Borin del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche della Facoltà di Agraria, in collaborazione con nove altri gruppi di ricerca italiani ed europei. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b IPERSALINITÀ - /b  «Urania -spiegano i ricercatori- è uno dei bacini anossici ipersalini situati nel Mar Mediterraneo orientale ad una profondità superiore ai 3.500 metri. Questi laghi hanno concentrazione saline fino a dieci volte più alta di quelle delle#039;acqua marina sovrastante. Profondità e ipersalinità sono, però, solo due dei fattori che concorrono a rendere Urania uno degli ambienti più estremi del pianeta». «Altri fattori di stress - continuano i ricercatori - sono le#039;assenza di luce ed ossigeno, e in particolare per il Lago Urania, dato che lo differenzia dagli altri laghi sottomarini, la presenza di elevate concentrazioni di metano e idrogeno solforato. Il bacino Urania è tra gli ambienti marini noti più ricchi in queste#039;ultimo composto, che qui supera abbondantemente la soglia di tossicità per molti organismi, incluso le#039;uomo. /p div id= rectangle right class= right style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: right; display: inline; /div p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b COMUNITÀ DI MICROORGANISMI - /b  Nel loro studio, i ricercatori hanno descritto le#039;esistenza di una complessa comunità di microrganismi lungo la colonna de#039;acqua del lago Urania, particolarmente concentrati e stratificati nel sottile strato che separa le zone ipersaline dalla normale acqua marina sovrastante. «In questo strato, di soli 2 metri rispetto ad una colonna de#039;acqua di più di 3.500 metri, -sottolineano gli scienziati- si genera una differenza di salinità e di nutrienti in grado di sostenere particolari attività metaboliche». «I fattori che regolano la produttività di questo ecosistema estremo -aggiungono- sono risultati legati a metabolismi energetici tipicamente microbici, basati su reazioni di riduzione ed ossidazione delle specie chimiche dello zolfo e sulla produzione di metano, unitamente allo sfruttamento della dark energy , una forma di energia chimica indipendente dalla luce e dai processi fotosintetici». Secondo i ricercatori, infine, «la scoperta dei processi metabolici e dei microrganismi che sostengono i cicli degli elementi e della vita nel lago sottomarino Urania fornisce un solido punto di partenza per formulare ipotesi sulla vita primordiale sul nostro pianeta o su altri corpi celesti. Inoltre, le capacità metaboliche dei microrganismi adattati a vivere nel lago Urania costituiscono una risorsa biotecnologica con potenziali applicazioni in molte attivitá antropiche». /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; font-weight: bold; color: rgb(204, 32, 38); 20 maggio 2009 /strong /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_maggio_20/vita_lago_urania_b90592b4-451b-11de-982b-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_maggio_20/vita_lago_urania_b90592b4-451b-11de-982b-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); /a br /p /span /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3736&titolo_sotto=Scoperta la vita nell'inaccessibile lago sottomarino Urania&ID_cat_new=99News ReikiNASA: Portali Magnetici collegano il Sole alla Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3737&titolo_sotto=NASA: Portali Magnetici collegano il Sole alla Terra&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: verdana; font-size: 12px; div class= chapoarticle style= font-family: verdana; font-size: 12px; color: black; font-weight: bold; text-align: justify; line-height: 150%; p Nel tempo che ci metti a leggere questo articolo, accade qualcosa lassù, molto in alto, qualcosa a cui molti scienziati solo fino a poco tempo fa, non credevano... /p /div div class= textearticle style= font-size: 12px; text-align: justify; line-height: 150%; p Si aprirà un portale magnetico, che unisce la Terra al Sole, lontano 93 milioni di miglia. Tonnellate di particelle di alta energia, fluiranno in questa apertura, prima che si chiuda nuovamente, più o meno nel tempo che ci impiegherai a leggere questa pagina. /p p  Il fenomeno viene chiamato em evento di trasferimento flusso /em , o FTE -  em flux transfer event /em - come dice l’astrofisico strong  David Sibeck /strong , del  strong Goddard Space Flight Center /strong . Dieci anni fa ero certo che non esistesse,  b ma ora le prove sono incontrovertibili /b .  /p p Infatti, oggi Sibeck sta dicendo ad una assemblea internazionale di astrofisici, nel seminario 2008 Plasma Workshop a Huntsville, in Alabama, che i fenomeni FTE non sono solo abituali, ma forse doppiamenti abituali, più di quanto chiunque avesse mai immaginato.  br br b I ricercatori da tempo sanno che la terra ed il Sole devono essere collegati /b . br b La magnetosfera della Terra (la bolla magnetica che circonda il nostro pianeta) è colma di particelle provenienti dal Sole, che arrivano attraverso il vento solare e penetrano le difese magnetiche del pianeta /b . Entrano seguendo linee di campo magnetico che possono venire tracciate dalla  em terra ferma  /em all’atmosfera del Sole.  /p p Eravamo soliti pensare che i collegamenti fossero permanenti e che il vento solare potesse entrare alla spicciolata, ogni volta che questi era attivo, nell’ambiente vicino alla Terra , dice Sibeck . Avevamo torto.  b I collegamenti non sono affatto fissi. Sono spesso brevi, scoppiettanti e molto dinamici . /b /p p Molti oratori nel seminario hanno delineato la forma dei fenomeni FTE: sul lato diurno della Terra (quello più vicino al Sole) il campo magnetico terrestre preme contro il campo magnetico del Sole. Ogni 8 minuti circa, i due campi si fondono per un breve momento oppure si riconnettono, formando un portale attraverso il quale possono scorrere le particelle.  /p p b Il portale prende la forma di un cilindro magnetico, ampio circa quanto la Terra. /b  La flotta dell’Agenzia Spaziale Europea, composta da quattro veicoli spaziali Cluster e le 5 prove THEMIS della NASA, vi sono volate attraverso ed hanno circondato questi cilindri, misurando le loro dimensioni e percependo le particelle che vi scorrono. Sono vere , dice Sibeck.  /p p Ora che Cluster e THEMIS hanno direttamente fatto le prove di questi fenomeni FTE, i teorici possono usare quelle misurazioni per simulare gli FTE sui loro computers e predire come possono comportarsi. br br L’astrofisico  strong Jimmy Raeder /strong  della University of New Hampshire ha presentato una simile simulazione durante il seminario. Ha detto ai suoi colleghi che i portali cilindrici tendono a formarsi sopra l’equatore terrestre e quindi ruotano sul polo invernale terrestre. In dicembre gli FTE ruotano sul polo nord, in luglio sul polo sud.  /p p Sibeck crede che questo accade il doppio delle volte a cui si pensava prima. Credo ci siano due varietà di FTE: quelli  strong attivi e quelli passivi /strong .  /p p Gli FTE attivi sono cilindri magnetici che consentono alle particelle di scorrere piuttosto velocemente: sono canali importanti di energia per la magnetosfera terrestre.  /p p Quelli passivi sono cilindri magnetici che offrono più resistenza; la loro struttura interna non ammette un flusso così scorrevole di particelle e campi.  /p p Sibeck ha calcolato le proprietà degli FTE passivi e incoraggia i suoi colleghi ad andare alla caccia di loro segni nei dati di THEMIS e Cluster. Gli FTE passivi non sono molto importanti, ma finchè non ne sappiamo di più, non possiamo esserne certi . /p p Ci sono  strong molte questioni irrisolte /strong : perchè i portali si formano ogni 8 minuti? Come fanno ad avvolgersi ed attorcigliarsi i campi magnetici dentro il cilindro?  /p p Ne abbiamo discusso a fondo durante il seminario , dice Sibeck. /p p Nel frattempo... molto al di sopra della vostra testa, un nuovo portale si sta aprendo,  strong collegando il vostro pianeta al Sole /strong .  /p p strong Peter Deunov /strong , filosofo, guaritore, ediucatore, maestro di pensiero spirituale bulgaro (morto nel 1944), insegnava che: /p p (...) Ci sono  strong due correnti principali /strong  nel corpo umano: br l’una va  strong verso l’alto dall’ombelico /strong  alla sommità del capo,  br l’altra va  strong verso il basso partendo dall’ombelico /strong . br br La prima corrente  strong conduce al centro del sole, /strong   br la seconda  strong al centro della Terra /strong .  br br Una  strong terza corrente /strong  collega le due ed è chiamata  strong aura umana /strong . /p p b Siete un epicentro attraversato da energie del Sole e della Terra . br br /b b Tratto da:  /b b a href= http://www.thelivingspirits.net/index.php?option=com_contentetask=vieweid=36eItemid=60 style= font-size: 12px; text-decoration: none; line-height: 150%; color: rgb(0, 0, 0); border-top-style: solid; border-right-style: solid; border-bottom-style: solid; border-left-style: solid; border-top-color: rgb(170, 170, 170); border-right-color: rgb(170, 170, 170); border-bottom-color: rgb(170, 170, 170); border-left-color: rgb(170, 170, 170); border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-left-width: 0px; border-bottom-width: 1px; L’ENERGIA DEL SOLE E IL CORPO UMANO /a br br Fonte:NASA  a href= http://science.nasa.gov/headlines/y2008/30oct_ftes.htm?list179029 style= font-size: 12px; text-decoration: none; line-height: 150%; color: rgb(0, 0, 0); border-top-style: solid; border-right-style: solid; border-bottom-style: solid; border-left-style: solid; border-top-color: rgb(170, 170, 170); border-right-color: rgb(170, 170, 170); border-bottom-color: rgb(170, 170, 170); border-left-color: rgb(170, 170, 170); border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-left-width: 0px; border-bottom-width: 1px; http://science.nasa.gov/headlines/y2008/30oct_ftes.htm?list179029 /a /b /p p span class= Apple-style-span style= font-weight: bold; br /span /p p span class= Apple-style-span style= font-weight: bold; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.agoravox.it/NASA-Portali-Magnetici-collegano.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /p p span class= Apple-style-span style= font-weight: bold; br /span /p p span class= Apple-style-span style= font-weight: bold; br /span /p /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3737&titolo_sotto=NASA: Portali Magnetici collegano il Sole alla Terra&ID_cat_new=99News ReikiGela - Auto impazzite , colpa del campo magneticohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3739&titolo_sotto=Gela - Auto "impazzite", colpa del campo magnetico&ID_cat_new=99 - Video a href= javascript:window.open(e#039;http://www.mediterraneonews.it/Attualita/Sicilia/Gela-Auto-impazzite-colpa-del-campo-magnetico/menu-id-183.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3739&titolo_sotto=Gela - Auto "impazzite", colpa del campo magnetico&ID_cat_new=99News ReikiReiki: Cosa succede durante un trattamento?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3732&titolo_sotto=Reiki: Cosa succede durante un trattamento?&ID_cat_new=99 - Leggi a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/page.php?56e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3732&titolo_sotto=Reiki: Cosa succede durante un trattamento?&ID_cat_new=99News ReikiLa Madonna di Medjugorje appare ai pellegrini di Brosio sul ponte di Mostarhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3733&titolo_sotto=La Madonna di Medjugorje appare ai pellegrini di Brosio sul ponte di Mostar&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-family: verdana; font-size: 9px; white-space: pre-wrap; embed src= http://www.c6.tv/mediaplayer/player.swf width= 433 height= 333 allowscriptaccess= always allowfullscreen= true flashvars= author=C6 Tveamp;streamer=rtmp://www.c6-flash.fabbricadigitale.it/vodeamp;file=apparizioni.flveamp;logo=http://www.c6.tv/images/logo_tv.png [ /span br div span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-family: verdana; font-size: 9px; white-space: pre-wrap; br /span /div div span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-family: verdana; font-size: 9px; white-space: pre-wrap; br /span /div div span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-family: verdana; font-size: 9px; white-space: pre-wrap; p class= MsoNormal Durante una visita alla città bosniaca di Mostar, proprio mentre i pellegrini al seguito di Paolo Brosio stavano attraversando il ponte distrutto dalle bombe nel 1993, nel cielo, secondo quanto hanno osservato i fedeli, si sono cominciati a verificare degli strani effetti del sole. Una signora ha scattato delle foto con il cellulare e, guardandole rientrata in albergo insieme ai compagni di viaggio, afferma di vedervi la sagoma della Madonna. br /p p class= MsoNormal span class= Apple-style-span style= font-family: e#039;Courier Newe#039;; font-size: 13px; br /span /p /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3733&titolo_sotto=La Madonna di Medjugorje appare ai pellegrini di Brosio sul ponte di Mostar&ID_cat_new=99News ReikiUno scheletro su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3734&titolo_sotto="Uno scheletro su Marte"&ID_cat_new=99 - Foto a href= javascript:window.open(e#039;http://events.it.msn.com/notizie/scheletro-marte.aspx?cp-documentid=16646848eimageindex=1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3734&titolo_sotto="Uno scheletro su Marte"&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;Accademia Pontificia e il business biotechhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3725&titolo_sotto=L'Accademia Pontificia e il business biotech&ID_cat_new=99IL CASO DELLe#039;ACCADEMIA PONTIFICIA DELLE SCIENZE, che assomiglia sempre più ad une#039;azienda di marketing - br Fonte: Comitato Scientifico EQUIVITA a href= javascript:window.open(e#039;http://www.equivita.orge#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.equivita.org /a br Dichiarazione di Guido Pollice, Presidente Verdi Ambiente e Società e di Fabrizia Pratesi, coordinatrice Comitato Scientifico Equivita br Sulla questione Ogm, l’Accademia Pontificia delle Scienze assomiglia sempre più ad une#039;azienda di marketing, tesa a mettere in risalto i vantaggi di un prodotto e ad assicurare un profitto economico ai propri clienti. br Evitando accuratamente il contraddittorio, l’Accademia si appresta a realizzare, tra il 15 e il 19 maggio, in Vaticano, una settimana di studi sul tema “Le piante transgeniche per la sicurezza alimentare nel contesto dello sviluppo”, per promuovere gli Ogm, favorendone le#039;accettazione tra i consumatori. br Chiudendo le porte in faccia ad ogni rappresentante della Società Civile impegnato sul tema delle agrobiotecnologie e selezionando i propri relatori tra i militanti dello sviluppo biotech, la suddetta Accademia mostra di avere smarrito le#039;interesse per la scienza, per le#039;evoluzione del sapere, per il confronto delle conoscenze. br La maggior parte degli interventi (vedi gli abstract sul sito del Vaticano) riaffermano le caratteristiche di “maggiore produttività” e “minore inquinamento attribuite alle piante transgeniche dalle aziende detentrici dei brevetti (la pianta GM si distingue da quelle convenzionali principalmente perché è “privatizzata” attraverso il brevetto, che ne copre tutta la discendenza e produce “diritti” ad ogni risemina), malgrado tali caratteristiche siano state non solo smentite ma addirittura assai spesso ribaltate da numerosi studi scientifici indipendenti, che non vengono citati (1). br I risultati della settimana di studi sono più che scontati. Verranno trascurati i problemi causati dagli Ogm con la resistenza agli erbicidi (vedi l’invasione di erbe infestanti, come Amaranthus palmeri, negli stati meridionali degli Stati Uniti, dovuta al fenomeno di resistenza) e si eviterà di citare il regolamento europeo (13/01/09) che per tutelare la salute umana - sempre più compromessa dalle sostanze tossiche usate in agricoltura - pone severi divieti all’utilizzo di molti pesticidi, tra i quali il glufosinate (diserbante il cui uso è strettamente legato a varii OGM). br Oltre agli effetti degli Ogm sull’ambiente e la salute, verranno trascurati anche gli effetti sociali, tanto gravi nelle colture transgeniche da avere indotto il Papa Benedetto XVI° a dire “La campagna di semina degli Ogm, che pretende di assicurare la sicurezza alimentare […] rischia di rovinare i piccoli agricoltori e di sopprimere le loro semine tradizionali, rendendoli dipendenti dalle società produttrici di Ogm”. br Verranno ugualmente messi da parte gli appelli di numerosi gruppi di organizzazioni cattoliche che lavorano per la giustizia globale e la lotta alla fame, come il CIDSE (2), che in una lettera all’Accademia esprime lo sconcerto sul silenzio riguardante l’opinione della Chiesa Cattolica in Africa, il silenzio sull’impatto negativo degli OGM sulle condizioni di vita delle aree rurali, ecc ... br Come risponde le#039;Accademia Pontificia delle Scienze a tanti problemi? Semplicemente con il silenzio. Con le#039;ottusità. Con la chiusura. br Per informare i cittadini ed esprimere il proprio dissenso, le associazioni VAS, EQUIVITA e AmbienteScienze terranno un’iniziativa a Roma lunedì 18 maggio alle ore 10,30. L’indirizzo esatto sarà reso noto domani. br br (1) Alcuni esempi: br Rapporto 2006 di Friends of the Earth “Who benefits from GM crops?” br Rapporto IAASTD, International Assessment of Agricultural Knowledge, Science and Technology, commissionato dalle Nazioni Unite. br Rapporto “Failure to yield” di UCS, Union of Concerned Scientists br Documenti di Charles Benbrook, già direttore Agricoltura nella Academy of Sciences degli USA Roma. br (2) a href= javascript:window.open(e#039;http://www.equivita.orge#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.equivita.it /a /Lettera_CIDSE.htm br br Per maggiori informazioni: br Ufficio Stampa VAS: 06/3608181 – 329.1328437 br Ufficio Stampa Equivita: 06/3220720 – 335.8444949 br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3725&titolo_sotto=L'Accademia Pontificia e il business biotech&ID_cat_new=99News ReikiCome saranno le case su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3731&titolo_sotto=Come saranno le case su Marte&ID_cat_new=99I progettisti si preparano a costruire case per mondi più leggeri del nostro - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= line-height: 1.22em; Sulla Luna ci siamo stati per la prima volta giusto 40 anni fa. Non so di preciso quando arriveremo su Marte. Ma il bambino, più probabilmente la bambina, che camminerà per prima su Marte è già nata, anche se è ancora piccola e non sappiamo chi sia. E sulla Luna ci torneremo presto, forse per restarci. Non che la Luna o Marte siano posti divertenti per una vacanza: niente spiagge con palme o chalet svizzeri, non c’è neanche l’aria per respirare e niente bikini, fa un freddo terribile. Ma la gravità di entrambi i corpi celesti è molto minore di quella della Terra, un sesto sulla Luna e un terzo su Marte. E così, mentre noi scienziati spaziali costruiamo le missioni per andarci, si progettano case extraterrestri. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; UN HOTEL «LUNARE» - Hans-Jurgen Rombaut, dell’Accademia di Architettura di Rotterdam, ha pensato un hotel di lusso sulla Luna, che sfrutta, anzi esalta le condizioni di bassa gravità: una vera macchina per sensazioni. Due grandi torri inclinate da 160 metri (non solo bassa gravità, ma niente vento né terremoti sulla Luna !), di materiale locale: in fondo la Luna è solo un vecchio pezzo di Terra. Ovviamente, le torri saranno pressurizzate, così i turisti lunatici potranno fare free climbing alla grande e provare l’emozione del volo umano con degli speciali vestiti da pipistrello, ideale per tonificare i pettorali. Per riposarsi, Rombaut a pensato a romantiche capsule indipendenti, fatte a goccia e appese a mezz’aria, per dare l’impressione di essere ancora in una astronave. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; CASE MARZIANE - Marte è ancora più attraente della Luna: il giorno dura circa 24 ore (mentre sulla Luna la notte dura due settimane…) e ci sono dei tramonti bellissimi, col Sole pallido che cala sulle sabbie rosse. Se i greci fossero stati su Marte, la nostra bambina, diventata astronauta, al suo sbarco potrebbe vedere dei templi bellissimi. Eleganti come il Partenone, ma molto più arditi per lo slancio delle colonne e la leggerezza ed arditezza degli architravi. Per non parlare delle Cariatidi, che terrebbero su tutto con un dito. Purtroppo, non è facile che Ulisse sia andato su Marte a fare templi, nè il Bernini a farvi colonnati, ma è divertente immaginarli. Deprimente invece pensarli su Giove dove, con gravità quasi tre volte quella della Terra, le impossibili colonne sarebbero basse e grasse. Come scienziato, propongo di progettare le case marziane secondo i canonici tre criteri di Vitruvio: firmitas, utilitas, venustas. La solidità br style= line-height: 1.22em; (firmitas) è facile: bassa gravità e assenza di grossi terremoti. Il materiale da costruzione è disponibile in abbondanza, in un caldo color mattone. L’utilità (utilitas) è ovvia: non si può stare tanto all’aperto su Marte, in una continua pioggia di radiazioni di tutti tipi. Meglio stare in casa, la cui venustas (la bellezza, l’estetica) oltre che dallo slancio delle linee, sarebbe assicurata da una cupola astronomica per guardare passare le due piccole, velocissime lune marziane e poi quel puntino blu lontano, la Terra.Giovanni Bignami br style= line-height: 1.22em; 14 maggio 2009 /span br div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_maggio_14/architetture_marziane_bignami_e4c9bb52-4091-11de-aa9a-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3731&titolo_sotto=Come saranno le case su Marte&ID_cat_new=99News ReikiImmagini sacre sulle pareti fanno gridare la gente alhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3730&titolo_sotto=Immagini sacre sulle pareti fanno gridare la gente al &ID_cat_new=99Francavilla Sicilia L’evento in una casa di via Gorizia - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Gazzetta del sud br style= line-height: 1.22em; martedì 12 maggio 2009 br style= line-height: 1.22em; pag. 26 br style= line-height: 1.22em; br /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Immagini sacre sulle pareti fanno gridare la gente al  /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; miracolo br style= line-height: 1.22em;    br style= line-height: 1.22em; Si grida al miracolo nel quartiere San Paolo. In via  br style= line-height: 1.22em; Gorizia è ormai un vero e proprio pellegrinaggio di fedeli (ma anche di  br style= line-height: 1.22em; curiosi), da quando si è diffusa la notizia che sulle pareti e su uno specchio  br style= line-height: 1.22em; di un’abitazione sarebbero apparse delle immagini sacre. Sulle pareti sarebbe  br style= line-height: 1.22em; apparso, in particolare, il volto di Gesù, della Madonna, della Croce. Inoltre  br style= line-height: 1.22em; c’è chi sostiene di vedere anche il volto della Sacra Sindone. Il vicolo e la  br style= line-height: 1.22em; casa sono diventati meta continua di gente, che inizia ad arrivare anche da  br style= line-height: 1.22em; altri comuni, dopo che si è sparsa la voce delle apparizioni in tutta la  br style= line-height: 1.22em; valle. br style= line-height: 1.22em; Sono stato in quell’abitazione e ho avuto modo di  br style= line-height: 1.22em; vedere ciò che veniva raccontato in giro, ho relazionato e informato il mio  br style= line-height: 1.22em; vescovo – ha affermato don Giuseppe Albano, parroco di Francavilla – Dobbiamo  br style= line-height: 1.22em; essere molto cauti prima di dire che siamo in presenza di apparizioni  br style= line-height: 1.22em; miracolose. Dobbiamo andare oltre a quello che risulta al momento visibile, br style= line-height: 1.22em; dobbiamo capire l’origine delle immagini che materialmente  br style= line-height: 1.22em; vediamo . br style= line-height: 1.22em; Dall’Arcivescovado di Messina ovviamente silenzio. La  br style= line-height: 1.22em; Chiesa, tra l’altro, di fronte a questi eventi assume di regola un atteggiamento  br style= line-height: 1.22em; di grande prudenza, senza abbandonarsi a commenti di sorta. br style= line-height: 1.22em; Per coincidenza, si sa che monsignor Calogero La Piana ha  br style= line-height: 1.22em; in programma, da diverso tempo, una visita e nel centro alcantarino, per un  br style= line-height: 1.22em; incontro con i parroci del vicariato. br style= line-height: 1.22em; In programma al momento non ci sono in agenda  br style= line-height: 1.22em; sopralluoghi in quell’abitazione.Tornando  br style= line-height: 1.22em; a quanto sta avvenendo nel quartiere San Paolo si può, dunque, solo registrare,  br style= line-height: 1.22em; al momento, lo sconcerto per quelle immagini che un flusso continuo di gente sta  br style= line-height: 1.22em; osservando. br style= line-height: 1.22em; /span /div /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3730&titolo_sotto=Immagini sacre sulle pareti fanno gridare la gente al &ID_cat_new=99News ReikiNuovo Messico: una birra al banco: paga il fantasmahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3728&titolo_sotto=Nuovo Messico: una birra al banco: paga il fantasma&ID_cat_new=99 - Leggi a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/bar-fantasmi/1.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3728&titolo_sotto=Nuovo Messico: una birra al banco: paga il fantasma&ID_cat_new=99News ReikiI Cerchi nel Grano e....il ciclo solare?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3729&titolo_sotto=I Cerchi nel Grano e....il ciclo solare?&ID_cat_new=99 - Foto   a href= javascript:window.open(e#039;http://www.altrogiornale.org/news.php?item.4729.1e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3729&titolo_sotto=I Cerchi nel Grano e....il ciclo solare?&ID_cat_new=99News Reiki2012, allarme Nasa Black out sulla Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3726&titolo_sotto=2012, allarme Nasa"Black out sulla Terra"&ID_cat_new=99Lo scenario apocalittico delle#039;agenzia spaziale Usa: una tempesta solare spegnerà i circuiti elettrici e bloccherà satelliti e telefonini di ALESSIO BALBI - span class= Apple-style-span style= color: rgb(34, 34, 34); font-family: Arial; font-size: 13px; line-height: 18px; div id= testo style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 20px; Milioni di persone senza elettricità nel 2012, cibo e medicine che vanno a male nei frigo spenti, telefoni e satelliti fuori uso. Uno scenario da day after che potrebbe essere derubricato alla voce catastrofismo , se non fosse che le#039;allarme viene dalla Nasa e dalla National Academy of Sciences. E nella parte del cattivo che mette a repentaglio la civiltà, una volta tanto, non ci sono le attività umane, le#039;inquinamento o il riscaldamento globale. Il nemico a sorpresa è il Sole, artefice della vita sulla Terra, che con un colpo di tosse potrebbe mettere ko le infrastrutture sulle quali le#039;Occidente prospera.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Da dicembre, le#039;attività del Sole sta lentamente aumentando. La nostra stella varia il suo campo magnetico ogni 11 anni e a un certo punto si raggiunge un picco di fenomeni (eruzioni solari e getti di massa coronale) dai quali si sprigionano grandi quantità di energia e di radiazioni. Tali getti possono raggiungere la Terra dando luogo a tempeste geomagnetiche. Le#039;atmosfera ci protegge, gli effetti diretti delle tempeste solari sulla salute sono trascurabili, ma il loro impatto sulle strutture socio-economiche potrebbe essere disastroso.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Gli astronomi osservano questi fenomeni dal 1859 quando una tempesta geomagnetica di proporzioni straordinarie, oltre a rendere possibile le#039;osservazione di aurore come quelle polari in Italia e a Cuba, fece incendiare alcuni cavi del telegrafo in Europa e negli Stati Uniti. A maggio del 1921, une#039;altra tempesta provocò una serie di cortocircuiti, mettendo fuori uso le linee elettriche e quelle telefoniche sulle due sponde delle#039;Atlantico. Ma cosa accadrebbe se eventi del genere si verificassero oggi che une#039;intera civiltà è stata fondata sulle#039;elettricità e le telecomunicazioni?  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; div id= adv180x150m style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: right; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; b style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; object class= BSFlashAd classid= clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000 width= 250 height= 250 style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; /object /b /div br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; La risposta degli esperti è tutte#039;altro che confortante: Le#039;energia elettrica è la chiave di volta tecnologica della società moderna, dalla quale dipendono tutte le altre infrastrutture e gli altri servizi , si legge in un rapporto di 132 pagine commissionato dalla Nasa alla National Academy of Sciences. Se la tempesta del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a une#039;enorme devastazione sociale ed economica . Nel 1989, sei milioni di persone in Quebec sono rimaste senza energia per nove ore a causa di una tempesta geomagnetica dieci volte meno potente di quella del 1921. Secondo John Kappenmann, coautore del rapporto, se un evento come quello del e#039;21 si ripetesse, le persone senza elettricità sarebbero stavolta 130 milioni.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Una riedizione della tempesta del 1859, che fu ancor più potente, farebbe danni per duemila miliardi di dollari. Ciò che spaventa particolarmente nelle tempeste geomagnetiche è la loro imprevedibilità. Si sa che questo ciclo solare raggiungerà il prossimo picco tra il 2012 e il 2013, ma nella comunità scientifica non ce#039;è accordo su quanto sarà intensa le#039;attivita della nostra stella in quel periodo. Spiega lo scienziato Doug Biesecker, della Noaa: Basta un solo evento per creare enormi problemi: la grande tempesta del 1859 avvenne durante un ciclo particolarmente mite .  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Proprio come quello che sta per iniziare.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; /div p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; line-height: 14px; display: block; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; ( i style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; word-spacing: -0.001em; 10 maggio 2009 /i ) /span span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/tecnologia/cellulari-2/cellulari-2/cellulari-2.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3726&titolo_sotto=2012, allarme Nasa"Black out sulla Terra"&ID_cat_new=99News ReikiPALEONTOLOGIA: SCOPERTO ANELLO CONGIUNZIONE SCIMMIA-UOMOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3727&titolo_sotto=PALEONTOLOGIA: SCOPERTO ANELLO CONGIUNZIONE SCIMMIA-UOMO&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Si chiama e#039;Adapidee#039;, viveva sulla terra tra 37 e 47 milioni di anni fa e assomigliava a un lemure. Questo le#039;identikit delle#039;anello di congiunzione tra le#039;uomo e la scimmia su cui la Bbc ha preparato un documentario dopo scoperta in Germania vicino Francoforte di uno scheletro fossilizzato che rappresenterebbe le#039; e#039;anello mancantee#039; delle#039;evoluzione umana. Secondo il Mail on Sunday il documentario della durata di 90 minuti sarae#039; presentato da curato Sir David Attenborough, autore delle piue#039; belle trasmissioni naturalistiche della Bbc. Il programma non ee#039; ancora stato inserito nei palinsesti del servizio pubblico britannico ma il il giornale ee#039; venuto a sapere che lo studio su cui si basa sarae#039; reso pubblico il 19 maggio a New York. In quelle#039;occasione verrae#039; presentato il primo scheletro intero mai trovato delle#039;Adapide, battezzato e#039;Darwinius masillaee#039; le cui le ossa fossilizzate sono stati trovati nella cava di Messel in Germania. Le#039;esemplare ee#039; una femmina e br style= line-height: 1.22em; Sir David spiegherae#039; perchee#039; i ricercatori sono convinti che le#039;Adapide non ee#039; semplicemente un antenato dei lemuri ma fa parte di un gruppo collegato di primati che si sarebbero evoluti in scimmie ed esseri umani. Lo studio sarae#039; pubblicato dalla rivista angloamericana Public Library of Science. Philip Gingerich, presidente della Us Paleontological Society, co-autore dello studio, ha dichiarato al Mail: e#039;e#039;Ho esaminato questo scheletro, ee#039; incredibilmente completo e datato con precisione. Lo abbiamo tenuto nascosto perchee#039; non si puoe#039; parlare di qualcosa finchee#039; non la capisci a fondo. Ora abbiamo capito, farae#039; progredire la nostra conoscenza delle#039;evoluzionee#039; e#039;. (AGI) /span br div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://espresso.repubblica.it/dettaglio/londra-20:44/3662425/7e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3727&titolo_sotto=PALEONTOLOGIA: SCOPERTO ANELLO CONGIUNZIONE SCIMMIA-UOMO&ID_cat_new=99News ReikiLa voce della Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3724&titolo_sotto=La voce della Terra&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 102, 153); font-family: e#039;Trebuchet MSe#039;; font-size: 11px; line-height: 13px; ROMA 08/05/09 - 10:12 br La Nasa ha registrato il canto che emette la Terra e che si diffonde nello spazio. Ora grazie allo studio compiuto da un gruppo di ricerca guidato dalle#039;università della California a Los Angeles con le#039;ausilio di due satelliti della costellazione Themis della Nasa è stato possibile capire come si produce questo canto che si diffonde nello spazio come un ronzio che muore emettendo un sibilo finale.  br br Tale suono si produce nelle cosidette Fasce di Van Allen, regioni popolate da particelle di altissima energie intrappolate nel campo magnetico terrestre che, figurativamente, avvolgono la Terra seguendo le linee di forza magnetiche che congiungono i due poli, come mostrato nelle#039;immagine.  br Fino ad oggi, si era invece pensato che il fenomeno fosse legato a processi piue#039; terreni, come le vibrazioni che nascerebbero dalla sollecitazione che oceani e atmosfera esercitano sulle rocce.  br br Le informazioni audio registrate sono di due tipi di onde elettromagnetiche: la prima chiamata e#039;coroe#039; e la seconda e#039;fischio palsmasfericoe#039;. Sono entrambi udibili poichè si manifestano in une#039;area dove le fasce di Van Allen e la plasmasfera che avvolge la Terra si sovrappongono generando bolle di particelle. Il canto nasce come ronzio alle#039;esterno della plasmasfera e si trasforma in sibilo quando si avvicina al pianeta, attraversando la plasmasfera, a 20.000 chilometri dalla superficie terrestre. (Redazione Internet) /span br div span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 102, 153); font-family: e#039;Trebuchet MSe#039;; font-size: 11px; line-height: 13px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= color: rgb(51, 102, 153); font-family: e#039;Trebuchet MSe#039;; font-size: 11px; line-height: 13px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.radio.rai.it/grr/view.cfm?V_IDNOTIZIA=51328eQ_PROG_ID=421eTematica=29e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3724&titolo_sotto=La voce della Terra&ID_cat_new=99News Reiki«Una sensitiva mi fa incontrare Strehler»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3723&titolo_sotto=Una sensitiva mi fa incontrare Strehler&ID_cat_new=99A SALERNO UN INSOLITO ESPERIMENTO - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/9-maggio-2009/sensitiva-mi-fa-incontrare-strehler-1501337759042.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3723&titolo_sotto=Una sensitiva mi fa incontrare Strehler&ID_cat_new=99News ReikiViaggiare più veloci della lucehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3722&titolo_sotto=Viaggiare pi veloci della luce&ID_cat_new=99Due fisici statunitensi stanno studiando la possibilità di superare realmente questo limite - span class= Apple-style-span style= color: rgb(70, 70, 70); font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 21px; p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b MILANO - /b  Avete mai pensato di viaggiare a bordo dell’Enterprise alla velocità della luce? O addirittura di superarla? Il vostro sogno potrebbe diventare realtà. Mentre cresce la febbre per l’uscita al cinema delle#039;undicesimo film della saga di Star Trek, due scienziati americani stanno studiando una nuova possibilità per raggiungere la «propulsione a curvatura». E per il momento non avrebbero trovato alcun impedimento che vada a scontrarsi con le leggi della fisica. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b PROPULSIONE A CURVATURA - /b  Per chi non fosse un seguace della celebre saga televisiva e cinematografica, la velocità di curvatura consente ai terrestri protagonisti della storica serie tv degli anni Sessanta di creare le premesse per il primo contatto con i vulcaniani, la specie del celeberrimo Spock, già in possesso della tecnologia e che, per prassi, instaura rapporti esclusivamente con civiltà che ne sono giunte a conoscenza. Un  a href= http://it.wikipedia.org/wiki/Propulsione_a_curvatura rel= nofollow target= _blank style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(0, 51, 102); text-decoration: underline; u motore a curvatura /u /a , in termini semplici, avrebbe un effetto simile a quello di un elastico, contraendo lo spazio davanti alla navicella e dilatando quello retrostante. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b LO STUDIO - /b  Secondo quanto riportato dal sito statunitense  a href= http://www.sciencedaily.com/releases/2009/05/090507175838.htm rel= nofollow target= _blank style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(0, 51, 102); text-decoration: underline; u Science Daily /u /a  , due fisici americani sarebbero al lavoro per realizzare questa spinta fantascientifica nel mondo del reale. Gerald Cleaver e Richard Obousy, infatti, sono convinti che manipolando una porzione di spazio attraverso un’ingente concentrazione di energia si potrebbe arrivare alla creazione di una «bolla» in grado di spingere l’astronave a una velocità ben superiore rispetto a quella della luce. Un effetto del tutto simile a quello derivante dal cavalcare un’onda. Presupposto necessario agli studi dei due scienziati è la  a href= http://it.wikipedia.org/wiki/M-teoria_(versione_semplificata) rel= nofollow target= _blank style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(0, 51, 102); text-decoration: underline; u M-theory  /u /a , un recente sviluppo della  a href= http://en.wikipedia.org/wiki/String_theory rel= nofollow target= _blank style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(0, 51, 102); text-decoration: underline; u Teoria delle stringhe /u /a  che aumenta le dimensioni dell’universo a undici. Sarebbe, infatti, proprio attraverso l’intervento in questa undicesima dimensione che si creerebbe l’ a href= http://en.wikipedia.org/wiki/Dark_energy rel= nofollow target= _blank style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; color: rgb(0, 51, 102); text-decoration: underline; u energia /u /a  necessaria a questa super propulsione, nello stesso modo in cui potrebbe essersi espanso l’universo dopo il Big Bang. /p div id= rectangle right class= right style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: right; display: inline; /div p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b FUTURO LONTANO - /b  La Teoria della relatività di Einstein non esclude la possibilità di superare la velocità della luce, ma asserisce che per farlo sarebbe necessaria una quantità di energia infinita. Quantità che invece Cleaver e Obousy hanno ricalcolato e che risulterebbe pari soltanto all’intera massa di Giove. Il viaggio interstellare alla ricerca di nuovi mondi e nuove civiltà potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice espediente cinematografico, anche se probabilmente passerà molto tempo prima che si riesca a creare la tecnologia in grado di sfruttare questo tipo di energia. /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; Simone D’Ambrosio br strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; font-weight: bold; color: rgb(204, 32, 38); 08 maggio 2009 /strong /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; span class= Apple-style-span style= color: rgb(204, 32, 38); a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_maggio_08/velocita_luce_star_trek_e905c272-3bc0-11de-a872-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3722&titolo_sotto=Viaggiare pi veloci della luce&ID_cat_new=99News ReikiCervello minuto, piedi piatti. Le#039;hobbit era una specie a séhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3721&titolo_sotto=Cervello minuto, piedi piatti. "L'hobbit era una specie a s"&ID_cat_new=99Un studio su Nature rivela nuove prove a sostegno della tesi sulle#039;origine del minuto e misterioso ominide i cui resti furono scoperti sulle#039;isola di Flores, in Indonesia, nel 2003 di ALESSIA MANFREDI - span class= Apple-style-span style= color: rgb(34, 34, 34); font-family: Arial; font-size: 13px; line-height: 18px; div id= testo style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 20px; span class= Apple-style-span style= color: rgb(0, 0, 0); font-family: Georgia; line-height: 15px; CERVELLO piccolo, statura decisamente minuta, da pigmeo. E piedi giganteschi e insolitamente piatti. A far luce sul mistero delle#039; hobbit , le#039;ominide che abitava la remota isola indonesiana di Flores fino a 18.000 anni fa, arriva ora un altro importante tassello anatomico, a sostegno della tesi secondo cui le#039;homo floresiensis appartiene ad una specie a sé e non discende dal nostro progenitore, le#039;homo erectus.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le#039;analisi dettagliata delle ossa del piede delle#039;ominide - rinvenute nella grotta di Liang Bua sulle#039;isola nel 2003 - descritta ora su Nature, rivela, secondo gli scienziati, nuovi elementi interessanti: il minuto ominide era bipede, ma il suo piede era molto più simile a quello delle scimmie che non delle#039;uomo moderno. In particolare le#039;alluce ricorda quello di uno scimpanzè. Ancora più strane le dimensioni: i piedi delle#039;hobbit erano lunghissimi, assolutamente sproporzionati rispetto agli arti inferiori, e piatti. Le#039;osso navicolare, poi, risulta da questi ultimi studi particolarmente primitivo: le#039;hobbit poteva camminare, ma non correre, come le#039;uomo.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Gli scienziati guidati da William L. Jungers, paleoantropologo della Stony Brook Medical Center di Long Island, New York, che hanno condotto lo studio con i colleghi delle#039;American Museum of Natural History, ne sono convinti: Il piede delle#039;homo floresiensis presenta una vasta quantità di caratteristiche primitive non riscontrabili nelle#039;uomo moderno , sottolinea lo studioso. Risollevando così con forza la possibilità che le#039;hobbit discenda da un antenato diverso dalle#039;homo erectus, più remoto.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Sulle#039;origine delle#039;ominide e su quale sia il suo posto nella storia delle#039;evoluzione umana la comunità scientifica continua a discutere da quando venne annunciata la sua scoperta, nel 2004. A chi propende per le#039;ipotesi che le#039;homo floresiensis rappresenti una popolazione primitiva differente dai nostri progenitori, si oppongono invece i sostenitori di une#039;altra tesi, secondo la quale le#039;hobbit non era che un ominide moderno deformato da disturbi genetici o patologici. La statura minuta, 106 cm per 30 chili di peso, e le dimensioni ridotte del cervello - il cui volume era di 417 centimetri cubici -, si spiegherebbero con la permanenza sulle#039;isola: il fisico, in pratica, si sarebbe ristretto per poter sopravvivere meglio in un ambiente dalle risorse limitate.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le ultime analisi delle tracce fossili, però, secondo Jungers e colleghi, rendono questa spiegazione improbabile. Le#039;hobbit rappresenta una nuova specie, con diversi elementi primitivi, proveniente da un antenato che si è spostato dalle#039;Africa molto prima di quanto si potesse prevedere , conclude Jungers. E non era per nulla come noi .  br style= line-height: 1.22em; /span /div div id= testo style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; vertical-align: baseline; margin-bottom: 20px; span class= Apple-style-span style= color: rgb(0, 0, 0); font-family: Georgia; line-height: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/scienze/hobbit-piede/hobbit-piede/hobbit-piede.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3721&titolo_sotto=Cervello minuto, piedi piatti. "L'hobbit era una specie a s"&ID_cat_new=99News ReikiRiesi come Canneto di Caronia?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3720&titolo_sotto=Riesi come Canneto di Caronia?&ID_cat_new=99Forse. La Sicilia dei fenomeni inspiegabili e il sospetto degli Ufo - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Riesi come Canneto di Caronia? Forse. Almeno sul fronte delle spiegazioni scientifiche. Nessuno, infatti, è riuscito ancora a trovare e provare la causa di un fenomeno che spinge studiosi e curiosi in via Mazzini. Perché il pavimento a pian terreno di quella palazzina a due piani ha raggiunto i cento gradi? E soprattutto, perché continua a mantenere una temperatura che si aggira intorno ai sessanta gradi? Enel, tecnici, geologi, vulcanologi e protezione civile non hanno ancora trovato una soluzione al mistero di Riesi. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Un mistero che col tempo si colora di ricordi e di fatti non molto distanti nella memoria collettiva. Basta cercare con attenzione su Internet per accorgersi che questa cittadina, in provincia di Caltanissetta, era già balzata in passato agli onori della cronaca. Per due anni di fila, infatti, avrebbero fatto la loro comparsa a Riesi i cerchi nel grano ( a rel= nofollow target= _blank href= http://www.youtube.com/watch?v=NAUeRCDqEZU style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.youtube. com/watch? v=NAUeRCDqEZU /a ). Su questo fenomeno c’è un’ampia letteratura e diverse spiegazioni. Secondo una delle ipotesi questi cerchi sarebbero creati da presunti dischi volanti atterrati sui campi, appiattendo le messi in un cerchio ben definito. Altri invece affermano che i cerchi sarebbe frutto di un intervento umano. Su Wikipedia si legge anche di un “satellite artificiale in orbita attorno alla Terra stia usando un qualche tipo di emissione energetica (ad esempio un raggio di microonde o Maser) per creare i disegni. […] Gli assertori di questa teoria ipotizzano che il br style= line-height: 1.22em; programma Star Wars del Pentagono possa aver sviluppato un satellite in grado di inviare tale tipo di raggi a microonde”. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Riesi per il momento resta comunque come Canneto di Caronia. Nella frazione in provincia di Messina di certo c’è soltanto una banca dati con 350 eventi: avvistamenti, rilievi di campi magnetici, bolle marine dal diametro di un chilometro, distese di melanzane colore arcobaleno, fino ad alcune foto con oggetti circolari sospesi sulle#039;isola di Vulcano. A Riesi soltanto il calore ed un ricordo non troppo sbiadito dei cerchi nel grano. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; line-height: 12px; text-decoration: underline; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/51051/riesi-come-canneto-caronia-sicilia-fenomeni-inspiegabili-sospetto-degli.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3720&titolo_sotto=Riesi come Canneto di Caronia?&ID_cat_new=99News ReikiScienziato danese sulla nano thermite ritrovata nella polvere del WTChttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3717&titolo_sotto=Scienziato danese sulla nano thermite ritrovata nella polvere del WTC&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; white-space: pre; object width= 445 height= 364 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/kU2Ff6P1dMoehl=itefs=1ecolor1=0x006699ecolor2=0x54abd6eborder=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/kU2Ff6P1dMoehl=itefs=1ecolor1=0x006699ecolor2=0x54abd6eborder=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 445 height= 364 /embed /object /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3717&titolo_sotto=Scienziato danese sulla nano thermite ritrovata nella polvere del WTC&ID_cat_new=99News ReikiLa studiosa vaticana: «Ho le carte, i Templari adoravano la Sindone»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3719&titolo_sotto=La studiosa vaticana: Ho le carte, i Templari adoravano la Sindone&ID_cat_new=99LA SCOPERTA Le#039;AUTRICE LAVORA NELLe#039;ARCHIVIO SEGRETO DELLA SANTA SEDE - span class= Apple-style-span style= color: rgb(83, 90, 91); font-family: Georgia; font-size: 24px; font-style: italic; line-height: 33px; «Le#039;idolo per cui furono condannati era Cristo» /span br div br /div div span class= Apple-style-span style= color: rgb(83, 90, 91); font-family: Georgia; font-size: 24px; font-style: italic; line-height: 33px; span class= Apple-style-span style= color: rgb(70, 70, 70); font-size: 14px; font-style: normal; line-height: 21px; p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b CITTÀ DEL VATICANO — Ora lo sappiamo: i Templari, in effetti, adoravano un «idolo barbuto» /b . Però non era Bafometto, come volevano gli inquisitori che li processarono per arrivare a sciogliere nel 1314 le#039;ordine più potente e illustre del medioevo cristiano, il «grande complotto innescato nel 1307 dal re di Francia Filippo IV il Bello». E non era neanche un idolo, in verità, per quanto senza dubbio fosse barbuto: le#039;oggetto della loro venerazione era la Sindone, il telo di lino che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù e ne reca impressa le#039;immagine. Furono i Cavalieri a custodire in gran segreto la Sindone nel secolo e mezzo in cui se ne perdono le tracce, dal saccheggio di Costantinopoli del 1204 alla ricomparsa in Europa a metà del Trecento. Si tratta di argomenti sui quali fioccano le bufale e il 99 per cento di ciò che si racconta, Umberto Eco docet, è «spazzatura». /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b Ma qui la fonte è più che affidabile: lo scrive le#039;Osservatore Romano /b , anticipando alcune pagine de «I templari e la sindone di Cristo», il nuovo libro di Barbara Frale che il Mulino pubblicherà entro le#039;estate. Le#039;autrice è una giovane e serissima ricercatrice delle#039;Archivio segreto vaticano che da anni studia e scrive dei Templari. Attingendo ai documenti del processo, cita tra le#039;altro la testimonianza della «prova de#039;ingresso», nel 1287, di «un giovane di buona famiglia del meridione francese», Arnaut Sabbatier: «Il precettore condusse il giovane Arnaut in un luogo chiuso, accessibile ai soli frati del Tempio: qui gli mostrò un lungo telo di lino che portava impressa la figura di un uomo e gli impose di adorarlo baciandogli per tre volte i piedi». /p div id= rectangle right class= right style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: right; display: inline; /div p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b Nel 1978 fu lo storico di Oxford Ian Wilson /b , ricorda la studiosa, il primo a sostenere la tesi che il misterioso «idolo» barbuto dei Templari fosse in realtà il telo rubato dalla cappella degli imperatori bizantini nel 1204, durante la quarta crociata, e che i Cavalieri le#039;avessero custodito in segreto. Ora Barbara Frale spiega di aver trovato «molti tasselli mancanti» a sostegno della teoria. Fonti inedite che spiegano anche le ragioni delle#039;adorazione e della segretezza. «I Templari si procurarono la sindone per scongiurare il rischio che il loro ordine subisse la stessa contaminazione ereticale che stava affliggendo gran parte della società cristiana al loro tempo: era il miglior antidoto contro tutte le eresie», scrive. «I catari e gli altri eretici affermavano che Cristo non aveva vero corpo umano né vero sangue, che non aveva mai sofferto la Passione, non era mai morto, non era risorto». Che le#039;avessero trafugata i Templari o fosse stata comprata, doveva rimanere celata: sui responsabili del saccheggio pendeva la scomunica di Papa Innocenzo III. Ma era una reliquia potente e ne valeva la pena: «Le#039;umanità di Cristo che i catari dicevano immaginaria, si poteva invece vedere, toccare, baciare. Questo è qualcosa che per le#039;uomo del medioevo non aveva prezzo». /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; Gian Guido Vecchi  br strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; font-weight: bold; color: rgb(204, 32, 38); 05 aprile 2009 /strong /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; span class= Apple-style-span style= color: rgb(204, 32, 38); a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_05/templari_adoravano_sindone_f7e06916-2192-11de-b3cf-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /p /span /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3719&titolo_sotto=La studiosa vaticana: Ho le carte, i Templari adoravano la Sindone&ID_cat_new=99News ReikiDinosauri, non fu un meteorite si estinsero per le#039;effetto serrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3718&titolo_sotto="Dinosauri, non fu un meteorite si estinsero per l'effetto serra"&ID_cat_new=99Studio: il cratere del Chicxulub risale a 300mila anni prima delle#039;estinzione. Il paleontologo: Il processo si è sviluppato in millenni, per cause diverse e concatenate di SARA FICOCELLI - span class= Apple-style-span style= color: rgb(34, 34, 34); font-family: Arial; font-size: 13px; line-height: 18px; div id= testo style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 20px; Ee#039; UNO dei misteri più affascinanti della paleontologia: non è chiaro cosa abbia innescato, 80 milioni di anni fa, la scomparsa dei dinosauri dalla Terra, ma stando a una ricerca delle università di Princeton, New Jersey e Losanna non sarebbe stata solo colpa di un meteorite. Lo studio mette in forse le#039;ipotesi più accreditata, dimostrando che il cratere formato dal meteorite Chicxulub, che secondo lo studioso Walter Alvarez avrebbe provocato la scomparsa dei rettili giganti, risale in realtà ad un periodo anteriore. Il meteorite sarebbe caduto sulla Terra circa 300mila anni prima delle#039;estinzione di massa dei dinosauri, che quindi, come spiega la geoscienziata Gerta Keller della Princeton University, si sarebbero estinti più probabilmente a causa delle#039;effetto serra.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Soluzione definitiva al rompicapo scientifico o ennesima pulce nelle#039;orecchio in un mare di teorie? Entrambe le cose - spiega Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di storia naturale di Milano - diciamo che 300mila anni, paragonati alle#039;arco di vita della Terra e alle ere geologiche ed evolutive, sono un periodo brevissimo. Io credo che la caduta del meteorite sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, alla quale si sono sommate tutte le cause tirate in ballo di volta in volta dagli studiosi .  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Secondo le#039;autore del libro Dinosauri italiani alla caduta del meteorite sarebbe seguita una variazione delle#039;asse terrestre, che a sua volta avrebbe provocato terremoti, eruzione vulcaniche, sollevamento di ceneri e conseguenti stravolgimenti climatici di ogni tipo. E comunque le#039;estinzione - precisa le#039;esperto - non è avvenuta in un colpo solo. I rettili marini hanno cominciato a sparire circa 80 milioni di anni fa e cinque milioni di anni dopo, nel cretaceo superiore, si assiste a una forte diminuzione della diversità della specie. Le#039;effettiva scomparsa è diluita in un arco di tempo per noi talmente vasto da essere quasi inimmaginabile .  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; div id= adv180x150m style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: right; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; /div br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; La teoria degli studiosi americani, pubblicata sul Journal of the Geological Society, sostiene dunque che il meteorite caduto nelle#039;area nord dello Yucatan non avrebbe sterminato i dinosauri, ma solo innescato una serie di cambiamenti fatali. Dal nostro studio risulta che nemmeno una specie è rimasta estinta a causa del meteorite - spiega la Keller - e questa per noi è una novità incredibile . In compagnia della collega Thierry Adatte, geologa delle#039;università di Neuchâtel, la scienziata ha presentato a Denver i risultati delle sue ricerche al congresso annuale della Società americana di geologia: Da ormai una ventina de#039;anni siamo convinti che enormi attività vulcaniche in India, a circa 1000 chilometri dal centro dei Trappi di Deccan, abbiano avuto une#039;incidenza sulle#039;estinzione dei dinosauri. Queste eruzioni sono state accompagnate da forti emanazioni di diossido di zolfo, un gas estremamente tossico, e da piogge acide, e sono state dieci volte superiori a quelle provocate dalla meteorite precipitata a Chicxulub .  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Esattamente due secoli fa, Charles Darwin aveva capito che sono proprio i cambiamenti climatici a determinare le#039;affermazione o la scomparsa di una specie, e questa conclusione risponde a tale principio. Il cratere del meteorite Chicxulub ha però giocato un ruolo fondamentale nello stravolgimento degli equilibri ambientali, con suoi 180 chilometri di diametro, più o meno la distanza che ce#039;è fra Roma e Grosseto: molti studiosi ritengono che, pur non avendo eliminato in un colpo solo i dinosauri, abbia provocato le#039;estinzione del 65% delle specie viventi. Una teoria affascinante ma semplicistica - conclude la Keller - il processo di evoluzione e modificazione della vita è in realtà molto più complesso .  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; /div p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; line-height: 14px; display: block; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; ( i style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; word-spacing: -0.001em; 29 aprile 2009 /i ) /span span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; br /span span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; a href= http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/scienze/dinosauri-fine/dinosauri-fine/dinosauri-fine.html http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/scienze/dinosauri-fine/dinosauri-fine/dinosauri-fine.html /a br /span /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3718&titolo_sotto="Dinosauri, non fu un meteorite si estinsero per l'effetto serra"&ID_cat_new=99News ReikiMistero nel Nisseno. Il pavimento di una casa raggiunge i cento gradi, accorrono a Riesi i tecnici delle#039;istituto di geofisica e vulcanologiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3713&titolo_sotto=Mistero nel Nisseno. Il pavimento di una casa raggiunge i cento gradi, accorrono a Riesi i tecnici dell'istituto di geofisica e vulcanologia&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Resta ancora un mistero. Dopo tre giorni di scavi, rilievi e misurazioni, il pavimento di un appartamento in via Mazzini a Riesi ha raggiunto i 100 gradi. Siamo a pochi chilometri da Caltanissetta.  br style= line-height: 1.22em; Il sindaco, Salvatore Buttigé, ha mobilitato più forze possibili per accertare l’origine del fenomeno: tecnici e studiosi del centro di geofisica e vulcanologia di Palermo, vigili del fuoco, addetti dell’Enel e della Siciliana Gas. br style= line-height: 1.22em; Oltre settanta ore di monitoraggio continuo che si sono concluse con un nulla di fatto. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Sono stati effettuati degli scavi per accertare l’eventuale presenza di cavi o condutture. Esclusa l’ipotesi dell’alta tensione come anche quella della possibile presenza di una fuga di gas.  br style= line-height: 1.22em; Stamattina, poco prima di mezzogiorno, si è riunito il comitato tecnico. La decisione presa è stata quella di presidiare l’abitazione. Nessuna evacuazione, almeno per il momento. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Inizialmente, nel paese, si era anche diffusa la voce di emissioni di fumo provenienti dalla strada. Voce poi smentita dallo stesso sindaco. Si sarebbe infatti trattato semplicemente della polvere sollevata dai mezzi durante le operazioni di scavo. br style= line-height: 1.22em; Di certo al momento ce#039;è la costituzione di un comitato permanente per l’osservazione del fenomeno. Oggi gli esperti delle#039;Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Palermo avvieranno ulteriori analisi e misurazioni. br style= line-height: 1.22em; Siamo in attesa - afferma il sindaco Buttigé - di capire le#039;origine del fenomeno. I tecnici sono perplessi. La natura del fenomeno al momento non è infatti chiara . br style= line-height: 1.22em; Non sembra neanche attendibile l’ipotesi di vulcanelli nella zona. Lo scorso anno sotto la collina di Sante#039;Anna, a Caltanissetta, si era aperto un fronte con una notevole fuoriuscita di gas che aveva prodotto le#039;innalzamento del terreno. E ancora prima un evento simile si era manifestato nella zona di Santa Barbara, dove furono sfollate 24 famiglie.  br style= line-height: 1.22em; A Riesi resta quindi il mistero sull’evento. Mistero che porta molti a pensare ai recenti fenomeni che si sono registrati a Canneto di Caronia. Fenomeni che non sono stati sino ad oggi spiegati. Anche allora vennero coinvolti numerosi studiosi e venne istituita una task force speciale. Dai poltergeist agli esperimenti militari, passando per la presenza di Ufo, ancora nulla è stato però spiegato. Anche in questo caso ciò che è vero sono i danni riportati alle abitazioni e alle apparecchiature elettroniche del luogo. /span br div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/50772/mistero-nisseno-pavimento-casa-raggiunge-cento-gradi-accorrono-riesi-tecnici-dellistituto-geofisica-vulcanologia.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); javascript:window.open(e#039;http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronacaregionale/50772/mistero-nisseno-pavimento-casa-raggiunge-cento-gradi-accorrono-riesi-tecnici-dellistituto-geofisica-vulcanologia.htme#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); /a br /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3713&titolo_sotto=Mistero nel Nisseno. Il pavimento di una casa raggiunge i cento gradi, accorrono a Riesi i tecnici dell'istituto di geofisica e vulcanologia&ID_cat_new=99News ReikiUno scheletro su Marte? Foto Nasa fa impazzire i bloggerhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3714&titolo_sotto=Uno scheletro su Marte? Foto Nasa fa impazzire i blogger&ID_cat_new=99Le#039;immagine sorprendente è stata scattata dallo Spirit - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Roma, 2 mag. (Apcom) - A priva vista sembra una roccia del deserto, ma da vicino è inquietante: ce#039;è une#039;immagine che sta facendo impazzire i blogger e gli ufologi di mezzo mondo perché assomiglia proprio allo scheletro di un extraterrestre. Le#039;ha scattata su Marte il famoso e#039;rovere#039; Spirit ed è oggetto di decine di forum e chat per appassionati del genere. br style= line-height: 1.22em; Uno degli e#039;alien-spottere#039; (cacciatori di alieni), citato dal sito del Daily Telegraph, azzarda une#039;analisi metricodecimale: Lo scheletro è di 15 centimetri con due occhi a 5 centimetri di distanza fra loro. La capacità cranica è approssimativamente di 1400 cc - scrive - si intravede quella che sembra una piccola bocca appuntita, quindi è probabile che questa creatura sia carnivora . br style= line-height: 1.22em; Decisamente più ironico un altro blogger, il quale fa notare che la corona ha una struttura ampia, evidentemente per sostenere la muscolatura di antenne, anche se non sono visibili da questa angolazione . Il setto nasale è allargato e smussato come se fosse stato esposto in un contesto freddo e ventoso - osserva ancora - Ee#039; stato decapitato o sepolto fino al collo? . br style= line-height: 1.22em; Le#039;ultima immagine marziana che assomigliava a uno scheletro risaliva al 2006, ma risultò in seguito alterata. Quanto alla famosa e#039;Faccia su Martee#039;, immortalata dalla sonda Viking 1 nel 1976, che mostrava le sembianze di un volto umano, fu spiegata con un contrasto di luce poi scomparso quando la stessa zona fu fotografata di nuovo. br style= line-height: 1.22em; /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; a href= http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2009/05_maggio/02/spazio_uno_scheletro_su_marte_foto_nasa_fa_impazzire_i_blogger,18997516.html http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2009/05_maggio/02/spazio_uno_scheletro_su_marte_foto_nasa_fa_impazzire_i_blogger,18997516.html /a br /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3714&titolo_sotto=Uno scheletro su Marte? Foto Nasa fa impazzire i blogger&ID_cat_new=99News ReikiEsposto della Chiesa contro Angeli e Demonihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3716&titolo_sotto=Esposto della Chiesa contro Angeli e Demoni&ID_cat_new=99 - br div span class= Apple-style-span style= color: rgb(153, 153, 153); font-family: Tahoma; font-size: 11px; div class= abs style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; color: rgb(153, 153, 153); margin-bottom: 10px; margin-top: 20px; font-family: Tahoma, Verdana, Arial; Il film di Ron Howard, nelle sale dal prossimo 13 maggio, messo sotto accusa dalla Santa Sede. /div div class= testo style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; color: rgb(102, 102, 102); font-size: 12px; p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; Il sequel tanto atteso del film  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; e#039;Il codice da Vincie#039; /strong  sta finalmente per arrivare nelle sale italiane. strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px;  e#039;Angeli e demonie#039; /strong , altro  em style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; bestseller /em delle#039;autore americano  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Dan Brown /strong  sarà portato sul grande schermo dal regista premio  em style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Oscar /em   strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Ron Howard /strong  il  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; 13 Maggio /strong  prossimo. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; Molte delle scene del film, il cui protagonista è ancora una volta  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Tom Hanks /strong  nei panni del em style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; professor /em   strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; em style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Langdon /em /strong , sono state girate nella capitale italiana poichè la trama del romanzo si svolge proprio tra  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Ginevra /strong  e  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Roma /strong . /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; Le#039;uccisione del noto  em style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; professor  /em strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; em style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Vetra /em /strong , avvenuta nelle stanze del  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; CERN /strong  della città svizzera, portano le indagini direttamente nelle segrete cripte delle chiese della  em style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; città eterna /em  e dello  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Stato del Vaticano /strong . Posti che oggi sono meta di turisti a caccia dei luoghi descritti nel libro, veri set a cielo aperto per la pellicola americana. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; Durante le riprese, avvenute la scorsa estate, molte delle chiese che dovevano essere location di alcune scene sono state però negate dalla  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Chiesa /strong . In effetti il declino ed il rifiuto del permesso erano stati giustificati con un netto disaccordo con le informazioni utilizzate da  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Dan Brown /strong  per lo sviluppo narrativo della storia. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; Ovviamente la produzione è andata avanti ma dietro quel rifiuto ce#039;era molto di più. Oggi, infatti, a pochi giorni dalle#039;uscita nelle sale di tutto il mondo, arriva un vero e proprio esposto dalla  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Santa Sede /strong  che vanta anche la firma di  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; monsignor Mennonna /strong , il vescovo più longevo con un età di  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; 103 ann /strong i. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; Le#039;esposto stavolta agirà contro il film per vie legali. Depositato presso le procure di strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Roma /strong  e  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Potenza /strong  esso denuncia i contenuti del film e del testo da cui esso prende spunto, perchè quello che racconta sarebbe non solo denigratorio nei confronti delle#039; istituzione religiosa ma anche storicamente scorretto, diffamatorio ed irrispettoso dei valori della  strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Santa Chiesa /strong . /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; Ce#039;è poco tempo per decidere il da farsi. Potrebbe essere fermata la distribuzione della pellicola nelle sale? O basterà apporre una clausula prima delle#039;inizio del film in cui si spiega che i fatti e le persone citati sono puro frutto delle#039;immaginazione delle#039;autore?  Ai giudici le#039;ardua sentenza. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; (Vincenza Iovinella) /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-bottom: 12px; a href= http://magazine.ciaopeople.com/Cinema_Tv-2/News-19/Esposto_della_Chiesa_contro_Angeli_e_Demoni-9917 http://magazine.ciaopeople.com/Cinema_Tv-2/News-19/Esposto_della_Chiesa_contro_Angeli_e_Demoni-9917 /a br /p /div /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3716&titolo_sotto=Esposto della Chiesa contro Angeli e Demoni&ID_cat_new=99News ReikiUFO :brasile annuncia libertà d’ informazione sui fascicoli segretihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3715&titolo_sotto=UFO :brasile annuncia libert d informazione sui fascicoli segreti&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; La CBU è aggiunta alle grandi organizzazioni che lottano per la stessa causa, attraverso il Forum mondiale di ufologia per il diritto d’informazione pubblica, composto nel 1997 principalmente da A. J. Gevaerd, Claudeir Covo, Rafael Cury, Reginaldo de Athayde e Marco Antonio Petit e l’ufologo Fernando de Aragao Ramalho. br style= line-height: 1.22em; Dopo quasi un anno, la richiesta di informazioni da parte della Commissione brasiliana di Ufologia (CBU) ha una risposta parziale. La commissione ha chiesto l’accesso a documenti detenuti dalle forze armate e dalle altre agenzie del governo federale per la ricerca di presunti UFO. Gli Ufologi hanno chiesto al governo l’accesso illimitato ai files segreti di “Operazione Prato”, “Noite Oficial dos UFOs no Brasil” e “Caso Varginha”. br style= line-height: 1.22em; Nei primi mesi del 2009, la CBU ha ricevuto il rapporto ufficiale di 86 pagine classificate come riservate, e prodotto da National Intelligence Service (SNI). Molti altri documenti richiesti dalla Ufology rimangono riservati. br style= line-height: 1.22em; “Noite Oficial dos UFOs no Brasil” è un avvenimento accaduto nel maggio 1986, quando i militari dell’Aeronautica brasiliana (FAB) hanno seguito più di 20 UFO. L’evento sarebbe accaduto nella Paraíba Valley, nei pressi della città di San José dos Campos (SP). br style= line-height: 1.22em; Il “Caso Varginha” è anche in attesa di risposte da parte delle autorità e la richiesta della CBU è stata effettuata alla Casa della Presidenza della Repubblica il 26 dicembre 2007 . br style= line-height: 1.22em; Il 31 ottobre 2008, la Ufology ha ricevuto la prima di 213 pagine di documenti confidenziali della Aeronautica Brasiliana, prodotti tra il 1952 al 1969. br style= line-height: 1.22em; Nel dicembre dello scorso anno è stata diffusa la relazione sull’ “Operazione Prato”. che ha fatto seguito alle visione di misteriose luci riportate nei giornali locali di Pará e Maranhão nel 1977; anche SNI, i servizi segreti della defunta dittatura militare hanno parteciparono a parte delle indagini, disposte dall’Aeronautica tra il 1977 e il 1978. br style= line-height: 1.22em; Secondo le segnalazioni raccolte dal comitato, il governo dovrebbe anche indagare sul “Caso Varginha”. Tuttavia, Ufology non ha ricevuto i file richiesti in merito al caso. La presenza ExtraTerrestre riguardava due sorelle avvenuto nel 1996 nella città di Varginha nel Minas Gerais. L’esercito non ha negato o confermato la partecipazione dei militari all’indagine sull’episodio. br style= line-height: 1.22em; Fernando de Aragao Ramalho, membro della CBU, ritiene che vi siano più informazioni a riguardo e ha richiesto nuove petizioni per l’accesso alle informazioni ai primi di gennaio. br style= line-height: 1.22em; Se necessario, l’ufologo richiedera’ , per ottenere il rilascio e visione degli archivi, un mandato per garantire la sicurezza . Nonostante il diritto costituzionale di accesso alle informazioni pubbliche, il Brasile non ha ancora leggi complete per facilitare e regolamentare l’accesso dei cittadini ai documenti dello Stato. br style= line-height: 1.22em; Due anni fa, quasi 70 paesi ebbero una legislazione specifica sul diritto di accesso. br style= line-height: 1.22em; Il direttore esecutivo della Organizzazione non governativa di trasparenza in Brasile, Claudio Weber Abramo, osservando il Decreto n. 5301 del dicembre 2004, che stabilisce la durata massima del periodo di 30 anni ai documenti riservati, fa istituire una Commissione di indagine e l’analisi di informazioni sensibili (CAAIS). br style= line-height: 1.22em; L’organizzazione ha l’obiettivo di stabilire i casi in cui la riservatezza di file è essenziale per la sicurezza della società e dello Stato. Il comitato può anche rivedere la classificazione dei documenti, dopo la dimostrazione di un interesse effettivo ad avere un accesso alle informazioni in esso contenute. Tutto questo perche’ l’accesso a documenti statali da parte del cittadino comune è molto difficile. br style= line-height: 1.22em; Cosi’ ora v’è un sito del comitato in base alla relazione della ONG per mantenere l’indipendenza e autonomia. Pertanto il Palacio do Planalto preparerà un progetto di legge in materia di accesso alle informazioni. /span br div br /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; a href= http://www.liberespressioni.com/2009/04/25/ufo-brasile-annuncia-liberta-d-informazione-sui-fascicoli-segreti/ http://www.liberespressioni.com/2009/04/25/ufo-brasile-annuncia-liberta-d-informazione-sui-fascicoli-segreti/ /a br /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3715&titolo_sotto=UFO :brasile annuncia libert d informazione sui fascicoli segreti&ID_cat_new=99News ReikiEe#039; nata la Usui Reiki Italia Kenkye#363;kai!!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3709&titolo_sotto=E' nata la Usui Reiki Italia Kenkyūkai!!&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(65, 72, 84); font-family: Verdana; font-size: 12px; line-height: 16px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.reiki-italia.org/news.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Usui Reiki Italia Kenkye#363;kai /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3709&titolo_sotto=E' nata la Usui Reiki Italia Kenkyūkai!!&ID_cat_new=99News ReikiScoperte le stelle che mangiano pianetihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3712&titolo_sotto=Scoperte le stelle che mangiano pianeti&ID_cat_new=99Alcuni astri «cannibalizzano» ciò che orbita loro intorno, oppure lo «consumano» poco a poco - span class= Apple-style-span style= color: rgb(70, 70, 70); font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 21px; p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b MILANO - /b  A forza di indagare, talvolta si trovano anche delle sorprese sgradevoli. Questo stato d’animo deve aver attanagliato alcuni cacciatori di pianeti extrasolari, verificando con i calcoli e poi trovando riscontro diretto, che alcune stelle dopo essersi formate ed aver generato, in un certo senso, con il materiale circostante dei pianeti , se li sono pure mangiati. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b PIANETA «DIVORATO» - /b  Un gruppo di astrofisici dell’Università dell’Arizona (Brian Jackson, in particolare) a parte la constatazione di un influsso reciproco sulla velocità di rotazione e di un trasferimento da orbite lontane ad orbite vicine dei pianeti medesimi, sono arrivati alla conclusione che il pianeta Corot-7b finirà presto, in termini astronomici, (circa 25 milioni di anni) per essere inghiottito dal vicino astro dal quale dista appena 0,017 unità astronomiche (1 unità equivale a 150 milioni di chilometri). Insomma c’è un’attrazione fatale che porta all’annientamento. /p p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b PIANETA «CONSUMATO» - /b  Ma non solo. Une#039;altra ricerca condotta da Helmut Lammer dell’Accademia delle scienze austriaca a Graz, ha dimostrato che c’è un’altra attività non meno divoratrice effettuata dalle stelle-madri. Scrutando il pianeta extrasolare WASP-12b che compie un giro intorno all’astro in un giorno si è reso conto che il corpo planetario era notevolmente dimagrito perdendo il 25 per cento della sua massa nell’arco degli ultimi dei due miliardi di anni di vita presunta. Per fortuna è abbastanza corpulento (è 1,4 volte il nostro Giove, il più massiccio dei pianeti del nostro sistema solare) e quindi anche se l’astro gli strappa continuamente materia con la sua possente forza di gravità ha ancora un’attesa di vita non trascurabile. Insomma, il cannibalismo non c’è solo tra gli animali: si era già visto anche tra le galassie ed ora tra stella e pianeta. La natura, dunque, non fa differenze. /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; Giovanni Caprara  br strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; font-weight: bold; color: rgb(204, 32, 38); 30 aprile 2009 /strong /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; span class= Apple-style-span style= color: rgb(204, 32, 38); a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_aprile_30/stelle_mangiano_pianeti_8dd767d0-358e-11de-92cb-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3712&titolo_sotto=Scoperte le stelle che mangiano pianeti&ID_cat_new=99News ReikiSole freddo e senza «macchie»Possibile una nuova piccola glaciazionehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3710&titolo_sotto=Sole freddo e senza macchiePossibile una nuova piccola glaciazione&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: e#039;times new romane#039;; div align= left class= testonero12 style= margin-bottom: 5px; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-weight: normal; text-decoration: none; color: rgb(0, 0, 0); di  b VALENTINA ARCOVIO /b /div span class= testoArticoloG style= color: rgb(0, 0, 0); font: normal normal normal 15px/normal Arial, Verdana, Helvetica, sans-serif; text-decoration: none; Gli scienziati sono davvero molto perplessi per quello che stanno osservando sulla superficie del Sole...e cioè niente. Non si vedeva il Sole così pigro da quasi un secolo: le sue attività stanno rallentando e le macchie solari sono ormai rarissime. Tanto da stupire gli esperti della Nasa, che parlano di un profondo rallentamento dell’attività della nostra stella. Il 2008 aveva fatto scattare il primo sospetto, con 266 giorni su 366 (il 73 per cento dell’anno) senza macchie solari: molti avevano pensato che l’attività del Sole, scandita da cicli di 11 anni, avesse ormai toccato il minimo e che presto le macchie sarebbero tornate, con tanto di eruzioni e tempeste magnetiche capaci di disturbare le telecomunicazioni sulla Terra. Ma non è stato così: il Sole continua a rimanere inattivo e senza macchie solari.  br br «Questa è la più bassa attività che abbiamo mai visto», ha detto al quotidiano britannico The Independent Marc Hairston dell’Università del Texas, sorpreso che questa fase di inattività non si sia ancora conclusa. Ma non è solo lìe#039;assenza di macchie solari a preoccupare gli scienziati, c’è infatti anche il cosiddetto vento solare – quella corrente di particelle emesse dall’atmosfera più esterna della stella – che è molto debole. La sonda Ulisse, lanciata da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha registrato una riduzione del vento solare pari al 20 per cento ripetto a 15 anni fa; altre sonde della Nasa hanno poi registrato une#039;attenuazione della brillantezza del Sole dello 0,02 per cento (del 6 per cento nell’ultravioletto) a partire dal 1996. Infine, i radiotelescopi stanno registrando livelli minimi di emissioni radio provenienti dal Sole, indice di un indebolimento del campo magnetico solare le cui cause non sono ancora ben chiare. br br «Questo è il Sole più tranquillo che abbiamo mai visto in quasi un secolo», ha detto David Hathaway della Nasa. Ma questa anomalia solare non è soltanto un fenomeno curioso, ma un cambiamento che potrebbe influenzare il clima sul nostro pianeta e che è strettamente collegato al riscaldamento globale.  br br Il Sole è infatti la prima forza del sistema climatico della Terra, che influenza i modelli di circolazione atmosferica e oceanica, e per questo è un componente chiave dell’effetto serra. Ma c’è un altro fattore da considerare. Storicamente, quando il Sole è stato più tranquillo, la Terra si è raffreddata. Il più recente periodo di prolungata tranquillità risale a circa un secolo fa, quando nel 1913 si registrarono ben 311 giorni senza macchie. Andando molto più indietro nel tempo si arriva al cosiddetto “minimo di Maunder”, ossia al periodo a cavallo tra il 1645 e il 1715 indicato oltre un secolo più tardi dall’astronomo inglese Edward Walter Maunder come la minima attività delle macchie solari mai registrata. br br Un periodo che coincise con la piccola era glaciale , ossia con il brusco abbassamento della temperatura nell’emisfero settentrionale avvenuto fra ‘600 e ‘700.  br br Al contrario, per tutto il 20esimo secolo il Sole è stato insolitamente attivo, con il suo picco massimo nel 1950 e alla fine del 1980. Secondo Dean Pensel, scienziato dells Nasa, quando il Sole è diventato sempre più attivo nello stesso tempo la Terra si è riscaldata . br br Se questo fosse vero, in barba a tutte le preoccupazioni sul riscaldamento del nostro pianeta, non è escluso che siamo in procinto di entrare in un un’altra era glaciale. A sostenere questa ipotesi è stato anche il geofisico e ingegnere astronautico Phil Chapman, primo australiano a diventare un astronauta della Nasa, il quale ha studiato le rilevazioni dell’Osservatorio solare ed eliosferico degli Stati uniti. Secondo lo scienziato, contrariamente ai timori sul riscaldamento globale, la temperatura terrestre è rimasta stabile o è leggermente diminuita nell’ultimo decennio, nonostante il continuo aumento di concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera, e ora la temperatura globale sta rapidamente diminuendo. Tutte e quattro le agenzie che registrano la temperatura della Terra, tre in Usa e una in Gran Bretagna, riferiscono che questa è diminuita di 0,7 gradi Celsius nel 2007, il cambiamento più rapido finora registrato con strumenti, che ci fa tornare alla temperatura del 1930. br br «Se la temperatura non torna presto a risalire, dobbiamo concludere che il riscaldamento globale è finito», ha detto lo scienziato. Non vi è dubbio che una prossima piccola era glaciale sarebbe molto peggiore della precedente, e più pericolosa del riscaldamento, poichè la popolazione mondiale è molto più numerosa e dipende da poche aree agricole temperate. Lo scienziato propone misure preventive, o ritardanti, come percorrere con bulldozer in Siberia e in Canada le distese di neve, per renderla sporca e meno riflettente. br br «La mia valutazione – ha detto - è che vi sia una probabilità di almeno il 50 per cento che nei prossimi decenni si assista ad un significativo raffreddamento, piuttosto che ad un riscaldamento». Questo significa che o rischiamo di entrare in una nuova era glaciale oppure che il riscaldamento globale causato dalle emissioni venga annullato da questo raffreddamento solare . Per il momento entrambe le ipotesi rimangono aperte. br /span /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 15px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 15px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=56306esez=SCIENZAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); javascript:window.open(e#039;http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=56306esez=SCIENZAe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); /a br /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3710&titolo_sotto=Sole freddo e senza macchiePossibile una nuova piccola glaciazione&ID_cat_new=99News ReikiCarlo de#039;Inghilterra a Roma: Tra 99 mesi la catastrofe mondialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3711&titolo_sotto=Carlo d'Inghilterra a Roma: "Tra 99 mesi la catastrofe mondiale"&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=347216e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3711&titolo_sotto=Carlo d'Inghilterra a Roma: "Tra 99 mesi la catastrofe mondiale"&ID_cat_new=99News ReikiGiampaolo Giuliani per la NASA “non è un imbecille”http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3705&titolo_sotto=Giampaolo Giuliani per la NASA non un imbecille&ID_cat_new=99di Roberto Aldo Mangiaterra - articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.reset-italia.net/2009/04/26/giampaolo-giuliani-per-la-nasa-non-e-un-imbecille/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3705&titolo_sotto=Giampaolo Giuliani per la NASA non un imbecille&ID_cat_new=99News ReikiPronti? Crop...e via!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3706&titolo_sotto=Pronti? Crop...e via!&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-family: e#039;times new romane#039;; font-size: 18px; font-weight: bold; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cropcircleconnector.com/2009/westkennettlongbarrow/westkennettlongbarrow2009.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); West Kennett Longbarrow, Nr Avebury, Wiltshire. Reported 19th April. /a /span br div span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-size: 18px; font-weight: bold; br /span /div div span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-size: 18px; font-weight: bold; span class= Apple-style-span style= font-family: e#039;times new romane#039;; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cropcircleconnector.com/2009/rutlands/rutlands2009.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Rutlands Farm, nr Avebury, Wiltshire. Reported 23rd April. /a /span br /span /div div span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-size: 18px; font-weight: bold; br /span /div div span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; font-size: 18px; font-weight: bold; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.cropcircleconnector.com/2009/morgans/morgans2009.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Morgane#039;s Hill, Nr Devizes, Wiltshire. Reported 24th April. /a br /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3706&titolo_sotto=Pronti? Crop...e via!&ID_cat_new=99News ReikiTestimonianza sugli effetti del Reiki, di Marco Foggerò, LA NUOVA PROVINCIA 28.03.08http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3703&titolo_sotto=Testimonianza sugli effetti del Reiki, di Marco Fogger, LA NUOVA PROVINCIA 28.03.08&ID_cat_new=99Il Reiki mi ha dato la voglia di vivere! - Testimonianza  da scaricare  div a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/download.php?view.21e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3703&titolo_sotto=Testimonianza sugli effetti del Reiki, di Marco Fogger, LA NUOVA PROVINCIA 28.03.08&ID_cat_new=99News ReikiIl Sud è troppo superstizioso? La vicenda Gom docethttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3707&titolo_sotto=Il Sud troppo superstizioso? La vicenda Gom docet&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Modica: disamina sul caso della Grande opera di Maria e non solo br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; L’idolatria, in quanto adorazione di un’immagine o di un oggetto a cui si attribuiscono poteri divini, rappresenta una forma di superstizione br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Antonio Guerrieri br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Voltaire diceva che «la superstizione sta alla religione come l’astrologia all’astronomia: la figlia matta di una madre saggia». In termini meno originali, la differenza tra fede e superstizione consiste, per grandi linee, nel fatto che si adora chi non si deve o si adora il dio giusto in modo sbagliato. Per esempio l’idolatria, in quanto adorazione di un’immagine o di un oggetto a cui si attribuiscono poteri divini, rappresenta una forma di superstizione. Qual è il motivo per cui si diventa superstiziosi? Difficile rispondere, le cause sono sicuramente tante: retaggi magici e pagani dovuti al fatto che il cristianesimo ha – più che soppiantato – assorbito e modificato le tradizioni religiose preesistenti; l’impreparazione culturale e teologica a interpretare in modo ‘adulto’, o anche solo ortodosso, l’azione soprannaturale di Dio; l’intenso desiderio di «toccare con mano» la presenza del divino nella vita dell’uomo. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; La vicenda della Gom potrebbe indurre qualcuno a credere che il meridionale sia incline in special modo alla superstizione. A prescindere dal fatto che la Gom aveva adepti perfino negli Stati Uniti, vediamo se un’idea del genere ha qualche fondamento. Essa è dovuta a tre fattori concatenati: 1) Una forte tradizione cattolica; 2) La congerie di santi da essa partoriti; 3) Il tipo di miracoli compiuti dai santi meridionali (e in particolare siciliani) più importanti, stando alle leggende che li riguardano: si pensi a santa Rosalia, che nel 1625 salva Palermo dalla peste, o a sant’Agata, che nel 252, nel 1669 e nel 1886 protegge Catania dalla lava dell’Etna, e nel 1743 dalla peste. I miracoli attengono sempre alla sfera del soprannaturale, ma in questi casi si tratta di interventi eclatanti (tranne che per la guarigione della madre attribuita a santa Lucia). E in Sicilia alle più importanti (ma talora anche a quelle secondarie) figure di santi si br style= line-height: 1.22em; accompagna il culto delle reliquie, che porta con sé inevitabili rischi di idolatria. Eppure tale culto non è né solo siciliano né solo meridionale.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Le reliquie di santa Lucia si trovano gelosamente custodite nella chiesa dei santi Geremia e Lucia a Venezia. La Sindone – sia o meno ‘autentica’ – è conservata nel duomo di Torino. Inoltre il culto delle reliquie, per quanto diffuso soprattutto nel cristianesimo (e in particolare nella Chiesa cattolica e in quella ortodossa), esiste anche in contesti non religiosi. Per esempio la salma del compositore Gétry è sepolta nel cimitero parigino di Père-Lachaise, ma il suo cuore è contenuto nella statua bronzea dello stesso Gétry situata di fronte all’Opera Royal de Wallonie a Liegi, sua città natale. Vi sono poi le ciocche di capelli di Lucrezia Borgia conservate nella Biblioteca Ambrosiana di Milano. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Laddove si credesse che i meridionali siano particolarmente superstiziosi perché molto religiosi, va detto che vi sono forme di superstizione meridionali sì, ma slegate dal cristianesimo e in generale dalla religione. Per esempio il fatto di toccare ferro quando un gatto nero ci attraversa la strada: è una cosa che probabilmente risale alla conquista araba della Sicilia avvenuta nel IX secolo d.C., quando le navi attraccavano sulle coste e i gatti, che gli arabi portavano con sé per mangiarli quando il cibo scarseggiava e comunque per combattere i topi presenti nelle imbarcazioni, erano i primi a fuggire via sulle terre dell’isola correndo da tutte le parti. Esiste poi la superstizione legata all’olio versato accidentalmente: nasce verosimilmente dal fatto che l’olio è stato in passato un prodotto molto costoso, specie nei dopoguerra, e andava quindi usato con parsimonia.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Quando si rompeva una bottiglia d’olio era perciò una disgrazia (economica), che tuttavia poteva essere neutralizzata, o perlomeno combattuta, gettando del sale: sull’olio stesso o dietro le proprie spalle. Forse l’utilizzo del sale come antidoto è spiegabile con il tentativo di contrastare una cosa con un’altra della stessa forza o della stessa natura, un po’ come accade con il vaccino. Vale a dire: opporre alla preziosità dell’olio la preziosità del sale. La variante del gettarsi il sale alle spalle potrebbe poi essere dovuta alla trasgressione del divieto di voltarsi indietro (durante la distruzione di Sodoma e Gomorra) da parte di Sara, moglie di Lot, che diventò così di sale (da cui anche il detto «restare di sale»). Molti sono inquietati anche dai numeri 13 e 17, accoppiati o meno al venerdì.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Difficile indicarne l’origine. Per quanto riguarda il venerdì 17, forse la cosa nasce da un venerdì 17 del Trecento in cui Filippo IV detto «il Bello», re di Francia dal 1285 al 1314, diede l’ordine di uccidere tutti i Templari presenti nel suo regno. Si temono inoltre sette anni di guai se inavvertitamente si rompe uno specchio. Probabile motivo: lo specchio riflette la nostra immagine e quindi, simbolicamente, la nostra identità. Se si rompe è come se si rompesse in noi la capacità di vederci esistere, suscitando quindi la paura del nulla, della morte. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Certo, forse il fatto di vivere in paesi medio-piccoli può agevolare la superstizione, religiosa o meno, ma ciò accade perché essa, quando esiste, viene di solito traghettata dai genitori ai figli, i quali poi, raggiunta una certa maturità e autonomia di giudizio, possono (o almeno dovrebbero poter) decidere se liberarsene per spostarsi verso una religione più sobria e meditata o per abbandonare qualsiasi religione. Il fatto di vivere in piccole realtà oppresse da luoghi comuni radicati e sonnolente o addirittura morte dal punto di vista culturale non aiuta certo a pensare in modo indipendente e critico rispetto alla cultura religiosa in cui si è stati allevati. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Alcuni poi pensano che la superstizione venga usata dalla Chiesa per i propri fini. In realtà la superstizione spesso non viene «usata» dalla Chiesa, ma più che altro «assecondata» per non mortificare e allontanare quote più o meno consistenti di fedeli. È il caso, per esempio, di san Gennaro, santo che non si sa nemmeno con certezza se sia esistito, e che dopo il Concilio Vaticano II la Santa Sede voleva depennare dal calendario ufficiale. Spesso però è la Chiesa stessa a condannare le credenze superstiziose. Per esempio, quando nel 2001 ci fu un’intensa e prolungata eruzione dell’Etna, i fedeli di Nicolosi chiesero all’arcivescovo Bommarito di portare in città il velo di sant’Agata, ma il prelato invitò i fedeli a pregare e a non considerare magico il velo.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Inoltre nel febbraio 2008 la Santa Sede accusò eBay di praticare un «commercio blasfemo», perché sul noto sito internet era possibile acquistare (per centinaia e perfino migliaia di euro) presunte reliquie addirittura della Croce di Gesù, della Madonna, di san Pietro, san Paolo, della colonna della flagellazione. Anche la cautela della Curia sulle presunte apparizioni mariane a Medjugorie va in questa direzione. A volte, non lo si può negare, alcune pratiche e considerazioni della Chiesa lasciano perplessi, come le messe in suffragio a pagamento o certe forme di venerazione per salme e reliquie.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Nella primavera del 2008 furono riesumate le spoglie di Padre Pio e il vescovo di san Giovanni Rotondo disse che le mani del frate sembravano «appena trattate da una manicure», linguaggio che lo scrittore Claudio Magris definì senza mezzi termini «sconcertante» . È difficile giudicare la qualità della fede di chi attende la liquefazione del sangue di san Gennaro o di chi lancia banconote da 50 euro nella stanza di Padre Pio a san Giovanni Rotondo, quello che i fedeli hanno nel cuore lo sanno solo loro e sarebbe poco utile dileggiarli e deriderli.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Tuttavia poggiare un’ostia su un cordless come rituale che consenta di comunicare con Dio è indice di una spritualità primordiale, di una sensibilità religiosa meccanica e vicina alla magia divinatoria, tale da far rimpiangere perfino Padre Pio, che delle proprie stimmate si vergognava. Non per nulla la Gom è stata duramente condannata dai vescovi della diocesi di Noto. Oltretutto la setta ispicese-modicana non è neppure molto originale, sol che si pensi a ‘esperimenti’ molto più estremi come il movimento raeliano, secondo cui il racconto biblico del Genesi racconta del progetto di colonizzazione della Terra, ed è stato mal tradotto e completamente frainteso: Dio non esiste; Elohim è un nome plurale e non indica un dio, ma «coloro che vennero dal cielo»; noi uomini siamo frutto dell’ammutinamento di una delle equipe di scienziati extraterrestri incaricati di creare i primi esseri umani in laboratorio utilizzando avanzate tenciche di br style= line-height: 1.22em; ingegneria genetica.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; L’equipe disobbediente – che si chiamava Serpente ed era condotta da uno scienziato di nome Lucifero – aveva impartito lezioni di argomento scientifico ai giovani Adami e Eve, e per punizione fu esiliata sulla Terra, dove gli scienziati extraterrestri si accoppiarono con le proprie creature. Nel anno in cui si celebra il centenario della nascita di Charles Darwin, ci si può solo augurare che fenomeni come la GOM non facciano apparire i siciliani come dei creduloni medievali, e che alle ‘rivelazioni’ di santoni e veggenti si preferisca la lettura della Dei Verbum (costituzione dogmatica sulla divina rivelazione elaborata in seno al Concilio Vaticano II) e dell’enciclica Fides et Ratio, magari alternandola a quella dell’Origine delle specie di Darwin e del Dialogo sopra i massimi sistemi di Galileo. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://corrierediragusa.it/public/articoli/5622-il-sud-e-troppo-superstizioso-.asp style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://corrieredira gusa.it/public/ articoli/ 5622-il-sud- e-troppo- superstizioso- .asp /a br style= line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3707&titolo_sotto=Il Sud troppo superstizioso? La vicenda Gom docet&ID_cat_new=99News ReikiSe si chiude il buco delle#039;ozono, per la scienza è ancora un misterohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3708&titolo_sotto=Se si chiude il buco dell'ozono, per la scienza ancora un mistero&ID_cat_new=99Le previsioni sostengono che entro pochi decenni dovrebbe tornare a livelli di prima degli anni e#039;70. Con quali effetti? di LUIGI BIGNAMI - span class= Apple-style-span style= color: rgb(34, 34, 34); font-family: Arial; font-size: 13px; line-height: 18px; div id= testo style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 20px; b style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; ROMA  /b - Il buco nelle#039;ozono si va richiudendo. Forse. Ma sarà un bene? Sulla questione si stanno interrogando scienziati di mezzo mondo. Con le#039;obiettivo di capire se il rattoppo nelle#039;atmosfera provocherà conseguenze negative o positive sul riscaldamento globale.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Del buco nelle#039;ozono si parlò molto - e con grande preoccupazione - negli anni e#039;80 e e#039;90, poi il problema è passato quasi nel dimenticatoio. Eppure ancora durante le#039;inverno australe di 3 anni fa aveva raggiunto il record per dimensioni (circa 9 volte la superficie delle#039;Italia) e durante le#039;ultimo inverno era solo di poco più piccolo (25 milioni di km/quadrati contro i 27 del 2006-07) e aveva anche raggiunto i minimi valori di densità presenti sulle#039;Antartide. Nelle#039;ultimo decennio poi si è registrata anche una diminuzione delle#039;ozono a latitudini inferiori a quelle polari, fino a raggiungere quelle intermedie.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Le#039;ozono è una fascia delle#039;atmosfera posta tra i 20 e i 50 km di quota dove vengono assorbiti i raggi ultravioletti provenienti dal Sole, i quali, se arrivassero in maggiori quantità sulla superficie terrestre, sarebbero assai dannosi per le#039;uomo e per la vita in genere. Erano stati i CFC (clorofluorocarburi) immessi dalle#039;uomo nelle#039;atmosfera a provocare reazioni chimiche tra il cloro e le#039;ozono (che è una molecola composta da 3 atomi di ossigeno) distruggendolo. Poi con il Protocollo di Montreal, nel 1987, tali sostanze vennero messe al bando. Negli ultimi anni da più parti, nel mondo scientifico, si sostiene che tale iniziativa stia permettendo la ricostruzione delle#039;ozono atmosferico, tante#039;è che le previsioni sostengono che entro pochi decenni esso dovrebbe tornare a livelli che si registravano prima degli anni e#039;70.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; div id= adv180x150m style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: right; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 10px; /div br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Ma ora un recente studio dimostra come i gas che producono le#039;effetto serra sul nostro pianeta interferiscono notevolmente con la ricostruzione della fascia de#039;ozono e quel che succederà nei prossimi anni non è del tutto chiaro. Il modello proposto da Feng Li, un ricercatore delle#039;atmosfera del Goddard Earth Sciences and Technology Center della Nasa, mostra come in alcune parti del pianeta le#039;ozono potrebbe raggiungere valori di densità superiori a quelli che vi erano decenni or sono, ma in altre e non necessariamente solo sulle#039;Antartide, potrebbe rimanere assai ridotto. Sarebbe dunque, più che una ricucitura, un rappezzo delle#039;atmosfera. Se nel modello al computer si considerano solo i composti del cloro, allora il buco nelle#039;ozono lo si vede effettivamente ricucirsi entro pochi decenni, ma se si tiene conto di tutti i fenomeni che impattano sulle#039;atmosfera, soprattutto delle#039;anidride carbonica e del metano, allora le cose non sono così semplici , ha spiegato Li, il cui studio è pubblicato si Atmospheric Chemistry and Physics.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Del fatto che delle#039;ozono si conosce ancora poco ne è testimonianza une#039;altra ricerca del British Antarctic Survey e della Nasa che è stata pubblicata sulle#039;ultimo numero di Geophysical Research Letters. Secondo John Turner, responsabile dello studio, il buco nelle#039;ozono avrebbe una particolare influenza sulla crescita dei ghiacci in alcune aree attorno al continenti antartico, dove numerose lingue di ghiaccio marino crescono anziché diminuire, come avviene nel resto del pianeta. Abbiamo potuto verificare che la minor quantità di ozono degli anni scorsi ha alterato la circolazione dei venti che ruotano attorno alle#039;Antartide e questo ha portato alcuni di essi, molto freddi, a creare le condizioni di gelo intenso al punto da impedire al ghiaccio che scende dal continente verso il mare di sciogliersi una volta raggiunta la superficie marina .  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; Anche di questo, dicono gli scienziati, bisognerà tener conto nel momento in cui il buco delle#039;ozono dovesse tornare effettivamente a richiudersi.  br style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; /div p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; line-height: 14px; display: block; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; ( i style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; word-spacing: -0.001em; 24 aprile 2009 /i ) /span span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; br /span span class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; float: left; width: 200px; margin-top: 20px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/ambiente/buco-ozono/buco-ozono/buco-ozono.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3708&titolo_sotto=Se si chiude il buco dell'ozono, per la scienza ancora un mistero&ID_cat_new=99News ReikiScoperto un oggetto gigantesco risalente alle#039;alba delle#039;universohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3704&titolo_sotto=Scoperto un oggetto gigantesco risalente all'alba dell'universo&ID_cat_new=99Immensa bolla di gas, o galassia super-gigante - span class= Apple-style-span style= color: rgb(247, 148, 29); font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 20px; WASHINGTON br Un gruppo di astronomi ha riferito la scoperta di un gigantesco e misterioso oggetto celeste che risale all’alba dell’universo e potrebbe essere l’antenato di una galassia. È stato battezzato Himiko, dal nome di una leggendaria regina del Giappone. br br Basandosi sulle osservazioni compiute da una serie di telescopi, gli astronomi hanno calcolato che l’oggetto esisteva quando l’universo aveva «soltanto» 800 milioni di anni. L’età dell’universo, nato dalla gigantesca esplosione nota come «big bang» è di 13,7 miliardi di anni, secondo le osservazioni più recenti.  br br Himiko, che sembra una immensa bolla di gas, si estende per 55mila anni luce, una misura pari al raggio del disco che forma la nostra galassia, la Via Lattea. La sua esatta natura non è chiara agli astronomi. Potrebbe trattarsi di una nube gassosa, che emette radiazioni in conseguenza della presenza al suo interno di un grande «buco nero», oppure, secondo un’altra ipotesi, del risultato della collisione di due grandi galassie. Una terza ipotesi parla di una sola galassia super-gigante contenente 40 miliardi di stelle. br br Masami Ouchi, della Carnegie Institution, che guida il gruppo internazionale autore della scoperta, ha detto di essere molto sorpreso, perchè gli astronomi «non avrebbero mai immaginato che un oggetto così grande potesse esistere in un’epoca corrispondente a soltanto il sei per cento della vita dell’universo». Secondo la teoria del big bang, dalla grande esplosione sarebbero nati oggetti più piccoli, poi raggruppatisi in formazioni più grandi. Lo studio relativo verrà pubblicato sul prossimo numero dell’Astrophysical Journal.  br /span div span class= Apple-style-span style= color: rgb(247, 148, 29); font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 20px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= color: rgb(247, 148, 29); font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 20px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=1251eID_sezione=243esezione=e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /a /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3704&titolo_sotto=Scoperto un oggetto gigantesco risalente all'alba dell'universo&ID_cat_new=99News ReikiUSA: EX ASTRONAUTA ACCUSA GOVERNO, e#039;e#039;NASCONDE LA VERITAe#039; SUGLI UFOe#039;e#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3699&titolo_sotto=USA: EX ASTRONAUTA ACCUSA GOVERNO, ''NASCONDE LA VERITA' SUGLI UFO''&ID_cat_new=99 - br div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (ASCA) - Roma, 21 apr - Gli extraterrestri esistono, ma Stati Uniti e governi di altri paesi tengono nascosta la veritae#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Parola delle#039;ex astronauta americano Edgar Mitchell, che partecipoe#039; alla missione lunare Apollo 14 del 1971, che ne ha parlato alla quinta edizione della X-Conference, un meeting organizzato dagli appassionati di Ufo e da ricercatori che studiano la possibilitae#039; di esistenza di forme di vita aliene. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; e#039;e#039;Non siamo soli nelle#039;universoe#039; e#039;, ha detto Mitchell, secondo quanto riporta un servizio della Cnn. e#039;e#039;Il nostro destino, secondo la mia opinione, ee#039; quello di diventare parte di una comunitae#039; planetaria. Dovremmo prepararci ad andare oltre il nostro pianeta e oltre il nostri sistema solare per scoprire cosa ce#039;ee#039; davvero lae#039; fuorie#039;e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Mitchell ee#039; cresciuto a Roswell, nel New Mexico, luogo dove secondo la leggenda si sarebbe schiantato un Ufo nel 1947. I residenti della zona, secondo quanto ha raccontato oggi le#039;ex astronauta, furono costretti al silenzio e#039;e#039;dalle autoritae#039; militarie#039;e#039; che li minacciarono di e#039;e#039;gravi conseguenzee#039; e#039; se avessero parlato. Ma i cittadini, ha aggiunto Mitchell, non volevano portarsi il segreto nella tomba. e#039;e#039;Volevano dirlo a qualcuno di affidabile e lo hanno detto a me, che ero uno della zona ed ero stato sulla lunae#039;e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Dieci anni fa, ha rivelato ancora Mitchell, le#039;ex astronauta fu ricevuto al Pentagono per discutere della vicenda ed un ammiraglio gli confermoe#039; la storia, promettendogli che la veritae#039; sarebbe stata presto rivelata alle#039;opinione pubblica. Lo stesso ufficiale, ha detto ancora Mitchell, adesso invece nega. e#039;e#039;Consiglio a coloro che hanno dei dubbi di leggere libri e tutto quello che si ee#039; scritto per cercare di capire cosa ee#039; veramente successo. Perchee#039; non ce#039;ee#039; dubbio che noi siamo stati visitati dagli extraterrestrie#039; e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Un portavoce della Nasa, Michael Cabbage, ha seccamente smentito ogni copertura. e#039;e#039;La Nasa non cerca gli Ufo, la Nasa non ee#039; coinvolta in nessuna copertura a proprosito della vita aliena su questo pianeta, nee#039; altrove, in nessun periodo storicoe#039;e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La storia di Roswell risale al 3 luglio del 1947, quando il proprietario di un ranch trovoe#039; sui suoi terreni dei resti metallici. Le#039;aeronatica militare statunitense parloe#039; prima di un incidente che aveva coinvolto un e#039;e#039;disco volatee#039;e#039; e poi modificoe#039; la sua versione riferendo che il misterioso oggetto caduto a Roswell era un pallone sonda che svolgeva rilevamenti sulla situazione meteorologica. Dopo questo episodio, le autoritae#039; americane cominciarono a smentire duramente ogni notizia di avvistamento di Ufo, atteggiamento che gli ufologi ritengono dettato dalla necessitae#039; di nascondere la veritae#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; uda/mcc/bra  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.asca.it/news-USA__EX_ASTRONAUTA_ACCUSA_GOVERNO____NASCONDE_LA_VERITA__SUGLI_UFO__-824909-ORA-.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.asca. it/news-USA_ _EX_ASTRONAUTA_ ACCUSA_GOVERNO_ ___NASCONDE_ LA_VERITA_ _SUGLI_UFO_ _-824909- ORA-.html /a /span br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3699&titolo_sotto=USA: EX ASTRONAUTA ACCUSA GOVERNO, ''NASCONDE LA VERITA' SUGLI UFO''&ID_cat_new=99News ReikiExtraterrestri, ibernazione. I nostri prossimi 40 annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3700&titolo_sotto=Extraterrestri, ibernazione. I nostri prossimi 40 anni&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Le previsioni di 46 esperti di scienza, tecnologia, medicina per la rivista Wired. Nel e#039;96 un analogo sondaggio sbagliò per difetto: le novità sono state sorprendenti br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; LONDRA - Incontreremo gli extraterrestri, ma è probabile che dovremo accontentarci di fare conoscenza con microbi venuti dallo spazio. Potremo sognare le#039;immortalità , facendoci ibernare, ma senza le#039;assoluta certezza di un risveglio. Visiteremo il pianeta Marte e ci costruiremo una base permanente, specie se scopriremo che sotto la sua superficie si nasconde il petrolio. Dichiareremo sostanzialmente sconfitto il cancro e troveremo un vaccino contro le#039;Aids. Inventeremo macchine dotate di intelligenza artificiale, ma dovremo stare attenti a non farci sottomettere. Sono alcune delle previsioni fatte da una squadra di quarantasei esperti in tutti i campi dello scibile umano su quello che ci aspetta nei prossimi quarante#039;anni, da qui al 2049: insomma entro la metà del ventunesimo secolo. Le ha raccolte la rivista Wired, per il lancio della sua edizione britannica.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nel 1996, per il lancio delle#039;edizione americana, condusse un sondaggio analogo tra scienziati e studiosi di ogni campo: molti sbagliarono per difetto, non riuscendo a pronosticare, o a immaginare, gadget come le#039;iPod o tutto lo straordinario potenziale di Internet. Anche stavolta gli indovini sono stati piuttosto cauti: la maggior parte delle loro predizioni si intravedono già dietro le#039;angolo, ma il what next, ciò che ci riserva il futuro, potrebbe anche sorprenderci. In meglio o in peggio, resta da vedere.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Vediamo, dunque, cosa ce#039;è nella sfera di cristallo di futurologi come Ian Pearson, Faith Popcorn, Norman Foster e gli altri esperti consultati per le#039;occasione. Entro il 2020 ci sarà una missione spaziale umana su Marte: un viaggio nello spazio lungo da 500 a 900 giorni, che espone gli astronauti a forti dosi di radiazioni, problemi alle ossa e la complicazione di portare con sé (o rigenerare sul posto) acqua e ossigeno. Ma se sul pianeta rosso si scoprirà il petrolio, come alcuni scienziati ritengono possibile, i finanziamenti arriveranno (altrimenti la data dello sbarco su Marte viene rimandata al 2040). Sempre entro il 2020 avremo computer, robot e macchine dotati di intelligenza artificiale, in grado di superare il cosiddetto test di Turing : parlando con loro, non saremo in grado di capire se sono umani o umanoidi. Ma bisognerà attendere il 2040 per robot super-intelligenti, capaci di aumentare da soli la propria intelligenza, e - se non br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; controllati - di sottomettere la nostra specie. I progressi nel campo della medicina ci permetteranno di creare un vaccino per le#039;Aids nel 2024, occhi artificiali nel 2030 e di dichiarare curabile il cancro nel 2032, oltre che di avere, tra dodici anni, la pillola anticoncezionale maschile. Nel 2035 avremo une#039;automobile che guida da sola, meglio di noi, con il pilota automatico, a carburante sostenibile. Quelli della leva del 2023 diventeranno in larga parte centenari: se nati nelle#039;Occidente ricco, se#039;intende. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Chi desidera le#039;immortalità potrà farsi ibernare nel 2037, ma bisognerà attendere oltre per avere la sicurezza del risveglio. E il primo incontro con gli extraterrestri avverrà nel 2038: saranno solo microbi spaziali, purtroppo o per fortuna, non alieni intelligenti. Ci sono anche le profezie di sventura: nel 2022 scoppierà la prima guerra provocata dal cambiamento climatico. Abbiamo poco più di un decennio per evitare che si realizzi.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (21 aprile 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/tecnologia/futuro-2049/futuro-2049/futuro-2049.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/tecnologia/ futuro-2049/futuro-2049/futuro-2049. html /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3700&titolo_sotto=Extraterrestri, ibernazione. I nostri prossimi 40 anni&ID_cat_new=99News ReikiRobot giapponesi alla conquista dello spaziohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3701&titolo_sotto=Robot giapponesi alla conquista dello spazio&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Entro il 2020 il paese del Sol Levante intende spedire bipedi robotici a fare quattro passi sul Luna. Altri robot meno fortunati si dovranno accontentare di ripulire lo spazio dai detriti umani. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Prosegue la corsa allo spazio. Dopo la Nasa e la Esa, che iniziano a immaginarsi il primo uomo su Marte, il Giappone se n’è uscito con un’idea a cui sicuramente nessuno aveva pensato prima. L’agenzia spaziale del Sol Levante ha infatti annunciato di recente una possibile roadmap per mandare un robot sulla Luna entro il 2020. Si badi bene: un robot con due gambe. E fra appena undici anni. Un programma ambizioso, dato che gli androidi, ad oggi, riescono a malapena a farsi strada qui da noi sulla terra (in ambienti complessi, ma protetti). br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Se in ogni caso il Giappone ce la dovesse fare, sarebbe un gigantesco passo avanti per le#039;esplorazione spaziale. Per ora le macchine più evolute spedite fra le stelle appartengono alla Nasa, che ha piazzato i suoi veicoli a ruote su Marte. L’agenzia spaziale statunitense sta lavorando su veicoli più evoluti, più grossi e più agili. Ne è un esempio l’Athlete rover (All-Terrain Hex-Legged Extra-Terrestrial Explorer). Assomiglia a un ragno, ha un diametro di quattro metri e viaggia su qualsiasi terreno con un carico di quattrocentocinquan ta chili (anche in salita) a oltre dieci chilometri alle#039;ora. Per dare une#039;idea delle proporzioni, Asimo — uno dei più evoluti br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;Athlete rover br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; bipedi robotici sulla faccia della terra (uscito dai centri di ricerca della Honda) — è in grado di percorrere due chilometri e settecento metri alle#039;ora (purché non gli si metta nulla sulle spalle). br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Davvero è possibile immaginarsi un robot con le stesse caratteristiche delle macchine a ruote entro una decina d’anni? Pare che un’apposita commissione dell’agenzia spaziale sia al lavoro per vagliare, entro la fine del mese, quali azioni intraprendere per i prossimi anni. Fra i progetti, c’è un altro robot che invece potrebbe scendere alla fermata prima di quella lunare e dedicarsi a qualcosa di molto più prosaico: ripulire lo spazio dai detriti umani (oltre 10.000), che iniziano a costituire una concreta minaccia per i nostri satelliti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Autore: Alessandro Murè - Data: 21 aprile 2009 - Fonte: engadget.com br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12233/robot-giapponesi-alla-conquista-dello-spazio/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/12233/robot-giapponesi-alla-conquista- dello-spazio/ /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3701&titolo_sotto=Robot giapponesi alla conquista dello spazio&ID_cat_new=99News ReikiUFO: CONFERENZA A WASHINGTONhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3702&titolo_sotto=UFO: CONFERENZA A WASHINGTON&ID_cat_new=99Chiede trasparenza al presidente Obama - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (ANSA) - WASHINGTON, 21 APR - Una conferenza di questi giorni a Washington sulle attivitae#039; e#039;ancora segretee#039; degli extra-terrestri ha chiesto e#039;trasparenzae#039; a Obama.Oltre 400 esperti in e#039;Ufologiae#039; hanno preso parte alla conferenza. Paladino piue#039; autorevole e noto negli Usa della crociata per aprire gli archivi che nascondono le prove dei e#039;contatti ravvicinatie#039; avvenuti in passato con gli alieni ee#039; le#039;astronauta Edgar Mitchell, sbarcato sulla Luna con le#039;Apollo 14, convinto del fatto che e#039;non siamo soli nello Spazioe#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-04-21_121340691.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-04-21_121340691.html /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3702&titolo_sotto=UFO: CONFERENZA A WASHINGTON&ID_cat_new=99News ReikiAntonio, Cleopatra e la tomba ritrovatahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3692&titolo_sotto=Antonio, Cleopatra e la tomba ritrovata&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; di Aristide Malnati br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; La notizia, che rimbalza dalle#039;Egitto e che accende, grazie alle#039;ovvia esplosione mediatica, la fantasia degli appassionati del mondo dei faraoni, riguarda Cleopatra, la regina- femme fatale , dei faraoni degna epigone, capace di ammaliare gli uomini più potenti della terra con il fascino delle#039;intelligenza e con una personalità magnetica: archeologi egiziani e della Repubblica Domenicana avrebbero trovato la tomba dove la regina delle regine giacerebbe, a distanza di quasi 2040 anni, avvinghiata in un eterno abbraccio mortale a Marco Antonio, le#039;ultimo suo amore, con cui condivise il declino del Regno tolemaico e il passaggio delle#039;Egitto sotto il giogo della Roma imperiale di Ottaviano augusto. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Sarà vero? Siamo davvero a un passo dalle#039;importantissim a sepoltura dei due amanti cantati persino da Shakespeare? Zahi Hawass, massimo egittologo al mondo, e onnipresente quando si tratta di entrare nella cronaca egittologica (con immancabile eco mediatica e successivi compensi economici, legati ai diritti per le immagini) dirama un immediato comunicato stampa, in cui precisa che, dopo tre anni di scavo del sito sospettato di accogliere le#039;eterno riposo della coppia e dopo tre mesi di indagine sistematica con il georadar, ha identificato con i colleghi una vasta necropoli con più di 27 tombe (per un totale di 20 scheletri tutti del I sec. A. C.: quindi proprio il periodo di Cleopatra, nata nel 69 a. C. e deceduta nel 30 a. C.). br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Ma si tratta di tombe ordinarie, destinate a gente comune: tuttavia è le#039;ambiente ideale, dove occultare personaggi importanti per sottrarli alla vendetta delle#039;occupante romano – avverte Hawass -. E proprio in questa zona sono stati identificati tre spazi vuoti, riempiti da crolli molto successivi: fanno pensare ad altrettanti ipogei monumentali, ambienti degni di cadaveri illustri . Gli archeologi sono già al lavoro; se si tratta della tomba più famosa della storia, lo sapremo presto. br style= line-height: 1.22em; Il sito, teatro delle#039;evento archeologico, è le#039;antica Taposiride Magna, dove sotto il regno dei Tolemei (IV-I sec. a. C.) era attivo un tempio dedicato ad Iside di valore panegizio, punto di riferimento dei pellegrini, che adoravano la dea. Ebbene sappiamo che Cleopatra era particolarmente devota ad Iside, di cui si sentiva una sorte di rappresentazione terrena, anche in omaggio alla tradizione dei padri; e sappiamo (lo dice lo storico Plutarco) che la regina per sottrarsi alla longa manus dello spietato Ottaviano scelse di morire facendosi pungere da un aspide al seno; i suoi fedeli sudditi ne avrebbero poi occultato il cadavere, mummificato alla stregua gli antichi faraoni, seppellendolo con Antonio, amato fino alle#039;ultimo, in un luogo sacro e sicuro: quasi a simboleggiare un comune destino di morte e un altissimo ed estremo sentimento de#039;amore nel drammatico epilogo delle loro due vite. E i due amanti potrebbero ripresentarsi al mondo avvinghiati in br style= line-height: 1.22em; un tenero abbraccio dopo 2000 anni de#039;oblio. br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; 20 APRILE 2009  br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2009/04/antonio-cleopatra-tomba.shtml?uuid=867ebdda-2dd7-11de-bf43-2ea9a6202a14eDocRulesView=Libero style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.ilsole24 ore.com/art/ SoleOnLine4/ Tempo%20libero% 20e%20Cultura/ 2009/04/antonio- cleopatra- tomba.shtml? uuid=867ebdda- 2dd7-11de- bf43-2ea9a6202a1 4eDocRulesView= Libero /a br style= line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3692&titolo_sotto=Antonio, Cleopatra e la tomba ritrovata&ID_cat_new=99News ReikiPiramidi in Siciliahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3694&titolo_sotto=Piramidi in Sicilia&ID_cat_new=99 - a href= http://www.satorws.com/piramidi-sicilia.htm http://www.satorws.com/piramidi-sicilia.htm /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3694&titolo_sotto=Piramidi in Sicilia&ID_cat_new=99News ReikiSette piramidi individuate sulle#039;isola africana di Mauritiushttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3695&titolo_sotto=Sette piramidi individuate sull'isola africana di Mauritius&ID_cat_new=99 - a href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4145 http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4145 /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3695&titolo_sotto=Sette piramidi individuate sull'isola africana di Mauritius&ID_cat_new=99News ReikiUNA SECONDA SFINGE A GIZAH?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3696&titolo_sotto=UNA SECONDA SFINGE A GIZAH?&ID_cat_new=99 - a href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4148 http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4148 /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3696&titolo_sotto=UNA SECONDA SFINGE A GIZAH?&ID_cat_new=99News ReikiScoperto il ruolo del Dna spazzaturahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3698&titolo_sotto=Scoperto il ruolo del Dna "spazzatura"&ID_cat_new=99Anche degli italiani nello studio che fa luce sulla metà oscura del nostro genoma - span class= Apple-style-span style= color: rgb(247, 148, 29); font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 20px; ROMA br Vietato, d’ora in poi, chiamarlo Dna “spazzatura”. Quella metà del nostro genoma, snobbata perchè costituita da sequenze di Dna ripetute centinaia di migliaia di volte che sembravano prive di significato, in realtà risponde a un preciso programma genetico. br br E contribuisce in maniera decisiva a dare un’identità alle diverse cellule dell’organismo umano. La scoperta, pubblicata su Nature Genetics, è frutto di una collaborazione internazionale, a cui hanno partecipato anche ricercatori italiani.  br br Lo studio è opera del gruppo di lavoro del Laboratorio di epigenetica del Dulbecco Telethon Institute, guidato da Valerio Orlando e ospitato dall’Irccs Fondazione Santa Lucia e dall’Ebri (l’istituto europeo per la ricerca sul cervello, fondato dal Nobel Rita Levi Montalcini); del team di Piero Carninci dell’Omics Centre del Riken di Yokohama in Giappone; dell’Università di Queensland in Australia. In Italia la ricerca è stata finanziata da Telethon, dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) e dalla Compagnia di San Paolo.  br br Il lavoro - sottolineano i ricercatori - segna una «tappa storica» nella ricerca genetica, svelando come il “lato oscuro” del genoma si comporti esattamente come i geni, che invece rappresentano soltanto il 2% dell’intero genoma. Non solo: quelle sequenze ripetute sono essenziali per il corretto funzionamento dei geni.  br br La scoperta potrà contribuire all’analisi di tutti quei meccanismi che agiscono al di sopra dei geni (detti epigenetici) e che potrebbero influenzare, tra l’altro, la diversa manifestazione delle malattie tra singoli individui, la risposta individuale ai farmaci o, in casi particolari, l’applicabilità della terapia genica. br br L’equipe ha dimostrato che alcune di queste sequenze vengono trascritte in precisi momenti della vita cellulare, per esempio durante le prime fasi dello sviluppo o il differenziamento. Altre sono in grado di inserirsi in prossimità dei geni e di regolarne l’attività: in alcuni casi, questo può avere anche effetti patologici importanti, come la trasformazione della cellula sana in una tumorale.  br br Per la prima volta si dimostra, in pratica, come tali sequenze si comportino secondo un programma definito e in grado di influenzare la vita delle cellule. L’origine evolutiva delle sequenze ripetute - che rappresentano ben il 45% dell’intero genoma - va ricercato nei trasposoni, particolari segmenti di Dna che hanno la capacità di spostarsi da una parte all’altra di un cromosoma, oppure da uno all’altro. Svolgono un ruolo importante dal punto di vista evolutivo, perchè data la loro natura mobile sono in grado di creare variabilità e, potenzialmente, di far acquisire o perdere funzioni biologiche. br br Già sessant’anni fa la biologa americana Barbara McClintock lo aveva intuito. Oggi, grazie soprattutto alle sofisticate tecnologie disponibili e alle competenze multidisciplinari, il gruppo di lavoro internazionale è riuscito a verificare tale ipotesi, riabilitando questa grossa porzione del nostro Dna.  /span br div span class= Apple-style-span style= color: rgb(247, 148, 29); font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 20px; br /span /div div span class= Apple-style-span style= color: rgb(247, 148, 29); font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 20px; a href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=1246eID_sezione=243esezione= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=1246eID_sezione=243esezione= /a br /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3698&titolo_sotto=Scoperto il ruolo del Dna "spazzatura"&ID_cat_new=99News ReikiZenit intervista il sacerdote Miguel Pastorino sul Reikihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3691&titolo_sotto=Zenit intervista il sacerdote Miguel Pastorino sul Reiki&ID_cat_new=99 - a href= javascript:window.open(e#039;http://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.47e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Articolo qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3691&titolo_sotto=Zenit intervista il sacerdote Miguel Pastorino sul Reiki&ID_cat_new=99News ReikiI MISTERIOSI MEGALITI VESTINIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3697&titolo_sotto=I MISTERIOSI MEGALITI VESTINI&ID_cat_new=99 - a href= http://www.ilcapoluogo.com/e107_plugins/content/content.php?content.13249 http://www.ilcapoluogo.com/e107_plugins/content/content.php?content.13249 /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3697&titolo_sotto=I MISTERIOSI MEGALITI VESTINI&ID_cat_new=99News ReikiUFO Evento storico: Il Brasile pubblicherà le#039;intero archivio ufologicohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3689&titolo_sotto=UFO Evento storico: Il Brasile pubblicher l'intero archivio ufologico&ID_cat_new=99 - a href= javascript:window.open(e#039;http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=176443e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); javascript:window.open(e#039;http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=176443e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3689&titolo_sotto=UFO Evento storico: Il Brasile pubblicher l'intero archivio ufologico&ID_cat_new=99News ReikiPrimo Crop Circles della stagione!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3690&titolo_sotto=Primo Crop Circles della stagione!&ID_cat_new=99 - a href= http://www.cropcircleconnector.com/2009/ridgeway/ridgeway2009.html http://www.cropcircleconnector.com/2009/ridgeway/ridgeway2009.html /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3690&titolo_sotto=Primo Crop Circles della stagione!&ID_cat_new=99News ReikiNella terra di Canaan ci fu anche una regina?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3688&titolo_sotto=Nella terra di Canaan ci fu anche una regina?&ID_cat_new=99di Apcom Scoperta di studiosi israeliani contraddice la Bibbia - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Gerusalemme. 17 apr. (Apcom) - Secondo la Bibbia ci furono solo re nella terra di Canaan; ma la scoperta di un gruppo di archeologi israeliani fa pensare che ci sarebbe stata almeno una regina nelle#039;antica regione pre-ebraica fra Mediterraneo e Giordania. Si tratta di una placca di ceramica su cui è disegnata una figura reale dai tratti femminei; è stata ritrovata nel 2008 nel corso di scavi a ovest di Gerusalemme, nella regione di Bet Shemesh. Ne parla una pubblicazione di aprile del dipartimento archeologico delle#039;università di Tel Aviv. La pettinatura del personaggio ritratto e i fiori di loto che tiene in mano suggeriscono che si tratti proprio di una donna; una regina perché appare con gli stilemi delle figure maschili reali e delle divinità egiziane. Sarebbe stata sul trono circa nel 1350 avanti Cristo, secondo lo studio di Shlomo Bunimovitz e Zvi Lerderman. Potrebbe trattarsi a loro parere della chiave per sbloccare il mistero della maestra br style= line-height: 1.22em; delle leonesse , di cui parlano le tavolette de#039;argilla scoperte in Egitto a Tel el-Amarna. La Terra di Canaan alle#039;epoca era sotto tutela egiziana. Una lettera da parte del sovrano venne inviata dalla maestra delle leonesse al faraone, per lamentarsi che saccheggiatori e ribelli avevano provocato disordini nel suo paese. Secondo lo studio il sito scavato ha riportato alla luce le vestigia di una importante città di Canaan in seguito distrutta. Canaan è il termine usano nella Bibbia per descrivere il territorio fra Mediterraneo e Giordania, prima della conquista di Giosué e delle tribù israeliane venute dalle#039;Egitto, avvenuta verso il 1.200 avanti Cristo.  br style= line-height: 1.22em;   br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=702997 style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?artid=702997 /a br style= line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3688&titolo_sotto=Nella terra di Canaan ci fu anche una regina?&ID_cat_new=99News ReikiSi scontrano le galassie Ee#039; la collisione più catastroficahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3693&titolo_sotto="Si scontrano le galassie"E' la collisione pi catastrofica&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Quattro diversi grappoli si stanno abbattendo le#039;uno contro le#039;altro originando una triplice fusione, un fenomeno che nel cosmo non era mai stato documentato prima br style= line-height: 1.22em; di LUIGI BIGNAMI br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Ee#039; LA PIUe#039; affollata e catastrofica collisione in atto che sia mai stata identificata nelle#039;Universo. Quattro diversi grappoli di galassie si stanno scontrando tra loro originando una triplice fusione, un fenomeno che nel cosmo non era mai stato documentato prima. Quando si parla di grappoli o ammassi di galassie si intendono agglomerati di galassie - il cui numero può variare enormemente - tenute assieme dalla gravità che esse esercitano le#039;una sulle#039;altra.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Usando fotografie e dati provenienti dal telescopio della Nasa Chandra, che osserva le#039;Universo ai raggi X, dal telescopio Hubble e dal telescopio terrestre Keck, che si trova sul Mauna Kea, alle Hawaii, gli astronomi hanno studiato ciò che fino ad oggi era noto come un sistema di galassie conosciuto con la sigla MACSJ0717.5+ 3745, che si trova a 5,4 miliardi di anni luce dalla Terra.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; In realtà esso è ben più di uno statico gruppo di isole di stelle, in quanto è costituito da 4 ammassi di galassie, di cui uno è lungo 13 milioni di anni luce, composto, oltre che da galassie, anche da gigantesche nubi di gas e materia oscura (materia di cui si conosce le#039;esistenza per la forza di attrazione che esercita, ma di cui non se ne conosce la composizione) . Le#039;ammasso più grande sta precipitando in una regione altrettanto ricca di galassie. Assomiglia a un flusso di automobili che corrono sulle#039;autostrada, che, improvvisamente, tutte quante decidono di riversarsi in un parcheggio già colmo di auto: il cataclisma è assicurato.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; MACSJ0717.5+ 3745 ha la peculiarità di possedere su gran parte della sua estensione, di una elevata temperatura (nelle#039;immagine è raffigurata con le aree azzurro-blu) , che è la testimonianza dello scontro in atto tra le diverse galassie coinvolte , ha detto Cheng-Jiun Ma delle#039;Università delle Hawaii e responsabile della ricerca.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Solo grazie alle#039;uso simultaneo di telescopi che osservano a varie lunghezze de#039;onda si è potuto ricostruire le#039;insieme delle strutture e dei fenomeni. Il telescopio Hubble e il Keck infatti, hanno permesso di ottenere informazioni sulla densità delle galassie sulla linea di osservazione, ma non perpendicolarmente ad essa. Usando i raggi X raccolti da Chandra invece, si è riusciti ad ottenere anche questa informazione e quindi si è potuto ricostruire tridimensionalmente cosa sta avvenendo in quella porzione di universo. Senza questa sovrapposizione di informazioni sarebbe stato praticamente impossibile avere une#039;idea di come gli ammassi di galassie stanno interagendo tra loro, poiché il fenomeno avviene su scala di molti milioni di anni luce , ha spiegato Harald Ebeling, coautore della ricerca che è stata pubblicata su Astrophysical Journal Letters.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; Ciò che ha reso ancor più interessante il lavoro è il fatto che quanto osservato corrisponde con i modelli matematici che sono stati realizzati per ricostruire ciò che avviene in quella porzione di Universo e quindi, sostengono gli astronomi, ora si potranno estrapolare i dati su più vaste porzioni di cosmo. Questo potrebbe dar modo di capire ancora meglio come sta evolvendo le#039;Universo nel suo assieme.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; (17 aprile 2009) br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/scienze/astrofisica/astrofisica/astrofisica.html?ref=hpspr2 style= line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.repubbli ca.it/2009/ 04/sezioni/ scienze/astrofis ica/astrofisica/ astrofisica. html?ref= hpspr2 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3693&titolo_sotto="Si scontrano le galassie"E' la collisione pi catastrofica&ID_cat_new=99News ReikiUsa: La Nasa ha intercettato oltre i limiti di leggehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3687&titolo_sotto=Usa: La Nasa ha intercettato oltre i limiti di legge&ID_cat_new=99 - P La National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti (le#039;agenzia che si occupa dello spionaggio elettronico) ha intercettato email e telefonate di americani negli ultimi mesi su una scala che va oltre i limiti messi dal Congresso le#039;anno scorso. Lo scrive il New York Times. Citando fonti anonime delle#039;intelligence, il giornale scrive che la NSA si è impegnata in una raccolta eccessiva di comunicazioni domestiche di americani . Le diverse fonti definiscono la pratica in vario modo: significativa, sistematica, non intenzionale. Il New York Times scrive che una serie di riunioni governative classificate sono state tenute nelle scorse settimane in risposta ad una controversia crescente, che alcuni ufficiali temono possa danneggiare la credibilità degli sforzi per la raccolta legale di informazioni . BR   BR A href= http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/News/116604 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://unionesarda. ilsole24ore. com/Articoli/ News/116604 /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3687&titolo_sotto=Usa: La Nasa ha intercettato oltre i limiti di legge&ID_cat_new=99News ReikiPrimi progetti su cattura energia nello spazio fatti da Nasahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3684&titolo_sotto=Primi progetti su cattura energia nello spazio fatti da Nasa&ID_cat_new=99 - P Roma, 15 apr. (Apcom-Nuova energia) - I dettagli delle#039;operazione sono illustrati sullo stesso blog dal CEO di Solaren, Gary Spirnak, che ha anche annunciato un progetto esecutivo per la prossima estate. I primi progetti dettagliati su questo modello di cattura delle#039;energia solare sono stati sviluppati in particolare dalla Nasa negli anni dal 1970 al 1990. Il vantaggio è teoricamente legato al fatto che nello spazio le#039;efficienza unitaria dei pannelli fotovoltaici è maggiore che sulla Terra, la radiazione solare non subisce alterazioni legate alle variazioni meteorologiche e stagionali, e non ci sono limiti di spazio per la dimensione degli impianti. Ovviamente qualche problema presentano gli aspetti tecnologici e, soprattutto, economici. Legati non solo al trasporto e alle#039;assemblaggio di gigantesche distese di pannelli solari in orbita, ma anche alla trasmissione delle#039;energia prodotta. Queste#039;ultima dovrebbe avvenire trasformando nello spazio BR le#039;elettricità in onde radio, da indirizzare in una apposita stazione ricevente sulla Terra (situata a Fresno, in California), ove i fasci di microonde dovrebbero poi essere nuovamente trasformati in energia elettrica per essere immessa nella rete di PGeE. PGeE e Solaren Corp (che ha una rilevante esperienza nelle#039;industria aerospaziale) si dichiarano tuttavia ottimisti, e in grado di concretizzare a costi accettabili la prima generazione elettrica nello spazio a partire dal 2016. BR BR A href= http://www.wallstreetitalia.com/articolo.asp?art_id=700654 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.wallstre etitalia. com/articolo. asp?art_id= 700654 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3684&titolo_sotto=Primi progetti su cattura energia nello spazio fatti da Nasa&ID_cat_new=99News ReikiReiki nel carcere femminile di Pozzuoli (Na)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3682&titolo_sotto=Reiki nel carcere femminile di Pozzuoli (Na)&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: arial; line-height: 19px; div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; color: rgb(65, 72, 84); font-family: Verdana; font-size: 12px; line-height: 14px; Pozzuoli, 14/04/2009 (informazione. it - comunicati stampa)  /span /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; color: rgb(65, 72, 84); font-family: Verdana; font-size: 12px; line-height: 14px; br style= line-height: 1.22em; Nel carcere femminile di Pozzuoli (Na) sono state introdotte alcune tecniche e discipline naturali: reiki, meditazione, yoga e cristalloterapia a cura delle#039;Associazione Yantra; le#039;associazione di volontariato è impegnata nel sostenere, energeticamente, le detenute nella difficile vita della casa di detenzione. br style= line-height: 1.22em; La direttrice, insieme allo staff delle#039;area educativa e la polizia penitenziaria hanno reso possibile il progetto movimento e salute che viene seguito e curato da Lucia Fattore, maestro di reiki ed esperto di cristalloterapia e le#039;insegnante di yoga Simona de Tilla. br style= line-height: 1.22em; Le detenute che seguono gli incontri sono numerose e le#039;associazione prevede di aumentare il numero settimanale di incontri.  /span /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; color: rgb(65, 72, 84); font-family: Verdana; font-size: 12px; line-height: 14px; br /span /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= border-collapse: collapse; color: rgb(65, 72, 84); font-family: Verdana; font-size: 12px; line-height: 14px; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.informazione.it/c/4984E8F6-CC47-49AC-98DE-F27C3DCB50B2/Napoli-Tecniche-naturali-in-carceree#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte della notizia /a /span /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3682&titolo_sotto=Reiki nel carcere femminile di Pozzuoli (Na)&ID_cat_new=99News ReikiRussia: sciamani siberiani viaggiano sul webhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3685&titolo_sotto=Russia: sciamani siberiani viaggiano sul web&ID_cat_new=99 - P (ANSA) - MOSCA, 14 APR - Gli sciamani siberiani e#039;viaggerannoe#039; non solo in stato di trance ma anche via internet per eleggere il loro primo capo. Ce#039;é già una lista con 188 candidati e la proclamazione sarà il 31 ottobre. BR   BR Yahoo! notizie BR Si tratta del primo e#039;radunoe#039; ufficiale, mistico e virtuale allo stesso tempo: gli sciamani voteranno online e potranno scegliere tra i 188 candidati. Per esprimere la preferenza basterà collegarsi al Web, come spiega il quotidiano russo e#039;Novi Izvestiae#039;. BR Sarà un lungo periodo di ballottaggio: la prima votazione è prevista per maggio, ne seguirà una seconda in agosto e la conclusiva a settembre ma la proclamazione del primo capo spirituale nella storia di questa cultura avverrà solo il 31 ottobre. BR Lo sciamanesimo siberiano ee#039;considerato quello piue#039; puro. Si stima che tra le repubbliche della Yakuzia, della Buriazia, della Tuvà e della Calmucchia esistano 400-500 guaritori-saggi che praticano une#039;attività a metà tra la religione e la magia, punto di riferimento per le società animiste. BR Queste elezioni sono un evento storico per la comunità sciamanica: è la prima riunione dal 1993, quando gli sciamani siberiani si riunirono nel loro primo ed ultimo congresso. La decisione di eleggere un capo segna un punto di svolta: la guida spirituale avrà il compito di dare unità al movimento, al pari di quanto accade nelle confessioni religiose di tutto il mondo BR   BR A href= http://it.notizie.yahoo.com/10/20090414/ttc-russia- sciamani-siberiani-viaggiano- f6763c2.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.notizie.yahoo.com/10/20090414/ttc-russia- sciamani-siberiani-viaggiano- f6763c2.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3685&titolo_sotto=Russia: sciamani siberiani viaggiano sul web&ID_cat_new=99News ReikiSPAZIO: NASA IMMORTALA LA NEBULOSA MANO DI DIOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3686&titolo_sotto=SPAZIO: NASA IMMORTALA LA NEBULOSA "MANO DI DIO"&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Washington, 14 apr. - Una gigantesca mano che sembra ghermire una manciata di stelle. Questa le#039;incredibile immagine, ribattezzata la mano di dio dai tecnici della Nasa scattata dal telescopio orbitante a raggi X Chandra. In realtae#039; si tratta di una nebulosa distante circa 17 mila anni luce dalla Terra, che si estende per 150 anni luce. Alle#039;origine dello spettacolare fenomeno una pulsar, una stella di neutroni (B1509) che girando vorticosamente su se stessa, scarica nel cosmo la sua energia che alimenta la nebulosa. La stella di neutroni misura poco piue#039; di 20 chilometri di diametro e ha appena - dal punto di vista comsico - 1.700 anni. BR BR A href= http://www.agi.it/estero/ notizie/20090414 1815-est- rt11202-spazio_ nasa_immortala_ la_nebulosa_ mano_di_dio target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi.it/estero/ notizie/20090414 1815-est- rt11202-spazio_ nasa_immortala_ la_nebulosa_ mano_di_dio /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3686&titolo_sotto=SPAZIO: NASA IMMORTALA LA NEBULOSA "MANO DI DIO"&ID_cat_new=99News ReikiIl Reiki testato in Spagna e in Brasile con un programma creato dalla Nasahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3683&titolo_sotto=Il Reiki testato in Spagna e in Brasile con un programma creato dalla Nasa&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: verdana; font-size: 19px; line-height: 22px; div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; white-space: pre-wrap; b style= line-height: 1.22em; font class= Apple-style-span color= #800000 style= line-height: 1.22em; font class= Apple-style-span face= verdana, helvetica, sans-serif style= line-height: 1.22em; DACUOREACUOREINFORM-REIKI /font /font /b font class= Apple-style-span face= verdana, helvetica, sans-serif style= line-height: 1.22em; br b style= line-height: 1.22em; Newsletter di informazione sul Reiki, creata e gestita da Maria Grazia Mauri. /b /font /span /div div style= line-height: 1.22em; font class= Apple-style-span size= 3 style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; line-height: 15px; white-space: pre-wrap; b style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; /b /span /font /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 15px; white-space: pre-wrap; span class= Apple-style-span style= font-size: 19px; font-weight: normal; line-height: 22px; white-space: normal; div style= line-height: 1.22em; font class= Apple-style-span color= #800000 style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= white-space: pre-wrap; b style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= color: rgb(0, 0, 0); font-weight: normal; white-space: normal; font class= Apple-style-span face= arial, helvetica, sans-serif style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-size: 16px; line-height: 19px; La Nasa ha creato un programma per misurare il livello di stress nei suoi funzionari.  br style= line-height: 1.22em; Questo programma è utilizzato in Spagna per misurare le#039;efficacia dei trattamenti Reiki negli ospedali, ed in Brasile è usata la stessa tecnologia dal  Master Reiki Johnny Dee#039;Carli.  br style= line-height: 1.22em; br style= line-height: 1.22em; /span /font /span /b /span /font /div div style= line-height: 1.22em; font class= Apple-style-span color= #800000 style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= white-space: pre-wrap; b style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= color: rgb(0, 0, 0); font-weight: normal; white-space: normal; font class= Apple-style-span face= arial, helvetica, sans-serif style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-size: 16px; line-height: 19px; Con questa tecnologia è possibile visualizzare le#039;efficacia del Reiki. /span /font /span /b /span /font /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 16px; line-height: 19px; br /span /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 16px; line-height: 19px; span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; line-height: normal; white-space: pre; object width= 425 height= 344 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/zrG8hsKOHwMehl=itefs=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/zrG8hsKOHwMehl=itefs=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 425 height= 344 /embed /object /span br /span /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; line-height: normal; white-space: pre; br /span /div div style= line-height: 1.22em; br /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; line-height: normal; white-space: pre; object width= 425 height= 344 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/KBJEovQx1Zkehl=itefs=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/KBJEovQx1Zkehl=itefs=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 425 height= 344 /embed /object br /span /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; line-height: normal; white-space: pre; br /span /div div style= line-height: 1.22em; span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; line-height: normal; white-space: pre; 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white-space: pre; br /span /div /span /span /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3683&titolo_sotto=Il Reiki testato in Spagna e in Brasile con un programma creato dalla Nasa&ID_cat_new=99News ReikiEcco cose#039;erano alcuni degli UFO visti dai piloti di linea: veicoli delle#039;Area 51. Si aprono gli archivi top secrethttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3681&titolo_sotto=Ecco cos'erano alcuni degli UFO visti dai piloti di linea: veicoli dell'Area 51. Si aprono gli archivi top secret&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://attivissimo.blogspot.com/2009/04/trapelano-i-segreti-dellarea-51.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3681&titolo_sotto=Ecco cos'erano alcuni degli UFO visti dai piloti di linea: veicoli dell'Area 51. Si aprono gli archivi top secret&ID_cat_new=99News ReikiLe Piaghe de#039;Egitto? Eruzioni e tsunamihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3680&titolo_sotto=Le Piaghe d'Egitto? Eruzioni e tsunami&ID_cat_new=99«LE TENEBRE DOVUTE ALLA CENERE. E LE ACQUE SI ARROSSARONO A CAUSA DI ALCUNE ERBE» - span class= Apple-style-span style= color: rgb(70, 70, 70); font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 21px; h2 style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; vertical-align: baseline; font-weight: normal; font-family: Georgia, Palatino, serif; margin-top: 0.2em; margin-right: 0px; margin-bottom: 0.9em; margin-left: 0px; font-style: italic; color: rgb(83, 90, 91); font-size: 1.7em; line-height: 1.4; Una geologa americana cerca di spiegare scientificamente gli episodi narrati nelle#039;Esodo /h2 p style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; b DAL NOSTRO CORRISPONDENTE /b br b GERUSALEMME /b  – «Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue». «Le rane uscirono e coprirono l’Egitto». «Infierirono le zanzare sugli uomini e sulle bestie». «Una massa imponente di mosconi entrò nella casa del Faraone». «Morì tutto il bestiame». «Grandinata così violenta non vi era mai stata». «Le cavallette assalirono tutto il Paese». «Vennero dense tenebre per tre giorni»… Più incalzante de#039;una cronaca, più preciso d’un inviato sulle catastrofi. Il Libro dell’Esodo è l’unica testimonianza delle Piaghe d’Egitto, di quella serie de#039;incredibili disastri naturali che alla fine convinsero il signore delle Piramidi a mollare Mosè, libero col suo popolo e col suo Signore. L’unica, perché nessun geroglifico ne fa menzione. L’unica, perché nessuno scienziato ha mai trovato prove di quei cataclismi. Ora s’avventura il libro de#039;una geologa americana – titolo: The Parting of the Sea , la separazione del mare, Princeton University Press -, con una teoria che rimbalza in Israele e fa rumore, specie in questi giorni in cui si celebra la Pasqua ebraica: ciò che più di 3.600 anni fa sconvolse l’Egitto, compreso il Passaggio attraverso il Mar Rosso, fu «una serie di fenomeni climatici tipica delle eruzioni vulcaniche». br br b ESPLOSIONI /b  - Tutto iniziò da due gigantesche esplosioni nel Mar Egeo, sostiene la professoressa Barbara J. Sivertsen, docente alle#039;università di Chicago. La prima dal vulcano delle#039;isola greca di Santorini, che per la data (1.628 aC) coincide col primo esodo biblico. Le tenebre e la grandine calate sugli Egizi, altro non furono che la conseguenza naturale di «cenere e polveri acide»; la morìa del bestiame e gli sciami d’insetti, tipici effetti degli sconvolgimenti climatici provocati dall’eruzione; le acque arrossate, «dovute a un aumento delle erbacce rosse che si moltiplicano regolarmente, come risultato delle ceneri vulcaniche». E le rane che saltarono fuori dagli stagni? «Pure voi – scrive l’ironica geologa -, se foste una rana, scappereste subito da acque ridotte in quelle condizioni». La sola piaga che la professoressa Siversten non collega direttamente all’eruzione, è la morte dei primogeniti egiziani: «E’ probabile che molti prodotti della terra fossero avvelenati. Ed era cibo che agli Ebrei non era consentito toccare». br br b TUSNAMI /b  - La seconda eruzione, databile nel 1.450 aC, colpì invece l’isola di Yali. Qui la teoria, un po’ più confusa, afferma che le spaventose onde sismiche provocarono una serie di tsunami che raggiunsero addirittura il Mar Rosso: così si spiegherebbero le onde improvvise che sommersero le#039;esercito del Faraone, mandato all’inseguimento del popolo in cammino. «Trattare in modo scientifico l’Esodo sta diventando una disciplina», dice il professor Benny Shanon, che all’Università ebraica di Gerusalemme insegna psicologia cognitiva e l’anno scorso fece scalpore con una sua teoria sulle Tavole della legge: «La Bibbia racconta che gli Ebrei sentirono una voce dal cielo, videro luci e montagne fumanti, mentre Mosè riceveva i Dieci comandamenti. La mia idea, in realtà, è che si sia trattato di une#039;esperienza di droga collettiva. Nel Negev e nel Sinai ci sono piante, famiglia delle acacie, che i beduini usano ancora oggi. Hanno le stesse proprietà allucinogene delle#039;ayahuasca, diluita in pozioni anche dagli indios dell’Amazzonia, e provocano proprio quegli effetti: bagliori, suoni assordanti, visioni oniriche…». Quando Shanon pubblicò la sua teoria, le#039;indignazione degli ultraortodossi esplose come un vulcano. La geologa Siversten lo sa e prende le distanze, prudente: «Sono d’accordo che non si potrà mai sapere con assoluta certezza che cosa accadde, a quei tempi. Ma io mi baso su fatti accaduti, come le eruzioni. E sono convinta che le mie ipotesi spieghino molto meglio di altre». br /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; Francesco Battistini br strong style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-size: 100%; font-family: inherit; vertical-align: baseline; font-weight: bold; color: rgb(204, 32, 38); 09 aprile 2009 /strong span class= modified style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-weight: inherit; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; padding-left: 10px; font-size: 1em; (ultima modifica: 10 aprile 2009) /span /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/esteri/09_aprile_09/tsunami_biblico_battistini_66cc50e8-2548-11de-a682-00144f02aabc.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte della notizia /a /p p class= footnotes style= margin-right: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; border-top-width: 0px; border-right-width: 0px; border-bottom-width: 0px; border-left-width: 0px; border-style: initial; border-color: initial; outline-width: 0px; outline-style: initial; outline-color: initial; font-style: inherit; font-family: inherit; vertical-align: baseline; margin-bottom: 1em; font-size: 1em; margin-top: 20px; font-weight: bold; br /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3680&titolo_sotto=Le Piaghe d'Egitto? Eruzioni e tsunami&ID_cat_new=99News ReikiIL CODEX ALIMENTARIUS: UN INQUIETANTE PROGETTO IN CAMPO ALIMENTAREhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3676&titolo_sotto=IL CODEX ALIMENTARIUS: UN INQUIETANTE PROGETTO IN CAMPO ALIMENTARE&ID_cat_new=99 - P DI FRANCO LIBERO MANCO BR BR Il Codex Alimnetarius entrerà in vigore il 31 dicembre del 2009 e potrebbe essere il più grande disastro per la salute umana: determinerà gli standard di sicurezza alimentare e le regole in più di 160 paesi del mondo, cioè per il 97% della popolazione mondiale. BR La Commessione di Commercio Codex Alimentarius (che nel 1994 dichiarò le tossine come nutrienti) è attualmente finanziata e condotta dall’OMS (che appartiene all’ONU) e dalla FAO. BR Un insieme di standard internazionali aventi come scopo la protezione della “salute” dei consumatori, attraverso pratiche nel commercio per: preparati alimentari, semipreparati, crudi, l’igiene degli alimenti, gli additivi, i pesticidi, i fattori di contaminazione, l’etichettatura, i metodi di analisi. Lo scopo recondito è di mettere fuori legge ogni metodo alternativo nel campo della salute, come le terapie naturiste, l’uso di integratori alimentari, di vitamine e di tutto ciò che potrebbe essere un potenziale concorrente per l’industria chimico-farmaceutica. BR BR La lobby della chimica farmaceutica è nata da un’associazione condotta da Rockfeller e dall’IGFarben della Germania nazista. L’IGFarben fin dal 1932 fornì ad Hitler un finanziamento di 400.000 marchi senza il quale il secondo conflitto mondiale non avrebbe potuto avere luogo e nel 1941 costruì ad Auschwitz la più grande industria chimica del mondo approfittando della mano d’opera dei campi di concentramento. Nel processo di Noriberga i responsabili della IGFarben furono dichiarati colpevoli di genocidio, di schiavitù ed altri crimini. Però un anno dopo la condanna, nel 1952, tutti i responsabili furono liberati con l’aiuto di Nelsen Rockfeller (che a quei tempi era ministro degli affari esteri in USA) e s’infiltrarono nell’economia tedesca. BR BR Fino dagli anni 70 il consiglio direttivo della società BASF, BAYER e HOECHST era costituito da membri del partito nazista che, a partire dal 1959, finanziavano il giovane Helmut Kohl. In pratica l’organizzazione nazista associata a Rockfeller ha costituito il mercato farmaceutico del pianeta. Le#039;alleanza della IGFarben si è poi tramandata sotto un altro nome: “Associazione per l’industria chimica” che nel 1955 è stata raggruppata nel CODEX ALIMENTARIUS il cui spirito è la soppressione delle innovazioni scientifiche indipendenti degli ultimi 50 anni usando ogni mezzo per mantenere il suo posto sul mercato in riferimento al cancro, all’AIDS, alle malattie cardiovascolari ecc. BR BR Un gran numero di partiti politici europei, di sinistra e di destra, sono stati finanziati da questa industria per assicurarsi una legislazione favorevole all’industria farmaceutica. Per influenzare i legislatori, condizionare gli organismi di controllo, manipolare le ricerche in campo medico ed educativo, solo nel 1961 le industrie farmaceutiche hanno fatto donazioni alle grandi università degli USA: 8 milioni di dollari ad Harvard, 8 milioni di dollari a Yale, 10 milioni di dollari a Jonh Hopkins, 1 milione di dollari a Standford, 1,7 milioni di dollari a Columbia di New York. L’informazione dei medici è interamente finanziata dalle compagnie, che nascondono con attenzione un gran numero di effetti secondari pericolosi e perfino mortali dei farmaci. Vale la pena ricordare che ogni anno solo nel Nord America muoiono 800.000 persone a causa delle medicine allopatiche. Il 13 marzo 2002 gli europarlamentari adottarono leggi a favore dell’industria BR farmaceutica secondo le disposizioni fissate del Codex Alimentarius, finalizzate ad elaborare una documentazione coercitiva per tutte le terapie naturiste e gli integratori alimentari. Ma nonostante 438 milioni di petizioni inviate al Parlamento Europeo le direttive del Codex sono state adottate. BR BR Il dr. Rath Matthias, uno specialista tedesco per l’uso di trattamenti naturisti, nel 2003 ha consegnato alla Corte Internazionale di Giustizia un atto di accusa per crimini contro l’umanità. Matthias afferma: “Il vero scopo dell’industria farmaceutica mondiale è di guadagnare soldi grazie alle malattie croniche e di non preoccuparsi di prevenire o sradicare queste malattie. L’industria farmaceutica ha un interesse finanziario finalizzato alla diffusione di queste malattie, per assicurarsi il mantenimento o addirittura l’aumento dei prezzi dei medicinali. Per questo motivo i farmaci sono fatti per eliminare i sintomi e non per trattare le vere cause delle malattie… le compagnie farmaceutiche sono responsabili di un genocidio permanente e diffuso, in quanto uccidono in questo modo milioni di persone”. BR BR A partire dal 2005 le direttive applicate mirano a: - eliminare ogni supplemento alimentare naturale che sarà sostituito con 28 prodotti di sintesi disponibili solo in farmacia: tutto ciò che non è nella lista del Codex è considerato illegale; BR - le medicine naturiste, come l’agopuntura la medicina energetica, ayurvedica, tibetana ecc. saranno progressivamente vietate; BR - l’agricoltura e l’allevamento di animali saranno regolate dall’industria chimico-farmaceutica che vieta per principio l’agricoltura biologica. Questo significa che ogni mucca da latte sarà trattata con l’ormone bovino della crescita (ricombinato geneticamente) prodotto dalla Monsanto. Inoltre. Ogni animale del pianeta usato a fini nutrizionali dovrà essere trattato con antibiotici ed ormoni della crescita. Le regole del Codex permettono che gli alimenti contenti OGM non debbano più essere etichettati come tali. Non solo. Nel 2001 il Codex Alimentaris reintegra 7 delle 12 sostanze chimiche (note per essere causa di cancro) vietate unanimemente da 176 nazioni. BR - l’alimentazione umana dovrà essere irradiata con Cobalto i cui livelli saranno maggiori di quelli permessi in precedenza. BR BR Franco Libero Manco ( A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=francolibero.manco@fastwebnet.it ymailto= mailto:francolibero.manco@fastwebnet.it FONT color=#003399 francolibero.manco@fastwebnet.it /FONT /A ) BR 8.04.2009  BR   BR A href= javascript:window.open(e#039;http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Newsefile=articleesid=5762e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Fonte /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3676&titolo_sotto=IL CODEX ALIMENTARIUS: UN INQUIETANTE PROGETTO IN CAMPO ALIMENTARE&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA, SPEDIZIONI IN PERUe#039; E SCAVI IN SUDAN: PARLA IL FAMOSO EGITTOLOGO ROCCATIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3675&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA, SPEDIZIONI IN PERU' E SCAVI IN SUDAN: PARLA IL FAMOSO EGITTOLOGO ROCCATI&ID_cat_new=99 - P A href= javascript:window.open(e#039;http://www.unonotizie.it/4834-archeologia-spedizioni-in-peru-e-scavi-in-sudan-parla-il-famoso-egittologo-roccati.phpe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3675&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA, SPEDIZIONI IN PERU' E SCAVI IN SUDAN: PARLA IL FAMOSO EGITTOLOGO ROCCATI&ID_cat_new=99News ReikiL’Italia ha imbavagliato lo scienziato che ha previsto il terremotohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3678&titolo_sotto=LItalia ha imbavagliato lo scienziato che ha previsto il terremoto&ID_cat_new=99 - P Articolo di Gavin Jones - Reuters BR 6 Aprile 2009 BR   BR Riceviamo dalla nostra corrispondente dagli USA Paola Harris, questo articolo della Reuters, una delle maggiori agenzie di stampa del mondo. BR Giampaolo Giuliani non è un sismologo, ma un tecnico delle#039;Istituto Nazionale di Astrofisica, che lavorava nelle viscere del Gran Sasso, con Zichichi. BR L’Ufficio Stampa dello stesso Istituto ha emesso il 6 Aprile il seguente Comunicato stampa riguardo al terremoto in Abruzzo BR A href= http://www.inaf.it/ufficio-stampa/comunicati-stampa-del-2009/terremoto-abruzzo/terremoto-abruzzo target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.inaf. it/ufficio- stampa/comunicat i-stampa- del-2009/ terremoto- abruzzo/terremot o-abruzzo /FONT /A BR BR 6 aprile 2009 BR BR In riferimento alle notizie stampa riguardanti il terremoto che ha colpito la notte scorsa la regione Abruzzo, l’Istituto Nazionale di Astrofisica precisa quanto segue: BR BR 1. l’Istituto Nazionale di Astrofisica ha come missione e scopo lo studio dei fenomeni che avvengono nello spazio e nell’universo e non di terremoti o altri fenomeni  legati alla geofisica; BR BR 2. il signor Gioacchino Giampaolo Giuliani è un collaboratore tecnico non laureato dell’Istituto di Fisica dello Spazio  Interplanetario di Torino, che è una delle venti strutture INAF; BR BR 3. il signor Giuliani lavora, come collaboratore tecnico, presso i Laboratori Nazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) del Gran Sasso per conto di IFSI-INAF, nel quadro di una collaborazione multipartner nell’esperimento LVD (Large Volume Detector)  per la rivelazione di neutrini prodotti da collasso gravitazionale stellare; BR BR 4. le attività del signor Giuliani rispetto la presunta possibilità di previsione di terremoti non sono una ricerca INAF, ma vengono svolte dal Giuliani stesso per scopi personali al di fuori dell’orario di servizio per l’Istituto. BR BR Naturalmente, dai portavoce di un Istituto che si fregia di rappresentare la scienza italiana ovunque nel mondo, ma delle cui attività reali ben poco è dato sapere, non potevamo che attenderci simile risposta diplomatica, che BR lascia Giuliani solo, di fronte alle proprie responsabilità . Solo, per aver detto quanto sapeva. BR BR In Italia, per segnalare interventi dei grandi quotidinani, si segnala questo articolo de Il Messaggero: BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=53642esez=HOME_INITALIA target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessag gero.it/articolo .php?id=53642e sez=HOME_ INITALIA /FONT /A BR BR Giuliani: le#039;avevo detto, Bertolaso si scusi BR Sismologi: «Previsioni serie? Impossibile» BR Il ricercatore aveva lanciato le#039;allarme nei giorni scorsi, ma era stato messo sotto accusa per procura BR BR Vi rimandiamo quindi alla lettura delle#039;articolo de Il Messaggero on line, ma vi invitiamo soprattutto a seguire il testo della Reuters, che pubblichiamo in originale inglese. BR BR Italy muzzled scientist who foresaw quake BR BR 06 Apr 2009 11:22:00 GMT BR Source: Reuters BR By Gavin Jones BR BR ROME, April 6 (Reuters) - An Italian scientist predicted a major earthquake around Le#039;Aquila weeks before disaster struck the city on Monday, killing dozens of people, but was reported to authorities for spreading panic among the population. BR The first tremors in the region were felt in mid-January and continued at regular intervals, creating mounting alarm in the medieval city, about 100 km (60 miles) east of Rome. BR BR Vans with loudspeakers had driven around the town a month ago telling locals to evacuate their houses after seismologist Gioacchino Giuliani predicted a large quake was on the way, prompting the mayore#039;s anger. BR BR Giuliani, who based his forecast on concentrations of radon gas around seismically active areas, was reported to police for spreading alarm and was forced to remove his findings from the Internet. BR BR Italye#039;s Civil Protection agency held a meeting of the Major Risks Committee, grouping scientists charged with assessing such risks, in Le#039;Aquila on March 31 to reassure the townspeople. BR BR The tremors being felt by the population are part of a typical sequence ... (which is) absolutely normal in a seismic area like the one around Le#039;Aquila, the civil protection agency said in a statement on the eve of that meeting. BR BR It is useful to underline that it is not in any way possible to predict an earthquake, it said, adding that the agency saw no reason for alarm but was nonetheless effecting continuous monitoring and attention . BR BR As the media asked questions about the authoritiese#039; alleged failure to safeguard the population ahead of the quake, the head of the National Geophysics Institute dismissed Giulianie#039;s predictions. BR BR Every time there is an earthquake there are people who claim to have predicted it, he said. As far as I know nobody predicted this earthquake with precision. It is not possible to predict earthquakes. BR BR Enzo Boschi said the real problem for Italy was a long-standing failure to take proper precautions despite a history of tragic quakes. BR BR We have earthquakes but then we forget and do nothing. Ite#039;s not in our culture to take precautions or build in an appropriate way in areas where there could be strong earthquakes, he said. BR BR A href= http://www.dnamagaz ine.it/terremoto-abruzzo.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.dnamagaz ine.it/terremoto-abruzzo.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3678&titolo_sotto=LItalia ha imbavagliato lo scienziato che ha previsto il terremoto&ID_cat_new=99News ReikiI satelliti ASI riprendono la zona del sisma abruzzesehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3677&titolo_sotto=I satelliti ASI riprendono la zona del sisma abruzzese&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.arezzoweb.it/notizie/speciale.asp?idnotizia=17148 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.arezzowe b.it/notizie/ speciale. asp?idnotizia= 17148 /FONT /A BR   BR A href= http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo446348.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tgcom. mediaset. it/cronaca/ articoli/ articolo446348. shtml /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3677&titolo_sotto=I satelliti ASI riprendono la zona del sisma abruzzese&ID_cat_new=99News ReikiUn gruppo di ricerca russo: Stiamo costruendo un LHC in Siberia per curare il cancrohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3679&titolo_sotto=Un gruppo di ricerca russo: Stiamo costruendo un LHC in Siberia per curare il cancro&ID_cat_new=99 - P Il Large Hadron Collider (LHC) è il più grande acceleratore di particelle del Mondo: si tratta di un grande e#039;anelloe#039; (27 chilometri di circonferenza) che si trova in un tunnel sotterraneo alla profondità di 100 metri nei pressi di Ginevra. BR BR (Questa estate il progetto di ricerca è stato al centro di un allarme internazionale: si temeva che gli esperimenti realizzati al suo interno potessero creare una sorta di e#039;mini buco neroe#039; in grado di inghiottire la Terra. Ne abbiamo parlato in questo articolo. ) BR BR Costruito dal CERN per testare e verificare alcune leggi della fisica, LHC è il risultato dello sforzo che ha visti impegnati centinaia di università e laboratori in 34 paesi del mondo, e più di 2000 fisici. BR BR 700 di questi sono Russi. BR BR Secondo Viktor Savrin, direttore delle#039;Istituto di Ricerca che si occupa di Fisica Nucleare alle#039;Università di Mosca, La Russia ha fornito circa il 5% dei fondi ottenuti dai ricercatori del CERN e il 3% dei fondi totali necessari alla costruzione delle#039;LHC, oltre a 30 industrie che hanno partecipato materialmente al progetto . BR BR Il lavoro profuso dalla Russia per costruire le#039;LHC può tornare utile: secondo alcune fonti di stampa sovietica, un acceleratore e#039;replicae#039; di quello svizzero ma costruito in Siberia, potrebbe rivelarsi rivoluzionario nel trattamento del cancro, essendo in grado di risparmiare le parti sane del paziente distruggendo solo le cellule cancerose. BR BR Il capo del Budker Institute of Nuclear Physics delle#039;Accademia Russa delle Scienze, Yevgeny Levichev, dice: BR BR “Le#039;acceleratore di particelle che stiamo costruendo è simile alle#039;LHC che ce#039;è in Svizzera, solo molto più piccolo nelle dimensioni (800 metri di circonferenza anzichè 26 chilometri). Con un sistema simile, fino a 2000 pazienti ammalati di cancro possono essere curati ogni anno. BR BR Ee#039; possibile concentrare un flusso di protoni che viaggia alla velocità della luce in un raggio sottile come un capello, e indirizzarlo direttamente sul tumore. Si tratta di un vero e proprio e#039;scalpelloe#039; di precisione.” BR BR Funzionerà sul serio? BR BR Il tempo ci dirà la verità, e spero proprio che siano belle notizie. BR BR A href= http://www.ilsole24ore.com/includes2007/frameSole.html?http://futuroprossimo.blogosfere.it/2009/04/un-gruppo-di-ricerca-russo-stiamo-costruendo-un-lhc-in-siberia-per-curare-il-cancro.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilsole24 ore.com/includes 2007/frameSole. html?http: //futuroprossimo .blogosfere. it/2009/04/ un-gruppo- di-ricerca- russo-stiamo- costruendo- un-lhc-in- siberia-per- curare-il- cancro.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3679&titolo_sotto=Un gruppo di ricerca russo: Stiamo costruendo un LHC in Siberia per curare il cancro&ID_cat_new=99News ReikiIl Graal dei Templari? Forse era la Sacra Sindonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3670&titolo_sotto=Il Graal dei Templari? Forse era la Sacra Sindone&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 13px; line-height: 15px; div id= ygrp-text style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; font-family: Georgia; p style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; clear: both; padding-top: 15px; padding-right: 0px; padding-bottom: 3px; padding-left: 0px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden; Il Faro on line - Forse svelato il mistero del Sacro Graal. Non una coppa de#039;oro, né una donna. ma la Sindone. Nella misteriosa e rocambolesca storia dei Templari, infatti, le#039;Osservatore Romano aggiunge un tassello inedito: i e#039;Compagni de#039;armi di Cristo e del Tempio di Salomonee#039; entrarono in possesso della Sacra Sindone, scomparsa da Costantinopoli durante il saccheggio del 1204, perpetrato contro la capitale bizantina dagli eserciti cattolici della quarta crociata. Per alcuni secoli non si seppe più nulla del telo che - secondo la tradizione - era stato poggiato sul volto di Cristo morto e ne ritraeva i lineamenti come in un negativo di fotografia. Il giornale vaticano, in un articolo firmato dalla studiosa Barbara Frale - rilancia le#039;ipotesi che la Sindone finì nelle mani dei Templari br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; o durante lo stesso saccheggio di Costantinopoli o perchè se ne impossessarono negli anni successivi. Le#039;ordine, sorto in seguito alla prima crociata (1096), fu sciolto nel 1312-14 dopo un drammatico processo per eresia; in realtà, secondo la storiografia moderna, perchè la monarchia francese volve a impossessarsi degli enormi beni dei Templari. Tra le accuse rivolte ai cavalieri del Tempio dal re di br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Francia vi era quella di adorare un misterioso idolo barbuto. Sarebbe stata la Sindone chiusa in una teca speciale fatta apposta per lasciar vedere solo le#039;immagine del volto, e venerata in assoluto segreto in quanto la sua stessa esistenza alle#039;interno delle#039;ordine era un fatto molto compromettente: le#039;oggetto era stato rubato durante un orribile saccheggio .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo la Frale, che sta per pubblicare in un libro i risultati delle sue ricerche, i Templari si procurarono la sindone per scongiurare il rischio che il loro ordine subisse la stessa contaminazione ereticale che stava affliggendo gran parte della società cristiana al loro tempo: era il miglior antidoto contro tutte le eresie . Infatti i catari e gli altri eretici affermavano che Cristo non aveva vero corpo umano nè vero sangue, che non aveva mai sofferto la Passione, non era mai morto, non era risorto; per questo non celebravano le#039;Eucarestia, considerata a loro giudizio un rito privo di senso non avendo Cristo mai avuto una vera carne . /p p style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; clear: both; padding-top: 15px; padding-right: 0px; padding-bottom: 3px; padding-left: 0px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ilfaroonline.it/magazine.php?id=210 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.ilfaroon line.it/magazine .php?id=210 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /p /div div style= color: white; clear: both; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; __. /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3670&titolo_sotto=Il Graal dei Templari? Forse era la Sacra Sindone&ID_cat_new=99News ReikiIl Sole sempre più pigro, Nasa: Attività ai minimihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3671&titolo_sotto=Il Sole sempre pi pigro, Nasa: "Attivit ai minimi"&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 14px; line-height: 24px; p class= sottotitolo interlinea18 style= line-height: 18px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 20px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; i Le macchie solari ormai sono rarissime ed il sole ha rallentato la sua attività. La Nasa non aveva mai osservato une#039;attività così bassa. /i /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; Pigro così non lo si vedeva da quasi un secolo: il Sole sta rallentando la sua attività e le macchie solari sono ormai rarissime. Tanto da stupire gli esperti della Nasa, che parlano di un profondo rallentamento delle#039;attività della nostra stella. Il 2008 aveva fatto scattare il primo sospetto, con 266 giorni su 366 (il 73% delle#039;anno) senza macchie solari: molti avevano pensato che le#039;attività del Sole, scandita da cicli di 11 anni, avesse ormai toccato il minimo e che presto le macchie sarebbero tornate, con tanto di eruzioni e tempeste magnetiche capaci di disturbare le telecomunicazioni sulla Terra. Ma non è stato così: in 78 giorni sui primi 90 del 2009 (87%) il Sole è rimasto quieto e senza macchie. /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; br /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; b I PRECEDENTI /b . Il più recente periodo di prolungata tranquillità risale a circa un secolo fa, quando nel 1913 si registrarono ben 311 giorni senza macchie. Andando molto più indietro nel tempo si arriva al cosiddetto minimo di Maunder , ossia al periodo a cavallo tra il 1645 e il 1715 indicato oltre un secolo più tardi dalle#039;astronomo inglese Edward Walter Maunder come la minima attività delle macchie solari mai registrata. Un periodo che coincise con la piccola era glaciale , ossia con il brusco abbassamento della temperatura nelle#039;emisfero settentrionale avvenuto fra e#039;600 e e#039;700. /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; br /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; b LA NASA /b . Ee#039; presto, comunque, per trarre qualsiasi conclusione. Inoltre gli esperti della Nasa che stanno studiando il fenomeno preferiscono attenersi alle evidenze scientifiche frutto delle osservazioni fatte negli ultimi decenni con tecnologie avanzate. Notano allora che cinque dei dieci cicli solari più intensi sono avvenuti negli ultimi 50 anni. A metà degli anni e#039;90 la sonda Ulisse, lanciata da Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha registrato una riduzione del vento solare pari al 20%; altre sonde della Nasa hanno registrato une#039;attenuazione della brillantezza del Solare dello 0,02% (del 6% nelle#039;ultravioletto) a partire dal 1996. Infine, i radiotelescopi stanno registrando le minime emissioni radio provenienti dal Sole, indice di un indebolimento del campo magnetico solare le cui cause non sono ancora ben capite. Potrà aiutare a capire che cosa sta accadendo la e#039;flottà di satelliti che in questo periodo sta osservando il Sole, come Soho (Solar and Heliospheric Observatory), di Esa e Nasa, e le sonde gemelle americane Stereo (Solar Terrestrial Relations Observatory). /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; br /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; a href= http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/114613 http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/114613 /a br /p p class= testo style= margin-top: -10px; padding-top: -10px; br /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3671&titolo_sotto=Il Sole sempre pi pigro, Nasa: "Attivit ai minimi"&ID_cat_new=99News ReikiSegni vitali del pianeta Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3669&titolo_sotto=Segni vitali del pianeta Terra&ID_cat_new=99 - a href= http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2009/04/segni-vitali-del-pianeta-terra.html http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2009/04/segni-vitali-del-pianeta-terra.html /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3669&titolo_sotto=Segni vitali del pianeta Terra&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia, le grotte del Neolitico. I riti magici al Congresso di Londrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3672&titolo_sotto=Archeologia, le grotte del Neolitico. I riti magici al Congresso di Londra&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Eccezionale scoperta in alcune grotte del Sarcidano e della Barbagia di Seulo, Alle#039;interno di 12 anfratti scoperti da une#039;équipe di ricercatori cagliaritani guidati dalla geologa Giusi Gradoli, i luoghi di culto delle#039;uomo del Neolitico, finora inviolati br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Si erano infilati nel ventre della terra per cercare le pitture rupestri, i segni e i disegni della rock art, le testimonianze del passato impresse dagli uomini sulle pareti di roccia. E li trovarono eccome, i “quadri degli antichi”. Mai avrebbero però pensato, e sperato, di imbattersi nel paradiso dei neolitici. Dodici anfratti, la maggior parte dei quali inesplorati, di fatto inviolati. «Grotte di culto, le hanno classificate gli scopritori. Dentro cui il tempo si è fermato a seimila anni fa, in une#039;età compresa tra il quinto e il sesto secolo avanti Cristo. Una scoperta considerata eccezionale e che ha già fatto il giro del mondo dopo essere stata annunciata dalle#039;artefice del rinvenimento, la geologa cagliaritana Giusi Gradoli, presidente della società Comet-Valorizzazion e risorse territoriali e vicepresidente di Issep, la scuola internazionale di preistoria europea, al convegno annuale delle#039;Associazione degli archeologi de#039;Europa. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; LA SCOPERTA «Per la prima volta in Sardegna, ma come è stato spiegato dal professor Robin Skeatse, archeologo delle#039;Università di Durhan, anche nelle#039;ambito del Mediterraneo, erano stati trovati tanti luoghi di culto neolitico in grotta con così tante tipologie e soprattutto mai erano stati rinvenuti intatti e inviolati», spiega Gradoli. «Si tratta di un contesto unico che ci permetterà di applicare le più moderne tecniche di indagine e di ricerca grazie alle quali riusciremo a studiare questi eccezionali siti del neolitico inferiore e medio inferiore». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; LE CAVITAe#039; La ricostruzione della scoperta è un racconto denso di emozioni difficili da dimenticare. «Le#039;indagine è cominciata quattro anni fa dopo il primo rinvenimento delle prime pitture rupestri. Quando per la prima volta ci imbattemmo in questi incredibili luoghi utilizzati dai nostri antenati non nego che abbiamo pianto. Forse solo chi studia le#039;archeologia, le civiltà del passato riesce a capire quanta emozione si provi quando si capisce di essere i primi a vedere, osservare, toccare con mano questi ambienti. Tra le#039;altro difficilmente individuabili dalle#039;esterno, visto che gli ingressi sono normalmente anfratti e pertugi strettissimi, quasi impossibili da superare. In uno di questi riuscii a entrare agevolmente, mentre le#039;uscita mi creò parecchie difficoltà tanto da farmi tenere di fare la fine del topo. Riemersi assumendo una posizione fetale, con un braccio in avanti come spesso fa il bambino durante il parto. Era una grotta bellissima, una br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; delle diverse grotte scoperte in Sarcidano e Barbagia di Seulo», racconta la geologa con in tasca un master in Archeologia del paesaggio. «Ci alzavamo alle quattro del mattino, col buio per non essere seguiti, e uscivamo dalle grotte col calare del buio. «Un giorno, anzi, una notte, dopo aver individuato il sito utilizzando le carte geomorfologiche e le fotografie aeree, arrivammo alle#039;ingresso di una di queste grotte. Entrammo infilando prima i piedi per tastare la profondità, visto che non si riusciva a veder nulla. Una volta dentro demmo une#039;occhiata veloce convinti di aver fatto un buco nelle#039;acqua. “Usciamo”, ci siamo detti. Macché, ci bloccammo, ci accorgemmo che quello era un luogo liminale, lo chiamano così gli inglesi, e cioè uno di quei posti dove dal mondo dei vivi entri nel ventre della terra, passando dalla vita alla morte, come lo intendevano nel neolitico. Ecco, quella gotta era esattamente questo. Le pareti erano rosse, e non era br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ossido di ferro. Il pavimento era ricoperto di pietre non lavorate, non certo cadute dal soffitto ma sistemate ordinatamente dagli uomini. Chiesi al fotografo di scattare molte immagini. In laboratorio quella grotta esplose in tutti i suoi particolari: una nicchia a forma di vagina, così come lo era anche le#039;ingresso. Di lato due cascate, al centro un pozzo per raccogliere le#039;acqua. E accanto una sepoltura. Ci siano tornati eccome, in quella grotta. Il pozzo era profondo un metro e mezzo circa e sopra, sulla parete, seminascosto da un velo di calcare bianco, un pannello con pitture nere di arte rupestre. Rarissimo. Abbiamo mandato subito le fotografie a Robert Bednarik, il ricercatore australiano il massimo esperto al mondo di arte rupestre. La risposta ha confermato le nostre ipotesi, quei segni erano stati tracciati dalla mano di un uomo adulto con segno discontinuo. Ciò che si nota è una figura antropomorfa, un uomo con il volto animale o comunque br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; con una maschera ornata di corna che ricorda i boes di Ottana. In mano un arco, vicino altre figure, forse animali. Era uno sciamano? Bisognerà studiare, analizzare», dice Giusi Gradoli. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; IL PROGETTO Lo faranno queste#039;estate, a luglio, quando partirà il progetto di ricerca autorizzato il 14 gennaio scorso dal ministero dei Beni culturali. Trenta scienziati di diverse discipline (archeologi, archeozoologi, paleoecologi, osteorcheologi) si ritroveranno nel cuore della Sardegna per dar vita, nei territori che fanno capo al Consorzio dei Laghi, a une#039;importantissima ricerca coordinata da Giusi Gradoli e Robin Skeates e condotta in stretta collaborazione con la Soprintendenza regionale diretta da Fulvia Lo Schiavo. Indagine così prestigiosa da aver ottenuto il finanziamento dalla British Academy of Humanity di Londra. «Saranno anche coinvolti professionisti del luogo con Antonello Atzeni e Paolo Marcialis di Nurri, titolari della società Archeogeo specializzata dei rilevamenti e mappature con il laser scanner», spiega Gradoli. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;EVENTO Insomma, sarà un evento davvero eccezionale per la storia delle#039;Isola. «Une#039;opportunità per scoprire il neolitico in Sardegna», dice la geologa cagliaritana. «Visiteremo ancora una volta la grotta con le due grandi sale dove abbiano individuato reperti eccezionali. Nella prima stanza il pavimento era interamente coperto di cenere e resti di ossa umane, E vasi di ceramica impressa, cioè ornata di segni incisi con il cardium o punte in osso, ossidiana e selce. Probabilmente in questo luogo si cremavano i corpi dei morti, anche se ancora non siano riusciti a dare una corretta interpretazione» . Quella notte le scoperte non finirono lì. «Illuminando con le torce notammo un gradino di ottanta centimetri e una fessura, le#039;ingresso di una seconda stanza. Circolare, tre volte più grande della prima. Con tante colonne intorno. Stalattiti e stalagmiti unite. E poi tante ceramiche tondeggianti e altrettanti focolai. Nei recipienti ossi de#039;animale, di br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; cinghiale e capra, persino uno zoccolo di un ungulato, quasi certamente di un cervo. E addirittura gusci di conchiglie, a dimostrazione che anche alle#039;interno della Sardegna, nella dieta erano previsti anche mitili e molluschi bivalvi, dunque organismi raccolti in mare. Crediamo si tratti delle#039;area dei banchetti, delle feste rituali per salutare i morti. Compresa la donna col suo bambino che riposano in una delle tombe scoperte dalle#039;équipe. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Andrea Piras br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/114369 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/114369 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3672&titolo_sotto=Archeologia, le grotte del Neolitico. I riti magici al Congresso di Londra&ID_cat_new=99News ReikiScienza, creati robot scienziati che ragionano da solihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3673&titolo_sotto=Scienza, creati robot scienziati che ragionano da soli&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; giovedì 2 aprile 2009 22:05  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; di Ben Hirschler br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; LONDRA (Reuters) - Attenti scienziati, potreste essere sostituiti dai robot. Due gruppi di ricercatori, infatti, hanno rivelato oggi di aver creato delle macchine in grado di ragionare, formulare teorie e fare scoperte scientifiche da sole, facendo un deciso passo in avanti nel campo delle#039;intelligenza artificiale. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questi scienziati-robot potrebbero essere utilizzati per rivelare complessi sistemi biologici, scoprire nuovi medicinali, creare modelli per i problemi climatici mondiali e persino studiare le#039;universo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per il momento, però, si stanno dedicando a compiti più modesti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Alle#039;università gallese Aberystwyth University, Ross King e alcuni colleghi hanno creato un robot chiamato Adam che non solo è in grado di fare esperimenti sul metabolismo del lievito ma anche di ragionare sui risultati e di progettare le#039;esperimento successivo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ee#039; il primo esempio al mondo di macchina in grado di fare una scoperta scientifica. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Può formulare ipotesi da solo e poi fare gli esperimenti e abbiamo anche avuto modo di verificare che i risultati ottenuti sono corretti , ha detto King in una intervista. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ci si sta lavorando dagli anni 60. Quando per la prima volta abbiamo mandato un robot su Marte, era un sogno quello di realizzare dei robot che potessero fare degli esperimenti su quel pianeta. Dopo 40 o 50 anni, abbiamo finalmente la possibilità di realizzare quel sogno . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il prossimo robot del gruppo, che si chiamerà Eve, avrà un cervello molto più sviluppato e sarà incaricato di ricercare nuovi medicinali.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://it.reuters.com/article/internetNews/idITMIE5310QO20090402 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://it.reuters.com/article/internetNews/idITMIE5310QO200 90402 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3673&titolo_sotto=Scienza, creati robot scienziati che ragionano da soli&ID_cat_new=99News ReikiL’omeopatia diventa «ufficiale»: controlli su 31 mila prodottihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3666&titolo_sotto=Lomeopatia diventa ufficiale: controlli su 31 mila prodotti&ID_cat_new=99Per l’autorizzazione dovranno passare al vaglio della commissione per i farmaci - P Sono undici milioni gli italiani che usano colliri, compresse, granuli e unguenti omeopatici BR   BR ROMA — Giro di vite per l’omeopatia. Oltre 31 mila prodotti sosterranno per la prima volta l’esame dell’agenzia italiana del farmaco, l’Aifa. Valutati sul piano della qualità secondo linee guida che l’organismo diretto da Guido Rasi ha licenziato questa settimana. Con un obiettivo. Afferrare le briglie di un settore non sufficientemente regolato e che finora ha come galleggiato ai margini dell’ufficialità anche se al suo interno operano aziende serie e qualificate. Il programma anti clandestinità avviato dalla nuova dirigenza dell’Aifa non ha intenti punitivi, mossi dall’ideologia. «Vogliamo dare garanzie di sicurezza e qualità ai cittadini — spiega Rasi, che evita di esprimere giudizi personali sulle cosiddette terapie non convenzionali —. È un fenomeno che coinvolge milioni di persone ed è giusto dunque stabilire dei vincoli normativi, nel rispetto delle leggi comunitarie. Ci aspettiamo di dover valutare nei prossimi mesi BR circa trentamila richieste di autorizzazione. I consumatori vanno protetti. Le industrie che lavorano con serietà saranno avvantaggiate» . BR   BR QUANTI CI CREDONO - Sono 11 milioni gli italiani che usano colliri, compresse, granuli e unguenti omeopatici, il 23,4% della popolazione, quindi più della media europea (29%). Oltre 25 mila i medici prescrittori. I medicinali sono almeno 60 mila, se si contano anche le diluizioni delle materie prime. Siamo il terzo mercato dell’Unione europea dopo Francia e Germania. Nel 2007 la vendita dei prodotti omeo ha portato nelle casse dello stato 40 milioni di euro derivati dalle aliquote fiscali. Un mercato cresciuto del 2 per cento nel 2008 rispetto all’anno precedente. La crisi non è stata avvertita in modo traumatico. BR   BR LE AZIENDE - Positivo il commento delle aziende. Dice Claudia Gurschler, amministratore delegato di Boiron Italia: «Dal ’95 i nostri prodotti ottengono l’autorizzazione al commercio sulla base di una notifica al ministero. Ben venga una procedura di registrazione più rigida. Ma queste linee guida sono solo il primo passo perché riguardano solo i medicinali cosiddetti a nome comune senza indicazioni specifiche». Restano fuori dal percorso tracciato dall’Aifa, per il momento, i medicinali «a marchio», detti anche specialità, con indicazioni specifiche per certe patologie. A cominciare da uno dei più utilizzati, l’Oscillococcum, antinfluenzale, che tanto successo riscuote tra le mamme alle prese con le indisposizioni stagionali dei bambini. L’agenzia del farmaco interverrà in questo caso con un decreto a parte che prevede l’obbligo di presentare tra la documentazione anche prove pre-cliniche di efficacia. Insomma non basterà dimostrare BR che il prodotto è sicuro ma anche che funziona. BR   BR GIORNATA MONDIALE - Proprio domani le associazioni e i pazienti che ci credono celebrano la Giornata mondiale dell’omeopatia, in nome di Samuel Hahnemann, il fondatore della disciplina. «Noi per primi spingiamo per una legge — insiste Simonetta Bernardini, presidente della società italiana di omeopatia e medicina integrata, la Siomi —. In Italia questi medicinali sono privi di foglietti illustrativi, sono a totale carico dei cittadini e la materia non viene insegnata agli studenti universitari ». Solo la Toscana ha concesso il passaporto alle cure, rimborsate e offerte nelle Asl. L’ospedale di Pitigliano (Grosseto), sarà l’unico al mondo — sostiene la Siomi — a presentare in organico medici omeopati strutturati. L’omeopatia viene parzialmente rimborsata in Francia, è coperta dalle assicurazioni in Germania e Svizzera. In Gran Bretagna, solo in ospedale. BR   BR Margherita De Bac BR 01 aprile 2009 BR   BR A href= http://www.corriere.it/salute/09_aprile_01/omeopatia_diventa_ufficiale_219237da-1e87-11de-9011-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/salute/ 09_aprile_ 01/omeopatia_ diventa_ufficial e_219237da- 1e87-11de- 9011-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3666&titolo_sotto=Lomeopatia diventa ufficiale: controlli su 31 mila prodotti&ID_cat_new=99News ReikiITALIANI SCOPRONO IL TEMPIO PIUe#039; ANTICO DI CIPROhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3674&titolo_sotto= ITALIANI SCOPRONO IL TEMPIO PIU' ANTICO DI CIPRO&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Roma, 1 apr. - (Adnkronos) - Un edificio compreso in un perimetro triangolare, probabilmente il piue#039; antico tempio eretto a Cipro, risalente a 4 mila anni fa. Ee#039; la nuova scoperta effettuata dal team di archeologi italiani coordinato da Maria Rosaria Belgiorno delle#039;Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). La missione archeologica ee#039; cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri Italiano, dalle#039;associazione culturale e#039;Tuscia Culturae#039;, dal Centro per le#039;Archeologia Sperimentale e#039;Antiquitatese#039; di Blera e dalla Municipalitae#039; di Pyrgos.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La scoperta, avvenuta a Pyrgos-Mavroraki, va ad aggiungersi alle tante altre che hanno contribuito a ridisegnare il profilo della civiltae#039; cipriota delle#039;inizio delle#039;etae#039; del Bronzo. Le indagini che hanno portato alla luce le#039;insediamento di Mavroraki sono iniziate nel 1995 mentre nel 1998 ha avuto inizio lo scavo sistematico, da cui ee#039; emersa une#039;e#039;industriae#039; ante litteram, incentrata sulla produzione di olio de#039;oliva, vino, rame, tessuti preziosi, (che comprendevano la seta selvatica cosiddetta tortricida, ricavata, in alternativa a quella cinese piue#039; costosa, dal bozzolo del lepidottero Tortrix viridens, endemico delle#039;Egeo insulare), e i profumi di cui sono stati individuati i componenti e ricostruite le fragranze di base.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=3.0.3165155648 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cultura/? id=3.0.316515564 8 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3674&titolo_sotto= ITALIANI SCOPRONO IL TEMPIO PIU' ANTICO DI CIPRO&ID_cat_new=99News ReikiNefertiti, una bellezza ritoccatahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3667&titolo_sotto=Nefertiti, una bellezza "ritoccata"&ID_cat_new=9931/3/2009 (11:56) - LA STORIA Una delle più note regine della storia potrebbe aver fatto ricorso al ritocco . Le#039;ipotesi dopo le analisi sul suo busto: lo scultore avrebbe smussato le rughe e migliorato il naso non perfetto - P BERLINO BR La moderna diagnostica aiuta a svelare i segreti di Nefertiti, una delle più note regine della storia egizia. Il celeberrimo busto senza prezzo della splendida sovrana, che regnò a fianco del marito Akhenaton durante la XVIII dinastia - conservato a Berlino - è stato sottoposto a tomografia computerizzata dai ricercatori diretti da Alexander Huppertz dell’Imaging Science Institute della città tedesca. «In questo modo abbiamo acquisito molte informazioni su come il busto sia stato realizzato oltre 3.300 anni fa dallo scultore di corte - spiega Huppertz nella ricerca pubblicata su ’Radiology’ - Abbiamo appreso, infatti, che la scultura ha due facce leggermente differenti e, grazie alle immagini della Tac, stiamo imparando a prevenire possibili danni, per proteggere questo preziosissimo capolavoro». BR BR Il busto di Nefertiti, considerato uno dei maggiori ritrovamenti dell’arte egizia, fu scoperto nel 1912 durante gli scavi dello studio del famoso scultore reale Tutmosi. È formato da un cuore di pietra calcarea ricoperto da strati di stucco di vario spessore. Il busto fu esaminato con la Tac per la prima volta nel 1992, ma i recenti progressi nella tecnologia di imaging medicale hanno permesso ai ricercatori di analizzare di nuovo la statua, con maggior precisione. «Abbiamo potuto acquisire immagini tridimensionali con una risoluzione molto più alta», spiega Huppertz. Il suo team ha usato la Tac spirale con sezioni submillimetriche per esaminare il busto e stabilirne lo stato di conservazione, ottenendo anche immagini tridimensionali relative alla parte più interna della scultura. BR BR I risultati rivelano che per creare il capolavoro è stato necessario un processo a diversi gradi. Lo stucco su viso e orecchie è molto sottile, mentre la parte della corona è formata da due strati di stucco con diverse fessure. Non solo, la parte interna del volto è delicatamente scolpita e mostra delle sottili differenze rispetto a quella esterna. Inoltre l’esame diagnostico ha anche rivelato i possibili punti deboli della statua, indicando ai ricercatori le aree più vulnerabili e quelle che richiedono maggior cautela nel caso di spostamenti e trasporto. Il busto di Nefertiti è il gioiello della collezione del Museo egizio di Berlino, e sarà spostato nell’ottobre del 2009 al Museo nuovo, recentemente restaurato nel cuore della città. BR BR Secondo i ricercatori tedeschi anche la Bellezza del Nilo potrebbe aver fatto ricorso al ritocco . Lo scultore regale delle#039;epoca, riporta la Reuters, avrebbe smussato qualche ruga intorno alla bocca e migliorato il naso della regina. «Ee#039; possibile che il busto di Nefertiti sia stato commissionato proprio per rappresentare la regina in base alla sua percezione personale», ha specificato Alexander Huppertz. I piccoli cambiamenti vennero approvati da Nefertiti stessa e furono realizzati per far aderire maggiormente la regina ai canoni di bellezza del periodo. BR BR A href= http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cultura/200903articoli/42429girata.asp target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/redazione/ cmsSezioni/ cultura/200903ar ticoli/42429gira ta.asp /FONT /A BR BR *********** /P P Nefertiti: la tac svela misteri del busto /P P vedi qui /P P A href= http://www.repubblica.it/2008/12/gallerie/tecnologie/nefertiti-tac/1.html http://www.repubblica.it/2008/12/gallerie/tecnologie/nefertiti-tac/1.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3667&titolo_sotto=Nefertiti, una bellezza "ritoccata"&ID_cat_new=99News ReikiA Olbia il genio di Archimedehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3668&titolo_sotto=A Olbia il genio di Archimede&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.giovannipastore.it/23-UNIONE_SARDA_20-03-2009.htm http://www.giovannipastore.it/23-UNIONE_SARDA_20-03-2009.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3668&titolo_sotto=A Olbia il genio di Archimede&ID_cat_new=99News ReikiSolventi e pixel: per i Rotoli le#039;ultima chance di salvezzahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3660&titolo_sotto=Solventi e pixel: per i Rotoli l'ultima chance di salvezza&ID_cat_new=99Un team italiano collabora al restauro dei celebri manoscritti del Mar Morto Le#039;obiettivo è digitalizzarli e diffonderli sul Web: saranno accessibili dopo 50 anni di polemiche - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; CINZIA DI CIANNI br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Anche le#039;Italia contribuirà alla salvaguardia dei Rotoli del Mar Morto, una delle più grandi scoperte archeologiche di tutti i tempi. Un’équipe del ministero per i Beni e le Attività Culturali collaborerà con i conservatori israeliani alla revisione dei protocolli di intervento. «La prima fase, quella analitica, è praticamente conclusa - dichiara Alessandro Bianchi delle#039;Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, che della missione è il coordinatore tecnico -. Nel 2009 condurremo alcune indagini con gli esperti israeliani per capire se le procedure possano essere migliorate».  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Oggi ogni intervento di conservazione e restauro sui preziosi manoscritti segue una rigida procedura, definita 15 anni fa da un team internazionale. «Ma nel tempo sono emersi alcuni problemi che non siamo riusciti a risolvere - ammette Pnina Shor delle#039;Israel Antiquities Authority, la sovrintendenza archeologica israeliana -. In qualche frammento, per esempio, non si capisce se sia le#039;inchiostro a danneggiare il supporto, e perché. Quindi abbiamo deciso di rivedere i protocolli».  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Rinvenuti tra il 1947 e il 1956 in 11 grotte nella zona di Qumran, sulla riva nord-occidentale del Mar Morto, i manoscritti contengono più di 900 testi in ebraico, ma anche in aramaico e greco, datati fra il III secolo a.C. e il I secolo d.C. Sono la più antica testimonianza scritta esistente del Vecchio Testamento: comprendono una o più copie dei libri della Bibbia ebraica, escluso il libro di Esther, più numerosi testi non canonici, giunti fino a noi in versioni greche, etiopi, siriane, armene e latine. Fra i reperti che hanno destato maggior curiosità, ci sono le regole comunitarie della setta degli Esseni - di cui, secondo alcuni, avrebbe fatto parte Gesù - e il Rotolo di Rame, che contiene un elenco di 64 luoghi sotterranei che custodirebbero il tesoro del Tempio di Gerusalemme.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I Rotoli non rappresentano solo une#039;eccezionale sfida culturale e religiosa, ma anche scientifica, visti i problemi posti dalla loro conservazione. A parte alcuni testi, abbastanza integri, la maggior parte di questo fragile patrimonio è disperso in 15 mila frammenti di pergamena e papiro, che presentano differenti livelli di deterioramento. Il clima secco del deserto di Giudea ha custodito per millenni il loro segreto. Ma, una volta estratti dalle grotte, i materiali sono stati danneggiati, talvolta in modo irreparabile, dai cambiamenti di umidità e temperatura, dalle#039;esposizione alla luce e da manipolazioni malaccorte.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ma oggi bisogna rimediare anche ad altri errori. «I primi a trattare i Rotoli furono gli studiosi. Lo scopo era decifrare i testi - ammette Pnina Shor - e usarono lo scotch per unire i frammenti. Poi li inumidivano e li pressavano tra lastre di vetro. Questo intervento è stato il più dannoso». Aggiunge Bianchi: «Come per molte opere de#039;arte, oggi anche per i Rotoli le#039;impegno è quello di rimediare a ciò che è stato fatto».  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nel 1991 le autorità israeliane hanno allestito un magazzino climatizzato, che riproduce le condizioni ambientali delle grotte, e ha creato un laboratorio speciale. «Abbiamo aperto centinaia di lastre - ricorda la Shor - estraendo, quando possibile, i frammenti. Poi copriamo il verso con carta giapponese e lavoriamo sul recto. Poiché i residui di adesivo disintegrano la pergamena, dobbiamo rimuoverli, usando solventi selettivi. Al termine della pulitura rinforziamo i bordi e riempiamo le lacune, quindi collochiamo i frammenti su supporti compatibili, come il cartone non acido». Ogni frammento richiede una procedura diversa e quindi le operazioni sono lente e costose. Purtroppo, il processo di invecchiamento non può essere fermato: la pergamena in qualche caso è gelificata e tanto annerita da non consentire di individuare i caratteri.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Così, qualche mistero rimane: alcuni manoscritti, come il «Genesis Apocryphon Scroll», pur essendo vergati con inchiostro a base di nerofumo, mostrano i segni di corrosione prodotti dal ben più aggressivo inchiostro ferrogallico. Un Rotolo trovato nella grotta 4, risalente alla seconda metà del I secolo a. C., invece, è tra i meglio conservati. Contiene i Dieci Comandamenti che figurano nel Deuteronomio 5. «Ee#039; une#039;emozione incredibile - commenta Pnina Shor - vedere che una copia della Bibbia di 2 mila anni fa è praticamente identica a quella di oggi».  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; er molti anni dopo la scoperta solo un piccolo numero di studiosi ha avuto accesso ai manoscritti, il che ha suscitato malumori e polemiche. Finalmente, nel 2001, la Oxford University Press ha ultimato la pubblicazione della «Discoveries in the Judaean Desert», la raccolta integrale dei testi, a cui hanno contribuito 88 esperti ebrei, cristiani e musulmani. L’opera in 39 volumi ha consentito una più ampia diffusione dei contenuti dei Rotoli, ma il prossimo passo sarà ancora più ambizioso: la digitalizzazione e la diffusione su Internet. Il progetto consentirà a chiunque di studiare i testi, corredati da trascrizioni, traduzioni e interpretazioni.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nelle#039;agosto scorso è partito il progetto pilota, con la consulenza di Gregory Bearman, ex ricercatore del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, mentre la raccolta dei dati è guidata da Simon Tanner del Kings College di Londra. Sotto la luce di corpi illuminanti che non emettono calore né raggi ultravioletti, i tecnici delle#039;«Israel Antiquities Authority» hanno già scattato 4 mila foto, ma completare il lavoro è une#039;impresa titanica. Si utilizza una fotocamera digitale a colori a 39 megapixel, che assicura une#039;altissima risoluzione, poi una fotocamera a raggi infrarossi e, per alcuni frammenti, una multispettrale, che fa risaltare le#039;inchiostro, rivelando dettagli invisibili a occhio nudo.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; l progetto, che richiederà cinque anni, costerà qualche milione di dollari, che al momento non sono stati trovati. «I Rotoli sono un patrimonio universale - ricorda Pnina Shor -. Devono essere salvati, a ogni costo». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30eID_articolo=5930eID_sezione=38esezione=News style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/tecnologia/ grubrica. asp?ID_blog= 30eID_articolo= 5930eID_sezione= 38esezione= News /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3660&titolo_sotto=Solventi e pixel: per i Rotoli l'ultima chance di salvezza&ID_cat_new=99News ReikiSANTA AGATA DEI GOTI: Una seconda Visoko? - Scoperta una Piramide in Italiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3663&titolo_sotto=SANTA AGATA DEI GOTI: "Una seconda Visoko?" - Scoperta una Piramide in Italia&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.baab.it/digdug/index.php?mod=readeid=1224867608 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.baab. it/digdug/ index.php? mod=reade id=1224867608 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3663&titolo_sotto=SANTA AGATA DEI GOTI: "Una seconda Visoko?" - Scoperta una Piramide in Italia&ID_cat_new=99News ReikiIN VOLO NELLO SPAZIO O VERSO Le#039;ALDILÀ: Rituali funerari nel Tassili ne#039;Ajjerhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3664&titolo_sotto=IN VOLO NELLO SPAZIO O VERSO L'ALDIL: Rituali funerari nel Tassili n'Ajjer&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.liutprand.it/Tass1.pdf style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.liutpran d.it/Tass1. pdf /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3664&titolo_sotto=IN VOLO NELLO SPAZIO O VERSO L'ALDIL: Rituali funerari nel Tassili n'Ajjer&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: le#039;ultima cena di Oetzihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3665&titolo_sotto=Archeologia: l'ultima cena di Oetzi&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Inserito da montagnatv il Mer, 2009-03-25 11:33 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; BOLZANO -- Lo stomaco di Oetzi è ancora pieno, il che vuol dire che poco prima di morire mangiò un ultimo pasto. Nuovi dettagli sugli ultimi momenti di vita della mummia del Similaun emergono alla conclusione del Bolzano Mummy Congress , il meeting internazionale conclusosi sabato scorso nel capoluogo altoatesino. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questo settembre saranno 18 anni da quando Oetzi è stato ritrovato sul ghiacciaio di Similuan, al confine fra Italia e la Valle del Tirolo Austriaco. La mummia conservata dai ghiacci per circa 5.300 anni, pesava 15 chili, era lunga 1 metro e 60 centimetri, e aveva accanto a sè i resti di scarpe, mantello, faretra, pantaloni. Oltre che une#039;ascia di complessa articolazione, fondamentale per risalire alla datazione del reperto archeologico. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Da allora ad oggi tantissimi sono stati gli studi svolti sulle#039;uomo del Similaun nel laboratorio di ricerca del Museo Archeologico di Bolzano, e molto è stato ricostruito della vita di questo uomo delle#039;Età del Rame. Le#039;ultimo dato è stato rivelato proprio la scorsa settimana, durante il Bolzano Mummy Congress . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I radiologi bolzanini Paul Gostner, Patrizia Pernter e Gian Pietro Bonatti hanno annunciato che lo stomaco di Oetzi è ancora pieno, il che vuol dire che le#039;uomo consumò un ultimo pasto pocho prima di morire. Un nuovo filone di ricerca dunque si apre alle#039;orizzonte dei ricercatori, e potrebbe portare a nuove interessanti informazioni sulla vita degli uomini di 5000 anni fa. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Valentina de#039;Angella br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.montagna.tv/?q=node/10019 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.montagna .tv/?q=node/ 10019 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3665&titolo_sotto=Archeologia: l'ultima cena di Oetzi&ID_cat_new=99News ReikiTIAHUANACO La Porta degli Deihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3661&titolo_sotto=TIAHUANACO La Porta degli Dei&ID_cat_new=99 - a href= http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=224 http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=224 /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3661&titolo_sotto=TIAHUANACO La Porta degli Dei&ID_cat_new=99News ReikiSICILIA: OSTAGGIO DI UN UFO!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3662&titolo_sotto=SICILIA: OSTAGGIO DI UN UFO!&ID_cat_new=99Interessante caso indagato dal Centro Ricerche Ufologiche di Messina , diretto dalle#039;Ing. Ettore Interdonato - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Qualche giorno fa mi viene presentato da un nostro socio, il sig. Paolo C, di professione insegnante in una scuola della provincia di Messina. Dopo una breve visita nei locali e laboratorio del centro, il nostro socio, rivolgendosi all’amico, lo invita a raccontare la sua esperienza.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Paolo, la mattina del nove gennaio 1992, verso le tre di notte si trovava in auto per andare dalla figlia Antonella abitante all’epoca in localita’ Granatari, (Me), perche’ colta da malore: percorrendo la strada parallela ai laghi di Ganzirri, vede dall’altra parte del lago, in via Circuito, una luce bianca, molto intensa correre parallelemente alla sua vettura. Sebbene lontana, circa 500 metri Paolo crede sia un fuoristrada con tutti i fari accesi ma… Percorsi approssimativamente 800 metri, il testimone vede la “luce” alzarsi in volo,tagliare la strada, sorvolare il lago “grande” ad una altezza di 10 metri circa e lentamente dirigersi verso la sua auto. Impaurito, diventa oggetto d’attenzione da parte di…”Quella luce” che, posizionandosi sulla sua auto ,comincia a lampeggiare. Il testimone riferisce di venire “come attraversato” da una “scossa” elettrica, che dava un leggero “pizzicore” alla pelle, mentre avvertiva br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; i capelli “come tirati in su”. Ma la cosa piu’ “allucinante”, continua il testimone e’ che aveva la netta sensazione di…”riuscire” a vedere il suo…scheletro!!! !! Assicura che ,guardandosi le mani e le gambe, VEDEVA le sue ossa, immobilizzato ”inchiodato preferisce dire il testimone” sul sedile della sua macchina,con la lingua ingrossata (?), e’ rimasto “ostaggio” per almeno sei minuti di quella sfera di luce, grande tre volte la sua vettura (una fiat croma). D’improvviso, un buio incredibile lo avvolge, piangendo apre lo sportello e vede che quella NON era una semplice “luce”, ma un oggetto ben strutturato, lenticolare, che si allontanava sul mare ad una altezza di 200/250 metri..Nei giorni a seguire, il nostro testimone soffre di una forte astenia, senso di panico, sottoposto, (quasi con la forza dalla moglie), ad analisi cliniche, ha un forte calo dei globuli bianchi, ed una perdita di capelli tale che in pochi br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; giorni e’ completamente calvo, come se fosse stato sottoposto a “cicli di chemioterapia”.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Oggi Paolo sta bene, continua il suo lavoro serenamente ed e’ prossimo alla pensione. Ci ringrazia con gli occhi pieni di lacrime, perche’ dopo tanti anni il segreto della sua esperienza, custodito gelosamente con la sua famiglia viene creduto, ma soprattutto si sente come…Liberato! Dandoci il consenso scritto per la pubblicazione sul nostro sito, ci prega di cambiare almeno il nome! Grazie Paolo, grazie per l’importante testimonianza. Per la cronaca, ha ancora una fluente …Capigliatura. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ettore Interdonato- Direttore Centro Ricerche Ufologiche-Messina. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sito di riferimento:  a rel= nofollow target= _blank href= http://endoftheworld012.wordpress.com/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://endoftheworl d012.wordpress. com/ /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.baab.it/digdug/index.php?mod=readeid=1238019015 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.baab. it/digdug/ index.php? mod=reade id=1238019015 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3662&titolo_sotto=SICILIA: OSTAGGIO DI UN UFO!&ID_cat_new=99News ReikiKOLOSIMO, IL FONDATORE DELLe#039; ARCHEOLOGIA MISTERIOSA, SOSTENITORE DEI CONTATTI ALIENI NEL LONTANO PASSATOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3658&titolo_sotto=KOLOSIMO, IL FONDATORE DELL' ARCHEOLOGIA MISTERIOSA, SOSTENITORE DEI CONTATTI ALIENI NEL LONTANO PASSATO&ID_cat_new=99 - P ROMA / 22-03-2009 BR KOLOSIMO, IL FONDATORE DELLe#039; ARCHEOLOGIA MISTERIOSA, SOSTENITORE DEI CONTATTI ALIENI NEL LONTANO PASSATO BR BR A 25 anni dalla sua morte BR BR ROMA (UNONOTIZIE. IT) BR BR Venticinque anni fa moriva Peter Kolosimo. Forse non tutti sanno che dietro quello pseudonimo in realtà si celava tale Pier Domenico Colosimo, nato a Modena nel 1922. BR BR Apprezzato scrittore e giornalista, Kolosimo divenne famoso al mondo per aver in qualche modo fondato la così detta archeologia misteriosa, da molti detta anche fanta archeologia. BR BR Le#039;obiettivo era studiare le antiche civiltà e tutti i misteri del passato nel tentativo di arrivare a rispondere ai quesiti principali delle#039;essere umano legati alle sue origini. BR BR Naturalmente i metodi utilizzati da Kolosimo non furono mai accettati e nè visti di buon occhio dalla comunità scientifica accademica. BR BR Kolosimo avanzò numerose teorie che vogliono che gli extraterrestri essere entrati in contatto con i nostri antenati alle origine dei tempi. BR BR Sostiene tutto questo a seguito di numerosissimi studi su testi antichi e opere architettoniche del passato che Kolosimo condusse fino alla fine della sua esistenza, il 23 marzo 1984. BR BR A href= http://www.unonotizie.it/4514-kolosimo-il-fondatore-dell-archeologia-misteriosa-sostenitore-dei-contatti-alieni-nel-lontano-passato.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.unonotiz ie.it/4514- kolosimo- il-fondatore- dell-archeologia -misteriosa- sostenitore- dei-contatti- alieni-nel- lontano-passato. php /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3658&titolo_sotto=KOLOSIMO, IL FONDATORE DELL' ARCHEOLOGIA MISTERIOSA, SOSTENITORE DEI CONTATTI ALIENI NEL LONTANO PASSATO&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA IN EGITTO: SCOPERTI NUOVI REPERTIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3654&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA IN EGITTO: SCOPERTI NUOVI REPERTI&ID_cat_new=99 - P A nord della piramide di Micerino è stata scoperta una statua di quarzite lunga 149 cm. Il reperto, ritrovato a pochi cm di profondità, raffigura un uomo in posizione seduta, con una parrucca lunga fino alle spalle, un oggetto non identificato impugnato nella mano destra e la mano sinistra poggiata sulla coscia. Sebbene lo stile suggerisca che si tratti probabilmente di una statua risalente ai tempi di questo faraone, essa non può comunque essere identificata con precisione a causa della mancanza di iscrizioni e di alcuni elementi facciali. BR BR Sulla riva occidentale del Nilo, presso Luxor, un’altra squadra di archeologi europei ed egiziani ha invece trovato due statue di Amenhotep III. La prima è fatta di granito nero, mentre la seconda raffigura il faraone sottoforma di sfinge. Amenhotep III guidò l’Egitto durante un periodo di straordinaria fioritura artistica e fu il padre di Akhenaton, inventore del culto solare del dio Aton, ritenuta la prima religione monoteista. BR BR Sempre presso Luxor, une#039;equipe spagnola ha ritrovato cinque orecchini e due anelli d’oro nella tomba di Gehuty, nobile funzionario vissuto 3500 anni fa durante il regno della regina Hatshepsut. Secondo i primi studi, poiché i funzionari importanti si vestivano spesso come re, è possibile che i gioielli siano appartenuti allo stesso Gehuty o ad altri membri della sua famiglia. Gli stessi studi hanno inoltre confermato che la tomba è stata più volte saccheggiata. La bara e la mummia furono infatti bruciati tra il 725 e il 1081 a.C., mentre altri gioielli vennero rubati in epoche successive. Il nome della famiglia, seppur rovinato, è comunque ancora visibile sul soffitto della tomba. BR Nello stesso sito sono state inoltre scoperte l’entrata di un pozzo profondo tre metri e un’altra camera mortuaria decorata con iscrizioni raffiguranti la dea del cielo Nut con le braccia aperte per accogliere il defunto, e alcuni brani del Libro dei Morti. Secondo Mansur Breik, responsabile delle antichità di Luxor, Gehuty ebbe un ruolo importante, in quanto responsabile del trasloco dei templi di Hatshepsut da Assuan a Luxor. BR   BR A href= http://www.culturalnews.it/dettaglio.asp?id=13145 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.culturalnews.it/dettaglio.asp?id=13145 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3654&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA IN EGITTO: SCOPERTI NUOVI REPERTI&ID_cat_new=99News ReikiLA FOTO DEL DAILY MAIL 4 UFO NEL CIELO DI LONDRAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3659&titolo_sotto=LA FOTO DEL DAILY MAIL "4 UFO NEL CIELO DI LONDRA"&ID_cat_new=99 - P Gli Ufo su Londra. Non è una scena del film Indipendence Day, in cui gli alieni minacciavano gli Stati Uniti e distruggevano le#039;Empire State Building e la Casa Bianca, ma è la realtà, o almeno ciò che sembra da alcune foto pubblicate oggi dal Daily Mail . Le foto ritraggono una visione panoramica di Londra e quattro strane luci , che secondo il quotidiano inglese sarebbero altrettante navicelle aliene. Sono state scattate da Derek Burden, 40 anni, che stava lavorando al sedicesimo piano di un palazzo nel quartiere di West End, alle otto e mezza del mattino. Derek però non si è subito accorto delle quattro astronavi : è stata sua moglie Sarah a fargliele notare, nel cielo coperto di nuvole della capitale britannica. Stavo aspettando che arrivassero alcuni materiali, così ho pensato di andare sulla terrazza per bere una tazza di tè. Ero al sedicesimo piano e mi è venuta voglia di fare alcune foto da far vedere a mia moglie, il panorama era BR molto bello. Quando Sarah le ha viste, mi ha chiesto cosa fossero quelle luci nelle#039;angolo , ha detto Derek, che ha specificato che quelle luci non possono essere il riflesso delle luci interne degli uffici, poiché erano tutte spente. La foto mostra quattro astronavi, tutte delle stesse dimensioni. Le#039;ho mostrata ai miei colleghi e sono rimasti tutti affascinati . Resta da capire, se davvero la foto è autentica e se davvero si trattava di Ufo, dove stessero andando gli alieni: forse in gita al Big Ben? BR   BR A href= http://www.leggonline.it/articolo.php?id=16524 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.leggonline.it/articolo.php?id=16524 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3659&titolo_sotto=LA FOTO DEL DAILY MAIL "4 UFO NEL CIELO DI LONDRA"&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SCOPERTA CAPPELLA SISTINA ANTICA TEBEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3655&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTA CAPPELLA SISTINA ANTICA TEBE&ID_cat_new=99 - P (ANSAmed) - MADRID - e#039;e#039;La Cappella Sistina delle#039;Antico Egittoe#039;e#039;. Cosie#039; la stampa spagnola celebra oggi la scoperta fatta da un gruppo di archeologi spagnoli a Luxor di una camera mortuaria con pitture a colori, gioielli e geroglifici, che risalgono a 3.500 anni fa. Ee#039; stata ritrovata dagli esperti del Consiglio superiore di ricerche scientifiche spagnolo (Csic) nella necropoli di Dra Abu el-Naga, sulla sponda occidentale di Luxor, le#039;antica Tebe. La cappella sepolcrale appartiene a Djehuty, un alto funzionario della regina Hatshepsut e rappresenta il culmine dei lavori delle#039;ottava campagna delle#039;omonimo progetto patrocinato dalla Fondazione Caja Madrid dal 2004. Le#039;importanza straordinaria del ritrovamento, secondo quanto spiegato ai media dal direttore della squadra di archeologi, Josee#039; Manuel Galan, ee#039; e#039;e#039;non solo nelle#039;innegabile valore esteticoe#039;e#039;, ma nel fatto che e#039;e#039;in questa epoca, alle#039;inizio della dinastia XVIII, non si decoravano le camere BR sepolcralie#039;e#039; . Di fatto, sono note solo quattro tombe con la camera sepolcrale decorata, spiega le#039;egittologo. La cappella ritrovata ha le pareti e il tetto dipinti con disegni e geroglifici sui temi dei diversi passaggi del Libro dei Morti. Ha oltre due metri di altezza e si sviluppa su una superficie di 20 metri. Le pareti interne sono completamente decorate con inscrizioni e scene in rilievo. Il centro del tetto, ha spiegato Galan, ee#039; sovrastato da e#039;e#039;una bellissima immagine della dea del cielo, Nut, che appare con le braccia aperte per abbracciare il corpo del defunto e compiere cosie#039; una doppia funzione: proteggerlo e dargli il benvenuto alla sua nuova esistenzae#039;e#039;. In une#039;altra camera, a tre metri di profonditae#039; da quella di Djehuty, gli archeologi spagnoli hanno ritrovato un gruppo di orecchini, gioielli appartenenti al nobile o a membri della sua famiglia, che furono sepolti con lui, dato che risalirebbero agli inizi della dinastia XVIII. Accanto BR alla dea Nut appare il capitolo 125 del Libro dei Morti, noto come e#039;la confessione negativae#039;, un racconto in cui il defunto enuncia uno a uno tutti i peccati di cui non si ee#039; macchiato e dei quali lo si accusa. Il capitolo termina con le#039;enumerazione degli organi del corpo di Djehuty, ognuno dei quali ee#039; assegnato a un dio concreto per la loro protezione. (ANSAmed). BR   BR A href= http://www.ansamed.info/it/top/ MI13.WAM20298. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansamed.info/it/top/ MI13.WAM20298. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3655&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTA CAPPELLA SISTINA ANTICA TEBE&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia/ Incenso, il profumo preferito dalla regina Hatshepsuthttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3656&titolo_sotto=Archeologia/ Incenso, il profumo preferito dalla regina Hatshepsut&ID_cat_new=99Trovati residui essicati di 3300 anni fa - P Roma, 15 mar. (Apcom) - Profumo de#039;incenso. Era questo il preferito della regina egiza Hatshepsut, che governò le#039;Egitto intorno al 1479 avanti Cristo, in rappresentanza del suo figliastro Thutmoses III, che allora aveva solo tre anni. Un interregno che sarebbe dovuto durare fino alla maggiore età del ragazzo, ma che in realtà si protrasse per 20 anni. Lei - commenta Michael Höveler-Müller curatore del Museo Egizio delle#039;Università di Bonn - teneva sistematicamente Thutmoses lontano dal potere . Una donna di potere, ma sempre una donna e come tale amava le cose femminili, come ad esempio i profumi. Il suo preferito sembra essere stato le#039;incenso, il profumo degli dei. A far pensare alle#039;incenso, hanno ricostruito gli scienziati, i frequenti viaggi verso verso Punt, la moderna Eritrea, una località dalla quale gli egizi importavano merci preziose, come ebano, avorio, oro e anche le#039;incenso che si pensa servisse alla regina per profumarsi. Sembra che BR le spedizioni abbiano portato indietro verso le#039;Egitto anche intere piante di incenso che Hatshepsut fece piantare vicino alla sua tomba. Ora vengono studiati gli antichi flaconi in filigrana nel tempio funerario e sui quali ce#039;è inciso il nome della regina, segno che un tempo sono certamente appartenuti a lei . Stiamo pensando di farli analizzare al Dipartimento di radiologia della clinica universitaria, una cosa che non era stata mai fatta prima su questo tipo di reperti , spiega Höveler-Müller. I raggi X riusciranno, secondo lo scienziato, a distinguire i componenti dei residui essicati ritrovati alle#039;interno dei flaconi. I risultati saranno pronti in un anno e se andrà bene sarà possibile far rivivere il profumo che 3500 anni fa usò questa regina e ritrovato fra gli oggetti funerari. Segno che lo amava molto e la speranza è di poterlo riprodurre. Hatsheput, morì nel 1457 avanti Cristo, la sua tomba che condivideva con la sua nutrice, fu BR scoperta nel 1903, 3300 anni dopo la morte, da Howard Carter. Ma solo dopo più di 100 anni , nel 2007, è stato possibile identificarle tramite le#039;analisi del DNA e lo studio delle#039;arco dentario. Le analisi hanno rivelato che la sua età doveva essere al tempo della morte intorno ai 45-60 anni. Era una donna piena di acciacchi : era in soprappeso, soffriva di diabete, aveva il cancro, le#039;osteoporosi e le#039;artrite. Insomma, proprio come una regina non aveva voluto rinunciare a nulla, nel bene e nel male. Il suo figliastro non le#039;amò mai, anzi dalle ricostruzioni sembra che non abbia versato un lacrima quando la regina morì e si affrettò subito a distruggere tutte le sue immagini e tutto ciò che era appartenuto a lei. BR   BR A href= http://notizie.virgilio.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/03_marzo/15/archeologia_incenso_il_profumo_preferito_dalla_regina_hatshepsut,18370372.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. virgilio. it/notizie/ scienze_e_ tecnologie/ 2009/03_marzo/ 15/archeologia_ incenso_il_ profumo_preferit o_dalla_regina_ hatshepsut, 18370372. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3656&titolo_sotto=Archeologia/ Incenso, il profumo preferito dalla regina Hatshepsut&ID_cat_new=99News ReikiFISICA/ Riusciremo a catturare la “particella dell’universo”?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3657&titolo_sotto=FISICA/ Riusciremo a catturare la particella delluniverso?&ID_cat_new=99 - P Mario Gargantini BR BR martedì 17 marzo 2009 BR BR Sembra restringersi il territorio di caccia per stanare la particella di Higgs, la più ricercata dai fisici di tutto il mondo. Così almeno affermano gli scienziati del grande laboratorio di fisica americano, il Fermilab, situato a Batavia, alla periferia di Chicago. Nei giorni scorsi, durante l’annuale conferenza Electroweak Physics and Unified Theories, sono state rese note le analisi sugli ultimi risultati degli esperimenti condotti dai due gruppi operanti presso l’acceleratore Tevatron, cioè la macchina per la fisica delle alte energie che è ancora la più potente del mondo in attesa che inizi a funzionare (nel prossimo settembre) l’acceleratore LHC di Ginevra, tuttora in fase di manutenzione. Ebbene, stando alle valutazioni dei fisici del Tevatron, la massa del bosone di Higgs sarebbe da collocare nella fascia più bassa dell’intervallo nel quale è prevedibile individuarlo. Da tempo tale intervallo è stato stabilito tra i 114 e i 185 BR GeV (Gigaelettronvolt, cioè la speciale unità di misura della massa delle particelle elementari): il limite inferiore è stato trovato a seguito degli esperimenti condotti al Cern con il precedenti acceleratore Lep; quello superiore è stato dedotto teoricamente in base al valore di altri parametri. Solo in questo intervallo di valori c’è speranza di scovare la particella che dovrebbe aiutarci a capire la natura della massa nell’universo, con tutte le implicazioni che è facile immaginare. Ora però sembra che i valori superiori, almeno quelli tra 160 e 170 GeV, siano da scartare. BR Sono due gli esperimenti che hanno portato a questi risultati: quello denominato CDF, Collider Detector at Fermilab, cioè un rivelatore di particelle elementari che analizza i risultati delle collisioni protone- antiprotone; e quello noto come DZero, che rivela le collisioni in un altro punto della folle corsa delle particelle e si avvale di altri strumenti tra i quali un calorimetro a campionatura ad argon liquido. Combinando i risultati dei due esperimenti, i fisici aumentano i dati a loro disposizione per verificare le caratteristiche delle particelle previste dal cosiddetto Modello Standard. È questo il modello attualmente più accreditato per spiegare il microcosmo riducendolo a pochi componenti elementari, suddivisi in particelle pesanti (come i protoni e i neutroni), in quelle leggere come gli elettroni, in quelle di massa quasi nulla come i neutrini; e poi ci sono i fotoni, che trasportano tutti i tipi di radiazioni e inoltre una serie di BR particelle esotiche di materia e antimateria. In questo quadro c’è posto, almeno teoricamente, per il bosone di Higgs del quale però non si è ancora riusciti ad catturare le impronte rivelatrici. Quello che i due esperimenti del Fermilab sono riusciti a misurare sono i dati di un certo numero di collisioni utili: finora hanno analizzato un terzo degli impatti e ciò è stato sufficiente per poter dedurre quella previsione che esclude la zona alta delle energie possibili per la cattura di Higgs. BR Se queste previsioni saranno confermate, la conseguenza più evidente è che la caccia alla celebre particella diventerà più difficile: infatti, se abbiamo a che fare con energie più basse, le particelle prodotte nel decadimento della particella saranno più facilmente confondibili con tante altre che contribuiscono a creare una sorta di “rumore di fondo” subatomico. Quindi l’evento, che potrebbe svelare i segreti della materia, risulterebbe essere mascherato e molto difficile da evidenziare con chiarezza. BR Non si può comunque dire che si tratti di una brutta notizia: fa parte della normale avventura di chi indaga la realtà naturale che è quella che è: Ed è anche inutile alimentare la polemica se questi risultati potranno avvantaggiare il Tevatron o l’LHC nel giungere per primo a tagliare l’atteso traguardo. In entrambi gli schieramenti l’atmosfera resta di ottimismo e la convinzione di poter sparare il colpo decisivo non subisce tentennamenti. Si tratterà piuttosto di affinare ancor più le tecniche e gli strumenti, sia pratici che teorici, per far fronte a una sottigliezza e imprevedibilità della natura che non smette di sorprendere gli scienziati e di stimolare la loro creatività. BR   BR A href= http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14206 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=14206 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3657&titolo_sotto=FISICA/ Riusciremo a catturare la particella delluniverso?&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;Uomo di Pechino ha 200.000 anni in piùhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3650&titolo_sotto=L'Uomo di Pechino ha 200.000 anni in pi&ID_cat_new=99Una nuova tecnica di datazione indica che i fossili asiatici delle#039;H. erectus sono molto più antichi di quanto finora stimato. Lo studio su Nature - P Datazione da rivedere per le#039;Homo erectus e molti conti da rifare per gli antropologi. I fossili del cosiddetto Uomo di Pechino, ritrovati nelle grotte di Zhoukoudian (nei pressi della metropoli cinese) nel 1918 ed attribuiti, appunto, ad H. erectus, sono almeno 200.000 anni più antichi di quanto si credeva. Lo affermano i geologi della Nanjing Normal University (Cina) in un articolo che si aggiudica la copertina di Nature di questa settimana. BR Gli scavi degli anni Venti avevano riportato alla luce i resti - compresi sei teschi - di oltre 50 individui e circa 17.000 artefatti (pietre): la più grande testimonianza fossile dell’H. Erectus nel mondo. Le datazioni di questi reperti, su cui ci si è basati finora, collocavano la specie tra i 230.000 e i 500.000 anni fa. Ora, invece, lo studio del gruppo guidato da Guanjun Shen dimostrerebbe che i fossili si collocano tra i 680.000 e i 780.000 anni fa. La nuova datazione implica che H. erectus, la prima specie di ominidi a migrare fuori dalle#039;Africa - viveva in un clima più freddo di quanto finora pensato: lo studio, infatti, proverebbe la sua presenza nell’Asia dell’Est durante i periodi sia glaciali sia interglaciali. BR Esistono diverse tecniche per datare i record fossili, ma la mancanza di metodi specifici i ritrovamenti in grotte ha limitato l’accuratezza delle misurazioni di questi particolari resti. Finora la tecnica più utilizzata è stata quella magnetostratigrafic a, che sfrutta la proprietà di alcuni sedimenti di “registrare” la direzione del campo magnetico terrestre nel momento in cui si formano. Shen e colleghi hanno invece applicato un metodo di datazione relativamente nuovo messo a punto insieme a Darryl Granger della Pardue University (Usa), basato sul decadimento radioattivo degli isotopi di alluminio e berillio inclusi nei frammenti di quarzo. Per le analisi è stato utilizzato uno spettrometro di massa e il metodo è stato applicato con successo sui sedimenti e su tre attrezzi. BR La radiodatazione utilizzata si basa, in particolare, sulle#039;alluminio- 26 e sul berillio 10: questi isotopi sono il risultato di normali reazioni chimiche indotte dai i raggi cosmici che penetrano nelle rocce della superficie terrestre. Quando i vecchi sedimenti sono ricoperti dai nuovi, gli isotopi non vengono più prodotti e quelli esistenti cominciano a decadere. Il tasso di decadimento è noto e dalla “conta” degli isotopi presenti è possibile quindi risalire al momento in cui i sedimenti sono stati nascosti alla luce del Sole. BR Secondo Susan C. Antón, del Center for the Study of Human Origins della New York University, lo studio suggerisce che le#039;Uomo di Pechino non solo era fisicamente adatto a sopravvivere in un periodo glaciale, ma che possa aver sviluppato comportamenti di adattamento alle condizioni climatiche avverse: “Non possiamo avere prove delle#039;uso di fuochi o indumenti, ma questo non esclude che le#039;Uomo di Pechino non li utilizzasse”. (f.v.) BR Riferimento: Nature 458, 198-200 (12 March 2009) | doi:10.1038/ nature07741 BR   BR A href= http://www.galileonet.it/news/ 11270/luomo-di-pechino- ha-200000-anni-in-piu target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.galileonet.it/news/ 11270/luomo-di-pechino-ha-200000-anni-in-piu /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3650&titolo_sotto=L'Uomo di Pechino ha 200.000 anni in pi&ID_cat_new=99News ReikiRotoli Mar Morto, dispute su Essenihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3651&titolo_sotto=Rotoli Mar Morto, dispute su Esseni&ID_cat_new=99Divampano polemiche a Gerusalemme - P (ANSA) - GERUSALEMME, 13 MAR - La setta degli Esseni, a cui viene attribuita la scrittura dei Rotoli del Mar Morto, non ee#039; mai esistita.Lo riferisce il quotidiano Haaretz, citando uno studio. I Rotoli sarebbero stati scritti dalla setta dei Sadducei. Questa tesi non ha persuaso il professor Hannan Eshel della Universitae#039; Bar Ilan. e#039;e#039;Ci sono 70 studiosi importanti che concordano nelle#039;attribuire i Rotoli agli Esseni - ha detto Eshel - e alcuni altri persuasi che noi siamo tutti stoltie#039;e#039;. BR   BR A href= http://www.ansa.it/site/notizie/ awnplus/cultura/ news/2009- 03-13_113355581. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa.it/site/notizie/ awnplus/cultura/ news/2009- 03-13_113355581. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3651&titolo_sotto=Rotoli Mar Morto, dispute su Esseni&ID_cat_new=99News ReikiEgitto/ Ricercatore: costellazione Orione rappresenta il faraonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3652&titolo_sotto=Egitto/ Ricercatore: costellazione Orione rappresenta il faraone&ID_cat_new=99Antiche civiltà si sforzavano di riprodurre il cielo sulla terra - P Roma, 11 mar. (Apcom) - La costellazione di Orione venne identificata dagli antichi Egizi con il Faraone, che a sua volta incarna il principio piramidale. Lo afferma Vasile Droj, ricercatore transdisciplinare di Roma, secondo cui la relazione tra la costellazione celeste e il faraone terrestre sarebbe stata trasferita in un immenso celestogramma poi riprodotto sulla terra nel complesso piramidale di Giza. BR Secondo Droj, in uno studio pubblicato sulla rivista Fenix, nella distribuzione degli astri della costellazione di Orione vi sarebbe anche un preciso riferimento alla piramide di Cheope. Mediante une#039;analisi comparativa, il ricercatore mostra come nelle cerimonie ufficiali il faraone fosse sempre munito di una gonna geometrizzata simboleggiante la piramide di Cheope, con i suoi inconfondibili 52 gradi di pendenza. BR Tra tutte le costellazioni zoomorfe della volta celeste, gli egizi scelsero proprio tale costellazione umana come simbolo e entità protettrice delle#039;Egitto, ancor prima dei tempi dinastici: perciò Orione mostra il faraone sia nella sua veste guerriera, quella degli inizi, della fondazione dello stato, sia e soprattutto in quella ieratica, che per migliaia di anni lasciò una indelebile impronta sulla loro società. BR Gli egizi e altre antiche civiltà, sostiene Droj, osservavano il cielo secondo una loro particolare interpretazione matematico-geometri ca della distribuzione delle stelle sul firmamento celeste, che poi riproducevano sulla terra seguendo i medesimi schemi per erigere i loro edifici sacri. In tal modo, creavano una saldatura fra il mondo inferiore e quello superiore. Studiare a fondo questo particolare criterio, afferma sempre Droj, aiuterebbe a risolvere molti interrogativi sulle civiltà del remoto passato. BR   BR A href= http://notizie.virgilio.it/notizie/spettacoli/2009/03_marzo/11/egitto_ricercatore_costellazione_orione_rappresenta_il_faraone,18322079.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. virgilio. it/notizie/ spettacoli/ 2009/03_marzo/ 11/egitto_ ricercatore_ costellazione_ orione_rappresen ta_il_faraone, 18322079. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3652&titolo_sotto=Egitto/ Ricercatore: costellazione Orione rappresenta il faraone&ID_cat_new=99News ReikiGuatemala: tesoro Maya scoperto ‘per caso’http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3646&titolo_sotto=Guatemala: tesoro Maya scoperto per caso&ID_cat_new=99 - P marzo 11, 2009 di Virginia de Ponto   BR BR E’ stata una scoperta a quanto pare fortuita quella in cui si è imbattuto un gruppo di archeologi guidati dallo statunitense Richard Hasen a El Mirador, considerato un centro nevralgico della civiltà Maya, nel cuore delle selve settentrionali del Petén, alla frontiera con Messico e Belize. BR Seguendo il percorso di alcuni canali utilizzati all’epoca per convogliare l’acqua a causa della penuria di fiumi e falde acquifere, i ricercatori hanno scoperto una parete lungo quattro metri e alto tre ornata da un fregio risalente, si stima, a 300 anni avanti Cristo. BR I rilievi sulla struttura, costruita in pietra calcare e stucco, raffigurano secondo le prime ipotesi di Ixbalanque e Hunapú, figli di una delle divinità del libro sacro dei Maya, il ‘Popol Vuh’, che nuotano in un fiume accerchiati da “mostri celestiali”, come li ha definiti Hasen. BR “Quest’arte architettonica dimostra che i Maya di quell’epoca non erano semplici contadini, ma che avevano già sviluppato una civiltà avanzata ben prima di quanto si fosse fino a oggi a conoscenza” ha commentato l’archeologo, svelando pubblicamente il fregio in una cerimonia ufficiale. BR Fino a oggi, le principali scoperte archeologiche a El Mirador erano datate tra il 200 e il 150 avanti Cristo: su tutte, l’impressionante piramide denominata La Danta, ancora a oggi solo parzialmente riportata alla luce anche a causa del suo volume: 72 metri d’altezza, 300 metri di larghezza e 600 di lunghezza che ne fanno una delle strutture più maestose del mondo antico. BR Nascosto tra la fitta vegetazione in una zona di difficile accesso, El Mirador conserva tesori ancora in gran parte sconosciuti. BR Sono almeno 4000 le piramidi individuate in quella che Hasen chiama “la culla naturale e culturale più grande del mondo Maya”, situata nel Petén, uno dei dipartimenti più colpiti dall’offensiva dell’esercito durante la guerra civile (1960-‘96) costata oltre 200.000 vittime per la maggioranza indigeni Maya. BR   BR A href= http://www.internationalia.net/ 2009/03/11/guatemala-viene-alla-luce-un-nuovo- tesoro-dei-maya/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.internationalia.net/ 2009/03/11/guatemala-viene-alla-luce-un-nuovo- tesoro-dei-maya/ /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3646&titolo_sotto=Guatemala: tesoro Maya scoperto per caso&ID_cat_new=99News ReikiIl Ciclo solare emergente n.24 e le#039;indebolimento del campo magneticohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3653&titolo_sotto=Il Ciclo solare emergente n.24 e l'indebolimento del campo magnetico&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.4432 http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.4432 /A /P br P   /P br P   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3653&titolo_sotto=Il Ciclo solare emergente n.24 e l'indebolimento del campo magnetico&ID_cat_new=99News ReikiUn astronauta su un tappeto volante, come Aladinohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3645&titolo_sotto=Un astronauta su un tappeto volante, come Aladino&ID_cat_new=99 - P 10 marzo 2009 /P br P BR ROMA - Scienza suona spesso come un parolone associabile a grandi questioni per grandi cervelli, ma è anche una disciplina in grado di sorprendere inaspettatemente e di divertire, come in questo caso. La Agenzia Spaziale giapponese (Jaxa) spedirà un suo astronauta nella Iss per compiere una serie di bizzarri esperimenti, tra i cui il primo tentativo di viaggio spaziale su un tappeto volante. BR BR Si tratta di 16 prove in assenza di gravità, che sono state selezionate tra quelle suggerite da adulti e bambini attraverso un bando pubblicato dalle#039;agenzia giapponese online. Oltre a volare su un tappeto magico , le#039;astronauta nipponico proverà ad usare del collirio, a combattere corpo a corpo con un altro astronauta e ad aprire una lattina di soda agitata. Il tutto in totale assenza di gravità. BR BR Il designato per questa importante missione è Koichi Wakata, un esperto astronauta giapponese di 45 anni gia arruolato in alcune missioni della Nasa, che si unirà alle#039;equipaggio dello shuttle americano Discovery, in partenza il prossimo 11 marzo per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale. Koichi stabilirà il record nipponico di permanenza nello spazio, 3 mesi. Un obbiettivo non indifferente,  considerato che nello spazio le ossa umane si deteriorano dieci volte più velocemente rispetto a quanto avviene nei malati di osteoporosi sulla Terra. BR BR A href= http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?iddoc=22323 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?iddoc=22323 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3645&titolo_sotto=Un astronauta su un tappeto volante, come Aladino&ID_cat_new=99News ReikiTornano le api, il mondo continuahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3648&titolo_sotto=Tornano le api, il mondo continua&ID_cat_new=99Gli insetti ripopolano la California: sollievo di ambientalisti e climatologi - P NEW YORK BR Coraggio, l’uomo ha ancora davanti a sè almeno altri quattro anni di vita. Le api sono ricomparse, questa primavera, proprio là dove avevano iniziato a scomparire tre anni fa: la California del sud, con le sue sterminate piantagioni di mandorli che di questa stagione si riempiono di miliardi di fiori pronti a dare e ricevere polline. BR BR Nel 2006 fu lanciato il primo grido angosciato perchè gli insetti si erano presentati all’appuntamento a ranghi molto ridotti: dal 30 al 50 percento in meno. Fiori che si seccavano e cadevano dagli alberi restando signorini, agricoltori disperati, una catastrofe. Ci fu chi, immancabilmente, citò la presunta frase di Einstein: «Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita». Fatti i conti, fino al 2010. Ora, a tempo quasi scaduto, il miracolo. Questa primavera, di fronte ai miliardi di fiori in trepidante attesa di essere deflorati, si sono inaspettatamente schierate intere divisioni di operaie pronte a fare il loro dovere fino in fondo e a salvare, così, il mondo, l’umanità, ma soprattutto il ricchissimo mercato delle madorle californiane. L’80 percento delle mandorle di tutto il mondo, mica poco. BR BR Un connubio, quello tra mercato e alveari, che segna l’esistenza dell’economia di mercato fin dai suoi albori. Da quando, erano tre secoli fa, un tal Signor di Mandeville scrisse la sua Favola delle Api per dire che l’uomo doveva fare esattamente come loro: ognuno badare al proprio interesse, chè tanto poi si vive tutti in un’unica arnia e il miele prodotto da uno può essere mangiato dagli altri, basta acquistarlo. Bene, quest’anno tra miele e mandorle ci sarà da mangiare in abbondanza. Per i produttori, per gli agronomi, ma non per gli affitta-api. Questi ultimi da qualche anno facevano affari d’oro. La California, con i suoi 700.000 ettari di terreno a mandorle, alla fine non aveva api a sufficienza tra le proprie scorte naturali. Ecco allora che importava api dal resto del paese con la stessa naturalezza con cui importa manodopera messicana giunta attraverso i buchi della frontiera. BR BR Un’arnia in affitto costava, nel 1995, 35 dollari con il suo carico di lavoratrici stagionali, nel 2008 tra i 150 ed i 200. Si tornerà, pare, verso i 35 dollari, ma la salvezza del mondo val bene il pianto di questi caporali. Restano a questo punto due interrogativi da sciogliere, vale a dire perchè le api fossero scomparse e perchè, all’improvviso, siano tornate. Primo interrogativo. Risposta: non si sa. Si è parlato degli Ogm, dell’inquinamento, dell’immancabile effetto serra, dei pesticidi e dei cellulari. La Fao ha speso 28 milioni di dollari per una ricerca che conclude: «Per la maggior parte dei tipi di impollinatori i dati a lungo termine della popolazione sono insuficienti, ed incompleta è la conoscenza della loro ecologia di base». Tradotto, è un «boh». Forse ha ragione chi, sommessamente, ha fatto notare in questi anni che si può parlare di una serie di fattori incrociati, dall’insorgere di alcune vere e proprie epidemie BR negli alveari al fatto che in California le api si nutrono sempre degli stessi nettari (mandorle e grano), il che le ha alla lunga debilitate. BR BR Secondo interrogativo. Risposta: la crisi economica mondiale. C’entra, la crisi. Perchè tra agosto e dicembre i prezzi delle mandorle sono crollati del 30 percento, gli agricoltori hanno tagliato i costi e si sono messi a dar loro la pastura alle api autoctone senza assumerne di stagionali. Ne hanno migliorato la dieta, così, ed aumentato il numero. Le altre, abusive come certe mondine di «Riso Amaro», sono rimaste a casa. Miracoli della mano invisibile del mercato, che tutto regola anche in tempi di crisi del liberismo. Forse il signor di Mandeville aveva ragione. BR   BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=953eID_sezione=76esezione=Ambiente target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/ambiente/ grubrica. asp?ID_blog= 51eID_articolo= 953eID_sezione= 76esezione= Ambiente /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3648&titolo_sotto=Tornano le api, il mondo continua&ID_cat_new=99News ReikiDomani i risultati della Tac sulla mummia misteriosahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3647&titolo_sotto=Domani i risultati della Tac sulla mummia misteriosa&ID_cat_new=99Analizzato a Milano il sarcofago del sacerdote Ankhpakhered - P Milano, 9 mar. (Apcom) - Saranno presentati domani a Milano i risultati preliminari emersi dallo studio Tac effettuato presso le#039;ospedale Fatebenefratelli sulla mummia Ankhpakhered, risalente al 3000 a.C. Circa. Gli esami mirano ad appurare la reale identità della persona sepolta poiché, se il sarcofago porta inciso il nome Ankhpakhered, sacerdote del dio Min, divinità della mitologia egizia legata alla sessualità e alla fecondità, vissuta tra la 22esima e la 23esima dinastia (945-715 avanti Cristo), la mummia non riporta alcun nome e tra le sue bende non sono stati trovati i tradizionali amuleti per la protezione e la sopravvivenza nelle#039;aldilà. Ce#039;è quindi il dubbio tra gli studiosi che qualcuno si possa essere appropriato del nome delle#039;antico sacerdote. BR La mummia e il sarcofago di Ankhpakhered sono conservati al Museo Civico Archeologico e Paleontologico di Asti. Gli esami effettuati al Fatebenefratelli, in particolare una Tac spirale total body a strato sottile e con ricostruzione tridimensionale computerizzata, si spera contribuiranno a svelare almeno in parte il mistero che accompagna questi reperti. BR   BR A href= http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2009/03_marzo/09/archeologia_domani_i_risultati_della_tac_sulla_mummia_misteriosa,18285221.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. virgilio. it/notizie/ cronaca/2009/ 03_marzo/ 09/archeologia_ domani_i_ risultati_ della_tac_ sulla_mummia_ misteriosa, 18285221. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3647&titolo_sotto=Domani i risultati della Tac sulla mummia misteriosa&ID_cat_new=99News ReikiMisteri sotto il mare. Santa Pelagia, l´Atlantide della Dauniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3649&titolo_sotto=Misteri sotto il mare. Santa Pelagia, lAtlantide della Daunia&ID_cat_new=99Secondo la leggenda, un agglomerato urbano del IV secolo dopo Cristo giacerebbe nei fondali del golfo di Manfredonia. - P Fulvio Di Giuseppe BR L´affascinante ipotesi al centro di un meeting BR Gli esperti frenano ma l´importanza del patrimonio sommerso è fuori discussione BR   BR Finora è stata considerata solo una leggenda, ma adesso la città sommersa nel golfo di Manfredonia potrebbe rivelarsi una realtà. La storia di Santa Pelagia, l´agglomerato urbano nei fondali di Torre Rivoli e Zapponeta, si arricchisce di nuovi elementi. La leggenda prende le mosse nel quarto secolo dopo Cristo dalla morte di suor Pelagia, che indicò in sogno al settimo vescovo sipontino, Simplicio, il luogo esatto nel quale costruire la chiesa. Il tempio avrebbe avuto intorno varie costruzioni per i pellegrini, ma dell´intero complesso sarebbe sparita ogni traccia nell´anno Mille forse a causa di un terremoto. Nemmeno il ritrovamento di anfore e monete nelle acque della leggendaria città ha però convinto gli studiosi dell´esistenza reale di quell´agglomerato urbano. Troppo deboli le garanzie anche per Catherina Delano Smith, nota ricercatrice che negli anni ‘70 ha curato il volume Terra, vita e mutamenti sulle coste del Tavoliere . La BR leggenda, però, sta per intrecciarsi con la realtà. Almeno così la pensa Giovanni Simone, vicepresidente del Centro cultura del Mare di Manfredonia. Che annuncia: «I ricercatori dovranno ricredersi e approfondire i propri studi, perché abbiamo dei testimoni che spiegheranno come Santa Pelagia sia davvero esistita». I testimoni - pescatori che da tempo confermano di rinvenire basolati nel golfo - saranno presenti domani all´auditorium di Palazzo Celestini, sede del secondo meeting sulla cultura del mare e i beni archeologici marini, organizzato dal Lions club Manfredonia Host. «Monete e anfore potrebbero appartenere a relitti come è stato detto in passato - spiega Simone - ma il continuo ritrovamento di basolati nella zona e l´interessamento di studiosi tedeschi e inglesi non può essere sottovalutato e significa che esiste una città sommersa». A smorzare i toni e a parlare nuovamente di leggenda è, però, Giuliano Volpe, rettore BR dell´Università di Foggia e ordinario di Archeologia. «L´importanza del patrimonio sommerso è fuori discussione - sottolinea - ma attenzione a fantasticare e parlare di un´Atlantide nel litorale dauno». Tutti d´accordo invece sull´importanza di studi più approfonditi, col comune obiettivo di tracciare una priorità per gli interventi nella ricerca archeologica subacquea, col fine ultimo di realizzare una Carta del potenziale archeologico dell´Adriatico meridionale. Non solo Daunia, dunque, come dimostra l´impegno dell´Università di Foggia negli ultimi anni, orientato principalmente sul Progetto Liburna, per un approfondimento sull´archeologia subacquea in Albania. Non mancano però le aree locali riguardo le quali si è già consapevoli di dover agire. «Le zone di maggior interesse dove operare ricerche - spiega il rettore - sono Margherita di Savoia, Manfredonia e le Isole Tremiti». Un impegno che dovrebbe portare anche a campi scuola BR di archeologia subacquea. Sperando di trovare qualche città sommersa . Fulvio BR   BR BR (06 marzo 2009) BR   BR A href= http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/misteri-sotto-il-mare-santa-pelagia-l-atlantide-della-daunia/2071998/6 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://espresso. repubblica. it/dettaglio- local/misteri- sotto-il- mare-santa- pelagia-l- atlantide- della-daunia/ 2071998/6 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3649&titolo_sotto=Misteri sotto il mare. Santa Pelagia, lAtlantide della Daunia&ID_cat_new=99News ReikiPOTENZA, TRACCE DEI TEMPLARI NELLA CHIESA DI SAN MICHELEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3641&titolo_sotto=POTENZA, TRACCE DEI TEMPLARI NELLA CHIESA DI SAN MICHELE&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.lucanianews24.it/?p=14928 http://www.lucanianews24.it/?p=14928 /A /P br P A href= http://www.notiziarioitaliano.it/?sezione=basilicataearticolo=4564 http://www.notiziarioitaliano.it/?sezione=basilicataearticolo=4564 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3641&titolo_sotto=POTENZA, TRACCE DEI TEMPLARI NELLA CHIESA DI SAN MICHELE&ID_cat_new=99News ReikiNASA, TELESCOPIO KEPLERO A CACCIA DI EThttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3642&titolo_sotto=NASA, TELESCOPIO KEPLERO A CACCIA DI ET&ID_cat_new=99 - P di Cristiano Del Riccio BR BR WASHINGTON - Per la prima volta la Nasa lancerà domani un telescopio nello spazio per dare la caccia a pianeti simili alla Terra. Non speriamo di trovare Et ma piuttosto la casa dove potrebbe vivere , ha affermato lo scienziato William Borucki, coordinatore della missione. Il telescopio spaziale e#039;Kepleroe#039;, dal nome del celebre astronomo, sarà lanciato domani alle 22:49 a Cape Canaveral (in Italia saranno le 04:49 del mattino) con un vettore Delta II. Sarà le#039;inizio di una missione di quattro anni nello spazio per Keplero, che potrebbe portare alla scoperta di oltre un migliaio di pianeti orbitanti attorno a stelle nelle costellazioni del Cigno e della Lira. Keplero farà un censimento planetario - ha spiegato lo scienziato della Nasa Jon Morse - Le sue scoperte potrebbero cambiare in modo fondamentale il modo in cui le#039;umanità vede il suo posto nelle#039;universo . Keplero è dotato di un telescopio di quasi un metro di diametro in grado di operare in BR condizioni vantaggiose rispetto a quelli sulla Terra, senza problemi di nuvole o di luce solare. Gli studiosi della Nasa sperano che la missione Keplero, costata poco meno di 600 milioni di dollari, porti a catalogare alcune centinaia di pianeti delle dimensioni di Giove, almeno una cinquantina di pianeti dalle dimensioni simili alla Terra e alcune decine di pianeti più piccoli (tipo Mercurio). Tutti dovranno avere la caratteristica comune di orbitare intorno alla loro stella a distanza media, con possibilità quindi di sviluppare potenzialmente le condizioni per la esistenza della vita. Il sofisticato telescopio di Keplero è in grado di percepire le variazioni luminose causate dal passaggio di un pianeta davanti alla sua stella inviando agli scienziati dati che possono indicare sia le dimensioni del pianeta sia la durata della orbita intorno alla stella. Keplero è un elemento chiave nel lavoro della Nasa per scoprire pianeti dove possa trovarsi un BR ambiente di tipo terrestre , ha sottolineato lo scienziato Morse. Nelle#039;arco della sua missione Keplero prenderà in esame circa 100 mila stelle scegliendo le più promettenti per la caccia al pianeta di ET, il simbolo della vita extra-terrestre protagonista del famoso film di Spielberg. BR   BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/approfondimenti/visualizza_new.html_904593267.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /approfondimenti /visualizza_ new.html_ 904593267. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3642&titolo_sotto=NASA, TELESCOPIO KEPLERO A CACCIA DI ET&ID_cat_new=99News ReikiReiki Therapy for Cancer Patientshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3643&titolo_sotto=Reiki Therapy for Cancer Patients&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.youtube.com/watch?v=m3d4qGZ5Bzo http://www.youtube.com/watch?v=m3d4qGZ5Bzo /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3643&titolo_sotto=Reiki Therapy for Cancer Patients&ID_cat_new=99News ReikiMISTERIOSI SPIAGGIAMENTI DI DELFINI E BALENE. COSA STA SUCCEDENDO AL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3644&titolo_sotto=MISTERIOSI SPIAGGIAMENTI DI DELFINI E BALENE. COSA STA SUCCEDENDO AL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE?&ID_cat_new=99Indagine di Accademia Kronos sul fenomeno - P VITERBO (UNONOTIZIE. IT) BR Da qualche anno assistiamo amareggiati a inspiegabili spiaggiamenti di delfini e di balene e a rotte sbagliate di uccelli migratori. Ultimamente abbiamo visto in TV spiaggiamenti di migliaia di delfini nelle Filippine e di centinaia di balene in Australia. Ma cosa sta accadendo? BR E’ inevitabile che ci si chieda perché tutto questo stia accadendo solo da qualche anno e in fase sempre più crescente. Le spiegazioni che gli scienziati hanno cercato di dare, dal super virus letale per i mammiferi del mare, agli esperimenti con sonar delle marine militari che disorientano i cetacei, non convincono più. BR Il fenomeno è più vasto di quanto si possa immaginare soprattutto se si considerano i clamorosi errori di rotta di milioni di uccelli che dall’Africa ogni anno migrano sul continente euroasiatico e viceversa e che da qualche tempo invece di tornare sui soliti posti finiscono a centinai di chilometri lontani. BR   BR Accademia Kronos ha intervistato studiosi e scienziati dell’ENEA, del CNR e di vari istituti universitari, tra cui professori dell’Università della Tuscia di Viterbo, per cercare di capire. Quello che è emerso dai vari incontri, soprattutto con zoologi, è che quasi tutti gli animali che effettuano le grandi migrazioni periodiche o spostamenti, vedi le balene, di migliaia di chilometri, sono dotati di sensori biologici sensibili al magnetismo terrestre. BR Grazie a questa peculiarità congenita, da tempi immemorabili uccelli e cetacei ed altri animali effettuano migrazioni di migliaia di chilometri da un continente all’altro o da un oceano ad un altro per svernare, trovare cibo e accoppiarsi, senza mai sbagliare rotta. Tutti orientati verso due fari magnetici terrestri: il polo nord e il polo sud. BR Ma se questi  fari si spostano o si affievoliscono è inevitabile che si finisca per perdere l’orientamento. Uno dei motivi di questa situazione è imputabile al Sole, che da diversi mesi, ma per alcuni da alcuni anni,  sta modificando sensibilmente il proprio campo magnetico. Magnetismo solare e vento solare interagiscono con il magnetismo terreste aumentandolo o diminuendolo.  BR E’ purtroppo c’è un dato di fatto: il Sole sta prolungando la sua fase di quiete tra il 23° ciclo, terminato a gennaio del 2008, e il 24° atteso a maggio scorso. Ben 11 mesi di ritardo, un fatto mai accaduto da quando il Sole è osservato con criteri scientifici. BR Questo fenomeno preoccupa per i risvolti climatici e per l’efficienza del campo magnetico terreste. Gli stessi scienziati ammettono che è in atto una diminuzione del campo magnetico terrestre causato forse dalla anomala fase di quiete solare. BR   BR Oltre a ciò qualche scienziato sta ravvisando, attraverso alcuni fenomeni minori, l’inizio dell’inversione dei poli magnetici terrestri che si verificano ogni 200.000 anni e che, sempre secondo gli scienziati, segnano un ritardo di 500 anni.  BR Quindi sulla base delle varie interviste si è in parte compreso il fenomeno dei grandi spiaggiamenti e delle rotta sbagliate degli uccelli migratori. Non sono quindi super batteri o virus, né esperimenti elettronici militari (in questo caso il fenomeno potrebbe essere relegato ad un circoscritto territorio o porzione di mare) a causare tutto ciò, ma il magnetismo terrestre influenzato dall’attività solare e in parte dal nucleo interno della Terra. BR per Accademia KRONOS /P br P BR Gabriele La Malfa BR A href= http://www.unonotizie.it/4171-i-misteriosi-spiaggiamenti-di-delfini-e-balene-cosa-sta-succedendo-al-campo-magnetico-terrestre.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.unonotiz ie.it/4171- i-misteriosi- spiaggiamenti- di-delfini- e-balene- cosa-sta- succedendo- al-campo- magnetico- terrestre. php /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3644&titolo_sotto=MISTERIOSI SPIAGGIAMENTI DI DELFINI E BALENE. COSA STA SUCCEDENDO AL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE?&ID_cat_new=99News ReikiTrattato d’alchimia, codice Ufo o beffa? Ecco il libro più misterioso della storiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3638&titolo_sotto=Trattato dalchimia, codice Ufo o beffa? Ecco il libro pi misterioso della storia&ID_cat_new=99 - P Di Luigi Mascheroni BR   BR Ha fatto impazzire storici e linguisti di ogni Paese, ha resistito agli attacchi dei crittografi di eserciti e servizi segreti di mezzo mondo, ha sconfitto i più sofisticati software di decifrazione di codici, ha ammutolito scienziati e filosofi. È un piccolo volume formato da un centinaio di fogli scritti a mano, di cui non si conosce l’autore, né la data né il luogo di composizione: è conosciuto come «manoscritto Voynich», dal nome inglesizzato dell’antiquario russo di origini polacche Wylfrid Wojnicz che lo acquistò per il suo negozio londinese dai gesuiti del collegio di Villa Mondragone, a Frascati, nel 1912. Ed è considerato l’enigma letterario più sorprendente di tutti i tempi, il libro più misterioso della storia. Che nessuno è in grado di leggere. BR Risalente a un periodo compreso fra la fine del Quattro e la prima metà del Cinquecento, scritto in una lingua misteriosa e indecifrabile, arricchito da numerose illustrazioni a colori di piante ignote ai botanici, animali rari, strane figure femminili, stelle e diagrammi, il «manoscritto Voynich» resiste da mezzo millennio a ogni tentativo di decodificazione e traduzione: ha battuto i geroglifici egizi, la scrittura cuneiforme, persino la leggendaria Lineare B minoica. Il suo silenzio è impenetrabile. Pochissimi lo hanno potuto maneggiare - il manoscritto è custodito alla Beinecke Rare Book Library dell’università di Yale -, qualche studioso lo conosce attraverso la riproduzione pubblicata dall’editore francese Jean-Claude Gawsewitch nel 2005, i più ne hanno solo sentito parlare, tramandando il «mistero» attraverso studi specialistici, siti internet, persino romanzi fantasy. BR Oggi la storia di questo occulto rompicapo letterario è raccontata, insieme ai numerosi tentativi di decifrazione e alle più fantasiose ipotesi interpretative - un messaggio in codice di una civiltà extraterrestre, un clamoroso falso rinascimentale, un’“enciclopedia” di arcani saperi per una setta di iniziati... - è ripercorsa dal primo saggio scientifico dedicato all’argomento mai apparso in Italia: L’enigma del manoscritto Voynich dello studioso argentino Marcelo Dos Santos (Edizioni Mediterranee) . BR Secondo una lettera in latino, datata 1666 e trovata allegata al testo, il volume fu acquistato nel 1568 dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, collezionista di nani per il divertimento della corte e di libri esoterici ed altre mirabilia per il proprio piacere. Poi nel XVII secolo scomparve, per riapparire agli inizi del ’900 nella biblioteca gesuita dove lo trovò Wojnicz. BR Ma chi l’ha scritto, e perché? Nel 1921 il filosofo statunitense William R. Newbold, specialista in codici cifrati nella Prima guerra mondiale, sostenne che il manoscritto fosse opera del filosofo Ruggero Bacone (1214-93). Altri, confondendo il cognome di Ruggero Bacone, del filosofo rinascimentale Francis Bacon. Negli anni Cinquanta il crittografo americano William Friedman individuò una serie di “ridondanze”, ossia ripetizioni di alcune parole, simili alle formule chimiche, ipotizzando si trattasse di un antico erbario. Nel 1962 Edith Sherwood fece notare la similitudine fra la calligrafia del manoscritto e la scrittura speculare di Leonardo da Vinci; nel 1978 il linguista John Stojko considerò il testo una raccolta di lettere scritte in ucraino, successivamente codificate, ma senza capirne il senso; mentre negli anni Ottanta il fisico Leo Levitov assicurò che il manoscritto fosse opera degli eretici Catari e che celasse i segreti del BR Giardino dell’Eden. Infine lo psicologo inglese Gordon Rugg, docente di Scienze del calcolo all’Università di Keele, nel 2003 è giunto alla conclusione che si tratti di un falso cinquecentesco, realizzato dall’avventuriero elisabettiano Edward Kelley con la complicità dell’alchimista John Dee per vendere, dietro un compenso di 600 monete d’oro, un testo incomprensibile abilmente contraffatto all’imperatore Rodolfo II. Senza però riuscire del tutto a convincere esperti e profani della reale natura dell’unico libro esistente che nessuno sa leggere: un trattato di alchimia in codice, il delirio di un pazzo, una scrittura perduta o una beffa d’artista? BR   BR A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1? ID=333424 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilgiornale.it/a.pic1? ID=333424 /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3638&titolo_sotto=Trattato dalchimia, codice Ufo o beffa? Ecco il libro pi misterioso della storia&ID_cat_new=99News ReikiLa guerra a microonde della basi Usa in Siciliahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3639&titolo_sotto=La guerra a microonde della basi Usa in Sicilia&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=40470eidsezione=9 http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=40470eidsezione=9 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3639&titolo_sotto=La guerra a microonde della basi Usa in Sicilia&ID_cat_new=99News ReikiEgitto/ Trovate statue faraone Amenhotep III, regnò 3400 anni fahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3640&titolo_sotto=Egitto/ Trovate statue faraone Amenhotep III, regn 3400 anni fa&ID_cat_new=99Due grandi sculture, una lo raffigura come sfinge - P Il Cairo, 5 mar. (Apcom) - Un gruppo di archeologi egiziani ed europei ha ritrovato due grandi statue del faraone Amenhotep III, che regnò circa 3.400 anni or sono. Lo ha comunicato Zahi Hawass, capo del Consiglio delle antichità del Cairo. BR Le statue sono state rinvenute durante gli scavi che stanno riportando alla luce i resti di un tempio dedicato al faraone sulla riva occidentale del Nilo, presso Luxor. La prima statua, in granito nero, mostra Amenhotep III con il tradizionale copricapo che distingue la dignità faraonica, mentre le#039;altra, in marmo bianco, lo raffigura sotto le#039;aspetto di sfinge. Non sono stati forniti altri dettagli, eccetto la precisazione che le due sculture sono grandi . BR Amenhotep III, nono faraone della 18ma Dinastia, regnò per circa quaranta anni. Era il padre del faraone Akhenaton, che cercò di instaurare il monoteismo in editto con le#039;adorazione del dio Ra, personificazione del Sole. BR   BR A href= http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2009/03_marzo/05/egitto_trovate_statue_faraone_amenhotep_iii_regno_3400_anni_fa,18240609.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. virgilio. it/notizie/ esteri/2009/ 03_marzo/ 05/egitto_ trovate_statue_ faraone_amenhote p_iii_regno_ 3400_anni_ fa,18240609. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3640&titolo_sotto=Egitto/ Trovate statue faraone Amenhotep III, regn 3400 anni fa&ID_cat_new=99News ReikiHO VISTO UN METEORITE CADERE , MISTERO FITTO NELLe#039;ASCOLANO.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3637&titolo_sotto=HO VISTO UN METEORITE CADERE", MISTERO FITTO NELL'ASCOLANO.&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Ascoli Piceno, 4 mar. - Fitto mistero su un presunto meteorite o corpo celeste di piccole dimensioni che sarebbe caduto ieri nelle#039;ascolano, in una zona montuosa alle pendici dei Monti Sibillini, nella frazione di Giustimana, vicino alla statale 4 Salaria. BR   Un uomo, Mario Defend, avrebbe riferito ai carabinieri e poi anche ai vigili del fuoco, di aver prima sentito un forte sibilo e poi aver visto cadere dal cielo a forte velocitae#039; un oggetto scuro di forma sferica , precipitato in une#039;area impervia a circa 500-600 metri di distanza da dove si trovava lui. Ma i vigili del fuoco di Ascoli, insieme ad altri, dopo aver cercato per ore eventuali oggetti misteriosi o tracce della loro caduta nella zona, anche con strumenti che rilevano la radioattivitae#039; , non hanno trovato nulla. BR   Le ricerche sono state giae#039; sospese - dice alle#039;Agi un funzionario del Corpo di Ascoli - perchee#039; non sono stati rinvenuti nee#039; oggetti nee#039; tracce o elementi che possano far pensare ad impatto violento, come ad esempio rami tagliati, cespugli bucati, alberi o piante bruciati. Oltre al fatto che non ee#039; stata rilevata alcuna presenza di radioattivitae#039; nelle#039;area controllata. Ce#039;ee#039; da dire peroe#039; - aggiunge il funzionario - che le#039;uomo non ha saputo indicare il punto esatto di possibile caduta del presunto meteorite, e quindi, essendo una zona molto difficile da raggiungere, dove ce#039;ee#039; anche un grande fosso, non ee#039; stato possibile controllare ogni metro delle#039;area in questione . BR   I vigili del fuoco comunque, escludono la caduta a Giustimana di meteoriti o simili, cosie#039; come i carabinieri di Ascoli e Arquata del Tronto, che non hanno proseguito le ricerche. BR   BR A href= http://www.agi.it/ancona/notizie/200903041309-cro-r012264-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/ancona/ notizie/20090304 1309-cro- r012264-art. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3637&titolo_sotto=HO VISTO UN METEORITE CADERE", MISTERO FITTO NELL'ASCOLANO.&ID_cat_new=99News ReikiBiologia/ Antartide, da lago sotterraneo prove per vita marzianahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3635&titolo_sotto=Biologia/ Antartide, da lago sotterraneo prove per vita marziana&ID_cat_new=99Isolato da centinaia di migliaia di anni, potrebbe ospitare vita - P Roma, 3 mar. (Apcom) - Un lago sotterraneo congelato nel tempo per centinaia di migliaia di anni, isolato dal mondo esterno: si trova circa tre chilometri sotto la superficie delle#039;Antartide e secondo gli scienziati potrebbe fornire importanti indicazioni su come la vita avrebbe potuto evolversi su Marte. BR Come riporta il quotidiano britannico The Daily Telegraph, i ricercatori ritengono infatti che il lago sotterraneo possa ospitare ancora forme di vita unicellulari uniche in grado di evolversi in un ambiente artico come quello che il Pianeta Rosso avrebbe potuto avere migliaia di anni fa, prima di perdere la maggior parte della propria atmosfera. BR Per questo il Natural Environment Research Council (Nerc) ha assegnato sei milioni di euro a un consorzio internazionale che comprende anche le#039;Università di Bristol, perché possa studiare il lago: i prossimi cinque anni verranno dedicati allo sviluppo delle tecnologie necessarie mentre la spedizione vera e propria - che comprenderà il prelievo di campioni di acqua e di sedimenti del fondo - avverrà nel 2012. BR Le missioni fin qui lanciate verso Marte hanno finalmente accertato che le#039;ipotesi dei geologi, ovvero che il Pianeta Rosso abbia in passato ospitato degli oceani, è corretta: rimane appunto da vedere se tale situazione sia durata abbastanza a lungo da permettere lo sviluppo di forme di vita unicellulari, che potrebbero avere lasciato delle tracce fossili. BR La massa del pianeta è infatti troppo esigua per trattenere une#039;atmosfera significativa, e temperatura e pressione atmosferica sono dunque attualmente troppo basse per permettere la formazione di H2O in forma liquida alla superficie (il ghiaccio è possibile, ma sublima direttamente in vapore di ghiaccio, rilevato dalle sonde orbitanti). Ee#039; tuttavia possibile che sotto la superficie, dove pressione e temperatura sono maggiori, siano rimaste delle sacche di acqua in grado di conservare anche forme di vita elementari. BR   BR A href= http://notizie.virgilio.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/03_marzo/03/biologia_antartide_da_lago_sotterraneo_prove_per_vita_marziana,18206787.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. virgilio. it/notizie/ scienze_e_ tecnologie/ 2009/03_marzo/ 03/biologia_ antartide_ da_lago_sotterra neo_prove_ per_vita_ marziana, 18206787. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3635&titolo_sotto=Biologia/ Antartide, da lago sotterraneo prove per vita marziana&ID_cat_new=99News ReikiIl mondo si avvicina al fatidico 2012http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3634&titolo_sotto=Il mondo si avvicina al fatidico 2012&ID_cat_new=99 - P Il mondo si avvicina al fatidico 2012 BR 02 marzo 2009 - Il 21 dicembre del 2012 il mondo sarà oggetto di grandi stravolgimenti. La vita nel nostro pianeta non scomparirà ma, stando a quanto profetizzato dagli antichi Maya e da altri popoli ormai scomparsi, subirà dei cambiamenti epocali. Secondo il preciso calendario sviluppato dal popolo del che visse nel Centro America, l’attuale età dell’Oro, la quinta, terminerà il 21 dicembre 2012. Le precedenti quattro Ere, quelle dell’Acqua, dell’Aria, del Fuoco e della Terra, ognuna delle quali durerebbe 12.960 anni, sarebbero terminate tutte con immani sconvolgimenti ambientali dovuti allo spostamento dell’asse del nostro pianeta. BR La Nasa conferma: nella Via Lattea c’è un gigantesco buco nero - In quel giorno, ancora una volta, potrebbe esservi un allineamento tra il Sole e il centro della Via Lattea. Ciò porterebbe il nostro mondo a trovarsi relativamente accanto ad un gigantesco buco nero situato al centro della Via Lattea. Gli scienziati della Nasa si sono accorti della sua esistenza soltanto di recente eppure, i Maya, ne avevano già parlato nelle antiche scritture e lo avevano descritto in diversi disegni. Un “Sole nero” in grado di ingoiare stelle e alterare gli equilibri del nostro Sistema. La rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà, secondo alcuni esperti, uno stop repentino che durerà 72 ore. Successivamente il nostro mondo riprenderà a girare ma lo farà in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. BR Una tempesta solare spegnerà la Terra - Secondo quanto ipotizzato dagli antichi popoli, i sintomi di quel che accadrà nel 2012 saranno visibili già due o tre anni prima dell’evento. Il clima subirà un temporaneo stravolgimento a causa del quale si avranno piogge torrenziali, venti di grande entità e fenomeni sismici un po’ ovunque nel mondo. Che si tratti di una errata interpretazione dei manoscritti? Potrebbe essere anche se, proprio di recente, la Nasa oltre ad aver scoperto un enorme buco nero al centro della Via Lattea ha fatto sapere che nel 2012 si verificherà una insolita tempesta solare che manderà in tilt l’intero pianeta. Secondo gli esperti del Mausumi Dikpati del National Center for Atmospheric Research (NCAR) la tempesta in questione sarà la più intensa degli ultimi 50 anni: del 30/50% più forte di quelle registrate fino ad oggi. La rete elettrica, quella telefonica e tutto ciò che viene gestito con apparecchiature BR elettroniche andrà in tilt. La Terra e gli umani dovranno vivere tre angoscianti giorni di “buio tecnologico”. BR I segni preannunciati dai Maya già sono visibili - Certo è che esser travolti da mille paure è semplice. I cambiamenti climatici, la grande recessione economica, la presunta bomba atomica iraniana sono elementi che danno forza allo sconforto collettivo e avvalorano la predizione dei Maya. Del resto ci sono poi elementi inconfutabili. Gli antichi profeti non hanno infatti mai sbagliato, se non di pochi minuti e secondi, i fenomeni delle eclissi solari e lunari. La grande eclisse solare del 2001 che interessò il Messico, la più lunga della storia con quasi 7 minuti di oscuramento totale, era stata prevista molti secoli prima dagli astronomi maya con una “imprecisione” di appena 30 secondi. BR La profezia di Giordano Bruno - Una previsione simile a quella fatta dai veggenti del Centro America è stata poi fatta anche da Giordano Bruno, filosofo astronomo e scrittore nato a Nola nel 1548. “Il Sole Nero” inghiottirà tutti i pianeti a causa del suo forte campo gravitazionale, dovuto ad una massa così consistente che influenzerà pesantemente persino il campo gravitazionale solare. L’umanità apprenderà dall’osservazione del cielo “il giorno della sua fine”, nel momento in cui “viaggerà nel cosmo”. Solo nel novecento l’uomo ha iniziato a compiere viaggi nello spazio, è quindi certo che Bruno prevede che gli avvenimenti di cui parla si verificheranno in una data non precisata a partire dal XXI secolo e non prima. E qui non si può fare a meno di considerare l’apocalittica rivelazione del calendario Maya che indica il 2012 come “momento cruciale per la Terra”. BR Un pizzico di ottimismo - Nonostante quello che potrà accadere l’uomo e la Terra non sono destinati a scomparire. Dopo il 21 dicembre 2012 inizierà infatti una nuova era, probabilmente migliore e segnata da un lungo periodo di pace. Insomma, come accade dopo un incendio, la vita riprende pian piano a germogliare. BR Redazione Tiscali BR   BR A href= http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/09/03/02/mondo_avvicina_fatidico_2012_555.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. tiscali.it/ articoli/ cronaca/09/ 03/02/mondo_ avvicina_ fatidico_ 2012_555. html /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3634&titolo_sotto=Il mondo si avvicina al fatidico 2012&ID_cat_new=99News ReikiClima/ Riscaldamento, scienziato Nasa invoca disobbedienza civilehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3636&titolo_sotto=Clima/ Riscaldamento, scienziato Nasa invoca disobbedienza civile&ID_cat_new=99Oggi prevista grande manifestazione ambientalista - P Roma, 2 mar. (Apcom) - Per protestare contro il riscaldamento globale negli Stati Uniti, ha invocato il ricorso alla disobbedienza civile. James Hansen, direttore del centro di studi Goddard della Nasa e tra i più influenti climatologi del mondo, è ai ferri corti con i colleghi e almeno un parlamentare dopo il suo appello. BR In un video su e#039;capitolclimateacti on.orge#039;, lo si può vedere che sprona gli americani a prendere posizione contro il riscaldamento globale durante la protesta prevista per oggi zo davanti alla Capitol Power Plant nella zona sudest di Washington. Si tratta della centrale che - sostiene Andrew Renkin su Dot Earth, blog del New York Times - fornisce calore ed elettricità al Congresso degli Stati Uniti, e che (unico caso in tutto il District of Columbia) comprende ancora, insieme a gas e petrolio, il carbone nella miscela di combustibili che utilizza. BR Abbiamo bisogno di inviare un messaggio al Congresso e al presidente, vogliamo che prendano iniziative che sono necessarie per preservare il clima per i giovani e le future generazioni e tuta la vita sul pianeta , ha sottolineato Hansen, che ha paragonato le centrali alimentate a carbone a fabbriche di morte e ha denunciato di essere stato imbavagliato dalle#039;amministrazion e quando ha lanciato le#039;allarme sui drastici cambiamenti climatici. BR Ciò che è diventato evidente per la scienza è che non possiamo bruciare tutti i combustibili fossili (disponibili) senza creare un pianeta molto diverso , ha aggiunto, La sola via pratica per risolvere il problema è fronteggiare la principale fonte di carbonio, cioè la combustione del carbone . BR In rete BR A href= http://www.capitolclimateaction.org/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.capitolc limateaction. org/ /FONT /A BR   BR A href= http://notizie.virgilio.it/notizie/esteri/2009/03_marzo/02/clima_riscaldamento_scienziato_nasa_invoca_disobbedienza_civile,18192085.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. virgilio. it/notizie/ esteri/2009/ 03_marzo/ 02/clima_ riscaldamento_ scienziato_ nasa_invoca_ disobbedienza_ civile,18192085. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3636&titolo_sotto=Clima/ Riscaldamento, scienziato Nasa invoca disobbedienza civile&ID_cat_new=99News ReikiIL 2012 SECONDO LA SCIENZAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3630&titolo_sotto=IL 2012 SECONDO LA SCIENZA&ID_cat_new=99 - a href= http://www.centrostudifortiani.it/2012.htm http://www.centrostudifortiani.it/2012.htm /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3630&titolo_sotto=IL 2012 SECONDO LA SCIENZA&ID_cat_new=99News Reiki«Spiriti delle#039;aria» ed «elfi»sempre meno misteriosihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3632&titolo_sotto=Spiriti dell'aria ed elfisempre meno misteriosi&ID_cat_new=99FENOMENI FOTOGRAFATI PER LA PRIMA VOLTA NEL 1989 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Una spiegazione per gli enigmatici lampi ad alta quota scambiati per Ufo br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; MILANO - Per coloro che credono alle apparizioni dei dischi volanti, comunemente chiamate UFO, c’è una brutta notizia. Oltre a tutte le spiegazioni finora date nei decenni dei vari fenomeni avvistati ora si aggiunge quella del professor Colin Price dell’Università di Tel Aviv. Price, a capo del dipartimento di scienze geofisiche e planetarie, è uno specialista degli «winter sprites» che appaiono nei cieli dell’emisfero nord nei mesi invernali. Gli Sprites sono delle grandi scariche elettriche che si manifestano al di sopra delle nuvole temporalesche e si presentano a grappoli ad altezze tra i 50 e 100 chilometri, e talvolta anche oltre. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; SPIRITI DELLe#039;ARIA - Gli Sprites sono gli «spiriti dell’aria» ed il termine è stato ripreso dal «Sogno di una notte di mezza estate» di Shakespeare. Il fenomeno veniva fotografato per la prima volta nel 1989 dagli scienziati dell’Università americana del Minnesota. Le loro manifestazioni avvengono, dunque, molto in alto nel cielo, nell’alta atmosfera. «Di solito sono i lampi scatenati nei temporali alle normali quote più basse a stimolare il campo elettrico superiore producendo gli Sprites e adesso abbiamo scoperto che soltanto certi tipi di fulmini li possono scatenare – spiega Price – Come ciò avvenga non è ancora ben chiaro e il dibattito è aperto ma di certo possono spiegare alcuni bizzarre osservazioni degli UFO». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; «GLI ELFI» - Gli Sprites talvolta sono associati ad altri fenomeni come gli «elfi», aloni luminosi con un diametro di circa 400 chilometri. Simili formazioni luminose spesso si muovono nel cielo e questa è la ragione per la quale sono stati chiamati spiriti dell’aria o anche elfi. Ed è un’altra delle loro caratteristiche associate agli UFO. Gli strani lampi raggiungendo quote molto elevate possono avere un impatto sulla fascia dell’ozono che circonda la Terra proteggendo la vita. «Per fortuna – nota Price – che accadono non molto frequentemente e quindi il loro possibile danno è contenuto. Ma dato il rischio che presentano è opportuno indagarli meglio». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Giovanni Caprara br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 25 febbraio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_febbraio_25/spiriti_aria_meno_misteriosi_giovanni_caprara_abfc1c8a-035f-11de-a752-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_febbraio_ 25/spiriti_ aria_meno_ misteriosi_ giovanni_ caprara_abfc1c8a -035f-11de- a752-00144f02aab c.shtml /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3632&titolo_sotto=Spiriti dell'aria ed elfisempre meno misteriosi&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: GERUSALEMME, SCOPERTI SIGILLI REALI DI EZECHIELEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3631&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: GERUSALEMME, SCOPERTI SIGILLI REALI DI EZECHIELE&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; 25 febbraio, ore 17:24 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Gerusalemme, 25 feb. - (Adnkronos) - Un grande edificio che risale alle#039;epoca del primo tempio di Gerusalemme, che custodiva une#039;incredibile quantitae#039; di iscrizioni, ee#039; stato scoperto da une#039;equipe archeologica condotta da Zubair Adawi, su incarico delle#039;Israel Antiquities Authority, nel villaggio di Umm Tuba, nella parte meridionale di Gerusalemme, prima dei lavori di costruzione effettuati da une#039;impresa privata. Considerando le#039;area limitata dello scavo e la natura rurale della struttura che ee#039; stata portata alla luce, gli archeologi sono rimasti sorpresi nel ritrovamento di tante impronte di sigilli reali che risalgono al regno di Ezechiele, re di Giudea (fine delle#039;VIII secolo a.C.). La notizia della eccezionale scoperta ee#039; stata annunciata dal sito on line Israele.Net. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Quattro impronte di tipo e#039;e#039;Lmlke#039;e#039; sono state scoperte sui manici di grandi otri che erano usati per conservare vino e olio nei centri amministrativi reali. Sono stati trovati insieme alle impronte dei sigilli di due alti ufficiali di nome Ahimelekh ben Amadyahu e Yehokhil ben Shahar, impiegati nel governo del regno. Il sigillo Yehokhil era stato impresso su una delle impronte e#039;e#039;Lmlke#039;e#039; prima che il vaso fosse cotto in un forno: si tratta del caso molto raro in cui due impronte del genere appaiono insieme su un unico manico.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Une#039;altra iscrizione ebraica ee#039; stata scoperta su un frammento del collo di un vaso che risale al periodo asmoneo: si tratta di una sequenza alfabetica che venne incisa con un sottile stilo di ferro sotto il bordo del vaso, nella scrittura ebraica caratteristica delle#039;inizio del periodo asmoneo (fine del II secolo a.C.). Le lettere da hey a yod e una piccola parte della lettera kaf risultano conservate sul frammento.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=3.0.3054139368 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cultura/? id=3.0.305413936 8 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3631&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: GERUSALEMME, SCOPERTI SIGILLI REALI DI EZECHIELE&ID_cat_new=99News ReikiSpazio, Fermi fotografa la supercatastrofe del cosmohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3633&titolo_sotto=Spazio, Fermi fotografa la supercatastrofe del cosmo&ID_cat_new=99Il telescopio spaziale della Nasa ha registrato le#039;esplosione più violenta mai osservata, il collasso di una stella lontana 12 miliardi di anni luce. Che ora mette in dubbio uno dei pilastri della scienza moderna - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; ROMA - Une#039;esplosione potentissima, la più violenta mai  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; osservata finora nello spazio, è stata registrata da Fermi, il telescopio spaziale della Nasa. La scoperta, descritta questa settimana sulla rivista Science, mette in dubbio uno dei pilastri della fisica moderna, ossia che la velocità della luce è costante nel vuoto.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ee#039; un record, quello registrato dal satellite lanciato nel 2008, al quale le#039;Italia partecipa con Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Gli strumenti italiani Gamma-Ray Burst Monitor (Gbm) e Large Area Telescope (Lat) hanno osservato il 16 settembre 2008 un lampo gamma di altissima energia, battezzato Grb 080916C, una catastrofe cosmica frutto del collasso di una stella distante 12 miliardi di anni luce dalla Terra, seguito dalla nascita di un buco nero.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Un getto di materia altamente ionizzato si è propagato nel cosmo a una velocità prossima a quella della luce spiega Ronaldo Bellazzini, responsabile delle#039;esperimento Fermi per le#039;Infn. I rilevatori hanno registrato le#039;arrivo di particelle di luce (fotoni) gamma ad alta e a bassa energia. Ossia, partendo contemporaneamente dalla stessa sorgente, entrambi i tipi di fotoni hanno percorso 12 miliardi di anni luce ma, contrariamente a quanto prevede la relatività ristretta (secondo cui la velocità della luce nel vuoto è costante), sono arrivati in tempi diversi, con uno scarto fino a 16 secondi.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo la responsabile di Fermi per le#039;Inaf, Patrizia Caraveo, è un dato importante, che si sta rivelando una caratteristica comune dei lampi gamma . Ritardi di questo tipo sono stati già osservati, ma mai in modo così evidente , dice Bellazzini.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questo ritardo potrà trovare spiegazione appellandosi a fenomeni astrofisici conosciuti oppure, forse, occorrerà rivolgersi a teorie molto più rivoluzionarie come la Gravità Quantistica. Ee#039; probabile che sia necessario attendere che altri lampi con caratteristiche analoghe a questo siano misurati per poter portare la discussione su di un terreno solido e condiviso. Per questo, rileva il responsabile delle#039;Asi Science Data Center, Paolo Giommi, sono attive, 24 ore su 24, squadre di ricercatori internazionali che hanno il compito di cogliere e analizzare in tempo quasi reale questi eventi .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/scienze/fermi-esplosione/fermi-esplosione/fermi-esplosione.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.repubbli ca.it/2009/ 02/sezioni/ scienze/fermi- esplosione/ fermi-esplosione /fermi-esplosion e.html /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3633&titolo_sotto=Spazio, Fermi fotografa la supercatastrofe del cosmo&ID_cat_new=99News ReikiMeteoriti causa estizione popolazioni Nord Americahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3624&titolo_sotto=Meteoriti causa estizione popolazioni Nord America&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Un gruppo di otto archeologi e geologi delle Università delle#039;Oregon, California, Northern Arizona, Oklahoma e DePaul avrebbero dedotto tramite il ritrovamento di diamanti piccolissimi - tanto da essere visti a stento attraverso il microscopio elettronico -, nel sottosuolo nord americano, che una pioggia di comete 13000 anni avrebbe raggiunto la Terra, distruggendo dozzine di specie di mammiferi, tra cui le prime popolazioni umane che abitavano proprio le zone del Nord America.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I nanodiamanti trovati nel sito di Murray Spring, Arizona, si sarebbero formati in condizioni di alta pressione e alte temperature, riconducibili ad un esplosione cosmica, suffragando la tesi delle#039;impatto di una cometa circa 12900 anni fa, che ebbe enormi conseguenze ambientali per la flora e la fauna, ben 65 milioni di anni dopo le#039;impatto molto più devastante della cometa che portò alle#039;estinzione dei dinosauri. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;archeologo Douglas Kennett, che ha condotto lo studio presso le#039;University of Oregon, sottolinea che si parli solo di ipotesi, dal momento che il materiale a disposizione dei ricercatori debba ancora essere testato e studiato. Questa pioggia di comete avrebbe aumentato così tanto la temperatura da sciogliere i ghiacciai che coprivano la zona dei Grandi Laghi, creando une#039;inondazione. Le#039;onda de#039;acqua avrebbe creato dei cambiamenti anche nelle#039;Oceano atlantico, annunciando le#039;ultimo periodo delle#039;era glaciale, noto come Younger Dryas. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Kennet dice Immaginate questa pioggia di palle di fuoco che esplodono nelle#039;aria, la volta del cielo in fiamme . Kennet parla di une#039;atmosfera surreale, dove tutto avviene nel silenzio più totale, con esplosioni di massa, una luce più brillante di quella del sole, un calore tale da creare ustioni se non addirittura incenerire tutto ciò che incontrava. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Lo studio è stato pubblicato su Science. I critici commentano che i risultati su cui si basa lo studio non possono giustificare il cambiamento climatico con le#039;impatto di una cometa, che comunque avrebbe dovuto lasciare la traccia di un cratere nel punto di impatto.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ornella Lodin br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.tifeoweb.it/pws/index.php?module=articleeview=2950 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.tifeoweb .it/pws/index. php?module= articleeview= 2950 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3624&titolo_sotto=Meteoriti causa estizione popolazioni Nord America&ID_cat_new=99News ReikiRiappare la mitica Atlantide: le rovine viste su Google Earthhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3625&titolo_sotto=Riappare la mitica Atlantide: le rovine viste su Google Earth&ID_cat_new=99 - a href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=330353 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=330353 /a br div br /div div br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3625&titolo_sotto=Riappare la mitica Atlantide: le rovine viste su Google Earth&ID_cat_new=99News ReikiScoperti in Sudan i frammenti dell’asteroide che ha colpito la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3627&titolo_sotto=Scoperti in Sudan i frammenti dellasteroide che ha colpito la Terra&ID_cat_new=99«2008 TC3» si era disintegrato nell’atmosfera il 7 ottobre. Aveva un diametro di cinque metri - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; MILANO - Sono stati finalmente trovati i frammenti dell’asteroide disintegratosi nell’atmosfera sopra il Sudan il 7 ottobre scorso. Il piccolo corpo cosmico, battezzato «2008 TC3», aveva un diametro di cinque metri ed era stato scoperto il giorno precedente: era la prima volta che un oggetto veniva trovato mentre stava precipitando sulla Terra. Appena venti ore prima, infatti, e fortuna ha voluto che le sue dimensioni fossero contenute e che la sua natura risultasse di debole costituzione. Così si sbriciolò in molti frammenti creando varie scie nel cielo. Un pilota su un aereo di linea della KLM lo avvistava raccontando di una palla di fuoco che solcava l’aria e il satellite meteorologico Meteosat-8 lo seguiva dallo spazio. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ANALISI IN CORSO ALLA NASA - Da quel momento un gruppo di ricercatori dell’Università di Khartoum si mise alla caccia e la Nasa forniva i dati necessari. Alla battuta partecipava anche Peter Jenniskens del SETI Institute di Mountain View, in California. Alcuni frammenti venivano infine rinvenuti in zone desertiche e consegnati al Jet Propulsion Laboratory della Nasa per le indagini ancora in corso. Nei giorni scorsi Lindley Johnson, direttore del Near-Earth Object Program della Nasa, ha ricostruito la storia del rarissimo evento e presentato le prime foto dei reperti durante la riunione delle Nazioni Unite tenuta a Vienna e dedicata ai problemi spaziali, soprattutto legati alla spazzatura cosmica. Le analisi dei frammenti sono ora in pieno svolgimento e «possono raccontare – ha spiegato Johnson – le condizioni in cui ritrovava il sistema solare nelle prime epoche della sua formazione come la temperatura e la composizione chimica». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Giovanni Caprara  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 20 febbraio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_febbraio_20/frammenti_asteoride_sudan_giovanni_caprara_cb5dd948-ff53-11dd-a1d5-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_febbraio_ 20/frammenti_ asteoride_ sudan_giovanni_ caprara_cb5dd948 -ff53-11dd- a1d5-00144f02aab c.shtml /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3627&titolo_sotto=Scoperti in Sudan i frammenti dellasteroide che ha colpito la Terra&ID_cat_new=99News ReikiGara Usa-Europa su particella Diohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3621&titolo_sotto=Gara Usa-Europa su particella Dio&ID_cat_new=99Acceleratore americano e#039;approfittae#039; dello stop per guasto Lhc - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; ROMA - Ee#039;ormai gara aperta tra i fisici europei e Usa per trovare la particella di Dio, il bosone di Higgs da cui dipende le#039;esistenza della materia.Il piue#039;grande acceleratore di particelle del mondo, le#039;Lhc del Cern di Ginevra, ee#039;ancora fermo per un guasto e il Tevatron del Fermilab lancia la sfida dagli Usa.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per gli esperti americani la corsa sarebbe 50-50 e con un colpo di fortuna potrebbe impennarsi al 96%. Ma il Cern non sta a guardare;per un responsabile delle#039;Lhc, i prossimi 2 anni saranno decisivi.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=33869eopt=scn style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 33869eopt= scn /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3621&titolo_sotto=Gara Usa-Europa su particella Dio&ID_cat_new=99News ReikiBIBBIA, SCOPERTA ISCRIZIONE GRECA GETTA NUOVA LUCE SUI MACCABEIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3626&titolo_sotto=BIBBIA, SCOPERTA ISCRIZIONE GRECA GETTA NUOVA LUCE SUI MACCABEI&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; ultimo aggiornamento: 19 febbraio, ore 15:13 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;  Gerusalemme, 19 feb. - (Adnkronos) - Tre frammenti di une#039;iscrizione greca, ritenuta parte della e#039;e#039;Stele di Eliodoroe#039;e#039;, sono stati trovati recentemente in uno scavo delle#039;Israel Antiquities Authority nel parco nazionale di Beit Guvrin, a sud di Gerusalemme. La e#039;e#039;Stele di Eliodoro, che risale al 178 a.C. e che consiste di 23 righe incise su calcare, ee#039; considerata una delle iscrizioni antiche piue#039; importanti rinvenute in Israele. La scoperta ee#039; destinata a gettare nuova luce sui Maccabei, la dinastia ebraica che guidoe#039; la ribellione della Giudea contro il seleucide Antioco IV Epifane nel II secolo a.C. La storia della dinastia ee#039; raccontata soprattutto nella Bibbia, nel I e nel II libro dei Maccabei. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;archeologo Dov Gera, che ha studiato le iscrizioni, ha stabilito che i frammenti erano in realtae#039; la parte inferiore della e#039;e#039;Stele di Eliodoroe#039;e#039;. Secondo la ricostruzione degli storici e degli archeologi israeliani, la stele reale ebbe origine nella cittae#039; di Maresha ed aggiunge importanti testimonianze archeologiche e contesto storico per la comprensione del periodo che portoe#039; alla rivolta dei Maccabei, un evento celebrato tutti gli anni con la festa ebraica di Hannukah.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questa scoperta, riferisce il sito on line Israele,Net, ha confermato le#039;idea che la stele originariamente fosse situata in uno dei templi situati dove oggi si trova il parco Maresha-Beit Guvrin. I nuovi frammenti sono stati ritrovati in un complesso sotterraneo dai partecipanti al programma e#039;e#039;Dig for a Daye#039;e#039; (Scava per un giorno) delle#039;Archaeological Seminars Institute.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=3.0.3036313050 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cultura/? id=3.0.303631305 0 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3626&titolo_sotto=BIBBIA, SCOPERTA ISCRIZIONE GRECA GETTA NUOVA LUCE SUI MACCABEI&ID_cat_new=99News ReikiLa caccia agli Ufo, quattro casi italianihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3628&titolo_sotto=La caccia agli Ufo, quattro casi italiani&ID_cat_new=99Negli ultimi mesi del 2008 da aerei in volo descrizioni di sfere luminose e corpi conici - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Un globo bianco comparso anche nel film «Milano-Palermo» alle spalle di Raul Bova br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; MILANO — Ammassi nero-petrolio, come se fossero prodotti da esplosioni, che appaiono ad aerei in volo. Filamenti appiccicosi denominati «capelli de#039;angelo», che piovono nel nord Italia. Sfere luminose, corpi conici e altri oggetti che si manifestano per aria, sono visti e vengono fotografati. O che, addirittura, finiscono al cinema: in Milano-Palermo: il ritorno, film del 2007, compare un globo bianco alle spalle di Raul Bova. Quella scena fu girata ad Allumiere, non lontano da Civitavecchia. Tanti oggetti così, un poe#039; ovunque.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ce#039;è une#039;Italia dal cielo misterioso (e non solo il cielo: pure sul territorio avvengono cose strane, spesso in concomitanza con tali avvistamenti) che fa notizia senza apparire, dal momento che di certi fatti non se ne parla. Ma questa Italia anomala esiste. Eccome, se esiste. Negli ultimi mesi del 2008 ci sono stati almeno quattro episodi da portare alla luce. Affiancandoli ad altri mai chiariti e che ci conducono nel basso Tirreno. È une#039;area da tempo caratterizzata da fenomeni speciali e da un intenso traffico di Ufo, o di Ovni, definizione che inquadra gli oggetti sconosciuti, depurando il concetto da suggestioni «aliene». Fino a prova contraria, almeno. Già, perché se da un lato lo stato di incertezza che aleggia su certe vicende non autorizza a sostenere che siamo frequentati da dischi volanti, dalle#039;altro le#039;assenza di spiegazioni scientifiche non impedisce alla fantasia di galoppare e di pensare che se non ce#039;è qualcosa di non terrestre che br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; circola dalle nostre parti, allora potremmo essere in presenza di esperimenti «umani» sconosciuti, operati non si sa bene da chi.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Da che cosa cominciamo? Dalle#039;incontro del 15 ottobre tra un velivolo di linea italiano, in crociera da Catania a Napoli alla quota di 28 mila piedi, e una massa scura aeriforme, con tanto di scia grigia che scende in basso e con un oggetto ignoto che semina le#039;aereo. Ufficialmente le#039;evento, osservato simultaneamente da terra, non trova riscontri: secondo le#039;Aeronautica militare non erano in corso attività di alcun tipo. Questo è il «ce#039;è, ma non si vede». Invece il «ce#039;è e si vede» sta, ad esempio, nelle#039;osservazione di Ovni sul quartiere Prati di Roma, il 10 ottobre 2008, e in due avvistamenti nel Veneto. Il 16 novembre 2008 alle 11,30 un abitante di Montebelluna stava realizzando un filmato per documentare un caso di scia chimica in cielo. Alle#039;improvviso comparve un oggetto biancastro e sferico; per un poe#039; seguì la scia in parallelo, poi virò a destra e sparì.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Non è la prima volta che gli avvistamenti sono concomitanti con il fenomeno del «chemtrails» e non è la prima volta che si registrano nel Nord-est. Ci spostiamo a Verona: 27 settembre 2008, di nuovo coinvolto un aereo civile. A ovest della città spunta un Ovni sferoidale che si sposta con moto autonomo e che viene fotografato. Palloni sonda, manifestazioni naturali, filmati falsi? È stato escluso. Sempre il Nord è stato infine caratterizzato da una pioggia di filamenti. Siamo dal 6 alle#039;8 novembre. I capelli de#039;angelo, lunghi da 50 centimetri a 2 metri, cadono a Parma, Treviso, tra Milano e Pavia e in altri posti. Erano elettrizzati: acciuffati con le mani, si appiccicavano. Non solo: collocati in contenitori di vetro, si appallottolavano a gran velocità. Un caso? No. Qualcosa di simile accadde il 27 ottobre 1954: su Firenze apparvero oggetti bianchi e dalle#039;alto scese una bambagia vetrosa i cui fiocchi si scioglievano al suolo. Sì, a volte br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ritornano... br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Flavio Vanetti br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 19 febbraio 2009  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_19/ufo_casi_italiani_vanetti_edc516ee-fe4b-11dd-9a41-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.corriere .it/cronache/ 09_febbraio_ 19/ufo_casi_ italiani_ vanetti_edc516ee -fe4b-11dd- 9a41-00144f02aab c.shtml /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3628&titolo_sotto=La caccia agli Ufo, quattro casi italiani&ID_cat_new=99News ReikiMarte: gocce d’acqua salata sulle gambe di «Phoenix»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3622&titolo_sotto=Marte: gocce dacqua salata sulle gambe di Phoenix&ID_cat_new=99MA LA SCOPERTA RENDE MENO PROBABILE Le#039; IPOTESI DELLA VITA SUL PIANETA ROSSO - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Fotografate sulla sonda della Nasa atterrata nei pressi del Polo Nord marziano br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; MILANO - «Non c’è altra spiegazione: sono gocce d’acqua liquida distribuite sulle gambe della sonda Phoenix atterrata nei pressi del Polo Nord marziano». Peter Smith dell’Università dell’Arizona a Tucson e responsabile scientifico della missione della Nasa non ha dubbi. E spiega anche il perché queste gocce d’acqua, le prime ad essere viste sul Pianeta Rosso, si sono create e sono riuscite a mantenersi in quello stato. Nel terribile ambiente, con una pressione che è quasi l’uno per cento di quella della Terra e una temperatura costante abbondantemente sotto lo zero centigrado (nella sonda dello sbarco di Phoenix non né mai salita oltre i meno venti gradi centigradi) la condizione liquida è praticamente impossibile. Salvo alcune eccezioni, come spiegano i planetologi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; IPOTESI - Una prima ipotesi è che le gocce fotografate dalla camera della sonda si siano formate assorbendo vapore acqueo dall’atmosfera. Ma la chiave sta nel fatto che lo stato liquido si sarebbe conservato grazie al sale perclorato scoperto nella zona dagli strumenti della sonda. In laboratorio a Terra si è visto che un miscuglio di acqua e perclorato è rimasto liquido sino a una temperatura di settanta gradi sotto lo zero centigrado. Ma c’è un’altra spiegazione possibile per la nascita delle gocce. Durante la discesa Phoenix ha rallentato la sua corsa fino al suolo azionando dei propulsori a razzo che certamente hanno sciolto il ghiaccio d’acqua poi scoperto quasi in superficie dalla stessa sonda. E vaporizzato per l’intenso calore, mischiato al perclorato, si è quindi depositato in gocce sulle gambe del robot. Il sale di per sé è igroscopico e quindi tende ad assorbire l’acqua e questo completerebbe il quadro. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; NON FAVOREVOLE ALLA VITA - La scoperta ha instillato un po’ di immaginazione quasi romantica negli scienziati del gruppo di ricerca: «Penso – nota Mark Bullock – che si possano immaginare le gambe di Phoenix come tutte ricoperte da un’esotica brina». Ma il ritrovamento, interessante per molti, ha sollevato qualche dubbio legato alla vita. Troppo sale nell’ambiente non sarebbe favorevole allo sviluppo degli organismi , favorito proprio dalla presenza dell’acqua. «Tutto dipende dalla concentrazione» , precisa ottimisticamente Smith, lasciando aperta la porta alle prossime verifiche tra le sabbie rosse. Phoenix arrivato il 25 maggio 2008, dopo cinque messi di attività ha smesso di trasmettere paralizzato dal gelo. Ora potrebbe essere ricoperto dal ghiaccio di anidride carbonica che in questo periodo imbianca la zona. Quasi nulle sono le probabilità di un risveglio al ritiro dei ghiacci con l’arrivo della buona stagione. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Giovanni Caprara br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 18 febbraio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_febbraio_18/gocce_acqua_marte_giovanni_caprara_50da2464-fddd-11dd-aa50-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_febbraio_ 18/gocce_ acqua_marte_ giovanni_ caprara_50da2464 -fddd-11dd- aa50-00144f02aab c.shtml /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3622&titolo_sotto=Marte: gocce dacqua salata sulle gambe di Phoenix&ID_cat_new=99News ReikiUfo/ Il Vaticano: gli extraterrestri esistonohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3629&titolo_sotto=Ufo/ Il Vaticano: gli extraterrestri esistono&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Mercoledí 18.02.2009 15:33 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Si calcola che esistano 100 miliardi di galassie, ognuna con 100 miliardi stelle. Molte di queste hanno intorno pianeti. Sono insomma alte le possibilità che ve ne sia uno simile al nostro. È anche possibile che esistano nelle#039;universo altre forme di vita, magari intelligenti . Lo sostiene José Funes, direttore delle#039;Osservatorio astronomico del Vaticano, la Specola di Castelgandolfo, in une#039;intervista a Focus, mensile diretto da Sandro Boeri (in edicola venerdì 20 febbraio) nelle#039;ambito di un dossier dedicato a quello che si sa di Dio oggi . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Se dovessero esistere extraterrestri intelligenti non ci sarebbero contraddizioni (ad esempio con le#039;unicità della rivelazione: Dio che si fece uomo solo per noi, ndr) - prosegue Funes. Questi esseri sarebbero già fuori dal peccato e in accordo con Dio. Le#039;umanità terrena sarebbe le#039;evangelica pecorella smarrita che Cristo vuole riportare alle#039;ovile per farla stare con le altre 99 (le civiltà aliene ndr) . Per Padre Funes le#039;universo è finito, anche se non si possono escludere universi paralleli. Quella del Big Bang è secondo noi le#039;ipotesi più valida finora sulla sua origine. Che tra le#039;altro si accorda molto bene con la figura di un Dio creatore . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/ufo-vaticano-extraterrestri-esistono180209.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.affarita liani.it/ culturaspettacol i/ufo-vaticano- extraterrestri- esistono180209. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3629&titolo_sotto=Ufo/ Il Vaticano: gli extraterrestri esistono&ID_cat_new=99News ReikiKURDISTAN: TROVATA STATUETTA RAFFIGURANTE TUTANKHAMONhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3615&titolo_sotto=KURDISTAN: TROVATA STATUETTA RAFFIGURANTE TUTANKHAMON&ID_cat_new=99 - P 17/02/2009 - 15.06 BR   BR (IRIS) - ROMA, 17 FEB - Una statuetta raffigurante il faraone egiziano Tutankhamon è stata scoperta da una missione archeologica curda nel nord delle#039;Iraq, nella Valle di Dahuk, a 470 km da Baghdad. Anticamente gli abitanti locali chiamavano questo sito il castello del faraone . Il ritrovamento della scultura dedicata al mitico faraone getta una nuova luce sui rapporti tra le#039;Egitto e lo stato di Mitanni durante il XIV secolo a.C. Le#039;annuncio della scoperta, che gli archeologi non esitano a definire sensazionale, è stato dato da Hassan Ahmed, direttore della soprintendenza archeologica di Dahuk. La statuetta, che misura 12 centimetri, è stata datata a 3.400 anni fa. La scoperta di questo manufatto mostra che il nome di e#039;castello del faraonee#039; non era une#039;invenzione dei locali ma aveva un fondamento su un fatto storico - ha commentato Ahmed - Questo collegamento finora non era noto ed ora la scoperta permette di chiarire alcuni aspetti dei rapporti tra BR le#039;Egitto e la Mesopotamia e al tempo stesso consente di riprendere le ricerche archeologiche in questa direzionee#039;e#039;. Il Regno di Mitanni, uno stato hurrita fiorito tra il 1500 e il 1350 circa a.C. nelle#039;alta Mesopotamia, sotto il re Shuttarna, conquistò le#039;Assiria, sottraendola al controllo degli ittiti, contro i quali stabilì une#039;alleanza con le#039;Egitto anche attraverso una mirata politica matrimoniale. Tre faraoni sposarono infatti figlie di sovrani hurriti, tra cui quella di Tusharatta, che, andata in sposa ad Amenofi IV (Akhenaton), assunse il nome di Nefertiti. Le#039;aiuto delle#039;Egitto mancò tuttavia proprio nel momento più difficile del regno di Tusharatta, minato da rivolte interne e dalla minaccia ittita. Il Regno di Mitanni venne infine conquistato dal re ittita Shuppiluliuma (1380-1346 circa a.C.) e reso vassallo del suo impero. BR BR   BR ClaM BR A href= http://www.irispress.it/Iris/page.asp?VisImg=SeArt=22841eCat=1eI=nulleIdTipo=0eTitoloBlocco=EsterieCodi_Cate_Arti=16 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.irispres s.it/Iris/ page.asp? VisImg=Se Art=22841e Cat=1eI=nulle IdTipo=0e TitoloBlocco= EsterieCodi_ Cate_Arti= 16 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3615&titolo_sotto=KURDISTAN: TROVATA STATUETTA RAFFIGURANTE TUTANKHAMON&ID_cat_new=99News ReikiPalle di fuoco e detriti spaziali:allarme e mistero nel mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3620&titolo_sotto=Palle di fuoco e detriti spaziali:allarme e mistero nel mondo&ID_cat_new=99Dopo lo scontro in orbita segnalati spettacolari fenomeni Stato di emergenza in Canada, apparizioni luminose in Italia, Kentucky e Texas - P ROMA - Ora i detriti spaziali («space debris» in inglese) fanno davvero paura. Nella regione di Alberta, in Canada, stanno tirando un respiro di sollievo per un impatto dallo spazio scongiurato in extremis . E poi in Texas, nel Kentucky e finanche nella nostra Italia, ecco stagliarsi nel cielo misteriose «palle di fuoco», ancora non si sa fino a che punto imparentate con i detriti spaziali o dipendenti da uno sciame di meteore. BR   BR PANICO IN CANADA - Partiamo dall’unico allarme sicuramente collegato con la caduta di un oggetto artificiale dalle#039;orbita, quello scattato nella regione di Alberta. E’ successo alle prime ore del mattino di venerdì 13 febbraio, tempo locale, ma solo a emergenza superata ne sono stati rivelati i particolari. Il North American Aerospace Defence Command (NORAD) degli Stati Uniti, un ente che sorveglia lo spazio e tiene d’occhio tutti i corpi orbitanti attorno alla Terra, avverte i rappresentanti del governo canadese: «Un cargo spaziale russo delle dimensioni di un autobus, che era stato utilizzato per trasportare materiali sulla Stazione spaziale Internazionale, è fuori controllo e sta per precipitare su di voi. I calcoli indicano che potrebbe schiantarsi sulla città di Calgary, attorno alle 10 antimeridiane, ma la traiettoria è incerta. La stiamo definendo minuto per minuto. Vi faremo sapere». Scatta l’allarme degli operatori della protezione BR civile canadese, sia a livello nazionale che locale. Ci si interroga se sia il caso di avvertire la popolazione e predisporre piani di evacuazione, almeno nella parte più popolosa del centro cittadino. Mentre le concitate consultazioni sono in corso, si rifà vivo il NORAD: la traiettoria del maxi proiettile spaziale è cambiata, ora sembra puntare su Kneehill o su Wheatland Country, circa cento chilometri a est di Calgary. Lì, per fortuna, la densità della popolazione è più bassa, c’è meno pericolo di impatto diretto con le persone e le cose. Ma si affaccia un’altra preoccupazione. Il relitto del vettore russo contiene materiale radioattivo che, disperdendosi in seguito all’impatto, potrebbe contaminare una vasta aerea di territorio. Scattano altri livelli di allerta per il monitoraggio dell’eventuale nube radioattiva. «Ma proprio mentre un operatore del nostro staff stava per diffondere l’allarme al pubblico –racconta Colin Lloyd, BR direttore esecutivo dell’Agenzia di gestione delle emergenze dell’Alberta-, dal centro operativo di Ottawa ci arriva un contro ordine: il relitto spaziale è rimbalzato nell’atmosfera, finendo nell’Atlantico. Pericolo scongiurato. E’ una mattina che non dimenticheremo facilmente». BR   BR LO SCONTRO IN ORBITA - L’allarme spaziale dell’ Alberta segue di appena tre giorni uno scontro in orbita terrestre da primato, avvenuto il 10 febbraio, a circa 800 km di altezza, fra due satelliti per telecomunicazioni: il russo Kosmos 2251 e l’americano Iridium 33, rispettivamente da 1.000 e 500 kg di peso. Non era mai successo prima d’ora che due grandi satelliti, ciascuno ruotante sulla propria orbita, facessero un involontario urto frontale. (I cinesi, invece, due anni fa, avevano volontariamente effettuato un impatto fra un loro missile balistico e un satellite in disuso). A causa delle alte velocità in gioco (25 mila km all’ora), un crash spaziale genera migliaia di frammenti grandi e piccoli che, sparpagliandosi progressivamente in vari livelli orbitali, si possono trasformare in potenziali proiettili-killer a danno di altri satelliti, della Stazione spaziale abitata in permanenza dagli astronauti a 400 km di altezza e, scendendo più BR giù, della stessa Terra. BR   BR GLI AVVISTAMENTI «ITALIANI» - Per questo motivo, quando la sera del 13 febbraio l’astrofilo Diego Valeri da Contigliano (Rieti), specializzato nell’osservazione delle meteore, riesce a registrare con la sua telecamera per la sorveglianza del cielo una palla di fuoco dieci volte più luminosa della Luna (VEDI), è inevitabile chiedersi se non si tratti di un frammento dello scontro orbitale, piuttosto che del solito sasso cosmico venuto giù dal cielo. E la domanda si fa più pressante quando analoghi avvistamenti vengono fatti, sempre la sera del 13 febbraio, ancora da altre località italiane e, oltre l’Atlantico, a Morehead nel Kentucky (dove l’apparizione è accompagnata da vibrazioni e boati). BR   BR FRA UFO E METEORE - Il 15 febbraio, poi, in molte località del Texas, un’altra palla di fuoco è talmente luminosa da rendersi visibile in pieno giorno. Fatti debiti calcoli, gli specialisti del NORAD escludono che le molteplici palle di fuoco possano essere i frammenti del crash spaziale. Un’ ipotesi alternativa è che si tratti di uno sciame di meteore, provenienti chissà da dove, che ha colpito il nostro pianeta, dando luogo a una molteplicità di fenomeni. Ma, mentre gli astronomi sono impegnati nei calcoli, le ipotesi, anche le più spericolate dei soliti ufologi, si affastellano. Il rischio che l’aumento della spazzatura spaziale possa costituire un pericolo sia per la navigazione spaziale e aerea, che per noi inermi abitanti della Terra, è stato intanto ribadito dal direttore dell’United Nation Office for Outer Space Affairs (UNOOOSA), Mazlan Othman, che ha richiamato al rispetto di una risoluzione già adottata dall’assemblea BR generale dell’ONU, che esorta a una non proliferazione degli «space debris», allo scopo di preservare l’ambiente spaziale e la sicurezza del pianeta. In pratica, a questo scopo, i vari Paesi del club spaziale, dovrebbero limitare le attività e le manovre potenzialmente pericolose e le agenzie addette al monitoraggio dei corpi artificiali dovrebbero migliorare le loro capacità di osservazione e calcolo per prevenire gli incidenti con la migliore regolazione delle#039;ormai congestionato traffico orbitale. BR Franco Foresta Martin BR 17 febbraio 2009 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_febbraio_17/palle_fuoco_allarme_foresta_martin_18ed49d4-fcdc-11dd-b299-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_febbraio_ 17/palle_ fuoco_allarme_ foresta_martin_ 18ed49d4- fcdc-11dd- b299-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3620&titolo_sotto=Palle di fuoco e detriti spaziali:allarme e mistero nel mondo&ID_cat_new=99News ReikiANALIZZATI I BLOCCHI DELLA PIRAMIDE BOSNIACA; RISULTATO: SI TRATTA DI ANTICO CALCESTRUZZOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3623&titolo_sotto=ANALIZZATI I BLOCCHI DELLA PIRAMIDE BOSNIACA; RISULTATO: SI TRATTA DI ANTICO CALCESTRUZZO&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; inserita il 16 Febbraio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; fonte: Bosnian Pyramid br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;Istituto per i materiali delle#039;Università di Zenica, Bosnia-Erzegovina, ha pubblicato i primi risultati dei campioni di scavo prelevati da un certo numero di luoghi nella valle delle piramidi bosniache, come ha riferito la Fondazione dell Parco Archeologico per la Piramide del Sole Bosniaca che ha raccolto i campioni e li ha inviati per le analisi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I costruttori delle piramidi bosniache fabbricavano il materiale da costruzione e poi lo usavano per realizzare varie forme architettoniche. Hanno usato varie dimensioni di inerti, usando la pezzatura di ghiaia che era disponibile in quantità al momento. Conoscevano le proprietà leganti dei materiali naturali, in particolare della creta, la sua elasticità, igroscopicità , e che la creta tritata, poco cotta e impastata con acqua possiede proprietà leganti , ha concluso Muhamed Pasic, professore presso le#039;Istituto per i materiali. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Essi inoltre utilizzavano una calce idrata al fine di legare gli inerti di ghiaia. Sapevano produrre calce con usando calcite e dolomite. Il materiale da costruzione delle antiche culture era un miscuglio di ghiaia effettuato presso la cava, legato con cemento ed acqua, e poi versato in lastre, per realizzare la Piramide del Sole. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La ghiaia con cui hanno fatto la piramide ci ricorda il nostro calcestruzzo di cemento uscito da una betoniera, ma il risultato ha una durezza molto superiore, di oltre 100 Mpa. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; f p = 116, 0 ; 133, 8 i io 94, 0 Mpa br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il volume di massa (Vm) e la densità (e#961;) di questo materiale artificiale, duro e compatto, mostra i seguenti risultati: V m = 2, 68 kg/dm 3 e#961; = 2, 71 g/cm 3 Poiché non vi è praticamente alcuna differenza tra il volume e la densità (0, 03) ciò è ulteriore conferma delle#039;artificialità dei blocchi di cemento, quasi privi di porosità. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Composizione chimica del materiale da costruzione artificiale dalla Piramide del Sole, Visoko br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; C ONTENUTO in % br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; g.ž. SiO 2 CaO MgO Fe 2 O 3 MnO Al 2 O 3 TiO 2 Na 2 O K 2 O Totale br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 39, 97 13, 10 32, 20 9, 96 1, 61 0, 03 2, 45 0, 06 0, 09 0, 39 99, 86 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questo materiale duro con la durezza di oltre 100 Mpa ha proprietà migliori rispetto a qualsiasi altro calcestruzzo industriale, fatto oggi in Bosnia. Tale calcestruzzo è fatto solo su richiesta. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Con questi materiali leganti (argilla poco cotta e carbonato di Dolomite / CalcIte) sono stati fatti strumenti in speciali stampi e poi utilizzati per tagliare lastre di pietra arenaria sagomata, trovate sulle piramidi del Sole e la Luna. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Si può leggere di più riguardo su: www.piramidasunca. ba / it o www.icbp.ba br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (3 Febbraio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://www.piramidasunca.ba/en/index.php/STONE-BLO... style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.piramida sunca.ba/ en/index. php/STONE- BLO... /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3887 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3887 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3623&titolo_sotto=ANALIZZATI I BLOCCHI DELLA PIRAMIDE BOSNIACA; RISULTATO: SI TRATTA DI ANTICO CALCESTRUZZO&ID_cat_new=99News ReikiPalla di fuoco nel cielo del Texas: è misterohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3616&titolo_sotto=Palla di fuoco nel cielo del Texas: mistero&ID_cat_new=99E LO STRATEGIC COMMAND USA SMENTISCE CHE SIA STATA CAUSATA DA UNO SCONTRO TRA SATELLITI - P Un globo di luce bianca filmato mentre precipitava al suolo: ma non ci sono tracce di rottami o detriti BR BR Una misteriosa palla di fuoco è apparsa sabato nel cielo del Texas. Ed ora è battaglia di opinioni sulla reale natura del fenomeno. La sfera è apparsa nel cielo del Texas nel pomeriggio di sabato e cadendo sulla terra a grande velocità la palla , originariamente di colore rosso, è diventata sempre più bianca. Il fenomeno è stato filmato da diverse persone tanto da finire anche sulla Cnn. BR BR IPOTESI - Le#039;ipotesi iniziale è che potesse trattarsi di alcuni detriti dello scontro avvenuto martedì tra un satellite russo ed uno americano. Una tesi che è stata accolta con una certa perplessità dagli esperti americani e successivamente smentita dallo Strategic Command degli Stati Uniti. E anche la Federal aviation administration americana ha dichiarato ufficialmente: «Non sappiamo di cosa si sia trattato». Le#039;ufficio dello sceriffo della contea di Williamson in Texas, zona nella quale è stato osservato il fenomeno, ha fatto ricerche nelle#039;area segnalata dai testimoni usando anche un elicottero, senza trovare alcun residuo anomalo. «Le persone che ci hanno chiamato ci hanno detto che si trattava di un aereo che si è schiantato al suolo e non abbiamo ragione per dire che stessero mentendo» ha dichiarato John Foster, il portavoce dello sceriffo di Williamson. Finora dunque non si sono trovati rottami al suolo, tanto da far pensare a questo punto BR che si sia trattato di un meteorite. Ma ce#039;è chi obietta che, anche in questo caso, ci dovrebbe essere una traccia, seppur minima delle#039;impatto. Così, ovviamente, alla fine si è tornato a parlare di un Ufo. Vale a dire di un oggetto volante non identificato. BR BR Marco Letizia BR 16 febbraio 2009 BR A href= http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_16/sfera_fuoco_texas_7c6519ec-fc3c-11dd-af22-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/cronache/ 09_febbraio_ 16/sfera_ fuoco_texas_ 7c6519ec- fc3c-11dd- af22-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR Video qui BR A href= http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fdevxChannel=Dall%20ItaliaevxClipId=2524_1035234c-fc3d-11dd-af22-00144f02aabcevxBitrate=300 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://video. corriere. it/?vxSiteId= 404a0ad6- 6216-4e10- abfe-f4f6959487f devxChannel= Dall%20Italiae vxClipId= 2524_1035234c- fc3d-11dd- af22-00144f02aab cevxBitrate= 300 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3616&titolo_sotto=Palla di fuoco nel cielo del Texas: mistero&ID_cat_new=99News ReikiAtlantide? Era tra Russia e Finlandiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3619&titolo_sotto=Atlantide? Era tra Russia e Finlandia&ID_cat_new=99 - P inserita il 13 Febbraio 2009 BR fonte: Avvenire BR BR Atlantide è mai esistita? Risponde positivamente a tale domanda le#039;archeologo Marco Bulloni: avrebbe identificato le evidenze archeologiche di una realtà urbana, ispiratrice del mito di Atlantide, sulla Grande Solovki, une#039;isola del Mar Bianco, tra Finlandia e Russia., Qui Bulloni ha condotto una sistematica indagine di tre anni, ritrovando i resti di templi, palazzi e mura concentriche a loro protezione, esattamente come descritto da Platone nel Timeo e nel Crizia. «Coincidono persino le misure; anche se le#039;aspetto geomorfologico è mutato la realtà urbana, ricostruibile, collima perfettamente. Inoltre i resti sono databili al XIII sec. a. C., quando secondo gli storici sarebbe esistita Atlantide. È la dimostrazione delle#039;influsso sulla cultura greca dei popoli del nord, conosciuti come esportatori di ambra» conclude Bulloni. BR BR (6 Febbraio 2009) BR BR link: A href= http://www.avvenire.it target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.avvenire.it /FONT /A BR BR A href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3876 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3876 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3619&titolo_sotto=Atlantide? Era tra Russia e Finlandia&ID_cat_new=99News ReikiUNA COPPIA HA FILMATO IL MOSTRO DI LOCH NESS.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3618&titolo_sotto=UNA COPPIA HA FILMATO IL MOSTRO DI LOCH NESS.&ID_cat_new=99 - P inserita il 10 Febbraio 2009 BR fonte: Highland News BR BR o forse era un pesce morto? BR BR Sembra che una coppia, che stava trascorrendo un weekend romantico sulle Highlands scozzesi, abbia avuto un incontro ravvicinato col mostro di Loch Ness. Gli esperti stanno esaminando una loro fotografia, presa per caso, nella quale appare una strana figura, per valutare se effettivamente possa trattarsi del famoso Nessie. BR BR Ian Monckton, da Solihull, è andata a festeggiare il suo trentesimo compleanno insieme al fidanzato Tracey Gordon in un cottage a Invermoriston, sulle rive del lago Ness. Verso le undici di sera, si sono fermati in una piazzola di sosta lungo la strada. BR BR Volevamo fotografare il Castello di Urquhart, ma non era illuminato. Nel ritorno verso casa, abbiamo accostato in una piazzola per permettere ad une#039;altra auto di superarci, perché il mio fidanzato non ama correre quando guida. Ho aperto il finestrino per fumare e abbiamo sentito un fruscio, seguito da un botto, come se una piccola auto fosse caduta nel lago. Abbiamo rivolto verso le#039;acqua i fari delle#039;auto e col flash della macchina fotografica siamo riusciti a scattare alcunefoto di qualcosa che appariva sul pelo delle#039;acqua . La coppia pensava che si trattasse di qualcuno in difficoltà, caduto nelle#039;acqua con la propria auto. Hanno provato a chiamare, ma non hanno ricevuto risposta. BR BR Le immagini, ha detto Ian, sono state prese da una piccola scogliera vicino al lago. Solo quando sono tornati a casa e le hanno potute esaminare le foto con calma si sono resi conto che poteva essersi trattato proprio del mitico, inafferrabile mostro. BR BR Non si vede chiaramente una grande forma nelle#039;acqua, ma si vede una grande presenza che muove le cime degli alberi, in direzione del lago, non lontano dalla nostra posizione , ha detto Ian, che ha inviato la foto al naturalista Adrian Shinem del progetto Loch Ness, per ottenere il suo parere de#039;esperto. BR BR Io e Tracey siamo sempre stati molto scettici sulla storia di Nessie, ma dopo questa esperienza siamo più possibilisti. Si è trattato del momento più intenso e sconvolgente del nostro viaggio e vogliamo tornare per avere una risposta su che cosa possiamo aver fotografato . BR BR Mikko Takala, che gestisce una rete di osservazione di Nessie tramite webcam, dice che potrebbe anche trattarsi de#039;un grosso pesce morto, o di un piatto. La foto è presa nel buio e il contrasto accentua certi particolari, che di giorno sarebbero difficilmente evidenti, o non sarebbero neppure significativi . BR BR (5 Febbraio 2009) BR BR link: A href= http://www.highland-news.co.uk/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.highland -news.co. uk /FONT /A BR BR Fonte: A href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3862 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3862 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3618&titolo_sotto=UNA COPPIA HA FILMATO IL MOSTRO DI LOCH NESS.&ID_cat_new=99News ReikiMagia nera a Romahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3617&titolo_sotto=Magia nera a Roma&ID_cat_new=99 - P A href= http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Magia-nera-a-Roma/2063705//0 http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Magia-nera-a-Roma/2063705//0 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3617&titolo_sotto=Magia nera a Roma&ID_cat_new=99News ReikiNasa/ Il mistero del serpente su Marte, fossile o fotomontaggio?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3614&titolo_sotto=Nasa/ Il mistero del serpente su Marte, fossile o fotomontaggio?&ID_cat_new=99 - SPAN class=Apple-style-span style= FONT-SIZE: 13px; LINE-HEIGHT: 15px; FONT-FAMILY: Georgia Una foto scattata dal robot Spirit dilaga su Internet BR style= LINE-HEIGHT: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial New York, 12 feb. (Apcom) - La vita su Marte? Potrebbe avere la forma di un rettile. Il dubbio viene da una foto della Nasa che circola in queste ore su Internet e dove quello ripreso tra i sassi del pianeta rosso sembra effettivamente un serpente. Le#039;immagine è stata scattata lo scorso gennaio da uno dei robot delle#039;agenzia spaziale americana, Spirit, che da anni cerca le prove delle#039;esistenza di vita extraterrestre. In questo caso però i geologi americani, alla disperata ricerca di tracce di antichi microrganismi, si sono trovati davanti a un ben più incredibile risultato. BR style= LINE-HEIGHT: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial Sul web gli appassionati di alieni già esultano davanti alla prova che dimostrerebbe che il governo americano abbia celato per anni le#039;esistenza di vita lontano dalla Terra, anche se rimane il dubbio che si tratti di una strana formazione rocciosa, accentuata da un gioco di luce e dalla scarsa definizione della foto. Le#039;immagine viene già tacciata però di essere un fotomontaggio ben riuscito per prendere in giro gli scienziati americani, da tempo a corto di scoperte che giustifichino le spese galattiche delle proprie ricerche. BR style= LINE-HEIGHT: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial La foto è visibile al link A style= FONT-SIZE: 10px; COLOR: rgb(30,102,174); LINE-HEIGHT: 1.22em; FONT-FAMILY: Verdana; TEXT-DECORATION: underline; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial href= http://marsrovers.jpl.nasa.gov/gallery/all/2/p/527/2P173156766EFFA target=_blank rel=nofollow http://marsrovers. jpl.nasa. gov/gallery/ all/2/p/527/ 2P173156766EFFA /A CA0P2440L7M1. JP BR style= LINE-HEIGHT: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial BR style= LINE-HEIGHT: 1.22em; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial A style= FONT-SIZE: 10px; COLOR: rgb(30,102,174); LINE-HEIGHT: 1.22em; FONT-FAMILY: Verdana; TEXT-DECORATION: none; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial href= http://notizie.virgilio.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/02_febbraio/12/nasa_il_mistero_del_serpente_su_marte_fossile_o_fotomontaggio,17957414.html target=_blank rel=nofollow http://notizie. virgilio. it/notizie/ scienze_e_ tecnologie/ 2009/02_febbraio /12/nasa_ il_mistero_ del_serpente_ su_marte_ fossile_o_ fotomontaggio, 17957414. html /A /SPAN BRhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3614&titolo_sotto=Nasa/ Il mistero del serpente su Marte, fossile o fotomontaggio?&ID_cat_new=99News Reikiraordinario rinvenimento a Manduriahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3613&titolo_sotto=raordinario rinvenimento a Manduria&ID_cat_new=99 - a href= http://www.manduriaoggi.it/notizia.asp?idnews=844 http://www.manduriaoggi.it/notizia.asp?idnews=844 /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3613&titolo_sotto=raordinario rinvenimento a Manduria&ID_cat_new=99News ReikiGITTO: SCOPERTA CAMERA FUNERARIA CON 30 MUMMIE IN NECROPOLI SAKKARAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3612&titolo_sotto=GITTO: SCOPERTA CAMERA FUNERARIA CON 30 MUMMIE IN NECROPOLI SAKKARA&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Il Cairo, 9 feb. (Adnkronos/Dpa) - Nella necropoli di Sakkara, circa 15 chilometri a sud della piramide di Cheope in Egitto e nota per la sua piramide a gradoni eretta da Zoser, ee#039; stata scoperta dagli archeologi una camera funeraria con 30 mummie e diversi sarcofaghi intatti, risalenti alle#039;epoca dei faraoni. Secondo le#039;annuncio del Consiglio superiore delle Antichitae#039; egiziano, dagli scavi ee#039; emersa in particolare la mummia di un uomo contenuta in un sarcofago di legno lungo un metro e 80 centimetri, sul quale sono stati individuati i geroglifici del nome del morto e dei suoi antenati maschi. Altri quattro sarcofaghi in pietra calcarea verranno aperti con ogni cautela nei prossimi giorni. In una parete della camera ce#039;erano poi cinque nicchie che ospitavano quattro mummie e un cane imbalsamato. La camera funeraria era situata al fondo di un corridoio di 1 metri e tutto lascia pensare che sia stata creata da un importante sacerdote della VI dinastia br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (2318-2168 a.C.) che si chiamava Sengam, ha spiegato il presidente del Consiglio superiore Zahi Hawass. Le mummie rinvenute alle#039;interno del locale, sotterraneo e decorato con bassorilievi, risalirebbero invece probabilmente alla XXVI dinastia (664-525 a.C.) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (Ses/Gs/Adnkronos) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 09-FEB-09 12:51 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDkwMjA5MTI1MTU4LnhtbCI7fQ== style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://iltempo. ilsole24ore. com/adnkronos/ ?q=YToxOntzOjEyO iJ4bWxfZmlsZW5hb WUiO3M6MjE6IkFET jIwMDkwMjA5MTI1M TU4LnhtbCI7fQ= = /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3612&titolo_sotto=GITTO: SCOPERTA CAMERA FUNERARIA CON 30 MUMMIE IN NECROPOLI SAKKARA&ID_cat_new=99News ReikiVita su un altro pianetahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3611&titolo_sotto=Vita su un altro pianeta&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Un paio di giorni fa, su Petrolio, Debora Billi pubblica un interessante post sulla vita intelligente su altri pianeti, il viaggio nelle#039;universo e... tutto quanto! br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Bando alle citazioni (a proposito: quale è il libro? Non si vince niente se non una menzion de#039;onore!), ciò che mi ha colpito è la citazione tratta dalle#039;Energy Bullettin (la riporto così come le#039;ha tradotta Debora): br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ci sono buone possibilità che un certo numero di specie intelligenti nella nostra galassia abbiano usato le risorse energetiche (dei loro pianeti) per tentare il volo spaziale a bassa distanza, come abbiamo fatto anche noi. Alcuni con a disposizione maggiori quantitativi di energia saranno in grado di stabilire colonie nei pianeti del loro sistema, almeno per un poe#039; di tempo. Ma la differenza tra una tavolo da ping-pong e un campo di calcio, la stessa che ce#039;è tra il viaggio alle#039;interno di un sistema e la navigazione interstellare, non può essere ignorata. Dato le#039;enorme quantitativo di energia richiesto, la possibilità che una specie intelligente (...) riesca nelle#039;intento è prossima allo zero. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; De#039;altra parte il buon utilizzo delle risorse energetiche è strettamente legato al progresso tecnologico delle popolazioni intelligenti: non vorrei ripetermi troppo, ma penso a Carl Sagan e a Michio Kaku. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il secondo riprende la tesi del primo nel libro Mondi paralleli: quando avremo la tecnologia necessaria per manipolare le#039;energia e piegarla ai nostri voleri (essere in grado di cambiare il clima, ad esempio), saremo in grado non solo di sfruttare al meglio le nostre stesse risorse energetiche (quelle che abbiamo a disposizione sul nostro pianeta), ma addirittura saremo in grado di manipolare e sfruttare le energie che ci mette a disposizione le#039;universo. Questo traguardo, secondo Kaku, potrebbe essere non troppo lontano (un paio di generazioni, forse), magari anche grazie alla teoria delle stringhe, al momento una delle maggiori indicate per diventare la teoria del tutto, o per cadere in maniera terribilmente rovinosa. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Una possibile conferma della teoria delle stringhe, infatti, potrebbe dare una spinta tecnologica non indifferente verso lo sviluppo di sistemi di manipolazione energetica sempre più sofisticati e soprattutto sempre più slegati alle risorse energetiche planetarie. Sarà beramente così? Una prima risposta potrebbe già darla nel prossimo decennio il CERN e LHC. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://sciencebackstage.blogosfere.it/2009/02/vita-su-un-altro-pianeta.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://sciencebacks tage.blogosfere. it/2009/02/ vita-su-un- altro-pianeta. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3611&titolo_sotto=Vita su un altro pianeta&ID_cat_new=99News ReikiUFO: AERONAUTICA E AVIAZIONE TESTIMONI DI UN INCREDIBILE AVVISTAMENTO IN GRECIAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3609&titolo_sotto=UFO: AERONAUTICA E AVIAZIONE TESTIMONI DI UN INCREDIBILE AVVISTAMENTO IN GRECIA&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; 7 Febbraio 2009 22.06 - di Ufologia.net - Fonte: Allnewsweb - cod.166745 /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ee#039; passato oltre un anno dalle#039;evento, ma solo oggi i media nazionali in Grecia sono stati in grado di ottenere informazioni e stanno dando ampio risalto alla notizia, tenuta meticolosamente segreta dalle forze aeree militari greche e dalle#039;aviazione civile, entrambi coinvolte nel bizzarro avvistamento avvenuto le#039;11 ottobre del 2007 alle ore 3.20 di notte. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ee#039; emersa la registrazione audio, in lingua originale, del dialogo tra il pilota delle#039;aereo di linea e la torre di controllo ed è stato addirittura reso pubblico il documento ufficiale che ordinava a due F-16 in dotazione alle#039;aeronautica greca, di intercettare le#039;ufo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il tutto è cominciato quando il capitano del volo 266 della Olympic Airways diretto da Atene a Londra, ha notato uno strano oggetto muoversi in modo anomalo nella zona ovest di Atene. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;oggetto era somigliava ad una stella, ma molto più grande e luminosa e cambiava continuamente la sua forma. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nello stesso momento, anche i capitani di altri due voli della Olympic Airways, il 730 diretto a Kos e il 700 diretto a Rodi, hanno segnalato la stessa anomalia. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il tutto è stato confermato anche dalla torre di controllo delle#039;aeroporto di Atene, i cui impiegati hanno potuto osservare di persona le#039;oggetto muoversi verso Karystos, una piccola città sulle#039;isola di Eubea. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; A quel punto le#039;aviazione civile ha pensato bene di contattare le forze aeree militari, che hanno però risposto di aver già avvistato le#039;oggetto, che viaggiava a velocità incredibile, dalla stazione radar del monte ateniese Parnitha. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il presidio della stazione radar ha descritto le#039;ufo come grande, di forma insolita ed incredibilmente luminoso, nulla di riconducibile a mezzi aerei conosciuti. Le#039;oggetto è anche stato fotografato dai militari della stazione ma ad oggi non sono state rese pubbliche le foto. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Due F-16 sono stati inviati per intercettare le#039;ufo, mentre le varie torri di controllo ne monitoravano la posizione e i movimenti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; A quel punto le#039;oggetto è letteralmente schizzato via ad una velocità impossibile e i caccia non sono stati in grado di identificarlo da vicino. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La cosa ancora più anomale è che mentre sia i membri delle#039;aeroporto di Athene che quelli della stazione radar hanno potuto osservare chiaramente le#039;oggetto in cielo, tanto da poter scattare fotografie, i radar non hanno registrato nulla. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I media greci, che ripropongono in questi giorni la notizia, pongono le#039;accento sul deplorevole tentativo di cover-up portato avanti dalle istituzioni locali, nel tentativo di insabbiare fino ad oggi la vicenda. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Addirittura, nonostante le conferme di 3 capitani di aerei di linea, delle torri di controllo e della stazione radar e nonostante le#039;impiego di due F-16 per intercettare le#039;oggetto, qualche esponente ufficiale del governo avrebbe asserito che si trattava semplicemente del pianeta Venere, scambiato per errore da tutti per un oggetto volante non identificato. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Se così fosse, vista le#039;esperienza e il ruolo delle persone coinvolte, questo sarebbe ancora più preoccupante che avere ufo alle porte di casa. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=166745 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.terninre te.it/headlines/ articolo_ view.asp? ARTICOLO_ ID=166745 /a /span br /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3609&titolo_sotto=UFO: AERONAUTICA E AVIAZIONE TESTIMONI DI UN INCREDIBILE AVVISTAMENTO IN GRECIA&ID_cat_new=99News ReikiGoogle e la Nasa fondano la Singularity Universityhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3610&titolo_sotto=Google e la Nasa fondano la Singularity University&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Demetrio Porcino - Venerdì 6 Febbraio 2009 alle 10:02 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Google e la Nasa si sono messe insieme, per la creazione di un’università molto particolare, denominata Singularity University. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Essa comprenderà tutta una serie di corsi di stampo tecnologico e futuristico basati su biotecnologie, nanotecnologie e intelligenza artificiale. La guiderà il controverso scienziato futurista Ray Kurzweil e sarà situata presso il centro di ricerca Nasa della Silicon Valley, vicino al quartier generale di Google. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Kurzweil è molto noto per aver sviluppato una macchina automatica per la lettura, che traduce lo scritto in parole udibili per i ciechi e ha due componenti di base: uno scanner e un sistema di riconoscimento ottico dei caratteri (OCR). Ma è anche scienziato molto noto per aver sviluppato decine di brevetti su sintetizzatori, algoritmi di riconoscimento ottico e intelligenza artificiale. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Inoltre, nel suo celebre saggio del 2005 “The singularity is near (la singolarità è vicina)”, lo scienziato newyorchese ha previsto che entro la metà di questo secolo nascerà una nuova civiltà in cui l’intelligenza artificiale supererà le facoltà umane. Si avvierà così l’era della “singolarità tecnologica“, nella quale i computer surclasseranno gli esseri umani nella comprensione e nelle previsioni riguardanti problemi irrisolvibili dalle capacità umane (almeno per ora), come il surriscaldamento globale o la fame nel mondo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In sostanza, Kurzweil crede che le macchine supereranno gli uomini, ma in senso positivo; aprendo così le porte ad un’era di puro divertimento per l’umanità. Oltre al suo lavoro scientifico e tecnologico di primo piano e a decine di onorificenze Kurzweil è stimatissimo anche in ambito accademico tanto da aver ricevuto 15 lauree ad honorem dalle più prestigiose università americane. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per molti scienziati è un visionario un po’ strano, ma per il fondatore di Google, Larry Page, e per Peter Diamandis, amministratore delegato di X-Prize (una fondazione Usa che si occupa di progetti per lo sviluppo dell’umanità), Kurzweil è un inventore degno di rispetto e fiducia per la direzione di questa pionieristica università. L’università Singularity partirà presto alla ricerca di nuovi geni per migliorare il futuro del mondo, nello stile anticonformista degno di Google. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.onegoogle.it/06/02/2009/google-e-la-nasa-fondano-la-singularity-university/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.onegoogl e.it/06/02/ 2009/google- e-la-nasa- fondano-la- singularity- university/ /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3610&titolo_sotto=Google e la Nasa fondano la Singularity University&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;aria più pura catturata da un filohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3608&titolo_sotto=L'aria pi pura catturata da un filo&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Viviamo fra le onde. Quelle invisibili dei potenziali elettromagnetici che vanno e vengono, ci attraversano e interagiscono con il nostro organismo come e quanto è difficile comprendere al profano in assenza di sintomi e malattie. Essendo il bombardamento continuo (immaginate un bicchiere pieno nel quale si continui a versare acqua) ne consegue uno squilibrio che altera i ritmi vitali nelle#039;inseguirsi di colmi e vuoti che nessun vivente è preparato a sostenere br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questa idea di squilibrio da sistemare, più di venticinque anni, fa se#039;infilò nella testa di un medico e docente universitario, Demetrio Iero, che ha inventato uno strumento, oggi ampiamente utilizzato in aziende e da privati, che, mettendosi fra gli apparecchi e le prese, rimette le onde in ordine dando come effetto pratico una percezione di tranquillità connessa, se utilizzata in agricoltura, a un aumento di produttività per piante e animali. Il riequilibratore di campo elettromagnetico modifica, riduce e riassesta gli squilibri causati dal campo elettromagnetico ambientale alterato dal funzionamento degli apparecchi e strumenti elettrici o dalle reti di Hartmann e di Curry (componenti elettromagnetiche del campo geomagnetico terrestre) o dalle faglie o dai flussi de#039;acqua sotterranei.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La sperimentazione, effettuata con le#039;aiuto di investitori privati, dimostra che si crea une#039;atmosfera ideale per il benessere di uomini, animali e piante impedendo squilibri a livello ionico e di scambio ionico. Le#039;apparecchio, che oggi costa 300 euro, e che nei sogni del suo inventore dovrebbe poter diventare «quasi gratuito» (www.iagelectronic. it) conta sulle#039;appoggio di uno dei più autorevoli scienziati italiani, Emilio Del Giudice già ricercatore delle#039;Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Milano oggi nelle#039;èquipe delle#039;International Institute of Biophisics di Ness in Germania: «Le#039;interesse del dispositivo è la apparente coincidenza del suo principio di funzionamento con le idee recentemente emerse sul funzionamento degli organismi viventi nelle#039;ambito concettuale della Teoria Quantistica dei Campi. In particolare sembra produrre un aumento della concentrazione di ioni negativi nelle#039;aria e nella materia vivente e una diminuzione della br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; concentrazione di ioni positivi attraverso il potenziale magnetico, il quale non richiede grandi quantità di energia per essere prodotto e consente di coprire spazi molto ampi, perciò è decisamente superiore agli ionizzatori che utilizzano i campi. Le#039;uso dei potenziali al posto dei campi è la conseguenza di un tipico fenomeno quantistico, noto come effetto Boehm-Aharonov, che la biologa anglo-cinese Mae-Wan Ho ha suggerito essere alla base del carattere ordinato della crescita degli organi di un corpo vivente. Del resto è noto - conclude Del Giudice - che una elevata concentrazione di ioni negativi e una bassa concentrazione di ioni positivi (come è nei boschi o nelle#039;aria dopo la pioggia) ha effetti molto utili per la salute».  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/02/06/986351-aria_pura.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://iltempo. ilsole24ore. com/2009/ 02/06/986351- aria_pura. shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3608&titolo_sotto=L'aria pi pura catturata da un filo&ID_cat_new=99News ReikiGli abitanti di Canneto di Caronia presentano un esposto in Procurahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3606&titolo_sotto=Gli abitanti di Canneto di Caronia presentano un esposto in Procura&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Cronaca br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 04/02/2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Hanno paura di essere stati abbandonati. Temono per la loro sicurezza e soprattutto per la loro salute. C’è questo dietro l’esposto in procura presentato da 40 abitanti di Canneto di Caronia dopo la sospensione della telesorveglianza e il monitoraggio da parte della Protezione civile, che subito dopo il verificarsi degli incendi inspiegabili nelle abitazioni dei cittadini, tra il 2004 e il 2005, aveva installato varie apparecchiature per monitorare i presunti fenomeni di elettromagnetismo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La conferma della sospensione dei controlli è avvenuta anche dal capo della task force interistituzionale che indaga sui fenomeni, Francesco Venerando, nel corso della trasmissione “Uno mattina”. Così il 9 dicembre gli abitanti di Canneto di Caronia si sono rivolti alla Procura di Mistretta per chiedere di intervenire anche alla luce della scoperta fatta dal Comune e segnalata ai Carabinieri che un giunto in ottone della rete idrica realizzata da pochi anni è stato forato in più punti dalle scariche elettriche. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.tempostretto.it/8/index.php?location=articoloeid_articolo=13448 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://www.tempostretto.it/8/ index.php? location= articoloe id_articolo= 13448 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3606&titolo_sotto=Gli abitanti di Canneto di Caronia presentano un esposto in Procura&ID_cat_new=99News ReikiNew Scientist: Il Pantheon era una grande meridiana?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3607&titolo_sotto=New Scientist: Il Pantheon era una grande meridiana?&ID_cat_new=99A far sorgere dubbio il loculo alla sommità della cupola - div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Roma, 4 feb. (Apcom) - Il Pantheon di Roma è forse una colossale meridiana? A pensarlo un esperto in orologi molto antichi, Robert Annah delle#039;Università di Otago in Dunedin, Nuova Zelanda, che nel 2005 visitò le#039;antichissimo tempio romano, dedicato a tutti gli dei, che fu ricostruito nel 127-128 dalle#039;imperatore Adriano sui resti del primo Pantheon eretto nel (25-27 a.C. ) da Marco Vipsanio Agrippa . Quando Hannah attraversò il grande pronao colonnato ed entrò nella grande sala rotonda, realizzò che quello non poteva essere solo un tempio, ma doveva essere stato qualcosa di più. Forse un grande orologio solare. Se così fosse, commenta New Scientist, che oggi riporta lo studio, il Pantheon avrebbe celato il suo segreto per più di 2000 anni. A far sorgere il dubbio, la presenza del e#039; loculo che si apre alla sommità della cupola, una semisfera decorata da 28 cassettoni, che sormonta la sala cilindrica. Dalle#039;ampia apertura sferica filtra, infatti, br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; la luce solare, ma in caso di cattivo tempo, anche la pioggia, tanto è vero che gli ingegneri di allora pensarono di fare un pavimento leggermente convesso con canali di scolo laterali. Durante i sei mesi invernali, spiega Hannah, la luce del Sole, a Mezzogiorno, filtrando alle#039;interno, traccia una linea sul soffitto della cupola ; durante le#039;estate, con il Sole più alto nel cielo, il raggio di luce scende percorrendo le parti più basse delle pareti e il pavimento. Ai due equinozi, in marzo e settembre, invece, la luce che passa attraverso il buco va a colpire la linea che unisce il soffitto con le pareti, proprio sopra il vano di una porta dipinta . Poi, in occasione di un equinozio, il raggio di luce, penetrando dalle#039;oculo, attraversa una grata posta sopra la porta chiusa ed illumina il cortile di fronte . Ee#039; le#039;unico momento delle#039;anno in cui questo posto vede la luce se le porte principali sono chiuse. Secondo Hannah non si tratta di una coincidenza. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Una costruzione come il Pantheon, con una cupola con apertura in cima, al tempo dei Romani era un tipo di Meridiana , anche se a scala molto più piccola. Inoltre, nota lo scienziato, la cupola del tempio vista dalle#039;esterno sembra quasi appiattita, mentre alle#039;interno è un emisfero perfetto. Une#039;architettura non casuale , ha osservato. Alle#039;equinozio, spiega ancora lo scienziato, il Sole è sulle#039;equatore celeste ,dove le#039;equatore terrestre può essere ingrandito fino ad intersecare la sfera celeste , questa parte del cielo era considerata dagli antichi la casa perfetta degli dei. Per questo Hannah pensa che, tracciando la luce degli equinozi, il Pantheon avrebbe elevato gli imperatori verso il cielo per intraprendere il cammino verso il regno degli dei. La tesi di Hannah ha suscitato le#039;interesse degli altri scienziati, tra questi James Evans, uno storico delle#039;astronomia della University of Puget Sound nello Stato di Washington che ha espresso però i br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; suoi dubbi. : Le#039;architetto del Pantheon era certamente consapevole delle connessioni simboliche tra il cosmo e le#039;impero e tra il Sole e le#039;imperatore, tuttavia non ci sono prove documentate che dicano che le#039;antico tempio era usato anche come meridiana .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://notizie.virgilio.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/02_febbraio/04/archeologia_new_scientist_il_pantheon_era_una_grande_meridiana,17847220.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: underline; line-height: 1.22em; color: rgb(30, 102, 174); font-family: Verdana; font-size: 10px; http://notizie. virgilio. it/notizie/ scienze_e_ tecnologie/ 2009/02_febbraio /04/archeologia_ new_scientist_ il_pantheon_ era_una_grande_ meridiana, 17847220. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3607&titolo_sotto=New Scientist: Il Pantheon era una grande meridiana?&ID_cat_new=99News ReikiFantasma in corsia, e le#039;ospedale chiama le#039;esorcistahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3604&titolo_sotto=Fantasma in corsia, e l'ospedale chiama l'esorcista&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; A cura de Il Pensiero Scientifico Editore br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 03/02/2009 17.23.00 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Un ospedale britannico ha assunto un esorcista per scacciare un fantasma avvistato più volte da operatori sanitari e pazienti? Piovono smentite, ma intanto la notizia ha fatto il giro del mondo grazie a Yahoo! News UK e Ireland. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il Derby City Hospital avrebbe richiesto un esorcismo per liberare l’ospedale dalla presenza di un fantasma incappucciato (ma con un lenzuolo nero, badate bene) che terrorizzerebbe pazienti, suore e staff sanitario del nosocomio britannico. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Pare che la manager della struttura ospedaliera, Debbie Butler, abbia spedito un messaggio e-mail ai dipendenti nel quale diceva: “Non so quanti di voi sono al corrente che alcuni membri dello staff ci hanno segnalato di aver visto un fantasma in corsia. Prendo seriamente la questione perché l’ultima cosa che voglio è che lo staff sia a disagio sul posto di lavoro, e quindi ho girato alla parrocchia vicina una richiesta per avere un esorcismo”. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La cosa ha naturalmente suscitato scalpore – e ilarità – sui media, ma il portavoce del Derby City Hospital ha smentito recisamente i fatti dichiarando: “Nessun esorcismo è mai stato praticato. Stiamo ascoltando le testimonianze dello staff per tranquillizzare tutti”. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Fonte: Spooked hospital calls ghostbuster. Yahoo! News UK e Ireland 30/01/2009. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; david frati br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=24412es=3 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://it.health. yahoo.net/ c_news.asp? id=24412e s=3 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3604&titolo_sotto=Fantasma in corsia, e l'ospedale chiama l'esorcista&ID_cat_new=99News ReikiAeronautica: tre Ufo avvistati nel 200http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3605&titolo_sotto=Aeronautica: tre Ufo avvistati nel 200&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Strane luci nel cielo, forme irregolari in volo, in un caso anche una e#039;palla infuocatae#039; di colore rosso: sono tre gli avvistamenti di oggetti volanti non identificati che il Reparto Generale Sicurezza delle#039;Aeronautica militare ha catalogato per le#039;anno 2008.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il primo avvistamento Ufo risale al 2 marzo dello scorso anno: alcuni cittadini hanno segnalato di aver visto, al tramonto, un oggetto sferico di colore e#039;e#039;bianco, luminosità costante, con alone di forma ellittica di colore rossoe#039;e#039;, che volava a circa 200 metri di quota sul cielo di Terrasini (Palermo). br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Quattro mesi più tardi, il 28 luglio a Riccione, alcune persone hanno osservato in pieno giorno (le 12.45) per tre minuti un oggetto di forma e#039;e#039;irregolaree#039; e#039; che e#039;e#039;sembrava allungarsi ed accorciarsie#039; e#039; mentre volteggiava, e#039;e#039;fluttuando su se stessoe#039;.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sempre nelle#039;area di Riccione, il 21 agosto dello scorso anno, altri cittadini hanno segnalato le#039;avvistamento di una e#039;e#039;palla infuocatae#039;e#039; di colore rosso che volava a circa 1.500 metri de#039;altezza e#039;e#039;da sud verso nord, sul maree#039;e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;oggetto è stato osservato per 10 minuti intorno alle 21.30 di sera. e#039;e#039;I dati sugli avvistamenti - dice alle#039;ADNKRONOS il generale Roberto Di Giorgio, Capo del Reparto Generale Sicurezza delle#039;Aeronautica militare - vengono raccolti e pubblicati. Lo scopo non è solo statistico perché le#039;attività viene svolta ai fini della sicurezza. La prima preoccupazione è naturalmente quella di accertare che ciò che viene avvistato non abbia ripercussioni per quanto riguarda la sicurezza del volo, sia civile che militaree#039;e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; e#039;e#039;I casi catalogati e diffusi anche on line sul portale delle#039;Aeronautica - aggiunge - sono quelli che non trovano une#039;immediata spiegazione logica che la riconduca a fenomeni naturali, umani o comunque e#039;terrestrie#039; come ad esempio un pallone-sondae#039; e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Dal 2001 ad oggi sono stati catalogati 38 casi di avvistamento. Le#039;Aeronautica militare raccoglie e pubblica sia gli episodi comunicati dai cittadini alle forze delle#039;ordine sia le segnalazioni provenienti dai piloti militari. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per il futuro il progetto è quello di e#039;e#039;mettere a disposizione sul portale delle#039;Aeronautica i moduli per le segnalazionie#039; e#039;. Con le associazioni ufologiche e#039;e#039;ce#039;è un interesse comune sulla materia, ma la nostra finalità è esclusivamente quella della sicurezzae#039;e#039;, spiega il generale Di Giorgio. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; e#039;e#039;La stragrande maggioranza delle segnalazioni - osserva - trova una spiegazione in breve tempo. Non è raro il caso di chi scambia una mongolfiera per un Ufoe#039;e#039;. La possibilità di intelligenze extraterrestri e#039;e#039;non si può escluderee#039;e#039;, ma al momento, precisa, e#039;e#039;non ci sono evidenze sulla possibilità che ci siano forme di vitae#039;e#039;. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nel 2007 le#039;Aeronautica militare ha catalogato altri tre casi di avvistamento Ufo: alle 10.10 dellle#039;11 luglio, nelle#039;area di Bologna, è stato segnalato un oggetto di colore bianco di forma e#039;e#039;irregolaree#039; e#039;, che e#039;e#039;ruotava su se stesso lentamentee#039;e#039; a circa un km di quota.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Un mese più tardi, il 19 agosto, alcuni cittadini testimoniarono di aver visto nella zona delle#039;aeroporto palermitano di Punta Raisi due luci bianche procedere in cielo a zig-zag da ovest verso est. Si arrivò quindi al 6 settembre di due anni fa, nelle#039;area di Nettuno (Roma), quando dei e#039;e#039;punti di lucee#039;e#039; bianchi vennero e#039;e#039;captati dalla macchina fotograficae#039; e#039; di alcuni cittadini dopo la fine di un temporale. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=3.0.2982427544 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.adnkronos.com/IGN/ Cronaca/? id=3.0.298242754 4 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3605&titolo_sotto=Aeronautica: tre Ufo avvistati nel 200&ID_cat_new=99News ReikiUN IMPRESARIO EGIZIANO ANNUNCIA DI AVERE SCOPERTO UN MIRACOLO MATEMATICO NEL CORANOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3603&titolo_sotto=UN IMPRESARIO EGIZIANO ANNUNCIA DI AVERE SCOPERTO UN "MIRACOLO MATEMATICO" NEL CORANO&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; inserita il 29 Gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; fonte: La redazione di La Porta del Tempo br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Un impresario egiziano ha annunciato di aver creato un programma informatico in grado di rivelare che il Corano, il libro sacro dei musulmani, ha una struttura matematica. Le#039;inventore del programma ritiene che questa scoperta costituisca una prova del fatto che il libro sia opera divina. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questa scoperta è la prova inconfutabile che il Corano è opera di Dio ha affermato Ibrahim Kamal, architetto egiziano e impresario, che risiede a Ginevra e dirige una serie di attività finanziarie del mondo islamico. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Kamal ha lavorato intorno a questa tesi sin dal 1980 ed è riuscito a creare un programma informatico in grado di dimostrare che il Corano risponde a un modello matematico codificato , basato sul numero 19. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo le#039;architetto Ibrahim Kamal, i numeri di lettere, parole, versetti e capitoli (sure) del Corano sono tutti multipli del numero 19. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il corano contiene 114 capitoli e il capitolo numero 114 ha 6 versetti. Se dividiamo 114 per 6, otteniamo come risultato il numero 19. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Kamal aggiunge che questa ipotesi sui miracoli numerici del Corano è accettata anche dai comitati islamici specializzati diretti dal Grande Sceicco di Al Azhar, Mohammed Tantawi , il principale leader musulmano delle#039;Egitto. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;impresario ha creato, a Cipro, una società chiamata Le#039;ultimo messaggio per commercializzare la versione informatica della sua scoperta. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (29 Gennaio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.laportadeltempo.com /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3819 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3819 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3603&titolo_sotto=UN IMPRESARIO EGIZIANO ANNUNCIA DI AVERE SCOPERTO UN "MIRACOLO MATEMATICO" NEL CORANO&ID_cat_new=99News ReikiIl terremoto e le inondazioni hanno posto fine ad una antica civiltà perdutahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3601&titolo_sotto=Il terremoto e le inondazioni hanno posto fine ad una antica civilt perduta&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; inserita il 27 Gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; fonte: AP online (The Associated Press) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; WASHINGTON - La natura ha distrutto une#039;antica civiltà in America 3600 anni fa. I ricercatori dicono che i terremoti e le inondazioni, seguite da ondate di sabbia, hanno sconvolto una zona, allora fiorente, delle#039;attuale Perù. Questa comunità agricola e marinara era riuscita a svilupparsi per oltre 2000 anni, e poi fu improvvisamente colpita da un cataclisma ha dichiarato le#039;antropologo Mike Moseley delle#039;Università di Florida. Moseley ed i colleghi stavano studiando la civiltà della valle di Supe lungo il litorale peruviano, che risale a 5800 anni fa. Quel popolo viveva e prosperava su una terra adiacente a baie produttive e ad estuari sul mare, come hanno spiegato i ricercatori nelle#039;edizione di martedì degli atti delle#039;Accademia nazionale delle Scienze. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I Supe pescavano con le reti, avevano frutteti irrigati e coltivavano il cotone e varie verdure, secondo le prove trovate dal coautore della ricerca, Ruth Shady, un archeologo peruviano. Inoltre avevano costruito piramidi di pietra migliaia de#039;anni prima di quelle, meglio conosciute, fatte dai Maya. I Supe però scomparvero circa 3600 anni fa e, dopo lo studio della regione, i ricercatori ritengono di sapere che cosa è accaduto. Hanno trovato che un violento terremoto, o una serie di tremori di terra, ha colpito la regione sismicamente attiva, con le pareti ed i pavimenti che sprofondavano in frane e il lancio di bombe vulcaniche dai fianchi delle montagne che circondano la valle. In più, gli strati di limo indicano une#039;imponente inondazione seguì. Poi sopravvenne EL Nino, un cambiamento periodico nei venti e nelle correnti nelle#039;Oceano Pacifico, che portò piogge persistenti che danneggiarono gli impianti di irrigazione e dilavarono quanto rimaneva di br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; quella civiltà giù alle#039;oceano, dove la sabbia ed il limo si sono depositati in una grande cresta, mutando il profilo costiero ed isolando le ricche baie litoranee che esistevano precedentemente. Alla fine, la terra in cui i Supe erano vissuti per secoli è diventata inabitabile e la loro società è stata distrutta, concludono i ricercatori . Lo studio è stato sostenuto dalle#039;università di Florida e dal fondo di ricerca di Heyerdahl, università di Maine. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (21 Gennaio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://www.foxnews.com/story/0,2933,480925,00.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.foxnews. com/story/ 0,2933,480925, 00.html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3817 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3817 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3601&titolo_sotto=Il terremoto e le inondazioni hanno posto fine ad una antica civilt perduta&ID_cat_new=99News ReikiSimboli antichi dall’Egitto e dal Giappone... una coincidenza?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3602&titolo_sotto=Simboli antichi dallEgitto e dal Giappone... una coincidenza?&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 13px; line-height: 15px; div id= ygrp-text style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; font-family: Georgia; p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; inserita il 1 Febbraio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; fonte: La redazione di La Porta del Tempo br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Originariamente in Giappone le#039;antica festa buddista di Obon, in celebrazione dei morti, si celebrava il 15° giorno del settimo mese. Obon oggi è un evento che dura tre giorni, caratterizzato dalle#039;accensione di lanterne. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La prima foto mostra la festa di Obon, in agosto, a Kyoto, antica capitale del Giappone. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;accensione dei fuochi segna le#039;inizio della celebrazione, durante la quale le famiglie visitano le tombe dei propri defunti e li invitiamo a ritornare a casa. Le montagne circostanti Kyoto se#039;illuminano di lanterne, che formano il disegno che si vede nella foto. Fuochi chiamati okuribi sono accesi anche presso le residenze delle famiglie, nello sforzo di indirizzare verso casa gli spiriti degli antenati. Alla fine dei tre giorni di Obon, di solito il 15 del mese, le famiglie portano le lanterne di carta di candela con lo Spirito dei loro morti a galleggiare liberamente nei fiumi e nei torrenti, in modo da disperdere i loro Toro-nagoshi con gli antenati e farli ritornare in cielo, sino al prossimo anno. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nella seconda foto, la lanterne galleggianti sono inviate al mare... come al momento della dispersione delle ceneri, esse prendono ciascuna un distinto percorso di ritorno. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I simboli di Obon, i disegni formati sulle colline delle#039;antica Kyoto sono curiosi. Se percorrerete le tombe nella Valle dei Re, sulla riva sinistra del Nilo, troverete raffigurati lungo le pareti gli stessi simboli. Gli archeologi ritengono che quei graffiti rappresentino stelle e costellazioni. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nella terza foto si vede un cartiglio, disegnato sulla parete della tomba di Ramses IV. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Se conoscete la tradizione della festa buddista dei morti (Ogon) nelle#039;antica capitale giapponese, quei disegni lasciati dagli antichi Egizi nella Valle dei Re vi appariranno stranamente familiari. Si tratta veramente di stelle, o sono forse i simboli di una religione molto antica? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Quando gli studiosi di storia vedono le cose nella loro piccola, specifica cornice di riferimento, è facile commettere errori per cercare di definire o individuare i significati delle cose de#039;un altro tempo. Dopo essere stati in Giappone ed avere apprezzare le#039;antica città di Kyoto, con la celebrazione di riti millenari provenienti da une#039;altra cultura, è possibile però cercare de#039;interpretare le usanze religiose delle#039;antico Egitto con un occhio diverso; apprezzare come une#039;altra antica civiltà celebrasse la vita con la costruzione e la decorazione di tombe in onore dei loro antenati defunti. I simboli sono gli stessi... ce#039;è forse una qualche connessione tra il Giappone e le#039;Egitto de#039;altri tempi? Le#039;attenzione ai fatti dello Spirito insegna che non vi sono coincidenze. .. ma solo misteri, non chiariti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (1 Febbraio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3840 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3840 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /p /div span style= color: white; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; __._,_.___ /span /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3602&titolo_sotto=Simboli antichi dallEgitto e dal Giappone... una coincidenza?&ID_cat_new=99News ReikiReiki in Ospedale - Servizio di Telemadridhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3598&titolo_sotto=Reiki in Ospedale - Servizio di Telemadrid&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Arial; font-size: 10px; white-space: pre; object width= 425 height= 344 param name= movie value= http://www.youtube.com/v/L1LCRaprvtoehl=itefs=1 /param param name= allowFullScreen value= true /param param name= allowscriptaccess value= always /param embed src= http://www.youtube.com/v/L1LCRaprvtoehl=itefs=1 type= application/x-shockwave-flash allowscriptaccess= always allowfullscreen= true width= 425 height= 344 /embed /object /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3598&titolo_sotto=Reiki in Ospedale - Servizio di Telemadrid&ID_cat_new=99News ReikiIl Tempio della Roccia e quello Rosso: le ultime clamorose scoperte a Eblahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3600&titolo_sotto= Il Tempio della Roccia e quello Rosso: le ultime clamorose scoperte a Ebla&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; di Paolo Matthiae br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ROMA (29 gennaio) - In un eccezionale testo degli Archivi Reali di Ebla, redatto quasi 4500 anni fa nell’antichissima metropoli di Siria, in cui si prescrivono in dettaglio tutti i riti di una fondamentale cerimonia sacra lunga tre settimane, che aveva come scopo il rinnovamento della regalità e con essa della fertilità universale, si ricordano i due templi dedicati al sommo dio della città, Kura, dove rispettivamente i riti avevano inizio e si concludevano.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; L’inizio delle cerimonie aveva luogo in un tempio del dio vicino alla Porta di Kura presso la cinta muraria della città, dove la regina entrava per abbigliarsi sontuosamente dopo aver passato la notte nei campi nella dimora del padre aspettando il levar del sole. Dopo un lungo pellegrinaggio in centri vicini durante il quale il re e la regina, accompagnati dalle preziose statue cultuali del dio Kura e della sua sposa Barama e dai maggiori dignitari, facevano offerte e sacrifici nei mausolei dei predecessori regali divinizzati, la conclusione dei riti descritti nel “Rituale della regalità” avveniva con l’ingresso solenne della coppia regale nel tempio di Kura eretto nell’area del Palazzo Reale, denominato Saza, per la definitiva consacrazione.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Negli ultimi anni di scavo della Missione archeologica dell’Università di Roma La Sapienza, tra il 2004 e il 2007, un intenso impegno di lavoro ha permesso di riportare alla luce il primo di questi due templi, denominato il Tempio della Roccia perché eretto sulla nuda roccia su una collinetta nella periferia sud-orientale della città bassa che deve esser stato l’originario luogo di fondazione della città protosiriana nella prima metà del III millennio a.C.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nella campagna di scavo conclusa da poche settimane, un nuovo straordinario successo hanno conseguito gli archeologi della Facoltà di Scienze Umanistiche della Sapienza. E’ stato individuato e parzialmente riportato alla luce il Tempio di Kura del Saza, costruito sul ciglio occidentale della collina centrale dell’Acropoli di Ebla, che si trovava a brevissima distanza dal portale monumentale di accesso all’area del Palazzo Reale, come indicano i testi degli Archivi, e dominava con la sua mole la sottostante città bassa. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Localizzato al di sotto del grande Tempio di Ishtar della successiva città paleosiriana degli inizi del II millennio a.C., il nuovo Tempio Rosso, così denominato per l’insolito colore rossiccio violaceo dei mattoni crudi delle sue strutture murarie, si estendeva per quasi 25 metri di lunghezza e, secondo la tipica tradizione degli edifici sacri di Siria e Palestina, comprendeva solo un profondo vestibolo a due colonne con ante in facciata e una cella pressoché quadrata: nella cella erano quattro colonne che dividevano lo spazio in una navata centrale più ampia e due minori navate laterali. I testi degli Archivi ricordano che nel santuario dovevano essere presenti statue divine preziose per la cui realizzazione e manutenzione gli artisti del Palazzo ricevevano anche notevoli quantità di argento e d’oro. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sui resti del Tempio Rosso, distrutto verso il 2300 a.C. da Sargon di Akkad, l’eroico sovrano che la millenaria tradizione mesopotamica proclamava vittorioso in guerre innumerevoli, si impiantò poco dopo il 2000 a.C. il monumentale Tempio di Ishtar con le sue poderose fondazioni in pietra. Ma alcune strutture del santuario più antico sono conservate per oltre 2 metri di alzato e tra i due santuari sono stati recuperati i resti di un terzo tempio, più modesto di quello più antico certo originariamente fastoso, costruito verso il 2100 a.C., che aveva un vestibolo, un’antecella e una cella. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le scoperte del Tempio della Roccia e del Tempio Rosso illuminano straordinariamente l’antichissima storia di Ebla. Il primo santuario, sul luogo di tre fonti d’acqua dolce inglobate nella cella, doveva essere considerato la residenza mitica del dio Kura, una divinità delle profondità degli abissi dove scorrevano le acque che recavano la fertilità alla terra riarsa e su quel luogo, scelto dal dio, gli uomini avevano fondato il primo nucleo dell’antichissima città. Il secondo tempio, ora riportato alla luce, era, invece, il santuario dinastico degli ultimi re di Ebla che hanno lasciato testimonianze scritte nei testi degli Archivi, da Igrish-Khalab a Ishar-Damu, e che ebbero l’ardire di sfidare, senza fortuna, il grande Sargon, dopo una serie di vittorie militari su città importanti d’alta Siria e d’alta Mesopotamia. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questi sovrani risiedevano in un palazzo dalle scenografie grandiose e tenevano rapporti con paesi assai remoti, dall’Afghanistan nel lontano Oriente, dove era la leggendaria terra di Aratta, da cui arrivavano enormi quantità di lapislazzuli grezzi, fino all’Egitto dell’Antico Regno, che certo inviavano grandi quantità di oro nubiano alla metropoli di Siria. Chefren, il costruttore della seconda piramide di Giza aveva spedito doni preziosi ad Ebla e l’ultimo re della città distrutta da Sargon, Ishar-Damu, poco prima della catastrofe aveva ricevuto pregiati vasi in pietra da Pepi I, il potente faraone che allora regnava a Menfi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La scoperta del Tempio Rosso sull’Acropoli di Ebla è un contributo fondamentale alla ricostruzione della topografia sacra e della vita religiosa dell’antichissima città di Siria, ma è anche la conferma del ruolo fondamentale svolto da Ebla nella fondazione delle tradizioni architettoniche dell’area occidentale del Vicino Oriente antico. Il Tempio della Roccia e il Tempio Rosso di Ebla, del XXIV secolo a.C. sono, per la loro concezione spaziale, all’origine di una secolare tradizione di eccezionale continuità che fece sì che, quasi un millennio e mezzo più tardi, nel X secolo a.C., proprio ispirandosi ad assai più sontuose fabbriche templari dei contemporanei regni aramaici di Siria, Salomone erigesse il Tempio di Gerusalemme, noto solo da una famosissima descrizione biblica, che tanta influenza avrebbe avuto in creazioni dell’architettura sacra dell’Occidente. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=44303esez=HOME_SPETTACOLO style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.ilmessag gero.it/articolo .php?id=44303e sez=HOME_ SPETTACOLO /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3600&titolo_sotto= Il Tempio della Roccia e quello Rosso: le ultime clamorose scoperte a Ebla&ID_cat_new=99News ReikiEcco il «più infernale» dei pianetihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3588&titolo_sotto=Ecco il pi infernale dei pianeti&ID_cat_new=99SI TROVA A 190 ANNI LUCE DALLA TERRA - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Ee#039; «HD80606b». A suo confronto Venere ha un clima mite e temperato br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; MILANO - Ce#039;è vita nelle#039;Universo? Sul pianeta HD80606b no di certo. Ricercatori americani hanno osservato per la prima volta i cambiamenti atmosferici di un esopianeta (ossia un pianeta che orbita intorno ad una stella che non è il Sole). E di tutti i corpi celesti esaminati finora questo è senze#039;altro quello meno vivibile: nel giro di sei ore la sua temperatura si alza di più di 650 gradi Celsius - un tempo infernale nel vero senso della parola. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ORSA MAGGIORE - HD80606b, situato in direzione della costellazione delle#039;Orsa Maggiore e dista da noi circa 190 anni luce. La massa di questo corpo celeste è pari a circa un quarto di quella di Giove e orbita attorno alla sua stella in circa 111 giorni. Secondo le stime dI Gregory Laughlin delle#039;osservatorio astronomico Lick di proprietà delle#039;Università della California, la temperatura media su questo pianeta dovrebbe essere abitualmente di circa 526 gradi. HD80606b, segue une#039;orbita particolarmente eccentrica: in intervalli regolari è molto distante dal suo sole, poi nuovamente più vicino. In certi periodi è più prossimo alla sua stella madre di quanto non sia Mercurio al nostro Sole. Ed qui che il pianeta si trasforma in una vera e propria «tempesta di fuoco» con temperature di 1.226 gradi Celsius. In questo lasso di tempo la radiazione ha una potenza che è 825 volte superiore al momento di maggiore distanza dalla stella madre. Inoltre, a causa br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; del notevole surriscaldamento atmosferico si manifestano forti venti sul lato illuminato di HD80606b, con velocità che raggiungono i cinque chilometri al secondo. Questi se#039;indeboliscono poi una volta che il pianeta se#039;allontana dalla sua stella. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; «VENERE? UN BEL POSTICINO» - HD80606b è un cosidetto pianeta gioviano caldo, ovvero fa parte di quei pianeti molto grandi e vicini al loro sole. «Ee#039; un pianeta assai curioso, dove le temperature oscillano tra un caldo de#039;inferno e un calore che si può definire super-infernale » , ha detto le#039;astronomo Alan Boss. «Questo posto fa sembrare Venere quasi un bel posticino dove vivere - e scusate se è poco». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Elmar Burchia br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 29 gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_29/pianeta_extrasolare_infernale_elmar_burchia_97ce758e-eddc-11dd-b7db-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_gennaio_ 29/pianeta_ extrasolare_ infernale_ elmar_burchia_ 97ce758e- eddc-11dd- b7db-00144f02aab c.shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3588&titolo_sotto=Ecco il pi infernale dei pianeti&ID_cat_new=99News ReikiÖtzi, fu un omicidio in due attihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3589&titolo_sotto=tzi, fu un omicidio in due atti&ID_cat_new=99NUOVE RICERCHE IN STILE CSI SULLA MUMMIA DI 5 MILA ANNI FA - span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 13px; line-height: 15px; div id= ygrp-text style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; font-family: Georgia; p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; Le#039;uomo del Similaun sarebbe sopravvissuto qualche ora  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a una freccia ed è morto per un colpo alla schiena br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Dal 1991 intorno a Ötzi, la mummia del Similaun, si sono avvicendati archeologi, antropologi, storici e scienziati di ogni tipo. I resti di queste#039;uomo vissuto più di 5 mila anni fa sono una fonte infinita e unica di informazioni e la sua morte misteriosa lo ha reso un oggetto di studio ancora più affascinante. Per ricostruire le ultime ore di vita e le#039;omicidio di Ötzi ci sono voluti una serie di studi così minuziosi da far invidia alla migliore squadra di polizia scientifica di CSI. Le#039;ultima scoperta riguarda la datazione e la cronologia delle varie ferite presenti sulla mummia, che hanno svelato il mistero su cosa lo avesse ucciso. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; DUE ATTACCHI MORTALI - Le#039;uomo del Similaun è la più antica mummia mai trovata, portata alla luce dal movimento del ghiacciaio in cui era rimasta sepolta per migliaia di anni. Grazie alla sua straordinaria conservazione, un team di ricercatori delle#039;Università LMU di Monaco, guidato dal Professor Andreas Nerlich, in collaborazione con le#039;Istituto di Patologia di Bolzano, ha potuto analizzare minuziosamente tutte le ferite individuate sul corpo: «Risulta che Ötzi sia stato colpito mortalmente almeno due volte nei suoi ultimi giorni di vita, il che vorrebbe dire che subì due attacchi separati», racconta Nerlich. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; UN TAGLIO, UNA FRECCIA E UN COLPO ALLA SCHIENA - Le ferite individuate e collocate in ordine cronologico sono tre: un profondo taglio su una mano, che risale ad alcuni giorni precedenti al decesso e quindi a un primo assalto. Il giorno della morte, un secondo attacco ha lasciato i segni attraverso la ferita di entrata di una freccia, la cui punta è stata trovata conficcata sotto le#039;ascella sinistra: la freccia avrebbe reciso une#039;arteria principale causando il lento dissanguamento di Ötzi e lasciandogli ormai poche speranze di sopravvivenza. Ma a finirlo, pochi minuti - o forse poche ore - più tardi, sembra sia stato un colpo alla schiena, sferrato con un oggetto smussato, che ha lasciato un altro segno sul dorso del nostro sfortunato antenato. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Valentina Tubino br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 29 gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_29/otzi_omicidio_valentina_tubino_1fb063f4-edf6-11dd-b7db-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_gennaio_ 29/otzi_omicidio _valentina_ tubino_1fb063f4- edf6-11dd- b7db-00144f02aab c.shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /p /div span style= color: white; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; __._,_.___ /span div id= ygrp-actbar style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; clear: both; margin-top: 25px; margin-right: 0px; margin-bottom: 25px; margin-left: 0px; white-space: nowrap; color: rgb(102, 102, 102); text-align: right; span class= left style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; float: left; white-space: nowrap; a rel= nofollow target= _blank href= http://it.groups.yahoo.com/group/improntedeglidei/message/9761;_ylc=X3oDMTMzbzFpYjVmBF9TAzk3NDkwNDg3BGdycElkAzU4OTk3NDQEZ3Jwc3BJZAM1NTkwMDMyMjAEbXNnSWQDOTc2MQRzZWMDZnRyBHNsawN2dHBjBHN0aW1lAzEyMzMyNDg0NDcEdHBjSWQDOTc2MQ-- style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; Me /a /span /div /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3589&titolo_sotto=tzi, fu un omicidio in due atti&ID_cat_new=99News ReikiSpirit è in «confusione mentale»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3590&titolo_sotto=Spirit in confusione mentale&ID_cat_new=99HA APPENA FESTEGGIATO IL QUINTO COMPLEANNO SUL PIANETA ROSSO - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Il robot della Nasa su Marte non risponde più in modo coerente ai comandi br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Spirit, il robot della Nasa che ha appena festeggiato il quinto compleanno su Marte, dà segni di «confusione mentale». Gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena che lo governano sono preoccupati. Durante il 1.800 esimo giorno marziano Spirit aveva ricevuto ordini per muoversi e intraprendere alcune azioni ma dopo un’intera giornata sembrava non aver sentito nulla e non si muoveva dal luogo in cui si trovata. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; CONFUSIONE - «Forse – dicevano i controllori cercando la risposta più buona per la loro creatura – il robot ha deciso che non era il momento più opportuno per darsi da fare e compiere ciò che gli era stato chiesto». Però lo stesso giorno Spirit doveva anche stivare sulla memoria non volatile, cioè quella che rimane anche se tutto viene spento, i dati raccolti e invece si guardava bene dal farlo. Come non bastasse, nel tentativo di ottenere risposta, i controllori gli chiedevano di guardare il Sole con la camera da ripresa determinando così con precisione la locazione. Questo perché avevano supposto che il robot non si muovesse perché aveva perduto la cognizione di dove si trovasse e non riusciva quindi a capire dove andare senza un riferimento preciso. E qui c’è stata un’altra sorpresa: ha obbedito al comando ma ha sbagliato a individuarlo. La confusione insomma persiste anche se qualche risposta riesce a darla. Che cosa potrebbe br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; essere accaduto? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; LE IPOTESI - L’ipotesi è che un’intensa pioggia di raggi cosmici abbia temporaneamente mandato in tilt l’elettronica del suo cervello come talvolta accade nei veicoli spaziali. «Adesso dobbiamo cercare di diagnosticare esattamente il guaio per poter rimediarvi», dice Sharon Laubach a capo del team che guida il robot. La preoccupazione è che il problema sia un segno della vecchiaia contro la quale si può fare ben poco anche sui robot come per gli umani. Ma la speranza di allungargli la vita a Pasadena resiste. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Giovanni Caprara br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 29 gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_29/spirit_confuso_su%20marte_giovanni_caprara_f153ac5c-ee1b-11dd-b7db-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_gennaio_ 29/spirit_ confuso_su% 20marte_giovanni _caprara_ f153ac5c- ee1b-11dd- b7db-00144f02aab c.shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3590&titolo_sotto=Spirit in confusione mentale&ID_cat_new=99News ReikiL’origine dell’uomo americano: l’enigma di Pedra Furada. Intervista all’archeologa Niede Guidonhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3599&titolo_sotto=Lorigine delluomo americano: lenigma di Pedra Furada. Intervista allarcheologa Niede Guidon&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; La teoria scientifica inizialmente accettata per spiegare l’arrivo dell’uomo in America si basa sull’idea che gruppi di Homo Sapiens siano entrati nel Nuovo Mondo passando attraverso le terre di Beringia, in un periodo compreso tra i 14 e i 10 millenni or sono. Quello che oggi è lo stretto di Bering, tra l’Asia e il Nord America, era un tempo una prateria innevata, proprio perché il livello dei mari era più basso dell’attuale, dovuto alla glaciazione in corso.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Quei gruppi di Sapiens, forse seguendo branchi di animali o per ricercare nuove terre, attraversarono Beringia ed entrarono nel Nuovo Mondo. Alcuni di essi avanzarono lungo il cosidetto “corridoio libero dai ghiacci”, altri camminarono lungo la costa del Nord America o navigarono presso il litorale con rudimentali imbarcazioni.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questa teoria è stata supportata, nel 1932, dallo studio del sito archeologico di Clovis, nel New Mexico, i cui resti umani sono antichi di 13.500 anni. Gli studi genetici sulle popolazioni native americane hanno confermato l’origine asiatica della maggioranza dei popoli del Nuovo Mondo, ma non di tutti.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Negli ultimi anni, infatti, sono stati trovati, soprattutto in Sud America dei siti archeologici antichissimi, che fanno pensare ad altre teorie per spiegare il popolamento delle Americhe.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Se il flusso di Homo Sapiens entrò da nord nel Nuovo Mondo, perché i siti archeologici più antichi si sono trovati in Sud America? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; E’possibile ipotizzare che gruppi di Sapiens, quando iniziò la loro espansione nel pianeta, circa 130 millenni fa, si diressero, oltre che in Asia e in Europa, direttamente in Sud America, navigando attraverso l’Oceano Atlantico? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In effetti, i ritrovamenti di Piedra Museo (Santa Cruz, Argentina, risalente a 13 millenni fa), Monte Verde (Cile, 33 millenni), e soprattutto Pedra Furada (Piauí, Brasile, 60 millenni), fanno pensare ad altre teorie per spiegare il popolamento delle Americhe.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nel mio recente viaggio in Brasile, ho avuto modo di visitare il parco nazionale Serra de Capivara, nello stato del Piauí, dove è localizzato il sito archeologico di Pedra Furada.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; E’ una zona arida, detta Sertão, la cui vegetazione è chiamata Caatinga, nome che indica un particolare tipo di flora adattata a vivere in ambiente secco. In questa zona vivevano fino a 12 millenni fa vari animali appartenenti alla cosidetta “megafauna”.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Tra questi animali vi era il toxodonte (un ippopotamo enorme), l’eremotherium (un bradipo gigante), il gliptodonte (un parente dell’armadillo, pesante 1,4 tonnellate), la tigre dai denti sciabola, il leone americano, la macrauchenia (um grosso cammellide proboscidato) , um antenato del cavallo (Hippidion bonaerensis) , il mastodonte, e una specie più grande di lama (Palaeolama major).  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Tutti questi animali si sono estinti, per motivi ancora ignoti, intorno a 12 millenni fa. Alcuni studiosi hanno pensato che si siano estinti in seguito alla fine della glaciazione e al conseguente cambio climatico globale, altri ricercatori credono che la causa dell’estinzione sia antropica. In quel periodo infatti, la popolazione umana in America aumentò, probabilmente in seguito all’arrivo dei Sapiens di origine asiatica.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In Sud America, però, e in particolare in Brasile, proprio nella Serra de Capivara, sono state trovate evidenze di un’occupazione umana più antica, risalente a 60 millenni or sono.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Chi erano gli uomini che vivevano nelle caverne del Piauí? Da dove venivano?  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il parco nazionale Serra da Capivara, è situato non lontano dal paese di São Raimundo Nonato, dove c’è il museo dell’uomo americano, diretto dall’archeologa Niede Guidon. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Gli studi nella zona sono iniziati negli anni 70’ del secolo scorso, e successivamente, nel 1991, il parco è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco. All’interno del parco, vi sono centinaia di siti archeologici, dove sono stati trovati scheletri umani, resti di focolari, ceramica, moltissimi strumenti di pietra e centinaia di pitture rupestri e petroglifi raffiguranti animali, corpi celesti e esseri umani (scene di guerra, caccia, sesso, ecc). br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ecco il testo integrale dell’intervista all’archeologa Niede Guidon. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: dottoressa, qual’è la datazione più antica di resti ossei umani incontrati nella regione? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: 12.000 anni fa. La datazione è stata fatta com il metodo del Carbonio 14. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: però nel vostro museo si parla di date più antiche, fino a 60 millenni fa. Come siete giunti a tali risultati? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: nella zona del parco abbiamo trovato vari resti di focolari risalenti a 60.000 anni fa. I resti carbonizzati della legna sono stati analizzati con la prova del carbonio 14, in alcuni laboratori in Texas (U.S.A.). Altre analisi, utilizzando il metodo della termoluminescenza, hanno provato la presenza dell’uomo nell’area fin da 100 millenni or sono. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: secondo lei come mai non avete trovato resti ossei umani più antichi di dodicimila anni? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: in questa zona il suolo è acido e purtroppo non permette la preservazione dei resti ossei più antichi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: ho letto che alcuni archeologi statunitensi sostengono la non veridicità delle sue scoperte. In particolare per i focolari datati 60.000 anni fa alcuni studiosi credono si tratti di fuochi naturali, causati da lampi, che ne pensa? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: i focolari sono stati studiati da vari archeologi e tutti hanno confermato che si trattava di fuochi causati e controllati dall’uomo, perché circoscritti in zone limitate. Nelle immediate vicinanze di questi fuochi è stato trovato materiale litico, pietre lavorate dall’uomo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: secondo lei chi erano questi antichi abitatori della zona? E soprattutto, da dove venivano? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: erano uomini Sapiens arcaici, e venivano direttamente dall’Africa. La teoria della colonizzazione umana attraverso Beringia, circa 14.000 anni fa non è da scartare ma è da complementare con altre teorie. E’ impensabile che il continente americano, esteso migliaia di chilometri da nord a sud, sia stato colonizzato solo attraverso nord. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; A mio parere l’Homo Sapiens, uscí dall’Africa 130 millenni fa. Come è noto il continente antico era già stato colonizzato dall’Homo Erectus, ma i Sapiens li soppiantarono e colonizzarono tutto il pianeta. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Alcuni di essi si diressero verso l’Asia e l’Europa, mentre altri, probabilmente pescatori, furono portati al largo dalle correnti e giunsero in Sud America, spinti dagli alisei. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: la sua tesi è supportata da studi di Antropologia somatica o morfologica? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: si, in effetti il ricercatore Walter Neves dell’Università di San Paolo ha effettuato delle analisi morfologiche dei crani ritrovati nella zona della Serra de Capivara ed è giunto alla conclusione che appartenevano al tipo umano australoide- negroide e non al tipo umano asiatico. In pratica erano dei Sapiens arcaici, i cui caratteri somatici non erano ancora del tutto specializzati. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: secondo lei quanti erano questi primi americani? E come vivevano? Erano in grado di cacciare animali della megafauna? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: A mio parere il numero dei Sapiens di origine africana era molto basso, non superava le diecimila unità. Non potevano cacciare gli animali della megafauna, ma si limitavano ad uccidere i più vecchi e quelli in difficoltà. Cacciavano piccoli animali e vivevano di raccolta. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: cosa è successo quando il Sud America fu invaso dai Sapiens provenienti dall’Asia? I due gruppi si sono incontrati? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: si, probabilmente si sono incontrati e incrociati. I Sapiens provenienti dall’Africa erano già sparsi in tutto il continente e probabilmente anche in America centrale e settentrionale. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Yuri Leveratto: la ringrazio infinitamente per i suoi studi e le sue ricerche. Lei ha divulgato una teoria rivoluzionaria, ma che ha il fondamento scientifico delle datazioni. Le sue scoperte costituiscono un tassello importante per comprendere la vera storia dell’arrivo delle#039;uomo in America. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niede Guidon: grazie a lei, arrivederci. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; YURI LEVERATTO br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.yurileveratto.com/it/articolo.php?Id=38 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.yurileve ratto.com/ it/articolo. php?Id=38 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3599&titolo_sotto=Lorigine delluomo americano: lenigma di Pedra Furada. Intervista allarcheologa Niede Guidon&ID_cat_new=99News ReikiNazca, i misteri delle lineehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3592&titolo_sotto=Nazca, i misteri delle linee&ID_cat_new=99Erano cammini sacri - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; In Perù 2000 anni fa gli indigeni tracciarono strade a forma de#039;animali br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; di SARA FICOCELLI br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ROMA - È il mistero più dibattuto della civiltà precolombiana: le linee di Nazca, nel Perù meridionale, si estendono per 400 chilometri quadrati. Ma per ammirarle bisogna salire su un piccolo aereo o su una mongolfiera. E per capirle va fatto un salto nel tempo di oltre 2000 anni. Le#039;archeologo Tomasz Gorka, delle#039;università di Monaco, come riferisce la rivista New Scientist, è arrivato a una conclusione: il colibrì, la scimmia, il ragno, il condor e tutte le altre figure erano il tracciato di cammini sacri. Vanno in archivio, fino a prova contraria, le teorie sulle#039;arrivo di extraterrestri o creature sconosciute. Anche se il dubbio resta: enormi disegni visibili solo dalle#039;alto, nessuna montagna nelle vicinanze. Uno spettacolo affascinante che attira migliaia di turisti ogni anno.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le linee di Nazca erano dei sentieri rituali, questo è già stato segnalato in passato - spiega Giuseppe Orefici, direttore del Centro Italiano Studi e Ricerche Precolombiane - la simbologia raffigurata è infatti la stessa che troviamo sugli oggetti di terracotta. Si tratta di immagini che invocano la divinità, realizzate con un sistema molto semplice, cioè rimuovendo le pietre contenenti ossidi di ferro dalla superficie del deserto .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Gorka ha analizzato cinque geoglifi, concentrandosi sulle figure trapezoidali e misurando le anomalie del campo magnetico terrestre provocate da alcuni cambiamenti della densità del suolo a varie profondità. Lui e la sua équipe hanno percorso le#039;intero sito archeologico palmo su palmo con rilevatori terrestri manuali. Abbiamo trovato molte altre linee - ha spiegato - alle#039;interno delle figure trapezoidali, che non è possibile vedere neppure dalle#039;alto. I geoglifi che osserviamo oggi sono le#039;ultimo stadio di un lungo processo di costruzione durante il quale le#039;intero complesso di disegni è stato costantemente modificato, rimodellato, cancellato e stravolto da un utilizzo progressivo .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In pratica i Nazca celebravano le#039;orca marina, il felino e tutte le altre divinità legate al culto delle#039;acqua e della fertilità camminando. Per chilometri e chilometri. Del resto, a questa antica civiltà peruviana fiorita fra il 300 a. C. e il 700 d. C. piaceva organizzare le cose in grande. Durante le feste religiose, per raccogliere i fedeli distribuiti su un territorio largo 1000 chilometri e altrettanto lungo si usava il gigantesco centro cerimoniale di Cahuachi, che però venne distrutto da une#039;alluvione nel 450 d. C. A quel punto i Nazca decisero di celebrare le divinità utilizzando solo i cammini sacri, oggi definiti linee di Nazca , per gli indigeni il deserto che parla . Le linee sono state realizzare con un tracciato unico, ad une#039;unica entrata e une#039;unica uscita, e ogni disegno finisce così come comincia. Questo è stato uno dei primi indizi che hanno portato alla teoria dei percorsi calpestabili. Tutto è stato realizzato rimuovendo le br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; pietre dalla superficie del deserto e creando un contrasto con il pietrisco sottostante, più chiaro. La pianura di Nazca è ventosa, ma le rocce della superficie assorbono bene il calore e permettono alle#039;aria di alzarsi, proteggendo il suolo. Grazie a questo sistema i disegni giganti sono rimasti intatti per migliaia di anni.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il primo ad avvistarli fu le#039;aviatore Toribio Mija nel 1927, durante uno dei primi voli di linea sulle#039;area. A lui sembrarono subito strade, ma gli studiosi impiegarono anni prima di cominciare a capirci qualcosa. Nel 1939 le#039;archeologo americano Paul Kosok studiò le linee trapezoidali ma solamente dal 1946, grazie alla tedesca Maria Reiche, si fecero ricerche approfondite sul loro significato. Secondo le#039;astrologa dietro linee e disegni ci sarebbe un calendario astronomico, e ce#039;è addirittura chi pensa si tratti di piste de#039;atterraggio per extraterrestri. Come se non fosse abbastanza incredibile la teoria di un popolo che disegna se stesso per parlare con Dio.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (28 gennaio 2009)  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/scienze/mistero-nazca/mistero-nazca/mistero-nazca.html?ref=hpspr1 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.repubbli ca.it/2009/ 01/sezioni/ scienze/mistero- nazca/mistero- nazca/mistero- nazca.html? ref=hpspr1 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3592&titolo_sotto=Nazca, i misteri delle linee&ID_cat_new=99News ReikiLa Stonehenge canadesehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3596&titolo_sotto=La Stonehenge canadese&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; inserita il 23 Gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; fonte: Canada’s Stonehenge br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In una remota località ad ovest di Brooks, nelle#039;Alberta canadese, lo scienziato Gordon Freeman scoprì nel 1980 un tempio solare, più antico di Stonehenge. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo Freeman, esso fu costruito 5000 anni fa dal popolo Oxbow, e contiene un calendario solare simile ai nostri, ma più accurato. Egli sostiene che il sito racchiude anche un calendario lunare. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nei suoi studi, durati dal 1986 al 2006, Freeman ha identificato impressionanti somiglianze tra la geometria di Stonehenge e questo sito canadese. Recentemente ha raccolto i propri studi nel libro Canadae#039;s Stonehenge: Astounding Discoveries in Canada, England and Wales , che sarà presentato il prossimo 4 febbraio. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il sito delle#039;Alberta è un insieme complesso di pietre, che copre une#039;area di circa 30 chilometri quadrati. Gli allevatori locali hanno chiamato da più de#039;un secolo la Meridiana la cima della collina Sunburst (bruciata dal sole), mentre gli archeologi le#039;hanno ritenuta una ruota di medicina , destinata a preghiere rituali. Gli studi di Gordon Freeman rivelano molto di più. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ho identificato un calendario circolare, accuratissimo, in questo tempio solare, segnato da linee di rocce che puntano al sorgere del sole in date particolari , egli afferma. Inoltre, ha applicato le stesse tecniche di ricerca ad altri siti, nel Galles sud–occidentale e nel Chaco Canyon del Nuovo Messico. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Gordon Freeman, nato nel 1930, è professore emerito alle#039;Università di Alberta, dove ha diretto studi interdisciplinari. Cominciò ad occuparsi di preistoria alle#039;età di sei anni, per incitamento di suo padre, ed ha visitato innumerevoli località preistoriche negli Stati Uniti, nel Canada, nelle isole britanniche, in Europa ed in Asia. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; di lyn br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (23 Gennaio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://canadastonehenge.com/2009/01/sun-temple-dis... style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://canadastoneh enge.com/ 2009/01/sun- temple-dis. .. /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3808 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3808 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3596&titolo_sotto=La Stonehenge canadese&ID_cat_new=99News ReikiMISTERIOSO CERCHIO NEL GHIACCIO SCOPERTO IN GRAN BRETAGNAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3597&titolo_sotto=MISTERIOSO CERCHIO NEL GHIACCIO SCOPERTO IN GRAN BRETAGNA&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; inserita il 21 Gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; fonte: Daily Mail e Guardian br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per la prima volta, in Gran Bretagna, nelle acque de#039;un fiume del Devon, si è verificato il raro fenomeno de#039;un cerchio nel ghiaccio, che sino a ora si era visto soltanto nelle acque molto più fredde del Nord America e della Scandinavia. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I cerchi si formano nelle acque di fiumi che scorrono molto lentamente e ruotano su se stessi, con una perfetta circonferenza che li separa nettamente dalla superficie ghiacciata circostante. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Roy Jefferies stava passeggiando lungo il fiume Otter, presso Honiton, la scorsa settimana, con una temperatura molto rigida, quando ha fatto la scoperta del cerchio nel ghiaccio del fiume. Ha chiamato le#039;amico Graham Basset. Il cerchio perfetto si trovava a due metri dalla riva e la lenta corrente del fiume lo faceva ruotare pigramente. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Un esperto di tali fenomeni, Mr. Blisset, è rimasto incredulo alla notizia: Mai prima si era avuta notizia di cerchi nel ghiaccio in Inghilterra, non potevo credere a quanto mi venirva riferito . Poi però è corso a fotografarlo: era a due metri dalla sponda, con un diametro di circa tre metri, e ruotava completamente su se stesso ogni quattro minuti e dieci secondi. La temperatura delle#039;aria in quel momento era di parecchi gradi sotto zero, ma la settimana prima il freddo era stato anche più pungente . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo Mr. Blisset, in Svezia si possono talvolta vedere cerchi di questo tipo con diametri di oltre 200 metri. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (13 Gennaio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://www.mg.co.za/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.mg. co.za /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3794 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3794 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3597&titolo_sotto=MISTERIOSO CERCHIO NEL GHIACCIO SCOPERTO IN GRAN BRETAGNA&ID_cat_new=99News ReikiLe regole de#039;ingaggio della Raf: sparare a vista agli Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3591&titolo_sotto=Le regole d'ingaggio della Raf: sparare a vista agli Ufo&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; 26/1/2009 - Le#039;AVIAZIONE INGLESE CONTRO GLI ALIENI br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le rivelazioni di un funzionario sulle direttive in caso di incontri ravvicinati br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Lo pubblica il Sun, noto giornale scandalistico inglese, quindi non è de#039;obbligo crederci. Ma le fonti sono precise: Nick Pope, 21 anni spesi all’interno del ministero della Difesa britannico, ha rivelato ai reporter del quotidiano le regole d’ingaggio date ai piloti della Raf - Royal Air Force nell’eventualità di un incontro ravvicinato con un oggetto volante non identificato. Sono regole semplici e chiare: fuoco a volontà.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; «L’ordine di abbattere gli Ufo - chiarisce Pope - non è automatico: scatta solo quando un oggetto non identificato invade lo spazio aereo della Gran Bretagna e rappresenta un pericolo alla sicurezza nazionale».  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Niente caccia ai dischi volanti, insomma, ma sa capita, niente scene alla Spielberg. Ma la rivelazione più sorprendente e che le prove generali di questa «guerra dei mondi» sarebbero già avvenute. «Ci sono stati casi - assicura Pope - in cui l’aprite il fuoco è stato autorizzato. Con effetti irrisori. Ma sono convinto che prima o poi ne tireremo giù uno: stiamo sviluppando armi sempre più sofisticate».  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;incognita sulla vita nello spazio secondo la Difesa britannica potrà così essere chiarita una volta per tutte. «Alla Difesa - ha raccontato Pope - c’era una fazione che diceva: Abbattiamo un Ufo. Risolverà la faccenda in un modo o nell’altro». In ogni caso, essendo tutta la mteria top secret, a meno che le#039;abbattimento non abbia luogo nei cieli di Londra nessuno ne saprà nulla. www.thesun.co. uk/ br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/base/grubrica.asp?ID_blog=186eID_articolo=750eID_sezione=378esezione=Internazionale style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/base/grubrica .asp?ID_blog= 186eID_articolo= 750eID_sezione= 378esezione= Internazionale /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3591&titolo_sotto=Le regole d'ingaggio della Raf: sparare a vista agli Ufo&ID_cat_new=99News ReikiCani e gatti... hanno poteri?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3594&titolo_sotto=Cani e gatti... hanno poteri?&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; 25/01/2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Cani e gatti... hanno poteri? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Possedete un animale domestico a cui siete molto affezionati ? Un cane o un gatto che sono i vostri beniamini di casa ? Avete mai riscontrato nei loro atteggiamenti qualcosa di insolito e di inspiegabile, come ad esempio il fatto di prevedere quando il padrone tornerà in casa ? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ee#039; una cosa che capita spesso di osservare a chi possiede un cane in casa, per esempio: le#039;animale sembra quasi essere e#039;sintonizzatoe#039; con il suo padrone, e al momento che questo sta per tornare a casa, il cane comincia ad eccitarsi, a muovere la coda, a grattare la porta di casa mugulando. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Come è possibile ? A cosa è dovuta questa particolare precognizione ? A semplici indizi e#039;olfattivie#039; o e#039;sonorie#039; ? O a qualche dote altra, sconosciuta ? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Chi ha studiato meglio di ogni altro questi fenomeni è il professor Rupert Sheldrake, biologo inglese, docente al Clare College di Cambridge, il quale ha deciso di studiare con le#039;applicazione del metodo scientifico i numerosi racconti di padroni a proposito dei loro animali domestici. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il risultato è stato un libro, I poteri straordinari degli animali (in Italia pubblicato da Mondadori) nel quale Sheldrake si dice convinto che - prove scientifiche alla mano - gli animali siano dotati di e#039;poteri particolarie#039; . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Tra i vari casi raccontati da Sheldrake ce#039;è quello della cagnetta Jaytee, di proprietà di una signora inglese, la quale capiva con mezze#039;ora di anticipo quando la padrona stava per tornare a casa (e quindi senza possibile ricorso a e#039;segnalie#039; di natura olfattiva o sonora). br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sheldrake dotò le#039;appartamento della signora inglese, proprietaria di Jaytee, di una serie di telecamere per osservare le#039;atteggiamento della cagnetta, concludendo - dopo una serie di ripetuti esperimenti - che le#039;animale riusciva a percepire in maniera e#039;esattae#039; il ritorno della padrona a casa con largo anticipo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I risultati del lavoro di Sheldrake sono ancora oggetto di discussione da parte della comunità scientifica. Intanto però se volete approfondire le#039;argomento, cliccate qui: br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; profilo di Rupert Sheldrake: br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://it.wikipedia.org/wiki/Rupert_Sheldrake style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://it.wikipedia .org/wiki/ Rupert_Sheldrake /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Una interessantissima intervista a Sheldrake sui campi morfici (su cui torneremo presto su Mysterium): br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.celestinian-center.com/SHELDRAKE.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.celestin ian-center. com/SHELDRAKE. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Fonte:  a rel= nofollow target= _blank href= http://oknotizie.alice.it/go.php?us=38e05ad81e4c6512 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://oknotizie. alice.it/ go.php?us= 38e05ad81e4c6512 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3594&titolo_sotto=Cani e gatti... hanno poteri?&ID_cat_new=99News ReikiLa pietra circolare dell’Arizona che lascia perplessi gli archeologihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3595&titolo_sotto=La pietra circolare dellArizona che lascia perplessi gli archeologi&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; inserita il 21 Gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; fonte: Farshores.org br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sierra Vista – Un altro misterioso disco di pietra è stato dissotterrato in questa città delle#039;Arizona. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;oggetto, trovato da Jim Kidd, non sembrerebbe avere valore archeologico o paleontologico. Può essere una ruota pietrificata, lasciata dagli UFO? Lo scopritore sfida gli esperti a scoprirlo. Kim abita nei pressi di un villaggio preistorico, recentemente scoperto nel deserto, tra la Golf Link Road ed il Buffalo Soldier Trail. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il 21 dicembre scorso, Kim ha letto sulle#039;Herald Review che era stato scoperto, tra le pietre di quel villaggio, un disco perfetto, sicuramente realizzato a mano. La maggior parte degli archeologi lo classifica come oggetto rituale , senza riuscire però a spiegarne le#039;uso. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Allora Kidd ha mostrato al giornale un altro disco simile, in suo possesso sin dal 1982, quando le#039;aveva trovato a Tombstone, dove aveva comprato una casa, insieme alla moglie (oggi defunta). Nelle fondazioni di quella casa, trovai queste#039;oggetto misterioso , ha dichiarato Kidd in une#039;intervista delle#039;8 gennaio scorso. Lo usavamo come fermaporta e non ho la minima idea di quali fossero le sue origini . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nel 1996, un professore di geologia del Mount Holyoke College, a South Valley, nel Massachussets, vide le foto delle#039;oggetto e scrisse a Kidd: Sono sicuro che non si tratti de#039;un fossile. Mi sembra piuttosto una ruota di gomma, o comunque una composizione circolare di gomma, che sia rimasta al sole troppo a lungo . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Kidd riconosce che le#039;oggetto somiglia ad una ruota de#039;un giocattolo, anche per i ssegni che reca incisi. Inoltre dice che le#039;oggetto ha la classica forma che si attribuisce ai dischi volanti, anche se non crede a tale ipotesi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I paleontologhi del Museo del Nord Arizona gli hanno confermato che non si tratta de#039;un fossile. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Un vulcanologo delle#039;Università del Nord Arizona non gli ha saputo dare ulteriori chiarimenti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ha parlato con altri esperti e altri professori, portando loro anche frammenti da esaminare, sempre senza ottenere risposte. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Né io né mia moglie abbiamo mai trovato qualcuno che sapesse spiegarci la natura delle#039;oggetto , dice Kidd. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;oggetto è strano: molto pesante, per le sue dimensioni. Un vecchio minatore di Tombstone voleva romperlo a metà, per vedere se caso mai contenesse una pepita de#039;oro. Pesa circa nove chili ed ha 25 cm di diametro, ma dicono che non contiene nessun metallo , dice Kidd, Ci sono alcune macchiette verdi, devono essere caduti quando ho ridipinto la casa . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Kidd, che oggi ha 82 anni, è un fotografo. Si arruolò in Marina a 17 anni, fu combattente durante la seconda Guerra Mondiale, in Corea e nel Vietnam, e si è ritirato in pensione dal 1973. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Se volete, potete contattarlo alle#039;indirizzo mail:  a rel= nofollow ymailto= mailto:jolly01%40cox.net target= _blank href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=jolly01%40cox.net style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; jolly01@cox. net /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (15 Gennaio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://farshores.org/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://farshores. org /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3793 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3793 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3595&titolo_sotto=La pietra circolare dellArizona che lascia perplessi gli archeologi&ID_cat_new=99News ReikiLa catastrofe Maya affascina i ragazzihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3580&titolo_sotto=La catastrofe Maya affascina i ragazzi&ID_cat_new=99Gli studiosi sono scettici. L’astronomo: «La profezia non ha alcun fondamento» - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Lo aveva predetto Nostradamus. Poi è stata la volta del famoso ammonimento “Mille e non più mille”. Senza contare le molteplici catastrofi annunciate nel corso dei secoli. Fino all’ultima “minaccia”, l’esperimento al Cern di Ginevra sul Big Bang che, nel settembre scorso, avrebbe dovuto creare un buco nero che avrebbe inghiottito il mondo. Ora, giovani, adulti e anziani si interrogano su un nuovo “giorno X”, il 21 dicembre 2012. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In quella data, secondo il calendario Maya, terminerà l’Età dell’Oro, la quinta era dopo quelle di Acqua, Aria, Fuoco e Terra. E le precedenti epoche, narrano leggende e tradizioni più o meno fondate, sarebbero sempre terminate con cataclismi e sconvolgimenti ambientali. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Fin troppo semplice tirare le conclusioni e fissare una nuova data della fine del mondo, il 21 dicembre 2012, appunto. E poco importa quanto effettivamente sia fondata l’ipotesi. La certezza è che la “profezia Maya” fa discutere a tutti i livelli. Con un’attenzione particolare soprattutto tra i giovani, che a centinaia cliccano i siti Internet che tracciano scenari catastrofici. Pochissimi, per la verità, ammettono di credere davvero a questa scadenza, ma la suggestione resta ed è sufficiente a scatenare il dibattito anche sul Lario. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; L’ANTROPOLOGO br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; «I Maya, come tutti i popoli dell’America Latina, avevano calendari ciclici che terminavano con eventi catastrofici - spiega Francesco Paolo Campione, docente di Antropologia culturale all’Università dell’Insubria – Il ciclo dei Maya, in particolare, prevede, al termine, una rigenerazione completa del mondo con una sorta di diluvio. Si tratta di un’idea legata a una concezione della vita e della natura che si fondava su un precario equilibrio delle cose. Tutto era precario e pervaso da un’energia che tendeva a distruggere. Per questo i Maya avevano l’ossessione del sacrificio umano come fonte di energia per tenere sotto controllo la tendenza alla distruzione del mondo». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I Maya erano poi particolarmente attratti dai calcoli astronomici. «Hanno creato un calendario di una precisione esagerata – sottolinea Campione – Avevano l’ossessione del tempo e questo li ha portati a quantificare anche la paura della fine del mondo. Il 2012 è la fine di un computo. I Maya avevano più calendari e quando si incontravano diversi cicli, allora si prevedevano gravi catastrofi. Nel 2012 ci sarà uno di questi “contatti pericolosissimi”». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; LO PSICHIATRA br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; «Le profezie sulla fine dell’umanità sono un classico della storia dell’uomo – dice Michele Sforza, psichiatra e scrittore – È una questione legata al senso storico di precarietà dell’essere umano sulla Terra, nella vita, soprattutto precarietà nei confronti di un ambiente al quale si è dovuto sempre adattare con difficoltà». Pensare alla fine del mondo, a detta dell’esperto, è un modo per esprimere la nostra paura. «Attribuire una data particolare alla fine dell’umanità - spiega Sforza - è un modo per esorcizzare la paura stabilendo noi la data della fine. È un modo per convincerci di poter prevedere noi il momento della fine, del nostro annichilimento. La paura della morte, che è un fatto individuale, viene spostata sull’idea della morte collettiva». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; L’ASTRONOMO br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Corrado Lamberti, astronomo lariano, alle presunte profezie preferisce contrapporre le certezze della scienza. «L’ipotesi di un’inversione del campo magnetico terrestre nel 2012 non ha alcun fondamento – precisa – Il campo magnetico terrestre è tenuto sotto controllo stabilmente anno per anno, le eventuali variazioni avvengono nell’ordine delle centinaia di migliaia di anni. Abbiamo la prova che, in passato, il campo si sia invertito, ma questo può avvenire in tempi lunghissimi». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; L’esperto smentisce anche l’ipotesi che nel 2012 a determinare la fine dell’umanità possa essere un asteroide. «Tutti gli asteroidi che potrebbero creare problemi sono tenuti sotto controllo costantemente dagli astronomi – dice Lamberti – In particolare ne esiste uno che potrebbe essere pericoloso il 13 aprile 2036. Ora è troppo vicino al Sole per permetterci di fare misure esatte, ma tra 4-5 anni potremo fare calcoli più precisi e sapremo dire con certezza se il passaggio del 13 aprile 2036 sarà o meno pericoloso. Non c’è nessun fondamento nell’ipotesi di una catastrofe prevedibile per il dicembre 2012. I Maya avevano calendari ciclici e ipotizzavano catastrofi alla fine di ogni ciclo, ma è un’idea priva di alcun fondamento». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; IL SENSITIVO br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Auspica un cambiamento forte per il 2012, ma in positivo, il sensitivo lariano Franco Copes. «Nel 2012, alla fine dell’era del calendario Maya, avverrà un cambiamento vibrazionale. In realtà, i Maya non hanno fatto alcuna profezia: hanno semplicemente indicato una scadenza del calendario. Le profezie sulla fine del mondo sono state fatte dopo da altri. In realtà possiamo sperare per il 2012 in un cambiamento in positivo – continua Copes – in una rivoluzione interiore e di crescita. Chi avrà fatto un percorso interiore fino al 2012 avrà comunque un vantaggio in quel momento. Se l’uomo si distruggerà lo farà da solo e non sarà nel 2012 ma in seguito, e comunque avverrà per le sue stesse colpe». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; IL FILOSOFO br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Maurizio Migliori, filosofo lariano e docente universitario, preferirebbe non toccare neppure l’argomento. «Credo se ne stia parlando già troppo – dice – Nei secoli sono state previste molteplici tragedie, catastrofi e fini del mondo. Penso sia semplicemente un modo per concretizzare in qualcosa le nostre paure irrazionali. La scadenza del 2012 è una concretizzazione della paura. Tutti hanno particolari angosce, dettate da motivazioni serie, questa profezia fa uscire dal generico e permette di concentrare la paura su qualcosa in particolare». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; IL SACERDOTE br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Cita semplicemente le Sacre scritture don Agostino Clerici, direttore del “Settimanale della Diocesi”. «Io seguo Gesù e il Vangelo, che dice: “Non saprete né il giorno né l’ora” – commenta il sacerdote - Sarebbe drammatico sapere quando verrà la fine del mondo, il Vangelo dice che nemmeno il Figlio lo può sapere». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; IL TESTIMONE DI GEOVA br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Marino Nicoli, portavoce dei Testimoni di Geova, precisa di non dare alcun peso alla profezia dei Maya. «È una profezia che non conosciamo – dice – Teniamo fede solo a quanto indicato nelle Sacre scritture, Antico e Nuovo testamento. Non prendiamo in considerazione altre idee». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.cfm?ID=92309 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.corriere dicomo.it/ frm_articoli. cfm?ID=92309 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3580&titolo_sotto=La catastrofe Maya affascina i ragazzi&ID_cat_new=99News ReikiEmirati arabi uniti: neve sui montihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3587&titolo_sotto=Emirati arabi uniti: neve sui monti&ID_cat_new=99Fenomeno raro, ma secondo esperto accade con poca energia sole - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; (ANSA) - DUBAI, 25 GEN - Una coltre di 20 centimetri di neve ricopre la cima di un monte degli Emirati Arabi Uniti, fenomeno insolito in un paese desertico. Il monte al Jees, 1.737 metri, vede ben poca neve: nel dialetto locale non esiste una parola per definirla. Secondo un ricercatore del Cnr, il fenomeno rientra nella normale variabilitae#039; del clima ed ee#039; legato al ciclo del Sole, da cui ora arriva poca energia. Le correnti di aria fredda che di solito sono confinate al nord scendono nelle aree meridionali. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/01_gennaio/25/emirati_arabi_uniti_neve_sui_monti,17709319.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://notizie. alice.it/ notizie/scienze_ e_tecnologie/ 2009/01_gennaio/ 25/emirati_ arabi_uniti_ neve_sui_ monti,17709319. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3587&titolo_sotto=Emirati arabi uniti: neve sui monti&ID_cat_new=99News ReikiChemtrails-Meteo sulla TV tedesca ufficiale pubblica Z.D.Fhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3593&titolo_sotto=Chemtrails-Meteo sulla TV tedesca ufficiale pubblica Z.D.F&ID_cat_new=99 - a href= http://oknotizie.alice.it/go.php?us=187058f9e73c2648 http://oknotizie.alice.it/go.php?us=187058f9e73c2648 /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3593&titolo_sotto=Chemtrails-Meteo sulla TV tedesca ufficiale pubblica Z.D.F&ID_cat_new=99News ReikiUn «passo» verso il teletrasporto:esperimento tra due atomihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3581&titolo_sotto=Un passo verso il teletrasporto:esperimento tra due atomi&ID_cat_new=99il risultato della ricerca americana pubblicato su science - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Per la prima volta realizzato un trasferimento di caratteristiche senza le#039;azione di un terzo elemento br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; MILANO - Il teletrasporto della fantascienza di Star Trek ha compiuto un passo importante verso la realtà. Protagonisti, per il momento, non sono due astronauti ma due atomi. Può sembrare poco e invece il balzo compiuto è giudicato importante non tanto per gareggiare con Star Trek, ma per vedere come più vicina e possibile la mitica frontiera dei computer quantici. Due gruppi di ricerca delle università americane del Maryland e del Michigan per la prima volta sono riusciti a teletrasportare le caratteristiche di un atomo A ad un altro atomo B distante un metro. Così si è svolto, in modo semplificato, le#039;esperimento. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;ESPERIMENTO - Le#039;atomo A è stato portato in una condizione quantica bombardandolo con un impulso di microonde. Entrambi gli atomi venivano poi irradiati con impulso laser provocando le#039;emissione da parte di ciascuno di un fotone. Il fotone A provenendo da un atomo in condizione quantica aveva una certa informazione diversa da quella di B non trattato. È stato in questa fase che gli scienziati esaminando i fotoni hanno scoperto che grazie al fenomeno delle#039;«entanglement» le#039;atomo B aveva assunto le caratteristiche di A. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Decifrare e spiegare i fenomeni quantistici senza le formule è arduo, ma questo, molto in sintesi e semplificato, è quello che è accaduto con grande soddisfazione dei ricercatori autori di un progresso significativo in un campo di studi di grandissimo interesse pratico. «In passato – ha spiegato Christopher Monroe, leader del gruppo dell’Università del Maryland - si erano ottenuti fenomeni di teletrasporto fra fotoni, fra fotoni e atomi e fra atomi, ma sempre con le#039;azione intermediaria di un terzo elemento esterno. Questa volta il teletrasporto è assolutamente pulito e realizzato direttamente fra due atomi senza alcun aiuto». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; COMPUTER SUPERVELOCI - Il risultato è pubblicato sulla rivista scientifica americana Science. «Il nostro sistema – aggiunge Monroe – ha la possibilità di formare la base per un ripetitore quantico di grande scala che può costituire una rete di memorie quantiche su distanze molto elevate. Inoltre, può essere utilizzato per effettuare operazione quantiche creando il componente di base di cui ha bisogno il futuro computer quantico». Le ripetizioni della parola «quantico» possono sembrare disdicevoli, ma in tal caso è meglio essere chiari ed evitare fraintendimenti. I computer quantici oltre ad essere molte volte più potenti e immensamente più veloci rispetto agli attuali e ad essere impiegati nei difficili calcoli di crittografia per costruire codici segreti capaci di proteggere soprattutto le comunicazioni , si prestano ad una varietà di applicazioni oggi impensabili. È per questo che le ricerche delle due università sono state finanziate br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; oltre che dalla National Science Foundation anche da un contratto del US Army Research Office. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Giovanni Caprara  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 23 gennaio 2009  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_23/teletrasporto_atomi_quantici_f9ab847e-e916-11dd-8250-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_gennaio_ 23/teletrasporto _atomi_quantici_ f9ab847e- e916-11dd- 8250-00144f02aab c.shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3581&titolo_sotto=Un passo verso il teletrasporto:esperimento tra due atomi&ID_cat_new=99News ReikiTest del Dna per svelare i misteri di Galileohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3582&titolo_sotto= Test del Dna per svelare i misteri di Galileo&ID_cat_new=99Prelievo sui resti. Al lavoro astronomi, genetisti e oftalmologi «Un difetto alla vista influenzò le scoperte» - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; MILANO - Quando Galileo Galilei muore nel 1642 a Firenze nella condizione di «condannato dalla Chiesa» porta con sé nella tomba un mistero che ora astronomi, genetisti e oftalmologi cercano di sciogliere con le#039;esame del Dna dei suoi resti. Il genio che aveva posto i fondamenti della scienza moderna e aveva rivoluzionato le#039;astronomia grazie alle prime osservazioni con il cannocchiale soffriva di un grave difetto alla vista. Negli ultimi anni di vita, quasi cieco, per leggere e scrivere lo aiutava il discepolo Vincenzo Viviani. Ma — si sono sempre chiesti gli scienziati — come è riuscito a vedere quelle macchie solari, i mari lunari o i satelliti gioviani che davano ragione a Copernico diventando poi materia de#039;accusa per il Sante#039;Uffizio? E i suoi problemi spiegano anche alcuni «errori» delle rilevazioni? «La risposta arriverà dalle#039;analisi del Dna che affronteremo su alcuni campioni prelevati dalla tomba» risponde Paolo Galluzzi, direttore del br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Museo di storia della scienza di Firenze. Le#039;operazione coinvolge le#039;Istituto di ottica fiorentino, le#039;Osservatorio di Arcetri e due oftalmologi di Cambridge (Gran Bretagna) tra cui Peter Watson, presidente delle#039;Accademia Oftalmologica Internazionale. Per i genetisti si sono fatti avanti specialisti inglesi, «ma ne abbiamo di esperti anche tra Pisa e Firenze», nota Galluzzi. Galileo Galilei riuscì ad essere sepolto dove adesso si trova nella Basilica di Santa Croce la sera del 12 marzo 1737. Finalmente, dopo 95 anni trovava degna sistemazione uno dei geni delle#039;umanità in seguito alle#039;intervento della massoneria fiorentina e del granduca Gian Gastone condividendo un atto politico mirato a circoscrivere il potere della Chiesa e restituire pienezza allo Stato. Prima, le sue spoglie erano nascoste in una celletta del campanile perché la Chiesa di Roma imp ediva una collocazione capace di magnificare le#039;uomo che aveva giudicato per «veemente sospetto br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; de#039;eresia». Ma quando si compie il trasferimento ce#039;è una sorpresa che mette a disagio le autorità convenute, incapaci di dare une#039;identità al ritrovamento, come dimostra un documento notarile scoperto da Paolo Galluzzi.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nella tomba oltre a Galileo e al discepolo Vincenzo Viviani ce#039;è pure lo scheletro di una giovane donna. «Riteniamo sia suor Maria Celeste, figlia amata del grande scienziato e morta giovanissima a 33 anni — nota Galluzzi —. Ma per aver certezza compiremo le#039;esame del Dna anche dei suoi resti». Sin da giovane, come racconta in alcune lettere, Galileo si lamenta dei suoi problemi agli occhi. Le#039;ipotesi è che fosse vittima di una malattia genetica alle#039;uvea che provoca alterazioni nella vista. Ora spetta ai genetisti trovare conferme o smentite. E per le stranezze o gli errori di certe osservazioni di cui ci ha lasciato prova negli schizzi? «Galileo aveva notato — racconta Galluzzi — dei rigonfiamenti laterali a Saturno che non esistono, invece degli anelli. Egli inseguiva delle idee e tendeva a vedere talvolta ciò che era nelle sue aspettative. Ad esempio immaginava di trovare dei satelliti anche intorno ad altri pianeti come li aveva br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; individuati intorno a Giove. Inoltre ci si domanda se alcuni profili lunari da lui riprodotti corrispondano alla realtà o non siano il risultato di una deformazione ottica legata alla sua patologia». Le#039;operazione fiorentina, che si avvia nelle#039;Anno Internazionale delle#039;Astronomia voluto dalle#039;Unesco proprio per celebrare i 400 anni dalle scoperte galileiane, richiederà tempo e fondi adeguati. «Non meno di 300 mila euro — precisa Galluzzi — ma per la storia della scienza si tratta di un chiarimento importante da raggiungere ». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 22 gennaio 2009  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_22/galileo_test_dna_mistero_9ceceebe-e84c-11dd-aae1-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.corriere .it/cronache/ 09_gennaio_ 22/galileo_ test_dna_ mistero_9ceceebe -e84c-11dd- aae1-00144f02aab c.shtml /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3582&titolo_sotto= Test del Dna per svelare i misteri di Galileo&ID_cat_new=99News ReikiCancelliamo il tempo e capiremohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3583&titolo_sotto=Cancelliamo il tempo e capiremo&ID_cat_new=9921/1/2009 - FISICA Le equazioni della gravità quantistica descrivono un Universo che manda in mille pezzi la nostra logica. È possibile che il Big Bang non sia stato le#039;inizio, ma solo il rimbalzo di un cosmo che prima si stava contraendo - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; CARLO ROVELLI br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; UNIVERSITA’ DI MARSIGLIA br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ventisei secoli fa, un uomo che viveva in una città greca sulla costa delle#039;odierna Turchia ebbe une#039;idea prodigiosa e stupefacente: E se il cielo sopra la nostra testa continuasse anche sotto i nostri piedi? E se la Terra non fosse che un grosso sasso che galleggia nello spazio, sospesa sul nulla? Le#039;uomo si chiamava Anassimandro, la città era Mileto. Le#039;idea, nuova nella storia del mondo, era, come ben sappiamo oggi, oltre due millenni e mezzo più tardi, giusta. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il filosofo della scienza Karl Popper ha definito queste#039;idea «una delle più audaci, più rivoluzionarie e più portentose della storia del pensiero umano». Ma Anassimandro ci ha lasciato une#039;eredità ancora più importante. Ha mostrato che la realtà non è come ci appare, che possiamo avere idee sbagliate sul mondo e che, se partiamo da una serena consapevolezza della nostra ignoranza, attenta osservazione e intelligente riflessione possono permetterci di liberarci da qualcuno degli innumerevoli pregiudizi che impastoiano i pensieri: possiamo vedere più lontano. Così facendo, Anassimandro ha iniziato une#039;immensa e affascinante avventura: la strada della conoscenza scientifica. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Seguendo questa strada, abbiamo imparato che la Terra è una sfera, poi che gira su se stessa vorticosamente e corre intorno al Sole. Che Terra e Sole si attirano come la Terra attira i sassi, che lo spazio è curvo, che gli oggetti sono fatti di atomi, che il calore è il rapido movimento di questi atomi, che ci sono 100 milioni di stelle nella galassia e 100 milioni di galassie nel cielo che vediamo. Che le#039;Universo era nel passato una palla di fuoco esplosa in un gigantesco scoppio 14 miliardi di anni fa. Abbiamo anche imparato innumerevoli altre cose, che hanno cambiato profondamente la nostra comprensione del mondo e di noi stessi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ogni cambiamento è difficile, perché scardina abitudini mentali e pregiudizi e richiede idee inusitate. Come è possibile, chiedevano ad Anassimandro gli antichi, che, se vado sotto alla Terra, poi io possa camminare a testa in giù? Come può il mio «sotto» diventare un «sopra»? Ee#039; incomprensibile! E a Galileo, che difendeva le#039;idea di Copernico che la Terra stesse girando, i contemporanei, confusi, chiedevano come potesse essere possibile che ci stiamo muovendo, quando stiamo invece qui fermi. Cosa vogliono dire «sopra» e «sotto», «muoversi» ed «essere fermi»? Queste nozioni devono essere riviste per capire meglio il mondo. Il lettore non sorrida di queste difficoltà degli antichi. Sono le stesse che portano molti oggi a domandarsi cosa diavolo intendesse Einstein nel sostenere che un evento, che accade «prima» per me, possa accadere «dopo» per te. Ci sono passi nelle#039;evoluzione della nostra comprensione del mondo che sono stati br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; acquisiti dal nostro senso comune ed altri che sono ben acquisiti nelle#039;ambito di discipline scientifiche, ma non ancora dal senso comune. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Oggi la ricerca continua lungo questa strada e mette in discussione altri concetti. Tra questi, ci sono le nozioni stesse di «spazio» e «tempo», come ho spiegato nella mia conferenza al Festival delle Scienze di Roma dedicato all’Universo. E se «spazio» e «tempo» non fossero strutture universali alla base del reale, ma solo approssimazioni che hanno significato per la nostra esperienza quotidiana, ma non vanno più bene per capire il mondo un poe#039; più in profondità? Questa idea è oggi esplorata a fondo da una vivace comunità di scienziati. Le#039;idea non cade dal cielo, ma è stata suggerita, come dovrebbe essere sempre per la buona scienza, da osservazioni e riflessione. Le «osservazioni» sono date dallo straordinario successo empirico delle due grandi teorie fisiche del XX secolo: la Relatività generale di Einstein e la meccanica quantistica di Heisenberg, Dirac e altri. Le due teorie ci hanno insegnato cose importanti sulla Natura. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Einstein ci ha insegnato che spazio e tempo sono oggetti dinamici: si agitano come una specie di immenso mollusco (le#039;analogia è di Einstein), in cui tutto è immerso. La meccanica quantistica ci ha insegnato che ogni oggetto dinamico ha una struttura granulare: esiste una scala di dimensioni sotto la quale le#039;oggetto non esiste più. La «riflessione» è lo sforzo di combinare queste grandi scoperte del XX secolo in un quadro coerente, in cui i fenomeni osservati siano comprensibili. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Come Anassimandro cercava un quadro concettuale in cui fosse comprensibile che il Sole sparisca ad Occidente e ricompaia ad Oriente, così oggi cerchiamo un quadro concettuale in cui siano comprensibili le scoperte della fisica. Come Anassimandro, per comporre il nuovo quadro, ha dovuto comprendere che le nozioni di «sopra» e «sotto» dovessero essere diverse da come erano intese dal senso comune del suo tempo; così oggi dobbiamo probabilmente ripensare a fondo le nozioni di «spazio» e di «tempo». br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ripensare cosa sia il tempo è il passo più arduo. Siamo abituati a concepire le#039;uniforme scorrere del tempo; questo grande fiume in cui siamo immersi e che ci trascina. Ma un vero fiume è solo una danza disordinata di milioni di molecole de#039;acqua; vista da lontano, la danza disordinata diventa un placido e ordinato fluire, a costante velocità. E se il tempo si scomponesse anche#039;esso in una danza incoerente e disordinata, quando osserviamo il reale alle scale più minute? Se la nostra idea di un Grande Tempo che fluisce non fosse che una specie di approssimazione, che ha senso solo su scale «grandi»? Se per scrivere le equazioni fondamentali che descrivono il mondo fosse necessario dimenticarsi del tutto della variabile «tempo»? In fondo, come aveva osservato Newton, non osserviamo mai direttamente il tempo: osserviamo solo posizioni di oggetti che si muovono, come le lancette degli orologi. Newton aveva ben scritto che le#039;esistenza del tempo è una br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; «utilissima ipotesi» per mettere ordine nella complessità del reale. Se questa ipotesi fosse utile alle nostre scale usuali, ma non più a scale molto piccole o molto grandi? Se il tempo in realtà non esistesse? Une#039;idea altrettanto assurda che pensare che la Terra galleggi nello spazio. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il campo di ricerca che si occupa di questi problemi si chiama «gravità quantistica»: è il nome dato alla teoria che stiamo cercando e che deve combinare Relatività generale e meccanica quantistica in un quadro coerente. Ee#039; una teoria cercata ansiosamente da decenni, un «Santo Graal» della fisica teorica contemporanea. Negli ultimi sei-sette anni università e istituti di ricerca in tutti i maggiori paesi de#039;Europa - Francia, Germania, Spagna e Inghilterra - hanno assunto numerosi giovani brillanti che lavorano in questo campo. Non ovviamente in Italia, nonostante il fatto che fra gli scienziati più influenti in questo campo ci siano italiani. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Recentemente, la gravità quantistica ha visto risultati spettacolari e incoraggianti. Ee#039; da pochi mesi rimbalzata ovunque, per esempio, la notizia che, utilizzando la teoria della gravità quantistica chiamata «a loop», è ora possibile calcolare cosa possa essere successo «prima» del Big Bang. Finora il Big Bang, l’esplosione cosmica di 14 miliardi di anni fa, rappresentava una frontiera assoluta della conoscenza, dove tutte le equazioni finivano per diventare insufficienti. Non così le equazioni della gravità quantistica a loop. Queste, scritte già alla fine degli Anni 80, combinano Relatività generale e meccanica quantistica e oggi si comprende che ci permettono di provare a studiare la fisica stessa del Big Bang. Quello che emerge dalle equazioni, con sorpresa di tutti, è la possibilità che il Big Bang non sia stato un vero inizio della storia del mondo, ma un gigantesco rimbalzo (un «Big Bounce») di un Universo che prima si contraeva. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le equazioni della gravità quantistica a loop descrivono la dinamica dello spazio come una danza di minutissimi anellini («loop» in inglese ). Nelle equazioni non ce#039;è la variabile tempo. Le equazioni ci forzano, quindi, a ripensare da capo il mondo, senza mettere il «tempo» alla base della struttura della realtà. Se la teoria è giusta, il tempo non esiste. Il tempo è, come la velocità media delle#039;acqua di un fiume, niente#039;altro che una nozione media e approssimata, utile solo a scale molto grandi rispetto alla trama minuta del reale. Per comprendere questa trama minuta dobbiamo fare uno sforzo di immaginazione che ci porti fuori dalle nostre abitudini: pensare il mondo senza pensare al tempo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Non sappiamo ancora se tutto ciò sia giusto. Osservazioni ed esperienze contraddiranno o confermeranno queste idee. In fondo, prima di verificare se Anassimandro, Copernico od Einstein avessero ragione, è sempre passato parecchio tempo. Ma continuiamo a cercare e a riflettere. La nostra ignoranza sul mondo è ancora immensa, ma la possiamo ridurre. Questo lungo cammino di conoscenza non è solo alla base della ricchezza delle nazioni moderne: è soprattutto, io penso, una delle avventure più belle che le#039;umanità abbia intrapreso.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Chi è Rovelli Fisico br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; RUOLO: E’ ORDINARIO DI FISICA TEORICA ALL’UNIVERSITA’ DI MARSIGLIA E MEMBRO DELLe#039;ISTITUTO UNIVERSITARIO DI FRANCIA br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; RICERCHE: TEORIA DELLA GRAVITA’ QUANTISTICA A LOOP br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=1121eID_sezione=243esezione=News style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 1121eID_sezione= 243esezione= News /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3583&titolo_sotto=Cancelliamo il tempo e capiremo&ID_cat_new=99News ReikiAmbiente; Esperto: Obama ha solo 4 anni tempo per salvare terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3584&titolo_sotto=Ambiente; Esperto: Obama ha solo 4 anni tempo per salvare terra&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Roma, 19 gen. (Apcom) - Barack Obama ha solo quattro anni di tempo per salvare la Terra. Lo sostiene Jim Hansen, uno dei massimi esperti di clima della Nasa, intervistato dal britannico Observer. Solo un intervento immediato e incisivo da parte del nuovo presidente potrà frenare i devastanti cambiamenti climatici che minacciano la Terra. Ee#039; fondamentale, continua Hansen, che questi interventi vengano adottati nel corso del primo mandato.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Dobbiamo intraprendere un nuovo cammino con questa amministrazione. Abbiamo solo quattro anni di tempo perché Obama dia un esempio al resto del mondo. Le#039;America deve prendere il comando della lotta ai cambiamenti climatici, afferma Hansen.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Solo gli Stati uniti hanno la potenza necessaria per guidare il mondo e bloccare il continuo aumento delle emissioni ad effetto serra. Dopo aver negato per otto anni di ammettere il fenomeno del riscaldamento globale, gli Usa debbono rimboccarsi le maniche, in quanto paese più inquinatore del mondo e la più potente economia del pianeta.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il Goddard Institute of Space Studies, di cui Hansen è responsabile, rileva le fluttuazioni delle temperature in migliaia di posti del mondo e i dati raccolti lo spingono a sostenere che le#039;innalzamento del livello del mare sarà più grave di quanto indicato dalle#039;Ipcc, le#039;Intergovernamenta l Panel on Climate Change.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.tendenzeonline.info/apcom/view.php?s=20090119_000036.xml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.tendenze online.info/ apcom/view. php?s=20090119_ 000036.xml /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3584&titolo_sotto=Ambiente; Esperto: Obama ha solo 4 anni tempo per salvare terra&ID_cat_new=99News ReikiEmergono le armi dell’antica guerra chimicahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3585&titolo_sotto=Emergono le armi dellantica guerra chimica&ID_cat_new=99I resti di una guarnigione romana in Siria documentano una battaglia del terzo secolo ed offrono un colpo d’occhio su una macabra battaglia in galleria - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; PHILADELPHIA - I soldati romani che difendevano una guarnigione del Medio Oriente quasi 2000 anni fa andarono incontro agli orrori della guerra in un posto particolarmente insolito. Alle#039;interno di una stretta galleria, sotto la parete anteriore, i combattenti nemici impilarono quasi due dozzine di Romani feriti o morti e diedero loro fuoco, usando sostanze che emanavano vapori tossici e raggiunsero i soldati romani appena fuori del tunnel. Gli attaccanti, soldati della Persia sassanide, che si diffuse nella regione e nel Medio Oriente dal terzo al settimo secolo, adottarono un metodo brutalmente ingegnoso per penetrare il muro di cinta della guarnigione, come ha segnalato Simon James delle#039;Università inglese di Leicester, il 10 gennaio scorso, alla riunione annuale delle#039;Archaeological Institute de#039;America. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Dal mio punto di vista, questa è la prima prova archeologica di un tipo guerra chimica, che fu in seguito usata dagli antichi greci antichi„ ha detto James. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La guarnigione romana a Dura (ora denominata Dura-Europos) era situata nelle#039;attuale Siria, su una roccia che domina il fiume Eufrate. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;assedio dei Sassanidi alla guarnigione avvenne negli anni intorno al 256 d.C. Nessuna annotazione storica esiste di questa battaglia. Il lavoro archeologico condotto sin dal 1920 presso le#039;antica guarnigione ha fornito una visione di feroci battaglie, anche se molto si ignora ancora circa che cosa precisamente sia accaduto. Le nuove scoperte di James illustrano chiaramente che si può ricostruire una storia reale del campo di battaglia da ciò che gli archeologi trovano„ come ha commentato Melissa Condor, delle#039;Università Wesleyan del Nebraska a Lincoln. James, che ha condotto i lavori sul terreno a Dura-Europos per 30 anni, ha esaminato un gruppo di circa 20 scheletri di uomini in apparato militare, ritrovati in una galleria scavata dai Romani per intercettare gli invasori Sassanidi, che stavano scavando un altro tunnel sotto il muro della guarnigione. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I ricercatori francesi hanno supposto che, quando i Romani raggiunsero sotto terra i Sassanidi, la bocca della galleria fatta dai Romani sprofondasse. Allora i Romani bloccati furono uccisi e caddero le#039;uno sopra le#039;altro. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Anche se i resti effettivamente ostruivano le#039;entrata al tunnel romano, James ha messo in dubbio quella spiegazione. In primo luogo, ha analizzato le posizioni dei corpi dei soldati romani nella galleria ed ha determinato che erano state impilate deliberatamente in un mucchio, quando erano feriti o dopo che erano morti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I Sassanidi vollero, a quanto pare, interporre una parete umana fra loro ed i Romani in avvicinamento. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per impedire ai Romani de#039;avanzare, i Sassanidi ostruirono le#039;entrata del tunnel con pietre, prima di ammucchiare contro le vittime romane. Poi gettarono un mantello e della paglia sui Romani e diedero fuoco, usando una miscela di pece e zolfo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Si vedono i segni di forti bruciature sul mucchio degli scheletri e delle attrezzature militari. James rileva che resti dei cristalli dei zolfo e della pece sono stati trovati vicino ai corpi, che non erano stati notati nella prima fase della ricerca. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I vapori tossici emanati dal fuoco avrebbero allontanato gli altri soldati romani che cercavano di entrare nella galleria, James ha detto. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Uno scheletro nel tunnel, che stava dal lato dei Sassanidi rispetto al mucchio dei corpi, è quello di un soldato munito di elmo di foggia sassanide, armato de#039;una spada. James suppone che fosse uno di coloro che avevano appiccato il fuoco e non fosse riuscito a fuggire prima di soccombere ai vapori. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La ricerca fuori terra a Dura-Europos indica che, piuttosto che cedere, i residenti della guarnigione cominciarono a combattere per le strade della città caduta in mano ai Persiani. Ma in seguito tutti, persino i vincitori Sassanidi, abbandonarono il luogo. La guarnigione stava in una terra di nessuno, desolata, che la rendeva inutile e sgradevole per i conquistatori, una volta che i Romani erano stati sgominati. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Di conseguenza, la prova materiale delle#039;assedio è rimasta sul posto, compresa una voluminosa rampa de#039;assalto costruita fino alle mura della guarnigione. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; James ritiene che la rampa di assalto fosse usata per portare su un certo tipo di macchine de#039;assedio, sino alle mura della guarnigione. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; di Bruce Bower br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (11 Gennaio 2009) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; link:  a rel= nofollow target= _blank href= http://www.sciencenews.org/view/generic/id/39814/t... style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.sciencen ews.org/view/ generic/id/ 39814/t.. . /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3751 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.laportad eltempo.com/ news.asp? ID=3751 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3585&titolo_sotto=Emergono le armi dellantica guerra chimica&ID_cat_new=99News ReikiLE CITTÀ CICLOPICHE DEL LAZIOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3586&titolo_sotto=LE CITT CICLOPICHE DEL LAZIO&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; I mitici Pelasgi, parenti degli Etruschi, antenati dei Baschi o forse degli Albanesi br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=200 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.liutpran d.it/articoliMon do.asp?id= 200 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3586&titolo_sotto=LE CITT CICLOPICHE DEL LAZIO&ID_cat_new=99News ReikiIl fascino misterioso di Uriel, angelo di Leonardo da Vincihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3575&titolo_sotto=Il fascino misterioso di Uriel, angelo di Leonardo da Vinci&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= color: rgb(32, 32, 32); font-family: Arial; font-size: 12px; line-height: 20px; div class= date style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 15px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; January 18, 2009 - 20:12 ·  a href= javascript:window.print() style= color: rgb(0, 0, 128); text-decoration: none; Stampa questo Articolo /a /p /div p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 15px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; Il Louvre di Parigi e la National Gallery di Londra ospitano due dipinti di Leonardo da Vinci che portano lo stesso nome e che molto si assomigliano. Si tratta de La Vergine delle rocce, opera sicuramente fra le più intriganti del grande maestro toscano. span id= more-2231 /span br Nel quadro della National Gallery, dipinto fra il 1495 ed il 1508, quattro figure immerse nel classico chiaroscuro di Leonardo sono disposte secondo un modulo fondamentale della composizione del Cinquecento, ossia la struttura a piramide. br Al centro vi è la Madonna, seduta leggermente più in alto di San Giovannino, che cinge con una mano e con un lembo del mantello, in quello che sembra un evidente segno di protezione. L’altra sua mano è tesa sopra il capo di Gesù bambino, il quale è abbracciato da un angelo che siede alla sua destra. Sguardi e gesti collegano fra di loro le quattro sacre figure. br Ma è la versione del quadro che si trova al museo del Louvre ad essere giudicata la più bella; era stata dipinta per prima, fra il 1483 ed il 1486. br Anche qui si ammira la Madonna, figura centrale, la mano destra posata su San Giovannino, così come parte del suo mantello, in un gesto di protezione, mentre l’altra mano, con le dite leggermente arcuate, pare calare incerta sulla testa del Bambin Gesù, ritratto in posizione più bassa rispetto a San Giovannino. br Ciò che più cattura e affascina è sicuramente l’angelo. Un angelo che seduto alla destra del Bambin Gesù volge lo sguardo di lato, verso lo spettatore che guarda il dipinto, un sorriso enigmatico e sottile sul viso mentre con un dito indica San Giovannino. br L’angelo è stato identificato come Uriel, un nome che letteralmente significa “Luce di Dio”. Uriel è, nella tradizione, l’angelo che interpreta le profezie e che porta all’uomo la conoscenza e la comprensione del divino. br Questa prima versione del quadro aveva suscitato clamore in seno alla comunità ecclesiastica, in quanto da esso si pensava di capire che Leonardo volesse attribuire maggior importanza a San Giovannino e meno importanza al Bambin Gesù. Leonardo era persino stato accusato di appartenenza alla setta eretica dei Giovanniti, la quale denunciava Gesù come un falso profeta e riconosceva il Messia in San Giovanni. br Come quasi tutte le opere di Leonardo, e a seconda delle tendenze di pensiero, anche nella Vergine delle rocce si può vedere un evidente, seppur celato, simbolismo, anche se esso appare di difficile interpretazione. Fatto è che Leonardo fu obbligato a rifare il dipinto apportandovi sostanziali cambiamenti, cosa che fece avvalendosi dell’aiuto di suoi apprendisti e creando così la seconda versione del dipinto, quella che oggi si trova alla National Gallery di Londra. br A San Giovannino, Leonardo mise il bastone con il quale viene spesso rappresentato e un’aureola apparve a cingere il suo capo. Anche il capo del Bambin Gesù venne cinto da un’aureola; la Madonna venne dipinta con dimensioni più piccole rispetto alla prima versione. br Il cambiamento che più colpisce è però quello che riguarda l’angelo. Uriel non volge più lo sguardo verso lo spettatore e inoltre viene rappresentato con un viso di fanciulla. E soprattutto scompare quel suo dito teso ad indicare San Giovannino. /p p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 15px; padding-left: 0px; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; a href= http://www.ticinolibero.ch/il-fascino-misterioso-di-uriel-angelo-di-leonardo-da-vinci/2231/18/01/2009/ http://www.ticinolibero.ch/il-fascino-misterioso-di-uriel-angelo-di-leonardo-da-vinci/2231/18/01/2009/ /a br /p /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3575&titolo_sotto=Il fascino misterioso di Uriel, angelo di Leonardo da Vinci&ID_cat_new=99News ReikiObama, nel giorno delle#039;insediamento splenderà la nuova cometa e#039;Luline#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3579&titolo_sotto=Obama, nel giorno dell'insediamento splender la nuova cometa 'Lulin'&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Anche i due e#039;guerrierie#039; Marte e Antares tra i corpi celesti del 20 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Roma, 19 gen. - (Adnkronos) - Splenderae#039; una nuova cometa nel cielo la notte delle#039;insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Barack Obama. Ee#039; la cometa Lulin (C/2007 N3) ed ee#039; visibile nel suo transito tra le stelle della costellazione della Libra. Scoperta le#039;11 luglio del 2007 e e#039;fotografatae#039; da Chi-Shang Lin delle#039;Istituto di astronomia della National Central University di Jung-Li di Taiwan, e successivamente segnalata dallo scienziato cinese Quanzhi Ye della Sun Yat-sen University di Guangzhou, Lulin era peroe#039; stata ritenuta une#039;asteroide. Solo qualche giorno piue#039; tardi, le#039;americano J. Young del Table Mountain Observatory, in California mostroe#039; che si trattava di una stella cometa.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo le informazioni degli astronomi, ee#039; la prima volta che Lulin visita la regione piue#039; interna del sistema solare e se, dal 2007 ad oggi, Lulin ee#039; stata visibile solo attraverso i sofisticati strumenti della scienza, proprio ora, in questo inizio di 2009, e in concomitanza con le#039;arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca, la si potrae#039; iniziare ad osservare a occhio nudo. E, quando il presidente eletto degli Usa sarae#039; da un mese stabile inquilino dello studio ovale, Lulin, il 24 febbraio, farae#039; grande mostra di see#039;, passando alla minore distanza dalla Terra, pari a 0,41 unitae#039; astronomiche.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Obama si insedia con grandi aspettative proprio nelle#039;Anno Internazionale delle#039;Astronomia, una scienza sulla quale non mancano altrettante aspettative, come quella di poter scoprire altri pianeti capaci come il nostro di ospitare la vita , spiega alle#039;ADNKRONOS le#039;astronomo Leopoldo Benacchio, ordinario delle#039;Inaf, che, raggiunto telefonicamente a Parigi dove si ee#039; inaugurato le#039;Anno Internazionale dedicato alla scienza del cielo, commenta che da sempre i potenti e gli astronomi hanno avuto forti legami . Benacchio ricorda che oggi, peroe#039;, ee#039; solo la regina de#039;Inghilterra ad avere, come per i re del passato, un astronomo di corte, Lord Martin Reef . Una cometa ma non solo br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La notte delle#039;insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, infatti, nella costellazione della Libra dove troneggia la cometa Lulin ce#039;ee#039; anche la Luna che domani sera starae#039; muovendosi, guardando il cielo da Est ad Ovest, verso la luminosa stella alpha della costellazione dello Scorpione. Ee#039; la stella Antares, la stella e#039;guerrierae#039; per gli antichi perchee#039; rossa come il pianeta Marte, a sua volta rosso e considerato dalla mitologia arcaica latina e#039;dio del tuonoe#039; e poi, guerriero e e#039;dio della guerrae#039; a partire dal I secolo a.C.. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Antares ee#039; una stella enorme e, se non ci fosse il Sole, noi navigheremmo, con Venere, Marte e Giove, come piccoli aggregati dentro questa stella spiega Andrea Miccoli, astrofilo delle#039;Uai, le#039;associazione che riunisce i maggiori esperti italiani non professionisti di astronomia e fondatore delle#039;Associazione Pontina di Astronomia. Marte e Antares -sottolinea Miccoli- sono dunque i e#039;due guerrierie#039; del cielo che si incontrano, ma non si scontrano mai, ogni volta che Marte, circa ogni 2 anni, fa un giro intorno al Sole, fin verso Antares .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=3.0.2920099323 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.adnkronos.com/IGN/ Esteri/?id= 3.0.2920099323 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3579&titolo_sotto=Obama, nel giorno dell'insediamento splender la nuova cometa 'Lulin'&ID_cat_new=99News ReikiSardegna/ Berlusconi archeologo e la teoria sui nuraghihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3577&titolo_sotto=Sardegna/ Berlusconi archeologo e la teoria sui nuraghi&ID_cat_new=99Secondo me erano usati per conservare alimenti - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Nuoro, 17 gen. (Apcom) - Parentesi archeologica in mattinata per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che impegnato nel suo tour elettorale in Sardegna, ha visitato un villaggio nuragico. Il premier ha anche spiegato di essersi fatto une#039;idea sulle#039;uso che se ne faceva. Il mio parere - ha detto - è che i nuraghi erano fatti per custodire prodotti alimentari, beni preziosi, per evitare che ci fossero furti. Non mi sembra che possano essere identificate funzioni diverse . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://notizie.alice.it/notizie/politica/2009/01_gennaio/17/sardegna_berlusconi_archeologo_e_la_teoria_sui_nuraghi,17603861.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://notizie. alice.it/ notizie/politica /2009/01_ gennaio/17/ sardegna_ berlusconi_ archeologo_ e_la_teoria_ sui_nuraghi, 17603861. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3577&titolo_sotto=Sardegna/ Berlusconi archeologo e la teoria sui nuraghi&ID_cat_new=99News ReikiMetano su Marte: si pensa a une#039;origine biologicahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3578&titolo_sotto=Metano su Marte: si pensa a un'origine biologica&ID_cat_new=99LO HANNO RIVELATO DATI TRASMESSI DALLA SONDA MARS EXPRESS DELL’ESA - span class= Apple-style-span style= font-family: -webkit-monospace; font-size: 14px; line-height: 16px; Confermata la presenza del gas. Potrebbe essersi formato da decomposizione di vegetali o animali br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; MILANO - Allora il metano sembra ci sia per davvero su Marte e questo significa che la ricerca della vita a cui il gas può essere legato, si va facendo più interessante. Se ne discute da qualche anno, da quando nel 2004, in particolare, il professor Vittorio Formisano, dell’Istituto di fisica dello spazio interplanetario, riferiva di averne trovato traccia esaminando i dati trasmessi dalla sonda Mars Express dell’Esa. Altri gruppi avevano poi dimostrato questa possibilità ma le discussioni sono continuate. Adesso Michael J.Mumma del Goddard Space Flight Center della Nasa ha precisato in una conferenza stampa e scritto sulla rivista americana Science di aver trovato consistenti quantità di metano provenienti da tre zone: Nili Fossae, Terra Sabae e Syrtis Major. Il gas rilevato esce dal suolo al ritmo di 0,6 chilogrammi al secondo e si è calcolato che nell’estate marziana 2003 nel giro di pochi mesi siano uscite circa 21 mila tonnellate di br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; metano. «Questa è la prova definitiva della sua presenza su Marte» nota Mumma che indaga tale possibilità a partire dal 2001. Ora ha analizzato la luce riflessa dalle zone interessate notando attraverso l’analisi spettroscopica l’assorbimento di alcune righe che testimoniano la presenza del prezioso gas. Le discussioni in passato si erano accese anche perché delle osservazioni nel 2006 sembravano dimostrare che buona parte dello stesso gas fosse scomparsa. Approfondendo lo studio il risultato è stato diverso. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; DA DOVE VIENE? - Ma adesso si pone la questione fondamentale della sua origine e qui i ricercatori sono ancora grandemente divisi. La provenienza, si spiega, può derivare da processi biologici (digestione animale o imputridimento di animali o vegetali) oppure per cambiamenti geologici, attività vulcanica o sorgenti calde sotterranee. Di queste ultime però le prove sono scarse e quindi oggi il partito dei sostenitori della tesi biologica sembra essere molto forte. «Forse dobbiamo pensare che nelle profondità marziane la vita sia davvero nascosta anche oggi» nota Lisa M.Pratt dell’Università dell’Indiana. Restano le difficoltà della rilevazione del metano adesso effettuata da Terra con i telescopi delle Hawaii. Naturalmente ora sia guarda all’esplorazione effettuata con le sonde e i robot per trovare conferma. E la prossima spedizione del grande rover Mars Science Laboratory della Nasa delle dimensioni di un SUV alimentato con energia br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; nucleare sembra essere l’occasione adatta. La partenza di questo rover è stata rinviata al 2011 per difficoltà nella costruzione ed uno dei suoi possibili obiettivi di sbarco era proprio Nili Fossae che poi era stato però cambiato. Ora visto il rinvio, alla Nasa stanno considerando il ripristino della meta proprio per verificare se l’area è ricca di emissioni metanifere. La discussione si sta facendo sempre più interessante. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Giovanni Caprara br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; 16 gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; a href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_16/metano_marte_giovanni_caprara_ba47cf2a-e3cd-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml target= _blank style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_16/metano_marte_giovanni_caprara_ba47cf2a-e3cd-11dd-8cd2-00144f02aabc.shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; ******************** br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Marte è vivo br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; a href= http://matteovannucchi.nova100.ilsole24ore.com/2009/01/marte-%C3%A8-vivo.html target= _blank style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); http://matteovannucchi.nova100.ilsole24ore.com/2009/01/marte-è-vivo.html /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3578&titolo_sotto=Metano su Marte: si pensa a un'origine biologica&ID_cat_new=99News ReikiLe incredibili spirali di Tungsteno ritrovate nel sottosuolo degli Urali !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3576&titolo_sotto=Le incredibili spirali di Tungsteno ritrovate nel sottosuolo degli Urali !&ID_cat_new=99 - a href= http://mysterium.blogosfere.it/2009/01/le-incredibili-spirali-di-tungsteno-ritrovate-nel-sottosuolo-degli-urali.html http://mysterium.blogosfere.it/2009/01/le-incredibili-spirali-di-tungsteno-ritrovate-nel-sottosuolo-degli-urali.html /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3576&titolo_sotto=Le incredibili spirali di Tungsteno ritrovate nel sottosuolo degli Urali !&ID_cat_new=99News ReikiOmeopatia contro i tumori. Il caso medicina alternativahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3569&titolo_sotto= Omeopatia contro i tumori. Il "caso" medicina alternativa&ID_cat_new=99 - P L’omeopatia per curare i tumori. Partirà a maggio all’ospedale di Merano il nuovo servizio di medicina complementare e alternativa: agopuntura, medicina cinese, omeopatia, terapia manuale, osteopatia, fitoterapia. Ieri la giunta provinciale ha approvato il disegno di legge. In due anni il progetto pilota costerà oltre un milione di euro. I pazienti pagheranno il 70% della spesa. Per accedere, servirà una specifica disposizione del medico ospedaliero. Si inizierà coi tumori. «In Alto Adige, l’80% dei pazienti malati di tumore - afferma Mayr (foto), direttore sanitario dell’Asl unica - già accompagna le cure tradizionali con quelle complementari e il 50% dei medici si appoggia a questo tipo di terapie. Se si dimostrerà che la qualità della vita nei pazienti migliorerà si andrà avanti. Se no chiuderà». BR BR Se nei primi due anni la valutazione sarà positiva il servizio “ tratterà” anche altre malattie quali la sclerosi multipla e l’a rtrite reumatoide. Per adesso si inizierà con la cura dei tumori. Alle cure tradizionali si accompagneranno quindi quelle alternative. «In Alto Adige, l’80% dei pazienti malati di tumore - afferma Oswald Mayr, direttore sanitario dell’Asl unica - già accompagna le cure tradizionali con quelle complementari e il 50% dei medici si appoggia a questo tipo di terapie. Se si dimostrerà che la qualità della vita nei pazienti migliorerà il progetto andrà avanti. Se no chiuderà» BR BR Quattro i medici che verranno impiegati, altrettanti gli infermieri, 1 fisioterapista, 1 psicologo e 2 assistenti di segreteria. E i pazienti pagheranno, coprendo, almeno questa è la stima, il 70% dei costi. Esclusi dal pagamento solo quelli a reddito minimo, fino ai 19 mila euro. BR BR Il progetto costerà all’Azienda sanitaria più di 1 milione di euro. Nel dettaglio, 600 mila euro all’inizio e altri 370 mila ogni anno. Dopo un anno di polemiche - i medici ma anche la Commissione clinica si erano espressi negativamente - si procede. BR BR Cauto il primo commento del presidente dell’ordine dei medici, Michele Comberlato. «Mi par di capire che ormai non si torna indietro. Quindi, adesso chiediamo massima chiarezza e, nello stesso tempo, siamo disponibili al dialogo e chiederemo un incontro alla giunta provinciale». BR BR L’assessore alla sanità Richard Theiner affida ad una nota le prime dichiarazioni. «Con questo nuovo servizio vogliamo andare incontro alle esigenze espresse dai cittadini che richiedono offerte complementari alla medicina tradizionale». BR BR Il presidente Durnwalder, viste le polemiche dello scorso anno, misura le parole. «Sappiamo che molti medici non sono entusiasti. E’ anche per questo che procediamo con cautela». «I costi per questo servizio - sottolinea Theiner - non possono essere unicamente a carico della sanità pubblica poiché la medicina complementare non rientra nei servizi gratuiti previsti dal servizio sanitario nazionale. Ciononostante i costi che saranno praticati saranno considerevolmente inferiori rispetto alle tariffe praticate sul libero mercato». BR BR A marzo dello scorso anno il progetto era stato bocciato dalla Commissione clinica, istituita dalla Provincia proprio per valutare le proposte dell’assessorato. Il progetto non aveva trovato miglior sorte dentro l’ordine dei medici. Favorevole, invece, il Centro tutela consumatori. BR (15 gennaio 2009) BR   BR A href= http://altoadige.repubblica.it/dettaglio/Omeopatia-contro-i-tumori-Il-caso-medicina-alternativa/1575182 target=_blank FONT color=#003399 http://altoadige.repubblica.it/dettaglio/Omeopatia-contro-i-tumori-Il-caso-medicina-alternativa/1575182 /FONT /A BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3569&titolo_sotto= Omeopatia contro i tumori. Il "caso" medicina alternativa&ID_cat_new=99News ReikiIl DNA degli antichi manoscritti medievalihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3572&titolo_sotto=Il DNA degli antichi manoscritti medievali&ID_cat_new=99La creazione di un data base genetico delle pergamene su cui sono redatti potrebbe consentire di determinare data e luogo di composizione - P Le più antiche e prestigiose biblioteche europee conservano migliaia di manoscritti medievali, per buona parte dei quali non si è finora riusciti a stabilire con esattezza il luogo e gli anni in cui sono stati vergati. Ora un ricercatore della  North Carolina State University sta sviluppando una serie di tecniche che potrebbero chiarire le#039;esatta origine di questi scritti. BR Partendo dal fatto che gran parte di questi manoscritti sono stati redatti su pergamena, Timothy Stinson ha pensato di sfruttare le tecniche che consentono di estrarre e analizzare il DNA ancora presente in questi fogli ricavati da pelle animale. BR In tal modo il ricercatore sta cercando di costruire un data base genetico che possa essere utilizzato pe determinare quando e dove sia stato scritto un testo su pergamena. La datazione e la localizzazione dei manoscritti rappresenta storicamente un problema che continua a ripresentarsi - ha osservato Stinson - in quanto, finora, ci si è ampiamente basati sul tipo di grafia e sul dialetto degli amanuensi e scrittori che hanno creato i manoscritti, tecniche che per molteplici ragioni possono dimostrarsi non affidabili. BR Secondo Stinson il problema potrebbe essere risolto dalla creazione di punti di riferimento ottenuti grazie al DNA estratto da un numero ridotto di pergamene che possono essere datate e localizzate con notevole sicurezza. Ogni manoscritto può fornire un cospicuo numero di dati genetici, spiega Stinson perché in un tipico volume medievale si può trovare la pelle anche di un centinaio di animali. BR La ricerca, dice Stinson, ci permetterà anche di tracciare le rotte del commercio delle pergamene nel mondo medievale, un risultato che potrebbe fornire dati significativi sulle#039;evoluzione delle#039;industria del libro in quelle#039;epoca . BR Stinson presenterà i suoi primi risultati della sua ricerca il 23 gennaio prossimo nel corso del congresso annuale della Bibliographical Society of America in programma a New York. (gg) BR   BR A href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1334442 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ articolo/ 1334442 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3572&titolo_sotto=Il DNA degli antichi manoscritti medievali&ID_cat_new=99News ReikiSpazio, Nasa: Ce#039;è vita su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3574&titolo_sotto=Spazio, Nasa: "C' vita su Marte"&ID_cat_new=99Microbi alieni vivono nel sottosuolo - P Vita su Marte? Esisterebbe, sotto la forma di batteri, e la Nasa è pronta a rivelare la loro presenza. Il gas metano, concentrato soltanto in alcune zone insieme a vapore acqueo e ghiaccio, sarebbe le#039;habitat di forme di vita aliene. I batteri producono il gas come qualsiasi essere vivente sulla Terra. E sono tuttora vivi, perché il metano, altrimenti, tenderebbe a essere distrutto dai raggi ultravioletti in 400 anni. BR La scoperta delle#039;Ente aerospaziale americano si basa sulle analisi da Terra attraverso il telescopio di Mauna Kea alle Hawaii e alle rilevazioni di satelliti che orbitano intorno a Marte. Già nel 2004, secondo il meteorologo Vladimir Krasnopolsky, che si è occupato dello studio, si era arrivati a ipotizzare che il metano marziano non potrebbe che essere di origine animale. Il gas misurato sarebbe prodotto da batteri, che vivrebbero in piccole oasi dove le#039;acqua allo stato liquido riuscirebbe a rimanere brevemente sulla superficie, grazie al calore solare o a sorgenti idrotermali, nonostante la bassissima temperatura del pianeta. BR BR Le aree di maggior concentrazione di metano, inoltre, si sovrappongono con quelle dove sono concentrati il vapor acqueo e il ghiaccio sotterraneo. Il cocktail perfetto per la vita, secondo la biologia. La recente scoperta della Nasa sarebbe stata aiutata anche dalle scoperte della sonda Mars Express delle#039;Esa, le#039;Ente spaziale europeo, che ha confermato con nuovi studi la sovrapposizione significativa delle aree con presenza di metano con quelle ricche di vapore acquo. BR   BR 15/1/2009 BR   BR A href= http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo438676.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tgcom. mediaset. it/mondo/ articoli/ articolo438676. shtml /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3574&titolo_sotto=Spazio, Nasa: "C' vita su Marte"&ID_cat_new=99News ReikiLa Kayser vuole andare su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3570&titolo_sotto=La Kayser vuole andare su Marte&ID_cat_new=99Il racconto dei nuovi progetti - P Non segue leggi di mercato, ma quelle dello spazio. E’ così che la Kayser Italia di Livorno continua a volare e sempre più in alto. E’ un’azienda solida quella che si immerge nel cuore delle colline livornesi; in un silenzio sorprendente, i locali ovattati, ospitano una quarantina di super cervelli: ingegneri e informatici, in gran parte giovani livornesi, impegnati a forgiare strumenti per ‘andare in orbita’ BR   BR Livorno, 14 gennaio 2009 - Non segue leggi di mercato, ma quelle dello spazio. E’ così che la Kayser Italia di Livorno continua a volare e sempre più in alto. Abbiamo contratti che coprono i prossimi anni – dice il presidente Valfredo Zolesi – anche se in Italia la ricerca è uno di quei settori che subiscono tagli, quando c’è da risparmiare qualche soldo. Come se della ricerca si potesse fare a meno . E’ un’azienda solida quella che si immerge nel cuore delle colline livornesi; in un silenzio sorprendente, i locali ovattati, ospitano una quarantina di super cervelli: ingegneri e informatici, in gran parte giovani livornesi, impegnati a forgiare strumenti per ‘andare in orbita’. Nel 2009 – spiega Zolesi – porteremo a termine alcuni progetti che ci stanno particolarmente a cuore. Un paio di missioni alle quale stiamo lavorando da anni . A partire da quella sulla stazione spaziale per progetti di fisiologia umana e l’altra a BR bordo della navetta russa Soyuz per fare esperimenti di biologia, sui lieviti. BR   BR Ma l’obiettivo della Kayser è arrivare su Marte: in cantiere c’è infatti la fase iniziale dello studio di strumenti per cercare la vita su Marte. Un progetto che punta al 2016: «Quando qualcuno mi dice: cosa sarà Livorno nel 2010? Io rispondo: il 2010 è domani, noi partiamo dal 2016». Il ruolo della Kayser sarà quello di elaborare uno strumento che consentirà all’astronauta, che scenderà su Marte, di capire se c’è stata la vita e se c’è ancora. E’ una grande progetto, che la Kayser di Livorno porta a avanti con l’Agenzia spaziale italiana . Ma l’azienda labronica non si ferma qui e, nel 2010 cioè domani, volerà con una capsula cinese Shenzhou: La nostra responsabilità è quella di realizzare un incubatore – dice Zolesi - per far crescere materiale biologico sullo spazio . La mente del presidente della Kayser è vulcanica, qual è il suo sogno? Mandare i favolli sullo spazio, dopo la missione del Sassicaia! dice ridendo. BR   BR Dal punto di vista scientifico, la mia aspirazione è quella di fare attività con gli astronauti che possano portare risultati per la vita di tutti i giorni. Soprattutto gli studi che facciamo sull’osteoporosi e sull’ atrofia muscolare possono servire a terra per aiutare le persone che hanno subito lesioni spinali . Usare lo spazio per cercare di capire come avvengono questi fenomeni e trovare delle soluzioni è importante. Ed è in questa dimensione che il presidente svolge il suo lavoro, coniugandolo con la famiglia e con un altro grande impegno: quello di diacono nella diocesi di Livorno. Non è facile trovare un equilibrio – dice Zolesi – perché ognuno tira la giacca. Cerco di guidare l’azienda rispettano valori etici e morali, alla fine la cosa che mi dà più gratificazione è che diamo lavoro a quaranta persone, super specialisti . BR   BR Zolesi è riuscito a far rientrare i cervelli livornesi dall’estero: dall’86 quando l’azienda è nata a capitale misto italo-tedesco per diventare, dal ’95, tutta italiana. Italiana e livornese: Sono nato nell’Argentario, da una famiglia di marinai. Poi, per vari motivi, ci siamo trasferiti a Livorno e, da pochi anni, abbiamo trasferito l’azienda nell’immobile di via di Popogna che un tempo ospitava una vecchia fabbrica di tessuti . E la Kayser, oltre ad andare nello spazio, costruisce borse dove gli astronauti mettono i loro strumenti; tutto, rigorosamente, made in Leghorn.         BR Michela Berti BR   BR A href= http://lanazione.ilsole24ore.com/livorno/2009/01/14/144251-kayser_vuole_andare_marte.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lanazione. ilsole24ore. com/livorno/ 2009/01/14/ 144251-kayser_ vuole_andare_ marte.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3570&titolo_sotto=La Kayser vuole andare su Marte&ID_cat_new=99News ReikiLa città che annega nel desertohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3573&titolo_sotto=La citt che annega nel deserto&ID_cat_new=99A Jodhpur le acque del sottosuolo sono ormai ad appena un metro dalla superficie - P VALERIA FRASCHETTI BR JODHPUR (INDIA) /P br P BR Rischia di diventare l’Atlantide dell’India, Jodhpur. Un destino non improbabile in tempi di riscaldamento globale, in cui già numerose isole si sentono con l’acqua alla gola a causa dell’innalzamento degli oceani. Ma questo epilogo nel caso della città indiana avrebbe il sapore di un tragico paradosso. Perché non si trova a largo delle coste del subcontinente, ma nel pieno deserto del Thar. Eppure, tante e tanto vecchie sono le falle sotto il suo bacino idrico che il livello sotterraneo delle acque si è innalzato enormemente e la città, nel siccitoso Rajasthan, potrebbe essere inabissata da un momento all’altro. La meteorologia indiana, per ora, è dalla sua parte. Alla stagione dei monsoni mancano ancora mesi. Di questi tempi l’arrivo di piogge torrenziali, che peggiorerebbero la situazione, è improbabile quanto un sei al superenalotto vinto alla prima puntata. Non a caso, per il suo clima tutt’altro che londinese, Jodhpur è anche BR nota come «la città del Sole». Eppure, i suoi cittadini non riescono a dormire tranquilli. BR BR Negli ultimi mesi la situazione è diventata allarmante: l’acqua è oramai a un metro dalla superficie terrestre e, secondo gli esperti, basterebbe anche un flebile movimento della terra per scatenare l’apocalisse. «Un tremore di limitata intensità potrebbe distruggere l’esistenza stessa della città», ha dichiarato sul quotidiano indiano Mail Today RP Mathur, direttore dell’ente per le acque sotterranee. E l’ipotesi di un terremoto, purtroppo, non è inverosimile da queste parti visto che il Rajasthan è zona sismica. Gli scantinati sommersi sono già numerosi. Di giorno in giorno le fondamenta dei palazzi si stanno trasformando in mollica, così molti cittadini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case. Anche l’Alta Corte e il mercato principale sono stati fatti evacuare dopo che l’acqua si è fatta strada nei sotterranei. Come misura tampone, intanto, abitazioni e negozi di Jodhpur sono stati dotati di pompe per il drenaggio BR dell’acqua. BR BR «L’acqua sta inondando gli scantinati nella zona del trafficato mercato, rovinando gli edifici e forzando i commercianti a lasciare i locali», ha avvertito il Centro di rilevamento sismico locale. Per ora l’unico a star tranquillo sembra essere il maestoso forte di Mehrangarh, che da sei secoli domina la città da un massiccio di 130 metri e attira turisti da ogni dove. Come ha spiegato il Times, le perdite provengono dal fondo del bacino di Kayalana-Takht Sagar, dove sono confluite altre riserve di acqua quando nel 1997, per far fronte ad una siccità, è stato deviato un canale. Di questo colabrodo sotterraneo gli esperti accusano le autorità. E anche se ufficialmente il governo non sembra aver fatto mea culpa, è certo che l’India non è famosa per la capillarità e la solidità delle sue infrastrutture. Basta dare uno sguardo alle strade: gruviere di asfalto (quando non di terra) su cui l’anno scorso hanno perso la vita 130 mila persone, BR il 60% in più della Cina, dove però ci sono quattro volte più auto. BR BR Neanche il sistema fognario è degno di una «potenza globale», come l’India ama vedersi: solo il 13% degli scarichi prodotti dal suo miliardo e cento milioni di abitanti sono trattati. Parte della colpa sta nel mancato impiego di manodopera qualificata. Un’altra, è che il 4% per cento del Pil che Nuova Delhi investe per costruire strade, ferrovie, dighe e centrali elettriche viene in parte fagocitato dalla corruzione. Anche grazie alle sollecitazioni dagli enti competenti, ora il governo dice di stare valutando come intervenire per salvare Jodhpur dal rischio di un’inondazione. Quali saranno i tempi, però, i ministri non l’hanno detto, anche se conoscendo i neghittosi tempi indiani c’è poco da star tranquilli. Se la terra nel frattempo resterà ferma, forse, quando a giugno in India arriveranno i monsoni, per la prima volta a Jodhpur faranno quello che non hanno mai fatto: pregare affinché non piova. BR   BR A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?.rand=1999425072euc=1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.mc237. mail.yahoo. com/mc/compose? .rand=1999425072 euc=1 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3573&titolo_sotto=La citt che annega nel deserto&ID_cat_new=99News ReikiIl Sole tace, gli scienziati della NASA costretti a rivedere nuovamente le previsionihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3567&titolo_sotto=Il Sole tace, gli scienziati della NASA costretti a rivedere nuovamente le previsioni&ID_cat_new=99 - P 13 Gennaio 2009, ore 10.37 BR   BR BR Il nuovo ciclo sembra esere ripartito ma la sua magnitudo risulta talmente bassa che in sostanza ci troviamo ancora dinnanzi ad una condizione di attività solare al minimo. BR   BR BR I previsori del tempo a volte sbagliano? Possibile. I modelli numerici cambiano continuamente le carte in tavola gettando scompiglio tra le proiezioni a lungo termine? Vero. BR BR Se stilare una previsione del tempo dipende dal corretto posizionamenti di tanti fattori concomitanti, immaginiamo come possa essere difficile e di conseguenza anche imprecisa la previsione delle#039;attività solare. BR BR Gli scienziati della NASA, impegnati nello studio delle#039;attività solare in tutte le sue sfaccettature e in tutte le sue componenti, stanno trovando grandi difficoltà ad inquadrare correttamente il delicato passaggio undecennale tra il ciclo numero 23 e quello numero 24. BR BR Come sappiamo, tra le varie oscillazioni periodiche che caratterizzano la nostra Stella, quella più nota e studiata è senzae#039;altro le#039;oscillazione delle sue macchie, oscillazione la cui ampiezza dura mediamente undici anni. Orbene, sappiamo anche che il minimo undecennale di macchie è stato già superato da tempo ma il Sole si mostra tutte#039;ora in uno stato ancora palesemente onirico . BR BR I mesi passano e i ricercatori si trovano sempre più in difficoltà a decifrare cosa stia accadendo lassù a 145 milioni di chilometri dal nostro Pianeta. Le macchie solari, quelle esplosioni che dovrebbero puntellare la superficie del globo solare testimoniando la ripresa del nuovo ciclo (che dovrebbe ormai essere già iniziato), ancora latitano e se si presentano, lo fanno saltuariamente e in ordine sparso. BR BR La previsione stilata gli scorsi anni, che prevedeva un ciclo tra i più intensi del secolo, viene pertanto continuamente rimaneggiata. I grafici pubblicati dalla NASA stessa sono eloquenti. Basti osservare le#039;ampiezza dei cicli previsti nel luglio del 2004 e quella ricorretta e prevista nel gennaio del 2009. BR BR Indubitabile salta alle#039;occhio un notevole allungamento dei tempi, una dilatazione di questo minimo che ritarda sempre più la ripartenza a pieno regime delle#039;attività maculare sul Sole. Scienziati in difficoltà? Se fosse noi li comprendiamo benissimo. Il problema ora passa ai climatologi. Nessuno aveva inserito nei sofisticati modelli del clima questa inattesa variabile. BR BR Certo più di uno darà ancora più importanza ai capricci della CO2, snobbando gli umori del nostro primario fornitore di energia. Siamo pronti a comprendere anche loro, a patto che il buon senso li spinga finalmente a dare il giusto peso a questo imprevedibile voltafaccia della Natura. BR   BR Luca Angelini BR   BR A href= http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=26493 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://meteolive. leonardo. it/meteo- notizia.php? id=26493 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3567&titolo_sotto=Il Sole tace, gli scienziati della NASA costretti a rivedere nuovamente le previsioni&ID_cat_new=99News ReikiSarà cinese il radiotelescopio più grande del mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3571&titolo_sotto=Sar cinese il radiotelescopio pi grande del mondo&ID_cat_new=99 - P IL CIELO BR BR 13/1/2009 BR   BR BR PIERO BIANUCCI BR BR Pochi giorni fa il governo cinese ha annunciato ufficialmente la costruzione di quello che diventerà il più grande radiotelescopio del mondo. Avrà un diametro di 500 metri – quando trenta campi da calcio – e una forma sferica, ottenuta accostando 4.600 singoli pannelli. BR BR Il nome in sigla è FAST, da Five-hundred- meter Aperture Spherical Telescope. Il costo dichiarato è di 102 milioni di dollari. BR BR L’enorme struttura metallica sorgerà in una vasta depressione geologicamente di natura carsica della provincia di Guizhou, lontano da sorgenti di disturbi elettromagnetici perché la regione è poco popolata: le 60 famiglie di contadini che abitano in questa desolata landa della provincia di Guizhou verranno spostate su un altro terreno. Una procedura poco popolare e per niente gradita, ma comunemente adottata in Cina quando sono in gioco le “grandi opere”. BR BR La preparazione e le ricerche per il progetto hanno richiesto 14 anni di lavoro ma la realizzazione sarà relativamente veloce: l’Osservatorio astronomico nazionale di Pechino prevede che entrerà in funzione nel 2013. BR BR FAST sarà dieci volte più sensibile del maggior radiotelescopio orientabile, quello europeo che sorge in Germania a Westerbork da cento metri di diametro, e la sua capacità di raccolta di segnali sarà dieci volte quella dell’attuale più grande radiotelescopio fisso del mondo, quello da 305 metri di Arecibo, a Puerto Rico. BR BR Si calcola che se questi radiotelescopi hanno permesso di rivelare 1760 pulsar, FAST ne potrà captare da settemila a diecimila. Altri obiettivi scientifici riguardano la rivelazione delle onde gravitazionali e l’eventuale scoperta di messaggi radio inviati da civiltà extraterrestri. BR BR La storia della radioastronomia è relativamente breve. Il primo radiotelescopio, una specie di giostra con fili metallici tesi, fu costruito negli Stati Uniti alla Bell Telephone da Karl Jansky (nella fotografia, accanto al suo strumento) nel 1930 e identificò la sorgente radio che si nasconde nel centro della nostra galassia, la Via Lattea. BR BR La ricerca radioastronomica fu poi ripresa nel 1938 da Grote Reber, che captò segnali radio dal Sole e da sorgenti celesti puntiformi. Dopo una lunga interruzione dovuta alla seconda guerra mondiale, la radioastronomia ha incomnciato a svilupparsi rapidamente negli Anni 50 del secolo scorso. Da allora ad oggi la sensibilità e il potere di risoluzione dei radiotelescopi sono aumentati di oltre un miliardo di volte. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49eID_articolo=185eID_sezione=72esezione=Il%20Cielo target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 49eID_articolo= 185eID_sezione= 72esezione= Il%20Cielo /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3571&titolo_sotto=Sar cinese il radiotelescopio pi grande del mondo&ID_cat_new=99News ReikiIL DISEGNO DELLA COSTELLAZIONE CASSIOPEA SUL PROMONTORIO DEL CAPRIONE (LERICI, LIGURIA)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3564&titolo_sotto=IL DISEGNO DELLA COSTELLAZIONE "CASSIOPEA" SUL PROMONTORIO DEL CAPRIONE (LERICI, LIGURIA)&ID_cat_new=99 - P A href= http://www3.shiny.it/caprione/itaindex.htm http://www3.shiny.it/caprione/itaindex.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3564&titolo_sotto=IL DISEGNO DELLA COSTELLAZIONE "CASSIOPEA" SUL PROMONTORIO DEL CAPRIONE (LERICI, LIGURIA)&ID_cat_new=99News ReikiRiscaldamento globale, une#039;ipotesi diversa. Parte II: le previsioni di Hathawayhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3565&titolo_sotto=Riscaldamento globale, un'ipotesi diversa. Parte II: le previsioni di Hathaway&ID_cat_new=99 - P Stefano Di Battista: 11-01-2009 ore 21:02 BR BR I sostenitori del riscaldamento globale antropico hanno una posizione perentoria: «Tutte le teorie che hanno cercato di attribuire alla radiazione solare un ruolo determinante sulle#039;andamento delle temperature nelle#039;ultimo secolo e, in particolare degli ultimi 50 anni, non reggono» [Caserini, p. 103]. Eppure ci sono studi che mostrano come la componente solare spieghi il 74% delle#039;evoluzione termica delle#039;emisfero boreale dal 1610 al 1800 e il 56% di quella successiva, e pur avvertendo che solo un terzo degli 0,36 °C di aumento registrati dal 1970 sono attribuibili alla variabilità solare, concludono che essa «può aver giocato un ruolo più grande nel recente mutamento di temperature globali di quello che finora è stato riconosciuto» [Lean, p. 3198]. BR BR Il filo che lega Sole e clima terrestre sembra correlato ad alcune componenti che possono amplificarne, oppure limitarne, gli effetti. Nella sintesi seguente si descrivono quelle su cui, al momento, si concentrano le maggiori attenzioni. BR Fasi solari Il ciclo delle macchie ha una periodicità di 11,2 anni (ciclo di Schwabe); si tratta de#039;un dato medio, poiché sono documentati cicli di 9 anni e altri di 14. Il passaggio da un ciclo alle#039;altro è determinato dalle#039;inversione della polarità delle macchie, il che implica che ogni 22 anni circa (ciclo di Hale) il campo magnetico del Sole torni allo stato iniziale. La durata dei cicli di Schwabe è correlata al ciclo di Gleissberg, di 80-90 anni: ogni fase alternerebbe cicli lunghi, in cui il Sole si mostra meno dinamico, e cicli corti, in cui le#039;attività magnetica se#039;intensifica. A supporto di tale ipotesi si fa notare come i cicli 16-22 (si esclude il 23 poiché ancora non esiste certezza circa il suo esaurimento) abbiano avuto una durata media di 10,4 anni e un basso numero di Spotless days, mentre i cicli 10-15 (1856-1923), quelli cioè per cui risulta più certo il conteggio delle macchie (la compilazione storica regolare ebbe inizio nel BR 1849, durante il ciclo 9), siano durati in media 11,3 anni e con un più alto numero di Spotless days (*), BR BR Eruzioni vulcaniche Un grande capitolo, su cui esiste accordo pressoché unanime nel mondo scientifico, è quello delle#039;influenza sul clima delle polveri vulcaniche immesse nella stratosfera. Il Dust veil index (DVI) è stato elaborato per misurarne la concentrazione. Se si scorrono le tavole cronologiche di tale indice, si noterà come il minimo di Dalton sia coinciso con una forte attività vulcanica: fra il 1799 e il 1822 (cicli 5 e 6) ci furono non meno di 12 eruzioni [Lamb, pp. 434-435], tra cui quella del Cotopaxi (Ecuador) nel 1803 (DVI = 1.100 circa) e quella del Tambora (Indonesia) nel 1815 (DVI = 3.000). Il XIX secolo e le#039;inizio del XX furono caratterizzati da une#039;altissima attività vulcanica (**), ma poi subentrò una stasi e «poiché le eruzioni vulcaniche hanno segnato un minimo marcato tra il 1912 e il 1948, tale situazione ha certamente favorito il sensibile aumento della temperatura verificatosi in quel periodo» [Pinna, p. 174]. BR Teleconnesioni Si ritiene che, durante le fasi di forte attività magnetica del Sole, ENSO (El Niño Southern Oscillation) sia preponderante rispetto alla Niña e viceversa. A partire dal 1976, in coincidenza coi cicli 22 e 23, ENSO avrebbe avuto un non trascurabile impatto sulle variazioni climatiche. Stando al ciclo di Gleissberg, nei prossimi anni è attesa una prevalenza della Niña, con conseguente moderazione degli eccessi climatici notati a cavallo del XXI secolo. Anche la PDO (Pacific Decadal Oscillation) e la NAO (North Atlantic Oscillation) sembrano correlate al ciclo solare, ed entrambe starebbero entrando in una fase negativa (fase fredda), che andrebbe a sommarsi alla debolezza di ENSO, amplificando gli effetti de#039;un minimo solare sul quadro termico terrestre. Si è poi tentato di mettere in relazione al ciclo undecennale anche la QBO (Quasi-Biennal Oscillation) , ma con risultati di difficile valutazione. BR Questo insieme di elementi potrebbe spiegare, almeno in parte, il riscaldamento delle#039;ultimo secolo e fornire indicazioni probabilistiche sulla futura evoluzione del clima terrestre. In questo campo di studi, mettendo in relazione le#039;indice geomagnetico del Sole e lo Zürich Sunspot Number (ovvero il conteggio delle macchie), si è scoperto che esiste una forte somiglianza (di segno inverso, però) fra il minimo di Maunder (1645-1723) e il grande massimo solare del XX secolo. Nel 1923 infatti (inizio del ciclo 16), si evidenzia una brusca variazione nelle#039;ampiezza e nella durata della curva di lungo periodo che descrive le#039;attività solare; essa raggiunge le#039;apice intorno al 1960, poi comincia a decrescere [Duhau, pp. 8-9 e 14], in una parabola che dovrebbe riportarla al punto zero proprio con le#039;inizio del ciclo 24. BR Ciò che, a oggi, si può affermare, è che il ciclo 23 è stato più lungo dei precedenti ma caratterizzato da meno macchie solari. Quanto al ciclo 24, le proiezioni elaborate negli scorsi anni lo descrivevano come il più forte degli ultimi secoli; la comparsa del nuovo massimo, invece, è stata via via posticipata e ridimensionata. David H. Hathaway, del Marshall Space Flight Center, considerato il maggior esperto mondiale in fatto di previsioni delle#039;attività solare, per tre volte ne ha riveduto le#039;ampiezza (Maximum sunspot number); ecco i dati che ha proposto: BR 145 (nel marzo 2006) BR 137 (nelle#039;ottobre 2008) BR 104 (nel gennaio 2009) BR Sorprendente le#039;ultima, forte correzione, ad appena tre mesi dalla precedente che, se confermata, condurrebbe a un debole ciclo 24 come non si verifica dal ciclo 16 (1923-e#039;33). De#039;altro canto, la quiescenza del Sole nel 2007-e#039;08 e in queste#039;inizio del 2009 è fonte di incertezze, che vanno a rafforzare la possibilità che il ciclo di Gleissberg conduca a un accentuato minimo verso il 2030: cosa questa che, combinandosi con le fasi negative delle principali teleconnessioni, potrebbe determinare un progressivo raffreddamento del clima terrestre, in antitesi a quanto postulato dalla teoria del riscaldamento globale antropico. Una possibilità, si è detto, che trova fondamento in una ciclicità abbastanza chiara delle#039;attività solare, la cui componente magnetica resta tuttavia un sistema caotico e non lineare, sulle#039;evoluzione della quale è bene esercitare cautela: altrimenti si rischia quella che è stata definita ciclomania [Le Roy Ladurie, p. 13], che BR pretenderebbe di descrivere il clima futuro con estrapolazioni statistiche molto lontane dalla realtà dei fatti. BR Note BR Questa corrispondenza è resa dal grafico pubblicato a corredo delle#039;articolo A href= http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19367. target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.meteogio rnale.it/ news/read. php?id=19367. /FONT /A BR BR * Si è anche ipotizzato che le#039;intensità del vento solare, influenzando le linee di flusso del campo magnetico terrestre, possa modulare le#039;attività vulcanica; si tratta però de#039;una supposizione rimasta finora a livello accademico. BR BR Bibliografia BR S. CASERINI, A qualcuno piace caldo, Milano, 2008. BR S. DUHAU, C. DE JAGER, The Solar Dynamo and Its Phase Transitions during the Last Millennium, in «Solar Physics», vol. 250, n. 1 (2008), pp. 1-15 (doi: 10.1007/s11207- 008-9212- x). BR H.H. LAMB, Climate: Present, Past and Future, vol. I, Londra, 1972. BR J. LEAN, J. BEER, R. BRADLEY, Reconstruction of solar irradiance since 1610: Implications for climate change, in «Geophysical Research Letters», vol. 22, n. 23 (1995), pp. 3195-3198. BR E. LE ROY LADURIE, Tempo di festa, tempo di carestia, Torino, 1982. BR M. PINNA, Le variazioni del clima, Milano, 1996. BR BR Parte I: A href= http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19372 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.meteogio rnale.it/ news/read. php?id=19372 /FONT /A BR BR A href= http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19419 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.meteogio rnale.it/ news/read. php?id=19419 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3565&titolo_sotto=Riscaldamento globale, un'ipotesi diversa. Parte II: le previsioni di Hathaway&ID_cat_new=99News ReikiBenvenuti nelle#039;era glacialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3566&titolo_sotto=Benvenuti nell'era glaciale&ID_cat_new=99 - P Perché il freddo di questi giorni dimostra che sul global warming non sappiamo ancora niente BR BR “La crisi del clima ci offrirà la possibilità di fare esperienza di una cosa che poche generazioni nella storia hanno provato: una missione generazionale, […] un fine morale, […] la possibilità di crescere. […] Le persone che soffrono di mancanza di significato nella loro vita troveranno la speranza. […] E mentre cresceremo, faremo l’esperienza di una rivelazione, scoprendo che questa crisi non c’entra nulla con la politica. E’ una sfida morale e spirituale”. BR Al Gore, introduzione di “Una scomoda verità” (Nelle#039;immagine: una vignetta pubblicata ieri dal quotidiano fiammingo The Standaard) BR BR “Possiamo anche contare sul fatto che il governo ceco non sarà un campione dell’allarmismo per il global warming. L’eccezionalità degli attuali livelli di riscaldamento globale non è un fenomeno comprovato. La spiegazione dei fattori che contribuiscono al global warming non è così chiara e persuasiva. La mossa di mitigare i cambiamenti climatici combattendo le emissioni di CO2 è inutile e, cosa più importante, l’umanità ha dato prova a se stessa di essere sufficientemente adattabile al clima che cambia”. BR Vaclav Klaus, presidente della Repubblica ceca, Financial Times, 7 gennaio 2009 BR BR Il mare che bagna le coste del Dorset, nel sud dell’Inghilterra, ieri si è ghiacciato. A Londra, nel frattempo, la temperatura scendeva al di sotto di quella di alcune zone dell’Antartide. Da dicembre nevica in tutta America, pure a New Orleans e Las Vegas. Trenta centimetri di neve a Milano e Torino, temperature da record sotto zero in Veneto, freddo e gelo in Egitto e Arabia Saudita, nevicate eccezionali in India, Europa congelata e i ghiacci dell’Artico che tornano ai livelli del 1979. Probabilmente Al Gore spera di svegliarsi al più presto da questo incubo, e con lui tutti i sacerdoti del nuovo culto del XXI secolo, l’ambientalismo catastrofista secondo cui l’uomo sta facendo innalzare la temperatura del pianeta portandolo a raggiungere livelli insostenibili per la nostra vita. In effetti, da quando la teoria del global warming di origine antropica ha cominciato a prendere piede e ha trovato nell’ex vicepresidente americano il guru di BR riferimento (facendogli vincere un Oscar e un premio Nobel per la pace), la temperatura media globale sulla Terra ha smesso di aumentare. BR BR Qualcuno lo ha già ribattezzato il “Gore effect”: ogni volta che Gore parla pubblicamente di global warming nello stesso posto accade un evento atmosferico particolarmente freddo. Una sorta di “vendetta” della natura nei confronti di chi da anni usa singoli eventi per dire che il-clima-sta- cambiando- ed-è-colpa- nostra. Lo dice Riccardo Cascioli, autore di numerosi libri sull’argomento in coppia con Antonio Gaspari (e di “I padroni del pianeta”, in uscita tra un mese) e curatore del sito Internet svipop.org: “Casualmente in prossimità di incontri delle Nazioni Unite sul clima o poco prima della pubblicazione dei rapporti dell’Ipcc (il panel intergovernativo dell’Onu che studia i cambiamenti climatici, ndr) si dà grande risalto a qualche evento correlato al clima per creare allarme”. Spesso falsificandolo, però. La storia degli orsi alla deriva perché il loro iceberg si era sciolto che commosse il mondo qualche mese fa si è poi BR rivelata una colossale bufala: quelli erano orsi che nuotavano a parecchi chilometri dalla costa. “Solo che a quel punto il messaggio è partito e la sua smentita non ha lo stesso spazio della notizia”, continua Cascioli. Poche cose negli ultimi anni hanno fatto breccia nell’opinione pubblica mondiale come il global warming: “E’ una religione senza domande”, ha detto il conduttore televisivo Lou Dobbs nel suo programma sulla Cnn qualche sera fa. Certo Dobbs non ha la preparazione di un fisico o di un climatologo, ma il fatto che qualcuno abbia avuto il coraggio di attaccare in questi termini le teorie del global warming è il segnale che (è il caso di dirlo) il clima sta cambiando, e qualche idolo comincia a traballare sul piedistallo di pannelli solari e pale eoliche che negli anni gli è stato costruito sotto ai piedi. E che questa critica sia stata fatta in America, dove c’è chi ha proposto di cacciare dalle università i professori BR “negazionisti”, è ancora più significativo. I luoghi comuni sul tema si sprecano e sono ormai ripetuti come un dogma: come tutti sanno l’Ave Maria a memoria, nessuno ignora che “la CO2 sta causando l’innalzamento della temperatura terrestre” e che “ormai la stragrande maggiornaza della comunità scientifica non ha dubbi sull’origine antropica del global warming”. Una nuova religione che è instrumentum regni, secondo Cascioli: “Dietro alla teoria del cambiamento climatico c’è un progetto politico. Lo si capisce dal fatto che in ballo ci sono due questioni fondamentali: il senso della nostra presenza sulla terra, percepita come negativa e dannosa, e la nostra stessa libertà, perché in nome della lotta al global warming sarà lecito sospendere certe libertà individuali”. BR BR Ma, si notava, il clima è cambiato: innanzitutto fa freddo più di quanto ci si aspettasse, poi le temperature che non aumentano più da dieci anni, l’Artico che invece di sciogliersi aumenta e sempre più scienziati che ritrattano le loro tesi catastrofiste. Tutto da rifare? Occorrerà diventare seguaci della nuova religione del raffreddamento globale? “Per niente – dice il professor Luigi Mariani, presidente dell’Associazione Italiana di Agrometeorologia e professore all’Università di Milano – Il punto è che il dibattito scientifico attorno a quei temi è ancora aperto, solo che bisogna stare ai dati, servono monitoraggi fatti bene”. Eppure in tanti ripetono da anni che il dibattito è chiuso, che bisogna andare avanti. “Il clima è la cosa più complicata sulla terra, l’idea che non ci sia più niente da discutere è solo di chi pensa di avere la verità in tasca, e chi pensa di avere la verità in tasca non è uno scienziato”, BR chiosa Mariani. Per Mariani i sostenitori del global warming antropico peccano d’orgoglio: “Magari avranno ragione, ma con i dati in nostro possesso pensare che il discorso sia chiuso è poco corretto”. Più che di religione Mariani parla di moda: “Sono più di cent’anni che si discute del ruolo della CO2, e non si è ancora arrivati a una tesi definitiva. Negli anni Settanta Lamb scriveva che le temperature stavano calando e che la CO2 non era il motore principale”. Oggi si dice l’esatto opposto. “Il problema vero – dice Mariani – non è la temperatura, ma l’acqua. Occorrerebbero politiche per la distribuzione delle risorse idriche”. Solo che l’acqua non porta soldi, forse, e l’attenzione è spostata tutta sul clima: “La scienza dovrebbe fare la scienza, giornali e politica non dovrebbero farle fare altro”. Qualcosa si muove, però: il muro dei catastrofisti non sembra più così compatto: “E’ vero – dice Mariani BR – ma è difficile rimontare. Bisognerebbe far capire che l’effetto serra è una cosa meravigliosa, senza la quale noi non ci saremmo, che la CO2 è un mattone della vita e che la Terra sa autoregolarsi da sola”. La grande ideologia che vince premi cinematografici e prende fondi da tutto il mondo però la pensa diversamente, e se i rapporti dell’Ipcc sono la sua Bibbia e Al Gore il suo sacerdote, i modelli climatici sono il libro delle Ore del nuovo culto: “Nessuno misura più – sostiene Luigi Mariani – tutti lavorano con i modelli, occorre contestare certe teorie con le misure”. E’ pur vero, precisa Mariani, che anche dire che non succede nulla è sbagliato, altrettanto ideologico: “I dati di freddo di questo mese, ad esempio, non sono eccezionali, ma capitano ogni due o tre anni, le nevicate di questi giorni hanno tempi di ritorno di circa dieci anni”. E’ facile cadere nello stesso errore che hanno commesso i catastrofisti più BR accesi in questi anni: esaltare un evento significativo per trarne conclusioni generali. Anche se è vero che quelli che dicono che un inverno freddo non vuol dire raffreddamento globale in atto, sono gli stessi che durante l’estate del 2007 gridavano alla desertificazione del Mediterraneo. Così la previsione pre-estiva dello scioglimento totale dell’Artico occupava una pagina intera di Repubblica, l’altro ieri la notizia della loro avanzata era relegata a fondo pagina in un piccolo box intitolato: “La curiosità”. BR BR “La verità è che sappiamo ancora troppo poco”, esordisce Elio Sindoni, ordinario di Fisica Generale all’Università Bicocca di Milano. “Da tre anni – spiega – la temperatura ha smesso di salire, e anzi diminuisce un po’. E’ solo una oscillazione? Proseguirà? Non lo sappiamo. Certo è che la CO2 continua ad esserci”. Ecco perché sempre più scienziati non sono più così sicuri che l’effetto antropico sia determinante sul clima. “Troppi fattori concorrono a determinare il nostro clima – prosegue Sindoni – sia astronomici che astrofisici”. E i modelli? “L’unica cosa che sanno dirci i modelli è che domani smetterà di nevicare. Tanto più in là non vanno”. Per Sindoni la neve in tutto il mondo è sì un’inversione a quanto previsto fino a un mese fa, “ma non si può nemmeno negare che lo scioglimento ci sia stato. Ad esempio, il fatto che siamo verso la fine di un’era interglaciale, e che ognuna di queste ere BR abbia una durata media di centomila anni, impedisce di dare qualunque senso di serietà a certe previsioni sul lungo periodo”. Freddo o caldo che faccia, insomma, si può dire poco su quello che ci aspetta: “L’unica cosa che sappiamo è che l’aumento di CO2 segue gli aumenti di temperatura, e non viceversa: è quindi dubbio che i cambiamenti climatici siano dovuti a cause antropiche. Non posso dire nient’altro. E chi pensa di avere certezze sul clima non è uno scienziato serio”. BR BR Così mentre nel mondo continuano le marce contro i cambiamenti climatici (“Che è come protestare perché la Terra gira”, dice Riccardo Cascioli), un gruppo di 650 scienziati ha preparato un voluminoso rapporto per il Senato degli Stati Uniti in cui contesta le teorie catastrofiste tanto care ad Al Gore. E che tra questi ci sia il premio Nobel per la Fisica Ivar Giaever che si è definito “scettico” e ha aggiunto che “il riscaldamento globale è diventato una nuova religione”, è un’altra spia di come si stia trovando sempre più il coraggio di contestare certe “verità”. Cosa che Franco Battaglia, docente di Fisica dell’ambiente all’Università di Modena, fa da anni: “L’uomo non può alterare il clima. Nell’anno 1000 faceva più caldo di oggi, e certo non era colpa delle emissioni di CO2 da parte delle industrie umane. Il riscaldamento è iniziato nel 1700, prima della rivoluzione industriale, si è arrestato in pieno boom BR economico per poi riprendere negli anni Ottanta. E oggi è di nuovo fermo”. Il re è nudo? “Ma lo è sempre stato, solo che non lo si poteva dire: sui giornali finiscono solo i pochi scienziati rumorosi che sostengono certe tesi”. E’ vero che quelle tesi sono diventate pensiero comune tra la gente: “Ma la gente non è stupida. Basta guardare fuori dalla finestra in questi giorni per capire che parlare di global warming catastrofico non ha senso”. Le politiche di quasi tutti i paesi dell’occidente però ormai hanno già compiuto un passo da cui difficilmente torneranno indietro: il punto di partenza per qualunque misura riguardi il clima dà per assodate le teorie del global warming, anche se l’Unione europea guidata dalla Repubblica Ceca nei prossimi mesi potrebbe finalmente avere altre priorità, stando alle prime dichiarazioni del suo presidente sull’argomento. BR BR Il rischio però che la neve di questi giorni e i dati contrastanti sul freddo che ci aspetta in futuro che vengono pubblicati facciano nascere la setta parallela dei negazionisti (altrettanto ideologica) non è così improbabile. Sul suo blog climatemonitor. it, il meteorologo Guido Guidi, ha scritto che la parola definitiva sul clima è una sola: “Bho. L’unica chance che abbiamo è affidarci a quanto sappiamo essere accaduto sin qui. Il clima è soggetto a cicli regolati da forzanti interne ed esterne. La congiuntura attuale, paragonata con il passato, lascia presagire una tendenza al raffreddamento su scala temporale medio-lunga. Nel breve invece si prega di leggere i bollettini giornalieri”. Intanto il Met Office inglese (che lavora anche con l’Ipcc) ha previsto il 2009 come uno degli anni più caldi di sempre. Peccato l’avesse già detto del 2007, e solo qualche mese fa avesse assicurato che questo inverno sarebbe stato “milder than BR average”, più mite della media. BR BR di Piero Vietti BR BR A href= http://www.ilfoglio.it/soloqui/1662 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilfoglio .it/soloqui/ 1662 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3566&titolo_sotto=Benvenuti nell'era glaciale&ID_cat_new=99News ReikiRiscaldamento globale, une#039;ipotesi diversa. Parte I: il minimo di Gleissberghttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3558&titolo_sotto=Riscaldamento globale, un'ipotesi diversa. Parte I: il minimo di Gleissberg&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Stefano Di Battista: 10-01-2009 ore 11:19 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il ritardo con cui il ciclo solare 24 si sta manifestando ha riportato le#039;attenzione sul ruolo delle#039;astro quale motore del clima terrestre: una più approfondita conoscenza di tali connessioni potrebbe infatti rimettere in discussione alcune idee circa il riscaldamento globale di origine antropica. Di qui le ricerche e gli studi, attraverso cui la comunità scientifica si sta interrogando; in particolare, si cercano le prove riguardanti il minimo di Gleissberg che, se avesse fondamento nei suoi presupposti teorici, potrebbe condurre la Terra a un accentuato raffreddamento. Alla base dei nuovi scenari sta il comportamento del Sole negli ultimi anni: non è chiaro cosa stia avvenendo, e ciò è motivo di interpretazioni diverse, che qui si riassumono per sommi capi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Debolezza del ciclo 24 Il 4 gennaio 2008, alle alte latitudini solari, è comparsa una macchia a polarità invertita, indizio del nuovo ciclo, il 24º dal 1755, anno da cui inizia la classificazione numerica. Tuttavia le#039;attività delle#039;astro si è mantenuta bassa, al contrario delle attese, che indicavano un pronunciato massimo entro il 2010 (poi spostato al 2011, al 2012 e ancora oltre). Nelle#039;ottica di tale massimo, ci si attendeva una progressiva crescita delle#039;attività solare; invece, il 2008 (266 giorni secondo i dati preliminari) è risultato le#039;anno con meno macchie (Spotless days) dal 1913, il 4º per scarsità dal 1849 in una classifica che vede, al 19º posto, anche il 2007 (163 giorni). Ciò ha fatto postulare che il ciclo 24 possa rassomigliare ai cicli di fine Ottocento - inizio Novecento, quando le#039;attività del Sole era meno marcata delle#039;attuale. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ampiezza del ciclo 23 Il 28 marzo 2008 la sonda SOHO (Solar and Heliospheric Observatory) ha confermato le#039;apparizione sul Sole de#039;un gruppo di macchie della precedente polarità a latitudini equatoriali: per gli specialisti questa è la prova che il ciclo 23 non è ancora esaurito. In effetti, nel trapasso da un ciclo alle#039;altro, la sovrapposizione fra il vecchio e il nuovo è cosa normale; tuttavia, se il ciclo 23, iniziato nel maggio 1996, non fosse terminato, starebbe per raggiungere le#039;ampiezza del ciclo 4 (1784-e#039;98) confermando, almeno in parte, la teoria del ciclo di Gleissberg. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Detto ciò, si rendono necessarie alcune considerazioni aggiuntive. La scarsità di macchie solari di per sé non ha incidenza sul clima terrestre; esse non sono che un indicatore delle#039;attività magnetica delle#039;astro, nel senso che appaiono in numero elevato quanto più il Sole è attivo, e viceversa. È appurato che lunghi minimi solari, caratterizzati dalla scomparsa quasi totale delle macchie, sono coincisi con fasi fredde ultrasecolari, tante#039;è che «la corrispondenza tra due segnali non periodici, cioè i documenti della storia del clima e il profilo della variabilità solare nel lungo periodo, ben si adattano le#039;uno alle#039;altro, quasi come una chiave e la sua toppa» [Eddy, pp. 195-196]. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Se il ciclo 23 non è esaurito (si avvierebbe quindi a raggiungere i 13 anni), la corrispondenza col ciclo 4 (durato 13,6 anni) permetterebbe di formulare previsioni a lungo termine. Secondo la teoria di Gleissberg, cicli molto ampi (e il ciclo 4 è stato il più ampio tra quelli numerati) preludono a una fase di quiescenza solare (vedi nota), che si mostrerebbe nei cicli successivi, a partire dunque dal 24º o, più probabilmente, dal 25º. Le#039;analogia è data dal minimo di Dalton (1798-1823), che si produsse coi deboli cicli 5 e 6 e che corrispose alla fase terminale della Piccola età glaciale, quando molte morene alpine raggiunsero il loro limite storico. Ma ce#039;è une#039;ulteriore complicazione, fra le tante che rendono estremamente difficile interpretare il ruolo del Sole. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il ciclo perduto Analizzando la scarsità di osservazioni successive al 1790 (imputate alle#039;instabilità socio politica derivante dalla Rivoluzione francese), si è ipotizzato che le#039;apparente lunga durata del ciclo 4 sia stata, invece, il risultato della sovrapposizione di due cicli: uno denominato 3e#039; (1784-e#039;93) e un debole, e non riconosciuto, ciclo 4 (1793-e#039;99), circostanza che farebbe leggermente postdatare le#039;avvio del ciclo 5 (1799 in luogo del 1798). Il declino eccezionalmente lungo del ciclo 4 (fase catastrofe: 1791-e#039;98) pertanto, sarebbe da inquadrare in modo diverso rispetto a quanto ritenuto finora [Usoskin, pp. 257 e 259]. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; A prescindere dalle implicazioni storiche e dai risvolti astrofisici che questa lettura può comportare, lo spunto riguardante le carenze della documentazione conduce a una riflessione circa il minimo attuale. Tra il 21 luglio e il 10 settembre 2008 si era creduto di archiviare una sequenza spotless di 51 giorni, che sarebbe stata la più lunga dal 1913 e la quarta dal 1849; le#039;osservatorio di Rimavská Sabota (Slovacchia) ha tuttavia riconosciuto un gruppo di macchie che hanno interrotto la sequenza al 20 agosto (31 giorni). Ciò non va a inficiare le#039;importanza del minimo attuale, ma apre anzi una questione cruciale, ovvero: quanto sono attendibili, secondo i parametri in uso, i minimi di fine Ottocento e inizio Novecento, per non parlare di quelli del XVII e XVIII secolo, quando le tecniche di rilevamento erano notevolmente meno affinate delle attuali? Quante altre macchie, del tipo di quelle messe in evidenza nel 2008, possono esser sfuggite agli br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; astronomi delle#039;epoca? Perciò: la fase di quiescenza odierna è esattamente confrontabile con quelle passate, oppure è sottostimata per via de#039;una più capillare capacità di controllo? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nessuna risposta è al momento opportuna, anche perché gli stessi sostenitori delle implicazioni climatiche derivanti dalle#039;attività solare mettono in luce una serie di incongruenze che ancora attendono una spiegazione. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Note br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Tale quiescenza determinerebbe anche una debolezza del vento solare, esponendo così la Terra a una maggiore ingerenza dai raggi cosmici: da qui le#039;ulteriore teoria di Henrik Svensmark ed Eigil Friis-Christensen, del Dansk Rumforskningsinstit ut di Copenaghen, a parere dei quali ciò indurrebbe un aumento della nebulosità terrestre. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Bibliografia br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; J.A. EDDY, Il clima e il ruolo delle condizioni solari, in R.I. ROTBERG, T.K. RABB (a cura di), Clima e storia, Milano, 1984, pp. 170-197. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I.G. USOSKIN, K. MURSULA, G.A. KOVALTSOV, The start of the Dalton minimum: was one sunspot cycle lost in late XVIII century?, in H. SAWAYA-LACOSTE (editor), Proceedings of the Second Solar Cycle and Space Weather Euroconference (Vico Equense, Italy, 24-29 settembre 2001), Noordwijk, 2002, pp. 257-260. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19372 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.meteogio rnale.it/ news/read. php?id=19372 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3558&titolo_sotto=Riscaldamento globale, un'ipotesi diversa. Parte I: il minimo di Gleissberg&ID_cat_new=99News ReikiZolfo per raffreddare la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3568&titolo_sotto=Zolfo per raffreddare la Terra&ID_cat_new=99Progetto per ridurre il riscaldamento climatico - P «Iniezioni» nell’atmosfera con palloni stratosferici. La proposta del Nobel Crutzen. Gli scienziati: idea folle BR Zolfo nell’atmosfera per abbassare la temperatura della Terra. È l’ultima ipotesi sul fronte del clima avanzata recentemente al congresso di San Francisco dell’Unione geofisica americana. Ma l’idea ha scatenato la polemica sui costi e sulle possibili conseguenze negative sull’ambiente, come l’intensificazione di piogge acide e la riduzione dello strato di ozono nell’atmosfera. Tutti d’accordo: al «global warming» bisogna mettere un freno, ma come? Su questo punto il mondo scientifico si è spaccato. BR   BR Il firmatario del progetto è un premio Nobel per la chimica, l’olandese Paul Jozef Crutzen, che insieme al collega Thomas Wigley ha comunque il merito di tenere alta la discussione un tema centrale che riguarda il futuro del pianeta. «Si tratta - ha spiegato Crutzen, che studia l’ipotesi dal 2006 - di immettere nella stratosfera, in una fascia tra i 10 e i 50 km di altitudine, almeno un milione di tonnellate di zolfo portato da una serie di palloni lanciati dalla zona dei Tropici». Raggiunta la quota desiderata, il materiale viene bruciato in modo da ottenere biossido di zolfo, che poi si converte in particelle di solfato infinitesimali: queste particelle, assorbendo una parte dei raggi solari, farebbero abbassare di un grado centigrado la temperatura media della Terra. L’operazione dovrebbe essere ripetuta con cadenza biennale. BR   BR Per «iniettare» un milione di tonnellate di zolfo servirebbero oltre 30 mila palloni stratosferici. A meno di utilizzare canali istituzionali come le aviazioni militari dei Paesi cooperanti. Il progetto è indubbiamente affascinante ma ha costi elevatissimi: 14 miliardi di euro all’anno. E si porta dietro dubbi e riserve sui possibili effetti collaterali, come l’intensificazione delle piogge acide, la riduzione dell’ozonosfera e, nelle zone tropicali, la modifica dei regimi monsonici asiatici e africani. «E quest’ultima conseguenza — ha sottolineato Alan Robock, dell’università di Rutgers (Usa) — rischia di mettere in crisi la disponibilità di risorse alimentari per miliardi di individui». A meno di utilizzare il progetto- Crutzen, hanno suggerito altri studiosi, per limitate aree della Terra: sull’Artico, per esempio, potrebbe rallentare la riduzione dei ghiacci polari, senza conseguenze per le altre zone del pianeta.  BR   BR Altre ipotesi di raffreddamento, dalle più rudimentali alle più sofisticate, sono state prese in esame a San Francisco dagli ingegneri della Terra: invio in atmosfera di sonde-parasole, «rimescolamento» artificiale degli oceani con «pompaggio» di CO2 per favorire l’attività biologica, dispersione in mare di grandi piattaforme flottanti in grado di assorbire una parte dell’irraggiamento solare. «Il controllo del clima — ha però avvertito David Keith, dell’Università di Calgary, in Canada - è un problema di equilibrio: ogni soluzione comporta dei rischi, bisogna valutare se è il caso di correrli». Esempio: vale la pena combattere contro l’innalzamento degli oceani se la contropartita è una riduzione probabile delle precipitazioni? Ma il vero, grande punto interrogativo riporta agli anni della Guerra fredda Usa-Urss, in cui l’ingegneria del clima rappresentò un’arma in più nelle mani delle due superpotenze: chi dovrebbe BR manovrare il «termostato» della Terra? Chi decide quale dovrebbe essere il clima «ideale» del nostro pianeta? Ecco perché, tra le tante proposte, la più sensata appare quella che i geoingegneri hanno avanzato alle istituzioni mondiali: la creazione di un organismo tecnico internazionale che studi e tenga sotto controllo il clima, senza la pretesa di manipolarlo. BR   BR Claudio Colombo BR 10 gennaio 2009 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_10/raffreddare_terra_7f0a742a-deec-11dd-bb3a-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_gennaio_ 10/raffreddare_ terra_7f0a742a- deec-11dd- bb3a-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3568&titolo_sotto=Zolfo per raffreddare la Terra&ID_cat_new=99News Reiki“Una tempesta solare ci spegnerà”http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3557&titolo_sotto=Una tempesta solare ci spegner&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 13px; line-height: 15px; div id= ygrp-text style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; font-family: Georgia; p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; 9/1/2009 - Le#039;allarme della Nasa br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nel 2012 minaccia di ripetersi il potente fenomeno magnetico che nel 1859 mandò in tilt le telecomunicazioni: dalle#039;elettricità al telefono ai sistemi di sicurezza, sono a rischio blackout tutti i servizi essenziali br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La notizia è di quelle che faranno tremare, in primo luogo, i rappresentanti duri e puri della generazione “always on”: quelli sempre connessi, via web - ovviamente wireless -, via cellulare, via bluetooth, via satellitare. Ma le conseguenze dell’allarmante scenario dipinto dalla Nasa per il 2012 minacciano, in realtà, la vita quotidiana di tutti e, addirittura, la sicurezza nazionale di qualsiasi paese dotato anche di un minimo sistema di telecomunicazioni: fra tre anni, infatti, potrebbe ripetersi l’intensa tempesta solare che nel 1859 “spense” completamente le tecnologie di comunicazione negli Stati Uniti e in Europa.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ma se 150 anni fa ad andare in tilt furono “soltanto” le reti del telegrafo, in un mondo in cui le telecomunicazioni sono base fondante di innumerevoli attività, “una replica attuale di quell’evento potrebbe causare una devastazione economica e sociale significativamente più ampia e potenzialmente catastrofica”, affermano i ricercatori dell’Accademia nazionale delle scienze, che hanno condotto lo studio commissionato dall’ente spaziale americano.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La colpa è della cosiddetta “fase attiva”, che il Sole attraversa ogni 11 anni: durante questo particolare periodo, la nostra stella può generare tempeste magnetiche più o meno potenti, capaci, a seconda della minore o maggior intensità, di mettere fuori uso i satelliti, di minacciare la sicurezza degli astronauti o addirittura, in casi eccezionali come quello previsto per il 2012, di distruggere i sistemi di telecomunicazione e quelli di distribuzione dell’energia. Quando uno di questi sistemi salta, le conseguenze a cascata sono rapide e gravi: “L’impatto della tempesta potrebbe ricadere su strutture interconnesse, con effetti devastanti: la distribuzione dell’acqua potabile in tilt in poche ore, cibi e medicine deperibili persi nel giro di 12-24 ore, interruzione immediata o potenziale del riscaldamento o del condizionamento dell’aria, dello smaltimento delle acque nere, dei servizi telefonici, dei trasporti, dei rifornimenti di br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; carburante e così via”, prevede la Nasa.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ma quel che è peggio, scrive l’équipe diretta da Daniel Baker, direttore del Laboratorio di fisica atmosferica e spaziale dell’Università del Colorado, è che “i servizi d’emergenza potrebbero essere interrotti e il controllo sul paese completamente perso”: l’unico modo di evitare che questo avvenga è cercare di arrivare preparati all’appuntamento con questa “Katrina spaziale”, studiando in modo ancor più approfondito le tempeste magnetiche e intervenendo per rafforzare le difese delle tecnologie più delicate. “Un fallimento catastrofico delle infrastrutture commerciali e governative, nello spazio e sulla Terra, può essere mitigato incrementando la preparazione della gente su questi temi, rafforzando le strutture vulnerabili e sviluppando sistemi avanzati pre la previsione delle tempeste”, conclude la ricerca, “Senza azioni o piani di prevenzione, l’accresciuta dipendenza da tecnologie avanzate, ma sensibili ai fenomeni br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; spaziali potrebbe rendere la nostra società molto vulnerabile in futuro”. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; + Finestra sulle#039;America, di Maurizio Molinari br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69eID_articolo=2766eID_sezione=138esezione=Anteprime%20dagli%20Usa style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 69eID_articolo= 2766eID_sezione= 138esezione= Anteprime% 20dagli%20Usa /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /p /div span style= color: white; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; __._,_.___ /span /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3557&titolo_sotto=Una tempesta solare ci spegner&ID_cat_new=99News ReikiAttività solare bassissima, forse il clima si sta raffreddandohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3559&titolo_sotto=Attivit solare bassissima, forse il clima si sta raffreddando&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Marco Rossi: 07-01-2009 ore 21:10 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questo ciclo solare 24 sta sorprendendo tutti gli scienziati e gli astronomi, nonché i Fisici solari che non si attendevano un minimo solare così prolungato. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I dati da parte degli strumenti di monitoraggio stanno mostrando dei sorprendenti risultati, che fanno apparire questo minimo solare eccezionale, almeno se paragonato con quelli degli ultimi 60-80 anni. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Anzitutto, il A- Planetary Index, che rappresenta una misura del disturbo dato al campo magnetico terrestre da parte delle particelle emesse dal Sole., espresso come media giornaliera delle rilevazioni. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Più è basso le#039;indice in questione, più è bassa le#039;attività del campo magnetico solare che ne causa i disturbi. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ebbene, al momento attuale tale indice risulta essere ai livelli più bassi dal 1932, anno nel quale sono iniziati i rilevamenti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nello stesso tempo, si è registrato proporzionalmente un aumento netto nella conta dei neutroni di origine cosmica che riescono a penetrare nella nostra atmosfera, grazie alla diminuzione delle#039;intensità del flusso del vento solare. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo una controversa teoria, non ancora dimostrata, la presenza di una bassa attività solare favorisce maggiore nuvolosità medio - bassa sul nostro Pianeta, favorendone un netto raffreddamento per la riflessione fatta dalle nubi alla radiazione solare diretta. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nel grafico in allegato notiamo come un alto flusso di neutroni negli anni tra il 1960 ed il 1975 potrebbe aver favorito un raffreddamento della superficie terrestre durante quel periodo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ma adesso i livelli sono nettamente superiori ad allora. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ma cosa dobbiamo aspettarci, da questa drastica diminuzione delle#039;attività solare? br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Gli effetti sono già stati discussi in precedenti articoli che hanno tentato una correlazione con i principali periodi freddi vissuti dal nostro Pianeta negli ultimi Secoli. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Bisogna tuttavia ricordare che la Terra viene da un periodo molto caldo, forse legato anche alla forte attività solare degli ultimi ottante#039;anni; de#039;altra parte le#039;attività industriale umana e soprattutto la concentrazione di gas serra attuali non sono paragonabili alle condizioni nelle quali, secoli fa, si erano vissuti analoghi periodi di bassa attività solare. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; E che, infine, non sappiamo ancora di preciso cosa farà il Sole nei prossimi mesi, né quale potrà essere il livello di massimo raggiungibile delle#039;attività solare di questo ciclo 24. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Le#039;unica cosa che possiamo fare è stare a vedere quali potrebbero essere le conseguenze, monitorando attentamente il clima terrestre. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.meteogiornale.it//news/read.php?id=19395 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.meteogiornale.it//news/read. php?id=19395 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3559&titolo_sotto=Attivit solare bassissima, forse il clima si sta raffreddando&ID_cat_new=99News ReikiRisolto il dilemma uovo-gallina delle#039;Universohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3562&titolo_sotto=Risolto il dilemma "uovo-gallina" dell'Universo&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Grazie alle osservazioni, si è riusciti a risalire indietro di 13,7 miliardi di anni nella storia dell’universo e a misurare le masse dei buchi neri in rapporto ai rispettivi rigonfiamenti galattici  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sono nate prima le galassie o i buchi neri supermassicci che si osservano al loro centro? L’alternativa riecheggia quella più nota e che riguarda l’uovo e la gallina, ma in questo caso si tratta di una seria questione scientifica, risolta ora da un’ampia collaborazione di ricerca internazionale. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; A tutti gli effetti, sembra che i buchi neri abbiano avuto la precedenza”, ha spiegato Chris Carilli, del National Radio Astronomy Observatory (NRAO), in una sessione dell’American Astronomical Society, in corso a Long Beach, in California. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Precedenti studi sulle galassie vicine hanno rivelato un interessante collegamento tra il buco nero al loro centro e il rigonfiamento centrale (bulge): sembra infatti che per ciascun sistema galassia/buco nero il rapporto delle rispettive masse sia all’incirca costante su un ampio range di dimensioni e di età. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per buchi neri con massa compresa tra pochi milioni ad alcuni miliardi di masse solari, essa è comunque pari a un millesimo della massa del rigonfiamento galattico che la circonda.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Questo rapporto costante indica che il buco nero e il rigonfiamento si influenzano reciprocamente per quanto riguarda la loro crescita”, ha spiegato Dominik Riechers, del California Institute of Technology. La domanda che tutti si ponevano è se uno dei due processi di crescita cominci per primo influenzando l’altro o se il rapporto si mantenga costante durante l’intero processo.” br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Grazie alle osservazioni effettuate con il radiotelescopio Very Large Array e con il Plateau de Bure Interferometer, sulle Alpi francesi, si è riusciti a risalire indietro di 13,7 miliardi di anni nella storia dell’universo.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Infine, siamo riusciti a misurare le masse dei buchi neri e dei rigonfiamenti per molte galassie così com’erano pochi milioni di anni dopo il big bang e le evidenze sperimentali suggeriscono che il rapporto costante osservato nel cosmo vicino potrebbe non essere valido nel contesto dell’universo primordiale: in esso buchi neri di recente formazione sono più massicci dei rispettivi rigonfiamenti, molto di più di quanto si registri nell’universo vicino”, ha concluso Fabian Walter del Max-Planck-Institut per la radioastronomia (MPIfR), in Germania. “Ciò implica evidentemente che i buchi neri cominciarono a crescere per primi.” (fc) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1334374 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ articolo/ 1334374 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3562&titolo_sotto=Risolto il dilemma "uovo-gallina" dell'Universo&ID_cat_new=99News ReikiUn italiano dimostra la levitazionehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3554&titolo_sotto=Un italiano dimostra la levitazione&ID_cat_new=99Studio di Federico Capasso, Jeremy Munday e Adrian Parsegian - DIV   /DIV br DIV (ANSA) - ROMA, 7 GEN - Succede solo su una scala minuscola e invisibile alle#039;occhio umano, ma in determinate condizioni gli oggetti possono levitare. La prima dimostrazione ee#039; del fisico italiano Federico Capasso, che lavora ad Harvard ed ha condotto lo studio con Jeremy Munday e Adrian Parsegian. I test, eseguiti con una microsfera rivestita de#039;oro e un piatto dello stesso materiale immersi in un fluido di bromobenzene, hanno dimostrato che le leggi che tengono uniti gli oggetti possono essere invertite. /DIV br DIV   /DIV br DIV A href= http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/01_gennaio/07/un_italiano_dimostra_la_levitazione,17474594.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/01_gennaio/07/un_italiano_dimostra_la_levitazione,17474594.html /FONT /A /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV ********** /DIV br DIV   /DIV br DIV Clamoroso: fisico italiano dimostra per la prima volta la Levitazione ! /DIV br DIV   /DIV br P STRONG Succede solo su una scala minuscola e invisibile alle#039;occhio umano - per ora -  ma in determinate condizioni gli oggetti possono levitare. /STRONG br P STRONG La prima dimostrazione, che si ee#039; meritata la copertina della rivista internazionale Nature, ee#039; del fisico italiano Federico Capasso, che da anni lavora negli Stati Uniti, nelle#039;universitae#039; di Harvard. /STRONG br P Capasso, che ha condotto lo studio con il fisico Jeremy Munday, di Harvard, e con Adrian Parsegian, dei National Institutes of Health (Nih) di Bethesda, STRONG ha dimostrato che le leggi che tengono uniti gli oggetti possono essere invertite. /STRONG br P STRONG Di conseguenza una forza attrattiva come quella descritta nel 1948 dal fisico olandese Hendrik Casimir, puoe#039; essere trasformata in repulsiva e gli oggetti possono levitare. /STRONG br P I primi test sono stati eseguiti STRONG utilizzando un dispositivo composto da una microsfera rivestita de#039;oro e un piatto dello stesso materiale immersi in un fluido di bromobenzene. /STRONG br P Le possibili applicazioni saranno STRONG su scala nanotecnologica e, secondo gli esperti, potranno aprire la strada ad una nuova generazione di sensori e e#039;e#039;nano-interruttorie#039;e#039;. /STRONG br P STRONG FONT size=1 ( fonte ANSA - /FONT /STRONG A href= http://www.ansa.it/ target=_blank rel=nofollow STRONG FONT color=#000000 size=1 http://www.ansa.it /FONT /STRONG /A STRONG FONT size=1 ) /FONT /STRONG br P STRONG FONT size=1 /FONT /STRONG br P A href= http://mysterium.blogosfere.it/2009/01/clamoroso-fisico-italiano-dimostra-per-la-prima-volta-la-levitazione.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium.blogosfere.it/2009/01/clamoroso-fisico-italiano-dimostra-per-la-prima-volta-la-levitazione.html /FONT /A br P br P ***********  br P Fisica: la forza repulsiva che fa levitare gli oggetti br P 07 Gennaio 2009, 19:04 /P br DIV class=pubblicazione   /DIV br DIV /DIV br DIV class=articoliFoto WASHINGTON - Le leggi che tengono uniti gli oggetti possono essere invertite ed è dunque possibile, su scala invisibile alle#039;occhio umano, far levitare gli oggetti. Lo ha dimostrato un team università di Harvard, negli Stati Uniti; team che comprende anche il fisico italiano Federico Capasso. Lo studio si è guadagnato la copertina della rivista Nature e ha mostrato come sia possibile trasformare una forza attrattiva - quella di Casimir, che vede due lastre di metallo non cariche e parallele tendere una verso le#039;altra (energia del vuoto) - in una forza repulsiva, e far così levitare gli oggetti. Il test ha utilizzato una microsfera e un piatto rivestiti de#039;oro e immersi in un fluido di bromobenzene. Le applicazioni sono evidenti soprattutto nella nanotecnologica, per creare sensori e e#039;e#039;nano-interruttorìe#039; super-sofisticati. (Agr) /DIV br P A href= http://www.instablog.org/ultime/38083.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.instablog.org/ultime/38083.html /FONT /A br P BR BR   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3554&titolo_sotto=Un italiano dimostra la levitazione&ID_cat_new=99News ReikiUna nuova Atlantide?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3555&titolo_sotto=Una nuova Atlantide?&ID_cat_new=99 - P (6 gennaio 2009) BR BR A Taiwan i ricercatori scoprono una conformazione rocciosa sospetta . Ecco le immagini BR BR di Ermanno Accardi BR   BR A href= http://tv.repubblica.it/tecno-e-scienze/una-nuova-atlantide/ 27910?video target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://tv.repubblica.it/tecno-e-scienze/una-nuova-atlantide/ 27910?video /FONT /A BR   BR °°°°°°°°°°°°°°°°°° BR   BR La città sommersa scoperta al largo della costa di Taiwan BR A href= http://www.ilmattino.it/video.php?id=233 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmattino.it/video.php?id=233 /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3555&titolo_sotto=Una nuova Atlantide?&ID_cat_new=99News ReikiE il vento disegna strane cose su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3560&titolo_sotto=E il vento disegna strane cose su Marte&ID_cat_new=99Esperimento sulla terra: le forme sembrano erroneamente interventi intelligenti - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Lo scienziato Andrew Leier: «È in grado di muovere i frammenti pietrosi di ottomila chilometri in un’ora» br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; MILANO - Notizie deludenti per gli appassionati delle stranissime formazioni geologiche marziane che periodicamente emergono dalle fotografie trasmesse dalle sonde in orbita. Per non lasciare nulla al caso e trovare spiegazioni attendibili un gruppo di ricercatori della Nasa e delle università del Michigan e dell’Arizona e della California hanno voluto condurre dei test nella galleria del vento simulando le correnti che spazzano talvolta con violenza i panorami rossi.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I TEST - «Bisogna tener conto – dice Andrew Leier dell’Università di California – che i venti sono in grado di muovere i frammenti pietrosi anche di ottomila chilometri in un’ora» . Inoltre sono state esaminate anche diverse situazioni analoghe sulla terra. Il risultato della simulazione mostra che il vento riesce anche frantumare i materiali e poi a disporli in varie posizioni creando forme talvolta interpretate erroneamente come frutto di interventi intelligenti. La stessa famosa faccia marziana dalle fotografie scattate in tempi diversi dalle sonde si vede come il mucchietto di sabbia che genera illusioni muti nel tempo, proprio grazie alle correnti aeree. «Il tutto è caotico e semplice al tempo stesso», commenta Leier aggiungendo che i test consentono di creare dei modelli numerici in grado di decifrare rapidamente quanto può manifestarsi nelle immagini. Insomma la natura riesce a superare e a sostituirsi talvolta anche alla fantasia br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; umana.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Giovanni Caprara br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 08 gennaio 2009  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/09_gennaio_08/venti_disegni_strani_giovanni_caprara_a06a3362-dda2-11dd-9758-00144f02aabc.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 09_gennaio_ 08/venti_ disegni_strani_ giovanni_ caprara_a06a3362 -dda2-11dd- 9758-00144f02aab c.shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3560&titolo_sotto=E il vento disegna strane cose su Marte&ID_cat_new=99News ReikiI marziani contro le energie alternative in Gran Bretagnahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3561&titolo_sotto= I marziani contro le energie alternative in Gran Bretagna&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Secondo gli ufologi locali, non ce#039;ee#039; dubbio: ee#039; stato un oggetto volante non identificato a danneggiare seriamente due turbine a vento per la produzione di elettricitae#039; nel Lincolnshire (Inghilterra) . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Secondo gli esperti di Ufo, un misterioso velivolo ha colpito le pale (una ee#039; stata staccata) di due turbine alte oltre 20 metri a Conisholme, dopo che nella zona, negli ultimi tempi, erano state segnalate presenze inspiegabili nei cieli. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ecotricity, proprietaria della struttura, dice che nulla viene escluso dalle#039;indagine, sottolineando che il tipo di danno ha caratteristiche uniche . Dale Vince, presidente delle#039;azienda, spiega alla Bbc: Non abbiamo al momento spiegazioni sulle cause. Abbiamo setacciato la zona, e stiamo facendo analizzare i frammenti raccolti. Fino a quando non avremo una spiegazione plausibile, che ci dica che non ee#039; stato un ufo, non dovremmo escluderlo. Per far cadere una di quelle pale, o per piegarla, ci vuole una gran forza . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Russ Kellett, ufologo delle#039;associazione Flying Saucer Bureau, dice che testimoni hanno parlato di strane attivitae#039; nella zona negli ultimi giorni: Uno ha visto un velivolo che volava bassissimo, sabato sera, e un altro ha sentito un boato domenica. Ho ricevuto oltre 30 tra telefonate e email . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il Ministero della Difesa, interpellato in merito, ha detto che non si sta interessando della vicenda. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=90329 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.rainews2 4.rai.it/ notizia.asp? newsid=90329 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3561&titolo_sotto= I marziani contro le energie alternative in Gran Bretagna&ID_cat_new=99News ReikiEgitto, trovata mummia, si presume sia della regina Seshestethttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3563&titolo_sotto=Egitto, trovata mummia, si presume sia della regina Seshestet&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; giovedì, 8 gennaio 2009 3.31  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em;   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; IL CAIRO (Reuters) - Alcuni archeologi egiziani hanno trovato i resti di una mummia che si pensa appartengano alla regina Seshestet, madre di un faraone che governò le#039;Egitto nel 24esimo secolo a.C.. Lo ha reso noto oggi lo stato egiziano. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Dopo cinque ore passate a cercare di sollevare il coperchio di un sarcofago scoperto le#039;anno scorso in una piramide a sud del Cairo, gli studiosi hanno trovato teschio, gambe, bacino e altre parti del corpo avvolte nel lino, e alcuni oggetti di terracotta, ha detto il dipartimento statale delle Antichità. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Hanno anche rinvenuto dei drappi de#039;oro che venivano messi alle dita della persona mummificata. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La camera di sepoltura era già stata visitata da dei saccheggiatori di tombe, che hanno rubato gli altri oggetti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Pur non avendo trovato il nome della regina sepolta nella piramide, tutte le prove indicano che si tratta di Seshestet, la madre di re Teti, il primo re della Sesta Dinastia , ha detto in una nota le#039;archeologo capo Zahi Hawass. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Teti governò le#039;Egitto per almeno 10 anni intorno al 2300 a.C. ed è sepolto nella stessa zona. Gli archeologi hanno trovato molte mummie reali delle#039;antico Egitto, ma la maggior parte di esse risalgono al Nuovo Regno, iniziato 500 anni dopo il periodo di Teti. /span div span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=entertainmentNewsestoryID=2009-01-08T143034Z_01_MIE5070JK_RTROPTT_0_OITLR-EGITTO-MUMMIA.XML style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.borsaita liana.reuters. it/news/newsArti cle.aspx? type=entertainme ntNewsestoryID= 2009-01-08T14303 4Z_01_MIE5070JK_ RTROPTT_0_ OITLR-EGITTO- MUMMIA.XML /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /span /divhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3563&titolo_sotto=Egitto, trovata mummia, si presume sia della regina Seshestet&ID_cat_new=99News ReikiAstronomia: nuovi calcoli su rischio collisioni Via Latteahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3553&titolo_sotto=Astronomia: nuovi calcoli su rischio collisioni Via Lattea&ID_cat_new=99 - P 05 gen 19:02 SCIENZE E TECNOLOGIA BR BR WASHINGTON - La nostra galassia, la Via Lattea, ha molte piue#039; probabilitae#039; di collidere con Andromeda o con altre galassie rispetto a quanto calcolato finora, per via di un notevole aumento della sua velocitae#039;, che ne ha aumentato la massa di ben il 50 per cento. Lo spiega una ricerca del Centro per le#039;astrofisica Harvard-Smithsonian , che sta rielaborando la mappa della Via Lattea grazie al Very Long Baseline Array, uno dei radiotelescopi piue#039; grandi al mondo. I risultati sono stati illustrati al meeting della Societae#039; americana di astronomia, in California. La massa maggiore si traduce in una spinta gravitazionale piue#039; grande, che aumenta le probabilitae#039; di collisioni con le vicine galassie: probabilitae#039; che restano comunque pressochee#039; teoriche. (Agr) BR BR A href= http://www.corriere .it/ultimaora/notizie. jsp?id= target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/ultimaora/notizie. jsp?id= /FONT /A {CC7E95EE-18C2- 4513-9AAA- FECB6F2CC43B} /P br P BR BR   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3553&titolo_sotto=Astronomia: nuovi calcoli su rischio collisioni Via Lattea&ID_cat_new=99News ReikiQuei magnifici «Bronzi di Riace» soli e abbandonati a se stessihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3551&titolo_sotto=Quei magnifici Bronzi di Riace soli e abbandonati a se stessi&ID_cat_new=99INCURIA NEL MUSEO DI REGGIO CALABRIA LE STATUE SONO «PARCHEGGIATE» IN UNA SALA FREDDA E POCO ILLUMINATA - span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 13px; line-height: 15px; div id= ygrp-text style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; font-family: Georgia; p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; Solo visitando il Museo di Reggio Calabria si possono ammirare gli splendidi «Tideo e Anfiarao», meglio conosciuti come «Bronzi di Riace», ritrovati nel 1972 nelle acque del mare calabrese di Riace Marina, sulla costa jonica. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ma dopo aver varcato le#039;ingresso, già si nota qualcosa che non va e che non si era ancora visto in nessun altro museo probabilmente. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Non ce#039;è un vigilante, una guardia giurata, qualcuno a cui chiedere informazioni. Nessuno, assolutamente nessuno. Ma come è possibile tutto questo? Più in là, solo un signore, che potrebbe essere scambiato tranquillamente per un visitatore - forse per le#039;assenza di una divisa che lo faccia distinguere e riconoscere come appartenente alla vigilanza - indica la biglietteria, che si trova appena lì sulla destra. Staccato il biglietto de#039;ingresso, una signora ti invita a prendere le scale per raggiungere il livello inferiore, dove si trovano le varie sale che custodiscono i reperti delle#039;arte greca e dove ce#039;è, in particolare, la sala nella quale è possibile ammirare i «Bronzi di Riace». Cominciando a scendere, però, un orrore certamente non degno di un museo. Le pareti, già non proprio bianchissime, sono ulteriormente «ornate» da orrende scritte, in vari colori, e da alcune strane cavità, lasciate nei muri forse dopo le#039;estrazione di qualche scatola br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; che stava lì a contenere qualcose#039;altro. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Una cosa assurda, addirittura offensiva, se si pensa al contesto nel quale ci si trova, a pochi metri da due splendidi esemplari delle#039;arte greca del V secolo a.C., unici al mondo, ai quali, in altre parti de#039;Italia (a Firenze dopo il Restauro e al Quirinale per le#039;esposizione voluta da Pertini nel 1981) è stato riservato un trattamento certamente diverso. E come se non bastasse, ancora un altro problema: la notizia che le#039;impianto di climatizzazione non funziona bene: entrati nella sala, la temperatura si abbassa rapidamente. Forse ad agosto non sarebbe stato un problema, ma a dicembre… Una volta dentro, però, ogni problema svanisce. Davanti agli occhi comincia lo spettacolo. I «Bronzi di Riace», una delle più importanti scoperte archeologiche che le#039;Italia possa vantare, che ha fatto il giro del mondo e che provoca ancora forti emozioni: per la magnificenza, per la bellezza che trasuda da ogni sinuosità del corpo, da ogni ricciolo della chioma di br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Tideo, il guerriero più giovane, la cosiddetta «statua A», definita così per distinguerla da Anfiarao, la «statua B», affascinante anche#039;essa, forse per il colore del bronzo, diverso dal primo. Un elemento, questo, da addebitare magari alla sua età, perché è stata realizzata 30 anni più tardi rispetto alla prima statua. Une#039;ipotesi, una supposizione, visto che una guida vera e propria qui non ce#039;è. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; E quando arrivano i turisti dalle#039;estero? Ci sarà una voce guida che accompagna il loro percorso? Nemmeno questa, almeno non più, visto che ce#039;era fino a 3 anni fa, quando a gestire il Museo non era la Kore s.r.l., ma une#039;altra società: la Nova Muse. E la sala? Questa sala arricchita da due tesori dal valore inestimabile? Vuota, spoglia e assolutamente deserta! Tornando al colore del bronzo, quello della «statua B» è diverso dalle#039;altro semplicemente perché ad illuminare la «statua B» ce#039;è un faro di luce che manca alla «statua A»: il faro ormai andato e non è stato sostituito. Basterebbe quanto finora raccontato per far riflettere sullo stato di conservazione, o di abbandono, dei «Bronzi di Riace», «parcheggiati» dal 1981 nel Museo Nazionale di Reggio Calabria, ma purtroppo ce#039;è delle#039;altro. A proteggere le due statue bronzee da possibili atti vandalici o, comunque, da visitatori troppo «curiosi», nessuna separazione vera e propria, ma solo br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; il basamento sul quale sono stati posizionati per dare loro slancio e visibilità: una scelta questa, fatta nel 1981, quando si decise di destinare i «Bronzi di Riace» al Museo delle#039;ex capoluogo di regione, dopo essere stati a Firenze, nel Centro di Restauro della Soprintendenza Archeologica della Toscana. Una scelta che, a quasi trente#039;anni di distanza, dopo i tanti gesti vandalici che troppe volte hanno offeso alcune delle nostre opere de#039;arte, forse avrebbe dovuto subire qualche correzione. Alla fine della visita certo dispiace dover distogliere lo sguardo da queste due bellezze, soprattutto se si incrocia poi une#039;imperfezione che contrasta con tale splendore. Sono quelle stesse orribili chiazze scure, evidenti segni di noncuranza, già viste per le scale, presenti anche qui, sulle pareti della sala: uno spettacolo davvero poco edificante a fare da cornice a quella che è stata una delle scoperte archeologiche più entusiasmanti del nostro secolo. Una br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; scoperta che avrebbe dovuto contribuire al rilancio della Calabria, alla quale invece, la stessa regione non sembra aver riservato un trattamento degno del suo grande valore, artistico e storico. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; 06/01/2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://iltempo.ilsole24ore.com/spettacoli/2009/01/06/972662-quei_magnifici_bronzi_riace_soli_abbandonati_stessi.shtml style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://iltempo. ilsole24ore. com/spettacoli/ 2009/01/06/ 972662-quei_ magnifici_ bronzi_riace_ soli_abbandonati _stessi.shtml /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /p /div span style= color: white; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; __._,_.___ /span /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3551&titolo_sotto=Quei magnifici Bronzi di Riace soli e abbandonati a se stessi&ID_cat_new=99News ReikiI cani che scovano reperti archeologici si allenano a Pievehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3552&titolo_sotto=I cani che scovano reperti archeologici si allenano a Pieve&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: arial; font-size: 13px; line-height: 15px; div id= ygrp-text style= margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 0px; margin-left: 0px; padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; font-family: Georgia; p style= padding-top: 0px; padding-right: 0px; padding-bottom: 0px; padding-left: 0px; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; display: block; line-height: 1.22em; margin-top: 0px; margin-right: 0px; margin-bottom: 1em; margin-left: 0px; PIEVE EMANUELE - Sono cani di razza Labrador e Golden Retriver. E hanno in comune, oltre a una certa somiglianza, anche la passione per le#039;archeologia. Questione di fiuto, bisogna proprio dirlo, quella dei cani che vengono allenati a Pieve Emanuele, in località Cascina Pizzabrasa.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il loro compito è quello di scoprire resti umani sepolti da chissà quanti anni. Lo hanno già fatto nella Bergamasca, a Martinengo, dove hanno segnalato la presenza di una necropoli ormai sotterrata. E persino in Svizzera, nei pressi di Schnidejoch, Labrador e Golden Retriver hanno invece fiutato una mummia. Una scoperta straordinaria, dal momento che risalirebbe alle#039;epoca della mummia del Similaun (nota anche come Uomo di Similaun , Uomo venuto dal ghiaccio o Ötzi ) rinvenuta a 3.200 metri de#039;altezza nel 1991, al confine fra Italia e Valle del Tirolo austriaco Ötztal. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I cani delle#039;Unità Cinofila R.R.U (Ricerca resti umani), operano anche al fianco delle forze delle#039;ordine per la loro capacità di rinvenire cadaveri, in collaborazione con le#039;Istituto di medicina legale delle#039;Università di Milano. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il primo cane da cadavere fu addestrato nel 1974. Apparteneva al dipartimento di polizia di New York, negli Stati Uniti. Da allora anche in Olanda e in Inghilterra sono sorte numerose unità cinofile. In talia, invece, il loro impiego è ancora piuttosto marginale. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.giornalelibero.com/dblog/articolo.asp?articolo=188 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.giornale libero.com/dblog/articolo. asp?articolo=188 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /p /div span style= color: white; outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; __._,_.___ /span /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3552&titolo_sotto=I cani che scovano reperti archeologici si allenano a Pieve&ID_cat_new=99News ReikiScoperto e#039;ingannoe#039; salva tumorihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3547&titolo_sotto=Scoperto 'inganno' salva tumori&ID_cat_new=99Ricercatori di Hong Kong: il meccanismo scatta con chemioterapia - span class= Apple-style-span style= font-family: -webkit-monospace; font-size: 14px; line-height: 16px; (ANSA) - ROMA, 5 GEN - Ricercatori della Chinese University of Hong Kong hanno scoperto il meccanismo di autosalvataggio messo in atto dai tumori. Il meccanismo ee#039; un vero e proprio e#039;ingannoe#039; che salva dai processi autodistruttivi che normalmente eliminano le cellule danneggiate o difettose. Le cellule cancerogene riescono a sopravvivere anche quando viene superato il punto di non ritorno del processo distruttivo innestato nelle cellule e#039;normalie#039; dai cocktail chimici chemioterapici. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; a href= http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/01_gennaio/05/scoperto_inganno_salva_tumori,17447371.html target= _blank style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2009/01_gennaio/05/scoperto_inganno_salva_tumori,17447371.html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3547&titolo_sotto=Scoperto 'inganno' salva tumori&ID_cat_new=99News ReikiSCIENZA: LA TERRA ERA TINTA DI BLUhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3549&titolo_sotto=SCIENZA: LA TERRA ERA TINTA DI BLU&ID_cat_new=99La superficie del pianeta era quasi interamente sommersa - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (ANSA) - ROMA, 2 GEN - La Terra era e#039;tinta di blue#039;, quasi interamente sommersa de#039;acqua: lo rivela un modello teorico di ricostruzione del passato remoto del pianeta. Sviluppato da Nicolas Flament delle#039;Universitae#039; di Sydney, il modello ee#039; stato raccontato a New Scientist: 2,5 miliardi di anni fa la terra emersa era solo il 2-3%. La e#039;storiae#039; del pianeta sarebbe iniziata proprio dai flussi de#039;acqua che, scivolando sui fondali piatti e superficiali, hanno eroso le rocce sedimentarie incrementando le#039;ossigeno in atmosfera. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2009-01-02_102283524.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.ansa. it/site/notizie/ awnplus/scienza/ news/2009- 01-02_102283524. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ************ ******* br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; TERRA/ Studio australiano rivela: milioni di anni fa, il nostro era un pianeta blu br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; venerdì 2 gennaio 2009 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La Terra era “tinta di blu”, quasi interamente sommersa nelle#039;acqua: infatti un modello teorico di ricostruzione del passato remoto del nostro pianeta rivela che 2,5 miliardi di anni fa la terra emersa era solo il 2-3% della superficie terrestre, tutto il resto era acqua. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sviluppato da Nicolas Flament delle#039;Università di Sydney, il modello è stato raccontato al magazine New Scientist. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Inoltre, la “storia” del nostro pianeta, ricostruita dallo studio australiano pubblicato sulla rivista Earth and Planetary Science Letters, sarebbe iniziata proprio dai flussi de#039;acqua che, scivolando facilmente sui fondali piatti e superficiali, hanno eroso le rocce sedimentarie e così facendo incrementato le#039;ossigeno nelle#039;atmosfera. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Oggi le#039;acqua ricopre sol il 28% della superficie terrestre e da sempre si dice genericamente che la Terra prima doveva essere più “acquatica” che terrestre, ma nessuno aveva eseguito dei calcoli precisi al riguardo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I ricercatori australiani hanno invece calcolato che 2,5 miliardi di anni or sono il globo era sommerso de#039;acqua e che il mantello terrestre era, per via del materiale radiattivo in decadimento, molto più caldo di oggi, 200 gradi in più almeno. Proprio questo calore secondo gli esperti ha fatto sì che la crosta terrestre si ispessisse sempre di più sotto gli oceani. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I movimenti della crosta avrebbero fatto il resto creando delle superfici levigate che avrebbero facilitato i movimenti delle acque, come scivoli giganti. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In questo modo, sempre secondo il modello australiano, defluendo le acque avrebbero teso a creare bacini più profondi, gli attuali oceani, e a far emergere le terre. Infine i sedimenti erosi dalle acque stesse avrebbero contribuito alle#039;aumento delle#039;ossigeno nelle#039;atmosfera, offrendo la possibilità per i primi microrganismi di svolgere la fotosintesi clorofilliana e, quindi, dando il là alla vita. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=10622 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.ilsussidiario.net/ articolo. aspx?articolo= 10622 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3549&titolo_sotto=SCIENZA: LA TERRA ERA TINTA DI BLU&ID_cat_new=99News ReikiCLIMA: NASA, RIDURRE FULIGGINE PER FERMARE RISCALDAMENTO TERRAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3550&titolo_sotto=CLIMA: NASA, RIDURRE FULIGGINE PER FERMARE RISCALDAMENTO TERRA&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; (AGI) - Roma, 4 gen. - I paesi potrebbero rallentare drasticamente il riscaldamento globale e acquistare tempo per evitare i disastri legati ai cambiamenti climatici, riducendo le emissioni di uno degli inquinanti piu’ diffusi, la fuliggine. Lo affermano scienziati della Nasa, secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Independent. Una ricerca dell’agenzia spaziale mostra che la riduzione della fuliggine, ampiamente ignorata dagli studiosi del clima, puo’ avere un immediato effetto sul riscaldamento del pianeta e prevenire centinaia di migliaia di morti causate dallo smog. Il suggerimento di ridurre la fuliggine e’ stato seriamente preso in considerazione dagli esperti vicini a Obama. Il taglio di queste emissioni ha un effetto potenzialmente istantaneo, perche’ la fuliggine si disperde mentre al contrario l’anidride carbonica rimane nell’atmosfera anche centinaia di anni. E poiche’ la fuliggine e’ uno dei peggiori killer tra br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; gli agenti inquinanti, una riduzione radicale salverebbe delle vite e potrebbe avere il sostegno popolare e politico. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Lo studio del Goddard Institute for Space Studies della Nasa, pubblicato sulla rivista Atmospheric Chemistry and Physics, giunge alla conclusione che la riduzione dell’inquinamento da fuliggine fornisce benefici sostanziali per la qualita’ dell’aria e contemporaneamente contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici: puo’ quindi presentare una opportunita’ unica per convincere le nazioni che ancora non si sono impegnate pienamente contro i cambiamenti del clima. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il carbonio nero, la componente della fuliggine che da’ ad essa il caratteristico colore, e’ considerato la seconda causa del riscaldamento globale dopo il diossido di carbonio. Lo studio mostra che il maggior contributo contro l’effetto serra si ottiene riducendo le emissioni provocate dal riscaldamento domestico nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia, e le emissioni legate ai trasporti nell’America settentrionale, in particolare quelle dei motori diesel. (AGI) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Ing br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.trasporti-oggi.it/archives/00025150.html style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.trasport i-oggi.it/ archives/ 00025150. html /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3550&titolo_sotto=CLIMA: NASA, RIDURRE FULIGGINE PER FERMARE RISCALDAMENTO TERRA&ID_cat_new=99News ReikiPioggia meteoriti estinse i mammuthhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3548&titolo_sotto=Pioggia meteoriti estinse i mammuth&ID_cat_new=99Studiosi Universitae#039; delle#039;Oregon trovano supporto scientifico - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; WASHINGTON - Accertato da scienziati delle#039;Universitae#039; delle#039;Oregon che fu una serie di meteoriti a portare alle#039;estinzione dei mammuth in Nord America. Lo studio, pubblicato su Science, ha verificato une#039;ipotesi giae#039; unanimemente condivisa ma finora senza supporto scientifico: le#039;estinzione dei mammuth ed altri mammiferi preistorici comincioe#039; 13mila anni fa e fu provocata da un evento che modificoe#039; in modo radicale le condizioni di vita sulla Terra.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Quelle#039;evento fu una pioggia di meteoriti sul Nord America. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=33222eopt=scn style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 33222eopt= scn /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3548&titolo_sotto=Pioggia meteoriti estinse i mammuth&ID_cat_new=99News ReikiTumori: studio, le#039;estratto di semi di uva uccide le cellule cancerogenehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3546&titolo_sotto=Tumori: studio, l'estratto di semi di uva uccide le cellule cancerogene&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: -webkit-monospace; font-size: 14px; line-height: 16px; 31 dic 12:16 Scienze e tecnologia  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; WASHINGTON - Un estratto ottenuto dai semi delle#039;uva uccide le cellule cancerogene. Le#039;ha scoperto una ricerca americana, delle#039;universitae#039; del Kentucky, pubblicata da Clinical Cancer Research. In esperimenti in laboratorio, si ee#039; visto che questo estratto naturale induce le cellule della leucemia al suicidio: dopo 24 ore dalle#039;esposizione, il 76% delle cellule leucemiche era stato eliminato, e le restanti erano diventate inefficaci. Altri studi avevano giae#039; mostrato le#039;effetto delle#039;estratto dei semi di uva sui tumori della pelle, del seno, al polmone, stomaco e prostata. Questa importante scoperta dovrae#039; essere confermata - per adesso ee#039; stata condotta solo su cellule isolate in laboratorio e non sul corpo dei pazienti; ma apre la strada a una nuova, forse rivoluzionaria, forma di cura. I semi delle#039;uva contengono antiossidanti, come il resveratrolo, conosciuti per le proprietae#039; anti-tumorali e benefiche per il cuore. (Agr)  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; a href= http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id=%7b443BF431-5D14-483E-8D30-3B3EE8CA4350%7d target= _blank style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.2em; text-decoration: underline; http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id=%7b443BF431-5D14-483E-8D30-3B3EE8CA4350%7d /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3546&titolo_sotto=Tumori: studio, l'estratto di semi di uva uccide le cellule cancerogene&ID_cat_new=99News ReikiVaccini avvelenati in Bosniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3544&titolo_sotto=Vaccini avvelenati in Bosnia&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; Più di 22 bambini sono stati avvelenati da dosi di mercurio contenute nelle soluzioni mediche dei vaccini. Questo il drammatico epilogo dello scandalo per i vaccini per bambini donati dall’UNICEF alla Bosnia Erzegovina nel 2004. Ora si sta diffondendo il panico tra i genitori dei bambini che, dal 2002 al 2007, hanno assunto quei vaccini, temendo per la vita del proprio figlio. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Alcuni bambini bosniaci sono stati avvelenati da dosi di mercurio contenute nelle soluzioni mediche dei vaccini. Questo il drammatico epilogo, scoperto dalla NGO SOS telefono 1209, dello scandalo per i vaccini per bambini donati dall’UNICEF alla Bosnia Erzegovina nel 2004. La NGO, nel corso delle sue indagini, ha scoperto che circa 22 bambini sono stati avvelenati con dosi di mercurio, impiegando più di un anno per denunciare un crimine compiuto da una delle organizzazioni internazionali di maggior prestigio come le#039;UNICEF. Ora si sta diffondendo il panico tra i genitori dei bambini che, dal 2002 al 2007, hanno assunto quei vaccini, temendo per la vita del proprio figlio. Sead Cizmic, genitore di un bambino di 10 anni, ha messo a disposizione dei media la sua testimonianza confermando che lo stato di salute di suo figlio, dopo aver effettuato il vaccino, è peggiorato. Mi sono recato a Novi Sad e ho parlato con un dottore che mi ha confermato che la br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; salute di mio figlio è stata compromessa da un vaccino DTP tossico. Però, quando ho chiesto se avrebbe potuto confermare pubblicamente questa cosa, con il suo parere medico, è sparito . Secondo Jadranka Savic , direttrice del Telefono SOS, ritiene che la paura dei genitori non è certo immotivata, visto che gli esami elaborati dalle#039;istituto Philippe Ogist hanno rivelato tracce di mercurio nel corpo delle due bambine di Banja Luka. Le#039;istituto francese è stato contattato dai genitori e dalla stessa SOS, che hanno preso i primi provvedimenti per scoprire cosa contenessero i vaccini del DTP dell’Unicef, mentre i Ministeri della Salute della RS e della Federazione non hanno ancora rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale a tal proposito. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sino ad oggi tutti tacciono, anche in presenza delle prove fornite dalle#039;istituto francese di Parigi. Tantissimi bambini sono stati avvelenati con dosi di tiomersal, sostanza contenuta nei vaccini DTP dal 2002, ed è davvero scandaloso che nessuno degli ufficiali abbia ancora detto niente , dichiara Savic, denunciando così apertamente che le istituzioni sanitarie della Bosnia abbiano nascosto per lunghi 6 anni il coinvolgimento di organizzazione locali ed internazionali. Posso confermare che l’Istituto per la salute della Federazione della BiH era a conoscenza di quanto accadeva sin dal 2002, quando i vaccini sono stati immessi sul mercato e quando si sono verificati i primi catastrofici episodi - continua Savic - e mi riferisco sopratutto alla responsabilità di Zlatko Vucina, direttore dell’Istituto . A sua discolpa, l’Istituto della Salute della Federazione ha confermato che nessun bambino, che abbia assunto il vaccino DTP, è stato br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; avvelenato. Il vaccino DTP è stato fornito dalla compagnia australiana CSL Limited, che ha presentato tutti i certificati di garanzia dell’Organizzazione Mondiale per la salute. Tiomersal viene utilizzato per la produzione di tutti i vaccini a partire dal 1930 e non esiste alcuna prova che il vaccino sia tossico , dichiarano delle fonti dell’Istituto, negando così ogni rilievo delle#039;esistenza del mercurio all’interno dei vaccini somministrati con la collaborazione dell’Unicef. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La Savic cita tra i probabili responsabili anche il Ministro della salute della RS, Ranko Skrbic, considerando che in quel periodo era uno dei principali collaboratori delle#039;UNICEF. Non vi sono ancora prove certe che Skrbic sia stato citato come diretto destinatario delle donazioni Unicef, ma ad ogni modo la sua posizione potrebbe essere a rischio, secondo la Savic, se verrà confermato dall’Istituto di Parigi che sono stati avvelenati anche altri tre bambini. Savic prevede che presto vedremo scorrere sul tavolo del Governo le prime dimissioni dei responsabili per la vigilanza sanitaria sia della Federazione della BiH che della Srpska, e gli stessi tribunali saranno inondati dalle cause dei genitori contro gli ufficiali coinvolti. Inoltre, la NGO SOS, tramite la Istocno Sarajevo, ha accusato presso la procura di Banja Luka il Ministro della salute della RS Ranko Skrbic, con l’accusa di aver agito per nascondere la verità sui vaccini DTP. Jadranka br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Savic ha confermato che anche l’Istituto per la tutela della salute della RS ha mentito sui vaccini al mercurio dichiarando - sulla base della documentazione fornita dalle#039;UNICEF - che gli stessi vaccini sono stati testati presso le#039;Agenzia medica della Serbia a Belgrado. La SOS telefono 1209 ha infatti reso noto che le#039;agenzia serba non ha confermato quanto affermato dalle#039;istituto della RS.“Nel nostro archivio non esistono neanche i dati dei vaccini UNICEF del 2002. Forse perché non si sono riscontrati particolari problemi, ma la prassi vuole che vengano registrati in quanto danno sempre degli effetti collaterali. Ad ogni modo occorre identificare quale carica del sistema non ha fatto bene il suo lavoro , riporta la dichiarazione rilasciata dall’agenzia serba rispondendo alle domande della NGO SOS. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I risultati dei test sono stati pubblicati dal quotidiano Press, provocando la dura reazione del Ministro Skrbic, il quale ha minacciato di ricorrere a mezzi legali contro l’offesa della professionalità e dell’onore della sua persona commessa dal redattore dei servizi. Mi interessa sapere se avete considerato quali saranno le conseguenze della pubblicazione di false informazioni che spaventano i genitori e provocano il panico tra la popolazione. Come tutti i media, avete ricevuto le informazioni del Ministero secondo cui i vaccini DTP non sono dannosi per la salute dei bambini. Durante più di 70 anni per la loro produzione, nessuno mai ha trovato qualcosa che non fosse confermata anche dalle#039;Organizzazione mondiale per la salute. Se questo non vi bastava, perché non avete contattato un esperto neutrale per ottenere giuste informazioni da pubblicare. Titolando Skrbic protegge gli avvelenatori dei bambini avete diffamato sia il Ministero della br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; salute, sia la mia persona. Così chiedo al vostro giornale di porgere le vostre scuse ufficiali per tutte le informazione false che sono state pubblicate. Se non farete ciò che vi viene chiesto, il Ministero reagirà legalmente , scrive il Ministro Skrbic nella sua lettera di avvertimento rivolta al quotidiano Press. A tali minacce risponde lo stesso giornale, controaccusando il Ministro, il quale ha dimostrato una gravissima irresponsabilità non rispondendo alle quattro lettere inviate al suo ufficio stampa, e rifiutando sino alle#039;ultimo minuto di effettuale une#039;intervista il quotidiano Press.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Accanto al Ministro Skrbic, secondo la stessa SOS, esistono delle evidenti responsabilità a carico sia dell’Organizzazione Mondiale per la salute (WHO) , sia dell’Unicef, che hanno sempre sostenuto che i vaccini non avevano alcun problema. Non esiste nessun collegamento con le malattie contratte dai bambini e i vaccini DTP. Il mercurio si trova ovunque intorno a noi, e ognuno di noi ha una certa quantità di mercurio dentro il proprio corpo, ed ogni analisi che viene effettuata può confermare che non potrebbe collegarsi al vaccino o allo sviluppo neurologico dei bambini , ha dichiarato Skrbic dopo giorni di silenzio. A suo parere, il tiomersal viene aggiunto per proteggere i vaccini dall’attacco di batteri e funghi, come forma di conservante utilizzato ovunque nel modo per la produzioni di vaccini. Conferma inoltre che, dopo il test delle#039;UNICEF, i vaccini hanno superato un altro test presso le#039;Istituto Torlak di Belgrado, ed ogni effetto sui br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; bambini è risultato negativo. Tuttavia ora bisogna chiarire una situazione che ha gettato nel panico sia genitori dei bambini che hanno assunto i vaccini in quel periodo, sia tutti i cittadini che, a questo punto, hanno meno fiducia sulla reale provenienza delle medicine che vengono vendute nelle farmacie e che, dall’oggi al domani, potranno seriamente danneggiare la salute del popolo. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Biljana Vukicevic br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.rinascitabalcanica.com/?read=16602 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; text-decoration: none; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.22em; http://www.rinascit abalcanica. com/?read= 16602 /a /span brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3544&titolo_sotto=Vaccini avvelenati in Bosnia&ID_cat_new=99News ReikiLa porta di Atzlanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3545&titolo_sotto= La porta di Atzlan&ID_cat_new=99 - a href= http://www.liutprand.it/hera8.pdf http://www.liutprand.it/hera8.pdf /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3545&titolo_sotto= La porta di Atzlan&ID_cat_new=99News ReikiNUOVO ESPERIMENTO SULLA TELEPATIA: OK! (08-12-08)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3543&titolo_sotto=NUOVO ESPERIMENTO SULLA TELEPATIA: OK! (08-12-08)&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: -webkit-monospace; font-size: 14px; line-height: 16px; Un nuovo esperimento scientifico, che sembra aver provato che la telepatia sia prodotta dal cervello umano o che almeno succede qualcosa di strano a livello neuronale, è stata pubblicata sulla Gazzetta Internazionale dello Yoga, da un gruppo di Ricercatori che lavorano presso le#039;Istituto Nazionale di Salute Mentale e Neuroscienze, a Bangalore, in India.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Gli sperimentatori hanno utilizzato uno scanner fMRI per misurare le#039;attività cerebrale di due soggetti durante le#039;esperimento. Con tale apparecchiatura, si visualizza la risposta emodinamica (ovvero dei flussi di sangue evocati da uno sforzo mentale) legata alle#039;attività neurale del cervello o del midollo spinale ed è uno dei più recenti sviluppi delle apparecchiature per la  neuro-imaging, une#039;evoluzione dei normali scanner per Risonanza Magnetica, ormai di uso comune nei più grandi Ospedali del mondo.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Nelle#039;esperimento indiano, il gruppo de#039;indagine ha esaminato un famoso Telepate mentre era intento  nelle#039;esecuzione di un compito telepatico. Un soggetto di controllo, senza capacità extrasensoriali, è stato successivamente esaminato in condizioni simili.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Il signor Gerard Senehi (il telepate), ha dimostrato una significativa attivazione del gyrus paraippocampale destro dopo le#039;invio de#039;un messaggio telepatico, mentre  il soggetto utilizzato come controllo non ha mostrato alcuna significativa attivazione della stessa zona cerebrale, in quanto i flussi sanguigni si verificavano in une#039;altra regione cerebrale, appartenente alle#039;emisfero sinistro .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; CONCLUSIONI  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Questo è il primo studio teso ad esaminare le correlazioni fra attività cerebrale e telepatia utilizzando la fMRI. Precedenti studi avevano utilizzato altre tecniche. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Il risultato emerso è che la telepatia é associata ad una significativa attivazione del giro para-ippocampale destro.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Ee#039; rilevante il fatto che il soggetto di controllo, privo di capacità telepatiche, ha mostrato une#039;attivazione del giro frontale inferiore sinistro durante il tentativo de#039;inviare anche#039;egli un messaggio telepatico. I risultati  suggeriscono le#039;esistenza di una base diencefalica per la telepatia e garantiscono une#039;ulteriore ricerca sistematica in tal campo . br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; --------------------------- br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Abbiamo dunque dimostrato con certezza che la Telepatia (e quindi presumibilmente, anche tutti gli altri fenomeni ESP) esistono davvero? Non ancora, ma di certo questo è un bel passo avanti (ignorato come al solito dai Mass-Media) verso la comprensione del Paranormale, se non altro perchè, oltre ad aver messo in luce le differenze funzionali fra un cervello normale ed uno para-normale , ci ha permesso di confermare quanto ci vien detto da secoli in merito alle diverse specializzazioni del lobo destro (che sarebbe sede delle esperienze PSI, vedi anche le#039;articolo sulle ricerche del Dr. Morse) e di quello sinistro, deputato alla razionalità, al calcolo ed al ragionamento logico.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; Solo mettendo in sintonia questi due emisferi possiamo avere certe esperienze extra-cognitive ed è quanto avviene se ci si sottopone ad intensa meditazione, o se si ascoltano suoni a particolari frequenze come le#039;OM, quello prodotto dalle campane tibetane o, più modernamente, dal metodo Hemy-sync del Monroe Institute (vedi ns. articolo precedente).  Naturalmente vi aggiorneremo sui futuri sviluppi di questo interessante e coraggioso studio che è stato possibile concepire e realizzare -senza alcuna téma del ridicolo- solo da parte di une#039;equipe di Ricercatori non Occidentali! br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; (Traduzione: WM) br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; a href= http://www.webalice.it/cipidoc/studio12.htm#TELEP target= _blank style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); line-height: 1.2em; text-decoration: underline; http://www.webalice.it/cipidoc/studio12.htm#TELEP /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.2em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3543&titolo_sotto=NUOVO ESPERIMENTO SULLA TELEPATIA: OK! (08-12-08)&ID_cat_new=99News ReikiLE ONDE del PENSIEROhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3542&titolo_sotto=LE ONDE del PENSIERO&ID_cat_new=99In genere vediamo quello che stiamo cercando - P di William Walker Atkinson  BR   BR Come un sasso lanciato in acqua, il Pensiero produce increspature e onde che si propagano lungo il grande Oceano del Pensiero. Ce#039;è una differenza, comunque: le onde sulle#039;acqua si muovono su un solo livello in tutte le direzioni, mentre le onde del pensiero muovono in tutte le direzioni da un centro comune, proprio come i raggi che irradiano dal sole. BR Proprio come qui sulla terra siamo circondati da un grande mare de#039;aria, allo stesso modo siamo circondati da un grande mare della Mente. Le onde del nostro pensiero si propagano attraverso questo vasto etere mentale, estendendosi, comunque, in ogni direzione, come ho spiegato, diminuendo in qualche modo la loro intensità, in base alla distanza attraversata, a causa della frizione causata dalle onde che entrano in contatto con il grande corpo della Mente che ci circonda da ogni lato. BR Tali onde del pensiero posseggono altre qualità che le differenziano da quelle sulle#039;acqua. Hanno la capacità di riprodursi. In questo senso somigliano più alle onde sonore che a quelle sulle#039;acqua. BR Proprio come la nota di un violino farà vibrare e “cantare” un bicchiere di vetro sottile, allo stesso modo un pensiero energico tenderà a risvegliare vibrazioni simili nelle menti inclini a riceverle. BR Molti dei “pensieri randagi” che giungono fino a noi non sono altro che riflessi o risposte a pensieri energici inviati da qualcun altro. Ma a meno che la nostra mente non sia incline a riceverli, probabilmente il pensiero non ci influenzerà. BR Se facciamo pensieri importanti la nostra mente acquisisce un tema principale che corrisponde al tipo di pensiero che abbiamo fatto. E una volta che questo tema si sarà insediato saremo pronti a catturare le vibrazioni di altre menti orientate verso lo stesso pensiero. BR De#039;altro canto, prendiamo pure le#039;abitudine di fare pensieri opposti e presto echeggeremo il basso ordine di pensiero evocato dalle menti di migliaia di persone che fanno gli stessi pensieri. BR Noi siamo in larga parte ciò che pensiamo; le#039;equilibrio è rappresentato dal tipo di suggestione e di pensiero altrui che ci ha raggiunto in due possibili modi: direttamente, attraverso suggestioni verbali, oppure telepaticamente per mezzo di tali onde del pensiero. BR Comunque la nostra attitudine mentale generale determina il tipo di onde del pensiero che riceviamo dagli altri, così come quelle emesse da noi stessi. Riceviamo soltanto quei pensieri che sono in armonia con la nostra attitudine mentale generale, mentre i pensieri in disarmonia con essa ci influenzano molto poco, in quanto non risvegliano in noi alcuna risposta. BR È improbabile che chi crede fermamente in se stesso e mantiene une#039;attitudine mentale forte e positiva, fatta di fiducia e determinazione venga influenzato dai pensieri negativi e avversi di scoraggiamento e sconfitta emanati dalle menti di persone in cui predominano queste ultime sensazioni. BR In modo analogo, se tali pensieri negativi raggiungono qualcuno la cui attitudine mentale impostata su una nota bassa, rafforzano questo stato e aggiungono carne al fuoco che ne consuma le#039;energia, o se preferite questa metafora, servono a estinguere il fuoco della sua energia e attività. BR Noi attraiamo verso di noi i pensieri altrui dello stesso ordine. Colui che pensa al successo entrerà con tutta probabilità in sintonia con menti altrui dai pensieri analoghi; ed essi si aiuteranno a vicenda. Colui che consente alla propria mente di indugiare su pensieri di sconfitta si avvicinerà alle menti di altre persone “sconfitte” - e ciascuno contribuirà a scoraggiare ulteriormente le#039;altro. BR Chi pensa che tutto è male vedrà solo male ed entrerà in contatto con persone che sembreranno dimostrare la sua teoria. Mentre colui che cerca il buono in tutto e tutti attrarrà con ogni probabilità cose e persone rispondenti a tale pensiero. In genere vediamo quello che stiamo cercando. BR Comprenderete meglio questa idea se pensate allo strumento senza fili di Marconi, che riceve le vibrazioni esclusivamente dallo strumento mittente che è stato programmato per farlo, mentre altri telegrammi attraversano le#039;aria delle vicinanze senza influenzarlo. BR La stessa Legge vale per le operazioni del Pensiero. Riceviamo soltanto ciò che corrisponde al nostro atteggiamento  mentale. BR Se siamo scoraggiati possiamo essere certi di essere caduti in una nota negativa e di essere stati influenzati non soltanto dai nostri pensieri, ma di aver ricevuto anche i pensieri deprimenti dello stesso ordine, emanati continuamente dalle menti degli sfortunati che non hanno ancora appreso la Legge delle#039;Attrazione del Mondo del Pensiero. BR E quando in certe occasioni ci sentiamo energici e pieni di entusiasmo, con quale velocità avvertiamo le#039;influenza dei pensieri coraggiosi, audaci, energici, positivi emanati dagli essere viventi della terra! BR Ce ne accorgiamo subito quando abbiamo un contatto fisico con delle persone e avvertiamo le loro vibrazioni, deprimenti o corroboranti, a seconda del caso. Ma la stessa Legge opera a distanza, sebbene in maniera minore. BR La Mente ha molte tonalità, che vanno dalla nota alta più positiva alla nota bassa più negativa, con molte altre in mezzo, la cui intensità varia a seconda della loro rispettiva distanza dal polo positivo o da quello negativo. BR   BR Fonte: La Straordinaria Forza di Attrazione dei Nostri Pensieri - Thought Vibration, Bis Edizioni BR   BR A href= http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=22538 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.scienzae conoscenza. it/articolo. php?id=22538 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3542&titolo_sotto=LE ONDE del PENSIERO&ID_cat_new=99News ReikiIl sole ha di nuovo le macchie: i veneziani preparano gli stivalihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3538&titolo_sotto=Il sole ha di nuovo le macchie: i veneziani preparano gli stivali&ID_cat_new=99 - P Prepariamoci a tenere sempre pronti gli stivali per le#039;acqua alta, ce lo consiglia... il sole. Non è una battuta, ma une#039;indicazione che viene da uno studio statistico sulle macchie solari. BR BR Une#039;analisi che queste ultime due settimane di acque alte a ripetizione, con la punta record del 1° dicembre a 156 centimetri, non ha fatto altro che confermare. BR BR Per ogni ciclo di attività solare una maggiore frequenza di alte maree. E dunque è bene che ci prepariamo: questo “filotto” di alte maree sarà solo un assaggio di quel che verrà. Da qui al 2013 potrebbe andare sempre peggio, visto che il sole ha ripreso la sua ciclica attività. BR BR Non ce#039;è ancora una spiegazione scientifica, ma ormai a livello statistico la correlazione tra le#039;attività del sole e le#039;andamento della marea è dimostrata dagli ultimi 60 anni di studi. BR BR E risulta che ad ogni ciclo di attività solare (macchie, eruzioni, insomma, flusso di energia sprigionato dalla nostra stella) corrisponde una più alta frequenza di alte maree a Venezia. BR BR Per capirci: il ciclo delle#039;attività solare è di circa 11 anni ed aveva toccato il suo minimo negli anni 2006-2007. Provate a verificare quante acque alte sono state registrate in quel biennio: nel 2006 le maree sopra il metro sono state appena quattro, nel 2007 solo cinque e in questo caso nessuna sopra il metro e dieci. BR BR Il picco tra il 2010 e il 2013. Le#039;attività del sole, con la comparsa delle prime macchie, è però ripresa in questo scorcio di 2008 e la marea ha subito fatto capolino, e pure con una certa prepotenza: al 16 dicembre le maree sopra il metro sono già salite a 16. «La correlazione con le#039;attività del campo magnetico solare è ormai dimostrata», conferma Paolo Canestrelli, direttore del Centro maree del Comune di Venezia. «Proprio in questa fine di 2008 abbiamo iniziato a risalire la curva di attività e raggiungeremo il picco nei prossimi anni. Dunque dovremo aspettarci una maggiore frequenza di acque alte tra il 2010 e il 2013». BR BR Poi, è chiaro, le#039;azione del sole (intesa in senso astronomico) deve combinarsi con la situazione del meteo, perché le#039;acqua alta arriva solo a certe condizioni del tempo. BR BR E se sono particolarmente cattive, come è stato in questa prima metà di dicembre, ecco che si può arrivare ad una infilata di giornate con punte sopra il metro o addirittura il metro e dieci come in queste due settimane: «Non siamo ancora al record», precisa Canestrelli. BR BR Dicembre 2008: tutti i giorni almeno un metro d’acqua. Siamo vicini al record del 2002. La statistica dice infatti che in questo mese abbiamo avuto praticamente 15 giorni di seguito con una punta di marea almeno sopra il metro e sei giornate sopra il metro e dieci. BR BR «Ricordo però che nel 2002 vi furono venti giorni di alte maree con dieci giorni sopra il metro e dieci, dal 16 novembre al 5 dicembre, e si toccò la punta massima il 16 novembre a quota 147. Le#039;andamento è piuttosto simile, diciamo che ci stiamo avvicinando a quel primato». BR BR Le cause di questo periodo così prolungato di acque alte sono le stesse che si possono riferire a proposito della piena del Tevere a Roma o delle grandi nevicate di questi giorni in montagna: una persistente perturbazione, con forti piogge e venti. BR BR Il meteo migliora, le macchie restano. In particolare per la marea incide lo scirocco che soffia da sud e impedisce alle#039;Adriatico di defluire. Dalle nostre parti, però, ha per fortuna soffiato la bora che ha tenuto un poe#039; più bassi i livelli delle#039;alta marea, risparmiando a Venezia almeno qualche centimetro de#039;acqua, mentre Chioggia ha sofferto un poe#039; di più. BR BR Ora il barometro si sta spostando sul bel tempo e le#039;acqua alta dovrebbe finalmente desistere. Restano però le macchie solari in agguato. BR BR Serena Spinazzi Lucchesi      BR                               BR Tratto da Gente Veneta , no.48 del 2008 BR   BR A href= http://www.gvonline.it/leggi_id.php?id=5098 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.gvonline .it/leggi_ id.php?id= 5098 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3538&titolo_sotto=Il sole ha di nuovo le macchie: i veneziani preparano gli stivali&ID_cat_new=99News ReikiIl sesto senso esiste e non è paranormale. L´esperimento internazionalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3539&titolo_sotto=Il sesto senso esiste e non paranormale. Lesperimento internazionale&ID_cat_new=99Ricerca: scoperto sesto senso, permette ai ciechi di evitare ostacoli - P ultimo aggiornamento: 23 dicembre, ore 18:53Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) - Protagonista di film e leggende metropolitane, il sesto senso esiste. Ed è la forza misteriosa che guida un cieco oltre gli ostacoli senza altri aiuti, un poe#039; come accade al supereroe non vedente Daredevil. Lo hanno scoperto i ricercatori statunitensi e olandesi che, insieme a colleghi italiani delle#039;Università di Torino e a scienziati britannici e svizzeri, firmano uno studio sul sesto senso pubblicato su e#039;Current Biologye#039;. Al centro della ricerca un uomo rimasto cieco dopo un ictus, ma perfettamente in grado di evitare sedie e scatole senza finirci contro, usando connessioni alternative nel cervello. BR BR Lo studio suggerisce dunque che il famoso sesto senso non è une#039;invenzione di scrittori o fumettisti. Esiste e, in alcuni casi, funziona: tutti noi - dicono i ricercatori - usiamo risorse cerebrali del subconscio e, grazie a questo nuovo senso, potremmo fare cose che non sappiamo di essere in grado di fare. BR BR Il paziente protagonista dello studio, noto solo come T.N., è rimasto cieco dopo un danno alla corteccia visuale in entrambi gli emisferi del cervello, dovuto a ictus ripetuti. I suoi occhi sono normali, ma il suo cervello non può processare le informazioni che gli inviano, rendendo di fatto le#039;uomo totalmente privo di vista. T.N. si era accorto di avere la cosiddetta e#039;vista dei ciechie#039;, le#039;abilità di percepire la presenza di alcuni oggetti nelle#039;ambiente pur senza vederli. Ad esempio, era in grado di rispondere alle espressioni del volto altrui. Nonostante ciò, camminava come un cieco: usava un bastone per tracciare gli ostacoli e aveva bisogno della guida degli altri quando camminava in strada. BR BR Ebbene, un video realizzato dai ricercatori delle#039;Harvard Medical School (Usa) mostra T.N. che completa in scioltezza un percorso a ostacoli messo a punto dagli scienziati, senza le#039;aiuto del suo cane o di une#039;altra persona. E oltretutto T.N. non si rendeva conto di fare qualcosa di eccezionale: pensava di aver camminato in linea retta lungo un corridoio , spiega Beatrice de Gelder della Tilburd University (Paesi Bassi) e delle#039;ateneo americano, che ha firmato la ricerca insieme a Marco Tamietto delle#039;Università di Torino e un gruppo di colleghi internazionali. BR BR Si tratta in assoluto della prima ricerca su questa abilità nelle#039;uomo. Dallo studio emerge un messaggio importante, specie per le persone con danni cerebrali , aggiunge la responsabile della ricerca. Puoi subire una totale perdita della visione corticale, ma ancora avere delle capacità misteriose, che ti permettono di muoverti dentro e fuori da un luogo senza farti male , spiega le#039;esperta. Lo studio - conclude - ci mostra le#039;importanza di questi elementi visuali, molto antichi dal punto di vista delle#039;evoluzione, che contribuiscono più di quanto pensiamo al nostro e#039;funzionamentoe#039; nel mondo reale . Insomma, ce#039;è molto che i pazienti possono fare se superano le#039;idea di non essere in grado di farlo. BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Salute/?id=3.0.2846178465 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Salute/?id= 3.0.2846178465 /FONT /A BR   BR °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° BR   BR Il «sesto senso» dei ciechi esiste davvero BR Permette di evitare gli ostacoli. Lo dimostrano studi su un uomo che ha perso la vista per un ictus BR ROMA - Il «sesto senso», che permette per esempio ai ciechi di camminare aggirando gli ostacoli, esiste davvero. Lo hanno dimostrato ricercatori americani e olandesi che, insieme a colleghi italiani delle#039;Università di Torino e a scienziati britannici e svizzeri, hanno pubblicato i risultati dei loro studi sulla rivista scientifica «Current Biology». BR BR IL PAZIENTE - Protagonista della loro indagine è un uomo rimasto cieco dopo un ictus, ma perfettamente in grado di evitare sedie e altri ostacoli ricorrendo a connessioni nervose alternative nel cervello. Le#039;uomo, di cui si conoscono solo le iniziali (T.N.) è rimasto cieco dopo un danno alla corteccia visuale in entrambi gli emisferi del cervello. I suoi occhi sono normali sul piano funzionale, ma il suo cervello non può elaborare le informazioni che essi inviano, rendendo di fatto le#039;uomo totalmente privo di vista. T.N. si era accorto però di avere la cosiddetta «vista dei ciechi», le#039;abilità cioè di percepire la presenza di alcuni oggetti nelle#039;ambiente pur senza vederli. Non solo, era in grado addirittura di rispondere alle espressioni del volto altrui. Nonostante ciò, camminava come un cieco, usano un bastone per tracciare gli ostacoli e chiedendo le#039;aiuto di altri in strada. BR   BR IL VIDEO - Per testare le sue reali capacità scienziati delle#039;Harvard Medical School di Cambridge (Usa) hanno predisposto in laboratorio un vero e proprio percorso a ostacoli, riprendendo poi in un video la sua performance. E nel filmato si vede T.N. che completa in scioltezza il percorso senza le#039;aiuto del suo bastone o di une#039;altra persona. Oltretutto T.N. «non si rendeva conto di fare qualcosa di eccezionale: pensava di aver camminato in linea retta lungo un corridoio», spiega Beatrice de Gelder della Tilburd University (Paesi Bassi) e delle#039;ateneo americano, che ha firmato la ricerca insieme a Marco Tamietto delle#039;Università di Torino e un gruppo di colleghi internazionali. BR   BR CONSEGUENZE - «Si tratta in assoluto della prima ricerca su questa abilità nelle#039;uomo. Dallo studio emerge un messaggio importante, specie per le persone con danni cerebrali», aggiunge la responsabile della ricerca. «Si può subire una totale perdita della visione corticale, ma ancora avere delle capacità» misteriose, «che permettono di muoversi dentro e fuori da un luogo senza farsi male», spiega le#039;esperta. «Lo studio - conclude - ci mostra le#039;importanza di questi elementi visuali, molto antichi dal punto di vista delle#039;evoluzione, che contribuiscono più di quanto pensiamo al nostro funzionamento nel mondo reale». Insomma, ce#039;è molto che i pazienti possono fare se superano le#039;idea di non essere in grado di farlo. BR BR OAS_AD(e#039;Bottom1e#039; ); BR BR 23 dicembre 2008 (ultima modifica: 24 dicembre 2008) BR   BR A href= http://www.corriere.it/salute/08_dicembre_23/sesto_senso_ciechi_23b6b564-d0de-11dd-8f47-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/salute/ 08_dicembre_ 23/sesto_ senso_ciechi_ 23b6b564- d0de-11dd- 8f47-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR   BR ************ ********* ********* ********* ********* ********* ********* ********* ********* ********* ****** BR   BR L’uomo che ha svelato il sesto senso BR   BR Ecco come i ciechi vedono gli ostacoli BR MONICA PEROSINO BR TORINO BR BR Un uomo cieco cammina sicuro, aggira gli ostacoli senza tentennamenti. Non vacilla, non si ferma. Non ha con sé il suo bastone bianco, né il suo cane. L’uomo che non dovrebbe vedere, vede. Guidato da una forza misteriosa. Il sesto senso esiste. Nel disordine organizzato del suo ufficio, al primo piano del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, tra fogli sgualciti, matite senza punta e un poster di Don Camillo e Peppone, Marco Tamietto lavora come se la scrivania fosse di qualcun altro. Ricercatore assunto da dieci giorni, il neuroscienzato sembra più che altro una matricola di passaggio. Eppure lui, assieme a un gruppo di ricercatori olandesi, svizzeri, americani e britannici, ha dimostrato che il sesto senso esiste. Ed è una forza antica del nostro cervello che guida un cieco lungo un percorso pieno di ostacoli senza urtarne o sfiorarne nemmeno uno. Marco Tamietto, a trentatré anni, ha firmato uno studio sul sesto senso BR pubblicato sulla rivista americana «Current Biology». Al centro della ricerca un uomo rimasto cieco dopo due ictus, ma perfettamente in grado di evitare sedie e scatole senza finirci contro, usando strutture antiche del cervello. «Tutti noi - spiega Tamietto - usiamo risorse cerebrali non consapevoli, ma questa ricerca dimostra che la parte più antica del sistema visivo è silente, ma non assente». Vale a dire che non solo la vista, ma tutti i cinque sensi potrebbero avere una serie di elaborazioni precedenti, quindi potenzialmente utilizzabili. BR BR «Niente di metafisico», puntualizza il giovane ricercatore a 1200 euro al mese, mentre cerca di mostrare immagini di cervelli e risonanze magnetiche sul suo pc senza strappare cavi e rovesciare portapenne. Lui, che con la moglie Serena ha deciso di vivere a Mezzenile - un paese di neanche 900 abitanti arroccati sulle montagne della Val di Lanzo - ammette che uno dei suoi crucci è spiegare alla moglie che quando sta seduto a fissare il vuoto oltre la finestra sta lavorando. La sua vita, da quando si è diplomato al liceo scientifico, non ha mai deviato dal sogno di diventare ricercatore, di capire come le emozioni guidano la nostra vita e quali strutture cerebrali le elaborano. BR BR Laurea in psicologia a Torino, dottorato con Giuliano Geminiani, assegnista e ora ricercatore. «Ma non faccio il neuroscienziato tutto il giorno», protesta, forse preoccupato di assomigliare a chi non riesce mai a smettere i panni professionali. La passione per il cervello lo tiene impegnato una decina di ore al giorno, se non si contano quelle di notte, più riflessive, mentre la moglie dorme. E per provare che riesce a spingersi oltre sinapsi, corteccia e neuroni si appassiona raccontando del suo hobby, l’alpinismo e la montagna in tutte le sue manifestazioni, della passione per il buon piemontese e per Bruce Springsteen. Le letture vanno da Salinger e Roth fino ad un saggio su «La comunicazione del cane»: «Ad aprile ci prendiamo un pastore tedesco», spiega, come per scusarsi dell’approccio scientifico anche alla vita domestica. BR BR Del suo stipendio non si lamenta, piuttosto è preoccupato dei tagli all’Università nel complesso: «Ma non andrò mai a lavorare all’estero, qui sono le mie radici. Non voglio abbandonare la sfida di fare ricerca in Italia». BR   BR A href= http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200812articoli/9095girata.asp target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/Torino/ cmsSezioni/ cronaca/200812ar ticoli/9095girat a.asp /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3539&titolo_sotto=Il sesto senso esiste e non paranormale. Lesperimento internazionale&ID_cat_new=99News ReikiIl colore delle piante alienehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3540&titolo_sotto=Il colore delle piante aliene&ID_cat_new=99 - P 23/12/2008 - Le#039; Osservatore Romano BR BR Maria Maggi Metodi indiretti per la scoperta di pianeti simili alla Terra BR Il colore delle piante aliene BR BR Il primo pianeta extrasolare fu scoperto tredici anni fa dagli astronomi svizzeri delle#039;osservatorio di Ginevra Michel Mayor e Didier Queloz. Si trattava di un corpo celeste orbitante attorno alla stella 51 Pegasi b. Usarono un metodo di rilevazione indiretto, basato sulle perturbazioni gravitazionali impresse dal pianeta al moto della stella attorno a cui ruota. Da allora le scoperte si sono susseguite. Ora sono circa duecentocinquanta i pianeti extrasolari trovati. BR     Nessuno assomiglia alla Terra. In genere si tratta di pianeti giganti gassosi, di massa simile o maggiore a quella di Giove, ma su orbite estremamente più vicine alle loro stelle di quanto sia le#039;orbita di Giove attorno al Sole. BR     Come si può fare per individuare un pianeta simile alla Terra? Le#039;idea più semplice è prendere une#039;immagine del suo sistema planetario dove il pianeta apparirà come un punto debolmente luminoso vicino alla sua stella. Purtroppo, il pianeta è così poco luminoso rispetto alla stella e angolarmente così vicino a essa che rimane annegato nel bagliore della stella. Osservare pianeti di tipo terrestre attorno ad altre stelle è une#039;impresa di difficoltà eccezionale. Un pianeta come la Terra, infatti, non emette luce, ma riflette quella della stella attorno a cui orbita. Inoltre, alla distanza tipica a cui si trovano le stelle più vicine a noi, qualche decina di anni-luce, la separazione Terra-Sole corrisponderebbe a circa 0,1 secondi de#039;arco (la dimensione di une#039;arancia vista da duecento chilometri di distanza), al limite delle capacità dello strumento che produce le immagini più precise di cui disponiamo:  il telescopio spaziale Hubble. BR Nelle#039;attesa di essere in grado di rilevare un pianeta di tipo terrestre direttamente, la ricerca è iniziata con metodi indiretti. BR     Ci sono vari metodi dinamici, che consistono nelle#039;individuare la perturbazione indotta dalla rivoluzione orbitale del pianeta sul moto della stella. In questo modo si sono scoperti finora la maggior parte dei pianeti extrasolari. Un altro metodo consiste nelle#039;osservazione di una piccolissima diminuzione della luminosità di una stella quando un pianeta le passa davanti occultando una parte della sua superficie. Un altro ancora si basa sulle#039;effetto della lente gravitazionale, previsto nella teoria della gravitazione di Einstein, che avviene quando un corpo celeste, nel suo moto, viene a trovarsi circa sulla linea visuale di una stella lontana e così ne amplifica la luminosità apparente. Infine si possono scoprire i dischi circumstellari, ossia le nubi di polveri che circondano molte stelle e che sono in grado di assorbire la luce stellare riemettendola come radiazione infrarossa. BR     Le#039;ideale, comunque, sarebbe ottenere immagini dirette di pianeti attorno ad altre stelle, per poterne esaminare nel dettaglio la composizione chimica e lo stato fisico. BR     Per il futuro, sono in programma numerose missioni spaziali che miglioreranno le tecniche di individuazione dei pianeti extrasolari. Le misurazioni astronomiche fatte dallo spazio permettono una maggiore sensibilità rispetto a quelle dalla superficie della Terra:  viene infatti annullato le#039;effetto distorcente delle#039;atmosfera terrestre, e gli strumenti agli infrarossi possono rilevare anche le radiazioni che vengono bloccate  dalle#039;atmosfera. BR     Ma allorché fossero individuati pianeti di tipo terrestre, dalle immagini si potrebbe sapere se su di essi si è sviluppata una vegetazione, come è successo sulla Terra? E poi di quale colore apparirebbero le piante? Per rispondere a questa domanda sono in corso studi al Virtual planetary laboratory, un centro di ricerca del California institute of technology. Questo lavoro aiuterà a progettare i futuri telescopi spaziali che dovranno studiare i pianeti extrasolari per vedere se sono abitabili o se ospitano piante aliene. Infatti, il colore della superficie di un pianeta può rivelare se ci sono organismi che raccolgono la luce proveniente dalla stella attorno a cui orbita attuando la fotosintesi. BR     Questa idea non è recente, perché circa un secolo fa gli astronomi cercarono di spiegare i cambiamenti stagionali di colore della superficie di Marte attribuendoli alla crescita di vegetazione. Già lo scrittore di fantascienza Herbert George Wells ne La guerra dei mondi aveva immaginato che la vegetazione su Marte fosse rossa. Ora si sa che il suolo di Marte ospita solo pietre, ma su altri pianeti le piante potrebbero esistere e apparire purpuree, o gialle, o addirittura nere. BR     Per prospettare il colore della vegetazione aliena, bisogna prima capire perché quella terrestre è verde. Le piante, infatti, devono sfruttare la radiazione solare per la produzione di zuccheri, un processo della fotosintesi clorofilliana. La parte della radiazione elettromagnetica che non è assorbita, ma solo riflessa, fornisce il colore delle foglie osservato. BR     Tutto dipende dal tipo di luce, che arriva sul pianeta, che a sua volta dipende dalla temperatura della stella attorno a cui orbita e dalla sua distanza, dalla composizione chimica delle#039;atmosfera, dalla quantità de#039;acqua presente sulla superficie e da parecchi altri parametri. BR     Per esempio, il nostro Sole irraggia molta della sua energia nel verde:  gli scienziati si sono chiesti a lungo perché le piante sprecassero questa parte dello spettro solare. La risposta sta nel fatto che le piante si sono adattate alla fotosintesi sfruttando i fotoni blu perché molto energetici e quelli rossi perché molto numerosi, riflettendo  i fotoni verdi che non arrivano in quantità sufficiente, anche perché assorbiti in gran parte dalle#039;atmosfera. BR     Se però un pianeta ruotasse attorno a una stella più brillante e calda del Sole, e se le#039;ossigeno presente nelle#039;atmosfera bloccasse la radiazione ultravioletta, per la fotosintesi sarebbe utilizzata la luce verde e blu e allora la vegetazione apparirebbe gialla, arancione o rossa, o addirittura bianca, per evitare un eccessivo assorbimento di luce. Mentre su un pianeta  orbitante  attorno a una stella  nana  rossa,  più  fredda del Sole,  le  piante  utilizzerebbero la poca  luce  dello spettro visibile che vi arriva, non escludendo che qualche forma vegetale possa riuscire a sfruttare  una parte dello spettro oltre il visibile e in particolare le#039;infrarosso, e si presenterebbero di colore nero. BR     Per tutti i tipi di stella è in ogni caso importante che le#039;area delle terre emerse di un pianeta sia abbastanza ampia da risultare visibile ai prossimi telescopi spaziali. Se in futuro questi strumenti vedranno una banda scura nello spettro della luce riflessa di un pianeta e in uno dei colori previsti, forse per la prima volta osserveranno i segni di vita su un altro mondo. BR BR segnalato da: Saul Garavagli BR   BR A href= http://www.euresis.org/it/Dettaglio_Rassegne_Stampa.aspx?id=414 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.euresis. org/it/Dettaglio _Rassegne_ Stampa.aspx? id=414 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3540&titolo_sotto=Il colore delle piante aliene&ID_cat_new=99News ReikiANTICHI EGIZI IN AUSTRALIA?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3541&titolo_sotto=ANTICHI EGIZI IN AUSTRALIA?&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=192 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=192 /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3541&titolo_sotto=ANTICHI EGIZI IN AUSTRALIA?&ID_cat_new=99News ReikiEgitto:scoperte due tombe a Saqqarahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3533&titolo_sotto=Egitto:scoperte due tombe a Saqqara&ID_cat_new=99 - P A 400 metri dalla piramide a gradoni di Zoser BR   BR (ANSA) - IL CAIRO, 21 DIC -La missione archeologica egiziana diretta da Zahi Hawas, ha scoperto 2 nuove tomba a Saqqara,nota per la e#039;piramide a gradonie#039; di Zoser. e#039;Le due tombe in pietra calcarea e scolpite nella roccia sono a 400 m a sudovest della piramide a gradonie#039;,si precisa in un comunicato, aggiungendo che la prima appartiene a e#039;Aie Maate#039; supervisore delle missioni di re Unas,le#039;ultimo faraone della V dinastia delle#039;Antico Impero.La seconda tomba appartiene ad una cantante che si chiamava Thenh(FOTO ARCHIVIO). BR   BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/12_dicembre/21/egitto_scoperte_due_tombe_a_saqqara,17314994.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/12_dicembre /21/egitto_ scoperte_ due_tombe_ a_saqqara, 17314994. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3533&titolo_sotto=Egitto:scoperte due tombe a Saqqara&ID_cat_new=99News ReikiPapa: rende omaggio alle#039;astronomiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3536&titolo_sotto=Papa: rende omaggio all'astronomia&ID_cat_new=99Emiciclo piazza S. Pietro ee#039; una grande meridiana - P (ANSA) - CITTAe#039; DEL VATICANO, 21 DIC - Benedetto XVI, prima delle#039;Angelus, ha spiegato come le#039;emiciclo di Piazza S. Pietro sia in realtae#039; una grande meridiana.Alle migliaia di fedeli, ha detto che le#039;emiciclo del colonnato del Bernini ee#039; una meridiana che, attraverso le#039;ombra delle#039;obelisco, scandisce i tempi della giornata e della preghiera. Il Papa ha parlato del solstizio de#039;inverno e ha reso omaggio al 2009 anno mondiale delle#039;astronomia, indetto per il 4/O centenario delle osservazioni al telescopio di Galilei. BR   BR A href= http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-12-21_121287401.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/site/notizie/ awnplus/scienza/ news/2008- 12-21_121287401. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3536&titolo_sotto=Papa: rende omaggio all'astronomia&ID_cat_new=99News ReikiCultura Sconosciuta in Messicohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3535&titolo_sotto=Cultura Sconosciuta in Messico&ID_cat_new=99 - P Diverse sculture di pietra, recentemente ritrovate in Messico, suggeriscono le#039;esistenza di una precedentemente sconosciuta civiltà che eresse misteriose piramidi. Gli archeologi hanno trovato gli oggetti 15 anni fa, nella Valle di Tulancingo, un importante canyon che giunge sino al Golfo del Messico. BR La maggior parte di questi oggetti non rientra nelle culture conosciute del Messico centrale, stando a quanto dichiara Carlos Hernandez, le#039;archeologo delle#039;INAH messicano. La maggior parte di queste figure è in posizione seduta con le mani posizionate sulle ginocchia. Alcune di esse hanno pettinature o cappelli conici con serpenti alla base, a rappresentazione di Ehécatl-Quetzalcoatl , dio del vento. Una figura mostra un uomo emergere dalle fauci di un giaguaro. Esse sono realizzate in stucco, dipinto di blu o verde, ad imitazione della giada e risalgono al 600-900 d.C. BR Alcuni degli artefatti sono stati trovati nei pressi di una misteriosa piramide, quella di Huapalcalco, nello stato di Hidalgo e la cui origine è ancora fonte di dibattito tra gli archeologi. Le proporzioni della piramide, infatti, non corrispondono a quelle utilizzate dai Toltechi o da altre culture della zona. Per questo gli archeologi sono delle#039;idea che ci si trovi di fronte ad una cultura sinora sconosciuta. BR BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/12/14/cultura-sconosciuta-in-messico.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilblogdiadri anoforgione. myblog.it/ archive/2008/ 12/14/cultura- sconosciuta- in-messico. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3535&titolo_sotto=Cultura Sconosciuta in Messico&ID_cat_new=99News ReikiUn ricercatore britannico ha ricostruito fedelmente il meccanismo di Antikytherahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3534&titolo_sotto=Un ricercatore britannico ha ricostruito fedelmente il meccanismo di Antikythera&ID_cat_new=99Le#039;apparecchio effettua complicati calcoli astronomici e mostra le posizioni dei vari corpi celesti - P Uno scienziato accende il computer BR inventato dai greci 2mila anni fa BR   BR MILANO - Un misterioso congegno meccanico simile ad un orologio. Venne scoperto nel 1901 da alcuni pescatori nelle acque vicino a Antikythera, une#039;isolotto sperduto nel Mar Ionio della Grecia. Sembrava soltanto un blocco di ruggine agli occhi degli archeologi, che non diedero tanta importanza allo strano reperto ripescato da un veliero affondato. Quando però lo strano oggetto si ruppe nelle stanze degli archivi del Museo di Atene dove#039;era custodito vennero alla luce delle ruote dentate - gli scienziati si accorsero subito di essere di fronte a qualcosa di molto particolare. Era stato trovato il più vecchio elaboratore del mondo. Secondo gli scienziati del tempo il meccanismo di Antikythera era stato costruito per effettuare complicati calcoli astronomici: dal moto del Sole e della Luna nello Zodiaco a quello dei pianeti, ma anche per determinare le eclissi. BR   BR COPIA ESATTA - Si calcola che il meccanismo sia stato costruito 150 anni prima della nascita di Cristo. Ee#039; composto da una trentina di ingranaggi in bronzo con una sottile dentatura. Gli archeologi parlarono di un capolavoro delle#039;ingegneria, uno straordinario reperto di tecnologia antica. Poi per un secolo più nulla. Ora, Michael Wright, ex curatore della sezione di Ingegneria Meccanica del Museo delle Scienze di Londra, ha ricostruito le#039;antico apparecchio. Una copia esatta: con le stesse dimensioni, gli stessi materiali riciclati. Insomma, quasi come le#039;originale. E la cosa incredibile è che questa copia - teoricamente - funziona nello stesso modo delle#039;originale. In un video pubblicato su YouTube nei giorni scorsi, ripreso dai maggiori blog e riviste tecnologiche, il ricercatore spiega il funzionamento del computer Antikythera. /P br P BR PREVISIONI - I comandi, dice Wright, sono relativamente semplici: girando una manopola, posta sul lato delle#039;oggetto, è possibile scorrere i quadranti sovrapposti e, dalla combinazione di questi, prevedere i vari eventi astronomici. Basandosi sui modelli delle#039;antica Grecia si possono anche raffigurare le posizioni dei vari corpi celesti. Sulla parte davanti di questo blocco di bronzo era possibile notare delle iscrizioni del calendario greco ed egizio mentre le lancette mostravano le posizioni della Luna e degli allora cinque pianeti conosciuti. Sul retro, invece, due indicatori: uno mostrava un calendario di 19 anni e le Olimpiadi e il secondo quando ci sarebbero state eclissi di Luna e solari. BR BR ZONE De#039;OMBRA - Da decenni il meccanismo di Antikythera non ha mancato di suscitare impressione ed interrogativi presso molti studiosi. La sua reale funzione è rimasta sconosciuta per lungo tempo, il suo utilizzo e fino ad oggi stato chiarito solo in parte. Infatti, ci sono ancora molte zone de#039;ombra sul funzionamento di questo strumento. Nel frattempo si sa che le poche incisioni decifrate sono una sorta di guida pratica. BR Elmar Burchia BR BR 18 dicembre 2008 ( ultima modifica: 19 dicembre 2008) BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_dicembre_18/Antikythera_grecia_elmar_burchia_cb3dca1c-ccf0-11dd-95df-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_dicembre_ 18/Antikythera_ grecia_elmar_ burchia_cb3dca1c -ccf0-11dd- 95df-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3534&titolo_sotto=Un ricercatore britannico ha ricostruito fedelmente il meccanismo di Antikythera&ID_cat_new=99News ReikiLa geologia conferma che la Sfinge era un leonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3537&titolo_sotto=La geologia conferma che la Sfinge era un leone&ID_cat_new=99 - P La notizia non è nuova ma è rimbalzata su internet in modo fragoroso negli ultimi giorni. Il geologo britannico Colin Reader ha affermato, dopo anni di studi, che la testa della Sfinge è stata anticamente rimodellata, presentando tutte#039;altro aspetto in precedenza, vale a dire volto leonino. Si tratta di una teoria che era stata già avanzata dalle#039;egittologo eretico John Anthony West oltre dieci anni fa ma che mai sinora aveva goduto del supporto scientifico. Colin Reader ha analizzato le#039;erosione del recinto e le tracce sul corpo della Sfinge, oltre ad avvalersi di uno storico delle#039;architettura, il Dr. Jonathan Foyle, il quale ha affermato che le proporzioni tra la testa della statua e il suo corpo sono eccessivamente fuori canone, troppo fuori per essere un atto deliberato da parte dei costruttori egizi, sempre così precisi fin dalle primissime dinastie.  BR   BR Dunque la testa sarebbe stata rimodellata e il suo aspetto originario, essendo il corpo quello di un leone, doveve essere quello di queste#039;animale. Secondo gli esperti, che hanno partecipato alla produzione del documentario The Secrets of Egypt, il fatto che la statua fosse stata realizzata con intero aspetto leonino non deve sorprendere essendo per gli egizi predinastici un forte simbolo di potere. La conclusione di Reader è che la Sfinge è, dunque, molto più antica di quanto si pensi, anche se mantiene una linea più cauta rispetto a quella del suo collega americano Robert Schoch. Ricordiamo che Robert Bauval ha evidenziato come la Sfinge punti ad est, nel punto in cui il sole nel 10.500 a.C. sorgeva alle#039;equinozio di primavera proprio in corrispondenza della costellazione del Leone. BR   BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/12/14/la-geologia-conferma-che-la-sfinge-era-un-leone.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilblogdiadri anoforgione. myblog.it/ archive/2008/ 12/14/la- geologia- conferma- che-la-sfinge- era-un-leone. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3537&titolo_sotto=La geologia conferma che la Sfinge era un leone&ID_cat_new=99News ReikiAnticamente su Marte ce#039;erano ambienti umidi abitabilihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3530&titolo_sotto=Anticamente su Marte c'erano ambienti umidi abitabili&ID_cat_new=99Rilevati da Mars Reconnaissance presenza di carbonati - P Roma, 18 dic. (Apcom) - Arriva ulteriore conferma che un tempo su Marte ce#039;era le#039;acqua e che sul pianeta esistevano molto probabilmente le condizioni ambientali adatte per ospitare forme di vita. A portare nuove evidenze che su Marte un tempo scorreva le#039;acqua, è stato lo spettrometro che si trova a bordo della sonda orbitante Mars Reconnaissance e i suoi nuovi dati, studiando i quali Bethany Ehlmann e colleghi della Brown University, Providence hanno scoperto la presenza di carbonati nella regione marziana Nili Fossae. I minerali, secondo lo studio pubblicato su Science, si trovano su rocce vulcaniche che sono state probabilmente bagnate da acque con un pH relativamente neutro. BR Sebbene Marte abbia avuto gli ingredienti base per la formazione dei carbonati e cioè acqua, basalto e une#039; atmosfera con anidride carbonica , gli scienziati non erano stati in grado di trovare, prima de#039;ora, grandi quantità di questi minerali sul pianeta rosso. Una delle spiegazioni, potrebbe essere che acque troppo acide scioglievano i carbonati, oppure, ne impedivano addirittura la loro formazione. Si pensa che questo sia avvenuto durante le#039;Esperiano, le#039;età geologica intermedia di Marte che si estende da 3500 a 1800 milioni di anni fa, caratterizzata dalla formazione di pianure laviche particolarmente estese, un epoca in cui le precipitazioni acide erano molto comuni. BR I nuovi carbonati, quelli appena scoperti in una zona rocciosa di dieci chilometri quadrati, sono accompagnati da materiale argilloso, un ulteriore conferma che le acque locali erano neutre o, al massimo alcaline, nel momento in cui si sono formati questi minerali. Gli autori dello studio pensano che anticamente Marte ospitasse una grande varietà di ambienti umidi in cui il grado di acidità delle acque variava molto di zona in zona. Questa diversità - commentano gli scienziati - si sposa bene conla possibilità che, in passato, su Marte potevano esserci ambienti abitabili . BR BR   BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2008/12_dicembre/18/spazio_anticamente_su_marte_c_erano_ambienti_umidi_abitabili,17284030.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/scienze_ e_tecnologie/ 2008/12_dicembre /18/spazio_ anticamente_ su_marte_ c_erano_ambienti _umidi_abitabili ,17284030. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3530&titolo_sotto=Anticamente su Marte c'erano ambienti umidi abitabili&ID_cat_new=99News ReikiIl Cnr italiano rende virtuale il museo di Bagdadhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3531&titolo_sotto=Il Cnr italiano rende virtuale il museo di Bagdad&ID_cat_new=99La storia di sumeri e babilonesi rivive nel museo virtuale delle#039;Iraq, grazie alle#039;archeologia virtuale del Cnr - P BR Mirella Castigli 17-12-2008 BR   BR Ce#039;è un poe#039; di made in Italy nel museo virtuale di Baghdad. The virtual museum of Iraq BR   BR A href= http://www.cnr.it/commesse/Scheda_Modulo_Descrizione.html?mod=2392 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cnr. it/commesse/ Scheda_Modulo_ Descrizione. html?mod= 2392 /FONT /A BR   BR parla dunque italiano: la storia di sumeri e babilonesi rivivrà nel museo virtuale delle#039;Iraq, grazie alle#039;archeologia virtuale del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche. BR Il tour completo, in arabo, inglese o italiano, della durata di sei ore, sarà presentato a tutto il mondo a fine gennaio. BR Guarda anche: VIDEO: Le#039;antica Roma si vede in 3d su Google Earth BR   BR A href= http://www.vnunet.it/it/vnunet/news/2008/12/17/il_cnr_italiano_rende_virtuale_il_museo_di_bagdad target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.vnunet. it/it/vnunet/ news/2008/ 12/17/il_ cnr_italiano_ rende_virtuale_ il_museo_ di_bagdad /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3531&titolo_sotto=Il Cnr italiano rende virtuale il museo di Bagdad&ID_cat_new=99News ReikiUn orologio Oopart in Cinahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3532&titolo_sotto=Un orologio Oopart in Cina&ID_cat_new=99 - P Se vera, e al momento non siamo in grado nè di confermare nè di smentire, la notizia è di quelle che fanno trasalire. La riportiamo in quanto facciamo il nostro dovere di giornalisti e indagatori del mistero. Il sito Ananova, ha battuto une#039;agenzia in cui si riportava un comunicato del magazine cinese Peoplee#039;s Daily che menzionava la scoperta di un anello dalle fattezze di orologio svizzero, alle#039;interno di una tomba mai aperta antica di 400 anni. Le#039;anello-orologio sarebbe stato scoperto durante un documentario archeologico. Jiang Yanyu, curatore del Museo della Regione Autonoma di Guangxi , secondo quanto riportato da Ananova, avrebbe affermato: «Quando abbbiamo tentato di rimuovere il terriccio intorno al sarcofago della tomba, un pezzo di roccia si è staccato ed è caduto al suolo con rumore metallico. Abbiamo ripulito le#039;oggetto e notato che si trattava di un anello. Siamo rimasti scioccati nel constatare che, una volta ripulito, esso riproduceva BR un moderno orologio svizzero, con il quadrante alle 10:06 e sul posteriore la scritta Swiss ». Il comunicato riporta che gli esperti locali avrebbero confermato che si tratta di una tomba mai aperta in precedenza, realizzata durante il periodo Ming, 400 anni fa. Gli scavi sarebbero stati sospesi in attesa di esperti da Pechino. Sin qui il comunicato. Vero? Falso? Sto cercando di appurarlo, ma ce#039;è da dire che spesso i roditori riportano sotto terra, nelle loro tane, oggetti metallici, e la scritta Swiss me lo lascierebbe pensare, sempre che non si tratti di una bufala, il che è molto probabile.  Vi terrò informati. BR BR 19:18 Scritto da : adrianoforgione In archeologia misteriosa BR   BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/12/17/un-orologio-oopart-in- cina.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/12/17/un-orologio-oopart-in- cina.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3532&titolo_sotto=Un orologio Oopart in Cina&ID_cat_new=99News ReikiIn 5 anni si sono sciolti 2mila milioni di tonnellate di ghiacciohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3528&titolo_sotto=In 5 anni si sono sciolti 2mila milioni di tonnellate di ghiaccio&ID_cat_new=99I nuovi dati raccolti dai satelliti della Nasa - P Il livello dei mari è aumentato di circa mezzo centimetro. La situazione più grave in Groenlandia BR   BR NEW YORK - Dal 2003 si sono sciolti più di duemila milioni di tonnellate di ghiaccio in Groenlandia, Antartide e Alaska. Sono i nuovi dati fotografati dai satelliti, che dimostrano la fondatezza dei timori per il surriscaldamento del pianeta, e che saranno presentati dalla Nasa giovedì a San Francisco, in California, alla conferenza dei geofisici americani. Più della meta dei ghiacci terresti che si sono sciolti negli ultimi cinque anni erano in Groenlandia, ha dichiarato il geofisico Scott Luthcke. Lo stesso scienziato fa stime migliori per le#039;Alaska dove, grazie ad abbondanti nevicate invernali, il livello dei ghiacci è aumentato leggermente. BR   BR BR OAS_AD(e#039;Bottom1e#039; ); BR BR Le#039;AUMENTO DEL LIVELLO DEL MARE - Secondo un altro scienziato, Jay Zwally, i ghiacci sciolti in Groenlandia fanno aumentare il livello dei mari di circa mezzo millimetro alle#039;anno. Considerando anche le#039;Antartide e le#039;Alaska negli ultimi cinque anni il livello dei mari è aumentato a livello globale di circa mezzo centimetro. Altri due studi che saranno presentati alla conferenza di San Francisco dimostrano come il disgelo in Alaska e Siberia causi anche il rilascio nelle#039;atmosfera di metano, il secondo gas serra più potente. BR Un professore delle#039;Università delle#039;Alaska, Igor Semiletov, stima che rispetto alle#039;inizio degli anni 90 il livello di metano che arriva in superficie nel mare della Siberia orientale e nel mare di Laptev, nelle#039;oceano Artico, è dieci volte più alto. La quantità di metano che rischia di essere rilasciato dal fondo dei mari e dei laghi ghiacciati di quella regione, secondo Semiletov, «dovrebbe allarmare le persone» perché potrebbe far aumentare drammaticamente il surriscaldamento globale. BR BR 16 dicembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_dicembre_16/ghiacci_ricerca_nasa_c6f922f0-cb95-11dd-839f-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_dicembre_ 16/ghiacci_ ricerca_nasa_ c6f922f0- cb95-11dd- 839f-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3528&titolo_sotto=In 5 anni si sono sciolti 2mila milioni di tonnellate di ghiaccio&ID_cat_new=99News ReikiArriva la macchina che ci fa vedere i sognihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3529&titolo_sotto= Arriva la macchina che ci fa vedere i sogni&ID_cat_new=99 - P Londra /P br P I sogni adesso si possono vedere sullo schermo di un computer. Della loro interpretazione si era già occupato un secolo fa Sigmund Freud, ma fino a ieri nessuno era riuscito a rappresentare i nostri pensieri notturni graficamente nella loro completezza, come in una mappa vera e propria. BR A essere riuscito nell’impresa è un gruppo di scienziati giapponesi che hanno creato un dispositivo in grado di riprodurre in immagini su un computer il processo di formazione dei pensieri e dei sogni. Il complicato esperimento sarà presto pubblicato sulla rivista specializzata americana Neuron, ma i suoi contenuti sono stati anticipati sul quotidiano britannico The Daily Telegraph. BR In passato erano già riusciti a creare una tecnologia che poteva riprodurre singole immagini provenienti dal cervello, ma l’ultima sperimentazione apre una serie infinita di nuove possibilità di svelare i segreti dei sogni e di altri processi cerebrali. Il gruppo giapponese, guidato dal professor Yukiyaso Kamitani, ha focalizzato la propria ricerca sul processo di ricognizione dell’immagine nella retina dell’occhio umano. Quando si guarda un oggetto, la retina è capace di riconoscere un’immagine che in seguito viene convertita in messaggi elettrici inviati alla corteccia visiva cerebrale. BR La ricerca si è quindi proposta di approfondire in quale modo questi segnali sono «catturati» e poi tradotti in visivamente. «Applicando questo tipo di tecnologia, sarà possibile registrare e ripetere le immagini che le persone percepiscono come sogni», ha spiegato Kamitani. In una parte dell’esperimento per esempio, i ricercatori hanno mostrato a volontari le sei lettere della parola «neurone» prima di usare la tecnologia che ha misurato la loro attività cerebrale e in seguito ha ricostruito la parola sullo schermo di un computer. BR Utilizzando lo stesso processo gli scienziati sperano quindi di riuscire a dare una forma visiva al lavorio cerebrale di chi dorme e sogna. In futuro potrebbe quindi essere possibile alzare un velo sul mondo segreto in cui ci si addentra durante il sonno, tormentato o felice che sia. Sempre l’attività onirica è stata al centro lo scorso anno di un’altra ricerca scientifica condotta dal Telegraph e alcuni suoi risultati si erano rivelati sorprendenti. Si era scoperto ad esempio che, diversamente da quanto si pensa comunemente, i sogni sono più influenzati dagli eventi del passato recente che dai traumi subiti nell’infanzia. È quindi molto più probabile che l’incubo di una notte sia stato provocato da una spiacevole esperienza verificatasi la settimana prima piuttosto che da un abuso subito quando si era bambini. Ma i sogni sembrerebbero legati anche alla matematica, almeno questo insegna il fisico Roger Highfield. /P br P L’esperto ha infatti offerto una nuova lettura dei processi cognitivi del cervello utilizzando la teoria quantistica per spiegare i misteri della mente. Certo, visto che a collegare sogni e numeri ci ha già pensato la Cabala, sono molti a guardare con scetticismo questa teoria. «Il cervello è un oggetto macroscopico, non microscopico» , ha dichiarato secco il professor Hugh Wilson dell’università di York che ha liquidato come «non significativi» i risultati dello studio del collega. La «mappa onirica» giapponese invece potrebbe aprire una porta su un mondo che ci è ancora quasi del tutto sconosciuto. BR   BR A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=314225 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=314225 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3529&titolo_sotto= Arriva la macchina che ci fa vedere i sogni&ID_cat_new=99News ReikiDopo Sigonella, anche a Decimomannu...http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3526&titolo_sotto=Dopo Sigonella, anche a Decimomannu...&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38431eidsezione=1 http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38431eidsezione=1 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3526&titolo_sotto=Dopo Sigonella, anche a Decimomannu...&ID_cat_new=99News ReikiEe#039; ufficiale: a Sigonella i Global Hawk delle#039;Us air forcehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3527&titolo_sotto=E' ufficiale: a Sigonella i Global Hawk dell'Us air force&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38400eidsezione=1 http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38400eidsezione=1 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3527&titolo_sotto=E' ufficiale: a Sigonella i Global Hawk dell'Us air force&ID_cat_new=99News ReikiSCILIPOTI (IDV): VACCINI A RISCHIOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3522&titolo_sotto=SCILIPOTI (IDV): VACCINI A RISCHIO&ID_cat_new=99 - P (06/12/2008) - Il nostro mondo sta cadendo a pezzi. Adesso non sono sicuri nemmeno i vaccini , così le#039;onorevole Domenico Scilipoti delle#039;Italia dei Valori, in merito al problema vaccini. BR BR Alcuni studi effettuati dall’Associazione Universo Bambino di Bari riguardanti le vaccinazioni effettuate sui bambini hanno dimostrato che in alcuni vaccini vi sono delle sostanze eterologhe che possono provocare patologie gravi. Molti vaccini sono preparati senza alcuna norma di sicurezza – prosegue Scilipoti – infatti contengono mercurio ed alluminio, sostanze altamente tossiche che permangono alle#039;interno delle#039;organismo anche dopo decenni. BR BR Oltre a causare gravi malattie ai cittadini, questi vaccini, sono diventati esclusivamente uno spreco di denaro pubblico utile ad alimentare le casse ed i fatturati di alcune case farmaceutiche e laboratori. Non si può permettere che questo accada – conclude il parlamentare dipietrista - soprattutto perchè a rimetterci sono i cittadini non solo economicamente ma anche con la propria salute. Bisogna intervenire in merito alla questione per accertare le violazioni in tema di vaccini che provocano conseguenze negative e nuociono gravemente alla salute . BR   BR A href= http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38290eidSezione=1 target=_blank FONT color=#003399 http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=38290eidSezione=1 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3522&titolo_sotto=SCILIPOTI (IDV): VACCINI A RISCHIO&ID_cat_new=99News ReikiMagdala, trovate le ampolle col profumo della Maddalenahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3523&titolo_sotto=Magdala, trovate le ampolle col "profumo della Maddalena"&ID_cat_new=99 - P Erano i profumi e gli olii che la Maddalena, la donna dalla quale erano usciti sette demoni , usò per ungere i piedi di Cristo. Questo almeno pensano gli archeologi  che hanno ritrovato preziose ampolle in terracotta e in vetro finissimo nel sito archeologico di Magdala, sulla riva occidentale del lago di Galilea (o di Tiberiade), in Israele. Nel complesso termale compreso nella più vasta area archeologica di Magdala, dove sono impegnati da diversi anni gli archeologi dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, è stato trovato infatti un ninfeo del I secolo d.C. che ha restituito agli studiosi materiale di grandissima importanza. A rivelare la scoperta è il sito internet Terrasanta.net, che fa capo alle Edizioni Terra Santa, centro editoriale della Custodia di Terra Santa in Italia. «In una piscina sovrastata da un arco, piena di fango - spiega padre Stefano De Luca, il direttore degli scavi - abbiamo trovato piatti e coppe in legno, BR oltre ad altro materiale risalente al più tardi al 70 d.C. Piatti e tazze di legno erano probabilmente le#039;equipaggiamento dei soldati romani, il che dice molto sulla vita della città a quel tempo. Il ninfeo, come il resto del complesso termale, era in uso ai tempi di Gesù e venne distrutto dalla campagna di Tito Vespasiano nel 66-67 d.C.. Sul livello di distruzione è stato ricavato nel III secolo un secondo pavimento che ha salvato il materiale coperto dalla demolizione. Il ritrovamento di oggetti in legno è eccezionale, visto il contesto di Madgala, una zona umida affacciata sul lago di Tiberiade. Sul fondo delle piscine frequentate dalle donne, con scalini e banchi lungo le mura, abbiamo trovato una quantità di suppellettili femminili: oggetti per i capelli, per il trucco, spille, ecc. Le particolari condizioni del sito, riempito di fango, ci hanno permesso la repertazione di oggetti davvero straordinari, come alcuni unguentari intatti e BR sigillati, contenenti ancora materia grassa. Noi pensiamo che si tratti di balsami e profumi. Se le#039;analisi chimica lo confermerà, potrebbero essere i profumi e i balsami analoghi a quelli che la Maddalena o la peccatrice del Vangelo usarono per ungere i piedi di Cristo». BR   BR A href= http://libero-news.it/pills/view/5371 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://libero- news.it/pills/ view/5371 /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3523&titolo_sotto=Magdala, trovate le ampolle col "profumo della Maddalena"&ID_cat_new=99News ReikiCi risiamo: arriva la fine del mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3524&titolo_sotto=Ci risiamo: arriva la fine del mondo&ID_cat_new=99 - P BR Nulla è più sofisticato, post-moderno, addirittura pop-moderno, di un misterioso vaticinio, anche se antico di mille anni. Digitando in Internet su un qualsiasi motore di ricerca le parole “profezie di Malachia”- ovvero le premonizioni attribuite al monaco irlandese Maelmhaedhoc, latinizzato appunto in Malachia, vissuto fra il 1094 e il 1148 e venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che descrivono in modo figurato e allusivo tutti i futuri papi da Celestino II (1143-44) fino alle#039;ultimo della storia, indicandoli con un motto latino - si è travolti da un’onda anomala di siti che, almeno della stragrande maggioranza, sono un mix perfetto e inquietante di ipertecnologia ed esoterismo. Il Medioevo ai tempi di Facebook. BR   BR Neppure nei sincretici anni Novanta, quelli della New Age prêt-à-porter che frullava la cristalloterapia con l’enigma dei cerchi del grano e la teosofia con la tradizione rosacrociana, la Prophetia de Summis Pontificibus, ossia l’arcana “Profezia dei Papi”, ha avuto tale successo. Tanto che non si contano le citazioni giornalistiche (soprattutto ogni qual volta si apre un conclave), i romanzi (ad esempio La profezia delle#039;ultimo papa di Schmeig Maria Olaf, uscito da Fazi nel 2001 e che aggiunge mistero al mistero ritirando fuori, non si sa da dove, la profezia perduta sul Papa nero, ossia il motto cancellato Caput nigrum”…), i film-polpettone, le trasmissioni di Stargate, la saggista in bilico tra fantarcheologia e il mistery… E la anche l’editoria seria, per fortuna: come il volumetto Le Profezie di Malachia. I Papi e la fine del mondo appena pubblicato da La Vita Felice con un’introduzione di Armando Torno: un’edizione BR “filologicamente” corretta, con i 112 motti di Malachia e relative interpretazioni- spiegazioni, la rara iconografia del monaco-profeta e un’Appendice che ricostruisce la storia dell’enigmatico testo, il quale, sebbene attribuito alla mano di Malachia, quindi al XII secolo, iniziò a circolare quasi quattrocentocinquan te#039;anni dopo la sua morte, nel 1595, quando il benedettino Arnold Wion pubblicò la profezia nel suo Lignum vitae, edito a Venezia. Non è un caso che i pontefici anteriori al 1595 sono indicati con descrizioni molto precise (riferite ai loro stemmi, ai loro luoghi d’origine o ai loro nomi al secolo), mentre quelle sui papi successivi appaiono molto più vaghe...  BR   BR Comunque, se è vero, come nota Armando Torno, che “ormai quasi più nessuno storico accademico crede nell’autenticità di questi 112 motti latini…”, è indubbio che alcune profezie, soprattutto quelle relative ai pontefici del secolo scorso, fanno ancora sobbalzare sulla sedia: “Religio depopulata” per Benedetto XV (il cui pontificato fu funestato dalla Grande Guerra che, insieme all’epidemia di spagnola, falcidiò i cattolici di tutta Europa), oppure “Pastor et nauta” per Giovanni XXIII (di umili origini, “pastor”, e Patriarca di Venezia, “nauta”) o “Flos forum” per Paolo VI (al secolo Giovanbattista Montini, nel cui stemma di famiglia compaiono tre gigli, “Flos forum” appunto) e soprattutto “De medietate lunae” per Giovanni Paolo I (Albino Luciani, che rimase sul soglio di Pietro “il tempo di una luna : solo 33 giorni). BR   BR Per il resto, che si creda o no a questo saggio e venerato monaco irlandese, non rimane che aspettare l’ultimo papa della lista, il centododicesimo, ossia il successore dell’attuale Benedetto XVI (per la cronaca: “De gloria olivae”…), cioè le#039;ultimo Papa prima della fine del mondo, al quale Malachia dedica non solo un motto, “Petrus romanus “, ma alcuni versi latini che tradotti suonano: “Durante le#039;ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia”. Che in latino si dice amen.   BR   BR A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=313657eSTART=1e2col= target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilgiorna le.it/a.pic1? ID=313657e START=1e2col= /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3524&titolo_sotto=Ci risiamo: arriva la fine del mondo&ID_cat_new=99News ReikiEe#039; nei mattoncini della materia la nuova frontiera della ricercahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3525&titolo_sotto=E' nei "mattoncini" della materia la nuova frontiera della ricerca&ID_cat_new=99 - P Stefano Forte BR BR giovedì 11 dicembre 2008 BR BR La materia di cui siamo fatti noi, la terra su cui camminiamo, il sole e le stelle è costituita, al 99,95%, da protoni e neutroni. Le masse dei corpi e degli elementi dipendono dal numero di protoni e neutroni che contengono, e la ragione per cui il piombo è più pesante dell’elio con cui si riempiono i palloncini è che un nucleo di piombo contiene più di cinquanta volte più protoni e neutroni che un nucleo di elio. I protoni, i neutroni e numerose altre particelle subnucleari più rare sono a loro volta oggetti composti: sono fatti di quark, legati tra di loro da una delle forze fondamentali della natura, la cosiddetta interazione nucleare forte. Una sorprendente proprietà di tutte queste particelle è che la loro massa non è affatto la somma delle masse dei quark che li compongono: i quark, infatti, sono oggetti quasi senza massa. BR   BR Da dove viene allora la massa dei protoni, e dei nuclei atomici e in definitiva di quasi tutta la materia visibile? La risposta è la famosa equazione di Einstein E = mc2, che, letta da destra a sinistra, ci dice che la massa è uguale all’energia. Questo significa che si può fabbricare un oggetto molto pesante a partire da costituenti leggerissimi, purchè questi costituenti siano legati fortissimamente. I quark sono legati così fortemente che per spezzare il legame che li unisce è necessaria un’energia molto più grande di quella che basterebbe per spostare un quark. Ee#039; questa “energia di legame” che ci appare come massa della materia - ed è per questo che la forza naturale corrispondente viene chiamata, appunto “interazione forte”. Questa situazione sorprendente offre un’opportunità straordinaria. E cioè che la massa della materia si può calcolare a partire da principi primi. In altre parole, conoscendo come funziona BR l’interazione forte possiamo calcolare la massa del protone, del neutrone, e di una miriade di altre particelle: allo stesso modo in cui un astronomo può calcolare l’orbita di una cometa basandosi solo sulla sua conoscenza della forza di gravità. Ora, noi siamo convinti di conoscere la forza nucleare forte altrettanto bene che la forza di gravità: le sue proprietà sono riassunte in una teoria dal nome esotico, la “cromodinamica quantistica” (QCD, secondo la sigla inglese). Questa teoria è stata verificata in una serie di esperimenti di accuratezza crescente, a partire dagli anni ’70 del ’900, fino alla costruzione dei grandi acceleratori degli anni ’90: il LEP al CERN di Ginevra, il Tevatron al laboratorio nazionale statunitense “Fermi” presso Chicago, e HERA al laboratorio nazionale tedesco DESY ad Amburgo. Un conto però è conoscere una teoria, magari benissimo, tutt‘altra cosa è sapere calcolare tutte le sue conseguenze: BR dopotutto, anche se le leggi della meccanica si conoscono dai tempi di Galileo e Newton, resta quasi impossibile calcolare il moto di una bicicletta da principi primi. BR   BR La teoria dell’interazione forte ha una peculiare proprietà, detta “libertà asintotica”, la cui scoperta è da parte dei fisici americani David Gross, David Politzer e Frank Wilczek, è stata premiata dal Nobel 2004. Questa proprietà implica che la teoria si presta facilmente al calcolo di fenomeni che avvengono ad altissima energia: come gli urti tra protoni che avvengono nei grandi acceleratori o al centro del sole. Ma la rende straordinariamente difficile da trattare nelle situazioni normali, quelle della materia ordinaria che ci circonda. In effetti, calcolare la massa del protone dalla teoria è uno dei famosi “problemi del millennio”, la cui soluzione è premiata con un milione di dollari dall’istituto Clay di matematica di Cambridge negli Stati Uniti. Tuttavia, in molti casi in cui non si sanno calcolare le conseguenze esatte di una teoria, si possono ottenere delle buone approssimazioni utilizzando i computer: un ingegnere della BR Ferrari non può calcolare esattamente le proprietà del prototipo che progetta, però le può simulare al computer con una accuratezza sufficiente a garantire la sicurezza il giorno del primo test. Poco dopo la scoperta della teoria dell’interazione forte fu proposto che molte sue proprietà che sfuggono al calcolo esatto si potessero ottenere al calcolatore, mediante una tecnica detta “del reticolo”. In questo metodo, si suppone che lo spazio ed il tempo si possano conoscere solo ad intervalli fissi: per esempio, che si sappia solo che cosa succede ogni millesimo di secondo. Il primo tentativo di calcolare la massa del protone usando questi metodi risale a quasi trent’anni fa: nel 1981 l’italiano Giorgio Parisi, ed il tedesco (laureato a Milano) Herbert Hamber presentarono un primo rozzo tentativo. Quanto siano migliorati i computer dal 1981 ad oggi lo sappiamo tutti. BR   BR Ma il miglioramento della nostra comprensione della forza nucleare forte e dei metodi per trattarla sono stati ugualmente impressionanti. Il calcolo completo della massa del protone da principi primi è così diventato una corsa tra diverse collaborazioni internazionali, disseminata di innumerveoli risultati parziali e prelminiari. Il 21 novembre scorso, la corsa è stata vinta da una collaborazione di tredici fisici ed ingegneri francesi, tedeschi ed ungheresi, che hanno pubblicato su Science per la prima volta un risultato completo, in cui ciascuna delle approssimazioni necessarie `e sotto controllo. Il calcolo è stato fatto su uno spazio formato da sedici punti in ciascuna delle tre dimensioni spaziali, e trentadue punti lungo la direzione del tempo. La distanza tra punti successivi è di circa un millesimo di secondo nel tempo, e di circa un milionesimo di milionesimo di centimetro nello spazio: circa un quarto del raggio di un protone. Insomma, una BR approssimazione che può sembrare abbastanza rozza, in cui ogni protone occupa un quarto di tutto lo spazio disponibile, ed in cui si sa quel che capita dentro ad ogni protone solo ad intervalli di un quarto del suo raggio. Eppure anche così è stato necessario usare alcuni dei più grandi supercomputer al mondo, tra cui “Blue Gene” dell’IBM. Ci possiamo aspettare che risultati ancor più precisi saranno presto presentati dai numerosi altri gruppi in lizza: uno giapponese, uno statunitense, uno italo-svizzero, uno franco-greco- italiano. Questi risultati costituiscono un tour de force teconolgico e scientifico: paragonabili alla capacità di prevedere il tempo con precisione. Hanno perciò un grande interesse per tutte quelle applicazioni - come le previsioni del tempo, appunto - dove l’uso di simulazioni al computer è indispensabile. Aprono la porta ad un futuro in cui sarà possibile calcolare accuratamente le proprietà del protone senza BR bisogno di fare un esperimento al CERN. Dalla nostra capacità di calcolare le proprietà degli elettroni nei solidi è nata l’elettronica. Che cosa nascerà dalla conoscenza delle interazioni forti non lo sappiamo. Nel frattempo, i nuovi esperimenti del CERN promettono di esplorare quello che succede dentro ai protoni, dove le nostre conoscenze ancora non arrivano. BR BR A href= http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=9844 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilsussid iario.net/ articolo. aspx?articolo= 9844 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3525&titolo_sotto=E' nei "mattoncini" della materia la nuova frontiera della ricerca&ID_cat_new=99News ReikiIl Diluvio Universale? Avvenne in Galileahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3520&titolo_sotto=Il Diluvio Universale? Avvenne in Galilea&ID_cat_new=99«gli scavi del monte carmelo sono una solida prova per datare le#039;arca di noè» - P Secondo le#039;archeologo inglese Sean Kingsley fu une#039;onda killer che 7mila anni fa cancellò sei villaggi del Neolitico BR   BR Dal nostro corrispondente  Francesco Battistini BR   BR GERUSALEMME – «E avvenne, al settimo giorno, che le acque del diluvio furono sopra la terra; nell’anno seicento della vita di Noè, nel secondo mese, nel diciassettesimo giorno del mese, proprio in quel giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande oceano, e le cataratte del cielo si aprirono…» (Genesi 7:10-11). Sopra la terra: ma dove? Proprio in quel giorno: ma quale? Da Indiana Jones in su, non c’è un fantarcheologo o un serio studioso che non abbia sognato di risolvere il dilemma del Diluvio Universale, il mistero dell’Arca, l’affascinante leggenda o la storica verità d’uno spaventoso tsunami raccontato non solo dalla Bibbia, ma anche dalla mitologia greca, dall’epopea mesopotamica di Gilgamesh, dalla tradizione indù, perfino dalle memorie di civiltà lontanissime come i Maya, gli Inca e gli Indiani d’America. Adesso, una nuova teoria s’affaccia dagli scavi del Monte Carmelo. E ci dice che un diluvio ci fu, eccome. Qui, in BR Galilea. Settemila anni fa, per la precisione. Un’onda gigantesca che cancellò sei villaggi del Neolitico, lasciando ancora oggi – dieci metri sottoterra – tracce di case, templi, tombe, cisterne, pietre tagliate. /P br P BR «FU UNe#039;ONDA KILLER» - «La più solida delle prove – dice Sean Kingsley, archeologo inglese – per datare l’Arca di Noè». Lo scavo non è nuovo, dura ormai da venticinque anni, ma la teoria sì. E Kingsley ne è così convinto d’averla pubblicata sull’ultimo numero del Bollettino della Società archeologica angloisraeliana, arrivando a contestare la prevalente scuola che invece fa risalire la memoria del diluvio alla fine della glaciazione e a un’esondazione molto più a Nord, fra Mediterraneo e Mar Nero: la scienza è orientata ad anticipare il disastro a novemila anni fa, quando il livello del mare si alzò di 155 metri e le onde coprirono una regione di 150mila chilometri quadrati. Fu allora, si pensa, che le acque dolci del Mar Nero si mischiarono al sale del Mediterraneo: «Un assurdo – ribatte lo studioso inglese -. Che cosa è più convincente, sotto il profilo scientifico? Un’alluvione del mar Nero, così lontano da Israele, BR che non ha lasciato segni? La leggenda dell’arca trascinata dai flutti e abbandonata sulla cima del Monte Ararat? Oppure questi sei villaggi, che furono travolti dalle acque nel cuore della terra biblica? C’è un cocktail di coincidenze piuttosto evidenti, tracce stratificate d’abitazioni. Questi villaggi non andarono perduti né per un terremoto, né per altri eventi traumatici: fu un’onda killer». BR BR GLI SCETTICI - Kingsley elabora in realtà le ricerche di un altro archeologo, l’israeliano Ehud Galili, che vicino a Haifa ha diretto il recupero del sito di Atlit-Yam, uno dei sei villaggi neolitici, il più grande mai ritrovato nell’area mediterranea. E Galili è critico verso il collega: «Non c’è nessuna prova che queste case siano state abbandonate per un evento catastrofico. Nemmeno prove che ci sia mai stata un’onda assassina, nel Mediterraneo. Ci fu un lento innalzamento del livello del mare, sì, come dappertutto. È dallo tsunami che dura questa moda archeologica d’andare a caccia di megadisastri dell’antichità. Ma il modo in cui questi villaggi furono sommersi non fu drammatico e non può essere rimasto così impresso nella memoria d’antichi popoli, per millenni, come lo fu il diluvio». Kingsley ammette d’aver ceduto a qualche suggestione: «Sono ateo. Ho cominciato a studiare l’origine di Noè cinque anni fa, perché BR m’interessa come la mitologia sia entrata nella vita reale, come i cambiamenti climatici siano collegati alla Bibbia . Piovve quaranta giorni e quaranta notti, narra la Genesi. E altre prove non se ne hanno, dice un altro archeologo, Shimon Gibson dell’Università del North Carolina, che pure ha dubbi sul legame fra insediamenti neolitici e racconti biblici: «Non sappiamo niente. È dimostrato solo che inondazioni massicce avvennero in questa parte di mondo. E quando le acque si ritirarono, rimase una paura millenaria. Mai dimenticata». BR   BR Francesco Battistini BR 10 dicembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/esteri/08_dicembre_10/diluvio_universale_francesco_battistini_54c6c4e2-c6fb-11dd-a4cf-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/esteri/ 08_dicembre_ 10/diluvio_ universale_ francesco_ battistini_ 54c6c4e2- c6fb-11dd- a4cf-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3520&titolo_sotto=Il Diluvio Universale? Avvenne in Galilea&ID_cat_new=99News ReikiLa vita, altrove.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3521&titolo_sotto=La vita, altrove.&ID_cat_new=99 - P December 10, 2008 - 10:22 · BR   BR Il telescopio spaziale Hubble ha rilevato anidride carbonica nell’atmosfera di un pianeta esterno al nostro sistema solare. Si tratta di una scoperta che va nella direzione dell’ipotesi di forme di vita al di fuori della Terra. BR Come ha precisato la Nasa, martedì 9 dicembre, l’anidride carbonica è stata rilevata nell’atmosfera di un pianeta extrasolare che gira in un’orbita attorno ad una stella situata a 63 anni luce dalla Terra (un anno luce corrisponde a 9.460.800.000. 000.000 m). Lo scorso mese di marzo un’equipe di ricercatori aveva portato le prove della presenza di metano su questo stesso pianeta, uno fra i 300 eso-pianeti scoperti sinora. BR   BR La temperatura rilevata sul pianeta è di circa 1000 gradi, comunque troppo elevata perché vi si possa formare e adattare una qualche forma di vita ma gli astronomi ritengono che le osservazioni compiute da Hubble mostrano come elementi indispensabili alla vita siano presenti su pianeti che orbitano attorno ad una stella che non sia il Sole. BR Mark Swain, uno dei responsabili della Nasa ha spiegato come “il solo fatto che siamo oggi capaci di rilevare e valutare la quantità di queste sostanze utili alla vita è importante per risultati a più lungo termine, portati a determinare la composizione dei pianeti e l’ipotesi che questi pianeti possano accogliere forme di vita.” BR Il telescopio spaziale Hubble si trova negli strati esterni dell’atmosfera terrestre, a circa 600 chilometri di altezza, in orbita attorno alla Terra. Era stato lanciato il 24 aprile 1990 con lo Space Shuttle Discovery come progetto comune della Nasa e dell’Agenzia Spaziale Europea. BR   BR A href= http://www.ticinolibero.ch/la-vita-altrove/1120/10/12/2008/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ticinoli bero.ch/la- vita-altrove/ 1120/10/12/ 2008/ /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3521&titolo_sotto=La vita, altrove.&ID_cat_new=99News ReikiScienziati a Onu: serve uno e#039;scudoe#039; anti-asteroidihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3517&titolo_sotto=Scienziati a Onu: serve uno 'scudo' anti-asteroidi&ID_cat_new=99Evento raro ma che causerebbe gravi disastri naturali - P Roma, 7 dic. (Apcom) - Una rete di telescopi internazionali dedicata alla scoperta degli asteroidi in possibile rotta di collisione con la Terra: la proposta è stata avanzata alle Nazioni Unite da un gruppo di scienziati. BR Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, la collisione di un asteroide di dimensioni significative (oltre 45 metri di diametro) è un evento raro - circa tre ogni mille anni - ma potenzialmente in grado di causare gravi disastri naturali. BR Secondo gli scienziati entro il 2020 dovrebbe essere possibile localizzare e studiare le orbite di circa 500mila asteroridi in orbita solare, identificando quelli maggiormente a rischio. BR Il problema è che non sarebbe possibile prevedere quali di questi potrebbero effettivamente incrociare le#039;orbita terrestre fino a che non si fossero avvicinati tanto da rendere impossibile ogni intervento: per tale motivo, occorrerebbe lanciare delle sonde in grado di distruggere o deviare tutti i corpi considerati a rischio sufficiente di impatto. BR Si tratta di un investimento che richiederebbe circa 100 milioni di dollari le#039;anno, contro i 4 milioni di dollari attualmente spesi dalla Nasa per il lavoro di identificazione. BR   BR   BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2008/12_dicembre/07/spazio_scienziati_a_onu_serve_uno_scudo_anti-asteroidi,17139963.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/scienze_ e_tecnologie/ 2008/12_dicembre /07/spazio_ scienziati_ a_onu_serve_ uno_scudo_ anti-asteroidi, 17139963. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3517&titolo_sotto=Scienziati a Onu: serve uno 'scudo' anti-asteroidi&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SVIZZERA,SCOPERTO LUSSUOSO BAGNO TERMALE ROMANOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3519&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SVIZZERA,SCOPERTO LUSSUOSO BAGNO TERMALE ROMANO&ID_cat_new=99 - P SPAN class=char14 id=corpoNotizia /P br P Ennetbaden, 8 dic. - (Adnkronos) - Un lussuoso bagno termale de#039;epoca romana ee#039; stato scoperto durante scavi effettuati a Ennetbaden, nel cantone di Argovia. La struttura faceva parte di e#039;Aquae Helveticaee#039;, i bagni termali utilizzati dai legionari romani che alle#039;epoca soggiornavano nel campo di e#039;Vindonissae#039;, le#039;attuale Windisch. /P br P I locali riportati alla luce, realizzati verso il 120 dopo Cristo, denotano un lusso molto raro alle#039;epoca, sottolinea in una nota le#039;archeologo cantonale argoviese. Le#039;edificio era dotato di un riscaldamento a pavimento, affreschi, mosaici e le pareti erano rivestite in marmo. Ee#039; stata ritrovata anche parte del prezioso mobilio, come un vassoio in bronzo rivestito de#039;argento e una maniglia pure in bronzo raffigurante una testa di leone. Gli archeologi hanno riportato alla luce anche un borsellino contenente 30 monete in argento risalenti al III. secolo d.C. /P br P Il bagno termale ee#039; stato probabilmente distrutto da un incendio verso il 260 d.C., con le#039;arrivo degli Alemanni. /P br P A href= http://www.romagnaoggi.it/cultura_adnkronos/2008/12/8/35047/ http://www.romagnaoggi.it/cultura_adnkronos/2008/12/8/35047/ /A /P /SPANhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3519&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SVIZZERA,SCOPERTO LUSSUOSO BAGNO TERMALE ROMANO&ID_cat_new=99News ReikiEsplode un meteorite nel cielo del Coloradohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3516&titolo_sotto=Esplode un meteorite nel cielo del Colorado&ID_cat_new=99L’astronomo Chris Peterson che lo ha fotografato ha detto di non aver mai visto in sette anni di osservazione del cielo una palla di fuoco così grande - P Roma, 7 dicembre 2008 - La notte scorsa una palla di fuoco ha illuminato il cielo di Colorado Springs. Secondo quanto riferisce il sito della Nasa l’oggetto, presumibilmente un meteorite, entrando nell’atmosfera terrestre è esploso con una luminosità cento volte più forte di quella della Luna piena. BR   BR L’astronomo Chris Peterson che lo ha fotografato ha detto di non aver mai visto in sette anni di osservazione del cielo una palla di fuoco così grande. “Penso - ha spiegato - che nell’esplosione l’oggetto abbia raggiunto magnitudo 18”. BR   BR Meteoriti così grandi e luminose vengono chiamate tecnicamente superbolidi e l’oggetto di questa notte secondo gli astronomi si pone nel valore più basso della scala che li misura. Questi oggetti originano da piccoli asteroidi, grandi meno di dieci metri, ma pesanti fino a 100 tonnellate, che quando esplodono disseminano di meteoriti i pianeti più vicini e rilasciano onde d’urto vengono registrate perfino dai sismografi a Terra. BR   BR A href= http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/12/07/137670-esplode_meteorite_cielo_colorado.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://quotidianone t.ilsole24ore. com/2008/ 12/07/137670- esplode_meteorit e_cielo_colorado .shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3516&titolo_sotto=Esplode un meteorite nel cielo del Colorado&ID_cat_new=99News ReikiIl mito di Atlantide torna al cinemahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3518&titolo_sotto=Il mito di Atlantide torna al cinema&ID_cat_new=99 - P domenica 07 dicembre 2008 BR BR Len Wiseman, regista di Underworld e Live Free or Die Hard, porterà al cinema la mini serie a fumetti Atlanits Rising, in cui la leggendaria Atlantide riemerge dalle#039;oceano. .. BR   BR La leggenda di Atlantide si è prestata più volte come ispirazione per film fantascientifici o fantamitologici, ma nonostante le ricche potenzialità visive e narrative negli ultimi decenni non è ancora riuscita a dar vita a un kolossal. Le#039;ultima versione cinematografica del mito, il cartoon Atlantis firmato Disney, è stato una delusione bella e buona, e ora sarà Len Wiseman a riportare sul grande schermo le#039;isola perduta con un film tratto dalla serie a fumetti della Platinum Atlantis Rising. BR BR Nel fumetto, composto da 5 volumi (i primi quattro si possono vedere qui), la civiltà di Atlantide riemerge dopo millenni di quiete e dichiara guerra ai popoli della terra, rischiando di portare le#039;umanità alla distruzione. Già dalla trama si può capire che il film non si concentrerà sugli aspetti mitologici del mito, riproponendolo invece in chiave fantascientifico- apocalittica. BR BR Len Wiseman è divenuto celebre come regista della saga di Underworld e in seguito di Live Free or Die Hard. Prima di girare Atlantis Rising si occuperà del thriller Motorcade; entrambi i progetti verranno realizzati per la Dreamworks. Alex Kurtzman e Roberto Orci (sceneggiatori di Transformers) saranno produttori del film. BR   BR A href= http://www.badtaste.it/index.php?option=com_contentetask=vieweid=5933eItemid=29 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.badtaste .it/index. php?option= com_contente task=viewe id=5933eItemid= 29 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3518&titolo_sotto=Il mito di Atlantide torna al cinema&ID_cat_new=99News ReikiTARTARUGHE E SALMONI TORNANO A CASA CON IMPRONTA MAGNETICAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3515&titolo_sotto=TARTARUGHE E SALMONI TORNANO A CASA CON IMPRONTA MAGNETICA&ID_cat_new=99 - P ROMA - Casa dolce casa. A pensarlo non sono solo gli uomini ma anche animali come tartarughe marine e salmoni che per e#039;tornare a casae#039; e riprodursi, affrontano viaggi lunghi migliaia di chilometri di oceano e fiumi. Il mistero che finora aveva appassionato gli scienziati era su quale metodo utilizzano questi animali per ritrovare le#039;esatto posto dove sono nati. BR BR Ora un gruppo di biologi marini delle#039;Università North Carolina a Chapel Hill potrebbero aver svelato il mistero, studiando il campo magnetico della Terra. La nuova teoria, apparsa sulle#039;ultimo numero della rivista Proceedings of the National Academy of Sciences indaga il comportamento dei salmoni e delle tartarughe marine. Appena nati, questi animali possono e#039;leggeree#039; il campo magnetico del luogo de#039;origine e assimilare una sorta di e#039;impronta magneticae#039; di quel posto. BR BR  Il campo magnetico terrestre varia in tutto il mondo e ogni regione oceanica ha una e#039;firmae#039; magnetica diversa. Grazie a questa diversità gli animali memorizzano un indirizzo magnetico e sono in grado di distinguere questa località da tutte le altre anche quando sono cresciuti e sono pronti a tornare, dopo anni di migrazioni. BR BR Quello che abbiamo scoperto è che il ritorno al luogo dove sono nati, per gli animali è frutto delle#039;apprendimento della firma magnetica della loro zona de#039;origine nei primi anni di vita - ha spiegato Kenneth Lohmann, professore di biologia delle#039;Università North Carolina e autore dello studio - e il mantenimento di questa informazione nel corso degli anni . BR BR  In natura, le tartarughe marine e i salmoni sono tra gli animali che compiono i viaggi più lunghi per riprodursi. Il motivo per cui, anche dopo un decennio ritornano nel loro luogo di nascita dipende dal fatto per per riprodursi hanno bisogno di condizioni ambientali molto particolari e secondo Lohmann la strategia di fondo potrebbe essere che se un luogo si è rilevato adatto per la loro nascita, può esserlo ancora per riprodursi. BR   BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_842661681.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /inbreve/ visualizza_ new.html_ 842661681. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3515&titolo_sotto=TARTARUGHE E SALMONI TORNANO A CASA CON IMPRONTA MAGNETICA&ID_cat_new=99News ReikiPiramidi, mistero risolto Costruite dalle#039;internohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3514&titolo_sotto=Piramidi, mistero risolto "Costruite dall'interno"&ID_cat_new=99 - P 24 Novembre 2008 - La scoperta di una piccola cavità in quella di Cheope avvalora le#039;ipotesi di un tunnel inclinato e a forma di spirale che dalla base raggiungeva la sommità. Le#039;architetto Jean-Pierre Houdin: Per secoli ignorata le#039;evidenza che era lì BR BR Da antiche civiltà scomparse agli extraterrestri. Le ipotesi sul modo con cui furono costruite le piramidi egizie si contano a decine. Ma rimanendo con i piedi per terra e seguendo i canoni della scienza le congetture su come gli Egizi impilarono più di due milioni di blocchi pesanti anche 70 tonnellate si restringono a poco più di un paio. BR BR Secondo le#039;idea che va per la maggiore i blocchi furono sovrapposti attraverso una rampa esterna sulla quale venivano fatti scivolare i giganteschi mattoni . Ma ora la scoperta di una piccola cavità potrebbe dare ragione alle#039;ipotesi in base alla quale la piramide di Cheope, risalente a circa 4.500 anni fa, fu costruita dalle#039;interno, attraverso un tunnel inclinato e a forma di spirale che dalla base della piramide raggiunge la sommità. BR BR Questa ipotesi è stata avanzata dalle#039;architetto francese Jean-Pierre Houdin il quale ha detto: Per secoli gli archeologi hanno ignorato le#039;evidenza che era lì di fronte a loro. Le#039;idea che le piramidi furono costruite dalle#039;esterno era proprio sbagliata. Ma se si parte da un elemento base errato per risolvere un problema non si arriverà mai alla soluzione. E questo è ciò che è successo nello studio delle piramidi egizie . BR BR In realtà tutte le ipotesi che sostengono che le piramidi furono costruite dalle#039;esterno presentano dei problemi irrisolvibili, anche se considera la possibilità di une#039;unica lunghissima rampa di accesso. Per trasportare blocchi a 147 metri de#039;altezza, la rampa sarebbe dovuta essere lunga almeno un chilometro e mezzo. Sarebbe stato come costruire due piramidi anziché una , ha detto le#039;egittologo Bob Brier della Long Island University di New York (Usa). BR BR Le#039;ipotesi invece che vuole che la rampa sia stata costruita ruotando attorno alla piramide avrebbe reso impossibile o per lo meno alquanto complesso ai costruttori le#039;utilizzo degli angoli e dei lati necessari per i calcoli durante la costruzione. Le#039;ipotesi poi, avanzata da Erodoto nel 450 avanti Cristo, che per la costruzione si sarebbero utilizzate gru o rampe di legno non sta in piedi perché per fare ciò non ci sarebbe stato legno sufficiente in tutto le#039;Egitto , sottolinea Brier. BR BR Ma cose#039;ha di innovativo le#039;ipotesi di Houdin? Secondo le#039;architetto la Grande Piramide fu costruita in due stadi. I blocchi furono trascinati su di una rampa per costruire la base della piramide, che contiene la maggior parte dei blocchi. Nella seconda fase i blocchi utilizzati alle#039;esterno per la rampa iniziale furono riciclati per la parte superiore della piramide e questo potrebbe spiegare perché non ci sono tracce del piano inclinato originale. Josef Wegner delle#039;Università della Pennsylvania (Usa) ha detto: Le#039;idea di utilizzare piccoli blocchi già squadrati per costruire la rampa più bassa, per poi smantellarla al fine di utilizzare il materiale per i piani superiori è sensata e logica, anche perché avrebbe accelerato di molto la costruzione . BR BR Spiega Houdin: Dopo aver costruito la fondazione della piramide, gli operai iniziarono a costruire un tunnel inclinato, interno alla piramide e a forma di cavatappi che seguì la crescita della piramide stessa fino alla sua cima. Poiché il tunnel si trova dentro la piramide, quando venne terminata alcuni blocchi chiusero le#039;uscita e il tunnel, in pratica, scomparve dalla vista . BR BR Questa ipotesi trova ora conferma in una prova importante. A circa 90 metri de#039;altezza vi è una specie di buco che recentemente è stato raggiunto con tecniche alpinistiche ed esplorato da videoperatori del National Geographic. Brier ha accompagnato i tecnici e una volta raggiunto quel foro le#039;archeologo si è trovato di fronte a una piccola stanza a cielo aperto forma di L . A dire il vero non era la prima volta che quelle#039;antro è stato esplorato, ma fino a oggi gli archeologi non gli hanno dato importanza. Ma per Houdin quelle#039;area era la ciliegina sulla torta. Nella sua ipotesi infatti, il tunnel in salita richiedeva aree a cielo aperto ai quattro angoli della piramide necessari per far girare i blocchi di 90 gradi. Questi probabilmente venivano ruotati per mezzo di tronchi di legno. BR Le#039;apertura studiata recentemente si trova esattamente in un punto in cui si dovrebbe trovare secondo il modello in tre dimensioni costruito da Houdin. I due tunnel che si dipartono dalla piazzola oggi non si vedono perché probabilmente furono sigillati una volta terminata la costruzione della piramide. BR BR Le#039;ipotesi trova ulteriore riscontro in una ricerca condotta nel 1986: tecnici francesi trovarono variazioni di densità alle#039;interno della piramide che potrebbero coincidere con la presenza di un tunnel interno. BR BR Ce#039;è modo di scoprire la galleria di servizio senza dover demolire parte della piramide? Secondo Houdin sarebbe sufficiente fare uno studio alle#039;infrarosso della piramide, in quanto il calore emesso dalle pareti varierebbe rispetto al resto là dove è presente il tunnel in salita. Le#039;unica cosa necessaria è le#039;autorizzazione delle autorità delle#039;Egitto - ha precisato le#039;architetto - Dopo basterebbe rimanere con una camera alle#039;infrarosso puntata su tre lati della Piramide per circa 18 ore, osservando il calore che fuoriesce. Se le#039;ipotesi è corretta dovremmo poter osservare le#039;andamento del tunnel . BR BR Sarebbe una grande scoperta per le#039;Egitto e il mistero delle grandi piramidi sarebbe risolto per sempre. BR   BR BR Fonte: repubblica.it BR del 18 novembre 2008 BR   BR A href= http://www.antikitera.net/news.asp?numnews=1840 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.antikite ra.net/news. asp?numnews= 1840 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3514&titolo_sotto=Piramidi, mistero risolto "Costruite dall'interno"&ID_cat_new=99News ReikiEruzione Santorini, 100 anni primahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3512&titolo_sotto=Eruzione Santorini, 100 anni prima&ID_cat_new=99La scoperta con le#039;analisi al carbonio di rami olivo - P ATENE - Le#039;eruzione vulcanica di Thera, i cui resti oggi sono Santorini, risalirebbe al 1613 a.C. BR BR e non al 1530 a.C. come sinora ritenuto. La scoperta, realizzata ad Atene da Walter Friedrich e Walter Kutschera, tramite le#039;analisi al radiocarbonio di 2 rami di olivo sepolti dalle#039;eruzione. I nuovi risultati modificherebbero la tesi secondo cui le#039;eruzione avrebbe determinato la fine della civiltae#039; minoica e le#039;ipotesi che da tale evento discenderebbe il mito di Atlantide. BR   BR A href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=32869eopt=scn target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 32869eopt= scn /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3512&titolo_sotto=Eruzione Santorini, 100 anni prima&ID_cat_new=99News ReikiLa misteriosa piramide di Visocica, in Bosniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3513&titolo_sotto=La misteriosa piramide di Visocica, in Bosnia&ID_cat_new=99 - P Davvero non finisce di stupire le#039;incredibile Piramide di Visocica, la gigantesca struttura che si trova al di sopra delle#039;omonimo villaggio Bosniaco. BR Ee#039; una struttura che da sempre ha suscitato le attenzioni degli archeologi e degli archeo-astronomi, per cercar di capire, innanzitutto se si tratta di un artefatto umano - ma realizzato con quali mezzi ?? - e poi con le#039;interessamento di quale civiltà ? BR Ora arriva anche la recentissima scoperta di simboli graffiti di 30.000 anni fa, insieme ad una rete di gallerie scavate artificialmente e affiancate da blocchi megalitici, a rendere ancora più incredibile questo sito,  confermando le#039;intervento umano in epoca paleolitica sulle#039;enorme piramide, anche se molti studiosi propendono ancora per un fenomeno naturale alle#039;origine della sua evidente forma piramidale. BR Non ce#039;ee#039; dubbio che la collina sia naturale, ma la mano delle#039;uomo le#039;ha certamente manipolata , ha rivelato ieri le#039;archeologa italiana Maria Longhena, in una conferenza collaterale alla rassegna bolognese del cinema archeologico Imagines (di cui ee#039; la responsabile scientifica) , nella quale ha riferito sugli scavi effettuati dagli archeologi bosniaci le#039;estate scorsa, insieme a geologi e speleologi. BR La piramide, oltretutto, ee#039; orientata con approssimazione accettabile sui quattro punti cardinali. BR Le#039;ultima campagna di scavo ha rivelato che le gallerie artificiali si estendono per chilometri, a una ventina di chilometri di profonditae#039;  !! Chi abbia costruito quelle gallerie e perchee#039; rimane un mistero assoluto, e altrettanto privo di spiegazione ee#039; il significato dei simboli graffiti su quei blocchi megalitici. BR Una deduzione certa, invece, ee#039; che i Balcani ospitarono una delle piue#039; antiche culture de#039;Europa, coeva dei gruppi umani che ci hanno lasciato le spettacolari pitture rupestri in Francia (Lascaux) e in Spagna. BR fonte Ansa - A href= http://www.ansa.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. com /FONT /A BR   BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/12/la-misteriosa-piramide-di-visocica-in-bosnia.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/12/ la-misteriosa- piramide- di-visocica- in-bosnia. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3513&titolo_sotto=La misteriosa piramide di Visocica, in Bosnia&ID_cat_new=99News ReikiScoperta: ee#039; Akhenaton il padre di Tutankhamonhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3507&titolo_sotto=Scoperta: e' Akhenaton il padre di Tutankhamon&ID_cat_new=99 - h3 class= firmaAutore di Aristide Malnati /h3 p Un enigma delle#039;Egittologia, su cui storici e semplici appassionati si sono concentrati invano in passato, dovrebbe verosimilmente aver trovato soluzione, alla luce di un ritrovamento casuale, ma non per questo meno prezioso. Zahi Hawass, Direttore del Supremo Consiglio delle Antichità del Cairo, ha recentemente rinvenuto nel magazzino del sito archeologico di El Ashmunein (250 km a sud della capitale), la parte mancante di una lunga epigrafe, che, combinata con quella già nota, rivela un dato di portata storica straordinaria: Akhenaton, il faraone cosiddetto eretico , il primo monoteista della storia, fu il padre naturale di Tut Ankh Amon. br br I due blocchi, trovati separatamente in tempi diversi, giacciono in un deposito di antichità adiacente alla zona archeologica, esterna al villaggio di El Ashmunein e provengono come molti altri dal locale tempio fatto erigere 100 dopo il periodo di Akhenaton, da Ramses II (attorno al 1250 a. C.). Costui, instancabile costruttore di edifici religiosi, volti a celebrarne le gesta, utilizzò nelle#039;erezione di questo santuario parecchi blocchi della vicina Amarna, città, dove Akhenaton concentrò il proprio potere e che ai tempi di Ramses era semiabbandonata e aveva perso ogni centralità. br br Ebbene sulla nuova epigrafe è gravato che Tutankhamon fu figlio di Akhenaton, così come è specificato che anche Ankhesenamon, sposa di Tut, fu figlia del medesimo padre (diverse furono invece le madri: Nefertiti per la giovane sposa, mentre a questo punto quella del faraone-bambino potrebbe essere proprio Kiya). Viene poi precisato che i due prossimi regnanti si sposarono giovanissimi ancora ad Amarna, quindi nel periodo oscuro e drammatico della fine del monoteismo amarniano e della successiva restaurazione del politeismo tebano. br Sembrerebbe di arguire, se la scoperta di Hawass fosse – come pare – confermata, che Tutankhamon, generato da una sposa successiva a Nefertiti, sia stato dunque più giovane della propria consorte Ankhesenamon, nata invece dal connubio Akhenaton-Nefertiti: ma sono tutti dati genealogici su cui riflettere, magari con il contributo di future scoperte. br In ogni caso un simile, importante ritrovamento rende giustizia a una parentela ad oggi accettata da pochi: si era sempre pensato, quale genitore di Tutankhamon, o ad Amenophis III sulla base di une#039;altra stele, che dunque va corretta (costui in realtà fu il nonno) o a Smenkhkhara, probabile faraone tra Akhenaton e lo stesso Tut , precisa Hawass. br br Fu quel periodo (II metà del XIV sec. a. C.) contrassegnato dal monoteismo amarniano, i cui precisi contorni sfuggono: fu introdotto da Amenophis IV, che in virtù del nuovo credo religioso in onore del dio Sole Aton, assunse appunto il nome di Akhenaton. Egli spostò il centro del regno 500 km più a nord della precedente capitale (Tebe, oggi Luxor), destituendo le potenti classi sacerdotali tebane, legate alle numerose divinità del pantheon egizio, di ogni loro funzione; in questo fu aiutato dalla bellissima sposa Nefertiti, valida consigliera politica e splendida madre di sei figlie. Al declinare della fortuna di Nefertiti, Akhenaton si risposò e mantenne saldo il potere per altri anni, fino a quando il precedente status quo fu ripristinato per precisa volontà cospiratoria della potente casta sacerdotale tebana (anche se i particolari del declino di Amarna sfuggono). Le#039;azione di restaurazione fu pilotata dalle#039;abile consigliere Ay, che affidò proprio a Tutankhamon il primo trono di nuovo a Tebe: insomma fu Tut strumento della controrivoluzione, che cancellava il sogno di Amarna e di Akhenaton; di quelle#039;Akhenaton, che ora la storia ha rivelato essere stato suo padre. /p p a href= http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/11/akhenaton-tutankhamon%20.shtml?uuid=78d698a0-b7a4-11dd-97b9-0fe2ac6dd738eamp;DocRulesView=Libero http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/11/akhenaton-tutankhamon%20.shtml?uuid=78d698a0-b7a4-11dd-97b9-0fe2ac6dd738eamp;DocRulesView=Libero /a /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3507&titolo_sotto=Scoperta: e' Akhenaton il padre di Tutankhamon&ID_cat_new=99News ReikiUna legge per le medicine non convenzionalihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3510&titolo_sotto= Una legge per le medicine non convenzionali&ID_cat_new=99 - p a href= http://www.unaleggeperlemedicinenonconvenzionali.it/ http://www.unaleggeperlemedicinenonconvenzionali.it/ /a /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3510&titolo_sotto= Una legge per le medicine non convenzionali&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;Europa lancia le#039;allarme apihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3508&titolo_sotto=L'Europa lancia l'allarme api&ID_cat_new=99 - p 20/11/2008 - MORIA DELLE API br br br Una risoluzione del Parlamento europeo chiede alla Commissione e agli stati membri di adoperarsi per limitare la moria delle api, indagandone le cause. Le#039;Italia alle#039;avanguardia tra le legislazioni europee br br Nell’ultimo film della Dreamworks, Bee Movie, alcune api, di fronte al secolare sfruttamento che gli uomini fanno del miele che producono, decidono di smettere di produrlo, salvo poi rendersi conto che così facendo condannano la terra, gli uomini e loro stesse alla fine. Dapprima tutto Central Park appassisce, ma poi la questione si fa più seria: fine dell’impollinazione incrociata che garantisce la biodiversità delle piante e dei fiori, morte della vita vegetale e morte della Terra, per asfissia. In tempi non sospetti Albert Einstein avvertiva che se “le api spariranno, la specie umana ne seguirà le#039;esodo poco dopo”. br Oggi il Parlamento europeo ha approvato a stragrande maggioranza una risoluzione, presentata dall’ eurodeputata inglese e presidente della commissione parlamentare agricoltura, Neil Parish, in cui sollecita la Commissione europea a reagire “senza indugio alla crisi sanitaria apicola in modo appropriato e con strumenti efficaci”. “Se continueremo a non occuparci della popolazione delle api – ha detto la Parish – ci saranno delle ripercussioni enorme sul nostro già instabile equilibrio della catena alimentare”. br br Anche se in ambito scientifico sono molte e contraddittorie le cause legate alla progressiva scomparsa delle api – pesticidi, mancanza di differenze genetiche, cambiamento climatico e delle#039;ambiente, campo magnetico di pali elettrici e di cellulari, tra le principali – c’è un sostanziale accordo nel riconoscere che il 76% della produzione di cibo diretto al consumo umano dipende dal settore delle#039;apicoltura e che le#039;84% dei vegetali coltivati in europa dipendono dalle#039;impollinazione . br Secondo una ricerca delle#039;organizzazione delle imprese agricole Coldiretti, la moria delle api non si traduce soltanto in un forte decremento della produzione di miele, ma mette a rischio la produzione di mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e colza, andando ad influire anche sulla produzione di carne con le#039;azione impollinatrice che svolgono nei confronti delle colture foraggiere. br Da qui la proposta del Parlamento europeo a Commissione e stati membri di impegnarsi maggiormente nella difesa del settore apicolo e nella ricerca delle cause che ne continuano a determinare la scomparsa. Si calcola che circa il 65% delle api del mondo sia scomparso. br L’Italia, come ha ricordato oggi in una conferenza stampa sulla Politica agricola comune il ministro Luca Zaia, ha dovuto affrontare una moria del 60%, ma da due mesi un decreto, “all’avanguardia in ambito europeo”, sta cercando di migliorare la situazione vietando l’utilizzo di pesticidi (neonicotinoidi) dannosi per gli insetti. “L’altro lato della medaglia – ha ammesso Zaia – è che l’alternativa è il ritorno ai vecchi metodi tradizionali, che sono più inquinanti”. Tuttavia il ministro ha assicurato che sono in corso colloqui con Federfarma, Coldiretti, associazioni ambientaliste, case farmaceutiche per trovare una soluzione, magari producendo pesticidi che non siano dannosi per le api. br Secondo i dati trasmessi dagli Stati membri relativi al 2005, il numero complessivo di apicoltori nella Comunità è di 593.000, di cui 17.986 sono considerati professionali (almeno 150 alveari). Per quanto riguarda la percentuale di apicoltori professionali, al primo posto si trova la Spagna con il 76% ed al secondo la Grecia. In Italia vi sono circa 50.000 apicoltori di cui 7.500 “professionisti” che totalizzano un fatturato stimato in circa 25 milioni di euro. br Nel 2005/2006 la produzione totale di miele delle#039;UE, secondo Eurostat, era pari a 201.000 tonnellate, sufficiente a garantire un auto-approvvigionam ento di poco superiore al 60%. Le maggiori produzioni si sono registrate in Spagna (32.000 t.), Germania e Ungheria (20.000 t.), Romania (18.000 t.), Grecia, Francia e Polonia (16.000 t.), e Italia (13.000 t.). A livello mondiale, il maggiore produttore è la Cina, mentre gli altri principali produttori sono gli Stati Uniti e le#039;Argentina, che raggiungono entrambi 85.000 t di miele. br br a href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=197eamp;ID_articolo=702eamp;ID_sezione=404eamp;sezione=In%20diretta%20da%20Bruxelles target= _blank rel= nofollow font color= #003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 197eamp;ID_articolo= 702eamp;ID_sezione= 404eamp;sezione= In%20diretta% 20da%20Bruxelles /font /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3508&titolo_sotto=L'Europa lancia l'allarme api&ID_cat_new=99News ReikiSTRAORDINARIO: Radar Italiano scopre 2 ghiacciai su Marte !!!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3509&titolo_sotto=STRAORDINARIO: Radar Italiano scopre 2 ghiacciai su Marte !!!&ID_cat_new=99 - P Il radar italiano Sharad a bordo della sonda americana Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) ha individuato due ghiacciai non lontano dalle#039;equatore di Marte. La scoperta, annunciata su Science, si deve a uno studio coordinato dalle#039;universitae#039; del Texas ad Austin cui partecipa le#039;Italia con Daniela Biccari delle#039;universitae#039; di Roma La Sapienza. BR Il risultato, secondo gli scienziati, assume una grande importanza in vista di future esplorazioni umane del pianeta rosso e per le ricerche di tracce di vita. Le#039;area consente un buon atterraggio e le#039;equipaggio sarebbe favorito anche dalla presenza di acqua da usare come fonte di approvvigionamento ha osservato Enrico Flamini, responsabile delle#039;unitae#039; di Osservazione delle#039;Universo delle#039;Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e coordinatore del progetto Sharad. BR Inoltre, prosegue Flamini, nei ghiacci delle#039;equatore vi sono maggiori probabilitae#039; che si siano conservate tracce di vita rispetto ai ghiacci polari. Qui le temperature estive sono simili a quelle del nostro Antartide, con almeno 4-5 gradi sopra lo zero di giorno e -30 gradi di notte . BR I ghiacciai si estendono per decine di chilometri nella regione montuosa di Hellas e sono coperti da uno strato di detriti rocciosi. Sono alti circa 800 metri e secondo le stime contengono almeno 28.000 chilometri cubi di acqua, che se si sciogliesse coprirebbe tutto il pianeta per uno spessore di circa 20 centimetri !! BR Si tratta, secondo i ricercatori, di due relitti di une#039;era glaciale avvenuta milioni di anni fa, quando il pianeta ha subito une#039;inclinazione delle#039;asse che ha sconvolto il suo clima. BR   BR (fonte ansa - A href= http://www.ansa.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. com /FONT /A ) BR Science: A href= http://www.sciencemag.org/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.sciencem ag.org/ /FONT /A BR Agenzia spaziale Italiana: A href= http://www.asi.it/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.asi. it/ /FONT /A BR Sito ufficiale missione MRO: A href= http://marsprogram.jpl.nasa.gov/mro/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://marsprogram. jpl.nasa. gov/mro/ /FONT /A BR   BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/11/straordinario-radar-italiano-scopre-2-ghiacciai-su-marte.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/11/ straordinario- radar-italiano- scopre-2- ghiacciai- su-marte. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3509&titolo_sotto=STRAORDINARIO: Radar Italiano scopre 2 ghiacciai su Marte !!!&ID_cat_new=99News ReikiNubi marroni anche sulle#039;Europahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3511&titolo_sotto=Nubi marroni anche sull'Europa&ID_cat_new=99Causano gravi problemi alla salute umana e del pianeta - P ROMA BR Secondo l’ultimo rapporto dell’Unep ( Programma delle Nazioni Unite per le#039;Ambiente), le cosiddette Atmospheric Brown Cloud, ABC, nubi marroni sarebbero presenti anche in Europa, in Nord America, in Africa e in Amazzonia, luoghi in cui però la loro formazione sarebbe frenata dalle precipitazioni. Ancora una volta viene ribadito come queste gigantesche nuvole marroni causino gravi problemi in tema di salute umana, ma anche di agricoltura, di scioglimento dei ghiacciai e quindi di riserve idriche. BR BR Le Brown Clouds, sono grosse nubi composte da aerosol e particelle inquinanti, concentrate nei cieli del Sud est asiatico e impediscono alla luce solare di raggiungere la superficie terrestre, minando il clima e i cicli naturali, costituiscono una delle minacce più pericolose per la salute del pianeta, anche perchè risulterebbero in costante espansione. BR BR Quindi, non solo i cambiamenti climatici, l’ inquinamento e le popolazioni a rischio, ma a preoccupare il mondo scientifico internazionale sono ora anche queste nubi che stanno mettendo in pericolo la sicurezza idrica e alimentare di tutto il pianeta. Le Abc sono studiate da oltre un decennio e tenute sotto controllo dalle Nazioni Unite grazie al progetto Abc dell’Unep, a cui il Comitato Ev-K2-Cnr, specializzato nella ricerca scientifica d’alta quota, contribuisce direttamente con il progetto SHARE, Stations at High Altitude for Reaserch on Environment. BR BR Il problema delle Abc è tornato nuovamente alla ribalta grazie al nuovo report di Unep, presentato a Pechino settimana scorsa, dove sono illustrati effetti e nuovi dati sulle nubi marroni, studiate in modo più approfondito grazie anche ai dati rilevati dalle stazioni in alta quota installate e gestite dal Comitato EvK2Cnr, che con il progetto Share sta attivando un prezioso network mondiale di monitoraggio climatico. BR BR .In particolare, la stazione Abc installata ad una quota di 5.079 metri, nei pressi del Laboratorio-Osservatorio Internazionale Piramide, in Nepal - battezzata «Nepal Climate Observatory Pyramid» - osserva e registra in modo continuativo i dati su atmosfera, inquinanti, ozono e meteorologia dell’Himalaya e dell’Asia Centrale, fornendo informazioni fondamentali per l’area asiatica, direttamente interessata dalle nubi marroni, e del Pacifico, dove in precedenza i dati erano molto scarsi. La stazione della Piramide è infatti anche un Complementary Site nel programma «Atmospheric Brown Clouds», dell’Unep. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=859eID_sezione=76esezione=Ambiente target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=859eID_sezione=76esezione=Ambiente /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3511&titolo_sotto=Nubi marroni anche sull'Europa&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: UMBRIA, SCOPERTE 47 TOMBRE ETRUSCHEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3506&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: UMBRIA, SCOPERTE 47 TOMBRE ETRUSCHE&ID_cat_new=99 - P Sono 47 in totale le tombe rinvenute nella necropoli di origine etrusca venuta alla luce a Strozzacapponi, alla periferia di Perugia, in seguito ai lavori per la realizzazione di una rotatoria tra la Pievaiola e Castel del Piano. Trentacinque delle urne sono a camera ed altre a fossa. Alcune si presentavano giae#039; depredate in antico, altre integre. Le indagini archeologiche sono state rese possibili grazie ai fondi della Provincia di Perugia per un totale di 160 mila euro, ente impegnato nel progetto di riqualificazione della intersezione stradale teatro del ritrovamento. Questa mattina la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle#039;Umbria, in una conferenza stampa, ha illustrato presso le#039;Antiquarium Ipogeo dei Volumi di Ponte San Giovanni (Perugia) i ritrovamenti delle tombe. Erano presenti, tra gli altri, il Soprintendente Mariarosaria Salvatore, la responsabile degli scavi per la Soprintendenza Luana Cenciaioli e le archeologhe che hanno seguito tutte BR le fasi di scavo Maria Cappelletti e Federica Fico, i consiglieri provinciali della I Commissione consiliare permanente, Palmiero Bruscia, Stefano Zuccarini, Fiorello Primi, Edoardo Alunni, Luciano Paci, Paolo Borgioni, Domenico Caprini, Gianfranco Becchetti e Luigi Andreani. Per quanto riguarda i lavori di scavo, il ritrovamento piue#039; importante per ricchezza di materiali ee#039; avvenuto il 4 luglio con la tomba degli e#039;anei marcnae#039; cosiddetta e#039;del letto funebree#039;. La tomba fa parte di una necropoli molto estesa, costituita da un centinaio di sepolture e si colloca lungo uno degli assi viari antichi che uscivano dalle porte della cinta muraria etrusca di Perugia per raggiungere le cittae#039; vicine, in questo caso Chiusi. BR BR (14 November 2008) BR A href= http://www.repubblica.it/ultimora/cronaca/ARCHEOLOGIA-UMBRIA-SCOPERTE-47-TOMBRE-ETRUSCHE/news-dettaglio/3409865 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/ultimora/ cronaca/ARCHEOLO GIA-UMBRIA- SCOPERTE- 47-TOMBRE- ETRUSCHE/ news-dettaglio/ 3409865 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3506&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: UMBRIA, SCOPERTE 47 TOMBRE ETRUSCHE&ID_cat_new=99News ReikiSpoleto: RISOLTO L’ENIGMA DELLA SCRITTURA QUECHUA?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3502&titolo_sotto=Spoleto:"RISOLTO LENIGMA DELLA SCRITTURA QUECHUA?"&ID_cat_new=99Angelo Rosati rivela: potrebbe essere una scoperta storica - P Lettera aperta - 13/11/2008 08:06 BR BR a cura di Maria Grazia Catanzani BR Sono riuscito a decifrare le#039;antica scrittura Quechua a ideogrammi dichiara al nostro giornale Angelo Rosati, spoletino, studioso di antiche civiltà e dei loro usi, costumi e modi di comunicare. BR Alla decifrazione della scrittura figurativa ad ideogrammi - dichiara - delle civiltà precolombiane del Sud America studio da oltre vente#039;anni. Tale scrittura risulterebbe inedita, stando almeno ai testi sui quali ho impostato la mia ricerca e che parlano di queste civiltà scomparse senza, almeno apparentemente, lasciare tracce o iscrizioni così come le concepiamo noi oggi. BR Ne fa cenno le#039;archeologa Maria Reiche, secondo la quale quei disegni dovevano rappresentare una scrittura e, dopo molti studi da parte mia, mi sono reso conto che non sbagliava: quei disegni erano, in realtà, dei veri e propri messaggi in codice che mai nessuno prima era riuscito a decriptare. BR Tale scrittura non si compone di un alfabeto, come nelle scritture dal greco, al latino, ai giorni nostri ma si avvicina moltissimo al modo di comunicare della civiltà Egizia: i geroglifici, in particolare quelli più primitivi, ovvero quelli usati alle#039;inizio della civiltà dei Faraoni. BR Posso dichiarare - prosegue - che la scrittura Quechua potrebbe essere definita un geroglifico modificato e decriptarlo per me è stata una impresa durata, appunto 20 anni e ancora ci sarebbe molto da fare. Ho decifrato alcuni concetti riconducibili ad una civiltà contadina in cui si parla soprattutto di religione, di calendari solari, di mestieri e di varie altre cose. BR Un esempio, in particolare: il ruolo del Casqui, raffigurato come un uomo alato con un becco adunco. Le rappresentazioni sopra i corpi delle divinità o personaggi, oppure nel contesto del mondo egizio, non sarebbe una rappresentazione di mera fantasia di chi li ha eseguiti ma si tratterebbe di una vera e propria scrittura, quasi infantile e molto ripetitiva ma, comunque, una scrittura a tutti gli effetti. BR Nei classici greci e latini sia a.C. che d.C. si fa cenno o addirittura si parla delle Americhe (scoperta del 1492, ndr) citate con nomi di vario genere e, addirittura le Indie. BR Alcune mappe in mio possesso testimoniano e avvalorano la mia dichiarazione. BR In realtà, se si presta attenzione alle citazioni di Platone a proposito di Atlantide, lui nomina almeno cinque volte le Americhe attuali al di là delle#039;Atlantico e, in definitiva, il Mediterraneo sarebbe stato collegato con le Americhe oltre duemila anni orsono. BR La mole di informazioni che sono riuscito a reperire riguardo le#039;America precolombiana e Atlantide è molto grande e, sotto certi aspetti, ha del clamoroso, oltre ad essere degli inediti assoluti. BR Chiaro è - prosegue Rosati - che tale scrittura è assimilabile, in qualche modo, ai geroglifici egizi e mette in luce le tante pre-scoperte del nuovo Mondo di Cristoforo Colombo. BR Tornando alla scrittura, sarebbe mia ferma intenzione portare a conoscenza gli istituti che si occupano di antichi scritti che la decriptazione completa sarà mia premura, laddove giungesse una richiesta formale da parte di detti Istituti, senza aver nulla a pretendere economicamente in quanto per me questo è un hobby che coltivo da oltre vente#039;anni legato alla passione della soluzione di enigmi legati ad antiche civiltà. BR Qui di seguito riporto un piccolo esempio della scrittura sopra citata tratta dal libro Gli Imperi del deserto del Perù Precolombiano di Victor W. Von Hagen edito da Club del Libro F.lli Melita (vedere foto): Il Chasqui Reale correndo veloce come il volo del condor per trasportare verdure al Re (delle#039;epoca) , dalle pianure alle alture, impiega tre giorni tra andata e ritorno e per nove mesi consecutivi su dodici . BR La strada è aperta alla decifrazione completa di tutte le iscrizioni - conclude Angelo Rosati - ma ce#039;è ancora molto da fare e per quanto riguarda gli ideogrammi ne ho già decifrati circa novanta. Faccio appello alle autorità colombiane e in particolare al Console di Colombia in Italia, Sabas Pretelt De La Vega, affinché, anche attraverso la lettura di questo documento, mostri interesse verso questa che potrebbe diventare una scoperta vera e propria . BR   BR A href= http://www.newgol.com/articolo_spoleto_2008nov13_00006318.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.newgol. com/articolo_ spoleto_2008nov1 3_00006318. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3502&titolo_sotto=Spoleto:"RISOLTO LENIGMA DELLA SCRITTURA QUECHUA?"&ID_cat_new=99News ReikiI fenici «papà» dei sicilianihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3505&titolo_sotto=I fenici pap dei siciliani&ID_cat_new=99 - P lo rivela uno studio finanziato da Ibm e National Geographic BR Un abitante su 17 ha nel patrimonio genetico un cromosoma Y che deriva direttamente dai maschi fenici BR   BR DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BR BR GERUSALEMME – Se siete in Sicilia ed entrate in un posto affollato, guardatevi intorno: un antico fenicio, almeno uno, è vicino a voi. Perché un siciliano su diciassette, ancora oggi, nel suo patrimonio genetico porta un cromosoma Y che deriva direttamente dai maschi d’una delle più antiche e misteriose civiltà mediterranee. La rivelazione è contenuta in uno studio che un gruppo di ricercatori, finanziato da Ibm e National Geographic, ha pubblicato sull’American Journal of Human Genetics: ci sono alcuni popoli del Mare Nostrum, e fra questi Cipro, la Tunisia e appunto la Sicilia, in cui la mappa genetica ha conservato le caratteristiche di quei navigatori che ci lasciarono in eredità l’alfabeto, la porpora, l’arte di decorare. BR   BR Le#039;INDAGINE - Un poe#039; lo immaginavamo: i resti della civiltà fenicia sopravvivono dal Libano alla Spagna e, anche in Sicilia, ci vollero i Romani e le Guerre puniche a chiudere la lunga dominazione di Cartagine sull’isola. Ora, lo certifica une#039;indagine condotta per tre anni sul Dna di circa 100mila persone: «In ogni classe scolastica – dice Daniel Platt, uno dei ricercatori - c’è almeno un bambino che possiamo definire discendente diretto dei Fenici. Lo possiamo dire con certezza solo dei maschi, perché il cromosoma che abbiamo studiato si tramanda quasi intatto di padre in figlio. È con lo stesso procedimento che, qualche anno fa, abbiamo ricostruito in Asia gli spostamenti delle armate di Gengis Khan». BR   BR «ABILI MERCANTI» - Come poi fossero questi avi semiti, duemila anni avanti Cristo, non lo sappiamo bene. La koiné, la comunanza fenicia oggi riguarda tre continenti, quindici Paesi, settanta città. Segni del loro passaggio sono stati trovati perfino in Irlanda e nella Guinea Equatoriale. Però le loro tracce su papiro sono naufragate, assieme alla loro civiltà. E soltanto i contemporanei e i posteri, gli assiri e i persiani e gli egizi, ce li descrivono in varie testimonianze: abili mercanti, pratici, furbi, con una certa fama di veloce disonestà nelle trattative. Ma anche raffinati, amanti del bello: furono loro a insegnare l’arte del commercio ai greci, o la decorazione delle placche d’avorio (oggi sostituita dall’argento e dal rame) con incisioni, smalti, oro e pietre colorate, un sistema di lavorazione ancora diffuso fra gli arabi.  BR BR NECROPOLI - La curiosità su questa civiltà riemersa è molta. Proprio in questi giorni a Tiro, in Libano, sta venendo alla luce una gigantesca necropoli che un gruppo d’archeologi dell’Università di Barcellona definisce «la più importante fonte d’informazioni su questo popolo». Il cimitero si trova all’ingresso orientale della città: fu localizzato nel 1997, gli scavi erano cominciati nel 2004, ma due anni fa la guerra fra Hezbollah e Israele aveva bloccato tutto. Adesso, spuntano meraviglie: un centinaio d’urne funerarie, molte ancora sigillate, i segni della cremazione dei corpi. Con Biblos, Sidone e Beirut, Tiro fu una dei grandi centri fenici: «Avere trovato la necropoli qui – spiegano gli archeologi – ci aiuterà a sapere che cosa mangiavano, come vivevano, quanto ricchi fossero, che funerali celebrassero» . E magari capire che cos’è rimasto di loro, nei siciliani d’oggi. BR Francesco Battistini BR 13 novembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/esteri/08_novembre_13/fenici_811ab8ac-b1aa-11dd-a7b7-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/esteri/ 08_novembre_ 13/fenici_ 811ab8ac- b1aa-11dd- a7b7-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3505&titolo_sotto=I fenici pap dei siciliani&ID_cat_new=99News ReikiPiramidi Bosnia: alle#039;interno di un tunnel trovato un pezzo di legno di 34.000 annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3503&titolo_sotto= Piramidi Bosnia: "all'interno di un tunnel trovato un pezzo di legno di 34.000 anni"&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.baab.it/digdug/index.php?mod=readeid=1225319411 http://www.baab.it/digdug/index.php?mod=readeid=1225319411 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3503&titolo_sotto= Piramidi Bosnia: "all'interno di un tunnel trovato un pezzo di legno di 34.000 anni"&ID_cat_new=99News ReikiQuick, il satellite fa le#039;archeologo e trova piramidihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3504&titolo_sotto=Quick, il satellite fa l'archeologo e trova piramidi&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.giornaledibrescia.it/Contenuti/484484.html?idnews=1712 http://www.giornaledibrescia.it/Contenuti/484484.html?idnews=1712 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3504&titolo_sotto=Quick, il satellite fa l'archeologo e trova piramidi&ID_cat_new=99News ReikiEgitto: Scoperta Una Nuova Piramide Nel Deserto Di Saqaarahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3501&titolo_sotto=Egitto: Scoperta Una Nuova Piramide Nel Deserto Di Saqaara&ID_cat_new=99 - P di (Ses/Col/Adnkronos) CITE class=auth Adnkronos - /CITE /P br SCRIPT language=javascript br if(window.yzq_d==null)window.yzq_d=new Object(); br window.yzq_d[e#039;okCLQdmSs_M-e#039;]=e#039;eU=13o17k0v8%2fN%3dokCLQdmSs_M-%2fC%3d200092572.201563712.202808491.200436539%2fD%3dLREC%2fB%3d200727337%2fV%3d1e#039;; br /SCRIPT br NOSCRIPT img width=1 height=1 alt= src= http://row.bc.yahoo.com/b?P=TWn8xVf4aitzussOSRmB0wOETwqFCkkZjs0ADtcueT=140mkrm75%2fX%3d1226411725%2fE%3d2022271868%2fR%3ditnews%2fK%3d5%2fV%3d2.1%2fW%3dHR%2fY%3dIT%2fF%3d1321598650%2fQ%3d-1%2fS%3d1%2fJ%3d6D060CD9eU=13o17k0v8%2fN%3dokCLQdmSs_M-%2fC%3d200092572.201563712.202808491.200436539%2fD%3dLREC%2fB%3d200727337%2fV%3d1 /NOSCRIPT br P Il Cairo, 11 nov. (Adnkronos) - Una nuova piramide ee#039; stata scoperta nel deserto egiziano di Saqqara, ha annunciato oggi Zahi Hawass, segretario generale per le antichitae#039; delle#039;Egitto. la piramide, la 118esima scoperta nel Paese, ee#039; alta cinque metri e ogni lato della sua base ee#039; lungo 22 metri. Si ritiene sia stata costruita 4.3000 anni fa per la regina Seshseshet, madre del re Teti, primo sovrano della Sesta dinastia. /P br P A href= http://it.notizie.yahoo.com/7/20081111/twl-egitto-scoperta-una-nuova-piramide-n-09e26cd.html http://it.notizie.yahoo.com/7/20081111/twl-egitto-scoperta-una-nuova-piramide-n-09e26cd.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3501&titolo_sotto=Egitto: Scoperta Una Nuova Piramide Nel Deserto Di Saqaara&ID_cat_new=99News ReikiCOMPRANO NUOVA PATRIA PRIMA FINIRE SOTTe#039;ACQUAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3500&titolo_sotto=COMPRANO NUOVA PATRIA PRIMA FINIRE SOTT'ACQUA&ID_cat_new=99 - P Gli abitanti delle Maldive non vogliono fare la fine di Atlantide. A causa del riscaldamento globale inizia le#039;arcipelago rischia di finire sotte#039;acqua. Il presidente Mohamed Nasheed corre ai ripari creando un fondo sovrano per acquistare una nuova patria in caso di innalzamento del livello del mare. Non possiamo fare niente per fermare il cambiamento climatico, cosie#039; siamo costretti a comprare terre altrove , ha detto al quotidiano inglese The Guardian il Nasheed, eletto appena un mese fa nelle prime consultazioni democratiche del paese. Le Maldive, tra le piue#039; ambite mete turistiche del mondo, sono costituite da 1.192 isole coralline alte appena 1,5 metri sul livello del mare. Sarebbero le prime ad essere sommerse per une#039;eventuale innalzamento delle#039;Oceono Indiano dovuto alle#039;effetto serra. Le#039;idea ee#039; quella di creare un fondo sovrano con i proventi del turismo sullo stile di quelli aperti dai paesi arabi produttori di petrolio. Il Kuwait investe in BR compagnie, noi investiremo in terre , ha detto Nasheed. Non vogliamo lasciare le Maldive, ma non vogliamo nemmeno vivere come rifugiati nelle tende per decenni , ha aggiunto. Il presidente uscente, Maumoon Abdul Gayoom, che ha governato sulle#039;arcipelago per 30 anni, ad aprile aveva scritto un libro in cui evidenziava una simile catastrofica ipotesi. Le#039;unica soluzione - aveva scritto - ee#039; spostare i cittadini in terre piue#039; sicure, a meno che non si vogliano costruire alti muri sulle 193 isole disabitate, ma sarebbe troppo costoso. (AGI) BR (10 novembre 2008 ore 18.14) BR   BR A href= http://lanuovaferrara.repubblica.it/dettaglio-news/Londra-18:14/3403005 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lanuovaferra ra.repubblica. it/dettaglio- news/Londra- 18:14/3403005 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3500&titolo_sotto=COMPRANO NUOVA PATRIA PRIMA FINIRE SOTT'ACQUA&ID_cat_new=99News ReikiUn telescopio per svelare il segreto della materia oscurahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3498&titolo_sotto=Un telescopio per svelare il segreto della materia oscura&ID_cat_new=99 - P ANALIZZERà UN ANELLO LUMINOSO DELLA VIA LATTEA BR Il «Fermi» sarà utilizzato per sciogliere uno dei più grandi enigmi delle#039;universo BR   BR MILANO - Forse ci siamo. Forse riusciamo finalmente a vedere dove si nasconde la materia oscura nell’Universo grazie ad un satellite della Nasa (ma costruito anche con la collaborazione dell’Asi ) e che porta il nome di una grande italiano: Enrico Fermi. La materia visibile che si materializza davanti ai nostri occhi in stelle, pianeti e galassie è solo una minima parte del cosmo, appena il 4 per cento. Il resto è formato dall’energia oscura (circa il 70 per cento) e per il 25 per cento dalla materia oscura. La natura di entrambe è, appunto, oscura, cioè sconosciuta, anche se della seconda abbiamo prove indirette da un po’ di tempo della sua esistenza. BR BR DOVE CERCARLA? - Tra le tante difficoltà da affrontare nell’andare a caccia di questa apparentemente imprendibile materia c’è quella di stabilire dove cercarla, vale a dire dove si devono puntare gli osservatori per avere qualche probabilità in più di trovarla. L’Universo è grande e bisogna scegliere quali delle manifestazioni note possono essere un indizio di maggior valore per scoprire se dietro ad esse si nasconde appunto la materia oscura. BR   BR SIMULAZIONE - Ora è arrivata in soccorso una simulazione che offre indicazioni utili. Volker Springel del Max Planck Institute for Astrophysics a Garcing (Germania), assieme ad astronomi di altri centri anche americani, sono giunti alla conclusione che intanto un luogo da verificare come potenziale serbatoio di materia oscura potrebbe essere tutto sommato abbastanza vicino, addirittura intorno alla nostra galassia Via Lattea. Quell’alone luminoso che era stato scoperto di recente intorno ad essa sarebbe collegabile alla presenza di materia oscura. Altre zone interessanti da scandagliare, come si è ritenuto finora, dovrebbero essere le galassie nane anche se più difficili da scrutare. BR /P br P IL TELESCOPIO FERMI - Il Fermi Telescope della Nasa (prima era chiamato Glast) lanciato nel giugno scorso sembra essere lo strumento ideale per puntare all’alone luminoso galattico e verificare se effettivamente nasconde ciò che si va cercando. La ragione è che questo satellite ha caratteristiche eccellenti per rilevare i raggi gamma di varia energia i quali sarebbero un indizio valido della materia oscura. Ma c’è chi non è d’accordo. Ora si vede una grande attività proveniente dai raggi gamma circumgalattici ma questo potrebbe dipendere dal fatto che anche la materia ordinaria quando è colpita dai raggi cosmici emette raggi gamma, dicono alcuni astronomi. La riposta è pronta. Il Fermi Telescope è capace di scrutare il cielo a differenti livelli di energia e quindi sarà in grado di distinguere i raggi gamma prodotti da un’interazione nota come quella dei raggi cosmici o dalla presenza della fantomatica materia oscura. Entro qualche mese BR la risposta , forse, la scoperta. BR   BR Giovanni Caprara BR 06 novembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_novembre_06/simulazione_materia_oscura_05c7abf8-ac21-11dd-9d45-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_novembre_ 06/simulazione_ materia_oscura_ 05c7abf8- ac21-11dd- 9d45-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3498&titolo_sotto=Un telescopio per svelare il segreto della materia oscura&ID_cat_new=99News ReikiUFO, NUOVO VIDEO INGLESE «RAGGI LASER SULLA TERRA»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3499&titolo_sotto=UFO, NUOVO VIDEO INGLESE RAGGI LASER SULLA TERRA&ID_cat_new=99 - P Sfere luminose sopra Trento. BR Un nuovo video di ufo sconvolge la Gran Bretagna. Due donne di Bristol, Shellie Williams, 20 anni, e sua madre Betty, 53, hanno filmato due oggetti violanti non identificati con un telefonino e li hanno partati al quotidiano The Sun . Ma la scoperta più incredibile è avvenuta riguardando i filmati: i due ufo lasciavano partire verso la terra raggi di luce rossa. «Abbiamo avuto paura - ha raccontato la ragazza - prima hanno cominciato a volare con un moto circolare, poi hanno lasciato partire i raggi». La torre di controllo del Bristol International Airport ha detto di non a ver riscontrato alcun tipo di attività inusuale . Ma i filmati restano: una nuova frontiera della conoscenza sugli unidentified flying objects oppure un clamoroso falso? Questo il video sulla pagina del Sun . BR A href= http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/article1898597.ece target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.thesun. co.uk/sol/ homepage/ news/article1898 597.ece /FONT /A BR   BR SFERE LUMINOSE NEL CIELO DI TRENTO Una formazione di cinque sfere di colore giallo chiaro, disposta a quadrato, con alle#039;interno ulteriori piccoli puntini luminosi neri, è stata notata ieri pomeriggio sopra Trento da una professionista trentenne in compagnia di una cugina. Le#039;evento, subito collegato alla possibile presenza di Ufo sopra la città, è stato raccontato dalla donna oggi in diretta su una radio locale. La formazione di sfere luminose è stata anche ripresa con il telefonino. Le donne hanno notato la strana formazione aerea provenire da est in direzione delle#039;ospedale Santa Chiara, fermarsi nel cielo, effettuare delle manovre sincrone e quindi ritornare verso est per poi sparire. «Inizialmente ho pensato ad una sorta di squadriglia di elicotteri - racconta la testimone alle#039;ANSA - vedevamo queste luci avanzare ed abbiamo spento il motore della macchina per sentirne il rumore. Invece, niente». Il fenomeno è durato circa mezzora. «Le sfere BR di dimensioni maggiori hanno anche modificato la loro forma assumendo una configurazione più oblunga. Poi le sfere piccole hanno cominciato e retrocedere verso il punto di provenienza, sino a sparire. Cosa che hanno fatto anche le sfere più grosse. Con mia cugina abbiamo provato sensazioni opposte. Lei era stupita, quasi impaurita dal fenomeno, io ero piacevolmente sorpresa. Credo agli Ufo e ad un certo punto ho anche abbassato il finestrino per chiamarli». BR   BR A href= http://www.leggonline.it/articolo.php?id=12000 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.leggonli ne.it/articolo. php?id=12000 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3499&titolo_sotto=UFO, NUOVO VIDEO INGLESE RAGGI LASER SULLA TERRA&ID_cat_new=99News ReikiOMEOPATIA: NON Ee#039; SOLO UN PLACEBOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3494&titolo_sotto=OMEOPATIA: NON E' SOLO UN PLACEBO&ID_cat_new=99 - P Una polemica lanciata da the lancet BR   BR Un duro colpo ai piue#039; scettici. Due nuovi studi hanno dimostrato che le#039;omeopatia non ee#039; solo un placebo, a differenza di quanto hanno sostenuto diversi scienziati e, in particolare, uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista The Lancet . Il dibattito si ee#039; acceso nel 2005 quando la rivista ha pubblicato un editoriale dal titolo La fine delle#039;omeopatia , sottolineando le#039;inefficacia di questo tipo di trattamento con trial di confronto con la medicina convenzionale. La notizia ha fatto il giro del mondo, rimbalzando su tutti i media. Le conclusioni delle#039;editoriale hanno fatto riferimento a sei studi clinici di medicina convenzionale e 8 studi di omeopatia, ma non ee#039; mai stata rivelata le#039;identitae#039; dei trial. La nuova revisione, pubblicata sulla rivista Journal of Clinical Epidemiology e condotta da un gruppo di ricercatori delle#039;Universitae#039; di Berna, ha concluso che: tutti i trial di maggiore qualitae#039; hanno dato risultati a favore delle#039;omeopatia; se BR alcuni trial hanno dimostrato che le#039;omeopatia funziona in alcuni casi, e in altri non dae#039; alcun risultato, significa che non ce#039;ee#039; effetto placebo; infine ci sono troppi dubbi sulla chiarezza degli studi analizzati. In pratica, ci sono evidenze deboli di un effetto specifico dei rimedi omeopatici, ma ci sono forti elementi di prova sugli effetti specifici degli interventi convenzionali . Ma, secondo i ricercatori, questo non significa che bisogna interpretare queste conclusioni come la fine delle#039;omeopatia in quanto solo placebo. Al contrario, ma le conclusioni dello studio dimostrerebbero che le#039;omeopatia funziona, anche se lievemente, in alcuni casi. (AGI) - Washington, 4 nov. - BR   BR A href= http://salute.agi.it/primapagina/notizie/200811041257-hpg-rsa0018-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://salute. agi.it/primapagi na/notizie/ 200811041257- hpg-rsa0018- art.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3494&titolo_sotto=OMEOPATIA: NON E' SOLO UN PLACEBO&ID_cat_new=99News ReikiScudi magnetici per viaggiare fino a Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3495&titolo_sotto=Scudi magnetici per viaggiare fino a Marte&ID_cat_new=99 - P Londra | 4 novembre 2008 BR   BR Gli astronauti del futuro si proteggeranno dalle radiazioni spaziali con un ombrello magnetico che devierà i protoni provenienti dal sole, soprattutto durante le tempeste, lo riporta la Bbc. BR Il vento solare è un rischio serio per gli astronauti, a bordo della Mir il dosaggio giornaliero di radiazioni è stato equivalente ad 8 radiografie al giorno. Il vento solare è una minaccia per le stesse navicelle, il sistema elettronico della missione giapponese su Marte Nozomi, in 2002, fu messo Ko da una tempesta solare. Quindi lo scudo magnetico sarebbe le#039;uovo di colombo per le missioni a lunga durata Marte o Luna. BR I ricercatori del Rutherford Appleton Laboratory, delle#039;università di York e Strathclyde e quelli delle#039;Ist di Lisbona sono convinti che sulle astronavi si possa ricreare una mini magnetosfera simile a quella terreste. BR Una convinzione che gli viene dai risultati positivi degli esperimenti di laboratorio dove sono riusciti a creare un ombrello dal diametro di un metro con un magnete da 20 dollari. BR   BR   BR A href= http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=87906 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.rainews2 4.rai.it/ notizia.asp? newsID=87906 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3495&titolo_sotto=Scudi magnetici per viaggiare fino a Marte&ID_cat_new=99News ReikiMistero su Oetzi! Il suo DNA è di un gruppo sconosciuto!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3496&titolo_sotto=Mistero su Oetzi! Il suo DNA di un gruppo sconosciuto! &ID_cat_new=99 - P A href= http://www.nibiru2012.it/content/view/331/1/ http://www.nibiru2012.it/content/view/331/1/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3496&titolo_sotto=Mistero su Oetzi! Il suo DNA di un gruppo sconosciuto! &ID_cat_new=99News ReikiI SEMI DEL MONDO CONSERVATI DALLA DISTRUZIONE: UN MISTERO CHE SI FONDE CON LA REALTÀhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3492&titolo_sotto=I SEMI DEL MONDO CONSERVATI DALLA DISTRUZIONE: UN MISTERO CHE SI FONDE CON LA REALT&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.julienews.it/notizia/16235_i-semi-del-mondo-conservati-dalla-distruzione-un-mistero-che-si-fonde-con-la-realt.html http://www.julienews.it/notizia/16235_i-semi-del-mondo-conservati-dalla-distruzione-un-mistero-che-si-fonde-con-la-realt.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3492&titolo_sotto=I SEMI DEL MONDO CONSERVATI DALLA DISTRUZIONE: UN MISTERO CHE SI FONDE CON LA REALT&ID_cat_new=99News ReikiPortali Magnetici collegano il Sole alla Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3491&titolo_sotto=Portali Magnetici collegano il Sole alla Terra&ID_cat_new=99 - P Nelle#039;arco di tempo che impiegherete a leggere questo articolo, qualcosa accadrà molto al di sopra delle vostre teste, qualcosa che fino a tempi recenti molti scienziati non ritenevano possibile. Un portale magnetico si aprirà, collegando la Terra al Sole, ad una distanza di 93 milioni di miglia. Tonnellate di particelle dotate di una gran quantità di energia potrebbero fluire attraverso questa apertura prima che si richiuda, il tutto nel breve lasso di tempo che impiegherete ad arrivare alla fine di questa pagina. BR BR Viene definito e#039;evento di trasferimento di flussoe#039;, o e#039;FTEe#039; , riferisce il fisico spaziale David Sibeck del Goddard Space Flight Center. Dieci anni fa ero piuttosto certo che non esistesse nulla di simile, ma ora le prove sono incontrovertibili . BR BR Infatti, oggi ad une#039;assemblea internazionale di fisici spaziali al Plasma Workshop 2008, in Huntsville, Alabama, Sibeck riferirà che gli FTE non solo sono comuni, ma potenzialmente lo sono molto di più di quanto chiunque abbia mai immaginato. BR BR I ricercatori sapevano da tempo che la Terra e il Sole dovessero essere collegati. La magnetosfera della Terra (la bolla magnetica che circonda il nostro pianeta) è piena di particelle solari che arrivano attraverso il vento solare e penetrano le difese magnetiche del pianeta. Esse entrano seguendo le linee del campo magnetico che possono essere tracciate da terra firma e indietro fino a tornare alle#039;atmosfera del sole. BR BR Pensavamo che la connessione fosse permanente e che il vento solare potesse infiltrarsi nelle#039;ambiente attorno alla Terra in qualunque momento il vento stesso fosse attivo , dice Sibeck. Ci sbagliavamo. Le connessioni non sono affatto statiche. Sono spesso brevi, simili a vampate, e molto dinamiche . BR BR Diversi relatori al Workshop hanno evidenziato il modo in cui gli FTE si formano: sul lato illuminato della Terra (il lato più vicino al sole), il campo magnetico della Terra preme contro il campo magnetico del Sole. Approssimativamente ogni otto minuti, i due campi si uniscono brevemente o si riconnettono , formando un portale attraverso cui le particelle possono fluire. Il portale assume la forma di un cilindro magnetico largo tanto quanto la Terra. La flotta di quattro navette Cluster delle#039;Agenzia Spaziale Europea e le cinque sonde THEMIS della NASA hanno volato attraverso e attorno questi cilindri, misurandone le dimensioni ed esaminando le particelle che vi vengono sparate alle#039;interno. Sono reali , dice Sibeck. BR BR Ora che Cluster e THEMIS hanno preso campioni diretti di FTE, i teorici possono usare tali misurazioni per simulare gli FTE nei loro computer e predirne il comportamento. Il fisico spaziale Jimmy Reader delle#039;Università del New Hampshire ha presentato una di queste simulazioni al Workshop. Ha detto ai suoi colleghi che i portali cilindrici tendono a formarsi al di sopra delle#039;equatore della Terra e quindi ruotano attorno al polo invernale della Terra. A dicembre, gli FTE ruotano attorno al polo nord; a luglio ruotano attorno al polo sud. BR BR Sibeck crede che questo avvenga almeno due volte più spesso di quanto si pensava in precedenza. Penso che ci siano due varietà di FTE: attivi e passivi . Gli FTE attivi sono cilindri magnetici che permettono alle particelle di volarvi attraverso piuttosto facilmente; sono importanti conduttori di energia per la magnetosfera della Terra. Gli FTE passivi sono cilindri magnetici che offrono più resistenza; la loro struttura interna non ammette con facilità un flusso simile di particelle e campi. (Per gli esperti: gli FTE Attivi si formano a latitudini equatoriali quando le#039;IMF punta a sud; gli FTE passivi si formano a latitudini più alte quando le#039;IMF punta a nord). Sibeck ha calcolato le proprietà degli FTE passivi e sta incoraggiando i suoi colleghi a dare la caccia a segnali di FTE passivi nei dati presi da THEMIS e Cluster. Gli FTE passivi potrebbero non essere molto importanti, ma finchè non ne sappiamo di più non possiamo esserne sicuri . BR BR Ci sono molte domande senza risposta: Perchè i portali si formano ogni 8 minuti? Perchè i campi magnetici alle#039;interno del cilindro si deformano? Ci stiamo pensando in maniera pesante al Workshop , dice Sibeck. BR BR Nel frattempo, in alto sopra le vostre teste, un nuovo portale si sta aprendo, collegando il vostro pianeta al sole. BR BR A href= http://science.nasa.gov/ headlines/ y2008/30oct_ ftes.htm? list82493 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://science.nasa.gov/ headlines/ y2008/30oct_ ftes.htm? list82493 /FONT /A BR BR Author: Dr. Tony Phillips BR Credit: Science@NASA BR Traduzione: AXE BR   BR A href= http://www.altrogiornale.org/news.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogiornale.org/news.php /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3491&titolo_sotto=Portali Magnetici collegano il Sole alla Terra&ID_cat_new=99News ReikiLA SPEDIZIONE ARCHEOLOGICA VITERBESE Ee#039; GIUNTA IN PERUe#039;. TENTERAe#039; DI FAR LUCE SUL MISTERIOSO POPOLO e#039;e#039;VICHINGOe#039;e#039; CHE VIVEVA SULLE ANDEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3497&titolo_sotto=LA SPEDIZIONE ARCHEOLOGICA VITERBESE E' GIUNTA IN PERU'. TENTERA' DI FAR LUCE SUL MISTERIOSO POPOLO ''VICHINGO'' CHE VIVEVA SULLE ANDE&ID_cat_new=99LIMA (PERUe#039;) / 27-10-2008 - P E’ giunta a Lima la spedizione archeologica organizzata da Accademia Kronos Viterbo per documentare la nuova Machu Picchu del nord del Perù. A Lima c’erano ad aspettarli le guide e gli studiosi locali che comporranno la spedizione che cercherà di spiegare il mistero dei “vichinghi” sulle Ande. Il gruppo partirà domenica 26  verso il nord del Perù in una regione quasi inaccessibile, fuori da ogni circuito turistico, per entrare nel territorio dei Chachapoyas del Rio Utcumbamba ed esattamente nelle vicinanze delle falde orientali della Cordigliera delle Ande, dove tra le#039;altro dovrebbe trovarsi la famosa ciudad perdida (la città perduta). BR   BR La spedizione si propone di far luce o almeno cercare di capire qualcosa di più sul misterioso popolo di carnagione chiara, di alta statura e dai capelli rossi che già mille anni fa viveva sulle Ande. Secondo gli studiosi delle due università di Lima e di Arequipa, impegnati in una vasta campagna di scavi nel nord del Perù, questa popolazione, i Chachapoyas, erano probabilmente originari del nord Europa. La loro era una delle civiltà più progredite di quelle#039;area. Si è pensato subito ai Vichinghi, essi, infatti, attorno alle#039; anno 1000, cioè 492 anni prima di Cristoforo Colombo, sbarcarono sulle coste del nord America. Delle#039;arrivo dei Vichinghi in America vi sono documentazioni scritte confermate da testimonianze archeologiche provenienti da scavi effettuati dal 1961 a Anse-aux-Meadows, sulla costa nordoccidentale di Terranova. Oltre a ciò due manoscritti scandinavi del XIII secolo, noti come la «Saga dei Groenlandesi» e la «Saga di Erik il BR Rosso», raccontano di cinque diverse spedizioni dalla Groenlandia a Vinland («Terra delle viti»). Alcuni ricercatori inglesi e canadesi ipotizzano che i vichinghi non si fermarono solo a Terranova, ma che proseguirono verso sud fino ad arrivare probabilmente sulle Ande. BR   BR La spedizione è stata finanziata da Accademia Kronos e in parte da “Earth – cultura e avventura”una importante organizzazione lombarda specializzata nelle spedizioni scientifiche. Il materiale girato sarà motivo di una serie di documentari, alcuni dei quali saranno presentati prima di Natale al pubblico viterbese. BR Ennio La Malfa BR   BR A href= http://www.unonotizie.it/2034-la-spedizione-archeologica-viterbese-e-giunta-in-peru-tentera-di-far-luce-sul-misterioso-popolo-vichingo-che-viveva-sulle-ande.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.unonotiz ie.it/2034- la-spedizione- archeologica- viterbese- e-giunta- in-peru-tentera- di-far-luce- sul-misterioso- popolo-vichingo- che-viveva- sulle-ande. php /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3497&titolo_sotto=LA SPEDIZIONE ARCHEOLOGICA VITERBESE E' GIUNTA IN PERU'. TENTERA' DI FAR LUCE SUL MISTERIOSO POPOLO ''VICHINGO'' CHE VIVEVA SULLE ANDE&ID_cat_new=99News ReikiLe antiche miniere di re Salomonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3493&titolo_sotto=Le antiche miniere di re Salomone&ID_cat_new=99 - P Racconti biblici e realtà archeologica BR   BR Nuovi scavi e più accurate datazioni retrodatano di almeno tre secoli la nascita della metallurgia nel Vicino Oriente BR   BR Fra le due guerre mondiali, durante quella che viene chiamata le#039;Età delle#039;oro delle#039;archeologia biblica , vennero intraprese numerose campagne di scavo nei territori degli attuali Stati di Israele e Giordania per trovare riscontri alle narrazioni del Vecchio Testamento. Negli anni Trenta in particolare, le#039;archeologo americano Nelson Glueck aveva affermato di aver trovato le antiche miniere di rame di re Salomone nelle#039;attuale distretto giordano di Faynan, che corrisponde al regno di Edom della Bibbia. BR Negli anni Ottanta le#039;interpretazione di Glueck era stata però respinta sia perché appariva sempre più probabile che i testi scritti a cui si faceva riferimento risalissero al V secolo a.C, ossia molto dopo i supposti eventi, sia perché gli scavi condotti da archeologi inglesi fra gli anni settanta e ottanta sembravano indicare che le#039;Età del ferro in quella regione non fosse che iniziata successivamente al VII secolo a.C. BR Come è illustrato in un articolo sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), ulteriori scavi nel sito di Khirbat en-Nahas - resi possibili anche delle#039;uso di immagini da satellite forniti da Google Earth - e soprattutto il ricorso a più accurate tecniche di datazione al radiocarbonio hanno ora permesso a un gruppo di ricercatori diretti da Thomas Levy delle#039;Università della California a San Diego e Mohammad Najjar della Friends of Archaeology in Jordan, une#039;associazione internazionale di archeologi, di retrodatare al X-IX secolo a.C. le#039;attività delle miniere, ossia a un periodo del tutto compatibile con quello della narrazione biblica. La quantità di reperti identificati fa anche affermare agli archeologi che le produzioni delle miniere di Khirbat en-Nahas erano di scala industriale. BR Ulteriori dati a conferma della tesi derivano dagli svariati artefatti, fra cui uno scarabeo e un amuleto, di origine egizia rinvenuti in uno strato degli scavi corrispondente a un grave crollo nella produzione della miniera alla fine del X secolo a.C, probabilmente in concomitanza con la campaga militare condotta dal faraone Sheshonq I che, dopo la morte di Salomone, cercò di stroncare le#039;attività economica di quella regione. BR Grazie ai dati del primo scavo sistematico abbiamo potuto mettere a fuoco il ruolo della metallurgia nel regno di Edom e abbiamo le prove che società complesse erano ben attive nel X e IX secolo a.C., tanto da riconsiderare il dibattito sulla veridicità delle narrazioni bibliche relative a quel periodo , ha osservato Levy. Non possiamo credere a tutto quello che ce#039;è in questi antichi scritti, ma questa ricerca rappresenta un punto di confluenza fra i dati archeologici e scientifici e quelli della Bibbia. Il nostro lavoro dimostra le#039;importanza dei metodi obiettivi che consentono ai ricercatori di valutare i dati in modo spassionato. Ciò è di particolare importanza per e#039;le#039;archeologia storicae#039; che si muove intorno ai testi sacri, che si tratti del Mahabharata indiano o delle saghe islandesi, dove i reperti archeologici sono le#039;arena per fiere dispute ideologiche e culturali. (gg) BR   BR A href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Le_antiche_miniere_di_re_Salomone/1333650 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ Le_antiche_ miniere_di_ re_Salomone/ 1333650 /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3493&titolo_sotto=Le antiche miniere di re Salomone&ID_cat_new=99News ReikiMercurio e il mistero della materia bluhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3484&titolo_sotto=Mercurio e il mistero della materia blu&ID_cat_new=99Gli scienziati: «contiene ferro e titanio, forse silicio» - P Scoperta sul pianeta dalla sonda Messenger una sostanza sconosciuta di colore bluastro BR Sulla superficie di Mercurio c’è una sostanza misteriosa la cui natura gli scienziati non riescono ancora a decifrare. Lo hanno rivelato le immagini raccolte dalla sonda Messenger della Nasa durante il suo passaggio ravvicinato al primo pianeta del sistema solare il 6 ottobre scorso. La sostanza è di colore bluastro e Mark Robinson dell’Arizona State University l’ha battezzata «mysterious dark blue material». Si ipotizza che sia stata eiettata dal cuore del pianeta durante le eruzioni vulcaniche le quali erano numerose in un’età tra i 3,8 e 4 miliardi di anni fa distribuendo lava in grande quantità. BR BR LE FOTO - Le foto trasmesse sono affascinanti con le loro velature blù e studiandole i geologi planetari cercano di dare risposta all’enigma rappresentato dalle estese superfici piatte, molto più piatte di quanto si potesse ritenere data la storia del corpo celeste più vicino al Sole. La sonda è transitata ad appena duecento chilometri dal suolo mostrando dettagli notevoli. Questo è il secondo transito ravvicinato. Ne seguirà un terzo prima che Messenger entri in orbita attorno al pianeta nel 2011. La ricognizione ha scandagliato il 30% della superficie finora mai osservata e così con due passaggi già si è arrivati a costruire una mappa del 95% per cento dell’intero pianeta. «Ipotizziamo che questa sostanza blù contenga ferro e titanio, forse silicio, ma probabilmente la colorazione è data dalla loro insolita combinazione. Per il momento non ne sappiamo molto di più» ha precisato Robinson aggiungendo che l’enigma sarà risolto quando BR lo studio potrà essere approfondito dall’orbita nei prossimi anni.  BR   BR BR LA PRIMA SPEDIZIONE - La prima e unica spedizione spaziale effettuata per studiare Mercurio da vicino era avvenuta nel 1973 da parte della Nasa ed era Mariner-10. Ad essa aveva contribuito il professor Giuseppe Colombo dell’Università di Padova (ora scomparso) suggerendo un’orbita più opportuna agli specialisti del JPL . Così la sonda riuscì a compiere tre passaggi invece di uno come previsto e Colombo finì sulla prima pagina del New York Times con tutti gli onori per i vantaggi offerti. Colombo era un grande scienziato ed aveva scoperto anche gli esatti movimenti di Mercurio intorno al Sole. Per questa ragione l’ESA europea ha battezzato con il nome BepiColombo la sonda che sta costruendo e che andrà ad esplorare il pianeta nel 2013. BR   BR Giovanni Caprara BR 30 ottobre 2008  BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_30/mercurio_vulcano_sostanza_blu_ec26836e-a6b1-11dd-9cb7-00144f02aabc.shtml http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_30/mercurio_vulcano_sostanza_blu_ec26836e-a6b1-11dd-9cb7-00144f02aabc.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3484&titolo_sotto=Mercurio e il mistero della materia blu&ID_cat_new=99News ReikiTUTTO è COLLEGATO a TUTTOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3485&titolo_sotto=TUTTO COLLEGATO a TUTTO&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=21958 http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=21958 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3485&titolo_sotto=TUTTO COLLEGATO a TUTTO&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;ultimo libro di Nostradamushttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3486&titolo_sotto=L'ultimo libro di Nostradamus&ID_cat_new=99 - P Video: BR BR A href= http://www.youtube.com/watch?v=HxhzJD9aYuA target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.youtube. com/watch? v=HxhzJD9aYuA /FONT /A BR BR NOSTRADAMUS E LA FINE DEL MONDO BR Le#039;ultimo libro di Nostradamus BR BR Nel 1994 la giornalista Enza Massa scopre un manoscritto di Nostradamus con 80 illustrazioni. Per la prima volta un filmato le mostra al pubblico, e un team di esperti tenta di decifrarle. BR …l’iscrizione sull’ultima pagina del libro fa pensare che si tratti di un testo proibito , vi si legge che è stato consegnato al Cardinale Barberini, direttore della Biblioteca Vaticana. La Chiesa non voleva che nessun altro possedesse il libro, Il Cardinale chiese a persone fidate di interpretarlo …. BR …alcuni credono che le ultime 7 immagini del manoscritto siano una ragione sufficiente per farlo scomparire e sostengono che questi disegni ed i possibili riferimenti all’anticristo indichino con allarmante precisione quando e come si avvererà il peggiore incubo del genere umano …la fine del mondo... /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3486&titolo_sotto=L'ultimo libro di Nostradamus&ID_cat_new=99News ReikiGemme di opale scintillano su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3488&titolo_sotto=Gemme di opale scintillano su Marte&ID_cat_new=99La loro presenza attesta la lunga presenza di acqua - P Minerali della pietra preziosa trovati in abbondanza in un canyon nelle#039;equatore del pianeta BR BR ROMA - L’opale, una delle gemme più raffinate e seducenti, è stata trovata in abbondanza nei terreni, oggi apparentante aridi, di Marte. La notizia sarebbe solo una curiosità se non avesse un più profondo significato geologico: la conferma che un ambiente ricco di acqua caratterizzò la storia del pianeta nostro vicino di casa per un periodo più lungo di quanto finora stimato. Motivo di più per sperare che Marte aveva le carte in regola per l’insorgere e il diffondersi della vita. La scintillante scoperta, alla lettera, è stata fatta da lontano: dall’alto di un’orbita marziana attorno a cui ruota Mars Reconnaissance Orbiter (MRO), una navicella spaziale americana dotata di uno strumento chiamato spettrometro che è in grado di riconoscere la composizione dei minerali sparsi nei terreni analizzando la loro luce riflessa. L’opale è stata localizzata in diverse aree di quell’immenso canyon chiamato Valles Marineris che si snoda in BR corrispondenza dell’equatore marziano. BR BR FIUMI - La scoperta costituirebbe una prova indiretta che un tempo quelle zone, formate da rocce di natura vulcanica, erano percorse da fiumi d’acqua che ristagnarono a lungo, dando così la possibilità alle rocce ignee di idratarsi, formando minerali come l’opale. «Per noi si tratta di una scoperta eccitante perché estende il tempo di presenza di abbondante acqua sul pianeta di un miliardo di anni, in un luogo di Marte che poteva essere adatto a sostenere la vita, almeno a livello elementare», riferisce con soddisfazione Scott Murchie, fisico della John Hopkins University del Maryland e responsabile della missione MRO. I risultati della scoperta, annuncia lo scienziato, saranno pubblicato sul numero di novembre della rivista scientifica internazionale «Geology». Ora i cacciatori di vita marziana hanno un indizio in più per programmare esplorazioni automatiche per mezzo di robot nelle zone in cui si evidenziano i giacimenti di opale, nella BR speranza di trovare almeno i resti fossili di organismi elementari vissuti nell’infanzia del pianeta, prima che la maggior parte dell’acqua evaporasse misteriosamente, riducendo Marte a un mondo arido e freddo. Costituita da una miscela di silicati e di acqua, l’opale, è caratteristica per il suo aspetto lattiginoso, arricchito da striature variopinte. Gli storici inglesi dicono che fosse la gemma preferita dalla Regina Vittoria, che ne indossava sempre una, o pendente al collo, o incastonata su spille e anelli. Peccato che gli organismi marziani non si siano evoluti a tal punto da poter utilizzare quella che c’è in abbondanza nel loro sfortunato pianeta! BR BR Franco Foresta Martin BR 29 ottobre 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_29/opale_marte_810053a2-a5d1-11dd-8fd0-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_ottobre_ 29/opale_ marte_810053a2- a5d1-11dd- 8fd0-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3488&titolo_sotto=Gemme di opale scintillano su Marte&ID_cat_new=99News ReikiSiamo figli degli alienihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3489&titolo_sotto=Siamo figli degli alieni&ID_cat_new=99 - P UFO - Siamo figli degli alieni - Video documentario di National Geographic BR BR A href= http://oloscience.blogspot.com/2008/10/ufo-siamo-figli-degli-alieni-video.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://oloscience. blogspot. com/2008/ 10/ufo-siamo- figli-degli- alieni-video. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3489&titolo_sotto=Siamo figli degli alieni&ID_cat_new=99News ReikiAttorno alla stella Epsilon Eridani un sistema solare simile al nostrohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3490&titolo_sotto=Attorno alla stella Epsilon Eridani un sistema solare simile al nostro&ID_cat_new=99Gli ultimi risultati delle osservazioni del telescopio spaziale Spitzer della Nasa - P Le#039;astronomo Dana Backman: «Assomiglia al nostro all’epoca in cui la vita metteva radici sulla Terra» BR BR Una magnifica sorpresa ricca di intriganti implicazioni. E’ la scoperta di un sistema solare, il più vicino finora osservato, attorno alla stella Epsilon Eridani, un astro cinque volte più giovane del nostro Sole (ha infatti solo 800 milioni di anni), situato a 10,5 anni luce e dotato di due fasce di asteroidi. Epsilon Eridani proprio per essere nel nostro circondario e così simile al nostro Sole, ha già acceso la fantasia in molti modi e non a caso è citata nella serie di Star Trek ma è stata anche protagonista di alcuni racconti di Isaac Asimov. Ora il suo fascino aumenta grazie al risultato ottenuto dal telescopio spaziale Spitzer della Nasa. BR BR DUE PIANETI - In passato erano già stati avvistati due possibili pianeti intorno alla stella-madre, più un anello esterno di corpi ghiacciati analoghi ai nostri oggetti trasnettuniati presenti oltre l’orbita di Nettuno (tra i quali è stato inserito lo stesso Plutone) e racchiusi nella fascia di Kuiper. Ma ora affinando le osservazioni, Spitzer, che scruta nella lunghezza d’onda dell’infrarosso, ha rilevato due zone più interne popolate da pianetini, “materiale in costruzione” di possibili pianeti o frutto di collisioni. «Questo sistema solare assomiglia al nostro all’epoca in cui la vita metteva radici sulla Terra» commenta Dana Backman, astronomo del Seti Institute a Mountain View, in California e autore dell’articolo che apparirà nel prossimo numero di gennaio di Astrophysical Journal in cui racconta il lavoro compiuto. BR BR UN PIANETA SOLIDO COME LA TERRA? - La presenza di questi corpi rocciosi o metallici – si fa notare – intorno ad altre stelle è un possibile indice della presenza di pianeti solidi come la Terra in orbita nelle aree vicine all’astro e di massicci pianeti gassosi nelle vicinanze della fascia come accade per il nostro Giove subito oltre gli asteroidi. Le fasce scoperte da Spitzer ruotano ad una distanza di tre e venti unità astronomiche (una unità è la distanza Terra-Sole): la prima si colloca quindi nella stessa posizione in cui si trova l’unica fascia di asteroidi che il nostro sistema solare possieda tra Marte e Giove. E analogamente uno dei due pianeti scoperti in passato, nel 2000, è sistemato proprio a 3,4 unità astronomiche; quindi come Giove. E’ la prima volta che si riscontra una somiglianza di questo tipo. L’altro possibile pianeta esistente era individuato nel 1998 e dovrebbe essere posizionato in vicinanza del bordo interno BR dell’anello più esterno tra 35 e 90 unità astronomiche. Ma la scoperta di una seconda fascia di asteroidi interna fa supporre agli astronomi l’esistenza di un terzo pianeta e quindi tutti ne sono alla caccia in una zona a circa 20 unità astronomiche. Potrebbe essere proprio lui il responsabile dell’esistenza della stessa fascia. Alla ricerca ha collaborato anche Massimo Marengo dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge (Usa). BR BR RICERCA DI UNA CIVILTA’ ALIENA - Dalla fantasia alla scienza (o dalla scienza alla fantasia?), per Epsilon Eridani il passo sembra sempre più breve. Forse avevano ragione gli astronomi nel 1960 quando la stella era una dei pochi soggetti considerati e indagati per cercare di individuare segni di una possibile civiltà aliena? BR BR Giovanni Caprara BR 29 ottobre 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_29/sistema_solare_eridani_7837b222-a5dd-11dd-8fd0-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_ottobre_ 29/sistema_ solare_eridani_ 7837b222- a5dd-11dd- 8fd0-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3490&titolo_sotto=Attorno alla stella Epsilon Eridani un sistema solare simile al nostro&ID_cat_new=99News ReikiMessico, scoperta in miniera la Cappella sistina dei cristallihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3487&titolo_sotto=Messico, scoperta in miniera la "Cappella sistina dei cristalli"&ID_cat_new=99Minerali lunghi fino a 10 metri e pesanti 55 tonnellate - P CITTAe#039; DEL MESSICO, 28 OTTOBRE (Apcom) - Nascosta oltre 300 metri sotto la montagna Naica nel deserto messicano del Chihuahua è stata scoperta una delle più grandi meraviglie naturali del pianeta: una miniera gigante piena di cristalli lunghi fino a 10 metri e pesanti 55 tonnellate. Il luogo, scrive il Telegraph, è conosciuto come la Cueva de los Cristales, ma dopo questa scoperta sarebbe forse più giusto ribattezzarlo come suggerito dal geologo Juan Manuel Garcia-Ruiz: la Cappella Sistina dei cristalli, perché non ce#039;è posto sulla terra dove i minerali si rivelano così in tutta la loro bellezza . BR BR La e#039;cappellae#039;, scoperta da due minatori che stavano creando un tunnel per le#039;estrazione di piombo e argento, si è creata grazie ad un ambiente naturale particolare: la temperatura della cava si mantiene costante sui 58 gradi e le#039;acqua al suo interno è ricca di minerali che con il calore si solidificano in cristallo. Il monte Naica si trova su una faglia geologica e infatti il magma terrestre dista appena un paio di chilometri sotto la miniera, per questo la temperatura è alta e stabile. Esperti hanno chiesto alla compagnia di estrazioni che opera sul luogo, di preservare questa meraviglia naturale. La storia della scoperta apparirà in novembre sul National Geographic britannico. BR   BR A href= http://www.parmaok.it/parmaok/mondo/Messico_scoperta_in_miniera_la_Cappella_sistina_dei_cristalli_828100838.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.parmaok. it/parmaok/ mondo/Messico_ scoperta_ in_miniera_ la_Cappella_ sistina_dei_ cristalli_ 828100838. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3487&titolo_sotto=Messico, scoperta in miniera la "Cappella sistina dei cristalli"&ID_cat_new=99News ReikiScoperta una Piramide in Italia?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3481&titolo_sotto=Scoperta una Piramide in Italia?&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=153860 http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=153860 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3481&titolo_sotto=Scoperta una Piramide in Italia?&ID_cat_new=99News ReikiMISTERIOSA NUBE SUI CIELI DI LONDRAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3482&titolo_sotto=MISTERIOSA NUBE SUI CIELI DI LONDRA&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.segnidalcielo.it/misteriosa_nube.html http://www.segnidalcielo.it/misteriosa_nube.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3482&titolo_sotto=MISTERIOSA NUBE SUI CIELI DI LONDRA&ID_cat_new=99News ReikiIncisioni rupestri aborigene: una galleria de#039;arte e di storiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3483&titolo_sotto=Incisioni rupestri aborigene: una galleria d'arte e di storia&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_24/incisioni_aborigene_australia_2e99a510-a1c5-11dd-8e51-00144f02aabc.shtml http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_24/incisioni_aborigene_australia_2e99a510-a1c5-11dd-8e51-00144f02aabc.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3483&titolo_sotto=Incisioni rupestri aborigene: una galleria d'arte e di storia&ID_cat_new=99News ReikiUtah, scoperta sala da ballohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3476&titolo_sotto=Utah, scoperta "sala da ballo"&ID_cat_new=99 - P 22/10/2008 BR   BR BR Migliaia di impronte in une#039;antica oasi BR BR SALT LAKE CITY (UTAH) BR «La sala da ballo dei dinosauri»: così i geologi hanno ribattezzato il sito scoperto nello stato americano dello Utah nel quale sono rimaste conservate - fittamente distribuite su una piccola area - un migliaio di impronte di animali preistorici risalenti a circa 190 milioni di anni fa. BR BR All’epoca la zona era un deserto non dissimile dall’odierno Sahara, motivo per cui gli i geologi dell’Università dello Utah ritengono che il sito fosse un’oasi dove gli animali si radunavano per bere; i ricercatori hanno identificato quattro tipi di impronte, senza al momento essere riusciti a precisare l’esatta specie dei dinosauri che frequentavano il sito. BR BR Non è la prima scoperta di tracce di dinosauro nel deserto dell’Arizona, ma è la prima volta che i geologi si imbattono in una tale concentrazione di impronte. Il sito si trova nell’area conosciuta come Vermilion Cliffs National Monument, un parco protetto che gli studiosi considerano «ad alta densità geologica». BR I risultati dello studio, pubblicati sul numero di Ottobre della rivista americana specializzata ”Palaios”, rivelano così nuovi particolari sulla vita e le abitudini dei mastodonti. BR BR Secondo i ricercatori, l’area interessata si presentava, all’epoca, come un’oasi e un luogo di ristoro, dove gli animali preistorici stazionavano per riposarsi un po’ prima di riprendere il loro cammino. Le tracce, però, sono così numerose e così vicine tra Loro da far pensare che la sosta diventasse anche occasione per divertirsi in quella che i geologi hanno definito «una danza giurassica». Per quei dinosauri, cioè, quell’oasi si trasformava in una vera pista da ballo, frequentata da grandi e piccoli. La presenza di questi animali di diversa età e specie viene confermata, infatti, dalla presenza di orme la cui lunghezza varia da 2,5 fino a 51 centimetri. «Questo ci dice - ha spiegato Wiston Seiler, uno dei ricercatori dell’Università dello Utah - che le mamme di dinosauro si spostavano sicuramente insieme ai loro figli». BR BR A una prima analisi, le orme scoperte sembravano simili ad altre precedentemente ritrovate. Nel sito però sono state rinvenute anche tracce della coda, considerate molto rare dagli studiosi. Secondo i paleontologi, le tracce lasciate nella roccia apparterrebbero a quattro differenti specie di dinosauro. Tra queste ci sarebbe anche il “Tyrannosaurus rex”, reso celebre dal film “urassic Park”. Non tutte le impronte sono state identificate. Tra le altre, sono state rilevate tracce di zampe “strane”, contorni lasciati da quelle che paiono essere tre grosse dita e un tallone, che gli studiosi non sanno ancora attribuire con esattezza. BR BR Inoltre, sono stati identificate anche una mezza dozzina di tracce lasciate dalle code degli animali, un evento considerato molto raro perché i dinosauri di norma non si spostavano trascinando la coda: tuttavia, secondo i paleontologi, il comportamento poteva variare quando i rettili si trovavano vicino all’acqua o in riposo. BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo .php?id=33295e sez=HOME_ INITALIA target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo .php?id=33295e sez=HOME_ INITALIA /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3476&titolo_sotto=Utah, scoperta "sala da ballo"&ID_cat_new=99News Reiki14 OTTOBRE 2008, GLI UFO NON SONO APPARSI - LA MEDIUM: NON SO...http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3477&titolo_sotto=14 OTTOBRE 2008, GLI UFO NON SONO APPARSI - LA MEDIUM: NON SO...&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=Newsefile=articleesid=2444 http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=Newsefile=articleesid=2444 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3477&titolo_sotto=14 OTTOBRE 2008, GLI UFO NON SONO APPARSI - LA MEDIUM: NON SO...&ID_cat_new=99News ReikiUFO A CARONIA ? MA ANCHE PIAZZA ARMERINA SI SONO VISTI I e#039;e#039;DISCHI VOLANTIe#039;e#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3479&titolo_sotto=UFO A CARONIA ? MA ANCHE PIAZZA ARMERINA SI SONO VISTI I ''DISCHI VOLANTI''&ID_cat_new=99 - P Nell’edizione di ieri il quotidiano La Sicilia si è occupato di Caronia ,dove da anni si verificano strani fenomeni e da qualche tempo vengono avvistati oggetti volanti non identificati non solo da comuni cittadini ma anche da piloti di aerei di linea e di aerei militari. BR BR Pochi ricordano che anche a Piazza Armerina gli Ufo hanno fatto le loro belle apparizioni nella lontana estate del 1979 quando un noto barbiere, proprietario di una villetta nelle vicinanze del centro abitato, fu costretto ad interrompere la sua villeggiatura per un atteggiamento definito “minaccioso” da parte di un oggetto volante non identificato. La sua testimonianza fu raccolta da una radio privata (Radio Club Armerina) e trasmessa nel notiziario del primo pomeriggio. BR BR Questo il racconto. Il barbiere e la moglie stavano cenando tranquillamente sotto un gazebo , erano le 21.30 circa quando su una collina poco distante apparve un oggetto luminoso che non emetteva alcun rumore. L’UFO , descritto dalla coppia, aveva la conformazione di un disco con delle luci intermittenti. Di solito questi oggetti appaiono nel cielo per scomparire poi velocemente, ma non fu questo il comportamento in quel caso. Dopo pochi minuti dalla sua apparizione, mentre il barbiere e sua moglie cercavano di capire di cosa si trattasse, l’Ufo si avvicinò a tutta velocità verso i due, coprendo in pochi secondi una distanza di circa un chilometro e posizionandosi a pochi metri da loro, sempre senza emettere alcun rumore. Così per altre due volte. BR BR Questo comportamento, avvertito come minaccioso, costrinse il barbiere e sua moglie ad abbandonare in tutta fretta la campagna lasciando anche la cena sul tavolo. Quall’anno la loro estate la passarono in città. BR BR Ma non finisce qui. Un benzinaio di Piazza Armerina che nelle prime ore del pomeriggio si trovava seduto sotto la tettoia del suo distributore all’uscita sud della città, ci raccontò di aver avvertito, intorno alle 15.30, all’improvviso un silenzio assoluto e di aver visto apparire a circa duecento metri un disco circondato da un alone colorato che, dopo aver stazionato sul posto per pochi secondi, si era poi allontanato senza emettere alcun suono. Non volle rilasciare nessuna dichiarazione per la radio, temendo si essere presso per un visionario. BR BR In quell’estate del 79 gli avvistamenti furono tanti. Al piano Cannata una coppia di cacciatori, alle prime luci dell’alba, vide lo stesso oggetto posarsi a terra, nei pressi di un boschetto, senza emettere alcun rumore. I due tentarono di avvicinarsi per capire meglio di cosa si trattasse, ma l’ufo volò via prima che potessero raggiungerlo. BR BR Nei pressi della villa Garibaldi , al limite con il quartiere Casalotto, alcuni bambini che giocavano al pallone videro , in pieno giorno, un oggetto a forma di disco posarsi per qualche istante a terra per poi scomparire improvvisamente in cielo. BR BR La sigla U.F.O. sta per Unidentified Flying Object ovvero oggetto volante non identificato. Non è indispensabile ricorrere agl’alieni per spiegare i fenomeni di questo tipo, potrebbe trattarsi di macchine terrestri o di fenomeni ottici. Una cosa è certa: i testimoni erano tutti in evidente stato di shock e che avessero assistito a qualcosa fuori dal normale era più che evidente. BR BR Tutti gli avvistamenti durarono circa una settimana . Da quell’estate del 79 non si è più parlato di UFO a Piazza Armerina BR BR A href= http://www.startnews.it/notizie/start_write_news.asp?key=1086e2210081086 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.startnew s.it/notizie/ start_write_ news.asp? key=1086e 2210081086 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3479&titolo_sotto=UFO A CARONIA ? MA ANCHE PIAZZA ARMERINA SI SONO VISTI I ''DISCHI VOLANTI''&ID_cat_new=99News ReikiFotografate le impronte dello Yeti sulle#039;Himalayahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3475&titolo_sotto=Fotografate le impronte dello Yeti sull'Himalaya&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=7440 http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=7440 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3475&titolo_sotto=Fotografate le impronte dello Yeti sull'Himalaya&ID_cat_new=99News ReikiGli Usa preparano la bomba a impulsi elettromagneticihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3480&titolo_sotto=Gli Usa preparano la bomba a impulsi elettromagnetici&ID_cat_new=99La bomba che non uccide le persone ma distrugge irrimediabilmente i componenti elettronici sarà pronta nel 2010. - P [ZEUS News - www.zeusnews. it - 19-10-2008] BR BR Le#039;idea di una bomba che emetta impulsi elettromagnetici in grado di distruggere le apparecchiature elettroniche senza danneggiare gli esseri umani è piuttosto vecchia ma, finora, non sembrava che sarebbe arrivata in tempi breve: solo le#039;anno scorso gli Stati Uniti non pensavano che prima del 2012 sarebbe stato realizzato qualcosa di concreto. BR BR Invece, il generale che comanda il Centro di Armamento Aereo degli Stati Uniti ha rivelato che una bomba Emp è già nella fase di valutazione della tecnologia industriale : già le#039;anno prossimo potrebbe comparire un prototipo. BR BR Per ora, il metodo più efficace di generare un impulso elettromagnetico distruttivo è une#039;esplosione nucleare; qualcuno ha suggerito che fare detonare una bomba atomica a una certa altezza dal suolo potrebbe ottenere le#039;effetto desiderato senza che il calore colpisca la superficie. BR BR Tuttavia nessuno ha mai preso seriamente in considerazione le#039;idea di dare il via a una guerra nucleare in questo modo. BR BR Se ancora, comunque, non si sa quando la bomba Emp diverrà realtà, nello Stato del Maryland stanno già correndo ai ripari perché ormai - sostiene Charles Manto, presidente della Instant Access Networks - uno stato canaglia o une#039;organizzazione terroristica possono acquisire facilmente materiale nucleare per costruire une#039;arma in scala ridotta per soli 20 milioni di dollari . BR BR Ecco perché Manto sta preparando un sistema di schermatura per una rete elettrica di emergenza che la metta al riparo dalle conseguenze elettromagnetiche di un ipotetico attacco nucleare, costruendo anche delle gabbie trasportabili a prova di impulso in alluminio e acciaio. BR BR A href= http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampaecod=8483 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.zeusnews .it/index. php3?ar=stampae cod=8483 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3480&titolo_sotto=Gli Usa preparano la bomba a impulsi elettromagnetici&ID_cat_new=99News ReikiGREGG BRADEN intervista esclusivahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3472&titolo_sotto=GREGG BRADEN intervista esclusiva&ID_cat_new=99 - P A href= http://naturalnews.blogs.it/2008/10/18/gregg-braden-intervista-esclusiva-4892537 http://naturalnews.blogs.it/2008/10/18/gregg-braden-intervista-esclusiva-4892537 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3472&titolo_sotto=GREGG BRADEN intervista esclusiva&ID_cat_new=99News ReikiTracce di Cavalieri Templari nella Basilica di Sipontohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3473&titolo_sotto=Tracce di Cavalieri Templari nella Basilica di Siponto&ID_cat_new=99Si ritiene che i templari si stabilirono a Siponto nei primi anni del XIII Secolo - P Pubblicato il 18 ottobre 2008 alle 13:41 BR di Aldo Caroleo BR BR Come ormai noto, quello dei “Pauperes commilitones Christi templique Salomonis” (Poveri Compagni d’armi di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio noti come Cavalieri templari o semplicemente Templari, fu uno dei primi e più noti ordini religiosi cavallereschi cristiani. BR BR La fama di quest’ordine è dovuta alla leggenda che nella custodia del Tempio di Salomone, siano venuti in possesso dell’Arca dell’Alleanza e del santo Graal. Il Santo Graal, come è noto, è il calice di cristallo di rocca nel quale Giuseppe d’Arimetea raccolse il Sangue di Gesù Crocifisso e quindi simbolo della Sapienza. Oltre alla tutela e difesa del tempio di Salomone (da cui Templari) l’Ordine si prefisse anche di assicurare la incolumità dei pellegrini in Terrasanta. Per questi motivi l’Ordine si diffuse in ogni parte dell’Europa, approdando anche in Italia. BR BR La Puglia fu la regione italiana che per prima accolse le domus Templari. Nella Puglia settentrionale prevalevano gli insediamenti interni nelle fertili terre della Capitanata. Le domus della capitanata erano dedite alla coltivazione e raccolta dei cereali e legumi che venivano poi imbarcati per la Terrasanta. BR BR Si ritiene che i templari si stabilirono a Siponto nei primi anni del XIII Secolo. Il patrimonio immobiliare di quella fondazione era composto da “4 casalini,13 domus,3 orti, 3 saline, 1 terra, 1 vinea “ che rendevano 5 once annue. BR BR Gli storici identificano la domus templare sipontina con la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Per Manfredonia non si dispongono di testimonianze dirette della presenza templare con una propria domus, tuttavia è lecito pensare che una fondazione templare fosse presente a Manfredonia che era dotata di un porto rilevante, utilizzato per le spedizioni di derrate alimentari da parte dei Templari come testimonia un documento del 1274 e da un altro del 15 maggio 1299, dal quale sappiamo che i “Bardi facevano salpare da Manfredonia un bastimento dei Templari con grano destinato agli stessi Templari e all’ordine agli Ospedalieri di Cipro.” BR BR La simbologia templare è rappresentata da una serie di sigilli e da croci templari propriamente dette che erano lasciate come testimonianza dai Templari. In un sigillo appare uno scudo crociato del tutto simile a quello presente in una parete della Basilica di Siponto. (vedi foto). BR BR Per quanto concerne le tipologie di Croci: la semplice croce greca è stato il primo modello distintivo dell’ordine: nella nostra Basilica sono presenti molte di queste croci semplici graffitte o a rilevo, in posizioni diverse. (Vedi foto) BR BR Gli altri modelli di periodi successivi, sono più o meno ispirati a quello della croce patente, ovvero la croce a bracci uguali che si allargano nella parte esterna. Questi simboli si ritrovano comunemente in luoghi di frequentazione templare. Di questa tipologia di croci patenti ve ne sono diverse sui muri della Basilica. La più evidente e ben fatta è quella che si riscontra sulla facciata nord, all’interno di una losanga. BR BR Sicuramente il tau templare che si è scoperto in un concio della parete interna della chiesa è molto raro ed è stato eseguito con una tecnica singolare e raffinatissima. (vedi foto) BR BR Ve ne sono molte altre che possono essere ammirate, insieme ad altri graffiti, non solo templari, ma di diverse epoche, in quello straordinario giacimento artistico e storico che è la Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto. BR BR A href= http://www.manfredonia.net/2/ 3/0/10038 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.manfredonia.net/2/ 3/0/10038 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3473&titolo_sotto=Tracce di Cavalieri Templari nella Basilica di Siponto&ID_cat_new=99News ReikiLa scoperta della Nasa: lo spazio profuma di bisteccahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3478&titolo_sotto=La scoperta della Nasa: lo spazio profuma di bistecca&ID_cat_new=99 - P La Nasa, l’agenzia spaziale americana spesso contestata da esponenti politici e anche dai cittadini per via degli eccessivi costi sostenuti per le ricerche non sempre utili all’umanità, ha fatto una scoperta che potrebbe cambiare il futuro del mondo. Secondo quanto testimoniato dagli astronauti al servizio dell’agenzia, lo spazio avrebbe un insolito profumo che richiamerebbe alla mente l’odore delle saldature mischiato a quello delle bistecche fritte. Il profumo, proprio come avviene all’interno dell’atmosfera terrestre, avrebbe impregnato le tute degli astronauti impegnati nelle diverse passeggiate al di fuori della Iss. BR BR Lo spazio profuma di bistecca fritta - Quando gli astronauti sono rientrati nella navicella - ha spiegato Steve Pearce, uno dei responsabili delle#039;Omega Ingredients, società inglese specializzata nel campo delle fragranze - si sono tolti i caschi e hanno registrato una fragranza particolare abbiamo raccolto le loro testimonianze e iniziato a lavorare seguendo le loro indicazioni . Sintetizzare in laboratorio una sensazione olfattiva altrui non è tuttavia semplice. Gli esperti dovranno lavorare ancora parecchio prima di arrivare a un risultato soddisfacente. BR BR Una scoperta che cambierà le#039;esplorazione spaziale - Abbiamo già riprodotto le#039;odore di bistecca fritta – ha detto il responsabile dell’azienda che per i servigi offerti riceve dal governo statunitense non pochi finanziamenti - ma le#039;aroma del metallo bruciato è molto più complicata da mettere a punto. Riteniamo che sia una vibrazione ad alta energia molecolare ed è questo che stiamo cercando di aggiungere alla nostra essenza . Secondo l’esperto alla fine si riuscirà comunque ad avere l’esatta fragranza dello spazio, si dovrà pazientare ancora pochi mesi. BR BR In fumo i soldi dei contribuenti Usa - C’è da chiedersi a cosa servirà poi la fragranza definitiva. La Nasa giustifica i propri investimenti, o meglio, l’investimento dei soldi dei contribuenti, sostenendo che l’aroma ottenuto verrà usato per addestrare i militari in un ambiente olfattivo molto simile a quello extraterrestre. BR BR A href= http://notizie.tiscali.it/articoli/stranomavero/08/ottobre/nasa_scoperto_profumo_spazio_bistecca_555.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. tiscali.it/ articoli/ stranomavero/ 08/ottobre/ nasa_scoperto_ profumo_spazio_ bistecca_ 555.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3478&titolo_sotto=La scoperta della Nasa: lo spazio profuma di bistecca&ID_cat_new=99News ReikiVenerdì 17, una giornata temutahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3468&titolo_sotto=Venerd 17, una giornata temuta&ID_cat_new=99 - P Scaramantici e superstiziosi lo temono BR BR Domani è venerdì 17, una giornata che gli scaramantici sopportano poco. Si dice che questo sia il giorno più sfortunato, dove tutto quello che non dovrebbe accadere, accadrà. Oltretutto il 2008 è bisestile e quindi la quantità di sfortuna potrebbe anche aumentare. Non a caso domani è stato programmato uno sciopero generale dei trasporti, e chi dovrà viaggiare di fortuna ne avrà ben poca. In molti credono a queste superstizioni, altri no. BR BR Ma da dove nasce questa convinzione che la coincidenza del venerdì col numero 17 porta così tanta sfortuna? Questa superstizione pare sia legata ad un evento storico: nel Trecento, un venerdì 17 è diventato sfortunato perché Filippo il Bello diede l’ordine di uccidere tutti i Cavalieri Templari della Francia per impossessarsi dei loro beni ed annullare in tal modo i debiti dello Stato verso l’Ordine dei Templari. In realtà è tutto un mix che porta a dire che il venerdì 17 porti sfortuna. In teoria il giorno che la tradizione vorrebbe che portasse sfortuna è il venerdì 13, perché fu di venerdì 13 ottobre che venne dato le#039;ordine dello sterminio dei templari. Infatti in America ancora oggi è il 13 il numero sfortunato. Per quanto riguarda il 17 ci sono diverse teorie: alcuni sostengono che sia perché in romano 17 si scirve XVII che anagrammato da VIXI e quindi VISSI, cioè vissi e ora sono morto; secondo altri si tratta delle#039;inizio del BR diluvio universale, iniziato secondo le#039;antico testamento nel giorno 17 febbraio. Eppure, anche in passato, ce#039;è chi invece considerava il venerdì un giorno fortunato (a prescindere dalla data del calendario in cui cadeva): Cristoforo Colombo, ad esempio, non pensava assolutamente che fare le cose in quel giorno portasse male: partì da Porto Palos un venerdì; mise piede sulla nuova terra di venerdì e rientrò, sempre di venerdì, a Porto Palos. BR Superstizioni nate da eventi storici, insomma, che però sopravvivono nei secoli proprio grazie ai superstiziosi moderni. Viene definita superstiziosa la persona che crede in cose soprannaturali, nei sortilegi, nella magia. Sciocche e ridicole vengono considerate le superstizioni dai razionali e dagli scettici, difficilmente si ammette di essere superstiziosi, di credere a certe ridicolaggini , come si è soliti affermare, limitandosi a definirli (anche con una certa aria di sufficienza) stupidi e inutili pregiudizi . Salvo poi, ìn privato, accarezzare corni e cornetti, toccare la prima cosa in ferro che ci capita a tiro, strizzarsi le parti basse (attenzione donne, questo rito scaramantico funziona solo per i maschietti) o fare altri gesti che ci aiutano ad allontanare qualsiasi pericolo che la giornata vada storta. BR BR Chi, sia pure di nascosto e facendo ben attenzione a non essere notato, non ha effettuato scongiuri per allontanere la sfortuna? Aveva forse capito tutto sulle superstizione e sulla sfortuna e le credenze popolari ad essa legate il filosofo Benedetto Croce, il quale interrogato sugli effetti di certi pregiudizi, rispose con arguzia: Non è vero... ma ci credo ! . BR Quanti sarebbero disposti a sfidare la sorte compiendo gesti o cerimoniali che tradizionalmente sono ritenuti apportatori di negatività? Chi volutamente è disposto a posare il pane sulla tavola capovolto, o a versare il sale o a mettere i coltelli in croce, oppure ad accendere tre sigarette con lo stesso fiammifero, o ancora a passare sotto una scala, ben sapendo che tutti questi gesti sono considerati negativi? BR BR Che dire poi del nefasto 13 a tavola ? Questa assieme a quella del Venerdì, è una delle superstizioni più diffuse. Del resto, perché ironizzare su questi pregiudizi tutto sommato innocui? Chi non ha le sue superstizioni? BR   BR A href= http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo430229.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tgcom. mediaset. it/cronaca/ articoli/ articolo430229. shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3468&titolo_sotto=Venerd 17, una giornata temuta&ID_cat_new=99News ReikiIl Sole esce dal coma ma la prognosi rimane riservatahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3469&titolo_sotto=Il Sole esce dal coma ma la prognosi rimane riservata&ID_cat_new=99 - P 16 Ottobre 2008, ore 11.23 BR BR Sono apparse le prime macchie appartenenti al ritardatario ciclo 24 ma nel suo complesso le#039;attività della nostra stella rimane sotto tono BR BR Sole, se ci sei batti un colpo. Boom! Detto fatto. Più che un grande colpo però si tratta di poco più di una pernacchia, fatta a dispetto del clima terrestre che attende ragguagli sulla strada da intraprendere. BR BR Insomma questa atmosfera si deve ancora riscaldare o può iniziare a sbollire la calura accumulata a causa anche della super attività delle#039;astro con apice lo scorso decennio? Abbiamo recentemente trattato le#039;argomento Sole nelle varie sfaccettature sottolineando che la previsione impostata dagli studiosi riguardo le#039;attività della nostra stella risulta al momento difficoltosa a causa del notevole ritardo delle#039;avvio del nuovo ciclo undecennale. BR BR In sostanza questo silenzio assoluto, questa calma di vento provenienti dal Sole, hanno spiazzato gli scienziati che avevano previsto la possibilità di avere un ciclo piuttosto energico. Ora, dopo le#039;ennesimo posticipo previsto per le#039;inizio di questo dispettoso ciclo 24, il Sole si diverte a prendersi gioco ancora una volta di tutti noi. BR BR Dalle rilevazioni strumentali le#039;elettrocardiogram ma solare non appare più piatto ma mostra i primi segni di risveglio dal lungo letargo. Sono apparse le prime macchie e, a detta degli esperti, la polarità risulta compatibile non più con le#039;ormai vetusto ciclo 23 ma appartenente al nuovo ciclo 24. BR BR Qualcuno scherzosamente ci ha visto una analogia con le#039;attuale andamento dei ciclo borsistici in affanno poi in ripresa poi di nuovo in affanno. Ma che succede, abbiamo un Sole sulle#039;orlo di una crisi di nervi? BR BR Niente#039;affatto, anzi. Lui se ne stà lassù bello tranquillo e ogni tanto si gira nel letto delle#039;Universo come fosse in fase onirica. Ebbene, mentre la nostra fonte di vita se la spassa nel mondo dei sogni, gli scienziati si arrovellano per comprendere se quelle macchie altro non sono se una fase REM oppure un vero e proprio risveglio di quella palla di fuoco sospesa nel cielo. BR BR Per il momento una cosa è certa: il campo magnetico solare, quello che in sostanza influenza direttamente e indirettamente il nostro clima è ai minimi storici. Ora seguiamo con attenzione questo abbozzo di risveglio, ma tentiamo conto che una macchia non fa primavera. BR BR Luca Angelini BR BR A href= http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=25637 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://meteolive. leonardo. it/meteo- notizia.php? id=25637 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3469&titolo_sotto=Il Sole esce dal coma ma la prognosi rimane riservata&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;esclusiva/Coelho, la mia Transiberiana da Mosca a Vladivostockhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3470&titolo_sotto=L'esclusiva/Coelho, la mia Transiberiana da Mosca a Vladivostock&ID_cat_new=99 - P Lo scrittore racconta il suo viaggio con un nume tutelare: Solzenicyn BR   BR “Un libro può anche unire le persone. Non cambia le persone ma provoca una reazione”. BR BR di Paulo Coelho BR BR Il guerriero della luce osserva le due iscrizioni su ciascun lato della porta che sta per aprire. Il guerriero guarda l’iscrizione su cui c’è scritto “Paura” e legge: “Stai entrando in un mondo pericoloso e ignoto, dove tutto quello che hai imparato fino a ora non ti servirà più a nulla”. Il guerriero guarda l’iscrizione su cui è scritto “Desiderio” e legge: “Stai per lasciare il tuo mondo, nel quale erano conservate tutte le cose che hai sempre voluto e per le quali hai lottato a lungo e duramente”. BR BR Una delle classiche metafore della vita è il viaggio. Io ho sempre viaggiato; fa parte della mia cultura, della cultura hippy. E’ parte della mia curiosità nei confronti del mondo. E ho sempre sognato di viaggiare lungo la Transiberiana. La Transiberiana non è solo il tragitto da Mosca a Vladivostock; è molto di più: per quanto mi riguarda è stato un processo di trasformazione, per me, ma anche per tutte le persone che mi hanno accompagnato durante le due settimane di viaggio. BR BR Ero curioso di vedere come sarei cambiato durante il viaggio, come sarebbero cambiate le persone accanto a me, come avremmo visto le cose attorno a noi e come avremmo reagito a esse. BR BR La metafora del viaggio è la metafora della vita. Procediamo dalla nascita alla morte e durante questo percorso, proprio come in un treno, alcune cose le vediamo solo dal finestrino, senza riuscire a entrare in contatto con esse; a volte, invece, ci possiamo fermare e possiamo entrare in contatto con cose e persone. Poi il treno riparte e ti trovi di fronte a una delle cose più difficili da dire: addio! BR BR Sentirsi straniero dipende dal carattere di ogni singola persona. Tutti noi, nella vita, siamo stati per un giorno stranieri. BR BR Una volta mi trovavo in Tunisia e mentre camminavo vidi una lanterna. Ero con uno scrittore, che mi disse: “Vedi quella lanterna? È una luce per lo straniero”. Voleva dirmi che le persone che vengono da lontano sono riconoscibili. Mi disse che era uno scrittore e che da molti anni tentava di farsi conoscere in Tunisia, mentre io, appena arrivato, anche se straniero, venivo già riconosciuto. Come se la gente valorizzasse chi viene da lontano. Questo è il lato positivo della condizione di straniero. BR BR Dobbiamo continuamente ripartire. Questa continua partenza non significa che dobbiamo tornare indietro o iniziare una nuova strada. Questa partenza significa solo che il passato e il futuro non contano. Tu sei qui, ora, e conta il momento presente; tutto quello che tu fai ora cambierà la tua vita passata o futura. BR BR Il viaggio lungo la Transiberiana mi ha fatto tornare alla memoria il periodo che ho trascorso in prigione. Per molti la Siberia, per lungo tempo, ha significato una delle più grandi prigioni del mondo, una prigione senza mura ma pur sempre una prigione. Molte persone vi morirono o furono esiliate. Il 29 maggio del 1974 sono stato liberato dalla prigione. Il 29 maggio ho attraversato la Siberia, luogo di tante sofferenze. BR BR Ma la Siberia che ho visto durante la mia Transiberiana, in due settimane quasi di viaggio, era una Siberia libera. Su di essa si sono scritte molte pagine di sangue, ma grazie a scrittori che hanno dato la loro testimonianza, questa storia è stata resa nota e è possibile, ora, raccontarla. BR BR Ecco perché vorrei dedicare questo viaggio ad Aleksandr Solženicyn e al suo Arcipelago gulag, che ha denunciato gli orrori dei Gulag; questo scrittore è stato capace di mostrare tutto ciò al mondo, e per questo, in qualche modo, ha contribuito a porre termine a questo sistema di oppressione. Anche io ho vissuto la reclusione e l’internamento. In manicomio, in Brasile. Il 29 maggio sono stato liberato. Per questo tutti i 29 maggio faccio la comunione perché si consacri sempre la libertà, la responsabilità , l’importanza di lottare. Come Solženicyn ha fatto questo viaggio dalla Siberia a cara; io l’ho fatto in senso inverso. E dedico questo percorso a lui. BR BR In Siberia è possibile vedere paesaggi sconfinati, e avere allo stesso tempo sia la sensazione di libertà e di vuoto, perché puoi andare dove vuoi, sia il senso di oppressione per il fatto di essere circondato totalmente da una natura che è sconfinata ma in cui non ti puoi realmente muovere. BR Tuttavia, quello che vivi in Siberia a volte lo vivi anche nelle grandi città. BR BR Nelle grandi città ti senti uno straniero in una terra straniera; sei circondato da migliaia di persone ma non riesci a comunicare con loro. Sei in esilio. BR Ci sono due tipi di paura: una è quella che impari a conoscere dall’esperienza del dolore, del dolore fisico; è un tipo di difesa. E poi c’è un altro tipo di paura: la paura di cambiare. Vorresti restare lo stesso, come un treno che si ferma e resta nella medesima stazione per sempre. Per gli esseri umani sembra sia difficile cambiare, non capisco perché. In principio eravamo nomadi, viaggiavamo in giro per il mondo e Dio o la Divinità... non era in un posto solo, non era in una chiesa, non era in un luogo... Dio era dappertutto. BR BR Dobbiamo lottare contro questo tipo di paura o per meglio dire: non dobbiamo combattere contro la paura, ma capire che è normale sentirla e che non bisogna restarne paralizzati. Dobbiamo andare incontro alle difficoltà che potremmo incontrare nella vita. BR BR Sono andato nella foresta e ho visto un fiume, un magnifico fiume, un fiume con gli argini sprofondati all’interno (sic!). E ho capito che c’è sempre un altro fiume nel fiume, un fiume che è l’anima dell’acqua. Sono venuto a vedere il lago e questa acqua fredda, ma non potevo avere paura e mi sono buttato. L’ho fatto! Appena dentro ho sentito freddo, ma quando sono uscito tutto era pieno di calore. BR BR Non puoi fare nulla, nella vita, se non hai questa emozione fisica di un contatto spirituale o con la natura o con gli uomini. BR BR Cosa può fare uno scrittore? Quando vedo i miei lettori sono convinto che, come la Transiberiana collega vari villaggi di una terra sconfinata, allo stesso modo un libro unisce le persone. Non cambia le persone ma provoca una reazione; stimola le persone a capire quello che sono e cosa vogliono. BR BR Quando io leggo un autore che mi coinvolge vorrei subito conoscerlo, guardarlo negli occhi. Ma poi capisco che probabilmente la sua anima è nel suo stesso libro. Perché dovrei guardarlo negli occhi se posso vedere direttamente il suo cuore? BR BR Qualche volta mi arrabbio, cosa che è abbastanza normale. Quando vedo delle tempeste — e abbiamo visto diverse tempeste durante il viaggio, abbiamo visto foreste bruciare e la terra creparsi — dovrei incolpare Dio di questi disastri della natura? No! Dovrei maledirmi se a volte mi arrabbio e reagisco in maniera sproporzionata? È meglio buttar fuori certe energie negative, come un bambino o una bambina che si arrabbia e comincia a piangere. È semplice, per il bambino, perché la rabbia dura poco, e il bambino che poco prima era furente immediatamente dopo è felice. Può cambiare umore repentinamente. Io cerco di fare in questo modo: cerco di esprimere sempre le mie emozioni. Probabilmente non è semplice per le persone che mi circondano. Io so, però, che queste persone sono guerrieri della luce, sono persone che sanno comprendere che le emozioni sono importanti, che sono il modo in cui la condizione umana si manifesta. BR BR Dei posti in cui sono stato, non ho mai avuto informazioni dettagliate, in modo tale da scoprire spontaneamente i paesaggi e tutto quello che incontravo. Avevo alcune informazioni sul lago Bajkal e temevo di rimanere deluso. Ma, al contrario, la mia esperienza è stata molto superiore alle aspettative. Ho incontrato le persone, ho incontrato il lago Bajkal con una forza pari a quella di tutti gli sciamani del mondo. Non ho incontrato una persona qualsiasi, ma lo sciamano. Non è certo per questo che sono arrivato fin qui; certo lui sa che io sono qui, come io so che lui è lì. Esiste una comunicazione tra la gente, non c’è bisogno del contatto fisico. Il tatuaggio è sempre un’alchimia della trasformazione. Il bruco ha la caratteristica di trasformarsi in farfalla senza perdere la sua vera essenza. Penso che ognuno di noi possa fare la stessa cosa: essere capace di trasformarsi in una bella creatura senza perdere la sua naturale essenza. BR BR Sono una persona libera? Sì e no. Sono libero fino al momento in cui prendo una decisione. Dopo sono vincolato alla mia decisione. Così nel momento in cui ho deciso di prendere la Transiberiana ero libero nella mia scelta. Potevo prenderla o meno... ma nel momento in cui ho preso questa decisione ho creato un vincolo. Non significa che sono schiavo della mia decisione, ma che ho un vincolo, un comandamento. Questo vale per tutte le scelte della mia vita. Non inseguo una libertà astratta, ma il rispetto delle mie decisioni. Qualche volta ti rendi conto che stai sbagliando e ti fermi a metà percorso; ma in questo caso, come in molti altri casi della vita in cui prendi una decisione, devi andare fino alla fine. Poi puoi guardarti indietro e dire: “Sì, è stata una magnifica esperienza”, oppure: “...non è stata di certo la migliore decisione della mia vita!” Ma puoi dire a te stesso: “Ho preso una decisione, e il prendere una decisione mi ha BR reso più forte!” BR BR Durante il viaggio vedevo foreste, fuori, vedevo strade, e sapevo che c’era solo una possibilità su un milione che i miei piedi potessero toccare, un giorno, quel suolo o le mie mani uno di quegli alberi. All’inizio della mia vita avevo una grande difficoltà a capire come fosse possibile vedere degli alberi un’unica volta nella vita, gli alberi di un certo, determinato posto; potrò vedere molti altri alberi ma probabilmente i miei occhi vedranno questi alberi, ora, per l’ultima volta nella mia vita. Mi rattrista tutto ciò? No, non sono triste; almeno per quel secondo nella mia vita, loro sono stati in me e io in loro; la mia anima era lì per salutarli, e per potere, a sua volta, sentire l’anima degli alberi che diceva: “Ciao, Paulo, che tu sia il benvenuto...” BR BR È stato un viaggio molto interessante. Si è trattato di un viaggio fatto per realizzare un sogno, e in qualche modo per celebrare i miei vent’anni di pellegrinaggio da Santiago di Compostela. Ma la cosa migliore è stata la possibilità di incontrare i lettori durante questo percorso. Non erano stati pianificati, questi incontri nella città, o la gente che aspettava sulle piattaforme e io che autografavo libri. È stato il miglior modo per conoscere la Russia. BR BR Copyright Betty Wrong / Saint Jordi Asociados BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=32928e sez=HOME_ SPETTACOLO target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=32928e sez=HOME_ SPETTACOLO /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3470&titolo_sotto=L'esclusiva/Coelho, la mia Transiberiana da Mosca a Vladivostock&ID_cat_new=99News ReikiUn nuovo fenomeno celestehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3471&titolo_sotto=Un nuovo fenomeno celeste&ID_cat_new=99 - P A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/10/14/un-nuovo-fenomeno-celeste.html http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/10/14/un-nuovo-fenomeno-celeste.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3471&titolo_sotto=Un nuovo fenomeno celeste&ID_cat_new=99News ReikiTrovati nuovi tesori della Roma repubblicana e imperialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3474&titolo_sotto=Trovati nuovi tesori della Roma repubblicana e imperiale&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/10/roma-ritrovamenti-archeologici.shtml?uuid=d30eafac-9b88-11dd-adcf-7695700521e1eDocRulesView=Libero http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/10/roma-ritrovamenti-archeologici.shtml?uuid=d30eafac-9b88-11dd-adcf-7695700521e1eDocRulesView=Libero /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3474&titolo_sotto=Trovati nuovi tesori della Roma repubblicana e imperiale&ID_cat_new=99News ReikiLA BURLA DEL 14 OTTOBREhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3461&titolo_sotto=LA BURLA DEL 14 OTTOBRE&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.segnidalcielo.it/bufala_del_14ottobre_bis.html http://www.segnidalcielo.it/bufala_del_14ottobre_bis.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3461&titolo_sotto=LA BURLA DEL 14 OTTOBRE&ID_cat_new=99News ReikiSpediti 500 messaggi per E.T. tra 40 anni la rispostahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3462&titolo_sotto=Spediti 500 messaggi per E.T. tra 40 anni la risposta&ID_cat_new=99 - P Il 9 ottobre un radiotelescopio che si trova in Ucraina (foto) ha spedito 501 foto, disegni e messaggi verso Gliese 581C, pianeta scoperto qualche anno fa intorno a una stella che si trova a 20 anni luce da noi. BR BR Da alcuni indizi gli astronomi hanno potuto supporre che questo pianeta potrebbe ospitare forme di vita eventualmente intelligenti. Gli ottimisti sperano quindi in una risposta, checomunque non potrà arrivare prima del 2049 considerando la velocità finita della luce. I messaggi, raccolti tramite una sorta di concorso intitolato Un messaggio dalla Terra , sono stati selezionati tra quelli proposti da ben 12 milioni appassionati di esobiologia. I temi toccati vanno delle#039;ambiente alla politica fino a riguardare le#039;esperienza personale: ce#039;è chi ha parlato, per esempio, delle#039;emozione del primo bacio de#039;amore. BR BR I 501 messaggi selezionati, tradotti in linguaggio binario, sono partiti da Evpatoria, una località delle#039;Ucraina dove opera il grande radiotelescopio RT-70 di solito utilizzato dalle#039;agenzia spaziale di quel paese ex sovietico per seguire le orbite degli asteroidi. Dopo 4 ore i messaggi avevano già lasciato il Sistema Solare. Ora non resta che attendere. BR BR Une#039;altra notizia riguardante la ricerca di forme di vita nello spazio ci arriva dalla sonda Venus Express delle#039;ESA. lanciata nel novembre 2005. Il suo strumento Virtis, uno spettrometro per le#039;analisi della radiazione infrarossa ha infatti permesso di stabilire che... la Terra è un pianeta sul quale esistono forme di vita quanto meno vegetali. Benché sia facile fare delle#039;ironia su questo risultato scientifico, esso è importante per insegnarci a riconoscere eventuali segnali simili riguardo ai pianeti di altre stelle che ormai si stanno scoprendo sempre più frequentemente e che, grazie a satelliti come il francese Corot e la missione Kepler della Nasa, diventano sempre più simili alla Terra per massa, dimensioni e collocazione intorno al loro sole. BR BR Dal 2006 ad oggi, per due o tre volte al mese gli scienziati hanno puntato Venus Express verso la Terra e con lo spettrometro hanno potuto rilevare la presenza di ossigeno, anidride carbonica, ozono e vapore acqueo nella nostra atmosfera. Queste molecole però si trovano anche nelle#039;atmosfera di Venere. Quindi non sono prove certe di vita. La differenza sta invece nelle#039;osservazione della radiazione nel vicino infrarosso abbondantemente riflessa dalla vegetazione: questa è in sostanza la firma spettroscopica della clorofilla, la sostanza che caratterizza la vita vegetale. BR BR Secondo David Grinspoon (Museo di scienze naturali del Colorado, Usa) e Giuseppe Piccioni (Inaf, Roma) le 40 immagini raccolte non lasciano dubbi, e sono tanto più interessanti in quanto talvolta le#039;immagine ottenuta corrispondeva a un solo pixel, che è la condizione in cui si opera quando si osservano pianeti extra solari.Con la stessa tecnica sono stati individuati sulla Terra oceani e continenti. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49eID_articolo=172eID_sezione=72esezione target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 49eID_articolo= 172eID_sezione= 72esezione /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3462&titolo_sotto=Spediti 500 messaggi per E.T. tra 40 anni la risposta&ID_cat_new=99News ReikiIndia, trovato nel Gujarat antico monastero buddistahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3464&titolo_sotto=India, trovato nel Gujarat antico monastero buddista&ID_cat_new=99 - P Risale a 1.900 anni or sono BR BR Roma, 16 ott. (Apcom) - Ee#039; stato identificato come un monastero buddista risalente a 1.900 anni fa la misteriosa costruzione che negli ultimi due anni è andata lentamente emergendo negli scavi archeologici nel sito di Ghaskol Darwajana a Vadnagar, nello stato occidentale del Gujarat. Lo riferisce le#039;agenzia Misna. Gli archeologi della sopraintendenza statale hanno riportato alla luce un edificio in mattoni di 15 metri per 15, con un totale di 12 celle per i monaci disposte intorno a un cortile centrale e un ingresso verso nord. BR BR Secondo gli esperti il monastero è databile tra il II e IV secolo ed è stato abitato per almeno 300 anni. Il sito di Vadnagar, città a 85 chilometri dalla capitale del Gujarat, Ahmedabad, e le cui origini risalgono a 2.500 anni fa, si sta dimostrando molto fruttuoso. Finora sono stati estratti 2.000 reperti, tra cui una pregevole lastra marmorea scolpita in altorilievo con una scena della vita del Buddha (le#039;offerta di miele che gli fece una scimmia durante un ritiro spirituale nella giungla), una casa di 2.000 anni fa con varie suppellettili, monete, tavolette votive, una lapide con versi buddisti scritti in sanscrito e teste di sculture scolpite in stile ellenistico. Queste ultime probabilmente realizzate per accontentare la comunità greca che Alessandro Magno si lasciò alle spalle dopo essersi ritirato dalle#039;India occidentale brevemente conquistata. BR BR Quando tra il 640 e il 644 d.C. il viaggiatore cinese Hieun Tsanghad visitò Vadnagar, allora chiamata Anandapur, scrisse sul suo diario che nella città ce#039;erano 10 monasteri con mille monaci buddisti; ora il ritrovamento spinge di qualche secolo indietro la presenza dei monaci nella zona. La religione buddista fu fondata tra il Nepal e il nord delle#039;India da Siddhartha Gautama chiamato il Buddha (le#039;Illuminato) nel V secolo a.C. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/2008/10_ottobre/14/archeologia_india_trovato_nel_gujarat_antico_monastero_buddista,16444758.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/spettaco li/2008/10_ ottobre/14/ archeologia_ india_trovato_ nel_gujarat_ antico_monastero _buddista, 16444758. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3464&titolo_sotto=India, trovato nel Gujarat antico monastero buddista&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia, 4 eccezionali ritrovamenti a Roma:anche la tomba del patrizio che ispirò Il Gladiatorehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3465&titolo_sotto=Archeologia, 4 eccezionali ritrovamenti a Roma:anche la tomba del patrizio che ispir Il Gladiatore&ID_cat_new=99 - P ROMA (15 ottobre) - La Soprintendenza archeologica di Roma ha annunciato con una nota quattro eccezionali ritrovamenti  che «consentono di arricchire la lettura della Roma repubblicana e imperiale aggiungendo una importante pagina alla storia della città». Domani, nella sede del ministero per i Beni e le attività culturali, si svolgerà una conferenza stampa per illustrare nel dettaglio i ritrovamenti.  BR BR Nella nota viene anticipato che sono stati ritrovati fra gli altri a Saxa Rubra, lungo il tracciato delle#039;antica via Flaminia, i resti di un monumento funerario dedicato a un patrizio romano. Secondo quanto si legge nelle#039;epigrafe il patrizio sarebbe Marco Nonio Macrinio, a cui si sarebbe ispirato il personaggio cinematografico interpretato da Russell Crowe, nel film Il Gladiatore di Ridley Scott. Il monumento, del quale sono stati recuperati frammenti finemente decorati, sarebbe crollato nel Tevere e sarebbe rimasto occultato poi nel letto del fiume. Il ritrovamento è avvenuto durante i lavori per le#039;edificazione di alcune palazzine, la cui costruzione è stata bloccata. BR   BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=32916e sez=HOME_ SPETTACOLO target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=32916e sez=HOME_ SPETTACOLO /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3465&titolo_sotto=Archeologia, 4 eccezionali ritrovamenti a Roma:anche la tomba del patrizio che ispir Il Gladiatore&ID_cat_new=99News ReikiAl Polo Sud per svelare i misteri della Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3466&titolo_sotto=Al Polo Sud per svelare i misteri della Terra&ID_cat_new=99 - P BERNA, Svizzera -- Scavare tra i ghiacci delle#039;Antartide, alla ricerca di una catena montuosa inspiegabilmente sepolta dalla calotta glaciale. Sperando di leggere, nel ghiaccio più antico del mondo, la storia dei cambiamenti climatici della Terra. Ee#039; in partenza la missione internazionale architettata dalla British Antarctic Survey che vedrà un team di scienziati e ingegneri di sei paesi diversi - Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Australia, Cina e Giappone - impegnarsi a svelare misteri irrisolti della storia del nostro pianeta. BR BR Il gruppo lavorerà per due mesi e mezzo tra i ghiacci del Polo Sud, con temperature che scendono fino a 40 gradi sottozero, cercando di raggiungere le Gamburtsev mountains : una catena di montagne grande come le Alpi francesi, sepolta sotto una coltre di ghiaccio spessa oltre 3 chilometri. BR BR Ad oggi, nessuno sa per quale motivo geologico questa catena montuosa si trovi ad essere sommersa sotto i ghiacci del polo. Una  delle ipotesi è che le Gamburtsev mountains siano il luogo de#039;origine della vastissima calotta polare antartica, che oggi ricopre la maggior parte del continente. BR BR Scoprire la verità sulla loro origine è uno degli scopi principali di questa missione. Le#039;altro, è quello di scovare là sotto del ghiaccio vecchio di 1,2 milioni di anni, che nel corso dei millenni dovrebbe aver registrato le#039;evoluzione dei cambiamenti climatici: una storia che potrebbe dare un aiuto fondamentale nelle#039;interpretazion e delle evoluzioni attuali e nella formulazione delle previsioni per il futuro. BR BR Aerei, trivelle glaciali, radar, sensori magnetici, gravimetri, sono solo alcuni degli strumenti a disposizione di questa squadra di scienziati intenzionati a trovare le risposte di fondamentali domande sulla storia del nostro pianeta. BR BR Ee#039; una sfida eccitante - ha detto il capospedizione Fausto Ferraccioli, geofisico della British Antarctic Survey -. Per oltre due mesi, scienziati provenienti da paesi diversi lavoreranno per realizzare le#039;impensabile: esplorare le viscere delle#039;Antartide orientale, una delle regioni più remote e sconosciute del pianeta. Ee#039; quasi come preparare una spedizione su Marte . BR   BR BR Sara Sottocornola BR   BR A href= http://www.montagna.tv/?q=node/8838 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.montagna .tv/?q=node/ 8838 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3466&titolo_sotto=Al Polo Sud per svelare i misteri della Terra&ID_cat_new=99News ReikiCambiamenti climatici: Il Sole inizia blandamente il nuovo ciclohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3463&titolo_sotto=Cambiamenti climatici: Il Sole inizia blandamente il nuovo ciclo&ID_cat_new=99 - P Marco Rossi: 14-10-2008 ore 12:33 BR BR Abbiamo esaminato il Sole in altri articoli, mostrando come si sia di fronte al minimo di attività solare più prolungato almeno dal 1954 ad oggi (come scarsità di numero di macchie). BR BR Si è esaminata anche la teoria dei raggi cosmici, che propone un aumento di essi in seguito alle#039;indebolimento del vento solare, con conseguente maggiore formazione di nuvole basse sul nostro Pianeta. BR BR Esse respingerebbero la radiazione solare, portando così ad una diminuzione delle temperature. BR BR Una conferma indiretta di questa teoria la si è avuta studiando i dipinti di pittori inglesi del e#039;600. BR BR In quel periodo, caratterizzato dal noto minimo di Maunder di attività solare, si è notato che i dipinti presentano una maggiore presenza di nuvole, nei loro quadri, di quanto non abbiano fatto nei Secoli successivi. BR BR Ee#039; una conferma solo empirica, tuttavia, che è stata smentita da recenti studi che negano un aumento di nubi sulla superficie terrestre correlate alle#039;andamento del ciclo solare degli ultimi trente#039;anni. BR BR Nella giornata di ieri, con la comparsa di un piccolo gruppo di macchie sul disco solare, si è avuta una prima impennata del vento solare, che ha raggiunto una pressione di 1 hPa, ed una velocità di oltre 500 km per secondo, parametri che, peraltro, oggi sono già ridimensionati. BR BR Ee#039; infatti un segnale di inizio della nuova fase di attività del ciclo 24, ma, tuttavia, occorreranno ancora parecchi mesi prima di raggiungere une#039;attività almeno di medio livello, ed anni prima di raggiungere il nuovo massimo previsto per il 2012. BR BR Il ciclo di queste#039;anno ha presentato questo prolungato minimo che lo fa assomigliare ai cicli solari del XIX Secolo, anziché a quelli attivissimi più recenti del XX Secolo. BR BR Questo ha sorpreso i fisici solari ed i centri di ricerca di tutto il Mondo, che si aspettavano un ciclo 24 attivissimo e forse ai massimi storici di sempre nel 2012. BR BR Emergono adesso alcune teorie alternative, che propongono une#039;attività solare influenzata dai campi magnetici dei due giganti gassosi in orbita attorno al Sole. BR BR Si tratta dei pianeti Giove e Saturno, che, seguendo la loro orbita ellittica, avvicinandosi alla loro distanza più vicina dalla Stella secondo periodi di durata decennale, influenzerebbero il campo magnetico solare, causandone variazioni della fase si attività. BR BR Sono stati estrapolati grafici che legano le orbite di questi due pianeti alle variazioni delle#039;attività solare dal e#039;700 ad oggi. BR BR In particolare, stando a questa teoria, il Sole potrebbe avere un decadimento della sua attività nei prossimi cicli, per alcuni decenni, provocando così una nuova Piccola Età Glaciale. BR BR Questa teoria è proposta in particolare dallo studioso finlandese Tiroma, che aveva predetto con esattezza che il ciclo 24 avrebbe avuto un minimo lunghissimo. BR BR Altri studi invece legano attività magnetica ed attività solare assieme, e, in base a tale teoria, il prossimo ciclo dovrebbe allora rispettare il massimo storico previsto tra 4 anni, malgrado sia partito in sordina. BR BR Insomma, inutile dire che, nel campo previsionistico delle#039;attività solare, esiste ancora molta incertezza, varie teorie ritenute valide negli anni passati, sono rimaste al passo con questa imprevista durata del minimo del ciclo 24. BR BR Massima incertezza, anche per quello che riguarda le teorie che legano minimo solare a raffreddamento climatico: gli studiosi non sono finora riusciti a creare delle correlazioni certe. BR BR Marco Rossi BR BR A href= http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18825 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.meteogio rnale.it/ news/read. php?id=18825 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3463&titolo_sotto=Cambiamenti climatici: Il Sole inizia blandamente il nuovo ciclo&ID_cat_new=99News ReikiItalia = Antiterrorismo: la Nato sperimenta in Sardegna Jedi, cupola elettromagnetica che disattiva i detonatori dalle#039;altohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3467&titolo_sotto=Italia = Antiterrorismo: la Nato sperimenta in Sardegna Jedi, "cupola elettromagnetica" che disattiva i detonatori dall'alto&ID_cat_new=99 - P Si chiama Jedi, come i cavalieri buoni di Guerre Stellari, ed è una specie di bolla elettromagnetica che protegge le aree a rischio di attentato, neutralizzando dal cielo gli impulsi dei detonatori. Quella che sembra una vera e propria guerra elettronica al terrorismo viene sperimentata dalla Nato in questi giorni in Sardegna. La bolla elettromagnetica per ora ha dimostrato di funzionare con diversi tipi di artifici. BR BR A href= http://www.roma- citta.it/ roma/news_ 16087---Italia- --Antiterrorismo -la-Nato- sperimenta- in-Sardegna- Jedi-cupola- elettromagnetica -che-disattiva- i-detonatori- dall-alto- cronaca.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.roma- citta.it/ roma/news_ 16087---Italia- --Antiterrorismo -la-Nato- sperimenta- in-Sardegna- Jedi-cupola- elettromagnetica -che-disattiva- i-detonatori- dall-alto- cronaca.html /FONT /A /P P /P P Nato, Trial Imperial Hammer, esercitazione hi-tech anti-terrorismo BR BR Pagine di Difesa, 9 ottobre 2008 BR BR Dal 29 settembre al 16 ottobre in Italia una delle più importanti attività di sperimentazione dell’Alleanza nel campo dell’ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) . Presentato il nuovo mini UAV dell’Aeronautica lo Strix, sviluppato dal centro di eccellenza UAV dell’Aeronautica Militare. Sperimentato il sistema Jedi, sviluppato dal Reparto di Guerra Elettronica dell’Aeronautica – Restoge, in grado di inibire l’attivazione di IED via etere. BR BR Trial Imperial Hammer 08 su TG2 BR (Adnkronos) - Una e#039;bollae#039; elettromagnetica che dal cielo protegge le aree a rischio di attentato, confondendo e neutralizzando gli impulsi dei detonatori degli ordigni: ee#039; la nuova frontiera della guerra elettronica al terrorismo che la Nato sperimenta fino al 15 ottobre in Sardegna con le prove e le verifiche previste dal programma dellle#039;esercitazione Trial Imperial Hammer 08. Nel corso delle attivitae#039; non verrae#039; utilizzato alcun armamento reale ma solo ed esclusivamente tecnologia, a cominciare dai piue#039; sofisticati sistemi elettronici in grado di e#039;disturbaree#039; le#039;attivazione degli esplosivi. BR BR Trial Imperial Hammer 08 sul portale delle#039;Aeronautica Militare BR Il sistema ee#039; in fase sperimentale: non ha ancora neanche un nome tecnico e viene chiamato familiarmente e#039;Jedie#039;, come i cavalieri buoni di Guerre Stellari. Ci vorrae#039; quindi del tempo per un suo eventuale utilizzo pratico ma le prime prove effettuate hanno dato esiti a dir poco confortanti. Nella prima settimana di utilizzo, la e#039;cupolae#039; elettromagnetica e#039;e#039;ha dimostrato di funzionare al meglio con diversi tipi di artifici, vanificando ogni possibile attivazione. La sfida -dice alle#039;AdnKronos il colonnello Sandro Sampaoli, e#039;trial managere#039; delle#039;esercitazione e comandante del Reparto supporto tecnico-operativo di guerra elettronica delle#039;Aeronautica militare- ee#039; arrivare a coprire la piue#039; ampia gamma possibile di minacce. Quello che qui in Sardegna per la prima volta stiamo testando ee#039; un prototipo. Se il sistema confermerae#039; la propria validitae#039;, potrae#039; essere pensata une#039;applicazione operativae#039;e#039;. Secondo i promotori del progetto, la fascia di sicurezza potrebbe BR essere assicurata dal cielo da un elicottero, da un aereo da trasporto o anche da un e#039;Uave#039;, come vengono denominati gli aerei senza pilota che possono essere utilizzati per scopi operativi di prevenzione del terrorismo. e#039;e#039;Le#039;applicazione pratica ee#039; studiata per la protezione dei contingenti militari nelle missioni alle#039;estero ma anche con le#039;obiettivo di ridurre al minimo le vittime civili in aree di crisie#039;e#039;, rileva il colonnello Sampaoli. BR BR Trial Imperial Hammer 08 sul portale della NATO BR Da non sottovalutare le#039;effetto di deterrenza che il dispositivo potrebbe produrre in termini di dissuasione dalle#039;organizzare e compiere certi tipi di attentati che attualmente, in teatri operativi particolarmente turbolenti, si verificano invece con una certa frequenza. Se e#039;Jedie#039; dimostrerae#039; une#039;effettiva utilitae#039; nella pratica, non ee#039; escluso che un domani la e#039;cupolae#039; elettromagnetica possa trovare applicazione per la sicurezza e la prevenzione del terrorismo in occasioni di summit internazionali o eventi di particolare rilevanza. Sempre in tema di velivoli senza pilota, nel corso delle#039;esercitazione Trial Imperial Hammer si stanno valutando le potenzialitae#039; operative del mini-aereo e#039;Strixe#039;, che puoe#039; essere trasportato in uno zaino ed ha une#039;autonomia di volo di une#039;ora. Dotato di una rampa di lancio e di una e#039;ground control statione#039; che puoe#039; essere programmata prima della missione per e#039;istruiree#039; il velivolo sulle#039;itinerario e sugli obiettivi, lo Strix puoe#039; BR essere inviato in aree di rischio per filmare e fotografare dalle#039;alto (anche di notte grazie alla telecamera a raggi infrarossi) intere zone a tutto vantaggio della sicurezza dei contingenti militari in missione. Le#039;Aeronautica militare ha acquisito tre di questi e#039;Uave#039; di ultima generazione. I sistemi elettronici in dotazione alle forze armate saranno testati anche per quanto riguarda i nuovi metodi di interazione tra aerei di vari Paesi. A questo fine, le#039;esercitazione prevede anche attivitae#039; di e#039;targetinge#039; comune tra velivoli Tornado per la localizzazione e la neutralizzazione del bersaglio con dispositivi non letali e distruttivi ma elettronici. BR BR Lo scopo ultimo delle#039;esercitazione ee#039; quello di sviluppare ed integrare le attivitae#039; di intelligence antiterrorismo delle 15 nazioni e delle dieci organizzazioni Nato che prendono parte alle#039;esercitazione. Saranno coinvolte in tutto 1.300 persone, di cui 800 militari italiani di tutte le forze armate. Tra i Paesi partecipanti, un contributo rilevante viene fornito dalla Francia e dalla Germania. La guerra elettronica contro i terroristi va in scena in questi giorni a Cagliari, nella parte militare delle#039;aeroporto di Elmas, nella base di Decimomannu, e nel poligono interforze del Salto di Quirra, che si articola sulle basi di Capo San Lorenzo e Perdasdefogu. Le#039;attivitae#039; di sperimentazione prevede ogni giorno uno scenario diverso durante il quale verrae#039; riprodotta una minaccia di tipo terroristico. Tra le diverse simulazioni, verrae#039; ipotizzato un attacco ad un convoglio con le#039;utilizzo di Ied (Improvised Esplosive Device) e, per contrastarlo, verranno provati BR nuovi sistemi elettronici capaci di disturbare le#039;attivazione delle#039;esplosivo. Verranno utilizzati anche velivoli senza pilota che verificheranno la proprie capacitae#039; di identificare dove ee#039; stato nascosto le#039;ordigno. Un altro aspetto rilevante delle#039;esercitazione ee#039; quello che punta a migliorare in modo sensibile le capacitae#039; di ricognizione delle forze armate in zona di operazione e, quindi, di poter disporre in tempo quasi reale di immagini e riprese di cioe#039; che accade sul terreno o in mare. Questa consapevolezza della situazione, che in gergo militare viene definita e#039;situation awarenesse#039;, consente di migliorare le capacitae#039; operative dei militari della Nato offrendo una maggiore sicurezza ed efficacia. BR BR Il personale operativo e i mezzi terrestri, navali ed aerei della Trial Hammer verranno inseriti in un sistema altamente complesso di rilevazione, analisi e condivisione delle informazioni (interoperabiiltae#039; attraverso condivisione dei dati). Il risultato che si cercherae#039; di conseguire ee#039; quello di fornire alla Nato risposte certe sulla funzionalitae#039; di nuovi sistemi, apparati e procedure, messe in comune tra i partner delle#039;Alleanza. Le#039;esercitazione simulata rientra nelle#039;ambito delle attivitae#039; previste dalla Nato per la trasformazione delle sue capacitae#039; militari. Le#039;edizione 2008 della Trial Hammer ee#039; stata presentata il mese scorso a Bruxelles, presso il quartiere generale della Nato, da Peter Flory, segretario generale aggiunto delle#039;Alleanza per gli investimenti di difesa, e dal colonnello Sandro Sampaoli, responsabile delle#039;esercitazione. La maggior parte delle esercitazioni simulate si terrae#039; nelle#039;area marittima sarda e a quote molto elevate, proprio BR per limitare al minimo i disagi sulla popolazione. Per lo stesso motivo, quelle terrestri si terranno in zone demaniali e recintate. La capacitae#039; di e#039;e#039;condividere le esperienze nel moderno campo di battaglia ee#039; di suprema importanza per la Nato. Cioe#039; -si legge sul sito delle#039;Alleanza Atlantica www.nato.int- richiede la messa in comune di informazioni da una serie di fonti tecniche ed umane. Le esercitazioni Nato che utilizzano scenari realistici aiutano le forze delle#039;Alleanza ad interoperare sul terrenoe#039;e#039;. Le#039;esercitazione Trial Imperial Hammer e#039;e#039;cercherae#039; di forgiare une#039;architettura di intelligence pienamente congiunta mettendo insieme assetti terrestri, marittimi, aerei e spaziali per condividere dati e immagini in grado di essere sfruttati nella lotta comune al terrorismo. E cioe#039; avrae#039; implicazioni specifiche per le forze di risposta Nato nello sviluppo di metodi per condividere informazioni cruciali nella direzione di una migliore consapevolezza della BR situazione e della prontezza di combattimento da parte delle#039;Alleanzae#039; e#039;. BR BR A href= http://www.paginedidifesa.it/2008/pdd_081020.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.paginedi difesa.it/ 2008/pdd_ 081020.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3467&titolo_sotto=Italia = Antiterrorismo: la Nato sperimenta in Sardegna Jedi, "cupola elettromagnetica" che disattiva i detonatori dall'alto&ID_cat_new=99News ReikiTrovate a Roccamonfina orme umane di 345mila anni faLunedì 13 ottobre 2008, 21:24http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3458&titolo_sotto=Trovate a Roccamonfina orme umane di 345mila anni faLuned 13 ottobre 2008, 21:24&ID_cat_new=99Conservate nella cenere del vulcano - P Roma, 13 ott. (Apcom) - Sono state scoperte in cima al vulcano di Roccamonfina, in Italia, le impronte più antiche mai ritrovate. Risalgono a 345mila anni fa, ma potrebbero essere ancora più vecchie, forse 6mila anni, e si sono conservate perfettamente nella cenere vulcanica. Le impronte salirono agli onori della cronaca già nel 2003 dopo essere state scoperte da alcuni archeologhi e quando Paolo Mietto e colleghi, Università di Padova, ne parlarono come le tracce del diavolo . Allora i ricercatori dissero che le orme potevano risalire ad un periodo compreso tra i 385mila e i 325mila anni, proprio in coincidenza con le#039;ultima eruzione del vulcano. BR BR Ora, le impronte sono state studiate di nuovo da Stéphane Scaillet e colleghi, Laboratorio di Scienze climatiche ed ambientali, Francia che le hanno datate con il metodo delle#039;argon che ha confermato che si tratta delle orme più antiche mai rinvenute e che il loro possessore era molto probabilmente le#039;Homo heidelbergensis. Secondo Mietto le orme rivelano che gli antichi umani stavano camminando e non correndo e che le tracce indicano percorsi di andata e ritorno dal vulcano fatti, molto probabilmente, qualche tempo dopo le#039;eruzione. BR BR Il ricercatore italiano insieme ai suoi colleghi sta preparando una seconda spedizione per la prossima settimana per scavare un secondo sito a tre chilometri di distanza dal primo. Mietto è, infatti, convinto di trovare altre orme della stessa età. Lo scavo, sottolinea New Scientist che ha ripreso la notizia da Earth and Planetary Science Letters sarà utile per scoprire ulteriori tracce lasciate dai primi essere umani. BR BR I metodi di datazione non sono sempre precisi e non sempre confermano il sospetto che le impronte ritrovate o quante#039;altro sia in effetti più antico delle stime già fatte dagli esperti. Ad esempio nel 2003 sono state scoperte in Messico antichissime orme nella cenere vulcanica che si pensava avessero 40mila anni, ma quando furono datate con la stessa tecnica usata dalla Scaillet hanno rivelato la loro vera età: 1,3 milioni di anni, ma forse non erano impronte umane. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/10_ottobre/13/archeologia_trovate_a_roccamonfina_orme_umane_di_345mila_anni_fa,16428428.html target=_blank FONT color=#003399 http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/10_ottobre/13/archeologia_trovate_a_roccamonfina_orme_umane_di_345mila_anni_fa,16428428.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3458&titolo_sotto=Trovate a Roccamonfina orme umane di 345mila anni faLuned 13 ottobre 2008, 21:24&ID_cat_new=99News ReikiGli alieni sbarcano in Inghilterrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3459&titolo_sotto=Gli alieni sbarcano in Inghilterra&ID_cat_new=99 - P Lunedí 13.10.2008 14:25 BR BR Gli alieni sono pronti a sbarcare in Inghilterra? A giudicare dalla quantità di giocate che gli allibratori inglesi stanno ricevendo sulla possibilità che sia presto dimostrata le#039;esistenza della vita aliena sembrerebbe proprio di sì. BR BR Negli ultimi giorni infatti un bookmaker - che quota la possibilità che prima o poi le autorità confermeranno le#039;esistenza di forme di vita extraterrestri - ha registrato una escalation di giocate, tra cui quella di un cliente tanto sicuro che gli Ufo sbarcheranno da un momento alle#039;altro da puntarci ben 3 mila sterline (quasi 4 mila euro), la più alta puntata mai raccolta su questo tipo di scommesse a sfondo paranormale . BR BR Il motivo? Le previsioni della medium di un social network a sfondo spirituale e new age, secondo cui domani appariranno gli Ufo. Una notizia che ha suscitato gli entusiasmi degli scommettitori appassionati di ufologia che hanno puntato in massa sulle#039;imminente arrivo della prova delle#039;esistenza della vita extraterrestre. Circostanza che ha costretto addirittura i bookies a chiudere momentaneamente le giocate fino almeno a dopodomani: Perché se gli Ufo sbarcassero - ha spiegato un portavoce del bookmaker - saremo costretti a far fronte ad un payout da almeno 7 cifre . BR BR A href= http://www.affaritaliani.it/entertainment/gli-alieni-sbarcano-in-inghilterra131008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.affarita liani.it/ entertainment/ gli-alieni- sbarcano- in-inghilterra13 1008.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3459&titolo_sotto=Gli alieni sbarcano in Inghilterra&ID_cat_new=99News ReikiItalia - Antiterrorismo: la Nato sperimenta in Sardegna Jedi, cupola elettromagneticahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3460&titolo_sotto=Italia - Antiterrorismo: la Nato sperimenta in Sardegna Jedi, "cupola elettromagnetica" &ID_cat_new=99 - DIV class=color Si chiama Jedi, come i cavalieri buoni di Guerre Stellari, ed è una specie di bolla elettromagnetica che protegge le aree a rischio di attentato, neutralizzando dal cielo gli impulsi dei detonatori. Quella che sembra una vera e propria guerra elettronica al terrorismo viene sperimentata dalla Nato in questi giorni in Sardegna. La bolla elettromagnetica per ora ha dimostrato di funzionare con diversi tipi di artifici. BR BR A href= http://www.roma-citta.it/roma/news_16087---Italia---Antiterrorismo-la-Nato-sperimenta-in-Sardegna-Jedi-cupola-elettromagnetica-che-disattiva-i-detonatori-dall-alto-cronaca.html target=_blank FONT color=#000000 http://www.roma-citta.it/roma/news_16087--...to-cronaca.html /FONT /A BR BR ***** BR altro articolo qui: BR A href= http://www.paginedidifesa.it/2008/pdd_081020.html target=_blank FONT color=#000000 http://www.paginedidifesa.it/2008/pdd_081020.html /FONT /A /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3460&titolo_sotto=Italia - Antiterrorismo: la Nato sperimenta in Sardegna Jedi, "cupola elettromagnetica" &ID_cat_new=99News ReikiIL RITORNO DEGLI ANTICHI SCIAMANIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3455&titolo_sotto=IL RITORNO DEGLI ANTICHI SCIAMANI&ID_cat_new=99 - P U FONT color=#810081 A href= http://www.segnidalcielo.it/ritorno_antichi_sciamani.html http://www.segnidalcielo.it/ritorno_antichi_sciamani.html /A /FONT /U A href= http://www.segnidalcielo.it/ritorno_antichi_sciamani.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3455&titolo_sotto=IL RITORNO DEGLI ANTICHI SCIAMANI&ID_cat_new=99News ReikiStonehenge, la tomba di un bimbo seppellito col suo riccio-giocattolohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3457&titolo_sotto=Stonehenge, la tomba di un bimbo seppellito col suo riccio-giocattolo&ID_cat_new=99Straordinaria scoperta nel sito inglese: un piccolo inumato con una statuina - P Deposto 3000 anni fa dai genitori per accompagnarlo verso le#039;oltretomba BR BR QUANDO ha capito di cosa si trattava, le#039;equipe di archeologi che stava lavorando agli scavi in prossimità di Stonehenge - il famoso sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, in Inghilterra - ha avuto un momento di forte emozione. Di fronte a loro, ce#039;era lo scheletro di un bimbo di due o tre anni, sepolto con il suo gioco preferito: una piccola scultura che rappresenta un riccio. Forse fu deposto da suo padre o da sua madre circa tremila anni fa per accompagnare il piccolo nel suo viaggio verso le#039;eternità. Di più, al momento, non è possibile dire , ha spiegato le#039;archeologo Dennis Price che lavora agli scavi. BR BR LE FOTO DELLA SCOPERTA BR BR Il giocattolo si trovava a metà del corpo del bimbo, come se il piccolo lo tenesse fra le mani al momento della sepoltura. Tra le#039;altro, quel riccio è la prima rappresentazione di tale animale che sia mai stata trovata in Inghilterra. Ce#039;è chi ipotizza, però, che quelle#039;oggetto sia penetrato nel terreno con il trascorrere del tempo. Non è da escludere che sia stato posto sopra la tomba anziché al suo interno, come una specie di icona protettiva o per segnare il luogo della sepoltura. Il terreno morbido e le piogge, poi, lo avrebbero aiutato a scendere fino alla tomba , ha spiegato Chris Kerns delle#039;Università di Manchester, impegnato nei lavori. In ogni caso - ha continuato - ci ha lasciato un senso di tristezza pensare a quei genitori che hanno dovuto lasciare il piccolo figlio in quella tomba fredda in un luogo sperduto . BR BR Gli archeologi lavorano al progetto Stonehenge Riverside , il cui obiettivo è cercare di datare la prima fase dei lavori e comprendere il significato di quel monumento delle#039;antichità . La tomba del bambino è venuta alla luce in une#039;area nota come Palisade Ditch . Durante lo scavo, i ricercatori hanno portato alla luce quello che era chiaramente un teschio di bimbo, che ha permesso loro di rinvenire quasi tutte le ossa del piccolo corpo e la statuetta-giocattol o. BR BR Ma perché seppellire proprio un riccio? Forse poteva essere il gioco preferito da quel bambino, ma il riccio, poiché è un animale notturno, potrebbe essere stato deposto dai genitori come guida del viaggio nelle#039;oscurità che avrebbe dovuto compiere il loro figlio , ha sottolineato Price. BR BR Proprio nelle#039;ultima settimana i ricercatori del progetto hanno affermato che Stonehenge fu utilizzato come un cimitero per la cremazione dei morti, fin da quando fu costruito, attorno al 3000 avanti Cristo (e non nel 2600 a. C. come sempre si è ipotizzato), piuttosto che un luogo di culto per guarire da malattie, una specie di Lourdes del passato, tesi diffusasi nei tempi recenti in seguito alla messa in onda di un documentario della Bbc che sta facendo il giro del mondo e nel quale si avanza le#039;ipotesi che Stonehenge fosse un luogo miracoloso . BR BR (11 ottobre 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/bambino-stonehenge/bambino-stonehenge/bambino-stonehenge.html?ref=hpspr1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 10/sezioni/ spettacoli_ e_cultura/ bambino-stonehen ge/bambino- stonehenge/ bambino-stonehen ge.html?ref= hpspr1 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3457&titolo_sotto=Stonehenge, la tomba di un bimbo seppellito col suo riccio-giocattolo&ID_cat_new=99News ReikiApparirà un grande UFO il 14 ottobre, dice una donna Australianahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3453&titolo_sotto=Apparir un grande UFO il 14 ottobre, dice una donna Australiana&ID_cat_new=99 - P Steve Hammons BR 9 ottobre 2008 BR BR Si è creato grande interesse per le#039;annuncio delle#039;intenzionale apparizione di un grande UFO per martedì 14 ottobre. BR Una donna che vive in Australia, Blossom Goodchild, dice che questa informazione le è arrivata tramite contatto ESP. BR Dice che rappresentanti della Federazione di Luce le#039;hanno contattata tramite telepatia per parlarle delle#039;evento del 14 ottobre. BR Per alcuni, le affermazioni della Goodchild possono essere discutibili o ridicole. Altri possono crederci o sperare che avvenga tale evento. BR BR Secondo la Goodchild, le#039;astronave si presenterà in modo da essere vista e dimostrare agli umani che esistono altri esseri che visitano la Terra. Lei dice che saranno visibili per tre giorni e che verranno in pace e amore. BR La Goodchild ha chiarito che un punto del messaggio deve essere compreso in particolare. Gli esseri che le#039;hanno contattata le hanno dato la parola Alabama . Lei dice che non hanno specificato che sia il luogo delle#039;apparizione delle#039;astronave. BR La Goodchild afferma che le hanno detto, Ti diamo il nome Alabama . BR BR CONNESSIONE CON I NATIVI AMERICANI BR BR La parola Alabama viene dal linguaggio dei Nativi Americani. Il popolo degli Indiani delle#039; Alabama erano originalmente chiamati Alibami o Alabamee . Il loro linguaggio è conosciuto come Alibamu . BR Le#039;origine della parola non è chiara, ma si crede possa basarsi sulla parola tribale (Muskogee) che significa campo o radura o dalla parola dei Chocktaw, che indica brush-clearers o thicket-clearers (thicket: boscaglia, brush: spazzola). BR BR Oggi, molte tribù Indiane delle#039;Alabama vivono in Texas e Oklahoma. Altre tribù native che vivevano in Alabama includono i Biloxi, Cherokee, Chickasaw, Koasati (Coushatta) e i Muskogee. Quali sono le connessioni, se esistono, tra gli UFO, visitatori extraterrestri e/o extradimensionali e gli Indiani Nativi Americani del passato? BR BR Ci sono molti riferimenti a visitatori inusuali dai cieli nelle leggende delle tribù degli Indiani de#039;America. Nei giorni presenti, gli Indiani continuano a vivere fenomeni interessanti non convenzionali o anomali e sembrano legati a queste antiche storie e leggende. BR Inoltre, molti racconti su UFO o extraterrestri fanno menzione della genetica umana e delle nostre profondi basi genetiche e del DNA. Altre affermazioni su UFO ed ET riguardano altre attività correnti associate al nostro DNA. BR BR Molti Americani oggi hanno DNA Indiano Americano tra loro, derivante da antenati del passato. BR Alcuni ricercatori hanno affermato che ci può essere forte incidenza di incontri ravvicinati tra le persone che hanno un passato Indiano Americano e/o Celtico. BR (Benchè le#039;antica cultura Celtica una volta era diffusa nelle#039;Europa centrale attorno al terzo secolo A.C., oggi, il termine Celtico si riferisce generalmente a culture nelle Isole Britanniche e in particolare alla Scozia e Irlanda). BR BR Quindi una possibile connessione Indiana Americana riporta nuovamente a Blossom Goodchild. BR Prima della sua comunicazione dalla Federazione di Luce, la Goodchild affermò di essere in contatto telepatico con une#039;essere che lei chiama Nuvola Bianca , una Nativa Indiana Americana. BR BR La Goodchild dice che Nuvola Bianca le#039;ha contattata nel 1999 dopo aver passato una seria malattia. Lei ha scritto tre libri sul channeling con Nuvola Bianca e sulle informazioni che le ha dato. BR BR LOCAZIONE, LOCAZIONE, LOCAZIONE BR BR La Goodchild afferma che i messaggi che ha ricevuto dalla Federazione di Luce sembrano indicare che una grossa astronave verrebbe vista nelle#039; emisfero sud della Terra. Ovviamente, lo stato delle#039;Alabama è nelle#039;emisfero nord. BR Cosa interessante, dice che le hanno detto in risposta alla domanda, Nei vecchi giorni, usava esserlo . BR BR Questo è un commento che può portare in mente il concetto della tettonica a placche e della deriva dei continenti e delle teorie di un improvviso spostamento della crosta. BR Le#039;idea di un periodico, storico e futuro spostamento polare della crosta include teorie per cui, ogni 10000 anni circa, la crosta della Terra può improvvisamente spostarsi verso la superficie interna più liquida. In base a questa teoria, la posizione di interi continenti può improvvisamente cambiare. BR BR La Goodchild non sembra sapere cosa fare del commento, Nei vecchi giorni, usava esserlo , ma forse le#039;idea dello spostamento della crosta è una possibilità. BR Veramente, lei dice che le parole erano, Potrebbe essere a sud del vostro emisfero . Cosa significa? La Goodchild vive in Australia. BR Altri osservatori hanno precisato che Huntsville, in Alabama, è una zona in cui si sono svolte grandi attività riguardanti tecnologie missilistiche e spaziali. Gli scienziati missilistici tedeschi vennero portati in questo luogo dopo la Seconda Guerra Mondiale. BR BR La Camera di Commercio di Huntsville indica nel suo sito web che il Marshall Space Flight Center di Huntsville, è uno dei centri più grandi e relativo a diversi campi della NASA. BR BR Sul sito leggete: BR Il Marshall Center è stato un punto chiave per i programmi NASA durante la storia di 45 e più anni delle#039;agenzia spaziale, dal primo astronauta USA nello spazio nel 1961, fino alle missioni Apollo che hanno esplorato la luna, allo sviluppo e alle#039;operatività dello space shuttle Americano, allo sviluppo del Telescopio Spaziale Hubble e alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale . BR BR La camera spiega anche che il Marshall Center ha un ruolo chiave nel nuovo progetto NASA per la nuova Visione per le#039;Esplorazione Spaziale per umana e robotica nel sistema solare. Questo parte con un ritorno in sicurezza dello space shuttle e continua con viaggi sulla luna in preparazione per le#039;esplorazione di Marte e altre destinazioni . BR BR Secondo la camera, le attività delle#039;Esercito USA in Huntsville includono le#039;Aviation e Missle Command (AMCOM); le#039;Ordnance, Missile, Electronicse Munitions School (OMEMS); lo SpaceeMissile Defense Command (SMDC); il Programe Executive Office Aviation; il MissileeSpace Intelligence Center (MSIC), il Redstone Technical Test Center (RTTC); il Program Executive Office MissileeSpace e la Missile Defence Agency. BR BR Quindi, la parola Alabama sembra avere qualche rilevanza in questo contesto. BR Contrariamente a molte teorie e rapporti sugli UFO, questa di Goodchild sembra facile da provare o screditare. BR Quando arriva il 14 ottobre, vedremo cosa accadrà. BR BR da Richard sab 11 ott 2008, 12:17 BR   BR A href= http://www.altrogiornale.org/ news.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogiornale.org/ news.php /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3453&titolo_sotto=Apparir un grande UFO il 14 ottobre, dice una donna Australiana&ID_cat_new=99News ReikiUrne etrusche sotto Albisolahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3454&titolo_sotto=Urne etrusche sotto Albisola&ID_cat_new=99 - P 11 ottobre 2008| Giovanni Vaccaro BR   BR Risale alla prima età del ferro la necropoli scoperta nei giorni scorsi ad Albisola, nei pressi della stazione ferroviaria. Alle#039;interno del cantiere per la costruzione della nuova sede delle#039;Associazione Alpini (che prevede lo scavo di 33 box interrati) gli archeologi hanno finora trovato tre tombe a incinerazione con chiari segni di stile etrusco, la cui età stimata risale al quinto o sesto secolo avanti Cristo, quindi prima delle#039;arrivo dei Romani. Una scoperta che potrebbe obbligare gli storici a riscrivere un pezzo di storia. BR BR Le prime indagini risalgono addirittura alle#039;anno scorso, quando erano stati effettuati alcuni sondaggi preventivi: il cantiere si trova infatti a pochi metri di distanza dal sito archeologico della villa romana Alba Docilia . Ma solo negli ultimi giorni sono venuti alla luce i reperti più interessanti, scoperti ad una profondità di appena un metro e mezzo, che hanno dato una svolta alle indagini. BR «Le#039;indagine archeologica - spiega Francesca Bulgarelli, coordinatore della Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria - ha consentito la scoperta di alcune tombe a incinerazione, residuo forse di un più vasto sepolcreto intaccato negli anni Cinquanta dalla costruzione della ferrovia. Le tombe rinvenute sono tre: di queste due appaiono dedicate a donne e una ad un uomo. Nelle prime sono state trovate alcune suppellettili e una fuseruola fittile (strumento impiegato nella filatura della lana, ndr) pertinenti alla sfera domestica, nelle#039;altra è comparsa la punta di una freccia, utensile maschile per eccellenza». BR   BR Le urne, trovate in fondo a tre pozzetti scavati direttamente nel terreno, sono realizzate in terracotta ed erano chiuse da una ciotola coperchio, sempre in terracotta. La necropoli si estendeva nella piana, in prossimità di une#039;ansa fluviale abbandonata del Sansobbia o delle#039;antico alveo del Ria Basco, di cui si era persa memoria (oggi infatti si immette direttamente nel Sansobbia più a monte). Nel corso degli scavi, atre metri di profondità, sono apparsi i resti di una sponda, con tracce di antichi interventi di regimentazione. È possibile che, se esistente, le#039;altra sponda si trovi sotto alla ferrovia. BR Gli insediamenti abitati e le relative necropoli alle#039;epoca in aree pianeggianti, in prossimità di un fiume, non lontane dalla linea di costa, così come verificato anche a Chiavari e ad Albenga, dove sono state rinvenute altre due necropoli liguri di questo periodo. BR «Da una prima analisi della tipologia dei materiali che compongono i corredi - spiega Francesca Bulgarelli - si potrebbe ipotizzare che le tombe siano riferibili alla prima età del ferro. Dalle#039;esame approfondito dei reperti contiamo di ampliare le conoscenze sul territorio e sul popolamento della Liguria occidentale prima della romanizzazione, sviluppando temi specifici quali la rete di traffici e scambi con centri di forte potenziale commerciale ed economico localizzabili sia a Ponente e nelle#039;immediato entroterra piemontese, sia a Levante, nel Genovesato e oltre, ai confini con le#039;area tirrenica settentrionale» . BR Queste#039;estate i lavori di scavo da parte delle#039;impresa Cheope Engineering (mai nome fu più azzeccato) sono stati seguiti da vicino dagli archeologi della Regio IX Liguria (Fabrizio Geltrudini, Mario Testa e Alessandra Starna) e della Soprintendenza: «È stata une#039;operazione molto ben coordinata - spiega il presidente della Cheope Engineering, Giorgio Bocchino -, che ha permesso di non fermare i lavori al momento dei ritrovamenti» . «Le#039;intervento ben coordinato - aggiunge il vicesindaco Guido Di Fabio - limiterà i ritardi nella realizzazione di una struttura sociale molto importante per gli albisolesi». BR   BR A href= http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/savona/2008/10/11/1101809550853-urne-etrusche-sotto-albisola.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilsecoloxix. ilsole24ore. com/savona/ 2008/10/11/ 1101809550853- urne-etrusche- sotto-albisola. shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3454&titolo_sotto=Urne etrusche sotto Albisola&ID_cat_new=99News ReikiAGGREGAZIONEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3456&titolo_sotto=AGGREGAZIONE&ID_cat_new=99 - P 8 Otobre 2008 BR BR AGGREGAZIONE BR Di Maurizio Baiata BR BR La channeller australiana Blossom Goodchild dichiara: BR «Loro stanno Arrivando in una vibrazione d’amore! Siate pronti ad accoglierla! BR Una enorme nave di luce della Light Federation il prossimo 14 Ottobre!» BR Sono i punti esclamativi a qualificare una notizia? A me hanno insegnato ad evitarli quanto più possibile, soprattutto nei titoli, insieme ai punti interrogativi. I primi enfatizzano, i secondi mortificano il lavoro stesso del giornalista, che dovrebbe rispondere a vecchie regole basate sulla più ragionevole obiettività, prima di apporre la propria firma alla fine di un pezzo, il cui contenuto verrà probabilmente travisato grazie all’editing e al titolo. Ovvio che questo non si attaglia a un “messaggio” e non ne può confinare il linguaggio, quando la “trasmissione” o “comunicazione” è per sua stessa natura un annuncio, una previsione di un qualcosa che sta per accadere, o potrà verificarsi in un incerto, ma non lontano futuro. Tanta enfasi ritroviamo dunque nella notizia di nostro interesse, che preannuncia un evento di incalcolabile portata per il genere umano: l’imminente arrivo - la data è fissata per il 14 Ottobre 2008 - di BR una gigantesca astronave ET che, pur tenendosi a debita distanza, sarà visibile e verrà ripresa dalle telecamere di tutte le emittenti mondiali, dato appunto che la cosa è stata ampiamente preannunciata. BR Questo prossimo palesarsi di una presunta astronave-madre aliena avverrà in maniera inequivocabile (e inarrestabile per qualsivoglia forza terrestre) è anticipato da un messaggio che riportiamo integralmente, nella traduzione fornitaci da Paola Harris, nostra corrispondente dagli USA. Alcune nostre considerazioni, a seguire. BR BR Messaggio per i Capi di Stato, i governanti, i politici e BR per tutti gli uomini della Terra BR BR «Veniamo a comunicarvi che il giorno 14 ottobre 2008 un’astronave di grandi dimensioni sarà visibile nei vostri cieli, nella porzione sud del vostro emisfero e sarà compresa nel campo visivo di molti dei vostri stati. Noi gli abbiamo dato il nome di Alabama. BR È stato deciso che resteremo all’interno della vostra atmosfera per un periodo di almeno tre giorni corrispondenti ai vostri cicli diurni di 24 ore. Durante questo periodo di tempo ci sarà molta agitazione sul vostro pianeta, i vostri governanti e le alte sfere di potere del vostro pianeta cercheranno di invadere lo spazio atmosferico che circonda la nostra astronave, le misure di sicurezza cha abbiamo adottato a questo scopo sono necessarie dal momento che avrà probabilmente luogo una specie di commedia ad opera dei vostri stessi governanti volta a negare la nostra azione pacifica. BR Sappiate questo: noi veniamo ad assistere il vostro mondo, non veniamo per usurpare, non veniamo per distruggere, veniamo a portarvi speranza. BR Noi siamo esseri provenienti da altri pianeti e da molti eoni del vostro tempo stiamo preparando gli avvenimenti a venire. Chiediamo solo ad ogni anima della Terra di accogliere questo messaggio con il cuore e di accettare la verità che risiede dentro di voi, perché solo dentro di voi potrete riconoscere queste e le altre cose che accadranno. BR Ci sono tra voi molti che non riconosceranno la nostra missione, molti ci respingeranno, molti altri sono a conoscenza di questa verità ma è importante per voi capire questo: tutto ciò deve accadere. BR Vi offriamo la possibilità di catturare sullo schermo questa nostra astronave. BR Non ci sarà nessun contatto diretto. BR Per questa prima presentazione semplicemente noi mostreremo la nostra astronave a tutti voi. BR Crediamo che ciò, inizialmente, possa essere sufficiente per farvi comprendere che esistiamo. Ogni sorta di strategia sarà escogitata al fine di forzare e di penetrare attraverso la barriere di sicurezza che abbiamo eretto ma sarà tutto inutile.  BR Finché non saremo in grado di dimostrare che veniamo nel bene noi non saremo disponibili a nessun tipo di contatto diretto. BR Sappiate questo: tutto ciò è l’inizio e non la fine. I vostri governi e i vostri media cercheranno di occultare la nostra visita, ma questi tentativi non andranno a buon fine, abbiamo contemplato tutte le eventualità e i vostri mezzi d’informazione non avranno altra scelta che ritrarre e documentare la verità sulla nostra esistenza affinché essa sia sotto gli occhi di tutti. BR Amici della Terra non abbiate paura, vi supplichiamo di avere fiducia in noi e nella nostra intenzione di far crollare il muro della disinformazione sul nostro conto in nome del benessere del vostro Pianeta. BR Se non interveniamo adesso, come stabilito molto tempo fa, temiamo che sarebbe troppo tardi. BR Vi chiediamo di accettarci in nome dell’amore perché è questo il motivo per cui noi veniamo. BR Le parole che avete sentito nei vostri film non erano soltanto credenze fantastiche. Noi abbiamo piantato ed innaffiato il seme della verità in preparazione di questi giorni. BR Davvero noi veniamo in pace. Riempite le vostre anime della piena fiducia in tale conoscenza, noi siamo i vostri fratelli e le vostre sorelle provenienti da altri luoghi. La nostra tecnologia è molto avanzata e le alte sfere governative del vostro pianeta Terra lo sanno bene,  e per lo stesso motivo sanno che sarebbe inutile fingere di aver bisogno di armi per distruggerci. BR Nel giorno in cui noi ci mostreremo vi chiediamo solo di ascoltare il vostro cuore e non le parole di coloro che hanno paura di perdere il loro potere. Per troppo tempo il mondo ha vissuto sotto una coltre che la maggior parte di voi ha voluto ignorare: se veniste a sapere tutte le verità che vi sono state volutamente nascoste rimarreste semplicemente inorriditi. BR È giunto il momento per le vostre anime di venire a conoscenza di queste cose, il velo sta per essere rimosso. Siate felici perché questo è il tempo di rallegrarsi. BR Comprendete e accettate con il vostro cuore la ragione della nostra visita, veniamo a portarvi un messaggio d’amore, comprendete questo. Abbiamo deciso di farlo in questo modo. BR Siate vigili, tenete i vostri occhi in cielo e l’amore nel vostro cuore. BR Noi, la Federazione di Luce, attraverso questo segno vogliamo offrirvi incoraggiamento e speranza affinché possiate iniziare l’ascensione verso il nuovo mondo. BR Ciascuno di voi ha scelto di essere qui per questo. Scegliete se la vostra volontà accetti tutto questo attraverso l’amore oppure se lo rifiuti a causa della paura. Che il più alto aspetto della vostra anima possa riempirvi di luce e spingervi coraggiosamente avanti. BR Grazie a tutti coloro che ci aiuteranno in questo compito». BR BR In un messaggio celato nel pittogramma apparso nell’Agosto 2002 in un campo di Crabwood, nel Winchester, Hampshire, e la cui “decodifica” coinvolse esperti di matematica e informatica, venivamo messi in guardia dai portatori di falsi regali. L’inganno alieno era dietro l’angolo, si intuiva. Già, ma erano esseri di altri mondi ad aver plasmato la coltura di Crabwood dandole un valore facciale degno di un macrocosmico francobollo su un lettera stellare? Oppure erano i circlemakers? Gli esperti, nella maggioranza, optarono per la prima ipotesi e a proposito della provenienza dell’ignoto artista, giusto per deduzione, conclusero che dovesse essere di color grigio, e con fattezze neppure troppo rassicuranti. Il messaggio del crop circle di Crabwood, codificato, terminava con “condotto chiuso”, come dire “transmission off” e il suo senso sembrava un monito: «Guardatevi da chi vi propinerà false notizie». BR Il marasma di quotidiane notizie fasulle è sotto gli occhi di tutti, di più, si vive letteralmente nella finzione, come dimostrano quegli show che si fregiano dell’appellativo “reality”. Quindi, esclamativi e interrogativi a raffica, sui quali si fonda la falsità che impera nel mondo della comunicazione. L’ufologia non ne è affatto esente. Ora però ci si mettono anche Esseri che si dicono amici e preoccupati per il nostro destino e il cui prossimo arrivo servirà a dimostrare che l’uomo terrestre non è solo nell’Universo e che il gioco dei nostri destini ora si incrocia con quello di altri. BR Passo indietro, nel 2002: «Guardatevi dagli inganni dei bari e dai traditori”. Nel 2003 da fonte più che identificata, il pilota francese Jean Edermann, veniva trascritto e divulgato il messaggio successivo, giunto stavolta sotto forma di contatto telepatico: «Cambiate il Mondo con l’Effetto Leva», laddove se ciascun uomo di buona volontà avesse aperto il suo cuore invitando con sincerità le razze ET benevoli (facenti parte di questa o quella Federazione) affinché si palesassero, il contatto presto sarebbe avvenuto. Beninteso, tale risultato positivo sarebbe stato assicurato solo se “l’invocazione a manifestarsi” si fosse levata da una gran massa di umanità, contemporaneamente proiettata verso di loro. BR Nel caso della canalizzatrice Blossom Goodchild siamo a una settimana, rispetto al battito finale del conto alla rovescia, sotto gli occhi di tutti: mancano pochi giorni. Prepariamoci ad accoglierli con il cuore aperto. Qualcosa non torna, però, a partire dai destinatari del messaggio: «per i Capi di Stato, i governanti, i politici e BR per tutti gli uomini della Terra». La maggioranza di quelli che ora mi leggono fanno parte della ultima categoria, insomma noi. Stride il fatto che il mittente sembra ignorare - forse perché alla Terra si sta avvicinando per la prima volta (anche questo non torna, perché altrimenti si tratterebbe di osservatori interplanetari assai miopi) - che alcuni governanti, uomini politici, capi di Stato e diverse altre persone importanti sono da decenni perfettamente al corrente della realtà della situazione: “È vero, i contatti ci sono ed esistono da decenni, siamo in possesso di corpi e macchine, ne abbiamo ricavato qualcosa, ma ancora non ci capiamo granché. Comunque, Signori, siamo informati che gli Alieni esistono” (mio fraseggio inventato). Certo, non lo hanno ancora ammesso. Ma il sospetto che le ammissioni controllate siano in atte da tempo e che ormai siano anche agli sgoccioli, per cui manca loro solo il “salto di qualità”, è molto forte BR e radicato ovunque, dalle comunità ufologiche più tradizionali alle comuni alternative newagiane. Ora, a tutta questa storia del prossimo arrivo alieno e delle sue ineluttabili conseguenze sulle società occidentali e orientali, in misura minore presso le etnie meso e sud americane, australi, africane e meno avanzate, ognuno di noi ha il diritto di credere e non credere, sperare e disperare, pregare e maledire, ma difficilmente se davvero si verificherà, si potrà ignorare. Mi è stato però ricordato, proprio stamattina, nel corso di una conversazione riguardante il nostro presente e le prospettive… sino al 2012, che qualcosa effettivamente potremmo e dovremmo fare. Ponendoci un interrogativo niente affatto trascurabile: cosa faremo nel momento in cui questo qualcosa che grava su di noi dovesse accadere? Scenario. Nessuna comunicazione possibile, cellulari, internet, televisione, luce, gas e telefono fisso improvvisamente avranno “chiuso le BR trasmissioni”. Sì, lo so, qualcuno inneggerà ad un ritorno ai sandali di San Francesco che ci accompagneranno lungo i sentieri del buio verso la luce… ma intanto, come farò a parlare con i miei figli, la fidanzata, gli amici? Soluzione? Decidiamo e stabiliamo un punto di incontro e di raccolta. Un luogo sicuro dove sarà possibile aggregarci, raggiungibile facilmente, e di lì, uniti, andare in un rifugio sicuro che, ovviamente, bisognerà aver stabilito e preparato per tempo. Metteremo insieme le nostre limitate forze e, probabilmente in bicicletta (mountain bike), ci allontaneremo dal pericolo e ricominceremo un’altra vita. Perché questo semplice consiglio, gli ET del prossimo 14 Ottobre non ce lo hanno dato? In fondo, cosa gli costava, farci sapere cosa fare, in senso pratico e materiale, una semplice comunicazione di servizio utile e persino vitale, se le cose dovessero andare davvero peggio di ora, con le astronavi che aleggiano in Cielo BR e la corte marziale imposta in Terra? Su, un po’ di senso pratico. Per il resto, grazie per la luce di speranza che infondete nei cuori, se siete chi dite di essere. BR BR Riferimenti: BR A href= http://www.youtube.com/watch?v=SFyK2N4RG target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.youtube. com/watch? v=SFyK2N4RG /FONT /A _o BR Blossom Goodchild clarifies October 14th BR BR A href= http://www.dnamagazine.it/aggregazione.html http://www.dnamagazine.it/aggregazione.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3456&titolo_sotto=AGGREGAZIONE&ID_cat_new=99News ReikiArtico, per la prima volta liberi dai ghiacci i passaggi di Nordest e Nordovesthttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3452&titolo_sotto=Artico, per la prima volta liberi dai ghiacci i passaggi di Nordest e Nordovest&ID_cat_new=99Lo ha annunciato le#039;Agenzia spaziale europea - P Le due zone, sopra Usa e Russia, non erano mai state aperte contemporaneamente negli ultimi 40 anni /P br P BR PARIGI - Per la prima volta, nelle#039;Artico, il passaggio a Nordovest - lungo le#039;America - e quello a Nordest - lungo la Russia - sono stati entrambi liberi dai ghiacci contemporaneamente e per alcune settimane. Lo ha annunciato le#039;Agenzia spaziale europea (Esa), precisando che la banchisa si sta ora riformando. I ghiacci artici - che hanno registrato in agosto il secondo scioglimento più intenso della stagione estiva dalle#039;inizio delle osservazioni satellitari, 40 anni fa - sono totalmente scomparsi nei due passaggi in settembre. BR   BR Ee#039; LA PRIMA VOLTA CHE ACCADE - «È la prima volta, secondo nostri archivi, che questi due storici passaggi sono rimasti aperti nello stesso anno», ha sottolineato in un comunicato Pablo Clemente-Colon, responsabile scientifico del Centro nazionale americano di glaciologia. Il 22 settembre erano di nuovo tutti e due chiusi. Il ramo più lungo del passaggio a Nordovest - la via Amundsen, vicino alle coste canadesi - era aperto da luglio. Il ramo più diretto, un poe#039; più a nord, è diventato navigabile il 18 agosto, secondo le osservazioni fatte in particolare dal satellite europeo Envisat. Il passaggio a Nordest, invece - precisa le#039;Esa - è diventato sgombro dai ghiacci il 5 settembre con le#039;apertura dello stretto di Vilkitski. È il secondo anno consecutivo che si apre. Le#039;apertura del passaggio a Nordovest e di quello a Nordest alla navigazione permetterebbe grandi risparmi di tempo e di carburante nei collegamenti tra Europa e Asia, riducendo la rotta BR di oltre 4.000 chilometri. Dalle misurazioni effettuate il 26 agosto si rileva che la superficie della banchisa artica era di 5,26 milioni di km quadrati, contro i 5,32 milioni del 21 settembre 2005, secondo record di disgelo estivo delle#039;Artico. Il primato assoluto di scioglimento è stato registrato nel 2007, con soli 4,2 milioni di km quadrati di banchisa alla fine delle#039;estate. BR BR 06 ottobre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_06/artico_passaggi_ghiacci_bf6fd66c-93e3-11dd-8968-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_ottobre_ 06/artico_ passaggi_ ghiacci_bf6fd66c -93e3-11dd- 8968-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3452&titolo_sotto=Artico, per la prima volta liberi dai ghiacci i passaggi di Nordest e Nordovest&ID_cat_new=99News ReikiInterrogazione sulle scie chimiche rilasciate da aerei militari americani sui cieli de#039;Italiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3443&titolo_sotto=Interrogazione sulle scie chimiche rilasciate da aerei militari americani sui cieli d'Italia&ID_cat_new=99 - P Atti parlamentari BR 14:24 - lunedì BR BR Interrogazione sulle scie chimiche rilasciate da aerei militari americani sui cieli de#039;Italia BR   BR BR Roma, Italia - Presentata dalle#039;onorevole Sandro Brandolini (PD) BR (WAPA) - Al ministro della Difesa.- Per sapere - premesso che: BR BR nel territorio delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini - nel quale sono ubicati due aeroporti militari - nel corso delle#039;estate si è riscontrato un incremento della presenza di formazioni nuvolose anomale rilasciate da aerei militari (cosiddette scie chimiche o chemtrails); BR BR le condizioni meteorologiche del periodo estivo, la bassa quota di volo degli aerei militari, la dimensione, la forma e la durata delle scie sembrano escludere che possa trattarsi di normali scie di condensazione; BR BR negli Stati Uniti da molti anni si susseguono proteste contro le scie nuvolose prodotte da aerei militari; BR BR in Germania il fenomeno viene addebitato ad esperimenti militari; BR BR recentemente - come documentato in un servizio del canale televisivo tedesco e#039;Rtl Tve#039; - alcuni ricercatori climatici, attraverso verifiche e rilievi sulle formazioni nuvolose rilasciate da aerei militari, avrebbero trovato riscontri del fatto che si tratterebbe di nubi artificiali contenenti enormi quantità (tonnellate) di elementi chimici diffusi, polveri finissime a base di polimeri e di metalli irrorati con la funzione di confondere i radar e di consentire una manipolazione delle mappe meteorologiche. Secondo quanto affermato dai vertici militari, le quantità irrorate sarebbero modeste e non nocive; BR BR il Cnr (Centro nazionale delle ricerche) nel 2005 e alcuni ricercatori indipendenti, attraverso analisi su campioni di pioggia, coincidenti con il rilascio delle scie chimiche, e su piante bagnate dalla stessa pioggia, hanno rilevato la presenza di una concentrazione al di sopra della norma di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, sali di bario, sicuramente pericolosi per la salute e, secondo alcune fonti, anche cancerogene -: BR BR se corrisponda al vero che nel 2003 è stato sottoscritto un trattato tra gli Stati Uniti e le#039;Italia sugli studi meteorologici e che da tale data sono triplicati i voli militari; BR BR se il ministero sia in possesso di elementi raccolti direttamente o indirettamente sul fenomeno ed, in particolare, di adeguate informazioni relative alle sostanze chimiche che vengono irrorate nelle#039;aria, al loro grado di inquinamento e alla pericolosità per la salute pubblica; BR BR quali iniziative intenda porre in essere per dare risposta ai cittadini, fortemente preoccupati dal fenomeno e per fornire esaurienti informazioni al Paese . (4-01193) (Avionews) BR BR (006) 081006142441- 1095014 (World Aeronautical Press Agency - 06-Ott-2008 14:24) BR A href= http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.phpenews_id=1095014epagina_chiamante=index.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.avionews .it/index. php?corpo= see_news_ home.phpe news_id=1095014e pagina_chiamante =index.php /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3443&titolo_sotto=Interrogazione sulle scie chimiche rilasciate da aerei militari americani sui cieli d'Italia&ID_cat_new=99News ReikiAsteroide sulla terra, gli astronomi del professor Furia lo sapevano in anticipohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3449&titolo_sotto=Asteroide sulla terra, gli astronomi del professor Furia lo sapevano in anticipo&ID_cat_new=99Sudan - Luca Buzzi dell’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” spiega la genesi della scoperta del corpo celeste caduto in Sudan - P Un asteroide si è schiantato sulla terra nella prima mattina di oggi (7 ottobre), tra le 3 e 5 ora italiana. La novità assoluta è che gli esperti degli osservatori astronomici di tutto il mondo, compreso il prestigioso Osservatorio del Campo dei Fiori “G.V.Schiaparelli”, lo hanno scoperto in netto anticipo. A raccontare la genesi della scoperta è Luca Buzzi dell’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli”: «La mattina del 6 ottobre l’Osservatorio di Mt. Lemmon, una delle sedi del “Catalina Sky Survey” gestito dalla NASA, durante la consueta perlustrazione del cielo alla ricerca di asteroidi potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta, ha fatto centro. Richard Kowalski, in forze quella notte all’Osservatorio, ha infatti scoperto un piccolo asteroide, denominato 2008 TC3 dal diametro di circa 3 metri, prospetticamente proiettato nella costellazione dei Pesci, ad una distanza di circa 494.000 Km, pari a 1,3 volte la distanza BR della Luna – racconta Buzzi -. La circolare internazionale MPEC 2008-T50, pubblicata alle ore 17 del 6 ottobre dal Minor Planet Center, ente di controllo mondiale dei corpi minori del sistema solare con sede a Cambridge (Massachusetts, USA), riportava i primi calcoli orbitali, dai quali era già chiaro che l’asteroide si sarebbe avvicinato ad una distanza inferiore a quella del raggio terrestre, cioè impatto sicuro. Grazie ad un importante coordinamento a livello mondiale, al quale il nostro Osservatorio ha partecipato come di consueto, è stato possibile registrare lo spostamento dell’asteroide già dalla prima serata del giorno stesso, permettendo così agli scienziati della NASA e del Minor Planet Center (che hanno pubblicato le osservazioni dell’Osservatorio varesino di Campo dei Fiori su tre circolari durante la serata) di calcolare la sua orbita con estrema precisione. I calcoli indicavano un impatto previsto per le ore 4.46 ora italiana, BR nel nordest del Sudan. Tuttavia, viste le esigue dimensioni dell’oggetto, non si prevedeva un impatto al suolo ma la disgregazione in atmosfera, con la liberazione di energia pari a 1 Kton di TNT (tritolo). Visivamente, l’oggetto sarebbe diventato una luminosissima meteora, in gergo tecnico chiamata “bolide”, con una luminosità pari a quella della Luna Piena. Esso avrebbe sorvolato il cielo della regione africana da ovest a est, probabilmente frammentandosi in volo». Tutto ciò si è avverato, il minuscolo asteroide ha colpito l’atmosfera tra le 4 e le 5 di questa mattina (7 ottobre) sopra il Sudan e si è disintegrato nell’impatto in tanti pezzi generando una scia di fuoco spettacolare. BR BR «Altre volte sono stati osservati fenomeni di questo tipo, ma la straordinarietà della scoperta e il successivo monitoraggio, sta nel fatto che è la prima volta che si osserva un oggetto un giorno prima che entri in contatto con il nostro pianeta – spiega ancora Buzzi -, rendendo così possibile un preciso calcolo della sua orbita. L’Osservatorio Astronomico “G.V.Schiaparelli” di Campo dei Fiori, fondato oltre 50 anni fa dal professor Salvatore Furia, è da diversi anni ai vertici per l’osservazione di questi corpi, sia asteroidi sia comete, che spesso si avvicinano al nostro pianeta. Questa volta si è trattato di un grande “fuoco d’artificio”, che mediamente accade una volta ogni due-tre mesi senza che neppure ce ne accorgiamo. Ma non tutti gli asteroidi sono così piccoli…». BR BR Martedi 7 Ottobre 2008 BR t.g. BR A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=tommaso.guidotti%40varesenews.it target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:tommaso.guidotti%40varesenews.it FONT color=#003399 tommaso.guidotti@ varesenews. it /FONT /A BR   BR A href= http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=108738 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www3. varesenews. it/varese/ articolo. php?id=108738 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3449&titolo_sotto=Asteroide sulla terra, gli astronomi del professor Furia lo sapevano in anticipo&ID_cat_new=99News ReikiCern; Guasto acceleratore Lhc causato da errore umanohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3450&titolo_sotto=Cern; Guasto acceleratore Lhc causato da errore umano&ID_cat_new=99 - P Ginevra, 7 ott. (Apcom) - Le#039;incidente del 21 settembre scorso che ha portato alle#039;interruzione del funzionamento delle#039;Lhc è dovuta probabilmente a un errore umano ; lo ha spiegato il Cern, il Centro di ricerche nucleari europeo, con sede a Ginevra. BR Credo che si sia trattato di un errore umano , ha spiegato Lyn Evans, uno dei responsabili del progetto, nel corso di una conferenza stampa. Molto probabilmente si è trattato di un giunto difettoso dei 10mila di grossa taglia che tengono uniti i superconduttori magnetici del Large Hadron Collider. BR Secondo le prime spiegazioni, il giunto surriscaldato ha prodotto un buco nel condotto che ha fatto fuoriuscire le#039;elio (indispensabile per il raffreddamento, ndr) nel tunnel , ha precisato Evans. Le#039;ipotesi però deve essere ancora verificata. BR Le#039;acceleratore, un anello sotterraneo di 27 chilometri di lunghezza, il più potente acceleratore di particelle mai costruito sinora, ha subìto due guasti pochi giorni dopo il suo avvio, il 10 settembre. Ciò nonostante la cerimonia di inaugurazione del piccolo gioiello (che sarà riavviato probabilmente in primavera) resta fissata al 21 ottobre, con le#039;arrivo di 28 delegazioni dei Paesi membri. BR   BR A href= http://www.tendenzeonline.info/apcom/view.php?s=20081007_000031.xml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tendenze online.info/ apcom/view. php?s=20081007_ 000031.xml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3450&titolo_sotto=Cern; Guasto acceleratore Lhc causato da errore umano&ID_cat_new=99News ReikiSole senza macchie: tornerà la «piccola età del ghiaccio»?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3451&titolo_sotto=Sole senza macchie: torner la piccola et del ghiaccio?&ID_cat_new=99 - P Forse contrasterà le#039;effetto serra /P br P BR La diminuita attività della nostra stella potrebbe avere une#039;influenza diretta sul clima /P br P BR ROMA - «Se il Sole continuerà a restare senza macchie, sulla Terra potrebbe arrivare un freddo glaciale». La fosca profezia arriva da alcuni astronomi americani della Nasa, preoccupati per quella che si profila come un’anomala assenza di attività energetica sulla superficie visibile della nostra stella. Inattività che potrebbe avere conseguenze dirette sul nostro clima, facendo addirittura compiere una retromarcia all’effetto serra, volgendo, in breve, il supercaldo in superfreddo. La prospettiva può apparire esagerata e basata su un’affrettata valutazione di una tendenza ancora tutta da verificare, tuttavia bisogna ammettere che nel recente passato della storia dell’uomo un fenomeno del genere si è già verificato. Era quella che gli storici chiamano la tarda età Barocca, cioè la seconda metà del XVII secolo, quando una prolungata mancanza di attività solare, nota cone il minimo di Maunder, dalle#039;astronomo che la studiò, precipitò BR l’Europa in una Piccola età del ghiaccio, caratterizzata da carestie e epidemie che decimarono la popolazione. BR   BR MACCHIE SOLARI E TEMPERATURA TERRESTRE - Ma che cosa c’entrano le macchie solari con le temperature terrestri? Il Sole, per nostra fortuna, è una stella stabile e fornisce alla Terra un flusso di energia abbastanza costante. Tuttavia, anch’esso ha dei piccoli alti e bassi che rispondono, sul breve periodo, a un ciclo di 11 anni. In questo arco di tempo, sulla fotosfera, la superficie visibile della nostra stella, si alternano delle fasi di intensa attività elettromagnetica che generano perturbazioni chiamate macchie, e periodi di quiete in cui la fotosfera è completamente o quasi libera da macchie. Tali massimi e minimi, secondo ipotesi ben fondate, avrebbero avere un’influenza diretta sul clima della Terra. Attualmente il Sole sta emergendo da un minimo di attività e molti astronomi si sarebbero aspettati un repentino ritorno delle macchie, come di solito si verifica. «Io ero fra questi –confessa, ammettendo l’errore, il professor David BR Hathaway, fisico solare del Nasa Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama- e due anni fa avevo predetto che la transizione dal minimo al massimo sarebbe stata molto turbolenta. La realtà, purtroppo, mi sta smentendo”. Infatti, il minimo si sta prolungando, tanto che sono stati superati i 200 giorni senza macchie solari, sfiorando un record che fu toccato alla metà degli anni ’50 dello scorso secolo (che, per inciso, furono un periodo insolitamente freddo). Come se non bastasse l’assenza di macchie, anche un altro fattore dell’attività energetica della nostra stella, il cosiddetto vento solare, è in netto calo. Il vento solare è un flusso di particelle elettricamente cariche che viene espulso in continuazione dalla nostra stella e che si espande a raggiera per milioni di km, investendo anche il nostro pianeta.  BR   BR LA «LOTTA» CON Le#039;EFFETTO SERRA - Un altro fisico solare, David McComas del Southwest Research Institute, San Antonio, Texas, dove vengono analizzati alcuni dati trasmessi dalla sonda spaziale Ulysses, realizzata apposta per tenere sotto controllo l’attività del Sole, ha potuto calcolare che attualmente la pressione esercitata dal vento solare è del 25% inferiore rispetto a quella misurata 11 anni fa, in coincidenza col precedente minimo di attività. «Putting all together», come dicono gli americani, cioè tutto considerato, se è vero che esiste una correlazione diretta fra i flussi energetici del Sole e il clima sulla Terra, e sempre che il fenomeno si protragga, di qui ai prossimi mesi dovremmo risentirne gli effetti sotto forma di un calo delle temperature medie. Magari non tornerà una Piccola età del ghiaccio, ma forse batteremo un po’ di più i denti per il freddo. Sempre che il nostro ben noto effetto serra non abbia la meglio e BR prevalga sulla inattività solare. Sarà un’interessante partita tutta da giocare e da valutare. BR   BR Franco Foresta Martin BR 07 ottobre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_ottobre_07/macchie_solari_eta_ghiaccio_218fbad0-9441-11dd-a0d8-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_ottobre_ 07/macchie_ solari_eta_ ghiaccio_ 218fbad0- 9441-11dd- a0d8-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3451&titolo_sotto=Sole senza macchie: torner la piccola et del ghiaccio?&ID_cat_new=99News ReikiAsteroide in rotta di collisione con la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3442&titolo_sotto=Asteroide in rotta di collisione con la Terra&ID_cat_new=99 - P Le#039;asteroide  2008 TC3, scoperto recentemente,  si trova in rotta di collisione con la BR Terra. BR Fortunatamente è di piccole dimensioni, non dovrebbe sopravvivere al passaggio BR nella nostra atmosfera. BR Secondo gli esperti le#039;impatto è praticamente certo e dovrebbe avvenire alle 0246 UTC del 07 ottobre 2008. BR Zona di impatto prevista nel caso alcuni frammenti dovessero giungere al suolo è il nord del Sudan,  nessun pericolo per la terra e per le persone, forse si vedrà uno spettacolare bolide. BR   BR Buona giornata BR   BR Grazia BR BR --- Lun 6/10/08, SpaceWeather. com A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=swlist%40spaceweather.com target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:swlist%40spaceweather.com FONT color=#003399 swlist@spaceweather .com /FONT /A ha scritto: BR BR Da: SpaceWeather. com A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=swlist%40spaceweather.com target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:swlist%40spaceweather.com FONT color=#003399 swlist@spaceweather .com /FONT /A BR Oggetto: Small asteroid might hit Earthe#039;s atmosphere tonight BR Data: Lunedì 6 ottobre 2008, 22:02 BR BR Space Weather News for Oct. 6, 2008 BR A href= http://spaceweather.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://spaceweather .com /FONT /A BR BR ASTEROID 2008 TC3: A small, newly-discovered asteroid named 2008 TC3 is BR approaching Earth and chances are good that it will hit. Measuring only a few BR meters across, the space rock poses no threat to people or structures on the BR ground, but it should create a spectacular fireball, releasing about a kiloton BR of energy as it disintegrates and explodes in the high atmosphere. At least one BR expert estimates that atmospheric entry will occur on Oct 7th at 0246 UTC over BR northern Sudan. Stay tuned to A href= http://spaceweather.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://spaceweather .com /FONT /A for more information and BR updates to this developing story. BR BR Sign up for free Space Weather News bulletins: BR A href= http://spaceweather.com/services/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://spaceweather .com/services/ /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3442&titolo_sotto=Asteroide in rotta di collisione con la Terra&ID_cat_new=99News ReikiIncredibile ! Il profilo di Nefertiti sulla superficie di Marte ???http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3444&titolo_sotto=Incredibile ! Il profilo di Nefertiti sulla superficie di Marte ???&ID_cat_new=99 - P A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/10/incredibile-il-profilo-di-nefertiti-sulla-superficie-di-marte.html http://mysterium.blogosfere.it/2008/10/incredibile-il-profilo-di-nefertiti-sulla-superficie-di-marte.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3444&titolo_sotto=Incredibile ! Il profilo di Nefertiti sulla superficie di Marte ???&ID_cat_new=99News ReikiCosa sta succedendo al sole?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3445&titolo_sotto=Cosa sta succedendo al sole?&ID_cat_new=99 - P A href= http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2008/10/cosa-sta-succedendo-al-sole.html http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2008/10/cosa-sta-succedendo-al-sole.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3445&titolo_sotto=Cosa sta succedendo al sole?&ID_cat_new=99News ReikiNuovo curioso pittogramma scoperto in Inghilterra.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3447&titolo_sotto=Nuovo curioso pittogramma scoperto in Inghilterra.&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.baab.it/digdug/index.php?mod=readeid=1222859103 http://www.baab.it/digdug/index.php?mod=readeid=1222859103 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3447&titolo_sotto=Nuovo curioso pittogramma scoperto in Inghilterra.&ID_cat_new=99News ReikiUna piccola piramide nella Valle delle Piramidihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3448&titolo_sotto=Una piccola piramide nella Valle delle Piramidi&ID_cat_new=99 - P Qualche tempo fa ho inserto un post sulle piramidi di Bosnia e le ultime ricrche realizzate dal S. Osmanagic e il team internazionale di scienziati che se ne sta interessando. Come detto queste piramidi sono fortemente contrastate dalle#039;archeologia accademica e da tutto il mondo si sono sollevate proteste circa la loro esistenza, accusando Osmanagic di distruggere reali evidenze archeologiche medievali per cercare ciò che non esiste. Oggi uno dei più acerrimi nemici di Osmanagic, le#039;archeologo Zilke Kujundžic, ha scoperto nel sito di Donje Mostre, proprio nella Valle delle Piramidi, un artefatto di forma piramidale, datato tra il 6000 e il 3000 a.C. BR La scoperta è stata realizzata in realtà da uno studente delle#039;Università tedesca di Kiel il 23 settembre scorso nella campagna di scavi diretta dalle#039;archeologo, che si oppone ad Osmanagic affermando che le#039;intera storia delle piramidi è una montatura. Le#039;oggetto, catalogato come una piramide di ceramica, dimostra che le popolazioni di questo luogo realizzavano millenni fa, piramidi di ceramica. Donje Mostre è il medesimo luogo dove un gigantesco blocco rettangolare, certamente realizzato da mano umana, era stato trovato dal team di Osmanagic. Ee#039; davvero ironia della sorte che un grande indizio delle#039;esistenza di piramidi nella zona sia stato scoperto da uno dei maggiori oppositori di questa tesi. BR   BR   BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/10/02/una-piccola-piramide-nella-valle-delle-piramidi.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilblogdiadri anoforgione. myblog.it/ archive/2008/ 10/02/una- piccola-piramide -nella-valle- delle-piramidi. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3448&titolo_sotto=Una piccola piramide nella Valle delle Piramidi&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA MISTERIOSA: LE ROVINE DI COLLIMENTOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3436&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA MISTERIOSA: LE ROVINE DI COLLIMENTO&ID_cat_new=99 - P Guardate anche il video.. /P br P A href= http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.9926 http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.9926 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3436&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA MISTERIOSA: LE ROVINE DI COLLIMENTO&ID_cat_new=99News ReikiATENE, SCOPERTA UNA TOMBA DI UN PRINCIPE GUERRIERO DEI MICENEIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3441&titolo_sotto=ATENE, SCOPERTA UNA TOMBA DI UN PRINCIPE GUERRIERO DEI MICENEI&ID_cat_new=99 - P Atene, 4 ott. - (Adnkronos) - Una spada di un principe guerriero dei Micenei, arricchita di una rarissima impugnatura ricoperta de#039;oro, ee#039; stata scoperta in una tomba in Grecia. Secondo gli esperti, la spada confermerebbe che i Micenei commerciavano con la penisola italiana giae#039; oltre 3.200 anni fa. Il ritrovamento si deve a une#039;equipe di archeologi greci che ha scavato la tomba di un aristocratico miceneo nel sito di Kouvara Phyteion, ad ovest di Atene. La spada, che ee#039; stata esaminata in un laboratorio scientifico in Austria, fu fusa in bronzo nel XII secolo a.C. in una fucina della penisola italiana, probabilmente delle regioni meridionali. BR BR La spada ee#039; lunga 94 centimetri ed ee#039; una raritae#039; nel panorama archeologico delle#039;epoca, hanno spiegato gli autori della scoperta, in ragione della copertura in oro delle#039;impugnatura. Nello stesso sito archeologico di Kouvara Phyteion gli archeologi hanno scoperto, scavando sempre nella tomba del guerriero aristocratico, anche una spada in bronzo con une#039;impugnatura in osso, due staffe per cavalli, un paio di gambali in bronzo, una freccia, una lancia, una coppa da vino in oro e un paiolo a tre piedi in bronzo. BR BR Gli studiosi che stanno esaminando i reperti tornati alla luce nella tomba del guerriero sono del parere che i Micenei intrattenessero intense relazioni con le altre civiltae#039; del basso Mediterraneo fin dal XIII secolo a.C. I Micenei dominarono gran parte della Grecia tra il XVII e il XII secolo a.C., stabilendo colonie in Asia Minore e a Cipro. BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=3.0.2541904970 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cultura/? id=3.0.254190497 0 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3441&titolo_sotto=ATENE, SCOPERTA UNA TOMBA DI UN PRINCIPE GUERRIERO DEI MICENEI&ID_cat_new=99News ReikiIl sole è più ovale di quanto previsto dalla teoriahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3446&titolo_sotto=Il sole pi ovale di quanto previsto dalla teoria&ID_cat_new=99 - P 3/10/2008 - SPAZIO BR   BR BR Analizzati i dati del satellite solare Rhessi BR BR ROMA BR Il Sole sembra essere un tantino più ovale di quanto si pensava. La forma della nostra stella è un importante indicatore delle sue caratteristiche, come i processi interni di fusione nucleare, che gli scienziati sperano di conoscere meglio, il suo magnetismo e il moto di rotazione; la forma del Sole ha, inoltre, una stretta relazione con le leggi della relatività e con la gravitazione. BR BR La scoperta, pubblicata su Science di questa settimana, è stata fatta da Martin Fivian e colleghi, Università della California, Berkeley, CA, che hanno analizzato i dati inviati dal satellite RHESSI (Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager (RHESSI) ,lanciato il 5 febbraio 2002 per studiare la fisica e la dinamica dei brillamenti solari e che è munito di strumenti che hanno una grande capacità risolutiva, superiore a quella di altre sonde solari. BR BR In base a questi dati, che gli astronomi considerano eccellenti, si è potuto stabilire che lo schiacciamento ai poli del Sole è di parecchi millesecondi d’arco maggiore di quanto previsto dalle teorie. BR BR Questo maggiore appiattimento, anche se infinitesimale, potrebbe essere dovuto ad un aumento dell’attività magnetica nella cromosfera, quel sottile strato dell’atmosfera solare che si trova di sopra della superficie del Sole che, secondo gli scienziati, è calda in modo anomalo. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=975eID_sezione=243esezione= target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 975eID_sezione= 243esezione= /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3446&titolo_sotto=Il sole pi ovale di quanto previsto dalla teoria&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SCOPERTI REPERTI ROMANI NEL MARE DI LIPARIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3437&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTI REPERTI ROMANI NEL MARE DI LIPARI&ID_cat_new=99 - P (ASCA-NORMANNO) - Messina, 3 ott - Emergono dai mari della provincia messinese nuovi e#039;e#039;tesorie#039;e#039; archeologici. A Lipari, nelle isole Eolie, sono stati trovati otto basamenti di colonne ed un muro di cinta lungo quattro metri. A scoprirli, nei fondali del porto di Sottomonastero, sono stati i sub della Sovrintendenza del Mare di Palermo. BR BR I reperti risalirebbero al periodo romano e sarebbero legati ad altri cinque basamenti di colonne riportati in superficie di recente. Alla luce dei nuovi ritrovamenti la Sovrintendenza ha deciso di ispezionare tutta le#039;area di Sottomonastero. BR BR dod/map/bra BR BR (Asca) BR BR A href= http://www.asca.it/moddettregione.php?id=322791eimg=eidregione=enome=earticolo=ARCHEOLOGIA:%20SCOPERTI%20REPERTI%20ROMANI%20NEL%20MARE%20DI%20LIPARI target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.asca. it/moddettregion e.php?id= 322791eimg= eidregione= enome=earticolo= ARCHEOLOGIA: %20SCOPERTI% 20REPERTI% 20ROMANI% 20NEL%20MARE% 20DI%20LIPARI /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3437&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTI REPERTI ROMANI NEL MARE DI LIPARI&ID_cat_new=99News Reiki2012 - Arriva anche La Profezia di Orione !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3438&titolo_sotto=2012 - Arriva anche La Profezia di Orione !&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Gordon Francis Ferri BR BR Oddio, ci mancava solo questa. Eppure sembra proprio che un altro tassello profetico si vada ad allineare sulla Time-Line del 2012. Non bastavano le profezie dei Maya, che qui a Mysterium sono divenute un must, no adesso mi sa che in Italia cominceremo a sentir parlare presto anche della Profezia di Orione. BR BR Tutto nasce da un libro piuttosto vecchiotto in realtà, che a quanto mi risulta non è mai stato pubblicato in Italia (e sarebbe il caso che qualche editore a cui non fanno proprio schifo i soldi, si muovesse) : The Orion Prophecy di Patrick Geryl e Gino Ratinckx, che è stato pubblicato in America nel Dicembre del 2001 da Adventures Unlimited Press. BR BR Sembra che sia stato proprio Gino Ratinckx ad accorgersi che tra quattro anni, e cioè nel 2012 vi sarà un rarissimo allineamento celeste tra Orione ed Aldebaran. Le#039;ultima volta che si è verificato questo fenomeno è stato nelle#039;anno 9792 avanti Cristo. BR BR Ora, bisognerebbe avere un buon programmino astronomico per verificare, ma ci fidiamo del Ratinckx che avendo trovato un editore che gli ha pubblicato il libro, dovrebbe aver detto il vero. BR BR Ma cosa comporta, in pratica questo allineamento ? Perchè dovrebbe importarcene qualcosa ? BR BR Beh, innanzitutto, scrivono Geryl e Ratinckx, perchè esso avviene in concomitanza con la profezia del settimo Katun contenuto nel codice di Dresda dei Maya, del quale oramai tutto sappiamo ( e della relativa fine della quinta era), poi però anche per altri motivi: BR BR - innanzitutto per la correlazione con gli studi di Albert Slosman ( e non e#039;slomanse#039; come riportano sbagliando una miriade di siti italiani) nato nel 1925, e morto nel 1981, un ex ricercatore della Nasa che cominciò a studiare da autodidatta i geroglifici egiziani, specializzandosi sul Libro dei Morti, il celebre papiro sui riti funerari egizi - e in particolare sul capitolo 17. Da questo e da altri fattori, Slosman trasse una curiosissima teoria che pubblicò in diversi libri - il più famoso, Le Grand Cataclysme - e che trovate riassunta - per chi ha voglia di approfondire - qui. BR   BR A href= http://forum.cosenascoste.com/antiche-civilta/44319-la-storia-celata-nei-miti-egiziani-secondo-slosman.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://forum. cosenascoste. com/antiche- civilta/44319- la-storia- celata-nei- miti-egiziani- secondo-slosman. html /FONT /A BR BR Secondo Slosman, in definitiva, Osiride, il dio egiziano della morte e delle#039;oltretomba, che è rappresentato in cielo da Orione, sarebbe il e#039;segnalee#039; dei cambiamenti epocali, nel mondo. BR BR Lo slittamento dei Poli e la fine di Atlantide, i cui figli dispersi avrebbero fondato le#039;Antico Egitto, sarebbero correlati con le#039;ultimo allineamento Orione-Aldebaran. E il prossimo allineamento sarebbe dunque foriero di nuovi, grandi cataclismi, in linea con quelli previsti dal calendario Maya. BR BR Al di là di ogni speculazione catastrofista, la lettura di Slosman - un pazzo brillante, a tratti geniali - è piacevole assai. Purtroppo anche lui è inedito in Italia. Sono però riuscito a trovare la versione on line - quasi del tutto completa - del libro di Geryl e Ratinckx che trovate QUI e che riporta passi interi di Slosman. /P br P BR A href= http://books.google.it/books?id=UChBQwdJqMICepg=PA163elpg=PA163edq=slosman+le+grand+cataclysmsesource=webeots=3V7lPt69tGesig=B8579RfSfANIPEsmC6tDjLRDs4Aehl=itesa=Xeoi=book_resulteresnum=1ect=result#PPA7,M1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://books. google.it/ books?id= UChBQwdJqMICe pg=PA163e lpg=PA163e dq=slosman+ le+grand+ cataclysmse source=webe ots=3V7lPt69tGe sig=B8579RfSfANI PEsmC6tDjLRDs4Ae hl=itesa= Xeoi=book_ resulteresnum= 1ect=result# PPA7,M1 /FONT /A BR   BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/10/2012-arriva-anche-la-profezia-di-orione.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/10/ 2012-arriva- anche-la- profezia- di-orione. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3438&titolo_sotto=2012 - Arriva anche La Profezia di Orione !&ID_cat_new=99News ReikiCern presenta rete di computer che collega 7.000 scienziatihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3439&titolo_sotto=Cern presenta rete di computer che collega 7.000 scienziati&ID_cat_new=99 - P venerdì, 3 ottobre 2008 4.12 BR   BR GINEVRA (Reuters) - Il Cern, il più grande laboratorio al mondo per la fisica delle particelle e ideatore del Worldwide Web, ha presentato oggi una nuova rete di computer che permette a migliaia di scienziati di tutto il mondo di macinare i dati dei suoi grandi esperimenti. BR Circa 7.000 scienziati in 33 paesi sono ora collegati alla rete del Cern, le#039;Organizzazione europea per la ricerca nucleare, per analizzare i dati dei test sulla collisione delle particelle, volti a capire la natura della materia, iniziati lo scorso mese. BR Le#039;esperimento, che potrebbe fornire importanti indizi sulle#039;origine delle#039;universo, è iniziato il 10 settembre ed è stato interrotto nove giorni dopo, a causa di una perdita di elio nel tunnel lungo 27 chilometri che forma il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern. BR Quando tornerà in funzione il prossimo anno, i fisici coinvolti nelle#039;esperimento avranno accesso ai dati in tempo reale sul proprio computer, grazie alla rete informatica del Cern, che collega oltre 100.000 processori in 140 istituti in tutto il mondo. BR Il supercomputer condiviso è stato costruito per il progetto delle#039;Lhc, ma avrà notevoli implicazioni nello studio della scienza, come ha detto Ian Bird, responsabile del progetto Worldwide Lhc Computing Grid. BR Molti altri ricercatori e progetti ne stanno già beneficiando , ha detto Bird. La rete informatica consentirà di fare scienza in modo del tutto nuovo, accedendo ad una grande capacità di gestione dati e analisi . BR Le#039;esperimento delle#039;acceleratore di particelle prevede di sparare raggi di protoni in direzioni opposte nelle#039;anello costruito a 100 metri sotto il confine franco-svizzero, alla periferia di Ginevra. BR Quando sarà in piena attività, le#039;Lhc permetterà 600 milioni di collisioni di protoni al secondo, producendo dati per 40 milioni di volte al secondo. BR Le collisioni saranno rilevate da quattro grandi ricettori sotterranei, il più grande del quale è grande come un edificio di cinque piani. BR Il flusso di dati sarà di circa 700 megabyte al secondo ovvero 15 milioni di gigabyte alle#039;anno per 10-15 anni -- abbastanza per riempire tre milioni di dvd alle#039;anno o creare una torre di cd alta due volte il Monte Everest. BR Per analizzare questo insieme di dati si ha bisogno non solo di un bel poe#039; di informatica, ma anche di un nuovo paradigma informatico -- ed è ciò che chiamiamo The Grid e che festeggiamo oggi , ha detto il portavoce del Cern James Gillies ai media. BR Proprio come il Worldwideweb -- inventato nel 1990 al Cern -- permette agli utenti di condividere le#039;accesso a informazioni su Internet, The Grid permetterà di collegare le risorse informatiche come la capacità di stoccaggio dei dati e la potenza di lavorazione. BR Il Cern ha solo il 10% della capacità informatica necessaria per analizzare le#039;esperimento. The Grid fornirà il resto. /P br P BR A href= http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=internetNewsestoryID=2008-10-03T151156Z_01_MIE4920SD_RTROPTT_0_OITIN-CERN-COMPUTER-GRID.XML target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.borsaita liana.reuters. it/news/newsArti cle.aspx? type=internetNew sestoryID= 2008-10-03T15115 6Z_01_MIE4920SD_ RTROPTT_0_ OITIN-CERN- COMPUTER- GRID.XML /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3439&titolo_sotto=Cern presenta rete di computer che collega 7.000 scienziati&ID_cat_new=99News ReikiScoperta necropoli da recordhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3440&titolo_sotto=Scoperta necropoli da record&ID_cat_new=99Vi riposavano 60 Ostrogoti - P BR 02/10/2008 BR BR Il mondo dell’archeologia è strano e affascinante. BR A volte le grandi scoperte sono dietro l’angolo o a pochi metri dalla riva (vedi i bronzi di Riace), a volte, invece, in un’intera vita fatta di picconate e giornate sotto il sole, l’archeologo non si imbatte in nulla che faccia tremare i polsi della comunità scientifica. BR A Imola solo pochi centimetri di terreno hanno nascosto per 14 secoli una scoperta da antologia : una delle più grandi necropoli degli Ostrogoti giunte fino a noi. BR All’ombra dell’Ipercoop riposavano da anni oltre 60 individui, scoperti dalla Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna, chiamata in causa in seguito alle segnalazioni di Confartigianato e Aurora 2. BR L’area, infatti, ospiterà negli anni a venire la sede del gruppo diretto da Amilcare Renzi e alcune abitazioni che saranno edificate dalla nota ditta costruttrice imolese. BR Ad operare sul posto, per conto della Soprintendenza, è stato inviato l’archeologo Xabier Gonzales Muro, autore delle scoperte più importanti per la nostra città negli ultimi anni. BR «Sapevamo che la zona davanti al Centro Leonardo era ricca di testimonianze archeologiche - spiega Gonzales - perchè già due anni prima dello scavo vero e proprio avevamo eseguito delle indagini propedeutiche di prospezione. BR In questa occasione il mio lavoro non è stato facile, perché non c’erano tanti dati da vedere, ma ho letto bene le tracce di tipo stratigrafico a disposizione e l’interpretazione che ne ho tratto quadra perfettamente con i reperti e le testimonianze scritte». BR Ma cosa si nascondeva sotto quei pochi centimetri di terra? BR «Il primo strato presentava delle strutture funerarie di età romana. Molte erano in calcare bianco d’Istria. Si tratta di significativi resti funerari monumentali, da una finta urna utilizzata a cuspide a un finto architrave con metope e triglifi, fino a un finto capitello con palmette. BR Abbiamo poi operato un allargamento della zona d’indagine e osservato dei tagli nel terreno che testimoniano l’esistenza di strutture appartenenti a una necropoli di età alto imperiale. BR Era tradizione per i Romani posizionare le sepolture lungo le strade e qui siamo vicinissimi alla via Emilia». BR Gonzales ha quindi interpretato le tracce di quel tempo lontano rimaste impresse sul terreno e ne ha dedotto una spoliazione dell’area tra il IV e V secolo. La neonata cava ha fornito materiale, poi utilizzato nella prima fase di Villa Clelia. BR Non sono passati inosservati nemmeno i resti di una glareata, una strada in ciottoli di fiume che si dipartiva dal limite meridionale della via Emilia. BR Ma è la terza fase quella più significativa, quella che a pochi centrimetri di profondità nascondeva i resti degli Ostrogoti. BR «Abbiamo scoperto una fossa comune con circa 60 individui e alcune tombe singole. Le indagini antropotriche sono tuttora in corso, ma posso già affermare con sicurezza che si tratta di Ostrogoti sepolti all’unisono nella seconda metà del VI secolo». BR La convinzione di Gonzales sono supportate da fonti scritte e da resti materiali, in primis le tante monete risalenti al periodo dei Goti ritrovate nella grande fossa. BR «Ne abbiamo trovate 20. Una è un tremisse d’oro e raffigura Giustiniano - spiega Gonzales - Le altre sono d’argento e mostrano re e condottieri di inizio VI secolo, da Teodorico ad Alarico, fino a Vitige. Utili per l’attribuzione a un’unica etnia gota sono anche le fibie, le spille e le decorazioni, resti ultimi dei vestiti con cui gli individui erano stati sepolti». BR Ora iniziano due fasi importanti: quella delle analisi, che permetteranno di capire il sesso, le età e le eventuali patologie degli individui, e quella dei confronti, in seguito ai quali si potrà davvero parlare della necropoli di questo tipo più grande di sempre. BR Qualche ipotesi sulla morte dei Goti, però, è già stata fatta. Due sono le più plausibili: la guerra greco-gotica, che si svolse lungo la nostra penisola a metà del VI secolo, e un’epidemia di peste, di cui ci parlano le fonti coeve. Gonzales è per quest’ipotesi, ma solo in un secondo momento si potrà parlare di certezza. BR Allora, potrebbero venire alla luce anche due progetti per ora ancora in fase di abbozzo, una piccola mostra e un catalogo sui ritrovamenti, che Confartigianato e Aurora 2, si sono impegnate a pubblicare. BR Da quel giorno, soprattutto per gli imolesi, gli Ostrogoti potrebbero essere qualcosa di più di un ricordo indistinto di uno dei tanti popoli del libro di storia delle medie. BR BR A href= http://www.nuovodiario.com/attualita.cfm?wid=4666 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.nuovodia rio.com/attualit a.cfm?wid= 4666 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3440&titolo_sotto=Scoperta necropoli da record&ID_cat_new=99News ReikiUna piramide occulta individuata in Perùhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3433&titolo_sotto=Una piramide occulta individuata in Per&ID_cat_new=99 - P Una tecnica innovativa messa a punto da ricercatori del Cnr di Potenza BR BR È stato possibile grazie ad una nuova tecnica di telerilevamento. I dettagli della ricerca saranno presentati nel corso di un convegno internazionale presso la sede centrale del Cnr a Roma BR BR Potrebbe essere stata sotterrata dagli stessi abitanti della zona, la piramide di terra cruda sepolta a Cahuachi (Perù), le cui tracce sono state evidenziate da una nuova tecnica di elaborazione di immagini satellitari ad alta risoluzione messa a punto da Nicola Masini delle#039;Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) e Rosa Lasaponara delle#039;Istituto di metodologie per le#039;analisi ambientale (Imaa) del Cnr di Potenza. BR BR «Cahuachi, situato nel bacino del Rio Grande, sulla costa meridionale del Perù, è noto per essere stato il maggior centro cerimoniale della civiltà Nasca che fiorì tra il I sec. a.C. ed il V sec. d.C. – dice Rosa Lasaponara –. Come si ricava dai dati archeologici, dopo un terremoto di inaudita violenza e devastanti eventi alluvionali, quel che restava delle#039;antica capitale teocratica Nasca venne sotterrato dai suoi stessi abitanti, ricoperta con le sue macerie, con milioni di tonnellate di materiale con cui era stata costruita». BR I risultati della ricerca, svolta in collaborazione con Giuseppe Orefici del Centro de estudios arqueológicos precolombinos di Nasca, saranno presentati nel corso del I Workshop internazionale EARSeL «Advances in remote sensing for archaeology and cultural heritage management», che si terrà dal 30 settembre al 4 ottobre presso la sede centrale del Cnr a Roma. BR «Le anomalie di interesse archeologico sono state individuate su une#039;area coltivata, poco indagata, attraversata dal Rio Nasca e posta a circa 1,5 km a nordest delle#039;area archeologica, oggetto di investigazione da oltre 25 anni – prosegue Masini –. Grazie a tecniche di telerilevamento, misure a distanza di grandezze fisiche effettuate mediante immagini satellitari, sono state identificate tracce sul terreno dovute alla differenza di porosità tra le#039;“adobe”, ovvero terra cruda essiccata al sole, e i circostanti depositi alluvionali, in presenza di umidità e di una soprastante copertura vegetale». «La visibilità di tali tracce – interviene Lasaponara – è stata poi enfatizzata mediante analisi statistiche in grado di accentuare il contrasto tra le superfici sovrastanti le strutture sepolte e quelle circostanti». BR BR «Le tracce così individuate hanno evidenziato la presenza di 4 livelli di terrazzamento di una struttura piramidale asimmetrica, sul tipo di une#039;altra già riportata alla luce a Cahuachi, di dimensioni alla base di circa 90 x 100 metri – conclude Masini –. La piramide rintracciata non è le#039;unica costruzione sepolta nella zona. La sua scoperta, oltre ad allargare il campo della ricerca archeologica nel territorio di Nasca, offre nuove prospettive nelle#039;uso del telerilevamento per le#039;individuazione di strutture archeologiche sepolte realizzate in “adobe”, materiale costruttivo molto diffuso nelle#039;America precolombiana e in numerose altre civiltà dalle#039;Asia e alle#039;Africa». BR BR Nel corso della conferenza saranno presentati anche i risultati di prospezioni archeologiche, sempre con tecniche di telerilevamento integrate alla geofisica, nelle#039;area di Piazza de#039;Armi, sede delle#039;antica Acropoli presso Veio (Rm). «Grazie alle#039;integrazione di tre tecniche di investigazione geofisica abbiamo raccolto un set di informazioni dettagliate circa la posizione, le#039;estensione, la profondità e lo spessore di corpi anomali, in questo caso resti di strutture archeologiche, altrimenti non identificabili con i metodi tradizionali – dice Salvatore Piro, delle#039;Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali (Itabc) del Cnr di Montelibretti (Rm) –. In questo modo siamo riusciti ad individuare nella Piazza de#039;Armi, attualmente ricoperta da materiale di matrice tufacea disgregata e da humus, ulteriori tracce riferite alle#039;antico insediamento urbano, riferibili ad un arco temporale dal IX al VII sec. a.C.». BR BR Il convegno, organizzato dalle#039;Ibam-Cnr e dalle#039;Imaa-Cnr, con il patrocinio delle#039;Unesco e del ministero per i Beni e le attività culturali e con il supporto di Esa, Asi, Belspo, e Geocart srl, vedrà la partecipazione di ricercatori provenienti da tutto il mondo tra cui Tom Farr e Richard Blom della Nasa che presenteranno due lavori inerenti le#039;applicazione di telerilevamento satellitare per lo studio del paleoambiente ed il paleoclima del Sahara. BR BR (Fonte Cnr) BR BR (29 Settembre 2008) BR BR A href= http://www.vglobale.it/NewsRoom/index.php?News=4818 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.vglobale .it/NewsRoom/ index.php? News=4818 /FONT /A BR BR ************ ** BR BR Archeologia/ Telerilevamento porta alla luce una piramide in Perù BR La nuova tecnica di elaborazione di immagini satellitari BR BR Roma, 29 set. (Apcom) - Potrebbe essere stata sotterrata dagli stessi abitanti della zona, la piramide di terra cruda sepolta a Cahuachi in Perù. Le tracce sono state evidenziate grazie a una nuova tecnica di elaborazione di immagini satellitari ad alta risoluzione messa a punto da Nicola Masini delle#039;Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) e Rosa Lasaponara delle#039;Istituto di metodologie per le#039;analisi ambientale (Imaa) del Cnr di Potenza. BR BR Come si ricava dai dati archeologici, dopo un terremoto di inaudita violenza e devastanti eventi alluvionali, quel che restava delle#039;antica capitale teocratica Nasca venne sotterrato dai suoi stessi abitanti, ricoperta con le sue macerie, con milioni di tonnellate di materiale con cui era stata costruita , dice Rosa Lasaponara.I risultati della ricerca saranno presentati nel corso del I Workshop internazionale EARSeL e#039;Advances in remote sensing for archaeology and cultural heritage managemente#039;, che si terrà dal 30 settembre al 4 ottobre nella sede centrale del Cnr a Roma. BR BR Grazie a tecniche di telerilevamento, misure a distanza di grandezze fisiche effettuate mediante immagini satellitari, sono state identificate tracce che hanno evidenziato la presenza di quattro livelli di terrazzamento di una struttura piramidale asimmetrica, sul tipo di une#039;altra già riportata alla luce a Cahuachi, di dimensioni alla base di circa 90 x 100 metri , prosegue Masini. La piramide rintracciata non è le#039;unica costruzione sepolta nella zona. La sua scoperta offre nuove prospettive nelle#039;uso del telerilevamento . BR BR Nel corso della conferenza saranno presentati anche i risultati di prospezioni archeologiche, sempre con tecniche di telerilevamento integrate alla geofisica, nelle#039;area di piazza de#039;Armi, sede delle#039;antica Acropoli a Veio, in provincia di Roma: Siamo riusciti ad individuare nella Piazza de#039;Armi ulteriori tracce riferite alle#039;antico insediamento urbano, riferibili ad un arco temporale dal IX al VII sec. a.C. . BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/09_settembre/29/archeologia_telerilevamento_porta_alla_luce_una_piramide_in_peru,16244260.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/09_settembr e/29/archeologia _telerilevamento _porta_alla_ luce_una_ piramide_ in_peru,16244260 .html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3433&titolo_sotto=Una piramide occulta individuata in Per&ID_cat_new=99News ReikiItaliani creduloni temono ufo e yetihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3434&titolo_sotto=Italiani creduloni temono ufo e yeti&ID_cat_new=99Cresce il numero di persone convinte che dietro ad alcuni miti e leggende ci sia un fondo di verità - P ROMA BR Aumentano gli italiani che danno almeno un pò di credito a miti e leggende come il triangolo delle Bermuda, lo yeti e gli ufo. Colpa dei media, ma anche di un bisogno proprio degli esseri umani, quello di credere a qualcosa di superiore o d’inspiegabile. È il risultato di un’indagine condotta dal mensile Outside, nella quale sono stati intervistati 75 psicologi; tra loro sono 6 su 10 quelli convinti che sia in crescita nella Penisola il numero di persone secondo cui dietro a certi miti e leggende ci sia qualche fondamento. Gli esperti si sono basati sia sulla loro esperienza, sia sull’analisi di 10 focus group ai quali hanno partecipato nel complesso 180 tra uomini e donne. Quei misteri, sostiene il 58% degli psicologi intervistati, sono ’una nuova mitologia dei tempi di Internet e della conquista dello spaziò. BR BR Nello specifico, il 35% degli psicologi intervistati sottolinea come molti italiani siano convinti che dietro ad alcuni miti e leggende ci sia un fondo di verità, e l’11% evidenzia come sia rilevante il numero di quelli disposti a crederci ciecamente. Invece, il 29% afferma che il numero dei creduloni non è in crescita. Secondo gli studiosi intervistati, l’aumento è dovuto in parte all’insistenza con cui questi argomenti sono trattati da tv e giornali, dai quali ricevono un’aura scientifica (fattore molto influente per il 57% degli psicologi intervistati) , in parte al bisogno di credere che non sia ancora stato scoperto e spiegato tutto (fattore evidenziato dal 38% degli psicologi intervistati) . BR BR Un italiano su dieci crede vera la maggior parte di leggende come quelle degli ufo, dello yeti e del triangolo delle Bermuda, spiega il mensile. Per uno psicologo intervistato su quattro la maggior parte dei creduloni è soprattutto affascinata da quei misteri. Per quasi un italiano su cinque, però, la reazione è la paura; a incutere più timore il triangolo delle Bermude (32%) e i fantasmi. In quanto al rapporto degli italiani con quei misteri, la maggioranza dei partecipanti ai focus group, il 60%, è composta da convinti e possibilisti, mentre il restante 40% è scettico radicale. Tra gli scettici radicali, l’atteggiamento predominante verso questi argomenti è il fastidio (lo ha detto il 33% di loro) anche se una parte (il 21%) ammette di seguirli pur essendo sicura che si tratti di favole; il 18% degli scettici radicali dice che accetterebbe di essere smentito, mentre il 16% dice di essere del tutto indifferente ai misteri e di non BR interessarsene mai. BR BR Tra chi ci crede (come detto, il 60% dei membri dei focus group), il 25% ha detto che questi temi lo appassionano, ne è «affascinato», anche se in molti evitano di parlare di questa convinzione, per il timore di doversi scontrare con uno scettico (24%). Uno dei dati che gli psicologi hanno più evidenziato è la risposta data dal 18% che ha detto di averne paura. E se in molti si informano e cercano di saperne di più (26%), c’è anche chi, pur ammettendo di esserne molto incuriosito, preferisce non approfondire (7%). In quanto alle fonti d’informazione su miti e leggende, al primo posto c’è la tv, citata dal 53% dei partecipanti ai focus, e in particolare le trasmissioni su questi temi, che molti definiscono scientifiche. Al secondo posto c’è il web, citato dal 48%, seguito da riviste e giornali (29%) e persino da film su questi temi (che per il 18% devono avere qualche fondamento). BR BR In merito alla popolarità dei misteri, i più diffusi sui media sono gli Ufo e i cerchi nel grano (68%), seguiti dai fantasmi (54%) e dal triangolo delle Bermude (49%). Ritornando agli Ufo, uno dei temi caldi è quello dei rapimenti che gli alieni farebbero per studiare la razza umana (il 47% ne ha sentito parlare più volte) o antichi mostri preistorici che ancora vivrebbero, come il famoso Nessie, ovvero il mostro di Lochness (33%). Seguono la maledizione del faraone Tutankhamon (29%) e i misteri legati a Stonehenge (25%). «E che dire dell’Uomo delle Nevi (21%) - osserva il mensile - se anche uno scalatore esperto come Messner ha detto di averne trovato le tracce e addirittura di averlo visto?». BR BR Il 26% degli esperti intervistati ha detto che la maggior parte delle persone, anche scettiche, prova comunque un certo fascino nei confronti di questi temi, a cui si aggiunge una naturale curiosità (elemento evidenziato dal 21%); il 18% evidenzia la crescita di una certa paura legata a quei misteri. Nella classifica delle situazioni misteriose che incutono più timore nei partecipanti ai focus group, in testa c’è trovarsi coinvolti in qualche fenomeno inspiegabile in grado di inghiottire una nave, un aereo o un’auto (il 32% ammette di averci pensato almeno una volta), in stile triangolo delle Bermuda; il 28%, invece, ha paura, o ne ha avuta, di trovarsi alle prese con uno spettro; il 14% ha dichiarato di aver pensato almeno una volta con terrore all’ipotesi di un rapimento da parte degli alieni o di trovarsi di fronte a un essere preistorico (11%), come il mito di Lochness. In realtà, però, spiega il mensile, la maggior paura è legata in BR generale all’ambito dei misteri, non ad un fenomeno specifico, come ha dichiarato il 25%. BR BR Per la maggioranza degli esperti intervistati (57%), una credenza così diffusa e in crescita per tutto ciò che riguarda i misteri e il paranormale è alimentata con forza dalla parvenza scientifica che alcuni siti Internet, giornali e trasmissioni tv danno a tutto ciò che riguarda alieni e misteri. La colpa non è solo dei media, però. Il 38% degli esperti sottolinea come credere a cose di quel tipo sia spesso un vero bisogno, quello proprio degli esseri umani di credere in qualcosa di superiore o inspiegabile, minacciato da una società dove tutto sembra essere svelato e avere delle risposte razionali. BR BR «E se per il 41% è solo una questione di curiosità e di sempre maggiori difficoltà (con il moltiplicarsi di fonti ) nel discernere il vero dal verosimile e dal falso - conclude il mensile - il 26% è sicuro che si tratti del bisogno di crearsi nuove paure, di provare emozioni forti e intense». BR BR A href= http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200809articoli/36856girata.asp target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/redazione/ cmsSezioni/ societa/200809ar ticoli/36856gira ta.asp /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3434&titolo_sotto=Italiani creduloni temono ufo e yeti&ID_cat_new=99News ReikiScoperto il porto della seconda Cartagine: è in Sardegna, sotto la laguna di Mistrashttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3432&titolo_sotto=Scoperto il porto della seconda Cartagine: in Sardegna, sotto la laguna di Mistras&ID_cat_new=99 - P ORISTANO (25 settembre) - Dopo quasi due secoli di ipotesi e di ricerche, gli archeologi avrebbero finalmente individuato i resti del porto di Tharros, la città fenicio punica sulla costa occidentale della Sardegna considerata da alcuni la seconda Cartagine del Mediterraneo. Secondo le conclusioni a cui sono giunti autonomamente negli ultimi mesi due distinti gruppi di ricerca delle Università di Cagliari e di Sassari in collaborazione con lo staff del Museo civico di Cabras, il porto si trovava in une#039;area ora coperta dalle acque della laguna di Mistras, a pochissimi chilometri dalle rovine della città. BR BR A sostegno delle proprie conclusioni, nel corso di una conferenza stampa tenuta oggi, gli archeologi Raimondo Zucca (Università di Sassari) e Carla Del Vais (Università di Cagliari) hanno citato la scoperta di una imponente struttura muraria (cento metri di lunghezza per quattro di spessore, costituita da due paramenti in grandi blocchi di arenaria allineati di testa e di taglio) e le#039;individuazione di un bacino scavato nella roccia (come il Cothon di Cartagine) con una fronte rettilinea di 225 metri, un grande molo di 190 metri e un canale di avvicinamento delle navi di una cinquantina di metri. Nei pressi di questo bacino è stata anche individuata una spiaggia fossile di circa 800 metri che ha restituito materiali fenici, punici e anche greci databili tra il VII e il V secolo avanti Cristo, mentre la struttura muraria, per quello che si è potuto vedere finora, sarebbe più recente (IV o III secolo avanti Cristo). BR BR Arrivare a questi risultati non è stato semplice, dicono gli archeologi, raccontando di lunghe camminate lungo le coste del Sinis e sul fondo limaccioso della laguna con le#039;acqua oltre le ginocchia, e poi della preziosa collaborazione della Guardia costiera, del Gruppo sommozzatori della Guardia di finanza e degli studenti del corso di archeologia subacquea istituito a Oristano dalla Facoltà di lettere delle#039;Università di Sassari e unico in tutta Italia. Per avere la certezza che ci si trovi davvero davanti alle rovine del porto di Tharros bisognerà attendere però le#039;avvio di una prima campagna di scavi che si svolgerà sotto la supervisione della sovrintendenza ai Beni archeologici della Sardegna nel prossimo inverno. /P br P BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=31710esez=HOME_SPETTACOLO target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessag gero.it/articolo .php?id=31710e sez=HOME_ SPETTACOLO /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3432&titolo_sotto=Scoperto il porto della seconda Cartagine: in Sardegna, sotto la laguna di Mistras&ID_cat_new=99News ReikiUn flash e la Madonna apre gli occhi Questo è un prodigio marianohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3435&titolo_sotto=Un flash e la Madonna apre gli occhi "Questo un prodigio mariano"&ID_cat_new=99 - P La statua religiosa, spedita da Loreto in Burundi a un missionario, è stata acquistata da una famiglia che vive a Matelica. La Chiesa esamina la vicenda BR BR Matelica, 26 settembre 2008 - Toccherà ora alle autorità ecclesiastiche competenti giudicare il caso: ma se di prodigio ancora non si può parlare, il fenomeno generatosi su un’immagine devozionale mariana inviata in una missione africana è davvero sorprendente. Secondo padre Vittorio Blasi, missionario nel villaggio di Bujumbura in Burundi e destinatario del pacco contenente la statua della Madonna di Loreto in questione, si tratta sicuramente di un evento incredibile che ci invita a riflettere e a pregare la Vergine celeste per la pace su questa terra . BR BR A raccontare nel dettaglio quanto avvenuto è stato lo stesso padre Blasi, raggiunto telefonicamente nella sua abitazione di Petritoli, dove si trova in questi giorni in visita ai suoi familiari. Padre Blasi da molti anni opera in Burundi per permettere la costruzione di un piccolo centro di accoglienza per gli orfani della tremenda guerra civile che ha dilaniato e martoriato il piccolo Stato africano. Un’opera che inizialmente sembrava quasi impossibile, ma che si è già in gran parte realizzata, grazie soprattutto alle offerte giunte dal ricavato della vendita di migliaia di copie dei due libri Si può amare un figlio solo per il fatto di essere tale? e ...e le stelle brillano ancora, scritti dalla matelicese Loredana Lucernoni e dedicati al figlio Luca, affetto da una grave malattia e scomparso due anni fa. BR BR Loredana e suo marito Egidio Persichini, da anni infatti stanno portando avanti la causa degli orfani di Bujumbura, proponendo i loro libri in ogni angolo d’Italia e rispondendo regolarmente alle necessità della comunità seguita da padre Blasi e da un laico consacrato. E proprio l’ultima richiesta in ordine di tempo era stata quella di una statua mariana da inserire nella cappella dedicata alla Madonna di Loreto nel piccolo istituto della comunità, ufficialmente inaugurato lo scorso 23 agosto. La scelta dei coniugi, dato pure che la Vergine di Loreto è copatrona di Matelica, era caduta su una copia in scala della Madonna nera laureatana, inviata poi in Burundi. In mezzo alla festa del villaggio per il felice evento dell’arrivo della statua, padre Vittorio Blasi ha anche provveduto a fotografare l’oggetto sacro. BR BR Tutto normale fin qui, se non che, al momento dello sviluppo delle foto, si è verificato il fatto sorprendente: la Vergine fotografata appare con gli occhi nettamente aperti, in modo diverso da come appariva al momento della partenza e da come tuttora appare nella piccola cappella. Cosa sia successo non lo so — ha spiegato padre Blasi — e certamente non dipende da un fotoritocco o da un fotomontaggio, visto che al massimo in Burundi disponiamo di una vecchia macchina fotografica, acquistata da me tanti anni fa a Mogliano. Io vedo in tutto questo un prodigio mariano che ci invita alla conversione . BR BR Padre Vittorio ha subito contattato dall’Africa i suoi amici matelicesi, per informarli dell’accaduto e inviare i negativi per avere eventuali spiegazioni. I Persichini ovviamente non hanno potuto far altro che chiedere la consulenza di un fotografo professionista, il quale da parte sua si è dovuto limitare a constatarem che i negativi sono integri e che quindi non si può trattare di un semplice riflesso luminoso, né di un fotoritocco. BR BR La foto dunque sarebbe autentica, ma l’apparentemente inspiegabile fenomeno, per essere riconosciuto come prodigio celeste dovrà essere vagliato dalle autorità ecclesiastiche della Diocesi alle quali la famiglia matelicese ha posto il caso. Di certo resta solo la gioia di padre Blasi, della famiglia Persichini e soprattutto della comunità di orfani di Bujumbura, dove il vero grande miracolo si realizza ogni giorno, in una casa dove vivono in pace ragazzi e ragazze tutsi e hutu. BR BR Matteo Parrin BR BR A href= http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/fermo/2008/09/26/121050-flash_madonna_apre_occhi.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilrestodelca rlino.ilsole24or e.com/fermo/ 2008/09/26/ 121050-flash_ madonna_apre_ occhi.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3435&titolo_sotto=Un flash e la Madonna apre gli occhi "Questo un prodigio mariano"&ID_cat_new=99News ReikiAlone misteriosohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3426&titolo_sotto=Alone misterioso&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.focus.it/Scienza/spazio/fotodelgiorno/26092008_1037_611_Alone_misterioso.aspx http://www.focus.it/Scienza/spazio/fotodelgiorno/26092008_1037_611_Alone_misterioso.aspx /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3426&titolo_sotto=Alone misterioso&ID_cat_new=99News ReikiI Dogon e Siriohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3427&titolo_sotto=I Dogon e Sirio&ID_cat_new=99 - P I DOGON (parte 1) - ECLISSIA - Viaggio nel Mistero BR A href= http://it.youtube.com/watch?v=JrIbQZvamJU target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.youtube. com/watch? v=JrIbQZvamJU /FONT /A BR   BR   BR I DOGON (parte 2) - ECLISSIA - Viaggio nel Mistero BR A href= http://it.youtube.com/watch?v=zUHYrVVrQmwefeature=related target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.youtube. com/watch? v=zUHYrVVrQmwe feature=related /FONT /A BR   BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3427&titolo_sotto=I Dogon e Sirio&ID_cat_new=99News ReikiIL MISTERO DEGLI ETRUSCHIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3428&titolo_sotto=IL MISTERO DEGLI ETRUSCHI&ID_cat_new=99 - P IL MISTERO DEGLI ETRUSCHI (parte 1) - ECLISSIA BR A href= http://it.youtube.com/watch?v=m5gbPw3S8rsefeature=related target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.youtube. com/watch? v=m5gbPw3S8rse feature=related /FONT /A BR   BR   BR IL MISTERO DEGLI ETRUSCHI (parte 2) - ECLISSIA BR A href= http://it.youtube.com/watch?v=dzjRgxTmcR0efeature=related target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.youtube. com/watch? v=dzjRgxTmcR0e feature=related /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3428&titolo_sotto=IL MISTERO DEGLI ETRUSCHI&ID_cat_new=99News ReikiRicostruita con il laser la piramide a gradoni di Saqqarahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3429&titolo_sotto=Ricostruita con il laser la piramide a gradoni di Saqqara&ID_cat_new=99 - P di Aristide Malnati BR 26 settembre 2008 BR   BR La nuova frontiera delle#039;archeologia è stata in qualche modo inaugurata di recente in un contesto monumentale di incomparabile bellezza: a Saqqara, vasta necropoli egizia a sud-ovest del Cairo, une#039;équipe nippo-americano (diretta dal Professor Kosuke Sato delle#039;Università di Osaka) ha messo in atto la scannerizzazione laser della famosa piramide a gradoni, fatta erigere tra il 2687 a. C. e il 2668 a. C. da Zoser, faraone della III Dinastia. I risultati ottenuti sono eccellenti e consentono di ottenere un modello tridimensionale delle#039;antica struttura, capace di segnalare in tempo reale qualsiasi modifica o cedimento di singole parti della piramide stessa, in modo da intervenire con restauri rapidi ed efficaci. BR Il rilevo tridimensionale riportato sullo schermo dei computer consta di più di 40.000 punti, che formano il contorno di ogni singolo elemento del monumento e lo sondano in ogni sua parte, liberandolo anche dalle ombre e dalle imperfezioni esterne proprio delle normali foto digitali; il laser presto con utilizzo nuovo, consentito dai raggi infrarossi, cercherà di indagare e di definire anche le parti interne e in un certo senso più recondite della maestosa piramide, destinate in antico ad ospitare il viaggio simbolico nelle#039;oltretomba da parte del sovrano, suo possessore. BR Autore della monumentale piramide, fu le#039;architetto Imhotep, poi divinizzato per il buon esito di questa sua opera: trovò sepoltura anche lui nelle#039;area cimiteriale e sacra di Saqqara in une#039;imponente mastaba, capace di eternarne la fama e oggi al centro anche#039;essa delle ricerche degli studiosi. La piramide di Zoser, la più antica al mondo, è costituita da un certo numero di gradoni a dimensione degradante man mano che si procede verso le#039;alto ed è, nelle#039;intuizione di Imhotep, la risultante della sovrapposizione di più terrapieni (mastaba) appunto a grandezza degradante: questo perché la nuova, audace forma, visibile a lunga distanza, doveva esaltare le#039;importanza del sovrano; e doveva ricordare la funzione del nun , la collina primordiale rappresentativa delle#039;universo ed emersa alle#039;inizio della creazione dalle acque indifferenziate del Nilo. BR Faruk Hosni, Ministro della Cultura del Governo egiziano, e Zahi Hawass, Direttore del Consiglio Supremo delle Antichità egizie con sede al Cairo, hanno salutato con la dovuta enfasi le#039;innovativo esperimento, una piccola rivoluzione – a detta loro – negli studi egittologici ed antichistici e presto applicabile ad altri, importanti monumenti, ad iniziare da quelli presenti nella necropoli di Gizah . Il monitoraggio continuo della piramide di Saqqara permette già da adesso di identificare le zone a rischio e di pianificarne restauri mirati: interventi leggeri e non invasivi, che non disturberanno le visite continue delle#039;area di Saqqara da parte di centinaia di turisti. BR Inoltre i rilievi ottenuti grazie alla scansione con il laser consentiranno di attivare scavi archeologici in une#039;area con il passare del tempo sempre più estesa, completando così le operazioni di indagine scientifica, iniziate decenni orsono da Jean-Philippe Lauer, leggenda dalle#039;archeologia mondiale (era in forza alle#039;Istituto Francese di Archeologia Orientale del Cairo), scomparso centenario qualche anno fa, dopo aver trascorso in questo sito più di 70 anni della sua vita di studioso e ricercatore. BR   BR A href= http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/09/saqqara-piramide-zoser.shtml?uuid=f6194dac-8a14-11dd-a3c8-efc7617055b7eDocRulesView=Libero target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilsole24 ore.com/art/ SoleOnLine4/ Tempo%20libero% 20e%20Cultura/ 2008/09/saqqara- piramide- zoser.shtml? uuid=f6194dac- 8a14-11dd- a3c8-efc7617055b 7eDocRulesView= Libero /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3429&titolo_sotto=Ricostruita con il laser la piramide a gradoni di Saqqara&ID_cat_new=99News ReikiStrana presenza eterea filmata da una videocamera di sicurezza - 12 settembre 2008http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3430&titolo_sotto=Strana presenza "eterea" filmata da una videocamera di sicurezza - 12 settembre 2008&ID_cat_new=99 - P A href= http://it.youtube.com/watch?v=suFfI0R4vhQ http://it.youtube.com/watch?v=suFfI0R4vhQ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3430&titolo_sotto=Strana presenza "eterea" filmata da una videocamera di sicurezza - 12 settembre 2008&ID_cat_new=99News ReikiDocumentario - il regno di Agarthi - Shambalahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3431&titolo_sotto=Documentario - il regno di Agarthi - Shambala&ID_cat_new=99 - P AGHARTI (parte 1) - ECLISSIA - Viaggio nel Mistero BR A href= http://www.youtube.com/watch?v=H60u9z9cGjw target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.youtube. com/watch? v=H60u9z9cGjw /FONT /A BR   BR   BR Une#039;entrata anche in Italia? BR AGHARTI (parte 2) - ECLISSIA - Viaggio nel Mistero BR A href= http://it.youtube.com/watch?v=ft2uhlOtvY0efeature=related target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.youtube. com/watch? v=ft2uhlOtvY0e feature=related /FONT /A BR   BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3431&titolo_sotto=Documentario - il regno di Agarthi - Shambala&ID_cat_new=99News ReikiVaticano: morto monsignor Balducci, le#039;esorcista di Romahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3420&titolo_sotto=Vaticano: morto monsignor Balducci, l'esorcista di Roma&ID_cat_new=99 - P ROMA - Alle#039;età di 85 anni è morto monsignor Corrado Balducci, teologo, demonologo ed esorcista della diocesi di Roma. Il decesso è avvenuto il 20 settembre, ma la notizia è stata diffusa solo oggi, a funerali già celebrati. Il prelato era conosciuto dal grande pubblico per i suoi interventi televisivi in cui si occupava di satanismo, occultismo, astrologia ed extraterrestri. (Agr) BR   BR A href= http://www.instablog.org/ultime/30149.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.instablog.org/ultime/30149.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3420&titolo_sotto=Vaticano: morto monsignor Balducci, l'esorcista di Roma&ID_cat_new=99News ReikiSpazio, oro e platino li portano i meteoritihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3421&titolo_sotto=Spazio, oro e platino li portano i meteoriti&ID_cat_new=99 - P 25/9/2008 BR   BR BERLINO BR Metalli rari e preziosi - il platino, l’oro e l’iridio - potrebbero essere trasportati sulla Terra da meteoriti ferrosi. Almeno questo è quanto emerso da una ricerca condotta da Gerhard Schmidt dell’Università di Magonza, in Germania, che verrà presentata in occasione del Congresso europeo di scienza planetaria (EPSC), in corso a Munster (Germania) fino al 26 settembre. Oro, platino, iridio, palladio e rodio sono esempi di elementi altamente siderofili (Hse), metalli che tendono a legarsi col ferro metallico sia solido che fuso. Mentre si stava ancora formando, la Terra si surriscaldò e gli Hse e altri elementi pesanti vennero strappati dalla superficie del giovane pianeta e portati nel suo nucleo ricco di ferro e nichel. Questo fatto ci fa chiedere da dove provengono gli Hse trovati nella crosta terrestre. BR BR Una teoria è che gli impatti dei meteoriti hanno trasportato questi elementi sulla superficie terrestre dopo la formazione del nucleo. Nel corso di 12 anni, Schmidt e i suoi colleghi hanno esaminato le concentrazioni di Hse in numerosi siti di impatto di meteoriti e nella crosta e nel mantello terrestri in altri luoghi. Essi hanno anche studiato dei campioni provenienti dalla superficie della Luna, oltre che da meteoriti marziani. BR BR «Una questione chiave per la comprensione dell’origine dei pianeti è la conoscenza delle quantità di Hse nella crosta e nel mantello della Terra, di Marte e della Luna», ha spiegato Schmidt. «Abbiamo scoperto una distribuzione sorprendentemente uniforme delle quantità di Hse nei nostri campioni della crosta terrestre superiore. Un confronto di questi valori di Hse con i meteoriti suggerisce in modo deciso che essi possiedono una fonte cosmochimica» . BR BR Le analisi di Schmidt hanno rivelato che i livelli di Hse trovati nella crosta terrestre sono molto più alti rispetto a quelli trovati nei meteoriti rocciosi chiamati condriti, che si sono formati dal materiale presente nell’iniziale sistema solare. Tuttavia, i tassi di Hse trovati sono molto simili a quelli trovati nei meteoriti ferrosi o ferro-rocciosi. Questi asteroidi più grandi hanno generato un calore interno sufficiente da formare un nucleo di metallo fuso. Schmidt ha calcolato che circa 160 asteroidi metallici con un diametro di approssimativamente 20 chilometri sarebbero sufficienti per fornire i livelli di Hse trovati oggi nella crosta terrestre. Inoltre, sembra che un processo simile sia potuto accadere su Marte. BR BR «Il primo meteorite ad essere trovato su Marte è stato un meteorite ferroso, scoperto dal Opportunity rover nel gennaio del 2005», ha commentato Schmidt. «L’analisi dei meteoriti marziani Nahkla, Shergotty e Zagami supporta in modo deciso un collegamento genetico con alcuni meteoriti ferrosi». BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=960eID_sezione=243esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 960eID_sezione= 243esezione= News /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3421&titolo_sotto=Spazio, oro e platino li portano i meteoriti&ID_cat_new=99News ReikiPrimo contatto extraterrestrehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3422&titolo_sotto=Primo contatto extraterrestre&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.segnidalcielo.it/primo_contatto.html http://www.segnidalcielo.it/primo_contatto.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3422&titolo_sotto=Primo contatto extraterrestre&ID_cat_new=99News ReikiSOLE. Indebolimento del campo magnetico superiore al 30 per cento e vento più debole.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3423&titolo_sotto=SOLE. Indebolimento del campo magnetico superiore al 30 per cento e vento pi debole.&ID_cat_new=99 - P mercoledì 24 settembre 2008. BR   BR Temperatura e densità del vento che sono calate del 13 e del 20 per cento BR   BR Vento solare mai così debole BR   BR È ai «minimi» degli ultimi cinquant’anni. Mistero sugli effetti planetari e terrestri BR Nella foto - Il tragitto delle due sonde Voyager che stanno superando i confini dell’eliosfera, dove il sole fa sentire il suo effetto BR   BR MILANO - Il vento solare ha perso potenza ed ha raggiunto il livello più basso degli ultimi cinquant’anni. Il flusso di particelle cariche che arriva dall’astro esercita una pressione viaggiando nello spazio e «questa è calata del 20 per cento dalla metà degli anni Novanta: mai nell’ultimo mezzo secolo, periodo nel quale è stata misurata con regolarità, si era registrato un livello così debole», commenta Dave McComas del Southwest Research Institute di San Antonio (Texas). BR   BR I DATI - A questa conclusione è arrivato dopo l’analisi dei dati raccolti con lo strumento Swoops imbarcato sulla sonda Ulisse dell’Esa europea. Questa veniva lanciata nel 1990 e dopo essere uscita dal piano dell’eclittica sul quale ruotano tutti i pianeti, ha sorvolato per la prima volta le zone polari del Sole offrendo una visione globale come mai era stato possibile in precedenza. Il cambio della pressione è dovuto soprattutto alla riduzione della temperatura e densità del vento che sono calate rispettivamente del 13 per cento e del 20 per cento. Curiosamente - notano gli astrofisici - la velocità del flusso solare in questo periodo è rimasta praticamente inalterata con un abbassamento relativo di appena il 3 per cento. Ulisse ha inoltre rilevato un indebolimento del campo magnetico solare superiore al 30 per cento. «Che cosa significhino questi dati è arduo da dire - commenta Arik Poster della Nasa - ma conseguenze ci saranno BR certamente». Il vento solare infatti alimenta quella bolla chiamata eliosfera (che è il territorio dentro il quale il Sole fa sentire il suo effetto) nella quale è immerso il sistema solare ed i cui confini si cercano di misurare con le sonde Voyager della Nasa uscite dal perimetro planetario. Naturalmente ci sono anche effetti sull’ambiente intorno alla Terra e questo è il compito che ora hanno i satelliti per definire, appunto, le conseguenze, nel bene o nel male. BR   BR Giovanni Caprara BR * Corriere della Sera, 24 settembre 2008 BR   BR A href= http://www.lavocedifiore.org/SPIP/breve.php3?id_breve=268 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lavocedi fiore.org/ SPIP/breve. php3?id_breve= 268 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3423&titolo_sotto=SOLE. Indebolimento del campo magnetico superiore al 30 per cento e vento pi debole.&ID_cat_new=99News ReikiVento solare debole, è allarme radiazionihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3424&titolo_sotto=Vento solare debole, allarme radiazioni&ID_cat_new=99 - P 24/9/2008 - Astronomia BR   BR BR Pericolo per gli astronauti: gli scienziati della Nasa hanno scoperto che la corrente di particelle ha ridotto la sua forza del 20% rispetto alla metà degli anni novanta BR BR Il sole moderno è meno burrascoso . Gli scienziati della Nasa hanno scoperto che il vento solare ha ridotto la sua forza del 20% rispetto alla metà degli anni novanta creando una sorta di scudo contro le radiazioni cosmiche potenzialmente nocive. Gli scienziati che stanno studiando il fenomeno sono convinti che gli abitanti della Terra non abbiano nulla di cui temere. Gli esseri umani infatti resterebbero comunque protetti dai raggi cosmici in virtù del campo magnetico che circonda la Terra, agendo come una sorta di barriera interna alla nostra esposizione. Una diminuzione del vento solare e il corrispondente aumento dei raggi cosmici, tuttavia, sono fonte di preoccupazione per gli astronauti, che si avventurano oltre le#039;orbita della Terra verso la Luna. Il vento solare è una sorta di corrente di particelle provenienti dal Sole, in prevalenza protoni ed elettroni, che, sfuggite alla gravitazione del sole, sono in grado di raggiungere le regioni più BR estreme del Sistema solare. Vicino alla Terra, la velocità del vento solare varia da 200 a 900 km al secondo. Il vento solare crea una bolla nella zona interstellare che prende il nome di eliosfera. BR   BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69eID_articolo=2452eID_sezione=138esezione=Anteprime%20dagli%20Usa target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 69eID_articolo= 2452eID_sezione= 138esezione= Anteprime% 20dagli%20Usa /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3424&titolo_sotto=Vento solare debole, allarme radiazioni&ID_cat_new=99News ReikiLA NASA SPERIMENTA IL “METODO GOLFERA” IN ASSENZA DI GRAVITAe#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3425&titolo_sotto=LA NASA SPERIMENTA IL METODO GOLFERA IN ASSENZA DI GRAVITA'&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=7510 http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=7510 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3425&titolo_sotto=LA NASA SPERIMENTA IL METODO GOLFERA IN ASSENZA DI GRAVITA'&ID_cat_new=99News ReikiCERN: RIAVVIO DELLe#039;ACCELERATORE NELLA PRIMAVERA 2009http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3416&titolo_sotto=CERN: RIAVVIO DELL'ACCELERATORE NELLA PRIMAVERA 2009&ID_cat_new=99 - P GINEVRA - Il riavvio delle#039;acceleratore del Cern Lhc è in programma alle#039;inizio della primavera del 2009. Lo ha annunciato il Cern a Ginevra in un comunicato. Le indagini condotte in seguito alle#039;importante fuga di elio alle#039;interno del tunnel del Large Hadron Collider - pochi giorno lo storico avvio delle#039;acceleratore lo scorso 10 settembre- hanno indicato che la causa più probabile delle#039;incidente è stata una connessione elettrica difettosa tra due magneti , afferma il comunicato. Per una piena comprensione delle#039;incidente, tuttavia, il settore dovrà essere portato a temperatura ambiente ed i magneti coinvolti dovranno essere ispezionati. Questo richiederà tre o quattro settimane , aggunge il Cern. Dopo il riuscito avvio delle#039;Lhc lo scorso 10 settembre, e#039;questo ee#039; indubbiamente un colpo psicologico , ha commentato il direttore generale del Cern Robert Aymar. BR BR Tuttavia, il successo della prima iniezione di fasci di particelle testimonia gli anni di dura preparazione e le capacità del personale coinvolto. Non ho dubbi che supereremo questa difficoltà con lo stesso livello di rigore e applicazione , ha aggiunto. Il Cern ha spiegato che il tempo neessario per portare a termine le indagini sul guasto e per le riparazioni precludono la possibilità di un ripristino delle#039;attività delle#039;Lhc prima del periodo obbligatorio di manutenzione in inverno. Questo portetà la data per il riavvio del complesso delle#039;acceleratore alle#039;inizio della primavera 2009. In seguito sono previste le prime collisioni tra i fasci di particelle nei 27 chilometri del tunnel seguiranno. BR   BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_764367149.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ visualizza_ fdg.html_ 764367149. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3416&titolo_sotto=CERN: RIAVVIO DELL'ACCELERATORE NELLA PRIMAVERA 2009&ID_cat_new=99News ReikiStudio scopre che i meteoriti potrebbero essere la fonte dei metalli preziosi della Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3417&titolo_sotto=Studio scopre che i meteoriti potrebbero essere la fonte dei metalli preziosi della Terra&ID_cat_new=99 - P [Data: 2008-09-22] BR Secondo una nuova ricerca condotta dal dott. Gerhard Schmidt delle#039;Università di Magonza, in Germania, metalli rari e preziosi come platino, oro e iridio potrebbero essere stati trasportati sulla Terra da meteoriti ferrosi. BR BR Il dott. Schmidt presenterà i suoi risultati al Congresso europeo di scienza planetaria (EPSC), che si sta svolgendo a Münster, Germania, dal 21 al 26 settembre. BR BR Oro, platino, iridio, palladio e rodio sono esempi di elementi altamente siderofili (HSE), metalli che tendono a legarsi col ferro metallico sia solido che fuso. Mentre si stava ancora formando, la Terra si surriscaldò e gli HSE e altri elementi pesanti vennero strappati dalla superficie del giovane pianeta e portati nel suo nucleo ricco di ferro e nichel. BR BR Questo fatto ci fa chiedere da dove provengono gli HSE trovati nella crosta terrestre. Una teoria è che gli impatti dei meteoriti hanno trasportato questi elementi sulla superficie terrestre dopo la formazione del nucleo. BR BR Nel corso di 12 anni, il dott. Schmidt e i suoi colleghi hanno esaminato le concentrazioni di HSE in numerosi siti di impatto di meteoriti e nella crosta e nel mantello terrestri in altri luoghi. Essi hanno anche studiato dei campioni provenienti dalla superficie della Luna, oltre che da meteoriti marziani. BR BR Una questione chiave per la comprensione delle#039;origine dei pianeti è la conoscenza delle quantità di HSE nella crosta e nel mantello della Terra, di Marte e della Luna, ha spiegato il dott. Schmidt. Abbiamo scoperto una distribuzione sorprendentemente uniforme delle quantità di HSE nei nostri campioni della crosta terrestre superiore. Un confronto di questi valori di HSE con i meteoriti suggerisce in modo deciso che essi possiedono una fonte cosmochimica. BR BR Le analisi del dott. Schmidt hanno rivelato che i livelli di HSE trovati nella crosta terrestre sono molto più alti rispetto a quelli trovati nei meteoriti rocciosi chiamati condriti, che si sono formati dal materiale presente nelle#039;iniziale sistema solare. BR BR Tuttavia, i tassi di HSE trovati sono molto simili a quelli trovati nei meteoriti ferrosi o ferro-rocciosi. Questi asteroidi più grandi hanno generato un calore interno sufficiente da formare un nucleo di metallo fuso. Il dott. Schmidt ha calcolato che circa 160 asteroidi metallici con un diametro di approssimativamente 20 km sarebbero sufficienti per fornire i livelli di HSE trovati oggi nella crosta terrestre. Inoltre, sembra che un processo simile sia potuto accadere su Marte. BR BR Il primo meteorite ad essere trovato su Marte è stato un meteorite ferroso, scoperto dal Opportunity rover nel gennaio del 2005, ha commentato il dott. Schmidt. Le#039;analisi dei meteoriti marziani Nahkla, Shergotty e Zagami supporta in modo deciso un collegamento genetico con alcuni meteoriti ferrosi. BR BR Le#039;EPSC è organizzato dalle#039;iniziativa Europlanet finanziata dalle#039;UE, che mira a incoraggiare la cooperazione nella ricerca della scienza planetaria europea, accrescere la competitività delle#039;Europa in questo campo, promuovere la partecipazione europea nelle principali missioni esplorative planetarie e migliorare la comprensione della scienza planetaria da parte del pubblico. Europlanet è finanziato nelle#039;ambito delle#039;area di attività Infrastrutture di ricerca del Sesto programma quadro (6°PQ). BR Per ulteriori informazioni, visitare: BR BR Congresso europeo di scienza planetaria 2008: BR A href= http://meetings.copernicus.org/epsc2008/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://meetings. copernicus. org/epsc2008/ /FONT /A BR BR Homepage del dott. Gerhard Schmidt sul sito web delle#039;Università di Magonza: BR A href= http://dkcmzc.chemie.uni-mainz.de/~gschmidt/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://dkcmzc. chemie.uni- mainz.de/ ~gschmidt/ /FONT /A BR BR Europlanet: BR A href= http://europlanet.cesr.fr/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://europlanet. cesr.fr/ /FONT /A BR A href= http://www.europlanet-eu.org/demo/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.europlan et-eu.org/ demo/ /FONT /A BR   BR   BR A href= http://cordis.europa.eu/fetch?CALLER=IT_NEWSeACTION=DeSESSION=eRCN=29890 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://cordis. europa.eu/ fetch?CALLER= IT_NEWSeACTION= DeSESSION= eRCN=29890 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3417&titolo_sotto=Studio scopre che i meteoriti potrebbero essere la fonte dei metalli preziosi della Terra&ID_cat_new=99News ReikiBRONZI DI RIACE: IN UNA FOTO PEZZO DELLO SCUDO MANCANTEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3418&titolo_sotto=BRONZI DI RIACE: IN UNA FOTO PEZZO DELLO SCUDO MANCANTE&ID_cat_new=99 - P di Massimo Lapenda BR 2008-09-24 11:48 BR BR REGGIO CALABRIA - Diventa sempre più intricata e misteriosa la vicenda del ritrovamento dei Bronzi di Riace. Una fotografia, scattata il giorno del recupero delle statue, dimostrerebbe, secondo il ricercatore vibonese, Giuseppe Braghò, le#039;esistenza di uno scudo che però non è stato mai trovato. La fotografia amatoriale è stata esposta nel corso di una mostra svoltasi queste#039;estate a Riace ed organizzata dalla Pro Loco. BR BR Nel visionare le foto Braghò, autore di una ricerca e di un libro in cui si sostiene il furto di uno scudo e di una lancia appartenuti ai Bronzi, ha notato che dalla mano della statua cosiddetta e#039;Giovanee#039; ce#039;era un maniglione dello scudo che non è stato mai trovato. Dalle foto - sostiene Braghò - si vede un oggetto che fuoriesce dalla mano sinistra del bronzo. Ee#039; facilmente intuibile che si tratta del maniglione dello scudo appartenuto alla statua e che non è stato mai ritrovato. BR BR Dopo aver visto le foto della Pro Loco di Riace, scattate al momento del recupero delle statue, mi sono recato al Museo di Reggio Calabria e tra gli oggetti esposti, trovati con i bronzi, non ce#039;é traccia di quelle#039;oggetto che si vede nella fotografia . Da diverso tempo Braghò, autore di due libri nei quali si sostiene il furto di oggetti appartenuti ai Bronzi di Riace, sostiene anche che le statue erano tre e non due. A suffragare questa tesi, secondo il ricercatore vibonese, ce#039;é una relazione fatta al momento del ritrovamento delle statue al largo delle acque di Riace. BR BR   Nella relazione - aggiunge - si fa riferimento ad un gruppo di statue. Se fossero state solamente due avrebbero sicuramente indicato il numero preciso. E sempre nella stessa relazione vengono descritte i due Bronzi e viene scritto esplicitamente che era presente uno scudo sul braccio sinistro di una delle due statue. A supportare la tesi del furto degli oggetti appartenuti ai bronzi ce#039;é anche la testimonianza di una donna che ho raccolto ed i cui contenuti ho diffuso nel mio ultimo libro . Sulla vicenda del presunto furto di oggetti appartenuti ai Bronzi di Riace è stata avviata anche una indagine compiuta dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico. Le#039;attività investigativa, nata dalle ricerca di Braghò, non ha portato, almeno per il momento, a nessun esito. BR   BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_765023421.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /inbreve/ visualizza_ new.html_ 765023421. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3418&titolo_sotto=BRONZI DI RIACE: IN UNA FOTO PEZZO DELLO SCUDO MANCANTE&ID_cat_new=99News ReikiIl Cern alla ricerca del nullahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3413&titolo_sotto=Il Cern alla ricerca del nulla&ID_cat_new=99Gli scienziati cercano di catturare il Bosone di Higgs, ma secondo uno scienzato italiano ci sarebbero le prove che tale bosone non esiste - P [ZEUS News - www.zeusnews. it - 23-09-2008] /P br P A href= http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampaecod=8247enumero=999 http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampaecod=8247enumero=999 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3413&titolo_sotto=Il Cern alla ricerca del nulla&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: studio, Stonehenge era la Lourdes neoliticahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3414&titolo_sotto=Archeologia: studio, Stonehenge era la Lourdes neolitica&ID_cat_new=99 - P 22 settembre 2008 - 17.26 BR   BR LONDRA - Questa volta il mistero sembra essere stato svelato una volta per tutte. Stonehenge è stata costruita nel 2300 avanti Cristo - 300 anni prima di quanto sino ad oggi pensato - e fungeva da centro di pellegrinaggio: una sorta di Lourdes del Neolitico. BR BR Ad avanzare le nuove teorie - grazie anche ad una nuova e più affidabile rilevazione col carbonio 14 - sono il professor Tim Darvil e Geoff Wainwright. Che presso il celebre sito megalitico - nelle#039;Inghilterra occidentale - hanno recentemente condotto una serie di scavi. Risultato? La datazione precisa di Stonehenge, una chimera per generazioni di archeologi, sarebbe ormai cosa fatta. BR BR Avevamo detto al mondo che saremmo riusciti a datare Stonehenge , ha dichiarato alla Bbc Tim Darvil, delle#039;università di Bournemouth. Abbiamo rischiato, ma sono sempre stato fiducioso . È un sogno che diventa realtà , gli ha fatto eco Geoff Wainwright, ex capo archeologo alla e#039;British Heritagee#039;, le#039;agenzia governativa che si occupa della conservazione del patrimonio culturale britannico. BR BR Ed è stata proprio la e#039;British Heritagee#039; a permettere ai due scienziati di scavare una fossa di 2,5 per 3,5 metri tra i due cerchi di pietra che compongono il sito. In questo modo, Darvil e Wainwright sono riusciti ad accedere alla base dei monoliti e prelevare campioni di materiale organico. Che una volta analizzati con le più moderne tecniche del radiocarbonio - presso i laboratori delle#039;università di Oxford - hanno emesso il sorprendente verdetto: tra il 2200 a.C e il 2400 a.C. - 2300 è quindi la data statisticamente più probabile. BR BR La datazione ottenuta dai due studiosi - è in arrivo, nei prossimi mesi, una data ancora più precisa - anticipa di circa 300 anni i test svolti in precedenza. E si è rivelata fondamentale per dare una risposta alla più stringente delle domande: a che serviva Stonehenge? BR BR A questo proposito le teorie si sprecano. Si va dal tempio per venerare i morti, gli antenati, gli dei, al gigantesco strumento astrologico per marcare i solstizi. Darvil e Wainwright avanzano però une#039;altra ipotesi, non certo meno affascinante: il monumento più famoso della Gran Bretagna era in realtà un centro di cura, un santuario dove i pellegrini si recavano attratti dai poteri taumaturgici delle pietre con cui è costruita Stonehenge. BR BR Le prove starebbero nelle tombe. I due studiosi hanno infatti notato come circa la metà dei corpi rinvenuti non fosse originario dalla zona ; mentre un numero abnorme di malattie e infortuni è stato rilevato nelle ossa recuperate nelle tombe che circondano Stonehenge. Io e Tim - ha detto Wainwright - siamo convinti che le persone si recassero al santuario per stare meglio fisicamente. Stonehenge, poi, non attraeva solo malati ma anche guaritori: divenendo in un certo senso il e#039;pronto soccorsoe#039; delle#039;Inghilterra meridionale, una Lourdes del periodo Neolitico . BR BR Une#039;altra indicazione a sostegno di questa teoria sta nella tomba delle#039;Arciere di e#039;Amesburye#039;, una personalità ricca e potente, di origina alpina, sepolta nelle vicinanze del e#039;santuarioe#039;. Esami hanno rivelato che le#039;arciere soffriva di una grave ferita al ginocchio e una malattia ai denti, potenzialmente mortale. La nuova datazione di Stonehenge la renderebbe contemporanea alla tomba delle#039;arciere. Ed ecco le conclusioni di Wainwright: Viaggiò dalla Svizzera fino a Stonehenge perché aveva sentito delle proprietà curative del santuario . BR BR La Bbc ha seguito i due studiosi nel loro viaggio a ritroso nel tempo e trasmetterà un documentario domenica 27 settembre nelle#039;ambito della serie e#039;Timewatche#039;. BR   BR SDA-ATS BR   BR A href= http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Archeologia_studio_Stonehenge_era_la_Lourdes_neolitica.html?siteSect=143esid=9759094ecKey=1222097173000ety=tiepositionT=2 http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Archeologia_studio_Stonehenge_era_la_Lourdes_neolitica.html?siteSect=143esid=9759094ecKey=1222097173000ety=tiepositionT=2 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3414&titolo_sotto=Archeologia: studio, Stonehenge era la Lourdes neolitica&ID_cat_new=99News ReikiMacchie solarihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3415&titolo_sotto=Macchie solari&ID_cat_new=99 - P Ciao, BR   BR per la prima volta dopo mesi è apparsa una importante  macchia solare. BR Si trova in una zona molto attiva ed è in forte espansione, con  due ombre, ognuna delle quali  è più grande della terra. BR La polarità magnetica della macchia la identifica come conseguenza del nuovo ciclo solare 24. BR   BR Abbracci BR   BR Grazia BR   BR   BR BR --- Lun 22/9/08, SpaceWeather. com A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=swlist%40spaceweather.com target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:swlist%40spaceweather.com FONT color=#003399 swlist@spaceweather .com /FONT /A ha scritto: BR BR Da: SpaceWeather. com A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=swlist%40spaceweather.com target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:swlist%40spaceweather.com FONT color=#003399 swlist@spaceweather .com /FONT /A BR Oggetto: A New Sunspot Emerges BR A: SpaceWeather. com A href= http://it.mc237.mail.yahoo.com/mc/compose?to=swlist%40spaceweather.com target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:swlist%40spaceweather.com FONT color=#003399 swlist@spaceweather .com /FONT /A BR Data: Lunedì 22 settembre 2008, 17:53 BR BR Space Weather News for Sept. 22, 2008 BR A href= http://spaceweather.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://spaceweather .com /FONT /A BR BR NEW SUNSPOT: For the first time in months, a significant sunspot is emerging on BR the sun. It is a fast-growing active region with two dark cores, each larger BR than Earth. The magnetic polarity of the sunspot identifies it as a member of BR new Sunspot Cycle 24. Because the year 2008 has brought so many blank suns, BR some observers have wondered if we are ever going to climb out of the ongoing BR deep solar minimum. Todaye#039;s new sunspot is an encouraging sign that the BR 11-year solar cycle is indeed progressing, albeit slowly. Visit BR A href= http://spaceweather.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://spaceweather .com /FONT /A for sunspot photos and updates. BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3415&titolo_sotto=Macchie solari&ID_cat_new=99News ReikiIl trattato di Lisbona e il Nuovo Ordine Mondialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3419&titolo_sotto=Il trattato di Lisbona e il Nuovo Ordine Mondiale&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.portaldiritto.com/il-trattato-di-lisbona-e-il-nuovo-ordine-mondiale.htm http://www.portaldiritto.com/il-trattato-di-lisbona-e-il-nuovo-ordine-mondiale.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3419&titolo_sotto=Il trattato di Lisbona e il Nuovo Ordine Mondiale&ID_cat_new=99News ReikiPopovich conferma le#039; esistenza del Planeta Xhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3408&titolo_sotto=Popovich conferma l' esistenza del Planeta X&ID_cat_new=99 - P Buonasera, BR articolo segnalato nella ml amicimisteri, traduco velocemente ed in certi punti riassumo, scusate eventuali errori.  BR   BR Fonte: BR   BR A href= http://banderag.wordpress.com/2008/07/31/popovich-confirma-la-existencia-del-planeta-x/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://banderag. wordpress. com/2008/ 07/31/popovich- confirma- la-existencia- del-planeta- x/ /FONT /A BR   BR BR Il colonnello Marina Popovich  è une#039;eroina nazionale nel suo paese. Colonnello della Forza Aerea russa, pilota, ingegnere, è sopravvissuta a  sei incidenti aerei, ed ha volato con più di 40 modelli di aerei militari e civili.   BR   BR Insegna scienza aerodinamica ed è vicepresidente della Direzione Internazionale delle#039;Università della città di Arkhangelsk. Ha vinto il premio della Federazione Aeronautica Internazionale. È madre di due figlie e nonna di tre nipoti.  BR   BR È la prima donna che ha pilotato anche un aereo da combattimento e la prima a rompere la barriera del suono. È chiamata La Dama del Mig e possiede 103 récords aeronautici mondiali, molti dei quali non sono stati ancora  battuti.    BR   BR Ha studiato teologia e fisica, ed ha  provato differenti pratiche per  risvegliare le sue abilità psichiche paranormali.  Sa captare le#039;aura umana e si è allenata per comunicare  telepaticamente. Con tante medaglie e conoscenze, è impossibile non prestare attenzione alle sue parole.   BR   BR Popocìvich conferma le#039;esistenza del pianeta X, degli ufo e degli extraterrestri, ci sono suoi scritti firmati nella rete. BR Attualmente risveglia  le#039;attenzione mondiale con le sue conferenze che trattano il tema ufo e rivela segreti sulle visite di esseri extraterrestri  nel nostro mondo che furono gelosamente occultati dalle#039; ex-governo comunista in più di 50 anni.   BR   BR Cut BR   BR Nelle#039;intervista  alla Cosmonauta Russa che trovate al links segnalato, il colonnello Popovich conferma che durante la Guerra Fredda in Russia fu data molta importanza allo studio del paranormale, con scoperte importanti.   BR BR Cita la geometria sacra nelle#039;universo, ed inoltre informa che nel 1958 il professore Bernascki scoprì una banda che avvolge il pianeta e contiene un campo energetico nella quale sono plasmati i registri di tutte le forme di vita e la storia stessa del pianeta. BR   BR Questo campo di energia non è situato in un piano fisico. La banda è stata letta con strumenti scientifici ed anche utilizzando psichici allenati per questo scopo. È un campo etereo, carico di emozioni, per questo motivo è necessario controllare la nostra passione. Ognuno di noi ha il potere di colpire in modo positivo o negativo questo campo. Tutta le cose negative, come le#039;odio e la paura, incidono sullo stato del pianeta. La Terra reagisce violentemente davanti a questi pensieri e sentimenti ed emette un tipo di radiazione che si ripercuote sui modelli climatici. Gli elementi sono come  anticorpi planetari.    BR    BR Le hanno chiesto se questa potrebbe essere una delle cause dei violenti cambiamenti che stanno succedendo nel clima. BR    BR È solo una parte di un immenso processo che include un perfetto ordine cosmico. Gli scienziati sanno molto bene che siamo di fronte ad un processo ciclico inevitabile che solo le#039;essere umano può attenuare. Nelle#039;universo tutto è interconnesso; quello che facciamo - armonicamente o inarmonicamente - colpirà la Terra. Questi carichi negativi influenzano tutti gli umani e sono più forti delle energie nucleari. Il pianeta, come se fosse un corpo malato, reagisce con anticorpi naturali per curare questo campo in disordine. Le#039;inquinamento non è provocato unicamente dal consumo di energie residuali. Noi stessi siamo fonte di inquinamento. Il pianeta risponde alle#039;odio e alle#039;amore.    BR    BR    BR Alcuni psichici russi dichiararono di essere contrari ai piani astrali, terreni non fisici, così come gli psichici americani che stavano facendo la stessa cosa. Con un determinato allenamento si possono scoprire questi campi di inquinamento e si visualizzano manti oscuri che avvolgono determinate aree del globo terrestre. Mediante le#039;utilizzo di certe frequenze è possibile influenzare la vita tramite il controllo mentale, ma anche alterare il clima. Con le#039;applicazione corretta di questa tecnologia il mondo potrebbe cambiare in meglio BR    BR I grandi cambiamenti climatici ci obbligheranno a modificare radicalmente  il modo in cui concepiamo la nostra civiltà.   BR Questi cambiamenti sono una realtà ed i nostri scienziati conclusero che stiamo entrando in un periodo di grandi modificazioni nelle#039;ecosistema terrestre, ma la cosa più importante è che questi eventi si presentano come una gran sfida per le#039;umanità. Devono essere presi come une#039;opportunità unica e senza opzione affinché il mondo intero si unisca,  affinché le vecchie forme di sfruttamento di energie inquinanti siano rimpiazzate con altre, rinnovabili e non inquinanti.    BR    BR Esiste le#039;evidenza di visite extraterrestri in tutto il mondo. In molte di queste visite i governi sono stati allertati sui grandi cambiamenti in atto.   BR Arriveremo ad un punto delle#039;evoluzione e delle#039;intelligenza umana in cui sarà più logico e credibile pensare alle#039;esistenza di vita extraterrestre, anzichè negarla. I grandi governi lo sanno e lo negano, perché se si sapesse la conoscenza che possiedono questi esseri - perfino sulla vera storia del nostro pianeta - precipiterebbero le credenze del sistema attuale in poco tempo. Il potere stesso che questi governi esercitano sulla popolazione mondiale potrebbe sparire di punto in bianco. Questi esseri possiedono una conoscenza molto avanzata su quella che è chiamata libera energia . Il pianeta e le#039;universo possiedono molte fonti di energia non inquinanti il cui utilizzo potrebbe colpire a morte le#039;impero economico mondiale che utilizza energie inquinanti e mantiene  tutto il sistema attuale in una dipendenza di risorse e monetaria.    BR   http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3408&titolo_sotto=Popovich conferma l' esistenza del Planeta X&ID_cat_new=99News ReikiL’Archivio Akashico: Il libro della vitahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3410&titolo_sotto=LArchivio Akashico: Il libro della vita&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.innernet.it/larchivio-akashico-il-libro-della-vita/ http://www.innernet.it/larchivio-akashico-il-libro-della-vita/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3410&titolo_sotto=LArchivio Akashico: Il libro della vita&ID_cat_new=99News ReikiSPAZIO: CI ANDREMO IN ASCENSOREhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3411&titolo_sotto=SPAZIO: CI ANDREMO IN ASCENSORE&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Londra, 22 set. - Un gruppo di scienziati giapponesi sta cercando di realizzare un ambizioso progetto spaziale: un mega-ascensore in grado di portare i passeggeri a 62 mila miglia nello spazio. Un sogno per tutti gli appassionati di fantascienza che presto potrebbe diventare realtae#039;. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico Daily Telegraph, gli scienziati elaboreranno un dettagliato calendario con tutte le tappe previste per la costruzione delle#039;ascensore spaziale nel corso di una conferenza internazionale che si terrae#039; in Giappone a novembre. Le#039;ostacolo piue#039; grande da superare sarebbe quello di riuscire a trovare un materiale adatto con cui fabbricare le#039;ascensore e i vari marchigegni necessari per il suo funzionamento: deve essere estremamente leggero e allo stesso tempo molto resistente. Gli scienziati stanno valutando di utilizzare nanotubi di carbonio, delle microscopiche particelle di tessuto in fibra. Yoshio Aoki, direttore della BR Japane#039;s Space Elevator Association che si sta occupando del progetto, ha detto che i cavi dovrebbero essere 180 volte piue#039; forti delle#039;acciaio. Dovrebbero essere ancorati al terreno e sparire nel cielo eventualmente per raggiungere una stazione spaziale in orbita geostazionaria intorno alla terra. Per quanto riguarda invece la questione della fornitura energetica indispensabile per il funzionamento delle#039;ascensore, Aoki ha dichiarato: stiamo pensando di utilizzare una tecnologia giae#039; impiegata nei nostri e#039;treni proiettilie#039; . I nanotubi di carbonio - ha aggiunto - sono buoni conduttori di elettricitae#039; , cosie#039; stiamo pensando di avere un secondo cavo per fornire potenza lungo tutto il percorso . (AGI) BR   BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200809221614-eco-rt11131-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/research- e-sviluppo/ notizie/20080922 1614-eco- rt11131-art. html /FONT /A BR   BR **************** BR   BR SPAZIO: CI ANDREMO IN ASCENSORE (2) BR   BR (AGI) - Londra, 22 set. - Il progetto giapponese per la costruzione delle#039;ascensore spaziale avrae#039; un costo iniziale di 5 miliardi di dollari. Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul quotidiano britannico Times, il funzionamento delle#039;ascensore avverebbe attraverso una serie di cavi lunghi alle#039;incirca 22 mila miglia. BR   I cavi, realizzati con del materiale leggero e super-resistente, saranno posizionati sulla Terra per poi scomparire man mano nel cielo, giungendo infine su una stazione spaziale che orbiterebbe attorno alla Terra. Le finalitae#039; delle#039;innovativo ascensore non sarebbero solo quelle di far viaggiare gli esseri umani, ma anche quelle di rimuovere rifiuti pericolosi, come quelli nucleari, dalla Terra e scaricarli nello spazio. Ma non sono solo gli scienziati giapponesi a essere interessatti alla concretizzazione del progetto. Anche gli scienziati della Nasa starebbero lavorando alla costruzione di uno strumento spaziale molto simile a quello delle#039;ascensore giapponese. (AGI) BR   BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200809221732-eco-rt11164-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200809221732-eco-rt11164-art.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3411&titolo_sotto=SPAZIO: CI ANDREMO IN ASCENSORE&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: studio, Stonehenge era la Lourdes neoliticahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3412&titolo_sotto=Archeologia: studio, Stonehenge era la Lourdes neolitica&ID_cat_new=99 - P 22 settembre 2008 - 17.26 BR   BR LONDRA - Questa volta il mistero sembra essere stato svelato una volta per tutte. Stonehenge è stata costruita nel 2300 avanti Cristo - 300 anni prima di quanto sino ad oggi pensato - e fungeva da centro di pellegrinaggio: una sorta di Lourdes del Neolitico. BR BR Ad avanzare le nuove teorie - grazie anche ad una nuova e più affidabile rilevazione col carbonio 14 - sono il professor Tim Darvil e Geoff Wainwright. Che presso il celebre sito megalitico - nelle#039;Inghilterra occidentale - hanno recentemente condotto una serie di scavi. Risultato? La datazione precisa di Stonehenge, una chimera per generazioni di archeologi, sarebbe ormai cosa fatta. BR BR Avevamo detto al mondo che saremmo riusciti a datare Stonehenge , ha dichiarato alla Bbc Tim Darvil, delle#039;università di Bournemouth. Abbiamo rischiato, ma sono sempre stato fiducioso . È un sogno che diventa realtà , gli ha fatto eco Geoff Wainwright, ex capo archeologo alla e#039;British Heritagee#039;, le#039;agenzia governativa che si occupa della conservazione del patrimonio culturale britannico. BR BR Ed è stata proprio la e#039;British Heritagee#039; a permettere ai due scienziati di scavare una fossa di 2,5 per 3,5 metri tra i due cerchi di pietra che compongono il sito. In questo modo, Darvil e Wainwright sono riusciti ad accedere alla base dei monoliti e prelevare campioni di materiale organico. Che una volta analizzati con le più moderne tecniche del radiocarbonio - presso i laboratori delle#039;università di Oxford - hanno emesso il sorprendente verdetto: tra il 2200 a.C e il 2400 a.C. - 2300 è quindi la data statisticamente più probabile. BR BR La datazione ottenuta dai due studiosi - è in arrivo, nei prossimi mesi, una data ancora più precisa - anticipa di circa 300 anni i test svolti in precedenza. E si è rivelata fondamentale per dare una risposta alla più stringente delle domande: a che serviva Stonehenge? BR BR A questo proposito le teorie si sprecano. Si va dal tempio per venerare i morti, gli antenati, gli dei, al gigantesco strumento astrologico per marcare i solstizi. Darvil e Wainwright avanzano però une#039;altra ipotesi, non certo meno affascinante: il monumento più famoso della Gran Bretagna era in realtà un centro di cura, un santuario dove i pellegrini si recavano attratti dai poteri taumaturgici delle pietre con cui è costruita Stonehenge. BR BR Le prove starebbero nelle tombe. I due studiosi hanno infatti notato come circa la metà dei corpi rinvenuti non fosse originario dalla zona ; mentre un numero abnorme di malattie e infortuni è stato rilevato nelle ossa recuperate nelle tombe che circondano Stonehenge. Io e Tim - ha detto Wainwright - siamo convinti che le persone si recassero al santuario per stare meglio fisicamente. Stonehenge, poi, non attraeva solo malati ma anche guaritori: divenendo in un certo senso il e#039;pronto soccorsoe#039; delle#039;Inghilterra meridionale, una Lourdes del periodo Neolitico . BR BR Une#039;altra indicazione a sostegno di questa teoria sta nella tomba delle#039;Arciere di e#039;Amesburye#039;, una personalità ricca e potente, di origina alpina, sepolta nelle vicinanze del e#039;santuarioe#039;. Esami hanno rivelato che le#039;arciere soffriva di una grave ferita al ginocchio e una malattia ai denti, potenzialmente mortale. La nuova datazione di Stonehenge la renderebbe contemporanea alla tomba delle#039;arciere. Ed ecco le conclusioni di Wainwright: Viaggiò dalla Svizzera fino a Stonehenge perché aveva sentito delle proprietà curative del santuario . BR BR La Bbc ha seguito i due studiosi nel loro viaggio a ritroso nel tempo e trasmetterà un documentario domenica 27 settembre nelle#039;ambito della serie e#039;Timewatche#039;. BR   BR SDA-ATS BR   BR A href= http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/notizie_d_agenzia/mondo_brevi/Archeologia_studio_Stonehenge_era_la_Lourdes_neolitica.html?siteSect=143esid=9759094ecKey=1222097173000ety=tiepositionT=2 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.swissinf o.ch/ita/ rubriche/ notizie_d_ agenzia/mondo_ brevi/Archeologi a_studio_ Stonehenge_ era_la_Lourdes_ neolitica. html?siteSect= 143esid=9759094e cKey=12220971730 00ety=tie positionT= 2 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3412&titolo_sotto=Archeologia: studio, Stonehenge era la Lourdes neolitica&ID_cat_new=99News ReikiCern, l’acceleratore si rompe: stop di due mesihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3406&titolo_sotto=Cern, lacceleratore si rompe: stop di due mesi&ID_cat_new=99 - P 20 settembre 2008 BR   BR BR A dieci giorni dalla storica accensione, il superacceleratore di particelle del Cern di Ginevra, Large Hadron Collider (Lhc), il gigante che cercherà di esplorare i segreti della materia subito dopo il Big Bang che ha dato origine all’universo, è costretto a fermarsi. Lo stop sarà di due mesi. A causare il guasto in un settore, secondo gli esami preliminari, molto probabilmente il fatto che la connessione fra due magneti non ha funzionato. E lunedì, al Cern, ci sarà una riunione per studiare la situazione. Ma, assicura Umberto Dosselli, vicepresidente dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn), si tratta di «un guasto tecnicamente semplice da risolvere, anche se comporterà tempi lunghi». BR BR Un incidente di percorso che dovrà affrontare da subito il neo direttore della ricerca del Cern, Sergio Bertolucci, che lunedì sarà appunto a Ginevra. Secondo Bertolucci «va fatta un’analisi calma e approfondita per vedere se c’è un problema al sistema o altro».Un riscaldamento di un settore - ha proseguito il fisico di 58 anni, originario della Spezia - era nei programmi del Cern. Non siamo preoccupati». Il super acceleratore Lhc aveva registrato all’inizio di questa settimana un problema a due trasformatori ed era stato fermato brevemente per poi essere riavviato. Ma ieri un problema elettrico fra due magneti e una fuoriuscita di elio dal sistema di raffreddamento ha portato un aumento di temperatura che ha fatto scattare il blocco del sistema. Le temperature dell’Lhc sono bassissime (-271 gradi Celsius). BR «Le rigorose procedure di sicurezza in vigore al Cern - ha fatto sapere lo stesso Istituto - hanno funzionato perfettamente e non c’è mai stato alcune pericolo per le persone». BR BR «Una fuoriuscita di elio dal sistema di raffreddamento - ha spiegato quindi Dosselli dell’Infn - ha causato un aumento della temperatura interna del superacceleratore. La macchina infatti deve rimanere a una temperatura di meno 271 gradi Celsius». Per poter lavorare i tecnici dovranno ora aumentare la temperatura e togliere gli schermi termici. Solo dopo avere aggiustato il guasto, per il quale basteranno pochi giorni, serviranno alcune settimane per raffreddare di nuovo il sistema. «I due mesi - ha detto Dosselli - sono necessari, quindi, soprattutto per queste ragioni legate alle procedute termiche». BR Nessuna preoccupazione, invece, per il funzionamento generale. «Solo l’altro giorno - ha aggiunto Dosselli - nel corso di una riunione del Consiglio del Cern, sono stati resi noti i parametri di funzionamento che sono ottimi. Ma la macchina è grande - ha concluso - e ci dobbiamo abituare ai problemi che si potranno verificare in questa fase di rodaggio. Abbiamo aspettato 15 anni per ottenere questo risultato, possiamo aspettare altri due mesi. L’Lhc è l’acceleratore di particelle più grande e più potente del mondo: nella galleria sotterranea circolare di 27 km di circonferenza, i fisici intendono far circolare due fasci di particelle a oltre il 99,9% della velocità della luce, per farli scontrare e creare una pioggia di nuove particelle, da analizzare e studiare per tentare di scoprire i segreti del Big Bang. Dopo 20 anni di preparativi, lo scorso 10 settembre il Cern (Organizzazione europea per la ricerca nucleare) ha celebrato il primo giro BR di un fascio di particelle lungo i 27 km dell’Lhc. BR   BR A href= http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/italia_e_mondo/2008/09/20/1101766395805-cern-l-acceleratore-si-rompe-stop-due-mesi.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilsecoloxix. ilsole24ore. com/italia_ e_mondo/2008/ 09/20/1101766395 805-cern- l-acceleratore- si-rompe- stop-due- mesi.shtml /FONT /A BR   BR ************ BR 20 settembre 2008 - 14.46    BR CERN: LHC fermo per due mesi BR Il grande collisore di adroni (LHC) è di nuovo in panne. Per riparare il guasto tecnico è necessario fermarlo per due mesi, ha comunicato sabato il CERN. BR È sorto un problema durante un test. Si deve riparare un elemento delle#039;acceleratore , ha spiegato il portavoce delle#039;organizzazione europea di ricerca nucleare (CERN) James Gillies alle#039;agenzia di stampa francese AFP. Per eseguire la riparazione, la temperatura deve#039;essere innalzata sopra lo zero. Perciò occorre bloccare tutto. BR Si tratta della seconda interruzione da quando è stato avviato le#039;LHC, il 10 settembre. Alla fine della scorsa settimana era stato bloccato a causa di un guasto del trasformatore. Venerdì era stato riattivato. BR   BR A href= http://www.swissinfo.ch/ita/news_digest/CERN_LHC_fermo_per_due_mesi.html?siteSect=104esid=9752574ecKey=1221914788000ety=nd target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.swissinf o.ch/ita/ news_digest/ CERN_LHC_ fermo_per_ due_mesi. html?siteSect= 104esid=9752574e cKey=12219147880 00ety=nd /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3406&titolo_sotto=Cern, lacceleratore si rompe: stop di due mesi&ID_cat_new=99News ReikiPopovich conferma le#039; esistenza del Planeta Xhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3409&titolo_sotto=Popovich conferma l' esistenza del Planeta X&ID_cat_new=99 - P Buonasera, BR articolo segnalato nella ml amicimisteri, traduco velocemente ed in certi punti riassumo, scusate eventuali errori.  BR   BR Fonte: BR   BR A href= http://banderag.wordpress.com/2008/07/31/popovich-confirma-la-existencia-del-planeta-x/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://banderag. wordpress. com/2008/ 07/31/popovich- confirma- la-existencia- del-planeta- x/ /FONT /A BR   BR BR Il colonnello Marina Popovich  è une#039;eroina nazionale nel suo paese. Colonnello della Forza Aerea russa, pilota, ingegnere, è sopravvissuta a  sei incidenti aerei, ed ha volato con più di 40 modelli di aerei militari e civili.   BR   BR Insegna scienza aerodinamica ed è vicepresidente della Direzione Internazionale delle#039;Università della città di Arkhangelsk. Ha vinto il premio della Federazione Aeronautica Internazionale. È madre di due figlie e nonna di tre nipoti.  BR   BR È la prima donna che ha pilotato anche un aereo da combattimento e la prima a rompere la barriera del suono. È chiamata La Dama del Mig e possiede 103 récords aeronautici mondiali, molti dei quali non sono stati ancora  battuti.    BR   BR Ha studiato teologia e fisica, ed ha  provato differenti pratiche per  risvegliare le sue abilità psichiche paranormali.  Sa captare le#039;aura umana e si è allenata per comunicare  telepaticamente. Con tante medaglie e conoscenze, è impossibile non prestare attenzione alle sue parole.   BR   BR Popocìvich conferma le#039;esistenza del pianeta X, degli ufo e degli extraterrestri, ci sono suoi scritti firmati nella rete. BR Attualmente risveglia  le#039;attenzione mondiale con le sue conferenze che trattano il tema ufo e rivela segreti sulle visite di esseri extraterrestri  nel nostro mondo che furono gelosamente occultati dalle#039; ex-governo comunista in più di 50 anni.   BR   BR Cut BR   BR Nelle#039;intervista  alla Cosmonauta Russa che trovate al links segnalato, il colonnello Popovich conferma che durante la Guerra Fredda in Russia fu data molta importanza allo studio del paranormale, con scoperte importanti.   BR BR Cita la geometria sacra nelle#039;universo, ed inoltre informa che nel 1958 il professore Bernascki scoprì una banda che avvolge il pianeta e contiene un campo energetico nella quale sono plasmati i registri di tutte le forme di vita e la storia stessa del pianeta. BR   BR Questo campo di energia non è situato in un piano fisico. La banda è stata letta con strumenti scientifici ed anche utilizzando psichici allenati per questo scopo. È un campo etereo, carico di emozioni, per questo motivo è necessario controllare la nostra passione. Ognuno di noi ha il potere di colpire in modo positivo o negativo questo campo. Tutta le cose negative, come le#039;odio e la paura, incidono sullo stato del pianeta. La Terra reagisce violentemente davanti a questi pensieri e sentimenti ed emette un tipo di radiazione che si ripercuote sui modelli climatici. Gli elementi sono come  anticorpi planetari.    BR    BR Le hanno chiesto se questa potrebbe essere una delle cause dei violenti cambiamenti che stanno succedendo nel clima. BR    BR È solo una parte di un immenso processo che include un perfetto ordine cosmico. Gli scienziati sanno molto bene che siamo di fronte ad un processo ciclico inevitabile che solo le#039;essere umano può attenuare. Nelle#039;universo tutto è interconnesso; quello che facciamo - armonicamente o inarmonicamente - colpirà la Terra. Questi carichi negativi influenzano tutti gli umani e sono più forti delle energie nucleari. Il pianeta, come se fosse un corpo malato, reagisce con anticorpi naturali per curare questo campo in disordine. Le#039;inquinamento non è provocato unicamente dal consumo di energie residuali. Noi stessi siamo fonte di inquinamento. Il pianeta risponde alle#039;odio e alle#039;amore.    BR    BR    BR Alcuni psichici russi dichiararono di essere contrari ai piani astrali, terreni non fisici, così come gli psichici americani che stavano facendo la stessa cosa. Con un determinato allenamento si possono scoprire questi campi di inquinamento e si visualizzano manti oscuri che avvolgono determinate aree del globo terrestre. Mediante le#039;utilizzo di certe frequenze è possibile influenzare la vita tramite il controllo mentale, ma anche alterare il clima. Con le#039;applicazione corretta di questa tecnologia il mondo potrebbe cambiare in meglio BR    BR I grandi cambiamenti climatici ci obbligheranno a modificare radicalmente  il modo in cui concepiamo la nostra civiltà.   BR Questi cambiamenti sono una realtà ed i nostri scienziati conclusero che stiamo entrando in un periodo di grandi modificazioni nelle#039;ecosistema terrestre, ma la cosa più importante è che questi eventi si presentano come una gran sfida per le#039;umanità. Devono essere presi come une#039;opportunità unica e senza opzione affinché il mondo intero si unisca,  affinché le vecchie forme di sfruttamento di energie inquinanti siano rimpiazzate con altre, rinnovabili e non inquinanti.    BR    BR Esiste le#039;evidenza di visite extraterrestri in tutto il mondo. In molte di queste visite i governi sono stati allertati sui grandi cambiamenti in atto.   BR Arriveremo ad un punto delle#039;evoluzione e delle#039;intelligenza umana in cui sarà più logico e credibile pensare alle#039;esistenza di vita extraterrestre, anzichè negarla. I grandi governi lo sanno e lo negano, perché se si sapesse la conoscenza che possiedono questi esseri - perfino sulla vera storia del nostro pianeta - precipiterebbero le credenze del sistema attuale in poco tempo. Il potere stesso che questi governi esercitano sulla popolazione mondiale potrebbe sparire di punto in bianco. Questi esseri possiedono una conoscenza molto avanzata su quella che è chiamata libera energia . Il pianeta e le#039;universo possiedono molte fonti di energia non inquinanti il cui utilizzo potrebbe colpire a morte le#039;impero economico mondiale che utilizza energie inquinanti e mantiene  tutto il sistema attuale in una dipendenza di risorse e monetaria.    BR    BR Questi esseri rispettano il nostro libero arbitrio, per questo non intervengono nei nostri problemi  in forma diretta. Essi hanno dimostrato che vengono con buone intenzioni ed inoltre possono neutralizzare, in pochi secondi, la più avanzata tecnologia terrestre se questa è utilizzata per aggredirli. Ciò non  deve essere più occultato al mondo. Tutto quello che si è scoperto al riguardo deve essere rivelato. In tutte le mie conferenze e libri presento i  vari eventi che sono accaduti in suolo sovietico. La missione Phobos II, che inviammo su Marte, sparì quando stava inviando foto sulla Terra di una gigantesca imbarcazione. BR La sparizione o perdita di contatto con sonde inviate dalla Terra fu motivo di conversazione e dibattito tra il presidente Bush padre e Gorbachev nella Conferenza di Malta. Ci furono contatti nello spazio tra cosmonauti ed esseri di altri mondi. Sono convinta che presto succederà qualcosa sul pianeta che obbligherà questi esseri a presentarsi massicciamente nel nostro mondo per aiutarci; e questo sarà le#039;evento più importante della storia moderna.  BR   BR Video: Planet x confirmed , cosmonaut and pilot Marina Popovich qui BR A href= http://www.youtube.com/watch?v=U0vxhvhCeFceeurl=http://banderag.wordpress.com/2008/07/31/popovich-confirma-la-existencia-del-planeta-x/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.youtube. com/watch? v=U0vxhvhCeFce eurl=http: //banderag. wordpress. com/2008/ 07/31/popovich- confirma- la-existencia- del-planeta- x/ /FONT /A BR BR   BR Buona settimana! BR   BR Grazia BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3409&titolo_sotto=Popovich conferma l' esistenza del Planeta X&ID_cat_new=99News ReikiRicreeremo il campo magnetico terrestre?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3401&titolo_sotto=Ricreeremo il campo magnetico terrestre?&ID_cat_new=99 - P A href= http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/09/ricreare-il-campo-magnetico-terrestre.html http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/09/ricreare-il-campo-magnetico-terrestre.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3401&titolo_sotto=Ricreeremo il campo magnetico terrestre?&ID_cat_new=99News ReikiLe e#039;streghee#039; al rogo, ma a bruciare sono malati di Aidshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3403&titolo_sotto=Le 'streghe' al rogo, ma a bruciare sono malati di Aids&ID_cat_new=99 - P 20/09/2008 - 13:51 BR BR L uccisione di presunte streghe e il mito della stregoneria sono ancora molto diffusi in Africa. Il 21 maggio scorso in tre villaggi delle#039;area di Gusii Land, in Kenya, un gruppo di sinistri vigilantes , conosciuti come Sungusungu, ha dato il via a une#039;orgia di violenza e omicidi che hanno causato decine di feriti e almeno quindici morti, soprattutto donne. Le donne, fatte a pezzi o bruciate, sono state uccise perchee#039; sospettate di praticare la stregoneria. Le#039;azione, denominata operazione Okoa Maisha (Operazione salva una vita), ee#039; stata condotta con precisione quasi militare dai vigilanti - che si considerano protettori del popolo, non omicidi - e pianificato in anticipo. Pochi giorni prima degli attacchi, una lista di presunti stregoni ee#039; stata trovata nei locali della scuola primaria, diffondendo timori di possibili violenze. E nonostante i tentativi delle#039;amministratore del distretto di riportare la calma, gli abitanti del villaggio hanno potuto BR mettere in atto il loro piano omicida. Una delle donne uccise era la madre di un religioso: ee#039; stata linciata da un gruppo di giovani uomini ed ee#039; morta quando la sua casa ee#039; stata data alle fiamme. Li abbiamo supplicati di risparmiare le nostre vite, ma non hanno ascoltato nessuna delle nostre preghiere , ha dichiarato ai giornali il Reverendo Enoch Obiero. Le#039;aspetto piue#039; scioccante di questa tragedia ee#039; che sembra chiaro che molte persone nelle#039;area credono che la stregoneria sia largamente praticata e che le persone che sono state uccise abbiano meritato il loro destino. I residenti dei villaggi dicono che le donne usavano la magia per ogni genere di cose, inclusa le#039;assunzione di poteri soprannaturali per uccidere delle persone, o fare in modo che i bambini si comportassero male a scuola. Tale ee#039; la paura che molti dei giovani istruiti della zona (che sembrano siano essere gli obiettivi delle streghe) hanno lasciato le#039;area che sta ora soffrendo gravi BR difficoltae#039; economiche. Quando i tempi sono duri, le persone spesso trovano un capro espiatorio contro cui scatenare le loro angosce, anzichee#039; affrontare la realtae#039; della situazione. In Africa, dove la superstizione sulla stregoneria ha una storia centenaria, ee#039; sempre stato naturale per le persone trovare nelle streghe una spiegazione facile per i loro problemi, anzichee#039; esaminarli da una prospettiva economica e sociale che sarebbe troppo complessa da capire, specialmente nelle aree rurali. Ma anche nelle societae#039; piue#039; avanzate e istruite delle#039;Africa, molte persone credono ancora che le streghe esistano e siano capaci di cambiare, in meglio o in peggio, la sorte di ciascun individuo. Una credenza con cui spiegano i loro problemi anche quando il senso comune suggerirebbe altre soluzioni. Invece di guardare alla realtae#039;, si accusa la stregoneria per ogni cosa: dalla povertae#039; alla malattia, dalla morte al fallimento degli affari o ai cattivi raccolti; di BR converso se accade qualcosa di positivo si pensa che sia dovuto alla magia positiva. Le streghe sono sospettate di essere spiriti che assumono sembianze umane, animali o di insetti, a seconda delle varie credenze. In Camerun, Nigeria, Ghana e Malawi sono identificate soprattutto nelle donne e nei bambini; in altri paesi come la Nigeria sono gli uccelli e gli insetti notturni a vedersi attribuiti poteri soprannaturali; in Senegal ee#039; il gufo a incarnare le#039;immagine del diavolo e ai bambini viene spiegato di dover uccidere il povero volatile appena le#039;avvistano. In alcune comunitae#039; del Benin settentrionale ee#039; diffusa la credenza che se un bambino non nasce venendo fuori prima con la testa e con la faccia alle#039;insue#039;, puoe#039; essere uno stregone o un mago; e i bambini che non nascono normalmente devono essere uccisi. La questione ee#039; affidata a un faccendiere che lega una corda attorno al piede del neonato e lo sbatte contro il tronco di un albero o lo uccide BR annegandolo o avvelenandolo. Si tratta di credenze radicate, tramandate di generazione in generazione, e non sorprende che la caccia alle streghe sia ancora diffusa in Africa. Non deve sorprendere nemmeno che le vittime di questi attacchi siano principalmente donne; nei loro ruoli di madri, datrici di vita, le donne hanno sempre assunto un ruolo quasi mistico nella societae#039; e forse ee#039; proprio per questo che gli uomini hanno speso tanto tempo per cercare di soggiogarle.á In Uganda nel 2004, si ee#039; consumato le#039;omicidio di massa di 27 donne che sono state uccise dopo essere state costrette a bere un intruglio che avrebbe dovuto identificarle come streghe (un espediente simile al dunking stool, letteralmente le#039;immersione della sedia, le#039;affogamento della strega, usato durante il medioevo allo stesso scopo). La decisione era stata presa perchee#039; alcuni eminenti membri della comunitae#039; ritenevano che la serie di eventi disastrosi che si era protratta negli anni BR fosse il risultato di forze occulte e che le#039;eliminazione di streghe e stregoni avrebbe risolto il problema. Un altro dei luoghi simbolo degli attacchi alle streghe negli ultimi anni sono le sponde del lago Vittoria in Tanzania. Gran parte delle vittime sono donne, alcune ottantenni. Gang di killer sono state assoldate per uccidere queste anziane signore, sulla base di prove inconsistenti come il fatto di avere gli occhi rossi (causati dalle congiuntiviti provocate dal cuocere i cibi sul fuoco vivo). Attacchi aumentati negli ultimi tempi e che ogni anno provocano almeno 100 vittime. Le autoritae#039; di polizia non prendono in seria considerazione il pericolo rappresentato da queste gang e anche quando qualcuno dei killer ee#039; stato arrestato, ee#039; uscito di prigione in meno di un anno. In un orfanotrofio di Luanda gestito da religiosi, il 40% dei bambini ee#039; stato abusato, picchiato e cacciato di casa perchee#039; sospettato di essere una strega o uno stregone. BR Intervistato nel 2005 dal reporter Angus Stickler della BBC, padre Joseph Pablo Galvan ha dichiarato: Da quello che vediamo, ad essere accusati di stregoneria sono i bambini piue#039; intelligenti, vispi, speciali. Sono bambini maltrattati e quelli accusati di stregoneria vengono colpiti con i machete . Stickler ha visitato anche un ospedale religioso, gestito da un gruppo di guaritori tradizionali riconosciuti dal governo che trattano presunti bambini posseduti. Ha descritto di aver visto bambini e adulti legati ai muri e al pavimento e ha raccontato di un bambino di otto anni, sfregiato e gonfio da non essere riconoscibile, ricoperto di fango e con le unghie strappate. Era cosie#039; evidente che il bambino stava morendo che Stickler chiamoe#039; le autoritae#039;, ma nonostante le rassicurazioni di un intervento rapido, quattro giorni dopo il bambino era morto. Quello che sembra chiaro ee#039; che non ee#039; facile dare una risposta su queste credenze attorno alla stregoneria. BR La povertae#039; e le#039;ignoranza alimentano la paura, e le#039;eliminazione delle streghe tampona entrambe. La strada per risolvere il problema ee#039; lo sviluppo, la lotta alla povertae#039; e le#039;istruzione. Come pure informare le persone sulle malattie e i loro effetti sul corpo (le#039;epilessia e le#039;aids sono malattie associate spesso a qualche forma di magia), insegnare loro a comprendere le loro possibilitae#039; e ad avere il controllo delle loro vite, per mettere fine a queste credenze e fare in modo che la caccia alle streghe diventi una cosa che appartiene al passato. BR   BR A href= http://www.055news.it/notizia.asp?idn=16775 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.055news.it/notizia.asp?idn=16775 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3403&titolo_sotto=Le 'streghe' al rogo, ma a bruciare sono malati di Aids&ID_cat_new=99News ReikiStudiate esperienze pre-mortehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3402&titolo_sotto=Studiate esperienze pre-morte&ID_cat_new=99 - P Dallo Swartzreport del 18/09/08 BR BR JANE DREAPER, corrispondente - BBC News (U.K). BR Questa è le#039;ultima novità di una linea di studi, molto provocatori. Recentemente questo articolo è stato pubblicato da Pim Van Lommel su The Lancet. BR BR Un grande studio è in corso per esaminare esperienze in pre-morte in pazienti con attacchi di cuore. BR I medici di 25 ospedali inglesi e americani studieranno 1,500 sopravvissuti per vedere se le persone senza le#039;attività di battito cardiaco o di cervello possono avere delle esperienze fuori dal corpo BR Alcune persone hanno dichiarato di avere visto una galleria o luce intensa, gli altri si ricordano di avere guardato dal soffitto il personale medico. BR Lo studio, durerà tre anni e sarà coordinato dalle#039; Università Southampton, includerà lo studio di particolari immagini che potranno essere viste solo dalle#039;alto. BR Per provare questo, i ricercatori hanno realizzato delle proiezioni speciali in aree di rianimazione. Le proiezioni contengono immagini che sono visibili solo dal soffitto. BR Dott. Sam Parnia, che è dirigente di tale studio: se si può dimostrare questo, quando il cervello si spegne, si può dedurre che la coscienza è une#039;entità separata . BR è improbabile che troveremo molti casi in cui accade questo, ma dobbiamo essere di larghe vedute . BR e se nessuno vede le immagini, vuol dire che queste esperienze sono delle illusioni o falsi ricordi . BR questo è un mistero che possiamo sottoporre ora ad uno studio scientifico . BR Il Dott. Parnia dice che le#039; intensità di lavoro di un medico per i suoi compiti giornalieri non aveva mai dato importanza alle#039; argomento e la scienza di conseguenza non se ne era mai occupata, ma adesso sarà studiata e sperimentata le#039; esperienza di pre-morte. BR Processo di morte BR Lui dice: contrariamente alla percezione popolare, la morte non è un momento specifico . BR è un processo che inizia quando il cuore si ferma, così i polmoni e il cervello cessano di funzionare - condizione definita dalla medicina come arresto cardiaco. BR durante un arresto cardiaco, tutti e tre i criteri di morte sono presenti . da quel momento quindi, segue un periodo di tempo, che può durare da alcuni secondi ad une#039;ora o più, la corsa alle#039; emergenza e gli sforzi dei medici, possono riuscire a far ripartire il cuore ed ad invertire il processo di morte. BR quello che sperimentano le persone durante questo periodo di arresto cardiaco, fà comprendere in che cosa siamo tutti probabilmente destinati a sperimentare durante il processo della morte . BR Il Dott. Parnia ed i colleghi medici analizzeranno le#039;attività di cervello di 1,500 sopravvissuti di attacco di cuore e vedranno se essi sono in grado di ricordare le immagini proiettate. BR Gli ospedali che stanno sperimentando e studiando questi pazienti sono Addenbrookes a Cambridge, Ospedale di Università a Birmingham e il Morriston in Swansea, così come altri nostri nove ospedali. BR BR A href= http://www.coscienza.org/ArticoloDB1.asp?ID=931 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.coscienza.org/ArticoloDB1.asp?ID=931 /FONT /A BR   BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3402&titolo_sotto=Studiate esperienze pre-morte&ID_cat_new=99News Reiki“Cerchi nel grano” apparsi sul circuito automobilistico di Goodwood?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3404&titolo_sotto=Cerchi nel grano apparsi sul circuito automobilistico di Goodwood?&ID_cat_new=99 - P A href= http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/09/19/cerchi-nel-grano-apparsi-sul-circuito-automobilistico-di-goodwood/ http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/09/19/cerchi-nel-grano-apparsi-sul-circuito-automobilistico-di-goodwood/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3404&titolo_sotto=Cerchi nel grano apparsi sul circuito automobilistico di Goodwood?&ID_cat_new=99News ReikiArcobaleno capovolto a Cambridge. Un effetto dei mutamenti climaticihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3405&titolo_sotto=Arcobaleno capovolto a Cambridge. Un effetto dei mutamenti climatici&ID_cat_new=99 - P Il sorprendente avvistamento di une#039;astronoma inglese BR Il fenomeno è molto insolito e si produce nelle aree polari BR   BR di MARCO STEFANINI BR   BR Il clima cambia, le#039;arcobaleno pure: ora è capovolto e ha le#039;aspetto di un sorriso. Le#039;immagine è stata catturata da une#039;astronoma, nei cieli di Cambridge. Non ho mai visto una cosa del genere in tutta la mia carriera , confessa Jacqueline Mitton, 60 anni, una vita spesa a scrutare il cielo. Grande è stata quindi la sorpresa quando, domenica scorsa, poco prima delle 17, si è affacciata dalla finestra della sua abitazione inglese. BR BR Si tratta di un fenomeno molto inusuale, che ha luogo quasi esclusivamente nelle aree polari. Devono verificarsi determinate condizioni climatiche, che certamente non capita di trovare a Cambridge. Almeno questo è quello che credevamo , dice le#039;esperta. Tecnicamente le#039;arcobaleno capovolto si chiama arco circumzenitale ed è spesso difficile da individuare, perché è sempre posizionato in alto, attorno allo zenit. Si forma a causa della rifrazione dei raggi solari da parte di minuscoli cristalli di ghiaccio. I colori sono molto più vivi rispetto a quello tradizionale, che, invece, è prodotto dai raggi del sole deviati dalle gocce de#039;acqua. Di fatto è questa la differenza principale tra i due arcobaleni: quello normale, cui siamo tutti abituati, si forma quando la luce penetra le gocce, per poi uscirne ; le#039;arco circumzenitale, invece, è dato dalle#039;interazione tra la luce e i cristalli di ghiaccio, che la indirizzano verso il sole. BR BR Si tratta di un arcobaleno molto più luminoso, ed è generalmente più piccolo. Per questo i colori si distinguono meglio , dice Simon Mitton, marito di Jacqueline e anche lui astronomo, oltre che laureato in fisica. Si va dal rosso, nella parte più vicina alle#039;orizzonte, passando per il giallo e il verde, fino ad arrivare al blu, dalla parte dello zenit. Anche il Comune di Cambridge, tramite la sua portavoce, non ha nascosto la sua meraviglia: Non è certo un fenomeno abituale per i cieli del Regno Unito . BR BR Le#039;arcobaleno invertito - sottolinea la Mitton - si può osservare, ma sempre in zone molto più fredde . Non sappiamo dire quante persone lo abbiano potuto vedere, perché non siamo riusciti a calcolarne le#039;estensione. Ma posso dire che si trattava di una vista davvero impressionante . La colpa è nelle mutate condizioni climatiche, soprattutto a livello di temperature, ed è tutte#039;altro che improbabile che si possa verificare di nuovo. BR BR (17 settembre 2008) BR   BR A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ arcobaleno- contrario/ arcobaleno- contrario/ arcobaleno- contrario. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ arcobaleno- contrario/ arcobaleno- contrario/ arcobaleno- contrario. html /FONT /A /P br P   /P br P °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° /P br P Cambiamento climatico: le#039;arcobaleno sottosopra e la bufala de la Repubblica /P br P A href= http://www.ecoblog.it/post/6768/cambiamento-climatico-larcobaleno-sottosopra-e-la-bufala-de-la-repubblica http://www.ecoblog.it/post/6768/cambiamento-climatico-larcobaleno-sottosopra-e-la-bufala-de-la-repubblica /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3405&titolo_sotto=Arcobaleno capovolto a Cambridge. Un effetto dei mutamenti climatici&ID_cat_new=99News ReikiSPAZIO: ESA, ALLO STUDIO MISSIONE RECUPERO FRAMMENTI ASTEROIDEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3407&titolo_sotto= SPAZIO: ESA, ALLO STUDIO MISSIONE RECUPERO FRAMMENTI ASTEROIDE&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Londra, 19 set. - Le#039;Agenzia spaziale euroepa (Esa) ha programmato una missione che prevede le#039;invio di un veicolo spaziale per il recupero di frammenti di un piccolo asteroide vicino alla Terra. Grazie a questa missione, che dovrebbe partire entro i prossimi dieci anni, gli scienziati sperano di poter far luce sulla formazione del sistema solare. Studiare, infatti, la composizione dei frammenti delle#039;asteroide potrebbe aiutare a comprendere meglio come sono nati alcuni pianeti, compresa la Terra. La missione, chiamata e#039;Marco Poloe#039;, ee#039; stata progettata grazie anche alle#039;ausilio delle#039;Eads Astrium di Stevenage. e#039;e#039;Stiamo cercando di trovare la migliore soluzione per il recupero e il ritornoe#039;e#039;, ha detto Ralph Cordey delle#039;Astrium. e#039;e#039;Abbiamo avuto modo di esaminare - ha continuato - tutti gli elementi della missione: come progettarla, quale la kmigliore traiettoria, come ottimizzare la grandezza della navicella spaziale, come risparmiare carburante e come BR costruire un piccolo razzoe#039;e#039;. Une#039;altra missione al vaglio delle#039;Esa ee#039; quella di ritornare su Marte per recuperare dei campioni di roccia. (AGI) BR   BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200809191621-eco-rt11127-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/research- e-sviluppo/ notizie/20080919 1621-eco- rt11127-art. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3407&titolo_sotto= SPAZIO: ESA, ALLO STUDIO MISSIONE RECUPERO FRAMMENTI ASTEROIDE&ID_cat_new=99News ReikiTorino, incontri ravvicinati a Porta Palazzo: «Erano alieni, nel cielo ho visto 30 navicelle»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3398&titolo_sotto=Torino, incontri ravvicinati a Porta Palazzo: Erano alieni, nel cielo ho visto 30 navicelle&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.cronacaqui.it/news-torino-incontri-ravvicinati-a-porta-palazzo-erano-alieni-nel-cielo-ho-visto-30-navicelle_12401.html http://www.cronacaqui.it/news-torino-incontri-ravvicinati-a-porta-palazzo-erano-alieni-nel-cielo-ho-visto-30-navicelle_12401.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3398&titolo_sotto=Torino, incontri ravvicinati a Porta Palazzo: Erano alieni, nel cielo ho visto 30 navicelle&ID_cat_new=99News ReikiSu un vaso alessandrino primo riferimento a Cristohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3399&titolo_sotto=Su un vaso alessandrino primo riferimento a Cristo&ID_cat_new=99Indicherebbe Gesù come praticante di magia bianca - DIV class=text BR P Roma, 18 set. (Apcom) - Dia Christou o Goistais , da Cristo il mago : le#039;iscrizione, su un vaso ritrovato fra le rovine del Portus Magnus della città egiziana di Alessandria, sarebbe secondo gli archeologi il primo riferimento storico a Gesù, come pubblica il quotidiano spagnolo El Mundo. /P P Secondo uno dei ricercatori, Franck Goddio, le#039;iscrizione potrebbe infatti riferirsi a Gesù in quanto praticante di magia bianca , ovvero autore di guarigioni miracolose; tuttavia non è le#039;unica teoria in gioco riguardante il piccolo vaso, risalente al primo secolo avanti Cristo e che sarebbe stato utilizzato nel corso di riti divinatori: veniva riempito con un sottile strato de#039;olio, le cui increspature venivano interpretate dal mago . /P P Di fatto, spiegano gli archeologi, il nome Christou potrebbe indicare sia il celebrante del rito sia colui al quale questi si richiamava per legittimare i suoi presunti poteri. BR /P P A href= http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/2008/09_settembre/18/archeologia_su_un_vaso_alessandrino_primo_riferimento_a_cristo,16115503.html http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/2008/09_settembre/18/archeologia_su_un_vaso_alessandrino_primo_riferimento_a_cristo,16115503.html /A /P P ********* /P P Trovato un vaso con il primo con il primo riferimento scritto a Cristo /P P le#039;oggetto ee#039; esposto a madrid nella mostra «tesori sommersi de#039;egitto» BR BR Il reperto, rinvenuto nelle acque del Mediteraneo, ha una scritta «Per Cristo il mago» e risalirebbe a prima del 50 d.C. BR MADRID (SPAGNA) - Le acque del Mediterraneo hanno restituito un antico vaso proveniente dall’Asia Minore e datato I secolo a.C.. Il reperto reca un’iscrizione in greco: “Dia Christou o goistais”. BR BR La scritta risalirebbe a prima del 50 d.C. e secondo gli studiosi potrebbe essere tradotta: “Per Cristo il mago”. L’affascinante ipotesi dell’archeologo francese Franck Goddio è che si tratti del più antico riferimento a Gesù mai ritrovato. «Cristo era considerato il più grande esponente della magia bianca» ha detto Goddio al quotidiano spagnolo «El Mundo». BR BR DATAZIONE - E il quotidiano spagnolo ricorda come la prima lettera di San Paolo nella quale l’apostolo fa riferimento al suo maestro sia datata 51 d.C. Dunque, se i calcoli degli egittologi sono corretti, i riferimenti scritti a Cristo andrebbero spostati indietro di almeno un anno. Il vaso da mercoledì si trova nella Capitale spagnola, dove sarà esposto fino al 26 novembre nella mostra “Tesori sommersi d’Egitto” allestita al Matadero Legazpi. Per il trasporto del reperto, che ha viaggiato assieme a un team di egittologi e a membri del governo del Cairo, al quale il vaso appartiene, sono state allestite imponenti misure di sicurezza. Da molti anni Goddio, nato a Casablanca nel 1947 e presidente dell’Istituto europeo di archeologia sottomarina, scandaglia i fondali del tratto di costa davanti ad Alessandria d’Egitto e nella baia di Abukir, vicino al delta del Nilo. La sua teoria è che le antiche città di questa regione dell’Egitto, su BR tutte Alessandria, fondata da Alessandro Magno tra il 332 e il 331 a.C., siano sprofondate in mare a causa del peso dei sontuosi templi e palazzi costruiti su un terreno fangoso. Un’altra teoria parla di un terremoto. Ma se l’incertezza sulle cause rimane, le esplorazioni sottomarine condotte da Goddio in quasi due decenni di lavoro hanno portato a scoperte straordinarie. I primi ritrovamenti risalgono al 1996, ma fu nel 2000 che l’archeologo annunciò al mondo che meno di 10 metri sotto la superficie del mare c’era una grande città, e che secondo lui i templi e i monumenti localizzati dai sensori elettronici erano appartenuti ad Alessandria. BR BR BR RITROVAMENTI - Da allora i ritrovamenti di reperti non si sono mai interrotti: sono state riportate a terra statue di Iside e sfingi di granito, fino a questo vaso e a quelle parole su Cristo, definito il mago. Un’ipotesi è che il vaso fosse utilizzato in riti divinatori: ci si versava dell’olio, e le “curve” disegnate dal liquido venivano interpretate da un aruspice. Nell’iscrizione, Cristo potrebbe essere il nome del celebrante, oppure potrebbe indicare il Messia invocato dal mago per legittimare i suoi poteri soprannaturali. «Il porto di Alessandria era collegato alla Palestina – dice infatti Goddio - ed è molto probabile che in Egitto si sapesse dell’esistenza di Cristo e dei miracoli che gli erano attribuiti». L’altra ipotesi è che quel vaso fosse un dono destinato a un uomo di nome Christos, magari membro di un’associazione chiamata ogoistais, in riferimento a una divinità chiamata Ogo. Certo, è decisamente meno evocativa. BR BR Mario Porqueddu BR 18 settembre 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_18/vaso_cristo_ 049ff6bc-858f-11dd-bcd5-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_18/vaso_cristo_ 049ff6bc-858f-11dd-bcd5-00144f02aabc.shtml /FONT /A BR BR /P /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3399&titolo_sotto=Su un vaso alessandrino primo riferimento a Cristo&ID_cat_new=99News ReikiCERN: breve sosta LHC per problemi elettricitàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3400&titolo_sotto=CERN: breve sosta LHC per problemi elettricit&ID_cat_new=99 - P 18:26 18.09.2008 BR Le#039;acceleratore di particelle del CERN di Ginevra - le#039;LHC avviato la settimana scorsa - ha registrato nei giorni scorsi un problema de#039;elettricità ed è stato fermato. Non ci sono stati danni ed una ripresa è imminente, ha detto una portavoce confermando una notizia della stampa di Ginevra. BR A href= http://www.bluewin.ch/it/index.php/572,86765/CERN__breve_sosta_LHC_per_problemi_elettricita/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.bluewin. ch/it/index. php/572,86765/ CERN__breve_ sosta_LHC_ per_problemi_ elettricita/ /FONT /A BR   BR ************ ***** BR   BR Le#039;Europa del futuro passa dalla ricerca BR   BR Ricerca e innovazione - 18-09-2008 - 19:29  BR   BR   BR Dopo le#039;esperimento riuscito al CERN che ha reso operativo il gigantesco strumento scientifico per studiare fino alle più piccole particelle delle#039;universo, gli scienziati di tutto il mondo stanno continuando a lavorare per trovare tutte le risposte alle#039;origine delle#039;universo. Con le#039;Unione europea partner de#039;eccellenza al centro europeo di ricerca, abbiamo chiesto a due deputati con backgroung scientifico di spiegarci le#039;attività del CERN e valutare il potenziale della scienza in Europa. BR Lo strumento finanziario de#039;eccellenza delle#039;Unione europea per la scenza e la ricerca è il settimo programma quadro, che dispone di un bilancio di 50.5 miliardi di euro per il periodo 2007-2011. Quale autorità di bilancio, il Parlamento europeo svolge un ruolo decisivo nella definizione delle priorità di investimento delle#039;Ue. BR   BR Un aiuto dallo spazio BR   BR Il professore di scienze tecniche ed eurodeputato polacco Jerzy Buzek, del gruppo del partito popolare europeo e democratici europei (PPE-DE), responsabile del programma di finanziamento europeo, ci spiega come il settimo programma quadro permetta la collaborazione fra Ue e CERN, puntando sullo spazio, le nanotecnologie, la ricerca di base, lo scambio lavorativo fra scienziati e le infrastrutture per la ricerca. BR   BR Sono diverse le Università europee coinvolte, dichiara il deputato polacco, Helsinki, Leeds, Lipsia, Sofia o Lisbona, e attualmente è in corso un altro megaprogetto internazionale finanziato dalle#039;Ue  ITER sulla fusione….un altro progetto che può darci risposte su grandi questioni sociali ed economiche come le#039;energia . BR   BR Cosa dopo internet? BR   BR Le#039;ex astronauta italiano e ricercatore fisico Umberto Guidoni, del gruppo confederale della sinistra unitaria europea (GUE/NGL), responsabile per il programma specifico del settimo programma quadro Euratom sulla ricerca nucleare e le#039;attività di formazione nella fusione energetica, nella fissione nucleare e nella protezione dalle radiazioni, sottolinea le#039;importanza del CERN:  È un modello de#039;eccellenza della cooperazione internazionale e dimostra ancora una volta la capacità globale di leadership europea in campi previsti dalla strategia di Lisbona e in progetti europei di ricerca come quello appena riuscito al CERN . BR   BR Pur se i risultati di questi esperimenti non sono ancora utilizzabili oggi, la ricerca può aprirci mondi nuovi come ad esempio lo è stato per internet, creato dallo stesso CERN nel tentativo di gestire una quantità infinita di dati . I paesi membri del CERN sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera e il Regno Unito. BR BR RIF.: 20080911STO36949 BR   BR A href= http://www.europarl.europa.eu/news/public/story_page/057-37238-350-12-51-909-20080911STO36949-2008-15-12-2008/default_it.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.europarl .europa.eu/ news/public/ story_page/ 057-37238- 350-12-51- 909-20080911STO3 6949-2008- 15-12-2008/ default_it. htm /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3400&titolo_sotto=CERN: breve sosta LHC per problemi elettricit&ID_cat_new=99News ReikiFOTOGRAFATO IL PRIMO PIANETA ALIENOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3396&titolo_sotto=FOTOGRAFATO IL PRIMO PIANETA "ALIENO"&ID_cat_new=99SI TROVA A 500 ANNI LUCE DALLA TERRA - P Le#039;astronomia ha compiuto un altro passo da gigante per le#039;umanitae#039; . Un gruppo di astronomi delle#039;Universitae#039; di Toronto ee#039; riuscito nelle#039;impresa storica di fotografare il primo pianeta al di fuori del nostro sistema solare. Finora sono stati individuati, solo indirettamente, oltre 300 pianeti extrasolari ma stavolta il corpo celeste ee#039; stato effettivamente immortalato grazie al telescopio e#039;Gemini Northe#039; sulle#039;isola di Mauna Kea alle Hawaii Si tratta di un gigante gassoso simile a Giove ma con una massa otto volte maggiore e molto piue#039; caldo. Orbita intorno a una stella simile al sole nella nostra Via Lattea a 500 anni luce dalla terra nella costellazione dello e#039;Scorpionee#039;. Benchee#039; dalle#039;analisi spettroscopica siano state individuate nelle#039;atmosfera tracce di acqua e anidride carbonica il pianeta non ee#039; adatto alla vita. Ee#039; sempre stato una grande sfida immortalare un pianeta vicino a una stella perchee#039; queste#039;ultima ee#039; molto piue#039; luminosa , ha spiegato Ray BR Jayawardhana, uno dei membri delle#039;equipe di astronomi. Con questo pianeta ee#039; stato possibile perchee#039; la sua orbita lo porta estremamente lontano dal suo sole: 11 volte la distanza di Nettuno (dal 2006 le#039;ultimo pianeta del nostro sistema solare). (AGI) - Washington, 15 settembre - BR   BR A href= http://www.agi.it/estero/notizie/200809152349-est-rt11216-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi.it/estero/notizie/200809152349-est-rt11216-art.html /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3396&titolo_sotto=FOTOGRAFATO IL PRIMO PIANETA "ALIENO"&ID_cat_new=99News ReikiMisteri: 4. Dalle Piramidi a Orione - New International Epichttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3397&titolo_sotto=Misteri: 4. Dalle Piramidi a Orione - New International Epic&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=GIUSEPPE_GENNA_-_Il_Miserabile_31eid=2546 http://www.la7.it/blog/post_dettaglio.asp?idblog=GIUSEPPE_GENNA_-_Il_Miserabile_31eid=2546 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3397&titolo_sotto=Misteri: 4. Dalle Piramidi a Orione - New International Epic&ID_cat_new=99News ReikiSensazionale scoperta archeologica in Afghanistan: un Buddha alto 19 metri !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3388&titolo_sotto=Sensazionale scoperta archeologica in Afghanistan: un Buddha alto 19 metri !&ID_cat_new=99 - P Articolo qui: /P br P A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/09/sensazionale-scoperta-archeologica-in-afghanistan-un-buddha-alto-19-metri.html http://mysterium.blogosfere.it/2008/09/sensazionale-scoperta-archeologica-in-afghanistan-un-buddha-alto-19-metri.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3388&titolo_sotto=Sensazionale scoperta archeologica in Afghanistan: un Buddha alto 19 metri !&ID_cat_new=99News ReikiFantastico: per i Maya fu il disegno sulla pelle di un Serpente a ispirare calcoli matematici e architetture !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3389&titolo_sotto=Fantastico: per i Maya fu il disegno sulla pelle di un Serpente a ispirare calcoli matematici e architetture !&ID_cat_new=99 - P A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/09/fantastico-per-i-maya-fu-il-disegno-sulla-pelle-di-un-serpente-a-ispirare-calcoli-matematici-e-archi.html http://mysterium.blogosfere.it/2008/09/fantastico-per-i-maya-fu-il-disegno-sulla-pelle-di-un-serpente-a-ispirare-calcoli-matematici-e-archi.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3389&titolo_sotto=Fantastico: per i Maya fu il disegno sulla pelle di un Serpente a ispirare calcoli matematici e architetture !&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: tempio di Ramsete II scoperto al Cairo, Menahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3392&titolo_sotto=Archeologia: tempio di Ramsete II scoperto al Cairo, Mena&ID_cat_new=99 - P 21:42 15.09.2008 BR   BR Une#039;équipe di archeologi egiziani ha scoperto al Cairo un tempio e pezzi di una statua di Ramsete II, uno dei più celebri faraoni delle#039;Antico Egitto. Lo ha reso noto oggi le#039;agenzia ufficiale Mena. BR Il tempio costruito per Ramsete II, faraone della 19esima dinastia (13esimo secolo avanti Cristo), è stato trovato nella regione di Ain Shams, a est del Cairo, ha precisato le#039;agenzia. Le#039;équipe ha anche trovato pezzi di una statua gigante di Ramsete II , nonché lastre in pietra calcare utilizzati per edificare il tempio, secondo la Mena. BR Nel 2006 una statua colossale di Ramsete II era stata spostata dal centro del Cairo nel sito del grande Museo egiziano vicino alle Piramidi. La statua era stata scoperta nel 1882 a Mit Rahina, nella cinta del grande tempio di Ptah di Memphis, prima capitale faraonica. Gran conquistatore, Ramsete II, che regnò dal 1304 al 1237 avanti Cristo, è il più conosciuto dei faraoni. BR (ats) BR   BR A href= http://www.bluewin.ch/it/index.php/570,85915/Archeologia__tempio_di_Ramsete_II_scoperto_al_Cairo,_Mena/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.bluewin. ch/it/index. php/570,85915/ Archeologia_ _tempio_di_ Ramsete_II_ scoperto_ al_Cairo, _Mena/ /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3392&titolo_sotto=Archeologia: tempio di Ramsete II scoperto al Cairo, Mena&ID_cat_new=99News ReikiEe#039; italiano il più giovane astronauta del mondo:a 11 anni volerà in assenza di gravitàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3393&titolo_sotto=E' italiano il pi giovane astronauta del mondo:a 11 anni voler in assenza di gravit&ID_cat_new=99 - P TORINO (15 settembre) - A soli 11 anni verrà spedito in assenza di gravità come se andasse sulla luna. Il più giovane astronauta del mondo sarà un bimbo italiano. Kim Marco Viberti si sta infatti preparando alla nuova missione di Spaceland: un volo in assenza di gravità, come se fosse sulla Luna o su Marte, dalla pista dello Shuttle al Kennedy Space Center, in Florida. Scopo del suo decollo, che segue a quello del più anziano cosmonauta - un torinese di 93 anni, nel 2007 -, è quello di avviare una nuova campagna medico-scientifica. «Mi sono addestrato bene, sono pronto a spiccare il volo», afferma Kim Marco con le#039;entusiasmo tipico della sua età. BR BR Suo padre, le#039;ingegnere Carlo Viberti, è il fondatore di Spaceland, il primo programma spaziale non governativo che sperimenta gli effetti delle#039;assenza di gravità. La nuova missione prevede, in particolare, esperimenti di memoria e studi su patologie indotte da fatica e stress gravitazionali. Saranno analizzati, inoltre, dati medico-scientifici utili a capire i meccanismi alla base di patologie quali le#039;Alzheimer. «Sarà un nuovo e importante traguardo - spiega le#039;ingegnere Viberti - che darà lustro internazionale alle#039;Italia». /P br P BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=31089esez=HOMESCIENZA target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=31089esez=HOMESCIENZA /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3393&titolo_sotto=E' italiano il pi giovane astronauta del mondo:a 11 anni voler in assenza di gravit&ID_cat_new=99News ReikiTrovato uno Stonehenge in Ucrainahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3394&titolo_sotto=Trovato uno Stonehenge in Ucraina&ID_cat_new=99 - P Degli archeologi hanno scoperto sculture di roccia preistoriche vicine al villaggio di Snidavka, in Ucraina, la notizia è stata data da specialisti delle#039;Istituto di Storia e Scienza delle Politiche delle#039;Università Nazionale Carpathian. BR BR Gli scienziati hanno confrontato le sculture di roccia preistoriche con lo Stonehenge Britannico, anche se non conoscono ancora le#039;origine delle sculture. Dicono solo che simili costruzioni sono state trovate solo in Portogallo e Irlanda. BR Sono stati trovati dieci manufatti rari in roccia. Una scultura gigante di 14 metri che rappresenta una donna incinta, è la scoperta più importante. BR BR I residenti del villaggio dicono che il Presidente delle#039;Ucraina Nikolai Kugutyak, crede che le sculture abbiano 5 o 6000 anni. BR BR da Richard mar 16 set 2008, 18:30 BR   BR A href= http://www.altrogiornale.org/news.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogiornale.org/news.php /FONT /A BR   BR   BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3394&titolo_sotto=Trovato uno Stonehenge in Ucraina&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: MAJELLA, SCOPERTA GROTTA CON RESTI UMANIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3382&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: MAJELLA, SCOPERTA GROTTA CON RESTI UMANI&ID_cat_new=99 - P Una grotta con resti di corpi umani fossilizzati, di origine molto antica e, alle#039;ingresso, una serie di croci incise. Ee#039; la scoperta fatta dal sindaco e da altri amministratori di San Valentino in Abruzzo Citeriore nel territorio comunale alle#039;interno del Parco nazionale della Majella. La scoperta - definita evidentemente straordinaria dallo stesso sindaco, Angelo De#039;Ottavio - sarae#039; presentata stamane in una conferenza stampa programmata per le 11 presso il Municipio: alla presenza, tra gli altri, del presidente del Parco nazionale della Majella, Gianfranco Giuliante, sarae#039; proiettato un breve servizio video sul rinvenimento. BR   BR A href= http://www.repubblica.it/news/ ired/ultimora/ 2006/repnazionalen3310493.html?ref= hpsbdx1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubblica.it/news/ ired/ultimora/ 2006/repnazionalen3310493.html?ref= hpsbdx1 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3382&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: MAJELLA, SCOPERTA GROTTA CON RESTI UMANI&ID_cat_new=99News ReikiRobbie Williams recluso in casa ossessionato dalla caccia agli Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3386&titolo_sotto=Robbie Williams recluso in casa ossessionato dalla caccia agli Ufo&ID_cat_new=99Le#039;ex Take That conquistato dalla vita sugli altri pianeti sarebbe pronto a lasciare il pop per dedicarsi al suo hobby: Guardare le stelle e chattare con ufologi - P di RITA CELI BR   BR ROBBIE Williams catturato dagli alieni. Da troppo tempo amici e conoscenti non hanno notizie delle#039;artista britannico e temono che viva come un recluso nella sua lussuosa abitazione di Los Angeles. Nessuno dei vicini sa dire se le#039;ex Take That sia ancora felicemente legato alle#039;ultima fidanzata, la giovane attrice americana Ayda Field. Le#039;unica cosa certa è che è stato avvistato qualche settimana fa trasandato e con una barba lunga e incolta. BR BR A risolvere il mistero sulle#039;eccessiva riservatezza di Robbie Williams ci pensa le#039;edizione domenicale del Daily Star. Con una notizia che non mancherà di agitare i fan delle#039;artista: Williams vuole lasciare la carriera musicale per dedicarsi esclusivamente alla ricerca degli ufo. Il giornale britannico sottolinea che il cantante 34enne è ormai ossessionato dalla vita su altri pianeti e sostiene di aver incontrato ben due volte degli oggetti non identificati. BR BR Nonostante sia impegnato con un contratto discografico da oltre cento milioni di euro, secondo il tabloid Williams passerebbe ormai la maggior parte del suo tempo a guardare le stelle e chattare con gli ufologi . In un post rinvenuto dal giornale in un sito per appassionati, Above top secret , la popstar ha confermato la minaccia : lascerà la musica se i discografici non accetteranno il suo insolito passatempo. BR BR Non sono preoccupato per la mia carriera - spiega Robbie - ho avuto il mio posto al sole, tante volte. Se dovesse finire domani, mi sentirei già abbastanza appagato . E in un altro messaggio sottolinea: Tutti pensano che sia una montatura pubblicitaria . Ma lui insiste, ed è talmente coinvolto nella sua nuova passione che aggiunge: Voglio almeno che la gente dia une#039;occhiata e sia informata quanto basta per farsi une#039;opinione . BR BR Robbie Williams ha firmato un contratto da 80 milioni di sterline con la Emi nel 2002 impegnandosi a realizzare quattro album. In questo periodo dovrebbe quindi essere al lavoro per ultimare il nuovo cd, ma invece si è blindato nella sua supervilla di Hollywood Hills. BR BR Il giovane artista non sembra preoccupato dalle minacce dei nuovi vertici della multinazionale discografica che, vista le#039;aria di crisi, hanno annunciato di essere pronti a mettere alla porta le stelle che non brillano. E il primo nome della lista sarebbe proprio quello di Robbie che, nonostante sia tra gli artisti britannici che hanno venduto più dischi, non ha raggiunto i risultati attesi dalla Emi con il suo ultimo lavoro, Rudebox, pubblicato nel 2006, che non solo non ha scalato le classifiche ma è stato superato nelle vendite dal disco dei suoi ex compagni Take That. BR BR Le#039;ultima apparizione in pubblico di Williams è stata un videomessaggio registrato per una partita di calcio a favore delle#039;Unicef a Wembley. Le ultime notizie che lo riguardano risalgono invece a oltre un anno e mezzo fa quando, nel giorno del suo 33esimo compleanno, era stato ricoverato in un centro di disintossicazione per dipendenza da farmaci. Poi, in autunno, era stato avvistato in Egitto dove avrebbe registrato buona parte del nuovo album alle#039;interno della piramide di Cheope, per sfruttare la particolare acustica offerta dalla millenaria struttura. Sarà forse stata quella visita a farlo guardare verso Orione e spingerlo verso i misteri che da sempre accompagnano le più azzardate ipotesi sulla costruzione delle piramidi, da alcuni attribuite appunto agli alieni. BR BR (15 settembre 2008) BR   BR A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ persone/robbie-williams/robbie-williams/ robbie-williams.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ persone/robbie-williams/robbie-williams/ robbie-williams.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3386&titolo_sotto=Robbie Williams recluso in casa ossessionato dalla caccia agli Ufo&ID_cat_new=99News ReikiAl Polo Nord si torna a navigarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3387&titolo_sotto=Al Polo Nord si torna a navigare&ID_cat_new=99Gli ultimi dati di settembre dicono che lo strato di ghiaccio non è mai sato così sottile - P Liberi dai ghiacci sia il passaggio a Nord-ovest sopra le#039;America, sia quello a Nord-est, sopra la Russia BR   BR 2008 è il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra le#039;America settentrionale, sia quello a Nord-est, sopra la Russia. E non è una buona notizia. BR Settembre, per gli scienziati che seguono le#039;evoluzione climatica nelle#039;Artico, è il mese più importante delle#039;anno, nel quale vengono registrati i dati di scioglimento dei ghiacci. E il quadro si conferma allarmante: «Non ce#039;è mai stato così poco ghiaccio in Artico: lo lascia pensare il fatto che lo spessore che copre le#039;Artico sia sempre più sottile» ha detto Martin Sommerkorn, membro del programma Artico del Wwf. I dati raccolti, anche se non sono ancora quelli definitivi, indicano che siamo vicini al record negativo delle#039;anno scorso, quando la calotta artica si ridusse a soli 4,13 milioni di chilometri quadrati. BR   BR BR TRENTe#039;ANNI DI ANTICIPO SULLE PREVISIONI - Uno scioglimento così massiccio si è realizzato con 30 anni di anticipo rispetto al previsto. I modelli più recenti dicono, sempre secondo il Wwf, che tra il 2013 e il 2040 ci saranno delle estati in cui le#039;Artico sarà libero dai ghiacci, come non succedeva da più di un milione di anni». «Se prendiamo in considerazione i dati riguardanti le#039;assottigliamento dello strato di ghiaccio, molto probabilmente queste#039;anno in Artico ce#039;è meno ghiaccio di quanto ce ne sia mai stato da quando sono cominciati i rilevamenti», ha concluso Sommerkorn. «Questo è anche il primo anno in cui si sono naturalmente aperti sia il passaggio a Nord-ovest sopra le#039;America settentrionale, sia quello a nord-est sopra la Russia», aggiunge BR BR 15 settembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_15/polo_nord_ghiacci_d6c32d2c-8318-11dd-a6c8-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_settembre_ 15/polo_nord_ ghiacci_d6c32d2c -8318-11dd- a6c8-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3387&titolo_sotto=Al Polo Nord si torna a navigare&ID_cat_new=99News Reikihttp://mysterium.blogosfere.it/2008/09/fantastico-per-i-maya-fu-il-disegno-sulla-pelle-di-un-serpente-a-ispirare-calcoli-matematici-e-archi.htmlhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3390&titolo_sotto=http://mysterium.blogosfere.it/2008/09/fantastico-per-i-maya-fu-il-disegno-sulla-pelle-di-un-serpente-a-ispirare-calcoli-matematici-e-archi.html&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.segnidalcielo.it/elicottero_militare_ufo.html http://www.segnidalcielo.it/elicottero_militare_ufo.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3390&titolo_sotto=http://mysterium.blogosfere.it/2008/09/fantastico-per-i-maya-fu-il-disegno-sulla-pelle-di-un-serpente-a-ispirare-calcoli-matematici-e-archi.html&ID_cat_new=99News ReikiDentro il tunnel della piramide di Tiwanaku dopo 4000 anni. Italiana la scopertahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3391&titolo_sotto=Dentro il tunnel della piramide di Tiwanaku dopo 4000 anni. Italiana la scoperta&ID_cat_new=99 - P A href= http://adrianoforgione.blogspot.com/2008/09/dentro-i-tunnel-della-piramide-di_13.html http://adrianoforgione.blogspot.com/2008/09/dentro-i-tunnel-della-piramide-di_13.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3391&titolo_sotto=Dentro il tunnel della piramide di Tiwanaku dopo 4000 anni. Italiana la scoperta&ID_cat_new=99News ReikiLa stele PROMESSA - E Le#039;OBELISCO TORNÒ A CASAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3381&titolo_sotto=La stele PROMESSA - E L'OBELISCO TORN A CASA&ID_cat_new=99 - P il manifesto del 14 Settembre 2008 BR   BR La stele PROMESSA - E Le#039;OBELISCO TORNÒ A CASA BR   BR Le#039;Etiopia è stato un paese «bottino di guerra» non soltanto per le#039;Italia, ma anche per le#039;Inghilterra. Eppure quel bene sottratto, riconsegnato dopo estenuanti querelle e rieretto il 4 settembre scorso, è diventato il simbolo di una riappropriazione delle proprie radici culturali BR Giovanna Trento BR Terefe Worku BR BR Le#039;inaugurazione ufficiale della ri-erezione della stele di Axum ha avuto luogo in Etiopia il 4 settembre scorso. Per celebrare il ritorno dalle#039;Italia delle#039;obelisco, il 3 settembre 1998 le poste etiopi avevano emesso già una serie di tre francobolli in 100mila esemplari: da 45 centesimi di Birr, da 55 centesimi e da 3 Birr (moneta locale che vale circa 7 centesimi di euro). Ma il trasporto della stele da Roma alla regione settentrionale del Tigrè, sebbene auspicato da decenni, avvenne solo nel 2005. Le#039;emissione anzitempo di francobolli raffiguranti un immaginifico viaggio andata/ritorno della stele rendeva palese le#039;attesa etiope di recuperare le#039;obelisco, ma simboleggiava anche quei conflitti di memoria che - come suggerisce le#039;antropologo francese Eloi Ficquet - ruotano attorno a questo ipersignificante oggetto (che forse, anticamente, non è nemmeno mai stato eretto). Certo le#039;Etiopia ha avuto una storia unica rispetto ad altri paesi africani, in quanto BR è rimasta sostanzialmente estranea al decennale processo di colonizzazione del continente (nel 1923 le#039;Etiopia divenne membro della Società delle nazioni). Ciononostante, il paese è stato spogliato di numerosi tesori (di cui ha sollecitato per anni la restituzione) e ha subìto vari attacchi colonialistici: da parte della Gran Bretagna nel 1868 (quando un esercito britannico sconfisse il sovrano Tewodros II e, dopo il suo suicidio, saccheggiò la fortezza Maqdala), delle#039;Italia nel 1896 (sconfitta nella battaglia di Adua) e ancora delle#039;Italia nel 1935. BR BR Iconoclastia mussoliniana BR Nel e#039;35, infatti, iniziò la guerra contro le#039;Etiopia, che vide le#039;impiego di gas letali (pratica vietata dalla convenzione di Ginevra del 1925). Una volta presa Addis Abeba nel maggio e#039;36, Mussolini ordinò che venissero rimossi tutti i segni della sovranità etiope; in particolare due statue bronzee: Menelik II a cavallo e il famoso Leone di Giuda, esposto per anni a Roma presso la stazione Termini e restituito alle#039;Etiopia nel 1969. Vennero anche sottratti alcuni archivi governativi, le pitture del Parlamento, il velivolo prebellico Tsehai e varie corone regie de#039;oro, donate da Graziani a Mussolini. Uno storico militante come Richard Pankhurst, che si è battuto insieme ad altri (come Fitawrari Amede Lemma) per la restituzione del bottino di guerra, riferisce che il brutale Graziani vedeva di mal occhio il prelevamento delle#039;obelisco axumita, essenzialmente per motivi di rivalità col ministro Lessona. Graziani in Etiopia continua ad essere ricordato per BR la violenza con cui esercitò il potere e, in particolare, per la strage di civili del febbraio e#039;37. Ad ogni modo in quello stesso anno, per volere di Mussolini e in concomitanza del quindicinale della marcia su Roma, venne prelevata da Axum la «stele numero 2». Ancora oggi alcuni testimoni oculari ricordano come le#039;obelisco (già a terra da tempo) venne caricato in tronconi per essere condotto su strada al porto di Massaua, utilizzando mezzi meccanici abbastanza semplici e migliaia di braccia. Le#039;appropriazione della stele intendeva sottolineare la recente sconfitta delle#039;Etiopia e vendicare la disfatta subita dagli italiani ad Adua (centro non lontano da Axum). Anche le truppe britanniche sottrassero molti beni: corone e sigilli imperiali, le#039;icona di Qwere#039;ate Ree#039;su, croci processionali, oggetti ecclesiastici, paramenti, tabot , gioielli, armi e due tende di Tewodros. Queste ultime si trovano ancora a Londra nel Museum of Mankind, senza che siano state BR quasi mai montate. Alcuni singoli pezzi sono stati restituiti, ma la maggior parte resta in Gran Bretagna (molto è al British Museum); in particolare vari manoscritti etiopi sono ancora in musei o in prestigiose biblioteche universitarie inglesi. È interessante notare che uno dei pochi pezzi restituiti recentemente alle#039;Etiopia è uno scudo di Tewodros, proveniente dal museo nazionale del Kenya... BR   BR Risarcimenti fantasmi BR Alla fine della II guerra mondiale, il Trattato di pace fra gli Alleati e le#039;Italia, firmato a Parigi nel febbraio 1947, prevedeva alle#039;articolo 37 che i beni sottratti dagli italiani fossero riconsegnati alle#039;Etiopia entro 18 mesi, in qualità di riparazioni di guerra. Ma la questione si protrasse, fra tentativi postbellici italiani di recuperare il terreno perso in Africa, negoziazioni diplomatiche di vario genere (ivi incluso un equivoco documento del e#039;56), impedimenti «tecnici» ed economici. Il governo italiano non rispose per decenni alle sollecitazioni e persino un fulmine colpì le#039;obelisco nel 2002, quasi a mostrare agli etiopi le#039;ira degli dei! Infine, nel e#039;97 venne firmato un accordo che definiva le procedure di restituzione e montaggio della stele a carico delle#039;Italia, ribadito nel 2002 e nel 2004 e finalmente reso efficace con le#039;appoggio delle#039;Unesco (nel frattempo la guerra Etiopia/Eritrea rendeva impraticabili i porti sul Mar Rosso). La stele BR di Axum venne smontata da piazza di Porta Capena, restaurata e immagazzinata nel 2003, in attesa del ritorno in Etiopia, tecnicamente ed economicamente impegnativo. Il trasporto ad Axum ebbe luogo nella primavera del 2005 tramite tre voli aerei da Roma, bene accolti ad Axum dalla popolazione e «benedetti» dalla chiesa locale. Poi le#039;obelisco dovette attendere al suolo un paio di anni, prima che la logistica e la disponibilità di fondi ne permettessero la complessa ri-erezione, avvenuta sotto le#039;egida delle#039;Unesco (nel 1980 Axum veniva dichiarato patrimonio delle#039;umanità) . La spesa complessiva di restituzione e rimontaggio della stele ruota attorno ai 5 milioni di dollari, a carico del governo italiano. BR   BR I troppi dibattiti BR Gli ultimi anni trascorsi in Italia dalle#039;obelisco furono accompagnati da polemiche che resero poco chiaro il valore politico e simbolico della sua vicenda: il dibattito tese a mettere in evidenza gli aspetti più «tecnici», archeologici e storico-artistici della restituzione della stele, a detrimento della messa a fuoco delle problematiche proprie alle riparazioni e restituzioni postcoloniali e postbelliche. Anche in Etiopia ce#039;è chi ritiene che le#039;obelisco sarebbe dovuto restare a Roma, perché in questa sede sarebbe divenuto un «luogo della memoria» più denso e più frequentato che ad Axum. Ma una scelta simile avrebbe svalutato il principio della libertà e sottostimato i benefici che si possono trarre dal patrimonio culturale e dal legame col passato: non è lecito rivendicare la proprietà su qualcosa che è stato sottratto, per poi mostralo al mondo come reperto delle#039;Antichità che però non appartiene ai predatori. Di fatto, considerata la BR brevità delle#039;occupazione italiana delle#039;Etiopia (durata solo cinque anni), a nessun cittadino etiope consapevole piacerebbe credere che le#039;Etiopia sia stata una colonia italiana. Di conseguenza, le questioni sollevate dalla stele di Axum e dalla sua restituzione hanno più a che vedere con i postumi del colonialismo che con la messa in mostra di un bene inestimabile. Perché la questione coloniale sta a monte: colonizzare non significa solo soggiogare e gestire individui liberi per mano di un altro Stato, significa anche negare loro la possibilità di avere o ereditare valori storici e culturali. Oltre a riflessioni di carattere postcoloniale, anche altre valenze reali e simboliche si intravedono nella vicenda della stele di Axum, protrattasi per circa 70 anni. Ricordiamoci che viene spesso fatto un uso politico del patrimonio archeologico e che gli intrecci fra cristianità e antiche civiltà, fra riconoscimento del potere ecclesiastico e legittimazione BR di quello laico, possono essere complessi. Sia nel caso italiano che in quello etiope, infatti, le memorie nazionali si sono in buona parte costruite attorno al riferimento alle#039;Antichità , intesa come valore per legittimare sia uno Stato sovrano che une#039;identità nazionale. Nella storia moderna dello Stato italiano, durante il Risorgimento o in epoca liberale, il richiamo alle#039;Antichità è stato rilevante per la costruzione di uno Stato-nazione. A maggior ragione, durante il Ventennio il richiamo alla Romanità e ai suoi valori fondanti ha raggiunto il parossismo. Pertanto, il sogno fascista di far risorgere un rinnovellato Impero si incarnava splendidamente nel trofeo di Axum, proveniente da un regno paragonabile in loco a quello che era stato altrove le#039;Impero romano. BR   BR Une#039;epoca precristiana BR Altro tema importante sia in Etiopia che in Italia è quello dei rapporti fra Chiesa e Stato, e del reciproco specchiarsi e avvalorarsi. Non a caso, la stele di Axum è un oggetto di manifattura precristiana, che risale a più di 1700 anni orsono; ma la massiccia conversione al cristianesimo del potente regno di Axum fu successiva, risalendo a circa il IV secolo d.C. Ciononostante, la ricezione di questo antico oggetto e il suo rimpatrio hanno assunto in Etiopia une#039;aura sacrale di matrice cristiana, sancita dalla presenza ad Axum di alti esponenti della chiesa copta de#039;Etiopia, sia al momento del rientro che delle#039;inaugurazione della stele. Gli intrecci complessi (talvolta arbitrari) fra sacralità, «radici» delle#039;umanità, antiche istituzioni ecclesiastiche e imperiali, manipolazioni fantastiche della memoria collettiva (nazionale, sovranazionale o universale) sono delle costanti della realtà etiopica. Non va dimenticato che la capitale Addis Abeba BR custodisce, in una saletta polverosa del museo nazionale, quelli che alcuni credono essere i resti di Lucy, la nostra antenata. Adeguarsi alla performance museale di rendere visita a Lucy risveglia in noi sentimenti confusi e ambivalenti, sia di solidarietà cosmica verso le sorti delle#039;umanità, che di rifiuto delle sue «costruzioni culturali» e delle sue messe in scena. Ma le#039;appassionante viaggio in Etiopia attraverso rocambolesche costruzioni memoriali continua... Per alcuni le#039;Etiopia è la mitica terra della Regina di Saba, da cui ella intraprese un viaggio verso Gerusalemme; qui si sarebbe unita al Re Salomone, tornando gravida di colui che millenni orsono divenne Menelik, primo re dei re. E se in generale gli etiopi si assegnano tale leggendaria provenienza, in particolare i Beta Israel sarebbero i discendenti di una delle dieci tribù perdute di Israele, i Dan (i Beta Israel, detti anche Falasha, sono una marginale comunità ebraica, il cui BR villaggio presso Gondar è oggi quasi deserto a seguito del «rimpatrio» di massa in Israele, avvenuto con le operazioni Moses e Solomon degli anni e#039;80/e#039;90). In una cornice mitica va anche collocato a partire dagli anni e#039;30 del e#039;900 il successivo Rastafarismo, i cui seguaci caraibici (e non solo) considerano le#039;ultimo sovrano etiopico una reincarnazione divina. Sebbene Haile Selassie I non abbia mai accettato di identificarsi col profeta, egli concesse loro un terreno dove sorge ancora oggi Shashemene, sogno panafricano in Etiopia di «Terra Promessa». Anche agli occhi della maggior parte degli etiopi - molti di essi ortodossi ferventi - la divinizzazione della figura di Haile Selassie I, proposta dal Rastafarismo, appare fuori luogo. Per molti credenti, al primo discendente di Re Salomone e antenato di Haile Selassie - Menelik I - si deve soprattutto la presenza in Etiopia delle#039;Arca delle#039;Alleanza, custodita a suo tempo da Mosè e poi recuperata in BR Terra Santa da Menelik e portata in Etiopia. Ma dove si favoleggia sia oggi segretamente conservata questa antichissima reliquia? Proprio ad Axum, nella venerata chiesa di Maria di Sion, a due passi dalla modesta lamiera che fino a una decina di giorni fa circondava parte del parco archeologico funerario della città, al centro del quale si ergeva la possente impalcatura che ancora cinge la stele proveniente da Roma, inaugurata di recente. BR   BR La grande inaugurazione BR Ad Axum giovedì 4 settembre scorso, decine di migliaia di persone hanno assistito alla cerimonia inaugurale del riposizionamento della snella stele istoriata. Dopo questo evento, caratterizzato da un clima ottimistico di recupero del patrimonio (risvegliatosi in Etiopia dopo la fine del regime comunista nel 1991), molti etiopi sperano di poter ergere nuovamente ad Axum altre sei steli funerarie cadute al suolo. La speranza nel futuro che caratterizza la restituzione delle#039;obelisco di Axum è in sintonia con quanto riferito da Raffaele de Lutio, ambasciatore italiano in Etiopia; secondo de Lutio, Axum ha per le#039;Etiopia un valore sia storico che metastorico; è una cittadina in via di modernizzazione in cui, come nel resto del paese, si notano timidi ma inconfondibili segni di crescente vitalità e benessere. La stele lapidea, alta circa 24 metri e pesante più di 150 tonnellate, si è quindi presentata alle autorità italiane ed etiopi (il sottosegretario BR agli Esteri Alfredo Mantica, il presidente Girma Wlode Giorgis, il primo ministro Meles Zenawi) come un magnifico strumento attorno al quale compiere un rituale politico, diplomatico e mediatico. Ringraziamenti, proclami di amicizia, memorie coloniali recuperate.. . E il tempo si è compresso su questo oggetto che ha anche il potere di raccogliere le#039;entusiasmo dei suoi concittadini. Miracolosamente, la stele riesce ad assumere su di sé aspetti diversi o addirittura contrastanti: le#039;unità e le#039;orgoglio nazionale, il ricordo ancora vivo delle dolorose lotte di resistenza anticolonialiste e antifasciste, le#039;aprirsi a nuove e fruttuose relazioni con le#039;Italia, le#039;avvio del terzo millennio del calendario copto e la ricchezza patrimoniale delle#039;Africa tutta. Come dichiarato anche dalle#039;Unione Africana, molti paesi africani attribuiscono une#039;importanza particolare al ritorno delle proprietà culturali, in quanto esse appaiono - anche al di là dei dati di fatto - le BR depositarie di valori spirituali e culturali. Tuttavia è verosimile che (come suggerisce ancora Ficquet) le avventure subite dalla «stele numero 2» attraverso il mondo per 70 anni abbiano fatto sì che il suo valore reale e simbolico aumentasse, anche agli occhi di coloro che in Africa se la videro portare via. Infine, resta da chiedersi se oggigiorno, come nel caso axumita, sia fruttuoso credere che la proprietà culturale costituisca la base della civiltà e della cultura nazionali. BR   BR A href= http://www.ilmanifesto.it/argomenti-settimana/articolo_1b70cd3633173198d3f22ee193c62c8b.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmanife sto.it/argomenti -settimana/ articolo_ 1b70cd3633173198 d3f22ee193c62c8b .html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3381&titolo_sotto=La stele PROMESSA - E L'OBELISCO TORN A CASA&ID_cat_new=99News Reiki410 giorni senza macchie solari, l’IPS cambia previsionehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3383&titolo_sotto=410 giorni senza macchie solari, lIPS cambia previsione&ID_cat_new=99 - P 410 giorni senza macchie solari, l’IPS cambia previsione BR A href= http://www.3bmeteo.com/blog/2008/08/editoriale/272/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.3bmeteo. com/blog/ 2008/08/editoria le/272/ /FONT /A BR BR Cicli solari, ghiacci marini e cambio climatico BR A href= http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=15220 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.greenrep ort.it/contenuti /leggi.php? id_cont=15220 /FONT /A BR BR Il sole si è preso una lunga vacanza BR A href= http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=18523 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.meteogio rnale.it/ news/read. php?id=18523 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3383&titolo_sotto=410 giorni senza macchie solari, lIPS cambia previsione&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia/ Siria, un osso di cammello di un milione di anni fahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3384&titolo_sotto=Archeologia/ Siria, un osso di cammello di un milione di anni fa&ID_cat_new=99 - P Damasco, 13 set. (Ap) - La mandibola di un cammello di più di un milione di anni fa è stata scoperta in Siria, vicino al paesino di Khowm nella regione di Palmira. Gli archeologi al lavoro in questa zona a 250 chilometri dalla capitale Damasco ritengono di aver trovato i resti di una specie molto piccola di dimensioni e finora sconosciuta. BR Le#039;anno scorso la stessa squadra di archeologi svizzeri e siriani ha scoperto le ossa di un cammello gigante, vecchie di 100mila anni. Era alto fra i tre e i quattro metri, circa il doppio dei cammelli come li conosciamo: più o meno quanto la spalla di un elefante. BR Per gli studiosi le due scoperte assieme potrebbero dare importanti indicazioni sulle#039;evoluzione dei cammelli, in particolare sulle#039;ipotesi che le#039;origine della specie sia proprio da collegarsi al deserto arabico, da cui poi le#039;animale si sarebbe disperso in altre zone del mondo. Per Jean-Marie Le Tensorer, che guida gli svizzeri della spedizione, la mandibola recuperata a Khowm potrebbe in effetti appartenere a una specie ancora sconosciuta, ma sarà necessario trovare altri resti per confermarlo . BR   BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/09_settembre/13/archeologia_siria_un_osso_di_cammello_di_un_milione_di_anni_fa,16049632.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/09_settembr e/13/archeologia _siria_un_ osso_di_cammello _di_un_milione_ di_anni_fa, 16049632. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3384&titolo_sotto=Archeologia/ Siria, un osso di cammello di un milione di anni fa&ID_cat_new=99News ReikiCLIMA: SCIOGLIMENTO GHIACCI POTREBBE SOMMERGERE LE FILIPPINEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3385&titolo_sotto=CLIMA: SCIOGLIMENTO GHIACCI POTREBBE SOMMERGERE LE FILIPPINE&ID_cat_new=99 - P (AGI/AFP) - Manila, 12 set. - Le Filippine potrebbero scomparire a seguito dei cambiamenti climatici in atto nel pianeta secondo quanto dichiarato oggi da uno scienziato della Nasa, Josefino Comiso. La sua previsione dice che la capitale Manila potrebbe essere completamente sommersa a causa delle#039;innalzamento del livello delle acque marine di 6 metri per effetto dello scioglimento del pack artico e sarebbero a rischio molte specie della flora e della fauna, con grave danno anche per la catena alimentare. Un primo segnale inquietante per gli addetti ai lavori ee#039; la scomparsa di alcune specie di pesci dovuta alla distruzione della barriera corallina in atto nelle#039;arcipelago. Secondo gli studiosi solo il 5 per cento della barriera corallina di tutti gli oceani si trova ancora nelle sue condizioni naturali originarie. Un altro problema importante secondo lo scienziato della Nasa Comiso ee#039; le#039;innalzamento della temperatura media delle#039;acqua che puoe#039; essere letale BR per molte specie di alghe e di pesci, compromettendo cosie#039; la catena alimentare. Comiso, ricercatore capo del centro della Nasa specializzato nello studio dei cambiamenti climatici, ha annunciato la sua previsione nel corso di una conferenza a Manila, informando che partirae#039; a breve un monitoraggio dei cambiamenti climatici finanziato dal governo filippino. Comiso ha fatto anche parte del Comitato intergovernativo per i mutamenti climatici delle#039;Onu che nel 2007 ha vinto il Nobel per la pace insieme alle#039;ex vicepresidente americano Al Gore. (AGI) BR   BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200809121757-eco-rt10152-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/research- e-sviluppo/ notizie/20080912 1757-eco- rt10152-art. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3385&titolo_sotto=CLIMA: SCIOGLIMENTO GHIACCI POTREBBE SOMMERGERE LE FILIPPINE&ID_cat_new=99News ReikiPROGETTO DI COERENZA GLOBALEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3380&titolo_sotto=PROGETTO DI COERENZA GLOBALE &ID_cat_new=99Traduzione dalla newsletter di Gregg Braden - DIV class=Stile41 FONT face=Verdana A href= http://www.dacuoreacuore.it/Gregg%20Braden%20progetto%20di%20coerenza%20globale.html http://www.dacuoreacuore.it/Gregg%20Braden%20progetto%20di%20coerenza%20globale.html /A /FONT /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3380&titolo_sotto=PROGETTO DI COERENZA GLOBALE &ID_cat_new=99News ReikiCern, attivato le#039;acceleratore Lhc. Ee#039; andato tutto come previstohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3371&titolo_sotto=Cern, attivato l'acceleratore Lhc. "E' andato tutto come previsto"&ID_cat_new=99 - P Al via le#039;esperimento preliminare delle#039;istituto nucleare di Ginevra BR Iniettati i primi fasci di protoni: le collisioni nei prossimi giorni BR   BR Le particelle hanno percorso senza problemi i 27 chilometri del tunnel BR   BR GINEVRA - Le#039;acceleratore è stato attivato e tutto è andato come previsto: nessuna apocalisse alle#039;orizzonte. Le#039;esperimento preliminare del Lhc (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra è partito come da programma poco dopo le 9 e 30, con le#039;obiettivo di verificare il funzionamento del più grande acceleratore di particelle del mondo. Per vedere i primi protoni scontrarsi tra loro e ricreare così le condizioni del Big Bang, bisognerà invece aspettare qualche giorno, mentre la piena efficenza del Lhc sarà raggiunta solo nel 2009. BR BR La prova. Nel test di oggi per la prima volta un fascio di particelle ha percorso interamente le#039;anello di 27 chilometri, senza però essere accelerato dai magneti superconduttori e quindi con una velocità inferiore a quella prevista per gli esperimenti, che sfiora quella della luce. Nella prova preliminare sono stati iniettati fasci di protoni in entrambe le direzioni, senza che questi si scontrassero. BR BR Il problema tecnico. Nella notte, durante i preparativi per il test della mattina, il Cern aveva comunicato che erano stati rilevati alcuni piccoli problemi elettrici , che non hanno tuttavia impedito lo svolgimento delle#039;esperimento preliminare. BR BR (10 settembre 2008) BR A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/big-bang-test/cern-ok/cern-ok.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 09/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ big-bang- test/cern- ok/cern-ok. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3371&titolo_sotto=Cern, attivato l'acceleratore Lhc. "E' andato tutto come previsto"&ID_cat_new=99News ReikiViaggio nel Polo che si sciogliehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3372&titolo_sotto=Viaggio nel Polo che si scioglie&ID_cat_new=99 - P Viaggio nel Polo che si scioglie BR A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ambiente/polo-scioglie/polo-scioglie/polo-scioglie.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 09/sezioni/ ambiente/ polo-scioglie/ polo-scioglie/ polo-scioglie. html /FONT /A BR   BR Assediati dagli orsi bianchi BR nel paese del ghiaccio che si ritira BR A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/ambiente/polo-scioglie/orsi-bianchi/orsi-bianchi.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 09/sezioni/ ambiente/ polo-scioglie/ orsi-bianchi/ orsi-bianchi. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3372&titolo_sotto=Viaggio nel Polo che si scioglie&ID_cat_new=99News ReikiEcco le#039;identikit di «Sandrone», ultimo abitante delle#039;Europa tropicalehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3373&titolo_sotto=Ecco l'identikit di Sandrone, ultimo abitante dell'Europa tropicale&ID_cat_new=99 - P Lo battezzarono così i minatori che lo recuperarono 50 anni fa BR Le#039;oreopiteco era alto poco più di un metro, la sua parentela con i primati è ancora oggetto di discussione BR ROMA - Era bipede ma le zampe corte e le#039;alluce molto distaccato dal resto del piede rendeva la sua andatura molto «incerta», aveva una testa piccola con due grandi occhi e con le mani si procurava il cibo, soprattutto bacche e foglie. Questo le#039;identikit di «Sandrone», il parente stretto delle#039;orango che popolava le#039;Europa otto milioni di anni fa, quando era tropicale, e i cui ultimi esemplari sono stati scoperti 50 anni fa vicino Grosseto e in Sardegna, presso la centrale di Fiume Santo (Sassari). BR   BR DALLe#039;EUROPA TROPICALE - «Questo ominoide è stato le#039;unico sopravvissuto delle#039;Europa tropicale», spiega Lorenzo Rook, del dipartimento di Scienze della Terra delle#039;università di Firenze, che ha dedicato gli ultimi anni allo studio e alla ricostruzione di questo primate. I risultati del lavoro, che riguarda anche tutti gli altri primati che popolavano le#039;Europa quando era caldissima, saranno presentati a partire da giovedì 11 settembre nel convegno internazionale organizzato presso le#039;accademia dei Fisiocritici di Siena e il giorno successivo a Grosseto, nel museo di Storia Naturale della Maremma. Alto un metro e dieci, Sandrone (come lo avevano chiamato i minatori di Baccinello, che collaborarono a recuperarlo dalle cave di lignite) è un oreopiteco (Oreopithecus bambolii).  BR BR I DENTI - I suoi denti, analizzati recentemente con le#039;apparecchiatura per la luce di sincrotrone di Grenoble, avevano un aspetto «collinare», adatto alla dieta a base di vegetali. «Era un animale davvero unico e la sua parentela con i primati è ancora oggetto di discussione», osserva Rook. Nonostante sia stato scoperto 50 anni fa, finora delle#039;oreopiteco si sapeva davvero molto poco. «Solo ora - osserva Rook - è chiaro che non è imparentato con i nostri più diretti antenati ma è uno degli ultimi rappresentanti di un ampio gruppo di scimmie antropomorfe che nel Miocene superiore erano diffuse in Europa e Asia». Tuttavia la somiglianza con il diretto antenato delle#039;uomo, le#039;Australopiteco, «ne fanno una specie chiave per comprendere le fasi più antiche della nostra evoluzione». BR BR 09 settembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_09/sandrone_identikit_034c39e2-7e7d-11dd-8ebb-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_settembre_ 09/sandrone_ identikit_ 034c39e2- 7e7d-11dd- 8ebb-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3373&titolo_sotto=Ecco l'identikit di Sandrone, ultimo abitante dell'Europa tropicale&ID_cat_new=99News ReikiPrende forma il Grande Museo Egizio del Cairohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3375&titolo_sotto=Prende forma il Grande Museo Egizio del Cairo&ID_cat_new=99Modernità e antichità in un progetto firmato Heneghan Peng Architects - P di Roberta Dragone BR   BR BR 10/09/2008 - Procede l’iter progettuale per il Grande Museo Egizio del Cairo. Nei giorni scorsi il team di consulenza per gli aspetti ingegneristici, composto da Buro Happold, Hparc e Arup, ha consegnato 5mila disegni che completano la documentazione propedeutica alla fase di inizio lavori. Il prossimo step sarà il lancio della gara di appalto internazionale da parte del Ministero della Cultura egiziano. La nuova struttura, destinata a sorgere entro il 2011 a 3 km dalla Piramide di Cheope in un’area di 50 ettari, porta la firma dello studio irlandese Heneghan Peng Architects che nel 2003 si aggiudicava il concorso internazionale di progettazione indetto dal governo egiziano per sopperire alla insostenibile carenza degli attuali spazi espositivi. BR   BR Progettato tra ‘i due orizzonti’ del Cairo e delle antiche piramidi, il nuovo museo è stato concepito come luogo di transizione, in grado di conciliare la modernità di Alessandria con l’antichità egizia. BR “Da un punto di vista urbanistico – spiegano gli autori del progetto – il museo si configura come una sorta di ‘incisione’, un punto in cui il visitatore cambia direzione spostandosi dalla città verso le piramidi”. Idea che trova conferma in una geometria che integra ingegneria e architettura in ogni elemento per rendere omaggio alla grande civiltà del passato. BR BR Benché la destinazione primaria del nuovo Grande Museo Egizio sia di luogo di conservazione degli antichi reperti, la struttura progettata da Róisín Heneghan e Shi-Fu Peng si fa carico al tempo stesso di un importante ruolo urbano e sociale. Gli ampi spazi verdi con strutture all’aperto per i visitatori e la comunità locale, l’auditorium da 700 posti, la biblioteca e le diverse altre strutture previste dal progetto fanno del museo un luogo di apprendimento, e non solo di raccolta e tutela di reperti storici. BR “Le strutture ed il paesaggio attorno risultano perfettamente integrati; il visitatore può in tal modo attraversare diverse zone, passando continuamente dall’esterno all’interno. Il Museo stesso è stato progettato sulla base della premessa fondamentale che tra le piramidi e il nuovo edificio vi fosse continuità visiva”. BR   BR Le#039;involucro strutturale è basato su linee proiettate nello spazio tridimensionale con la geometria dei frattali. Funge da elemento di continuità la copertura, i cui spigoli possono essere idealmente congiunti con i vertici delle piramidi.Strutturat a sul modello del cosiddetto triangolo di Sierpinski, la facciata sarà rivestita in pietra traslucida che conferirà alla struttura una forte e indubbia identità. Di giorno si uniformerà all’altopiano desertico, mentre di notte la sua luminosità evocherà le bianche pietre di calcare, lucide e lisce con cui si rivestivano le piramidi. BR BR A href= http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?idDoc=12574eiDCat=3 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.edilport ale.com/edilnews /NpopUp.asp? idDoc=12574e iDCat=3 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3375&titolo_sotto=Prende forma il Grande Museo Egizio del Cairo&ID_cat_new=99News ReikiHo trovato le#039;errore Così verrà le#039;Apocalissehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3377&titolo_sotto="Ho trovato l'errore Cos verr l'Apocalisse"&ID_cat_new=99 - P NEWS BR BR 10/9/2008 - INTERVISTA BR   BR BR Il ricercatore contestato BR BR GABRIELE BECCARIA BR BR E’ quasi impossibile per i non scienziati discriminare tra stranezza legittima e pura follia». Parola di Paul Davies, fisico, cosmologo e divulgatore britannico. I suoi colleghi se ne stanno accorgendo sulla propria pelle. Sono bastati alcuni «ribelli» (i folli, appunto) a scatenare la psicosi di massa: il mondo finirà oggi o di lì a poco per colpa dell’LHC? Dopo le accuse dagli Usa di Luis Sancho e Walter Wagner, ora il momento della celebrità è tutto per Otto Rossler, controverso biochimico e professore di Teoria del Caos all’Università di Tubinga, in Germania. Anche lui annuncia l’Apocalisse e anche a lui la Corte europea dei diritti umani ha detto no: il ricorso per stoppare il super-acceleratore è stato respinto. BR BR Professore, lei ha chiesto al Cern una conferenza sulla sicurezza, ma le sue paure sono state giudicate infondate. Ee#039; pentito? BR «Ho un’idea e una preoccupazione, ma evidentemente loro sono più intelligenti di me!». BR BR Scherzi a parte? BR «E’ una questione di psicologia: se la maggior parte degli scienziati sostiene che non ci sono pericoli, allora tutti seguono l’opinione generale». BR BR Il Cern, comunque, ha pubblicato un «report»: non le è bastato? BR «Nessuno ha risposto alla mia teoria». BR BR Lei immagina la Terra trafitta da tremendi fasci di energia e divorata da una serie di mini-buchi neri, cresciuti nel suo grembo a causa dell’LHC: da dove nasce questo scenario? BR «Ho elaborato la prova della non-evaporazione dei buchi neri, smentendo il modello noto come “Hawking evaporation”». BR BR Così lei sovverte molti principi fisici: c’è qualche collega che le dà ragione? BR «All’inizio pensavo di essere stato il primo a sollevare dubbi sul teorema di smaterializzazione, ma mi sbagliavo. Vladimir Belinski, professore alla Sapienza di Roma, ha pubblicato una ricerca simile due anni fa, un anno prima della mia. E lui ha lavorato a Mosca con il cosmologo Jakob Zeldovich, leader della scuola russa sui buchi neri». BR BR Non ha preso abbagli? BR «Nessun errore. Tutta la questione nasce da Einstein, che aveva l’abilità di vedere cose mai pensate prima, ma il difetto di non arrivare alle conclusioni estreme. La mia scoperta è legata alla relazione spazio-tempo» . BR BR Provi a spiegare. BR «Quando il tempo è rallentato di un fattore doppio, lo spazio è due volte più grande. Le mie equazioni lo provano, ma nessuno, finora, l’aveva evidenziato. E’ su questa base che dimostro che i black holes alla fine del tunnel spazio-tempo non evaporano». BR BR Lei si aspetta molti buchi neri, giusto? BR «C’è da aspettarsi un milione di black holes in una decina di giorni». BR BR Come li produrrebbe l’LHC? BR «Sappiamo che nell’acceleratore si scontrano fasci di protoni a energie altissime e che all’interno ci sono particelle più piccole, i quarks: lo scenario è che due quarks si avvicinino così tanto da generare un black hole, confermando la Teoria delle Stringhe». BR BR Che forma avrebbero i buchi? BR «Non a forma di punto, ma probabilmente ad anello. Ma esiste anche una teoria alternativa, la “fractal space time theory” di Mohamed El Naschie: il buco nero sarebbe un oggetto frattale». BR BR E le dimensioni? BR «All’inizio minimali, poi si verificherà un fenomeno come quello delle trottole». BR BR Vale a dire? BR «Assisteremo all’auto-organizzazi one delle strutture, simile a quella dei buchi neri che alimentano le quasars e le nano-quasars: la differenza è che nel primo caso la materia ha un nucleo di miliardi di masse solari e due “jets” energetici, mentre nel secondo la massa è di una-due volte quella del Sole. In ogni caso, basteranno 50 mesi per divorare la Terra». BR BR Non vede difese? BR «Potremmo provare a inviarli nello spazio, ma non avremmo abbastanza energia». BR BR Come arriverebbe la fine? BR «La Terra verrebbe ingoiata e si restringerebbe a una pallina: come una ciliegia». BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=930eID_sezione=243esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 930eID_sezione= 243esezione= News /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3377&titolo_sotto="Ho trovato l'errore Cos verr l'Apocalisse"&ID_cat_new=99News ReikiXFiles in Siciliahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3369&titolo_sotto=XFiles in Sicilia&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_08/magazine_xfiles_e721d8a8-7daf-11dd-8ad1-00144f02aabc.shtml http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_08/magazine_xfiles_e721d8a8-7daf-11dd-8ad1-00144f02aabc.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3369&titolo_sotto=XFiles in Sicilia&ID_cat_new=99News ReikiMisterioso fenomeno atmosferico osservato al largo della costa centrale della Floridahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3370&titolo_sotto=Misterioso fenomeno atmosferico osservato al largo della costa centrale della Florida&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.tankerenemy.com/2008/09/misterioso-fenomeno-atmosferico.html#links http://www.tankerenemy.com/2008/09/misterioso-fenomeno-atmosferico.html#links /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3370&titolo_sotto=Misterioso fenomeno atmosferico osservato al largo della costa centrale della Florida&ID_cat_new=99News ReikiTardigradi: gli animali «dallo spazio»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3374&titolo_sotto=Tardigradi: gli animali dallo spazio&ID_cat_new=99 - P Le#039;ANNUNCIO DELLe#039;ENTE SPAZIALE EUROPEO BR   BR I minuscoli invertebrati sono sopravissuti nel cosmo, nonostante le radiazioni fortissime BR   BR Sono stati messi alla prova per 10 giorni, rimanendo esposti alle radiazioni e alla bassa pressione dello spazio, e solo alcuni non sono riusciti a sopravvivere ai raggi ultravioletti del Sole, che lassù è mille volte più forte che qui sulla Terra. Per il resto si sono comportati benissimo, e questa passeggiata cosmica pare non averli scalfiti minimamente. Stiamo parlando di un gruppo di esemplari di Tardigradi che gli scienziati della Kristianstad University svedese hanno prelevato in Kazakistan e hanno spedito nello spazio a bordo della sonda FOTON-M3 delle#039;European Space Agency (Esa), allo scopo di testarne la resistenza nel vuoto cosmico. BR   BR COSA SONO - I Tardigradi sono strani animaletti multicellulari microscopici (0,3 - 0,5 millimetri) che vivono nelle#039;acqua, solitamente nutrendosi del succo citoplasmatico di alghe e muschi, ma in realtà, anche se non li vediamo, sono un poe#039; ovunque, perfino vicino a noi. La loro particolarità consiste nel fatto che si rinsecchiscono se lasciati alle#039;asciutto, salvo poi ritornare alla forma originaria e recuperare tutte le loro funzioni vitali una volta reidratati con una semplice goccia de#039;acqua, anche dopo anni. Quando sono essiccati, i tardigradi possono sopravvivere anche a pressione e temperature molto alte o molto basse (se ne trovano infatti anche nelle#039;oceano, a 6 mila metri di profondità), oltre che a massicce quantità di radiazioni. Proprio questa loro nota capacità, che li rende pressoché indistruttibili, ha spinto i ricercatori svedesi a tentare le#039;esperimento.  BR BR SPAZIO E RITORNO – Due le morfospecie prescelte: il Richtersius coronifer e il Milnesium tardigradum. Nessun esemplare della prima ha resistito alle#039;esposizione alle radiazioni ultraviolette senza schermatura, mentre 3 esemplari della seconda ce le#039;hanno fatta, e successivamente si sono perfino riprodotti. Questo fa di loro i primi animali in grado di sopravvivere nello spazio, dal momento che fino a ieri tale capacità era attribuita solo a licheni e batteri. Una volta tornati sulla Terra, i tardigradi sono stati reidratati – quindi risvegliati dal loro stato di vita latente – per essere analizzati e permettere così agli scienziati di capire come le#039;organismo di questi minuscoli animali ha reagito alle radiazioni UV e ai raggi cosmici, oltre che alle#039;assenza de#039;aria, e comprendere se e come i vari organismi presenti sul nostro pianeta potrebbero sopravvivere a voli interplanetari. BR   BR Alessandra Carboni BR 09 settembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_09/animali_spazio_tardigradi_d4ddbc9e-7e67-11dd-8ebb-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_settembre_ 09/animali_ spazio_tardigrad i_d4ddbc9e- 7e67-11dd- 8ebb-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3374&titolo_sotto=Tardigradi: gli animali dallo spazio&ID_cat_new=99News ReikiUn nuovo Internet dallo scontro dei protonihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3376&titolo_sotto=Un nuovo Internet dallo scontro dei protoni&ID_cat_new=99 - P Gli esperimenti del Large Hadron Collider genereranno enormi quantità di dati che dovranno essere resi accessibili ai ricercatori di tutto il mondo. La capacità di Internet non è sufficiente ed è per questo che il Cern ha sviluppato una nuova infrastruttura informatica che potrebbe essere alla base di un nuovo www . (Alessandro Bolla, 9 settembre 2008) BR BR Lo scontro tra protoni che si verificherà la mattina del 10 settembre 2008 all’interno del Large Hadron Collider del Cern di Ginevra inaugurerà una nuova era non solo per la fisica ma anche per l’informatica. L’esperimento produrrà infatti un vero tsunami di dati che dovrà essere registrato, catalogato e reso disponibile agli scienziati di tutto il mondo. Secondo quanto riportato da Scientific American, entro la fine dell’anno il Cern elaborerà una quantità di dati stimabile in un gigabyte al secondo, l’equivalente di un dvd ogni 5 secondi. Nessun esperimento ha mai prodotto una simile mole di informazioni: si parla di 15 petabyte l’anno, ossia 15 milioni di gigabyte. Se volete provare a immaginarli pensate a una pila di cd alta 20 km! BR BR Dalle Alpi alle piramidi. Dal punto di vista informatico la vera sfida sarà rendere questi dati accessibili ai ricercatori di tutto il mondo attraverso i loro computer. A questo scopo gli scienziati del Cern hanno realizzato una nuova rete informatica chiamata Lhc Computing Grid . Se tutto funzionerà a dovere questa infrastruttura andrà a costituire le fondamenta dell’Internet di prossima generazione così come accadde quasi vent’anni fa, quando Tim Barnes Lee, sempre presso il Cern, sviluppò il primo sistema per la condivisione di informazioni tra centri di ricerca di tutto il mondo dando vita al World Wide Web. BR BR UNO, NESSUNO, CENTOMILA (PROCESSORI) BR L’Lhc Computing Grid gestisce i dati attraverso grandi reti di super computer connessi tra loro chiamate strati : lo strato 0 si trova presso il Cern di Ginevra e usufruisce della potenza di calcolo di 100.000 dei più veloci processori attualmente disponibili: è qui che vengono raccolti e conservati i dati grezzi degli esperimenti. Da qui poi i dati vengono inviati su una rete dedicata da 10 gigabit al secondo (10.000 volte più veloce di una normale connessione domestica) verso lo strato 1, una rete di computer distribuiti tra Europa, Asia e Nord America. A questo livello i dati vengono disaggregati e distribuiti su altri 140 strati composti da mini reti di 2 computer localizzati in università e centri di ricerca. Ed è a questo livello che gli scienziati potranno collegarsi per avere accesso alle informazioni. L’intero sistema verrà gestito da Globus, una piattaforma software appositamente sviluppata grazie alla quale i ricercatori potranno BR visualizzare ed elaborare i dati distribuiti su macchine sparse per il mondo come se fossero in una cartella del loro pc. BR Collabora anche tu. Per aiutare il Cern nella ricerca sulla fisica delle particelle non serve possedere un super computer. Chunque può infatti mettere a disposizione una parte della potenza di calcolo del proprio pc e partecipare a LHC@home, un progetto di calcolo distribuito che sfrutta i computer di migliaia di donatori in tutto il mondo per sviluppare una simulazione di ciò che accade alle#039;interno delle#039;acceleratore. BR BR A href= http://www.focus.it/Tecnologia/hi-tech/news/Un_nuovo_Internet_dallo_scontro_dei_protoni_280908_1240.aspx target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.focus. it/Tecnologia/ hi-tech/news/ Un_nuovo_ Internet_ dallo_scontro_ dei_protoni_ 280908_1240. aspx /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3376&titolo_sotto=Un nuovo Internet dallo scontro dei protoni&ID_cat_new=99News ReikiItaliani alla ricerca di Tiahauanaco città misteriosa perduta sulle Andehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3378&titolo_sotto=Italiani alla ricerca di Tiahauanaco citt misteriosa perduta sulle Ande&ID_cat_new=99Il team di studiosi ha scoperto una serie di tunnel sotterranei nella piramide di Akapana La civilità preincaica, molto sviluppata, scomparve alle#039;improvviso intorno al 1100 - P Evo Morales scelse questo posto per farsi incoronare capo spirituale degli indigeni BR di MARCO GRASSO BR   BR LA PAZ (Bolivia) - La chiamano la montagna sacra di Tiahuanaco. La piramide di Akapana, 16 metri di altezza, più 200 di lunghezza, si trova a 4mila metri di altezza nelle#039;ovest della Bolivia, a circa 70 km da La Paz. Qui si celano i misteri di una civiltà preincaica vecchia di migliaia di anni. La sua importanza, non solo archeologica, è dimostrata dal gesto del primo presidente indio Evo Morales, che alla vigilia della sua insediazione, entrò nella costruzione a piedi nudi e ricevette da un sacerdote Tiahuanaco (o Tiwanacu) lo scettro di capo spirituale e politico di tutte le comunità indigene del Paese. In questo luogo magico, une#039;equipe di Indiana Jones italiani ha aperto un tunnel che porta direttamente alle origini della civiltà. Una spedizione che è valsa ai ricercatori anche la celebrità sulle emittenti locali. BR BR GUARDA LE IMMAGINI BR A href= http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/archeologi-akapana-bolivia/archeologi-akapana-bolivia.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2006/ 05/gallerie/ scienzaetecnolog ia/archeologi- akapana-bolivia/ archeologi- akapana-bolivia. html /FONT /A BR BR La spedizione. Il team delle#039;associazione Akakor Geographical Exploring, composto dalle#039;archeologo subacqueo Lorenzo Epis, la geologa brasiliana Soraya Ayub, gli speleologi italiani Alessandro Anghileri e Paolo Costa e le#039;archeologo boliviano Edurado Pareja, ha portato alla luce una serie di gallerie sotterranee che collegano la piramide di Akakana. Gli studiosi sono entrati attraverso un cunicolo molto stretto alla base del lato nord e hanno proseguito fino a incontrare una biforcazione che prova le#039;esistenza dei collegamenti. Già nel 1877 due esploratori boliviani entrarono da quel tunnel, ma una volta arrivati al bivio, non proseguirono per paura di non riuscire più a trovare le#039;uscita. BR BR Gli scavi della montagna sacra . La spedizione, che fa parte di un progetto più ampio di scavi iniziato tre anni fa, finalizzato a riportare alla luce le parti coperte della struttura, è stata un vero successo - racconta Ayub, specializzata nelle#039;esplorazione di grotte - Abbiamo trovato questi cunicoli le#039;anno scorso . Gli studiosi, che torneranno sul sito a gennaio, e vi erano già stati diverse volte, stanno cercando di capire per cosa fossero usati. Le due ipotesi più accreditate - spiega ancora Ayub - sono che servissero ai sacerdoti per scomparire in certi momenti delle cerimonie, una sorta di effetto speciale , oppure come uscite di emergenza in caso di pericolo. Une#039;altra idea, ancora da verificare, è che potessero portare ad altre stanze dove si tenevano riti interni o dove venivano nascosti tesori . BR BR Una civiltà misteriosa. La cultura di Tiwanaku si sviluppò, secondo alcune stime, a partire dalle#039;anno 1.600 a.C., mentre altre ritengono di potere datare la sua nascita già a partire dal 2.000 a.C.. Per il padre delle#039;archeologia boliviana, Arthur Posnansky, che ha studiato per 30 anni la cultura di Tihauanaco, queste#039;ultima esisteva già nel 10.000 a.C. Di certo - afferma Ayub - ce#039;è che quando gli Incas arrivarono il tempio era già in rovina . Anche le cronache dei conquistatori spagnoli nel XVI secolo, parlano di una città disabitata. Sulle cause del collasso di questa civilità molto sviluppata, avvenuta intorno al 1100 d.C., ci sono varie ipotesi: le#039;invasione di popolazioni dal sud, una catastrofe ecologica o la perdita di fede nella religione predominante. BR BR (9 settembre 2008) BR   BR A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/bolivia-archeologi-akapana/bolivia-archeologi-akapana/bolivia-archeologi-akapana.html?ref=hpspr1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 09/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ bolivia-archeolo gi-akapana/ bolivia-archeolo gi-akapana/ bolivia-archeolo gi-akapana. html?ref= hpspr1 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3378&titolo_sotto=Italiani alla ricerca di Tiahauanaco citt misteriosa perduta sulle Ande&ID_cat_new=99News ReikiLe piramidi di Bosnia hanno 34.000 anni?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3366&titolo_sotto=Le piramidi di Bosnia hanno 34.000 anni?&ID_cat_new=99 - P Dal 25 al 30 agosto scorso si è tenuta a Visoko, ridente cittadina bosniaca, la prima Conferenza Scientifica Internazionale sulla Valle delle Piramidi di Bosnia , la cui scoperta, ricordo, venne annunciata due anni fa dalle#039;archeologo amatoriale Sam Osmanangic. BR Il simposio è stato presieduto dalle#039;archeologo Nabil Swelim, titolare di tre titoli accademici in scienze archeologiche. Vi hanno partecipato anche lo scienziato russo Oleg Kravoshin, il Dr. Mostafa El Abbadi, fondatore della Libreria di Alessandria oltre ad altri archeologi e scienziati provenienti dal resto del mondo. Bollata come pseudo-scientifica dalla scienza accademica, in realtà si è svolta in un consesso scientifico di alto valore. Le conclusioni che la commissione scientifica ha presentato al mondo sono: BR 1 - Le piramidi esistono e sono reali; BR 2 - I lavori archeologici presso la Valle delle Piramidi di Visoko rappresentano une#039;importante ricercha geo-archeologica ed epigrafica che richiede ulteriori studi multidisciplinari che rispondano alle origini delle piramidi e delle#039;esteso sistema di tunnel sotterranei. BR 3 - Un centro di raccolta dati e coordinamento studi sulla Valle delle Piramidi sarà fondato a Serajevo; BR 4 - Ee#039; stata richiesta la collaborazione delle#039;Università della Bosnia Herzegovina per portare gli studi ad un livello titolato, quale supporto alle ricerche già svolte in questi due anni. BR Il dato più sconcertante è stata la presentazione delle#039;unico artefatto trovato in relazione alle piramidi, un pezzo legno lavorato ritrovato alle#039;interno dei tunnel Ravne le cui analisi al C14, presentate da Andrew Lawler e Anna Pazdur, hanno offerto una risposta sconvolgente, 34.000 anni di età. Poichè le analisi al C14, per valutare le#039;età di queste dibattute piramidi, dovebbero essere svolte su più artefatti, per ora questo risultato, per quanto incredibile, è considerato solo ipotetico e non ufficiale. Se lo diventasse, queste piramidi cambierebbero la storia per davvero. La prossima conferenza internazionale sulla Valle delle Piramidi in Bosnia è prevista per il 2010. BR BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/09/08/le-piramidi-di-bosnia-hanno-34-000-anni.html target=_blank FONT color=#000000 http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/a...4-000-anni.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3366&titolo_sotto=Le piramidi di Bosnia hanno 34.000 anni?&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;ESPERIMENTO AL CERN FA PAURA COME LE ANTICHE LEGGENDEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3367&titolo_sotto=L'ESPERIMENTO AL CERN FA PAURA COME LE ANTICHE LEGGENDE&ID_cat_new=99Un buco nero assorbirà la Terra? Storia di un allarme e altre fandonie - P NEWS BR BR 8/9/2008 BR PIERO BIANUCCI BR BR Mercoledì a Ginevra 500 giornalisti di tutto il mondo vedranno animarsi l’Oracolo. La Bbc trasmetterà in diretta l’evento e tutti potremo seguirlo sul web. L’Oracolo è il più grande e potente acceleratore di particelle del mondo, occupa un tunnel lungo 27 chilometri a 100 metri di profondità sul confine tra Francia e Svizzera. L’hanno costruito i tremila fisici del Cern (Consiglio europeo ricerca nucleare) spendendo 8 miliardi di euro messi a disposizione da venti Paesi. BR BR Il nome tecnico è Lhc, Large Hadron Collider, ma Oracolo non è una esagerazione. Questa macchina deve rispondere alle domande più profonde della fisica. Noi esistiamo perché la materia ha una massa, ma non si sa che cosa conferisca la massa alle particelle elementari. Pare che a farlo sia la «madre di tutte le particelle», il bosone di Higgs, detto anche «particella di Dio». L’Oracolo dovrà sciogliere l’enigma. E altri enigmi non meno ardui. Com’era il cosmo un miliardesimo di secondo dopo il Big Bang? Perché l’universo è fatto solo di materia e non di antimateria? Che cosa sono la materia e l’energia oscure che sembrano costituire il 95 per cento di tutto ciò che esiste? BR BR Le risposte usciranno da due fasci di protoni che si scontreranno con la più alta energia mai generata dall’uomo. Siamo alla vigilia della rivelazione. Ma c’è chi teme sia la vigilia dell’apocalisse. Un oscuro chimico tedesco, Otto Rossler della Karls University, ha chiesto alla Corte europea dei diritti umani di fermare Lhc perché potrebbe produrre un mini-buco nero in grado di inghiottire la Terra intera. Lo stesso spauracchio agita Francesco Calogero, un fisico dell’Università di Roma. Mursia pubblica un romanzo che anticipa il disastro. L’autore è Angelo Paratico. Di lui si sa che è milanese, vive a Hong Kong e colleziona ceramiche orientali. Il suo eroe si salva con un po’ di antimateria che porta in una valigetta (!) grazie alla quale si trasferisce in un altro universo prima che la Terra sia fagocitata dal buco nero «made in Cern». BR BR Non sorridete. Il web formicola di blog e milioni di persone sono terrorizzate. Pochi sanno che i raggi cosmici raggiungono energie un milione di volte quelle di Lhc, che i calcoli di fisici illustri come John Ellis escludono l’ipotesi buco nero, che un esperimento simile si è già fatto al Laboratorio di Brookhaven negli Stati Uniti e la Terra sopravvive. La paura della fine del mondo è sempre in agguato, i profeti di sventure non sono mai mancati e neppure gli ingenui che abboccano. La scienza stessa oggi fatica a distinguersi dalla pseudoscienza e, con l’aiuto di un giornalismo superficiale, si moltiplicano le catastrofi ipotizzabili sulla base di dati mal compresi. BR BR Il terrore per l’Anno Mille è una invenzione dei posteri: all’epoca nessuno sapeva in quale anno si vivesse. Molti altri allarmi però sono storicamente documentati: ce ne furono più di cento a cominciare da quello che lanciò nel 992 Bernardo di Turingia. Una caratteristica delle Cassandre è la precisione con cui l’apocalisse viene prevista. Il matematico tedesco Michael Stifel l’annunciò per le 8 di mattina del 18 ottobre 1533, il fanatico religioso William Bell puntò sul 5 aprile 1761. Il primo rischiò il linciaggio, il secondo finì in manicomio. Per fortuna oggi c’è più tolleranza. BR BR Innumerevoli sono le apocalissi previste dai Testimoni di Geova e dai Mormoni. Il sismologo Alberto Porta la calcolò per il 1919, il medico Elio Bianco per il 14 luglio 1960. Nel 1980 Jenser e Gaines, capi di una setta americana, convinsero centinaia di seguaci a chiudersi in un loro bunker ad attendere il giudizio universale. Nel 1992 il reverendo Lee Jang Lim coinvolse 150 mila fedeli coreani nell’isteria della fine del mondo e li truffò per un totale di 4 milioni di dollari (però finì in galera). BR BR Al momento la fine del mondo più prossima è attesa per il 21 dicembre del 2012. La data discende da calcoli fatti sul calendario Maya, la catastrofe si verificherebbe per un cambiamento dell’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano dell’orbita. Un argomento portato dai sostenitori dell’apocalisse Maya è che il campo magnetico della Terra è in graduale diminuzione. Cosa vera, ma è anche vero che nelle ere geologiche il campo magnetico si è invertito molte volte, l’ultima 700 mila anni fa. BR BR Più fondato è l’allarme per l’asteroide 99942 Apophis, un corpo roccioso dal diametro di 320 metri che incrocia l’orbita della Terra. Scoperto il 19 giugno 2004, Apophis passerà molto vicino al nostro pianeta il 13 aprile 2029 (un venerdì) e nel 2036, quando si troverà ad appena 36 mila chilometri da noi, la distanza dei satelliti geostazionari. L’impatto sarebbe pari all’esplosione di 65 mila bombe nucleari come quella che distrusse Hiroshima. All’inizio la Nasa stimò la probabilità di collisione in 1 su 300. Davvero allarmante. Poi la faccenda si è ridimensionata grazie a dati più precisi e ora si parla di 1 su 45 mila. Ad ogni buon conto l’ex astronauta Rusty Schweickart progetta una task force per deviarlo. BR BR L’anno 2000 con la sua cifra tonda ha alimentato soprattutto due paure: il collasso della civiltà per il «baco» dei computer in quanto i vecchi software, indicando la data con due sole cifre, davanti agli zeri sarebbero impazziti, e la catastrofe planetaria dovuta a un allineamento di cinque pianeti. Il baco fu prevenuto e l’allineamento ovviamente non fece danni: tutti i pianeti insieme esercitano un’attrazione che è meno di un millesimo di quella del Sole e della Luna. BR BR Negli Anni 80 tenne banco la fine del mondo da «inverno nucleare», molto pubblicizzata dal fisico Antonino Zichichi negli incontri del Centro Majorana di Erice. Gli strateghi almanaccavano un attacco nucleare globale e il cambiamento climatico avrebbe stroncato anche i pochi sopravvissuti nei rifugi. BR BR Apocalissi biologiche si sono temute per le epidemie della malattia di «mucca pazza» e di aviaria. Sulla prima si è esagerato. Nel secondo caso il rischio non è da sottovalutare. Ma finora la peggior pandemia rimane quella della «spagnola» del 1919. Nonostante tutto, siamo ancora qui. E fidatevi: certamente ci saremo ancora mercoledì sera. BR BR   BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=926eID_sezione=243esezione= target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 926eID_sezione= 243esezione= /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3367&titolo_sotto=L'ESPERIMENTO AL CERN FA PAURA COME LE ANTICHE LEGGENDE&ID_cat_new=99News ReikiLe api specie a rischio di estinzionehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3368&titolo_sotto=Le api specie a rischio di estinzione&ID_cat_new=99AMBIENTE 8/9/2008 - Le#039;SOS DI APITALIA Sul web una raccolta di firme per inserirle nella red list. Già perso il 40% degli alveari - P br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 border=0 br TBODY br TR br TD class=sezione colSpan=2 CARLA RESCHIA /TD /TR br TR br TD IMG height=4 src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif /TD /TR br TR br TD class=articologirata colSpan=2 Apitalia, una delle più note e blasonate  riviste del settore apistico, lancia una proposta apparentemente provocatoria ma seriamente motivata dalla moria senza precedenti che in Italia e nel mondo sta compromettendo il futuro delle#039;insetto produttore di mile: inserire le api nella Red List, la Lista Rossa delle specie animali in via d’estinzione. Per qiesto, in collaborazione con le principali associazioni ambientaliste a livello mondiale e con l’IUCN, International Union for Conservation of Nature», ha avviato una raccolta firme sul suo sito   A class=linkblu href= http://www.apitalia.net/ target=_blank www.apitalia.net /A , unita a un appello accorato di Massimo Ilari, direttore editoriale della rivista. BR «Il 2008 - scrive - è stato veramente disastroso per il mondo delle api, e in tutto il mondo.  Non sono mancati i toni allarmati, non è mancata la ricerca delle cause e delle responsabilità umane. Le api nel frattempo continuano a morire. Tanti i complimenti portati al prezioso insetto: impollinazione, miele, indicatore ambientale, ma poche le alternative proposte FONT face=Georgia color=#606163 » /FONT . Occorre, conclude, salvare l’ape per salvare l’ambiente e la meravigliosa poesia del volo dell’ape sui fiori, anche senza che produca miele. BR    BR Ee#039; solo le#039;ultimo grido de#039;allarme che arriva dal settore. Qualche giorno fa, Hubert Ciacci, presidente della «Settimana del Miele» di Montalcino, uno dei più importanti appuntamenti nazionali, in programma dal 12 al 14 settembre, aveva chiesto al ministro Luca Zaia: «Quali saranno esattamente i tempi e le modalità del blocco degli insetticidi responsabili delle stragi di api nel nostro Paese». BR Il blocco già in atto in Francia e in Germania, ipotizzato dal ministro in une#039;intervista rilasciata a Carlo Petrini e definito prudenziale, è ritenuto dagli operatori un intervento necessario per tentare di arginare la crisi di un settore che in Italia è particolarmente sviluppato e che occupa circa 70 mila apicoltori, con 1,1 milioni di alveari e un giro de#039;affari di 60 milioni di euro. BR BR La scomparsa delle api, infatti, è attribuita in gran parte almeno agli  insetticidi killer, i FONT face=Georgia color=#606163  neonicotinoidi, /FONT che, secondo Ciacci, hanno contribuito alla morte del 40% degli alveari italiani, con picchi fino al 50% in alcune regioni del Nord come la Lombardia . Le api sono indicatori naturali di salubrità ambientale e risentono di ogni forma di inquinamento. Sotto accusa tuttavia ce#039;è anche il cambiamento climatico. Le bizzarie climatiche delle#039;estate che si sta concludendo hanno influito ad esempio sul drastico calo delle#039;impollinazione. Sta di fatto che nel 2007 nella sola provincia di Bologna l FONT face=Georgia color=#606163 a moria delle api ha provocato una perdita secca di 4 milioni di euro. BR BR /FONT Meno api significa ovviamente meno miele (- 50% della produzione nel 2008) oltre che un danno anche de#039;immagine per un Paese noto per i tantissimi e pregiati tipi di miele. Le#039; FONT face=Georgia color=#606163 Italia infatti è l’unico Paese al mondo ad offrire 50 diverse tipologie di mieli, monoflora e multiflora, alcuni dei quali unici. /FONT /TD /TR br TR br TD IMG height=8 src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif /TD /TR /TBODY /TABLE /P A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=807eID_sezione=76esezione=Ambiente http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=807eID_sezione=76esezione=Ambiente /Ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3368&titolo_sotto=Le api specie a rischio di estinzione&ID_cat_new=99News ReikiDa rivedere le stime sulle#039;innalzamento dei marihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3379&titolo_sotto=Da rivedere le stime sull'innalzamento dei mari&ID_cat_new=99 - P I ricercatori hanno proceduto calcolando la quantità di acqua che sarebbe richiesta per produrre vari livelli di sollevamento delle acque, e valutando in seguito quanto fossero realistiche le quantità richieste BR   BR Entro l’anno 2100, la fusione del ghiaccio della Groenlandia e dell’Antartide determinerà, secondo le previsioni di alcuni modelli elaborati finora, un consistente innalzamento del livello degli oceani. BR BR Secondo uno studio ora pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Science” tali stime sarebbero da considerare irrealistiche, e una stima più accurata dovrebbe attestare il sollevamento della superficie dei mari tra 0,8 e 2 metri. BR BR Questi risultati, ottenuti da W.T. Pfeffer dell’Università del Colorado a Boulder, in collaborazione con J.T. Harper dell’Università del Montana a Bozeman e S. Oe#039;Neel dello Scripps Institute of Oceanography di La Jolla, in California sono il frutto di un approccio innovativo. BR Mentre in passato la maggior parte degli studi si è basata sulla valutazione dei singoli contributi di scaricamento del ghiaccio in acqua da parte sia della Groenlandia sia dell’Antartide, Pfeffer e colleghi hanno proceduto in senso inverso, calcolando la quantità di acqua che sarebbe richiesta per produrre vari livelli di sollevamento delle acque, e valutando in seguito quanto fossero realistiche le quantità richieste. BR Nel caso del sollevamento di due metri, il risultato del calcolo è superiore a qualunque quantità registrata finora, anche se occorrono nuovi studi per poter raffinare ulteriormente le stime su una questione tanto importante per l’equilibrio ambientale del pianeta. (fc) BR /P br P (06 settembre 2008) BR BR   A href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1333164 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ articolo/ 1333164 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3379&titolo_sotto=Da rivedere le stime sull'innalzamento dei mari&ID_cat_new=99News ReikiL’ombra del criminale non mentehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3362&titolo_sotto=Lombra del criminale non mente&ID_cat_new=99Basterà riprendere le#039;ombra del soggetto in movimento per poi identificarlo - P Dalla Nasa un sistema per identificare un individuo in maniera univoca a partire della sua ombra BR   BR A malviventi e terroristi forse non basterà più travestirsi per evitare di essere riconosciuti. A tradirli sarà la loro andatura, o meglio, la loro ombra mentre camminano. È stata infatti messa a punto nei laboratori del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della Nasa, a Pasadena (California) una tecnica di analisi che consente di identificare un individuo dal modo in cui cammina: in particolare, il sistema sarà utilizzato per le riprese aeree e, probabilmente, anche satellitari, che permettono di visualizzare le persone solo dall’alto, ma dalle quali è ben visibile l’ombra dei soggetti, proiettata a terra. BR   BR LA TECNICA – Questo sistema, battezzato Gait Analysis (analisi del passo), si basa sul fatto che al contrario dell’aspetto fisico l’andatura è difficilmente dissimulabile: ognuno ha un suo modo di muoversi, una camminata che lo distingue, in modo univoco. Così – come spiegato da Adrian Stoica, ingegnere presso il JPL - analizzando i movimenti (la lunghezza e il ritmo dei passi) delle ombre delle persone riprese dagli aerei che ci osservano dall’alto sarà possibile ricondurre ciascuna andatura a un’identità. L’intento è di applicare il sistema anche alle riprese satellitari, anche se secondo gli esperiti di imaging la risoluzione delle immagini catturate dallo spazio non è sufficientemente buona per fornire dati utili.  BR   BR IL PROGRAMMA – Nel corso di una conferenza sulla sicurezza tenutasi il mese scorso a Edimburgo, Stoica ha illustrato il sistema realizzato nei laboratori della Nasa grazie a un software da lui messo a punto. Il programma isola i movimenti delle ombre, quindi si serve dei dati relativi all’ora del giorno e all’angolazione della ripresa per correggerle se sono allungate o accorciate, rendendole così ottimali ai fini dell’analisi del passo. E chissà che anche l’ombra più ricercata del mondo, quella di Bin Laden, non finisca un giorno sotto lo sguardo vigile della Gait Analysis. BR   BR Alessandra Carboni BR 05 settembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_05/ombra_malvivente_0a3bebee-7b4e-11dd-9625-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_settembre_ 05/ombra_ malvivente_ 0a3bebee- 7b4e-11dd- 9625-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3362&titolo_sotto=Lombra del criminale non mente&ID_cat_new=99News ReikiIl mosaico di Otranto (LE): sarà una donna il nuovo Messia?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3363&titolo_sotto=Il mosaico di Otranto (LE): sar una donna il nuovo Messia?&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da centroufologicotara nto su Settembre 5, 2008 BR BR Ci giunge notizia da una nostra affezionata lettrice, la signora Gabriella (omettiamo il cognome per la privacy), che in provincia di Otranto (Lecce) esiste un enigmatico mosaico pavimentale, che si trova all’interno della Cattedrale di Otranto. La enigmatica pavimentazione mosaicale fu ideata dal monaco Pantaleone, nel 1165 Dopo Cristo. Il mosaico è talmente misterioso che la nostra lettrice ha effettuato uno studio approfondito ed alternativo ed è arrivata alla conclusione che il monaco Pantaleone ha voluto inserire nel mosaico un messaggio criptico e nascosto nel quale è inserita una chiave sconvolgente, sia per quanto riguarda le origini della vita e della stessa umanità, sia delle origini della religione cristiana e,soprattutto che il nuovo Messia sarà una donna. Davvero uno studio sconvolgente, che non mancherà (ne siamo sicuri) di creare delle polemiche ma i ricercatori non devono mai tener chiuse le porte, perchè proprio quelle porte BR sono foriere di verità. E dopo questa dovuta introduzione allo studio vi auguriamo buona lettura: BR Coordinamento CUT (Centro Ufologico Taranto) BR   BR Sotto link dell’articolo BR A href= http://www.mosaicodiotranto.net/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.mosaicodiotranto.net/ /FONT /A BR   BR A href= http://centroufologicotaranto.wordpress.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://centroufologicotaranto.wordpress.com/ /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3363&titolo_sotto=Il mosaico di Otranto (LE): sar una donna il nuovo Messia?&ID_cat_new=99News ReikiD’Ariano: «Il teletrasporto è già realtà»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3361&titolo_sotto=DAriano: Il teletrasporto gi realt&ID_cat_new=99Secondo lo studioso, con l’informatica quantistica si può trasfromare la materia in energia e ricrearla altrove - P Anna Ghezzi BR  Il fisico pavese spiegherà oggi che è possibile viaggiare come in Star Trek BR   BR PAVIA. Si dice teletrasporto e si pensa a Star trek, o alla comodità di arrivare puntuali in qualunque parte del mondo: la mattina un caffé a Parigi, un pranzo rilassante con nuotata inclusa alle Maldive e poi serata a New York. Semplicemente smaterializzandosi, come nei più classici film di fantascienza. Ma il teletrasporto non è solo questione di immaginazione futuristica, gli scienziati sono al lavoro. BR  A spiegarlo sarà Giacomo D’Ariano, professore ordinario di Teoria Fisica dell’Informazione, Fondamenti della Meccanica Quantistica e Ottica Quantistica all’università di Pavia. «Esistono impossibilità di tre tipi, dal “fattibile ma difficile”, che è il livello 1, all’ “infattibile per impossibilità di principio”: il teletrasporto è un’impossibilità del primo tipo, il problema è solo pratico», spiega Giacomo D’Ariano. Non si deve pensare alla possibilità di smaterializzare una persona in un luogo e farla comparire dall’altra parte del globo, quanto di particelle minuscole. Già teletrasportare una cellula al momento è impensabile: troppo complicato, troppa energia necessaria. «Teletrasporto significa trasformare la materia in energia in un luogo e l’energia in materia altrove, ma questo comporta tantissimi problemi di tipo pratico oltre che un dispendio energetico incredibile. Quello di cui possiamo parlare è invece BR un procedimento mediante il quale si ricompone nel punto di arrivo, con la materia ivi disponibile, l’oggetto che c’è al punto di partenza». Una sorta di gigantesco fax che prende le informazioni e ricrea all’altro capo lo stesso oggetto, e permette di costruire una panchina sulla luna con gli atomi lunari, esattamente identica a quella del giardino sotto casa. Lo strumento però non è un fax, bensì un “ponte entangled” ovvero “annodato”, un concetto della meccanica quantistica che D’Ariano spiegherà oggi alle 11 nella sua lezione, nella sala conferenze del Broletto. Dal concetto di informazione a quello del Q-bit, ovvero del bit quantistico, il fisico cercherà di spiegare al pubblico i rudimenti della meccanica quantistica e delle sue applicazioni, come il computer quantistico, in grado di eseguire calcoli infinitamente veloci, e la nuova crittografia, basata sulle leggi della fisica. BR   BR BR (05 settembre 2008) BR   BR A href= http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/D-Ariano:-%C2%ABIl-teletrasporto-e-gia-realta%C2%BB/2039993/6 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://espresso. repubblica. it/dettaglio- local/D-Ariano: -%C2%ABIl- teletrasporto- e-gia-realta% C2%BB/2039993/ 6 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3361&titolo_sotto=DAriano: Il teletrasporto gi realt&ID_cat_new=99News ReikiL’Italia a rischio tsunamihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3364&titolo_sotto=LItalia a rischio tsunami&ID_cat_new=99il movimento delle faglie che si trovano sul fondo del mare:provoca i maremoti - P Nuova mappa preparata dai sismologi /P br P BR Oltre mille km di coste da monitorare /P br P BR I maremoti, o tsunami che dir si voglia, sono, nell’opinione comune, emergenze tipiche dei Paesi che si bagnano negli oceani Pacifico e Indiano. È ancora vivo il ricordo del 26 dicembre 2004, quando il terremoto sottomarino delle Andamane scatenò lo tsunami che avrebbe inghiottito in poche ore 232 mila asiatici, senza che scattasse alcuna emergenza. Ma una serie di nuove ricerche indica che anche il «Mare Nostrum» non sfugge a questi disastri ricorrenti. «Recenti ricerche storiche e di geologia dei depositi costieri, una nuova disciplina che consente di indagare gli episodi di tsunami di cui non si hanno evidenze storiche dirette, hanno accertato che in Italia se ne arrivano a verificare, di una certa rilevanza, cinque o sei per secolo — premette il professor Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i cui ricercatori hanno formato gruppi di studio per indagare l’origine e la dinamica di questi BR fenomeni —. Certo non si tratta di fenomeni così imponenti come quello del Sud Est asiatico, comunque capaci di provocare vittime e danni». «L’aspetto innovativo dei nostri studi — prosegue Boschi, che è stato riconfermato presidente dell’Ingv per tutto il 2008, dopo le voci che lo davano uscente a giugno scorso — consiste nell’identificazione, una per una, delle sorgenti sismiche in grado di scatenare i maremoti e nella localizzazione dei tratti delle nostre coste più a rischio». BR   BR I dettagli vengono illustrati da un team composto da quattro geologi esperti in strutture sismogenetiche, Roberto Basili, Vanja Kastelic, Mara Tiberti e Gianluca Valensise, e da due fisici specializzati nello sviluppo di «scenari di maremoto» per mezzo di calcolatori: Stefano Lorito e Alessio Piatanesi. «Il punto di partenza sono le faglie poste sul fondo dei mari, quelle fratture della crosta terrestre i cui lembi possono scorrere improvvisamente, generando un terremoto e trasferendo alle acque soprastanti l’energia necessaria per provocare un maremoto — spiegano i ricercatori dell’Ingv —. Per ora, non ci occupiamo dei maremoti provocati da eruzioni vulcaniche o da frane, che sembrano costituire una minoranza, anche se non sono da trascurare». Un maremoto generato da faglie sottomarine comincia a essere pericoloso se il terremoto supera circa 6 gradi Richter di magnitudo. In questo caso la perturbazione che si trasferisce dal fondo marino BR alle acque soprastanti può arrivare fino a zone costiere lontane centinaia di chilometri con onde alte. Tre sono le più temibili «sorgenti tsunamigeniche » del Mediterraneo finora ben studiate. A est, tra Cefalonia e l’Isola di Creta, l’Arco Ellenico, epicentro di frequenti terremoti, che sembra detenere il record del terremoto storico più forte del Mediterraneo, 8,4 gradi Richter, avvenuto nel 365 dopo Cristo, e seguito da un violento maremoto che investì l’Italia Centro meridionale. A ovest, tra lo Stretto di Gibilterra e il Canale di Sicilia, la lunga catena sommersa dell’Atlante- Tell, anch’essa epicentro di ricorrenti sismi, che nel 2003 ha generato un terremoto di 6,8 Richter al largo della città algerina di Boumerdes, seguito da un maremoto giunto fino alle Isole Baleari. Nel Tirreno meridionale si trova la più modesta ma attivissima fascia sismogenetica Ustica-Eolie, responsabile nel 1823 di un sisma da 6 Richter, cui seguì un BR maremoto in varie località tirreniche. BR   BR Gli scenari elaborati dall’Ingv mostrano che, per effetto delle sorgenti tsunamigeniche elleniche, ci sono circa 1.200 chilometri di coste italiane affacciate sullo Ionio e sul Canale di Sicilia, da Bari a Trapani, passando per Taranto, Catanzaro, Reggio Calabria, Catania, Siracusa e Agrigento, in cui l’onda di maremoto può superare il metro d’altezza. Le sorgenti nordafricane potrebbero generare maremoti fino a un metro di altezza sul versante meridionale della Sardegna, e più modeste altrove nelle coste tirreniche. I maggiori terremoti attesi nella fascia Ustica-Eolie possono generare tsunami di mezzo metro nel Palermitano e nel Messinese, oltre che nelle stesse isole a nord della Sicilia. Le altezze calcolate dai ricercatori si riferiscono, tuttavia, all’onda che si presenta davanti alla costa, e che è destinata ad amplificarsi notevolmente quando invade la terraferma. Gli stessi scenari evidenziano il problema più critico del rischio BR maremoti nel Mediterraneo: date le piccole dimensioni del bacino e le velocità medie di propagazione dell’onda di oltre 300 chilometri orari, in caso di allarme, ci sarebbero soltanto poche decine di minuti o meno per fare spostare la popolazione costiera verso l’entroterra.  BR   BR Come ci stiamo preparando a simili emergenze? «Innanzitutto sosteniamo con forza la realizzazione del programma di difesa dai maremoti del bacino mediterraneo gestito dall’Unesco, che si baserà sull’integrazione dei dati raccolti da reti sismiche e reti ondametriche di vari Paesi—risponde il professor Bernardo De Bernardinis, dirigente del Dipartimento di Protezione Civile —. Questo progetto, attualmente, ha come responsabile un italiano, il professor Stefano Tinti dell’Università di Bologna. Nel frattempo, poiché il fiore all’occhiello della rete sismica nazionale sviluppata dall’Ingv è la capacità di calcolare tempestivamente i parametri fondamentali di un terremoto, contiamo in una segnalazione immediata di quei sismi in grado di sollevare onde di maremoto, al fine di fare scattare l’allerta». Il modello d’intervento è stato già sperimentato in occasione dell’eruzione parossistica di Stromboli del 2002-03 quando, in BR seguito a crolli di materiali lavici dalla Sciara del Fuoco, si verificò un maremoto. Allora, temendo il ripetersi del fenomeno, la popolazione veniva invitata, tramite i sindaci e le forze dell’ordine, a spostarsi in luoghi di raccolta sicuri. Poiché una parte dei maremoti potrebbe essere generata da simili eruzioni vulcaniche e frane sottomarine, la Protezione Civile ha finanziato un progetto chiamato «Magic» che consiste in una mappatura dei fondali fino a 3.000 metri di profondità per individuare le potenziali sorgenti di rischio non sismiche. BR   BR Franco Foresta Martin BR 05 settembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_settembre_05/italia_rischio_tsunami_e1b6a56e-7b0d-11dd-9625-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_settembre_ 05/italia_ rischio_tsunami_ e1b6a56e- 7b0d-11dd- 9625-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3364&titolo_sotto=LItalia a rischio tsunami&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;elettromagnete più potentehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3365&titolo_sotto=L'elettromagnete pi potente&ID_cat_new=99 - P A href= http://punto-informatico.it/2393386/PI/News/elettromagnete-piu-potente.aspx http://punto-informatico.it/2393386/PI/News/elettromagnete-piu-potente.aspx /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3365&titolo_sotto=L'elettromagnete pi potente&ID_cat_new=99News ReikiIl Grido di Simoncinihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3356&titolo_sotto=Il Grido di Simoncini&ID_cat_new=99Alla 36a Convention Annuale sul Cancro, tenutasi a Los Angeles dal 29 Agosto al 2 Settembre scorso, il Dr. Tullio Simoncini mostra i suoi risultati di fronte a una platea statunitense incredula e attonita. - P articolo e filmato qui. /P br P A href= http://www.automiribelli.org/2008/09/il-grido-di-simoncini/ http://www.automiribelli.org/2008/09/il-grido-di-simoncini/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3356&titolo_sotto=Il Grido di Simoncini&ID_cat_new=99News ReikiTullio Simoncini: Renaissance Manhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3357&titolo_sotto=Tullio Simoncini: Renaissance Man&ID_cat_new=99 - P Deriso, scacciato, offeso, calunniato, screditato e umiliato in casa propria, Tullio Simoncini ha dovuto attraversare l’oceano per ricevere il meritato applauso dopo 20 anni di lotta a favore di un’ idea tanto semplice quanto rivoluzionaria: il cancro è un fungo. BR BR Ospite d’onore alla 36ma Annual Cancer Convention – una kermesse di 4 giorni sulle cure alternative per il cancro, conclusasi ieri a Los Angeles – Tullio Simoncini ha presentato una serie di testimonianze precise e documentate che confermano la validità della sua teoria ad un pubblico composto sia di medici che di normali cittadini, venuti da ogni parte d’America per ascoltarlo. BR BR Dopo aver capito che il muro di gomma creato attorno a lui in Italia era diventato imperforabile, ... BR BR ... Simoncini ha raccolto le sue forze ed ha deciso di affrontare il leone direttamente nella tana: l’America, patria di uno dei più grandi poteri in assoluto al mondo - le industrie farmaceutiche – ma anche terra aperta alle innovazioni di ogni tipo, nel nome del progresso e della competizione. BR BR Simoncini ha iniziato con una serie di incontri e di conferenze minori, che lo hanno portato dal Texas alla Florida all’Oklahoma, mettendo in moto un sottile meccanismo di passaparola che si è immediatamente rivelato positivo: laddove in Italia raccoglieva cinismo, in America trovava entusiasmo. Dove in Italia raccoglieva derisione, in America trovava incoraggiamento. E dove in Italia raccoglieva offese, calunnie e umiliazioni, in America ha trovato il giusto riconoscimento al suo intenso lavoro, suggellato da una “standing ovation” finale, alla Convention di Los Angeles, che si vede molto raramente in convegni di questo tipo. BR BR La strada di Simoncini in realtà è appena iniziata, e gli ostacoli a cui andrà incontro nei prossimi mesi saranno probabilmente mille volte più impegnativi di quelli incontrati fino ad oggi. BR BR Ma ormai Simoncini ha dimostrato di essere sulla giusta strada, ha raccolto un numero sufficiente di testimonianze a suo favore, ed ha superato la soglia critica sotto la quale la sua teoria innovativa rischiava di restare sepolta per sempre nel buio dell’oscurantismo mediatico, che è il vero cancro della nostra società. BR BR Da domani lo attendono nuove lotte e nuovi dibattiti, nuove calunnie e nuovi successi, nuove umiliazioni e nuove rivincite. Ma nel frattempo la voce si sparge, il numero dei pazienti che guariscono continua ad aumentare, ed alla fine saranno loro a fare giustizia anche per coloro che nel passato hanno dovuto soccombere alla malattia a causa della cecità, dell’ignoranza e dell’egoismo altrui. BR BR Massimo Mazzucco BR BR BR Il sito di Tullio Simoncini BR A href= http://www.curenaturalicancro.org www.curenaturalicancro.org /A BR   BR A href= http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2803 target=_blank FONT color=#003399 http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2803 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3357&titolo_sotto=Tullio Simoncini: Renaissance Man&ID_cat_new=99News ReikiIl Bosone di Higgs e i buoni Maestrihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3358&titolo_sotto=Il Bosone di Higgs e i buoni Maestri&ID_cat_new=99 - P Giuliana Conforto - 5 settembre 2008 BR Il Bosone di Higgs e i buoni Maestri BR BR   BR Il 10 settembre 2008, la Terra sta forse per essere inghiottita da un buco nero, creato dall’esperimento del CERN, a Ginevra? BR Se non fosse una bufala, applaudirei. BR Applaudirei, perché finalmente gli uomini potrebbero capire che siamo stati intrappolati nell’orizzonte visibile, illusorio, di un buco nero gigante, le#039;intero sistema solare, da millenni, per la precisione, da 11.500 anni, come spiego nell’ultimo libro, Baby Sun. BR   BR Credere che un buco nero, prodotto al CERN possa inghiottire la Terra è da incompetenti, mentre credere alla teoria del Big Bang è contribuire al classico gioco del potere. Ho scritto il perché in modo dilungato e, scusatemi, non posso riassumerlo in due parole. Tutte le particelle sono micro buchi neri, e i nostri stessi corpi sono composti di micro buchi neri. Non dovete credermi, ma abbiate almeno l’intelligenza di sospettare che NIENTE è come appare o come teorie, teologie e spiritualità varie fanno credere. Il buco nero che si dovrebbe creare al CERN, se ci sarà, sarà minuscolo e sarà l’ennesima prova che le teorie fisiche non dipingono affatto la Natura, ma riflettono le idee false che la mente umana Le attribuisce: una Natura meccanica, senza Vita e senza intelligenza. .. BR   BR Tuttavia nulla succede a caso. Il costosissimo esperimento al CERN è circondato da grande interesse, i ricercatori sono divisi tra due partiti quasi pari, c’è chi vuole trovare i bosoni di Higgs e chi spera, invece, di non trovarli. Il vero problema è che cosa significa esistenza: ciò che si trova in laboratorio? Tutto ciò che la mente umana inventa, esiste secondo me. Forse troveranno il bosone di Higgs o persino vari bosoni di Higgs, ma dovranno ammettere che non è “dio”, non l’ultima e totalizzante realtà, ma solo una piccola, misera, porzione, le#039;orizzonte apparente dove vigono leggi speciali... BR   BR Per tanti, superfluo, questo esprimento è cruciale per le teorie fisiche. Ci sono in ballo le teorie stesse e, soprattutto, l’idolo che queste hanno posto sull’altare: la massa, il cardine della fisica e di tutte le scienze che sulla fisica si basano. Potrebbe significare l’inizio del crollo di tutti gli idoli, chissà, forse anche di quello venerato da tutti: il denaro. Sarebbe il crollo quindi della conoscenza, un’occulta alleanza tra scienze e religioni che ha sempre nascosto la vera energia, l’energia vitale, la Vita, la Forza creatrice che tutti i viventi usano per vivere e riprodursi. Non ci inghiottirà il buco nero al CERN, 10 settembre 2008, ma qualcosa ci inghiotte, da millenni, ogni giorno. È la credulità negli idoli. Dar loro credito li rende reali, ci rende impotenti e vittime del solito gioco del potere: bloccarci nella matrix, rimanere incantati sul solito, variegato, ma obsoleto orizzonte culturale che soffre, perché privo BR di verità, privo di vita ... BR   BR Usare le alte energie, come fanno al CERN, è il modo migliore per distruggere ogni organizzazione vitale, ignorare le abilità del cervello umano che sono anche e soprattutto emotive oltre che logiche. I vantaggi di questo esperimento potrebbero essere però notevoli, perhé la verità sta premendo in ogni campo ormai e finalmente il dubbio che già circola negli ambienti potrebbe venire alla luce: la fisica va rivista tutta da cima a fondo, inclusa quella quantica. Secondo me è tutta la conoscenza che va rivista da cima a fondo e ciò spiega la profonda crisi di qualsiasi scuola e della società. BR   BR Il problema vero è l’esistenza…  BR   BR Sei sicuro di esistere, agitandoti pro e/o contro i falsi dilemmi che questo mondo ti propone? Scienze e spiritualità sono sempre state alleate; oggi se ne parla come di una novità. La santa alleanza tra buddismo e fisica quantica è l’ennesimo gioco del potere, una moda importata dagli USA, utile a nascondere il possente filone culturale al quale, per nascita, apparteniamo: quello che ha da sempre indicato la via per le#039;evoluzione, l’alchimia, possibile grazie alla Vita, la Forza portante del cristianesimo vero, non quello finto del Vaticano.  BR   BR   BR Intanto i maestri continuano a parlare di materia e di spirito. Un altro inganno. Sono cattivi maestri? No, sono buoni, ma offrono sempre e solo una conoscenza parziale, molto parziale. L’evoluzione riguarda la materia, l’alchimia del corpo, si manifesta nella percezione diretta degli infiniti mondi, nella coscienza che nessun maestro può donare. BR L’inquietudine di questi giorni non a caso coincide con l’esperimento del CERN. È un segnale per chi è sulla via, un invito ad attraversare la grande acqua, superare le#039;illusorio orizzonte, esterno, apparente per toccare l’orizzonte sensibile, interno, assaporare le emozioni, la vita, la realtà reale. BR   BR Una porta invisibile si è aperta in agosto: è un buco nero, una singolarità dello spazio tempo, nel tuo corpo: muove il tuo orizzonte sensibile e ti commuove… Oggi se vuoi, puoi tuffarti, abbandonarti alla corrente travolgente che porta verso il futuro, abbandonare scuole, teorie e/o teologie, maestri… BR Oggi è tempo di scelte radicali che riguardano te, i tuoi intimi e veri bisogni, le tue stesse sensazioni … puoi muoverti verso la libertà vera… Nessun maestro può dirti come fare, perché la via è individuale e la tua è solo tua. BR   BR Invito a diffondere questo articolo. BR   BR Giuliana Conforto BR   BR A href= http://www.giulianaconforto.it/Italiano/articoli/Bosone_Higgs.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.giuliana conforto. it/Italiano/ articoli/ Bosone_Higgs. htm /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3358&titolo_sotto=Il Bosone di Higgs e i buoni Maestri&ID_cat_new=99News ReikiIl Sole senza macchie per un mese interohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3359&titolo_sotto=Il Sole senza macchie per un mese intero&ID_cat_new=99 - P 3/9/2008 - Astronomia BR   BR BR Non succedeva dal 1913. Lo ha appurato le#039;Osservatorio della University of California di Los Angeles BR BR Il Sole senza macchie per un mese intero. Lo ha reso noto l’Osservatorio di Mount Wilson, della University of California di Los Angeles. L’insolito fenomeno non si verificava dal giugno del 1913. Ogni undici anni il Sole inizia un nuovo ciclo che nei picchi di massima attività prevede fino a cento macchie solari visibili contemporaneamente. Queste macchie rappresentano parti della superficie solare molto più fredde rispetto al resto del Sole e producono una forte attività magnetica. Gli scienziati hanno verificato che ad ogni ciclo solare corrisponde un calo dell’attività magnetica delle macchie. Quest’anno, trattandosi un nuovo ciclo solare, la diminuzione del fenomeno è stata particolarmente rilevante. Gli scienziati sostengono che l’assenza di tali macchie potrebbe avere un effetto sui cambiamenti climatici. Negli ultimi mille anni l’assenza di macchie solari è sempre coincisa con un periodo di raffreddamento della Terra. BR   BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69eID_articolo=2337eID_sezione=138esezione=Anteprime%20dagli%20Usa target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 69eID_articolo= 2337eID_sezione= 138esezione= Anteprime% 20dagli%20Usa /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3359&titolo_sotto=Il Sole senza macchie per un mese intero&ID_cat_new=99News ReikiLa foresta tropicale pietrificata. La Siberia riscrive la storia geologicahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3360&titolo_sotto=La foresta tropicale pietrificata. La Siberia riscrive la storia geologica&ID_cat_new=99La scoperta nella regione di Cità grazie ad un ufficiale giudiziario che ha notato i resti di 4 enormi tronchi. E gli scienziati confermano: appartengono al Giurassico e al Cretaceo - P dal nostro corrispondente BR LEONARDO COEN BR BR MOSCA - Le#039;ufficiale giudiziario Jurij Kazykin, viaggiando dalle parti della regione di Cità, nella zona Transbaikalja, li ha notati subito: 4 enormi tronchi che sembravano di pietra, e poi frammenti di rami su ambo le parti della strada che parevano invece sassi. Ha capito che si trovava di fronte a qualcosa di straordinario: e che forse si era imbattuto nei resti di una foresta pietrificata, come quella che si trova in Arizona. La parte inferiore dei tronchi era di color marrone-rosso, e in alcuni punti color del carbone, il resto color della cenere. BR   BR GUARDA LE IMMAGINI BR A href= http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/foresta-siberia2/1.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2006/ 05/gallerie/ scienzaetecnolog ia/foresta- siberia2/ 1.html /FONT /A BR   BR Kazykin si è messo allora a chiedere agli addetti delle ferrovie locali - gli unici che regolarmente si spostavano in quella vastissima area geografica quasi disabitata - se gli era mai capitato di scorgere tronchi del genere. Gli operai quasi gli risero in faccia: Ma certo! Un anno fa abbiamo scoperto dentro una gigantesca cava une#039;intera foresta di alberi diventati marmo . Il buon Jurij si è incuriosito sul serio: come era mai possibile che ci fossero alberi di tali dimensioni, nella steppa sterminata senza alberi? Deciso a svelare il mistero il nostro ufficiale giudiziario si rivolse al direttore del parco nazionale locale Aleksandr Borodin, e insieme sono riusciti a trasportare un grosso frammento di tronco, cinquanta centimetri di diametro per un metro di lunghezza (di più sarebbe diventata une#039;impresa) sino al più vicino museo di geologia, quello di Cità. BR BR GUARDA IL VIDEO BR A href= http://tv.repubblica.it/copertina/una-foresta-tropicale-in-siberia/23714?video target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://tv.repubblic a.it/copertina/ una-foresta- tropicale- in-siberia/ 23714?video /FONT /A BR   BR Gli scienziati sono rimasti sbalorditi dalle dimensioni del reperto: di alberi di dimensioni finora non se ne erano mai visti in quella parte della Siberia. In questa regione di Zabajkalje si trovano sulle sponde dei fiumi locali - Ingoda, Citinka, Onona e Argune#039; - solo frammenti fossili di legno. Appartenevano a intere foreste tropicali pietrificate del periodo Giurassico e delle#039;inizio del periodo Cretaceo. Possiamo definire le#039;età e la specie delle#039;albero esaminandone per esempio le pigne o le foglie - spiega Sofia Sinitsa, direttrice del Centro scientifico di geologia presso le#039;Università pubblica di Cità - mentre è estremamente difficile farlo servendosi solo dei pezzi del tronco. In passato, avevamo scoperto alberi che erano gli antenati della palma moderna. Le loro foglie erano il cibo dei dinosauri, ed infatti abbiamo scoperto anche le loro ossa. A dir la verità, le foreste di palme nella nostra regione non erano diffuse come in altre aree BR della Siberia . BR BR Infatti, 140 milioni di anni fa le foreste tropicali coprivano la zona di Zabajkalje ed erano popolate dai dinosauri, non però quanto nella limitrofa Mongolia. Allora, il clima era davvero africano. Perché gli alberi non sono marciti e decomposti? Perché, nonostante siano stati sepolti per milioni e milioni di anni, sembra che siano stati tagliati di recente? Forse la colpa di tutto è legata ad una catastrofe: un diluvio, una frana o un uragano che non sradicò gli alberi, ma li piegò verso terra. Le#039;acqua invase la foresta e portò con se anche argilla, sabbia, pietrisco, ghiaia. Le#039;aria non riusciva più a penetrare, i sali mangiarono i tessuti organici legnosi. E la foresta diventò pietrificata. In sostanza, le#039;albero pietrificato non è che un semplice selce: I sali minerali sostituiscono le sostanze organiche, e il legno si pietrifica, mantenendo la forma, la corteccia, a volte persino le foglia racconta il geologo Aleksandr Lesnjanskij. Una BR pacchia per i gioiellieri. Ma anche una nuova attrazione turistica. La Siberia è ancora in gran parte uno scrigno della Natura tutto da scoprire. BR BR (4 settembre 2008) BR   BR Fonte: A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/foresta-tropicale-siberia/foresta-tropicale-siberia/foresta-tropicale-siberia.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 09/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ foresta-tropical e-siberia/ foresta-tropical e-siberia/ foresta-tropical e-siberia. html /FONT /A BR BR   BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3360&titolo_sotto=La foresta tropicale pietrificata. La Siberia riscrive la storia geologica&ID_cat_new=99News ReikiMagia o cosmologia? Enigma ad Aostahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3353&titolo_sotto=Magia o cosmologia? Enigma ad Aosta&ID_cat_new=99 - P IL CIELO BR 2/9/2008 BR BR PIERO BIANUCCI BR BR Tra gli appassionati di epigrafi misteriose quella del SATOR occupa un posto privilegiato. Questa scritta, formata da cinque righe ciascuna composta da cinque lettere, di solito si presenta sotto forma di quadrato magico: BR BR S A T O R BR A R E P O BR T E N E T BR O P E R A BR R O T A S BR BR Il tsto è palindromo, cioè non cambia sia che venga letto dall’inizio alla fine o dalla fine all’inizio. Come la parola “otto” o il numero “2002”. BR BR Esempi di quadrati magici con il testo del SATOR si trovano a Pescarolo (provincia di Cremona) nella chiesa di S. Giovanni Decollato; a Verona, dove è visibile nel cortile di palazzo Benciolini; nel Duomo di S. Maria Assunta a Siena. Altri SATOR si trovano a Capestrano, a Urbino nella chiesa templare di San Andrea in Primicilio, a Fabriano nella chiesa S. Maria in Plebis Flexiae, e a Frosinone nella certosa di Trisulti. Esiste un SATOR anche a Pompei, fatto che ne testimonia l’antichità. In Valle d’Aosta esiste un SATOR nel castello di Issogne e un altro è venuto da poco nella chiesa di Sant’Orso ad Aosta (foto). Quest’ultimo però, fatto singolare, non è, come si vede, in forma di quadrato ma circolare. BR BR In tema di archeologia e astronomia è meglio essere cauti. Troppa pseudoscienza si è fatta sulla posizione delle piramidi e anche su antiche costruzioni megalitiche come quella di Stonehenge. Ancora più prudenza è necessaria quando al connubio di archeologia e astronomia si aggiunge la componente magica, enigmistica, misteriosofica. Ciò premesso, Guido Cossard, dell’Associazione Ricerche e studi di Archeoastronomia Valdostana, ha provato a rileggere in chiave astronomica il SATOR circolare scoperto nella chiesa aostana dedicata a Sant’Orso, protettore della città. Questo SATOR circolare fa parte di un grande mosaico risalente al XII secolo, carico di significati simbolici e religiosi. BR BR Secondo Guido Cossard, la peculiarità della scritta, disposta in forma circolare, suggerisce una nuova e più convincente traduzione delle#039;enigmatico testo. BR BR Come è noto, si sono tentate varie interpretazioni della scritta palindroma. La più diffusa è: il seminatore Arepo tiene all’opera le ruote . Taluni fanno derivare il termine Arepo da Areopago, traducendo la frase così: Il seminatore dell’Areopago detiene le chiavi dell’opera . Vi sono numerose altre interpretazioni, ma tutte suscitano forti perplessità. La scritta di Aosta, disposta in forma circolare, suggersice che la parola rotas dovrebbe essere tradotta come “orbite” e non come “ruote”. BR BR Considerato che anche per le altre parole esistono traduzioni più appropriate ed esaminato il modello di universo comunemente accettato nell’epoca di diffusione del SATOR, secondo Cossard la nuova e più convincente traduzione risulta la seguente: “Il Creatore, con il carro, tiene in moto le orbite” La parola sator , in latino il seminatore, si adatta bene, per estensione, al significato di Creatore. Il tutto è perfettamente coerente con il modello di universo del periodo, con il fatto che si pensasse che le divinità si muovessero con i carri e, soprattutto, con la necessità di individuare una causa nel movimento degli astri; nello specifico - sostiene Cossard - vi era la necessità di individuare il motore dell’universo. BR BR Il palindromo potrebbe risalire agli antichi cristiani. Più probabilmente ancora, la frase potrebbe essere ancora più antica ed essere stata assunta successivamente dalla religione cristiana, visto che anagrammando il Sator si ottengono le parole pater noster incrociate. In ogni caso la forma circolare della scritta presente nel mosaico di Sant’Orso è stata preziosa per giungere alla nuova interpretazione secondo cui “rotas” può indicare le orbite celesti. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49eID_articolo=165eID_sezione=72esezione=Il%20Cielo target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 49eID_articolo= 165eID_sezione= 72esezione= Il%20Cielo /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3353&titolo_sotto=Magia o cosmologia? Enigma ad Aosta&ID_cat_new=99News ReikiCern Raphttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3355&titolo_sotto= Cern Rap&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.rainews24.rai.it/ran24/rainews24_2007/tema/02092008_cern.asp http://www.rainews24.rai.it/ran24/rainews24_2007/tema/02092008_cern.asp /A /P br P A href= http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_02/rap_acceleratore_particelle_359bacaa-7902-11dd-b720-00144f02aabc.shtml http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_02/rap_acceleratore_particelle_359bacaa-7902-11dd-b720-00144f02aabc.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3355&titolo_sotto= Cern Rap&ID_cat_new=99News ReikiECO-ENERGIA: NELLE MAPPE NASA AREE OCEANI IDEALI PER EOLICOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3349&titolo_sotto=ECO-ENERGIA: NELLE MAPPE NASA AREE OCEANI IDEALI PER EOLICO&ID_cat_new=99 - P (ANSA) - ROMA, 1 SET - Generare energia pulita imbrigliando la forza dei venti che soffiano sugli oceani: per raggiungere questo obiettivo, i ricercatori della Nasa hanno creato delle mappe basate sui dati raccolti negli ultimi dieci anni dal satellite QuickScat che rivelano quali aree oceaniche potrebbero essere maggiormente sfruttate. Il satellite Quickscat, lanciato nel 1999, ee#039; capace di registrare la velocitae#039;, la direzione e la forza dei venti in prossimitae#039; della superficie degli oceani. I dati cosie#039; raccolti vengono utilizzati anche per prevedere tempeste e per migliorare le#039;accuratezza delle previsioni meteo. Le#039;energia eolica, spiega Paul Dimotakis del Jet Propulsion Laboratory della Nasa a Pasadena, potrae#039; fornire il 10-15% del fabbisogno energetico mondiale. Se le aree oceaniche battute dai venti piue#039; forti venissero dotate di impianti eolici, ricordano gli esperti Nasa, potrebbero generare 500-800 watt per metro quadrato. Le nuove mappe BR potrebbero quindi essere usate per pianificare la costruzione di impianti eolici galleggianti. Secondo il ricercatore della Nasa Tim Liu, infatti, le nuove tecnologie rendono giae#039; possibile la costruzione di impianti in mare aperto, dotati anche di un impatto ambientale inferiore rispetto a quelli costruiti sulla terraferma. (ANSA). I42-GU  BR   BR A href= http://www.ansa.it/ecoenergia/notizie/rubriche/eolico/20080901092534720174.html target=_blank FONT color=#003399 http://www.ansa.it/ecoenergia/notizie/rubriche/eolico/20080901092534720174.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3349&titolo_sotto=ECO-ENERGIA: NELLE MAPPE NASA AREE OCEANI IDEALI PER EOLICO&ID_cat_new=99News ReikiAmazzonia, non così verginehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3350&titolo_sotto=Amazzonia, non cos vergine&ID_cat_new=99Antichi insediamenti, accuratamente organizzati, dimostrano che la foresta era abitata - P La foresta amazzonica nasconde ancora grandi segreti: quella che veniva considerata un’area da sempre incontaminata, ha riportato alla luce i segni di antichi villaggi. Lo svela uno studio condotto da un gruppo di antropologi statunitensi e brasiliani, pubblicato su Science e coordinato dall’Università della Florida. Per individuare gli insediamenti, datati tra il 1250 e il 1650, i ricercatori si sono serviti dell’abilità dei Kuikuro, una tribù indigena di discendenti degli antichi abitanti del luogo, di immagini satellitari e di tecnologia Gps. BR BR L’area comprende un insieme di piccoli villaggi che si estendono fino a un massimo di 60 ettari. Ogni agglomerato è frutto di una precisa pianificazione urbanistica, tanto da esser paragonata a quella delle città medioevali o dell’antica Grecia, sostengono gli autori. Organizzati attorno a una piazza centrale, gli insediamenti erano percorsi da una strada principale che correva da nord-est a sud-ovest, così da seguire il solstizio d’estate. Grandi mura, di cui oggi sono ancora visibili i resti, circondavano e proteggevano i villaggi. Le ciotole e gli utensili di ceramica ritrovati, come i segni di aree destinate alla raccolta di concime, suggeriscono agli autori che gli abitanti si dedicavano dell’agricoltura; così come la traccia di stagni e dighe indica l’allevamento dei pesci. BR BR “La posizione e l’orientamento degli insediamenti è indicativo della pianificazione urbanistica e dell’organizzazione politica degli abitanti”, spiega Mike Heckenberger, tra gli autori dell’articolo, che nel 2003 aveva documentato per la prima volta la presenza di questi antichi villaggi, “e indicano il loro alto grado di urbanizzazione”. (f.s.) BR BR A href= http://www.galileonet.it/news/10441/amazzonia-non-cosi-vergine target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.galileon et.it/news/ 10441/amazzonia- non-cosi- vergine /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3350&titolo_sotto=Amazzonia, non cos vergine&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: Tutankamon avrebbe avuto due figli gemellihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3351&titolo_sotto=Archeologia: Tutankamon avrebbe avuto due figli gemelli&ID_cat_new=99 - P 01 Settembre 2008, 19:04 BR BR LONDRA - Il faraone Tutankamon avrebbe potuto avere due figli gemelli. La scoperta è stata rivelata oggi a una conferenza alle#039;Università di Manchester. Due feti, ritrovati nel sarcofago di Tutankamon, potrebbero essere gemelli e i figli del faraone, morto alla giovane età di 19 anni, dopo soli 10 anni di reggenza, circa 3300 anni fa. I due feti dovrebbero essere gemelli nonostante le differenti dimensioni ed appartenenti alla stessa gravidanza, della giovane moglie di Tutankamon . Ha spiegato il responsabile della scoperta Robert Connolly. I due feti erano stati ritrovati nella tomba del faraone bambino nel 1922 e conservati alle#039;Università del Cairo fino a oggi, quando i risultati di alcuni test avrebbero confermato la compatibilità del gruppo sanguigno tra i due feti e Tutankamon. (Agr) BR BR A href= http://www.instablog.org/ultime/28425.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.instablo g.org/ultime/ 28425.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3351&titolo_sotto=Archeologia: Tutankamon avrebbe avuto due figli gemelli&ID_cat_new=99News ReikiFISICA: PRESIDENTE INFN, DA LHC NESSUN PERICOLO ALLARME INGIUSTIFICATOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3352&titolo_sotto=FISICA: PRESIDENTE INFN, DA LHC NESSUN PERICOLO ALLARME INGIUSTIFICATO&ID_cat_new=99 - P Roma, 1 set. (Adnkronos)- Questi scenari apocalittici non hanno alcun riscontro reale. Da Lhc non arriva alcun pericolo. Le#039;allarme lanciato ee#039; basato su congetture e ipotesi e non su riscontri reali . Il presidente delle#039;Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Roberto Petronzio, interviene cosie#039;, con le#039;ADNKRONOS, sulle#039;allarme, ripreso oggi da e#039;La Repubblicae#039;, lanciato da alcuni scienziati che, dalle pagine del Sunday Telegraph, hanno paventato scenari apocalittici e la fine della Terra se il Large Hadron Collider, il superacceleratore del Cern di Ginevra, entrerae#039; in funzione. Le#039;allarme lanciato dagli scienziati, in particolare del professor Otto Rossler, un chimico tedesco della Eberhard Karls University, che ha presentato ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani insieme ad alcuni colleghi, arriva a pochi giorni dalle#039;avvio del Large Hadron Collider del Cern previsto per il 10 settembre prossimo. Non ee#039; la prima volta che si fa allarmismo sulle BR attivitae#039; delle#039;Lhc. Giae#039; due anni fa -ricorda Petronzio- si aprie#039; la discussione. Per questo fu istituita une#039;apposita commissione di super esperti, la cui relazione finale ee#039; stata ulterirmente vagliata da un Comitato di cui fanno parte molti premi Nobel, che ha escluso su base scientifica tassativamente ogni rischio . Con Lhc -spiega Petronzio- si riproducono fenomeni che avvengono nelle#039;Universo in maniera molto piue#039; frequente alle stesse energie e non ee#039; mai stato verificato il problema paventato da questi scienziati. Le#039;energia raggiunta da alcune collisioni naturali nelle#039;Universo ee#039; anzi spesso maggiore di quella raggiunta da Lhc. Adesso viene invocato lo spettro del rischio e#039;buco neroe#039; ma se cosie#039; fosse nelle#039;Universo vedremmo sparire interi pianeti, vedremmo sparire la Luna, vedremmo sparire intere stelle. E cioe#039; non ee#039; mai stato osservato . BR (Ada/Col/Adnkronos) BR BR 01-SET-08 16:58 BR A href= http://iltempo.ilsole24ore.com/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgwOTAxMTY1ODA4LnhtbCI7fQ== target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://iltempo. ilsole24ore. com/adnkronos/ ?q=YToxOntzOjEyO iJ4bWxfZmlsZW5hb WUiO3M6MjE6IkFET jIwMDgwOTAxMTY1O DA4LnhtbCI7fQ= = /FONT /A BR BR ************ BR BR TEST SU BIG BANG:CERN, PAURA INFONDATA, NESSUNA FINE DEL MONDO BR BR (AGI) - Milano, 1 set. - Chimici contro fisici. E’ guerra tra scienziati, a dieci giorni dall’inaugurazione dell’esperimento sull’origine dell’universo che dovrebbe partire il 10 settembre con l’accensione del Lhc, l’acceleratore di particelle del Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra. Dieci giorni che ci separano da uno degli esperimenti piu’ importanti della storia, secondo i ricercatori del Cern, ma che, secondo un altro gruppo di scienziati, potrebbero essere gli ultimi prima dell’inizio della fine. Del mondo. Si’, perche’ il timore degli scienziati capitanati dal professor Otto Rossler, chimico tedesco della Eberhard University, e’ proprio che l’esperimento del Cern possa, a causa delle collisioni di energia che scatenera’, generare un buco nero capace di risucchiare la terra e farla sparire nel giro di pochi anni. Timori che hanno spinto Rossler e compagni a fare ricorso presso la Corte Europea dei diritti umani per BR fermare l’esperimento. Ma di fronte alle accuse, dal Cern arrivano rassicurazioni assolute. Michelangelo Mangano, fisico nucleare veronese e ricercatore del Cern, e’ autore di uno studio sulla sicurezza del Lhc nato proprio per rispondere alle critiche. “Per quanto la compomente del rischio - spiega Mangano all’Agi - non faccia minimamente parte di un progetto come questo, abbiamo comunque deciso di rispettare le paure altrui e di dimostrare come questi paure non siano in nessun modo fondate. Collisioni di energia come quelle prodotte dall’Lhc si sono verificate sulla terra come in altri pianeti un numero immenso di volte: l’Lhc ricrea infatti i fenomeni naturali dei raggi cosmici, che producono energie anche superiori e che investono continuamente il nostro pianeta, come altri corpi celesti, senza nessuna conseguenza”. “Noi non neghiamo di cercare anche di generare dei buchi neri - continua Mangano - ma se anche venissero prodotti, ed BR e’ difficile che accada, questi decadrebbero istantanamente senza conseguenze”. Se l’Lhc comporta dei rischi, secondo lo scienziato, sono rischi di natura meccanica, legati al tipo di struttura “un tunnel di 27 chilometri, 100 metri sotto terra e in presenza di un’alta tensione delle correnti”, e a cui si risponde con tutte le misure di sicurezza del caso. “Ma non esiste nessun rischio nemmeno per noi che abitiamo a pochi chilometri dall’esperimento”. (AGI) BR BR Red/Ven BR BR A href= http://www.diritto-oggi.it/archives/00034903.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.diritto- oggi.it/archives /00034903. html /FONT /A BR BR ********* BR BR Un gruppo di ricercatori si era appellato alla Corte europea dei diritti delle#039;uomo BR BR Secondo gli oppositori le#039;acceleratore di particelle potrebbe generare un buco nero BR BR Lhc, via libera da Strasburgo BR BR Le#039;esperimento vada avanti BR Dai giudici no alle#039;appello. Il 10 settembre il test a Ginevra BR BR STRASBURGO - Via libera anche dalla Corte europea dei diritti delle#039;uomo alle#039;esperimento del Cern che, grazie alle#039;accelleratore Large hadron collider (Lhc), cercherà di riprodurre le condizioni immediatamente successive al Big Bang che ha generato le#039;universo. I giudici si sono pronunciati dopo la denuncia di un gruppo di ricercatori, convinti che il test genererà un buco nero in grado di risucchiare il pianeta. BR BR La causa. Gli oppositori delle#039;esperimento, guidati da Markus Goritschnig, si erano rivolti alla Corte di Strasburgo, chiedendo che venissero applicate misure di blocco nei confronti dei venti paesi membri del Cern, il Centro europeo per la ricerca nucleare responsabile del progetto. Secondo Goritschnig e gli altri, gli Stati che collaborano al progetto sarebbero responsabili della violazione delle#039;articolo 2 e delle#039;articolo 8 della Convenzione europea per i diritti umani, ovvero il diritto alla vita e il diritto al rispetto della vita privata e familiare. La Corte ha tuttavia ritenuto che nessuno di questi articoli fosse stato violato dando così il via libera definitivo alle#039;esperimento. BR BR Gli esperti. Sulle#039;apocalisse paventata dagli oppositori, si è espresso anche il mondo della scienza italiano. Ee#039; sicuro del buon esito delle#039;esperimento il presidente delle#039;Istituto nazionale di Fisica nucleare Roberto Petronzio: Questi scenari apocalittici non hanno alcun riscontro reale. Da Lhc non arriva nessun pericolo. Le#039;allarme lanciato è basato su congetture e ipotesi e non su riscontri reali . Stessa posizione anche per il presidente del Cnr ed ex direttore generale del Cern Luciano Maiani: Le#039;esperimento è da considerare a rischio zero, relativamente a quanto queste#039;espressione possa essere utilizzata in fisica: è stato giusto porsi il problema ma esso non ha un fondamento tale da indurre preoccupazioni . BR BR Il test. Il primo utilizzo delle#039;LHC, il più grande accelleratore di particelle mai costruito, con un diametro di 26 chilometri e costato circa 6 miliardi di euro, si terrà come da programma il prossimo 10 settembre al Centro di ricerche nucleari di Ginevra. La speranza degli scienziati è quella di individuare il bosone di Higgs, particella responsabile - almeno in teoria - di aver dato massa a tutte le altre. BR BR (1 settembre 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/big-bang-test/corte-bigbang/corte-bigbang.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 09/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ big-bang- test/corte- bigbang/corte- bigbang.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3352&titolo_sotto=FISICA: PRESIDENTE INFN, DA LHC NESSUN PERICOLO ALLARME INGIUSTIFICATO&ID_cat_new=99News ReikiNuvole spray da navi fantasma per raffreddare il pianetahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3354&titolo_sotto=Nuvole spray da navi fantasma per raffreddare il pianeta&ID_cat_new=99 - P AMBIENTE BR 1/9/2008 BR BR ROMA BR Uno scienziato dell’Università di Edimburgo ha progettato una nuova arma nella lotta contro il riscaldamento globale: una flotta di 1500 barche a vela senza equipaggio capaci di creare scie di acqua nebulizzata che riflettano meglio il calore del sole. Il progetto - riferisce The Times - prevede che vascelli azionati da una tecnologia a motore rotante pattuglino aree specifiche dell’Oceano spruzzando piccolissime gocce di acqua di mare nelle nuvole sovrastanti. Le goccioline aumenterebbero la superficie in modo da «far brillare le nuvole» e così riflettendo più radiazioni del sole nello spazio; in questo modo si contrasterebbe il riscaldamento causato dai combustibili fossili. BR BR «La bellezza di questo sistema - dice Stephen Salter, autore di un articolo pubblicato sulle Philosophical Transactions di Royal Society - è che funziona con vento e acqua marina. Si può applicare localmente, per raffreddare l’Artico o i mari attorno alle barriere coralline». «Potremmo addirittura - aggiunge lo studioso - concederci di tornare indietro a una piccola era glaciale. Gli effetti possono essere attivati o interrotti completamente in caso dovesse accadere qualcosa di inaspettato». BR BR Le «navi spruzza nuvole» saranno alimentate dal vento utilizzando una forza rotazionale aerodinamica sperimentata già 80 anni fa. L’«effetto Magnus» fu osservato per la prima volta da Sir Isaac Newton mentre guardava i giocatori di tennis che tiravano a effetto per cambiare la traiettoria delle palle. BR BR Nel 1926 una nave che sfruttava la forza rotazionale, progettata da Anton Flettner attraversò l’Atlantico, ma poi la tecnologia non fu sviluppata a causa della Grande Depressione. Materiali moderni e aumento dei costi energetici hanno spinto ad una rivalutazione del sistema: all’inizio del mese la Enercon tedesca ha lanciato la prima nave mercantile a rotore. BR BR Le navi, che potranno costare da 1 a 2 milioni di sterline e muoversi ad una velocità di crociera compresa tra gli 8 e i 24 nodi, useranno delle turbine a elica anche per i generatori di nebbioline. L’acqua del mare verrebbe filtrata prima di essere spinta attraverso dischi del diametro di 15 cm perforati con un miliardo di piccoli buchi, in modo da produrre una nebbia di goccioline ognuna più piccola di un micron. Queste gocce sarebbero poi soffiate nei cieli con dei ventilatori montati all’interno dei cilindri dei motori: le «navi crea nuvola», del peso di 300 tonnellate, saranno teleguidate da una centrale operativa. Salter stima che per portare avanti il progetto servono 20 milioni di sterline: una volta che le navi saranno in acqua potranno anche fungere da laboratori scientifici galleggianti per raccogliere dati su meteo e inquinamento e informazioni sulle acque dell’oceano, sulle popolazioni marine e sui parametri chimici delle acque. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=801eID_sezione=76esezione=Ambiente target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/ambiente/ grubrica. asp?ID_blog= 51eID_articolo= 801eID_sezione= 76esezione= Ambiente /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3354&titolo_sotto=Nuvole spray da navi fantasma per raffreddare il pianeta&ID_cat_new=99News ReikiAllucinante ! A Shangai esistono Gatti con le Ali !!!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3347&titolo_sotto=Allucinante ! A Shangai esistono Gatti con le Ali !!!&ID_cat_new=99 - P A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/08/allucinante-a-shangai-esistono-gatti-con-le-ali.html http://mysterium.blogosfere.it/2008/08/allucinante-a-shangai-esistono-gatti-con-le-ali.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3347&titolo_sotto=Allucinante ! A Shangai esistono Gatti con le Ali !!!&ID_cat_new=99News ReikiLe Vie Cave, un enigma irrisoltohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3346&titolo_sotto=Le Vie Cave, un enigma irrisolto&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.centrostudifortiani.it/vie-cave.htm http://www.centrostudifortiani.it/vie-cave.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3346&titolo_sotto=Le Vie Cave, un enigma irrisolto&ID_cat_new=99News ReikiI Templari spagnoli citano in giudizio il Papahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3348&titolo_sotto=I Templari spagnoli citano in giudizio il Papa&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ilportaledelmistero.net/Vedetta/articolo_vedetta.html http://www.ilportaledelmistero.net/Vedetta/articolo_vedetta.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3348&titolo_sotto=I Templari spagnoli citano in giudizio il Papa&ID_cat_new=99News ReikiFISICA: LHC PRONTO A PARTIRE, INFN ORGANIZZA DIRETTA DA ROMAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3342&titolo_sotto=FISICA: LHC PRONTO A PARTIRE, INFN ORGANIZZA DIRETTA DA ROMA&ID_cat_new=99 - P (Agi) - Roma, 29 ago. - Lhc (Large Hadron Collider), il piue#039; potente acceleratore di particelle al mondo che si trova al Cern di Ginevra ee#039; pronto a partire. Il 10 settembre prossimo un primo fascio di protoni farae#039; il suo giro di prova alle#039;interno delle#039;anello sotterraneo lungo 27 chilometri. Per le#039;occasione il Cern ha organizzato un grande evento mediatico a cui si sono giae#039; accreditate circa 400 testate europee e per cui ee#039; prevista una diretta della Bbc. Eventi simultanei si svolgeranno nei diversi paesi europei. Le#039;Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) ha organizzato, per i giornalisti che non possono recarsi a Ginevra, una diretta delle#039;evento, via webcast, a cui interverranno gli scienziati delle#039;Infn. La diretta si svolgerae#039; nella mattinata del 10 settembre, dalle 9 alle 11 circa, presso la presidenza delle#039;Infn in piazza dei Caprettari 70 a Roma. Il Cern metterae#039;, inoltre, a disposizione un servizio di eurovisione che coprirae#039; la durata intera BR delle#039;evento e a cui le televisioni potranno collegarsi. (AGI) BR BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200808291303-eco-rt11069-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/research- e-sviluppo/ notizie/20080829 1303-eco- rt11069-art. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3342&titolo_sotto=FISICA: LHC PRONTO A PARTIRE, INFN ORGANIZZA DIRETTA DA ROMA&ID_cat_new=99News ReikiArabia saudita: Scoperta grande città pre-islamicahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3343&titolo_sotto=Arabia saudita: Scoperta grande citt pre-islamica&ID_cat_new=99Nel sudovest della penisola: pietre come quelle delle Piramidi - P Roma, 29 ago. (Apcom) - Una grande città risalente alle#039;epoca pre-islamica è stata scoperta nel sito archeologico di Jerash nel sud delle#039;Arabia saudita. A dare al quotidiano locale al Watan la notizia della scoperta, effettuata da archeologi statunitensi, è il parlamentare saudita Mohammed al Zafleh. BR BR Secondo quanto riporta il foglio locale, la scoperta è avvenuta la settimana scorsa, dopo lavori di scavo nella provincia Ahad Rafidah ad ovest di Abha, nel sud ovest della penisola arabica. BR BR Dalle prime indagini, risulta che la città avrebbe attraversato tre epoche storiche: pre-islamica, agli albori delle#039;Islam e infine, nel quinto e sesto secolo del calendario islamico (undicesimo e dodicesimo dopo Cristo). Pietre della grandezza di quelle utilizzate per costruire la Grande piramide di Giza , sostengono gli archeologhi, sono disposte in composizioni che riflettano una raffinata architettura della città. BR BR La promettente scoperta per il turismo, avrebbe indotto le autorità a disporre rapidi lavori di scavo entro 6 settimane . BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/esteri/2008/08_agosto/29/archeologia_arabia_saudita_scoperta_grande_citta_pre-islamica,15886522.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/esteri/ 2008/08_agosto/ 29/archeologia_ arabia_saudita_ scoperta_ grande_citta_ pre-islamica, 15886522. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3343&titolo_sotto=Arabia saudita: Scoperta grande citt pre-islamica&ID_cat_new=99News ReikiLuce verde per le#039;acceleratore del CERNhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3344&titolo_sotto= Luce verde per l'acceleratore del CERN&ID_cat_new=99 - DIV class= undoreset clearfix id=message1065901975 br DIV id=yiv1712742243 !--~-|**|PrettyHtmlStartT|**|-~-- br DIV id=ygrp-mlmsg style= WIDTH: 655px br DIV id=ygrp-msg style= PADDING-RIGHT: 25px; PADDING-LEFT: 0px; FLOAT: left; PADDING-BOTTOM: 0px; MARGIN: 0px; WIDTH: 470px; PADDING-TOP: 0px !--~-|**|PrettyHtmlEndT|**|-~-- br DIV id=ygrp-text br P 29 agosto 2008 - Luce verde per le#039;acceleratore del CERN BR La Corte europea dei diritti umani ha respinto la denuncia sporta da un gruppo di ricercatori. Le#039;acceleratore di particelle LHC potrà essere messo in funzione il 10 settembre, come previsto. BR Le persone che si erano rivolte alla Corte dei diritti umani di Strasburgo temono che gli esperimenti previsti dal CERN (Centro di ricerca nucleare europeo) favoriscano «le#039;apparire di micro buchi neri. Queste#039;ultimi potrebbero aspirare il mondo e farlo scomparire». BR BR Tra i depositari figura anche Otto Rössler, professore di biochimica e teorico del caos tedesco. BR BR La denuncia è stata però respinta dalla Corte europea dei diritti umani. Il CERN si è detto «molto soddisfatto» di questa decisione. BR BR Il portavoce del centro di ricerca basato a Ginevra ha dichiarato di essere stato un poe#039; sorpreso da questa denuncia, anche perché gli argomenti addotti non sono affatto nuovi. «Per noi», ha spiegato James Gillies, «le#039;LHC è assolutamente sicuro». BR BR A href= http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/scienza_e_technologia/Luce_verde_per_l_acceleratore_del_CERN.html?siteSect=514esid=9629161ecKey=1220016725000ety=nd target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.swissinf o.ch/ita/ rubriche/ scienza_e_ technologia/ Luce_verde_ per_l_accelerato re_del_CERN. html?siteSect= 514esid=9629161e cKey=12200167250 00ety=nd /FONT /A /P /DIV /DIV /DIV /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3344&titolo_sotto= Luce verde per l'acceleratore del CERN&ID_cat_new=99News ReikiFilmato il mostro di Loch Ness svedesehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3345&titolo_sotto=Filmato il "mostro di Loch Ness" svedese&ID_cat_new=99Il suo nome è «Storsjöodjuret» , che significa «la bestia del lago Storsjö» - P Le#039;animale, misurerebbe fino a 12 metri, incastrato dalle telecamere installate da une#039;associazione locale BR BR STOCCOLMA (Svezia) - Una bizzarra quanto leggendaria creatura, come il più famoso mostro di Loch Ness, si aggira da quasi trecento anni in un lago in Svezia. Ora è stata catturata in un filmato pubblicato in rete BR BR e#9632; GUARDA BR A href= http://video.corriere.it/?vxSiteId=404a0ad6-6216-4e10-abfe-f4f6959487fdevxChannel=Dal%20MondoevxClipId=2524_96f689bc-75d7-11dd-b314-00144f02aabcevxBitrate=300 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://video. corriere. it/?vxSiteId= 404a0ad6- 6216-4e10- abfe-f4f6959487f devxChannel= Dal%20Mondoe vxClipId= 2524_96f689bc- 75d7-11dd- b314-00144f02aab cevxBitrate= 300 /FONT /A BR BR Nessie ha un parente svedese? Il suo nome è «Storsjöodjuret» , che significa «la bestia del lago Storsjö». Secondo alcuni ha le#039;aspetto di un verme gigante con grandi occhi scuri e due protuberanze ai lati della testa, simili a delle orecchie. BR BR Le#039;animale marino, se tale si tratta, misurerebbe fino a 12 metri e nuota con un curioso movimento ondulatorio, esattamente come il suo cugino , il mostro di Loch Ness. Centinaia sono finora le testimonianze di avvistamenti raccolte negli ultimi vente#039;anni, ma da almeno tre secoli i pescatori locali narrano di creature sconosciute che attraversano lo Storsjö, che misura una profondità di appena 74 metri. «Giovedì, alle 12.21 abbiamo filmato il movimento di un essere vivente», ha comunicato le#039;associazione svedese che ha installato delle videocamere proprio nel lago a Storsjö. «Siamo sicuri che non si tratta di un luccio, un pesce de#039;acqua dolce, e nemmeno di un pesce persico», ha detto Gunnar Nilsson, portavoce delle#039;associazione commerciale del comune di Svenstaviks, alle sponde del lago. BR BR Le#039;associazione aveva installato, col supporto della provincia di Jämtland, sei camere nel giugno scorso e tra queste anche due sottomarine. Lo scopo del progetto da 43.000 euro era quello di risolvere una buona volta, con tanto di prove in mano, il quesito sul Nessie svedese , avvistato per la prima volta nel lontano 1635. Dalle immagini pubblicate dai giornali svedesi e su Internet si intravede effettivamente la silhouette di una sorta di grosso serpente che nuota e si attorciglia in acqua. La sequenza non è, tuttavia, del tutto chiara. Ciò nonostante, gli abitanti del posto e i moltissimi fan si dicono entusiasti: «Siamo ancora eccitati da questo essere spettacolare» , ha detto Nilsson. Motivo del progetto è naturalmente anche quello di rilanciare il commercio e il turismo in questa parte, finora poco conosciuta della Svezia e, dice Nilsson, «l mostro in questo senso, ci aiuta moltissimo». BR BR Elmar Burchia BR 29 agosto 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_29/mostro_svedese_f0516616-75d8-11dd-b314-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/esteri/ 08_agosto_ 29/mostro_ svedese_f0516616 -75d8-11dd- b314-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3345&titolo_sotto=Filmato il "mostro di Loch Ness" svedese&ID_cat_new=99News ReikiUn pianeta a poishttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3334&titolo_sotto=Un pianeta a pois&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.focus.it/Scienza/spazio/fotodelgiorno/28082008_0904_688_Un_pianeta_a_pois.aspx http://www.focus.it/Scienza/spazio/fotodelgiorno/28082008_0904_688_Un_pianeta_a_pois.aspx /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3334&titolo_sotto=Un pianeta a pois&ID_cat_new=99News ReikiAggiornamento Piramidi in Bosniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3337&titolo_sotto=Aggiornamento Piramidi in Bosnia&ID_cat_new=99 - P Buongiorno! BR BR Le#039;Egitto ha la piramide più grande, ma quella Bosniaca è la più alta. BR BR Questa settimana sono arrivati in Bosnia esperti di tutto il mondo, per partecipare alla prima Conferenza internazionale sulle Piramidi in Bosnia, a Visoko. Questa conferenza sarà riproposta ogni due anni. BR BR Oltre 120 persone hanno partecipato alla conferenza di tre giorni, ed hanno ascoltato gli esperti che hanno presentano i loro argomenti per rispondere alle molte domande sulle contestate Piramidi in Bosnia. BR BR Alcuni archeologi tedeschi hanno trovato delle prove: Visoko è stata abitata fino a 6000 anni fa, con un insediamento di circa 10.000 persone. BR BR Sotto articolo in inglese. BR BR Saluti BR BR Grazia BR BR ************ * BR BR Egypt has the largest pyramid, but Bosniae#039;s is the highest! 26 August 2008 BR BR Sarajevo Hotel Grand BR This week experts from around the world have arrived in Bosnia to participate in the first International Coneference about the Bosnian Pyramids at Visoko. More than 120 people attended the conference on day three to hear experts presenting their arguments to answer questions surrounding the disputed Pyramids in Bosnia. Although a team has been excavating the site for the last three year it has only e#039;scratched the surfacee#039; of the pyramide#039;s true nature, according to a number of the experts. Scientists in the fields of Geolgy, Archaeology and other sciences will work together to provide answers to these questions. At this stage, no tools or artefacts have been found that replicate discoveries in other pyramids around the world. Egyptian experts are comparing this project to Henry Cartere#039;s explorations. Having spent three years digging without any success, he found nothing. But Carter was lucky because he had access to rich Egyptian archives that helped him BR enormously. In the case of the Bosnian Pyramids, German archaeologists have found evidence of continious life at Visoko Valley including settlements of 10,000 people dating back some 6000 years. In bosnia, we do not have any archive against which to compare modern discoveries so the task is more complex. The APBPS Foundation announced that this confernece will occure every 2 years from now on and it hopes that Sarajevo will become the world center for exploring pyramids around the world. Experts from China and Egypt also gave presentations about pyramids in their native countries. BR BR A href= http://bosnianpyram id.com/indexFiles/News.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://bosnianpyram id.com/indexFiles/News.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3337&titolo_sotto=Aggiornamento Piramidi in Bosnia&ID_cat_new=99News ReikiStanno Scomparendo le Apihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3338&titolo_sotto=Stanno Scomparendo le Api&ID_cat_new=99 - P BR BR A href= http://naturalnews.blogs.it/2008/08/28/le-api-stanno-scomparendo-4648660 target=_blank FONT color=#003399 http://naturalnews.blogs.it/2008/08/28/le-api-stanno-scomparendo-4648660 /FONT /A BR BR A href= http://naturalnews.blogs.it/2008/08/28/stanno-scomparendo-le-api-4650666 target=_blank FONT color=#003399 http://naturalnews.blogs.it/2008/08/28/stanno-scomparendo-le-api-4650666 /FONT /A BR BR A href= http://naturalnews.blogs.it/2008/08/28/le-api-stanno-scomparendo-nell-universo-4650676 target=_blank FONT color=#003399 http://naturalnews.blogs.it/2008/08/28/le-api-stanno-scomparendo-nell-universo-4650676 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3338&titolo_sotto=Stanno Scomparendo le Api&ID_cat_new=99News ReikiSporta denuncia contro il CERNhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3339&titolo_sotto=Sporta denuncia contro il CERN&ID_cat_new=99 - P 28 agosto 2008 - 14.26 BR BR Un gruppo di ricercatori ha sporto denuncia contro il CERN di Ginevra presso la Corte europea dei diritti delle#039;uomo a Strasburgo. Chiede di sospendere le#039;avvio delle#039;acceleratore di particelle (LHC) prevista il 10 settembre. BR I firmatari sostengono che le#039;esame dei rischi legati al progetto non sia stato effettuato secondo i parametri abituali, come accade invece per le centrali nucleari. Con la loro azione intendono aprire il dibattito sul tema, visto che simili complessi – forse anche più potenti – sono già stati pianificati. BR BR Stando agli oppositori, la collisione tra particelle favorirebbe le#039;apparizione di micro buchi neri che potrebbero perfino risucchiare il mondo e farlo così scomparire. Il rischio è abbastanza alto perché il progetto venga immediatamente sospeso. BR BR Il centro europeo di ricerca nucleare (CERN) sta esaminando in dettaglio la denuncia sporta da personalità del mondo scientifico – come il professore di biochimica tedesco Otto Rössler – e sottoscritta anche da gente comune. È stato comunque ribadito che le#039;acceleratore non fa altro che riprodurre qualcosa che accade naturalmente nelle#039;universo. BR BR Le#039;acceleratore di particelle LHC è il più importante esperimento di fisica degli ultimi anni. Si trova in un tunnel sotterraneo lungo 27 km al confine tra Francia e Svizzera e ha quale scopo la collisione di protoni o ioni pesanti ad une#039;energia mai raggiunta finora in laboratorio. BR BR A href= http://www.swissinfo.ch/ita/rubriche/scienza_e_technologia/Sporta_denuncia_contro_il_CERN.html?siteSect=514esid=9624282ecKey=1219926365000ety=nd target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.swissinf o.ch/ita/ rubriche/ scienza_e_ technologia/ Sporta_denuncia_ contro_il_ CERN.html? siteSect= 514esid=9624282e cKey=12199263650 00ety=nd /FONT /A BR BR ************ BR BR Denuncia contro il CERN a Strasburgo per impedire LHC BR Una denuncia contro il CERN è stata inoltrata da un gruppo di ricercatori presso la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo. Le#039;obiettivo è de#039;impedire la messa in servizio del nuovo acceleratore di particelle LHC - prevista il 10 settembre - in modo da condurre ulteriori accertamenti. BR Pubblicità BR BR La denuncia emana da ricercatori quali il professore di biochimica tedesco e teorico del caos Otto Rössler, nonchè da privati, indica Markus Goritschnig, coordinatore del gruppo. Secondo i querelanti, il progetto non è stato sottoposto ad une#039;analisi standard dei rischi come#039;è il caso per le centrali nucleari. La denuncia ha pure quale obiettivo di provocare il dibattito sulla questione, perchè altri acceleratori, ancora più potenti, sono progettati nel mondo . BR BR Secondo i querelanti, le esperienze che saranno condotte nel superimpianto potrebbero favorire la formazione di micro buchi neri, capaci di assorbire le#039;intero universo. Il rischio - sostiene la denuncia - è abbastanza elevato per giustificare le#039;arresto del progetto. BR BR Il CERN, dal canto suo, sta esaminando la denuncia. Sul fondo della questione, già sollevata in precedenza, la posizione del centro è immutata: il LHC non provocherà fenomeni anormali, spiega il suo portavoce James Gillie. BR BR Nel Large Hadron Collider (LHC) i protoni verranno accelerati fino ad une#039;energia di cinquemila miliardi di elettronvolt e quindi fatti collidere, per cercare di osservare nuove particelle e nuove forze. La sua costruzione - un gigantesco anello di 27 chilometri situato nel sottosuolo di Ginevra e della Francia limitrofa - ha richiesto 14 anni e un investimento di otto miliardi di franchi. BR BR (ats) BR BR A href= http://www.bluewin.ch/it/index.php/570,81409/Denuncia_contro_il_CERN_a_Strasburgo_per_impedire_LHC/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.bluewin. ch/it/index. php/570,81409/ Denuncia_ contro_il_ CERN_a_Strasburg o_per_impedire_ LHC/ /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3339&titolo_sotto=Sporta denuncia contro il CERN&ID_cat_new=99News ReikiGroenlandia, enorme crollo di ghiacciohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3340&titolo_sotto=Groenlandia, enorme crollo di ghiaccio&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.montagna.tv/?q=node/8360 http://www.montagna.tv/?q=node/8360 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3340&titolo_sotto=Groenlandia, enorme crollo di ghiaccio&ID_cat_new=99News ReikiSCONTRO FRA GALASSIE SVELA SEGRETI MATERIA OSCURAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3341&titolo_sotto=SCONTRO FRA GALASSIE SVELA SEGRETI MATERIA OSCURA&ID_cat_new=99 - P 2008-08-28 12:44 BR BR ROMA - Una titanica collisione fra ammassi di galassie ha reso meno oscuro il lato buio delle#039;universo, quello in cui domina la misteriosa materia oscura. Le#039;incidente cosmico, catturato contemporaneamente da due osservatori spaziali della Nasa, Chandra e Hubble, ha infatti separato la materia oscura da quella ordinaria come è chiaramente visibile nelle immagini a contrasto diffuse dalle#039;Agenzia spaziale americana. BR BR Le foto mostrano la materia oscura colorata di blu e mappata grazie al telescopio Hubble e la materia ordinaria di colore rosa osservata da Chandra. Le#039;evento, che ha dato vita alle#039;ammasso MACSJ0025.4- 1222, fornisce dettagli sulle#039;interazione fra le due componenti del cosmo e rafforza la teoria che le particelle di materia oscura interagiscono le une con le altre solo debolmente e non tutte, lontano dalla pressione della gravità. Infatti dopo la fusione fra gli ammassi, avvenuta a una velocità di milioni di chilometri orari, i dati della Nasa mostrano che la materia oscura è scivolata via attraverso la zona di collisione. BR BR La scoperta, che sarà pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal, dimostra anche che un analogo fenomeno accaduto nel 2006 nel cosiddetto Ammasso proiettile non è stato un evento anomalo ed eccezionale. Anche il quel caso, dopo lo scontro, gli strumenti della Nasa registrarono una separazione fra materia ordinaria e oscura che secondo le teorie occupa il 20% delle#039;Universo, il restante 75% è, invece, occupato dalle#039;energia oscura e solo il 5% dalla materia che conosciamo. BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_757876618.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /inbreve/ visualizza_ new.html_ 757876618. html /FONT /A BR BR ************ *** BR BR SPAZIO: NASA, ISS ATTACCATA DA VIRUS INFORMATICO DALLA TERRA BR BR (AGI) - Roma, 28 ago. - Un virus informatico ee#039; riuscito dalla Terra a raggiungere lo spazio, dopo aver fatto un giro sul pc di un astronauta. Secondo quanto riferito dalla Nasa, il virus noto come Gammina.Ag ee#039; arrivato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) nel mese di luglio. Esso ee#039; in grado di rubare password e nickname per entrare nei piue#039; popolari giochi online e poi li invia a un server centrale. BR Tuttavia, la Nasa ha precisato che il programma dannoso non puoe#039; in alcun modo alterare i sistemi essenziali delle#039;Iss. Per questo le#039;agenzia spaziale americana le#039;ha definito come un semplice e#039;fastidioe#039;. Il virus ha peroe#039; finota intaccato i pc utilizzati per le#039;esecuzione di programmi nutrizionali e per le#039;invio delle e-mail degli astronauti alla Terra. La Nasa sta ora concentrando i suoi sforzi alle#039;individuazione del e#039;papae#039;e#039; di questo virus che ha messo le#039;intera agenzia americana di fronte a un imbarazzante problema. Gli esperti americani ritengono che il virus abbia inizialmente infettato il portatile di un astronauta tramite una USB Flash drive, ovvero una memoria esterna, e che poi si sia diffuso su altri pc. La Nasa non ha peroe#039; classificato le#039;incoveniente come qualcosa di grave e raro. e#039;e#039;Non ee#039; un evento frequente - ha ammesso Kelly Humphries, portavoce della Nasa - ma questa non ee#039; stata la prima voltae#039;e#039;. (AGI) BR BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200808281229-eco-rt11062-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/research- e-sviluppo/ notizie/20080828 1229-eco- rt11062-art. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3341&titolo_sotto=SCONTRO FRA GALASSIE SVELA SEGRETI MATERIA OSCURA&ID_cat_new=99News ReikiI Rotoli del Mar Morto su Internethttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3336&titolo_sotto=I Rotoli del Mar Morto su Internet&ID_cat_new=99Autority israeliana, progetto richiederae#039; alcuni anni - P GERUSALEMME - Annunciata una banca dati per mettere online i Rotoli del Mar Morto, fotografati ad altissima risoluzione, e la documentazione relativa. Lo ha annunciato oggi a Gerusalemme le#039;Autoritae#039; per le Antichitae#039; di Israele. BR BR Il progetto pilota, la cui realizzazione richiederae#039; alcuni anni, ha tra i suoi obiettivi anche la conservazione e il monitoraggio delle condizioni dei preziosi rotoli tramite il ricorso a tecniche avanzate, sviluppate da scienziati della Nasa (le#039;ente spaziale americano). BR BR A href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=31614eopt=int target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 31614eopt= int /FONT /A BR BR ************ ********* ** BR BR On line i rotoli del Mar Morto BR BR Ci vorranno ancora alcuni anni ma, a progetto concluso, una banca dati permetterae#039; agli studiosi e al vasto pubblico di tutto il mondo di accedere via internet ai Rotoli del Mar Morto, fotografati ad altissima risoluzione, e alla documentazione relativa. BR BR Lo ha annunciato oggi a Gerusalemme le#039; Autoritae#039; per le Antichitae#039; di Israele nel presentare un ambizioso progetto pilota che ha tra i suoi obiettivi anche la conservazione e il monitoraggio delle condizioni dei preziosi rotoli tramite il ricorso a tecniche avanzate, sviluppate da scienziati della Nasa (le#039;ente spaziale americano). BR BR I Rotoli - dice Pnina Shor, capo del dipartimento per la cura e la conservazione dei reperti - sono un patrimonio delle#039;Umanitae#039; e noi pensiamo che sia nostro dovere fare in modo che siano accessibili a tutti . BR BR I Rotoli, che furono scritti alla fine del terzo secolo a.C. e in gran parte tra il primo secolo a.C. e il primo secolo d.C., furono scoperti da un beduino in una grotta del Mar Morto nel 1947. Comprendono il piue#039; antico testo scritto esistente del Vecchio Testamento (ad eccezione del Libro di Ester), oltre a salmi, inni e testi apocrifi. BR BR I Rotoli, che hanno enorme importanza storica, religiosa e culturale, aiutano a far luce su un periodo di grandi sconvolgimenti nella storia del popolo ebraico alla fine del Secondo Tempio cosie#039; come sulla storia del primo Cristianesimo. BR BR Si tratta di una vera e propria antica biblioteca che fa da perno tra il Giudaismo e il Cristianesimo. Per 35 anni un gruppo di soli dieci studiosi aveva monopolizzato la pubblicazione dei testi. A parte pochi lunghi Rotoli, tutti gli altri consistono in circa 12 mila frammenti - conservati nel Museo di Israele - che i ricercatori hanno raccolto con certosina pazienza in circa 1200 lastre. Nel 2001 ne ee#039; stata completata la pubblicazione. BR BR A progetto concluso, afferma la signora Shnor, chiunque potrae#039; accedere alla banca dati, vedere i frammenti dei Rotoli a cui ee#039; interessato, la loro trascrizione, traduzione e tutta la relativa documentazione e bibliografia. BR BR Un problema centrale ee#039; la conservazione dei Rotoli che sono estremamente fragili e che avevano cominciato a deteriorarsi, una volta estratti dalla grotta in cui per le particolari condizioni ambientali si erano perfettamente conservati. A questo fine le#039; Autoritae#039; per le Antichitae#039; aveva creato nel 1991 un laboratorio ad hoc e recentemente, anche con la collaborazione dei ministero per i beni e le attivitae#039; culturali italiano e di esperti di livello internazionale, ha deciso di riconsiderare le tecniche di conservazione adottate dei Rotoli, che sono stati fotografati una sola volta negli anni cinquanta. BR BR Da allora peroe#039; la tecnologia ha fatto grandi passi avanti e il ricorso a imaging a raggi infrarossi ha ora permesso non solo fotografie molto piue#039; nette ma ha anche messo in luce testi prima illeggibili. Grazie a queste tecniche le#039; Autoritae#039; ha ora cominciato la digitalizzazione delle#039; intera raccolta dei testi dei Rotoli. BR BR Il ricorso alla tecnica delle#039; imaging spettroscopico permetterae#039; di rilevare eventuali alterazioni nei Rotoli e di intervenire in tempo per prevenire danni. BR BR A href= http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=85235 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.rainews2 4.rai.it/ notizia.asp? newsID=85235 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3336&titolo_sotto=I Rotoli del Mar Morto su Internet&ID_cat_new=99News ReikiPrima degli Inca…il Perù dei Mochehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3335&titolo_sotto=Prima degli Incail Per dei Moche&ID_cat_new=99Scoperta una nuova tomba nella Huaca Rajada, nel nord del Perù, appartenente ad un governatore della civiltà Moche. - P martedì 26 agosto 2008 di Redazione Cultura BR BR Recenti scavi archeologici lungo la costa nord del Perù, hanno portato alla luce un’altra magnifica tomba reale, testimone di un’antica e ricca cultura antecedente gli Inca: la MOCHE BR BR Un prezioso dipinto ritrovato nel 1925 raffigurava quattro alti dignitari: il Signore di Sipán e due sacerdoti erano già stati identificati e ritrovati… La quarta figura era ancora sconosciuta… fino ad oggi. BR BR Quando si parla di Perù antico, siamo soliti associarlo alla civiltà Inca. BR BR In realtà, malgrado tutto il suo splendore, questa civiltà non è certamente stata l’unica, né la più ricca del Paese, né la più antica. Numerose culture precedenti, tra cui Chavín, Paracas, Sechín, Moche, Sicán, Chachapoyas e Chimu, vissero e prosperarono in Perù, lasciando un patrimonio di inestimabile valore, ancora non del tutto scoperto BR BR La civiltà Moche, la più famosa del Perù antico BR BR Negli ultimi 20 anni scavi archeologici, lungo la costa nord del Perù, hanno portato alla luce numerosi reperti della cultura Moche, la civiltà più famosa del Perù antico soprattutto per le sue produzioni artistiche. Diffusasi tra il 100 a.C. e l’800 d.C., nei territori compresi tra Piura, a nord, e la valle di Nepeña, a sud, la popolazione Moche è anche famosa per la costruzione di maestosi templi a forma di piramidi tronche, edifici che testimoniano le già notevoli conoscenze di architettura e ingegneria. BR BR Il complesso monumentale più grande, considerato la capitale dello Stato Moche, ubicato nei pressi di Trujillo, è costituito dalle Huacas del Sol y de la Luna, disposte l’una di fronte all’altra, rispettivamente centro amministrativo e centro cerimoniale. BR BR La piramide del Sole, o huaca del Sol, venne realizzata con milioni di adobes, mattoni di argilla, fango e paglia, ma non meno sorprendente è la piramide della Luna, o huaca de la Luna, composta da tre piattaforme, con ampi spiazzi destinati alle cerimonie. BR BR Sebbene i Moche si siano distinti nella produzione delle ceramiche, nella loro civiltà ebbero grande sviluppo anche l’arte della lavorazione dei metalli, l’oreficeria e la tessitura, oltre alla creazione di strumenti di lavoro, armi, oggetti rituali e monili. BR BR Testimonianza della ricchezza di cui si circondavano i signori del tempo è la famosa Tomba del Signore di Sipán. Risalente ad oltre 1700 anni fa e appartenente alla cultura Moche, la tomba venne ritrovata da Walter Alva nel 1987 nella zona archeologica della Huaca Rajada, nel dipartimento di Lambayeque. Considerata una delle scoperte più importanti del XX secolo, i lavori di scavo nella zona continuano ancora oggi, portando alla luce tesori di incredibile valore e bellezza, custoditi e visibili al pubblico presso il Museo Tumbas Reales de Sipán di Lambayeque, sorto a pochi chilometri da Chiclayo. BR BR Scoperto il quarto signore: si completa il murale rinvenuto nel 1925. BR BR Nella zona nord della Huaca Pepe Quiñones, a pochi metri dal settore dove vennero ritrovati il Signore di Sipán e altri 13 complessi funerari, è stato recentemente portato alla luce un nuovo personaggio dell’èlite Moche, risalente a 1.700 anni fa. A quasi quattro metri di profondità, un’equipe di archeologi specialisti, tra cui Bruno Alva Meneses figlio di Walter Ava, capeggiati da Steve Bourget, ha trovato un sarcofago posto su un basamento di legno di carrubo, con oggetti ornamentali che fanno pensare appartenesse all’èlite della civiltà Moche. BR BR Oltre a corone in rame con rappresentazioni di felini, sono stati trovati orecchini, braccialetti, scettri e un notevole numero di ceramiche e vasi funerari, testimoni indiscussi di appartenenza ad un governatore, vissuto probabilmente nella stessa epoca del Signore di Sipán, ma a capo di una vallata differente. Le ossa, in buono stato di conservazione, corrispondono ad un uomo di circa 35 anni di età, alto 1.65 metri ed è proprio qui, che solo qualche mese prima, era stata identificata una statuetta a forma di gufo, con pupille turchesi e, sul dorso, la rappresentazione di un volatile con le ali aperte, quasi fosse il personaggio stesso ad essere alato. BR BR Questa figura andrebbe completare la sequenza di personaggi importanti rappresentati nel murale ritrovato nella Huaca de la Luna. Questo dipinto, denominato “La rebelión de los artefactos” mostra quattro figure che intimano ordine e pace tra i Moche. BR BR Solo tre di queste persone erano state identificate: il Signore di Sipán e due sacerdoti e l’ultimo ritrovamento sembrerebbe rappresentare la quarta persona, sia per l’abbigliamento che per gli ornamenti rinvenuti, andando così a svelare l’enigma del quarto personaggio mancante nel murale. BR BR La ceramica nella cultura Moche BR BR Le produzioni in ceramica della cultura Moche consistono principalmente in contenitori dalla base piatta, con un corpo spesso scolpito ed il collo a forma di manico. La perfezione nell’esecuzione delle diverse rappresentazioni fanno, di questa cultura, una delle maggiormente evolute del nuovo mondo. Le rappresentazioni più conosciute ritraggono scene di vita, persone che suonano strumenti musicali, scene nautiche, di guerra, di caccia, immagini di rituali religiosi, di atti sessuali (anche di tipo omosessuale) , rappresentazioni di personaggi con deformazioni patologiche, mutilazioni e paesaggi con flora e fauna proprie di questa zona. I disegni delle ceramiche sono comunemente bicolore. BR BR A href= http://www.agoramagazine.it/agora/spip.php?article4145 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agoramag azine.it/ agora/spip. php?article4145 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3335&titolo_sotto=Prima degli Incail Per dei Moche&ID_cat_new=99News ReikiRisonanza di Schumann e Gregg Bradenhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3329&titolo_sotto=Risonanza di Schumann e Gregg Braden&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.automiribelli.org/2008/08/78-hz-capito/ http://www.automiribelli.org/2008/08/78-hz-capito/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3329&titolo_sotto=Risonanza di Schumann e Gregg Braden&ID_cat_new=99News ReikiArtico, la maxi spaccatura avanza: entro un anno gigantesca perdita di ghiaccihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3331&titolo_sotto=Artico, la maxi spaccatura avanza: entro un anno gigantesca perdita di ghiacci&ID_cat_new=99 - P ROMA (23 agosto) - Nel giro di un anno una porzione gigante del maggiore ghiacciaio galleggiante delle#039;emisfero Nord delle#039;Artico è destinata a scomparire. È questa la grossa perdita prevista da Jason Box, glaciologo del Byrd Polar Research Center della Ohio State University, dopo aver visto nuove immagini satellitari relative ad une#039;area della Groenlandia del Nord. Une#039;area, riferisce il Los Angeles Times, considerata immune dal riscaldamento globale, dove invece si rileva una grossa spaccatura in crescita e le#039;emorragia di una porzione di 11 miglia quadrate da uno dei ghiacciai principali, il ghiacciaio Petermann. «La spaccatura sta avanzando - spiega Box - ed è solo una questione di tempo perchè une#039;area molto più ampia si rompa». BR BR Il punto è che ormai il fenomeno dello scioglimento dei ghiacci delle#039;Artico si verifica sempre più a Nord, anche se secondo Jay Zwally, esperto di ghiacciai della Nasa «è un fatto importante ma è un segnale di cui ancora non conosciamo il significato». Secondo Konrad Steffen, uno scienziato che ha studiato il ghiacciaio Petermann in passato «la spaccatura non è allarmante, direi che si tratta di qualcosa di normale», spiegando che quel che si rileva oggi non è molto differente da quanto già avvenuto negli anni e#039;90. In ogni caso, le#039;impressione generale degli esperti è che questo fenomeno rientri nello scioglimento dei ghiacci già osservato nella parte sud della grossa isola, che sembra quindi che con il tempo stia avanzando verso nord. BR BR Il Polar Research Center della Ohio State University BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29896esez=HOME_ SCIENZA target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29896esez=HOME_ SCIENZA /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3331&titolo_sotto=Artico, la maxi spaccatura avanza: entro un anno gigantesca perdita di ghiacci&ID_cat_new=99News ReikiAl CERN, è andata bene anche la seconda prova di sincronizzazione.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3332&titolo_sotto=Al CERN, andata bene anche la seconda prova di sincronizzazione.&ID_cat_new=99Scienza, riusciti i test preliminari a riproduzione Big Bang - P Al CERN, è andata bene anche la seconda prova di sincronizzazione. Superata quella con il fascio di particelle in senso orario l’8 agosto, il 22 toccava al fascio in senso antiorario: è andato giù liscio come l’olio dall’acceleratore SPS all’LHC. Prossima tappa: prova di collisioncina tra i due. BR BR A href= http://lhc-first-beam.web.cern.ch/lhc-first-beam/News/FinalLHCsyncTest.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lhc-first- beam.web. cern.ch/lhc- first-beam/ News/FinalLHCsyn cTest.html /FONT /A BR BR A href= http://ocasapiens. blog.dweb. repubblica. it/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ocasapiens. blog.dweb. repubblica. it/ /FONT /A /P P /P P ************* BR Scienza, riusciti i test preliminari a riproduzione Big Bang /P P GINEVRA (Reuters) - Alcuni test hanno indicato con successo come avviare un esperimento che nel sottosuolo riprodurrà in miniatura il Big Bang , il fenomeno che ha dato origine alle#039;universo 15 miliardi di anni fa. BR BR Lyn Evans, del Centro europeo per la ricerca nucleare (Cern), ha detto oggi che gli esperimenti condotti lo scorso fine settimana nella grande macchina sotterranea Lhc, dove si eseguiranno i test di collisione tra particelle nei prossimi mesi e anni, si sono svolti senza intoppi . BR BR Prevediamo uno strepitoso successo quando per la prima volta tenteremo di mandare un raggio tutto intorno alle#039;Lhc , ha detto Evans, che presiede il team internazionale di scienziati che hanno dato corpo al progetto e creato la macchina, la Large Hadron Collider, in territorio francese e svizzero tra il massiccio del Giura e il lago di Ginevra. BR BR I test finali sono consistiti nel pompaggio di un singolo fascio di particelle energetiche dalle#039;acceleratore nel tunnel del Collider lungo 27 chilometri e nel farle procedere in senso anti-orario intorno alla macchina per circa 3 km. BR BR Alle#039;inizio di questo mese, ha detto il Cern, un esperimento simile è stato effettuato nel Collider in senso orario con egual successo. BR BR Il team progetta ora di far compiere al fascio di particelle un giro completo in una direzione, il prossimo 10 settembre, come preludio di un lancio di fasci in entrambe le direzioni per produrre una collisione, alla fine di queste#039;anno. BR BR Tale collisione sarà monitorata dai computer del Cern e visionata da scienziati di laboratori in tutto il mondo, che cercheranno di identificare, tra le altre cose, la particella che ha reso possibile la vita. BR BR Si pensa che la particella mancante, chiamata il bosone di Higgs dal nome del fisico scozzese Peter Higgs che per primo ne postulò le#039;esistenza 50 anni fa, sia il misterioso fattore che mantiene insieme la materia. BR BR A href= http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080825/ttc-big-bang-esperimento-fe50bdd.html target=_blank FONT color=#003399 http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080825/ttc-big-bang-esperimento-fe50bdd.html /FONT /A BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3332&titolo_sotto=Al CERN, andata bene anche la seconda prova di sincronizzazione.&ID_cat_new=99News ReikiUfo, le#039;Aeronautica militare:tre avvistamenti in Italia nel 2007http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3333&titolo_sotto=Ufo, l'Aeronautica militare:tre avvistamenti in Italia nel 2007&ID_cat_new=99 - P ROMA (25 agosto) - Uno era «fermo e ruotava su sè stesso, un altro procedeva con «moto misto, rettilineo e a zig zag», un altro ancora non è stato visto ad occhio nudo, ma è stato catturato dalle#039;obiettivo di una macchina fotografica. Stiamo parlando di Unidentified Flying Object, ovvero oggetti volanti non identificati: nel 2007 sono stati tre i presunti avvistamenti di ufo nei cieli di Italia, registrati dalle#039;Aeronautica militare, uno in Emilia Romagna, un altro in Sicilia e le#039;ultimo nel Lazio. A riferirlo i dati raccolti dal Reparto generale sicurezza della Forza armata, che raccoglie le segnalazioni provenienti da diverse fonti e predispone dei riepiloghi annuali, anche se «per uso esclusivamente statistico»: non vengono cioè espresse valutazioni sulla loro attendibilità. BR BR Il primo avvistamento del 2007 risale alle#039;11 luglio, ore 10:10. Ad accorgersi di uno strano oggetto volante a sud-ovest di Bologna furono alcuni cittadini: le#039;Ufo volava a circa 1.000 metri e aveva - si legge nella scheda delle#039;Aeronautica - «forma irregolare» che «variava durante la rotazione». Il colore era «bianco» e la velocità «non stimata». Il secondo avvistamento è del 19 agosto, alle 21:02, alle#039;aeroporto palermitano di Punta Raisi, quando dei cittadini videro due luci bianche muoversi da ovest verso est a grande velocità con movimento misto «rettilineo-zig zag». Terza e ultima segnalazione a Nettuno, in provincia di Roma. Durante il pomeriggio del 6 settembre, «poco dopo la fine di un breve temporale», vennero notati alcuni «punti di luce», «non visibili ad occhio nudo, malgrado siano stati captati dalla macchina fotografica». BR BR Visioni reali, o suggestione collettiva? Gli extraterrestri vivono solo nelle nostre fantasie, o incubi, o stanno realmente preparando le#039;invasione della Terra? Forse non si scoprirà mai, fatto sta che ogni anno si registrano dei casi di avvistamenti misteriosi, e il dubbio resta. Facciamo un salto indietro negli ultimi anni. BR BR Nel 2006 i presunti avvistamenti di Ufo registrati dal Reparto generale sicurezza delle#039;aeronautica furono tre: il 3 maggio a Procida (le#039;oggetto aveva «forma ellittica e colore giallo») e il 3 settembre (due segnalazioni) nel palermitano. BR BR Nel 2005, altri quattro casi, tra cui quello segnalato il 25 luglio da alcuni passeggeri di un aereo di linea nel tratto di costa tra Pescara ed Ancona che videro «una specie di missile, di circa due metri di ampiezza e con delle alette sulla parte terminale, bianco e con la punta ogivale rossa». BR BR Nel 2004 solo due segnalazioni: il 13 ottobre, a Vibo Valentia, quella di un oggetto «ovale, bianco», che poi «diventava viola, giallo e arancione» e che procedeva «con movimenti zig-zagati in tutte le direzioni». BR BR Cinque gli avvistamenti nel 2003, compreso quello del 17 giugno, a Perosa Canavese, provincia di Torino, di un ufo «composto da tre cerchi collegati», atterrato su un campo di grano, come nei classici film sugli alieni. La prova? Lo «schiacciamento uniforme della coltura». BR BR Nel 2002 gli avvistamenti registrati dalle#039;Aeronautica furono sei, tra agosto e dicembre: ad Orbassano, vicino Torino, contemporaneamente alle#039;avvistamento del «disco luminoso di circa tre metri», un signore notò pure «la scomparsa del segnale Tv e le#039;apertura del cancello automatico» di casa. BR BR Cieli affollati di ufo, infine, nel 2001: dalla «palla di fuoco» avvistata a Pescia, Pistoia, il 15 maggio, ai «due globi» visti sui cieli di Rio Marina, alle#039;isola de#039;Elba, le segnalazioni giunte alle#039;Aeronautica furono 12. BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29968esez=HOME_INITALIA target=_blank FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29968esez=HOME_INITALIA /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3333&titolo_sotto=Ufo, l'Aeronautica militare:tre avvistamenti in Italia nel 2007&ID_cat_new=99News ReikiUna MENTE ESTESA - Scienza e conoscenzahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3328&titolo_sotto=Una MENTE ESTESA - Scienza e conoscenza&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=20796 http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo.php?id=20796 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3328&titolo_sotto=Una MENTE ESTESA - Scienza e conoscenza&ID_cat_new=99News ReikiA.D. 2012: PROVE TECNICHE DI INVASIONEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3330&titolo_sotto=A.D. 2012: PROVE TECNICHE DI INVASIONE&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.dnamagazine.it/2012-provetecniche.html http://www.dnamagazine.it/2012-provetecniche.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3330&titolo_sotto=A.D. 2012: PROVE TECNICHE DI INVASIONE&ID_cat_new=99News ReikiCrop Circles, apparso un “Pentagono” a Bedfordshire (UK)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3326&titolo_sotto=Crop Circles, apparso un Pentagono a Bedfordshire (UK)&ID_cat_new=99 - P A href= http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/08/20/crop-circles-apparso-un-pentagono-a-bedfordshire-uk/ http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/08/20/crop-circles-apparso-un-pentagono-a-bedfordshire-uk/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3326&titolo_sotto=Crop Circles, apparso un Pentagono a Bedfordshire (UK)&ID_cat_new=99News ReikiAntimateria riflette materiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3327&titolo_sotto=Antimateria riflette materia&ID_cat_new=99 - P Un effetto soprendente scoperto da un gruppo di scienziati italiani: i fasci di antimateria a bassa energia possono essere riflessi dalla materia senza annichilarsi BR BR Da quando Carl Andersson nel 1932 ha scoperto la prima particella di antimateria, è noto che se una particella di materia incontra una particella di antimateria, queste si distruggono a vicenda, producendo un lampo di energia. Si chiama annichilazione materia-antimateria . BR BR Questo comportamento, considerato finora un fatto accertato, è stato messo in dubbio da una recente ricerca condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università di Torino e Brescia della sezione INFN di Torino e Brescia, che dimostra che una buona parte dell’antimateria a bassa energia rimbalza se colpisce un bersaglio di materia. BR BR Il soprendente risultato si basa sull’analisi dei dati dell’esperimento Obelix condotto al CERN tra il 1990 e il 1996, e tutto sommato sembra non essere poi così soprendente. Il dispositivo sperimentale di Obelix è costituito da un cilindro riempito da un gas (idrogeno o elio), all’interno del quale vengono sparati fasci di particelle di animateria (antiprotoni) . Quando gli antiprotoni incontrano una molecola di gas si annichilano a danno origine alla tipica scarica che viene immediatamente registrata da un rivelatore. BR BR Effettivamente una parte dei dati può venire spiegata proprio secondo questo modello. Une#039;altra serie di dati, invece, in cui il lampo avviene con un leggero ritardo, rimaneva misteriosa. BR BR Secondo i ricercatori succede questo: una parte degli antiprotoni a bassa energia sparati all’interno del cilindro finsice contro le pareti di alluminio del cilindro stesso, rimbalza sulla superficie e viene riflessa indietro. Nel percorso di ritorno gli antiprotoni colpiscono le molecole del gas che riempiono il cilindro, e qui avviene effettivamente l’annichilazione tra materia e antimateria. Ma con un ritardo rispetto agli antiprotoni che colpiscono subito le molecole di gas nel loro percorso di andata. BR BR Ma qual è la spiegazione? Basta prendere un manuale di fisica e andare al capitolo che spiega lo scattering Rutherford: quando una particella carica viene sparata contro un nucleo, questo, che ha carica elettrica positiva, devia la particella dalla sua traiettoria originaria soltanto se la particella si muove abbastanza lentamente. Quello che succede agli antiprotoni di Obelix che raggiungono la superficie di alluminio è proprio questo: vengono tirati di qua e di là dai nuclei degli atomi di alluminio ma non arrivano mai troppo vicino a nessuno dei nuclei — nel qual caso si annichilerebbero —, e alla fine vengono sparati indietro in una direzione qualunque. BR BR La ricerca è pubblicata sulla rivista Physical Review A (A. Bianconi, M. Corradini, A. Cristiano, M. Leali, E. Lodi Rizzini, L. Venturelli, N. Zurlo, and R. Donà, Experimental Evidence of Antiproton Reflection By a Solid Surface, Phys. Rev. A 78, 022506, agosto 2008) BR BR 20 agosto 2008 Simona Cerrato BR BR A href= http://medialab. sissa.it/ scienzaEsperienza/notizia/ 2008/ago/ Uesp080820n001 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://medialab. sissa.it/ scienzaEsperienza/notizia/ 2008/ago/ Uesp080820n001 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3327&titolo_sotto=Antimateria riflette materia&ID_cat_new=99News ReikiSCOPERTO IPPOPOTAMO PREISTORICO NEL MACERATESEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3323&titolo_sotto=SCOPERTO IPPOPOTAMO PREISTORICO NEL MACERATESE&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Camerino (Macerata), 21 ago. - Un ippopotamo preistorico vissuto piue#039; di un milione di anni fa ee#039; stato scoperto a Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata, nel corso di una campagna di scavi portata avanti dai ricercatori delle#039;Universitae#039; di Camerino. I resti delle#039;ippopotamo presentano ancora ben evidenti il cranio, la mandibola, il femore e le costole del grosso animale. Secondo le#039;Universitae#039; di Camerino si tratta di un reperto di grande interesse scientifico e archeologico. Gli scavi effettuati nelle#039;area di Collecurti, appunto nel comune di Serravalle di Chienti, erano cominciati giae#039; trente#039;anni fa. Sospesi per un periodo i lavori erano stati poi ripresi negli anni e#039;80 grazie alle#039;intervento e alla collaborazione della Soprintendenza archeologica delle Marche, oltre che della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata. Nella zona ancora non sondata ee#039; emersa la presenza di questo ippopotamo preistorico risalente ad un milione di anni fa. BR Lo scavo intanto prosegue. (AGI) BR BR A href= http://www.agi. it/ancona/notizie/20080822 1057-cro- r012080-art. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/ancona/notizie/20080822 1057-cro- r012080-art. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3323&titolo_sotto=SCOPERTO IPPOPOTAMO PREISTORICO NEL MACERATESE&ID_cat_new=99News ReikiTeschio di cristallo videohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3324&titolo_sotto=Teschio di cristallo video&ID_cat_new=99 - P A href= http://it.youtube.com/watch?v=i2NSlQvekt0 http://it.youtube.com/watch?v=i2NSlQvekt0 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3324&titolo_sotto=Teschio di cristallo video&ID_cat_new=99News ReikiInfondate le accuse di eresia ai Templarihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3325&titolo_sotto=Infondate le accuse di eresia ai Templari&ID_cat_new=99Lo rivelano degli atti originali rinvenuti nelle#039;Archivio Segreto Vaticano - P CITTAe#039; DEL VATICANO, venerdì, 22 agosto 2008 (ZENIT.org). - Le carte originali del processo ai Templari rinvenute nelle#039;Archivio Segreto Vaticano dimostrano le#039;infondatezza delle accuse di eresia, ha rivelato Le#039;Osservatore Romano . BR BR Il quotidiano della Santa Sede ha pubblicato il 21 agosto un articolo a firma di Barbara Frale, ricercatrice della Biblioteca Vaticana e autrice di diversi libri sulle#039;argomento, nel quale si getta nuova luce sulle#039;ordine religioso-militare più potente del Medioevo. BR BR In origine i Templari erano un gruppo di volontari. Vivevano presso il Santo Sepolcro offrendo la loro abilità di guerrieri per difendere i pellegrini in viaggio lungo le rotte della Terra Santa. BR BR Grazie alla mediazione di san Bernardo, Papa Onorio II approvò la fondazione delle#039;Ordine templare nel Concilio di Troyes del 1129. BR BR In cinquante#039;anni il Tempio divenne una sorta di ricca multinazionale al servizio della crociata , spiega le#039;autrice. Agitando la falsa accusa di eresia il re di Francia Filippo il Bello, sulle#039;orlo della bancarotta, si appropriò dei beni delle#039;Ordine, in seguito soppresso da Papa Clemente V. BR BR Per raggiungere il suo obiettivo, il Re di Francia, nel 1307, si appoggiò alle#039;Inquisizione di Francia. BR BR Le#039;accusa era quella di eresia: secondo une#039;ordinanza de#039;arresto scritta dal braccio destro del sovrano, lo stesso giurista Guillaume de Nogaret che aveva partecipato alle#039;attentato di Anagni contro Papa Bonifacio VIII (1303), i Templari praticavano in segreto riti pagani e avevano voltato le spalle alla fede cristiana . BR BR Grazie a fortunati ritrovamenti di atti originali conservati presso le#039;Archivio Segreto Vaticano – ha detto le#039;autrice – oggi sappiamo che la disciplina primitiva del Tempio, il suo spirito autentico, nel tempo si erano corrotti entrando in decadenza e lasciando aperta la porta alla diffusione del malcostume; ma i Templari non erano affatto diventati eretici in massa e il processo fu essenzialmente un mezzo per mettere le mani sul loro patrimonio . BR BR Le#039;arresto di tutti i Templari di Francia ordinato da Filippo il Bello era un atto assolutamente illegale perché solo il Papa aveva facoltà di indagare su un ordine religioso della Chiesa di Roma, quale era appunto quello del Tempio , ha aggiunto. BR BR Pressato dalle emergenze finanziarie, con il regno di Francia sulle#039;orlo della bancarotta, Filippo il Bello di fatto ne incamerò i beni sicuro di poter convincere Papa Clemente V (Bertrand de Got, 1305-1314), a condannare le#039;ordine dopo un processo-lampo . BR BR Il Pontefice invece reagì con une#039;energia inaspettata: dopo ben cinque anni di intense guerre diplomatiche, ricattato dal sovrano che lo minacciava di aprire uno scisma se si ostinava ancora a voler salvare i Templari, il Papa soppresse le#039;ordine senza mai pronunciare una sentenza e nel Concilio di Vienne del 1312 fece mettere agli atti che il processo non aveva fatto emergere prove concrete di eresia a loro carico . BR BR Non ce#039;è da stupirsi – ha osservato Barbara Frale – se poco più tardi, nel Concilio di Vienne del 1312, Papa Clemente V farà mettere agli atti che i Templari non erano eretici; e anche se costretto a chiudere le#039;ordine per evitare che Filippo il Bello aprisse uno scisma in seno alla Chiesa cattolica, chiarì espressamente che le#039;ordine del Tempio non poteva essere condannato . BR BR Sulla storia dei Templari ce#039;è ancora davvero tanto da indagare – ha aggiunto –. E lo studio della spiritualità di questo antico ordine religioso darà alla cultura contemporanea altri notevoli spunti di discussione . BR BR A href= http://www.zenit.org/article-15215?l=italian target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.zenit.org/article-15215?l=italian /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3325&titolo_sotto=Infondate le accuse di eresia ai Templari&ID_cat_new=99News ReikiVolete contattare gli Ufo?Spedite una lettera in Nevadahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3319&titolo_sotto=Volete contattare gli Ufo?Spedite una lettera in Nevada&ID_cat_new=99 - P Nel deserto del Nevada, nella zona delle#039;Area 51 da sempre luogo eletto per avvistamenti e contatti del terzo tipo con gli extraterrestri, ora ce#039;è una cassetta delle lettere che raccoglie le missive di chi vuol contattare chi arriva dallo spazio BR BR Gli alieni, se vogliono, ora hanno una possibilità in più per entrare in contatto con i terrestri. Niente di extraterrestre, nessuna apparecchiatura fantastica. Solo la vecchia, tradizionale, posta. BR Così in mezzo al deserto del Nevada, nella zona dove da decenni si celebrano avvistamenti e contatti con gli Ufo, si trova una cassetta della posta piena di lettere indirizzate agli alieni. Gli ufologi della zona conoscono questa speciale cassetta delle lettere, unico segno di civiltà nella remota valle di Tikaboo, che è diventata oggetto di pellegrinaggio per chi crede nelle#039;esistenza di altre forme di vita intelligente extraterrestre. BR La cassetta della posta è situata sulle#039;autostrada 395, nel Nevada, ribattezzata le#039;autostrada extraterrestre per la vicinanza della celebre Area 51 , collegata dagli appassionati a presunti ritrovamenti di forme di vita aliena. Decine di cacciatori di ufo si danno appuntamento qui per scambiare racconti ed esperienze extrasensoriali. Gli appassionati ritengono che il luogo sia une#039;attrazione anche per gli extraterrestri e sperano che gli alieni si facciano vivi proprio per prelevare la posta. BR BR giovedì, 21 agosto 2008 BR BR A href= http://www.laprovinciadivarese. it/stories/Attualit%C3%A0/27464/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.laprovinciadivarese. it/stories/Attualit%C3%A0/27464/ /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3319&titolo_sotto=Volete contattare gli Ufo?Spedite una lettera in Nevada&ID_cat_new=99News ReikiAttività solare, ancora elettroencefalogramma piattohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3320&titolo_sotto=Attivit solare, ancora "elettroencefalogramma piatto"&ID_cat_new=99 - P 21 Agosto 2008, ore 10.47 BR BR Prosegue la fase di minimo solare, come testimoniato dalla mancanza di macchie appartenenti al nuovo ciclo. Quali le possibili conseguenze? BR BR Il sole dorme sonni tranquilli. Così è, anche se pare strano dirlo in questo periodo mentre le nostre città lottano ogni giorno contro il muro del caldo in bilico sulla graticola dei 30°C. Per fortuna esistono gli strumenti ed è proprio grazie alla moderna tecnologia che siamo in grado di rilevare con estrema esattezza quanto sta avvenendo sulla tormentata superficie della nostra stella e di prevedere nei limiti delle nostre conoscenze, gli scenari futuri. BR BR A proposito di questi, alcune previsioni di ripresa, in seguito alle#039;ormai defunto ciclo 23, sono risultate piuttosto inesatte, tanto che il sole prosegue questa sua lunga fase di torpore da ben oltre un anno spiazzando coloro i quali avevano avanzato previsioni riguardo alle#039;incalzante ripresa della sua attività. BR BR Secondo le più recenti previsioni questa assenza di macchie dovrebbe giungere al minimo assoluto nel momento in cui stiamo scrivendo, il che significa che entro le#039;inverno le#039;embrionale ciclo 24 dovrebbe emettere i primi timidi vagiti, giungendo poi alle#039;apice della sua maturità intorno al 2014. BR BR Senza andare troppo in là, possiamo senze#039;altro porci un interrogativo riguardo alle conseguenze di un eventuale protrarsi di questa calma piatta solare. Ebbene, scartate conseguenze dirette a corto raggio, se prese fini a sè stesse (ricordiamo che le differenze tra i massimi e i minimi di attività del campo magnetico solare sono apparentemente minime), ripercussioni concrete potranno verificarsi nella modifica indiretta delle configurazioni teleconnettive, ossia della distribuzione delle temperature oceaniche e a tutto quanto vi è correlato nonchè dei bilanci di massa dei ghiacci polari. BR BR La Natura gioca insomma non tanto sulle#039;effetto fine a sè stesso ma sulle#039;azione sinergica condotta insieme ad altri fattori, con un effetto a cascata grazie al quale possono innescarsi glaciazioni piuttosto che periodi interglaciali. La storia del nostro clima è scritta tutta dal sole. Anche questo ciclo che non parte in un modo o nelle#039;altro si ripercuoterà sul nostro clima e noi siamo qui ad attendere che la Natura faccia il suo corso, sempre che il tempo ci permetterà di vedere e di comprendere. BR BR Luca Angelini BR BR A href= http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=25116 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=25116 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3320&titolo_sotto=Attivit solare, ancora "elettroencefalogramma piatto"&ID_cat_new=99News ReikiDinosauri, erano ancora piue#039; vecchihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3321&titolo_sotto=Dinosauri, erano ancora piu' vecchi&ID_cat_new=99Scienziati tedeschi scoprono tracce di oltre 250 milioni di anni - P ANSA) - BERLINO, 21 AGO - I dinosauri sono molto piue#039; vecchi di quanto si pensasse: ne ee#039; convinto un gruppo di paleontologi della Sassonia-Anhalt. Secondo quanto riporta il quotidiano regionale Mitteldeutsche Zeitung, i paleontologi hanno scoperto in una cava di calcare della regione i resti di un dinosauro esistito oltre 250 milioni di anni fa, vale a dire 15 milioni di anni prima di qualsiasi altro suo consimile conosciuto finora. BR BR A href= http://www.ansa.it/site/notizie/ awnplus/scienza/ news/2008-08-21_121248071.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa.it/site/notizie/ awnplus/scienza/ news/2008-08-21_121248071.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3321&titolo_sotto=Dinosauri, erano ancora piu' vecchi&ID_cat_new=99News ReikiTroia piue#039; estesa di quanto credutohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3322&titolo_sotto=Troia piu' estesa di quanto creduto&ID_cat_new=99Lo afferma Ernst Pernicka responsabile degli scavi in Turchia - P (ANSA) - BERLINO, 21 AGO - Troia era molto piue#039; grande di quanto creduto finora: lo afferma Ernst Pernicka, professore di archeometria delle#039;Universitae#039; di Tuebingen. Gli studiosi per lungo tempo hanno creduto che la leggendaria cittae#039; si estendesse su una superficie massima di 27 ettari, in realtae#039; - ha spiegato Pernicka - Troia occupava una superficie fino a 35 ettari. Ee#039; stato il percorso di una trincea difensiva delle#039;etae#039; del bronzo che ha permesso di valutare in modo univoco la reale estensione di Troia BR BR A href= http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienzanews/2008-08-21_121245247.html target=_blank http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienzanews/2008-08-21_121245247.html /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3322&titolo_sotto=Troia piu' estesa di quanto creduto&ID_cat_new=99News ReikiThe Secret - Video documentariohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3318&titolo_sotto=The Secret - Video documentario&ID_cat_new=99 - P A href= http://oloscience.blogspot.com/2008/08/secret-video-documentario.html http://oloscience.blogspot.com/2008/08/secret-video-documentario.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3318&titolo_sotto=The Secret - Video documentario&ID_cat_new=99News ReikiA Ginevra via alle#039;esperimento per svelare i misteri. delle#039;universo. Ma ce#039;è chi teme la fine del mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3317&titolo_sotto=A Ginevra via all'esperimento per svelare i misteri. dell'universo. Ma c' chi teme la fine del mondo&ID_cat_new=99 - P di Emanuele Perugini BR ROMA (18 agosto) - Il prossimo dieci settembre il mondo potrebbe essere diverso da quello che conosciamo. Per esempio potremmo accorgerci che esistono altre dimensioni oltre quelle, sono quattro, che conosciamo. Oppure potremmo scoprire dove si nasconde la gran parte della materia e dell’energia che compone l’Universo e che oggi sfugge alla nostra vista: la materia oscura. Infine potremmo scoprire come è organizzata intimamente la materia e quali sono le particelle che la compongono e che la fanno funzionare secondo le leggi che conosciamo. Per qualcuno poi, il dieci settembre potrebbe anche essere la fine del mondo. BR BR Per quella data è infatti previsto l’inizio del più grande esperimento scientifico che l’uomo abbia mai concepito e realizzato: il Large Hadron Collider (LHC) il più grande acceleratore di particelle del mondo. Il Cern di Ginevra ha infatti annunciato che per quella data il primo fascio di protoni ad altissima energia sarà sparato all’interno dell’anello di 27 chilometri che si trova a cavallo tra la Francia e la Svizzera, sotto la catena del Jura. BR BR La macchina, o meglio le complesse macchine che compongono questo straordinario e sofisticato marchingegno, si trovano sotto il livello del suolo a cento metri di profondità. Sono macchine colossali le cui singole componenti del peso di circa 2000 tonnellate sono state assemblate una ad una direttamente sottoterra. Alla fine sono venute fuori strutture grandi quanto la cattedrale di Notre Dame. BR BR E’ il più grande manufatto mai costruito dall’uomo che servirà a far scontrare pacchetti di particelle invisibili ma dotate di una tale energia che ogni scontro genererà piccoli buchi neri, minuscoli Big Bang. Se andrà tutto bene, sarà una specie di rivoluzione copernicana: scopriremo che il nostro universo, il nostro mondo, così come lo vediamo è solo illusione. Che esistono molti universi diversi e che anche quello in cui siamo non ha solo le quattro dimensioni (le tre dello spazio e quella del tempo) a cui siamo abituati, ma molte di più. E’ come se ci rendessimo conto di avere occhi che vedono solo in bianco e nero, quando la realtà è a colori. BR BR All’interno di una comunità di ricercatori che arriva da tutto il mondo il ruolo giocato dai fisici italiani coordinati dall’Istituto Nazionale di Fisica Nazionale (INFN) è davvero di primo piano. E tra loro, in particolare quello delle donne. A una di loro, Fabiola Gianotti, spetta infatti la guida di uno dei principali esperimenti che varranno realizzati a Ginevra, l’esperimento Atlas che raggruppa circa 1600 fisici provenienti da 165 università e istituti di ricerca di tutto il mondo. Le donne italiane sono il 33 per cento di tutta la comunità femminile del CERN, il laboratorio europeo di Ginevra che sta costruendo la macchina e di cui sono stati direttori gli italiani Carlo Rubbia e Luciano Maiani. BR BR Uno dei punti più affascinati di questa macchina è costituito dai suoi magneti. Sono giganteschi pezzi di ferro che servono per trattare in due modi le particelle: strizzarle e lanciarle. “Il fascio di particelle – spiega Leonardo Rossi dell’Infn – non sta insieme facilmente. Tende ad allargarsi un po’, a spampanarsi. Ma a noi serve molto concentrato, perché così quando ne facciamo scontrare due, la probabilità che i protoni si scontrino veramente è alta. Se invece fossero dispersi in un fascio largo e dilatato, passerebbero uno di fianco all’altro senza scontrarsi”. La cosa più straordinaria è che per permettere alla macchina di raggiungere potenze elevatissime i magneti saranno raffredati con elio liquido. Al loro interno la temperatura sarà prossima allo zero assoluto, addirittura più freddi dell’Universo. BR BR I magneti sono dei prodigi di tecnologia italiana: sono stati fatti per molte componenti all’Ansaldo di Genova (l’unica che ha saputo rispondere alla gara d’appalto). Ma qui, è tutta l’industria italiana che lascia il suo segno. Al punto che, fatto il bilancio tra quello che lo Stato italiano paga per il CERN e le commesse alle industrie italiane, si scopre che la nostra economia ci guadagna: spendiamo meno di quello che guadagniamo in commesse. BR BR Nonostante tanta tecnologia e tanta ricerca, c’è però chi teme che LHC possa portare alla fine del mondo. Proprio come succede nel libro di Dan Brown “Angeli e Demoni”. Due ricercatori americani, Walter Wegner e Luis Sancho, hanno deciso di fare di tutto per impedire l’accensione della macchina, al punto da aver fatto ricorso anche al tribunale. I due ricercatori che hanno avviato anche un’intensa campagna di comunicazione sul web, sono convinti che i piccolissimi buchi neri che si creeranno all’interno di LHC sarebbero in grado di mangiarsi “letteralmente” il nostro pianeta nel giro di qualche mese. BR BR Le paure sollevate dai due ricercatori sembrano però essere più motivate dalla fantascienza che non da considerazioni scientifiche vere e proprie. Tanto che paiono ispirate più che dai manuali di fisica teorica, dalle pagine del fantathriller di Dan Brown. Il Cern infatti ma anche l’Istituto italiano di Fisica nucleare hanno voluto rassicurare tutti sulla totale inconsistenza delle accuse, al punto che hanno rivisto ancora una volta tutte le procedure e i vari possibili fenomeni che potrebbero aver luogo dalle collisioni di particelle ad altissima energia. Ebbene, ancora una volta è stato escluso categoricamente che certe ipotesi possano accadere. BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29657esez=HOME_ SCIENZA target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29657esez=HOME_ SCIENZA /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3317&titolo_sotto=A Ginevra via all'esperimento per svelare i misteri. dell'universo. Ma c' chi teme la fine del mondo&ID_cat_new=99News ReikiMessico, scoperti 14 templi sotterranei: il cammino dei Maya per entrare nelle#039;inframondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3312&titolo_sotto=Messico, scoperti 14 templi sotterranei: il cammino dei Maya per entrare nell'inframondo&ID_cat_new=99 - P CITTÀ DEL MESSICO (17 agosto) - Quattordici templi sotterranei, alcuni sommersi dalle#039;acqua, che potrebbero essere parte del leggendario cammino immaginato dalla civiltà Maya per entrare nelle#039;inframondo, governato da Xilbalbà, il Dio della Morte. Questa la straordinaria scoperta annunciata dagli archeologi in un sito Maya a Sahcaba, nella penisola dello Yucatan. BR BR Guillermo de Anda, responsabile degli scavi delle#039;Istituto nazionale di antropologia e storia (Inah) del Messico, ha spiegato che è venuto alla luce un complesso di cenotes (pozzi de#039;acqua alle#039;interno di caverne) ed edificazioni in grotte labirintiche e di difficile accesso, simile alla descrizione esistente nel Popol Vuh, il libro sacro per eccellenza dei Maya. De Anda ha definito il ritrovamento, che potrebbe risalire ad un massimo di circa 1900 anni fa, «una grata sorpresa» perché conferma le#039;esistenza di pratiche religiose che finora si tendeva a considerare leggendarie. «Per entrare nello Xilbalbà, le#039;inframondo maya, bisognava percorrere un tortuoso cammino - ha detto - alla fine del quale si trovava, secondo il Popol Vuh, un corpo acquoso con costruzioni, dove le#039;aspirante doveva superare dure prove», fra cui fiumi pieni di scorpioni e sangue di pipistrelli. BR BR Riguardo al tema, lo studioso italiano Leonardo Malentacchi ricorda che le#039;universo per i Maya era suddiviso in tre strati: il mondo sotterraneo (le#039;inframondo o Xilbalbà), la terra (Cab) ed il mondo superiore, (il cielo, Caan). Gli archeologi hanno localizzato fra le#039;altro, scendendo ad una profondità anche di 40 metri, un sacbe , ossia un sentiero di pietra lungo un centinaio di metri, collegato ad un sistema di viario simile a quello realizzato a Chichen Itzà, uno dei centri archeologici maya più importanti dello Yucatan. BR BR Il complesso di templi e cenotes si estende nel territorio di vari municipi della regione centrale della penisola (Tecoh, Homun, Kantunil, Chocholà e Abalà); le#039;accesso è possibile attraverso una galleria naturale occultata da pietre lavorate, il cui ingresso visibile è alto appena un metro e largo 50-60 centimetri. Durante gli scavi, alle#039;interno del complesso dedalo di corridoi, pozzi e templi sono stati rinvenuti anche resti umani e oggetti di ceramica utilizzati a mò di offerta, sculture raffiguranti sacerdoti, oltre che iscrizioni e incisioni votive. BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29612esez=HOME_SPETTACOLO target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessag gero.it/articolo .php?id=29612e sez=HOME_ SPETTACOLO /FONT /A BR BR ************ ***** BR BR Messico: scoperti templi maya sotte#039;acqua BR BR Un dedalo di corridoi, cave e templi di pietra sotterranei, alcuni sotte#039;acqua, altri contenenti resti di ossa umane: è la scoperta fatta da alcuni archeologi messicani in un sito Maya a Sahcaba, nella penisola dello Yucatan. Come tutti i Cenote Maya, le tipiche caverne piene de#039;acqua così comuni nella penisola dello Yucatan, anche queste caverne avevano uno scopo pratico, spiega Guillermo De Anda, delle#039;Università dello Yucatan, perchè servivano a raccogliere acqua per le#039;uso quotidiano. BR 17/08/2008 18:31 BR BR A href= http://unionesarda.ilsole24ore.com/unione24ore/?contentId=37894 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://unionesarda. ilsole24ore. com/unione24ore/ ?contentId= 37894 /FONT /A BR BR ************ ******** BR BR Messico: templi Maya sotte#039;acqua, scoperto le#039;ingresso delle#039;aldilae#039; BR BR 17 ago 17:56 BR BR CITTAe#039; DEL MESSICO - Sistema di raccolta delle#039;acqua per uso quotidiano, ma anche simbolico ingresso per le#039;aldilae#039;. A questo sarebbero serviti i cunicoli e le gallerie sotterranee, in parte anche sotte#039;acqua, afferenti ad alcuni templi Maya scoperti sulla penisola dello Yucatan. Gli scavi hanno portato alla luce anche sculture di pietra e ceramiche, probabili corredi funerari per i morti. (Agr) BR BR A href= http://www.corriere.it/ultima_ora/notizie.jsp?id= target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/ultima_ ora/notizie. jsp?id= /FONT /A {A6F726C9FF24- 4065-9FEF- 5483FB703EEF} BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3312&titolo_sotto=Messico, scoperti 14 templi sotterranei: il cammino dei Maya per entrare nell'inframondo&ID_cat_new=99News ReikiLa NASA bombarderà la Luna nel 2009 in cerca di acquahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3314&titolo_sotto=La NASA bombarder la Luna nel 2009 in cerca di acqua&ID_cat_new=99 - DIV class= undoreset clearfix id=message1529508883 br DIV class=plainMail Pubblicato da Gianluca Riccio alle 16:12 in astronomia BR BR Marte, Marte, Marte: possibile che non si parla de#039;altro ultimamente? Si, ok, hanno trovato le#039;acqua, ma se riusciamo ad espandere i nostri orizzonti possiamo cercare il prezioso liquido in nuove esaltanti, lontane zone dello spazio. BR BR Che dico lontane: lontanissime. BR BR Avete sentito del piano della NASA di bombardare la Luna per cercare le#039;acqua? Fa parte del progetto più ampio che prevede la creazione di un avamposto permanente sul nostro satellite. BR BR Ehi. Bombardare la Luna? BR BR Entro Febbraio o Marzo del 2009, la NASA invierà sulla Luna il Lunar Crater Observation and Sensing Satellite (LCROSS). LCROSS sarà trasportato lassù da un razzo a carburante solido, equipaggiato con una e#039;puntae#039; speciale, chiamata Centaur. BR BR Una volta giunto in prossimità della Luna, Centaur verrà e#039;scagliatoe#039; sulla sua superficie, creando un cratere profondo 5 metri in un impatto che provocherà una nuvola di polvere alta 9 Chilometri: dalle#039;analisi di queste polveri le#039;Ente Spaziale Americano spera di ricavare la prova delle#039;esistenza di acqua (o ghiaccio) sulla Luna. BR BR Speriamo di non dargli un colpo troppo forte. BR BR A href= http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/08/la-nasa-bombardera-la-luna-nel-2009-in-cerca-di-acqua.html target=_blank FONT color=#003399 http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/08/la-nasa-bombardera-la-luna-nel-2009-in-cerca-di-acqua.html /FONT /A BR /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3314&titolo_sotto=La NASA bombarder la Luna nel 2009 in cerca di acqua&ID_cat_new=99News ReikiLa strada in discesa che e#039;va in salitae#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3313&titolo_sotto=La strada in discesa che 'va in salita'&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.duepassinelmistero.com/Strada%20in%20salita%20discesa.htm http://www.duepassinelmistero.com/Strada%20in%20salita%20discesa.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3313&titolo_sotto=La strada in discesa che 'va in salita'&ID_cat_new=99News ReikiLe foto della città segreta. «Così è nata Venezia»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3395&titolo_sotto=Le foto della citt segreta. Cos nata Venezia&ID_cat_new=99Ricostruita le#039;antica Altino: da qui le pietre della Serenissima - P Ora si potranno avviare gli scavi per portare alla luce quanto è stato «fotografato» nelle#039;area protetta BR   BR MILANO — La città da cui ha avuto origine Venezia ha finalmente un volto. È Altino, a una decina di chilometri a nord della «perla della Laguna », ed è (per il momento) nascosta sotto la campagna. Ma ora grazie alle nuove tecnologie di telerilevamento ed elaborazione, strade, palazzi, edifici pubblici, quartieri, hanno preso corpo e sono chiaramente visibili. Scavando, a circa un metro di profondità, si troverebbero le fondamenta degli edifici. In passato si era identificato il perimetro delle mura, adesso al loro interno si scorgono due teatri, il foro con possibili tracce di templi, il corso de#039;acqua che le#039;attraversava. E al di fuori un grande anfiteatro. BR   BR È quanto gli abitanti hanno lasciato dopo essersi portate via le pietre con le quali hanno poi costruito le case di Venezia. Accade nel VII secolo dopo Cristo dopo che Attila a capo degli Unni invade i territori veneti e dopo che i Longobardi scorporano, sotto le#039;esarcato di Ravenna, la parte marittima. Appunto per sfuggire alle violenze, Altino viene abbandonata e spoliata per rinascere sulle isole nel cuore della laguna più splendente protetta dalle acque. Il suo primo insediamento risaliva al VI secolo a.C. romanizzandosi pacificamente intorno al II secolo. Sorgeva lungo una grande strada, le#039;Annia, e il suo porto diventava uno dei maggiori scali commerciali romani delle#039;Italia Nordorientale e un nodo strategico tra le rotte marittime adriatiche e le vie consolari verso le#039;area danubiana. Quando arrivano i barbari la decadenza di Altino, comunque, era già iniziata da tempo ed era ormai inarrestabile. Il volto nascosto della città è frutto di una BR ricerca condotta dal Dipartimento di geografia delle#039;Università di Padova nelle#039;ambito di un progetto finanziato da Arcus e sostenuto dalla Regione Veneto, dal Comune di Padova e dalla Soprintendenza per i beni archeologici del Veneto. «Elaborando le immagini fornite da Telespazio assieme a quelle da noi ottenute con ricognizioni aeree nella lunghezza de#039;onda del visibile e delle#039;infrarosso — spiega Paolo Mozzi, coordinatore della ricerca a cui ha partecipato Alessandro Fontana — siamo riusciti a costruire la mappa della città facendo emergere le strutture nascoste valutando diversi parametri comprendenti dalla disposizione della vegetazione alle#039;umidità del suolo». BR   BR BR Ora con una convenzione in corso di definizione tra il Dipartimento di geografia padovano, le#039;Università di Venezia e la Soprintendenza ai beni archeologici e la collaborazione delle#039;Osservatorio geofisico di Trieste, si procederà agli scavi per portare alla luce quanto oggi è stato «fotografato» nelle#039;area già protetta. Così sarà pure realizzato un identikit preciso degli abitanti che dovevano essere alcune migliaia (forse ventimi-la): ma il numero esatto uscirà solo dalle nuove indagini. Chi vuol vedere traccia concreta della storia, sul campanile di San Vidal, nel sestriere San Marco, une#039;incisione romana ricorda Altino come luogo de#039;origine del materiale lapideo. E, intanto, le#039;eredità popolare racconta che i nomi delle isole Torcello, Murano e Burano derivano da Torricellum, Ammurianum e Porta Boreana, tutti quartieri, in origine, di Altino. BR   BR Giovanni Caprara BR 16 settembre 2008 BR   BR A href= http://www.corriere.it/cronache/ 08_settembre_6/venezia_ segreta_7d74d8da -83b1-11dd- 8a6a-00144f02aab c.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere.it/cronache/ 08_settembre_6/venezia_ segreta_7d74d8da -83b1-11dd- 8a6a-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3395&titolo_sotto=Le foto della citt segreta. Cos nata Venezia&ID_cat_new=99News ReikiControllo degli studenti attraverso gli RFIDhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3315&titolo_sotto=Controllo degli studenti attraverso gli RFID&ID_cat_new=99 - P di David Gutierrez - 11/08/2008 BR BR Fonte: ilnuovomondo [scheda fonte] BR BR Un distretto scolastico degli Stati Uniti ha iniziato a controllare gli studenti attraverso dei microchips. BR BR Un distretto scolastico di Rhode Island ha annunciato un programma pilota per monitorare i movimenti degli studenti, per mezzo di microchips (RFID radio frequency identification) impiantati nei loro zainetti. BR BR Il distretto scolastico di Middletown, in collaborazione con il MAP Information Technology Corp. ha lanciato un programma pilota per impiantare microchips RFID negli zainetti di 80 bambini della Aquidneck School. Ogni microchip verrà programmato con un numero identificativo dello studente e verrà letto da un apparecchio esterno installato in uno dei due autobus scolastici. Gli autobus dovrebbero essere forniti anche di un apparecchio GPS (global positioning system). BR BR I genitori o il personale scolastico hanno la possibilità di connettersi ad un sito web scolastico per vedere da quale autobus è entrato o uscito un bambino specifico e per cercare la posizione attuale dell’autobus, fornita da un apparecchio GPS. BR BR L’ACLU (l’Unione Americana per le libertà civili) ha criticato il piano come un’invasione della privacy dei bambini e come un potenziale rischio per la loro sicurezza. BR BR “Non c’è assolutamente bisogno di etichettare i bambini”, dice Stephen Brown, direttore esecutivo della sezione ACLU di Rhode Island,”il distretto scolastico dovrebbe già sapere dove sono gli studenti”. BR BR Dice Brown: “Questo programma è una soluzione in cerca di un problema”. BR BR Il distretto scolastico dice che l’attuale progetto non è diverso da altri programmi utilizzati dai genitori per monitorare l’esperienza scolastica dei loro bambini. Per esempio, dice la responsabile del distretto Rosemary Kraeger: “i genitori possono già controllare la scheda delle presenze dei loro figli e che cosa hanno mangiato”. BR BR Brown contesta questo ragionamento. La scuola ha assolutamente il diritto di tenere d’occhio i suoi autobus, ma monitorare gli stessi bambini è un salto quantitativo. Brown solleva la questione del fatto che individui non autorizzati possano impiegare lettori di RFID, facilmente utilizzabili, per scoprire informazioni private relative agli studenti e monitorare i loro movimenti. BR BR Per il fatto che il programma pilota sta per essere fornito gratuitamente, al distretto scolastico, non è richiesta l’approvazione della commissione etica di Rhode Island. BR BR tratto da A href= http://naturalnews.com/z023445.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://naturalnews. com/z023445. html /FONT /A a firma di David Gutierrez BR tradotto da Pamio Lodovico BR BR Fonte: BR A href= http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=20711 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ariannae ditrice.it/ articolo. php?id_articolo= 20711 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3315&titolo_sotto=Controllo degli studenti attraverso gli RFID&ID_cat_new=99News ReikiPiù veloci della luce? Ora si puòhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3309&titolo_sotto=Pi veloci della luce? Ora si pu&ID_cat_new=99 - P NEWS BR 14/8/2008 BR BR PIERO BIANUCCI BR BR Possono esistere fenomeni «almeno» centomila volte più veloci della luce. Lo dice un esperimento realizzato all’Università di Ginevra dal gruppo del fisico Nicolas Gisin. L’annuncio è sull’ultimo numero di Nature. Se riuscissimo a viaggiare con questa velocità arriveremmo in un centesimo di secondo su Marte, basterebbero 23 minuti per raggiungere Alpha Centauri (la stella più vicina), in un anno potremmo attraversare la Via Lattea e in 22 approdare alla galassia di Andromeda. BR BR Per adesso ciò che ha viaggiato «almeno» centomila volte più veloce della luce è soltanto una proprietà di un fotone, cioè di una particella luminosa. Un teletrasporto, sì, ma - come dire? - molto leggero. Dal punto di vista concettuale però è una rivoluzione. L’esperimento dimostra che il «muro» della luce, dogma della relatività di Einstein, non esiste nello strano mondo della meccanica dei quanti. BR BR Naturalmente il professor Gisin - 56 anni, bravo giocatore di hockey - non pensa ad astronavi tipo Star Trek. A lui interessano i principi fisici fondamentali che l’esperimento indaga. Ma anche applicazioni commerciali non troppo futuribili: utilizzando i risultati di queste ricerche si potrebbe criptare in modo impenetrabile la trasmissione di informazioni. Una faccenda molto pratica, che riguarda anche l’uso della nostra carta di credito. E addio intercettazioni sui cellulari. A concepire l’esperimento è stato Daniel Salart, un dottorando allievo del professor Gisin. Fotoni gemelli, cioè prodotti insieme e con identiche proprietà quantistiche, sono stati spediti tra Satigny e Jussy, due piccoli paesi del Cantone di Ginevra, lungo una fibra ottica lunga 18 chilometri. BR BR Esperimenti di vari gruppi di ricercatori provano che anche dopo averli separati due fotoni gemelli rimangono «correlati»: se varia una proprietà quantistica del primo, la stessa cosa accade al secondo, per quanto sia lontano. Non ci sono violazioni del principio di causa-effetto, perché per verificare l’evento è comunque necessario ricorrere a mezzi di comunicazione convenzionali rispettando il limite della velocità della luce. Ma il cambiamento della proprietà quantistica risulta in apparenza istantaneo. Einstein, negando la realtà del fenomeno, parlava di «azione fantasma». Eppure la correlazione è reale: lo hanno dimostrato già una ventina di anni fa le ricerche di Alain Aspect (Università di Parigi), Francesco De Martini (Università di Roma) e Anton Zeilinger (Università di Innsbruck). BR BR Ma l’adeguarsi di un fotone alla proprietà quantistica del suo gemello è davvero istantaneo? Questa è la domanda alla quale ha cercato di rispondere l’esperimento di Ginevra. «Sull’esistenza delle correlazioni quantistiche - dice Gisin - non esistono più dubbi. La loro natura però rimane misteriosa. Una ipotesi per spiegare la correlazione è che una specie di “bacchetta” invisibile e infinitamente rigida trasmetta la proprietà quantistica da un oggetto all’altro. L’ipotesi da noi messa alla prova è che la velocità, benché grandissima, sia in effetti limitata. In questo caso, se gli eventi fossero sufficientemente distanti e ben sincronizzati, la “bacchetta” non avrebbe il tempo di agire e le correlazioni quantistiche dovrebbero scomparire». E’ la verifica compiuta dallo studente di Gisin rilevando le correlazioni tra fotoni sulla rete di fibra ottica tra Satigny e Jussy per 24 ore di seguito, cioè per una intera rotazione BR terrestre, in modo da escludere disturbi del sistema di riferimento. Quando a Satigny un fotone cambiava stato, la stessa cosa accadeva al fotone arrivato a Jussy, come se i due fotoni avessero potuto mettersi d’accordo comunicando a velocità infinita. BR BR Al termine dell’analisi dei loro dati, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che l’«azione fantasma», ammesso che non sia istantanea, è in ogni caso almeno 100 mila volte più veloce della luce. Per la prima volta si riesce a stabilire questo limite con una misura certa. Compiendo un passo ulteriore, gli autori dell’articolo su Nature sostengono che non esiste alcuna «azione fantasma»: le correlazioni quantistiche possono manifestarsi contemporaneamente in più luoghi, come se emergessero dall’esterno dello spazio-tempo in cui viviamo. Davvero, è il caso di dirlo, cose dell’altro mondo. BR BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=888eID_sezione=243esezione=News target=_blank FONT color=#003399 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=888eID_sezione=243esezione=News /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3309&titolo_sotto=Pi veloci della luce? Ora si pu&ID_cat_new=99News ReikiCrophttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3316&titolo_sotto=Crop&ID_cat_new=99 - DIV id=yiv2107296653 !--~-|**|PrettyHtmlStartT|**|-~-- br DIV id=ygrp-mlmsg style= WIDTH: 655px br DIV id=ygrp-msg style= PADDING-RIGHT: 25px; PADDING-LEFT: 0px; FLOAT: left; PADDING-BOTTOM: 0px; MARGIN: 0px; WIDTH: 470px; PADDING-TOP: 0px !--~-|**|PrettyHtmlEndT|**|-~-- br DIV id=ygrp-text br P A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/Watchfield/Watchfield2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ Watchfield/ Watchfield2008. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/yatesbury/yatesbury2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ yatesbury/ yatesbury2008. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/Stambridge/Stambridge2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ Stambridge/ Stambridge2008. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/cherhill/cherhill2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ cherhill/ cherhill2008. html /FONT /A /P /DIV /DIV /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3316&titolo_sotto=Crop&ID_cat_new=99News Reiki100 mesi per salvare la Terra!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3310&titolo_sotto=100 mesi per salvare la Terra!&ID_cat_new=99 - P A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/08/12/100-giorni-per-salvare-la-terra.html http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/08/12/100-giorni-per-salvare-la-terra.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3310&titolo_sotto=100 mesi per salvare la Terra!&ID_cat_new=99News ReikiPiramidi e Sfinge recintate entro due annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3311&titolo_sotto=Piramidi e Sfinge recintate entro due anni&ID_cat_new=99 - P 12/08/2008 BR BR Per garantire maggior sicurezza ai turisti BR BR Un muro e una recinzione lunga 18 chilometri: sarà il recinto che tra due anni cingerà la piana delle Piramidi di Giza e della Sfinge. Sulla barriera saranno operative anche 199 telecamere. Ad annunciarlo il ministro egiziano della Cultura, Faruq Hosni, sottolinenando che le#039;iniziativa è stata presa per garantire maggior sicurezza ai turisti contro i malintenzionati e gli insistenti ambulanti. I lavori sono già iniziati e comporteranno una spesa di 26 milioni di dollari. BR BR A href= http://www.guidaviaggi.it/detail.lasso?id=98542 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.guidaviaggi.it/detail.lasso?id=98542 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3311&titolo_sotto=Piramidi e Sfinge recintate entro due anni&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;uomo invisibile? Potrebbe diventare realtà:creato il meta-materiale che piega la lucehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3308&titolo_sotto=L'uomo invisibile? Potrebbe diventare realt:creato il meta-materiale che "piega" la luce&ID_cat_new=99 - P Ansa - Dom 10 Ago - 15.04 BR BR (ANSA) - LONDRA, 10 AGO - Ee#039; stato messo a punto un materiale che controlla la direzione della luce, rendendo invisibile le#039;oggetto che si trova dietro lo schermo. I ricercatori delle#039;Universitae#039; della California hanno realizzato la materia che potrebbe portare a una cappa delle#039;invisibilitae#039; come quella di Harry Potter. Le#039;idea dei ricercatori ee#039; che e#039;piegandoe#039; la luce attorno a un oggetto, questo puoe#039; essere reso invisibile, come le#039;acqua di un fiume che scorre attorno a una roccia BR BR A href= http://it.notizie.yahoo.com/ansa/20080810/ttc-scienza-verso-uomo-invisibile-c-e-ma-f6763c2.html target=_blank FONT color=#003399 http://it.notizie.yahoo.com/ansa/20080810/ttc-scienza-verso-uomo-invisibile-c-e-ma-f6763c2.html /FONT /A BR BR °°°°°°°°°°°°° BR BR Le#039;uomo invisibile? Potrebbe diventare realtà: BR creato il meta-materiale che piega la luce BR BR LONDRA (10 agosto) - Ci vorrà ancora un poe#039; di tempo prima di poter indossare il mantello che rende invisibili usato da Harry Potter per nascondersi dai nemici di Hogwarts. Ma i risultati raggiunti in un laboratorio di Berkeley hanno delle#039;incredibile. BR BR La scoperta. I ricercatori delle#039;Università della California hanno creato la materia che potrebbe portare in un futuro non troppo remoto a una cappa delle#039;invisibilità. La meta-materia, realizzata grazia alle#039;uso di nanotecnologie, riesce a controllare la direzione in cui si muove la luce, rendendo potenzialmente invisibile le#039;oggetto che si trova dietro a questo schermo. Qualche mese prima i ricercatori delle#039;Imperial College London erano riusciti a deflettere le microonde, forma di radiazione elettromagnetica come la luce che però sono più facili da manipolare vista la loro maggiore lunghezza de#039;onda. BR BR La ricerca finanziata dal Pentagono, è stata resa pubblica sulle riviste scientifiche Science e Nature. Xing Zhang, che guida le#039;equipe californiana spiega: «Nel caso di cappe o scudi delle#039;invisibilità, il materiale dovrebbe piegare le onde luminose completamente attorno alle#039;oggetto, come le#039;acqua di un fiume che scorre attorno a una roccia». Un osservatore, in quel caso, vedrebbe la luce che viene da dietro alle#039;oggetto, facendolo scomparire alla sua vista. BR BR I meta-materiali hanno il potere di catturare la radiazione elettromagnetica e deviarla progressivamente. Vengono creati grazie alle#039;ingegneria delle nanotecnologie, che manipola la materia a livello di atomi e molecole. ricercatori di Zhang hanno dovuto lavorare su scale meno che microscopiche per sintetizzare il materiale che devia la luce, muovendosi in uno spazio, scrive il Sunday Times, di 0,00000066 metri, une#039;operazione impensabile prima delle#039;esplosione delle nanotecnologie. BR BR Applicazioni militari. Secondo il Sunday Times la scoperta potrebbe portare a una nuova generazione di mezzi stealth, di aria ma anche di terra, che non sfuggono solo ai radar come gli attuali bombardieri in dotazione alle#039;aviazione militare Usa, ma anche alla vista. BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29248esez=HOME_SCIENZA target=_blank FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=29248esez=HOME_SCIENZA /FONT /A BR BR °°°°°°°°°°°°°°°° BR BR Il mantello di Harry Potter potrebbe diventare realtà BR BR E’ stato compiuto un significativo passo avanti nello sviluppo di un materiale che potrebbe finalmente realizzare il miraggio dell’invisibilità. Lo sostengono i ricercatori dell’Università della California a Berkeley che avrebbero messo a punto un materiale che, per ora a livello microscopico, è in grado di piegare la luce intorno ad oggetti tridimensionali facendoli di fatto scomparire alla vista.  La scala su cui questo meccanismo funziona, riporta la BBC, è misurabile nell’ordine del miliardesimo di metro, ma il principio è quello buono per poter un giorno, secondo gli scienziati guidati da Xiang Zhang, produrre veri mantelli dell’invisibilità grandi abbastanza per nascondere le persone. BR BR Noi vediamo gli oggetti e le persone che ci circondano perché quando la luce li colpisce essi ne riflettono una parte verso i nostri occhi. I “meta-materiali” che compongono questo ipotetico mantello di Harry Potter, avrebbero invece la capacità di deviare le onde luminose intorno all’oggetto, un po’ come l’acqua che scorre intorno a uno scoglio liscio. BR BR Il finanziamento per questo tipo di ricerca non arriva da qualche miliardario eccentrico che tenta di rendere reale ciò che è sempre stato relegato al mondo della magia, bensì in larga parte dal governo americano. E’ chiaro che più che a mantelli e maghetti fiabeschi si pensa a divise per i soldati Usa o a coperture per occultare carri armati e altri mezzi militari ai dispositivi di localizzazione nemici. BR BR A href= http://blog.panorama.it/hitechescienza/2008/08/11/il-mantello-di-harry-potter-potrebbe-diventare-realta/ target=_blank FONT color=#003399 http://blog.panorama.it/hitechescienza/2008/08/11/il-mantello-di-harry-potter-potrebbe-diventare-realta/ /FONT /A BR BR °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° BR BR Ricerca Usa: a breve il mantello che rende invisibili BR Più che per imitare Harry Potter servirà per scopi militari BR BR Roma, 11 ago. (Apcom) - Qualcuno sogna Harry Potter, ma la ricerca è finanziata dal governo degli Stati Uniti e potrebbe avere applicazioni militari: gli scienziati delle#039;università di Berkeley, in California - guidati dal professore di origine cinese Xiang Zhang - si stanno avvicinando alla creazione di un mantello invisibile . Come aveva anticipato il Times , lo studio è stato pubblicato dalle riviste Nature e Science. BR BR I ricercatori - si legge sul sito della Bbc - hanno sviluppato un materiale trasparente capace di produrre quello che è chiamato un indice di rifrazione negativa , indispensabile per rendere gli oggetti invisibili: il metamateriale , in pratica, fa girare la luce intorno alle#039;oggetto, come le#039;acqua di un torrente scorre intorno a una roccia per poi riprendere il suo percorso, hanno cercato di spiegare i ricercatori. BR BR Gli esperimenti si sono concentrati sui nano-oggetti (un nanometro è pari a un milionesimo di millimetro), ma i ricercatori credono che nulla impedisca di applicare lo stesso principio per rendere invisibile una persona. O magari un carro armato. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/2008/08_agosto/11/ricerca_usa_a_breve_il_mantello_che_rende_invisibili,15715914.html target=_blank FONT color=#003399 http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/2008/08_agosto/11/ricerca_usa_a_breve_il_mantello_che_rende_invisibili,15715914.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3308&titolo_sotto=L'uomo invisibile? Potrebbe diventare realt:creato il meta-materiale che "piega" la luce&ID_cat_new=99News ReikiMateriale informativo e riassuntivo sul sistema di antenne H.A.A.R.P.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3307&titolo_sotto=Materiale informativo e riassuntivo sul sistema di antenne H.A.A.R.P.&ID_cat_new=99 - P BR Materiale informativo e riassuntivo sul sistema di antenne H.A.A.R.P. BR a cura del sito www.sciechimiche. org BR BR A href= http://www.dnamagazine.it/dossier1-sciechimiche.pdf target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.dnamagaz ine.it/dossier1- sciechimiche. pdf /FONT /A BR BR A href= http://www.dnamagazine.it/dossier2-haarp.pdf target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.dnamagaz ine.it/dossier2- haarp.pdf /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3307&titolo_sotto=Materiale informativo e riassuntivo sul sistema di antenne H.A.A.R.P.&ID_cat_new=99News ReikiUfo, invasione aliena in Gb: 150 avvistamenti in sette mesihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3306&titolo_sotto=Ufo, invasione aliena in Gb: 150 avvistamenti in sette mesi&ID_cat_new=99Pagine giornali e siti web pieni di foto e filmati - P Roma, 9 ago. (Apcom) - Che cosa sta succedendo nei cieli della Gran Bretagna? Se lo chiedono giornali e notiziari televisivi sottolineando come nei primi sette mesi del 2008 siano non meno di 150 le segnalazioni di oggetti volanti non identificati riferite a polizia, basi militari e ministero Difesa. Una vera e propria invasione aliena che non ha precedenti, supportata da filmati, fotografie e testimonianze de#039;ogni genere che riempiono le pagine dei giornali e i siti web. BR BR Mi occupo di avvistamenti da trente#039;anni e non avevo mai visto niente di simile. Le#039;umanità è di fronte a qualcosa che non sa spiegare , commenta al Telegraph Malcom Robinson, fondatore del Gruppo di ricerca sui fenomeni insoliti. BR BR Da parte del ministero Difesa di Londra non ci si sbilancia. Un portavoce ha detto che gli Ufo al momento non sembrano costituire una minaccia per la sicurezza britannica, per cui non sono in corso inchieste al riguardo. Ma molti avvistamenti di strani oggetti volanti e inspiegabili luci notturne, spesso accompagnati da foto e video, hanno come origine proprio personale militare, piloti compresi. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/08_agosto/09/ufo_invasione_aliena_in_gb_150_avvistamenti_in_sette_mesi,15701107.html http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/08_agosto/09/ufo_invasione_aliena_in_gb_150_avvistamenti_in_sette_mesi,15701107.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3306&titolo_sotto=Ufo, invasione aliena in Gb: 150 avvistamenti in sette mesi&ID_cat_new=99News ReikiIl mistero della vita sul Pianeta Rosso fa litigare gli scienziati di tutto il mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3302&titolo_sotto=Il mistero della vita sul Pianeta Rosso fa litigare gli scienziati di tutto il mondo&ID_cat_new=99Marte Le ultime scoperte della sonda Phoenix hanno dato vita a una quantità di ipotesi contraddittorie - P Antonio Angeli BR A href= http://it.mc562.mail.yahoo.com/mc/compose?to=a.angeli%40iltempo.it target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:a.angeli%40iltempo.it FONT color=#003399 a.angeli@iltempo. it /FONT /A BR BR Non sono proprio come li avevano immaginati gli autori dei film di fantascienza, ma i marziani, stando alle ultime ricerche della sonda «Phoenix» esistono, o almeno è molto probabile che ci siano. BR BR Non hanno antenne o occhi a tre colori e nemmeno terribili strumenti di morte: sono, probabilmente, dei semplici batteri, forse una forma di vita un poe#039; più evoluta, al massimo un qualche vermicello, ma talmente piccolo da non essere buono nemmeno per pescare. BR Sulle#039;esistenza dei marziani in questi ultimi giorni gli esperti hanno dibattuto in modo accesissimo, con una serie di colpi di scena a raffica tipo il telefilm «24». Cerchiamo di raccapezzarci: le#039;ultimo giorno di luglio, giovedì 31, gli astrofisici di tutto il mondo vengono scaraventati giù dal letto, la Nasa annuncia: «Su Marte ce#039;è acqua». E le#039;acqua, si sa, è la base qualunque forma di vita, passata, presente o futura. La scoperta è stata fatta dalla sonda «Phoenix», che, dopo un lungo viaggio nello spazio, il 25 maggio scorso, è atterrata sul Polo Nord di Marte. La sonda, dotata di un sofisticato laboratorio in grado di effettuare analisi e di mandare i risultati a noi, sulla Terra, aveva inizialmente in programma tre mesi di ricerche che dopo la scoperta sono stati subito aumentati a cinque. Fino a quel giorno che su Marte ci fosse acqua era solo una deduzione. Ora che il robot della Nasa ha raccolto un pezzetto di ghiaccio, lo ha scaldato BR e ha verificato che diventava acqua ce#039;è la certezza scientifica. «Abbiamo trovato quelli che sembrano essere gli elementi base per sostenere la vita», ha detto nel corso delle analisi Samuel Kounaves, della Tufts University, uno dei ricercatori impegnati nel progetto. Non solo, Peter Smith, comandante in capo della missione, ha aggiunto: la Nasa vuole capire «se questa parte di Marte era una zona abitabile, se qualcuno avrebbe potuto viverci». Viverci? Come sarebbe a dire viverci? Le persone dotate di fantasia hanno cominciato a pensare che forse, davvero, i marziani avevano le antenne e le#039;occhione tricolore, tipo «La guerra dei mondi». Pochi giorni dopo, le#039;altroieri, martedì, la doccia fredda: nel terreno di Marte ce#039;è il perclorato, una sostanza tossica (sulla Terra viene usata come combustibile per razzi, ma anche per la fabbricazione di fuochi de#039;artificio, miccette, tricche-tracche e castagnole) che in pratica rende impossibile la vita. BR Con un comunicato sconcertante la Nasa rendeva noto che sul suolo marziano è impossibile far crescere asparagi, fagiolini e rape, cosa che solo pochi giorni prima era apparsa altamente probabile. BR Ma non tutti sono de#039;accordo con questa diagnosi: ce#039;è anche chi dice: il perclorato? E perché dovrebbe impedire la vita? Visto che è abbondantemente presente anche sulla Terra: ad esempio nel deserto di Atacama, in Cile. BR E poi, proprio ieri, il sospiro di sollievo: Peter Smith ha invitato tutti alla calma e alla pazienza: la vita su Marte è possibile, questo benedetto perclorato ce#039;è, ma capire come agisce è cosa lunga e complessa. Insomma, i marziani, probabilmente, ci sono. E stanno facendo litigare gli scienziati del nostro pianeta. BR BR A href= http://iltempo.ilsole24ore.com/spettacoli/2008/08/07/911842-mistero_della_vita_pianeta_rosso_litigare_scienziati_tutto_mondo.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://iltempo. ilsole24ore. com/spettacoli/ 2008/08/07/ 911842-mistero_ della_vita_ pianeta_rosso_ litigare_ scienziati_ tutto_mondo. shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3302&titolo_sotto=Il mistero della vita sul Pianeta Rosso fa litigare gli scienziati di tutto il mondo&ID_cat_new=99News ReikiEsami del Dna per la famiglia di Tutankhamonhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3303&titolo_sotto=Esami del Dna per la famiglia di Tutankhamon&ID_cat_new=99 - P Roma | 6 agosto 2008 BR BR Gli scienziati egiziani eseguiranno dei test del Dna ed altri test di laboratorio sui feti dei bambini nati morti trovati nella tomba del faraone Tutankhamon per ricostruire la sua famiglia. BR BR La speranza ee#039; quella di identificare la madre dei bambini e la loro nonna, che si suppone possa essere stata la regina Nefertiti. Lo ha reso noto il capo degli archeologi egiziani. BR     BR Le#039;archeologo inglese Howard Carter trovoe#039; i feti mummificati quando scoprie#039; la tomba di Tutankhamon nel 1922. Gli esperti credono che essi fossero figli del giovanissimo faraone, ma la loro madre non ee#039; mai stata identificata. BR     BR I test del Dna e la tomografia computerizzata, che dovrebbero terminare a dicembre, per la prima voltare renderanno possibile ricostruire la famiglia del Re Tutankhamon che morie#039; a 18-20 anni, circa dieci anni dopo essere diventato faraone. BR     BR Secondo gli studiosi i feti potrebbero essere stati concepiti da Ankhesenamun, figlia di Nefertiti ed unica moglie del Re bambino. Gli esami di laboratorio dovrebbero confermare questa teoria e ci dovrebbe permettere per la prima volta di scoprire la mummia di Nefertiti , ha commentato Zahi Hawass, capo del Consiglio supremo delle Antichitae#039; delle#039;Egitto. BR     BR Nefertiti, la cui mummia non ee#039; mai stata identificata, regnoe#039; a fianco del marito Akhenaton dal 1350 al 1334 a.C. ed ebbe sei figlie. Inizialmente si pensoe#039; potesse essere anche la madre dello stesso Tutankhamon, su cui rimangono tuttora dubbi riguardo alla discendenza. BR     BR La mummia del giovanissimo faraone ee#039; stata la prima adessere sottoposta a esami di laboratorio, nel 2005. BR BR A href= http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=84625 target=_blank FONT color=#003399 http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=84625 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3303&titolo_sotto=Esami del Dna per la famiglia di Tutankhamon&ID_cat_new=99News ReikiSEGNI DAL CIELO!! 8-8-8http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3305&titolo_sotto=SEGNI DAL CIELO!! 8-8-8&ID_cat_new=99 - P Images Jaime Maussan Copyright 2008 BR BR Una strepitosa formazione è apparsa oggi 8 Agosto 2008 (8-8-8). Ovvio che qualcuno da lassù...ci sta comunicando un bellissimo messaggio; Segni della sua presenza, che non è solo limitata agli ET, ma soprattutto alla Terra come cellula vivente e a tutte quelle persone che con i loro pensieri e il loro Amore, stanno lavorando per un solo scopo: la trasformazione di questo bellissimo pianeta in una astronave di Pace, Amore e fratellanza (tra i Popoli). Non è un voler parlare di New Age, ma la Realtà è quella che vediamo e viviamo ogni giorno e di molti che la Realtà non comprendono cosa sia. BR BR Massimo Fratini BR Fonte: segnidalcielo. it BR BR Crop, qui: BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/080808/080808.html target=_blank rel=nofollow http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ 080808/080808. html /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3305&titolo_sotto=SEGNI DAL CIELO!! 8-8-8&ID_cat_new=99News ReikiAllarme Per Test Cern, Terra Distrutta Da Buchi Nerihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3304&titolo_sotto=Allarme Per Test Cern, Terra Distrutta Da Buchi Neri&ID_cat_new=99 - P Agi - Mer 6 Ago - 14.51 BR BR (AGI) - Berlino, 6 ago. - Il prossimo esperimento nel laboratorio europeo del Cern a Ginevra potrebbe creare buchi neri in grado di inghiottire e distruggere la Terra nel giro di 50 anni. Sul tema si sta giae#039; diffondendo il panico in Germania, dopo che le#039;ipotesi ee#039; avanzata da un eminente scienziato di Tubinga, Otto Roessler. Adesso lo scontro ha coinvolto gli scienziati di tutto il Paese ed ee#039; finito oggi sulla prima pagina della e#039;Sueddeutsche Zeitunge#039;. Nelle#039;anello di 27 km di circonferenza, situato sotto le#039;aeroporto di Ginevra e che si estende fin sotto il massiccio del Giura, gli scienziati stanno per eseguire nelle prossime settimane il piue#039; grande esperimento mai tentato al mondo. Nel Large Hadron Collider (Lhc) i protoni andranno a collidere gli uni sugli altri ad una velocitae#039; che ee#039; pari al 99,999991 per cento di quella della luce e una delle conseguenze delle#039;impatto potrebbe essere il formarsi di piccoli buchi neri. Sulla base della teoria BR della relativitae#039; generale di Albert Einstein, sostiene il professor Roessler, i buchi neri cosie#039; creati si ingrandiranno e finiranno entro mezzo secolo per inghiottire la Terra. A contestare questa tesi, ripresa con titoli di scatola dalla grande stampa popolare, arriva adesso un documento stilato da oltre 20 autorevoli fisici nucleari di varie universitae#039; tedesche dal titolo La Terra non sarae#039; inghiottita dai buchi neri . Il professor Hermann Nicolai, direttore a Potsdam del Max-Planck- Institut di Fisica gravitazionale, accusa il suo collega Roessler di incompetenza e replica che le sue affermazioni catastrofiche sono basate su un fondamentale fraintendimento della teoria di Einstein . Il presidente del Comitato tedesco per la Fisica delle particelle, Peter Maettig, non esclude che le#039;esperimento del Cern possa dar luogo alla creazione di buchi neri, ma sottolinea che in questo caso sarebbero ben diversi dai buchi neri esistenti nello spazio . BR Anche il suo collega Siegfried Bethke, direttore del Max-Planck- Institut di Fisica di Monaco di Baviera, precisa che gli eventuali buchi neri creati a Ginevra sono cosie#039; minuscoli da non riuscire in pratica a sviluppare alcuna forza di attrazione e scompaiono sotto forma di radiazione in una frazione di secondo . Bethke attacca poi pesantemente il suo collega di Tubinga e spiega che a diffondere il panico ee#039; gente che ha evidentemente letto troppi libri di fantascienza . Gli scienziati tedeschi sottolineano che nelle#039;universo avvengono continuamente collisioni di ogni tipo di particelle con energie molto piue#039; grandi di quella creata nel laboratorio del Cern, senza dar luogo alla creazione di buchi neri dalle#039;effetto distruttivo. Rimane il fatto, peroe#039;, come scrive la e#039;SZe#039;, che ormai in Germania non si parla de#039;altro e che su internet e sui media il panico per le#039;avvicinarsi delle#039;esperimento di Ginevra si va sempre piue#039; diffondendo. Il giornale di Monaco BR di Baviera scrive che il timore comune ee#039; che i buchi neri creati dalle#039;esperimento nello e#039;Lhce#039; del Cern finiscano per ingrandirsi con un effetto simile a quello di una palla di neve, arrivando poi ad inghiottire e distruggere il pianeta . Davanti al clima di isteria ormai dilagante, il professor Maettig spiega che a nulla valgono ormai le spiegazioni dei fisici, poichee#039; la paura sta diventando cosie#039; forte che nemmeno con gli argomenti scientifici si riesce piue#039; ad eliminarla . (AGI) - BR BR A href= http://it.notizie.yahoo.com/agixml/20080806/twl-allarme-per-test-cern-terra-distrutt-e497199.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.notizie. yahoo.com/ agixml/20080806/ twl-allarme- per-test- cern-terra- distrutt- e497199.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3304&titolo_sotto=Allarme Per Test Cern, Terra Distrutta Da Buchi Neri&ID_cat_new=99News ReikiWashington: Marte, Phoenix trova sostanza che impedisce la vitahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3301&titolo_sotto=Washington: Marte, Phoenix trova sostanza che impedisce la vita&ID_cat_new=99 - P Pochi giorni dopo aver fatto scalpore con le#039;annuncio di aver scoperto le#039;acqua su Marte, la Nasa ha diffuso una cattiva notizia a chi spera di trovare segni di vita sul pianeta rosso. La sonda Phoenix si è imbattuta in una sostanza, sul suolo marziano, che viene ritenuta un impedimento allo sviluppo di forme di vita. Gli scienziati delle#039;agenzia spaziale americana avevano reso noto nei mesi scorsi che la zona dove è scesa la sonda risultava avere un suolo con sostanze e#039;nutritivee#039; simili a quelle riscontrabili sulla Terra, come magnesio e sodio. Adesso però la Nasa si prepara a presentare nuovi risultati, anticipati oggi, secondo i quali sul suolo marziano sono state trovate tracce di una sostanza ossidante che rappresenta un ostacolo a teorie che ipotizzano forme viventi nelle#039;ambiente marziano. La Nasa sta svolgendo ulteriori analisi, anche per verificare se i risultati siano effettivamente legati al suolo di Marte, o possano essere le#039;effetto di una BR qualche forma di contaminazione degli strumenti di Phoenix. 05/08/2008 00:22 BR BR A href= http://unionesarda.ilsole24ore.com/unione24ore/?contentId=36039 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://unionesarda. ilsole24ore. com/unione24ore/ ?contentId= 36039 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3301&titolo_sotto=Washington: Marte, Phoenix trova sostanza che impedisce la vita&ID_cat_new=99News ReikiIl moto delle stelle lo calcolava un pc siciliano. Venti secoli fa.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3300&titolo_sotto=Il moto delle stelle lo calcolava un pc siciliano. Venti secoli fa.&ID_cat_new=99 - P Secondo un recente studio americano l’antico calcolatore astronomico noto come Meccanismo di Antikythera, sarebbe stato costruito in Sicilia. (Alessandro Bolla, 1 agosto 2008) BR BR Il più antico computer del mondo mai ritrovato è il Meccanismo di Antikythera, un complicato calcolatore astronomico risalente al I secolo a.C. e recuperato al largo di Creta nel 1901. Una serie di iscrizioni recentemente tradotte da Alexander Jones dell’Istituto per gli studi sul Mondo Antico di New York ha permesso di chiarire alcuni dei misteri che nell’ultimo secolo hanno circondato questo strano oggetto. BR Dalla Sicilia con furore. Jones ha scoperto che i nomi dei mesi incisi sullo strumento sono quelli utilizzati nelle colonie corinzie e in particolare a Siracusa, in Sicilia. Questa ipotesi è particolarmente affascinante e troverebbe conferma in alcuni scritti di Cicerone: l’autore latino descrive infatti alcuni strumenti realizzati dal matematico Archimede, siracusano, nel III secolo a.C, cioè due secoli prima rispetto alla costruzione del Meccanismo di Antikythera. Ciò significa che l’antico calcolatore sarebbe frutto di una tradizione costruttiva legata direttamente agli studi del celebre matematico. Tutto ciò apre però un nuovo mistero: il reperto è stato ritrovato sul relitto di una nave romana proveniente dal medio oriente e affondata attorno al 70 a.C. Una delle ipotesi più probabili è che il Meccanismo di Antikythera sia stato mandato in dono in Oriente da qualche ricco siracusano e da qui entrato a far parte di un bottino diretto a BR Roma. BR BR Il computer con gli ingranaggi BR In questo video, in inglese, vengono spiegate la storia del ritrovamento casuale del Meccanismo di Antikythera da parte di un pescatore di spugne e le sue analogie con strumenti molto più vicini a noi nel tempo, come il contachilometri di Leonardo. BR BR Video qui: BR A href= http://www.youtube. com/watch? v=1YuXjg41UwY target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.youtube. com/watch? v=1YuXjg41UwY /FONT /A BR /P br P Fonte: /P br P A href= http://www.focus.it/Tecnologia/news/Il_moto_delle_stelle_lo_calcolava_un_pc_Venti_secoli_fa_2808011023_2881123.aspx http://www.focus.it/Tecnologia/news/Il_moto_delle_stelle_lo_calcolava_un_pc_Venti_secoli_fa_2808011023_2881123.aspx /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3300&titolo_sotto=Il moto delle stelle lo calcolava un pc siciliano. Venti secoli fa.&ID_cat_new=99News ReikiMarte come non l’abbiamo mai vistohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3297&titolo_sotto=Marte come non labbiamo mai visto&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.focus.it/Scienza/spazio/fotodelgiorno/02082008_1837_878_Marte_come_non_labbiamo_mai_visto.aspx http://www.focus.it/Scienza/spazio/fotodelgiorno/02082008_1837_878_Marte_come_non_labbiamo_mai_visto.aspx /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3297&titolo_sotto=Marte come non labbiamo mai visto&ID_cat_new=99News ReikiSu Marte, acqua e non solo: Ecco le foto di case e cittàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3298&titolo_sotto=Su Marte, acqua e non solo: "Ecco le foto di case e citt"&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.parmaok.it/parmaok/cronaca/ufo_marte_acqua_case_citta_sonda_nasa_alieni_pieneta_rosso_pattera_cun_galileo_90208083.html http://www.parmaok.it/parmaok/cronaca/ufo_marte_acqua_case_citta_sonda_nasa_alieni_pieneta_rosso_pattera_cun_galileo_90208083.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3298&titolo_sotto=Su Marte, acqua e non solo: "Ecco le foto di case e citt"&ID_cat_new=99News ReikiAsteroide in arrivo? Lo spostiamo col trattorehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3299&titolo_sotto=Asteroide in arrivo? Lo spostiamo col trattore&ID_cat_new=99 - P Secondo una recente simulazione effettuata nei laboratori della Nasa la forza di un trattore gravitazionale potrebbe salvare la Terra dalle#039;impatto devastante con un asteroide. /P br P (Alessandro Bolla, 31 luglio 2008) BR BR La forza esercitata da un trattore gravitazionale unita ad altri sistemi anti-asteroide potrebbe salvare la Terra da una fine in stile deep impact. È questo il risultato di uno studio condotto dal Jet Propulsion Laboratory di Pasedena secondo il quale la spinta gravitazionale di una navicella spaziale potrebbe riuscire a deflettere une#039;asteroide di 140 metri di diametro in rotta di collisione con il nostro pianeta. Le#039;idea dei tecnici americani è ancora in fase embrionale, ma dalle simulazioni effettuate sembra poter funzionare: una grande astronave teleguidata dovrebbe avvicinarsi alle#039;asteroide senza toccarlo e legarsi ad esso grazie alla forza delle#039;attrazione gravitazionale, deviandone così la traiettoria quel tanto che basta, anche solo qualche centinaio di metri, per evitare un impatto distruttivo con il nostro pianeta. Nella simulazione effettuata dalla Nasa è stato ipotizzato un trattore del peso di circa una tonnellata che arriva a circa 150 metri di distanza dal corpo celeste pericoloso, provocando uno spostamento di 0,22 micron al secondo. BR BR A href= http://www.focus.it/Tecnologia/news/Asteroide_in_arrivo_Lo_spostiamo_col_trattore_280731_1056.aspx target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.focus. it/Tecnologia/ news/Asteroide_ in_arrivo_ Lo_spostiamo_ col_trattore_ 280731_1056. aspx /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3299&titolo_sotto=Asteroide in arrivo? Lo spostiamo col trattore&ID_cat_new=99News ReikiNASA: Ce#039;Ee#039; ACQUA SU MARTE, ADESSO CERCHIAMO LA VITAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3294&titolo_sotto=NASA: C'E' ACQUA SU MARTE, ADESSO CERCHIAMO LA VITA&ID_cat_new=99 - P Ce#039;ee#039; acqua su Marte. La Nasa ribadisce la scoperta fatta a giugno. I riscontri arrivano -ha affermato lo scienziato William Boynton in una nota delle#039;agenzia- dagli esami di laboratorio. Il braccio meccanico della sonda ha realmente assaggiato le#039;acqua sul suolo del pianeta rosso e verificato le#039;esistenza di ghiaccio. Marte ci sta dando molte sorprese , ha detto Peter Smith, coordinatore della missione. Le#039;acqua, poi, ee#039; sta riscaldata ed ee#039; evaporata, dando modo cosie#039; di facilitare le#039;osservazione degli scienziati. La missione di Phoenix sarebbe dovuta durare tre mesi e terminare in agosto ma, visti gli esiti sul Polo Nord del pianeta, sarae#039; prorogata fino al prossimo 30 settembre. Phoenix ee#039; in buone condizioni e vogliamo approfittarne per esplorare uno dei punti piue#039; interessanti del pianeta . La Nasa, ha spiegato Smith, vuol capire se questa parte di Marte era una zona abitabile, se qualcuno avrebbe potuto vivere lie#039; .(AGI) - Miami, 31 luglio BR BR A href= http://www.agi.it/estero/notizie/200808010019-est-rt11233-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/estero/ notizie/20080801 0019-est- rt11233-art. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3294&titolo_sotto=NASA: C'E' ACQUA SU MARTE, ADESSO CERCHIAMO LA VITA&ID_cat_new=99News ReikiNUOVE CONFERME ALLA DIMINUZIONE DEL MAGNETISMO TERRESTREhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3295&titolo_sotto=NUOVE CONFERME ALLA DIMINUZIONE DEL MAGNETISMO TERRESTRE&ID_cat_new=99 - P Ee#039; largamente risaputo che il campo magnetico terrestre sia una fase di variazione che porterà il suo valore sino al Punto Zero, con conseguente rovesciamento dei poli magnetici. La differenza tra noi che ci stiamo interessando ai cambiamenti planetari al di fuori della comunità scientifica, e gli scienziati che lo stanno facendo dalle#039;interno, è che mentre costoro prevedono un cambiamento dei poli magnetici tra un centinaio di migliaio de#039;anni, noi lo identifichiamo, stando alle più recenti misurazioni della frequenza Schumann (passata dagli anni 80 ad oggi da 7,5 a 11Hz ca.), in un periodo che va non oltre i prossimi 10 anni. Potremmo anche sbagliarci ma non deve passare inosservato il legame con il 2012 e la conoscenza dei cicli cosmici degli Antichi. BR BR Intanto oggi una notizia scientifica a carattere internazionale conferma sempre di più la nostra visione, e avvicina le stime degli scienziati alle nostre, dopo che per anni questi le hanno derise. Infatti gli studiosi hanno scoperto che il campo magnetico cambia molto più velocemente di quanto previsto sinora e in alcune regioni vicino alla superficie questo cambiamento è più repentino. Nils Olsen, geofisico del National Space Center danese, co-autore di un nuovo studio sulle#039;evoluzione del campo magnetico terrestre basata sulle rilevazioni del magnetismo del nucleo ferroso del pianeta, afferma che: «Ciò che sorprende è questa rapida, quasi improvvisa, variazione del campo magnetico». La prima prova di questi cambiamenti improvvisi e drammatici è arrivata nel 2003 quando gli scienziati registrarono una considerevole variazione nella regione Australe del pianeta, seguita da altri eventi, un anno dopo, in sud-Africa. BR BR «Questo potrebbe suggerire la possibilità di un prossimo ribaltamento dei campi geomagnetici» ha affermato Mioara Mandea del Centro di Ricerca Tedesco per le Geoscienze, co-autore dello studio. Secondo i due studiosi il ribaltamento dei poli magnetici potrebbe avvenire entro i prossimi 2000 anni, che sono molti rispetto a quanto affermiamo noi studiosi di frontiera, ma sempre molto vicini in termini geologici e in termini di cicli cosmici, considerando che i loro colleghi parlavano sinora di 100.000 anni. I due hanno aggiunto però che si potrebbero verificare effetti significativi nel breve termine. Infatti il costante abbassamento del campo magnetico in alcune zone potrebbe portare alcune regioni del globo ad essere più esposte alle particelle sub-atomiche che arrivano dallo spazio esterno. «Queste regioni potrebbero subire una penetrazione di tali particelle sino a qualche centinaio di chilometri di altitudine dalla superficie» ha detto Mandea. BR Le affermazioni dei due scienziati dunque si inseriscono perfettamente nei nostri studi sui segni dei cambiamenti planetari che annunciano il 2012, e/o comunque il prossimo ciclo. Questi hanno, come detto, confermato che la penetrazione delle particelle sub-atomiche sarà probabilmente uno degli eventi vicinissimi e prossimi ad accadere, anticipando addirittura di secoli lo stesso ribaltamento del campo magnetico. Io aggiungo che ciò favorirà la penetrazione delle particelle di raggi Gamma, generate dalle variazioni che il Sole sta manifestando nelle pulsazioni sulla scala Gamma delle#039;Idrogeno. Queste particelle Gamma possono influire su cambiamenti infinitesimali del DNA generando mutazioni benigne o maligne. I cerchi nel grano lo hanno già comunicato. Ne parlo alle conferenze sebbene non le#039;abbia ancora scritto da nessuna parte. BR BR Vi mostro le#039;immagine dello schema di pulsazione sulla scala delle#039;Idrogeno e a confronto una formazione del 2007. Che i cerchi nel Grano vogliano annunciarci una nuova prossima mutazione benigna del DNA causata da queste trasformazioni energetiche che coinvolgono i campi magnetici solari e terrestri? Dunque una nuova specie umana? Non sarebbe sorprendente, troppe formazioni hanno relazione con il DNA e inoltre ricordo che sebbene la Natura provochi adattamenti alle#039;ambiente, le trasformazioni significative sono spesso dei salti improvvisi. Provocate forse proprio dai raggi Gamma solari. Attendo i vostri commenti. BR BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione. myblog.it/ archive/2008/ 07/29/nuove- conferme- alla-diminuzione -del-magnetismo- terrestre. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilblogdiadrianoforgione. myblog.it/ archive/2008/ 07/29/nuove- conferme- alla-diminuzione -del-magnetismo- terrestre. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3295&titolo_sotto=NUOVE CONFERME ALLA DIMINUZIONE DEL MAGNETISMO TERRESTRE&ID_cat_new=99News ReikiCe#039;Ee#039; UN LAGO SU UNA LUNA DI SATURNOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3296&titolo_sotto=C'E' UN LAGO SU UNA LUNA DI SATURNO&ID_cat_new=99 - P 2008-07-31 08:06 BR BR WASHINGTON - Su Titano, la più grande delle lune di Saturno, ce#039;é un lago di idrocarburi ed è allo stato liquido. Lo ha annunciato la Nasa, precisando che la scoperta deriva da une#039;osservazione di Titano condotta attraverso la sonda Cassini, la sonda lanciata nello spazio nelle#039;ambito di una missione congiunta americano-europea. La Nasa ha reso noto che il lago osservato contiene degli idrocarburi liquidi e che è stata formalmente accertata la presenza di etano, sostanza che sulla terra si trova allo stato gassoso. BR BR A condurre le#039;analisi delle#039;osservazione è stato il Jet Propulsion Laboratory, un centro della Nasa situato a Pasadena, in California. La scoperta - precisa le#039;agenzia spaziale americana - ha fatto di Titano il solo corpo del nostro sistema solare, a parte la Terra, dove si abbia traccia della presenza sulla superficie di sostanze allo stato liquido . Prima delle#039;osservazione di Cassini, gli scienziati ritenevano che Titano fosse ricoperta di oceani di metano, di etano e di altri idrocarburi leggeri . Cassini ha rilevato invece la presenza sulla superficie della luna di Saturno di centinaia di oggetti scuri che sembrano assomigliare a laghi, ma al momento non è possibile stabilire se siano liquidi o semplicemente scuri e solidi ha precisato la Nasa. Lo stato liquido del lago in questione, invece, è stato provato grazie ad une#039;osservazione a raggi infrarossi. BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_732013253.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /inbreve/ visualizza_ new.html_ 732013253. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3296&titolo_sotto=C'E' UN LAGO SU UNA LUNA DI SATURNO&ID_cat_new=99News ReikiGb, re degli hacker perde il ricorso: sarà estradato negli Usahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3292&titolo_sotto=Gb, re degli hacker perde il ricorso: sar estradato negli Usa&ID_cat_new=99 - P Gary McKinnon, 42enne programmatore scozzese noto con lo pseudonimo di e#039;SOLOe#039;, è accusato di raid informatici agli archivi di Pentagono e Nasa. Cercava segreti sugli Ufo e sulla e#039;e#039;tecnologia soppressae#039;e#039; che fornirebbe energia gratuita BR BR Londra, 30 lug. (Adnkronos) - Gary McKinnon, 42enne programmatore scozzese, meglio noto nelle#039;underground informatico con lo pseudonimo di e#039;SOLOe#039;, sarà estradato verso gli Stati Uniti. Il Pentagono lo accusa della più colossale intrusione informatica mai compiuta nei computer della Difesa statunitense. BR BR McKinnon, originario di Glasgow, ha perso la sua battaglia legale contro le#039;estradizione, portata dinnanzi alla Corte Suprema britannica della Law Lords. Negli Stati Uniti rischia di essere condannato alle#039;ergastolo. Tra il 2001 e il 2002, secondo gli inquirenti, si sarebbe collegato per ben 97 volte dal suo appartamento di Londra a database e archivi segreti delle#039;Agenzia spaziale americana (NASA) e del Pentagono, alla ricerca delle verità coperte dal segreto di Stato sulle#039;esistenza degli UFO. BR BR Dopo aver ammesso i raid informatici, McKinnon ha spiegato ai giudici britannici che la sua passione per le#039; hacking nacque verso la metà degli anni e#039;80. Il giovane e#039;SOLOe#039; andò al cinema a vedere il cult-movie e#039;Wargamese#039; (1983). Fu un colpo di fulmine vedere le#039;attore Matthew Broderick nei panni di un adolescente americano che violava i sistemi di protezione del Pentagono, spingendo il Paese sulle#039;orlo di una guerra nucleare coi sovietici. BR BR Considerato dagli esperti Usa come il più abile hacker di sistemi informatici militari , non può essere perseguito in Gran Bretagna. La giustizia britannica, tuttavia, ha accolto il mandato de#039;arresto internazionale con relativa richiesta de#039;estradizione da parte delle autorità di Washington che, dal 2002, lo reclamano alla sbarra per quello che si preannuncia come il più grande processo mai celebrato nei confronti di un pirata informatico. BR BR Gli avvocati di McKinnon hanno tentato di far passare la classica linea difensiva, spesso mantenuta dai legali degli hacker, basata sul movente della curiosità e delle#039;attenuante generico delle falle di sicurezza nei sistemi informatici che gli avrebbero spalancato le#039;accesso ai cervelloni del Dipartimento della Difesa e della Nasa. Il collegio della difesa ha già annunciato che, contro la decisione del massimo tribunale britannico, sarà presentato ricorso alla Corte di Giustizia europea. Gary McKinnon non è né un terrorista, né un simpatizzante delle#039;estremismo - si legge in un comunicato emesso dai suoi avvocati - Siamo sicuri che il governo britannico vorrà opporsi a tale provvedimento che permetterebbe agli Stati Uniti di perseguirlo in maniera esemplare, allo scopo di farne un modello e un monito per tutti gli utenti della rete . BR BR Le perizie depositate dagli esperti durante il dibattimento, avrebbero confermato che e#039;SOLOe#039; aveva installato sul suo Pc un software governativo americano. Le#039;hacker accedeva con un ID clonato e modificato nel cuore del sistema informatico del Pentagono e, a lungo, era riuscito ad eludere qualsiasi tracciatura e controllo. e#039;SOLOe#039; sarebbe stato incastrato da une#039;operazione di cancellazione di file di sistema compiuta su almeno 9 terminali delle#039;US Armye#039;s Military District di Washington. Una manovra atipica per gli hacker, la cui etica prevede di visionare e carpire segreti e modalità operative, senza però apportare direttamente delle modifiche o alterazioni nei computer visitati . La rimozione dei file di sistema causò il crash del sistema, che automaticamente si disattivò per 24 ore, coinvolgendo ben 2mila terminali. Le#039;accusa più pesante è quella di aver esposto a gravissimo rischio militare il Paese , tenuto conto che il blocco del sistema mandò BR temporaneamente in tilt i computer della base navale della marina militare di Earle. BR BR Penetrando nei sistemi informatici militari americani dal febbraio 2001 al marzo 2002 McKinnon avrebbe inoltre causato un danno stimato nelle#039;ordine di 900mila dollari, oltre al provvisorio blocco informatico della Difesa anche in concomitanza con il tragico 11 settembre 2001. McKinnon ha più volte sostenuto di essere alla ricerca, oltre che delle prove delle#039;esistenza degli alieni, anche di dati sulla cosiddetta tecnologia soppressa , ciò che egli stesso ha definito e#039;e#039;il segreto meglio conservato del mondo . Una cosa molto importante: i pensionati non possono pagare le bollette del riscaldamento, si invadono Paesi per assegnare alle#039;Occidente appalti per il petrolio, e nel frattempo parti segrete del governo tengono lì questa tecnologia soppressa che darebbe energia gratis , aveva detto in une#039;intervista rilasciata di recente alla e#039;Bbce#039;. BR BR McKinnon aveva avuto il suo primo computer alle#039;età di 14 anni, imparando ad usarlo come autodidatta. A 17 anni lasciò la scuola e iniziò a lavorare come parrucchiere. Poi, su consiglio degli amici, si iscrisse ad un corso per ottenere una qualifica informatica. Dopo avere completato la scuola aveva cominciato a lavorare a contratto a Londra come programmatore e amministratore di sistemi informatici. BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews/?id=1.0.23792649 94 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkronos.com/IGN/CyberNews/?id=1.0.23792649 94 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3292&titolo_sotto=Gb, re degli hacker perde il ricorso: sar estradato negli Usa&ID_cat_new=99News ReikiLe dichiarazioni di Edgar Mitchell denunciano la segretezza sugli UFO a livello mondiale!http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3293&titolo_sotto=Le dichiarazioni di Edgar Mitchell denunciano la segretezza sugli UFO a livello mondiale!&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.dnamagazine.it/dichiarazioni-mitchell.html http://www.dnamagazine.it/dichiarazioni-mitchell.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3293&titolo_sotto=Le dichiarazioni di Edgar Mitchell denunciano la segretezza sugli UFO a livello mondiale!&ID_cat_new=99News ReikiLeonardo ha copiato sue invenzioni dai cinesi, dice nuovo librohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3289&titolo_sotto=Leonardo ha copiato sue invenzioni dai cinesi, dice nuovo libro&ID_cat_new=99 - P martedì 29 luglio 2008 10:49 BR BR LONDRA (Reuters) - Dopo aver sostenuto nel 2002 che navigatori cinesi hanno scoperto le#039;America 70 anni prima di Cristoforo Colombo, lo storico per passione Gavin Menzies ha pubblicato un nuovo libro in cui sostiene che Leonardo Da Vinci abbia copiato i suoi disegni di ingegneria da inventori del paese asiatico oggi più popoloso del mondo. BR BR Secondo Menzies, i disegni di Leonardo sarebbero misteriosamente simili agli originali cinesi, tanto da dubitare che derivino proprio da questi. BR BR Una flotta cinese, ha scritto le#039;autore britannico, avrebbe portato nel 1434 in Italia delle enciclopedie di tecnologia sconosciute al mondo occidentale, ponendo le basi per le meraviglie di ingegneria -- come gli aeroplani -- create più avanti dal genio di Leonardo. BR BR Tutto ciò che era conosciuto dai cinesi nel 1430 è stato portato a Venezia , ha detto Menzies, un comandante della Marina Reale in pensione, in une#039;intervista rilasciata nella sua casa a nord di Londra. BR BR Da Venezia -- ha continuato Menzies -- un ambasciatore cinese si sarebbe recato a Firenze e avrebbe presentato il materiale a papa Eugenio IV. BR BR Nel mio libro ho scritto che questa è stata la vera scintilla che ha innescato il Rinascimento e che Leonardo e Galileo hanno creato su ciò che è stato portato loro dai cinesi , ha detto Menzies. Leonardo principalmente ha ridisegnato tutto quanto in tre dimensioni, il che ha apportato un grande miglioramento . BR BR Se accettata, la teoria costringerebbe a una dolorosa rivalutazione della visione eurocentrica della storia , ha scritto le#039;autore nel suo libro 1434: the year a magnificent Chinese fleet sailed to Italy and ignited the Renaissance ( 1934: le#039;anno in cui una magnifica flotta cinese raggiunse le#039;Italia e innescò il Rinascimento ). BR BR Menzies, 70 anni, ha venduto più di un milione di copie del suo primo libro 1421 , in cui afferma che i navigatori cinesi hanno disegnato una mappa del mondo nei primi anni del 1400, poco prima di abbandonare le attività marinare intorno al globo. BR BR Le sue teorie vengono definite insensate da molti accademici, ma Menzies è molto apprezzato da un grande pubblico di lettori. BR BR A href= http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITDIA92065720080729 target=_blank FONT color=#003399 http://it.reuters.com/article/entertainmentNews/idITDIA92065720080729 /FONT /A BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3289&titolo_sotto=Leonardo ha copiato sue invenzioni dai cinesi, dice nuovo libro&ID_cat_new=99News ReikiCome deviare un asteroide for dummieshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3290&titolo_sotto=Come deviare un asteroide "for dummies"&ID_cat_new=99 - P 29 Luglio 2008 15.12 - di Massimiliano Mattei - Fonte: Terni in rete - cod.140070 BR BR Ancora una volta ci troviamo nella situazione in cui una idea utilizzata nella serie di Star Trek, viene in qualche modo riproposta nella realtà. BR Non si tratta a tutti gli effetti del famoso raggio traente , con cui gli equipaggi di Gene Roddenberry, creatore della serie, hanno catturato e spostato astronavi e asteroidi, ma il principio è pressoché identico. BR Le#039;idea di Rusty Schweickart, astronauta NASA delle missioni Apollo che ha finanziato la ricerca presso il laboratorio di Jet Propulsion di Pasadina, è che anche delle piccole interazioni gravitazionali, possono deviare un asteroide dal suo percorso quanto basta, affinché non costituisca più una minaccia per il nostro pianeta. BR Come prima mossa, un mezzo spaziale dovrebbe impattare direttamente sul corpo celeste, determinandone auspicabilmente una variazione di traiettoria, seppur minima e imprevedibile. BR Nel passo successivo si tratterebbe di affiancare un mezzo spaziale di circa una tonnellata, ad una distanza costante di 150 metri dalle#039;asteroide, così che questa navicella eserciti con la sua massa una forza gravitazionale tale da deviare, ad esempio, un asteroide di 140 metri di diametro, di circa 0,22 micron al secondo ogni giorno. BR Questi i parametri utilizzati dal gruppo di ricerca nella simulazione, che prevede anche una forma irregolare del corpo celeste, copiata esattamente dalle#039;asteroide Itokawa , così da prendere in considerazione anche eventuali asimmetrie negli influssi gravitazionali. BR Un dispositivo di controllo manterrebbe il mezzo spaziale sempre alla giusta distanza, mentre un trasponder posizionato sulle#039;asteroide permetterebbe di seguirne con grande precisione la traiettoria. BR Il sistema, secondo Chapman, darebbe i suoi frutti solo se fosse attivato in tempo utile. Ci sarebbero infatti dei punti di non ritorno , dopo i quali non sarebbe più possibile utilizzare questo metodo per deviare un corpo celeste da un eventuale impatto con la terra. BR De#039;altra parte anche un piccolo cambiamento di traiettoria, o meglio di velocità, potrebbe essere sufficiente a far mancare le#039;appuntamento delle#039;asteroide con questi punti di non ritorno e quindi a raggiungere lo scopo. BR Nel 2029 le#039;asteroide Aphophis, potrebbe trovarsi a passare proprio in uno di questi punti virtuali ed impattare la terra circa sette anni dopo. BR /P br P A href= http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=140070 http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=140070 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3290&titolo_sotto=Come deviare un asteroide "for dummies"&ID_cat_new=99News ReikiNello spazio esiste la vita, parola di chi là ce#039;è statohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3291&titolo_sotto=Nello spazio esiste la vita, parola di chi l c' stato&ID_cat_new=99 - P martedì, 29 luglio 2008 1.53 BR BR TOKYO (Reuters) - Il comandante statunitense dello space shuttle Discovery pensa che la vita potrebbe esistere da qualche parte nello spazio, ma la ragione per cui gli alieni non hanno ancora visitato il nostro pianeta è semplice: il viaggio sarebbe massacrante. BR BR Abbiamo visto alcune prove a favore della possibilità di forme di vita su Marte nel passato, quindi ce#039;è probabilmente vita in tutto le#039;universo , ha detto oggi le#039;astronauta Mark Kelly durante una conferenza stampa a Tokyo, a cui hanno partecipato anche altri membri delle#039;equipaggio del Discovery. BR BR Da quanto abbiamo sperimentato, è molto difficile viaggiare attraverso lo spazio, e io personalmente penso che gli alieni non abbiano mai visitato il nostro pianeta . BR BR Il Discovery ha portato il laboratorio giapponese Kibo alla Stazione Spaziale Internazionale lo scorso giugno. Kelly ha descritto il modulo da 1 miliardo di dollari e 32 tonnellate come una Lexus per una stazione spaziale , dove tutto funziona perfettamente. BR BR Durante la missione, le#039;equipaggio ha condotto con successo tre passeggiate spaziali per agganciare il nuovo laboratorio , lavorare al sistema di raffreddamento della stazione e risolvere un problema riguardante alcuni pannelli solari. BR BR Rientrati sulla Terra, alcuni sembrano più interessati alla possibile esistenza della vita in altri pianeti che agli esperimenti scientifici del laboratorio. I commenti di Kelly si aggiungono a un fervido dibattito aperto in Giappone su alieni e Ufo. BR BR A href= http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArti cle.aspx? type=internetNew sestoryID= 2008-07-29T12533 8Z_01_CIA939111_ RTRIDST_0_ OITIN-SPAZIO- VITA-DISCOVERY. XML target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArti cle.aspx? type=internetNew sestoryID= 2008-07-29T12533 8Z_01_CIA939111_ RTRIDST_0_ OITIN-SPAZIO- VITA-DISCOVERY. XML /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3291&titolo_sotto=Nello spazio esiste la vita, parola di chi l c' stato&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;Eclisse nei Campi di Granohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3287&titolo_sotto=L'Eclisse nei Campi di Grano&ID_cat_new=99 - P A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/07/23/l-eclisse-nei-campi-di-grano.html http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/archive/2008/07/23/l-eclisse-nei-campi-di-grano.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3287&titolo_sotto=L'Eclisse nei Campi di Grano&ID_cat_new=99News ReikiUn nuovo satellite per combattere le#039;effetto serrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3288&titolo_sotto=Un nuovo satellite per combattere l'effetto serra&ID_cat_new=99Misurerà il livello del sale negli Oceani. Lo sta realizzando un gruppo di scienziati argentini della Nasa, sarà pronto nel 2010 - P Emergenza ambiente: è in arrivo un nuovo satellite per misurare il livello del sale negli Oceani e comprendere meglio il cambiamento climatico globale. Lo stanno realizzando gli scienziati argentini della Nasa. Un gruppo di ricercatori provenienti da tutto il mondo nei giorni scorsi, a Buenos Aires, ha approvato il progetto definitivo del satellite che dovrebbe essere disponibile a partire dal 2010 e dovrebbe fornire nuovi indizi per contribuire a prevedere i cambiamenti del clima. Il livello del sale negli Oceani, infatti, secondo gli esperti, fornisce informazioni chiave sulle temperature della terra e delle correnti oceaniche che a loro volta aiuterebbero gli scienziati a capire gli effetti del surriscaldamento del pianeta. Attualmente il livello del sale viene misurato manualmente attraverso la raccolta di campioni dal mare. Tuttavia le cifre parlano di una percentuale del 24% che non è ancora stata analizzata. Il nuovo satellite si chiamerà Sac-D BR Acquarius e misurerà i livelli di salinità negli Oceani di tutto il mondo una volta al mese per tre anni. Qualsiasi variazione del livello di salinità, infatti, potrebbe rivelare preziosi indizi circa il comportamento delle correnti oceaniche che, a loro volta, potrebbero segnalare drastici cambiamenti climatici. BR BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69eID_articolo=2139eID_sezione=138esezione=Anteprime%20dagli%20Usa target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 69eID_articolo= 2139eID_sezione= 138esezione= Anteprime% 20dagli%20Usa /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3288&titolo_sotto=Un nuovo satellite per combattere l'effetto serra&ID_cat_new=99News ReikiUFO: ASTRONAUTA NASA NE CONFERMA Le#039;ESISTENZAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3284&titolo_sotto=UFO: ASTRONAUTA NASA NE CONFERMA L'ESISTENZA&ID_cat_new=99 - P Gli alieni ci visitano da parecchio tempo e le istituzioni BR stanno tenendo tutto nascosto, anche se ormai una BR rivelazione pubblica sembra essere imminente. BR Lui, Edagar Mitchell, pilota della missione Nasa sulla Luna BR con le#039;Apollo 14 nel 1971, sembra esserne assolutamente BR convinto, tanto da riuscire a turbare con le sue BR affermazioni anche il suo interlocutore radiofonico, Nick BR Margerrison, durante una intervista su Kerrang! Radio. BR Una carriera di tutto rispetto, che gli ha garantito BR accesso anche ad informazioni che vengono a quanto pare BR tenute nascoste da almeno 60 anni in ambienti militari e BR governativi. BR Nonostante in interviste passate le#039;astronauta si sia BR lasciato andare ad affermazioni possibilistiche sulla BR presenza di extra terrestri nei nostri cieli e di un BR cover-up istituzionale, questa volta sembra non avere più BR peli sulla lingua e si lascia andare a rivelazioni BR clamorose, soprattutto considerando la sua esperienza e BR credibilità. BR Edgar Mitchell infatti non è solo un pilota e astronauta BR dal 1966, ma ha anche conseguito una laurea in ingegneria BR aeronautica e un dottorato in Aeronautica e Astronautica. BR Lo scienziato e pilota americano era già al corrente delle BR innumerevoli visite degli UFO alla Terra durante il suo BR ingaggio alla Nasa, ma puntualmente queste venivano tenute BR nascoste. BR A quanto pare gli alieni non hanno intenzioni ostili, BR altrimenti ci avrebbero già spazzato via dato che la BR nostra tecnologia non si avvicina neanche lontanamente a BR quella dei visitatori extra-terrestri. BR Delle fonti interne alla Nasa che hanno avuto contatti con BR gli alieni, li definirebbero molto simili a quelli BR delle#039;immaginario collettivo, quindi con corpo esile, BR testa e occhi molto grandi. BR Sono stato abbastanza privilegiato da sapere con BR certezza, - afferma senza ombra di dubbio Mitchell - che BR siamo stati visitati sulla Terra e che gli ufo sono un BR fenomeno reale. . BR e#039;Ee#039; stato tenuto segreto dai nostri governi per BR circa 60 anni - prosegue le#039;astronauta - ma lentamente BR le informazioni stanno sfuggendo al controllo e alcuni di BR noi sono stati abbastanza fortunati da essere stati BR informati su alcuni eventi. . BR Si sta verificando finalmente una sorta di apertura. BR I credo che ci stiamo avvicinando ad una rivelazione BR ufficiale e molte organizzazioni si stanno già muovendo in BR questa direzione. . BR Tra le tante affermazioni forti BR delle#039;ex-pilota, la conferma sul caso Roswell ed altri BR casi similari che sono ancora sotto investigazione e che BR anche altri coinvolti negli atterraggi sulla luna sono al BR corrente di come stanno le cose realmente. BR Un portavoce della Nasa, a seguito di questa intervista, ha BR ribadito che la Nasa non segue gli Ufo e non è coinvolta in BR nessun tipo di occultamento di informazioni riguardanti la BR vita aliena sulla Terra o altrove nelle#039;universo. . BR Il Dr Mitchell è un grande americano, - si è BR affrettata a smentire le#039;agenzia spaziale americana - ma BR noi non condividiamo le sue idee su queste tematiche. . BR BR A href= http://www.terninrete.it/headlines/ articolo_ view.asp? ARTICOLO_ ID=139089 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.terninrete.it/headlines/ articolo_ view.asp? ARTICOLO_ ID=139089 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3284&titolo_sotto=UFO: ASTRONAUTA NASA NE CONFERMA L'ESISTENZA&ID_cat_new=99News ReikiVita dopo la mortehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3285&titolo_sotto=Vita dopo la morte&ID_cat_new=99Dalle#039;esperienza di pre-morte alle#039;esistenza delle#039;anima ? - P A href= http://www.ecplanet.com/canale/salute-7/superconscio-75/1/0/41225/it/ecplanet.rxdf http://www.ecplanet.com/canale/salute-7/superconscio-75/1/0/41225/it/ecplanet.rxdf /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3285&titolo_sotto=Vita dopo la morte&ID_cat_new=99News ReikiFuoco ‘spontaneo’ nelle case Siamo il paese dei misterihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3286&titolo_sotto=Fuoco spontaneo nelle case "Siamo il paese dei misteri"&ID_cat_new=99IL GIALLO - P A Ginestra Fiorentina bruciano mobili e oggetti. Il primo caso alla fine del mese scorso, poi i misteriosi incendi sono avvenuti anche di fronte a carabinieri e vigili del fuoco. Nessuna causa apparente BR BR Lastra a Signa (Firenze), 25 luglio 2008 - In origine fu un giocattolo. Poi un tappeto, uno strofinaccio, una scopa. E ancora un dondolo e un materasso. Tutti oggetti bruciati senza spiegazione. O almeno senza che nessuno, al momento, sia riuscito a trovarla. Succede a Ginestra Fiorentina, una piccola frazione del Comune di Lastra a Signa (Firenze), dove da fine giugno in poi diverse combustioni apparentemente illogiche hanno visto protagoniste più famiglie. BR BR Il primo caso, alla fine del mese scorso, fu appunto quello di una macchinina giocattolo, bruciata mentre era priva di batterie e lasciata in un angolo di casa, con un telo di plastica a proteggerla dalla polvere. Ma quel primo episodio, che pure creò un certo stupore, venne archiviato senza troppo clamore. «Ci avremo gettato sopra una sigaretta senza volere», pensarono i proprietari. E la questione finì lì. BR BR Peccato però che con il mese di luglio, gli incendi ‘inspiegabili’ si siano moltiplicati, fino a verificarsi anche davanti agli occhi stupiti, ma impraziali, di carabinieri e vigili del fuoco. BR BR Il 10 del mese sono finiti in cenere uno strofinaccio e una sedia di legno, sulla quale erano stati appoggiati degli indumenti. Tre giorni dopo è stata la volta di un grembiule per bambini e di alcuni giocattoli, lasciati nel sottoscala di casa, lontano da qualsiasi fonte di calore. Il 17 luglio, chiamati per l’ennesimo rogo, proprio vigili del fuoco e carabinieri della stazione di Lastra a Signa hanno visto divampare dal nulla un cuscino e un materasso. Bruciati «come se prendessero fuoco dall’interno». Senza spiegazione. Ma anche un divano non ha avuto sorte migliore, pur spegnendosi da solo, senza bisogno d’interventi. BR BR La maggior parte dei roghi in questione ha riguardato la stessa famiglia, che ieri, nonostante il carattere innocuo degli incendi e della stessa notizia, si è trincerata nel più assoluto silenzio, cercando di tenere i giornalisti lontani persino dai vicini di casa. BR BR Alcuni roghi avrebbero comunque interessato anche un appartamento attiguo e alcuni oggetti (in particolare una scopa di saggina) lasciati all’aperto nella corte interna, dove si affacciano le due case in questione e vari altri appartamenti. Infine, anche in un giardino poco lontano ha preso fuoco, la scorsa settimana, un dondolo metallico, con tanto di imbottitura. I proprietari, insieme ai tanti cittadini della zona non direttamente coinvolti negli incendi, sono gli unici a parlare dell’accaduto con tranquillità, oltre che con un certo divertito scetticismo. BR «Sarà stato giovedì o venerdì — spiegano Leandro e Cosetta Lelli, madre e figlio — quando ci hanno avvisati del rogo, che per fortuna ha interessato solo il dondolo. Gli incendi stanno suscitando grande clamore, ma francamente noi siamo convinti che una spiegazione logica ci sia. Nel nostro caso, trattandosi di un giardino all’aperto, magari è stata solo una cicca». BR BR Intanto, l’altra sera, Ginestra Fiorentina ha registrato l’ultimo episodio della serie, sempre in uno dei due appartamenti interessati dal maggior numero di incendi. Secondo quanto riferito in una nota dai carabinieri, il proprietario avrebbe chiamato allarmato il 112, dicendo di avere bisogno di aiuto, ma senza spiegare il motivo, per paura di non essere creduto. Quando i carabinieri sono arrivati, l’uomo avrebbe mostrato loro due focolai di incendio, su un tappeto persiano, in camera da letto, e su uno straccio da cucina, in uno sgabuzzino. Gli uomini dell’Arma hanno a loro volta chiamato i vigili del Fuoco di Firenze Ovest. Ma, ancora una volta, non sono state trovate tracce di inneschi o cause plausibili. BR Pompieri e carabinieri non hanno potuto fare altro che alzare le braccia al cielo. E classificare il fenomeno come inspiegabile. BR BR di Lisa Ciardi BR BR A href= http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/07/25/107040-fuoco_spontaneo_nelle_case.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://quotidianone t.ilsole24ore. com/2008/ 07/25/107040- fuoco_spontaneo_ nelle_case. shtml /FONT /A BR BR ****** BR BR Incendi misteriosi nel comune di Lastra a Signa ( 24/07/2008 ) BR Incendi inspiegabili che ricordano gli strani roghi di Caronìa in Sicilia qualche anno fa BR BR Uno strofinaccio, poi un giocattolo, poi una sedia, infine un tappeto andati a fuoco senza un motivo evidente in diverse occasioni, da giugno a ieri, in due abitazioni confinanti. Per i vigili del fuoco e i carabinieri si tratta di incendi al momento inspiegabili . Le#039;ultimo episodio è avvenuto ieri sera, quando il proprietario di una delle case ha chiamato i militari e i vigili del fuoco per gli incendi di un tappeto persiano che si trovava in camera da letto e di uno straccio da cucina, nello sgabuzzino. Un intervento analogo i carabinieri lo avevano fatto, sempre nella stessa abitazione, il 17 luglio, quando presero fuoco, mentre erano presenti i militari e i pompieri, un cuscino ed un materasso, senza che venissero trovate tracce di materiale infiammabile. BR BR A href= http://www.ladyradio.it/Web/ladyradio/news_det.asp?ID=13901 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ladyradi o.it/Web/ ladyradio/ news_det. asp?ID=13901 /FONT /A BR BR ******* BR BR Il caso Lastra, il mistero degli incendi BR BR Increduli anche pompieri e militari BR BR Da giugno ci sono strani incendi a Ginestra fiorentina. Le#039;altra notte un tappeto persiano, nei giorni scorsi stracci e grembiuli per bambini. Il proprietario non aveva il coraggio di spiegare le#039;accaduto BR BR Sa di film del terrore la storia degli incendi che misteriosamente, da giugno, divampano in due case confinanti di Lastra a Signa. Le#039;altra notte un tappeto persiano ha preso fuoco nella camera da letto. Solo le#039;ultimo degli strani episodi che hanno visto andare in fiamme giocattoli, stracci, grembiuli e materassi. BR IL PROPRIETARIO. «Non vi ho chiamati prima e per telefono non vi ho spiegato cosa stesse succedendo perché temevo che non mi credeste». Così ha detto ai carabinieri il proprietario delle#039;abitazione di Ginestra fiorentina dove si stanno verificando gli incendi misteriosi. Le#039;uomo ha 39 anni e mercoledì ha chiamato i carabinieri perché il suo tappeto aveva preso fuoco. Nella telefonata ha chiesto aiuto ma senza spiegare il motivo. Aveva paura che non gli avrebbero mai creduto. E ora la famiglia vorrebbe evitare pubblicità:«Non vogliamo intrusioni nella nostra vita, c’è la privacy». BR GLI OGGETTI IN FIAMME. Dallo scorso giugno e sempre di notte divampano strani incendi, «inspiegabili» secondo vigili e carabinieri, in due abitazioni confinanti a Ginestra fiorentina. Il primo episodio riguardò una macchina giocattolo coperta da un telo. In quel momento si pensò a una sigaretta spenta male. Ma poi (10 e 13 luglio) hanno preso fuoco anche uno strofinaccio, una sedia in legno, altri giocattoli e un grembiule per bambini. Le#039;ulimo episodio è di ieri sera, quando è andato in fiamme un tappeto che era nella camera da letto e uno straccio da cucina che era nello sgabuzzino. Nella stessa abitazione, il 17 luglio, avevano preso fuoco un cuscino e un materasso mentre erano presenti i vigili del fuoco. Questi, rimasti non poco impressionati, avevano perlustrato la casa, senza trovare alcuna traccia di materiale infiammabile. BR I VIGILI. Non ce#039;è nessuna causa apparente, secondo i vigili del fuoco che stanno procedendo agli accertamenti. I pompieri stanno confrontando le relazioni fatte nei vari interventi. Inizialmente infatti non avevano destato particolare attenzione vista la scarsità dei danni e degli eventi. «Ad ora - hanno detto - l’origine degli incendi non è stata definita e sarebbe prematuro azzardare una spiegazione». BR IL PRECEDENTE. Gli abitanti di Lastra a Signa non ricordano vicende simili. Ma i fatti ricordano quanto avvenne nel 2004 nella frazione di Canneto, a Caronia (Messina), dove ci furono alcuni incendi misteriosi in un piccolo gruppo di abitazioni. Su quei casi la procura di Mistretta aprì un’inchiesta, poi archiviata nel giugno del 2008. Secondo i periti della procura, non c’erano dubbi: dietro gli incendi c’era un intervento umano. Furono una quarantina gli abitanti del borgo a denunciare i roghi. BR Alessandra Erriquez BR 25 luglio 2008 BR BR A href= http://corrierefiorentino.corriere.it/cronache/articoli/2008/07_Luglio/24/incendi_inspiegabili_giocattoli_tappeto_vigili_fuoco.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://corrierefior entino.corriere. it/cronache/ articoli/ 2008/07_Luglio/ 24/incendi_ inspiegabili_ giocattoli_ tappeto_vigili_ fuoco.shtml /FONT /A BR BR ****** BR BR MISTERO IN UNe#039;ABITAZIONE BR BR Materassi e cuscini prendono fuoco da soli BR BR Materassi, cuscini, abiti, sedie, oggetti che prendono fuoco da soli, alle#039;improvviso e senza, almeno per ora, spiegazione scientifica: è il mistero che avvolge una casa a Ginestra Fiorentina, una frazione di Lastra a Signa, sulla via Chiantigiana BR BR Firenze, 24 luglio 2008 - Materassi, cuscini, abiti, sedie, oggetti che prendono fuoco da soli, alle#039;improvviso e senza, almeno per ora, spiegazione scientifica: è il mistero che avvolge una casa a Ginestra Fiorentina, una frazione di Lastra a Signa, sulla via Chiantigiana. BR BR E sugli incendi misteriosi indagano ora i carabinieri e i vigili del fuoco. Materassi che bruciano dalle#039;interno, tappeti che prendono fuoco senza nessuna traccia di materiale infiammabile davanti agli occhi dei proprietari di BR due case attigue; episodi inspiegabili ripetutisi a giugno e il 10, il 13, il 17 luglio scorso e le#039;ultimo, ieri sera. BR BR Ieri sera, il proprietario della casa e#039;misteriosae#039; ha chiamato il 112, ma ha detto che aveva bisogno di aiuto, senza spiegare di che natura - spiegano i carabinieri - poiché aveva paura che non fosse creduto dicendo che in casa vi erano due focolai di incendio, ma non vi era traccia di materiale infiammabile . BR BR Eppure i carabinieri della Compagnia di Signa una volta giunti sul posto hanno visto coi loro occhi le fiamme: un tappeto persiano in camera da letto ed uno straccio da cucina dentro lo sgabuzzino; fiamme tanto reali che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per spegnere gli incendi. BR BR Tutto sarebbe iniziato a giugno quando improvvisamente è andata a fuoco una macchinina giocattolo coperta da un telo di plastica, ma i proprietari pensarono a una cicca di sigaretta mal spenta. BR BR BR Poi il 10 ed il 13 luglio vanno a fuoco uno strofinaccio, una sedia in legno su cui erano appoggiati degli indumenti, altri giocattoli prendono fuoco nel sottoscala, e ancora le fiamme avvolgono alle#039;improvviso un grembiule per bambini. BR BR I proprietari non dicono nulla, spaventati, ma il 17 luglio chiedono per la prima volta aiuto, e ci sono i carabinieri e i vigili del fuoco presenti quando le fiamme improvvisamente si sprigionano da un cuscino e poi da un materasso, e vedono anche delle bruciature sul lato di un divano, il tutto senza traccia di materiale infiammabile. BR BR Un mistero che ricorda gli incendi inspiegabili che a gennaio di 4 anni fa turbarono gli abitanti di Canneto, una frazione di Caronia, a metà strada tra Messina e Palermo. BR BR A href= http://lanazione.ilsole24ore.com/firenze/2008/07/24/106963-materassi_cuscini_prendono_fuoco_soli.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lanazione. ilsole24ore. com/firenze/ 2008/07/24/ 106963-materassi _cuscini_ prendono_ fuoco_soli. shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3286&titolo_sotto=Fuoco spontaneo nelle case "Siamo il paese dei misteri"&ID_cat_new=99News ReikiLa Nasa ha svelato il e#039;meccanismoe#039; delle aurore borealihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3281&titolo_sotto=La Nasa ha svelato il 'meccanismo' delle aurore boreali&ID_cat_new=99 - P Washington | 24 luglio 2008 BR BR Definitivamente svelato il e#039;meccanismoe#039; delle aurore boreali. La Nasa ha annunciato oggi di aver accertato ulteriori dettagli sul meccanismo scientifico che genera forti e discontinui lampi di luce nello spettacolare scenario delle#039;aurora boreale. BR BR Il fenomeno degli improvvisi bagliori, conosciuto in inglese come e#039;Northern Ligths Dancee#039; (e#039;Danza delle luci del norde#039;) e famoso in tutto il mondo per la sua bellezza, ha incantato per secoli gli scienziati di molti Paesi. Oggi gli studiosi delle#039;agenzia spaziale statunitense hanno dichiarato di aver finalmente fatto progressi nella ricerca, grazie alle#039;osservazione delle immagini trasmesse da cinque sofisticati satelliti Themis e a una rete di venti centri di osservazione situati tra il Canada e le#039;Alaska. BR BR Tecnicamente - hanno spiegato oggi gli scienziati della Nasa in conferenza stampa - le#039;aurora boreale viene prodotta quando alcune particelle cariche di energia che compongono il vento solare penetrano alle#039;interno della magnetosfera. Gli elettroni a quel punto cominciano a viaggiare velocissimi verso il campo magnetico terrestre, convergendo verso i poli: quando collidono con gli atomi della ionosfera, fanno scintille e decadono nei fotoni delle aurore boreali. BR BR Studiando le immagini riportate dai satelliti, il team di ricercatori ha scoperto che queste improvvise esplosioni di energia magnetica aumentano la forza di alcune e#039;sottotempestee#039; : proprio queste#039; ultime sarebbero alle#039;origine degli improvvisi chiarori che si vedono nelle aurore e dei loro particolarissimi movimenti, la e#039;danzae#039; appunto, delle luci del Nord. BR BR Le e#039;sottotempestee#039; , come le ha definite la Nasa, spessoaccompagnano tempeste spaziali altrettanto forti che possono disturbare le comunicazioni radio nelle onde medie. Costruire un modello realistico di queste e#039;sottotempestee#039; in grado di predire in anticipo i loro effetti e la loro intensitae#039;, potrebbe aiutare gli scienziati a risolvere in futuro anche i problemi che talvolta si verificano nelle comunicazioni via radio. BR BR A href= http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=84162 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.rainews2 4.rai.it/ notizia.asp? newsID=84162 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3281&titolo_sotto=La Nasa ha svelato il 'meccanismo' delle aurore boreali&ID_cat_new=99News ReikiBOLOGNA, TORNA ALLA LUCE UNO “SPICCHIO” DI ROMAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3282&titolo_sotto=BOLOGNA, TORNA ALLA LUCE UNO SPICCHIO DI ROMA&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Bologna, 24 lug. - Uno spicchio dell’antica Roma sta emergendo dalle campagne ozzanesi, a due passi da Bologna: Claterna, la fiorente citta’ romana sta riaffiorando gradualmente dopo 15 secoli di abbandono. L’abitato, collocato ai lati della via Emilia nella zona compresa tra la frazione di Maggio e il torrente Quaderna, rappresenta uno dei siti archeologici piu’ importanti della regione. Complice la felice collocazione geografica, il prospero insediamento costitui’ un’importante nodo economico e sociale per tutta la durata della sua esistenza, dal II secolo a. C al V-VI secolo d. C, arrivando a raggiungere, nel periodo di massima espansione, la probabile dimensione di 18 ettari. In occasione dei risultati della campagna di scavo del 2008, riprendono le visite estive della citta’ sepolta. Per aiutare il grande pubblico a ripercorrere le strade del proprio passato, l’associazione organizza visite guidate gratuite nell’area BR interessata, per illustrare il duplice progetto della nuova campagna di scavo: individuare i limiti urbani dell’area e la probabile esistenza di una necropoli, in seguito al ritrovamento fortuito di una stele funeraria e di una fibula in bronzo dorato. Negli ultimi tre anni infatti, grazie alla cooperazione tra l’associazione Civitas Claterna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Emilia Romagna, sono stati condotti scavi sistematici che hanno portato all’emergere di case, strade e materiali mobili come vasi, vetri, frammenti architettonici e svariati oggetti metallici e ceramici. Una ricca mostra nel palazzo della cultura di Ozzano racconta la vita quotidiana della citta’, dalle abitudini alimentari al culto dei morti, ed organizza coinvolgenti percorsi didattici per bambini e ragazzi con lo scopo di render nota la preziosa realta’ storica della zona. Il riemergere della parte iniziale del cardo massimo e di una vasta domus BR romana, arricchita da pavimentazioni a mosaico e cocciopesto, lasciano intravedere ottimistiche prospettive per la realizzazione di un’ampia area archeologica che possa restituire il ricco passato storico di questo territorio e di questa citta’ scomparsa per motivi ancora oscuri. Gli appuntamenti per il mese di luglio sono sabato 26 alle ore 16 e domenica 27 alle ore 10 con ritrovo alla Casa gialla senza necessita’ di prenotazione. (AGI) BR BR A href= http://www.viaggi-oggi.it/archives /0006501. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.viaggi-oggi.it/archives /0006501. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3282&titolo_sotto=BOLOGNA, TORNA ALLA LUCE UNO SPICCHIO DI ROMA&ID_cat_new=99News ReikiU.K., La grande truffa del cambiamento climatico : Channel 4 non ha ingannato nessunohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3283&titolo_sotto=U.K., "La grande truffa del cambiamento climatico": Channel 4 non ha ingannato nessuno&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ecoblog.it/post/6455/uk-la-grande-truffa-del-cambiamento-climatico-channel-4-non-ha-ingannato-nessuno http://www.ecoblog.it/post/6455/uk-la-grande-truffa-del-cambiamento-climatico-channel-4-non-ha-ingannato-nessuno /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3283&titolo_sotto=U.K., "La grande truffa del cambiamento climatico": Channel 4 non ha ingannato nessuno&ID_cat_new=99News ReikiUn laser per scoprire se ce#039;è vita su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3277&titolo_sotto=Un laser per scoprire se c' vita su Marte&ID_cat_new=99 - P Un laser a fluorescenza potrebbe essere impiegato per cercare la vita su Marte: lo ha messo a punto un gruppo di ricercatori inglese e americano. La tecnica ee#039; descritta sulla rivista delle#039;Unione Americana di Geofisica, Geophysical Research Letters, e usa la luce ultravioletta per identificare materia organica nel suolo. Per le sue caratteristiche puoe#039; essere utilizzata su uno dei veicoli automatici che Stati Uniti ed Europa intendono inviare sul suolo marziano nei prossimi anni. BR BR Ad esempio, il laser potrebbe far parte degli strumenti del Mars Science Laboratory che la Nasa intende lanciare nel 2009, o della missione ExoMars che le#039;Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha in programma per il 2013. Molecole organiche come gli idrocarburi policiclici aromatici (Pah), veri e propri mattoni della vita trovate su comete, meteoriti e nella polvere interstellare, diventano fluorescenti se vengono colpiti dai raggi ultravioletti, proprio come accade agli organismi viventi. BR BR Autori del progetto sono il direttore delle#039;Istituto Kinohi di Pasadena, Michael Storrie-Lombardi, e il geologo marino Martin Fisk, delle#039; universitae#039; delle#039;Oregon. BR BR A cura di Luca Ponzi, del 22.07.2008 BR BR A href= http://www.torinoscienza.it/novita/apri?obj_id=2529 target=_blank FONT color=#003399 http://www.torinoscienza.it/novita/apri?obj_id=2529 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3277&titolo_sotto=Un laser per scoprire se c' vita su Marte&ID_cat_new=99News ReikiGRECIA, TROVATO IPPODROMO OLIMPICO NERONEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3278&titolo_sotto=GRECIA, TROVATO IPPODROMO OLIMPICO NERONE&ID_cat_new=99 - P Grazie a sofisticate apparecchiature radar, due archeologi tedeschi sono riusciti a individuare le#039;Ippodromo di Olimpia, sede dalle#039;VIII secolo avanti Cristo dei Giochi delle#039;Antichitae#039; : era la struttura piue#039; imponente tra quelle dove si disputavano le gare, e tra gli altri laureoe#039; campione olimpico il famigerato imperatore Nerone. Se ne erano perse le tracce da oltre 1.600 anni. La scoperta ee#039; stata annunciata dal capo spedizione, Norbert Mueller delle#039;Universitae#039; di Magonza e#039;Johann von Gutenberge#039;, che da maggio insieme al collega Reinhard Senff, delle#039;Istituto Archeologico Germanico di Atene, stava sondando la piana di Olimpia servendosi per la prima volta di prospezioni geo-magnetiche. I dati corrispondevano con quanto narrato dallo scrittore ed esploratore greco Pausania il Periegete, il quale nel II secolo dopo Cristo indicoe#039; le#039;ubicazione della pista, situata verso est rispetto al Santuario Olimpico, e ne illustroe#039; le caratteristiche: dalla forma BR rettangolare delle#039;impianto al tracciato lungo un chilometro, dagli insoliti meccanismi utilizzati per dare il via alla brusca curva cieca che gli stessi concorrenti delle#039;epoca consideravano pericolosissima. Non si fece peroe#039; male, anzi, il piue#039; famoso tra gli e#039;atletie#039; che vi si cimentarono. Appunto Nerone il quale nel 67 dopo Cristo, due anni le#039;incendio di Roma, prese parte alla corsa dei cocchi a quattro tiri, e se#039;impose. Nerone non esitoe#039; peraltro a barare: corruppe gli organizzatori per ottenere un rinvio di due anni, onde far coincidere i Giochi con la sua solenne visita in Grecia; ottenne di potersi servire non di quattro ma di ben dieci destrieri, ed ebbe assegnata la corona de#039;alloro del vincitore malgrado non fosse riuscito a reggersi in equilibrio e fosse stato sbalzato fuori dal cocchio. BR BR A href= http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_3229027.html?ref=hpsbdx1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/news/ ired/ultimora/ 2006/rep_ nazionale_ n_3229027. html?ref= hpsbdx1 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3278&titolo_sotto=GRECIA, TROVATO IPPODROMO OLIMPICO NERONE&ID_cat_new=99News ReikiTorna a brillare la stella polarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3279&titolo_sotto=Torna a brillare la stella polare&ID_cat_new=99 - P 22/7/2008 BR BR ROMA BR Un gruppo di ricerca australiano, scozzese e americano ha annunciato ialla conferenza Cool Stars 15 in Scozia che la stella polare ha ripreso a brillare e quindi non sarebbe destinata a imminente morte. BR BR La stella polare, punto di orientamento per i naviganti sin dall’antichità per la sua posizione sempre fissa sul Polo Nord si trova nell’Orsa Minore a oltre 433 anni luce dalla Terra. BR BR Appartiene al gruppo delle Cefeidi, astri variabili giunti alla fine della loro vita che devono le variazioni di luminosità all’espansione e alla compressione dei gas che compongono la loro atmosfera. Nel caso della stella polare la variazione avviene nel giro di pochi giorni. BR BR Il fenomeno però si era ridotto dal 10% di 100 anni fa al 2% della fine degli anni ’90, lasciando supporre che fine della stella fosse vicina. Per osservare in diretta lo spegnersi definitivo della sua luce era stata avviata da più continenti una fitta campagna di osservazioni sia da telescopi basati a terra sia spaziali. BR BR Con grande sorpresa, i dati raccolti hanno dimostrato che la stella del nord ha invertito “la sua rotta” incrementando la sua attività e la sua luminosità fino a mostrare una variazione di brillantezza del 4%, «come se stesse respirando» ha osservato Dennis Stello dell’università di Sydney che ha contribuito allo studio. Le ragioni del fenomeno sono ancora inspiegabili, per chiarirle il gruppo di ricerca autore della scoperta che sarà pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal, ha programmato di incrementare le osservazioni. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=852eID_sezione=243esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 852eID_sezione= 243esezione= News /FONT /A BR BR ************ ***** BR BR Studio internazionale: improvvisamente più intense le variazioni cicliche nella luminosità BR BR In declino da un secolo, si pensava che presto si sarebbero fermate. Cause ignote BR BR La Stella Polare sorprende BR Il suo respiro riprende vigore BR BR di ANDREA BETTINI BR BR ROMA - Il respiro della Stella Polare, in declino da un secolo, sta aumentando di intensità. Anche un simbolo di immobilità come le#039;astro che è stato il principale punto di riferimento per generazioni di navigatori può riservare delle sorprese. Un team internazionale di astronomi ha scoperto che le cicliche variazioni nella sua luminosità, da tempo sempre più lievi, si sono accentuate. Un cambiamento per il quale, al momento, non ci sono spiegazioni certe. BR BR La stella del Nord, distante dalla Terra più di 430 anni luce, è una variabile Cefeide. Per una serie di fenomeni che avvengono al suo interno, cioè, i gas che compongono le#039;atmosfera stellare si espandono e si comprimono, modificando così la sua luminosità. Nel suo caso questa variazione periodica avviene nel giro di pochi giorni. Le#039;oscillazione nella lucentezza si era però ridotta dal 10% di 100 anni fa al 2% della fine degli anni e#039;90, lasciando supporre che il corpo celeste stesse uscendo dalle#039;instabilità e che, a breve, questo fenomeno si sarebbe interrotto. BR BR Contrariamente a quanto era stato ipotizzato, invece, questa tendenza si è invertita. La Stella Polare sta aumentando nuovamente la propria attività, tanto che la differenza tra i punti di maggiore e minore luminosità è risalita al 4%. Ad accorgersene è stato un gruppo di ricercatori australiani, scozzesi e statunitensi, che presentano in anteprima i risultati delle proprie osservazioni al meeting internazionale Cool Stars 15 a St. Andrews, in Scozia. BR BR In realtà gli astronomi, utilizzando due piccoli telescopi spaziali e un telescopio posto in Arizona, stavano cercando esattamente il contrario: speravano cioè di cogliere le#039;ultima pulsazione della Stella Polare. Il suo ciclo dura quattro giorni, come se stesse respirando - dice Dennis Stello delle#039;Università di Sydney ad Abc Science - Si pensava che si sarebbe interrotto intorno al 2000 o poco dopo. I nostri dati mostrano chiaramente che la variazione sta tornando ad avere une#039;ampiezza maggiore. Non ce lo aspettavamo assolutamente . BR BR A questo il problema è spiegare questa inversione di rotta e soprattutto la rapidità di questi fenomeni. Ogni stella attraversa varie fasi evolutive, quindi cambiamenti nella variabilità sono normali - afferma il direttore delle#039;osservatorio astronomico Inaf di Collurania (Teramo), Oscar Straniero - Si tratta però di cambiamenti che avvengono in molti milioni di anni. Se i dati dello studio sono questi e le rilevazioni effettuate un secolo fa sono affidabili, si tratta sicuramente di une#039;anomalia che va studiata, magari facendo osservazioni in diverse bande dello spettro elettromagnetico . BR BR I curatori della ricerca, che sarà anche pubblicata nel prossimo numero di The Astrophysical Journal, per ora fanno solamente delle ipotesi. La stella, ad esempio potrebbe essere alle#039;inizio di una nuova fase di instabilità. In alternativa, potrebbe essere soggetta a due diverse oscillazioni dal ciclo simile ma non perfettamente identico, il che spiegherebbe cambiamenti che si sviluppano nel corso di diversi anni. BR BR Le#039;unico modo per chiarire il comportamento della Stella Polare sarà probabilmente andare avanti con le osservazioni. La terremo sotto controllo per altri 100 anni per vedere come si comporterà - dichiara a The Scotsman Alan Penny delle#039;Università di St. Andrews, un altro degli astronomi coinvolti nella ricerca - Abbiamo trovato qualcosa che dobbiamo capire. Questo significa che possiamo fare dei progressi. Ee#039; molto emozionante scoprire che ci si stava sbagliando . BR BR (22 luglio 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/scienza_e_tecnologia/stella-polare/stella-polare/stella-polare.html?ref=hpspr1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 07/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ stella-polare/ stella-polare/ stella-polare. html?ref= hpspr1 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3279&titolo_sotto=Torna a brillare la stella polare&ID_cat_new=99News Reiki2012 Le#039;INIZIO DI UNA NUOVA ERAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3280&titolo_sotto=2012 L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.segnidalcielo.it/2012_inizio_nuova_era.html http://www.segnidalcielo.it/2012_inizio_nuova_era.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3280&titolo_sotto=2012 L'INIZIO DI UNA NUOVA ERA&ID_cat_new=99News ReikiBellissimo crophttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3276&titolo_sotto=Bellissimo crop&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/westwoods/westwoods2008.html http://www.cropcircleconnector.com/2008/westwoods/westwoods2008.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3276&titolo_sotto=Bellissimo crop&ID_cat_new=99News ReikiStrani segni dalle#039;Età del Bronzo. Il mistero delle tavolette enigmatichehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3275&titolo_sotto=Strani segni dall'Et del Bronzo. Il mistero delle tavolette enigmatiche&ID_cat_new=99Codice sconosciuto fu inciso per secoli su reperti diffusi in mezza Europa Un progetto internazionale a guida italiana sta cercando di decifrarlo - P Forse erano assegni o cambiali usati in trattative commerciali. O forse talismani BR Dal Museo delle#039;Alto Mantovano le#039;idea di unire le conoscenze per dare una risposta BR BR di ANDREA BETTINI BR BR MANTOVA - Quattromila anni fa, in piena Età del Bronzo, le popolazioni delle#039;Italia centro-settentrionale e quelle di una vasta area delle#039;Europa centro-orientale avevano un codice in comune. Era impresso su dei manufatti in terracotta o in pietra grandi più o meno come un telefono cellulare. Ne sono stati ritrovati circa 300 ma il loro significato e la loro funzione sono ancora sconosciuti, tanto da renderli noti tra gli studiosi come tavolette enigmatiche . Per far luce su questo mistero delle#039;antichità è partito un progetto internazionale a guida italiana, che utilizzerà tecnologie modernissime ed anche internet. BR BR Assegni o cambiali utilizzati nei commerci preistorici, talismani, elementi inseriti in qualche sistema di registrazione, oggetti dal significato rituale. Sono molte le ipotesi sulla funzione di queste tavolette ricoperte di segni di vario genere, come righe, cerchi, punti o croci. Quel che è certo è che erano usate come supporto non deperibile per conservare informazioni e che erano conosciute in comunità lontane e assai diverse, dedite anche alle#039;agricoltura ed unite da frequenti contatti e scambi. BR BR Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Romania, ma soprattutto Italia settentrionale. Le tavolette enigmatiche, dette anche Brotlaibidole (in tedesco idoli a forma di pagnotta ), sono state trovate in une#039;area molto ampia, ma in gran numero nella zona a sud del lago di Garda. Proprio da qui, dal Museo delle#039;Alto Mantovano di Cavriana (Mn), è nata le#039;idea di unire per la prima volta i migliori archeologi europei che le hanno studiate e di adottare un approccio interdisciplinare. In passato ci sono state diverse pubblicazioni, ma sono mancate le occasioni di confronto , dice il direttore Adalberto Piccoli, 69 anni, che si occupa delle tavolette dal 1976. Al progetto, che è entrato nella fase operativa da un paio di mesi, stanno collaborando anche le#039;istituto di Linguistica, Letteratura e Scienze della comunicazione delle#039;università di Verona ed il dipartimento di Optoelettronica delle#039;università di Brescia. Queste#039;ultimo farà scansioni BR tridimensionali dei reperti per verificare le tecniche di lavorazione ed eventuali reiterazioni dei segni . BR BR Per svelare il significato delle misteriose Brotlaibidole , sarà importante anche creare un catalogo che riporti tutti gli esemplari conosciuti e che sia facilmente accessibile. Per questo alla fine di giugno è stato inaugurato il sito internet www. tavoletteenigmatiche. it, sul quale saranno inseriti tutti i dati disponibili. Non solo: le pagine web saranno anche utilizzate per raccogliere segnalazioni. Domenica scorsa è stata trovata una nuova tavoletta in Slovacchia - continua Adalberto Piccoli, che durante i suoi scavi ne ha recuperate sette - Il sito ci permetterà di aggiornare continuamente il catalogo. Inoltre ci sono sicuramente dei privati che ne possiedono: ce#039;è la possibilità di compilare una scheda di segnalazione, anche in forma anonima . BR BR I primi punti di arrivo del progetto saranno una mostra ed un convegno internazionale, che si terranno a Cavriana nella primavera del 2010. Sarà forse ancora presto per riuscire a comprendere a pieno questa forma di pre-scrittura, ma è probabile che per allora si sia scoperto qualcosa in più sulla funzione delle tavolette enigmatiche. Oggetti diffusi per secoli, tra il 2100 e il 1400 a. C., e poi scomparsi nelle#039;Età del Bronzo Recente, probabilmente non a caso: in quel periodo si intensificarono i contatti con il Mediterraneo orientale e le#039;incontro con il sistema di segni codificato e consolidato della civiltà micenea potrebbe aver condannato alle#039;oblio il misterioso codice impresso sulle Brotlaibidole . BR BR BR (15 luglio 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/tavolette-enigmatiche/tavolette-enigmatiche/tavolette-enigmatiche.html target=_blank FONT color=#003399 http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/tavolette-enigmatiche/tavolette-enigmatiche/tavolette-enigmatiche.html /FONT /A BR BR *********** BR BR Mantova Ritrovate nella zona del Garda. Ipotesi a confronto online BR Le#039; enigma delle tavolette Dalla preistoria al web BR Un sito per decifrare il codice inciso nelle antiche pietre. Il direttore del Museo archeologico delle#039; Alto Mantovano lancia il sito www.tavoletteenigmatiche.it per risolvere il casoLa funzione *** Forse servivano per agevolare gli scambi di merci, forse erano degli essereoggetti rituali BR BR MANTOVA - Sono grandi, più o meno, come un telefonino cellulare. E, a quanto pare, le usavano per lo stesso motivo: comunicare. Cosa, però, non è dato saperlo. Sennò, mica le avrebbero chiamate «tavolette enigmatiche». Adesso, per cercare una soluzione al preistorico enigma, hanno deciso di far ricorso al più moderno degli strumenti: internet. Da oggi, al sito www.tavoletteenigmatiche.it, si potrà sapere tutto sulle tavolette del mistero. Ma, soprattutto, gli studiosi avranno un angolo di cyberspazio nel quale scambiarsi dati, ipotesi, fotografie e quante#039; altro per far luce sugli ermetici oggetti arrivati dalle#039; Età del bronzo (2100-1400 avanti Cristo). Le#039; idea è venuta ad Adalberto Piccoli, 69 anni, direttore del Museo archeologico delle#039; Alto Mantovano di Cavriana, che ha trovato le#039; appoggio convinto di università ed enti vari. «È dal 1976 che studio queste tavolette - spiega le#039; archeologo -. In tutta Europa saremo una quindicina di studiosi BR ad occuparci della materia. Grazie al sito, che coinvolge esperti di nove nazioni, sarà più facile scambiarci dati e opinioni». Una delle cose che si potranno fare via internet, ad esempio, sarà confrontare scansioni elettroniche dei misteriosi segni sulle tavolette, per capire se siano stati impressi con gli stessi punzoni, ricostruendo così il «tragitto» degli oggetti misteriosi. Cosa, che peraltro, nel museo mantovano si è già cominciato a fare: nella teca che custodisce le preziose tavolette, tanti spilli colorati su una cartina indicano le zone de#039; Italia (in gran parte nella zona a sud del lago di Garda, tra Mantovano, Bresciano e Veronese) in cui sono state ritrovate. «In tutto sono state ritrovate circa trecento tavolette - spiegano al museo - in gran parte nelle#039; area benacense, ma anche attorno a Firenze e nelle#039; Europa danubiano-carpatica». Quelle righe e quei cerchi impressi in pietre e terrecotte, devono essere un codice di BR comunicazione o di interazione fra culture diverse. Ma a che scopo? «A mio parere - spiega Piccoli - forse servivano per facilitare lo scambio di merci. Ma, mentre per le tavolette assire è facile intuire che una spiga stilizzata indicava il grano, decifrare questi simboli è molto più complicato». Le tavolette potrebbero essere una sorta di fattura, o una specie di assegno o cambiale. Non mancano però ipotesi alternative: chi parla di un sistema di registrazione, tipo «anagrafe» ante-litteram. Chi di oggetti rituali, come suggerirebbe il nome tedesco con cui furono alle#039; inizio designate: Brotlaibidole, «Idoli a forma di pagnotta». La soluzione, forse, arriverà nel convegno internazionale che si terrà, proprio a Cavriana, nella primavera del 2010. Nel frattempo, tavolettologi di tutto il mondo, cliccate. Luca Angelini La scheda *** Le tavolette enigmatiche sono reperti in pietra o terracotta delle#039; Età del bronzo, con misteriosi simboli BR incisi BR BR Angelini Luca BR BR BR Pagina 12 BR (28 giugno 2008) - Corriere della Sera BR BR A href= http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/28/enigma_delle_tavolette_Dalla_preistoria_co_7_080628018.shtml target=_blank FONT color=#003399 http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/28/enigma_delle_tavolette_Dalla_preistoria_co_7_080628018.shtml /FONT /A BR BR BR Altro ancora..............qui BR BR A href= http://www.tavoletteenigmatiche.it/ target=_blank FONT color=#003399 http://www.tavoletteenigmatiche.it/ /FONT /A BR BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3275&titolo_sotto=Strani segni dall'Et del Bronzo. Il mistero delle tavolette enigmatiche&ID_cat_new=99News ReikiL’arma dei Masai contro l´Aids: le erbe magichehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3269&titolo_sotto=Larma dei Masai contro lAids: le erbe magiche&ID_cat_new=99 - P di Alessandra Viola - 18/07/2008 BR BR Fonte: La Repubblica BR BR In uno sperduto villaggio della Tanzania alcuni guaritori curano con foglie e radici E qualcuno giura di aver sconfitto anche il cancro. Adesso l´Italia studia quelle piante BR Sotto esame 41 germogli e cortecce conservati da cinque stregoni BR BR Il ministero degli Esteri ha allestito un laboratorio con l´aiuto del governo e l’università locale BR BR NGARENANYKI (TANZANIA) Sembra un cellulare che trilla lontanissimo. Un suono familiare, eppure talmente incongruo nel cuore della Tanzania e di questa savana gialla e polverosa in cui rumoreggiano solo le capre, che pensi di essere colto da un´allucinazione. Intorno alla capanna alcuni ciuffi d´erba secca si piegano silenziosi nel vento caldo, e nell´aia persino i bambini sono ammutoliti dal tormento delle mosche. Eppure avvicinandoti all´abitazione giureresti che sia proprio un telefonino che squilla, anche se il suono artificiale si diffonde malamente nella stanza col pavimento di terra battuta in cui Elias sta ricevendo i suoi pazienti, seduto dietro a un tavolo ingombro di barattolini di plastica. BR È venerdì, giornata di visita, e la stanza è stipata di gente. Sono donne, uomini, bambini, arrivati a piedi anche da molto lontano, malgrado tutti siano malati. Arusha, la terza città della Tanzania, poco più che qualche sbaffo d´asfalto costeggiato da edifici di cemento e pochi alberi, dista in auto oltre due ore. Ma qualcuno è arrivato anche da lì, come una donna con il suo bambino, entrambi sieropositivi. La fama di Elias, il guaritore più noto del villaggio di Ngarenanyki, uno dei traditional doctors che a partire dal 2002 sono stati ufficialmente riconosciuti dal governo della Tanzania e ammessi ad esercitare la loro professione alla luce del sole, è giunta fino in città. «Posso curare la malaria, il diabete, l´asma, il cancro e anche l´Aids», assicura in un dialetto swahili questo masai alto e dinoccolato. Vestito di stoffe colorate, le orecchie bucate e le guance scavate da due grandi cerchi che indicano la sua appartenenza alla BR tribù dei pastori, non ha esattamente l´aspetto di uno specialista dal quale andresti a farti curare il cancro, e forse nemmeno un raffreddore. Eppure ogni settimana decine di persone vanno a trovarlo per chiedergli aiuto, e tra loro anche alcuni occidentali. BR Una terapia per il cancro e l´Aids a base di foglie, cortecce e radici? Tutto è talmente inconcepibile che quando Ze-Elias, come lo chiamano qui, estrae un cellulare ultrapiatto di ultima generazione, in realtà ci si stupisce appena. È la Tanzania: un paese in cui modernità e tradizione convivono nel rispetto reciproco, in cui 120 diverse tribù e una decina di religioni danno luogo a una pacifica repubblica presidenziale e in cui guaritori tradizionali e medicina moderna collaborano per migliorare il servizio sanitario nazionale, scambiandosi i pazienti per diagnosi e terapie. «Devo andare», si scusa Elias finita la telefonata, indicando un punto lontano, dietro al monte Meru. Oltre il suo dito, a una distanza moltiplicata da buche e fango, sassi e torrenti da passare al guado, avvolto da una foresta tropicale fresca e verdissima, c´è il villaggio di Ngongongare. Lì la cooperazione italiana ha costruito e attrezzato un laboratorio di ricerca, BR con tanto di stanze per i ricercatori e collegamenti wi-fi, coinvolgendo la comunità locale, le università e il governo della Tanzania. Obiettivo: catalogare e salvaguardare le piante usate dai guaritori tradizionali creando una piccola attività commerciale, un vivaio gestito dalle donne del villaggio in cui coltivare e vendere le piante che oggi i guaritori raccolgono in natura, percorrendo anche centinaia di chilometri. Elias è uno dei cinque esperti selezionati dal progetto finanziato dal nostro ministero degli Esteri e portato avanti congiuntamente da Cins (Cooperazione Italiana Nord Sud) e Aaf (Associazione Africa Futura). Insieme a lui ci sono Leizar, un altro masai, e tre donne: Mama Mathilia, Mama Lucy e Mama Fatume, nota agli ospedali di mezza Tanzania per la sua ricetta delle 41 piante capace, dicono, di curare l´Aids. BR Nei verdi germogli del vivaio di Ngongongare infatti c´è molto più che un piccolo business di villaggio: c´è la potenziale soluzione dell´Africa ai suoi più gravi problemi. Perché i rimedi capaci di curare l´Aids o il cancro, se esistono, valgono cifre inestimabili. «Prima di vedere i test ero molto dubbioso sulle capacità di questi medici tradizionali e pensavo che le guarigioni fossero dovute a suggestione - afferma Josih Tayali medico e docente dell´università di Arusha coinvolto nel progetto - ma mi sono dovuto ricredere sia sulle loro capacità diagnostiche che su quelle curative: scelgono piante che contengono gli stessi principi attivi utilizzati in farmacologia, e anzi ne usano direi più di quanti ne conosciamo. Molti guaritori sono analfabeti, ma hanno nozioni approfondite di anatomia e fisiologia: conoscono gli organi e il loro funzionamento e sono in grado di diagnosticare anche malattie complesse, tra cui alcune forme di cancro. BR Ormai persino gli ospedali consigliano ai pazienti terminali di rivolgersi ai guaritori. È una pratica non ufficiale, ma molto diffusa». BR Tayali sta studiando il caso di due sieropositivi che si sono rivolti a Mama Fatume poco dopo essersi ammalati di Aids. In 3 mesi il virus è regredito, il CD4 (un indicatore delle difese immunitarie) è salito da 400 a 750 e le persone stanno di nuovo bene. E se le 41 piante di Fatume (o le due di Elias, gli unici guaritori che si dicono in grado di curare l´Aids, mentre gli altri lamentano di non aver trovato la cura adatta) fossero davvero capaci di produrre dei risultati? «Se muoio porto la mia conoscenza con me - dice Mama Fatume - ma se la divulgo perdo il mio lavoro. Non so decidere cosa fare. Per ora ho scelto una via di mezzo: non ho consegnato le mie piante all´università di Dar Es Salaam, che me le chiede da molto tempo per analizzarle. Però le ho date agli italiani, che hanno firmato delle carte in cui dicono che se dalle mie piante si può ricavare una medicina io avrò molti soldi, nessuno potrà rubare la mia ricetta e potrò anche BR continuare a lavorare». BR «Le 41 piante di Fatume ora sono in Italia - dice Paola Murri, coordinatrice del progetto - ma il nostro coinvolgimento non prevedeva fondi per questo tipo di analisi. Si cerca quindi una struttura che effettui gratuitamente i rilievi (lo hanno già fatto per altre piante il Cnr, l´università di Firenze e quella di Pavia, ndr), per poi lasciare in ogni caso al governo della Tanzania i benefici di ogni scoperta». BR Per il progetto sono stati spesi oltre due milioni di euro. Fino a qualche tempo fa l´Occidente ricco, con una cifra del genere, finanziava una parte del suo senso di colpa, ma oggi le cose sono cambiate. Oggi, i risultati economici di una ricerca scientifica possono diventare un´opportunità per tutti. BR BR A href= http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=20388 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=20388 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3269&titolo_sotto=Larma dei Masai contro lAids: le erbe magiche&ID_cat_new=99News ReikiEgitto; Archeologi ricostruiranno antica nave dei faraonihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3270&titolo_sotto=Egitto; Archeologi ricostruiranno antica nave dei faraoni&ID_cat_new=99 - P Usando materiale rinvenuto nella grande piramide di Giza BR BR Il Cairo, 19 lug. (Ap) - Un team di archeologi e studiosi cercherà di ricostruire una delle grandi navi di legno su cui oltre 4.500 anni fa i faraoni venivano accompagnati nel loro ultimo viaggio terreno lungo il Nilo sino alle porte delle#039;oltretomba. BR BR La squadra di esperti utilizzerà per le#039;operazione una serie di frammenti che sono stati individuati alle#039;interno di una delle camere sotterranee della Grande Piramide di Giza. Nel 1954, era già stata similmente ricostruita une#039;altra grande barca dei faraoni, considerataq in pratica la e#039;gemellae#039; di quella a cui si vorrebbe ridar vita adesso. BR BR Come ha spiegato il capo delle#039;equipe di scienziati, il professor Sakuji Yoshimura della Waseda University, i lavori di scavo per disinterrare i frammenti lignei e quindi iniziare le#039;operazione di rimontaggio della nave dovrebbero iniziare a novembre. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/top_news/2008/07_luglio/19/+_egitto_archeologi_ricostruiranno_antica_nave_dei_faraoni,15492028.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/top_ news/2008/ 07_luglio/ 19/+_egitto_ archeologi_ ricostruiranno_ antica_nave_ dei_faraoni, 15492028. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3270&titolo_sotto=Egitto; Archeologi ricostruiranno antica nave dei faraoni&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: INQUIETANTI RITI PREISTORICI IN GROTTA ABRUZZESEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3271&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: INQUIETANTI RITI PREISTORICI IN GROTTA ABRUZZESE&ID_cat_new=99 - P Inquietanti interrogativi sulla ritualitae#039; funeraria praticata dalle popolazioni preistoriche abruzzesi si aprono con la scoperta di un cimitero del tutto particolare, rinvenuto nella Grotta Continenza, sui monti a ridosso del Fucino, in Abruzzo: fra i 36 individui seppelliti in un amplissimo arco di tempo, fra 11.000 e 6.600 anni fa (dal paleolitico al neolitico), ce#039;era per esempio il corpo di un uomo vissuto 10.300 anni fa, mutilato del cranio, delle vertebre cervicali e dei piedi; al posto del cranio gli archeologi hanno trovato due pietre poggianti sopra una specie di cuscino formato da pietre piue#039; piccole. (AGI) BR (19 luglio 2008 ore 11.57) BR BR A href= http://ilcentro.repubblica.it/dettaglio-news/Trasacco- target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilcentro. repubblica. it/dettaglio- news/Trasacco- /FONT /A (LAquila)-11: 57/3223904? edizione= EdRegionale BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3271&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: INQUIETANTI RITI PREISTORICI IN GROTTA ABRUZZESE&ID_cat_new=99News ReikiTROVATO IL PRIMO DENTE DI UN GIGANTE ALTO NOVE METRI?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3273&titolo_sotto=TROVATO IL PRIMO DENTE DI UN GIGANTE ALTO NOVE METRI?&ID_cat_new=99 - P Le Foto sono © Adriano Forgione. Ee#039; vietata la riproduzione senza consenso BR BR Durante la preparazione della mostra Unsolved Mysteries, che dallo scorso inverno ha aperto le sue sale in Corea del Sud (prossimamente la mostra tornerà a Vienna e quindi partirà per il Giappone), ho fatto visita all’organizzatore e ideatore Klaus Dona. Questi ha il merito di aver riunito in une#039;unica esposizione centinaia di reperti fuori tempo (Ooparts), tutti rigorosamente autentici, che suggeriscono la presenza di almeno una civiltà evoluta prima della nostra. Dai Teschi di Cristallo alle Pietre di Ica, dalle tavolette iscritte della Burrows Cave ai Nomoli della Sierra Leone, dai reperti di Padre Crespi alla Collezione dei reperti fosforescenti di La Mana, sino ai ritrovamenti nei fondali della fortezza sommersa di Yonaguni. Dona è attivamente impegnato per provare la presenza di antichi giganti nel passato. La sua mostra ha già tra i reperti esposti alcuni frammenti di ossa umane di straordinaria grandezza, che indicano l’esistenza di BR uomini di circa 9 metri di altezza. La sua ricerca si svolge in Bolivia, dove ha contatti con alcuni custodi della tradizione che gli hanno idicato il luogo di sepoltura di giganti integri e che il ricercatore austriaco ha intenzione di scavare. Intanto gli è stato consegnato come prova un molare di enormi dimensioni (nelle foto), di circa 12 cm di lunghezza, radice compresa, sebbene incompleta, che alcuni dentisti hanno già identificato come umano ma «troppo grande per esserlo». Le foto che osservate in questa pagina sono le prime al mondo ad essere pubblicate. I suoi contatti in Bolivia, alla ricerca di antichi giganti, lo hanno messo in contatto con gli eredi di Padre Vaca, i quali gli hanno fornito un liquido giallastro che il sacerdote affermava trattarsi del famoso PITO , il liquido che secondo le leggende gli Incas impiegavano per sciogliere le rocce. Dona ne sta facendo analizzare qualche campione. BR Le Foto sono © Adriano Forgione. Ee#039; vietata la riproduzione senza consenso BR BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/ target=_blank FONT color=#003399 http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/ /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3273&titolo_sotto=TROVATO IL PRIMO DENTE DI UN GIGANTE ALTO NOVE METRI?&ID_cat_new=99News ReikiI Pianeti del 2012 e i cerchi nel Granohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3274&titolo_sotto=I Pianeti del 2012 e i cerchi nel Grano&ID_cat_new=99Spettacolare apparizione nei campi inglesi - P 15 luglio 2008 presso Avebury Manor è apparso uno spettacolare Cerchio nel Grano di tipo astronomico. Tutti i nove pianeti del nostro sistema solare sono perfettamente rappresentati in un allineamento che è quello che si realizzarà il 23 dicembre 2012. Ciò conferma ulteriormente la relazione, da me già espressa nel libro SCIENZA, MISTICA E ALCHIMIA DEI CERCHI NEL GRANO, tra questo fenomeno e il 2012, da vedere solo però come momento di transizione energetica e di fine di ciclo, non di fine del mondo come molti ancora sostengono. BR Presto pubblicherò une#039;analisi della stagione ancora in corso. BR BR Per maggiori info: BR www.earthfiles. com BR www.cropcircleconne ctor.com BR BR Tratto da: BR A href= http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/ /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3274&titolo_sotto=I Pianeti del 2012 e i cerchi nel Grano&ID_cat_new=99News ReikiItaliani sulle tracce degli Ufo. Indagine nel cuore della Siberiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3268&titolo_sotto=Italiani sulle tracce degli Ufo. Indagine nel cuore della Siberia&ID_cat_new=99Il 30 giugno 1908 la terribile esplosione di Tungutska, nella taiga più desolata Extraterrestri, cometa di ghiaccio o meteorite: un secolo dopo è ancora giallo - P dal nostro inviato LEONARDO COEN BR MOSCA - Saranno forse i ricercatori italiani a svelare le#039;enigma di Tunguska che resiste dal mattino del 30 giugno 1908, quando alle 7,14 un misterioso oggetto di forma oblunga, più luminoso del sole, attraversò il cielo e precipitò nei pressi del fiume Podkammennaya Tunguska, in una regione abbandonata da Dio e dagli uomini della Siberia centrale, dove la taiga si fa palude e il suolo resta ghiacciato per almeno otto mesi le#039;anno. BR In questi giorni a Vanavara, sperduto paese della regione siberiana di Krasnojarsk, festeggiano il centenario del Grande Impatto, nella nuova piazza hanno installato un monumento che riproduce un meteorite, e per le strade si vedono in giro facce nuove, gente abbigliata come Indiana Jones, persone che hanno per idolo il mitico Leonid Kulik, il primo esploratore che nel 1927 osò avventurarsi nella Grande Terra Morta, oltre il fiume Podkammennaya Tunguska, un affluente dello Jenissej: sono i turisti delle#039;impossibile, i cacciatori di Ufo, gli indagatori dei segreti più tenebrosi. Perché a Tunguska successe qualcosa che ancora dopo un secolo nessuno è riuscito a scoprire. Fu le#039;impatto più violento e devastante della nostra era: si levò une#039;immensa colonna di fuoco che raggiunse i quindici chilometri de#039;altezza. Il boato fu udito a centinaia di chilometri di distanza. BR BR I treni della Transiberiana, 500 chilometri più a sud, rischiarono di deragliare. Une#039;onda incandescente carbonizzò ottanta milioni di betulle ed abeti, une#039;area di oltre 2mila chilometri quadrati si trasformò in un deserto di cenere e di fango radioattivo, fu come se fosse scoppiata mille volte la bomba di Hiroshima, si valuta oggi che la potenza delle#039;esplosione fosse di 15 megaton. Gli osservatori geofisici registrarono violente tempeste magnetiche, sino in Europa Settentrionale. BR BR Cominciò a cadere sulla Siberia pioggia nera, e gli sciamani predissero disgrazie e morte per la Russia. I quotidiani Krasnoyarets e Sibir riportarono drammatiche testimonianze. La più celebre è quella del contadino Semen Semenov di Vanavara, un paese che distava dal luogo delle#039;impatto circa settanta chilometri: Ero seduto in casa per far colazione nella fattoria, esposta a nord. De#039;improvviso vidi che proprio a nord, sopra la strada per Tunguska di Onkoul, il cielo si era diviso in due e il fuoco appariva in alto e si estendeva sopra tutta la foresta. La spaccatura in cielo si allargò e tutta la parte nord si coprì di fuoco. Per un attimo persi i sensi. Mia moglie uscì fuori e mi accompagnò in casa. Dopo di ciò, arrivò un tal fragore, come di rocce che cadevano o di cannoni che sparavano, e la terra tremò . BR BR I vetri delle finestre andarono in frantumi. Le#039;ondata di calore danneggiò le coltivazioni. I contadini maledirono quel giorno. Oggi, invece, frastornati dalle#039;insolito traffico, dai visitatori e dalle autorità che si presentano a Vanavara col seguito di cameramen, giornalisti e scienziati, benedicono il corpo celeste che piovve dal cielo, brindiamo alla salute del meteorite! si sente dire in questi giorni di festa e ricorrenze, e in cuor loro gli abitanti del paese sperano che il mistero non venga mai svelato: Molti dicono che noi paghiamo gli scienziati affinché non risolvano le#039;enigma , scherza Jaroslav Malashyj, capo delle#039;amministrazion e provinciale di Evenkia. BR BR E in effetti, attorno al mistero di Tunguska ci sono più dispute che certezze. Chi aveva ucciso la taiga? Chi aveva sterminato migliaia di renne, distrutto foreste per una regione vasta quanto le Marche? Un asteroide di pietra? Una cometa di ghiaccio? Oppure, come ipotizzano i cacciatori de#039;Ufo, une#039;astronave aliena esplosa mentre sorvolava la Terra? Lo scienziato Kulik suppose che la causa fosse un meteorite di ferro e nichel. Per dodici anni setacciò la zona. Ma non trovò un solo grammo di quel meteorite. BR BR Durante una conferenza presso le#039;Accademia delle Scienze russa, il team capeggiato da Giuseppe Longo, professore di fisica alle#039;università di Bologna ha annunciato di avere scoperto le tracce di un probabile cratere de#039;impatto: il lago di Ceko, a 8 chilometri dalle#039;epicentro delle#039;esplosione. La speranza di Longo e dei suoi collaboratori è di recuperare un frammento delle#039;oggetto cosmico. Longo e il suo gruppo si occupano di Tunguska dal 1991: poco per volta, ipotizzarono che la deflagrazione nelle#039;atmosfera di un asteroide o di una cometa avesse determinato la formazione del lago Ceko, vicino al fiume Kimciu. La sua forma a imbuto, leggermente ellittica, è molto diversa da quella tipicamente piatta degli altri laghi siberiani. A volte, basta una semplice intuizione a risolvere il più intricato dei misteri. BR BR (18 luglio 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/ 07/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ ufo-a-caccia- di/ufo-a- caccia-di/ ufo-a-caccia- di.html?ref= hpspr1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubblica.it/2008/ 07/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ ufo-a-caccia- di/ufo-a- caccia-di/ ufo-a-caccia- di.html?ref= hpspr1 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3268&titolo_sotto=Italiani sulle tracce degli Ufo. Indagine nel cuore della Siberia&ID_cat_new=99News ReikiIN VIDEO NASA TERRA COME LA VEDREBBERO ALIENIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3272&titolo_sotto=IN VIDEO NASA TERRA COME LA VEDREBBERO ALIENI&ID_cat_new=99 - P 2008-07-18 18:13 BR BR ROMA - Come apparirebbe la Terra a un extraterrestre lontano 50 milioni di chilometri da noi? La risposta è in un video della Nasa e#039;giratoe#039; dalla sonda americana Deep Impact. Il filmato riprende la luna mentre transita di fronte al nostro pianeta e, per gli scienziati impegnati nella missione, sarà il modello da cui partire per affinare le tecniche di ricerca di pianeti simili al nostro. Un video della Terra vista da lontano ci aiuterà a capire come un mondo abitabile potrebbe apparirci da lontano ha osservato Michael Ae#039;Hearn astronomo delle#039;università del Maryland, responsabile scientifico della fase II della missione Deep Impact. BR BR Il documento, spiegano i ricercatori, mostra quei dettagli indispensabili per identificare un pianeta gemello della Terra, come i bagliori causati dalla luce del sole che si riflette negli oceani e le caratteristiche che mostrano vegetazione e terra. Deep Impact è la sonda che nel 2005 lanciò un velivolo-proiettile contro la cometa Tempel 1 che ha permesso per la prima volta di studiare dalle#039;interno il nucleo di una cometa. Dopo le#039;estensione della missione, la sonda è in viaggio verso la cometa Hartley 2 che dovrebbe raggiungere nel novembre del 2010, ma durante il tragitto il suo scopo è anche quello di individuare pianeti esterni al Sistema Solare simili alla Terra. BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_729218574.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /altrenotizie/ visualizza_ new.html_ 729218574. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3272&titolo_sotto=IN VIDEO NASA TERRA COME LA VEDREBBERO ALIENI&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: reperti egizi a Sirolohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3266&titolo_sotto=Archeologia: reperti egizi a Sirolo&ID_cat_new=99Ritrovati oltre 650 oggetti in una tomba in provincia di Ancona - P SIROLO (ANCONA) - Cinque pendagli-amuleti egiziani e un prezioso vaso a calice de#039;impasto scuro, con un coperchio ornato da due cavalli. Sono solo alcuni degli oltre 650 reperti rinvenuti tre settimane fa in una tomba femminile risalente alle#039;ultimo quarto del VII secolo avanti Cristo a Sirolo (Ancona). BR BR I reperti, mostrati oggi alla stampa, testimoniano la vasta rete di contatti e scambi commerciali che collegava questo tratto del litorale adriatico al Mediterraneo orientale BR BR A href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=31089eopt=scn target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=31089eopt=scn /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3266&titolo_sotto=Archeologia: reperti egizi a Sirolo&ID_cat_new=99News ReikiRecuperato portale faro Alessandriahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3267&titolo_sotto=Recuperato portale faro Alessandria&ID_cat_new=99Autoritae#039; culturali egiziane annunciano scoperta - P (ANSA) - IL CAIRO, 15 LUG - Gli archeologi sono riusciti a localizzare le#039;ingresso al monumentale Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie delle#039;antichitae#039; . Costruito nel terzo secolo A.C., fu distrutto dopo circa 1500 anni, anche a causa di terremoti. Ne danno notizia, con un comunicato, le autoritae#039; egiziane del settore. La missione di ricerca avrebbe ricostruito il portale in granito rosso che costituiva le#039;entrata al grande faro, dopo aver recuperato anche alcune statue faraoniche che erano ai lati BR BR A href= http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/cultura/news/2008-07-15_115227260.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/site/notizie/ awnplus/cultura/ news/2008- 07-15_115227260. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3267&titolo_sotto=Recuperato portale faro Alessandria&ID_cat_new=99News ReikiUn asteroide sfiora la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3262&titolo_sotto=Un asteroide "sfiora" la Terra&ID_cat_new=992008 bt18 sfreccia lunedì sera a 2,24 milioni di km da l nostro pianeta e a 45mila alle#039;ora - P Nessuna preoccupazione, ma gli scienziati studiano il passaggio per evitare in futuro possibili collisioni BR BR WASHINGTON - In dimensioni cosmiche la distanza è enormemente piccola: lunedì, 14 luglio, il doppio asteroide denominato 2008 BT18 sfiorerà , per così dire, il nostro pianeta. Tuttavia, non ce#039;è de#039;aver paura: neanche lontanamente è previsto un impatto. Con le#039;aiuto del piccolo corpo celeste gli scienziati vogliono però scoprire come evitare in futuro possibili collisioni. Il doppio asteroide è arrivato puntuale alle#039;appuntamento con la Terra: lunedì sera in Italia passerà a circa 2,24 milioni di chilometri dal nostro pianeta (ovvero a 0,015 unità astronomiche che corrispondono a circa un sesto della distanza che separa il nostro pianeta dal Sole) e a una velocità di 45mila chilometri alle#039;ora. BR BR DIAMETRO DI 600 METRI - La grandezza del corpo celeste più grande è stimata avere un diametro di 600 metri, quello più piccolo, invece, misura almeno 200 metri. Il viaggiatore cosmico 2008 BT18 è stato scoperto a fine gennaio di queste#039;anno al MIT Lincoln Laboratory, un ente di ricerca nello stato del Massachusetts, finanziato dal Pentagono. La conferma delle#039;esistenza del corpo celeste è arrivata poco più tardi anche dai telescopi sparsi per tutto il globo, ma solo da qualche giorno è chiaro che si tratta di un doppio asteroide, come osservato dai ricercatori delle#039;osservatorio di Arecibo a Puerto Rico. Il punto più vicino alla Terra verrà raggiunto verso le 17 di lunedì 14 luglio. Per i ricercatori il passaggio non desta alcuna preoccupazione ma soltanto un grande interesse scientifico. Il prossimo fenomeno simile si verificherà nelle#039;aprile del 2018, in quella data, però, passerà ad una distanza di 0.14114 unità astronomiche, cioè dieci BR volte più lontano di questa volta. BR BR 14 luglio 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_luglio_14/asteroide_vicino_terra_73c3853a-5192-11dd-a6b4-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_luglio_ 14/asteroide_ vicino_terra_ 73c3853a- 5192-11dd- a6b4-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3262&titolo_sotto=Un asteroide "sfiora" la Terra&ID_cat_new=99News ReikiCerchi nel grano, ecco come farlihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3263&titolo_sotto=Cerchi nel grano, ecco come farli&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo421112.shtml http://www.tgcom.mediaset.it/tgtech/articoli/articolo421112.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3263&titolo_sotto=Cerchi nel grano, ecco come farli&ID_cat_new=99News ReikiZanfretta news sulla misteriosa scatolahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3264&titolo_sotto=Zanfretta news sulla misteriosa scatola&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.youtube.com/watch?v=PV5_ZLtEn30 http://www.youtube.com/watch?v=PV5_ZLtEn30 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3264&titolo_sotto=Zanfretta news sulla misteriosa scatola&ID_cat_new=99News ReikiE il «rapimento» italiano diventa un filmhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3265&titolo_sotto=E il rapimento italiano diventa un film&ID_cat_new=99Il caso Pierfortunato Zanfretta è oggetto di studio da trente#039; anni - P Il metronotte «avvicinato dagli alieni». Una Tac e la scatola con sette pulsanti BR BR DAL NOSTRO INVIATO GENOVA - Pierfortunato Zanfretta è una persona che colpisce subito per la sua aria semplice. Gli occhi azzurri, luminosi, sono valorizzati dai capelli bianchi e certificano un animo mite. Ha 54 anni e da 30, un anniversario che si compirà tra il 6 e il 7 dicembre prossimi, è protagonista e vittima al tempo stesso di una storia che tanti hanno liquidato con sorrisetti di compatimento, che alcuni giudicheranno in odore di follia e che altri ancora, pur senza arrivare a verdetti estremi, catalogheranno come impossibile. Invece, almeno nella sua architettura generale, è un qualcosa di capitato e vissuto, se non altro perché da così tanto tempo ce#039; è una persona che soffre. Dopo aver avuto le#039; esistenza ribaltata, con lavori persi e una moglie che ha scelto di separarsi portando con sé i quattro figli. «Spero e desidero che tutto finisca presto, non ne posso più» sbotta Zanfretta mentre il sole lo coccola sulle panchine del vecchio BR porto di Genova. La sua consolazione, oggi, è avere une#039; occupazione in un istituto che assiste persone bisognose: «Posso rendermi utile e dare una mano, oltre che mettere in fila i valori della vita». Utile nel vero senso della parola: di recente ha salvato una ventina di ospiti da un incendio che si era sviluppato in un locale del ricovero. Pierfortunato Zanfretta è le#039; ex metronotte che nel 1978, in una località sulle montagne delle#039; entroterra di Genova, ha detto di essere stato rapito dagli alieni, dopo un terrificante incontro ravvicinato del terzo tipo nel giardino di una villa che era andato a controllare: «Erano due esseri enormi, alti circa tre metri, verdi e rugosi: mi spinsero per terra e poi io fui in loro balia» ricorda ancora con sgomento. Dettagli non accessori: quella notte, oltre 50 persone videro luci strane e notarono fenomeni anomali nella zona, sporgendo denuncia ai carabinieri. Zanfretta venne ritrovato in stato di choc dai BR colleghi poi intervenuti a soccorrerlo: in una notte de#039; inverno, aveva il corpo caldissimo e pure torrida era la sua Fiat 127 di servizio, spentasi alle#039; improvviso poco prima del contatto. Sul prato della villa rimase un cerchio di erba bruciata, un fatto anche questo verificato e verbalizzato tanto quanto le impronte delle «zampe» degli sconosciuti. Dopo quelle#039; episodio di abduction, ne sarebbero seguiti altri dieci. Una volta Zanfretta, sempre di notte, era con una Vespa a fare benzina in un distributore: fu rinvenuto su un monte distante venti chilometri, in stato di choc. E non è finita. Le#039; auto di servizio fu dotata di registri in acciaio, che si sarebbero spaccati in caso di sollevamento: la cosa in effetti avvenne e non ce#039; erano gru fisse o mobili nei paraggi. Infine, une#039; altra coincidenza: il metronotte, dopo un rapimento, dichiarò che gli alieni erano giunti dalla Spagna; il giorno dopo i giornali di tutta Europa parlarono di avvistamenti a BR Madrid. Ma da ventisette anni questi esseri lasciano in pace la loro vittima. Anche se Zanfretta sostiene di essere tenuto «al guinzaglio» da un qualcosa che gli è stato impiantato nella nuca e di aver avuto in consegna una scatola, contenente una sfera trasparente dentro la quale si troverebbe una piramide mobile a tre facce, color oro. Deve aprire questa scatola almeno una volta al mese, recandosi in un posto solo a lui noto e accessibile. Il caso-Zanfretta, già descritto in un libro e presto proposto in un film, è noto. Alle#039; epoca approdò in tv nel «Portobello» di Enzo Tortora, quindi è sbarcato al «Maurizio Costanzo show», a «Domenica in», da Fabio Fazio. Ultimamente le#039; ha trattato il «Bivio» di Enrico Ruggeri, su Italia 1. È sempre finita con un no contest: nessuna prova definitiva, pro o contro. Quindi, ce#039; è chi continua a stroncare Zanfretta e chi, magari senza ammetterlo troppo, crede a lui. Tra i due estremi, una fitta coltre BR di mistero che adesso torna de#039; attualità. Per due motivi, oltre al film. Il primo è che nel settembre 2007, le#039; ex metronotte, vincendo la sua ritrosia, si è spontaneamente sottoposto a una Tac alla testa. Le#039; esito della radiografia che aveva fatto nel 1979, quindi dopo il teorico «prelievo» degli alieni, è confermato dal nuovo e più moderno accertamento. Le#039; ispessimento, in basso sulla nuca, ce#039; è, anche se alle#039; Istituto Salus, dove le#039; esame ha avuto luogo, fanno notare che da un punto di vista clinico la gibbosità è irrilevante. In altre parole, ci potrebbe essere stata sempre, per natura, nonostante normalmente un individuo presenti in quel punto uno spessore regolare. Il confronto ideale sarebbe semmai con esami anteriori al 1978. Ma Zanfretta non aveva mai avuto occasione di farne. Il secondo motivo è che la famosa scatola è diventata attiva dalle#039; inizio del 2008. «Ha una tastiera con sette coppie di pulsanti destinati ad accendersi. Mi BR comunicarono che quando le prime sei coppie si sarebbero illuminate, la settima le#039; avrei dovuta azionare io. A gennaio il processo è cominciato». Il che significa... «...che tra poco qualcosa succederà: torneranno e stavolta, come avevano promesso, si manifesteranno al mondo». Liberi, a questo punto, di crepare dal ridere o di paura. Né le#039; uno né le#039; altro atteggiamento appartengono però a Zanfretta, che parla piuttosto con aria rassegnata, tranquilla e serena. Spera, in fondo, che quel giorno giunga davvero: per lui sarebbe una liberazione. * * * Ieri e oggi Il protagonista Pierfortunato Zanfretta, protagonista, secondo il suo racconto, di un incontro ravvicinato con gli alieni. A sinistra il metronotte nel 1978, quando si verificò il primo degli undici episodi di «abduction». A destra Zanfretta oggi, mentre partecipa a uno dei tanti convegni di ufologia ai quali viene invitato BR BR Vanetti Flavio BR BR Pagina 11 BR (30 giugno 2008) - Corriere della Sera BR BR A href= http://archiviostorico.corriere.it/2008/giugno/30/rapimento_italiano_diventa_film_co_9_080630054.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://archiviostor ico.corriere. it/2008/giugno/ 30/rapimento_ italiano_ diventa_film_ co_9_080630054. shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3265&titolo_sotto=E il rapimento italiano diventa un film&ID_cat_new=99News ReikiA Cipro scoperta une#039;antichissima tavoletta con una maledizione a sfondo sessualehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3260&titolo_sotto=A Cipro scoperta un'antichissima tavoletta con una maledizione a sfondo sessuale&ID_cat_new=99A Cipro scoperta une#039;antichissima tavoletta con una maledizione a sfondo sessuale: Che il tuo pene ti faccia male mentre fai le#039;amore ! - P Pubblicato da Gordon Francis Ferri alle 12:03 in archeologia BR BR BR Bisogna dire che quando gli antichi ci si mettevano, anche in fatto di maledizioni, facevano dannatamente sul serio ! BR Che il tuo pene ti faccia male quando fai le#039;amore . Sono queste parole che si leggono chiaramente scritte in lingua greca su di una tavoletta di piombo che risale al VII secolo, trovata a Cipro, nel sito archeologico di Amathonte nei pressi di Limassol, nel sud delle#039;isola, dalle#039;archeologo francese Pierre Aupert, che ne ha dato poi la notizia al settimanale Cyprus Weekly. BR Si tratta dunque di una vera e propria maledizione a sfondo sessuale. Oltre a questa frase, la tavoletta riporta poi anche le#039;immagine di un uomo che tiene nella mano destra un oggetto, secondo Aupert, simile a una clessidra. BR Il ricercatore pensa che il ritrovamento sia un prodotto di attivitae#039; di stregoneria o sciamanesimo, residui delle#039;antico paganesimo, in une#039;epoca, il VII secolo, in cui la religione cristiana era ben impiantata sulle#039;isola del Mediterraneo. BR Le#039;antica cittae#039; di Amathonte ee#039; stata fondata dai Fenici intorno al 1.500 a.C. e si ee#039; arricchita grazie alla coltura di cereali e alle miniere di rame, particolarmente florida nel VII secolo dopo cristo, finì per essere abbandonata dai suoi abitanti cinque secoli più tardi. BR BR fonte France Presse - A href= http://www.afp/ target=_blank http://www.afp /A . com - Ansa - A href= http://www.ansa/ target=_blank http://www.ansa /A .it BR BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/07/a-cipro-scoperta-unantichissima-tavoletta-con-una-maledizione-a-sfondo-sessuale-che-il-tuo-pene-ti-f.html target=_blank http://mysterium.blogosfere.it/2008/07/a-c...-pene-ti-f.html /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3260&titolo_sotto=A Cipro scoperta un'antichissima tavoletta con una maledizione a sfondo sessuale&ID_cat_new=99News ReikiIl flusso delle#039;Etere Cosmico nella Matrice Geometrica delle#039;Universohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3257&titolo_sotto=Il flusso dell'Etere Cosmico nella Matrice Geometrica dell'Universo&ID_cat_new=99 - DIV id=intro Nuove ricerche confermano che tutte le galassie nelle#039;Universo sono disposte in una vasta matrice geometrica che si diffonde nel Cosmo. /DIV br DIV Tratto da: Matrix è una realtà di David Wilcock /DIV br DIV   /DIV br DIV Video qui: /DIV br DIV A href= http://videoitalia.etleboro.com/?vid=38660 http://videoitalia.etleboro.com/?vid=38660 /A /DIV br DIV   /DIV br DIV   /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3257&titolo_sotto=Il flusso dell'Etere Cosmico nella Matrice Geometrica dell'Universo&ID_cat_new=99News ReikiTracce di acqua sulla Lunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3259&titolo_sotto=Tracce di acqua sulla Luna&ID_cat_new=99Gli scienziati Nasa trovano le#039;idrogeno. Una scoperta che rivoluziona la teoria sulla sua formazione - P La Luna non è così arida come si pensa. Un gruppo di scienziati della Nasa, analizzando delle piccole rocce raccolte dagli astronauti negli anni settanta, ha trovato l’idrogeno. Una scoperta, questa, che sfida la concezione che la Luna fosse perfettamente asciutta e che rivoluziona le teorie sulla sua formazione. Utilizzando una tecnica che non era disponibile quando gli astronauti dell’Apollo raccolsero le minuscole rocce nei primi anni settanta, gli scienziati sono stati in grado di rilevare piccole quantità di acqua intrappolata interno alle pietre. Una scoperta che indica che l’acqua era presente quando le stesse pietre si formarono a seguito di violente eruzioni lunari circa 3,6 miliardi di anni fa. L’analisi, pubblicata nei giorni scorsi sulla rivista Nature, rivoluziona così la teoria su come la Luna si è formata. “L’acqua che questi ragazzi hanno scoperto è una miniera d’oro scientifica per noi per capire la storia della BR Luna”, ammette Jim Garvin, capo degli scienziati del centro spaziale Goddard della Nasa. Gli scienziati, nell’effettuare i vari test, hanno trovato tracce di idrogeno, cloro e fluoro che, come carbonio e zolfo, sono presenti nelle rocce derivate da eruzioni esplosive. Una scoperta che suggerisce che l’acqua viene direttamente dalla Luna e non da una fonte esterna come, ad esempio, una cometa. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69eID_articolo=2055eID_sezione=138esezione=Anteprime%20dagli%20Usa target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 69eID_articolo= 2055eID_sezione= 138esezione= Anteprime% 20dagli%20Usa /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3259&titolo_sotto=Tracce di acqua sulla Luna&ID_cat_new=99News ReikiUn meteorite cade in Israele. E la popolazione lo scambia per un UFO o per un missile dalle#039;Iran !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3261&titolo_sotto=Un meteorite cade in Israele. E la popolazione lo scambia per un UFO o per un missile dall'Iran !&ID_cat_new=99 - P 11/07/08 BR   BR Ce#039;è stato un bel poe#039; di spavento e di allarme la scorsa notte quando un oggetto straordinariamente luminoso ha attreversato il cielo di Tel Aviv, proveniente da est, i cieli di Tel Aviv per poi scomparire in mare. BR Qualcuno ha pensato ad un Ufo, altri hanno ipotizzato il lancio di avvertimento di un razzo da parte delle#039;Iran. Ma in ambienti scientifici non ci sono dubbi: si ee#039; trattato solo di un meteorite di dimensioni abbastanza cospicue. BR Le prime telefonate di allarme sono arrivate alla polizia e alle stazioni radio-televisive verso le 21.15 di sera. Tutte indicavano lo stesso fenomeno, da localitae#039; diverse. I primi a notarlo si trovavano alla periferia di Gerusalemme. La luminositae#039; ee#039; quindi passata sopra alle#039;aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv quando ee#039; planata nel mar Mediterraneo lasciandosi dietro migliaia di persone incerte di fronte alla possibilitae#039; di aver fugacemente intravisto una navicella di alieni. BR Le#039;aviazione militare, subito contatta dai mezzi di comunicazione, si ee#039; detta a corto di spiegazioni. In mattinata ee#039; stato confermato che la luminositae#039; era stata emessa da un meteorite in caduta libera, del peso presumibile di alcuni chilogrammi. BR Ma mentre giungeva questa precisazione sono avvenuti due eventi inaspettati. Da Teheran ee#039; stato reso noto il lancio sperimentale di un razzo capace di colpire Israele, mentre a Gerusalemme ee#039; stato convocato di urgenza il Consiglio di difesa del governo. BR Diversi siti internet non aspettavano altro per rilanciare alla grande la questione della luminositae#039; nei cieli di Tel Avive#039;. Altro non era, ee#039; stato spiegato, che la scia del razzo Shihab-3 (che tra le#039;altro significa: Cometa). La seduta del governo, che doveva essere dedicata agli Hezbollah libanesi, era - secondo queste teorie e#039;complottistichee#039; - una conseguenza diretta di quel drammatico sviluppo. BR Ma la teoria ha avuto breve vita ed ee#039; svanita con la stessa rapiditae#039; della luminositae#039; . Perchee#039; le immagini televisive divulgate dalle#039;Iran mostravano che il lancio del razzo era avvenuto senza dubbio con la luce diurna. Niente a che vedere, dunque, con la nottata di incertezza vissuta da Tel Aviv. BR   BR Fonte Ansa - A href= http://www.ansa.it/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it /FONT /A BR   BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/07/un-meteorite-cade-in-israele-e-la-popolazione-lo-scambia-per-un-ufo-o-per-un-missile-dalliran.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/07/ un-meteorite- cade-in-israele- e-la-popolazione -lo-scambia- per-un-ufo- o-per-un- missile-dalliran .html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3261&titolo_sotto=Un meteorite cade in Israele. E la popolazione lo scambia per un UFO o per un missile dall'Iran !&ID_cat_new=99News ReikiTrovate anomalie avvisa-terremotihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3258&titolo_sotto=Trovate anomalie avvisa-terremoti&ID_cat_new=99Grazie a misura cambiamenti indice stress crosta terrestre - P ROMA - Ee#039; possibile avvertire qualche ora prima le#039;arrivo di un terremoto misurando dei cambiamenti indice di stress della crosta terrestre. e#039;Trovare i cambiamenti nella crosta prima di un terremoto ee#039; da sempre il Santo Graal della sismologiae#039;, dicono i ricercatori, che hanno usato un sistema per generare e registrare onde sismiche prima, durante e dopo terremoti nella faglia. BR BR Cosie#039; hanno dimostrato che cambiamenti nello stress della crosta emergono dalla modifica delle onde pre-sismiche. BR BR A href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=31013eopt=scn# target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 31013eopt= scn# /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3258&titolo_sotto=Trovate anomalie avvisa-terremoti&ID_cat_new=99News ReikiIl nucleo della terra sta cambiando rapidamentehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3255&titolo_sotto=Il nucleo della terra sta cambiando rapidamente&ID_cat_new=99 - P I movimenti del cuore liquido della Terra stanno mutando in maniera sorprendentemente veloce, con conseguenze sul campo magnetico terrestre. Lo sostiene uno studio delle#039;Agenzia spaziale danese Dtu, basato sui dati del satellite Oersted, lanciato nel febbraio 1999. Il risultato, frutto delle osservazioni condotte nei nove anni di attivitae#039; del satellite danese, ee#039; pubblicato sulla rivista Nature Geoscience. A sorprenderci sono stati i rapidi e improvvisi mutamenti del campo magnetico, che ci fanno ipotizzare che stia avvenendo qualche cambiamento nella parte di metallo liquido al centro del nostro pianeta , ha spiegato Nils Olsen della Dtu. BR BR Il nucleo della Terra, a circa 3.000 chilometri di profonditae#039;, ee#039; composto da una parte interna solida e da un involucro liquido. Entrambi gli strati sono composti di ferro e nichel e le dinamiche che avvengono nella parte liquida generano il campo magnetico terrestre. Ancora non sono note le ragioni dei cambiamenti misurati e per implementare le ricerche in tal senso la Dtu Space in collaborazione con altre agenzie spaziali europee ha ideato una nuova missione, chiamata Swarm, che si avvarrae#039; di tre satelliti in grado di eseguire misure accuratissime del campo magnetico terrestre. BR BR A cura di Luca Ponzi, del 09.07.2008 BR BR A href= http://www.torinoscienza.it/novita/apri?obj_id=2507 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.torinoscienza.it/novita/apri?obj_id=2507 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3255&titolo_sotto=Il nucleo della terra sta cambiando rapidamente&ID_cat_new=99News ReikiLe mie folli gimkane su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3256&titolo_sotto="Le mie folli gimkane su Marte"&ID_cat_new=99 - P 9/7/2008 - SPAZIO. AI COMANDI DI SPIRIT E OPPORTUNITY: «A SETTEMBRE ENTREREMO NEL CRATERE CHE RACCHIUDE LA STORIA DEL PIANETA» BR BR MARCO PIVATO BR BR Su Marte albeggia il nuovo giorno. Dura una quarantina di minuti in più di quello terrestre e con la California (e la Terra) ci sono, in media, otto ore di differenza. Paolo Bellutta, 51 anni, è italiano, è un fisico ed è ai comandi di «Spirit» e «Opportunity», le sentinelle della Nasa sul Pianeta Rosso. Dagli occhi dei robot gemelli, al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, fissa il cratere Victoria, a 60 milioni di chilometri dal suo naso. BR BR Come si diventa autisti di robot marziani? BR «Ho studiato fisica e robotica a Trento. Mi occupavo di “medical imaging”, poi ho pensato che, se volevo continuare ad avere fiducia nei medici, dovevo lasciare. Così ho risposto a un’annuncio del Jpl di Pasadena. Nove anni fa sono entrato nello staff e dopo un anno di addestramento mi sono messo ai comandi di “Spirit” e “Opportunity”». BR BR Dove si trovano ora? BR «”Opportunity” è parcheggiato appena dentro la voragine del cratere Victoria. “Spirit” è più lontano. Appena potremo farli ripartire esploreremo le profondità del pianeta: sarà come fare un viaggio nel passato di Marte, perché quel cratere è una stratigrafia fossile». BR BR Che tipo di analisi farete? BR «Possiamo ottenere sia immagini sia dati sulla composizione del suolo. I robot sono dotati di telecamere multispettrali, con cui acquisiamo informazioni chimico-fisiche delle rocce». BR BR Come si guidano i robot? BR «Non c’è joystick o volante, ma una tastiera. Inserisco i dati dal computer un po’ alla volta e batto “invio”. Gli ordini, a causa dell’enorme distanza, arrivano 20 minuti dopo e lo stesso tempo ci vuole perché le immagini tornino indietro e mi confermino che sia tutto ok». BR BR Che cosa vede? BR «Quello che mi trasmettono le telecamere di bordo e a volte, per gli spostamenti fini, i dati degli orbiter “Mars Odyssey”, “Mars Express” e “Mars Reconnaissance”. Quando il tragitto è complesso e devo intervenire per evitare i sassi e le discese più rischiose, imposto un programma automatico con le coordinate del percorso». BR BR Qual è la velocità massima? BR «In condizioni ideali 120 metri all’ora, in media 15». BR BR Come è composta la squadra? BR «Da me e da Andrew Johnson, oltre a 10 riserve. Cerchiamo di coprire tutte le ore del giorno marziano, con otto turni alla settimana». BR BR Vi capitano spesso incidenti? BR «Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma lieve. In questi giorni “Spirit” ha le ruote bloccate e siamo costretti a guidarlo in retromarcia. È complicato, perché dobbiamo eseguire i comandi al contrario, ma non c’è il rischio di multe!». BR BR Il momento peggiore? BR «Quando si doveva posizionare “Opportunity” all’imbocco del cratere». BR BR E il migliore? BR «Ogni volta che siamo riusciti ad andare avanti: finora abbiamo percorso sette chilometri dall’ammartaggio». BR BR La missione è un record: si pensava che i robot esaurissero le batterie in pochi mesi e invece... BR «Siamo ancora qui dopo quattro anni e mezzo. Quello che non si dice è che la tecnologia non c’entra: non sono le batterie a esaurirsi, ma i fondi. E la missione ha avuto nuove sovvenzioni grazie al grande successo scientifico e mediatico». BR BR Di recente, però, si è affacciata l’ipotesi di stoppare uno dei rover: che cosa si è deciso? BR «Si è discusso, ma la Nasa, per ora, ha cambiato idea». BR BR Che cosa prova per le macchine? BR «Pensare alla strada che hanno fatto in questi anni e ai risultati che hanno portato è come vedere i propri figli quando escono con la fidanzatina. Si prova un sentimento ambivalente: di gelosia, per la sottrazione di qualcosa di caro, ma anche di orgoglio. E poi, oltre che a “Spirit” e “Opportunity” sono affezionato a questo lavoro. Sia per le evidenti soddisfazioni sia perché ho il mutuo della casa da estinguere!». BR BR Prossimo obiettivo? BR «“Spirit” è spento: i pannelli solari sono troppo impolverati. Speravamo che le tempeste di vento li ripulissero e invece li hanno coperti ancora di più. Su Marte è inverno e quindi aspettiamo che la batteria si ricarichi un po’ alla volta. A settembre-ottobre riprenderemo le operazioni». BR BR Dove si spingerete? BR «Ci spingeremo nel cratere. Proseguiremo le analisi dello strato inferiore della banda chiara sulle pareti di Victoria. I rover sonderanno il sottosuolo e ci daranno nuove informazioni sul passato di Marte, sull’attività vulcanica e sull’acqua. Ora ci troviamo in un luogo scosceso e difficile: è un pozzo di segreti da svelare». BR BR Chi è Bellutta Fisico e informatico BR RUOLO: DAL 2003 E’ MEMBRO DELLO STAFF DELLA NASA PER LA MISSIONE «MER» («MARS EXPLORATION ROVER»). BR RICERCHE: PROGETTAZIONE DI SOFTWARE PER L’«IMAGING» BIOMEDICO. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=827eID_sezione=243esezione= target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 827eID_sezione= 243esezione= /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3256&titolo_sotto="Le mie folli gimkane su Marte"&ID_cat_new=99News ReikiUSA/ OSSERVATORIO ARECIBO SENZA FONDI, A RISCHIO RICERCA DI EThttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3254&titolo_sotto=USA/ OSSERVATORIO ARECIBO SENZA FONDI, A RISCHIO RICERCA DI ET&ID_cat_new=99Radiotelescopoio ascolta rumori dello spazio a caccia di vita - P New York, 7 lug. (Apcom) - A fare le spese della crisi economica americana potrebbero essere nel prossimo futuro anche gli extraterresti. Proprio mentre nei cinema statunitensi esce le#039;ultimo episodio di X-Files, una delle icone della ricerca della vita nello spazio rischia di chiudere i battenti. Le#039;osservatorio astronomico di Arecibo, il radiotelescopio più grande della Terra, sta per vedere tagliati i propri fondi e potrebbe chiudere nel giro di un paio de#039;anni. BR BR Il Congresso degli Stati Uniti deve infatti discutere nelle prossime settimane il rifinanziamento della struttura, mentre si moltiplicano gli appelli a non ridurre ulteriormente i fondi alle#039;osservatorio portoricano che da anni scruta le#039;universo alla ricerca di altre forme di vita. BR BR Il progetto ha visto prima tagliare igli stanziamenti di 2 milioni di dollari nel 2007, scendendo così ad un budget di 10,5 milioni di dollari, per poi scendere ulteriormente di altri 850.000 dollari nel 2008. Nel 2011 i fondi scenderanno drasticamente a quattro milioni di dollari mettendo così a rischio la sopravvivenza della struttura. BR BR A partire dal 2001 anche la Nasa ha lentamente dismesso la sua partecipazione in Arecibo. La Planetary Society ha invece rinnovato il suo appello al Congresso segnalando come i tagli chiuderebbero del tutto le ricerche radar delle#039;osservatorio che mappa da anni la superficie dei pianeti. BR BR Oltre ad ascoltare i rumori dello spazio attraverso il programma Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence) le#039;antenna di 305 metri scavata nelle montagne portoricane studia anche le traiettorie degli asteroidi avvisando dei potenziali impatti anche con 400 anni di anticipo. BR BR Le#039;osservatorio ha ricevuto le#039;appoggio nei mesi scorsi di Hillary Clinton, rappresentante in Senato dello Stato di New York che attraverso una delle sue università gestisce i laboratori portoricani. Clinton ha proposto un testo di legge, alle#039;ordine del giorno del Senato, per rifinanziare i ricercatori di Arecibo ed avvicinandosi così ulteriormente alle#039;elettorato latino ed a quello portoricano in particolare che vede nelle#039;antenna uno dei propri simboli nazionali. BR BR Lo stesso ex presidente Bill Clinton ha visitato i laboratori poche settimane fa sottolineando le#039;urgenza di nuovi rifinanziamenti. BR BR Nonostante le voci su presunti incontri ravvicinati avvenuti tramite le#039;antenna di Arecibo, protagonista anche di molti film, a 34 anni dal primo messaggio binario inviato nello spazio non ha mai ricevuto risposte da altre forme di vita. Ora le#039;appello è lanciato verso Washington dove però i conti in rosso non sembrano più prestare orecchio ai suoni che vengono dallo spazio. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/07_luglio/07/usa_osservatorio_arecibo_senza_fondi_a_rischio_ricerca_di_et,15361931.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/07_luglio/ 07/usa_osservato rio_arecibo_ senza_fondi_ a_rischio_ ricerca_di_ et,15361931. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3254&titolo_sotto=USA/ OSSERVATORIO ARECIBO SENZA FONDI, A RISCHIO RICERCA DI ET&ID_cat_new=99News ReikiGli Usa ci ripensano: pericoloso le#039;amalgamahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3252&titolo_sotto=Gli Usa ci ripensano: pericoloso l'amalgama&ID_cat_new=99 - P La Food and drug administration ha cambiato posizione sulla tossicità del materiale per le otturazioni BR BR Le#039;inversione di rotta non poteva passare inosservata. Le#039;autorevole Food and drug administration, agenzia regolatoria americana, ha cambiato in modo drastico posizione sulla vexata quaestio della tossicità delle#039;amalgama per le otturazioni. «Gli amalgami dentali contengono mercurio che può avere effetti neurotossici sul sistema nervoso di bambini nello sviluppo e nei feti», si legge sul sito delle#039;agenzia americana che aggiunge alle#039;elenco anche i pazienti immunosensibili al mercurio. BR BR Cantano vittoria le associazioni dei consumatori statunitensi, come «Moms against mercury»: dopo dieci anni di battaglie legali, la Fda ha dovuto aprire una procedura di valutazione degli amalgami dentali ed entro il 28 luglio del 2009 dovrà classificarla come qualsiasi altro farmaco. «È la prima volta che la Fda considera la posizione di altri Paesi come il Canada, la Francia e la Svezia, secondo i quali bisogna vietare le#039;uso delle#039;amalgama in donne in gravidanza e bambini in base al principio di precauzione», dice soddisfatta anche le#039;Associazione italiana per le malattie da intossicazione cronica e ambientale, nata nel 2003 per iniziativa di un gruppo di malati e di loro familiari. Le otturazioni sono composte per il 50 per cento da mercurio liquido, che serve ad amalgamare gli altri metalli come argento, stagno, rame e zinco. In Norvegia, Svezia e Danimarca le hanno proibite dalle#039;inizio delle#039;anno. Secondo il tossicologo tedesco Max Daunderer, BR une#039;eminenza nel campo, il mercurio provocherebbe disturbi neurologici, ormonali e immunitari. Di recente, negli Usa, è stato messo in correlazione con le#039;Alzheimer e le#039;autismo nei bambini. BR BR Per le#039;Organizzazione mondiale della sanità, le#039;amalgama non è pericolosa ma si invita alla cautela. In Italia, a parte un parere «tranquillizzante» del Consiglio superiore di sanità nel e#039;99, il decreto ministeriale 10 ottobre 2001 consente le#039;uso di amalgama dentale solo nella forma di capsule predosate. Per prudenza, poi, è stata vietata la posa e la rimozione di amalgama in pazienti allergici alla stessa, in gravidanza, in allattamento, nei bambini sotto i 6 anni e in pazienti con gravi nefropatie. «Noi restiamo ancorati alle indicazioni del ministero» dice Roberto Callioni, presidente delle#039;Associazione nazionale dentisti italiani. Per Marcello Maddalone, della Clinica odontoiatrica delle#039;università di Milano Bicocca diretta da Marco Baldoni, le#039;amalgama non si usa quasi più e tra poco apparterrà alla storia della professione BR BR Ruggero Corcella BR 06 luglio 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/salute/08_luglio_06/amalgama_pericoloso_ec6b7104-4b76-11dd-9596-00144f02aabc.shtml target=_blank FONT color=#003399 http://www.corriere.it/salute/08_luglio_06/amalgama_pericoloso_ec6b7104-4b76-11dd-9596-00144f02aabc.shtml /FONT /A BR BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3252&titolo_sotto=Gli Usa ci ripensano: pericoloso l'amalgama&ID_cat_new=99News ReikiAvvistato un cerchio nel grano a Villanova de#039;Asti (guarda il video)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3251&titolo_sotto=Avvistato un cerchio nel grano a Villanova d'Asti (guarda il video)&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.cronacaqui.it/news-avvistato-un-cerchio-nel-grano-a-villanova-dasti-guarda-il-video_9362.html http://www.cronacaqui.it/news-avvistato-un-cerchio-nel-grano-a-villanova-dasti-guarda-il-video_9362.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3251&titolo_sotto=Avvistato un cerchio nel grano a Villanova d'Asti (guarda il video)&ID_cat_new=99News ReikiCrophttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3253&titolo_sotto=Crop&ID_cat_new=99 - P The Sanctuary, Nr Avebury, Wiltshire. Reported 1st July. BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/sanctuary/sanctuary2008a.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ sanctuary/ sanctuary2008a. html /FONT /A BR BR Altri crop: BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/allcannings/allcannings2008a.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ allcannings/ allcannings2008a .html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/nettle/nettle2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ nettle/nettle200 8.html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/horton/horton2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ horton/horton200 8.html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/furze/furze2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ furze/furze2008. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/ridgeway/ridgeway2008a.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ ridgeway/ ridgeway2008a. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/northdown/northdown2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ northdown/ northdown2008. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/westkennettlongbarrow/westkennett2008b.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ westkennettlongb arrow/westkennet t2008b.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3253&titolo_sotto=Crop&ID_cat_new=99News ReikiMagica Meridiana nel granohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3248&titolo_sotto=Magica Meridiana nel grano&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/villanova.htm http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/villanova.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3248&titolo_sotto=Magica Meridiana nel grano&ID_cat_new=99News ReikiPontecurone, ancora un misterioso avvistamento di cerchi nel grano.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3249&titolo_sotto=Pontecurone, ancora un misterioso avvistamento di cerchi nel grano.&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.valenza.it/index.php?pag=notiziaeid=17065 http://www.valenza.it/index.php?pag=notiziaeid=17065 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3249&titolo_sotto=Pontecurone, ancora un misterioso avvistamento di cerchi nel grano.&ID_cat_new=99News ReikiSono ritornati i cerchi nel grano. Che sia opera degli extraterrestri?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3250&titolo_sotto=Sono ritornati i cerchi nel grano. Che sia opera degli extraterrestri?&ID_cat_new=99 - P A href= http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/2008/06/30/100932-sono_ritornati_cerchi_grano.shtml http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/2008/06/30/100932-sono_ritornati_cerchi_grano.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3250&titolo_sotto=Sono ritornati i cerchi nel grano. Che sia opera degli extraterrestri?&ID_cat_new=99News ReikiIl mistero dei suoni precolombiani uno studioso li riporta alla vitahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3247&titolo_sotto=Il mistero dei suoni precolombiani uno studioso li riporta alla vita&ID_cat_new=99Un ingegnere messicano ha ricostruito gli strumenti delle#039;epoca Realizzati in pelle e creta, potevano provocare uno stato di trance - P di SARA FICOCELLI BR BR SE il passaggio dalla vita alla morte avesse un suono, sarebbe il sibilo sordo dei whistles of death , i fischi di morte delle civiltà precolombiane. A ricostruirli meticolosamente ci ha pensato un ingegnere di 66 anni, di Città del Messico, appassionato di musica e archeologia. Roberto Velazquez ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a rimettere insieme i pezzi - non solo in senso metaforico - di una civiltà che a partire dal 1800 a. C. ha riempito il Messico di mistero. BR BR AUDIO: ASCOLTA LE MUSICHE PRECOLOMBIANE BR A href= http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=playerecont_id=21739 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://tv.repubblic a.it/home_ page.php? playmode= playerecont_ id=21739 /FONT /A BR BR FOTO: GLI STRUMENTI RICOSTRUITI DA VELAZQUEZ BR A href= http://www.repubblica.it/2006/08/gallerie/spettacoliecultura/strumenti-pre-colombiani/1.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2006/ 08/gallerie/ spettacoliecultu ra/strumenti- pre-colombiani/ 1.html /FONT /A BR BR Creta, piume di tacchino, canne da zucchero, pelle di rana. I materiali naturali venivano modellati, tirati e cuciti per dar vita a un un whistle of death , strumento musicale scoperto per la prima volta, accanto a uno scheletro, dalle#039;esperto di archeologia di musica preispanica Arnd Adje Both. Finora questi oggetti, usati da Maya e Aztechi, erano stati relegati al ruolo di gingilli ornamentali, declassati nei musei tra tra i pettini da donna e gli attrezzi da caccia. Una fine che alle#039;ingegnere meccanico Roberto Velazquez non è mai andata giù, e non parlo solo dei musei messicani ma di quelli di tutto il mondo , spiega. BR BR Da qui la decisione di ricostruirne le#039;aspetto e la storia. Ma sopratutto di andare a scavare nel mondo di quella musica oscura che, secondo alcuni, veniva utilizzata per definire strategie di guerra, secondo altri per terrorizzare il nemico durante la stagione della caccia. Secondo Velazquez, i fischi di morte erano la porta tascabile per dialogare con dio, per annunciargli le#039;arrivo del sacrificio e confermargli che il raccolto, quelle#039;anno, era andato bene. Un suono terrificante, sinistro e pieno di energia, tanta quanta ne serve per accompagnare il defunto nel cammino verso le#039;aldilà. BR BR Velazquez, per ricostruire gli strumenti, ha percorso il Messico in lungo e in largo, maneggiando oggetti datati 400 a. C. e rileggendo tutta la documentazione scritta sulle#039;argomento. Un lavoro da maestro, che però non sarebbe servito a niente senza lo sforzo ultimo e più affascinante, quello della riproduzione del suono. Cercare il punto di equilibrio che trasforma un rumore in musica non è stato facile, anche perché questi oggetti non sembrano fatti per celebrare momenti di festa, o almeno non nel senso moderno inteso da noi. BR BR Roberto Velazquez ha tenuto per anni fra le labbra une#039;ancia di pelle di rana, prima di scoprirne il segreto. A tutte#039;oggi nessuno può sapere se il risultato sia davvero quello riprodotto dagli antichi. Quel che è certo è che, soffiando, stringendo e tappando questi strumenti alla ricerca della loro anima, Velazquez è riuscito a estrarre da loro un suono che a tratti sembra una melodia di festa e a tratti un canto di morte. La loro forma, che spesso richiama sagome animali o maschere divine, lascia spazio alle#039;interpretazione . BR BR Il lavoro del ricercatore è stato affiancato da une#039;equipe di studio tutta messicana composta da archeologi, storici e musicisti, e da esperti come il direttore del dipartimento di archeologia della Del Valle University del Guatemala, Tomas Barrientos. Fino a dieci anni fa - racconta il professore - non si sapeva nulla di questi oggetti. Oggi questo è un settore che interessa moltissimo: merito della rivalutazione delle collezioni museali e della passione di qualche collezionista privato . BR BR Secondo le#039;archeologo Paul Healy, che nei primi anni Ottanta scoprì preziosi strumenti musicali di origine Maya nel Belize, molti di questi sono ancora in grado di funzionare e, anzi, riportarli in vita è più che possibile. Trovarne alcuni rotti è stata una fortuna - spiega - perché ci ha permesso di capire come sono stati fabbricati e quindi anche con quale logica . BR BR Secondo il parere di altri specialisti, la musica dei fischi di morte serviva per mandare il cervello in trance, ricreando una sensazione vicina alle#039;effetto delle moderne droghe. Allucinogeni, dunque, e molto più efficaci di un antifurto per tenere lontani i nemici. Eppure, come ricorda Roberto Velazquez, il segreto della civiltà precolombiana resta sepolto sotto millenni di storia. Forse la musica, come solo lei sa fare, riuscirà a riportarlo in vita. BR BR (30 giugno 2008) BR A href= http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/musica-precolombiana/musica-precolombiana/musica-precolombiana.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 06/sezioni/ spettacoli_ e_cultura/ musica-precolomb iana/musica- precolombiana/ musica-precolomb iana.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3247&titolo_sotto=Il mistero dei suoni precolombiani uno studioso li riporta alla vita&ID_cat_new=99News ReikiAsteroidi: Tunguska ogni 300 annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3241&titolo_sotto=Asteroidi: Tunguska ogni 300 anni&ID_cat_new=99Esperto Nasa, ancora due secoli per impatto come in Siberia - P BR ROMA - Un asteroide come quello che un secolo fa colpie#039; Tunguska potrebbe entrare nelle#039;atmosfera terrestre una volta ogni 300 anni. La stima ee#039; del responsabile del programma della Nasa per la sorveglianza degli asteroidi, Yeomans. BR BR Ma trattandosi di e#039;una media basata sulle nostre migliori conoscenze scientifichee#039; -dice- e#039;non necessariamentee#039; cioe#039; significa che dovranno trascorrere ancora due secoli prima che avvenga un impatto paragonabile a quello accaduto in Siberia il 30 giugno 1908. BR BR A href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=30884eopt=scn target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 30884eopt= scn /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3241&titolo_sotto=Asteroidi: Tunguska ogni 300 anni&ID_cat_new=99News ReikiMARTE: NASA, CONDIZIONI COMPATIBILI CON LA VITAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3242&titolo_sotto=MARTE: NASA, CONDIZIONI COMPATIBILI CON LA VITA&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Los Angeles, 27 giu. - Su Marte non solo sono state trovate tracce di acqua ma esistono le condizioni per consentire la vita. Ee#039; quanto emerge secondo la Nasa dagli esami preliminari dei primi campioni di suolo marziano analizzati dalla sonda Phoenix. I test del suolo raccolto dal braccio robotizzato mostrano une#039;alta presenza di sostanze alcaline. Abbiamo trovato cioe#039; che sembrano essere i requisiti base, cioee#039; le sostanze nutrienti per sostenere la vita nel passato, nel presente o nel futuroe#039;, ha dichiarato lo scienziato Sam Kounaves, secondo cui si tratta del tipo di terreno che si potrebbe trovare nel vostro giardino, ricco cioee#039; di sostanze alcaline, dove, (ad esempio) potrebbero crescere degli asparagi. Sono dati molto eccitanti per noi . La sonda Phoenix ee#039; giunta su Marte il 25 maggio scorso dopo un viaggio di dieci mesi nello spazio e finora ha prelevato e analizzato i metro cubo di suolo marziano, prelevato a circa 2,5 centimetri sotto BR la superficie. BR BR A href= http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200806270833-cro-rom1008-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/ultime- notizie-page/ 200806270833- cro-rom1008- art.html /FONT /A BR BR ************ * BR BR Il suolo di Marte è salato come la Terra BR BR Gli scienziati: Nulla impedisce la vita BR BR La scoperta aumenta la speranza che le pianure del polo nord del pianeta rosso abbiano un terreno favorevole allo sviluppo di una forma di vita primitiva BR BR Los Angeles, 27 giugno 2008 - La prima analisi chimica del suolo di Marte realizzata dalla sonda americana Phoenix rivela un ambiente salato, abbastanza simile a quello che si può trovare in un giardino sulla Terra, secondo quanto annunciano gli scienziati. La scoperta aumenta la speranza che le pianure del polo nord del pianeta rosso abbiano un terreno favorevole allo sviluppo di una forma di vita primitiva. BR BR Non ce#039;è niente che impedisca la vita. Infatti, è piuttosto accogliente ha dichiarato uno scienziato della missione, Samuel Kounaves, a proposito del suolo marziano. Non ce#039;è niente che sia tossico ha aggiunto. BR Finora - Phoenix si è posata su Marte un mese fa - non sono state trovate tracce di carbone organico, essenziale allo sviluppo della vita. La settimana scorsa, la sonda ha scoperto tracce di ghiaccio sotto la superficie. La maggior parte degli scienziati è de#039;accordo sul fatto che un ambiente abitabile richiede tre elementi indispensabili: acqua sotto forma liquida, una fonte de#039;energia stabile e componenti organici o contenenti carbonio. BR I test effettuati dalla sonda su un campione di suolo di Marte hanno rivelato un ph tra 8 e 9, cioè un ph alcalino. Hanno anche mostrato la presenza di magnesio, sodio, potassio e cloro. BR Ee#039; tipico di ciò che si trova nel suolo della Terra, eccezion fatta dei componenti organici ha commentato Samuel Kounaves. BR BR Sulla Terra, su un terreno simile si possono coltivare asparagi o fagiolini e i batteri, che si nutrono di componenti chimici, vi pullulerebbero, ha aggiunto Kounaves. BR Tuttavia, un altro scienziato della missione, David Paige, delle#039;università di California, sostiene che è ancora troppo presto per dire se i minerali trovati nel suolo marziano possano accogliere la vita. Ci sono ancora molte questioni in sospeso concernenti la composizione del suolo ha detto Paige. BR BR A href= http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/06/27/100194-suolo_marte_salato_come_terra.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://quotidianone t.ilsole24ore. com/2008/ 06/27/100194- suolo_marte_ salato_come_ terra.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3242&titolo_sotto=MARTE: NASA, CONDIZIONI COMPATIBILI CON LA VITA&ID_cat_new=99News ReikiGB/ ONDATA DI AVVISTAMENTI: UFO O LANTERNE CINESI?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3243&titolo_sotto=GB/ ONDATA DI AVVISTAMENTI: UFO O LANTERNE CINESI?&ID_cat_new=99Ministero della Difesa: nessuna minaccia ostile - P Londra, 25 giu. (Ap) - Alieni o lanterne cinesi? Il dubbio ha colto non pochi membri delle forze armate britanniche, che nelle ultime settimane hanno inondato il Ministero della Difesa di rapporti, foto e filmini di oggetti volanti non identificati - compresi alcuni di forma cubica, a dire il vero non il massimo delle#039;aerodinamica. BR BR Il tabloid e#039;The Sune#039; non ha perso tempo battezzando Armata Aliena la nutrita flotta di astronavi che sorvolerebbe la altrimenti tranquilla campagna inglese: il Ministero da parte sua ha fatto sapere di aver aperto une#039;inchiesta sugli avvistamenti per accertare che non vi fosse alcuna azione militare ostile che minacci il Regno Unito . BR BR Una volta appurata la natura pacifica degli oggetti in questione, il Ministero ha tuttavia evitato di cercare di determinarne le#039;origine: di chiunque si tratti, basta che non siano cattivi. BR BR Gli ufologi, sempre più disincantati, hanno già avanzato una spiegazione scientifica: la recente moda delle lanterne cinesi utilizzati nelle feste e che una volta accese vengono lanciate al vento, provocando un effetto luminoso che agli occhi delle#039;equipaggio di un aereo potrebbe far pensare ad un altro apparecchio almeno cento di tali lanterne erano state lanciate nella zona dove si sono verificati la maggior parte degli avvistamenti. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/06_giugno/25/gb_ondata_di_avvistamenti_ufo_o_lanterne_cinesi,15239123.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/06_giugno/ 25/gb_ondata_ di_avvistamenti_ ufo_o_lanterne_ cinesi,15239123. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3243&titolo_sotto=GB/ ONDATA DI AVVISTAMENTI: UFO O LANTERNE CINESI?&ID_cat_new=99News ReikiSfere di pietra e antiche civiltà bosniachehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3236&titolo_sotto=Sfere di pietra e antiche civilt bosniache &ID_cat_new=99 - P br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=2 width=450 border=0 br TBODY br TR br TD class=body FONT color=red Cultura /FONT - Vidracco - 25/06/2008 /TD /TR br TR br TD class=bodybigbold2 BR SPAN class=body A cura di Francesca Dighera /SPAN /TD /TR br TR br TD IMG height=5 alt= src= http://www.localport.it/pixeltrasp.gif width=5 border=0 /TD /TR br TR br TD class=body Risalgono a 12 mila anni fa le nuove scoperte archeologiche in Bosnia. A presentare gli esiti degli studi, sabato scorso a Vidracco, è stato Semir Osmanagic, il ricercatore famoso per la scoperta delle Piramidi in Bosnia, che ha tenuto una conferenza per illustrare le più recenti scoperte archeologiche nei siti di quella zona. BR BR Dopo un riepilogo delle caratteristiche delle cinque “colline-piramidi” individuate accanto alla cittadina di Visoko, ha portato l’argomento sulle analisi fatte in loco grazie all’impiego di una speciale macchina fotografica che individua i campi energetici presenti intorno alle piramidi. Sono state mostrate sorprendenti immagini in movimento realizzate con questa apparecchiatura, dove si nota la differenza tra i campi elettromagnetici statici e orizzontali di una collina normale e quelli assolutamente dinamici e verticali sopra la Piramide del Sole bosniaca, dove i campi si orientano, si concentrano, oscillano, crescono e vengono emessi dall’apice della piramide, altri si espandono, con un ciclo di due minuti. BR BR La caratteristica principale della zona sono i megaliti di pietra e delle sfere di granito perfettamente levigate, risalenti a 12 mila anni fa. L’ipotesi dell’esistenza di una civiltà europea, in possesso di tecnologie finora impensabili per l’epoca, sembra avvalorata da numerosi elementi, tra i quali alcune iscrizioni probabilmente ideogrammatiche. BR BR Semir Osmanagic ha elaborato una teoria a proposito della funzione energetica delle piramidi, mentre l’archeologia ufficiale riconosce una funzione soltanto pratica (tombe). Nelle centinaia di piramidi esistenti nelle diverse zone del mondo (dall’Egitto all’America del sud, alla Cina per citarne solo alcune) si evidenzia il tratto comune di un orientamento perfetto di ciascuna di esse rispetto ai punti cardinali. BR BR Gli scavi in Bosnia hanno richiamato già 400 mila visitatori in due anni, ed è proprio il pubblico il maggior sostenitore di questi studi: un richiamo di tipo culturale verso una zona, teatro di una recente guerra e che ha il desiderio di ricostruire su altre basi il proprio presente. Proprio in Bosnia si svolgerà quest’anno la prima conferenza scientifica internazionale sulle piramidi bosniache, cui parteciperanno cinquanta scienziati da tutto il mondo. BR BR La documentazione presentata a Vidracco è stata supportata da immagini aeree e dal satellite dei vari siti. BR BR La conferenza, che è stata trasmessa anche via Internet, si è svolta in inglese, con traduzione in italiano. Circa 200 sono state le persone che vi hanno partecipato. BR BR A href= http://www.localport.it/eventi/notizie/notizie_espansa.asp?N=33418 http://www.localport.it/eventi/notizie/notizie_espansa.asp?N=33418 /A /TD /TR /TBODY /TABLE /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3236&titolo_sotto=Sfere di pietra e antiche civilt bosniache &ID_cat_new=99News ReikiLe#039;irrequietudine globale (da leggere con cautela)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3237&titolo_sotto=L'irrequietudine globale (da leggere con cautela)&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Luciano Vecchi BR BR Dopo la liberazione di 400 combattenti dal carcere di Kandahar i talebani si preparano alla battaglia con le truppe afghane distruggendo ponti e minando parecchi villaggi che controllano. BR BR Gulbeddin Hekmatyar, signore della guerra afghano, negli anni 80, durante il periodo delle#039;occupazione sovietica in Afghanistan, era stato reclutato dagli Stati Uniti, insieme ad una parte di mujahedeen, come un combattente della libertà. Oggi è nemico degli Stati Uniti, accusato di condurre una insurrezione che ha ucciso soldati americani e destabilizzato le#039;Afghanistan. BR BR Dalle remote montagne delle#039;Afghanistan, Hekmatyar ha rilasciato une#039;intervista a CBS evening news. BR BR Ce#039;era un tempo in cui noi avremmo potuto ricostruire le#039;Afghanistan, si scrive su capitolhillblue. com, la fonte di questo post, ed essere un paese amico degli Stati Uniti. BR BR Ce#039;era un tempo in cui Bush prometteva di trovare Bin Laden vivo o morto! Ma quello era prima della guerra delle#039;Irak, voluta da Bush quasi come una vendetta personale. BR BR Ora McCain vuole continuare la politica di Bush ed espandersi ulteriormente. BR BR Non era forse Nostradamus ad aver previsto la 3 guerra mondiale agli inizi del 21esimo secolo, in Medio Oriente? BR BR Non aveva predetto John Titor che la persona che viene eletta nel POTUS * sarebbe stata peggiore del precedente POTUS, e avrebbe avviato una guerra nucleare con la Russia? BR BR Naturalmente, alcune persone credono che tutto sia una fiction. A volte però, succede che la realtà supera la fantasia. BR BR Parole sibilline che lasciano riflettere. Ma in un contesto storico de#039;irrequietudine globale, in cui petrolio e global warming sono i deus ex machina del nostro tempo, dove si avverte la spinta delle#039;umanità verso una nuova era; con la prepotente entrata in scena dei paesi emergenti e dei problemi umanitari che affliggono gran parte delle#039;Africa, oltre alle prime gravi avvisaglie di una crisi alimentare globale e forse a carenza di acqua... tutto diventa possibile! BR BR * POTUS: Il Presidente degli Stati Uniti (POTUS) è il capo di Stato americano e di governo, oltre alla voce il ramo esecutivo del governo degli Stati Uniti. Insieme con il giudiziario e legislativo filiali, il POTUS rende le decisioni riguardanti le#039;esecuzione negli Stati Uniti. Le#039;abbreviazione POTUS è stato originariamente utilizzato dai servizi segreti di fare riferimento al Presidente, e il termine è stato adottato dal Dipartimento della Difesa, insieme con altre agenzie governative, nel 1990. La maggior parte dei cittadini americani di non utilizzare il termine, anche se molti sanno cosa significa. BR BR Video intervista: huffingtonpost. com/ BR BR ------------ --------- --------- --------- --------- --------- - BR Fonte de#039;ispirazione: capitolhillblue.com BR Immagine: express.howstuffworks.com/ BR BR A href= http://ilprofessorechos.blogosfere.it/2008/06/lirrequietudine-globale-da-leggere-con-cautela.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilprofessore chos.blogosfere. it/2008/06/ lirrequietudine- globale-da- leggere-con- cautela.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3237&titolo_sotto=L'irrequietudine globale (da leggere con cautela)&ID_cat_new=99News ReikiTredici Ufo ripresi sul telefoninohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3238&titolo_sotto="Tredici Ufo ripresi sul telefonino"&ID_cat_new=99 - P Londra, Gran Bretagna - Discordanti le versioni dei numerosi testimoni BR (WAPA) - Sembra non avere fine la serie di avvistamenti di velivoli non identificati sui cieli della Gran Bretagna: dopo le#039;avvistamento, da parte delle#039;equipaggio di un elicottero della polizia scozzese, di un Ufo nei pressi delle#039;aeroporto di Cardiff (vedi notizia AVIONEWS), altri militari, questa volta delle#039;esercito, di stanza nella caserma di Tern Hill a Market Drayton nello Shropshire, hanno dichiarato di averne visti volare molti nel cielo sopra la caserma e di averne filmati alcuni con un cellulare. BR BR Le testimonianze al riguardo sono discordanti, ce#039;è chi ha parlato di una trentina di mezzi in volo, altri di soli 13. BR Comunque il ministero della difesa britannico ha preso la cosa sul serio e sta svolgendo una indagine per rendersi conto se rappresentino un pericolo per le forze armate inglesi. BR BR (Avionews) BR BR A href= http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.phpenews_id=1091482epagina_chiamante=index.php target=_blank FONT color=#003399 http://www.avionews.it/index.php?corpo=see_news_home.phpenews_id=1091482epagina_chiamante=index.php /FONT /A BR BR ************* BR BR In Gran Bretagna scoppia la psicosi. Il caporale Mark Proctor: «Erano come cubi rotanti di molteplici colori» BR LONDRA BR Oggetti non identificati sul cielo della Gran Bretagna. Alieni in visita? Anche i più scettici questa volta dovranno ricredersi. Dopo le#039;ultimo incredibile avvistamento, fatto da un gruppo di militari inglesi, è scoppiata la psicosi Ufo. La notizia è apparsa sulla prima pagina del ’Sun’ ed ha subito scatenato la curiosità di appassionati e non. BR BR Alcuni soldati della caserma di Tern Hill a Market Drayton nello Shropshire hanno dichiarato di aver avvistato sabato 7 giugno mentre erano di pattuglia «tredici Ufo» e di essere riusciti a riprenderli sul telefonino. Il caporale Mark Proctor, 38 anni, non ha dubbi su quello che ha visto: «Ero di guardia quando ho sentito alcuni ragazzi da fuori gridare. Sono corso fuori per vedere che il trambusto era provocato da 13 oggetti in aria. Zizagavano rapidamente ma sono riuscito a filmarne due prima di vederli scomparire. Erano come cubi rotanti di molteplici colori». BR BR Altri compagni però non confermano totalmente questa versione. Un militare ha raccontato una storia leggermente diversa, stimando la «flotta» aliena in 30 oggetti non identificati (Ufo). Nel complicato caso è intervenuto anche il ministero della Difesa che non ha smentito la notizia delle#039;avvistamento. Il portafoce della Difesa ha rassicurato i cittadini: «Ci occupiamo di ogni notizia sugli Ufo per verificare se rappresentino una minaccia militare». Venerdì scorso sempre il Sun aveva riferito che un elicottero della polizia era stato «affrontato» da un altro Ufo nei cieli del Galles. Gli agenti avevano evitato all’ultimo minuto di scontrarsi con «un oggetto rotante bordato di luci multicolori sui bordi», raccontò il giornale, sottolineando che l’elicottero provò a inseguire l’Ufo ma dovette desistere poco dopo perchè a corto di carburante. BR BR A href= http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200806articoli/34132girata.asp target=_blank FONT color=#003399 http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200806articoli/34132girata.asp /FONT /A BR BR BR BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3238&titolo_sotto="Tredici Ufo ripresi sul telefonino"&ID_cat_new=99News ReikiStudio danese rivela: «Improvvisi mutamenti del campo magnetico terrestre»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3239&titolo_sotto=Studio danese rivela: Improvvisi mutamenti del campo magnetico terrestre&ID_cat_new=99 - P ROMA (25 giugno) - I movimenti del cuore liquido della Terra stanno mutando in maniera sorprendentemente veloce, con conseguenze dirette sul campo magnetico terrestre. Ee#039; quanto emerge da uno studio condotto dalle#039;Agenzia spaziale danese Dtu, basato sui dati del satellite Oersted, lanciato nel febbraio 1999. BR BR Il dato, frutto delle osservazioni condotte nei nove anni di attività del satellite danese, è stato pubblicato sulla rivista Nature Geoscience. «A sorprenderci sono stati i rapidi e improvvisi mutamenti del campo magnetico, che ci fanno ipotizzare che stia avvenendo qualche cambiamento nella parte di metallo liquido al centro del nostro pianeta», ha spiegato Nils Olsen della Dtu. BR BR La parte interna del nostro pianeta, quella che può definirsi attiva dal punto di vista geologico, è composta da un sottile strato relativamente solido, detto mantello, che ricopre sia il nucleo esterno, composto da materia liquida, che, scendendo più in basso, un nucleo interno, solido, composto prevalentemente da ferro e nikel. BR A determinare il campo magnetico terrestre sono proprio le dinamiche che che si verificano nella parte liquida della calotta terrestre, a circa 3mila chilometri di profondità. BR BR Ancora non sono note le ragioni dei cambiamenti misurati, e per implementare le ricerche in tal senso, la Dtu Space in collaborazione con altre agenzie spaziali europee ha ideato una nuova missione, chiamata Swarm, che si avvarrà di tre satelliti in grado di eseguire misure accuratissime del campo magnetico terrestre. BR BR A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=26561e sez=HOME_ SCIENZA target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=26561e sez=HOME_ SCIENZA /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3239&titolo_sotto=Studio danese rivela: Improvvisi mutamenti del campo magnetico terrestre&ID_cat_new=99News ReikiSentenza TAR: STOP Dal Molinhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3240&titolo_sotto=Sentenza TAR: STOP Dal Molin&ID_cat_new=99 - P Il 18 giugno 2008 il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto - costitutivo dal Presidente Bruno Amoroso, i consiglieri Elvio Antonelli e Italo Franco - ha accolto il ricorso nr. 1587/2007 per la sospensione dei lavori (illegali e illegittimi) della base americana Dal Molin a Vicenza! BR Una vittoria straordinaria: le sovranità nazionale e territoriale sono state salvaguardate dallo strapotere di una potenza straniera che si arroga il diritto di fare guerre per “esportare la democrazia” e di costruire basi militari (cioè depositi di armi nucleari) in ogni luogo. BR Si tratta certamente di una importantissima battaglia, e anche se la guerra è lunga tale sentenza è un segnale inequivocabile che quando si muovono le persone (e coscienze), i cittadini, qualcosa succede sempre... BR BR Sentenza TAR: STOP Dal Molin BR www.nodalmolin. it BR BR Il TAR del Veneto si esprime sulla nuova base Usa di Vicenza: il progetto non è in regola, i lavori non possono iniziare. I veri illegali sono stati smascherati: sono coloro che vorrebbero imporre la nuova base Usa alla città. Leggi la sentenza del TAR [clicca qui] BR A href= http://download.repubblica.it/pdf/2008/sentenza_base_usa.pdf target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://download. repubblica. it/pdf/2008/ sentenza_ base_usa. pdf /FONT /A BR BR Il Tar emette la sospensiva sul progetto Dal Molin, accogliendo il ricorso di Codacons e Coordinamento Comitati e decretando di fatto lo stop ai lavori e mettendo fine all’arroganza di chi avrebbe voluto imporre la nuova base Usa a Vicenza senza democrazia e senza una valutazione dell’impatto ambientale. BR Ecco chi ha commesso le illegalità: statunitensi, il cui bando di gara per l’assegnazione dell’appalto è irregolare; Governo italiano, il cui consenso è definito dal tribunale amministrativo “extra ordinem”; Regione Veneto, sulla cui Vinca (Valutazione d’impatto ambientale) i giudici hanno quantomeno delle perplessità. BR BR I giudici sottolineano le#039;impatto del consistente insediamento (e della connessa antropizzazione) sulla situazione ambientale, del traffico, delle#039;incremento delle#039;inquinamento e in ordine al rischio di danneggiamento e alterazione delle falde acquifere . Nessuna traccia documentale di supporto è stata riscontrata sulle#039;atto di consenso presentato dal Governo Italiano a quello degli Stati Uniti de#039;America, espresso verbalmente nelle forme e nelle sedi istituzionali . Nel procedimento per le#039;ampliamento della base Usa di Vicenza sussistono anche altri profili di illegittimità , alla luce della normativa nazionale ed europea . Il Tar rileva ancora che manca ogni riscontro di avvenuta consultazione della popolazione interessata . BR BR Insomma, chi sosteneva di agire nella trasparenza e nella legalità – ve lo ricordate il commissario Costa? – in realtà ne ha combinata una dopo l’altra, calpestando la democrazia e mettendo a rischio falda acquifera e territorio; tanto che il tribunale amministrativo ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti inibendo nei confronti di chicchessia le#039;inizio di ogni attività diretta a realizzare le#039;intervento”, ovvero ad aprire i cantieri per il Dal Molin. BR BR E’ un risultato forse inatteso, sicuramente importante; il Tar riconosce le ragioni dei tanti vicentini che, in questi due anni, si sono battuti per difendere non solo il territorio in cui vivono, ma anche il proprio diritto ad esprimersi sui progetti che condizioneranno il futuro della città. BR BR Ma, proprio perchè il Tar ci dà pienamente ragione, la nostra mobilitazione non si ferma; questa sentenza deve essere rispettata e a nessuno deve saltare in mente di fare scherzi o di cercare cavilli per raggirarla. Per questo continueremo la nostra mobilitazione: saremo in piazza il 26 giugno, quando il Consiglio comunale si esprimerà in merito, e il 30 giugno manifesteremo fino ai cancelli del Dal Molin: cancelli che dovranno restare chiusi alle ruspe statunitensi. BR BR A href= http://www.disinformazione.it/TAR_dal_molin.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.disinfor mazione.it/ TAR_dal_molin. htm /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3240&titolo_sotto=Sentenza TAR: STOP Dal Molin&ID_cat_new=99News ReikiCellulari e poc corn - Bufala?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3231&titolo_sotto=Cellulari e poc corn - Bufala?&ID_cat_new=99 - P Buonasera, BR nella rete gira un filmato da giorni: BR BR A href= http://fun.mivzakon.co.il/flash/20534/20534.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://fun.mivzakon .co.il/flash/ 20534/20534. html /FONT /A BR BR Anche sul sito del tgcom si accenna qualcosa BR A href= http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo417970.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tgcom. mediaset. it/mondo/ articoli/ articolo417970. shtml /FONT /A BR BR Adesso i poc corn si fanno con il cellulare! BR BR Sarà vero? BR BR Ho fatto una ricerca, sempre nella rete, ed ho raccolto alcuni pareri su questi video. BR BR Lo sappiamo: i telefoni cellulari emettono onde non proprio salutari, ma forse chi ha creato questo video ha esagerato con la potenza (e quindi pericolositae#039; ) delle radiazioni dei telefonini. BR BR Questi video sembrano creati per far credere ai visitatori che i chicchi di mais possono scoppiare semplicemente circondandoli da quattro cellulari, alcuni esperti sostengono che a far gonfiare i popcorn potrebbe essere una fonte di calore posta sotto il tavolo, tipo una piastra scaldante. BR BR Pare che non esiste nessuna prova scentifica su questo, parola di Louis Bloomfield, professore di fisica presso l’Università della Virgina. Questi video, anche se carini, non corrispondono al vero, è una bufala, in quanto i cellulari non riescono a emanare una quantità di calore sufficiente per far esplodere il mais dei pop corn. BR BR Nei video si fa riferimento al comportamento dei microonde, paragonato a quello che sarebbero in grado di attivare i cellulari. «Il microonde scalda l’acqua all’interno del mais fino a trasformarlo in un gas sotto pressione, cosa che provoca il pop.I cellulari probabilmente scaldano i tessuti, ma gli studi indicano che questo non è dannoso». BR BR Nei video in questione, poi, si vedono spesso cellulari Nokia e SonyEricsson. Per questo motivo c’è chi ha pensato possa trattarsi, in realtà, di una campagna pubblicitaria virale messa in atto proprio dai costruttori dei telefonini.. . o da qualche loro avversario. BR BR Da un giornale autorevole come il Telegraph, arriva un secco sbufalamento con basi scientifiche: BR BR Premettendo l’impossibilità scientifica della cosa, i cellulari non producono nulla che sia assimilabile a ciò che è necessario (soprattutto a livello quantitativo) per la trasformazione di chicchi di mais in pop corn. BR BR Qualcuno ha provato a farlo e non ha funzionato, vedi qui: BR A href= http://youtube.com/watch?v=x9UJfivuJXY target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://youtube. com/watch? v=x9UJfivuJXY /FONT /A BR BR Saluti a tutti, BR BR Grazia BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3231&titolo_sotto=Cellulari e poc corn - Bufala?&ID_cat_new=99News ReikiMontaldo Roero - Cacciatori di crop circle in Grandahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3244&titolo_sotto=Montaldo Roero - Cacciatori di crop circle in Granda&ID_cat_new=99Le immagini delle#039;ultimo avvistamento di cerchi nel grano in provincia di Cuneo - P Montaldo Roero - Poche ore dopo la pubblicazione delle#039;articolo sui due nuovi avvistamenti di crop circle in provicnia di Cuneo eco giungere in redazione nuove conferme ed immagini da parte di un lettore: BR mi chiamo Alessio Rizzitelli, da Trieste... Ho ricevuto da une#039;amica (abitante a Montaldo Roero) foto riguardanti questi cerchi nel grano. BR Se si segue la strada dei Castagneti, da Montaldo Roero in direzione Monteu, sulla sinistra appare questo campo di grano, in prossimità della località Cantina dei Cacciatori. BR Allego 3 foto. (Sono state scattate Sabato 21 Giugno 2008, di pomeriggio) BR In due foto si possono notare gli interni dei cerchi... con le spighe di grano piegate a formare una spirale. Nelle#039;altra, i cerchi visti da qualche metro di distanza... Un cerchio sembra apparire non finito soltanto a causa BR della discesa del terreno sottostante. BR Se riusciremo ad ottenere maggiori dettagli,non mancheremo di aggiornarvi. BR BR Ringraziamo Alessio per la segnalazione e le immagini ed aspettiamo altri cacciatori di crop circle BR BR Le immagini sono visionabili nella fotogallery correlata. BR A href= http://www.grandain.com/fotocronaca/index.asp?ID=97 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.grandain .com/fotocronaca /index.asp? ID=97 /FONT /A BR BR A href= http://www.grandain.com/informazione/dettaglio.asp?id=18755 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.grandain .com/informazion e/dettaglio. asp?id=18755 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3244&titolo_sotto=Montaldo Roero - Cacciatori di crop circle in Granda&ID_cat_new=99News ReikiUne#039;eclisse per Ulissehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3245&titolo_sotto=Un'eclisse per Ulisse&ID_cat_new=99Quattro eventi celesti, riferiti alle#039;episodio della strage dei Proci, potrebbero confermare che le#039;oscuramento del cielo di cui parla Omero sarebbe stata effettivamente una eclissi totale di Sole - P Nelle#039;infinito dibattito su quanto i poemi omerici rappresentino più o meno fedelmente eventi storicamente avvenuti, due ricercatori - Marcelo O. Magnasco, della Rockefeller University e Constantino Baikouzis delle#039;Osservatorio Astronomico di La Plata, in Argentina - hanno trovato nelle#039;Odissea alcuni riferimenti che permetterebbero una precisa identificazione della data del ritorno di Ulisse a Itaca, da cui risalire a una migliore datazione della caduta di Troia. BR Come illustrano in un articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), Magnasco e Baikouzis hanno identificato nel poema quattro precisi eventi celesti, riferiti alle#039;episodio della strage dei Proci, che potrebbero confermare che le#039;oscuramento del cielo di cui parla Omero sarebbe stata effettivamente una eclissi totale di Sole, consentendo così di stabilire una data precisa per quegli avvenimenti. BR BR Il giorno della vendetta, scrive Omero, era un giorno di Luna nuova (peraltro un prerequisito perché si possa verificare una eclissi totale). Sei giorni prima, Venere era visibile alta nel cielo. 29 giorni prima due costellazioni, le Pleiadi e Boote, erano entrambe visibili al tramonto. E 33 giorni prima Omero - dicendo che Mercurio aveva viaggiato fino alle#039;estremo occidente per portare un messaggio e tornare subito indietro - suggerisce secondo Magnasco e Baikouzis che il pianeta Mercurio fosse alto alle#039;alba e vicino alle#039;estremo occidentale della sua traiettoria. BR BR I ricercatori hanno quindi controllato se fenomeni di queto tipo, che si verificano a intervalli di tempo differenti fra loro, si siano verificati secondo quello schema temporale in un lasso di tempo prossimo alla presunta epoca della caduta di Troia, trovando che ciò era avvenuto solamente il 16 aprile 1178 a.C., proprio la data in cui i calcoli indicano anche un evento di eclissi totale. BR BR Le#039;unico passaggio rischioso nella nostra analisi , osservano i ricercatori, è le#039;identificazione fra divinità e pianeti, identificazione che è provata nel caso della cultura babilonese delle#039;epoca, ma per la quale non vi sarebbero prove certe per quanto riguarda la cultura greca delle#039;epoca di Omero. (gg) BR BR *** BR BR A href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Un_eclisse_per_Ulisse/1332421 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ Un_eclisse_ per_Ulisse/ 1332421 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3245&titolo_sotto=Un'eclisse per Ulisse&ID_cat_new=99News ReikiSULLE SCIE chimiche rilasciate da aerei militari non meglio identificatihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3246&titolo_sotto=SULLE SCIE chimiche rilasciate da aerei militari non meglio identificati&ID_cat_new=99 - P 2008-06-24 BR BR SULLE SCIE chimiche rilasciate da aerei militari non meglio identificati — rilevate con sempre maggiore intensità nel nostro paese ed in particolare in Romagna — il deputato cesenate Sandro Brandolini ha presentato un interrogazione che chiama in causa quattro ministri: Prestigiacomo (Ambiente), Matteoli (Infrastrutture e trasporti), Sacconi (lavoro, salute e politiche sociali) e La Russa (Difesa). Il parlamentare del Partito Democratico domanda quali iniziative il Governo «intenda assumere per informare la popolazione visti i numerosi esposti presentati alle Procure della Repubblica da diversi cittadini, singoli o associati, supportati da una documentazione imponente sul tema, esposti che sono stati, ad oggi, completamente ignorati». BR «Dalle denunce emerge — segnala sempre Brandolini in una nota — che da tali scie chimiche derivano conseguenze pericolose per la salute: il Consiglio Nazionale delle Ricerche e alcuni ricercatori indipendenti nel 2005 hanno rilevato, tramite analisi effettuate su campioni di pioggia coincidenti con il rilascio delle scie chimiche e su piante bagnate da questa pioggia, una concentrazione al di sopra della norma di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, sali di bario, sicuramente pericolose per la salute e, secondo alcune fonti, anche cancerogene. A ciò si aggiunge il fatto che alle numerose interrogazioni parlamentari presentate non sono mai state date risposte chiare, convincenti ed esaustive, e tale silenzio ha rafforzato il convincimento che si tratti di fenomeni da tenere nascosti perché pericolosi. Dalle informazioni che ho raccolto, mi risulta che la questione sia stata posta in diversi stati i in tutto il mondo». BR BR A href= http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/cesena/2008/06/24/99238-sulle_scie_chimiche_rillasciate_aerei_militari_megli_identicati_rilevate_sempre_....shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilrestodelca rlino.ilsole24or e.com/cesena/ 2008/06/24/ 99238-sulle_ scie_chimiche_ rillasciate_ aerei_militari_ megli_identicati _rilevate_ sempre_.. ..shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3246&titolo_sotto=SULLE SCIE chimiche rilasciate da aerei militari non meglio identificati&ID_cat_new=99News ReikiCLIMA: SCIENZIATO NASA, PROCESSARE COMPAGNIE PETROLIFEREhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3232&titolo_sotto=CLIMA: SCIENZIATO NASA, PROCESSARE COMPAGNIE PETROLIFERE&ID_cat_new=99 - P (ANSA) - ROMA, 23 GIU - Portare in tribunale i manager delle piue#039; importanti compagnie petrolifere internazionali per e#039;e#039;alti crimini contro le#039;umanitae#039; e la naturae#039;e#039;, sul modello, con le#039;accusa di diffondere dubbi sul riscaldamento globale esattamente come per anni le aziende produttrici di tabacco hanno negato i legami tra fumo e cancro. Le#039;idea ee#039; di James Hansen, studioso dei cambiamenti climatici tra i piue#039; noti al mondo e direttore del Goddard Institute for Space Studies della Nasa, ed ee#039; riportata dal quotidiano inglese The Guardian. Hansen lancia la proposta esattamente a 20 anni dalla presentazione di un suo e#039;e#039;profeticoe#039; e#039; documento dinanzi alla Commissione Energia e Risorse Naturali del Senato statunitense, in cui fu tra i primi a dare le#039;allarme sui cambiamenti climatici in atto, invitando giae#039; allora ad agire subito per evitare une#039;altrimenti irreversibile e#039;e#039;tempesta perfettae#039;e#039;. Hansen parlerae#039; nuovamente davanti a una commissione del Congresso Usa BR (quella sulle#039;indipendenza energetica e sul global warming) accusando dirigenti e funzionari di societae#039; come la ExxonMobil e Peabody Energy di essere pienamente consapevoli della disinformazione sui cambiamenti climatici che essi starebbero creando. In une#039;intervista al Guardian Hansen ha dichiarato: e#039;e#039;Quando si ee#039; in una posizione come quella di amministratore delegato di uno dei principali player responsabili della disinformazione che viene creata, anche tramite organizzazioni che influenzano quello che viene inserito nei libri di scuola, io credo che sia un reatoe#039;e#039;. (ANSA). Y95-BR BR 23/06/2008 18:29 BR BR A href= http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/inquinamento/20080623182934678525.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/ambiente/ notizie/notiziar i/inquinamento/ 2008062318293467 8525.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3232&titolo_sotto=CLIMA: SCIENZIATO NASA, PROCESSARE COMPAGNIE PETROLIFERE&ID_cat_new=99News ReikiArtico, forse senza ghiacci de#039;estatehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3233&titolo_sotto=Artico, forse senza ghiacci d'estate&ID_cat_new=99Ee#039; le#039;ipotesi prospettata dal National geographic - P (ANSA) - ROMA, 23 GIU - Il sottilissimo strato di ghiaccio stagionale che circonda il Polo Nord geografico potrebbe sciogliersi nei prossimi mesi. Per la prima volta questa estate il Polo Nord potrebbe essere libero dei ghiacci. Ee#039; le#039;ipotesi prospettata alla rivista National Geographic da alcuni esperti che stanno studiando gli effetti dei cambiamenti climatici. La previsione non contraddice i recenti modelli che prevedono lo scioglimento dei ghiacci delle#039;Artico fra il 2013 e il 2030. BR BR A href= http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2008-06-23_123226505.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/site/notizie/ awnplus/scienza/ news/2008- 06-23_123226505. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3233&titolo_sotto=Artico, forse senza ghiacci d'estate&ID_cat_new=99News ReikiIl «grande orecchio» di Sigonellahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3234&titolo_sotto=Il grande orecchio di Sigonella&ID_cat_new=99 - P il manifesto del 22 Giugno 2008 BR SERVITÙ MILITARI BASI USA Quattro stazioni terrestri in tutto il mondo per permettere alla marina Usa di comunicare BR BR Il ministro della Difesa australiano: a luglio via ai lavori. Anche in Sicilia BR Manlio Dinucci BR BR Mentre il Tar del Veneto blocca il raddoppio della base Usa di Vicenza a causa anche del suo impatto ambientale (nonché per la mancanza di un accordo documentato e per il mancato coinvolgimento della popolazione da parte del governo Prodi), un progetto ancora più pericoloso si sta realizzando a Sigonella nel più assoluto segreto. Esso riguarda le#039;installazione di una delle stazioni terrestri del Muos (Mobile User Objective System), il nuovo sistema di comunicazioni della marina statunitense. Il Muos, formato da una costellazione di quattro satelliti geosincroni più uno di riserva, permetterà di collegare, con comunicazioni radio, video e trasmissione dati ad altissima frequenza, le portaerei e altre unità di superficie, i sottomarini, i cacciabombardieri, i missili balistici e da crociera, gli aerei senza pilota, i centri di intelligence, in qualsiasi parte del mondo si trovino, e di collegare le forze navali a quelle aeree e terrestri. Le stazioni BR terrestri del Muos saranno in tutto quattro: due in territorio statunitense, a Norfolk (Virginia) e nelle Hawaii, una in Australia e una in Sicilia, nella base aeronavale Usa di Sigonella in Sicilia, a due passi da Catania. Lo ha comunicato lo Spawar (Space and Naval Warfare Systems Command), il comando di San Diego responsabile del Muos. BR A che punto sia il progetto lo apprendiamo non dal governo italiano, ma da quello australiano. Il ministro della Difesa Joel Fitzgibbon ha infatti annunciato le#039;altro ieri che i lavori per la stazione australiana del Muos, situata a Geraldton nella parte occidentale del paese, inizieranno il prossimo luglio o al massimo ad agosto. La stazione sarà costituita da tre edifici con sofisticate attrezzature elettroniche, tre grandi parabole satellitari (18 metri di diametro) e altre due antenne. Ciò significa che contemporaneamente inizieranno anche i lavori per la costruzione della stazione Muos di Sigonella, finanziata dal Pentagono nel 2007 con 13 milioni di dollari. Quando tra il 2009 e il 2011 saranno lanciati i satelliti Muos, le quattro stazioni terrestri dovranno già essere operative. BR Non si sa quando e come il governo italiano abbia autorizzato lo Spawar a installare la stazione terrestre a Sigonella, nella base già candidata ad ospitare il nuovo sistema Nato di sorveglianza Ags (Alliance Ground Surveillance) , con obiettivo il Medioriente, che dovrebbe divenire operativo tra non molto. In Australia è stato fatto tramite un memorandum de#039;intesa segreto: è quindi probabile che lo stesso sia avvenuto in Italia, come già avvenuto in passato. Ciò significa che il progetto viene sottratto ai controlli sulle#039;impatto ambientale, tipo quelli che il Tar del Veneto ha considerato fondamentali per il via libera alla realizzazione della base Dal Molin di Vicenza. Eppure le#039;impatto esiste ed è pericolosissimo. Come ha dimostrato le#039;inchiesta di Rainews24 «Base Usa di Sigonella: il pericolo annunciato» (andata in onda il 22 novembre 2007), lo studio sulle#039;impatto ambientale, realizzato per conto della marina statunitense dalla società BR statunitense Agi tramite la Maxim Systems, ha concluso che la stazione Muos non dovrebbe essere installata a Sigonella. Vi è infatti il pericolo che le fortissime emissioni elettromagnetiche inneschino la detonazione degli ordigni presenti nella base militare. Le#039;allarme è stato confermato dal responsabile della Gmspazio, rappresentante italiana delle#039;Agi. BR Nonostante ciò, la marina americana ha confermato la scelta di Sigonella, base già strategica per gli Usa come finestra sul vicino Medioriente. Non si sa se nello studio siano state prese in considerazione le conseguenze del fortissimo inquinamento elettromagnetico sulla popolazione delle#039;area circostante, dove già si verifica una incidenza di tumori, in particolare di leucemie infantili, più alta che in altre zone (la base si trova in una zona, tra Priolo e Augusta, a fortissimo rischio ambientale). Si può comunque pensare che, se le emissioni elettromagnetiche sono talmente forti da poter innescare la detonazione di ordigni esplosivi, esse sono comunque pericolose per la popolazione della zona. BR Chi sarà esposto al pericolosissimo inquinamento elettromagnetico della stazione Muos potrà comunque consolarsi al pensiero che lo Spawar, dicono gli Usa, è «impegnato a preservare la nostra pace e a difendere la nostra nazione e i suoi alleati». BR BR A href= http://www.ilmanifesto.it/argomenti-settimana/articolo_ e3aa807bb936704f 578764a24231cf80.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilmanifesto.it/argomenti-settimana/articolo_ e3aa807bb936704f 578764a24231cf80.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3234&titolo_sotto=Il grande orecchio di Sigonella&ID_cat_new=99News ReikiLe scie chimiche da leggenda a realtà: le#039;atmosfera bombardata per cambiare il climahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3228&titolo_sotto=Le "scie chimiche" da leggenda a realt: l'atmosfera bombardata per cambiare il clima&ID_cat_new=99Il Governo di Pechino difenderà il bel tempo sulle Olimpiadi mobilitando il suo collaudato sistema di manipolazione delle precipitazioni piovose - P Molti, moltissimi sorridono di compatimento quanto vedono dibattere sul web la “storia” delle “scie chimiche”. BR Pochi credono che ci sia del mistero dietro quelle scie nei cieli, che ai più appaiono come essere la condensa degli scarichi di qualche aereo ad alta quota o semplicemente un addensamento di nuvole. BR Ma adesso, la dichiarata necessità, da parte delle autorità cinesi, di evitare che le Olimpiadi non siano disturbate dal cattivo tempo, ridà fiato a chi sostiene che quelle scie non sono altro che prodotti chimici sparsi di proposito nell’atmosfera. BR BR La “guerra cinese” al meteo metterà in campo un esercito di trentaduemila persone, armato di settemila cannoni, cinquemila lanciamissili e trentacinque aeroplani. BR Solo che stavolta non si tratterà di cospargere nuvole già formate di sostanze chimiche che favoriscono le precipitazioni bensì di evitarle, ma sempre di sostanze chimiche bisognerà avvalersi. BR BR In un caso e nell’altro, si conferma quindi che in cielo si sparano sostanze chimiche che ricadono poi sulla terra e su chi l’abita. BR In particolare per nuvolosità a quote basse si usano sali di litio, sodio o potassio che sono le sostanze che allarmano proprio le persone che vedono le scie chimiche. BR Secondo un articolo pubblicato da Nature, la Cina spenderebbe circa sessanta milioni di dollari l’anno e sembra aver raggiunto dei buoni risultati nel campo della manipolazione del clima, almeno in alcuni aspetti: 30 mila tonnellate di pioggia prodotta all’anno da portare a 50 mila entro i prossimi due anni. BR BR Ma non è solo la Cina a fare lo “stregone” chimico: tentativi simili a quello cinese sono in corso in tutto il mondo, dall’Australia all’Iran: “La California ad esempio - si legge nella rivista - sostiene che l’investimento di 3 milioni di dollari nelle tecniche di fertilizzazione delle nuvole ha portato ad una maggiore produzione di pioggia di 490 milioni di metri cubi all’anno”. BR BR BR A href= http://www.iltamtam.it/ArticleDetail.aspx?articleId=7574 target=_blank FONT color=#003399 http://www.iltamtam.it/ArticleDetail.aspx?articleId=7574 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3228&titolo_sotto=Le "scie chimiche" da leggenda a realt: l'atmosfera bombardata per cambiare il clima&ID_cat_new=99News ReikiLa NASA può usare il radar Russo per salvare gli USA dagli asteroidihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3230&titolo_sotto=La NASA pu usare il radar Russo per salvare gli USA dagli asteroidi&ID_cat_new=99 - P La House of Representatives del Congresso USA ha approvato alla NASA un totale di 20.2 miliardi di dollari mercoledì, riporta il RIA Novosti. Il documento contiene un emendamento per il rinforzo della cooperazione tra la NASA e la Russia e altri paesi, con lo scopo di sviluppare un programma per la protezione contro possibili impatti. Il piano è quello di usare il radar RT-70 Russo per il proposito. BR BR Le#039;emendamento dice che il numero previsto di asteroidi, che sono di minaccia alla Terra, arriva a 25.000. Per prevenire un possibile impatto, gli USA dovranno cooperare con altri paesi. Dana Rorbaker, che ha dato inizio al programma, ha detto che il radar RT-70 Russo (aka II-2500), è stato un radar potente e capace di rilevare asteroidi davvero pericolosi per la Terra. BR BR Il radar, o sistema di antenne per essere precisi, si trova nele#039; estremo est della Russia, nella cittadina di Galenki. Il sistema è sotto la giurisdizione delle truppe spaziali della Russia. Anatoly Perminov, capo delle#039;Agenzia Spaziale Russa Roscosmos, ha riferito alla RIA Novosti, che le#039;agenzia stima positivamente le#039;iniziativa del Congresso USA. Le#039;ufficiale ha detto che è possibile prendere una decisione definitiva in materia solo con la partecipazione del Ministero della Difesa Russo. Anatoly Perminov ha aggiunto che il problema sulla pericolosità degli asteroidi, dovrebbe essere discusso al livello presidenziale più alto. BR BR Il documento sul budget, stipula anche un aumento di fondi per continuare il Programma Shuttle USA. Le#039;amministrazione Bush ha espresso le sue preoccupazioni sulle#039;argomento. La decisione di chiudere il Programma Shuttle per il 2016, venne presa dopo il disastro del Columbia nel 2003. Inoltre, la NASA pianifica di mandare astronauti sulla Luna ancora per il 2020. Le#039;amministrazione USA crede che il budget massimo possibile per la NASA, non deve superare il livello di 17.9 milioni di dollari. BR BR Fonte: BR A href= http://english.pravda.ru/science/tech/19-06-2008/105541-nasa_russia-0 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://english. pravda.ru/ science/tech/ 19-06-2008/ 105541-nasa_ russia-0 /FONT /A BR BR da Richard sab 21 giu 2008 BR A href= http://www.altrogiornale.org/news.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogio rnale.org/ news.php /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3230&titolo_sotto=La NASA pu usare il radar Russo per salvare gli USA dagli asteroidi&ID_cat_new=99News ReikiPoteri-super a quattrozampe: Prevedono sismi e tsunamihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3235&titolo_sotto=Poteri-super a quattrozampe:"Prevedono sismi e tsunami"&ID_cat_new=99 - P 18/6/2008 - MISTERI BR BR Il biologo Sheldrake: dai panda agli elefanti le prove si accumulano. «Ee#039; probabile che percepiscano le variazioni del campo magnetico» BR BR MONICA MAZZOTTO BR BR Tre giorni prima del devastante terremoto cinese, migliaia di rospi si sono riversati nelle strade di Mianzhu, città dove il sisma ha ucciso 2 mila persone. Il giorno stesso della tragedia, allo zoo di Wuhan, a oltre 900 chilometri dall’epicentro, gli animali sembravano impazziti: le zebre sbattevano la testa contro le gabbie, gli elefanti brandivano le proboscidi e i leoni avevano interrotto la siesta abituale, camminando nervosamente avanti ed indietro. Anche l’animale simbolo della Cina, il panda, sembrava aver sentito qualcosa. Un video girato da un turista inglese alla Wolong National Nature Reserve, alcuni minuti prima della terribile scossa, mostra comportamenti definiti dagli esperti «inusuali»: l’apatia si trasformava di colpo in frenesia. BR BR Che cosa c’è dietro tutto questo? Quanto è verosimile la teoria che gli animali sentano l’arrivo di una catastrofe naturale? «L’idea è antica di secoli - commenta il biologo Rupert Sheldrake, autore del libro “I poteri straordinari degli animali” -. La prima descrizione risale al 373 a. C. durante il terremoto che annientò la città greca di Elice nel Peloponneso. Cinque giorni prima, secondo Diodoro Siculo, animali quali ratti, serpenti e donnole abbandonarono la città in massa. Arrivando al XX secolo, fenomeni simili sono successi molte volte: in Italia, per esempio, prima del terremoto in Umbria del ‘97. Poco prima delle scosse, molte persone, ad Assisi, avevano notato che gli animali, sia domestici sia selvatici, si comportavano in maniera insolita. Cani che abbaiavano furiosamente, gatti nervosissimi, piccioni dal volo zigzagante, uccelli e cicale che improvvisamente tacevano». BR BR Gli scettici, tra cui l’ente americano U.S. Geological Survey, sostengono che si tratti di coincidenze e leggende. Secondo altri ricercatori, si tratta di fenomeni legati alla memoria selettiva: le persone si ricordano dei comportamenti atipici degli animali perché seguiti da un evento così traumatizzante come, appunto, un terremoto. Gli stessi comportamenti, non seguiti da un sisma, non verrebbero notati e quindi ricordati. BR BR «In parte, il fenomeno può essere spiegato così - continua il biologo inglese -. Ma è riduttivo spiegarlo solo in questo modo». E, infatti, anche la scienza ammette che alcune abilità sensoriali degli animali sono decisamente superiori alle nostre. Gli uccelli, per esempio, sono in grado di percepire i cambiamenti di pressione atmosferica, mentre gli squali si spostano in profondità, quando percepiscono il cambiamento di pressione idrostatica che precede un uragano. Gli elefanti sentono gli infrasuoni e questa capacità così sofisticata potrebbe aver salvato alcuni esemplari che si trovavano nel parco di Yala, nello Sri Lanka, durante lo tsunami del 2004. In questo parco l’onda gigante ha ucciso 40 persone, ma nessuna carcassa di animale è stata trovata. BR BR Sismografo naturale BR Un buon udito, però, non è l’unico «sismografo» naturale. In alcuni casi, più che di un buon orecchio, potrebbe trattarsi di un buon naso. «I cani hanno una sensibilità agli odori molto accentuata - spiega Sheldrake - e si è suggerito che potrebbero rispondere ad alcuni gas rilasciati prima di un terremoto». L’indiziato principale, comunque, è il campo magnetico o, meglio, il suo variare durante i terremoti. «Sono certo che il meccanismo principale alla base della percezione degli animali delle catastrofi naturali - sottolinea il geologo statunitense Jim Berkland - risieda nelle fluttuazioni della Terra. Non solo durante un sisma, ma anche durante uno tsunami, si verifica un cambiamento del campo: gli stress della crosta terrestre, in un caso e nell’altro, sprigionano una forte energia elettromagnetica. E’ proprio questa variazione - aggiunge - che gli animali potrebbero sentire. D’altra parte, la sensibilità al campo magnetico BR terrestre degli uccelli migratori è nota da tempo». Ma come tradurre questi indizi in verità scientifica? «Non è facile, anche perché si fanno pochi studi in questo settore - continua Berkland -. Io cerco di prevedere i terremoti contando gli annunci sui giornali di gatti e cani smarriti e non è un caso che nei giorni che precedono un sisma le cifre si impennino. E’ così che nell’89 ho previsto il terremoto di Loma Prieta, nella Baia di San Francisco: nei giorni precedenti erano scappati 27 gatti, rispetto ai 5-6 della media e ben 58 cani, contro i 15-20 abituali». BR BR La sensibilità dei pesci gatto BR La teoria elettromagnetica rimane la preferita anche per Sheldrake. «In Giappone, all’Università di Osaka, hanno in piedi uno studio che ha mostrato la sensibilità dei pesci gatto alle variazioni elettromagnetiche» . Ma non è tutto. «Io propongo anche una teoria alternativa - prosegue il biologo -. Molti animali potrebbero percepire il terremoto grazie a un particolare senso, non ancora identificato» . BR BR La scienza «classica», naturalmente, liquida le teorie della premonizione come leggende non dimostrabili e anche la possibilità della percezione elettromagnetica resta in larga misura non verificata. «E’ vero - conclude, polemicamente, Jim Berkland -. Perlopiù, la scienza, anche se non tutti i ricercatori, bolla queste ipotesi come semplice aneddotica. Ma io rispondo che uno scienziato che non sa ascoltare la Natura, quando parla, non è un vero scienziato». E, intanto, in Cina, un comunicato stampa della Wologon National Nature Reserve - che ospita la più grande popolazione di panda in cattività - ha fatto sapere che tutti i suoi ospiti sono al sicuro. Per quanto riguarda quelli in libertà i ricercatori sono tranquilli: si devono essere spostati su terreni più alti... il terremoto non li ha certo colti di sorpresa. BR BR A href= http://www.lastampa.it/lazampa/girata.asp?ID_blog=164eID_articolo=471eID_sezione=339esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/lazampa/ girata.asp? ID_blog=164e ID_articolo= 471eID_sezione= 339esezione= News /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3235&titolo_sotto=Poteri-super a quattrozampe:"Prevedono sismi e tsunami"&ID_cat_new=99News ReikiLo straordinario Crop Circle di Barbury Castle decifrato ! Contiene una codifica del Pi Greco.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3222&titolo_sotto=Lo straordinario Crop Circle di Barbury Castle decifrato ! Contiene una codifica del Pi Greco.&ID_cat_new=99 - P A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/06/lo-straordinario-crop-circle-di-barbury-castle-decifrato-contiene-una-codifica-del-pi-greco.html http://mysterium.blogosfere.it/2008/06/lo-straordinario-crop-circle-di-barbury-castle-decifrato-contiene-una-codifica-del-pi-greco.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3222&titolo_sotto=Lo straordinario Crop Circle di Barbury Castle decifrato ! Contiene una codifica del Pi Greco.&ID_cat_new=99News ReikiScoperti sorprendenti cambiamenti al centro della Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3223&titolo_sotto=Scoperti sorprendenti cambiamenti al centro della Terra&ID_cat_new=99 - P A href= http://ilprofessorechos.blogosfere.it/2008/06/scoperti-sorprendenti-cambiamenti-al-centro-della-terra.html target=_blank FONT color=#003399 http://ilprofessorechos.blogosfere.it/2008/06/scoperti-sorprendenti-cambiamenti-al-centro-della-terra.html /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3223&titolo_sotto=Scoperti sorprendenti cambiamenti al centro della Terra&ID_cat_new=99News ReikiAcqua su Marte, le prime fotohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3226&titolo_sotto=Acqua su Marte, le prime foto&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.universonline.it/_astronomia/articoli/08_06_21_a.php http://www.universonline.it/_astronomia/articoli/08_06_21_a.php /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3226&titolo_sotto=Acqua su Marte, le prime foto&ID_cat_new=99News ReikiNe siamo certi. Siamo stati avvicinati da un ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3221&titolo_sotto="Ne siamo certi. Siamo stati avvicinati da un ufo"&ID_cat_new=99Le#039;incredibile racconto di tre agenti a bordo di un elicottero - P CARDIFF 20/06/2008 - Ne sono sicuri. Hanno avvistato un misterioso oggetto volante nei pressi della base militare di Cardiff, nel Galles. Per i tre agenti di polizia che erano a bordo delle#039;elicottero le#039;oggetto misterioso si è diretto verso di loro costringendo il pilota ad una manovra azzardata per evitare lo schianto con le#039;ufo. BR BR Ma gli agenti non si sono intimoriti. Sono infatti partiti alle#039;inseguimento delle#039;oggetto volante, per poi desistere perchè il carburante era ormai agli sgoccioli. BR BR Siamo sicuri di avere visto un ufo - hanno detto al Sun - era di forma circolare, circondato da luci lampeggianti . I tre vengono descritti come professionisti di grande esperienza. Sanno che il loro racconto potrebbe essere oggetto di barzellette, ma confermano tutto. BR BR Lo scorso 13 giugno furono gli astronauti dello Shuttle a divulgare la notizia delle#039;avvistamento di un oggetto misterioso. In realtà si rivelò poi un pezzo del Discovery che si era staccato. /P BR P Scritto da: GM - A href= http://it.mc562.mail.yahoo.com/mc/compose?to=graziano.masperi%40cronacaqui.it target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:graziano.masperi%40cronacaqui.it FONT color=#003399 graziano.masperi@ cronacaqui. it /FONT /A BR BR A href= http://www.cronacaqui.it/news-ne-siamo-certi-siamo-stati-avvicinati-da-un-ufo_8613.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cronacaq ui.it/news- ne-siamo- certi-siamo- stati-avvicinati -da-un-ufo_ 8613.html /FONT /A BR BR ****** BR BR In Galles elicottero della polizia ha un incontro ravvicinato con gli Ufo BR BR Cardiff - Un elicottero della polizia ha avuto un incontro ravvicinato con un misterioso oggetto volante vicino a una base militare nei pressi di Cardiff, in Galles. BR BR Le#039;avvistamento non identificato Secondo quanto hanno raccontato i tre agenti a bordo dell’elicottero, l’Ufo è andato loro addosso costringendo il pilota ad una manovra repentina per evitare l’impatto. L’elicottero si è poi lanciato all’inseguimento dell’oggetto volante, ma è stato costretto a lasciar perdere perché aveva finito il carburante. Stando al racconto dei tre poliziotti, l’Ufo era di forma circolare, con luci lampeggianti tutt’intorno. BR BR La testimonianza Sono sicuri di aver visto un Ufo. Sembra una cosa fantasiosa, ma sanno quello che hanno visto. Si tratta di professionisti con una certa esperienza e sanno che la gente potrebbe finire col prenderli in giro, ma sono convinti che si trattava di un Ufo. Dopo aver evitato l’impatto, l’hanno inseguito per vedere di cosa si trattava. Hanno attraversato il canale di Bristol, ma era troppo veloce. Hanno raggiunto la costa nord del Devon, ma sono dovuti tornare indietro perchè stavano finendo il carburante , ha detto una fonte al Sun. BR BR A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1? ID=270556 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilgiornale.it/a.pic1? ID=270556 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3221&titolo_sotto="Ne siamo certi. Siamo stati avvicinati da un ufo"&ID_cat_new=99News ReikiRiappare in Cile un lago scomparsohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3224&titolo_sotto=Riappare in Cile un lago scomparso&ID_cat_new=99 - P Non è ancora finita la tormentata vicenda del lago cileno “Cachet 2”. BR Per chi già si disperava decretandone la definitiva scomparsa, per i geografi pronti a cancellarne il nome dalle carte, per chi era rimasto basito giungendo alle sponde e trovandosi di fronte una voragine completamente vuota, giunge oggi inaspettata la bella notizia: il lago è ricomparso. BR A riferire la notizia è le#039;agenzia Misna. E gli esperti del Centro di studi scientifici di Valdivia confermano un ritorno in gran classe per il lago che riacquista il 70% del livello delle acque. La scomparsa era avvenuta tra il 6 e 7 aprile scorsi a causa di fenomeni legati al surriscaldamento planetario: lo scioglimento dei ghiacciai delle gelide distese della Patagonia cilena aveva provocato la rottura della corona di ghiaccio che tratteneva il lago che aveva riversato circa 200 miliardi di litri de#039;acqua nelle#039;emissario Baker. BR E non è la prima volta che un lago cileno tiri di questi brutti scherzi: le#039;altro lago fantasma è stato il Tempanos, un bacino esteso per 1,8 chilometri quadrati, pari a meno della metà del “Cachet 2”, che tuttavia non è più riapparso. BR /P br P A href= http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=3021 http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=3021 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3224&titolo_sotto=Riappare in Cile un lago scomparso&ID_cat_new=99News ReikiI Cinesi realizzano un U.F.O. Come sarà?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3225&titolo_sotto=I Cinesi realizzano un U.F.O. Come sar?&ID_cat_new=99 - P A href= http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/06/i-cinesi-realizzano-un-ufo-come-sara.html http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/06/i-cinesi-realizzano-un-ufo-come-sara.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3225&titolo_sotto=I Cinesi realizzano un U.F.O. Come sar?&ID_cat_new=99News ReikiUn pi greco gigante sulle colline di Merlinohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3229&titolo_sotto=Un pi greco gigante sulle colline di Merlino&ID_cat_new=99Decifrato un cerchio nell’orzo vicino a Stonehenge - P SPAN class=boxocchiello2 19/6/2008 (7:15) /SPAN SPAN class=boxocchiello2 - IL CASO /SPAN /P br P VITTORIO SABADIN BR BR LONDRA BR Se i «cerchi» nel grano che compaiono ogni estate nei campi inglesi li fanno davvero gli alieni, ora sappiamo che conoscono il «pi greco», quel 3,14 che rappresenta il numero più misterioso della matematica e definisce il rapporto tra la circonferenza e il diametro di un cerchio. Il disegno ritrovato all’inizio di giugno in una coltivazione di orzo a Barbury Castle sembrava uno dei tanti che in questa stagione affollano i campi inglesi e, come al solito, era stato subito fotografato dall’alto da Lucy Pringle, l’instancabile ricercatrice che da più di dieci anni sorvola la campagna alla ricerca di «crop circles». L’immagine della formazione, larga più di 45 metri e ritrovata in una collina dello Wiltshire, è rimasta online nel sito di Lucy (www.lucypringle. co.uk) insieme alle altre apparse in questo mese, e non sembrava nemmeno una delle più belle: una linea a spirale convergente verso il centro, interrotta ogni tanto da inspiegabili BR scanalature, anch’esse convergenti al centro. BR BR Ce#039;è voluto un astrofisico in pensione, Mike Reed, per notare che quel disegno all’apparenza banale nascondeva qualcosa di molto più complesso. Bastava completarlo, tracciando i raggi del cerchio in corrispondenza delle scanalature, per evidenziare il messaggio nascosto: il numero 3,141592654, vale a dire esattamente le prime nove cifre del «pi greco», seguite da un 4 invece che da un 3. Il professor Reed ha intuito che il piccolissimo cerchio, che compariva nelle foto a destra del centro della formazione, rappresentava la virgola del «pi greco» ed il resto - per uno studioso a proprio agio con la matematica - è stato abbastanza facile. Tutti ricordiamo che a scuola il «pi greco» ci consentiva di calcolare le#039;area di un cerchio, ma di tutti i numeri sembra davvero quello venuto da un altro mondo. BR BR Ee#039; considerato irrazionale, non può essere scritto come quoziente di due interi; è trascendente e non algebrico e quindi è impossibile esprimerlo usando un numero finito di interi. Ee#039; un poe#039; complicato da spiegare, ma il «pi greco» ci dice in sostanza perché non è possibile quadrare il cerchio, realizzare cioè con riga e compasso un quadrato della stessa area di un determinato cerchio. Lo Wiltshire è una regione della Gran Bretagna ossessionata dai cerchi fin dall’epoca del suo monumento più famoso e rappresentativo, Stonehenge. Qui, nel 1991, comparve in un altro campo di grano il disegno del frattale di Mandelbrot, nel 1996 il «Julia Set» e nel 1997 i cerchi di Koch, tutte figure molto note ai fisici e ai matematici per la loro estasiante, ripetitiva complessità. BR BR Poco lontano, a Milk Hill, venne trovata nel 2001 la madre di tutti i «crop circles», una formazione a spirale con 400 cerchi di varie dimensioni che si estendeva per 90 mila metri quadrati e che è rimasta imbattuta per l’armonia e la bellezza che esprimeva. Tutte queste figure sono state catalogate con pazienza da Lucy Pringle, che negli ultimi anni ha messo insieme (e a disposizione di tutti) il più straordinario e per certi versi inquietante database di un fenomeno che gli scienziati fanno sempre più fatica ad attribuire - per tranquillizzarci - a quattro burloni che di notte tagliano il grano con una falciatrice. Certamente i burloni esistono, e lo hanno anche confessato. Ma le indagini effettuate da numerosi ricercatori sono arrivate alla conclusione che non sono loro gli autori dei disegni più complessi. BR BR E molte cose restano inspiegabili quando si osservano le formazioni sul terreno, da vicino. Il grano o l’orzo non sono tagliati, ma piegati a spirale, come se fossero stati abbattuti da un vortice. Gli steli presentano strane malformazioni, l’aria sul campo è spesso ionizzata e a terra si ritrovano microsfere di ferro. Intorno ai «cerchi» non c’è traccia del calpestio di qualcuno che si sia avvicinato per realizzarli e in ogni caso sarebbe davvero impossibile disegnare da terra forme così complicate, al buio e in una sola notte. Le formazioni più belle compaiono ogni estate, a giugno e a luglio, nei luoghi più misteriosi dell’Inghilterra: Avebury, Silbury Hill, Stonehenge, quelli delle civiltà preistoriche che hanno lasciato grandi cavalli disegnati sulle alture, innalzato colline per i loro morti e trasportato - non si sa come - megaliti per centinaia di chilometri per realizzare circoli di pietra di cui ancora oggi non capiamo lo scopo. BR Il mistero continua, e la nuova stagione dei «cerchi» nel grano è appena alle#039;inizio. BR BR A href= http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200806articoli/33898girata.asp target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/redazione/ cmsSezioni/ esteri/200806art icoli/33898girat a.asp /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3229&titolo_sotto=Un pi greco gigante sulle colline di Merlino&ID_cat_new=99News ReikiCINA: XINHUA, CREATO PROTOTIPO DI e#039;UFOe#039; CONTROLLATO A DISTANZAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3227&titolo_sotto=CINA: XINHUA, CREATO PROTOTIPO DI 'UFO' CONTROLLATO A DISTANZA&ID_cat_new=99 - P (ASCA-AFP) - Pechino, 17 giu - Gli e#039;Ufoe#039; in Cina? Non proprio. Semplicemente una nuova trovata tecnologica: una societae#039; cinese ha infatti sviluppato un prototipo di e#039;disco volantee#039; che, controllato a distanza, puoe#039; librarsi in aria. BR BR Il velivolo misura 1,2 metri di diametro e puoe#039; decollare verticalmente e volare fino ad une#039;altitudine di mille metri. BR BR A riferirlo ee#039; le#039;agenzia di Stato Xinhua. BR BR Il disco-drone ee#039; guidato da un propulsore e puoe#039; essere controllato a distanza lungo una traiettoria precedentemente stabilita. Le#039;e#039;Ufoe#039; puoe#039; inoltre raggiungere una velocitae#039; di 80 chilometri orari. Il prototipo, della Harbin Smart Special Aerocraft Co Ltd, ee#039; nato dopo 12 anni di messe a punto e 28 milioni di yuan (4,1 milioni di dollari). Secondo la Xinhua, il disco ee#039; stato progettato per misurazioni fotografiche aeree, illuminazione de#039;emergenza e monitoraggio geologico. BR BR (Piue#039;Europa) . BR BR A href= http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=762640ecanale=ORAearticolo=CINA:%20XINHUA,%20CREATO%20PROTOTIPO%20DI%20 http://www.asca.it/moddettnews.php?idnews=762640ecanale=ORAearticolo=CINA:%20XINHUA,%20CREATO%20PROTOTIPO%20DI%20 /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3227&titolo_sotto=CINA: XINHUA, CREATO PROTOTIPO DI 'UFO' CONTROLLATO A DISTANZA&ID_cat_new=99News ReikiRoghi di Caronia, la magistratura archivia: furono provocati da mano umanahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3218&titolo_sotto=Roghi di Caronia, la magistratura archivia: furono provocati da "mano umana"&ID_cat_new=99 - P 12/06/2008 BR BR La Procura non crede alle tesi degli scenziati sui campi magnetici, Ufo ed armi nucleari BR BR Non furono gli ufo e nemmeno i misteriosi campi elettromagnetici a provocare gli incendi che a partire dal febbraio 2005 hanno interessato la frazione Canneto di Caronia. BR La Procura di Mistretta ha infatti archiviato le#039;inchiesta, avviata per far luce sugli incendi che provocarono gravi danni alle abitazioni del piccolo borgo. BR BR Secondo i periti della Procura, che avevano svolto un supplemento de#039;indagine dopo una prima richiesta di archiviazione, non ci sarebbero dubbi circa la mano umana che si nasconderebbe dietro ai numerosi incendi. BR BR I consulenti, che hanno studiato numerosi casi che si verificarono nei primi mesi del 2005, parlano di fiamma libera e smentiscono sia la tesi dei campi elettromagnetici che sino ad oggi sono state condivise da tutti gli esperti, sia quella più pittoresca degli UFO tuttavia confermata da una commissione ministeriale. BR BR Le conclusioni a cui sono giunti gli esperti non convincono però gli abitanti di Canneto, pronti a presentare opposizione. Quanto stabilito dai periti, infatti, sconfessa il convincimento degli scienziati che nei mesi scorsi avevano parlato di possibile sperimentazione di armi militari come causa dei roghi BR BR A href= http://www.tempostretto.it/8/ index.php? location=articoloe id_articolo=7636 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tempostretto.it/8/ index.php? location=articoloe id_articolo=7636 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3218&titolo_sotto=Roghi di Caronia, la magistratura archivia: furono provocati da "mano umana"&ID_cat_new=99News ReikiSTRANO GEOGLIFO LITICO TROVATO IN CILE TRAMITE “GOOGLE EARTHhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3219&titolo_sotto=STRANO GEOGLIFO LITICO TROVATO IN CILE TRAMITE GOOGLE EARTH&ID_cat_new=99 - P A href= http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/06/12/strano-geoglifo-litico-trovato-in-cile-tramite-google-earth/ http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2008/06/12/strano-geoglifo-litico-trovato-in-cile-tramite-google-earth/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3219&titolo_sotto=STRANO GEOGLIFO LITICO TROVATO IN CILE TRAMITE GOOGLE EARTH&ID_cat_new=99News ReikiSPAZIO: TERRA MARZIANA SULLA SONDA PHOENIXhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3220&titolo_sotto=SPAZIO: TERRA MARZIANA SULLA SONDA PHOENIX&ID_cat_new=99 - P 2008-06-12 16:57 BR BR ROMA - Ci sono voluti diciassette giorni e diversi tentativi, ma finalmente una delle otto microcelle a bordo della sonda Phoenix è carica di terra marziana, e sta effettuando le prime analisi. La notizia viene dalla Nasa, i cui tecnici hanno festeggiato addirittura ballando le#039;evento. La porzione di suolo alle#039;interno dello strumento Tega della sonda viene da e#039;Baby Beare#039;, una delle due buche scavate dal braccio robotico il 6 giugno. BR BR Dopo aver prelevato il terreno, la sonda lo e#039;setacciae#039;, cercando di riempire la microcella, grande quanto la punta di una matita, solo con particelle finissime. Dopo tre tentativi andati a vuoto a causa della conformazione e#039;osticae#039; del suolo marziano, ma alla fine la cella numero 4 è stata riempita. Dopo averlo analizzato con lo strumento Tega, che cerca tracce di composti del carbonio volatili - spiega Peter Smith, delle#039;università dele#039;Arizona - il terreno verrà studiato dal microscopio ottico a bordo, che ne fornirà immagini inedite . BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_100175943.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /inbreve/ visualizza_ new.html_ 100175943. html /FONT /A BR BR ******* BR BR La sonda Phoenix comincia a lavorare BR BR Gli scienziati della Nasa si sono lasciati andare oggi a urla di gioia quando per la prima volta la sonda Phoenix, atterrata il 25 maggio scorso sul polo artico di Marte, ee#039; finalmente riuscita a prelevare un campione di terreno dal pianeta, dopo giorni di tentativi falliti. BR BR Per giorni la sonda ha continuato a provocare vibrazioni attraverso il suo Thermal Evolved Gas Analyzer (Tega) nella speranza di provocare un cedimento nella compattissima superficie del pianeta. Finalmente i tentativi sono stati coronati da successo e un campione di terreno ee#039; stato immesso dentro al laboratorio della sonda. BR BR Gli scienziati, che ormai disperavano di riuscire nelle#039;intento, hanno accolto la possibilitae#039; di analizzare piue#039; da vicino il campione di terreno con un lungo applauso, mettendosi a danzare intorno alla stanza da cui seguivano le operazioni. BR BR Lo ha riferito William Boynton, delle#039;Universitae#039; di Tucson, in Arizona, che coordina le#039;esperimento di Tega. La porzione di suolo alle#039;interno dello strumento Tega della sonda viene da e#039;Baby Beare#039;, una delle due buche scavate dal braccio robotico il 6 giugno. Dopo aver prelevato il terreno, la sonda lo e#039;setacciae#039;, cercando di riempire la microcella, grande quanto la punta di una matita, solo con particelle finissime. BR BR Dopo averlo analizzato con lo strumento Tega, che cerca tracce di composti del carbonio volatili - spiega Peter Smith, delle#039;universitae#039; dele#039;Arizona - il terreno verrae#039; studiato dal microscopio ottico a bordo, che ne fornirae#039; immagini inedite . BR BR A href= http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=82690 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.rainews2 4.rai.it/ notizia.asp? newsID=82690 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3220&titolo_sotto=SPAZIO: TERRA MARZIANA SULLA SONDA PHOENIX&ID_cat_new=99News ReikiCrop eclisse solarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3216&titolo_sotto=Crop eclisse solare&ID_cat_new=99 - P Il pittogramma è apparso il 6 Giugno 2008 a West Kennett, Avebury, Wiltshire, rappresenta una prossima eclisse solare che avverrà il 1 Agosto 2008 e si vedrà come parziale al 40% in Inghilterra. BR BR Immagini qui: BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/westkennett/westkennett2008.html target=_blank FONT color=#003399 http://www.cropcircleconnector.com/2008/westkennett/westkennett2008.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3216&titolo_sotto=Crop eclisse solare&ID_cat_new=99News ReikiAttività solare tra le più basse degli ultimi 250 annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3217&titolo_sotto=Attivit solare tra le pi basse degli ultimi 250 anni&ID_cat_new=99Attività solare scarsissima, cosa succederà al clima? - P Comincia a destare seri interrogativi le#039;ormai anomala fase di quiete che sta vivendo la nostra stella; da 20 giorni consecutivi non si registra alcuna macchia solare e le#039;attività degli ultimi 15 mesi è tra le più basse dal 1750. Il 2007 ha chiuso con una media di 7.5 sunspots al mese, il valore annuale più basso degli ultimi 50 anni. Il 2008 sta andando addirittura peggio con una media di 4.1 macchie solari e col mese di giugno ancora fermo al palo. Tutto questo sta stravolgendo il normale succedersi dei cicli solari, basti pensare che rispetto alle prime previsioni del NOAA le#039;aumento dei sunspots è in ritardo di 14 mesi. Per trovare un andamento così sottotono è necessario risalire addirittura al 19° secolo, quando il mondo faceva ancora i conti gli ultimi sussulti della piccola età glaciale. BR BR A href= http://www.3bmeteo.com/giornale/meteo_articolo-7978.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.3bmeteo. com/giornale/ meteo_articolo- 7978.htm /FONT /A BR BR °°°°°°°°°°° BR BR altro articolo BR BR Sole, super attività nel XX secolo ma ora il nuovo ciclo non riparte BR BR A href= http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=24427 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://meteolive. leonardo. it/meteo- notizia.php? id=24427 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3217&titolo_sotto=Attivit solare tra le pi basse degli ultimi 250 anni&ID_cat_new=99News ReikiLa NASA rende visibili i campi magneticihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3214&titolo_sotto=La NASA rende visibili i campi magnetici&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.noantri.com/la-nasa-rende-visibili-i-campi-magnetici.html http://www.noantri.com/la-nasa-rende-visibili-i-campi-magnetici.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3214&titolo_sotto=La NASA rende visibili i campi magnetici&ID_cat_new=99News ReikiCrop nel Friulihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3215&titolo_sotto=Crop nel Friuli&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.udine20.it/ufo-in-friuli-foto-in-esclusiva/1671/ http://www.udine20.it/ufo-in-friuli-foto-in-esclusiva/1671/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3215&titolo_sotto=Crop nel Friuli&ID_cat_new=99News ReikiUn egittologo torinese: La seconda Sfinge ce#039;è, ho le provehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3209&titolo_sotto=Un egittologo torinese: "La seconda Sfinge c', ho le prove"&ID_cat_new=99 - P TORINO 06/06/2008 - Una scansione satellitare delle#039;Esa, le#039;ente spaziale europeo, avrebbe consentito di individuare une#039;area nella zona delle#039;altopiano di El Giza, in Egitto, che potrebbe aiutare a trovare la cosiddetta seconda Sfinge . Lo studioso torinese Diego Baratono, per il quale, in base ai nuovi dati, ad Ovest delle#039;altopiano di El-Giza, esiste una struttura ipogea fino ad oggi sconosciuta . BR BR Secondo Baratono, egittologo autodidatta e che da anni si occupa della ricerca della seconda Sfinge , la configurazione strutturale del complesso individuato, è esattamente distanziato dal centro della piramide di Chefren quanto la vasca dove si trova collocata la Sfinge nota come previsto dalla mia teoria , e cioé non lontano dalla piramide di Giza. BR BR Ee#039; una struttura di forma trapezoidale regolare e i suoi lati misurano circa 50 metri per 55 metri circa , dice Baratono riferendosi al complesso che potrebbe essere una struttura tombale probabilmente integro: Questo consentirebbe una lettura maggiormente precisa di una parte della cultura sviluppata dalla civiltà nilotica delle#039;Antico Regno , aggiunge lo studioso che ha basato la sua teoria sulla localizzazione della seconda Sfinge basandosi su punti geometrici realmente esistenti sulle#039;altipiano di El-Giza . BR BR A href= http://www.cronacaqui.it/news-uno-egittologo-torinese-la-seconda-sfinge-ce-ho-le-prove_7814.html target=_blank FONT color=#003399 http://www.cronacaqui.it/news-uno-egittologo-torinese-la-seconda-sfinge-ce-ho-le-prove_7814.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3209&titolo_sotto=Un egittologo torinese: "La seconda Sfinge c', ho le prove"&ID_cat_new=99News ReikiRovine Macchu Picchu già scoperte nel 1867http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3211&titolo_sotto=Rovine Macchu Picchu gi scoperte nel 1867&ID_cat_new=99 - P Avventuriero tedesco Berns trafugò numerosi reperti BR BR Roma, 6 giu. (Apcom) - Le rovine del Machu Picchu, la più famosa città degli Incas, vennero scoperte - e saccheggiate - quarante#039;anni prima di quanto si pensasse, ad opera di un avventuriero tedesco, Augusto Berns: è quanto si legge sul sito della Bbc. BR BR Già nel 1867 Berns avrebbe portato via numerosi manufatti e reperti dalle rovine della città con la complicità del governo peruviano, rivendendoli poi a diversi musei europei: solo la scoperta di una mappa nel Museo Nazionale del Perù ha permesso agli storici di ricostruirne le attività. BR BR Fino ad oggi si pensava che a scoprire le rovine - peraltro note alla popolazione locale - fosse stato lo statunitense Hiram Bimgham, che nel 1911 le portò alle#039;attenzione del mondo: Berns aveva obbiettivi meno nobili e i ricercatori stanno cercando di accertare quanti reperti sia riuscito a trafugare dal Paese in une#039;epoca nella quale in Perù non operava alcuna spedizione archeologica. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/top_news/2008/06_giugno/06/archeologia_rovine_macchu_picchu_gia_scoperte_nel_1867,15048776.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/top_ news/2008/ 06_giugno/ 06/archeologia_ rovine_macchu_ picchu_gia_ scoperte_ nel_1867, 15048776. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3211&titolo_sotto=Rovine Macchu Picchu gi scoperte nel 1867&ID_cat_new=99News ReikiFISICI ITALIANI: UN METODO PER DOPARE ACCELERATORI PARTICELLEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3213&titolo_sotto=FISICI ITALIANI: UN METODO PER DOPARE ACCELERATORI PARTICELLE&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Roma, 5 giu. - Hanno dato risultati positivi i primi test realizzati a Frascati della nuova tecnica messa a punto da un ricercatore delle#039;Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Pantaleo Raimondi. I test, seguiti con grande attenzione dai principali laboratori di fisica del mondo, potrebbero portare alla nascita di nuovi acceleratori di particelle, le macchine che la scienza utilizza per esplorare le strutture fondamentali delle#039;Universo. Grazie alla tecnica messa a punto da Raimondi, infatti, dovrebbe essere possibile aumentare dieci volte le#039;efficienza degli acceleratori diminuendo notevolmente le#039;energia necessaria. Insomma, si apre la possibilitae#039; di e#039;doparee#039; le macchine esistenti e di crearne delle nuove molto piue#039; potenti e capaci di rispondere ai grandi misteri della natura di tutte le cose, misteri a cui gli scienziati non riescono ancora a dare risposta. Negli acceleratori dove si scontrano fasci di particelle - come ad esempio LHC, la BR gigantesca macchina che verrae#039; inaugurata in ottobre al laboratorio europeo del CERN di Ginevra - le tecnologie hanno giae#039; raggiunto il massimo di particelle che si possono inserire in ogni fascio. E si possono cosie#039; avere solo una certa quantitae#039; di scontri (che permettono di studiare le strutture profonde delle#039;Universo) in un certo tempo su un certa superficie. Pantaleo Raimondi ha peroe#039; sviluppato una tecnica giae#039; nota, le#039;incrocio a X dei fasci, le#039;ha modificata, e le#039;ha adattata agli acceleratori dove le particelle collidono. Per fare questo ha modificato la macchina DAFNE (scritto con la phi greca) dei Laboratori di Frascati - dove dirige la Divisione Acceleratori - arrivando in soli due anni dalle#039;idea alla realizzazione concreta: con la stessa energia di prima la macchina DAFNE puoe#039; vedere ora molti piue#039; scontri, cioee#039; piue#039; eventi. Ha aumentato, come dicono i fisici, la propria e#039;luminositae#039; e#039;. (AGI) BR BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200806051230-eco-rt11041-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/research- e-sviluppo/ notizie/20080605 1230-eco- rt11041-art. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3213&titolo_sotto=FISICI ITALIANI: UN METODO PER DOPARE ACCELERATORI PARTICELLE&ID_cat_new=99News ReikiCrophttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3210&titolo_sotto=Crop&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/barbury/barbury2008a.html http://www.cropcircleconnector.com/2008/barbury/barbury2008a.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3210&titolo_sotto=Crop&ID_cat_new=99News ReikiLe piramidi bosniachehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3212&titolo_sotto=Le piramidi bosniache&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ninjamarketing.it/2008/06/05/marketing-mystere-le-piramidi-bosniache/ http://www.ninjamarketing.it/2008/06/05/marketing-mystere-le-piramidi-bosniache/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3212&titolo_sotto=Le piramidi bosniache&ID_cat_new=99News ReikiScoperta la via delle cerimonie tolemaichehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3206&titolo_sotto=Scoperta la via delle cerimonie tolemaiche&ID_cat_new=99 - P 04-06-2008 - 10:30 BR BR Ee#039; stata scoperta in Egitto e#039;la via delle cerimonie tolemaichee#039;, che si estende ad est della Sfinge, fino a raggiungere la valle del Nilo.La via, che presenta blocchi di pietra calcarea sui quali è inciso il nome del re Tolomeo V (204-180 aC), è stata scoperta dalla missione archeologica egiziana, diretta dal presidente del consiglio superiore delle antichità Hawass. La missione ha scoperto anche la base di una piramide, la 29/ma, accanto alla piramide del re Titi nella regione di Sakkara. BR BR A href= http://arte.stile.it/news/index.php?nid=2074709esrctxt= target=_blank FONT color=#003399 http://arte.stile.it/news/index.php?nid=2074709esrctxt= /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3206&titolo_sotto=Scoperta la via delle cerimonie tolemaiche&ID_cat_new=99News ReikiNASA: LA VIA LATTEA HA SOLO DUE BRACCI DI STELLEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3207&titolo_sotto=NASA: LA VIA LATTEA HA SOLO DUE BRACCI DI STELLE&ID_cat_new=99Ee#039; quanto emerge dalla immagini fornite dal telescopio Spitzer - P Roma, 4 giu. (Apcom) - Dalle nuove immagini ottenute con il telescopio spaziale e#039;Spitzere#039; della Nasa è emersa la vera struttura della Via Lattea. Secondo quanto riferisce le#039;agenzia spaziale Usa sul suo sito web, la galassia ha due bracci di stelle a forma di spirale e non quattro come si è creduto per decenni. BR BR Un gruppo di scienziati americani ha utilizzato le immagini a infrarossi del telescopio e#039;Spitzere#039;, in grado di offrire informazioni dettagliate sul grande bulbo di stelle al centro della Via Lattea. Attraverso lo studio di 800mila istantanee, gli scienziati hanno osservato che il bulbo è più esteso di quanto si pensasse. BR BR Secondo i primi modelli della struttura della galassia, basati sulle osservazioni dei gas, la Via Lattea aveva quattro bracci principali di stelle (Norma, Scudo-Croce, Sagitario e Perseo). Gli scienziati della Nasa hanno però constatato ora una densità stellare maggiore nei bracci Scudo-Croce e Perseo, che non appare invece in Sagittario e Norma. Ciò conferma che la Via Lattea è formata solamente da due bracci: Scudo-Centauro e Perseo, afferma il ricercatore Robert Benjamin, delle#039;Università del Wisconsin. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/tecnologia/2008/06_giugno/04/spazio%20%20nasa%20%20la%20via%20lattea%20ha%20solo%20due%20bracci%20di%20stelle,15022182.html?pmk=nothpstr2 target=_blank FONT color=#003399 http://notizie.alice.it/notizie/tecnologia/2008/06_giugno/04/spazio%20%20nasa%20%20la%20via%20lattea%20ha%20solo%20due%20bracci%20di%20stelle,15022182.html?pmk=nothpstr2 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3207&titolo_sotto=NASA: LA VIA LATTEA HA SOLO DUE BRACCI DI STELLE&ID_cat_new=99News ReikiScoperto il pianeta e#039;gemelloe#039; della Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3208&titolo_sotto=Scoperto il pianeta 'gemello' della Terra&ID_cat_new=99È a una distanza equivalente a quella di Venere rispetto al Sole - P Si chiama MOA-2007-BGL- 192Lb e orbita attorno a una stella che è forse un milione di volte più debole del Sole BR BR MILANO - Ce#039;è eccitazione fra gli astronomi per la scoperta del più piccolo pianeta individuato finora attorno a una stella normale. Un altro lievemente minore venne rilevato nel circondario di una stella a neutroni, una pulsar, la quale lanciando poderosi fasci di radiazioni ucciderebbe qualsiasi eventuale forma di vita esistente sul vicino corpo celeste. Quindi, la ricerca di un pianeta gemello della Terra, gemello in ogni senso come dimensioni e natura, diventa interessante se è attorno a una stella normale. Per la verità anche quello rilevato ora da Nicholas Rattenbury dell’Università di Manchester e David Bennett dell’University of Notre Dame utilizzando il nuovo telescopio MOA-II sul Mount John Observatory in Nuova Zelanda, si trova nelle vicinanze di un astro un poe#039; diverso dal nostro Sole che brucia e brilla. Il MOA-2007-BGL- 192Lb, come è stato chiamato, si trova nelle vicinanze di una stella di contenute dimensioni che potrebbe essere BR una nana rossa o una nana bruna in grado di diffondere ben poca luce e riscaldando perciò ben poco il pianeta: è infatti circa tremila volte o forse anche un milione di volte più debole del Sole. BR BR OCEANI De#039;ACQUA - Comunque il pianeta si trova nella ipotetica zona abitabile a una distanza equivalente a quella del nostro Venere rispetto al Sole. E se le#039;astro garantisce poco calore, il resto, ipotizzano gli scopritori, potrebbe arrivare dal nucleo interno caldo dello stesso pianeta che ha una dimensione circa tre volte la Terra. Con questo ragionamento gli astronomi azzardano la possibilità che vi siano anche degli oceani d’acqua, mantenuti liquidi appunto dal calore interno, mentre potrebbe essere pure avvolto, aggiungono, da una sottile atmosfera. L’ambiente apparirebbe insomma forse simile al nostro freddo pianeta nano Plutone. La scoperta del gelido corpo è frutto della tecnica di osservazione detta «lente gravitazionale» per cui la stella madre col nuovo pianeta (che però non si vede ma se ne avverte la presenza) viene amplificata nell’immagine quando la sua luce sfiora un astro molto massiccio posto tra noi e la stella in oggetto. A BR fare questo effetto è proprio la forza di gravità del corpo massiccio che funziona proprio come una lente ingigantendo l’oggetto che gli sta dietro. BR BR PIANETA GEMELLO - «Abbiamo compiuto un altro passo significativo verso la scoperta di un pianeta gemello alla Terra - dice David Bennett - perché abbiamo affinato i modi per arrivare ad individuarlo» . Finora gli strumenti disponibili non sono così potenti per avvistare direttamente un corpo del genere e così la loro esistenza è avvertita studiando per esempio le anomalie del comportamento della stella madre o misurando la sua variazione di luminosità. Proprio la settimana scorsa un convegno di astronomi americani tenuto a Pasadena, in California, ha discusso la costruzione di un osservatorio spaziale capace di fotografare i pianeti extrasolari. Un aiuto intanto arriverà dal successore dello space telescope Hubble, il James Web Telescope, che la Nasa manderà in orbita nel 2013 scandagliando il cielo nell’infrarosso. Ma proprio a Pasadena gli astronomi erano convinti nel dire che potremmo trovare anche un pianeta più grande del nostro in grado BR di ospitare la vita: la taglia non è un ostacolo. Altre sono le condizioni più importanti e ovviamente tra queste l’acqua e una giusta temperatura. BR BR Giovanni Caprara BR 03 giugno 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_giugno_03/scoperto_piccolo_pianeta_712540f8-31a2-11dd-a85a-00144f02aabc.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_giugno_ 03/scoperto_ piccolo_pianeta_ 712540f8- 31a2-11dd- a85a-00144f02aab c.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3208&titolo_sotto=Scoperto il pianeta 'gemello' della Terra&ID_cat_new=99News ReikiIl mistero della quarta piramide. La piue#039; bella, alta e preziosahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3201&titolo_sotto=Il mistero della quarta piramide. "La piu' bella, alta e preziosa"&ID_cat_new=99Rivelazione dagli ultimi scavi ad Abu Rawash, in Egitto il monumento per il faraone Djedefra era il più maestoso - p La figura del successore di Cheope è enigmatica: eresse br la sua tomba lontano da quelle di famiglia, vicino al dio Sole br br IL CAIRO - Ee#039; le#039;inconfondibile profilo delle piramidi di Cheope, Chefren e Micerino a rendere unica la valle di Giza in Egitto; eppure la più bella di tutte era une#039;altra, a qualche chilometro di distanza, e le eclissava per dimensioni, maestosità e ricchezza. A far luce sul mistero della quarta piramide di Giza, quella perduta del faraone Djedefra - successore di Cheope durante la quarta dinastia - è ora un gruppo di archeologi internazionali che per anni ha scavato minuziosamente ad Abu Rawash, a una decina di chilometri a nord-ovest di Giza, dove si trovano i resti del monumento funerario, rivelando particolari inediti anche sulle#039;enigmatico faraone cui è dedicato. Le ultime scoperte, come anticipa El Mundo, sono raccontate in un documentario che uscirà nei prossimi mesi per History Channel. br br Guarda il video qui: br br La piramida più alta br br (2 giugno 2008) br La scoperta di una troupe di archeologi: nella valle di Giza ce ne#039;era una più grande di tutte. I romani la smantellarono per utilizzarne i blocchi br br a href= http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=playereamp;cont_id=20821 target= _blank font color= #003399 http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=playereamp;cont_id=20821 /font /a br br La piramide perduta , i cui resti si trovano appunto ad Abu Rawash - oggi sito militare ad accesso ristretto - e non superano i dieci metri de#039;altezza, ha dato origine negli anni a leggende e supposizioni, a partire dal suo stato considerato finora incompiuto. Gli archeologi, però, non sono de#039;accordo: non solo la piramide era stata completata, ma era addirittura la più alta di tutto il complesso (Cheope, Chefren e Micerino) e i materiali usati per edificarla erano di qualità più pregiata rispetto a quelli delle sorelle . In epoca romana venne poi smantellata e la pietra fu riutilizzata per edificare altre opere al Cairo, spiega Zahi Hawass, segretario generale del consiglio supremo delle antichità egizio. br br Gli scavi sono durati dodici anni e danno una nuova interpretazione su molti dei misteri legati alle#039;oscuro Djedefra, fra cui la sua scelta di edificare la piramide non nella piana di Giza, come i suoi predecessori, ma in un luogo più appartato ed elevato. A lungo si era pensato che in qualche modo il faraone fosse caduto in disgrazia, ma oggi Hawass ritiene che quella di distanziarsi dalla famiglia sia stata una scelta personale per sottolineare la propria indipendenza e per porre la propria tomba più in alto, vicino al Sole, che il faraone adorava. br br La piramide di Djedefra era imponente e secondo gli ultimi calcoli superava di 7,62 metri la piramide di Cheope, alta 146 metri. Ognuna delle singole facce, alla base, misurava 122 metri e le#039;angolo di inclinazione era di 64 gradi, nonostante una variazione che impediva alle#039;edificio di cadere. Fu usato granito rosso di Assuan, lo stesso utilizzato per la piramide del padre Cheope, che arrivava da oltre 800 chilometri di distanza attraverso il Nilo. Per edificare la piramide ci vollero otto anni di lavoro e oltre 15mila persone: ogni singola mattonella pesava 25 tonnellate e per sollevarla servivano 370 persone. br br Solidissima, enorme, destinata ad accogliere con tutti gli onori il faraone nel passaggio alle#039;altra vita. Nelle vicinanze del monumento funerario, che sarà visitabile dal 2009 solo alle#039;esterno, sono stati ritrovati anche moltissimi contenitori per le offerte al faraone. E anche le#039;esterno manifestava tutta la maestosità del sovrano: la piramide era ricoperta da granito lucidato e da una lega di oro, argento e rame che al sole brillava, in segno di potere. br br (2 giugno 2008) br br a href= http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/egitto-piramide-perduta/egitto-piramide-perduta/egitto-piramide-perduta.html target= _blank font color= #003399 http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/egitto-piramide-perduta/egitto-piramide-perduta/egitto-piramide-perduta.html /font /a br br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3201&titolo_sotto=Il mistero della quarta piramide. "La piu' bella, alta e preziosa"&ID_cat_new=99News ReikiIl Cenacolo tra Vangelo e leggendehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3204&titolo_sotto=Il Cenacolo tra Vangelo e leggende&ID_cat_new=99I presunti misteri delle#039;Ultima Cena di Leonardo: di chi è la «mano in più»? E se le#039;Apostolo Giovanni fosse in realtà Maria Maddalena? - P «Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà . I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse». Così il Vangelo di Giovanni (Gv 13, 21-22) descrive l’attimo in cui Gesù annuncia ai suoi discepoli il tradimento di Giuda. Quello stesso attimo che Leonardo da Vinci decise di immortalare per sempre nell’Ultima Cena affrescata nel refettorio di Santa Maria delle Grazie, su commissione di Ludovico il Moro (guarda il dipinto sul sito www.haltadefinizione.com/it). BR Gesù seduto al centro della tavola ha appena pronunciato quelle fatidiche parole. Le reazioni si diramano da questo centro investendo le dodici figure sedute a tavola con Cristo. E il dipinto diventa un modo per indagare le diverse reazioni umane, lo stupore, l’incredulità. Nell’angolo all’estrema destra, Simone e Giuda Taddeo si chiedono se hanno capito bene. Matteo, con un ampio gesto della braccia, sembra dire: «Ma avete sentito?». Dalle#039;altro lato, Pietro mette una mano sulla spalla di Giovanni e sembra sussurrargli qualcosa all’orecchio. Che cosa? «Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: Dì, chi è colui a cui si riferisce? . Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: Signore, chi è? » (Gv 13, 23-25) BR BR E noi spettatori, che dal centro del refettorio sembriamo trovarci un piano più in basso rispetto agli accadimenti, siamo sconvolti da quello stesso sentimento e come gli Apostoli ci domandiamo chi sia il traditore. Leonardo infatti rompe completamente con le precedenti rappresentazioni dell’Ultima Cena che tendevano a raffigurare Giuda come una figura isolata da Cristo e dagli altri Apostoli, e lo inserisce ancora nel gruppo, tanto che per noi non è immediato il riconoscimento. Per desiderio di realismo, Leonardo scelse di rappresentare tutti i personaggi, Cristo compreso, senza aureola. La stessa voglia di realtà gli fece scegliere di curare molto i volti e la loro espressività, tanto che forse decise di immortalarsi in uno degli apostoli, o così almeno vuole la tradizione: Giuda Taddeo, il secondo partendo da destra. BR BR La leggenda vuole che Leonardo abbia girato per mesi nei quartieri più malfamati di Milano ritraendo i più loschi e bizzarri personaggi che incontrava, alla ricerca di una fisionomia perfetta per rappresentare Giuda, il traditore per eccellenza. Ma qual è Giuda? A una ricerca più attenta lo si riconosce: è il terzo, contando a partire da Gesù verso sinistra. L’unico con il volto in ombra. Quello che sembra ritrarsi davanti all’affermazione del Signore, come a dire: «Non sono io». E facendolo urta il sale e lo rovescia. Emblematiche sono le sue mani: la destra stringe la borsa con i trenta denari, la sinistra si allunga verso il piatto in cui Gesù intingerà il pane che poi consegnerà a Giuda. «Rispose allora Gesù: Ee#039; colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò . E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone» (Gv 13, 26). BR BR Più di quarant’anni fa cominciò ad affacciarsi una curiosa ipotesi sull’Ultima Cena dipinta da Leonardo, quella di un tredicesimo Apostolo seduto al tavolo. Un Apostolo di cui si vedrebbe soltanto una mano, che stringe un coltello puntato alle spalle del traditore Giuda. Curiosamente l’ipotesi rimbalzò di libro in libro per decine di anni, fino a diventare un vero «mistero» legato al Cenacolo. BR BR Di chi è la mano che spunta alle spalle di Giuda? Eppure la risposta è sotto gli occhi di tutti. Chiaramente la mano è di Pietro. L’Apostolo, come abbiamo già visto, appoggia la mano sinistra sulla spalla di Giovanni per attirare la sua attenzione, mentre nella destra stringe un coltello con il quale probabilmente stava affettando un frutto. Niente di strano. In molte rappresentazioni dell’Ultima Cena Pietro è raffigurato con un coltello in mano, simbolo della spada che poche ore dopo impugnerà nell’Orto degli Ulivi, al momento dell’arresto di Cristo. BR BR Molti sostenitori delle#039;ipotesi della «mano fantasma» ritengono che non possa trattarsi di quello di Pietro perché questi avrebbe allora un’anatomia troppo contorta. Probabilmente l’ipotesi poteva reggere prima dei restauri terminati nel 1997: l’opera era talmente compromessa che la leggibilità era quasi impossibile. Ma pare assurdo che ancora oggi qualcuno non noti la perfetta coerenza tra la posizione di Pietro e quella mano «armata». A ulteriore prova restano comunque i disegni preparatori di Leonardo, conservati alla Royal Library del Castello di Windsor in Inghilterra, dove si vede chiaramente che si tratta della mano di Pietro. BR Ma un quadro così noto e complesso non poteva che suscitare altre polemiche e sviluppare nuove e misteriose trame. L’attenzione di molti si è infatti concentrata sulla figura che vediamo all’immediata sinistra di Cristo, quella di Giovanni. Secondo molti si tratterebbe non di Giovanni, ma di una donna, per la precisione Maria Maddalena (in realtà, Giovanni è sempre raffigurato come imberbe, essendo il più giovane tra gli Apostoli). La fortuna di questa ipotesi è recente e si deve al noto romanzo «Il Codice da Vinci» di Dan Brown. Ma le#039;ipotesi risale a qualche anno fa, alla pubblicazione del saggio «Il Santo Graal» di Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln. BR BR Secondo questi tre giornalisti, il Graal non sarebbe la coppa che Cristo usò nel corso dell’Ultima Cena e in cui Giuseppe di Arimatea raccolse il sangue di Gesù al momento della crocifissione. «Santo Graal» sarebbe invece una storpiatura di Sang Real (sangue reale). Secondo la fantasiosa ipotesi, Maria Maddalena aspettava un figlio da Gesù e, dopo la morte del Signore, approdata sulle coste della Francia meridionale, avrebbe dato alla luce quel figlio, iniziatore della dinastia Merovingia. La realtà di questa storia sarebbe stata difesa da molteplici organizzazioni segrete, prima fra tutte quella del Priorato di Sion, che contava tra i suoi maestri proprio Leonardo da Vinci (l’esistenza di questo Priorato di Sion in realtà non è mai stata dimostrata). BR L’Ultima Cena di Leonardo racconterebbe proprio questo fatto. Sul tavolo la coppa in cui Gesù versa il vino non c’è, ma tra le due figure di Cristo e Giovanni (o meglio, Maria Maddalena) ce#039;è uno spazio vuoto a forma di V, che rappresenterebbe proprio il Sacro Graal. Insomma, molti hanno visto quello che più gli faceva comodo nel dipinto di Leonardo. Berdini, dell’Accademia di Belle Arti di Roma, sostiene che le mani degli Apostoli sarebbero le note posizionate su un immaginario pentagramma del primo componimento conosciuto di musica dodecafonica. Secondo altri, sopra gli arazzi appesi alle pareti ai lati della sala si troverebbe un codice numerico che occulterebbe chissà quali misteri (coordinate per ritrovare il Graal...). A ben guardare, i «numeri» altro non sono che i ganci a cui gli arazzi sono agganciati. BR BR Se volete togliervi ogni altro dubbio sui misteri legati al Cenacolo, oltre ad andarlo a vedere di persona (cosa che molti studiosi sembrano non aver mai fatto) vi consigliamo di guardare su Internet la foto ad altissima risoluzione, composta a partire da 1677 scatti, realizzata dalla società Hal 9000. Sul sito www.haltadefinizione.com potrete navigare nell’immagine fino a vedere particolari grandi pochi millimetri. Avrete la soddisfazione di vedere i dettagli ricamati sulla tovaglia o, alla sinistra dell’occhio di Cristo, il buco in cui era piantato il chiodo che Leonardo utilizzò per tracciare le linee prospettiche. O ancora il piccolo panorama alle spalle di Gesù, in cui si vedono alcune case e una torre. Provare per credere. BR BR Bibliografia BR Andrea Accorsi e Daniela Ferro, «Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti», Newton Compton Editori Ippolito Edmondo Ferrario e Gianluca Padovan, «Milano sotterranea e misteriosa», Mursia BR Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln, «Il Santo Graal», Mondadori BR Fabio Celoni, «Milano, esoterismo e mistero», Editoriale Olimpia BR Francesca Belotti e Gian Luca Margheriti BR 02 giugno 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/vivimilano/arte_e_cultura/articoli/2008/06_Giugno/02/cenacolo_misteri.shtml target=_blank FONT color=#003399 http://www.corriere.it/vivimilano/arte_e_cultura/articoli/2008/06_Giugno/02/cenacolo_misteri.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3204&titolo_sotto=Il Cenacolo tra Vangelo e leggende&ID_cat_new=99News ReikiCosa accadrebbe se si scoprissero forme di vita sul Pianeta Rosso?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3203&titolo_sotto=Cosa accadrebbe se si scoprissero forme di vita sul Pianeta Rosso?&ID_cat_new=99 - P Redazione 31/05/2008 BR BR Julian Chela-Flores è un biofisico venezuelano che opera da tempo in Italia, presso l’International Centre for Theoretical Physics (ICTP) dell’Unesco a Trieste ed è uno dei più noti astrobiologi mondiali; anzi è uno degli scienziati che hanno contribuito a definire e a sviluppare questa nuova disciplina, l’astrobiologia, che ha per oggetto lo studio dell’origine, dell’evoluzione e della distribuzione della vita nell’universo. Uno studio per sua natura multidisciplinare, che coinvolge non solo astronomia e biologia ma anche altre scienze a altri livelli della conoscenza: lo stesso Chela-Flores si cimenta spesso su tematiche al confine tra scienza, filosofia e teologia. Qualche anno fa , dialogando a Milano col Cardinal Martini a proposito di vita extraterrestre e del rapporto tra scienza e fede, sostenne che l’eventuale comparsa della vita intelligente in altri luoghi nell’universo dovrà comunque avvenire secondo le modalità che sono BR ammesse dalla struttura di tale universo, cioè dalle leggi poste dal Creatore. E citando il fisico e teologo anglicano John Polkinghorne, segnalava come «la teologia più attenta, già da tempo abbia compreso come le nostre immagini di Dio siano inadeguate all’infinita ricchezza della sua natura». BR All’inizio della nuova missione esplorativa avviata con l’approdo su Marte della sonda Phoenix, gli abbiamo rivolto alcune domande sulle prospettive della missione e sulle aspettative di un astrobiologo. BR BR Quali sono le ragioni che fanno privilegiare Marte come sede della vita extraterrestre? È solo per la vicinanza alla Terra e al Sole o ci sono altri motivi? BR BR Penso che ci siano altri motivi. Per esempio ce#039;è la presenza de#039;acqua, l’attività vulcanica in un passato recente; inoltre è un pianeta che noi chiamiamo “terrestre”, perché è potenzialmente abitabile come la Terra, non è un pianeta gassoso come Giove o Saturno. Inoltre la sua storia è molto simile a quella della Terra. Se risaliamo nel passato a tre quattro miliardi di anni fa, nel periodo che chiamiamo Archeano, la Terra e Marte erano pianeti abbastanza simili, forse ce#039;era anche la vita su Marte a quel tempo… Questo è il motivo principale per privilegiare Marte. Anche, le#039;Agenzia Spaziale Europea sta pianificando l’esplorazione di Marte con alta priorità: si parla della Cosmic Mission, un programma di lungo respiro, per i prossimi dieci, quindici anni. BR BR I risultati raggiunti finora nelle varie spedizioni marziane sono stati però piuttosto deludenti. Come valuta questo fatto? BR BR Non credo si debba parlare di delusione. Certo, l’esito è deludente se pensiamo che lo scopo principale, cioè trovare la vita su Marte, non è ancora nelle nostre mani. Però a me sembra che abbiamo imparato tanto da queste attività: pensi solo alla strumentazione che è stata sviluppata dagli anni e#039;60/e#039;70 fino ad oggi e alle spettacolari immagini che sono state ottenute: abbiamo visto la morfologia della superficie di Marte con una chiarezza davvero formidabile e da questa abbiamo potuto dedurre l’esistenza di canali in superficie e ipotizzare che in una data epoca forse in questi canali scorreva delle#039;acqua che poi è scomparsa. E proprio la strumentazione messa a punto qualche anno fa ci ha fornito dati che ci convincono che ce#039;è acqua, anche se soltanto sotto la superficie del pianeta. Anche questo, dal nostro punto di vista di terrestri, può deludere un po’: Marte non è un gran che come pianeta da esplorare; non è come fare un viaggio in BR Amazzonia, dove ce#039;è tanta vita in superficie; qui invece è come se fosse tutto un immenso deserto. Per trovare la vita su Marte si deve quindi lavorare parecchio e spendere tanti soldi. BR Va detto anche che, oltre alla Nasa e all’Esa, ci sono altre due agenzie spaziali che stanno avviando la ricerca verso Marte: una è Roskosmos, le#039;Agenzia spaziale russa; le#039;altra è la giapponese Jaxa: tutte e quattro hanno un ruolo importante sul pianeta rosso. La Cina e le#039;India invece puntano più sulla nostra Luna, perché, pur essendo ormai agenzie importanti, sono un po’ più indietro nella ricerca spaziale. BR BR Lei cosa si attende da questa nuove missione? BR BR La mia aspettativa ha degli aspetti molto personali, legati al nome di questa missione: Phoenix, come la Fenice della leggenda che è risorta dalle ceneri. Ebbene, il nostro Centro di Trieste stava tenendo un convegno in Venezuela, a Caracas, proprio nel momento in cui la missione precedente del 1999 stava per atterrare su un polo marziano: potete immaginare lo sconforto degli studenti quando, in collegamento diretto con la Nasa, la sonda è scomparsa e la missione è stata soppressa. Adesso però è rinata e Phoenix è riuscita nella difficile impresa di arrivare morbidamente sopra la superficie, avendo una probabilità del 50% di fallire. Invece ha avuto successo e io spero in un prossimo futuro di vedere risultati importanti: per esempio se ci sono sacche de#039;acqua sotterranee, sulla natura delle#039;acqua, se era congelata o meno. BR BR I mass media, semplificando, fanno spesso le#039;equazione: presenza de#039;acqua significa automaticamente evidenza di vita. Non le sembra riduttivo? BR BR Sì, è riduttivo. D’altra parte non è semplice trovare la vita fuori dalla Terra. Sono tre i fattori da considerare: uno è la presenza de#039;acqua, le#039;altro è la fonte di energia, il terzo è le#039;abbondanza di atomi di carbonio. Sono tre elementi che rappresentano il denominatore comune della vita così come si è sviluppata sulla Terra. Quando si va verso Marte è naturale che si cerchi le#039;acqua, perchè senze#039;acqua non sarebbe possibile trovare la vita, le cellule viventi hanno bisogno di acqua per esistere. BR Noi siamo quindi convinti che dove ce#039;è le#039;acqua ci potrebbe essere vita. Ma non necessariamente se ce#039;è le#039;acqua ce#039;è la vita. Anche al di là di Marte ci sono luoghi candidati potenziali alla vita, dove abbiamo ipotizzato la presenza di acqua: è il caso del satellite di Giove, Europa, e del satellite di Saturno, Encelado. Su Encelado è abbastanza chiaro che ci possa essere acqua, ma su Europa ci sarà una quantità de#039;acqua più grande. Dunque, cercare le#039;acqua è cercare la vita; ma non necessariamente è riuscire a trovare la vita, è questo il punto importante. BR BR Le#039;origine e le#039;evoluzione della vita sulla Terra in parte sono state spiegate dalle teorie evolutive, anche se ci sono ancora dei punti poco chiari e non del tutto spiegati. In questa situazione, ha senso utilizzare i paradigmi evoluzionistici per cercare la vita extraterrestre? BR BR Questa è una domanda importante perchè ce#039;è tanta confusione circa le#039;evoluzione e il darwinismo. BR Posso iniziare a rispondere facendo il paragone della fisica, intesa come una scienza universale; ciò significa che se vediamo un corpo ruotare intorno a un altro, come un satellite intorno a un pianeta, diciamo a cento milioni di anni luce dalla Terra, noi pensiamo che la teoria della gravitazione di Newton vada abbastanza bene per calcolare la sua orbita. Qualcuno può dire che forse la teoria di Einstein andrebbe ancora meglio, ma non dubitiamo che, fino a un certo grado di precisione, la fisica ci dà la sicurezza su come calcolare l’orbita di un pianeta extrasolare. Lo stesso si può dire per la chimica: se noi vediamo un pianeta molto lontano e troviamo atomi di carbonio o un atomo di ferro, nessuno dubita che ci sia una chimica diversa dalla nostra. Ecco, noi pensiamo che la fisica e la chimica siano scienze universali. Ciò non vuol dire che è impossibile che ci sia qualcosa di sbagliato in fisica: ci sono molte cose ancora da capire, come ad BR esempio il grande problema della materia oscura che riempie la maggior parte dell’universo. BR BR Cioè le teorie vanno sempre adattate all’osservazione della realtà … BR Certamente. Ma torniamo alla biologia, sarebbe assurdo pensare che la biologia altrove debba essere diversa dalla nostra. Anche perché la biologia ha come base la stessa fisica e la chimica. Noi pensiamo che anche la biologia come la conosciamo oggi, e in particolare la teoria di Darwin, debba essere universale. In questo momento la teoria di Darwin è una teoria valida in biologia come lo è la teoria di Einstein in fisica; perciò noi cerchiamo la vita extraterrestre con un modello darwiniano. BR Ma, ancora una volta, ciò non significa che non ci siano difficoltà nella biologia, che non ci siano fenomeni che devono essere spiegate meglio e che le teorie evolutive, come tutta le scienze sperimentali, non debbano essere migliorate. BR Ancora diverso poi è il discorso delle implicazioni filosofiche dell’evoluzionismo. Mi arrabbio un po’ quando qualche mio collega che vuole generalizzare dicendo che con il darwinismo tutto è ridotto al caso e non ce#039;è posto per Dio e la fede; la scienza ha i suoi limiti, il suo campo di applicazione e come scienziati professionisti possiamo spingerci fin dove le osservazioni e gli esperimenti appoggiano le nostre affermazioni. BR BR È possibile che, viceversa, le indagini sulla vita extraterrestre poi ci aiutino a chiarire la storia e i meccanismi delle#039;evoluzione sul nostro pianeta? BR BR Io sono abbastanza scettico, ma è un punto di vista molto personale, circa la possibilità di scoprire la vita su un pianeta come Marte; forse si riuscirà, ma io penso che non è quello il posto più ospitale. Dove la scoperta è più probabile, secondo la mia personale opinione, è su Europa, il satellite di Giove che ho citato prima, la seconda luna gioviana che Galileo ha scoperto 400 anni fa. È già stata programmata una missione, intitolata al matematico francese Laplace, che fra dieci anni sarà in grado di cercare la vita su Europa con probabilità maggiore che su Marte. Il finanziamento di questa missione non è ancora stato approvato dalle#039;Agenzia Spaziale Europea, ma dovrebbe essere simile a quello che gli americani hanno speso con Phoenix: 300 milioni di euro, che per il continente europeo è una quantità relativamente modesta. Io sono membro di questa missione, che è molto grande: siamo 360 sotto la direzione di Michel Blanc e per BR l’Italia siamo una ventina. BR Io spero che questo progetto vada avanti e ciò anche per i motivi impliciti nella domanda. Se si trova la vita su Marte, noi pensiamo di poter capire meglio non soltanto le#039;evoluzione della vita ma le#039;origine della vita. Nel 2003 qui a Trieste abbiamo celebrato il 50esimo anniversario della scoperta di un giovane ragazzo americano, Stanley Miller, che nel 1953 ha incominciato una ricerca di chimica organica per vedere cosa la scienza può dirci sulla genesi della vita sulla Terra. Sono 50 anni che in tutti i laboratori del mondo si cerca di capire quella che chiamiamo “le#039;evoluzione chimica”. Ma forse non dovremo aspettare altri 50 anni: io penso che se troviamo la vita su Europa e su Marte (in quelle#039;ordine, prima su Europa poi su Marte), capiremmo molto più rapidamente come è nata la vita sulla Terra. È quella che gli ingegneri chiamano “reverse engineering”, cioè ingegneria al rovescio. BR BR Cioè partendo dal prodotto finito si risale ai componenti… BR Questo è il premio che io attendo con grande fiducia da Laplace o da una successiva missione: poter avere davanti a noi la vita extraterrestre. Non nella forma di un, pur simpatico, E.T., ma solo di una vita a livello cellulare, microscopica. All’ICTP stiamo lavorando in questa direzione, in collegamento con un gruppo di colleghi formato da scienziati indiani, italiani e un israeliano; e pensiamo che trovare le#039;origine della vita sarebbe la cosa più importante nella storia delle#039;umanità. Su questo sto scrivendo un libro e ho voluto intitolarlo “La seconda genesi”, cioè quella che vedremo su Europa o su Marte. BR Certo, in tal caso la nostra cultura soffrirà un colpo fortissimo; e penso che sia la filosofia che la teologia dovranno intensificare la discussione con gli scienziati. Non ho detto “distruggere la filosofia o la religione”: è tutto il contrario; si tratta di stimolare la lettura e l’approfondimento dei nostri libri sacri, come la Bibbia, o dei classici filosofici, in dialogo con la scienza, per capire meglio qual è la nostra posizione nelle#039;universo. BR BR (a cura di Mario Gargantini) BR /P br P A href= http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=2457 http://www.ilsussidiario.net/articolo.aspx?articolo=2457 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3203&titolo_sotto=Cosa accadrebbe se si scoprissero forme di vita sul Pianeta Rosso?&ID_cat_new=99News ReikiBolivia: scoperta impronta umana che potrebbe risalire a 15 milioni di anni fahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3202&titolo_sotto=Bolivia: scoperta impronta umana che potrebbe risalire a 15 milioni di anni fa&ID_cat_new=99I RESTI PIUe#039; ANTICHI RISALIVANO A 4 MILIONI DI ANNI FA - P 30 maggio 2008 BR BR Se la sua veridicità fosse confermata andrebbe riscritta la storia delle#039;evoluzione umana BR BR LA PAZ (BOLIVIA) - Se fosse confermata, sarebbe una scoperta in grado di cambiare la storia delle#039;umanità come la conosciamo noi. Le#039;impronta pietrificata del piede di un uomo che camminò eretto fra cinque e 15 milioni di anni fa lungo quello che oggi è le#039;altipiano andino in Bolivia è stata presentata a La Paz, fra la sorpresa generale e un certo scetticismo degli addetti ai lavori, come quella che sarebbe di gran lunga le#039;orma più antica del mondo. Di gran lunga più vecchia, infatti, di quella scoperta nelle#039;agosto del 2007 da archeologi egiziani su una roccia nelle#039;oasi di Siwa e risalente a circa due milioni di anni fa. BR BR LA SCOPERTA - Durante una conferenza stampa nella sede del ministero degli Esteri boliviano, esperti paleontologi e antropologi hanno presentato una sezione di pietra lunga tre metri, larga uno e spessa 30 centimetri, con sopra una orma chiara di 29,5 centimetri (taglia 39) corrispondente ad un uomo alto circa 1,70 metri e pesante 70 chili. Commentando lo straordinario rinvenimento, le#039;archeologo Manuel de la Torre ha dichiarato che si tratta di un reperto appartenente al miocene delle#039;epoca terziaria, quando la cordigliera delle Ande era in formazione, e questo ne fa «le#039;orma umana sicuramente più antica mai scoperta». Da parte sua un altro studioso Guillermo Lazcano, ha osservato che «i polpastrelli di ciascuna delle cinque dita sono abbastanza robusti. Ognuno di essi presenta una collocazione corretta, per cui la traccia ci permette di evidenziare che esisteva una buona capacità di trazione e un buon movimento con due piedi». BR BR IL PRIMO UOMO - Se ulteriori indagini confermassero le#039;autenticità del ritrovamento, esso sconvolgerebbe fra le#039;altro le teorie finora conosciute sulle#039;evoluzione della specie umana perchè il primo ominide che si suppone avesse capacità di spostarsi eretto era le#039;Australopithecus anamensis, e di cui sono stati scoperti in Kenya resti risalenti a quattro milioni di anni fa. Le#039;orma umana boliviana è stata rinvenuta nelle vicinanze del lago Titicaca, a circa 70 chilometri ad ovest di La Paz fra i villaggi di Tiwanaku e Guaqui, abitati da indigeni aymara, la stessa etnia del presidente della repubblica, Evo Morales. La Comunità della Sapienza Ancestrale che ha promosso la conferenza stampa e che da oltre 30 anni lavora per la valorizzazione della conoscenza ereditata dalle culture pre-ispaniche, ha presentato ai giornalisti rapporti scientifici e fotografie riguardanti la scoperta. Da essi emerge che le#039;impronta delle#039;essere primitivo fu fotografata per la BR prima volta da Fanny Pimentel, una guida turistica che la localizzò grazie a dati forniti da contadini del villaggio di Sullkatiti, che la conoscevano e la veneravano come «le#039;orma delle#039;Inca», attribuendola ad antichi antenati. De la Torre ha anche detto che le#039;uomo la lasciò camminava probabilmente sulla spiaggia di quello che alle#039;epoca doveva essere un lago che si seccò progressivamente, pietrificandosi e conservando quindi tracce di un antico passato. La sua antichità, ha concluso, è stata determinata con lo stesso metodo che quasi un anno fa certificò le#039;impronta egiziana delle#039;oasi di Siwa. BR BR Fonte Corriere.it BR BR A href= http://www.effedieffe.com/content/view/3391/183/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.effedief fe.com/content/ view/3391/ 183/ /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3202&titolo_sotto=Bolivia: scoperta impronta umana che potrebbe risalire a 15 milioni di anni fa&ID_cat_new=99News ReikiColap: Associazioni professionali verso il riconoscimentohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3205&titolo_sotto=Colap: Associazioni professionali verso il riconoscimento&ID_cat_new=99 - P Comunicato Stampa 27/05/2008 BR BR Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo per le qualifiche professionali BR Lupoi: “I ministeri ed il Cnel inizino subito l’esame della documentazione” BR BR E’ stato finalmente pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale n°122 il decreto interministeriale del 26 febbraio scorso firmato dal ministero della giustizia di concerto con il ministero delle politiche comunitarie - per l’attuazione del dlgs 206/2007 di recepimento della direttiva sulle qualifiche professionali. BR BR Piena la soddisfazione del Colap e del suo Coordinatore Nazionale, Giuseppe Lupoi che vede nel provvedimento “la conclusione del cammino compiuto negli ultimi due anni che, per la prima volta inserisce, con tutti i dettagli operativi, all’interno di un provvedimento di legge, le associazioni professionali”. BR BR In particolare, il decreto interministeriale descrive i requisiti necessari per l’individuazione delle associazioni che potranno partecipare, insieme agli ordini, ai tavoli europei, dando indicazioni specifiche sulle modalità ed i termini per l’esame e la presentazione delle candidature. BR BR “La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – continua Lupoi - consentirà alle oltre 50 associazioni del Colap che hanno presentato la loro domanda ai ministeri il 20 dicembre scorso e alle altre che si stanno apprestando a farlo di veder riconosciuto l’impegno e la qualità del lavoro svolto in tutti questi anni”. BR BR Oggi, l’augurio del Coordinatore Lupoi è che i Ministeri ed il Cnel “inizino subito l’esame della documentazione delle associazioni”. BR BR “Questo provvedimento – conclude Lupoi – non è soltanto un passo importante per il nostro paese ma un esempio per l’Europa che dimostra la volontà di rendere davvero possibile la libera circolazione delle persone nei vari Stati europei, avviando il processo di regolamentazione delle associazioni e riconoscendo il loro ruolo ed il loro peso all’interno del sistema professionale. BR BR Del provvedimento e delle linee da seguire ne discuteranno i consiglieri del Coordinamento giovedì 29 maggio nel corso dell’esecutivo Colap. BR BR A href= http://www.colap.it/comunicati_item.asp?id=84 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.colap. it/comunicati_ item.asp? id=84 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3205&titolo_sotto=Colap: Associazioni professionali verso il riconoscimento&ID_cat_new=99News ReikiUne#039;esplosione di un Ufo in Vietnam ???http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3199&titolo_sotto=Un'esplosione di un Ufo in Vietnam ???&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Gordon Francis Ferri alle 13:41 in Current Affairs BR BR Un oggetto volante non identificato sarebbe esploso mentre era in volo nel cielo al di sopra di une#039;isola del Vietnam meridionale ! BR BR Lo asseriscono i media locali, il giorno dopo che le forze aeree cambogiane hanno ritirato un rapporto ufficiale su un misterioso incidente aereo. BR BR La Vietnam News Agency scrive che cittadini residenti di  Phu Quoc island, 10 km al largo della provincia Cambogiana di Kampot, hanno trovato reperti di metallo grigio grandi fino a un metro e mezzo. BR BR Le#039;esplosione è avvenuta a circa 8 chilometri di altezza e il velivolo è stato alle#039;inizio identificato come un aereo ma le autorità non hanno saputo nemmeno dichiarare se si fosse trattato di un aereo civile o militare, scrive le#039;agenzia vietnamita, nelle#039;articolo intitolato: UFO explodes over Phu Quoc Island. BR BR Soldati sono stati inviati sul posto per il recupero del relitto e degli eventuali sopravvissuti, ma le autorità locali che hanno contattato le compagnie aeree in Vietnam, Cambogia e Thailandia, si sono sentite rispondere che nessun loro aereo è precipitato. BR BR Gli abitanti di Kampot hanno detto martedì (ieri) di aver sentito una forte esplosione.  Mercoledì (oggi) hanno chiamato le#039;agenzia internazionale Reuters raccontando di aver trovato lungo la costa questi reperti di metallo. BR BR Kung Mony, comandante delle Forze aeree cambogiane ieri in un primo momento aveva parlato di un incidente aereo in territorio aereo vietnamita che aveva coinvolto un aereo di una compagnia straniera, ma più tardi ha ritirato le sue dichiarazioni, affermando che non vi è stato alcun incidente che abbia riguardato un aereomobile. BR BR Il caso è assai misterioso. Restiamo in attesa dei dettagli. BR BR ( fonte:  Grant McCool and Ed Cropley in Bangkok; Editing by Bill Tarrant - BR BR REUTERS - www.reuters.com ) BR BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/05/ultimora-unesplosione-di-un-ufo-in-vietnam.html target=_blank FONT color=#003399 http://mysterium.blogosfere.it/2008/05/ultimora-unesplosione-di-un-ufo-in-vietnam.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3199&titolo_sotto=Un'esplosione di un Ufo in Vietnam ???&ID_cat_new=99News ReikiIl pescatore e le#039;oggetto misteriosohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3200&titolo_sotto=Il pescatore e l'oggetto misterioso&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/cambogia-mistero/1.html http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/scienzaetecnologia/cambogia-mistero/1.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3200&titolo_sotto=Il pescatore e l'oggetto misterioso&ID_cat_new=99News ReikiDna osservato mentre si auto-riparahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3198&titolo_sotto=Dna osservato mentre si auto-ripara&ID_cat_new=99 - P È stata osservata, per la prima volta in tempo reale, una molecola di Dna che riesce a correggere autonomamente un danno nella propria struttura. L’ auto-guarigione del materiale genetico è un meccanismo conosciuto da tempo, ma nessuno era mai stato in grado di documentarlo. Ce l’ha fatta un gruppo di ricercatori olandesi del Kavli Institute dell’Università di Delft. BR BR «Utilizzando imaging di singole molecole, manipolazione e spettroscopia – affermano gli studiosi - vogliamo svelare il processo con cui le cellule umane riparano le lacerazioni dei due filamenti del Dna. La riparazione, che si verifica in seguito alla duplicazione del genoma o è causata da agenti esogeni dannosi, è di fondamentale importanza per il mantenimento della stabilità del genoma e la prevenzione del cancro». BR BR Gli scienziati olandesi hanno osservato in diretta la ricombinazione omologa, ovvero uno dei metodi di guarigione messi in atto dalle cellule. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Molecular Cell. «I meccanismi di riparazione – si legge nel sito del Kavli Institute – innescano una complicata ginnastica del Dna e una lunga serie di interazioni, come ad esempio trasportare insieme segmenti di Dna da cromosomi differenti e mantenere i bordi lacerati in prossimità di un eventuale allacciamento» . Gli studiosi sono riusciti a osservare il fenomeno di riparazione grazie a un campo magnetico che consente di spingere e ruotare una singola molecola di Dna nella posizione voluta. Nel momento in cui il danno viene riparato, la posizione della molecola cambia: in questo modo si è potuto osservare il processo nel dettaglio. BR BR La rottura della molecola di DNA può essere provocata, per esempio, dai raggi ultravioletti o dai raggi X, ma capita anche durante la normale divisione cellulare. Il danno può interessare una parte della struttura o l’intera molecola, ma le cellule sono dotate di diversi meccanismi per ripararlo. Se queste lacerazioni non venissero immediatamente corrette, potrebbero infatti portare ad alterazioni a livello funzionale. BR BR La possibilità di approfondire le conoscenze su questi meccanismi è molto importante soprattutto in campo oncologico, dato che la formazione di un danno del materiale genetico è uno dei processi che può portare allo sviluppo di cellule cancerose. BR BR Camilla Tagliabue BR BR A href= http://www.ifgonline.it/pub/165/show.jsp?id=3621eiso=1eis=165 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ifgonlin e.it/pub/ 165/show. jsp?id=3621e iso=1eis= 165 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3198&titolo_sotto=Dna osservato mentre si auto-ripara&ID_cat_new=99News ReikiMarte ha strutture simili a Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3194&titolo_sotto=Marte ha strutture simili a Terra&ID_cat_new=99Prime immagini dalla sonda Phoenix: fenditure poligonali - P ROMA - Strutture poligonali sul suolo del Polo Nord di Marte: sono fra le prima immagini inviate a terra dalla sonda americana Phoenix. La sonda si ee#039; posata sul pianeta la notte scorsa in una zona priva di grandi rocce e ghiaccio. BR BR Le prime immagini mostrano distese piatte e ciottoli, con note fenditure poligonali. Strutture simili sono sulla Terra nelle zone artiche, e sono un indice della presenza di terreno ghiacciato ed estremamente compatto, il permafrost. BR BR A href= http://www.studiocelentano.it/d.asp?id=30384eopt=scn target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.studioce lentano.it/ d.asp?id= 30384eopt= scn /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3194&titolo_sotto=Marte ha strutture simili a Terra&ID_cat_new=99News Reikiarcheologia: egitto, scoperti busto di cleopatra e maschera di antoniohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3197&titolo_sotto=archeologia: egitto, scoperti busto di cleopatra e maschera di antonio&ID_cat_new=99 - P Il Cairo, 26 mag. - (Adnkronos/Dpa) - Un busto in alabastro di Cleopatra, una maschera di Marco Antonio e una statua in bronzo di Afrodite, la dea delle#039;amore, sono stati scoperti vicino a Alessandria de#039;Egitto. Lo ha annunciato oggi il Consiglio supremo delle antichitae#039; egiziano (Csa), secondo cui i preziosi reperti sono stati trovati durante gli scavi nel tempio di Tabusiris Magna, ad Abusir, sulla costa mediterranea. BR BR Gli scavi hanno portato alla luce anche alcune monete di bronzo sulle quali ee#039; inciso il volto di Cleopatra, vasi di ceramica e i resti di scheletri umani. Il direttore del Csa Zahi Hawwas ha invece smentito la notizia della scoperta delle tombe di Cleopatra e Marco Antonio, riportata da alcuni media. Tabusiris Magna ee#039; une#039;antica cittae#039; a nord di Alessandria. BR BR A href= http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=188663 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. interfree. it/cgi-bin/ desc.cgi? id=188663 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3197&titolo_sotto=archeologia: egitto, scoperti busto di cleopatra e maschera di antonio&ID_cat_new=99News ReikiNella Macchina del Tempo Alle#039;origine delle#039;universohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3196&titolo_sotto=Nella Macchina del Tempo All'origine dell'universo&ID_cat_new=99Al Cern di Ginevra sta per essere avviato le#039;Lhc, il più grande acceleratore di particelle del mondo. Siamo andati a visitare queste#039;opera straordinaria - P di FABRIZIO RAVELLI BR BR GINEVRA - A cavallo della frontiera franco-svizzera, fra il lago Lemano e il paese di Voltaire, la storia del mondo si prepara a una svolta. In mezzo a paesini ordinati coi loro campanili, i prati ben rasati, i vigneti e le mucche che brucano, le#039;umanità intera sta per fare un passo avanti, un salto forse, nella conoscenza delle#039;universo, della materia e delle forze sconosciute che lo tengono insieme. Sappiamo che qualcosa succederà - dice Fabiola Gianotti, milanese -. È un momento storico per la scienza, e quel che scopriremo potrebbe cambiare i libri di testo. Fra un anno o due, ce#039;è la possibilità che si scopra le#039;origine della materia oscura che costituisce il venticinque per cento delle#039;universo . BR BR Quando sente parole del genere, un povero profano ha due scelte. O si arrende, volta le spalle e torna alla sua esistenza semi-animale, alle prese con forme di materia rozza (carta, benzina, asfalto, pastasciutta) . Oppure passa i cancelli del Cern, si affida a una serie di gentili scienziati compatrioti che qui lavorano, e prova - se non a capire - a immaginare almeno, a percepire le vibrazioni del momento storico. Mancano poche settimane. Poi il più grande acceleratore di particelle del mondo, le#039;Lhc (Large Hadron Collider), verrà avviato. BR BR Due fasci di protoni cominceranno a viaggiare, nei due sensi, lungo il tunnel di ventisette chilometri a cento metri sotto terra. Si scontreranno in quattro rivelatori, sorta di colossali macchine fotografiche che fisseranno le immagini delle#039;impatto. BR BR Vedremo le#039;origine delle#039;universo, che cosa è successo un decimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang, perché quelle sono le condizioni che verranno ricreate. Un progetto simile non è mai stato tentato, ed è il più ambizioso al mondo. Non poteva succedere che qui al Cern, il più importante laboratorio planetario per la fisica delle particelle, le#039;impresa che (dal 1954) tiene insieme venti stati membri europei, e circa sessanta di tutto il mondo, impegnando ogni giorno ottomila scienziati. Da luglio in avanti, e per i prossimi anni, ci si aspetta di scoprire qualcosa che non è mai stato visto, ma solo immaginato coi modelli teorici. Oggetti misteriosi come la materia oscura, le#039;antimateria, le supersimmetrie Susy , o il bosone di Higgs, ipotetica particella elementare che il Nobel Leon Max Lederman ha chiamato (facendo storcere la bocca a molti colleghi) la particella di Dio . BR BR Le#039;attenzione (non eccessiva) della gente normale verso questo progetto è stata risvegliata poco tempo fa dalle#039;iniziativa di due personaggi che hanno tentato di bloccarlo. Con un appello al tribunale delle Hawaii (uno dei due abita lì, e vi ha fondato le#039;orto botanico), Walter Wagner e Luis Sancho hanno sostenuto che le#039;Lhc è una sorta di arma fine di mondo come quella del Dottor Stranamore, che può produrre buchi neri in grado di inghiottire Ginevra e poi le#039;intero pianeta. BR BR Tesi bizzarra, che gli scienziati considerano une#039;autentica fesseria. Già in passato esperimenti simili (ma più limitati) avevano fatto gridare al pericolo di fine del mondo, e poi non era successo niente. Ma, paradossalmente, la boutade di Wagner-Sancho ha avuto il merito di ricordare che qui al Cern qualcosa di sensazionale sta per avvenire. Non fine di mondo ma, casomai, la messa in scena del suo inizio. BR BR Nella sala controllo del Cern un fisico italiano, Roberto Saban, tiene de#039;occhio sui monitor le#039;anello sotterraneo che si avvia verso il momento dello start. È il responsabile del collaudo. Il fascio di protoni viaggia alle#039;interno di una conduttura sotto vuoto, e viene guidato da magneti che gli danno la curvatura necessaria lungo le#039;anello. Sono 1232 magneti superconduttori, ognuno un bestione lungo 15 metri e pesante 32 tonnellate, alimentati a 12mila ampére. Specie di thermos, che alle#039;interno hanno una massa raffreddata a 1,9 kelvin, cioè meno 271 gradi . A quella temperatura, le bobine di niobio-titanio non presentano resistenza. Se si usassero magneti caldi , per raggiungere la stessa energia le#039;anello dovrebbe essere lungo 120 chilometri, e consumerebbe 40 volte tanta elettricità. Sono magneti di frontiera , che lavorano al limite della loro progettazione - spiega Saban - Così come la criogenia, cioè il sistema di raffreddamento . BR BR Tutto qui è di frontiera, innovativo, avanti: le#039;ingegneria, i materiali, i progetti. In ogni campo, la sperimentazione produce ricadute che fanno fare passi avanti alla vita di tutti i giorni. La tecnologia degli acceleratori trova applicazione in campo tumorale e nella diagnostica medica, così come nello studio dei superconduttori, o nei sistemi di screening delle merci negli aeroporti. Il Cern è, insomma, anche un buon affare per gli Stati che lo finanziano, Italia compresa. BR BR Ma vediamo le#039;anello che Saban sta collaudando. I fasci di protoni (cento miliardi di protoni, in 2800 pacchetti ) viaggeranno alle#039;interno di un condotto (dieci cm di diametro interno) dove viene creato le#039; ultravuoto , più vuoto che nello spazio, un decimillesimo di miliardesimo della pressione al livello del mare. I protoni andranno alla velocità della luce, e faranno il giro dei 27 chilometri undicimila volte al secondo. Alla massima potenza delle#039;Lhc, ogni fascio avrà une#039;energia pari a quella di un auto lanciata a 1600 chilometri orari. Ogni protone 7 tev (tera elettrovolt) , quindi ogni collisione raggiungerà i 14 tev: una soglia mai raggiunta, e considerata necessaria per liberare e riconoscere particelle mai viste. Saban si prepara a controllare le#039;anello, i magneti che guidano, ripuliscono e concentrano il fascio, le temperature di esercizio: Alle#039;inizio, succederà che non sapremo pilotare la macchina, ma ci aggiusteremo presto . BR BR Lungo il percorso, dentro enormi caverne sotterranee, ci sono i rivelatori, quattro in tutto. Due (Atlas e Cms) sono general purpose , hanno cioè compiti di osservazione più larghi, seppure con tecnologie diverse. Gli altri due (Alice e Lhcb) sono indirizzati a obiettivi più specifici. Paolo Giubellino, fisico torinese delle#039;Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), è uno dei responsabili di Alice (A Large Ion Collider Experiment): Alice studia la materia nucleare ad alta densità, e cioè il momento in cui si è passati dalla pappa di quark-gluoni alla formazione di protoni e neutroni. Circa venti milionesimi di secondo dopo il Big Bang . BR BR Sarà la prima fase dopo le#039;avviamento del grande acceleratore, quando per creare Qgp (il plasma di quark-gluoni) si faranno scontrare nuclei di piombo: Alice è progettata per lavorare a intensità più bassa, quindi per il primo anno lavorerà bene. A bassa intensità, gli eventi sono più rarefatti. Poi gli altri si metteranno a correre. Ma tutti e quattro continueranno a prendere dati insieme. Qui è come se si lavorasse in grandi esplorazioni geografiche, con un gran numero di persone: per ogni rivelatore ce#039;è il contributo di cento istituti di una trentina di paesi diversi . BR BR I rivelatori sono macchine enormi, costruite intorno alla condotta centrale dove passerà il fascio. Fabiola Gianotti lavora ad Atlas, un arnese lungo 46 metri con un diametro di 25 e pesante circa settemila tonnellate: Qualunque sia la fisica nuova che si rivelerà, Atlas e Cms la vedranno. Oggi conosciamo bene il mondo delle particelle elementari, descritte dalla teoria del Modello Standard. Il modello spiega bene, ma non risponde a tutte le domande. Sappiamo che nelle#039;universo ce#039;è un venticinque per cento di materia oscura, e un settanta di energia oscura. Nessuna delle particelle che conosciamo può spiegare la materia oscura . Il Modello Standard è una teoria che disegna la situazione delle nostre conoscenze. Ma la cosa che sembra sensazionale (a un profano) è che tutto quello che si conosce, la cosiddetta materia ordinaria di cui noi e ogni oggetto sulla Terra sono costituiti, non rappresenta che il sei per cento della materia ed energia BR delle#039;universo. BR BR La nostra ignoranza è sconfinata: Al di là del Modello Standard ci sono molte teorie, e fenomeni che oggi non conosciamo, anche se abbiamo qualche idea. La soglia in cui il Modello Standard comincia a dare segni di cedimento è proprio a quella scala del tev, di energia, che le#039;acceleratore Lhc per la prima volta raggiungerà. Il termine materia oscura indica anche la nostra ignoranza. Siamo di fronte a un muro, e abbiamo moltissime domande. In questo senso, ci si può aprire un nuovo mondo, e la posta in gioco è bellissima . BR BR Tutti i libri di testo potrebbero finire in archivio. Dietro quel muro si potrebbe scoprire le#039;esistenza del bosone di Higgs, finora solo ipotizzata: un campo di energia che determina le diverse masse delle particelle. O delle particelle supersimmetriche dette Susy , che potrebbe spiegare la materia oscura, e di massa abbastanza elevata da non poter essere state prodotte finora artificialmente. Non con il Lep, le#039;acceleratore del Cern che ha preceduto le#039;Lhc. BR BR Guido Tonelli, fisico pisano, è uno degli scienziati responsabili del Cms, le#039;altro grande rivelatore. Ha gli stessi obiettivi, grosso modo, di Atlas, ma con tecnologie diverse. E ciascuno dei due, in pratica, verifica i risultati delle#039;altro. Osserveremo un miliardo di collisioni al secondo. Fra queste ne sceglieremo centomila che potrebbero essere interessanti, e alla fine solo cento da immagazzinare su disco. E un flusso di informazioni paragonabile, in quelle#039;istante, alle#039;intero flusso di informazioni del mondo . Ecco quindi che, in un caverna adiacente a quella di Atlas, ce#039;è una grandissima farm di computer per selezionare i dati prima di inviarli al centro di calcolo. BR BR Il tunnel sta per essere chiuso, in preparazione dello start. Le#039;ultimo segmento aperto è quello che ci mostra Francesco Bertinelli, ingegnere milanese, che per andare avanti e indietro sotto terra usa la sua mountain-bike: Questa che vediamo al Punto 4 è la cavità di radiofrequenza, in pratica il pedale delle#039;acceleratore. Ad ogni passaggio il flusso di protoni aumenta la sua energia . Moltissima tecnologia è di produzione italiana: un terzo degli enormi magneti, per esempio, o i tubi senza saldature della Dmv di Costa Volpino. Infine le#039;ultimo rivelatore, le#039;Lhcb: Questo è diverso dagli altri - spiega Carlo Forti, romano - perché non è circolare ma asimmetrico. Osserverà i mesoni B, che dopo la collisione vanno da una parte sola. E studieremo le#039;asimmetria materia-antimateria , un miliardesimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang. A una temperatura di dieci milioni di miliardi di gradi . BR BR Tutti i dati degli esperimenti finiscono al Computer centre: Le#039;analisi è la parte finale - spiega Massimo Lamanna, udinese - Ma qui è anche il punto di ingresso nella struttura del Grid . Qui, nel 1990, Tim Berners-Lee inventò il web, quel www che tutti ora conoscono: ce#039;è ancora, in vetrina, il pc marca Next che venne usato. E qui si è creato adesso il Grid: La necessità di calcolo era enorme, e si è pensato a una griglia che funzionasse come la rete elettrica. Le#039;Lhc produrrà 15 milioni di gigabytes di dati ogni anno, qualcosa come tre milioni di dvd . Questa capacità di calcolo, e di stoccaggio dati, è stata distribuita in circa duecento centri sparsi per il mondo, e interconnessi. In Italia il nodo è Bologna, a sua volta collegato con altri nove istituti. BR BR Bene, qualche settimana e le#039;Lhc comincerà a funzionare. Ma ce#039;è qualcose#039;altro, al di là delle probabili rivelazioni in grado di sconvolgere la conoscenza, che impressiona qui al Cern. Si sono fatte tesi di sociologia e di antropologia per capire come può funzionare tanto bene: Qui lavora gente di culture diverse, senza avere una struttura coercitiva - dice Paolo Giubellino -. E si cerca, quindi, ogni volta il consenso . Ce#039;è competizione, ma in assoluta trasparenza e totale condivisione dei dati - dice Guido Tonelli -. È qualcosa che in una struttura privata non esiste . Uscendo dal Cern, dopo questa sbornia di eccitazione per il futuro in arrivo, ce#039;è solo da chiedersi: perché non esiste un Cern per la cura del cancro o delle#039;aids? BR BR (25 maggio 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/scienza_e_tecnologia/cern-lhc/cern-lhc/cern-lhc.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 05/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ cern-lhc/ cern-lhc/ cern-lhc. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3196&titolo_sotto=Nella Macchina del Tempo All'origine dell'universo&ID_cat_new=99News ReikiUN PICCOLO UOMO CHE BRILLAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3192&titolo_sotto=UN PICCOLO UOMO CHE BRILLA"&ID_cat_new=99 - P Federale News Agency BR BR 21 maggio 2008 BR BR Nel villaggio di San Carlos i residenti hanno dichiarato di aver visto un essere sconosciuto alto circa 40 centimetri con un campo magnetico che ha impedito loro di avvicinarsi. BR Due persone, Walter Lopez e il meccanico Ferlatti Omar, hanno denunciato alla Polizia le#039;avvistamento del piccolo essere descrivendone i dettagli: era un essere piccolo, vestito con pantaloni brillanti, sembrava di avere un campo magnetico che lo proteggeva. BR BR Questo incidente ha ulteriormente aggravato la paura collettiva dei residenti della contea del Valles Calchaquíes, che negli ultimi giorni ha visto la presenza di uno strano oggetto luminoso sferico, volare a bassa quota sul villaggio. BR I ragazzi non vogliono uscire di notte per paura di incontrare strani esseri e alcuni UFO , ha detto un abitante di San Carlos a Copenoa News Agency. BR BR La storia di Ferlatti Lopez, il meccanico che ha avvistato il piccolo essere, coincide con quella di un pastore che è stato sorpreso dalla visita misteriosa di uno strano essere e che appunto dalla descrizione fatta, somiglierebbe a quello del disegno (foto sopra). BR BR La Polizia a nome del Vice Commissario Luis Comenares, ha dichiarato che la popolazione è spaventata da questi episodi e che per ora da parte loro non è stato visto nulla di strano. Comunque vigileremo anche sui continui avvistamenti UFO. BR Fonte: Ana Luisa Cid BR BR A href= http://www.segnidalcielo.it/piccolo_uomo_che_brilla.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.segnidal cielo.it/ piccolo_uomo_ che_brilla. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3192&titolo_sotto=UN PICCOLO UOMO CHE BRILLA"&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;extraterrestre è mio fratellohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3193&titolo_sotto=L'extraterrestre mio fratello&ID_cat_new=99 - P Il rapporto tra astronomia e fede in une#039;intervista a padre Funes, direttore della Specola Vaticana BR BR di Francesco M. Valiante BR BR (© Le#039;Osservatore Romano - 14 maggio 2008) BR BR E quindi uscimmo a riveder le stelle . Cita Dante - il celebre verso che chiude le#039;ultimo canto delle#039;Inferno - per descrivere la missione delle#039;astronomia. Che è anzitutto quella di restituire agli uomini la giusta dimensione di creature piccole e fragili davanti allo scenario incommensurabile di miliardi e miliardi di galassie . E se poi scoprissimo di non essere i soli ad abitare le#039;universo? Le#039;ipotesi non lo inquieta più di tanto. È possibile credere in Dio e negli extraterrestri. Si può ammettere le#039;esistenza di altri mondi e altre vite, anche più evolute della nostra, senza per questo mettere in discussione la fede nella creazione, nelle#039;incarnazione, nella redenzione. Parola di astronomo e di sacerdote. Parola di José Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana. BR Argentino, quarantacinque anni, gesuita, dalle#039;agosto del 2006 padre Funes ha le chiavi della storica sede nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, che Pio XI concesse alle#039;osservatorio vaticano nel 1935. Fra circa un anno le restituirà, per ricevere quelle del monastero delle basiliane situato al confine tra le Ville Pontificie e Albano, dove si trasferiranno gli studi, i laboratori e la biblioteca della Specola. Unisce modi cortesi e pacati a quel leggero distacco dalle cose terrene di chi è abituato a tenere gli occhi rivolti verso le#039;alto. Un poe#039; filosofo e un poe#039; investigatore, come tutti gli astronomi. Contemplare il cielo è per lui le#039;atto più autenticamente umano che si possa fare. Perché - spiega a Le#039;Osservatore Romano - dilata il nostro cuore e ci aiuta a uscire dai tanti inferni che le#039;umanità si è creata sulla terra: le violenze, le guerre, le povertà, le oppressioni . BR BR Come nasce le#039;interesse della Chiesa e dei Papi per le#039;astronomia? BR BR Le origini si possono far risalire a Gregorio XIII, che fu le#039;artefice della riforma del calendario nel 1582. Padre Cristoforo Clavio, gesuita del Collegio romano, fece parte della commissione che studiò questa riforma. Tra Settecento e Ottocento sorsero ben tre osservatori per iniziativa dei Pontefici. Poi nel 1891, in un momento di conflitto tra il mondo della Chiesa e il mondo scientifico, Papa Leone XIII volle fondare, o meglio rifondare, la Specola Vaticana. Lo fece proprio per mostrare che la Chiesa non era contro la scienza ma promuoveva una scienza vera e solida , secondo le sue stesse parole. La Specola è nata dunque con uno scopo essenzialmente apologetico, ma col passare degli anni è divenuta parte del dialogo della Chiesa col mondo. BR BR Lo studio delle leggi del cosmo avvicina o allontana da Dio? BR BR Le#039;astronomia ha un valore profondamente umano. È una scienza che apre il cuore e la mente. Ci aiuta a collocare nella giusta prospettiva la nostra vita, le nostre speranze, i nostri problemi. In questo senso - e qui parlo come prete e come gesuita - è anche un grande strumento apostolico che può avvicinare a Dio. BR BR Eppure molti astronomi non perdono occasione per fare pubblica professione di ateismo. BR BR Direi che è un poe#039; un mito ritenere che le#039;astronomia favorisca una visione atea del mondo. Mi sembra che proprio chi lavora alla Specola offra la testimonianza migliore di come sia possibile credere in Dio e fare scienza in modo serio. Più di tante parole conta il nostro lavoro. Contano la credibilità e i riconoscimenti ottenuti a livello internazionale, le collaborazioni con colleghi e istituzioni di ogni parte del mondo, i risultati delle nostre ricerche e delle nostre scoperte. La Chiesa ha lasciato un segno nella storia della ricerca astronomica. BR BR Ci faccia qualche esempio. BR BR Basterebbe ricordare che una trentina di crateri della luna portano i nomi di antichi astronomi gesuiti. E che un asteroide del sistema solare è stato intitolato al mio predecessore alla direzione della Specola, padre George Coyne. Si potrebbe richiamare inoltre le#039;importanza di contributi come quelli di padre Oe#039;Connell alle#039;individuazione del raggio verde o di fratello Consolmagno al declassamento di Plutone. Per non parlare delle#039;attività di padre Corbally - vicedirettore del nostro centro astronomico di Tucson - che ha lavorato con un team della Nasa alla recente scoperta di asteroidi residui della formazione di sistemi binari di stelle. BR BR Le#039;interesse della Chiesa per lo studio delle#039;universo si può spiegare col fatto che le#039;astronomia è le#039;unica scienza che ha a che fare con le#039;infinito e quindi con Dio? BR BR Per essere precisi, le#039;universo non è infinito. È molto grande ma è finito, perché ha une#039;età: circa quattordici miliardi di anni, secondo le nostre conoscenze più recenti. E se ha une#039;età, significa che ha un limite anche nello spazio. Le#039;universo è nato in un determinato momento e da allora si espande continuamente. BR BR Da che cosa ha avuto origine? BR BR Quella del big bang resta, a mio giudizio, la migliore spiegazione delle#039;origine delle#039;universo che abbiamo finora dal punto di vista scientifico. BR BR E da allora che cosa è successo? BR BR Per trecentomila anni la materia, le#039;energia, la luce sono rimaste unite in una sorta di miscela. Le#039;universo era opaco. Poi si sono separate. Così noi adesso viviamo in un universo trasparente, possiamo vedere la luce: quella delle galassie più lontane, per esempio, che è arrivata a noi dopo undici o dodici miliardi di anni. Bisogna ricordare che la luce viaggia a trecentomila chilometri al secondo. Ed è proprio questo limite a confermarci che le#039;universo oggi osservabile non è infinito. BR BR La teoria del big bang avvalora o contraddice la visione di fede basata sul racconto biblico della creazione? BR BR Da astronomo, io continuo a credere che Dio sia il creatore delle#039;universo e che noi non siamo il prodotto della casualità ma i figli di un padre buono, il quale ha per noi un progetto de#039;amore. La Bibbia fondamentalmente non è un libro di scienza. Come sottolinea la Dei verbum, è il libro della parola di Dio indirizzata a noi uomini. È una lettera de#039;amore che Dio ha scritto al suo popolo, in un linguaggio che risale a duemila o tremila anni fa. Alle#039;epoca, ovviamente, era del tutto estraneo un concetto come quello del big bang. Dunque, non si può chiedere alla Bibbia una risposta scientifica. Allo stesso modo, noi non sappiamo se in un futuro più o meno prossimo la teoria del big bang sarà superata da una spiegazione più esauriente e completa delle#039;origine delle#039;universo. Attualmente è la migliore e non è in contraddizione con la fede. È ragionevole. BR BR Ma nella Genesi si parla della terra, degli animali, delle#039;uomo e della donna. Questo esclude la possibilità delle#039;esistenza di altri mondi o esseri viventi nelle#039;universo? BR BR A mio giudizio questa possibilità esiste. Gli astronomi ritengono che le#039;universo sia formato da cento miliardi di galassie, ciascuna delle quali è composta da cento miliardi di stelle. Molte di queste, o quasi tutte, potrebbero avere dei pianeti. Come si può escludere che la vita si sia sviluppata anche altrove? Ce#039;è un ramo delle#039;astronomia, le#039;astrobiologia, che studia proprio questo aspetto e che ha fatto molti progressi negli ultimi anni. Esaminando gli spettri della luce che viene dalle stelle e dai pianeti, presto si potranno individuare gli elementi delle loro atmosfere - i cosiddetti biomakers - e capire se ci sono le condizioni per la nascita e lo sviluppo della vita. Del resto, forme di vita potrebbero esistere in teoria perfino senza ossigeno o idrogeno. BR BR Si riferisce anche ad esseri simili a noi o più evoluti? BR BR È possibile. Finora non abbiamo nessuna prova. Ma certamente in un universo così grande non si può escludere questa ipotesi. BR BR E questo non sarebbe un problema per la nostra fede? BR BR Io ritengo di no. Come esiste una molteplicità di creature sulla terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio. Per dirla con san Francesco, se consideriamo le creature terrene come fratello e sorella , perché non potremmo parlare anche di un fratello extraterrestre ? Farebbe parte comunque della creazione. BR BR E per quanto riguarda la redenzione? BR BR Prendiamo in prestito le#039;immagine evangelica della pecora smarrita. Il pastore lascia le novantanove nelle#039;ovile per andare a cercare quella che si è persa. Pensiamo che in questo universo possano esserci cento pecore, corrispondenti a diverse forme di creature. Noi che apparteniamo al genere umano potremmo essere proprio la pecora smarrita, i peccatori che hanno bisogno del pastore. Dio si è fatto uomo in Gesù per salvarci. Così, se anche esistessero altri esseri intelligenti, non è detto che essi debbano aver bisogno della redenzione. Potrebbero essere rimasti nelle#039;amicizia piena con il loro Creatore. BR BR Insisto: se invece fossero peccatori, sarebbe possibile una redenzione anche per loro? BR BR Gesù si è incarnato una volta per tutte. Le#039;incarnazione è un evento unico e irripetibile. Comunque sono sicuro che anche loro, in qualche modo, avrebbero la possibilità di godere della misericordia di Dio, così come è stato per noi uomini. BR BR Il prossimo anno si celebra il bicentenario della nascita di Darwin e la Chiesa torna a confrontarsi con le#039;evoluzionismo. Le#039;astronomia può offrire un contributo a questo confronto? BR BR Come astronomo posso dire che dalle#039;osservazione delle stelle e delle galassie emerge un chiaro processo evolutivo. Questo è un dato scientifico. Anche qui io non vedo contraddizione tra quello che noi possiamo imparare dalle#039;evoluzione - purché non diventi une#039;ideologia assoluta - e la nostra fede in Dio. Ci sono delle verità fondamentali che comunque non mutano: Dio è il creatore, ce#039;è un senso alla creazione, noi non siamo figli del caso. BR BR Su queste basi, è possibile un dialogo con gli uomini di scienza? BR BR Direi che anzi è necessario. La fede e la scienza non sono inconciliabili. Lo diceva Giovanni Paolo II e lo ha ripetuto Benedetto XVI: fede e ragione sono le due ali con cui si eleva lo spirito umano. Non ce#039;è contraddizione tra quello che noi sappiamo attraverso la fede e quello che apprendiamo attraverso la scienza. Ci possono essere tensioni o conflitti, ma non dobbiamo averne paura. La Chiesa non deve temere la scienza e le sue scoperte. BR BR Come invece è avvenuto con Galileo. BR BR Quello è certamente un caso che ha segnato la storia della comunità ecclesiale e della comunità scientifica. È inutile negare che il conflitto ci sia stato. E forse in futuro ce ne saranno altri simili. Ma penso che sia arrivato il momento di voltare pagina e guardare piuttosto al futuro. Questa vicenda ha lasciato delle ferite. Ci sono stati malintesi. La Chiesa in qualche modo ha riconosciuto i suoi sbagli. Forse si poteva fare di meglio. Ma ora è il momento di guarire queste ferite. E ciò si può realizzare in un contesto di dialogo sereno, di collaborazione. La gente ha bisogno che scienza e fede si aiutino a vicenda, pur senza tradire la chiarezza e le#039;onestà delle rispettive posizioni. BR BR Ma perché oggi è così difficile questa collaborazione? BR BR Credo che uno dei problemi del rapporto tra scienza e fede sia le#039;ignoranza. Da una parte, gli scienziati dovrebbero imparare a leggere correttamente la Bibbia e a comprendere le verità della nostra fede. Dalle#039;altra, i teologi e gli uomini di Chiesa dovrebbero aggiornarsi sui progressi della scienza, per riuscire a dare risposte efficaci alle questioni che essa pone continuamente. Purtroppo anche nelle scuole e nelle parrocchie manca un percorso che aiuti a integrare fede e scienza. I cattolici spesso rimangono fermi alle conoscenze apprese al tempo del catechismo. Credo che questa sia una vera e propria sfida dal punto di vista pastorale. BR BR Cosa può fare in questo senso la Specola? BR BR Diceva Giovanni XXIII che la nostra missione deve essere quella di spiegare agli astronomi la Chiesa e alla Chiesa le#039;astronomia. Noi siamo come un ponte, un piccolo ponte, tra il mondo della scienza e la Chiesa. Lungo questo ponte ce#039;è chi va in una direzione e chi va in une#039;altra. Come ha raccomandato Benedetto XVI a noi gesuiti in occasione delle#039;ultima congregazione generale, dobbiamo essere uomini sulle frontiere. Credo che la Specola abbia questa missione: essere sulla frontiera tra il mondo della scienza e il mondo della fede, per dare testimonianza che è possibile credere in Dio ed essere buoni scienziati. BR BR (©Le#039;Osservatore Romano - 14 maggio 2008) BR BR A href= http://www.secretum-omega.com/funes_fratello.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.secretum -omega.com/ funes_fratello. html /FONT /A BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3193&titolo_sotto=L'extraterrestre mio fratello&ID_cat_new=99News ReikiMARTE: PHOENIX IN VIAGGIO IN CERCA De#039;ACQUAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3195&titolo_sotto=MARTE: PHOENIX IN VIAGGIO IN CERCA D'ACQUA&ID_cat_new=99 - P 2008-05-23 18:26 BR BR Sta per concludere il suo lungo viaggio verso Marte, la sonda americana Phoenix, che alle 1,53 (ora italiana) della notte fra domenica 25 e lunedie#039; 26 lancerae#039; il primo segnale dopo essersi posata sulla superficie del pianeta rosso, nella zona del Polo Nord chiamata Green Valley. La sonda della Nasa da 420 milioni di dollari si tufferae#039; nelle#039;atmosfera di Marte ad una velocitae#039; incredibile, a oltre 20.000 chilometri orari. Vale a dire che impiegherae#039; poco piue#039; di due minuti a percorrere 800 chilometri. Ma immediatamente dopo le#039;ingresso nelle#039;atmosfera si aprirae#039; il grande paracadute e si accenderanno i retrorazzi, che insieme rallenteranno Phoenix, con i suoi 664 chilogrammi di peso, fino a farla atterrare sana e salva, mentre le sue tre zampe assorbiranno le#039;urto. Una discesa che durerae#039; soltanto sette minuti, ma che sicuramente terrae#039; col fiato sospeso, visto che degli 11 veicoli che finora diversi Paesi hanno cercato di far atterrare su Marte, soltanto BR cinque sono arrivati a destinazione senza problemi. Istante dopo istante, il satellite Mars Express delle#039;Agenzia Spaziale Europea (Esa) registrerae#039; il tragitto di Phoenix e, infine, le#039;arrivo a Terra del segnale significherae#039; che tutto ee#039; andato bene. Arrivata sul suolo, Phoenix dispiegherae#039; i suoi pannelli solari, prenderae#039; subito alcune immagini e poi e#039;e#039;andrae#039; a dormiree#039;e#039;. Da lunedie#039; sera sarae#039; giae#039; in piena attivitae#039; e sarae#039; le#039;inizio di una missione che promette di cambiare la storia delle#039;esplorazione marziana. Martedie#039; scorso i responsabili scientifici della missione si sono riuniti nelle#039;universitae#039; delle#039;Arizona per definire gli ultimi dettagli. Uno dei compiti principali di Phoenix sarae#039; utilizzare il suo braccio robotico in alluminio e titanio, lungo 2,3 metri, per e#039;e#039;grattaree#039;e#039; il suolo di Marte fino a trovare il ghiaccio de#039;acqua che, come hanno segnalato piue#039; volte missione precedenti, in quella zona del pianeta dovrebbe trovarsi in abbondanza nel BR sottosuolo, poco al di sotto della superficie. Questa operazione, secondo gli esperti, potrae#039; cominciare entro la prima settimana dalle#039;arrivo di Phoenix. Se la sonda riuscirae#039; in questa impresa, per la prima volta un veicolo costruito dalle#039;uomo avrae#039; a disposizione un campione di acqua ghiacciata marziana nel quale andare a cercare eventuali tracce di vita primitiva: dalla presenza di elementi chimici a base di carbonio a vere e proprie tracce di microrganismi. Phoenix lo farae#039; utilizzando le sue attrezzature di bordo e poi invierae#039; i dati a Terra. La sonda ha inoltre il compito di raccogliere dati sulle condizioni meteorologiche nella regione artica di Marte, nella quale la quantitae#039; di vapore acqueo (e di conseguenza le#039;umiditae#039;) nelle#039;atmosfera variano in modo significativo da stagione a stagione. Finora questi processi sono stati osservati solo dai satelliti in orbita attorno a Marte, mentre gli strumenti di Phoenix saranno i primi a registrarli dalla BR superficie del pianeta.( BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_75360749.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /daassociare/ visualizza_ new.html_ 75360749. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3195&titolo_sotto=MARTE: PHOENIX IN VIAGGIO IN CERCA D'ACQUA&ID_cat_new=99News ReikiParlare al diversohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3190&titolo_sotto=Parlare al diverso&ID_cat_new=99 - P Mentre in Italia facciamo fatica a dialogare con i nostri vicini, in America è nato un corso universitario per comunicare con gli alieni. Lo tiene il professore Jeffrey Lockwood, che insegna alle#039;università del Wyoming. BR BR Durante il corso agli studenti viene chiesto di scegliere una serie di domande da porre agli extraterrestri che decidessero di atterrare sulla terra. Ecco la lista scelta dai ragazzi di queste#039;anno: BR BR 1) Se provate paura, di cosa avete paura? BR 2) Qual è lo scopo ultimo della vostra specie? BR 3) Come possiamo prolungare l’esistenza della nostra civiltà? BR 4) Che cosa vi fa provare felicità? BR 5) Cosa dovremmo sapere? BR BR Paura, scopo, esistenza, felicità, conoscenza. Domande interessanti. Sarebbe un utile esercizio - anche per noi terrestri - provare a rispondere. Così, tanto per non farci trovare impreparati... BR BR A href= http://antoniolarizza.nova100.ilsole24ore.com/2008/05/parlare-al-dive.html target=_blank FONT color=#003399 http://antoniolarizza.nova100.ilsole24ore.com/2008/05/parlare-al-dive.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3190&titolo_sotto=Parlare al diverso&ID_cat_new=99News ReikiIl giallo del graal di Padre Piohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3191&titolo_sotto=Il giallo del graal di Padre Pio&ID_cat_new=99 - P venerdì 23 maggio 2008, 07:00 BR BR Di Andrea Tornielli BR BR Una coppa misteriosa, che sarebbe appartenuta a San Pietro e rappresenterebbe un «dono di Dio» a San Francesco poi trasmesso a Padre Pio. Una lettera manoscritta con passaggi criptici, vergata con calligrafia chiara e giovanile dal santo stimmatizzato quando questi in realtà era ormai alla fine della sua vita, che attesta l’autenticità del vaso definendolo «in me Segreto» e «testimone di immensa luce». Un regista con interessi nel mondo dello spiritismo, pronipote del medico che curò Padre Pio, che si dichiara perseguitato e teme di essere messo a tacere dopo aver tentato in tutti i modi di raccontare la storia del graal. No, non state leggendo la trama di un nuovo thriller fantareligioso ma una storia approdata a «Striscia la notizia», il tg satirico di Canale 5. BR BR Il protagonista si chiama Al (diminutivo di Alberto) Festa, regista cinematografico, 50 anni, parente di Giorgio Festa, il dottore che operò Padre Pio e ne esaminò le stimmate scrivendo una dettagliata relazione. A «Striscia», martedì scorso, Festa, basandosi su alcune foto della sepoltura del frate, ha dapprima sollevato dubbi su una possibile manomissione del corpo, facendo notare come i sigilli originali non figurassero sul vetro al momento della riesumazione e raccontando persino la «voce» di un presunto trasferimento delle spoglie in Vaticano. Su questo argomento i frati di San Giovanni Rotondo non hanno avuto problemi a chiarire, smentire e puntualizzare: nei giorni dell’esposizione del corpo, prima dei funerali, vennero eseguite varie ispezioni e un cambio di bara. Così, subito prima della tumulazione, i sigilli l’ultima volta vennero apposti non sul coperchio di vetro, ma sulla cassa di metallo, dove sono rimasti fino al 2 marzo BR scorso. Nessun mistero, nessun trafugamento, nessun segreto celato negli scantinati vaticani. BR BR Ai microfoni di «Striscia», Alberto Festa ha però rilanciato anche la storia della lettera e del possibile «santo graal» di Padre Pio, da lui già annunciata con conferenza stampa il 26 novembre 2003, quando definì il vasetto «di incredibile importanza». In questi anni si era sempre creduto che Festa avesse trovato il graal, e la lettera che lo autenticava scritta da Padre Pio, tra gli oggetti del prozio, medico del frate. BR BR In realtà le cose non sono andate proprio così. Si è trattato di un acquisto, per un valore di circa 75mila euro. Da un atto di citazione depositato al tribunale di Roma in data 12 gennaio 2006 risulta infatti che Festa ha comprato lettera e graal da un certo Emanuele Cervone, il quale ha fatto da intermediario tra i parenti di un frate, padre Cristoforo da Vico del Gargano, custode dell’oggetto, al quale a sua volta l’avrebbe donato nel marzo 1968 lo stesso santo di Pietrelcina. C’è di mezzo una causa, perché Festa, nel 2005, a fronte delle tante e autorevoli obiezioni ricevute sul documento e sul reperto, smise di pagare Cervone e ricevette da questi delle ingiunzioni di pagamento. Nell’atto di citazione scritto dall’avvocato di Festa, Antonella Rustico, si legge che la «genuinità e provenienza certa» dei due reperti non è stata «mai dimostrata» dal venditore. BR Oggi quella causa è stata abbandonata e grazie a una transazione, Cervone e Festa si sono accordati. La lettera e il graal appartengono ora a pieno titolo al pronipote del medico del santo. Ma sono autentici? Esiste una perizia grafologica sulla lettera, redatta dal professor Alberto Bravo, e datata 2003 (dunque in data precedente al contenzioso tra Festa e Cervone), che conclude: «Le analisi di confronto confermano la riconducibilità della scrittura in verifica alla mano del Santo Padre Pio». Così come esiste una perizia secondo la quale sarebbe attestata l’età del vasetto, risalente al primo secolo. Lo stesso Postulatore generale dell’Ordine dei cappuccini, padre Florio Tessari, si è dichiarato in favore dell’autenticità della missiva. BR BR Chi invece non ci ha mai creduto è lo scomparso vicepostulatore della causa di beatificazione, padre Gerardo Di Flumeri, che bollò tutto come un falso, ricordando che nel marzo 1968 Padre Pio non scriveva più se non la sua firma e che quella calligrafia appare come troppo giovanile. «Sul santo graal esistono biblioteche piene di libri. Tutte leggende - osserva fra’ Antonio Belpiede, portavoce dei cappuccini della provincia di San Giovanni Rotondo - se ciò che presenta Festa fosse così importante e decisivo, avrebbe trovato da noi ogni porta spalancata». BR BR A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1? ID=263520 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilgiornale.it/a.pic1? ID=263520 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3191&titolo_sotto=Il giallo del graal di Padre Pio&ID_cat_new=99News Reiki2012 CONFERME DAL PARLAMENTO EUROPEOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3189&titolo_sotto=2012 CONFERME DAL PARLAMENTO EUROPEO&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.segnidalcielo.it/2012_conferme_UE.html http://www.segnidalcielo.it/2012_conferme_UE.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3189&titolo_sotto=2012 CONFERME DAL PARLAMENTO EUROPEO&ID_cat_new=99News ReikiSe è invisibile, io lo fotografohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3184&titolo_sotto="Se invisibile, io lo fotografo"&ID_cat_new=99Yanhua Shih: ho imparato a sfruttare le proprietà quantiche dei fotoni - P 21/5/2008 - DALLA FANTASCIENZA DI «STAR TREK» AGLI ESPERIMENTI DELLE IMMAGINI FANTASMA BR BR FRANCESCO DE PETRIS BR BR A scorrere il suo curriculum si rimane un po’ sorpresi. Il professor Yanhua Shih insegna fisica presso una prestigiosa università americana, la Umbc (University of Maryland, Baltimore County), è considerato uno dei maggiori scienziati di meccanica quantistica, dirige un importante centro di ricerca, eppure in questi giorni si trova a Torino per parlare di «ghost-imaging» , la fotografia fantasma. Lui è un protagonista di «Quantum 2008: advances in foundations of quantum mechanics and quantum information with atoms and photons», organizzato dalla sezione torinese dell’Inrim (l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica) : se gli si chiede del suo ruolo di presunto «acchiappa-fantasmi» , il professore scherza. «Il polverone con i colleghi italiani - dice - è inevitabile: la realtà, come ho spiegato nel mio intervento di ieri, è che la meccanica quantistica ci riserva ogni giorno nuove sorprese e queste, presto, avranno molte ricadute sulla BR nostra vita». BR BR Già, ma in concreto, che cos’è il «ghost-imaging?» . «Se dicessi che una fotocamera è in grado di scattare immagini di un oggetto, puntandola verso la sorgente di luce che lo illumina invece che verso l’oggetto stesso, quanti mi crederebbero? Il 99% della gente mi direbbe che è impossibile. Beh... invece l’abbiamo dimostrato sperimentalmente» . Appena qualche settimana fa, infatti, Shih e i colleghi dell’Us Army Research Laboratory hanno scattato la foto di un soldatino di piombo, puntando la fotocamera verso la lampada che lo investiva a 45 centimetri di distanza: invece di una foto bianca, la sagoma del marine si era stampata in modo nitido, anche se un po’ minacciosa. Con questa tecnica, in futuro, si potranno fare istantanee di «cose» rese invisibili da fumo, nebbia o nuvole. BR BR «Abbiamo sfruttato le proprietà non-locali di un sistema quantistico - spiega il professore -, anche se il tessuto teorico dietro a questo test non è nuovo. Già nel 1935 Einstein, con altri due studiosi, si era accorto che fenomeni non-locali potevano prendere corpo dalla meccanica dei quanti». Proprio la «non-località» sembra essere la chiave di tutto: al centro ci sono fenomeni che nel mondo dell’infinitamente piccolo non si circoscrivono a un raggio d’azione finito, ma influenzano i comportamenti dell’intero sistema fisico in cui sono immersi. BR BR Avviene con l’«entanglement» , il cosiddetto teletrasporto quantistico: è il fenomeno attraverso il quale è possibile veicolare informazioni a velocità di trasmissione che sono al momento inimmaginabili, prossime a quelle della luce (300 mila km/s). In questo caso, invece, gli esperti di ottica quantistica come Shih codificano l’informazione in particolari stati quantici di due o più particelle (generalmente fotoni o atomi), vale a dire registrano l’informazione in quella che è la «carta d’identità» di queste particelle. Successivamente, anche se separate per alcuni chilometri, queste riescono a mantenere i dati immagazzinati e, fatto incredibile, sono suscettibili di modificazioni. Un cambiamento di informazioni in una particella induce in automatico la stessa mutazione nell’altra particella. Questo bizzarro fenomeno è stato paragonato al teletrasporto della fantascienza: il trasferimento di un corpo che, dopo essersi BR smaterializzato, si ricostituisce altrove. BR BR Tra foto fantasma e teletrasporto - per i non addetti ai lavori - sembra di essere finiti a un congresso di illusionisti. Niente di più falso. E’ tra la cinquantina di fisici riuniti fino a dopodomani a Torino che è racchiusa parte del prossimo futuro. Shih, infatti, sta sviluppando i primi network quantistici in collaborazione con il Nist, una delle maggiori organizzazioni di ricerca tecnologica del governo statunitense: queste reti sfruttano i segreti dell’ottica dei quanti e dell’«entanglement» e dovrebbero essere in grado di trasferire quantità enormi di dati in tempi minimi. BR BR Le ricadute di questo «boost» tecnologico sono ancora, in buona parte, da studiare, sulla Terra e spazio. La Nasa, per esempio, punta alla telecomunicazione quantistica come strumento per «cablare» il Sistema Solare e imporre un decisivo salto di qualità alle esplorazioni spaziali. Nel frattempo, Shih e i suoi colleghi stanno portando avanti ricerca e dibattito, incentrato sulla caccia alle immagini. Fantasma, s’intende. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=749eID_sezione=243esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 749eID_sezione= 243esezione= News /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3184&titolo_sotto="Se invisibile, io lo fotografo"&ID_cat_new=99News ReikiPittogrammi in provincia di Bergamohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3185&titolo_sotto=Pittogrammi in provincia di Bergamo&ID_cat_new=99 - P di Margherita Campaniolo BR BR Ci sono stati appena segnalati due crop circles a sviluppo geometrico avvistati uno questa mattina presto e le#039;altro poche ore dopo. Si trovano entrambi su campo a cereali e nelle#039;hinterland bergamasco, precisamente a Pontirolo Treviglio e ad Arcene Treviglio. BR BR Le#039;utente ci informa che si è accorto delle formazioni passando presso i campi con le#039;automobile ma che non era possibile, dalla strada transitata, raggiungere i terreni interessati dai cerchi nel grano. Non ha notato la presenza di curiosi o visitatori delle formazioni. BR BR La segnalazione è assolutamente attendibile, fatta da persona conosciuta e degna di fede; chiunque abbia ulteriori notizie si faccia vivo con la redazione di Space Freedom. Vi aggiorneremo appena in possesso di ulteriori dati BR BR Data: 21 maggio 2008 BR BR Autore: M. Campaniolo BR BR A href= http://www.margheritacampaniolo. it/crop_circles_ 2008/pr.bergamo.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.margheritacampaniolo. it/crop_circles_ 2008/pr.bergamo.htm /FONT /A BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3185&titolo_sotto=Pittogrammi in provincia di Bergamo&ID_cat_new=99News ReikiJohn Titor: ce#039;è da crederci?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3187&titolo_sotto=John Titor: c' da crederci?&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.pc-facile.com/news/john_titor_da_crederci/58097.htm http://www.pc-facile.com/news/john_titor_da_crederci/58097.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3187&titolo_sotto=John Titor: c' da crederci?&ID_cat_new=99News ReikiPesticidi causano cancro e danni genetici in Indiahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3188&titolo_sotto=Pesticidi causano cancro e danni genetici in India&ID_cat_new=99 - P pubblicato: martedì 20 maggio 2008 da lumachina BR BR La BBC riporta che una ricerca condotta dall’università di Patiala, nello stato del Punjab, ha trovato una correlazione tra uso di pesticidi e modificazioni genetiche nella popolazione, modificazioni capaci di manifestarsi in forma di tumori. Il professor Satbir Kaur ha notato che le popolazioni rurali del Punjab hanno danni al DNA maggiori di altre e che questi danni superano quelli associati ad alcool, fumo o età anagrafica. BR BR L’associazione dei coltivatori nega ogni addebito, sostenendo che le cause del cancro vadano ricercate altrove. Salil Singhal della Crop Care Federation of India sostiene che oggi non si usino, in India, pesticidi in grado di causare il cancro e che, comunque, gli agricoltori usino queste sostanze solo poche volte per stagione. Stime del governo indiano dicono che circa la metà degli agricoltori abusano di alcool o droghe per lavorare. BR BR Una ricerca simile era stata pubblicata sul Journal of Clinical and Diagnostic Research, dove uno studio su circa 600 persone del villaggio di in Jajjal aveva evidenziato segni di invecchiamento precoce, malformazioni e morte per cancro superiori alla media nazionale. La spiegazione data era quella di modifiche al patrimonio genetico della popolazione causate da un fattore esterno. BR BR Abbiamo già raccontato come la pressione dei debiti spinga molti agricoltori indiani al suicidio e l’Organizzazione Mondiale per la Sanità fa sapere che nelle aree rurali, ironia della sorte, il modo più frequente per suicidarsi e’ proprio ingerire pesticidi. Il grosso problema e’ che gli agricoltori usano sempre più prodotti per mantenere alta la produzione e sembra che le nuove varietà di cultivar geneticamente modificate per resistere ai pesticidi invoglino all’abuso di queste sostanze. BR BR Via | BBC BR Foto | dirk.hartung BR BR » Telling the story of suicide in Punjab on AIM Magazine BR » Premature Greying of Hairs, Premature Ageing and Predisposition to Cancer in Jajjal, Punjab: A Preliminary Observation on Journal of Clinical and Diagnostic Research BR BR A href= http://www.ecoblog.it/post/5955/pesticidi-causano-cancro-e-danni-genetici-in-india target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ecoblog. it/post/5955/ pesticidi- causano-cancro- e-danni-genetici -in-india /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3188&titolo_sotto=Pesticidi causano cancro e danni genetici in India&ID_cat_new=99News ReikiInsulina sospesa e informazione scorrettahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3186&titolo_sotto=Insulina sospesa e informazione scorretta&ID_cat_new=99 - P 19/05/2008 /P br P br TABLE cellSpacing=1 cellPadding=0 width= 100% br TBODY br TR br TD class=pag align=justify br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 border=0 br TBODY br TR br TD class=pag align=justify LIVORNO. Il caso della giovane ragazza fiorentina diabetica deceduta dopo aver sospeso le iniezioni di insulina, per aver seguito le indicazioni di una donna - che è ormai chiaro - niente aveva a che fare con la medicina, ha riaperto il tema sulle medicine cosiddette non convenzionali. Ora l´omeopatia, ora l’antroposofia, vengono messe nuovamente sotto accusa e poste alla gogna mediatica, fino ad affermare – come hanno titolato alcuni quotidiani nazionali - che curarsi con metodi diversi dalla medicina allopatica uccide. BR Senza per altro offrire uguale spazio alle dichiarazioni da parte di omeopati e antroposofi, che hanno preso le distanze sia dalla presunta dottoressa responsabile dei consigli sbagliati, sia dalla cultura che vuole questo tipo di medicina come altra, da quella tradizionale. BR BR «La medicina omeopatica è un ulteriore strumento di cura da porre a fianco e a complemento della medicina classica» si legge in un comunicato della Società italiana di medicina omeopatica, a firma della sua presidente Simonetta Bernardini. E la nota continua ribadendo che «il medico omeopata sceglie lo strumento di cura migliore per il suo paziente, sia esso un farmaco convenzionale oppure un medicinale omeopatico, con scienza e coscienza e senza partigianerie» e che quindi «un medico omeopata è medico due volte, dovendo conoscere, saper applicare e saper scegliere tra medicina classica e medicina omeopatica, a seconda della situazione clinica che deve gestire». BR BR Concetto sottolineato anche dalla Società italiana di medicina antroposofica, che in un comunicato firmato dal presidente Mauro Alivia, spiega che questo tipo di medicina, viene praticata «soltanto da medici abilitati all’esercizio della professione che, nel pieno rispetto del codice deontologico, agiscono secondo scienza e coscienza per il bene supremo della salute dei propri pazienti, valutando caso per caso le opportune opzioni terapeutiche». BR BR Concordi inoltre, sia gli omeopati che gli antroposofi, dell’importanza di considerare queste medicine – erroneamente considerate alternative- come ampliamento della medicina odierna, in maniera complementare. Perché l’interesse deve essere quello della salute del paziente, nella sua interezza. BR BR Approccio che sottolinea anche il neo senatore Umberto Veronesi, che sabato in un editoriale su La Repubblica raccomanda che «la medicina nell´era della tecnologia deve recuperare la sua dimensione umana (…) e stabilire un nuovo equilibrio nel rapporto medico-paziente, rapporto che deve trasformarsi in relazione olistica, in cui il medico considera la globalità della persona malata che ha di fronte: corpo e anima, razionalità e irrazionalità». BR BR Approccio che è alla base delle medicina complementare, che oltre al farmaco utilizza altri strumenti per perseguire la salute del paziente, avendo a cuore appunto «l’insieme della persona» di cui parla Veronesi. BR Ma per dare la possibilità e la garanzia ad un ammalato di affidare la propria salute nelle mani di un medico capace di saper scegliere quale rimedio adoperare, perché più appropriato per curare il caso che ha di fronte, è necessario che anche il nostro paese si doti di una legge di riferimento. BR BR Una legge che tuteli al tempo stesso i cittadini dai fenomeni di abuso della professione medica ad opera di ciarlatani e offra ai medici di operare nell’ambito della piena professionalità. BR BR Una legge in questo senso era quasi arrivata al traguardo nel parlamento della scorsa legislatura: l’auspicio è che anche alla luce dei drammatici fatti che hanno portato alla morte della ragazza di Firenze e di tutti gli altri che le cronache portano adesso alla ribalta, il nuovo parlamento e il nuovo esecutivo riprendano in mano quella norma, dal punto in cui era rimasta. BR BR In modo da garantire anche in Italia, come nel resto d’Europa, libertà di scelta terapeutica ai cittadini, nell’ambito però della certezza di professionalità da parte di chi opera nel campo delle medicine complementari. Con un unico obiettivo: la salute della persona, nella sua completezza. BR br TD width=15 /TD /TR /TBODY /TABLE A href= http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=13540 http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=13540 /A /TD /TR br TR br TD BR /TD /TR /TBODY /TABLE /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3186&titolo_sotto=Insulina sospesa e informazione scorretta&ID_cat_new=99News ReikiGli animali ci avvertono delle#039;arrivo del terremotohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3178&titolo_sotto=Gli animali ci avvertono dell'arrivo del terremoto&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Luciano Vecchi BR BR Ah, se fossimo in grado di comprendere lo strano comportamento di alcuni animali, nei momenti che precedono un terremoto, si sarebbe potuto salvare migliaia di migliaia di vite umane! BR BR Ecco, infatti, quello che è capitato in Cina, in una provincia vicino le#039;epicentro del terremoto, poco prima che giungesse il sisma. BR BR Migliaia di rospi che invadono le strade, zebre in uno zoo che prendono a sbattere la testa contro la porta della gabbia, elefanti, tigri, leoni, pavoni, serpenti che si muovono dai loro nidi, anche nel freddo delle#039;inverno, giungendo persino a fracassarsi contro le pareti rocciose cercando una via di fuga, quando il sisma è di elevata entità... In questi giorni sulla blogosfera cinese non si parla de#039;altro. BR BR Sembra che siano diversi i tipi di animali che avrebbero mostrato segni di nervosismo ore o addirittura giorni prima del peggior sisma che abbia colpito il Paese negli ultimi trente#039;anni. E naturalmente abbondano le polemiche sul perchè le autorità cinesi non abbiano tenuto conto di questi segni premonitori, per prendere delle misure. A Nanning, ad esempio, una delle zone più inclini ai terremoti, nelle#039;e#039;ufficio preposto al controllo sismico, già lo scorso anno un team di scienziati aveva sviluppato un nuovo modo per predire i terremoti, servendosi di serpenti, i quali sembra siano in grado di percepire anzitempo le#039;arrivo di un evento sismico. BR BR In realtà, il nervosismo degli animali in occasione dei terremoti, è stato osservato sin dalle#039;antichità . BR BR Probabilmente, con le#039;udito più sottile del nostro, i cani percepiscono gli ultrasuoni, sentono i movimenti profondi del suolo che stanno preparandosi a muoversi in maniera gravosa, oppure sennò, il movimento dei metalli nel suolo crea dei campi elettrici particolari, oppure fa variare il campo magnetico terrestre che gli animali percepiscono , ha detto il professor Giorgio Celli, grande conoscitore di animali, ai microfoni del TG2. In parole povere il fenomeno è stato osservato, si sa che ce#039;è, ma le cause sono ancora sconosciute. Così, una previsione basata sul comportamento animale rimane impossibile da fare perchè mancano gli strumenti per interpretarlo. BR BR Buona domenica BR BR A href= http://ilprofessorechos.blogosfere.it/2008/05/gli-animali-ci-avvertono-dellarrivo-del-terremoto.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilprofessore chos.blogosfere. it/2008/05/ gli-animali- ci-avvertono- dellarrivo- del-terremoto. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3178&titolo_sotto=Gli animali ci avvertono dell'arrivo del terremoto&ID_cat_new=99News ReikiAquila Grigia, le#039;antico sciamano suo spirito guida, è sempre con leihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3182&titolo_sotto=Aquila Grigia, l'antico sciamano suo spirito guida, sempre con lei&ID_cat_new=99Aquila Grigia, le#039;antico sciamano suo spirito guida, è sempre con lei, non potrebbe farne a meno e forse, chissà, è lui che non gradisce il registratore. Intervistando la famosa sensitiva Rosemary Altea, ogni volta che risponde alle domande il nastro - P 18/05/2008 BR BR Allo stupore della giornalista si giustifica con uno dei suoi sorrisi magnetici: «Tranquilla, con me succede spesso, è una questione di energia». BR Lei, conosciuta come la voce del mondo dello spirito, si definisce più medium o guaritrice? BR «È la prima volta che mi chiedono questa cosa. È difficile rispondere. Ci sono molti modi per guarire una persona. Come guaritrice impongo mani sulle persone e spesso ho a che fare con persone malate, ma anche come medium quando sono il tramite tra una persona e qualcuno nel mondo degli spiriti, stabilisco un contatto. Questo riavvicinamento è sentito come una guarigione. Ecco, io non intendevo essere nè ho mai voluto essere una guaritrice, perché è difficile guarire gli altri quando anche su me stessa dovrei esercitare questa guarigione.. . Insomma forse mi definirei più una medium». BR Le#039;essenza del suo messaggio è che ce#039;è vita dopo la morte e che noi siamo esseri spirituali. Quando si è convinta di questa cosa e perché? BR «Ho sempre avuto questa sensazione, fin da quando ero piccola, ho sempre sentito voci, visto volti e questo mi terrorizzava. Ho avuto dubbi su varie questioni e su molte sono stata scettica. Le#039;unica certezza è le#039;esistenza di Dio». BR Quando le persone hanno bisogno di entrare in contatto, attraverso lei, con le anime dei loro scomparsi? BR «Non da giovani, quando non si pensa alla fine della vita, ma arriva un momento in cui le persone si chiedono se al di là ce#039;è qualcun altro, qualcuno che può aiutarci, e penso che anche i più scettici abbiano questa esigenza». BR Ma cosa si vuole sapere? BR «Sapere se le anime stanno bene, se sono in un posto sicuro, e soprattutto se ci sono, se possono essere visti o sentiti e cosa pensano dei propri cari rimasti sulla terra». BR Quando vede gli angeli? BR «Non ho una procedura e spesso mi metto in contatto non con le anime che le persone mi chiedono, ma con altre legate alla loro vita». BR Chi si rivolge a lei? BR «Prima erano soprattutto le donne, ora uomini e donne in numero pari. Credo che anche gli uomini abbiano sempre creduto al contatto con le anime degli scomparsi ma forse lo ritenevano poco maschile...Ora non più, se#039;interessano e chiedono». BR Il Comitato Italiano del Paranormale ha messo in dubbio il suo operato. BR «Come fanno a sapere cosa faccio se non ci siamo mai incontrati, nè ho mai spiegato loro quello che faccio? Hanno creato un polverone solo per richiamare un poe#039; le#039;attenzione. E comunque non mi interessa, io so che tutto ciò che mi succede è reale. A prescindere da quello che faccio io è importante essere scettici, perché nel mondo ce#039;è tanta gente che imbroglia, però ce#039;è grande differenza tra scettico e chi è completamente chiuso e rifiuta». BR Perché è così seguita anche in Italia? BR «La gente è abituata al concetto di angelo, basta vedere a Roma quante statue di angeli ci sono... e quindi comprende di più il mio lavoro». BR Quale è il messaggio di «Ritrovarsi» (Sperling e Kupfer), il suo ultimo libro? BR «È importante sapere che non moriamo, ce#039;è une#039;altra vita. Ecco, penso che questo libro ci aiuti a mantenere la nostra fede. È un percorso di riconciliazione interiore, verso una nuova armonia. Non ce#039;è soltanto la mia storia, ma storie che mi hanno raccontato e che possono essere de#039;ispirazione per altre persone. Inoltre, oltre a descrivere il processo che mi consente di assistere agli eventi in cui i defunti mi parlano, per la prima volta scrivo anche del diavolo, del Male che molti temono». BR Lei però vede gli angeli, dunque è fortunata? BR «Non sono sicura che sia una fortuna avere questo dono. Non è un compito facile, perché sei molto sola. Chi ti può capire? Questa mia solitudine è accentuata o diminuita dai fatti che mi accadono, è una sensazione forte che io definisco anche dolorosa». BR Il registratore è fermo ma Rosemary Altea non tace perché ha visto un angelo che le sta parlando attraverso «Grey Eagle». Ma questa è une#039;altra storia...personale. BR BR 18/05/2008 BR BR A href= http://www.iltempo.it/spettacoli/2008/05/18/881022-sarina_biraghi_biraghi_iltempo.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.iltempo. it/spettacoli/ 2008/05/18/ 881022-sarina_ biraghi_biraghi_ iltempo.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3182&titolo_sotto=Aquila Grigia, l'antico sciamano suo spirito guida, sempre con lei&ID_cat_new=99News ReikiCHI STA CONTAMINANDO I CIELI AMERICANI, E PERCHE’?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3179&titolo_sotto=CHI STA CONTAMINANDO I CIELI AMERICANI, E PERCHE?&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Newsefile=articleesid=4625 http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Newsefile=articleesid=4625 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3179&titolo_sotto=CHI STA CONTAMINANDO I CIELI AMERICANI, E PERCHE?&ID_cat_new=99News ReikiEnigma sulle coste della Maddalenahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3181&titolo_sotto=Enigma sulle coste della Maddalena&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.egittologia.net/Community/ForumdiEgittologiaeanticoegitto/tabid/74/EntryID/147/Default.aspx http://www.egittologia.net/Community/ForumdiEgittologiaeanticoegitto/tabid/74/EntryID/147/Default.aspx /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3181&titolo_sotto=Enigma sulle coste della Maddalena&ID_cat_new=99News ReikiShirley Mac Laine: Sono la Reincarnazione di Ramtha, un guerriero Cro-Magnon di 35 mila anni fa !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3176&titolo_sotto=Shirley Mac Laine: "Sono la Reincarnazione di Ramtha, un guerriero Cro-Magnon di 35 mila anni fa !"&ID_cat_new=99Oltre ad essere la sorella di Warren Beatty, è anche una delle più grandi attrici viventi, con una carriera di film da far impallidire molte rivali: dalle#039;esordio con Hitchocock (La congiura degli Innocenti), a Le#039;appartamento, da Sweet Charity a - P Bene, si sa che la Mac Laine ha da molto tempo una confessabilissima passione per il paranormale e per la reincarnazione, temi sui quali ha scritto anche diversi libri. BR BR Ma mai, come in una recente intervista andata in onda su ABCnews, la Mac Laine si era spinta così in là nelle certezze che dice di aver accumulato riguardo alle sue vite precedenti. BR BR Alla domanda chi è stato il suo maestro di poteri paranormali ? , la Mac Laine ha risposto, suscitando un certo sconcerto nel suo intervistatore: Sono erede di un Ramtha, un guerriero Cro-Magnon di 35 mila anni fa. BR BR Le#039;attrice ha mostrato alle telecamere anche un identikit del guerriero suddetto. Poi, ha confessato candidamente di ricordare perfettamente molte delle sue vite precedenti, precisando che in una di queste, lei era un buffone di corte del e#039;700, decapitato per una impudente esibizione di fronte al Re. BR BR Se qualcuno ha trovato modo di scandalizzarsi, la simpatica Mac Laine ha trovato il modo di sconcertare ulteriormente tutti i presenti, estraendo dalla tasca un biglietto autografo di Alfred Hitchcock, il quale fa le#039;elogio della sincerità della Mac Laine stessa, concludendo il breve messaggio con la frase: I pazzi siamo noi, non lei ! . BR BR Il sito ufficiale della Mac Laine: BR BR A href= http://www.shirleymaclaine.com/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.shirleym aclaine.com/ /FONT /A BR BR (fonte Alberto Bevilacqua per e#039;Magazinee#039; del Corriere della Sera). BR BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/05/shirley-mac-laine-sono-la-reincarnazione-di-ramtha-un-guerriero-cromagnon-di-35-mila-anni-fa.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/05/ shirley-mac- laine-sono- la-reincarnazion e-di-ramtha- un-guerriero- cromagnon- di-35-mila- anni-fa.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3176&titolo_sotto=Shirley Mac Laine: "Sono la Reincarnazione di Ramtha, un guerriero Cro-Magnon di 35 mila anni fa !"&ID_cat_new=99News ReikiArriva il telescopio virtuale e lo spazio si naviga al computerhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3180&titolo_sotto=Arriva il telescopio virtuale e lo spazio si naviga al computer&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/microsoft-6/telescopio-virtuale/telescopio-virtuale.html http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/scienza_e_tecnologia/microsoft-6/telescopio-virtuale/telescopio-virtuale.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3180&titolo_sotto=Arriva il telescopio virtuale e lo spazio si naviga al computer&ID_cat_new=99News ReikiCLIMA:NATURE,EFFETTI GAS SERRA CONFERMATI IN TUTTO IL MONDOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3177&titolo_sotto=CLIMA:NATURE,EFFETTI GAS SERRA CONFERMATI IN TUTTO IL MONDO&ID_cat_new=99 - P (ANSA) - ROMA, 14 MAG - I cambiamenti climatici hanno ormai fatto sentire i loro effetti in tutto il pianeta. Lo afferma une#039;analisi di piue#039; di trentamila articoli e raccolte di dati effettuata da dieci centri di ricerca nel mondo coordinati dal Nasa Goddard Space Center pubblicata dalla rivista Nature. I ricercatori hanno esaminato migliaia di studi su ecosistemi, piante e animali in tutto il mondo raccolti a partire dagli anni e#039;70: nel 90% dei casi studiati il comportamento ee#039; quello previsto dalle#039;Ipcc e causato dal riscaldamento globale. Gli esempi presi in esame vanno dal movimento delle specie verso altitudini maggiori, alla sparizione dei ghiacciai, ai cambiamenti nelle abitudini dei migratori. e#039;e#039;Questi cambiamenti nei sistemi naturali - spiega Cynthia Rosenzweig, uno degli autori - non possono essere spiegati solo dalle variazioni climatiche naturali. Gli esseri umani hanno une#039;influenza sul clima attraverso le#039;aumento delle emissioni di gas serrae#039;e#039;. BR (ANSA). Y91-MRB BR 14/05/2008 20:03 BR BR A href= http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/natura/20080514200334652723.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/ambiente/ notizie/notiziar i/natura/ 2008051420033465 2723.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3177&titolo_sotto=CLIMA:NATURE,EFFETTI GAS SERRA CONFERMATI IN TUTTO IL MONDO&ID_cat_new=99News ReikiCerchi nel grano a Rho: è la terza volta in 4 annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3183&titolo_sotto=Cerchi nel grano a Rho: la terza volta in 4 anni&ID_cat_new=99 - P RHO — TRE circonferenze di diversi diametri unite tra loro da una linea centrale. Ancora cerchi nel grano a Rho. Ancora nello stesso campo dove erano comparsi nel 2004 e nel 2006. E’ successo nei giorni scorsi e come sempre la cosa ha attirato l’attenzione di numerosi cittadini che, una volta sparsasi la voce, hanno voluto vedere da vicino la nuova figura geometrica comparsa nel campo d’orzo di via Pace nella frazione di Mazzo, a poca distanza dal centro sportivo del Molinello. Come successo in passato anche questa volta i cerchi sono al centro del campo e attorno il grano è perfettamente intatto e non calpestato. Il disegno geometrico è visibile anche da chi percorre la Tangenziale Ovest in direzione di Varese. E come accadde nel 2004 e nel 2006 in città c’è chi parla di aver visto la sera precedente al ritrovamento luci che apparterrebbero agli Ufo e chi invece pensa ai soliti burloni. BR BR BR Data: 03/05/2008 BR BR Autore: C.C. - pag. 22 BR BR Fonte: Il Giorno, ed.Milano BR BR A href= http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/mazzo_di_rho.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.margheri tacampaniolo. it/crop_circles_ 2008/mazzo_ di_rho.htm /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3183&titolo_sotto=Cerchi nel grano a Rho: la terza volta in 4 anni&ID_cat_new=99News ReikiUfo, svelati archivi segreti Gbhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3170&titolo_sotto=Ufo, svelati archivi segreti Gb&ID_cat_new=99 - p 14/5/2008 br br Governo mette online X files br br La Gran Bretagna ha incominciato a rendere di dominio pubblico gli X files sugli avvistamenti di Ufo che nel massimo segreto ha accumulato nel corso degli ultimi decenni. Gli Archivi nazionali di Londra hanno messo online sul sito www.nationalarchive s.gov.uk/ ufos un primo gruppo di documenti del ministero della Difesa su incidenti con oggetti non identificati nel periodo dal 1978 al 1987. br br Una valanga di altri incartamenti sarà; messa progressivamente in rete, sulla base di un programma quadriennale. La casistica è infinita: piloti di aereo che danno le#039;allarme perchè inseguiti da dischi volanti , gente che in notti buie e tempestose assiste allo sbarco di extraterrestri e finisce rapita sulle. br br Negli ultimi trente#039;anni gli esperti britannici hanno indagato su circa settemila casi di contatti con Ufo e hanno quindi generato una montagna di X files . Uno dei primi documenti appena messi online - contrassegnato dalla sigla Defe 24/1925 - riguarda un tale che racconta di essere stato in contatto fisico e psichico con gli omini verdi dalle#039;infanzia, di averne visitato due basi alle#039;interno delle#039;Inghilterra e di aver stretto un caloroso rapporto di amicizia con le#039;extra-terrestre Algar, ucciso nel 1984 da una razza rivale di alieni. br br Il ministero britannico della Difesa ha deciso le#039;apertura delle#039;archivio segreto con il dichiarato obiettivo di far fronte a un labirinto di voci e congetture distorte sulle informazioni raccolte dal governo inglese a proposito del fenomeno Ufo. Si punta a dissipare il sospetto, alimentato proprio dai telefilm tipo X-Files , che i governi di mezzo mondo siano coinvolti in una colossale e cinica opera di occultamento ai danni dei cittadini sulla incombente, minacciosa presenza degli alieni. br br A quanto pare gli accertamenti sugli Ufo (in Gran Bretagna competenza di un ufficio di intelligence agganciato al ministero della Difesa, chiamato Di55, mentre in Usa se ne occupa le#039;Fbi) furono portati scrupolosamente avanti non tanto per trovare conferme o smentite alle#039;esistenza di forme di vita extra-terrestri ma nel timore che i misteriosi oggetti non identificati nascondessero avveniristiche operazioni di spionaggio da parte delle#039;Urss e di altri Paesi nemici. br br Negli e#039;X-filese#039; - sottolinea Nick Pope, che per 21 anni si è occupato di questi problemi al ministero della Difesa - non ci sono prove di omini verdi. Nella maggior parte degli avvistamenti di Ufo si tratta probabilmente di luci di aereo e di meteoriti ma alcuni casi sono più difficili da spiegare . La suggestione spesso gioca un ruolo non secondario. In Gran Bretagna gli avvistamenti di Ufo raddoppiarono nel 1977 dopo le#039;uscita del film Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg. br br a href= http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo413432.shtml target= _blank rel= nofollow font color= #003399 http://www.tgcom. mediaset. it/mondo/ articoli/ articolo413432. shtml /font /a br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3170&titolo_sotto=Ufo, svelati archivi segreti Gb&ID_cat_new=99News ReikiUn vostro scritto attorno al sole custodito in un telescopio spazialehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3172&titolo_sotto=Un vostro scritto attorno al sole custodito in un telescopio spaziale&ID_cat_new=99 - P Iniziativa della NASA per festeggiare il 2009, anno internazionale delle#039;Astronomia BR BR Si può inoltrarlo a un sito. Potrà  essere inserito in un Dvd che viaggerà  con la sonda «Keplero» BR BR Affascinante iniziativa per gli scrittori che vogliono consegnare alle#039;eternità  dello spazio interplanetario una loro breve opera firmata. In occasione delle#039;anno internazionale delle#039;Astronomia (2009) la Nasa offre a chiunque lo desideri la possibilità  di ospitare una composizione di 500 parole (una paginetta dattiloscritta) da inserire in un Dvd che sarà  posto alle#039;interno della sonda interplanetaria Kepler. Kepler è un grande telescopio spaziale, progettato dagli ingegneri delle#039;Agenzia spaziale americana, che resterà  a girare attorno al Sole, diventando un piccolissimo pianeta artificiale. BR BR LA MISSIONE DI KEPLER - Il suo compito è di cercare altre Terre che orbitano attorno a stelle lontane della nostra Galassia (o Via Lattea). Finora i telescopi terrestri hanno scoperto oltre 150 pianeti extrasolari di grandi dimensioni; ma a causa della turbolenza atmosferica, non hanno potuto individuare con certezza pianeti di piccole dimensioni simili alla nostra Terra. Kepler, che sarà  lanciato il prossimo febbraio 2009, potra rintracciare i pianeti terrestri extrasolari grazie a un telescopio di un metro di diametro e a un sensibilissimo fotometro. La tecnica adottata per la ricerca consisterà  nelle#039;osservazione di e#039;transitivitàe#039; dei pianeti extrasolari davanti ai dischi stellari, in modo da ricavarne dimensioni e caratteristiche orbitali. BR BR ALLA RICERCA DI NUOVE TERRE - Per la prima volta -assicurano i responsabili della missione- sarà  possibile individuare decine di Terre lontane che si trovano a distanze dai loro Soli compatibili con la formazione di acqua e, di conseguenza, con condizioni ambientali adatte allo sviluppo della vita». Nel giro di un quinquennio Kepler potrebbe fornire un elenco di almeno una cinquantina di pianeti gemelli al nostro, verso cui indirizzare ulteriori ricerche. Per partecipare alle#039;avventura letterario-spaziale , basta andare alle#039;indirizzo A href= http://namesinspace.seti.org/, target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://namesinspace .seti.org/ , /FONT /A compilare un modulo elettronico con le proprie generalità , e inserire il proprio componimento alle#039;interno di un apposito spazio entro le#039;1 novembre 2008. Le#039;argomento dovrà  essere coerente con la natura della missione di Kepler, anche se sulla forma letteraria non ci sono vincoli di sorta. Una copia del Dvd con tutti i testi ricevuti sarà conservata anche presso lo Smithsonian BR Institutionale#039;s National Air and Space Museum. Una raccomandazione finale: quando scrivete il vostro componimento, riflettete sulla possibilità che, fra qualche secolo o millennio, esso potrebbe essere ritrovato come un messaggio in una e#039;bottiglia spazialee#039; dai ignari terrestri o da visitatori di altri mondi. Dunque, mettetecela tutta per formulare pensieri edificanti! BR BR Franco Foresta Martin BR 13 maggio 2008(ultima modifica: 14 maggio 2008) BR BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_13/scrittori_sole_95680c82-20e2-11dd-b34d-00144f486ba6.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_maggio_ 13/scrittori_ sole_95680c82- 20e2-11dd- b34d-00144f486ba 6.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3172&titolo_sotto=Un vostro scritto attorno al sole custodito in un telescopio spaziale&ID_cat_new=99News ReikiI predatori delle#039;arca perduta: Ee#039; in Africahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3174&titolo_sotto= I predatori dell'arca perduta: "E' in Africa"&ID_cat_new=99 - P mercoledì 14 maggio 2008, BR BR Amburgo - Il sogno di migliaia di archeologi sta forse per diventare realtà: l’Arca dell’Alleanza, la preziosa cassa rivestita in oro in cui Mosè custodì le Tavole della Legge, forse è stata ritrovata. BR BR A darne l’annuncio il professor Ziegert dell’Università di Amburgo, che vanta di aver trovato i resti del palazzo della regina di Saba nei pressi di Axum, nel nord dell’Etiopia. Secondo lo scienziato tedesco l’Arca, unico reperto capace di insidiare il primato del Santo Graal nella classifica dei sogni di ogni cercatore di antichità, compresi quelli per fiction: chi non ricorda le avventure di Indiana Jones, la cui serie cinematografica parte proprio con la ricerca dell’Arca. BR BR Se gli emuli tedeschi di Harrison Ford hanno ragione, la preziosa reliquia sarebbe stata custodita proprio nel leggendario maniero della regina che fu moglie di Re Salomone e madre di Menelik. Il ragazzo, cresciuto con la madre, una volta diventato uomo avrebbe intrapreso un viaggio per conoscere il padre, che gli avrebbe nel loro primo e ultimo incontro affidato l’Arca, che il futuro re etiopico avrebbe portato con sé proprio ad Axum. BR BR La scoperta, qualora si rivelasse fondata, sarebbe una di quelle capaci di far tremare le fondamenta di musei e università, visto che può segnare la fine di una delle ricerche più appassionanti dell’uomo: già nel 1000 dopo Cristo avventurieri e nobili partivano alla volta dell’inestimabile contenitore dei Dieci Comandamenti: «Camminerò sulle vie dell’Arca dell’Alleanza, finché non assaggerò la polvere del luogo dove si cela, che più del miele è dolce...». Sono versi di Yehudah Ben Samuel Halevi (1075-1141), ebreo di Toledo in viaggio per la terra promessa. Esprimono l’appassionata venerazione per l’arca, che guidò il popolo di Israele in Palestina, cadde nella dimenticanza, fu riportata da Davide a Gerusalemme, fu custodita nel Santo dei Santi del tempio di Salomone, per svanire nel nulla quando le armate di Babilonia polverizzarono il sacrario. Non sappiamo se ripetesse a se stesso quei versi Iyasu il Grande, imperatore BR d’Etiopia, mentre nel 1691 attraversava a cavallo le colline dell’Abissinia per raggiungere la città sacra di Axum. Ma le cronache regali registrano in dettaglio il suo cerimoniale davanti all’arca, tra squilli di trombe, rulli di tamburo, fremiti di sistri e di cetre, inni e salmi di giubilo. Le chiavi dei sacerdoti dischiusero sei dei sette sigilli del forziere che custodiva l’arca e il suo favoloso contenuto: le Tavole della Legge. Ma il settimo sigillo cedette solo alla fede di Iyasu, che sfiorò il possente tabù con la sua mano, scambiò colloqui, ne assorbì la regale energia senza essere annientato dalle misteriose folgori che in passato avevano incenerito altri incauti manipolatori. Era giusto così, perché nelle vene di Iyasu scorreva il sangue di Ebna Hakim (Menelik), nato dagli amori di re Salomone e della regina di Saba: l’arca era il segno tangibile del suo privilegio, il segreto collante di una dinastia ininterrotta. Molti BR indizi conducono ad Axum, la città delle steli: il Kebra Nagast, un testo del IV sec. d. C., narra il trasferimento dell’arca da Gerusalemme all’Etiopia, con tappe sul Nilo. Ma nessuno sa con certezza se fosse l’arca autentica o una copia. BR BR Metodologicamente, sarebbe come cercare Troia usando i versi epici di Omero come un infallibile navigatore satellitare. Schliemann lo fece, ma c’è ancora chi lo svaluta come visionario. Vendyl Jones diede più credito al libro dei Maccabei, dove si legge che Geremia avrebbe nascosto l’arca in una grotta sul monte Nebo, a est del Mar Morto. BR Simbolo più che oggetto reale, il fantomatico parallelepipedo d’oro e di acacia (lo stesso legno imputrescibile che forse Noè uso nel suo cantiere, per le#039;altra «arca», con la quale, secondo i cabalisti, conserva segrete corrispondenze di proporzioni) l’Arca dell’Alleanza fluttua tra due mondi, storia e mito, fede e ragione: la sua sede è lo spirito, più che la polvere delle rovine. BR BR A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=261367 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilgiorna le.it/a.pic1? ID=261367 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3174&titolo_sotto= I predatori dell'arca perduta: "E' in Africa"&ID_cat_new=99News ReikiAlieni verdi e Ufo in visita in GB, dicono documenti segretihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3175&titolo_sotto=Alieni verdi e Ufo in visita in GB, dicono documenti segreti&ID_cat_new=99 - P Gb; Declassificati gli avvistamenti di Ufo BR BR Londra, 14 mag. (Ap) - Qualche mitomane, molte birre (i clienti di un pub londinese che chiamarono la polizia per avere avvistato, una volta usciti, e#039;una cosa strana con luci rosse e verdi che va verso lo scalo di Gatwick) e episodi che gli esperti chiamati a collaborare con la Difesa definiscono inspiegabili. Uno su tutti: il rapporto dei controllori di volo che nel 1984 hanno visto un Ufo toccare terra nello scalo di loro competenza e poi ripartire. Sono gli x-files britannici, oggi in parte declassificati. BR BR Mille pagine di documenti ufficiali, finora top-secret, che gli Archivi nazionali hanno dovuto tirare fuori dai cassetti in ottemperanza al Freedom of information act. Il Ministero della Difesa, assicura le#039;ufologo David Clarke che ha lavorato sugli x-files, non ha alcuna prova che il nostro sistema difensivo sian stato violato da equipaggi alieni: non ne è mai stato trovato uno, nemmeno une#039;impronta. BR BR Ma nella ridda di avvistamenti che hanno trovato spiegazioni, ammette Clarke, ci sono anche eccezioni. Come quella del 19 aprile 1984. Talmente incredibile che i controllori di volo di un piccolo aeroporto (non identificato) delle#039;Inghilterra meridionale fecero rapporto chiedendo di proteggere la loro identità per non perdere il posto. BR BR Professionisti di lunga e provata esperienza, molto qualificati ; e astemi, almeno sul lavoro, puntualizza le#039;esperto. I controllori, si legge nei documenti ufficiali, mentre davano istruzioni a un aereo in fase di atterraggio sulla pista 22 furono distratti da un oggetto luminoso, circolare e con luci di diversi colori intermittenti: Satco (nome in codice per un controllore con 14 anni di servizio alle spalle) riferisce che le#039;oggetto e#039;si avvicinò a grande velocitàe#039;, fece un touch and go sulla pista 27 e poi riparti a e#039;velocità terrificante, quasi in verticalee#039; . Per completezza di informazione, quelle#039;atterragio- lampo non era stato autorizzato. BR BR A href= http://www.tendenzeonline.info/apcom/view.php?s=20080514_000057.xml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tendenze online.info/ apcom/view. php?s=20080514_ 000057.xml /FONT /A BR BR ************ ****** BR BR Alieni verdi e Ufo in visita in GB, dicono documenti segreti BR BR mercoledì, 14 maggio 2008 9.55 BR BR LONDRA (Reuters) - Gli alieni hanno fatto visita alla Gran Bretagna per anni e gli avvistamenti di Ufo sono raddoppiati dopo il film Incontri ravvicinati del 1977, secondo alcuni documenti segreti resi noti dal ministero della Difesa. BR BR Navicelle spaziali sono state avvistate in ogni forma, dimensione e colore, mentre i loro occupanti erano sempre uniformemente verdi, si legge sui documenti. BR BR Gli archivi (su www.nationalarchive s.gov.uk/ ufos) sono il primo passo di un programma di diffusione in quattro anni di tutti i file sugli ufo dal 1978 a oggi. BR BR Il ministero ha chiuso i casi nel 90% delle volte e ha lasciato il 10% col dubbio e le#039;assicurazione che non rappresentassero una minaccia alla difesa del paese. BR BR Una segnalazione del 1983 di un pescatore 78enne racconta delle#039;arrivo di alieni verdi su una navicella, che gli parlarono ma poi se ne andarono perché lui era troppo vecchio e decrepito per i loro scopi. BR BR Due anni dopo, una lettera scritta a macchina al ministero raccontava di una navicella aliena abbattuta nel fiume Mersey, nel nord delle#039;Inghilterra, da une#039;altra navicella e di una calorosa amicizia con un alieno chiamato Algar. BR BR Il ministero ha registrato 11.000 avvistamenti dagli anni 50. BR BR Chiaramente alcuni rapporti restano inspiegati ma non abbiamo trovato prove che questo fenomeno rappresenti una minaccia alla sicurezza nazionale da giustificare le#039;assegnazione di risorse della Difesa per une#039;indagine , si legge in una lettera ufficiale del 1985. BR BR Anche personale della Royal Air Force, piloti delle#039;aviazione civile e controllori del traffico aereo britannici hanno riferito di avvistamenti e tracce radar che restano inspiegati, nonostante le#039;alto livello di indagine. BR BR Tra i più famosi ce#039;è le#039;avvistamento in due occasioni di inspiegabili luci brillanti atterrate vicino alla base aerea Usa nella foresta di Rendlesham nelle#039;Inghilterra meridionale. BR BR Il temine oggetto voltante non identificato fu coniato dalle#039;Air Force Usa tre anni dopo la definizione di disco volante applicata ad un avvistamento nello stato di Washington nel giugno 1947. BR BR A href= http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=entertainmentNewsestoryID=2008-05-14T085503Z_01_POL429990_RTRIDST_0_OITLR-ALIENI-UFO-GB.XML target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.borsaita liana.reuters. it/news/newsArti cle.aspx? type=entertainme ntNewsestoryID= 2008-05-14T08550 3Z_01_POL429990_ RTRIDST_0_ OITLR-ALIENI- UFO-GB.XML /FONT /A BR BR ********** /P br P Se gli alieni sbarcano sul web /P br P In un episodio della serie americana”the Simpsons”, due alieni verdi e bavosi scendono sulla terra sotto le sembianze di Bill Clinton e Al Gore ai tempi della competizione elettorale. Dopo alcuni contatti con i veri politici, i due extraterrestri rivelano se stessi e il proprio intento: schiavizzare il genere umano. Sicuramente l’episodio è frutto della fantasia papà dei Simpson. Ma la fervida immaginazione di Matt Groening avrebbe potuto essere benissimo essere alimentata dalla lettera di un cittadino inglese in cui l’autore racconta di come fin da bambino abbia avuto contatti con alieni verdi. Secondo l’uomo, uno di questi, chiamato Algar, sarebbe sceso sulla Terra per prendere contatti con il governo britannico. Sfortunatamente (o fortunatamente, dipende dai punti di vista) Algar sarebbe stato ucciso, sempre a detta dell’autore della lettera, nel 1981 da un alieno di un’altra specie. BR BR File dallo spazio BR BR La lettera è uno degli otto file sugli avvistamenti di UFO pubblicati dal Ministero della Difesa britannico sul sito dei National Archives, dipartimento governativo organo esecutivo del segretario di Stato per la Giustizia. Per la prima volta infatti la Difesa del Regno Unito ha reso pubblici una serie di documenti segreti – che nei prossimi anni arriveranno a 200 – riguardanti alieni e dintorni. Con un semplice click, chiunque abbia un minimo di dimestichezza con l’inglese potrà scartabellare virtualmente tra testimonianze di strani lampi e oggetti inspiegabilmente luminosi avvistati nel cielo da gente comune, forze dell’esercito e di polizia nel periodo tra il 1978 e il1987. Sul sito dei National Archives sono e saranno consultabili anche tracce sonore e video registrate da cittadini britannici durante quel decennio. BR BR Gli alieni sono tra di noi BR BR Il governo di Sua Maestà – come spiega la guida per la lettura dei file pubblicati – è in realtà stato interessato agli UFO fin dai primi decenni del ‘900. Durante la prima e seconda e guerra mondiale la Difesa ha iniziato a studiare le apparizioni di oggetti luminosi, ritenendoli ordigni lanciati nei cieli dai tedeschi. Quando studi sistematici rivelarono che non si trattava di dispositivi di guerra germanici, l’interesse del governo si accrebbe addirittura. Il sito dei National Archives riporta le notizie più curiose. Nel 1983 un cittadino dell’Hampshire raccontò di come si fosse imbattuto in un alieno dietro il Basingstoke Canal nell’Aldershot e come questi, dopo avergli chiesto l’età (78 anni), avesse affermato: “Puoi andare, sei troppo vecchio per i nostri scopi”. Non mancano poi le segnalazioni da fonti ufficiali. Come un report del 1979 firmato dalla Camera dei Lord, in cui questa escludeva qualsiasi ipotesi di collusione BR tra il governo di Sua Maestà e gli alieni. O il verbale di due poliziotti dell’US Air Force sull’avvistamento di “luci strane all’esterno del Royal Air Force Wooddbridge a Suffolk” nel dicembre 1980. Usciti per controllare, gli uomini della RAF si sarebbero trovati di fronte un enorme oggetto triangolare luminoso che fluttuava a pochi metri da terra con una luce rossa lampeggiante sulla sua sommità. BR BR Credere o non credere BR BR Secondo l’esperto di UFO David Clarke, professore alla Sheffield Hallam Univeristy , le teorie sull’esistenza degli alieni sono molto difficili da smentire. Né la pubblicazione dei file segreti sarà la prova del nove che convincerà gli scettici. Forse, tutt’al più, il pensiero che non siamo gli unici abitanti dell’universo farà scendere un brivido giù per la schiena di qualcuno. E magari ispirerà un altro episodio della saga aliena di qualche cartone animato. BR BR A href= http://www.ifgonline.it/pub/146/show.jsp?id=3525eiso=1eis=146 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ifgonlin e.it/pub/ 146/show. jsp?id=3525e iso=1eis= 146 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3175&titolo_sotto=Alieni verdi e Ufo in visita in GB, dicono documenti segreti&ID_cat_new=99News ReikiVaticano: e#039;e#039;Ee#039; possibile credere in Dio e negli extraterrestrie#039;e#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3171&titolo_sotto=Vaticano: ''E' possibile credere in Dio e negli extraterrestri''&ID_cat_new=99 - P 2008-05-13 19:09 BR BR CITTAe#039; DEL VATICANO - Ee#039; possibile credere in Dio e negli extraterrestri e si può ammettere le#039;esistenza di altri mondi e altre vite, anche più evolute della nostra, senza per questo mettere in discussione la fede nella creazione, nelle#039;incarnazione e nella redenzione . Lo afferma il direttore della Specola vaticana, padre Josè Gabriel Funes, in una intervista alle#039;0sservatore romano. Le#039;astronomo gesuita conferma inoltre che la nuova sede della Specola, nel monastero delle basiliane ad Albano, dovrebbe essere pronta fra circa un anno. Lì, al confine tra le Ville Pontificie e Albano, si trasferiranno gli studi, i laboratori e la biblioteca della Specola, dalla attuale sede storica nel Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. BR BR Anche se molti astronomi non perdono occasione per fare pubblica professione di ateismo , rimarca il direttore della Specola Vaticana, é un poe#039; un mito ritenere che le#039;astronomia favorisca una visione atea del mondo. Mi sembra - aggiunge - che proprio chi lavora alla Specola offra la testimonianza migliore di come sia possibile credere in Dio e fare scienza in modo serio . Come esiste una molteplicità  di creature sulla terra, - afferma padre Funes - così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perchè non possiamo porre limiti alla libertà  creatrice di Dio. Per dirla con san Francesco, se consideriamo le creature terrene come e#039;fratelloe#039; e e#039;sorellae#039;, perchè non potremmo parlare anche di un e#039;fratello extraterrestree#039; ? Farebbe parte comunque della creazione . BR BR A proposito dei problemi che altri mondi porrebbero al concetto di redenzione, le#039;astronomo osserva che se anche esistessero altri esseri intelligenti, non è detto che essi debbano aver bisogno della redenzione. Potrebbero essere rimasti nelle#039;amicizia piena con il loro Creatore . E se questi extraterrestri fossero peccatori? Gesù - osserva il gesuita - si è incarnato una volta per tutte. Le#039;incarnazione è un evento unico e irripetibile. Comunque sono sicuro che anche loro, in qualche modo, avrebbero la possibilità  di godere della misericordia di Dio, così come è stato per noi uomini . BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_73338059.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /daassociare/ visualizza_ new.html_ 73338059. html /FONT /A BR BR ******** BR BR CdV, 16:25 BR VATICANO: IPOTESI EXTRATERRESTRI NON CONTRASTA CON FEDE BR e#039;e#039;La possibilitae#039; che esistano altri mondi e altre forme di vita non contrasta con la nostra fede perchee#039; non possiamo porre limiti alla libertae#039; creatrice di Dioe#039;e#039;. Lo afferma il direttore della Specola Vaticana padre Josee#039; Gabriel Funes, in une#039;intervista alle#039;Osservatore Romano, significativamente intitolata e#039;e#039;Le#039;extraterrestre ee#039; mio fratelloe#039;e#039;. e#039;e#039;Ee#039; possibile credere in Dio e fare scienza in modo serio e rigorosoe#039;e#039;, sottolinea il gesuita argentino per il quale e#039;e#039;fede e ragione sono le due ali con cui si eleva lo spirito umano. Non ce#039;ee#039; contraddizione - spiega - tra quello che noi sappiamo attraverso la fede e quello che apprendiamo attraverso la scienza. Ci possono essere tensioni o conflitti, ma non dobbiamo averne paura. La Chiesa non deve temere la scienza e le sue scopertee#039;e#039;. Secondo padre Funes, e#039;e#039;i progressi degli studi astronomici non smentiscono le veritae#039; della fedee#039;e#039;. BR BR A href= http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/2006/rep_nazionale_n_3118433.html?ref=hpsbdx1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/news/ ired/ultimora/ 2006/rep_ nazionale_ n_3118433. html?ref= hpsbdx1 /FONT /A BR BR ******** BR BR VATICANO/ PADRE FUNES: GLI EXTRATERRESTRI? NON CONTRADDICONO DIO BR Il gesuita-astronomo su Darwin, Galileo, big bang (Oss. Romano) BR postato 5 ore fa da APCOM BR BR Città del Vaticano, 13 mag. (Apcom) - Gli extraterrestri? Finora non abbiamo nessuna prova. Ma certamente in un universo così grande non si può escludere questa ipotesi . E questo non sarebbe un problema per la nostra fede? Io ritengo di no . Così padre Josee#039; Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana. BR BR Come esiste una molteplicità di creature sulla terra, così potrebbero esserci altri esseri, anche intelligenti, creati da Dio. Questo non contrasta con la nostra fede, perché non possiamo porre limiti alla libertà creatrice di Dio , afferma il gesuita alle#039;e#039;Osservatore romanoe#039;. BR BR Padre Funes non elude nessuna domanda, neppure sulla supposta contraddizione tra e#039;big bange#039; e creazione divina. Da astronomo - afferma - io continuo a credere che Dio sia il creatore delle#039;universo e che noi non siamo il prodotto della casualità ma i figli di un padre buono, il quale ha per noi un progetto de#039;amore. La Bibbia fondamentalmente non è un libro di scienza , spiega. Alle#039;epoca, ovviamente, era del tutto estraneo un concetto come quello del big bang. Dunque, non si può chiedere alla Bibbia una risposta scientifica. Allo stesso modo, noi non sappiamo se in un futuro più o meno prossimo la teoria del big bang sarà superata da una spiegazione più esauriente e completa delle#039;origine delle#039;universo. Attualmente è la migliore e non è in contraddizione con la fede. Ee#039; ragionevole . BR BR Charles Darwin, di cui le#039;anno prossimo cadrà il bicentenario della nascita? Come astronomo posso dire che dalle#039;osservazione delle stelle e delle galassie emerge un chiaro processo evolutivo. Questo è un dato scientifico. Anche qui io non vedo contraddizione tra quello che noi possiamo imparare dalle#039;evoluzione - purché non diventi une#039;ideologia assoluta - e la nostra fede in Dio . Galileo? penso che sia arrivato il momento di voltare pagina e guardare piuttosto al futuro. Questa vicenda ha lasciato delle ferite. Ci sono stati malintesi. La Chiesa in qualche modo ha riconosciuto i suoi sbagli. Forse si poteva fare di meglio. Ma ora è il momento di guarire queste ferite . BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/politica/2008/05_maggio/13/vaticano_padre_funes_gli_extraterrestri_non_contraddicono_dio,14807793.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/politica /2008/05_ maggio/13/ vaticano_ padre_funes_ gli_extraterrest ri_non_contraddi cono_dio, 14807793. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3171&titolo_sotto=Vaticano: ''E' possibile credere in Dio e negli extraterrestri''&ID_cat_new=99News ReikiIL 14 MAGGIO 2008 LA NASA ANNUNCERAe#039; AL MONDO UNA SCOPERTA SENSAZIONALE?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3166&titolo_sotto=IL 14 MAGGIO 2008 LA NASA ANNUNCERA' AL MONDO UNA SCOPERTA SENSAZIONALE?&ID_cat_new=99 - p La NASA ha programmato una teleconferenza per mercoledì¬ 14 Maggio, per annunciare la scoperta di un oggetto nella nostra Galassia che gli astronomi hanno cercato per 50 anni. Questa scoperta è stata fatta combinando i dati delle#039; Osservatorio Chandra X-ray, con quelli registrati dalle osservazioni da terra. br br Fonte (in inglese): br a href= http://www.nasa.gov/home/hqnews/2008/may/HQ_M08089_Chandra_Advisory.html target= _blank rel= nofollow font color= #003399 http://www.nasa. gov/home/ hqnews/2008/ may/HQ_M08089_ Chandra_Advisory .html /font /a br br Nota Redazione CUT: cosa ha scoperto la NASA di così importante da poter indire una conferenza stampa mondiale? Cosa è questo oggetto trovato nella nostra Galassia e ricercato per 50 anni? Ee#039; percaso le#039;ufficializzazione delle#039;esistenza del Pianeta X . Staremo a vedere cosa accadrà  e divulgherà  la NASA tra qualche giorno. br br Maggio 12, 2008 Pubblicato da centroufologicotara nto br br a href= http://centroufologicotaranto.wordpress.com/ target= _blank rel= nofollow font color= #003399 http://centroufolog icotaranto. wordpress. com/ /font /a br br /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3166&titolo_sotto=IL 14 MAGGIO 2008 LA NASA ANNUNCERA' AL MONDO UNA SCOPERTA SENSAZIONALE?&ID_cat_new=99News ReikiCrop circleshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3167&titolo_sotto=Crop circles&ID_cat_new=99 - DIV class= undoreset clearfix id=message1679686319 br DIV id=yiv1811634324 !--~-|**|PrettyHtmlStartT|**|-~-- br DIV id=ygrp-mlmsg style= WIDTH: 655px br DIV id=ygrp-msg style= PADDING-RIGHT: 25px; PADDING-LEFT: 0px; FLOAT: left; PADDING-BOTTOM: 0px; MARGIN: 0px; WIDTH: 470px; PADDING-TOP: 0px !--~-|**|PrettyHtmlEndT|**|-~-- br DIV id=ygrp-text br P A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/aveburystoneavenue/aveburystoneavenue2008.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ aveburystoneaven ue/aveburystonea venue2008. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/inter2008/USA/Monroe2008a.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/inter2008/ USA/Monroe2008a. html /FONT /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/whitehorse/whitehorsehill2008a.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ whitehorse/ whitehorsehill20 08a.html /FONT /A BR BR ************ *** BR BR Segnali dal grano - Articolo qui: BR A href= http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/Segnali_dal_grano.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.margheri tacampaniolo. it/crop_circles_ 2008/Segnali_ dal_grano. htm /FONT /A BR /P /DIV /DIV /DIV /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3167&titolo_sotto=Crop circles&ID_cat_new=99News ReikiANIMALI: BUSSOLA NEGLI OCCHI GUIDA UCCELLI MIGRATORIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3169&titolo_sotto=ANIMALI: BUSSOLA NEGLI OCCHI GUIDA UCCELLI MIGRATORI &ID_cat_new=99 - P (ANSA) - ROMA, 9 MAG - Non si ee#039; ancora fatto in tempo a svelare il mistero della bussola che guida gli uccelli nelle loro migrazioni che giae#039; ci sono fattori che la mettono a rischio. Domani e domenica 41 paesi in tutto il mondo celebreranno le#039;International Migratory bird day, anche come occasione per ricordare i problemi dei piue#039; grandi viaggiatori della natura. Una prima possibile luce sul meccanismo che permette agli uccelli, ma anche ad altre 50 specie animali di orientarsi seguendo il campo magnetico terrestre, le#039;ha gettata una ricerca pubblicata dalla rivista Nature, secondo cui la bussola starebbe negli occhi, o meglio in piccole molecole della retina capaci di allinearsi anche al debolissimo segnale esercitato dal pianeta. e#039;e#039;Il nostro esperimento con un modello chimico prova che esistono molecole capaci di rispondere a campi magnetici debolissimi - spiega al quotidiano Independent Peter Hore, coordinatore dello studio - gli uccelli potrebbero BR usare reazioni simili per orientarsi nelle migrazionie#039;e#039; . I ricercatori delle#039;universitae#039; britannica di Oxford guidati da Hore hanno testato un sistema chimico chiamato carotenoid-porfirin -fullerene, che non ee#039; presente negli animali ma ee#039; molto simile a sostanze trovate nella retina degli uccelli, e hanno dimostrato che anche in presenza di un campo magnetico molto debole, quale quello terrestre che non raggiunge i 50 microTesla (un aspirapolvere arriva a generarne 800), riescono comunque ad allinearsi secondo la sua direzione. e#039;e#039;Ee#039; sicuramente un mezzo che possono usare per orientarsi - spiega Hore - che hanno sviluppato in milioni di anni di evoluzionee#039;e#039; . Per quanto raffinato e preciso sia il loro sistema di orientamento, gli uccelli migratori non riescono peroe#039; a resistere alla pressione delle#039;uomo, che mette a rischio rotte e habitat naturali. Le#039;ultimo allarme in questo senso viene da Londra: secondo la Royal Society for the Protection of Birds BR britannica le#039;intero sistema migratorio tra le#039;Africa e le#039;Europa sarebbe entrato in crisi. Ogni primavera sono circa cinque miliardi gli uccelli che raggiungono le#039;Europa per riprodursi, prima di tornare in Africa in autunno. Molti sono uccellini piccolissimi il cui viaggio di migliaia di chilometri, spesso attraverso il deserto del Sahara, viene spesso considerato come uno dei miracoli della natura. Ma non per molto: dallo studio che verrae#039; pubblicato probabilmente entro la fine delle#039;anno, emerge che delle 36 specie che ogni anno viaggiano tra le#039;Africa e la Gran Bretagna, 21 sono diminuite in maniera drammatica. Nel resto de#039;Europa le cose non vanno meglio, con numeri in picchiata per 27 delle 37 specie migratorie. Le ragioni di questa crisi, spiegano gli esperti inglesi, restano un mistero. Potrebbe trattarsi del degrado del loro habitat in Africa, o dei cambiamenti climatici, o dei problemi che incontrano durante il viaggio o di una combinazione di tutti BR questi fattori. Allo scopo di gettare luce su questo interrogativo gli ornitologi di tutto il mondo si incontreranno il questo mese, dal 19 al 30 maggio in Germania, a Bonn, e discuteranno la creazione di una rete di stazioni di ricerca in Africa per studiare quanto sta accadendo. (ANSA). Y91-GU BR 09/05/2008 17:12 BR BR A href= http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/natura/20080509171234649430.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/ambiente/ notizie/notiziar i/natura/ 2008050917123464 9430.html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3169&titolo_sotto=ANIMALI: BUSSOLA NEGLI OCCHI GUIDA UCCELLI MIGRATORI &ID_cat_new=99News ReikiLA NASA INVIERAe#039; ASTRONAUTI SU UN ASTEROIDEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3168&titolo_sotto=LA NASA INVIERA' ASTRONAUTI SU UN ASTEROIDE&ID_cat_new=99 - P br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 border=0 br TBODY br TR br TD br P (Agi) - Washington, 8 mag. - La Nasa sta progettando di mandare per la prima volta un astronauta su un asteroide che viaggia a 280 mila miglia alle#039;ora verso la Terra. La roccia, che un tempo era considerata il piue#039; pericoloso oggetto nelle#039;universo con la potenza esplosiva pari a 84 volte Hiroshimas, sfiorerae#039; il nostro pianeta fra circa 60 anni. In quelle#039;occasione le#039;agenzia americana prevede di inviare e#039;scienziati-astronautie#039; con lo scopo di studiare le dimensioni e le particelle che lo compongono, chiamate 2000SG344, per esser piue#039; preparati in caso di un eventuale futuro impatto con asteroidi killer. La missione, la prima ufficiale che rientra nelle#039;ambito del Near Earth Object (Neo), ee#039; stata presentata dalla Nasa come un passo importantissimo per il futuro delle esplorazioni nello spazio. Il Governo Busch ha giae#039; tempo fa annunciato le#039;inizio di diversi progetti che hanno lo scopo di studiare approfonditamente il sistema solare. Inoltre, sono state previste anche missioni su Marte. (AGI) /P br P   /P br P A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200805081713-eco-rt11166-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200805081713-eco-rt11166-art.html /FONT /A /P /TD /TR /TBODY /TABLE BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3168&titolo_sotto=LA NASA INVIERA' ASTRONAUTI SU UN ASTEROIDE&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: SCOPERTO AD AXUM IL PALAZZO DELLA REGINA DI SABAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3173&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTO AD AXUM IL PALAZZO DELLA REGINA DI SABA&ID_cat_new=99 - P Berlino, 9 mag - (Adnkronos) - Una equipe di archeologi tedeschi delle#039;Universitae#039; di Amburgo ha annunciato di aver scoperto i resti del palazzo della leggendaria regina di Saba ad Axum, nel nord delle#039;Etiopia. I ruderi del palazzo reale, databile intorno al X secolo avanti Cristo, sono tornati alla luce sotto le mura di un altro edificio regale, quelle di un re cristiano ancora non identificato. Il palazzo della regina era stato distrutto dal re Menelik I, il figlio che la mitica Saba aveva avuto da Salomone, re di Israele, e ricostruito in modo da essere orientato verso la stella Sirio, della quale era adoratore. Fu Menilik ad introdurre in Etiopia il culto di Sothis, divinitae#039; egizia identificata con la stella Sirio appartenente alla costellazione Canis Major. Gli archeologi delle#039;Universitae#039; di Amburgo hanno iniziato gli scavi ad Axum nel 1999, con le#039;obiettivo di scoprire nuovi elementi sulla nascita e la diffusione del cristianesimo in Etiopia. In BR seguito le ricerche, come ha spiegato il professor Helmut Ziegert, direttore della missione tedesca, hanno fatto emergere preziosi resti di 3.000 anni fa: e#039;e#039;I dettagli, la datazione e le#039;orientamento delle#039;edificio quadrano a pennello con la descrizione del palazzo della regina di Sabae#039;e#039;. E proprio le#039;orientamento di un altare delle#039;edificio regale verso la stella Sirio confermerebbe la leggenda secondo la quale in quel palazzo sarebbe stata custodita anche le#039;Arca delle#039;Alleanza che conteneva le Tavole della Legge di Mosee#039;. (segue) BR (Sin-Pam/Col/ Adnkronos) BR 09-MAG-08 13:51 BR   BR A href= http://www.iltempo.it/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgwNTA5MTM1MTEyLnhtbCI7fQ== target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.iltempo. it/adnkronos/ ?q=YToxOntzOjEyO iJ4bWxfZmlsZW5hb WUiO3M6MjE6IkFET jIwMDgwNTA5MTM1M TEyLnhtbCI7fQ= = /FONT /A BR   BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3173&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: SCOPERTO AD AXUM IL PALAZZO DELLA REGINA DI SABA&ID_cat_new=99News ReikiUn laser per la caccia agli esopianetihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3163&titolo_sotto=Un laser per la caccia agli esopianeti&ID_cat_new=99 - P A href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1329645 http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1329645 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3163&titolo_sotto=Un laser per la caccia agli esopianeti&ID_cat_new=99News ReikiLa nuova immagine del centro della terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3165&titolo_sotto=La nuova immagine del centro della terra&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_06/interno_terra_39984c46-1b65-11dd-98ce-00144f486ba6.shtml http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_06/interno_terra_39984c46-1b65-11dd-98ce-00144f486ba6.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3165&titolo_sotto=La nuova immagine del centro della terra&ID_cat_new=99News ReikiRICERCA: BREVETTATO MINI DISCO CHE VOLA CON SPINTA DEL PLASMAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3162&titolo_sotto=RICERCA: BREVETTATO MINI DISCO CHE VOLA CON SPINTA DEL PLASMA&ID_cat_new=99 - P (AGI) - Washington, 6 mag. - Un disco grande quanto un piatto di portata che ee#039; in grado di liberarsi in volo sfruttando le#039;energia del plasma. Ee#039; questo il progetto del micro air vehicle (Mav) il cui brevetto ee#039; stato depositato in questi giorni da Subrata Roy, un ingegnere aereospaziale della University of Florida di Gainsville. Il progetto prevede la realizzazione di un piatto del diametro di 15 centimetri sfrutta un fenomeno giae#039; conosciuto, quello della magnetoidrodinamica , che peroe#039; nessuno fino ad oggi ee#039; mai riuscito ad utilizzare per dispositivi di questo tipo. Secondo Roy peroe#039; il piccolo design del suo mav potrebbe garantire il successo del progetto. Il mini-discovolante ee#039; dotato di una serie di elettrodi che servono per la creazione del plasma nelle#039;aria. Poi un campo magnetico speciale orient il flusso di plasma in modo da orientare la direzione stessa del volo. (AGI) BR BR A href= http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/200805061647-eco-rt11155-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/research- e-sviluppo/ notizie/20080506 1647-eco- rt11155-art. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3162&titolo_sotto=RICERCA: BREVETTATO MINI DISCO CHE VOLA CON SPINTA DEL PLASMA&ID_cat_new=99News ReikiUna sonda farà un «giro» intorno al Solehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3164&titolo_sotto=Una sonda far un giro intorno al Sole&ID_cat_new=99collaborazione fra Johns Hopkins University e Nasa - P Una navetta spaziale che arriverà molto vicino alla nostra stella, per svelare molti misteri della nostra stella /P br P STRONG STATI UNITI – /STRONG È stata battezzata Solar Probe la missione spaziale che porterà una navetta vicino alla nostra stella per studiare e comprendere i segreti del Sole e delle tempeste magnetiche che avvengono sulla sua superficie. /P br P B MAI COSÌ VICINO – /B Il progetto, tra i più ambiziosi nella storia delle missioni spaziali, nasce nelle#039;Applied Physics Laboratory (APL) della A href= http://www.sciencedaily.com/releases/2008/05/080502094224.htm) target=_blank U FONT color=#565656 Johns Hopkins University con le#039;appoggio della Nasa /FONT /U /A e prevede le#039;invio della sonda a 6,6 milioni di chilometri dal Sole (circa otto volte più vicino di quanto si sia arrivati in passato) fino a raggiungerne la superficie gassosa, la corona, ovvero la parte più esterna delle#039;atmosfera, in cui ha origine il cosiddetto vento solare. Solar Probe si avvicinerà al Sole protetto da uno scudo, una specie di ombrello in grado di sopportare fino a 2.600 gradi Fahrenheit di temperatura (circa 1.400 gradi Celsius) e resistere alle violente esplosioni e alle fluttuazioni dei campi magnetici. /P br DIV class=right id= rectangle right !-- OAS AD e#039;180x150e#039;begin -- br SCRIPT type=text/javascript br OAS_AD(e#039;Bottom1e#039;); br /SCRIPT br br SCRIPT id=extFlashBottom11 src= http://realmedia-a592.d4p.net/6/592/1130/0001/oas-eu.247realmedia.com/RealMedia/ads/Creatives/TFSMflashobject.js type=text/javascript /SCRIPT br br SCRIPT language=JavaScript br !-- br br br // * variabili flash da modificare * // br br file_swfBottom1 = panariello180x150_2.swf ; // nome file swf da caricare br br br widthBottom1 = 180 // larghezza immagine br heightBottom1 = 150; // altezza immagine br br // * fine parte modificabile * // br br br if(!document.body) br document.write( html body ); br OASd = document; br var plug = false; br var flashVersion = -1; br var minFlashVersion = 6; br if(navigator.plugins != null ee navigator.plugins.length 0){flashVersion =(navigator.plugins[ Shockwave Flash 2.0 ] || navigator.plugins[ Shockwave Flash ]) ? 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Il tutto per un totale di circa 750 milioni di dollari, come specificato dal project manager del Laboratorio, Andrew Dantzler, che si occuperà della costruzione della navicella, il cui lancio è previsto per il 2015. /P br P class=footnotes Alessandra Carboni BR STRONG FONT color=#cc2026 05 maggio 2008 /FONT /STRONG /P br P A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_05/passeggiata_sole_b1717766-1a92-11dd-b32c-00144f486ba6.shtml http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_05/passeggiata_sole_b1717766-1a92-11dd-b32c-00144f486ba6.shtml /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3164&titolo_sotto=Una sonda far un giro intorno al Sole&ID_cat_new=99News ReikiMonsanto: il documentario (scomodo) partito dal webhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3157&titolo_sotto=Monsanto: il documentario (scomodo) partito dal web&ID_cat_new=99 - P A href= http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2008/04/10/il-mondo-secondo-monsanto-il-documentario-partito-dal-web/ http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2008/04/10/il-mondo-secondo-monsanto-il-documentario-partito-dal-web/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3157&titolo_sotto=Monsanto: il documentario (scomodo) partito dal web&ID_cat_new=99News ReikiCrop Circle 2008http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3160&titolo_sotto=Crop Circle 2008&ID_cat_new=99 - P Si parte! BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/wadenhill/wadenhill2008a.html target=_blank rel=nofollow http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ wadenhill/ wadenhill2008a. html /A BR BR A href= http://www.cropcircleconnector.com/2008/whitehorse/whitehorsehill2008a.html target=_blank rel=nofollow http://www.cropcirc leconnector. com/2008/ whitehorse/ whitehorsehill20 08a.html /A BR BR Saluti, BR BR Grazia BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3160&titolo_sotto=Crop Circle 2008&ID_cat_new=99News ReikiClima, contrordine: niente caldo nei prossimi dieci annihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3158&titolo_sotto=Clima, contrordine: niente caldo nei prossimi dieci anni&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=259216 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=259216 /A /P br P   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3158&titolo_sotto=Clima, contrordine: niente caldo nei prossimi dieci anni&ID_cat_new=99News ReikiDallo spazio l’energia del futuro?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3159&titolo_sotto=Dallo spazio lenergia del futuro?&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.rinnovabili.it/dallo-spazio-lenergia-del-futuro-400895 http://www.rinnovabili.it/dallo-spazio-lenergia-del-futuro-400895 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3159&titolo_sotto=Dallo spazio lenergia del futuro?&ID_cat_new=99News ReikiIl cerchio dei misterihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3161&titolo_sotto=Il cerchio dei misteri&ID_cat_new=99Sulle#039;importante ritrovamento nel cantiere del Sante#039;Anna parlerà in Ticino le#039;archeoastronomo Adriano Gaspani - P Non smette di stupire il e#039;cerchio magicoe#039;, le#039;enorme e#039;pseudo Stonehengee#039; scoperta lo scorso anno in località Tre Camini a Montano Lucino, durante il cantiere per la realizzazione del nuovo ospedale Sante#039;Anna di Como. Ora le#039;interesse per il grande ritrovamento archeologico, non distante da dove era stata rinvenuta la e#039;Stele di Prestinoe#039; (conservata ora al Museo Giovio di Como), spopola anche oltre frontiera. Infatti se ne parlerà in una conferenza nella sala del consiglio comunale di Mezzovico, in Canton Ticino, il 10 maggio alle 18. BR Il sito archeologico che potrebbe permettere di scrivere una nuova pagina nella storia degli insediamenti di epoca celtica nelle#039;area lombarda ha conquistato le#039;associazione culturale e#039;Terra Insubre Ticino e Grigionie#039;, che in collaborazione con la Società Astronomica Ticinese proporrà la conferenza dal titolo Il grande circolo litico di Como: osservatorio stellare, calendario o centro sacroe#039;. BR Relatore delle#039;incontro sarà Adriano Gaspani, membro dello staff delle#039;Osservatorio Astronomico di Brera a Milano e delle#039;Istituto Nazionale di Astrofisica. Autore del volume Le#039;astronomia dei Celti: stelle e misura del tempo tra i Druidi e di numerosi altri documenti sul tema delle#039;archeo- astronomia, Gaspani è convinto che il cerchio magico fosse il luogo dove gli antichi lariani scrutavano le stelle. In effetti il sito risulterebbe costruito con precisi principi geometrici, ma per esserne certi occorre studiarne le#039;orientamento tenendo conto di tutte le mutazioni astronomiche, avvenute nel corso dei millenni. La struttura è formata da tre cerchi di pietre concentrici del diametro di 70 metri, di età protostorica (al momento non è possibile una datazione più precisa), più una serie di tombe databili tra VI e V secolo a.C., con ricchi corredi funerari, e strutture megalitiche, pietre e steli senza iscrizioni né decorazioni. La struttura litica di forma BR circolare, simile ai recinti tombali di epoca golasecchiana ma assai diversa per dimensioni è per lo studioso «decisamente inusuale, probabilmente un caso unico per le#039;ambiente preistorico e protostorico comasco, anche se le#039;analisi delle immagini da satellite potrebbe suggerire la presenza di un secondo manufatto, anche#039;esso a pianta circolare, posto a circa 150 metri di distanza verso Sud-Ovest e non ancora scavato». BR Adriano Gaspani presenterà gli ultimi e strabiglianti risultati di questa scoperta archeoastronomica, che sarebbe il centro più antico di osservazione astrale strutturato in tutta le#039;area del Nord Italia. Lo studioso ha potuto esaminare grazie alla Soprintendenza di Milano tutte le schede scientifiche sul materiale finora rinvenuto. Le#039;impressione degli studiosi è che sia una scoperta molto più importante di quanto già sinora si sospettava. Ce#039;è peraltro chi è pronto a giurare di aver visto in foto aeree sul web altre strutture simili nelle immediate vicinanze, oltre a quella ipotizzata da Gaspani. Del cerchio magico si è interessato anche il professor Venceslav Kruta, docente emerito alle#039;Università della Sorbona di Parigi. BR BR A href= http://www.corrieredicomo.it/frm_articoli.cfm?ID=85873 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere dicomo.it/ frm_articoli. cfm?ID=85873 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3161&titolo_sotto=Il cerchio dei misteri&ID_cat_new=99News ReikiMISTERO AKHENATON: IL FARAONE ERA UN MUTANTE ?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3156&titolo_sotto=MISTERO AKHENATON: IL FARAONE ERA UN "MUTANTE"?&ID_cat_new=99Lo sostiene uno specialista di storia della medicina - P Baltimora, 2 mag. (Apcom) - Gli archeologi sono sempre rimasti stupiti dalle raffigurazioni esistenti di Akhenaton, il grande faraone della diciottesima dinastia, che introdusse in Egitto una forma di monoteismo alla metà del 1300 avanti Cristo. Akhenaton infatti viene costantemente rappresentato in bassorilievi e statue con un fisico dalle caratteristiche marcatamente femminili, oltre che con un cranio stranamente allungato. Al punto che ce#039;è chi ha avanzato le#039;ipotesi che in realtà fosse una donna, circostanza tuttavia smentita dal fatto che gli vengono attribuite almeno sei figlie. BR Il dottor Irwin Braverman, che insegna storia della medicina presso la Yale University, ha sviluppato una sua teoria sulle#039;aspetto del faraone, presentandola nel corso del convegno annuale che la University of Maryland dedica alle malattie e ai motivi della morte di personaggi storici. BR Secondo Braverman, il faraone era un vero e proprio mutante , ovvero vittima di una mutazione genetica che ne alterava le funzioni ormonali, aumentando la presenza nel suo corpo di ormoni femminili. Da questo deriverebbe, spiega lo studioso le#039;aspetto androgino del faraone, che aveva un fisico marcatamente femminile, con bacino largo e seno, e tuttavia era di sesso maschile e generò figli . Sua moglie era la splendida regina Nefertiti. BR Secondo le#039;egittologo e archeologo Donald B. Redford, la teoria di Braverman è interessante, anche se gli studiosi sono in genere concordi nelle#039;affermare che Akhenaton fosse affetto dalla sindrome di Marfan , una malattia che incide sulle#039;aspetto fisico determinando lineamenti allungati. Altre ipotesi prendono in esame la sindrome di Klinefelter e altre patologie del genere. BR Molti dubbi verrebbero chiariti se gli egittologi riuscissero a individuare senza incertezze la mummia di Akhenaton e il governo egiziano desse le#039;autorizzazione a condurre indagini sul Dna. Braveman spera che la sua teoria posso contribuire a moltiplicare le ricerche al riguardo. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/spettacoli/2008/05_maggio/02/storia_mistero_akhenaton_il_faraone_era_un_mutante,14708441.html?pmk=nothpspe target=_blank rel=nofollow http://notizie. alice.it/ notizie/spettaco li/2008/05_ maggio/02/ storia_mistero_ akhenaton_ il_faraone_ era_un_mutante, 14708441. html?pmk= nothpspe /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3156&titolo_sotto=MISTERO AKHENATON: IL FARAONE ERA UN "MUTANTE"?&ID_cat_new=99News ReikiCerchio nel grano a Rho (Mi)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3151&titolo_sotto=Cerchio nel grano a Rho (Mi)&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.planetcircles.com/cerchi%20in%20italia/2008/rho/rho.html target=_blank rel=nofollow http://www.planetcircles.com/cerchi%20in%20italia/2008/rho/rho.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3151&titolo_sotto=Cerchio nel grano a Rho (Mi)&ID_cat_new=99News ReikiUN MILIARDO DI PROFUGHI ENTRO 2050 A CAUSA RISCALDAMENTOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3153&titolo_sotto=UN MILIARDO DI PROFUGHI ENTRO 2050 A CAUSA RISCALDAMENTO&ID_cat_new=99 - P Oggi conferenza Unhcr a Londra BR BR Roma, 29 apr. (Apcom) - La conferenza delle#039;Unhcr che oggi si apre a Londra ha le#039;obiettivo di lanciare un appello-avvertiment o alle nazioni industrializzate sui rischi derivanti dal riscaldamento globale e, in particolare, sulle devastanti conseguenze che questo avrà in futuro, con la migrazione forzata di oltre un miliardo di persone entro il 2050. BR La scarsità de#039;acqua e di raccolti in gran parte delle#039;Africa, così come in Asia centrale e meridionale e in Sudamerica, costringerà milioni di persone ad abbandonare le proprie case. A questo si aggiunge le#039;innnalzamento dei livelli del mare che obbligherà le comunità costiere, soprattutto delle Isole del Pacifico e caraibiche, a spostare i propri insediamenti. BR Le#039;Unhcr lancerà un monito alle nazioni sviluppate affinché si preparino ad affrontare una emergenza su scala globale , come le#039;ha definita Craig Johnstone, vicecapo delle#039;Alto Commissariato per i rifugiati delle#039;Onu, che prevede gravi conseguenze per i prossimi quattro decenni. Se, a parer suo, è impossibile prevedere con esattezza il numero di persone che lascerà le proprie case a causa dei cambiamenti climatici, la forbice sarà da calcorare tra i 250 milioni e il miliardo di profughi. Johnstone non condivide la tesi che, siccome sono i paesi occidentali ad aver causato il surriscaldamento del pianeta, tocca a loro pagarne le conseguenze. Ma è chiaro che, è un obbligo per i popoli che hanno i mezzi - dice Johnstone - di essere pronti ad aiutare. Hanno un obbligo nei confronti delle#039;umanità di aiutare . BR Johnstone ha poi ricordato gli aiuti forniti dalle#039;Unhcr dopo lo tsunami del 2004 e ha aggiunto: Forse le conseguenze del riscaldamento globale sono ancora più gravi e inevitabili . BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/04_aprile/29/clima_un_miliardo_di_profughi_entro_2050_a_causa_riscaldamento,14678819.html target=_blank rel=nofollow http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/04_aprile/ 29/clima_ un_miliardo_ di_profughi_ entro_2050_ a_causa_riscalda mento,14678819. html /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3153&titolo_sotto=UN MILIARDO DI PROFUGHI ENTRO 2050 A CAUSA RISCALDAMENTO&ID_cat_new=99News ReikiGuerre spazialihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3152&titolo_sotto=Guerre spaziali&ID_cat_new=99 - P Le Scienze, maggio 2008, n.477 BR BR Un mutamento nella strategia militare degli Stati Uniti e alcune azioni provocatorie della Cina minacciano di innescare una corsa agli armamenti spaziali. Ma portare le armi nello spazio rientra davvero negli interessi nazionali di qualche paese? BR BR Di Theresa Hitchens BR BR Lo spazio offre chiari vantaggi militari, ma finora tutti i paesi hanno resistito alla tentazione di mandare armi in orbita: una strategia che potrebbe cambiare. La politica adottata dagli Stati Uniti nel 2006 sembra favorire la militarizzazione dello spazio. Poco dopo, la Cina ha sperimentato un missile antisatellite. La militarizzazione dello spazio potrebbe scatenare una nuova corsa agli armamenti. E le#039;arsenale spaziale sarebbe vulnerabile a prescindere dalle difese installate. Una guerra spaziale (ma anche solo i test delle armi) lascerebbe in orbita un tale numero di detriti da renderla impraticabile a satellitie velivoli con equipaggio. BR BR BR (28 aprile 2008) BR BR A href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Guerre_spaziali/1328629 target=_blank rel=nofollow http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ Guerre_spaziali/ 1328629 /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3152&titolo_sotto=Guerre spaziali&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA, SCOPERTE GIGANTESCHE STATUE DEI FARAONI A LUXORhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3155&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA, SCOPERTE GIGANTESCHE STATUE DEI FARAONI A LUXOR&ID_cat_new=99 - P Il Cairo, 27 apr. - (Adnkronos) - Nuovi ed eccezionali ritrovamenti archeologici a Luxor, in Egitto, dove sono state state portate alla luce numerose gigantesche statue delle#039;etae#039; dei faraoni nelle#039;area dei Colossi di Memnone, databili tra il 1.500 e il 1.200 a.C. Durante gli scavi della missione tedesco-egiziana, diretta dal professor Hourig Sourouzian, sono state scoperte una statua colossale raffigurante la regina Teye, una coppia di sfingi rappresentanti la coppia regale Amenhotep III-Teye ed altre statue dedicate alla dea leone Sekhmet. Le#039;annuncio ee#039; stato dal ministro egiziano della Cultura, Faruq Hosni, il quale ha definito la scoperta e#039;e#039;formidabilee#039; e#039; ed ha reso noto che le statue saranno nuovamente erette per la visione al pubblico dal 2009. La statura che raffigura la regina Teye, moglie del faraone della XVIII dinastia, Amenhotep III (Amenofi), misura 3,62 metri di altezza ed ee#039; stata scoperta vicino al sito dei Colossi di Memnone vicino a due BR sculture che dominavano la strada della Valle dei Re. (segue) BR (Sin-Pam/Opr/ Adnkronos) BR 27-APR-08 16:17 BR BR A href= http://www.iltempo.it/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgwNDI3MTYxNzUyLnhtbCI7fQ== target=_blank rel=nofollow http://www.iltempo. it/adnkronos/ ?q=YToxOntzOjEyO iJ4bWxfZmlsZW5hb WUiO3M6MjE6IkFET jIwMDgwNDI3MTYxN zUyLnhtbCI7fQ= = /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3155&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA, SCOPERTE GIGANTESCHE STATUE DEI FARAONI A LUXOR&ID_cat_new=99News ReikiI “rainmakers” thailandesihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3154&titolo_sotto=I rainmakers thailandesi&ID_cat_new=99 - P Qualche giorno fa il sito inglese di Al Jazeera ha pubblicato un articolo curioso. Non è una novità che nel nord della Thailandia, in particolare nella provincia di Chang Mai, capiti spesso che ad aprile si formi una cappa di smog dovuta ai numerosi incendi nelle foreste circostanti e all’annosa pratica degli abitanti dei villaggi di bruciare qualsiasi tipo di rifiuto nel giardino di casa. Inoltre aprile è l’ultimo mese della stagione secca prima dell’arrivo delle piogge, quindi il concentrato di inquinamento e fumi da incendi è talmente alto da provocare puntualmente da anni questa foschia stagnante. BR Il governo thailandese, per cercare di porvi rimedio, già da qualche tempo ha deciso di utilizzare alcuni aerei della King Air che sorvolano la zona interessata rilasciando nell’aria una mistura di sale, ioduro di argento e ghiaccio secco con l’obiettivo di “inseminare” le nuvole aumentandovi la quantità delle particelle di acqua o ghiaccio e far quindi piovere. BR I “rainmakers” sono certi di avere un qualche successo, ma ammettono il limite principale. E’ basilare la presenza di nuvole nel cielo da “inseminare”. Comunque gli abitanti della zona confidano speranzosi nel successo dei “rainmakers” anche perché con questa cappa di smog stanno naturalmente aumentando i casi di asma, mal di gola e prurito agli occhi. BR Ma, più in generale, è nell’intero Paese che la situazione sul fronte dell’inquinamento sta peggiorando, grazie anche al fatto che sono tollerati livelli ben più elevati di quelli accettati nell’Unione Europea, per esempio. BR Sembra però evidente che il lavoro dei rainmakers continuerà anche in futuro ma finora nel Paese non è mai stato sfiorato l’argomento di un eventuale ulteriore peggioramento della qualità dell’aria causato proprio dalle sostanze irrorate dagli aerei dei rainmakers. In tal caso però anche i thailandesi dovrebbero affrontare la questione delle “scie chimiche”. Forse tra 50 anni…forse. BR Enrico Sabatino BR A href= http://enricosabatino.blogspot.com/ target=_blank rel=nofollow http://enricosabati no.blogspot. com/ /A BR BR Di : Enrico Sabatino BR sabato 26 Aprile 2008 BR BR A href= http://bellaciao.org/it/spip.php?article19038 target=_blank rel=nofollow http://bellaciao. org/it/spip. php?article19038 /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3154&titolo_sotto=I rainmakers thailandesi&ID_cat_new=99News Reikiarcheologia: un radar per scoprire la tomba di cleopatra e marco antoniohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3148&titolo_sotto=archeologia: un radar per scoprire la tomba di cleopatra e marco antonio&ID_cat_new=99 - P Il Cairo, 24 apr. - (Adnkronos) - Entro la fine del prossimo autunno gli archeologi egiziani sperano di portare alla luce la tomba degli amanti piue#039; famosi della storia delle#039;antico Egitto: la regina Cleopatra e il generale romano Marco Antonio. A partire dagli inizi di novembre, nelle vicinanze di Alessandria de#039;Egitto, sarae#039; impiegato un radar per identificare il luogo della sepoltura di una delle donne piue#039; grandi della storia antica. Le#039;annuncio ee#039; stato dato da Zahi Hawas, segretari generale del Consiglio superiore delle antichitae#039; egiziane, nel corso di una conferenza al Cairo dedicata alle ultime scoperte archeologiche sui faraoni. BR Hawas ritiene che i resti di Cleopatra e Marco Antonio si trovino in un tempio a circa 30 chilometri da Alessandria, chiamato Tabusiris Magna. Finora le#039;accesso alla tomba ee#039; stato reso estremamente complicato dalla presenza di una grande quantitae#039; de#039;acqua, che peroe#039; si spera possa prosciugarsi per il prossimo autunno. /P br P BR A href= http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=183143 target=_blank rel=nofollow http://notizie. interfree. it/cgi-bin/ desc.cgi? id=183143 /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3148&titolo_sotto=archeologia: un radar per scoprire la tomba di cleopatra e marco antonio&ID_cat_new=99News ReikiPrimo cerchio nel grano in Sicilia - Riesihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3149&titolo_sotto=Primo cerchio nel grano in Sicilia - Riesi&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/riesi_04.htm http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/riesi_04.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3149&titolo_sotto=Primo cerchio nel grano in Sicilia - Riesi&ID_cat_new=99News ReikiHawking: ce#039;è vita là fuorihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3146&titolo_sotto=Hawking: c' vita l fuori&ID_cat_new=99 - P A href= http://punto-informatico.it/2265368/PI/News/Hawking--c--egrave--vita-l-agrave--fuori/p.aspx http://punto-informatico.it/2265368/PI/News/Hawking--c--egrave--vita-l-agrave--fuori/p.aspx /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3146&titolo_sotto=Hawking: c' vita l fuori&ID_cat_new=99News ReikiIl cemento? Forse lo inventarono gli Egizihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3147&titolo_sotto= Il cemento? Forse lo inventarono gli Egizi&ID_cat_new=99 - P Nel sentire collettivo, quando si parla di piramidi, generalm ente si formano immagini di schiavi che sudano nel deserto trasportando enormi blocchi di pietra, possibilmente sotto la minaccia della frusta. Questa facile associazione potrebbe  ora essere in parte smentita da uno studio condotto nei laboratori del Massachussets Institute of Technology dal team di Linn W. Hobbs, un professore di Scienze dei Materiali. La squadra di Hobbs sta effettuando delle prove su un modellino sperimentale della Grande Piramide, per validare in linea di principio l’ipotesi che gli antichi egizi  abbiano utilizzato un composto simile al moderno cemento nella costruzione di alcuni blocchi. BR BR Cemento preromano? - L’invenzione del cemento è attualmente attribuita ai romani, che lo utilizzarono su larga scala grazie a conoscenze tecniche derivate loro dai greci, ma potrebbe essere spostata indietro di circa 2000 anni. Il modellino costruito al sesto piano del MIT di Cambridge, Massachusetts, è formato da 280 blocchi: quelli che stanno alla base sono semplicemente di calcare, mentre per quelli che stanno al vertice si sta sperimentando un simil-cemento formato da una pasta di calcare sbriciolato e da leganti chimici naturali come la caolinite, una creta, e il natron, un carbonato già usato nei processi di mummificazione. L’ipotesi è che i blocchi nella parte superiore della piramide possano essere stati modellati direttamente in loco, versando un composto simile a questo in casseformi di legno. Tutti questi componenti avrebbero potuto essere facilmente reperiti nelle sabbie del deserto, nei letti dei fiumi e nelle cave. BR BR Una certa ostilità. -  Hobbs si è dichiarato “agnostico” riguardo a quest’ipotesi, specificando che il suo intento nella sperimentazione rimane puramente didattico, ma ha notato che le reazioni della comunità archeologica al riguardo sono state particolarmente veementi. Gli archeologi sostengono che, semplicemente, non ci sono prove che le piramidi siano costruite con altro che semplici blocchi di calcare e che altri materiali trovati in alcuni test sono solo il frutto di interventi successivi di consolidamento. L’idea del simil-cemento era stata avanzata una prima volta negli anni ’80 da Joseph Davidovits, ingegnere chimico dell’ Istituto Geopolimeri di Saint  Quentin, in Francia. BR Successivamente, nel 2006, Michael W. Barsoum, docente di Ingegneria dei Materiali alla Drexel University di Philadelphia, dopo una serie di analisi chimiche, al microscopio e ai raggi X, concluse che una parte dei blocchi della Piramide di  Cheope presentava caratteristiche microstrutturali diverse da quelle del calcare, compatibili piuttosto con un composto misto. La posizione della comunità scientifica a proposito però non cambia. Quello che è certo, come sottolinea Hobbs, è che l’idea che alcuni blocchi delle piramidi siano stati modellati  in casseformi con paste di natura simile all’attuale cemento non è poi più fantasiosa di quella di  trasportare macigni giganteschi su slitte di legno.          BR Federico Simonelli BR BR A href= http://www.ifgonline.it/pub/165/show.jsp?id=3396eiso=1eis=165 target=_blank rel=nofollow http://www.ifgonlin e.it/pub/ 165/show. jsp?id=3396e iso=1eis= 165 /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3147&titolo_sotto= Il cemento? Forse lo inventarono gli Egizi&ID_cat_new=99News ReikiCLIMA:STUDIO;ASSENZA MACCHIE SOLARI,TERRA VERSO ERA GLACIALEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3150&titolo_sotto=CLIMA:STUDIO;ASSENZA MACCHIE SOLARI,TERRA VERSO ERA GLACIALE&ID_cat_new=99 - P (ANSA) - SYDNEY, 23 APR - Le#039;attivitae#039; delle macchie solari non ha ripreso da quando ha raggiunto un anno fa il minimo in 11 anni, suscitando il timore che la Terra, lungi dal riscaldarsi come tutti temono, si stia dirigendo verso une#039;altra era glaciale. Lo afferma il geofisico e ingegnere astronautico Phil Chapman, primo australiano a diventare un astronauta della Nasa, il quale ha studiato le rilevazioni delle#039;Osservatorio solare ed eliosferico degli Stati uniti, secondo cui attualmente le macchie solari sono quasi del tutto assenti. Contrariamente ai timori sul riscaldamento globale, la temperatura terrestre ee#039; rimasta stabile o ee#039; leggermente diminuita nelle#039;ultimo decennio, nonostante il continuo aumento di concentrazione di anidride carbonica nelle#039;atmosfera, e ora la temperatura globale sta rapidamente diminuendo, spiega Chapman. Tutte e quattro le agenzie che registrano la temperatura della Terra, tre in Usa e una in Gran Bretagna, riferiscono che BR questa ee#039; diminuita di 0,7 gradi Celsius nel 2007, il cambiamento piue#039; rapido finora registrato con strumenti, che ci fa tornare alla temperatura del 1930. e#039;e#039;Se la temperatura non torna presto a risalire, dobbiamo concludere che il riscaldamento globale ee#039; finitoe#039;e#039;, aggiunge. Le macchie solari sono zone ristrette della superficie solare che appaiono nere alle#039;osservazione ottica per via della minore emissione di luce rispetto alle#039;area circostante, piue#039; calda, della fotosfera, e sono originate da intensi campi magnetici che raffreddano il plasma. Alcuni scienziati ritengono che un forte campo magnetico solare, quando vi ee#039; una forte attivitae#039; di macchie solari, protegge la Terra dai raggi cosmici, riducendo la formazione di nuvole. Quando peroe#039; il campo magnetico ee#039; debole, durante la bassa attivitae#039; di macchie solari, i raggi possono penetrare nella bassa atmosfera e la copertura di nuvole cresce, raffreddando la superficie terrestre. Ee#039; tempo di mettere BR da parte il dogma del riscaldamento globale, almeno per cominciare una programmazione di contingenza su cosa fare se ci stiamo avviando verso une#039;altra piccola era glaciale, simile a quella che ee#039; durata dal 1100 al 1850. sostiene Chapman. Non vi ee#039; dubbio che una prossima piccola era glaciale sarebbe molto peggiore della precedente, e piue#039; pericolosa del riscaldamento, poichee#039; la popolazione mondiale ee#039; molto piue#039; numerosa e dipende da poche aree agricole temperate. Lo scienziato propone misure preventive, o ritardanti, come percorrere con bulldozer in Siberia e in Canada le distese di neve, per renderla sporca e meno riflettente. e#039;e#039;La mia valutazione ee#039; che vi sia una probabilitae#039; di almeno il 50% che nei prossimi decenni si assista ad un significativo raffreddamento, piuttosto che ad un riscaldamentoe#039; e#039;. (ANSA). XMC BR 23/04/2008 18:02 BR BR A href= http://www.ansa.it/ambiente/notizie/notiziari/natura/20080423180234639843.html target=_blank rel=nofollow http://www.ansa. it/ambiente/ notizie/notiziar i/natura/ 2008042318023463 9843.html /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3150&titolo_sotto=CLIMA:STUDIO;ASSENZA MACCHIE SOLARI,TERRA VERSO ERA GLACIALE&ID_cat_new=99News ReikiNon arrivano più gli uccelli migratorihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3142&titolo_sotto=Non arrivano pi gli uccelli migratori&ID_cat_new=99Cieli vuoti a Londra, molte specie a rischio estinzione 22/4/2008 - GIORNATA DELLA TERRA - P br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 border=0 br TBODY br TR br TD class=sezione colSpan=2 VITTORIO SABADIN /TD /TR br TR br TD IMG height=4 src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif /TD /TR br TR br TD class=articologirata colSpan=2 br P IMG alt= hspace=3 src= http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=51eID_file=622 align=right vspace=1 CORRISPONDENTE DA LONDRA BR Sarà forse perché la primavera tarda ad arrivare. Sarà perché Londra è ancora spazzata ogni giorno da venti gelidi che arrivano dal Nord, ma chi passeggia o corre la mattina nei suoi grandi parchi sente che manca qualcosa. BR BR A Green Park, di fianco a Buckingham Palace, negli idilliaci Kensington Gardens o a Regent’s Park non si ode più il canto di un uccello. Mancano i cuculi, che di solito annunciano la fine dell’inverno, non c’è un solo beccamosche, il migratore da giardino più amato, rarissime le tortore e persino i beccafichi, famosi per il loro canto. Qualcosa di terribile e mai visto prima, dicono gli scienziati, sta accadendo agli uccelli migratori e nessuno sa spiegarsene la ragione. BR BR In questo periodo dell’anno, circa 16 milioni di uccelli di 50 specie diverse arrivavano in Gran Bretagna dai loro quartieri invernali in Africa. Era solo una piccola parte dei cinque miliardi di volatili che giungono ogni primavera in Europa. Alcuni di questi uccelli canterini pesano solo pochi grammi. Immaginate un batuffolo di piume grande come una barretta di cioccolato, con due ali della grandezza di una carta di credito, volare dall’Africa del Sud attraversando il deserto del Sahara, il Mediterraneo, l’intera Europa e il Canale della Manica per atterrare finalmente su un albero di Hyde Park dove passare l’estate preparando il nido, nutrendosi di larve e briciole dei pic-nic. Queste migrazioni erano una meraviglia della natura, un viaggio epico che ora si è interrotto da qualche parte e minaccia la stessa sopravvivenza di molte specie che venivano nelle#039;emisfero occidentale per accoppiarsi e riprodursi. BR BR I dati diffusi per la prima volta dalla «Royal Society for the Protection of Birds» sono davvero allarmanti. Delle 36 specie migratorie africane che arrivavano in gran Bretagna in primavera, e delle quali esistono censimenti dal 1967, 21 si sono ridotte in modo significativo, soprattutto negli ultimi anni. Alcune, come il l’averla, non si vedono più. Altre come la tortora e il beccamosche, hanno ridotto il loro numero in percentuali superiori all’80 per cento e sono sulla via dell’estinzione, mentre è sparito un cuculo su tre. «Con questi tassi di declino - ha commentato Will Cresswell, delle#039;università di St Andrews - non ci vorrà molto perché la linea del grafico arrivi allo zero». BR BR Il fenomeno non è confinato alla sola Inghilterra. In tutta Europa, dalla Spagna alla Finlandia, il numero di migratori sta declinando e il 72 per cento delle specie conosciute si è drasticamente ridotto. L’usignolo, l’uccello che Giulietta e Romeo ascoltano all’alba nella commedia di Shakespeare, è diventato ormai introvabile ovunque, ma in Gran Bretagna è così raro che non viene nemmeno più classificato tra le specie da monitorare. Il prossimo mese, scienziati di tutta Europa si incontreranno all’osservatorio ornitologico di Radolfzell sul lago di Costanza per cercare di capire che cosa sta succedendo. Alcuni pensano che la scomparsa dei migratori dipenda dalla distruzione del loro habitat in Africa dovuto ai mutamenti climatici, altri danno la colpa alle coltivazioni intensive, all’utilizzo dei pestici, a variazioni nel campo magnetico terrestre che li disorientano durante il volo. BR BR Forse nessuna di queste spiegazioni è convincente e può darsi che lo siano tutte assieme. La verità è che non abbiamo la minima idea, con tutta la nostra intelligenza e le nostre conoscenze scientifiche, del perché in tutto il mondo stiano accadendo cose strane come la scomparsa non solo degli uccelli, ma anche delle api. BR BR Non sappiamo nemmeno con certezza se stiamo andando verso un periodo di riscaldamento globale (come sostiene metà degli scienziati) o verso una nuova glaciazione (come ormai sostiene l’altra metà), ma quello che è certo è che per la prima volta nella storia le#039;uomo vede il mondo cambiare con rapidità intorno a sé e il silenzio dei giardini è solo un altro di tanti sintomi che ci allarmano. Nella conclusione del servizio dedicato al rapporto della Royal Society, l’«Independent» invitava chi andrà a fare una gita nei boschi nel prossimo week end ad ascoltare gli uccelli, per pochi che siano. E concludeva: probabilmente abbiamo davanti a noi meno tempo per gioire del loro canto di quanto pensiamo. BR BR A class=linkblu href= mailto:vittorio.sabadin@lastampa.it target=_blank rel=nofollow ymailto= mailto:vittorio.sabadin@lastampa.it vittorio.sabadin@lastampa.it /A BR BR LA MOBILITAZIONE BR STRONG Oggi /STRONG BR In tutto il mondo la Giornata della Terra edizione. Da New York a Tokyo, da Mosca a Barcellona, e anche a Roma, 24 ore di mobilitazione per fermare i cambiamenti climatici. /P br P BR STRONG La storia BR /STRONG Quasi quattromila eventi in 174 paesi. A tenere le fila l’Earth Day Network, la rete fondata 40 anni fa da Gaylord Nelson, senatore democratico del Wisconsin organizzatore del primo appuntamento il 22 aprile del 1970. /P br P BR STRONG Telefonate per il clima BR /STRONG Quest’anno l’iniziativa comune in tutto il mondo è «The Call for Climate»: una telefonata ai politici per chiedere leggi rigorose per il clima. BR /P /TD /TR /TBODY /TABLE /P br P A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=663eID_sezione=76esezione=Ambiente target=_blank rel=nofollow http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=663eID_sezione=76esezione=Ambiente /A /P br P BR   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3142&titolo_sotto=Non arrivano pi gli uccelli migratori&ID_cat_new=99News ReikiAnche le piante hanno una loro dignitàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3145&titolo_sotto=Anche le piante hanno una loro dignit&ID_cat_new=99 - P Le piante hanno una loro dignità ed un valore morale, alla stessa stregua degli animali. Questa posizione, sostenuta dalla Commissione federale di etica per la biotecnologia nel settore non umano (CENU), apre una nuova visione nel rapporto tra le#039;uomo e i vegetali. BR Le piante e gli animali hanno seguito due strade distinte nella loro evoluzione. Ma le differenze biologiche sono molto meno grandi di quanto lasci generalmente supporre le#039;occhio umano , spiega Jürg Stöcklin, docente di botanica presso le#039;Università di Basilea, incaricato dalla CENU di illustrare da un profilo scientifico le peculiarità del mondo vegetale. BR Certo , ricorda il ricercatore, le piante sono sedentarie, hanno meccanismi di nutrizione e di crescita differenti dal nostro, si riproducono in modo diverso, spesso attraverso la clonazione. Ciononostante mantengono ancora oggi una grande parentela con gli animali, sia per quanto riguarda le strutture, che i processi e la complessità delle loro cellule . BR Le creature vegetali e quelle animali condividono infatti ben 3 miliardi di anni di storia comune, quali organismi unicellulari. Questi esseri viventi hanno cominciato a differenziarsi sul piano della loro organizzazione solo 700 milioni di anni fa, quando si sono trasformati in organismi pluricellulari. BR Piante non inferiori agli animali BR Le piante non hanno un sistema nervoso simile al nostro. Finora venivano quindi considerate come automi passivi. In realtà dispongono di capacità di percezioni ultrasensibili e interagiscono in modo complesso con i segnali esterni. Sono in grado ad esempio di reagire alla luce, a stimolazioni meccaniche e perfino allo stress di altre piante , sottolinea Jürg Stöcklin. BR A suo avviso, da un profilo puramente biologico le#039;unicità degli animali non può essere considerata superiore a quella delle piante. Anche perché ancora oggi ignoriamo moltissime cose sul funzionamento del mondo vegetale. BR Le argomentazioni del docente basilese e di altri specialisti hanno trovato orecchie sensibili presso la CENU, incaricata dalle autorità federali di riflettere sul concetto di dignità della creatura , che figura nella Costituzione federale dal 1992, ossia da quando è stato introdotto un nuovo articolo costituzionale sul patrimonio genetico. BR Secondo le#039;articolo 120 sulle#039;ingegneria genetica in ambito non umano, la Confederazione può emanare prescrizioni sulle#039;impiego del patrimonio germinale e genetico di animali, piante e altri organismi. In tale ambito deve però tener conto, tra le#039;altro, della dignità della creatura – un concetto che richiede ora una chiara definizione in vista delle#039;adozione di nuove leggi e ordinanze. BR Valore morale degli esseri viventi BR Negli ultimi anni la CENU si era già espressa a più riprese sulla questione della dignità degli animali. Grazie anche alle sue riflessioni, nel 2003 la Confederazione aveva introdotto una delle legislazioni più moderne a livello mondiale per migliorare la posizione giuridica degli animali. Oggi in Svizzera gli animali non sono più considerati come delle cose, ma vengono riconosciuti come esseri viventi dotati di una loro sensibilità. BR Ora i membri della commissione federale di etica si spingono ancora più lontano, riconoscendo un valore morale anche alle piante in un rapporto pubblicato lunedì e intitolato La dignità della creatura nel regno vegetale . Secondo la CENU, gli organismi vegetali non vanno protetti soltanto per il loro valore strumentale (utilità per le#039;uomo) o per il loro valore relazionale (rapporto tra le#039;uomo e la pianta): le piante devono essere oggetto di un rispetto morale in quanto organismi individuali con propri interessi . BR Agli occhi degli esperti di etica, ogni uomo può possedere delle piante e può utilizzarle per soddisfare i propri bisogni, tra cui quelli alimentari. Per contro nessuno è moralmente autorizzato, senza una giustificazione valida, a danneggiare una pianta, ad ostacolare la sua crescita o a compromettere le sue possibilità di riproduzione. BR Bisogno di regolamentazioni BR Nel suo rapporto, la CENU si limita a definire il principio della dignità delle piante. Non si oppone invece alle sperimentazioni genetiche o ad altre manipolazioni degli organismi vegetali, nella misura in cui non compromettano le loro capacità di riprodursi e di adattarsi. La commissione non respinge neppure la brevettabilità delle piante, dal momento che non intacca il loro valore morale, ma si tratta piuttosto di una questione di etica sociale. BR Il rapporto della CENU costituisce in ogni caso un importante strumento di riflessione per permettere ai politici di fondare le loro scelte legislative e valutare la legittimità di nuovi progetti di ricerca sulle piante, come spiega Markus Schefer, membro della commissione: BR Con la rapida diffusione di nuove tecnologie, come quelle genetiche, si diffonde sempre più la consapevolezza sulle opportunità e sui vantaggi economici di queste applicazioni, ma anche sui loro rischi e sulle perdite morali. Vi è quindi un crescente bisogno sociale e politico di regolamentazioni della libertà scientifica ed economica . /P br P BR swissinfo, Armando Mombelli BR A href= http://www.swissinfo.ch/ita/prima_pagina/Anche_le_piante_hanno_una_loro_dignita.html?siteSect=105esid=8975498ecKey=1208417345000ety=st target=_blank rel=nofollow http://www.swissinf o.ch/ita/ prima_pagina/ Anche_le_ piante_hanno_ una_loro_ dignita.html? siteSect= 105esid=8975498e cKey=12084173450 00ety=st /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3145&titolo_sotto=Anche le piante hanno una loro dignit&ID_cat_new=99News ReikiRobbie Williams il re del pop a caccia di Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3143&titolo_sotto=Robbie Williams il re del pop a caccia di Ufo&ID_cat_new=99E’ il frutto di un viaggio in Nevada fatto per incontrare i rapiti dagli alieni, sua ossessione - P br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 border=0 br TBODY br TR br TD class=articologirata colSpan=2 LONDRA BR E’ sempre stato un ragazzo particolare. Sensibile, un po’ nevrotico, soggetto a depressione, per nulla placato dalle montagne di quattrini che si andavano ammassando sul suo conto in banca dopo l’uscita dai Take That e man mano che la sua carriera - di cantante solista, icona gay e idolo delle ragazze - arrivava a vertici raramente toccati da altri colleghi. Da poco più di un anno, i fans aspettavano notizie non senza apprensione: dopo il 18 dicembre 2006, finalissima di un trionfale tour mondiale che s’intitolava non a caso «Incontri Ravvicinati», Robbie era infatti sparito dalla circolazione, senza che neanche una mattana venisse in tanti mesi registrata a suo carico. BR BR Agli ansiosi darà risposta il 6 maggio prossimo un documentario di 30 minuti che andrà in onda su Radio 4 in Inghilterra: qui la popstar si riaffaccia in una veste insolita, ma non ignota a coloro che ne seguono più da vicino la saga. Insieme con il documentarista Jon Ronson, ha preparato Journey on the Other Side, viaggio dall’altra parte: è un viaggio nel mondo degli Ufo, di cui Robbie è cultore assiduo, avendo ereditato questo tipo di passione da sua madre, come egli stesso ha confessato: «Mia mamma leggeva i tarocchi e faceva lettura della mano. Parlava di spiriti e fantasmi e in casa c’erano tanti libri sui misteri, sugli elfi, sui demoni e sulla stregoneria. Forse è per questo che ora ho voglia di sapere di più sugli UFO: magari così mi rendo anche conto del perché non riesco a dormire la notte, e mi assale la paura. Un incontro con gli extraterrestri è probabilmente la cosa più importante che possa accadere, e sono stupito che la gente sia poco interessata a queste cose». BR BR Certo, anche questo è un buon modo di evadere da un mondo come il nostro, che dà sempre meno soddisfazioni; ma par di capire Robbie sia soprattutto alla ricerca di qualcosa che lo riguarda molto da vicino. Fatto sta che, a 34 anni, si è deciso. Finito l’ultimo concerto, ha riposato, si è ricoverato in rehab per riprendersi dagli stravizi del tour, si è dedicato a lunghe camminate e al football. E’ lo stesso Jon Ronson a raccontare, sul Magazine del Guardian appena uscito: «Un giorno mi ha chiamato, e mi ha chiesto: vuoi venire con me a Laughlin, in Nevada?». Lì c’era un convegno di appassionati di Ufo: «Robbie mi ha detto di aver speso un sacco di tempo su Internet, su siti come AboveTopSecret.com, e di voler andare a incontrare quella gente: voglio fare qualcos’altro che non sia star seduto sul letto e guardare le notizie in tv. Potremo sentire le testimonianze dei rapiti dagli alieni. Ho saputo che ce ne sarà un’intera famiglia, ho letto di un chirurgo che ha estratto da umani 15 oggetti metallici di materiale non terrestre”». BR BR Lo scetticismo iniziale di Ronson non smonta la star, che insiste finché il documentarista non prende un aereo e va a suonargli a casa a Los Angeles, dove Williams vive da tempo per ripararsi dalla furia amorosa dei fans inglesi: «Mi ha accolto con la sua girlfriend, l’attrice Ayda Field, che guardava un dvd sugli Ufo. Mostrava una lunga barba: mi ha detto che gli sembrava adatta per andare al convegno in Nevada e non sembrare matto. In fin dei conti Robbie non si prende una pausa da 18 anni: Hai mai visto una popstar con la barba? Non ci viene permesso ». BR BR Segue volo su aereo privato, atterraggio a Laughlin, ingresso al convegno. Robbie si appassiona al libro di una signora il cui figlio Jason sostiene dall’infanzia di esser prelevato dagli alieni per imparare i segreti dell’universo; nella loro lunga conversazione, Jon Ronson coglie l’interesse di Williams per il ragazzo: «Ha amici?» chiede alla donna. «Non più, da quando è uscito il mio primo libro». «Sembra me - mormora - quando sono entrato nei Take That. E’ stato come partire in astronave. Quando tornavo a casa, gli amici dicevano: E’ strano, adesso ». Forse Robbie, più che gli Ufo, cerca se stesso. Dal viaggio a Laughlin è stato comunque tratto il documentario. /TD /TR br TR br TD IMG height=8 src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif /TD /TR /TBODY /TABLE /P br P A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/musica/grubrica.asp?ID_blog=37eID_articolo=918eID_sezione=62esezione http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/musica/grubrica.asp?ID_blog=37eID_articolo=918eID_sezione=62esezione /A = /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3143&titolo_sotto=Robbie Williams il re del pop a caccia di Ufo&ID_cat_new=99News ReikiNASA: CASE SULLA LUNA PER e#039;VACANZAe#039; DI SEI MESIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3144&titolo_sotto=NASA: CASE SULLA LUNA PER 'VACANZA' DI SEI MESI&ID_cat_new=99 - P 2008-04-19 09:38 /P br P WASHINGTON - Abitazioni sulla luna per soggiorni di sei mesi. Sono quelle che ha intenzione di costruire la Nasa, nel quadro di un progetto di viaggi lunari che dovrebbe iniziare nel 2020. Secondo quanto reso noto da uno dei direttori della sezione e#039;Esplorazioni spazialie#039;e#039; delle#039;agenzia americana, Carl Walz, le e#039;casee#039; sarebbero installazioni analoghe alla attuale Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Saranno moduli assemblabili, dotati di una relativa funzionalità, e saranno dotati di mezzi di trasporto lunari. Ee#039; quanto Walz ha detto oggi alle#039;università di Miami, in Florida, nel corso di un seminario sull Avvenire della Nasa . Le priorità per le#039;agenzia spaziale americana - ha precisato - sono al momento il completamento della stazione spaziale internazionale e la messa a punto di un sistema di voli da e per la luna in grado di garantire le#039;assoluta sicurezza. Le#039;attuale navetta spaziale utilizzata nelle ultime missioni proseguirà come previsto il suo programma: dovrebbe continuare a lavorare fino al 2010, per essere poi rimpiazzata da una serie di velivoli di nuova generazione, chiamati e#039;Arese#039; /P br P A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_48462330.html http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/inbreve/visualizza_new.html_48462330.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3144&titolo_sotto=NASA: CASE SULLA LUNA PER 'VACANZA' DI SEI MESI&ID_cat_new=99News ReikiRagazzino calcola la fine del mondo, la Nasa gli dà ragione e poi ritrattahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3141&titolo_sotto=Ragazzino calcola la fine del mondo, la Nasa gli d ragione e poi ritratta&ID_cat_new=99Anche le#039;ESA aveva confermato le#039;intuizione del giovane - P Un 13enne tedesco: «Ce#039;è una probabilità su 450 che le#039;asteroide Apophis colpisca la Terra nel 2036» /P br P   /P br P STRONG POTDSAM (Germania) /STRONG – È la più grande minaccia per il nostro pianeta: il 13 aprile del 2036 - A href= http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/12_Dicembre/07/apophis.shtml target=_blank rel=nofollow U FONT color=#565656 la domenica di Pasqua - le#039;asteroide Apophis entrerà nelle#039;orbita terrestre /FONT /U /A . Avrà una probabilità dello 0,2 per cento di schiantarsi contro il nostro pianeta. Sembra poco, ma non si sa mai. Lo ha calcolato un ragazzino di 13 anni di Potsdam, in Germania. Secondo le formule matematiche del giovane Nico Marquardt, la Nasa ha sbagliato - e non di poco - le sue previsioni sulla possibile collisione delle#039;asteroide con la Terra: per il giovane tedesco la probabilità de#039;impatto è una su 450 e non una su 45 mila. Anche la Nasa, in un primo momento, gli ha dato ragione ammettendo il grossolano quanto imbarazzante errore, fino a vedersi poi costretta a ritrattare dopo il clamoroso tam-tam mediatico. BR BR SPAN style= FONT-WEIGHT: bold ASTEROIDE KILLER /SPAN - La notizia del ragazzino che ha beffato la Nasa , era prevedibile, ha fatto il giro del mondo in queste ultime due settimane. Il pericoloso asteroide, dal diametro di 320 metri e dal peso di diverse decine di milioni di tonnellate, potrebbe colpire la Terra tra 28 anni con maggiore probabilità di quella calcolata dagli esperti delle#039;agenzia statunitense, assicura il giovane Nico Marquardt, piccolo genio del ginnasio di Humboldt che ha osservato e fotografato le#039;asteroide col telescopio delle#039;istituto di astrofisica di Potsdam (AIP), a Babelsberg. A href= http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2007/02_Febbraio/18/asteroide.shtml target=_blank rel=nofollow U FONT color=#565656 La traiettoria di Apophis potrebbe venire modificata a causa di uno scontro con uno dei migliaia di satelliti /FONT /U /A che gravitano intorno al nostro pianeta, ha scritto lo studente nel progetto scolastico sulle#039; Asteroide killer , vincitore tra le#039;altro di un premio speciale al recente concorso tedesco riservato ai giovani ricercatori Jugend forscht . BR BR B CATASTROFE /B - Le#039;incredibile storia è stata raccontata dal quotidiano A href= http://www.pnn.de/ target=_blank rel=nofollow U FONT color=#565656 Potsdamer Neueste Nachrichten /FONT /U /A . «Nello scontro con la Terra si libererebbe le#039;energia di 65 mila bombe nucleari come quella che distrusse Hiroshima nel 1945. Morirebbero milioni di persone; una fitta polvere coprirebbe il cielo per anni; un gigantesco tsunami scaturito nelle#039;Oceano Atlantico allagherebbe parti della Terra«, ha raccontato Nico al giornale. Le#039;adolescente sogna di poter, un giorno, lavorare proprio alla Nasa. BR BR B CLAMORE /B - Ma una certezza sulle probabilità per le quali il gigantesco asteroide fatto di iridio e ferro cada sulla Terra si avrà solo nel 2029, quando passerà a soli 32.500 km dal nostro pianeta. Alle#039;inizio anche le#039;agenzia europea Esa aveva confermato le#039;intuizione del giovane ragazzo dichiarando tuttavia che «le probabilità che questo colpisca la Terra restano remote, e il rischio che colpisca uno dei 35.880 satelliti geostazionari è vanificato dalla traiettoria che segue». Ciononostante, dopo il clamore suscitato su diversi organi de#039;informazione della scoperta del tredicenne, la Nasa, e in seguito anche Esa, - forse per rimediare a una possibile figuraccia - hanno negato ufficialmente di essersi sbagliati nei loro calcoli. BR BR B CALCOLI /B - Gli A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/07_agosto_31/difesa_meteorite.shtml target=_blank rel=nofollow U FONT color=#565656 scienziati che studiano i cosiddetti asteroidi Neo /FONT /U /A (Near-Earth Objects, cioè gli oggetti che passano vicino alla Terra) hanno ribadito alle reti televisive americane che «le stime del probabile impatto di Apophis restano 1 su 45.000», negando infine di aver mai dato credito alle teorie del giovane Nico Marquardt. BR /P br P class=footnotes Elmar Burchia BR STRONG FONT color=#cc2026 17 aprile 2008 /FONT /STRONG /P br P class=footnotes A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_aprile_17/fine_mondo_calcolo_ragazzino_nasa_11d11136-0c45-11dd-aecb-00144f486ba6.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_aprile_17/fine_mondo_calcolo_ragazzino_nasa_11d11136-0c45-11dd-aecb-00144f486ba6.shtml /FONT /A /P br P BR   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3141&titolo_sotto=Ragazzino calcola la fine del mondo, la Nasa gli d ragione e poi ritratta&ID_cat_new=99News ReikiL´astronomo di 13 anni che ha sbugiardato la Nasahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3136&titolo_sotto=Lastronomo di 13 anni che ha sbugiardato la Nasa&ID_cat_new=99 - P 14/04/2008 BR BR Ha osservato il cielo da dietro un telescopio. Ha messo a confronto tonnellate di dati. Ha effettuato migliaia e migliaia di calcoli. E, alla fine, ha tirato le conclusioni. “La Nasa si è sbagliata di grosso. Le possibilità che l’asteroide Apophis colpisca la terra non sono una su 450mila, bensì una su 450”. Un evento. Dai laboratori dell’istituto astrofisico di Postdam, un astronomo solitario è riuscito a correggere i calcoli di una nutrita equipe di specialisti della più grande agenzia internazionale di ricerca aerospaziale militare e civile. E gli scienziati americani, dopo aver ricontrollato il proprio lavoro, tutti a ricoprirsi il capo di cenere. A scusarsi con lui con lettere ufficiali e mail personali. Ma l’astronomo in questione spera di poter presto raggiungere i colleghi americani, quelli che ha appena sbugiardato. Magari quando sarà più grande. Visto che ha soltanto 13 anni, Nico Marquardt, l’enfante prodige dell’Astrofisica. E che sogna di poter, un giorno, BR lavorare proprio alla Nasa, a Houston o al Kennedy Space Center. BR BR Ma la sua non è quel che si dice una bella scoperta. Una probabilità su quattrocentocinquan ta non è molto, ma non è neanche poco. Il mondo, dunque, rischierà l’impatto con l’asteroide Apophis (dal dio egiziano della distruzione) , di circa 320 metri di diametro, pesante circa 200 miliardi di tonnellate, per ben due volte. All’incirca il 13 aprile 2029 e il 13 aprile 2036. L’enorme macigno passerà a 32.500 km dal nostro pianeta, un decimo della distanza terra-luna. L’urto causerebbe onde di tsunami enormi, uccidendo milioni di persone con una forza d’impatto pari a 65mila volta la bomba atomica di Hiroshima. BR BR N.F. BR BR A href= http://www.90011.it/rubrica.asp?idrubrica=227 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.90011. it/rubrica. asp?idrubrica= 227 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3136&titolo_sotto=Lastronomo di 13 anni che ha sbugiardato la Nasa&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: Perù, scoperto disegno condor di 2800 anni fahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3137&titolo_sotto=Archeologia: Per, scoperto disegno condor di 2800 anni fa &ID_cat_new=99 - P 14.04.08 10:48 BR BR Un gigantesco disegno di condor, uno dei più grandi uccelli al mondo, risalente a 600/800 anni prima di Cristo è stato scoperto nella regione di Ica, nel sud del Perù. Lo ha annunciato ieri la stampa peruviana. Nelle#039;antico Perù, il condor era considerato un dio, prima di essere rimpiazzato dal sole nella civiltà incaica. BR BR Il condor è disegnato sul fianco di una collina, vicino alla città di Ocucaje, 400 km a sud est di Lima. È lungo 137 metri e largo 87, secondo quanto ha reso noto il capo della spedizione che lo ha scoperto, Eduardo Herran, citato dal giornale El Comercio. BR BR Si tratta di una delle più importanti scoperte realizzate negli ultimi anni in questa regione , ha detto Herran, a capo della missione battezzata Le#039;occhio del condor . Per le sue caratteristiche - ha aggiunto - si ritiene che sia uno dei primi disegni realizzati dalla popolazione della civiltà Paracas . BR BR La civiltà Paracas è una civiltà precolombiana, esistita tra il 600 e le#039;800 a.C., di molto precedente, quindi, a quella degli autori delle cosiddette Linee di Nazca, tracciate sul terreno nel deserto che si stende poche decine di chilometri più a sud, sulle#039;arido altopiano di Nazca, sempre nel Perù meridionale. BR BR Le oltre 13.000 celebri - e misteriose - Linee di Nazca vanno a formare più di 800 disegni, che includono i profili stilizzati di animali comuni nelle#039;area (la balena, il pappagallo, la lucertola lunga più di 180 metri, il colibrì, il ragno e un enorme condor). Essi furono tracciati durante la fioritura della Civiltà Nazca, tra il 300 a.C. ed il 500 d.C. BR BR A href= http://new.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=53929erubrica=15 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://new.ticinone ws.ch/articolo. aspx?id=53929e rubrica=15 /FONT /A BR BR guarda le immagini della regione qui BR A href= http://www.piedrasdeica.es/nazca3.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.piedrasd eica.es/nazca3. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3137&titolo_sotto=Archeologia: Per, scoperto disegno condor di 2800 anni fa &ID_cat_new=99News ReikiSCOPERTO IN TRENTINO LUOGO SACRO RISALENTE ALLe#039;ETAe#039; DEL BRONZOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3139&titolo_sotto=SCOPERTO IN TRENTINO LUOGO SACRO RISALENTE ALL'ETA' DEL BRONZO&ID_cat_new=99 - P Trento, 13 apr. - (Adnkronos) - Straordinaria scoperta archeologica. La piccola frazione di Gardolo di Mezzo, a pochi chilometri a nord di Trento, ee#039; destinata a diventare uno dei luoghi simbolo delle#039;archeologia del Trentino ma anche delle Alpi. Le estensive indagini, condotte dal 2003 dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento, stanno infatti mettendo in luce quello che si appresta a diventare uno dei piue#039; importanti siti archeologici delle#039;etae#039; del Bronzo del territorio subalpino. Si tratta della piue#039; significativa scoperta archeologica effettuata in Trentino negli ultimi anni e il sito di Gardolo di Mezzo rappresenta di fatto un unicum in tutta le#039;area alpina: cumuli di questo tipo e di queste#039;etae#039;, infatti, non erano mai stati trovati. Grazie ai lavori per un progetto di lottizzazione edilizia, si ee#039; scoperta une#039;area che, fino a poco tempo fa, non aveva alcun tipo di interesse archeologico ad eccezione di alcuni resti murari di un BR castello medievale posto sulla sommitae#039; del Doss de la Luna. Gli scavi, invece, hanno portato alla luce una vasta zona che ha catturato subito le#039;interesse di archeologi e storici. Sono infatti emerse due monumentali strutture a tumulo di inestimabile valore scientifico. Si tratta di un luogo sacro, adibito a pratiche funerarie e successivamente, nel corso dei secoli, trasformato in monumento dedicato al culto degli antenati e di une#039;area che probabilmente ospitava il villaggio. (segue) BR (Dsk/Opr/Adnkronos) BR 13-APR-08 16:15 BR BR A href= http://www.iltempo.it/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgwNDEzMTYxNTMxLnhtbCI7fQ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.iltempo. it/adnkronos/ ?q=YToxOntzOjEyO iJ4bWxfZmlsZW5hb WUiO3M6MjE6IkFET jIwMDgwNDEzMTYxN TMxLnhtbCI7fQ /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3139&titolo_sotto=SCOPERTO IN TRENTINO LUOGO SACRO RISALENTE ALL'ETA' DEL BRONZO&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA: GERUSALEMME, SCOPERTI RESTI DEL TEMPIOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3140&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: GERUSALEMME, SCOPERTI RESTI DEL TEMPIO &ID_cat_new=99 - P Gerusalemme, 13 apr. - (Adnkronos) - In uno scavo a Gerusalemme, condotto dalle#039;Israel Antiquities Authority, in partnership con la Western Wall Heritage Foundation, nella parte nord-occidentale della spianata del Muro Occidentale (detto del Pianto), circa 100 metri a ovest del Monte del Tempio, ee#039; stato portato alla luce un ricco strato di reperti della seconda parte del periodo del Primo Tempio (secoli VIII-VI a.C.). Ee#039; stato anche trovato un sigillo che porta une#039;iscrizione in ebraico antico dove si legge: e#039;e#039;(di proprietae#039;) di Netanyahu ben Yaushe#039;e#039;. BR BR Negli scavi, che la Israel Antiquties Authority conduce da due anni sotto la direzione degli archeologi Shlomit Wexler-Bdoulah e Alexander Onn, sono stati scoperti resti di una magnifica strada colonnata del tardo periodo romano (II secolo d.C.) che compare sulla mappa del mosaico di Madaba ed ee#039; chiamata con il nome di Cardo Orientale. Il livello del cardo orientale ee#039; pavimentato con grandi lastre di calcare che erano poste direttamente in cima allo strato che risale alla fine del periodo del Primo Tempio. Quindi la strada romana e#039;e#039;sigillavae#039; e#039; sotto di se i reperti del periodo del Primo Tempio proteggendoli dai saccheggiatori nei periodi posteriori. BR BR Ee#039; in effetti la prima volta nella storia delle ricerche archeologiche a Gerusalemme che vengono alla luce i resti di edifici del periodo del Primo Tempio cosie#039; vicino al Monte del Tempio, sulle pendici orientali della Cittae#039; Superiore. Le mura degli edifici sono conservati fino a une#039;altezza di oltre due metri. BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/? id=1.0.2069460308 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/? id=1.0.2069460308 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3140&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA: GERUSALEMME, SCOPERTI RESTI DEL TEMPIO &ID_cat_new=99News ReikiCile: lago scompare in una nottehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3138&titolo_sotto=Cile: lago scompare in una notte&ID_cat_new=99 - DIV class= msgbody clearfix id=message626367101239718034205840040569618308359864961 style= VISIBILITY: visible !-- type = text -- br DIV id=yiv1736107068 !--~-|**|PrettyHtmlStartT|**|-~-- br DIV id=ygrp-mlmsg style= WIDTH: 655px br DIV id=ygrp-msg style= PADDING-RIGHT: 25px; PADDING-LEFT: 0px; FLOAT: left; PADDING-BOTTOM: 0px; MARGIN: 0px; WIDTH: 470px; PADDING-TOP: 0px !--~-|**|PrettyHtmlEndT|**|-~-- br DIV id=ygrp-text br P A href= http://www.scienze.tv/node/3511 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.scienze. tv/node/3511 /FONT /A BR BR Inserito da scienzetv il Ven, 11/04/2008 - 13:21 BR BR SANTIAGO DEL CILE, Cile -- Un fenomeno che ha fatto rimanere di BR BR stucco anche gli studiosi. Forse è colpa del caldo, ma il motivo delle#039;improvvisa scomparsa del lago andino Cachet 2 rimane in gran parte ancora un mistero: nel giro di poche ore il bacino, che si trova a oltre duemila chilometri da Santiago, è completamente sparito. La stessa cosa è accaduta le#039;anno scorso al lago Témpano. BR Che la crisi climatica stia poco a poco risucchiando le risorse idriche del pianeta è noto ormai da tempo. Ma non è molto chiaro come questo fenomeno si stia sviluppando in Cile, dove in un anno sono spariti due grandi laghi di origine glaciale. La spiegazione data dagli esperti finora è il surriscaldamento globale, anche se non esiste una certezza assoluta. BR BR In effetti a sorprendere è proprio la velocità a cui avviene la scomparsa di questi bacini. Le#039;ultima vittima dello strano fenomeno è il lago Cachet 2, situato nella regione di Aysen, nel sud del Paese. Nella notte tra domenica e lunedì il lago, di recente formazione, si è svuotato. Tutto è successo nel giro di poche ore. BR BR Il direttore generale per le Acque, Rodrigo Weisner, sorvolerà le#039;area che comprende il giovane bacino, mentre alcuni esperti del ministero cileno dei Lavori pubblici attendono il miglioramento delle condizioni climatiche per visitare il territorio. BR BR Soltanto un anno fa era sparito un altro lago, il Témpano, che aveva un diametro di 1,8 chilometri e si trovava nella stessa zona di Cachet 2, che era ampio cinque chilometri quadrati. Le#039;ipotesi più attendibile finora riguarda le alte temperature registrate nel territorio cileno, che hanno avuto punte di 30 gradi. BR BR La spiegazione del Centro studi di Valdivia (Cecs) invece è une#039;altra. Secondo gli esperti di questo istituto la prima causa sarebbe il ritiro del ghicciaio Colonia, situato nelle vicinanze, le cui acque avrebbero aumentato il volume del lago Cachet fino a farlo svuotare del tutto tramite una frattura nella corona . BR BR La scomparsa del lago Cachet 2 è stata scoperta il 7 aprile scorso, quando gli scienziati hanno osservato un forte incremento della portata del fiume Baker da 1200 a 3570 metri cubici. Il livello del corso de#039;acqua si è innalzato di quattro metri e mezzo al secondo in sole 48 ore. BR Valentina Corti BR Photocourtesy of www.repubblica. it BR /P /DIV /DIV /DIV /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3138&titolo_sotto=Cile: lago scompare in una notte&ID_cat_new=99News ReikiSostanze psicotrope per lavorare le usa uno scienziato su cinquehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3135&titolo_sotto=Sostanze psicotrope per lavorare le usa uno scienziato su cinque&ID_cat_new=99Il 68% dei ricercatori in Usa assume il Ritalin per ampliare le prestazioni cognitive Simile alle anfetamine, è utilizzato per il trattamento da deficit delle#039;attenzione - P ROMA - Uno su cinque degli oltre 1400 intervistati da Nature Network, il forum per scienziati diretto dalla rivista Nature, ammette di usare farmaci per migliorare la concentrazione e la memoria. Di questi, la metà svela di assumerne giornalmente. Sono 1427 gli scienziati che hanno compilato un questionario on line: lavorano in 60 paesi e la maggiorparte proviene da Stati Uniti, Regno Unito e Australia. Le#039;indagine si è concentrata su tre farmaci: Ritalin, Modavigil e beta bloccanti. Per capire le#039;entità del fenomeno, Barbara Sahakian e Sharon Morein-Zamir hanno attivato un forum che consente ai colleghi di rispondere alle domande, rimanendo protetti dalle#039;anonimato. BR BR Il Ritalin (metilfenidato MPH) è assunto in ambito accademico per amplificare le prestazioni cognitive. Questo farmaco, di cui si avvale il 68% degli intervistati, è analogo alle anfetamine ed è utilizzato per il trattamento del disturbo da deficit delle#039;attenzione e iperattività in bambini (noto come ADHD) e adulti. I ricercatori ricorrono inoltre al Provigil, uno stimolante mentale e ai beta-bloccanti, che fungono anche da ansiolitici e sono i favoriti per chi soffre di ipertensione. BR BR Le#039;80% degli interpellati ha dichiarato di essere favorevole alle#039;assunzione di questi medicinali e quasi il 70% ha assicurato di farne uso. Come professionista - ha scritto uno di loro - è mio diritto utilizzare tutte le risorse disponibili per fare il bene delle#039;umanità. Se questi farmaci possono contribuire a servire il genere umano, sono autorizzato ad assumerli . Alle#039;interno del campione, nonostante sia ancora acceso il dibattito sulle#039;opportunità di prescrivere il Ritalin ai bambini, un terzo si è dichiarato favorevole alla somministrazione in età pediatrica. BR BR Queste sostanze sono state usate da sole o in associazione ad altre, fuori del contesto medico, da ben 288 intervistati, che ammettono di assumerli in vista di un particolare impegno scientifico e per annullare il jet lag. Tutti si sono detti disposti a sopportare lievi effetti collaterali pur di accrescere le proprie capacità intellettuali. BR BR Si tratta solo di un sondaggio, ma la ricerca mostra come, tra la cura delle malattie e la ricerca del benessere, il confine sia sottile, portando così alle#039;accettazione culturale di sostanze che aumentano le prestazioni. Ee#039; allarmante il fatto che gli scienziati siano alla ricerca di scorciatoie , afferma Wilson Compton, direttore di Epidemiology and Prevention Research alle#039;Us National Institute on Drug Abuse. BR BR (11 aprile 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/ 04/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ farmaci-ritalin/ farmaci-ritalin/ farmaci-ritalin. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubblica.it/2008/ 04/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ farmaci-ritalin/ farmaci-ritalin/ farmaci-ritalin. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3135&titolo_sotto=Sostanze psicotrope per lavorare le usa uno scienziato su cinque&ID_cat_new=99News ReikiVicenza, poliziotti avvistano Ufohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3134&titolo_sotto=Vicenza, poliziotti avvistano Ufo&ID_cat_new=99Era oggetto affusolato con luce bianca - P 09/04/2008 BR BR Un oggetto volante non identificato è stato avvistato sul cielo di Vicenza. Le#039;insolito incontro è stato fatto da due agenti di une#039;auto della Polizia in servizio di pattugliamento. Nella relazione redatta dai poliziotti si parla di un oggetto scuro e affusolato con una luce biancastra sulla parte anteriore ad alcune centinaia di metri di altezza. BR BR Gli agenti hanno anche contattato la centrale operativa e chiesto al Centro controllo volo di Istrana (Treviso) di verificare se in quella zona vi fossero in corso voli di addestramento militare o altri passaggi. Ma da Istrana è giunta la risposta di un solo aereo in transito, un Boeing, che tuttavia non corrispondeva al genere di avvistamento compiuto dai poliziotti, secondo i quali le#039;oggetto volava senza emettere alcun rumore. BR BR A href= http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo408693.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tgcom. mediaset. it/cronaca/ articoli/ articolo408693. shtml /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3134&titolo_sotto=Vicenza, poliziotti avvistano Ufo&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia, nuovo studio sulle piramidi: esprimono il linguaggio degli deihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3133&titolo_sotto=Archeologia, nuovo studio sulle piramidi: esprimono il linguaggio degli dei&ID_cat_new=99I risultati pubblicati in un libro delle edizioni Kappa - P La tesi delle#039;architetto Gasbarri è frutto di e#039;e#039;una serie di complessi calcoli geometrici e astronomici da lui individuati in 20 anni di ricerche BR BR Roma, 8 apr. (Adnkronos)- Nuovo studio sui misteri delle maestose piramidi egiziane. Secondo lo studioso italiano Stefano Gasbarri, le piramidi erano templi espressione del linguaggio degli dei, esprimevano cioee#039; la prova tangibile che i faraoni erano divinitae#039; incarnate sulla Terra . Per Gasbarri, architetto specializzato presso le#039;Istituto Superiore di Sanitae#039; in Edilizia Sanitaria e progettista di numerosi complessi ospedalieri in Italia ed in Africa, gli architetti che progettavano le piramidi e che erano i sommi sacerdoti del faraone-dio in terra, attraverso le forme di quegli eterni, quanto affascinanti monumenti, volevano testimoniare che i corpi custoditi in quelle tombe erano appunto le#039;espressione terrena degli dei incarnati . BR BR A differenza dei piue#039; noti egittologi e archeologi che si sono sperimentati su questa stessa tesi, Gasbarri, 69 anni e grande appassionato di storia delle#039;architettura egizia, ee#039; arrivato a questa conclusione attraverso una serie di complessi calcoli geometrici e astronomici da lui individuati in 20 anni di ricerche . BR BR Dico le stesse cose che dicono gli egittologi, ma con un linguaggio ed un metodo differente: quello della geometria e delle#039;astronomia relativa al movimento del Sole spiega alle#039;ADNKRONOS Gasbarri che ha appena pubblicato i risultati del suo studio nel volume Simboli geometrici e astronomici delle#039;antico Egitto - dalla piramide di Cheope alle#039;esodo degli ebrei dalla terra dei faraoni (edizioni Kappa). BR BR Nel suo volume, Gasbarri riporta le conclusioni della sua ventennale ricerca condotta sui simboli geometrici e astronomici desumibili dalla forma e dimensioni delle piramidi dei faraoni Cheope, Khepren, Smefru e Mykerinos , secondo i nomi tramandati dalla tradizione greca ed ellenistica, piramidi tutte appartenenti quindi a sovrani inseriti nella IV dinastia. BR BR Il mio studio -afferma- ee#039; partito dalla piue#039; affascinante relazione geometrica, passata alla storia della scienza come la e#039;quadratura del cerchioe#039;, il simbolo che meglio rispecchia le#039;idea della e#039;identificazione delle#039;uomo con dioe#039; . Gasbarri racconta che tutto ee#039; partito dai tanti quesiti che gli vennero in mente nel corso delle prime di una lunga serie di visite nel sito archeologico dove si ergono le piramidi della IV dinastia. In quei primi viaggi -dice- mi sono chiesto come mai le piramidi della IV dinastia erano cosie#039; maestose ma del tutto anonime e come mai la loro forma geometrica fosse cosie#039; perfetta. Le#039;idea che mi venne in mente fu che gli architetti, nonchee#039; sommi sarcedoti del faraone, attraverso i simboli della geometria e del percorso del Sole in quelle#039;area geografica, volessero tramandarci un messaggio . BR BR Ho deciso cosie#039; di analizzare i progetti antichi delle piramidi scaturiti -continua lo studioso- dai rilevamenti archeologici degli egittologi Vito Maragioglio e Celeste Rinaldi. Ee#039; da lie#039; che sono partito . Nel corso degli anni -continua ancora- ho provato a fare delle misurazioni, a mettere a confronto le coincidenze che accomunavano le diverse piramidi, attraverso calcoli legati sia alla geometria di questi monumenti che al movimento del Sole alla latitudine in cui le piramidi furono costruite, seguendo calcoli astronomici . BR BR La risposta ai miei calcoli -prosegue Gasbarri- ee#039; stata sempre pari alla data di incoronazione dei faraoni delle piramidi da me studiate, cifre, e quindi date, coerenti con gli studi dei piue#039; famosi egittologi. In altre parole, con il mio metodo, cioee#039; attraverso la geometria e le#039;astronomia, sono approdato alle stesse conclusioni. I miei studi, peroe#039;, vogliono indicare un metodo de#039;indagine diverso che puoe#039; servire a continuare altre ricerche . BR BR Vorrei sottolineare -conclude- che la geometria ee#039; la scienza che descrive le leggi che governano le#039;Universo, leggi che si ritiene siano dettate da dio-creatore, ed il Sole, quindi le#039;astronomia legata a questo corpo celeste, ee#039; la stella delle#039;Universo di riferimento nella quale il faraone si identificava. Ecco perchee#039;, con il metodo da me proposto, penso si possa affermare che i sommi sacerdoti e architetti egiziani volessero con le piramidi esprimere il linguaggio degli dei incarnati nella figura del faraone . BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=1.0.2050912358 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cultura/? id=1.0.205091235 8 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3133&titolo_sotto=Archeologia, nuovo studio sulle piramidi: esprimono il linguaggio degli dei&ID_cat_new=99News ReikiCuori e frecce per misurare - Aztechihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3129&titolo_sotto=Cuori e frecce per misurare - Aztechi&ID_cat_new=99Due antichi codici svelano il complesso sistema che il popolo centro-americano usava per stimare le#039;entità dei terreni e dei tributi dovuti dai loro proprietari - P Frecce, cuori, mani come unità di misura per terreni e tasse. Così gli Aztechi stimavano le#039;ampiezza degli appezzamenti e le tasse dovute dai proprietari. Lo affermano su Science Barbara Williams and María del Carmen Jorge y Jorge, dell’Università Nazionale Autonoma di Città del Messico, dopo aver analizzato due antichi manoscritti rispettivamente del 1540 e del 1544 a.C. BR Dalla lettura dei registri della città di Tepetlaoztoc i due ricercatori hanno scoperto che anche le#039;antico popolo centro-americano usava le frazioni per misurare i terreni e valutare il loro valore: al posto dei numeri però, gli aztechi usavano simboli che rappresentavano parti del corpo umano, come mani e braccia, oppure anche armi, come le frecce. Per esempio, il simbolo della freccia rappresentava la distanza che c’è fra la spalla e la mano (quella di un braccio steso per tendere l’arco), la mano rappresentava invece quella tra il polso e le punta delle dita. “E’ molto naturale. Noi ci portiamo sempre dietro il nostro corpo, quindi è molto più semplice usarlo come unità di misura per ciò che vogliamo studiare”, ha commentato María del Carmen Jorge y Jorge. BR BR Lo studio svela alcuni misteri legati al modello di calcolo usato dagli aztechi e mostra inoltre quanto il sistema delle frazioni da loro adoperato sia simile al sistema moderno di conversione dei minuti in ore, dei pollici in piedi. (g.r.) BR BR A href= http://www.galileonet.it/news/9738/cuori-e-frecce-per-misurare target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.galileon et.it/news/ 9738/cuori- e-frecce- per-misurare /FONT /A BR BR *** BR BR Gli aztechi e la registrazione dei terreni BR BR Il sistema di calcolo ricorda da vicino sia il sistema sessagesimale per il computo delle ore e dei minuti, sia quello anglosassone dei piedi e dei pollici BR BR Risalgono agli anni 1540-1544 i due manoscritti aztechi ritrovati da Barbara Williams dell’Università del Wisconsin - Rock County a Janesville e María del Carmen Jorge y Jorge che testimonierebbero, secondo le conclusioni di uno studio pubblicato sull’ultimo numero di “Science”, l’esistenza di una forma di aritmetica in questa civiltà scomparsa. BR Il Códice de Santa María Asunción e il Codex Vergara, contengono infatti una serie di simboli, quali cuori, mani e frecce stilizzate, che permettevano di rappresentare e calcolare le frazioni e di applicarle al monitoraggio e alla registrazione delle suddivisioni dei terreni agricoli tra i diversi proprietari. BR Gli studi effettuati in quest’ultimo lavoro hanno preso le mosse sia da un’analisi etica (cioè sulla base della moderna matematica e su un punto di vista esterno alla cultura azteca) concernente le prove di un calcolo delle aree con algoritmi e calcoli con frazioni, sia da un’analisi emica (cioè basata su cincetti che hanno significato all’interno della cultura azteca) che si è focalizzata sull’interpretazione della conoscenza indigena e delle procedure che fanno parte delle categorie metrologiche espresse dagli ispettori e da coloro che hanno riportato disegni e note per iscritto. BR Dalle analisi risulterebbe che il sistema di calcolo era basato su un’unità di misurazione della distanza, con un sistema di multipli e di sottomultipli che ricorda da vicino il sistema sessagesimale per il computo delle ore e dei minuti, nonché dei piedi e dei pollici nel sistema metrico anglosassone. BR Oltre a ciò, lo studio costituisce una nuova e indipendente base per l’interpretazione di altri scritti del periodo coloniale spagnolo e di testi redatti con l’alfabeto di Nahuatl, rimasti finora poco compresi. (fc) BR BR A href= http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1327127 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://lescienze. espresso. repubblica. it/articolo/ articolo/ 1327127 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3129&titolo_sotto=Cuori e frecce per misurare - Aztechi&ID_cat_new=99News ReikiScricchiola il paradigma degli storici sulle o rigini «recenti» della civiltàhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3132&titolo_sotto=Scricchiola il paradigma degli storici sulle o rigini recenti della civilt&ID_cat_new=99 - P di Francesco Lamendola - 05/04/2008 BR BR Fonte: Arianna Editrice BR BR le#039;American Weekly, inserto del New York Sunday American, pubblicava un articolo intitolato Il mistero di una suola di scarpa pietrificata, vecchia di cinque milioni di anni. Si trattava del rinvenimento, in una località del Nevada (Stati Uniti Sud-Occidentali, nelle#039;area del Cosiddetto Great Basin, Gran Bacino, di uno stranissimi reperto archeologico: le#039;impronta di una parte di suola (per la precisione, la parte posteriore, corrispondente al tacco ), cucita in pelle, alle#039;interno di una roccia del Triassico. Autore del sensazionale rinvenimento era stato un rispettabile ingegnerie minerario e geologo, John T. Reid. BR Ora, i geologi pongono le#039;inizio delle#039;era triassica a duecentoquarantotto milioni di anni fa, e la sua fine duecentotredici milioni di anni fa: un periodo durante il quale, secondo il paradigma scientifico ufficiale, mancava ancora moltissimo tempo alla comparsa dei primi uomini sulla faccia del nostro pianeta; per non parlare di scarpe o massimi che fossero, i quali sono, evidentemente, il frutto di un livello di civiltà relativamente progredito. E allora? E allora, in questo come in molti altri casi, agli scienziati accademici non restava che una cosa da fare: dare torto ai fatti, per salvare le loro belle teorie. Ed è quanto essi fecero. BR Il fatto è riportato, fra le#039;altro, nel libro di Michael A. Cremo e Richard L.. Thompson, Archeologia proibita. Storia segreta della razza umana (titolo originale: The Hidden History of the Human Race, 1996; traduzione italiana di Mariagrazia Oddera, Roma, Newton e Compton Editori, 2002, pp. 146-147). BR Quello che gran parte delle persone comuni ignorano è che ritrovamenti del genere non sono affatto così rari, e si contano ormai a decine; ma la cosa difficilmente trapela al di fuori della letteratura specializzata, perché le#039;informazione scientifica è monopolizzata dai sostenitori del paradigma dominante, secondo il quale le#039;uomo moderno è apparso sulla Terra in tempi a noi relativamente vicini, non più di 100.000 anni fa; mentre le più antiche civiltà conosciute, quella mesopotamica e quella egiziana, non rimonterebbero indietro nel tempo a più di 6.000 anni fa. Tutti i fatti e tutte le speculazioni che sono in contrasto con tale paradigma, non diciamo di molti milioni di anni - come nel caso della suola di mocassino del Nevada, sopra riferito - ma anche soltanto di qualche migliaio di anni, vengono automaticamente respinti e, se possibile, censurati e insabbiati, sicché la maggior parte delle persone di media cultura non ne sono neppure a conoscenza. BR Così, per fare un altro esempio, oggi è stato provato che la Sfinge della piana di Gizah, in Egitto, è stata dilavata dalle#039;acqua; e che le#039;ultimo periodo in cui la valle del Nilo conobbe un clima particolarmente piovoso fu al termine delle#039;ultima glaciazione, fra 15.000 e 13.000 anni fa; mentre le piogge furono ancora discretamente abbondanti fra i 9.000 e i 7.000 anni fa, e non oltre. È chiaro, pertanto, che la Sfinge non poté essere costruita più tardi di tale periodo; altrimenti non potrebbe presentare segni di erosione da acqua piovana, che dovette protrarsi per migliaia di anni. Questo senza contare le prove astronomiche, che tendono anche#039;esse a retrodatare di parecchio, rispetto alla cronologia ufficiale , le#039;intero complesso monumentale di Gizah. BR De#039;altra parte, tutti sanno che gli antichi testi religiosi delle#039;India - per non parlare di quelli Maya - parlano di epoche storiche antichissime; epoche in cui le#039;uomo non avrebbe dovuto neppure esistere, secondo la paleontologia e le#039;antropologia accademiche, non avrebbe dovuto nemmeno esistere; ma in cui, secondo i testi sacri e profani delle#039;induismo, non solo esisteva e possedeva un alto livello di civiltà, ma sfruttava addirittura tecnologie a noi note da meno di un secolo un secolo o da pochi decenni, quali, ad esempio, il volo mediante aerei a reazione e armi sganciate dalle#039;alto, simili alle moderne bombe atomiche. BR Ma gli scienziati che, attualmente, custodiscono il paradigma del sapere ufficiale non sono disposti a dare alcun credito a simili racconti. Benché non abbiano, in genere, la minima competenza in fatto di sanscrito o di storia e civiltà delle#039;India antica, essi negano puramente e semplicemente la possibilità che siano esistite delle cose simili, perché ciò contrasta con il loro punto di vista relativamente al dogma evoluzionistico neodarwiniano. Perciò si affettano a liquidare ogni circostanza che potrebbe metterlo in dubbio, come destituita di ogni serio fondamento; e non esitano a ridicolizzare e sbeffeggiare quei rari colleghi che hanno il coraggio di allontanarsi dai sentieri noti e ufficialmente riconosciuti. Prendere sul serio uno dei numerosi reperti archeologici anomali significa giocarsi una brillante carriera universitaria; e fare une#039;apertura di credito agli antichi testi maya o indù significa, oltre che esporsi alla pesante ironia degli autoproclamati custodi BR della scienza ufficiale (che, spesso, sono dei giornalisti o dei divulgatori scientifici di modesto livello critico), non trovare una rivista specializzata o una casa editrice disposte a pubblicare i loro studi, a meno di scivolare nel vasto ma screditato arcipelago della stampa e delle#039;editoria grossolanamente esoterica , ufologica e sensazionalistica. BR E non parliamo del racconto platonico circa il continente scomparso di Atlantide, contenuto nei due dialoghi Timeo e Crizia. Anche se un certo numero di ricercatori hanno fatto notare delle concordanze impressionanti fra le pagine di Platone e una serie di dati emersi dalla geologia, dalla paleontologia, dalla mitologia e dalla linguistica, coloro i quali si azzardano a leggere quei due dialoghi, anche solo come ipotesi di lavoro, non in senso esclusivamente simbolico, ma anche storico, viene immediatamente sommerso da una valanga di scetticismo ed ironia. Gli studiosi di filosofia, in questo caso, sono in genere fra in più accaniti oppositori di una interpretazione storica del racconto contenuto nel Timeo e nel Crizia: come se prendere Platone alla lettera volesse dire, di per se stesso, venir meno al rispetto dovuto al grande filosofo e abbassare la vicenda da lui narrata a letteratura pseudo-scientifica alla Von Däniken, o giù di lì. BR Le cose vanno avanti così, per forza de#039;inerzia. Le tesi alternative al paradigma dominante vengono regolarmente bloccate, censurate o messe in ridicolo; mentre una valanga di riviste divulgative e di pubblicazioni scolastiche veicola le#039;immagine di un evoluzionismo assolutamente provato e dimostrato, di un quadro perfettamente esaustivo capace di spiegare perfettamente, o quasi, le prime tappe delle#039;uomo moderno, dal tipo di Neanderthal a quello di Cro Manon, senza dubbi o incertezze se non per quanto riguarda particolari del tutto secondari. BR BR Scrive Peter Lemesurier in Gli dei delle#039;alba (titolo originale Gods of the Dawn, 1997; traduzione italiana di Luca Vanni, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1998, pp. 8-13): BR BR (…) gli storici continuano ancor oggi a far partire queste#039;ultima [la storia] dal quarto millennio a.C. È vero, sostengono, le tecniche di coltivazione si andavano sviluppando e diffondendo già nel 9.000 a. C. e una sorta di città sorgeva a Gerico già nelle#039;8.000 a. C.: tuttavia soltanto nel 3.000-4.000 a. C. entrano in scena, in Medio Oriente, segni in cui possiamo riconoscere una scrittura; e senza scrittura ovviamente non ce#039;è storia. Su quanto ce#039;era prima di allora non ci sono che dicerie, miti, superstizioni, racconti di dubbia provenienza e ricostruzioni speculative basate su fonti non scritte; su quanto ce#039;era prima, insomma, ce#039;è solo preistoria, una preistoria che soltanto gli archeologi possono sperare di decifrare. Una preistoria che, in base a tale impostazione, è chiamata a coprire le#039;intera esistenza della Terra a eccezione degli ultimi pochi battiti delle#039;orologio geologico. BR Su questo punto non si insisterà mai abbastanza. Per lo storico ogni evento noto (e sottolineo e#039;notoe#039;) accaduto in passato si colloca alle#039;interno degli ultimi seimila anni. Egli dà per scontato che durante i lunghi eoni che precedono quel periodo, milioni e milioni di anni, non si sia verificato alcun evento storico, nulla di registrabile, nulla di documentato. BR È une#039;idea sconcertante; così sconcertante che la maggior parte degli storici ignorano del tutto quanto sconcertante essa sia Solo specialisti di altre discipline, scossi dalla mostruosità di tale idea, tornano continuamente a additare une#039;intera serie di eventi e#039;storicie#039;, che spostano indietro di diversi millenni i termini ortodossi della storia. BR Ovviamente gli storica provano una certa irritazione dinanzi a queste proposte e in genere le tacciano senze#039;altro di eresia (circostanza che tradisce sempre e inevitabilmente la presenza di un dogma). «Chi è questa gente?», chiedono di solito. «Che ne capisce di storia?». E, quando scendono nel merito, «Dove sono le prove?». BR Da queste#039;ultima domanda segue che a prova data gli storici dovrebbero risolversi a cambiare atteggiamento e a sposare prospettive più ampie. Così, trascurando a bella posta i primi due interrogativi, i non specialisti hanno debitamente fornito quelle che essi ritengono autentiche prove. Ecco alcuni dei loro argomenti. BR BR - I Maya e gli Aztechi, che nei loro calcoli contemplavano date risalenti fino a 300 milioni di anni addietro, sostenevano che prima delle#039;età presente, di cui fissavano le#039;inizio al 3.114 a. C., il mondo aveva conosciuto altre quattro ere. BR «Superstizione di popoli primitivi»dicono gli storici. BR - Gli antichi scritti indù noti come Purana affermano che attualmente le#039;umanità si trova alle battute iniziali delle#039;ultima di quattro ere, la prima delle quali ebbe inizio circa quattro milioni di anni fa. BR «Pure speculazioni religiose» dicono gli storici BR - Il sacerdote egiziano manto, archivista di Tolomeo Sotèr e di Tolomeo Filadelfo (323-247 a. C.) affermò che la civiltà egiziana esisteva già 36.525 anni prima della fine della XXX dinastia (332 a. C.) e nella sua Storia delle#039;Egitto lasciò veri e propri documenti atti a provarlo. Le#039;opera scomparve intorno al IX sec. d. C., ma in compendio (compresa qualche citazione diretta) è giunta fino a noi, in particolare negli scritti di Sesto Giulio Africano II-III secolo), Eusebio di Cesarea (IV secolo) e Giorgio Sincello (IX secolo), anche se non tutti i dati da essi riportati coincidono. Il ben più antico papiro di Torino (XIII sec. a. C.) presenta dati altrettanto sconvolgenti, mentre sembra che buona parte dei dati di Maneto sia contenuta nelle dimensioni stesse della Grande Piramide e dunque fissata per sempre nella pietra. BR «Fantasie numerologiche da sacerdote» dicono gli storici. BR - Une#039;autorità come Platone riferisce che il venerabile saggio, legislatore e politico ateniese Solone (638-558 a. C. circa) era stato ragguagliato dai sacerdoti egiziani del suo tempo sulla distruzione di una grande civiltà chiamata Atlantide, annientata da terremoti e diluvi circa novemila anni prima, nonché sulle altre innumerevoli catastrofi che prima di quella si erano abbattute sul genere umano. BR «Supestizione religiosa» dicono gli storici. BR - Il celebre medium e chiaroveggente statunitense Edgar Cayce (1877-1945) sosteneva che in origine la Grande Piramide egiziana di Giza fosse stata costryita sotto le#039;egida dei coloni di Artlantide, tra il 10.490 e il 10.390 a. C. (lettura 5.748-6). BR «Fandonie per ingenui»dicono gli storici, o più precisamente gli egittologi, che oggi ricopromno a un tempo il duplice ruolo di archeologi e di storici. BR -Une#039;iscrizione attribuita al faraone Khufu (Cheope) sulla Stele delle#039;Inventario della XXI dinastia (che ora si conserva al museo del Cairo) dice che la Grande Piramide e la Sfinge esistevano già molto tempo prima che egli salisse al trono. BR «È falsa» dicono gli egittologi. BR Nessuno però ci spiega perché mai quella che evidentemente è la copia di une#039;iscrizione antecedente debba essere ritenuta un falso. Con lo stesso criterio tutti gli scritti delle#039;antichità , di nessuno dei quali esiste le#039;originale manoscritto, dovrebbero essere rigettati in quanto e#039;contraffazionie#039; . BR BR Il fatto che gli storici non tengano in considerazione un medium come Edgar Cayce è del tutto comprensibile, data la razionalità che essi amano ostentare. Per ragioni consimili è anche comprensibile il loro manifesto disprezzo per la parola di chi è e#039;soloe#039; un sacerdote. Ma il fatto che essi non tengano conto di iscrizioni epigrafiche autentiche, per non dire della testimonianza fornita dagli scritti dei più eminenti storiografi e dotti del mondo antico (molti dei quali, si dà il caso, erano sacerdoti), è molto più preoccupante. Gli ingegnosi astronomi e matematici maya, il grande Platone e il grande Solone, le#039;archivista egiziano Maneto, tutti costoro sarebbero sciocchi creduloni da gettare nella medesima ignominiosa pattumiera. BR Cosa ben strana, visto che per la parte successiva alle#039;inizio del periodo dinastico (3.100 a. C.) la cronologia di Maneto è accolta dagli storici e dagli egittologi e costituisce il fondamento stesso della loro comprensione della storia egiziana. Per quanto si cerchi di non attribuire loro secondi fini, si ha tuttavia le#039;impressione che essi non vogliano accettare il resto della medesima testimonianza… BR Tutto ciò ricorda piuttosto da vicino il poco dignitoso imbarazzo dei cosmologi fedeli al dogma di moda del e#039;big bange#039; e delle#039;universo in espansione, di fronte al continuo emergere di prove che gettano dubbi sulla loro diletta teoria. Critici come gi eminenti astronomi Halton Arp e Viktor Amazaspovich Ambartsumian sono ostracizzati, messi al bando, anatemizzati, mentre vengono continuamente elaborate teorie sussidiarie sempre più complesse volte a puntellare il dogma custodito e a neutralizzare le nuove prove: così le#039;intero edificio minaccia di crollare sotto il suo stesso peso. Qualcosa di molto simile ai castelli speculativi con cui nel medioevo si cercava di stabilire quanti angeli potessero danzare sulla capocchia di uno spillo, salvo che la speculazione medievale era un poe#039; più scientifica: in fondo tutti avevano visto degli spilli, e qualcuno sosteneva persino di avere visto anche gli angeli… BR Ma forse tutto ciò non è poi tanto sorprendente. Gli esperti sono diventati tali solo dopo essere riusciti a rigettare il sapere acquisito. Devono la loro posizione al finanziamento pubblico che ottengono soltanto sulla base della loro comprovata perizia nelle relative aree di pertinenza. Forse sono le persone meno adatte a cui rivolgersi se si è in cerca di nuove prospettive. BR In fondo Darwin era un teologo. Einstein era un impiegato delle#039;ufficio brevetti di Berna quando propose la sua e#039;teoria specialee#039; della relatività. Alfred Wegener, le#039;uomo che formulò la teoria della deriva dei continenti, non era un geologo, ma un meteorologo. BR E così gli storici, e con loro la storia stessa, rimangono aggrappati alla struttura della cronologia postbiblica elaborata temporibus illis da Giuseppe Giusto Scaligero (1540-1609), celebre figlio delle#039;uomo che fu mentore di Nostradamus ad Agen. E verosimilmente essi continueranno a rimanervici fino a quando non emergeranno prove più schiaccianti, tali da costringere infine i loro orizzonti a espandersi.. BR Ma questo, piuttosto sorprendentemente, è proprio quello che sembra si stia verificando ora… BR BR Comunque, se vogliamo dirla tutta, una delle ragioni - e non fra le meno importanti - per le quali il mondo scientifico ufficiale si mostra così chiuso ed ostile nei confronti di tutte quelle ricerche che tendono a suggerire la necessità di una significativa retrodatazione della genesi delle e#039;primee#039; civiltà, nonché di una lettura non solo simbolica del racconto di Platone su Atlantide, è il fatto che questo, da circa un secolo, sembra essere divenuto il terreno prediletto di gruppi esoterici più o meno orientaleggianti, più o meno bizzarri, per non dire spiritistici: gruppi il cui solo nome fa rabbrividire gli scienziati e che essi considerano come tipici rappresentanti della ciarlataneria occultistica e pseudo-religiosa. BR Senza timore di esagerare, si potrebbe affermare che se personaggi come Madame Blavatsky e i suoi seguaci della Società Teosofica (fondata nel 1875) non avessero parlato di antiche civiltà pre-diluviane, di una serie di razze che si sarebbero succedute sulla faccia del pianeta, nonché dello splendore e della successiva distruzione di Atlantide, forse la prevenzione degli ambienti scientifici ufficiali in proposito sarebbe meno rigida e implacabile, e almeno alcune di tali questioni verrebbero prese in considerazione con un minimo di apertura e di rispetto. BR Ma le#039;idea, per un archeologo o uno storico di formazione neopositivista (come lo sono, oggi, quasi tutti gli esponenti del paradigma scientifico dominante) di dover prendere seriamente in considerazione, e sia pure come base ipotetica e bisognosa di verifiche e approfondimenti, testi come le famigerate Stanze di Dzyan, il libro e#039;maledettoe#039; di cui parla la Blavatsky attribuendogli assoluta e incondizionata fiducia, è, per costoro, qualche cosa di decisamente superiore alle loro forze. BR Noi non staremo a discutere di questo loro pregiudizio, né entreremo nel merito delle vaporose speculazioni dei teosofi e delle dubbie fonti di informazione di Helena Petrovna Blavatsy. Ci limiteremo ad osservare che lo stile involuto e barocco di costei, insieme al dichiarato substrato religioso, mistico ed esoterico della sua vastissima, ma confusa e, a volte, decisamente fantasiosa opera, certamente non hanno giocato a favore di una seria presa in considerazione delle sue teorie da parte degli ambienti storici e scientifici ufficiali . BR E tuttavia, possiamo tollerare che uno stile ridondante e un poe#039; troppo colorito e una evidente mancanza di rigore nella indicazione delle fonti (per non dire altro), siano argomenti sufficienti per ignorare e gettare nel cestino della carta straccia tutto quello che ha scritto e insegnato la Blavatsky a proposito delle passate civiltà succedutesi sulla Terra, prima di queste#039;ultima, alla quale noi stessi apparteniamo? Non rischieremmo di comportarci, così facendo, come quella levatrice che, nel gettare via le#039;acqua sporca, eliminasse anche il neonato? BR Una cosa è certa: senza per questo cadere nella credulità, il vero storico dovrebbe sgomberare del tutto la propria mente da pregiudizi di qualsiasi sorta, e concentrarsi nelle#039;esaminare unicamente i fatti e le ipotesi, da qualunque parte essi provengano e per quanto possano sconcertare le sue certezze consolidate. BR Solo così sarà in grado di avvicinarsi, e sia pure faticosamente, a quella agognata verità che costituisce le#039;oggetto delle sue ricerche, e la ragione di esistere della scienza di cui egli vuole essere un obiettivo e disinteressato cultore. BR BR Tante altre notizie su A href= http://www.ariannaeditrice.it www.ariannaeditrice.it /A BR BR A href= http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=18251 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ariannae ditrice.it/ articolo. php?id_articolo= 18251 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3132&titolo_sotto=Scricchiola il paradigma degli storici sulle o rigini recenti della civilt&ID_cat_new=99News ReikiE il fotografo svela i segreti delle truppe speciali Usahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3131&titolo_sotto=E il fotografo svela i segreti delle truppe speciali Usa&ID_cat_new=99Ne ha studiati e identificati 75 Dai top gun ai rangers, dai Marines ai Navy seals della Delta force. Le#039;Area 51 e la «strega verde» - P WASHINGTON – Sembrano personaggi di un videogame: un teschio che sogghigna e una donna nera nuda che cavalca una balena; un alieno al volante di un’astronave e una pantera che lancia saette; un immenso drago che abbranca la terra, e la morte con la falce; il demonio, la strega, il fantasma, e così via. E invece sono distintivi di stoffa del Pentagono (patches) per l’esattezza quelli che vengono cuciti sulle divise dei corpi speciali delle forze armate americane o meglio dei corpi speciali che svolgono le missioni più segrete. Distintivi fratelli di quelli portati dai top gun, dai rangers, dai Marines, dai Navy seals (foche della Marina) dalla Delta force, ma che parlano in codice, perché recano scritte, spesso in latino, che rivelano la funzione di chi li indossa. BR BR IDENTIFICATI - Pur vedendoli saltuariamente, l’America ne aveva sempre ignorato il significato. Ma un fotografo e geografo californiano, Trevor Paglen, ne ha studiati e identificati 75, e ha spiegato che cosa nascondono. Nelle sue missioni segrete, il Pentagono investe 32 miliardi di dollari all’anno, una somma enorme, il «bilancio oscuro». Se esiste un Grande fratello del mondo intero, è lui. Il Pentagono si muove attorno, sopra e dentro la terra come il master o dominatore di un videogame. Quel drago che regge il globo e ha come ali la bandiera a stella e strisce Usa, riferisce Paglen, appartiene al corpo speciale dell’Aeronautica per i satelliti spia. E porta il motto in latino oderint dum metuant, (mi odino purché mi temano) attribuita allo imperatore romano Caligola. Il distintivo con un fantasma è del corpo della Marina che collauda le armi tecnologiche più avanzate: «Potrei dirtelo, ma poi dovrei distruggerti» dice la scritta. BR BR MISTERI - La missione più segreta è quella del diavolo rosso, con tanto di corna, corvo sulle spalle, cinque stelle dietro e i numeri romani IX e XII ai fianchi. Il diavolo si definisce il «cacciatore del deserto», ha per motto «solo e alla caccia», e opera nella Area 51 del Nevada, dove si dice che il Pentagono produca superarmi. Misterioso è anche il compito della «strega verde» la cui figura spicca sul mappamondo, con le scritte in inglese «una vita di silenzio» e «dietro la porta verde»: il verde, evidenzia Paglen, è il colore dei sotterranei delle#039;intelligence militare. Più esplicativo è il patch dell’alieno al volante dell’astronave, col motto inglese «servire l’uomo» e latino gustatus similis pullus (gusto simile al pollo): lo portano i piloti dei bombardieri B2 stealth, cioè invisibili. Il distintivo s’ispira al presunto sbarco di un disco volante nel Nuovo Messico nel 1946 e al presunto odore di pollo del suo equipaggio. BR BR OAS_AD(e#039;Bottom1e#039; ); BR I FANTASMI - Il termine più usato dal Pentagono è ghost (fantasma). Spicca sotto il teschio del distintivo dei piloti dei caccia alla ricerca dei compagni perduti, e sotto il fantasma del distintivo dei piloti degli elicotteri chiamati a portarli in salvo: in quest’ultimo si citano due detti latini, de multa nocte (nel cuore della notte), e noli rogare (non chiedere). Numerosi patches sono dedicati alla guerra cibernetica, da quello chiamato project zipper (progetto cintura lampo): faccione lunare con occhiali neri e bocca sigillata, il monito «facciamo minacce non promesse», a quello chiamato «gatto nero», con il gatto in bilico su un missile. Secondo Paglen, ogni tanto i distintivi vengono ritirati. Quello della giovane nera nuda a cavallo della balena, a esempio, la rodeo gal (ragazza del rodeo), ha fatto il suo tempo: fu adoperato solo per i test di un nuovo missile cruise battezzato «uccisore di balene». E quello della morte con la falce fu giudicato «di cattivo BR gusto» dal Pentagono e abolito. Ma ogni volta che uno muore, ne nasce un altro. I distintivi, sottolinea Paglen, sono una vecchia tradizione, servono a rafforzare lo spirito di corpo, creano miti, eccitano la fantasia e attirano reclute tra i ragazzi. In un ambiente così rischioso inoltre sollevano il morale con il loro umorismo, anche se talora macabro. BR BR Ennio Caretto BR 02 aprile 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/esteri/08_aprile_02/simboli_militari_caretto_eae233a8-00d1-11dd-aec1-00144f486ba6.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/esteri/ 08_aprile_ 02/simboli_ militari_ caretto_eae233a8 -00d1-11dd- aec1-00144f486ba 6.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3131&titolo_sotto=E il fotografo svela i segreti delle truppe speciali Usa&ID_cat_new=99News ReikiPIANETA TERRA. GREGG BRADEN, I PROFETI DEL 2012, E IL DESIDERIO DELLA GRANDE PULIZIA.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3127&titolo_sotto=PIANETA TERRA. GREGG BRADEN, I PROFETI DEL 2012, E IL DESIDERIO DELLA GRANDE PULIZIA.&ID_cat_new=99 - P Una nota di Mario A. Iannaccone - a cura di pfls BR BR sabato 5 aprile 2008. BR BR BR [...] è difficile mantenere la calma quando si scorre la lista di mirabilia che ci attendono fra quattro anni: il moto di rotazione della terra s’invertirà, il sole si fermerà in cielo per un’intera giornata e poi sorgerà ad ovest, i poli magnetici subiranno un brusco slittamento, ci saranno eruzioni e terremoti, ci sfioreranno nubi galattiche, pianeti e asteroidi con nomi di deità egizie (Niburu, Aphopis). Insomma ci sarà poco da stare allegri. Per fortuna, dopo la notizia cattiva c’è quella buona (ecco spiegato il sorriso di Braden e d’altri profeti del 2012): dopo lo spavento, quelli fra noi che esisteranno ancora saranno sottoposti ad una Grande Pulizia (con le maiuscole) prodotta dal cambiamento della frequenza vibratoria di tutta la materia. La nostra carne, addizionata di un supplemento di Dna, produrrà un «corpo di luce» che ci farà diventare molto spirituali, pressoché disincarnati, altruisti, ecologisti, tendenzialmente matriarcali e inoltre poco interessati BR alle differenze fra i sessi (che l’Unione Europea ci stia preparando con la sua gender philosophy?) [...] BR BR ------------ --------- --------- --- BR BR 2012, incubo apocalisse BR di MARIO A. IANNACCONE (Avvenire, 02.04.2008). BR BR L’apocalisse il 21 dicembre del 2012? Ci credono milioni di persone, per lo più legate al variegato universo del New Age. Uno dei più seguiti profeti di questo nuovo millenarismo è Gregg Braden. Barba brizzolata, capelli un po’ indisciplinati come si conviene ad un profeta, devotissimo a Madre Terra (rigorosamente con le maiuscole), scrive libri e tiene affollate conferenze in giro per il mondo che iniziano con un’ammonizione severa: «negli ultimi duemila anni abbiamo smesso di vivere in simbiosi con Madre Terra». È stato un errore gravissimo, perché le lontre sono diminuite, e noi umani siamo sempre di più e sempre più egoisti. Ma ora tutto ciò «sta per finire» perché «stiamo per entrare nella nuova Età della Luce». Dunque secondo Braden le cose stanno per migliorare? Sì e no. Non senza contraccolpi, comunque, perché prima della rivelazione apocalittica e della beatitudine dovremo passare attraverso una grande tribolazione. Quando entra nei dettagli Braden sorride: sì, BR certo, le sue profezie sono allarmanti, ma l’angoscia va scacciata perché il messaggio, in fin dei conti, è positivo. BR Sarà. E tuttavia è difficile mantenere la calma quando si scorre la lista di mirabilia che ci attendono fra quattro anni: il moto di rotazione della terra s’invertirà, il sole si fermerà in cielo per un’intera giornata e poi sorgerà ad ovest, i poli magnetici subiranno un brusco slittamento, ci saranno eruzioni e terremoti, ci sfioreranno nubi galattiche, pianeti e asteroidi con nomi di deità egizie (Niburu, Aphopis). Insomma ci sarà poco da stare allegri. Per fortuna, dopo la notizia cattiva c’è quella buona (ecco spiegato il sorriso di Braden e d’altri profeti del 2012): dopo lo spavento, quelli fra noi che esisteranno ancora saranno sottoposti ad una Grande Pulizia (con le maiuscole) prodotta dal cambiamento della frequenza vibratoria di tutta la materia. La nostra carne, addizionata di un supplemento di Dna, produrrà un «corpo di luce» che ci farà diventare molto spirituali, pressoché disincarnati, altruisti, ecologisti, tendenzialmente matriarcali e inoltre poco BR interessati alle differenze fra i sessi (che l’Unione Europea ci stia preparando con la sua gender philosophy?) . BR Il lettore può chiedersi a questo punto chi sia questo Gregg Braden e donde derivi queste conoscenze: Braden è un geologo, figlio di quel William Braden che insegnava a trovare Dio con l’Lsd negli anni Sessanta. I segni dei tempi (riscaldamento globale in primis, rivolta della natura, impazzimento dei delfini) a lui paiono molto eloquenti. Ma la rivelazione principale gli è arrivata meditando sugli insegnamenti della civiltà Maya, e in particolare dal suo calendario che s’interromperebbe, misteriosamente, proprio nel fatidico solstizio d’inverno del 2012. Il condizionale però è d’obbligo perché gli archeologi avvertono che l’interruzione è dovuta alla sparizione della civiltà Maya e della sua casta sacerdotale, che ha impedito l’aggiornamento del calendario. BR Le teorie, le ansie, le predizioni sul 2012 stanno producendo una cospicua massa di libri e un’attività frenetica sul web. Un centinaio di volumi sono stati pubblicati in lingua inglese soltanto negli ultimi tre/quattro anni, e qualcuno inizia a filtrare, tradotto, anche da noi. Prepariamoci all’alluvione. Esistono differenti predizioni sull’apocalisse del 2012: alcune s’ispirano ai cicli indù, agli Inca, all’Antico Testamento, all’immancabile Nostradamus, alla Teosofia e persino alle apparizioni di Fatima; altre ancora ai culti dei dischi volanti oppure ad ipotesi scientifiche più o meno eretiche. Per qualcuno arriveranno gli extraterrestri (già ci stanno parlando con i cerchi del grano, no?), il Maitreya o Buddha dei tempi ultimi, un «Cristo» che poco ricorda il Signore atteso di nuovo dai cristiani. Comunque sia, le ansie e le speranze di tutti sono concentrate sull’anno 2012, data di un nuovo millenarismo nel quale il Cristianesimo e i suoi Novissimi sono generalmente BR assenti o interpretati in modo tanto eterodosso da risultare irriconoscibili. L’appuntamento con l’apocalisse del 2012 si propone, insomma, come un laicissimo giudizio universale, dove la separazione del loglio dal grano non sarà opera di Gesù al secondo ritorno, ma dalla capacità del «peccatore» di adeguarsi o meno alla giusta «frequenza vibratoria» dell’universo. Un giudizio impersonale, dunque, governato, al limite, da intelligenze aliene, quelle che ci hanno collocato sulla terra e che ora ci soccorrono. Sebbene alcune tragedie passate, come i suicidi di massa della setta di Heavens’Gate (1997) o quella del Tempio Solare (1994-1995), non siano estranee al tema (basti pensare che nell’esoterismo neotemplare già cinquant’anni fa si citava il 2012 come data cruciale), l’attesa della data fatidica non sembra destinata a tramutarsi in un’angoscioso panico, anche se non è affatto escluso che in gruppi minori, caratterizzati da dottrine di separatezza e guidati da personalità BR forti, si possano riprodurre eventi drammatici come già nel passato. BR Quando la data arriverà e passerà, ci verrà detto probabilmente che l’umanità non era pronta o che la «Grande Invocazione» (la preghiera- invocazione che risuona di più nel mondo New Age) ci ha risparmiato tribolazioni e seccature. Intanto, dopo che Mel Gibson nel suo Apocalypto aveva alluso al vero legame fra la nostra apocalisse e quella dei Maya (la corruzione morale che porta al sacrificio umano più o meno mascherato), Michael Bay, il tycoon più fracassone di Hollywood, ha già messo il cappello sopra il tema (e non è il solo) annunciando l’avvio della produzione di un kolossal che s’intitolerà, guarda un po’, 2012 la guerra delle anime. BR BR A href= http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=3047 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lavocedi fiore.org/ SPIP/article. php3?id_article= 3047 /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3127&titolo_sotto=PIANETA TERRA. GREGG BRADEN, I PROFETI DEL 2012, E IL DESIDERIO DELLA GRANDE PULIZIA.&ID_cat_new=99News ReikiRITROVATO ANTICHISSIMO DNA DEI NATIVI AMERICANIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3130&titolo_sotto=RITROVATO ANTICHISSIMO DNA DEI NATIVI AMERICANI&ID_cat_new=99Testimonia le#039;esistenza di una cultura pre-Clovis - P Roma, 3 apr. (Apcom) - Nella Paisley Cave, che si trova nel grande bacino del Summer Lake nelle#039; Oregon, sono state ritrovate feci fossili risalenti a 14.300 anni fa, un reperto che prova che a quelle#039;epoca il Nord America era già popolato da nativi americani e documenta le#039;esistenza di una cultura pre-Clovis (cultura preistorica che prende nome da artifatti ritrovati vicino Clovis, Nuovo Messico). La scoperta, pubblicata su Science di questa settimana è frutto del lavoro di un gruppo internazionale di 13 ricercatori, tra questi il team olandese coordinato da Thomas Gilbert , secondo il quale il ritrovamento dei coproliti dà forza alla teoria secondo la quale i nativi americani si sono insediati in questi territori almeno 1000 anni prima della cosiddetta cultura di Clovis. BR Il materiale ritrovato nella Paisley Cave - spiega Eske Villersleve, direttore del Centre for Ancient Genetics alla Denmark University di Copenhagen - rappresenta la più antica e diretta testimonianza genetica dei nativi americani. Sono stati scoperti altri siti appartenenti a culture pre-Clovis, ma mai associati a materiale genetico . BR Sulla possibilità delle#039;esistenza e sulla localizzazione di eventuali siti pre-Clovis , era in corso da tempo un ampio dibattito, piuttosto controverso, anche se molti scienziati avevano già raccolto numerose testimonianze a favore delle#039;esistenza, nelle Americhe, di una cultura precedente a quella di Clovis. BR I coproliti delle#039;Oregon sono stati datati con la metodica del carbonio 14 e con le#039;analisi di DNA mitocondriale (mtDNA), recuperato nelle feci, che ha associato gli escrementi a due sottogruppi genetici di nativi americani che apparvero tra i 14 e i 18mila anni fa. I risultati ottenuti dalle#039;analisi del mtDNA fanno pensare, inoltre, che queste antiche popolazioni siano originarie della Siberia e delle#039;Asia orientale e danno anche qualche informazione sulla loro dieta. BR Studenti della Northern Great Basin Archaeological Field School , durante la campagna di scavi estivi effettuata nelle altre caverne che si trovano nello stesso sito, hanno trovato una grande quantità di ossa e nella stessa grotta dove sono stati trovati gli escrementi è stata rinvenuta anche una sorta di piccola pentola piena di ossa di animali. BR Ma chi fossero gli abitanti di questi siti è difficile dirlo, in quanto mancano manufatti litici che diano informazioni sulla loro cultura e sul grado di tecnologia raggiunta. BR BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2008/04_aprile/03/archeologia_ritrovato_antichissimo_dna_dei_nativi_americani,14457563.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/scienze_ e_tecnologie/ 2008/04_aprile/ 03/archeologia_ ritrovato_ antichissimo_ dna_dei_nativi_ americani, 14457563. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3130&titolo_sotto=RITROVATO ANTICHISSIMO DNA DEI NATIVI AMERICANI&ID_cat_new=99News ReikiGB/ STONEHENGE UNA LOURDES NEOLITICA? SCAVI PER VERIFICARE TEORIAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3128&titolo_sotto=GB/ STONEHENGE UNA LOURDES NEOLITICA? SCAVI PER VERIFICARE TEORIA&ID_cat_new=99Iniziati i lavori archeologici, i primi da 44 anni - P Roma, 31 mar. (Ap-Apcom) - Un mistero lungo 4.500 anni, secolo più secolo meno. Almeno la data di costruzione del e#039;grande cerchio di pietree#039; presto dovrebbe essere certa. Ma gli scavi iniziati oggi - i primi dal 1964 - hanno une#039;ambizione maggiore, definire una volta per tutte il perché Stonehenge sia stata innalzata. Con una tesi in cerca di conferme, quella dei due ricercatori che dirigeranno fino alle#039;11 aprile gli scavi: si tratta di una Lourdes neolitica . BR Neolitica vista la data di fondazione. Lourdes, spiegano i professori Tim Darvill e Geoff Wainwright alla Bbc - che nello specifico è anche lo sponsor delle due settimane, fino alle#039;11 aprile, di scavi previsti - perchè il luogo era una specie di santuario dei miracoli delle#039;antichità : arrivavano qui malati da ogni parte delle#039;isola, fiduciosi delle capacità sovrannaturali delle pietre magiche estratte da una cava gallese (a 250 chilometri di distanza) e dei druidi. BR Darvill e Wainwright hanno sviluppato la loro teoria basandosi su dati empirici, come le#039;esame di alcuni scheletri del neolitico recentemente scoperti, e supposizioni. Adesso hanno la possibilità di verificarla. Ma senza alzare troppa polvere: scavi limitati anche nelle dimensioni, e solo nel circolo interno della struttura. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/03_marzo/31/gb_stonehenge_una_lourdes_neolitica_scavi_per_verificare_teoria,14426905.html?pmk=nothpcro target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/03_marzo/ 31/gb_stonehenge _una_lourdes_ neolitica_ scavi_per_ verificare_ teoria,14426905. html?pmk= nothpcro /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3128&titolo_sotto=GB/ STONEHENGE UNA LOURDES NEOLITICA? SCAVI PER VERIFICARE TEORIA&ID_cat_new=99News ReikiNuove macchie solari... ma sono vecchiehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3125&titolo_sotto=Nuove macchie solari... ma sono vecchie&ID_cat_new=99 - P br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 border=0 br TBODY br TR br TD class=sezione colSpan=2 br DIV SPAN class=boxocchiello2 1/4/2008 /SPAN /DIV br DIV   /DIV br DIV PIERO BIANUCCI /DIV br DIV   /DIV /TD /TR br TR br TD IMG height=4 src= http://www.lastampa.it/common/images/pixel.gif /TD /TR br TR br TD class=articologirata colSpan=2 Qualche volta ritornano. Dopo mesi di assenza, sulla superficie del Sole sono comparsi tre gruppi di macchie solari (foto). Ma non è l’inizio del nuovo ciclo di attività della nostra stella. Al contrario. Le nuove macchie si sono formate vicino all’equatore e non ad alta latitudine (intorno a 40-45 gradi) come succede con le macchie di un nuovo ciclo. Le “nuove” macchie, dunque,in realtà sono “vecchie”. Cioè appartengono al ciclo che dovrebbe essersi concluso, il ventitreesimo da quando si fanno osservazioni regolari. BR BR Il 28 marzo la navicella spaziale “Soho” ha confermato questa interpretazione, sulla quale peraltro esistevano ben pochi dubbi: la polarità magnetica delle macchie di fresca apparizione è ancora quella del ciclo vecchio. La “firma” di un nuovo ciclo è infatti l’inversione della polarità (insieme con la comparsa a latitudine solare elevata), in quanto, a rigore, il ciclo dell’attività solare non è di circa 11 anni (il periodo entro il quale si succedono un massimo e un minimo numero di macchie). Fisicamente, il vero ciclo solare è di 22 anni, periodo dopo il quale la polarità delle macchie ritorna identica (per esempio con la macchia a polarità positiva in avanti e quella con polarità negativa all’inseguimento). BR BR Tre mesi fa ci fu un falso allarme. Un brillamento e un gruppetto di piccole macchie ad alta latitudine avevano fatto pensare all’inizio del ventiquattresimo ciclo, tanto più che da parecchi mesi - dal luglio 2007 - la fotosfera appariva del tutto priva di macchie. BR BR Non è chiaro se la notizia del nuovo ciclo debba essere smentita oppure no: talvolta le macchie del vecchio e del nuovo ciclo convivono e si sovrappongono per alcuni mesi. Certo la transizione alla quale stiamo assistendo appare alquanto anomala, se non altro perché il periodo di attività minima o nulla si è protratto più del solito, e ora il vecchio ciclo, dato per concluso, sembra risorgere dalle sue ceneri con tre gruppi di macchie equatoriali piuttosto consistenti. Le valutazioni degli scienziati solari sono in parte divergenti. “Se il ventiquattresimo ciclo fosse davvero iniziato - dice Bernhard Fleck, astronomo dell’équipe della navicella Soho - la polarità magnetica dovrebbe risultare invertita”. “Assistiamo, a quanto pare, a due cicli che si stanno sviluppando contemporaneamente - dice Hathaway -. Il ciclo 24 è iniziato con macchie osservate in gennaio, ma il ciclo 23 non è ancora terminato.” BR BR Delle tre nuove “vecchie” macchie, la 989 è la più piccola ma è emersa da un fale M2 di media intensità che ha prodotto il lancio di materia nello spazio. Il 28 marzo “Soho” ha mostrato anche una grande protuberanza ad arco e una forte emissione radio è stata captata nel New Mexico alla frequenza di 21 MHz, segnale registrato “con sorpresa” anche in Virginia da David Thomas. BR BR Che cosa stia realmente succedendo si vedrà nei prossimi giorni, quando la rotazione del Sole (che avviene in circa 25 giorni) avrà portato al centro del disco le nuove macchie, in una posizione più favorevole all’osservazione da terra. Al momento il massimo del nuovo ciclo è previsto per il 2012. BR BR La navicella europea “Soho” fu lanciata il 2 dicembre 1995 grazie a una collaborazione Esa-Nasa. Il razzo era Atlas IIAS, la destinazione il pundo lagrangiano L1 sull’orbita della Terra intorno al Sole, a 1,5 milioni di chilometri dal nostro pianeta. La strumentazione permette di osservare il Sole dai raggi X all’ottico. Nel 1998 si persero i contatti con la navicella, che però fu poi ricuperata. Oggi dobbiamo considerarla tra le sonde più longeve e scientificamente produttive della storia dell’astronautica. Importanti anche i risultati indiretti: sono un migliaio le comete scoperte mentre sfioravano la nostra stella durante il loro passaggio al perielio. BR /TD /TR /TBODY /TABLE A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49eID_articolo=139eID_sezione=72esezione target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49eID_articolo=139eID_sezione=72esezione /FONT /A = /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3125&titolo_sotto=Nuove macchie solari... ma sono vecchie&ID_cat_new=99News ReikiARCHEOLOGIA/ TAVOLETTA SUMERA SVELA: SODOMA DISTRUTTA DA ASTEROIDEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3124&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA/ TAVOLETTA SUMERA SVELA: SODOMA DISTRUTTA DA ASTEROIDE&ID_cat_new=99Il corpo celeste cadde nel 3123 a.C. E generò una serie di miti - P Roma, 31 mar. (Apcom) - Una tavoletta de#039;argilla risalente al 700 avanti Cristo, ritrovata fra i resti del palazzo reale di Ninive, sembra confermare una delle ipotesi sulla distruzione, narrata dalla Bibbia come evento mitico-religioso, di Sodoma e Gomorra. Le due città sarebbero state distrutte dalla caduta di un asteroide. Le#039;ipotesi è riportata oggi dal quotidiano britannico Times. BR La tavoletta, che ha forma circolare, venne rinvenuta dalle#039;archeologo Henry Layard a metà del secolo scorso, e da allora ha sfidato ogni tentativo di decifrazione. Rappresenterebbe, secondo gli esperti di archeoastronomia, una descrizione della volta celeste così come veniva osservata dagli astrologi di corte delle#039;antica Mesopotamia. Gli esperti hanno stabilito che in effetti si tratta della copia di una osservazione compiuta dai sumeri. BR In simboli cuneiformi, vi è riportata la comparsa nel cielo di una grande scodella di pietra bianca che aveva attraversato con forza irresistibile la volta celeste. BR Con le#039;aiuto di un computer, gli scienziati hanno interpretato i segni che riportavano le posizioni relative degli astri, identificando la notte che vi era rappresentata con quella del 3123 avanti Cristo. Mark Hempsell, uno dei ricercatori delle#039;Università di Bristol che hanno decifrato la tavoletta, la definisce come uno splendido documento osservativo, assolutamente scientifico . BR In base alla testimonianza di quel remoto e sconosciuto astronomo, gli scienziati di oggi hanno potuto stabilire che le#039;asteroide in questione deve essere caduto sulle Alpi austriache, nella zona del monte Kofel. Avvicinandosi al terreno, deve aver lasciato dietro di sè una scia impressionante di distruzione, dovuta alle onde de#039;urto supersoniche e alle#039;energia scatenata dalle#039;impatto. BR Nel passaggio attraverso le#039;atmosfera il corpo celeste si è frammentato, disseminando il suolo di detriti. Il calore generato dalla caduta doveva aver raggiunto i 400 gradi centrigradi e le#039;energia delle#039;impatto doveva essere delle#039;ordine di quella liberata dalle#039;esplosione di mille di tonnellate di tritolo. La devastazione deve essersi estesa per almeno un milione di chilometri quadrati. BR Secondo il dottor Hempsall, almeno una ventina di racconti mitologici narrano, in diverse culture, di quella remota catastrofe. La Bibbia le#039;ha accolta come la distruzione di Sodoma e Gomorra, la mitologia greca come la leggenda del figlio del Sole che precipita nel fiume Eridano. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/03_marzo/31/archeologia_tavoletta_sumera_svela_sodoma_distrutta_da_asteroide,14426832.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/03_marzo/ 31/archeologia_ tavoletta_ sumera_svela_ sodoma_distrutta _da_asteroide, 14426832. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3124&titolo_sotto=ARCHEOLOGIA/ TAVOLETTA SUMERA SVELA: SODOMA DISTRUTTA DA ASTEROIDE&ID_cat_new=99News ReikiCausa chiede il blocco delle#039;acceleratore del C ern: «può provocare le#039;apocalisse»http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3126&titolo_sotto=Causa chiede il blocco dell'acceleratore del C ern: pu provocare l'apocalisse &ID_cat_new=99 - P Il Large Hadron Collider (Lhc), il più grande acceleratore di particelle al mondo in corso di completamento a Ginevra dal Cern, deve affrontare una minaccia inaspettata: è stato citato in giudizio in quanto «possibile causa di apocalisse e catastrofi cosmiche». BR Infatti, Walter L. Wagner e Luis Sancho, come riporta il sito del New York Times, il primo ricercatore sui raggi cosmici alle#039;Università di Berkeley (California) e il secondo autore e ricercatore sulla teoria del tempo, hanno ottenuto dalla corte federale delle Hawaii una richiesta di rinvio delle#039;accensione delle#039;Lhc, fino a quando non verrà prodotta dal Cern documentazione sufficiente per poter dichiarare le#039;acceleratore sufficientemente sicuro. I due ricercatori ritengono infatti che le#039;Lhc sia sufficientemente potente da poter generare al suo interno un micro-buco nero , capace eventualmente di inghiottire le#039;intera Terra se non addirittura tutto le#039;universo. BR BR Ovviamente, la richiesta di stop non è stata molto gradita dai responsabili del Cern di Ginevra. Le#039;addetto stampa James Gillies ha infatti opinato che «una corte distrettuale alle Hawaii non dovrebbe avere il potere di bloccare una organizzazione intergovernativa europea come il Cern», sottolineando inoltre come «non ci sia nulla che faccia pensare che le#039;Lhc sia insicuro». BR Tuttavia, anche tra altri scienziati il parere non è concorde. Secondo la teoria delle stringhe, esistono infatti effettivamente delle possibilità che alle#039;interno del Large Hadron Collider si crei un micro buco nero, ma su quanto può succedere dopo , gli scienziati si dividono. BR Secondo il noto fisico Stephen Hawking, infatti, tali micro buchi neri sono destinati ad evaporare in brevissimo tempo, sviluppando unicamente una nuvola di radiazioni e particelle elementari, senza alcun danno pratico. Ma altri si riservano il privilegio del dubbio, come per esempio William Unruh delle#039;University of British Columbia, che fa notare come «la fisica potrebbe essere così bizzarra da non far evaporare i micro buchi neri. Ma deve essere -specifica Unruh- veramente bizzarra». Secco il commento di Michelangelo Mangano, fisico veronese al lavoro al Cern: «La possibilità che la terra sia inghiottita da un buco nero è troppo seria per essere trattata come pura stravaganza». BR BR Il progetto del Large Hadron Collider è nato 14 anni fa, ed è finora costato 8 miliardi di dollari. Il nuovo acceleratore avrebbe dovuto entrare in funzione già dalla fine delle#039;anno scorso, ma a causa di un problema tecnico verificatosi il 6 aprile 2007, le#039;avvio è stato spostato a maggio di queste#039;anno. BR BR A href= http://www.wikio.it/news/A+Ginevra?wfid=51041708 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.wikio. it/news/A+ Ginevra?wfid= 51041708 /FONT /A BR BR **** BR BR Il Cern finisce in tribunale BR «Può distruggere la Terra» BR Esposto contro l’acceleratore di particelle di Ginevra. Deciderà un giudice delle Hawaii BR BR L’accusa: il buco nero creato dagli esperimenti inghiottirà l’intero pianeta. Gli esperti: ipotesi infondate MILANO — Il più grande e più costoso acceleratore del mondo costruito al Cern di Ginevra per decifrare la natura dell’Universo potrebbe non entrare in funzione nei mesi prossimi come stabilito per uno strano caso giudiziario nato, addirittura, alle Hawaii. Qui, due signori, Walter L.Wagner e Luis Sancho, hanno presentato un ricorso contro la supermacchina europea sostenendo che gli esperimenti immaginati «potrebbero creare un buco nero capace di mangiarsi la Terra e forse l’intero Universo». L’accusa è pesante. La Federal District Court di Honolulu, che non poteva ignorare l’esposto, ha avviato il 21 marzo il procedimento fissando un primo incontro con le parti il 16 giugno prossimo. BR Uno dei due protagonisti, Wagner, ha un passato da fisico all’Università di California, ma laureatosi poi in legge ha preferito la vita tra i codici. Il personaggio è già noto alle cronache fisico-giudiziarie avendo intentato la stessa causa nel 1999 ad una macchina americana dei Bookhaven National Laboratory impegnata in ricerche analoghe ma ad energia più bassa. Di Luis Sancho, invece, si sa quel poco riferito da Wagner e cioè che studia la teoria del tempo e che vive in Spagna, forse a Barcellona. L’accensione imminente del Large Hadron Collider (Lhc) ginevrino costato 5 miliardi di euro ha offerto dunque all’americano l’opportunità di estendere la sua azione contraria a questo genere di studi in base ad un principio di grave pericolosità. Egli sostiene che gli scienziati non hanno indagato a sufficienza le conseguenze del loro futuro lavoro. BR Il portavoce del Cern precisa che il tribunale di Honolulu non ha alcun potere per interdire le attività in Europa e che comunque già due indagini hanno dimostrato la sicurezza delle ricerche. Inoltre, per togliere ogni possibile dubbio residuo, una terza è in corso e sta per essere completata e sarà discussa il prossimo 6 aprile. Ma Wagner non si preoccupa delle affermazioni provenienti dalla Svizzera e si dice sicuro questa volta di arrivare ad un risultato. «Perché — spiega—al progetto collaborano anche il Fermi National Accelerator Laboratory e l’Energy Department americani fornendo dei magneti superconduttori. Quindi su di loro il tribunale federale può far sentire la sua azione bloccando di conseguenza la grande macchina». Egli chiede che il giudice ordini l’interruzione delle operazioni di accensione fino a che gli scienziati non produrranno un rapporto definitivo e dettagliato sulla sicurezza che a suo avviso «ancora non esiste». BR OAS_AD(e#039;Bottom1e#039; ); BR «Il Large Hadron Collider riproduce delle reazioni analoghe a quelle che accadono centomila volte al giorno in modo naturale quando i raggi cosmici piovono sull’atmosfera e mai nessun buco nero si è creato », ha dichiarato al New York Times Nima Arkani-Hamed dell’Institute for Advanced Study di Princeton. «È un’accusa infondata quella della possibile apocalisse scatenata dal nuovo acceleratore perché priva di dimostrazioni attendibili», nota Roberto Petronzio, direttore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Seicento fisici italiani dell’Istituto hanno partecipato alla costruzione dell’Lhc e ora saranno impegnati nelle ricerche. Negli Stati Uniti la guerra alla scienza e la fede nell’irrazionale, come dimostrano anche i nemici di Darwin, spesso finiscono davanti al giudice. BR Giovanni Caprara BR BR 30 marzo 2008 (ultima modifica: 31 marzo 2008) BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_marzo_30/il_cern_puo_distruggere_la_terra_681af234-fe33-11dc-a6ac-00144f486ba6.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_marzo_ 30/il_cern_ puo_distruggere_ la_terra_ 681af234- fe33-11dc- a6ac-00144f486ba 6.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3126&titolo_sotto=Causa chiede il blocco dell'acceleratore del C ern: pu provocare l'apocalisse &ID_cat_new=99News ReikiUna nuova proposta per il SETIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3121&titolo_sotto=Una nuova proposta per il SETI&ID_cat_new=99 - P Vedi il video alle#039;indirizzo : BR A href= http://it.youtube.com/watch?v=82mPuItwWcM target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.youtube. com/watch? v=82mPuItwWcM /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3121&titolo_sotto=Una nuova proposta per il SETI&ID_cat_new=99News ReikiApi e pipistrelli: misteriosa pestehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3118&titolo_sotto= Api e pipistrelli: misteriosa peste&ID_cat_new=99Pochi si rendono conto che le api e i pipistrelli sono animali fondamentali per le#039;intero ecosistema. Non a caso rappresentano i due animali polari per eccellenza: le api infatti rappresentano le forze solari e i pipistrelli quelle lunari - P Maurizio Blondet - Effedieffe 28 marzo 2008 /P br P Benchè gli uni siano mammiferi e gli altri insetti, pipistrelli ed api hanno sempre avuto qualcosa in comune. Entrambi volano. Entrambi sono indispensabili per l’agricoltura, i pipistrelli perché combattono gli insetti nocivi (ciascuno di loro, d’estate, mangia insetti per la metà del suo peso ogni giorno), le api perché necessarie ad impollinare le culture. BR Ora hanno un’altra cosa in comune: una malattia sconosciuta li uccide a migliaia, portando le due specie sull’orlo dell’estinzione. La moria dei pipistrelli è stata notata nei nordici e nevosi stati di New York, Vermont e Massachusetts, le cui caverne o vecchie miniere sono siti d’ibernazione dei mammiferi volanti (1). I biologi dell’Environmental Conservation Department hanno tentato un censimento in quattro grotte e miniere dello Stato di New York, e calcolano che il 90% degli animaletti che vi avevano svernato in letargo sono morti. BR Li si vede uscire in pieno giorno dalle caverne, in questo scorcio d’inverno - i pipistrelli sani volano solo di notte e d’inverno dormono - e morire sbattendo le ali nella neve. I piccoli corpi appaiono anormalmente emaciati; spesso gli scienziati li hanno trovati picchiettati da un fungo e con la polmonite, ma ritengono che queste siano affezioni secondarie. BR La malattia che li uccide - chiamata Sindrome del Naso Bianco - ha causa sconosciuta: virus o batterio, intossicazione da inquinamento o disordine metabolico; dieci laboratori americani stanno studiando tutte le ipotesi, ma senza esito. BR Il tasso di mortalità è spaventoso: in una sola caverna presso Albany, dove erano stati contati 15.584 pipistrelli nel 2005, se ne sono trovati 6.735 nel 2007 e appena 1.500 quest’inverno. BR Alcuni studiosi sospettano che un pesticida introdotto di recente per stroncare il West Nile virus (il virus del Nilo) possa essere la causa della strage, sia per intossicazione diretta sia per cause indirette, riducendo la popolazione di insetti di cui i mammiferi volanti si nutrono. BR Altri gruppi stanno monitorando il comportamento degli insettivori durante il letargo nella caverne con telecamere ad infrarossi, per vedere quante volte si svegliano durante l’ibernazione, e misurare la temperatura corporea del branco. BR Il professor Thomas Kunz, biologo della Boston University, ha studiato i resti dei pipistrelli uccisi dal misterioso male ed ha notato che sono anormalmente magri, mancanti del grasso - specie del cosiddetto «grasso bruno», una sorta di accumulo che si trova tra le scapole, e che fornisce l’energia per il primo volo agli animali che escono dal letargo. Le femmine, così magre, non raggiungono l’ovulazione e quindi, anche se sopravvivono, non partoriscono (nelle razze studiate, ogni femmina genera solo un figlio l’anno, il che rende più vicina la prospettiva di estinzione). BR Per contro, ben poche ricerche sono state avviate e finanziate sulla strana malattia che sta facendo scomparire le api, come hanno dichiarato i proprietari di 22 apiarii di dieci Stati americani. Questi allevatori di api si trovano ogni anno in California dove portano i loro alveari durante la fioritura dei mandorli, sia per aiutare l’impollinazione che darà i frutti, sia per ottenere un miele pregiato. BR Ora, scambiandosi le informazioni, hanno scoperto che il 37% delle 230.500 colonie che allevano è scomparso; l’anno precedente la perdita era stata del 30% (2). Pochi vedono le api morire. Apparentemente, la malattia, chiamata provvisoriamente Colony Collapse Disorder, induce un comportamento anomalo e distruttivo: le api operaie se ne volano via, abbandonando nell’alveare la regina con le larve nei favi, e non si trovano più. BR BR «Se morissero le mucche la gente scenderebbe in piazza a chiedere finanziamenti per lo studio del male», dice Jerry Hayes, l’entomologo del Dipartimento dell’Agricoltura della Florida: «La gente crede che il cibo gli venga dalle industrie. Ma le api impollinano un terzo delle colture degli USA, che danno raccolti per 15 miliardi di dollari». BR Oggi, gli apicoltori hanno portato un terzo di tutte le api americane (le superstiti) per salvare il raccolto di mandorle in California. In Florida, si attendono questi apicoltori con i loro alveari per impollinare migliaia di ettari di aranceti, frutteti vari e chiodi di garofano. E’ incerto se potranno farlo l’anno prossimo. Lo stesso vale per i pipistrelli. BR «La presenza dei pipistrelli nel Texas consente ai coltivatori di cotone di salvare da un sesto a un ottavo del raccolto, perché divorano gli insetti nocivi», dice la dottoressa Elizabeth Buckles, specialista in mammiferi della Cornell University: «La morìa in corso - mezzo milione di insettivori scomparsi nel solo Vermont - avrà di sicuro effetti economici. Li constateremo la prossima stagione, come sovrabbondanza di insetti infestanti». BR Tutti sospettano, a mezza bocca, che qualche intervento umano da agricoltura industriale, introdotto per aumentare la produzione, abbia sconvolto delicati e sconosciuti equilibri naturali fra il mondo animale e vegetale, vigenti da tempo immemoriale: forse i pesticidi chimici, forse le sementi geneticamente modificate (3), e la scienza non sembra in grado di stabilire né la causa né i rimedi. BR E le strane allarmanti pestilenze che stanno riducendo all’estinzione api e pipistrelli coincidono con il rincaro storico dei grani e dei prodotti agricoli in genere (più 20% in media), esso stesso causato dalla speculazione nel «nuovo ordine globale». Il risultato può essere la carestia globale (4). Una punizione che ci saremo meritata. BR Note BR 1) Tina Kelley, «Bats perish, and no one know why», New York Times, 25 marzo 2008. BR 2) Susan Salisbury, «Bee plague worsening, anxious beekeepers say», Palm Beach Post, 24 marzo 2008. BR 3) Brit Amos, «Death of bees: GMO crops and the decline of bee colonies in North America», GlobalResearch, 25 marzo, fornisce un’ipotesi convincente sul perchè i campi coltivati con sementi OGM possono influire sulle api: «There are many reasons given to the decline in Bees, but one argument that matters most is the use of Genetically Modified Organism (GMO) and Terminator seeds that are presently being endorsed by governments and forcefully utilized as our primary agricultural needs of survival. I will argue what is publicized and covered by the media is BR in actuality, masking the real problems of Terminator seeds and Genetically Modified Organisms (GMO’s). Terminator seeds; genetically produced and distributed by powerful multinational lobbies manipulate government and agricultural policy to encompass their agenda of dominance in the agricultural industry. American conglomerates such as Monsanto, Pioneer Seeds, and others, have created seeds that do not reproduce (whereas these seeds have a life span of the crop chosen). The sterilizing of the plant by the means of sterilizing the flower pollen genetically altered and mutated for production in the agricultural industry. Logic states that if the flower pollen is sterile, bees are potentially going malnourished and dying of illness due to the lack of nutrients and the interruption of the digestive capacity of what they feed on through the summer and over the winter hibernation process». BR 4) Peter Popham, «Threats to millions as food aid scheme runs out of money», Independent, 25 marzo 2008 BR BR A href= http://www.disinformazione.it/apipipistrelli.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.disinformazione.it/apipipistrelli.htm /FONT /A BR /P br P   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3118&titolo_sotto= Api e pipistrelli: misteriosa peste&ID_cat_new=99News ReikiUN UFO SUL GRAN SASSO, MA IL FISICO MASTROGIUSEPPE Ee#039; SCETTICOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3122&titolo_sotto=UN UFO SUL GRAN SASSO, MA IL FISICO MASTROGIUSEPPE E' SCETTICO&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.6281 http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.6281 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3122&titolo_sotto=UN UFO SUL GRAN SASSO, MA IL FISICO MASTROGIUSEPPE E' SCETTICO&ID_cat_new=99News ReikiSegnali misteriosi dallo spaziohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3123&titolo_sotto=Segnali misteriosi dallo spazio&ID_cat_new=99 - P Secondo alcuni scienziati non si tratta di fenomeni naturali, ma di qualcuno che dal cielo tenta di stabilire un contatto con noi. Rimane aperto il dibattito mentre il mondo scientifico si divide tra filo-alieni e scettici. BR BR Video qui: BR BR A href= http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/pop/schedaVideo640480.aspx?id=491 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastoria siamonoi. rai.it/pop/ schedaVideo64048 0.aspx?id= 491 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3123&titolo_sotto=Segnali misteriosi dallo spazio&ID_cat_new=99News ReikiAntartide, si stacca iceberg gigantescohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3119&titolo_sotto=Antartide, si stacca iceberg gigantesco&ID_cat_new=99 - P Washington, 26 mar. (Adnkronos/Dpa) - Un iceberg di dimensioni gigantesche, 41 chilometri di lunghezza e 2,5 di larghezza, si è staccato dalla banchisa Wilkins Ice Shelf, nella parte sud occidentale delle#039;Antartide. Ed il distacco sta mettendo a rischio di crollo le#039;intera e#039;shelfe#039;: è questo le#039;allarme lanciato oggi dai ricercatori statunitensi del National Snow and Ice data Center di Boulder, in Colorado, e da quelli britannici del British Antartic Survey (Bas). (Guarda il video) BR BR Le immagini satellitari hanno mostrato che le#039;enorme pezzo di ghiaccio e#039;e#039;grande quanto sette volte Manhattane#039;e#039; ha cominciato a muoversi alla fine di febbraio, suggerendo che i cambiamenti climatici ed il riscaldamento globale possano disintegrare in tempi più rapidi del previsto le#039;intera area della Wilkins Ice Shelf, che misura una superfice di quasi 13mila chilometri quadrati. Solo una sottile striscia di ghiaccio ora sta tenendo la e#039;shelfe#039; collegata alla penisola antartica. Quanto avvenuto è rarissimo - hanno commentato al centro di Boulder - anche perché le#039;asse di Wilkins esisteva almeno da 1500 anni . Il fenomeno è certamente dovuto agli effetti del surriscaldamento globale. BR BR Sapremo nei prossimi giorni e settimane quale sarà il suo destino , ha detto David Vaughan, il professore britannico del Bas che nel 1993 aveva predetto che la Wilkins Shelf sarebbe potuta collassare in 30 anni se non si fosse fermato il riscaldamento globale. Non mi aspettavo che le cose sarebbero andate così velocemente - ha aggiunto Vaughan - avevamo previsto che sarebbe successo, ma sta succedendo al doppio della velocità prevista . BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=1.0.2009032222 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Esteri/?id= 1.0.2009032222 /FONT /A BR BR Video qui: BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Video/?vid=1.0.2009032560 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Video/?vid= 1.0.2009032560 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3119&titolo_sotto=Antartide, si stacca iceberg gigantesco&ID_cat_new=99News ReikiNasa: il giallo dei robot su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3120&titolo_sotto=Nasa: il giallo dei robot su Marte&ID_cat_new=99 - P Gli scienziati di Pasadena annunciano di dover interrompere le#039;attività del rover Spirit a causa dei tagli al porgetto, ma le#039;Agenzia Spaziale smentisce Ee#039; giallo sui robot spaziali Spirit e Opportunity che le#039;Agenzia Spaziale americana ha inviato sul Pianeta Marte. Gli scienziati che stanno seguendo il progetto hanno infatti annunciato che, a causa dei tagli imposti dalla Nasa, dovranno disattivare uno dei due strumenti, ma le#039;Agenzia ha subito smentito. BR BR Le#039;annuncio dei tagli per quattro milioni di dollari è stato affidato a una lettera inviata dalla Nasa ai laboratori di Pasadena che monitorano le attività de due rover. Gli scienziati, presa visione del nuovo bilancio, hanno immediatamente reso noto che la mancanza di fondi avrebbe significato la cessazione di ogni attività per Spirit. e la probabile riduzione di quella di Opportunity. I due robot sono stati inviati su Marte quattro anni fa per una missione di tre mesi, ma da allora hanno continuato a inviare dati sulla Terra, compresa la prova geologica della presenza in passato di acqua sul Pianeta rosso. Il mantenimento dei due robot costa circa 20 milioni di dollari le#039;anno e la lettera è giunta proprio mentre la Nasa sta cercando di coprire le spese per una nuova missione su Marte, prevista per il prossimo anno. BR BR Ma martedì la Nasa ha smentito qualsiasi interruzione delle operazioni dei due rover spaziali. Nel comunicato ufficiale, le#039;Agenzia ha annunciato di aver annullato la lettera inviata a Pasadena che suggeriva i tagli al budget del progetto marziano e ha assicurato che entrambi i robot continueranno a funzionare e a inviare dati senza alcuna riduzione delle attività. BR BR 25/3/2008 - Spazio BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69eID_articolo=1621eID_sezione=138esezione=Anteprime%20dagli%20Usa target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 69eID_articolo= 1621eID_sezione= 138esezione= Anteprime% 20dagli%20Usa /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3120&titolo_sotto=Nasa: il giallo dei robot su Marte&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;IRA DEL DIO DEL MARE : LO TSUNAMI PROVOCATO DALLe#039;ETNA 8000 ANNI FA E LA CITTAe#039; SOMMERSA DI ATLIT-YAMhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3116&titolo_sotto=L'IRA DEL DIO DEL MARE": LO TSUNAMI PROVOCATO DALL'ETNA 8000 ANNI FA E LA CITTA' SOMMERSA DI ATLIT-YAM&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.cataniacultura.com/120TSUNAMI.HTM http://www.cataniacultura.com/120TSUNAMI.HTM /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3116&titolo_sotto=L'IRA DEL DIO DEL MARE": LO TSUNAMI PROVOCATO DALL'ETNA 8000 ANNI FA E LA CITTA' SOMMERSA DI ATLIT-YAM&ID_cat_new=99News ReikiBbc riapre mistero su Sacra Sindonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3117&titolo_sotto=Bbc riapre mistero su Sacra Sindone&ID_cat_new=99 - P GRAZIE A TECNICHE AL CARBONIO 14 PIUe#039; SOFISTICATE BR BR In documentario nuove prove che confutano la datazione medievale fatta nel 1989 /P br P BR LONDRA - Potrebbe riaprirsi, con nuovi colpi di scena, il mistero della Sacra Sindone. Il sudario di Cristo, su cui sono impressi il volto e le macchie di sangue di un uomo, nel 1989 era stato bollato da un test al carbonio 14, che lo aveva datato al 1325, come un falso medievale. Ora però, venti anni dopo quelle#039;esame, una troupe della Bbc ha potuto riprendere la Sindone in immagini ad alta definizione. Immagini da cui emergono dettagli il cui studio mette in discussione le#039;origine medievale del lenzuolo dalle molte caratteristiche ancora inspiegabili e che continuano ad appassionare studiosi ed esperti di tutto il mondo. A partire da queste nuove immagini e dando voce ai molti scienziati e studiosi che si sono cimentati nel difficile compito di risolvere il mistero della Sindone, il documentario della Bbc, «Shroud of Turin», che andrà in onda lunedì sera nella puntata di Porta a Porta a cui farà seguito un dibattito, mette in luce la necessità di compiere nuove indagini BR al carbonio sulla reliquia volte a stabilirne una volta per tutte le#039;età. BR BR BR CONFLITTO DI DATAZIONE - Articolato come un viaggio che tocca i numerosi luoghi dove la Sindone sarebbe passata o dove viene studiata - Torino, Oxford, Colorado, Istanbul, Gerusalemme - ma sempre saldamente ancorato alle#039;evidenziazione del dato scientifico, il documentario fa emergere un conflitto di datazione tra la prova al carbonio del 1989 e altre prove di tipo sia storico sia scientifico elaborate dagli studiosi in questi anni. Tra questi, John Jackson, un fisico americano che ha contribuito al film, ha sviluppato una nuova ipotesi basata su tecniche di datazione al carbonio 14 che non erano conosciute quando la Sindone fu testata. Queste tecniche potrebbero spiegare come un lenzuolo di lino risalente davvero alle#039;epoca di Gesù possa essere risultato più recente alle#039;esame del C14. Sulla stessa linea di Jackson è il professor Christopher Ramsey, direttore della Oxford Radiocarbon Accelerator Unit, secondo cui «tra le misurazioni del radiocarbonio e le altre prove che abbiamo sulla Sindone sembra esserci un conflitto, su come interpretare queste prove. E per questo ritengo che chiunque abbia lavorato in questo settore, debba dare uno sguardo critico alle prove che hanno prodotto per riuscire a tracciare una storia coerente che si adatti e ci dica la storia vera di questo intrigante pezzo di stoffa». BR BR 23 marzo 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_marzo_23/bbc_sindone_d8e51fa0-f8f5-11dc-8874-0003ba99c667.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_marzo_ 23/bbc_sindone_ d8e51fa0- f8f5-11dc- 8874-0003ba99c66 7.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3117&titolo_sotto=Bbc riapre mistero su Sacra Sindone&ID_cat_new=99News ReikiMarte, per la prima volta trovata l’argillahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3114&titolo_sotto=Marte, per la prima volta trovata largilla &ID_cat_new=99Sul fondo del cratere Holden dove per migliaia d’anni ci furono due laghi - P 22.03.08 - I cumuli di argilla recentemente scoperti su Marte costituirebbero la prova dell’esistenza di laghi che avrebbero potuto ospitare forme di vita. Il luogo marziano individuato dal High Resolution Imaging Experiment (HiRISE) della NASA installato a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter (ORP) è stato chiamato “megabreccia” in quanto è caratterizzato da una linea lunga 154 chilometri all’interno del cratere di Holden. I cumuli di terreno circostanti che non sono mai stati visti prima su Marte, probabilmente sono stati formati dalla impatto di un meteorite che ha così prodotto il cratere Holden. Un spettrometro su MRO, chiamato CRISM, ha scoperto che le rocce sono coperte da strati di sedimenti e di argilla i quali sono stati a lungo a contatto con l’acqua. Le osservazioni suggeriscono che in due diverse tempi dall’inizio della storia geologica di Marte, il cratere di Holden sia stato sede di un lago. BR BR SORPRESE MARZIANE. «Questo scoperte ci suggeriscono che le condizioni ambientali di Marte all’inizio della sua storia erano davvero molto diverse rispetto a come lo vediamo oggi. Il primo lago probabilmente durò migliaia di anni prima di essiccarsi», afferma John Grant del Smithsoniane#039; s National Air and Space Museum di Washington DC (Usa)... BR BR A href= http://www.heos.it/Spazio_08/0700013.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.heos. it/Spazio_ 08/0700013. htm /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3114&titolo_sotto=Marte, per la prima volta trovata largilla &ID_cat_new=99News ReikiIncredibile: proprio mentre moriva Arthur C. Clarke un Lampo da Record ha illuminato la Terra !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3115&titolo_sotto=Incredibile: proprio mentre moriva Arthur C. Clarke un Lampo da Record ha illuminato la Terra !&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Gordon Francis Ferri alle 11:23 in Current Affairs BR BR Devo dire che quando ho letto questa notizia, specie verso la fine, ho avvertito i classici brividi sulla schiena. BR Insomma, trovo davvero suggestivo che un evento astronomico di questa portata e così raro si sia gemellato con la scomparsa di una delle menti umane che si è più proiettata verso le#039;infinito mistero delle#039;universo. BR Ma leggete voi, e giudicate. BR Pochi fortunati, per la maggior parte astronomi, le#039;hanno visto e#039;in direttae#039;, mentre per chi non stava guardando quel preciso punto del cielo in quel preciso momento rimarranno comunque delle immagini storiche. Lo scorso 19 marzo per la prima volta un evento cosmico avvenuto dalle#039;altra parte delle#039;universo ee#039; stato visibile ad occhio nudo sulla Terra. BR Il lampo di raggi Gamma da record ee#039; stato osservato dal satellite Swift della Nasa, oltre che da qualche amatore in giro per il mondo. BR Quello di mercoledie#039; ee#039; stato un evento straordinario - commenta Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, che non ee#039; tra i fortunati - che ha giae#039; generato una valanga di commenti tra gli addetti ai lavori. Di solito i lampi di raggi Gamma hanno una componente visibile anche alla lunghezza de#039;onda percepita dalle#039;occhio umano, ma questa si osserva solo con i telescopi. In questo caso non solo si ee#039; visto, per la prima volta a occhio nudo, un piccolo punto luminoso accendersi nel cielo, ma questo fenomeno ee#039; avvenuto da una distanza incredibile . BR I lampi di raggi Gamma sono ancora un evento con qualche mistero per gli studiosi. Si sa che a produrre queste improvvise scariche di energia attraverso le#039;universo sono le pulsar, cioee#039;le stelle di neutroni. Il fenomeno da record ee#039; avvenuto a 7,5 miliardi di anni luce dalla Terra, e cancella il primato precedente di oggetto visibile a occhio nudo detenuto da una galassia a solo 2,9 milioni di anni luce. Questo vuol dire che il lampo si ee#039; formato in realtae#039; 7,5 miliardi di anni fa, quando la Terra ancora non esisteva neanche : Una delle teorie piue#039; probabili sulla produzione di questi fenomeni energetici cosie#039; violenti ee#039; che siano generati da due pulsar, o stelle di neutroni, che collassano le#039;una sulle#039;altra - continua Masi - questi oggetti sono sempre piue#039; studiati, grazie anche a satelliti come Swift, ma mai ce ne#039;era stato uno di questa portata . BR Il merito della scoperta che i lampi di raggi Gamma hanno una controparte visibile anche ad altre lunghezze de#039;onda ee#039; in parte italiano: fu infatti grazie alle osservazioni del satellite italo-olandese Beppo-Sax che nel 1997 si scoprie#039; che queste violente esplosioni lasciavano una e#039;tracciae#039; osservabile. Il satellite Swift ee#039; in orbita dal 2004, e oltre ad essere molto sensibile ha un sistema di puntamento rapido, che permette di e#039;guardaree#039; nella direzione del lampo, che ha durata variabile da pochi millisecondi a qualche minuto, molto velocemente. A costruirlo e gestirlo un consorzio internazionale che fa capo al Goddard space center della Nasa ma di cui fa parte anche le#039;Agenzia Spaziale Italiana. Attualmente gli esperti stanno studiando i dati sul lampo da record, che ee#039; stato uno dei quattro osservati lo stesso giorno, per cercare di capire a cosa sia stata dovuta le#039;insolita potenza, ma una spiegazione romantica ee#039; giae#039; stata trovata. Il record ee#039; coinciso con la morte BR del narratore di fantascienza Arthur C. Clarke, autore del racconto che ispiroe#039; anche Stanley Kubrick per il suo e#039;2001, Odissea nello spazioe#039;: La morte di Arthur C. Clarke sembra aver illuminato le#039;universo di sussulti gamma , ha dichiarato Judith Racusin, membro del gruppo scientifico responsabile del satellite Swift. BR (fonte ansa - www.ansa.com ). BR BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/03/incredibile-proprio-mentre-moriva-arthur-c-clarke-un-lampo-da-record-ha-illuminato-la-terra.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/03/ incredibile- proprio-mentre- moriva-arthur- c-clarke- un-lampo- da-record- ha-illuminato- la-terra. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3115&titolo_sotto=Incredibile: proprio mentre moriva Arthur C. Clarke un Lampo da Record ha illuminato la Terra !&ID_cat_new=99News ReikiLe streghe: estraneità e resistenza al simbolico maschilehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3113&titolo_sotto=Le streghe: estraneit e resistenza al simbolico maschile&ID_cat_new=99 - P (Roma) Stregheria o Vecchia Religione delle streghe è una parola rinata principalmente da parte delle#039;antropologo Charles Godfrey Leland e da Raven Grimassi, per riferirsi alla Tradizione Italiana della Stregoneria. La Vecchia Religione delle streghe italiane raggiunge il suo massimo splendore nel XIV secolo ma affonda le sue radici in un sistema spirituale molto più antico, derivante dai culti pagani delle streghe italiane pre-etrusche devote alle dea Diana. Il Culto delle Streghe è un culto lunare, concentrato sulla Celebrazione delle Lune Piene (Veglioni), dove venivano recitate preghiere canti, danze e banchetti con del pane e del vino. Chi sono dunque in realtà queste donne dotate di poteri occulti, accusate di essere mediatrici e complici del demonio, liquidate dall’occidente cristiano come resistenza al nuovo spirito razionalista che si stava imponendo agli albori dell’ età moderna? A questo hanno cercato di rispondere Fiorenza Taricone, Maria Paola BR Fiorensoli, Pinuccia Di Gesaro, Monica Grasso, Monica di Bernardo, storiche e antropologhe italiane, al secondo incontro nazionale sulla stregheria organizzato alla Casa Internazionale delle donne di Roma, giovedì 13 marzo. BR Questa storia drammatica su cui convergono varie chiavi di interpretazioni ha una sua radice innegabile: la repressione delle donne e il disfacimento della soggettività femminile vista come radicale ostacolo alla cultura del dominio. Lo scontro fra la scienza e la fede che si consuma agli albori dell’ epoca moderna, tra potere ecclesiastico e nuova scienza, ebbe come effetto quello di schiacciare la corrente dell’ umanesimo, presente sia nella chiesa che nel mondo scientifico, segnate da un profondo amore per la natura. La supremazia del logos sul mythos, costante della nostra storia occidentale, innervata dal cuore della civiltà greca si riafferma prepotentemente sul finire del 500, chiamando la chiesa ad una sfida irrinunciabile: la modernizzazione e il rinnovamento del proprio corpus teologico. In piena epoca di controriforma, il cristianesimo, si fa portatore dell’aristotelismo, di una mentalità moderna, che rientra ormai nell’ambito di un pensiero BR razionalistico e ‘geometrico’ e che non offriva più spazio né credito alla cultura naturalista del Rinascimento. BR La contesa tra il razionalismo e la religione per l’egemonia di un nuovo mondo ha come risultato culturale e politico è sempre lo stesso: l’annullamento della soggettività femminile come soluzione finale per il dominio moderno sulla natura. La Chiese intuisce il pericolo: il nemico è lei, la sacerdotessa della natura, la custode di un vecchio ordine simbolico, costituito da riti e credenze che il tempo, quello maschile della scienza e della chiesa cerca di superare. Le persecuzioni delle streghe non furono soltanto un fatto della storia medioevale. Non convince, infatti, l’ipotesi liberale che addita all’ oscurantismo medioevale, intriso di misticismo e occultismo, la credenza nelle streghe e gli atti persecutori contro le donne, insufficiente a spiegare questa persecuzione brutale e sistematica che raggiunge l’apice , tra il 1560 e il 1630. Gli ultimi processi contro le streghe ebbero luogo nel 1775 in Germania, nel 1782 in Svizzera e nel 1793 in Polonia BR La pratica di repressione e uccisione, di cui si macchia soprattutto la chiesa, ha colpito indiscriminatamente intere genealogie di donne . Figlie di donne processate per stregoneria, subivano la stessa sorte ree di contenere il germe del demoniaco. Ma come spiega la storica Pinuccia di Geraso, ricondurre il complesso fenomeno della stregheria esclusivamente alla politica di reprimere il sesso e la donna appare, tuttavia, eccessivo. Con questa interpretazione, infatti, rimarrebbe inspiegato perché in Italia i processi siano così pochi e perché la Spagna rivolga le sue armi repressive verso differenti obiettivi (gli ebrei e i mori, convertiti con la f orza in passato), trascurando le donne. D’altro lato, l’accusa di stregoneria serve spesso a controllare, perseguitare e distruggere strati sociali e comunità ostili, come nel caso dei montanari e dei contadini. Tuttavia la diffusione e la persistenza delle dottrine e delle immaginazioni intorno a streghe, stregoni BR sollevano anche altre questioni, relative all’insicurezza collettiva, che spinge a riversare su qualche “responsabile la colpa delle calamità ricorrenti, delle malattie e delle pesti. E’ da ricordare la grande responsabilità non solo della chiesa ma anche civile ai processi alla streghe. Le streghe spesso sono guaritrici di paese, praticano una medicina empirica a base di erbe e che assiste in particolare, per antica funzione pratica e simbolica della donna, alla nascita e alla morte. Costrette a vivere fuori dai centri abitati, amano la disobbedienza e utilizzano le piante spontanee che a quei tempi sono considerate velenose come quelle della famiglia delle “Consolanti”, tra cui la belladonna, che contengono alcaloidi dotati di proprietà analgesiche e antinevralgiche e che, per non diventare intossicanti, vanno utilizzate in piccole dosi(forse è lì che nasce l’odierna dell’omeopatia) . BR Ma per circostanze e per ragioni che spesso ci sfuggono, la guaritrice cessa di essere vista come figura positiva e diventa il capro espiatorio della comunità. Come è possibile che per tre secoli sia così ampiamente accettata da tutte le classi sociali, e a vari livelli di istruzione, la credenza nell’esistenza reale delle streghe? Jean Bodin, filosofo del XVI, è autore del testo “Demonomanie”, scritto con il fine di correggere la debolezza dei giudici, nel condannare un fenomeno ritenuto pericoloso per la saldezza dello stato sostiene che la ragione maschile vuole reprimere un fenomeno poiché rasenta i terreni del potere femminile. E’ riconoscibile attraverso Bodin un’epoca ostile verso un eventuale potere, sia della donna-regina sia della donna-strega. Ed è qui che ci rimanda nuovamente la questione, nonostante le fonti storiche offrono varie e diverse ipotesi, ad un’ espediente strategico e innegabile, divenuto pratica rituale e consolidata di cui si serve l’umanità BR in crisi: lo scardimento di un simbolico femminile si resistenza al potere maschile. BR La competizione storica delineata sopra per le#039;egemonia sulla modernità prosegue oggi, pensiamo al dibattito sull’aborto di questi ultimi mesi. Le modalità sono diverse, ma resta una competizione fra culture maschili che si alleano per togliersi di mezzo l’ostacolo comune e cioè la soggettività femminile. E’ il caso di dire che le streghe son tornate! BR BR (Delt@ Anno VI°, N. 61 del 17 Marzo 2008) Angela Ammirati BR BR A href= http://www.deltanews.it/primopiano/marzo08/180308.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.deltanew s.it/primopiano/ marzo08/180308. htm /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3113&titolo_sotto=Le streghe: estraneit e resistenza al simbolico maschile&ID_cat_new=99News ReikiTruffa e pratiche pranoterapeutiche – confini di sussistenza del reatohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3111&titolo_sotto=Truffa e pratiche pranoterapeutiche confini di sussistenza del reato&ID_cat_new=99 - DIV class=data 20/03/2008 /DIV br DIV class=autore Buzzoni Alessandro /DIV br DIV class=titolo Truffa e pratiche pranoterapeutiche – confini di sussistenza del reato /DIV br DIV class=titolo   /DIV br DIV class=sottotitolo /DIV br DIV class=testo br DIV             Il Tribunale di Milano, con ordinanza del 2007, torna ad affrontare la tematica afferente la configurabilità del reato di truffa ex art.640 Cp nei confronti di soggetti presunti maghi o guaritori che, inducendo in errore le persone offese, facendo credere alle stesse di poterle guarire mediante esorcismi, particolari pratiche o sostanze magiche, si procurino in tal guisa un ingiusto profitto con altrui danno. /DIV br DIV   /DIV br DIV             Con provvedimento del 25 settembre 2003 infatti, il Gup presso il Tribunale di Milano aveva statuito, in analoga vicenda, che “di per sé, in assenza di indizi di minaccia, coartazione psicologica o subornazione, lo svolgimento di sortilegi e riti propiziatori, anche a pagamento, che tuttavia non sortiscono l’effetto sperato, non è idoneo ad integrare il reato di truffa, posta la notoria assenza di qualunque riscontro scientifico e garanzia di funzionamento, anche laddove la persona offesa versi in uno stato depressione o abbia problemi familiari”. /DIV br DIV   /DIV br DIV             L’ordinanza in commento ha ribadito almeno in parte tale principio, precisando che: “ non è inquadrabile in un giudizio di illiceità l’intervento offerto, senza opera di costrizione o di circonvenzione, da un soggetto che, pur dietro compenso, comunque proporzionato all’opera prestata, ritenga avere, dopo sperimentazioni, ovvero sia ritenuto avere, doti di guaritore”. /DIV br DIV   /DIV br DIV             STRONG Nella fattispecie, si trattava dell’opera prestata da un pranoterapista ad un proprio paziente secondo una tecnica di origine giapponese (Reiki) che essendo diffusamente conosciuta come prassi terapeutica di tipo alternativo, pur in carenza di convalidazioni sulla base di protocolli della scienza ufficiale, deve considerarsi come “neutra” e dunque consentita, sempre che il fruitore della cura conservi la possibilità di proseguirla o meno senza dover tollerare coazioni psicologiche (si veda: Cass.pen.sez.VI, 20 dicembre 1995; in vicenda praticamente analoga anche: Gup Trib.Rimini, 15.6.2005). /STRONG /DIV br DIV   /DIV br DIV             Il Tribunale di Milano ha inteso sottolineare che le abilità dei c.d.”guaritori”, considerate da tempi immemorabili in quasi tutte le culture, spesso anche con prerogative mistiche o religiose, si trovano in realtà in uno “spazio di vuoto e di non regolamentazione normativa e la loro pratica e l’adesione ad esse da parte del paziente rimangono di norma, in assenza di condotte fraudolente, all’interno della libertà di espressione e di scelta da parte del singolo”. /DIV br DIV             Deve tuttavia tenersi presente che parte della giurisprudenza ritiene comunque sussistente il delitto di truffa aggravata nei confronti della condotta di coloro che, dietro lauta remunerazione, abbiano fornito ai propri pazienti materiali asseritamente prodigiosi e soprannaturali, perché derivanti dal contatto con i defunti, e non si siano limitati a tentare o a farli sperare di poter ottenere il miglioramento della propria situazione, ma abbiano invece posto in essere metodiche di circonvenzione fondate sul timore, persuadendo i pazienti stessi a ritenere che, nel caso di sospensione della “terapia”, verranno colti da sventure e infermità di ogni tipo (cfr.Cass.pen.sez.II, 19 dicembre 2005, n.1862; Cass.pen.sez.II, 20 dicembre 2004, n.1910; nel senso che sussiste il reato di truffa aggravata dal timore di un pericolo immaginario nel caso di un mago o guaritore che, sfruttando la sua notorietà, ingeneri nelle persone offese il pericolo immaginario dell’avveramento di gravi malattie, faccia credere loro di poterle guarire, e le induca in errore, compiendo esorcismi e pratiche magiche o somministrando e prescrivendo sostanze, così procurandosi un ingiusto profitto con altrui danno). /DIV br DIV             Per completezza deve altresì tenersi presente che una diversa giurisprudenza ha persino azzardato, onde poter correttamente ritenere integrato il delitto di truffa in capo ai “sedicenti maghi o guaritori”, che sia necessario esaminare non solo il livello di credulità, ingenuità e debolezza della vittima del reato, tali da esporla comunque agli artifizi e raggiri, seppur grossolani, posti in essere dal soggetto attivo del reato, ma anche e soprattutto se quest’ultimo confidi o meno nei propri poteri e nelle conseguenti attività concretizzate sui pazienti, dovendo egli essere considerato nel secondo caso come un mero consapevole truffatore, fautore di pratiche in tutto e per tutto illecite. /DIV br DIV             In conclusione al provvedimento che qui si commenta, si può affermare che sono stati predisposti alcuni fondamentali criteri in presenza dei quali, nel caso di attività latamente magiche o pranoterapeutche poste in essere da presunti “maghi o guaritori”, potrà certamente ritenersi sussistere il delitto di truffa aggravata dal timore di un pericolo immaginario. /DIV br DIV             Si tratta in particolare dei requisiti (presenti quantomeno per la maggioranza nella condotta dell’agente) concernenti: 1) l’assenza di qualsiasi pratica terapeutica, neppure di tipo alternativo, certificata; 2) la presenza di elementi che consentano di affermare che nemmeno l’agente crede all’efficacia di ciò che propone; 3) la sussistenza di condizioni soggettive di fragilità, di debolezza sul piano socio-culturale, di facile suggestionabilità e manipolabilità e talvolta di disperazione in capo alla persona offesa; 4) la presenza di tecniche di induzione che creano condizioni per continuare ad operare sulla vittima, con prospettazione di pericoli immaginari ulteriori in caso di sospensione dell’intervento magico o guaritore e, dunque, con protrazione della necessità e incremento dell’intensità dello stesso; 5) la pressione sulle vittime ad attingere alle proprie sostanze e a contrarre debiti pur di non interrompere la cura che diviene, in tal modo, il baricentro delle proprie esistenze; 6) l’isolamento della persona offesa dal suo contesto sociale e famigliare in modo tale che abbia fiducia solo nel guaritore; 7) la segretezza delle pratiche svolte; 8) la completa assenza di una tradizione riconosciuta alle spalle, pur appartenente a contesti culturali diversi da quello consueto. /DIV br DIV STRONG /STRONG   /DIV br DIV Avv. Alessandro Buzzoni /DIV br DIV   /DIV br DIV Fonte: /DIV br DIV A href= http://www.diritto.it/art.php?file=/archivio/25649.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.diritto.it/art.php?file=/archivio/25649.html /FONT /A /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3111&titolo_sotto=Truffa e pratiche pranoterapeutiche confini di sussistenza del reato&ID_cat_new=99News ReikiA 120 SECONDI DALLA FINE di Tom Boscohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3112&titolo_sotto= A 120 SECONDI DALLA FINE di Tom Bosco&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.nexusedizioni.it/apri/La-Campana-dello-zio-Tom/Ultimi-articoli/A-120-SECONDI-DALLA-FINE-di-Tom-Bosco/ http://www.nexusedizioni.it/apri/La-Campana-dello-zio-Tom/Ultimi-articoli/A-120-SECONDI-DALLA-FINE-di-Tom-Bosco/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3112&titolo_sotto= A 120 SECONDI DALLA FINE di Tom Bosco&ID_cat_new=99News ReikiColobraro, il paese che porta sfortunahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3108&titolo_sotto=Colobraro, il paese che porta sfortuna&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=248596 http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=248596 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3108&titolo_sotto=Colobraro, il paese che porta sfortuna&ID_cat_new=99News ReikiFANTASMI IN ABITAZIONE DI SPOLETO: ARRIVANO LE TROUPE DI MEDIASET E RAIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3109&titolo_sotto=FANTASMI IN ABITAZIONE DI SPOLETO: ARRIVANO LE TROUPE DI MEDIASET E RAI&ID_cat_new=99La notizia fa il giro de#039;Italia. A breve atteso un comunicato della Curia. Don Formenton non ne so nulla . - P Spoleto - 17/03/2008 11:54 BR BR Troupe televisive di Rai e Mediaset stanno per raggiungere il Casolare dei fantasmi , come è stato ormai ribattezzato quello di proprietà delle#039;autotrasportat ore Gaetano Bastianelli (al numero civoco 68 di Santo Chiodo), che ha denunciato come la propria abitazione sia infestata dai fantasmi. Ee#039; probabile che nelle#039;edizione delle 13 ci sia già un collegamento in diretta con il Tg5 e Studio Aperto. La notizia dei fantasmi che non lascerebbero in pace la famiglia di Bastianelli si sta allargando a macchia de#039;olio. Poco fa Tuttoggi.info ha contattato il parroco, don Gianfranco Formenton, appena uscito dalle#039;ospedale dove aveva una visita medica di questa cosa non so nulla - dice don Gianfranco - nè ho mai avuto notizia. Sono stato più volte in quella abitazione dove ho portato la benedizione pasquale. In passato anche la comunione a dei vecchietti, ma di questi fantasmi non so nulla . Ma in Curia qualcosa si sta muovendo e i collaboratori delle#039;arcivescovo Riccardo Fontana BR stanno spulciando gli archivi per capire se ce#039;è documentazione in merito a quanto denuncia il proprietario del casolare. Secondo il quale già negli anni e#039;70 le#039;abitazione era stata oggetto di visita di alcuni esorcisti e dello stesso Vescovo di allora. Che la situazione non sia migliorata con il tempo lo dimostrerebbe il fatto che il casolare è stato venduto meno di tre anni fa a Bastianelli alla modica cifra di 120mila euro. Inclusi mobili e suppellettili. Insomma i penultimi proprietari non ne volevano sapere di portarsi via il benchè minimo oggetto che fosse stato inquinato da quegli spiriti. Non entro nel merito - dice le#039;avvocato Francesconi dal suo studio di Campello sul Clitunno - se non per la parte giuridica. Di certo i miei assistiti sono alquanto provati da questa situazione . Pronti gli atti per far recedere il contratto di acquisto (anche se le possibilità sono minime stante la prescrizione) o avere in alternativa un indennizzo. Sembra comunque, stando ad BR alcuni abitanti di Santo Chiodo, che Bastianelli e i suoi familiari da qualche tempo avrebbero intrapreso un percorso religioso andando a Messa ogni mattina e pregando ad una certa ora . Di certo non nella parrocchia di Sante#039;Angelo in Mercole, quella appunto tenuta da Don Gianfranco. Qualche miglioramento, a dire dei bene informati, vi sarebbe stato. Anche se nelle sole ultime due settimane sono andate a fuoco una motozappa e le#039;autovettura della moglie del Bastianelli: in entrambi i casi gli incendi sono risultati inspiegabili, come ha spiegato lo stesso Bastianelli. Poco fa si è appresa la notizia che nel casolare, in questi anni ristrutturato dal Bastianelli, si sarebbe in passato verificato un suicidio. BR (Carlo Ceraso) BR BR BR FANTASMI IN UNe#039;ABITAZIONE DI SPOLETO, IL PROPRIETARIO IN TRIBUNALE BR Strani rumori, incendi e fatti inspiegabili: la famiglia impaurita chiede le#039;annullamento delle#039;atto di compravendita BR Strani rumori, fatti inspiegabili. Cadute misteriose, auto incendiate. Tutti fenomeni avvenuti senza una ragione apparente, per colpa dei fantasmi . E per questo motivo, il vecchio proprietario del casolare con spiriti annessi sarà chiamato nei prossimi giorni a giudizio in una causa civile per annullare le#039;atto di compravendita. La vicenda è cominciata già tre anni fa quando Gaetano Bastianelli, autotrasportatore, decide di comprare una casa a Spoleto, in località Santo Chiodo. Un bel casolare che necessitava di qualche piccolo lavoro ma che, tutto sommato, non costava nemmeno tanto. BR Poco dopo le#039;acquisto la famiglia Bastianelli si trasferisce nella villetta dove, già dalla prima notte si cominciano a verificare fenomeni particolari, come rumori di passi pesanti sulle scale, veri e propri botti contro le pareti e altri particolari che spaventano le#039;uomo, la moglie e la figlia.Dopo quella prima notte di terrore, altri fenomeni inspiegabili si sono verificati alle#039;interno del casolare deglispiriti. Mentre lavorava in giardino, il signor Bastianelli è caduto in modo inspiegabile. Stessa sorte toccata alla moglie e alla figlia. Ma non solo. Anche alcuni operai che stavano effettuando lavori di ristrutturazione hanno avuto problemi al punto da abbandonare il cantiere.Impossibil e convivere nella stessa casa con queste presenze. Anche il precedente proprietario aveva avuto problemi seri. Al punto da riempire le varie stanze di santini, crocifissi e candele votive e da rivolgersi più volte, come da tempo si raccontava nello Spoletino, ad esorcisti ed esperti di BR paranormale, senza però trovare soluzioni. Anche Bastianelli ha preso qualche provvedimento contro gli spiriti. BR Primo fra tutti il buttare via mobili e altro materiale appartenente ai precedenti proprietari della casa.La mancanza di risultati, tuttavia, ha spinto le#039;uomo a rivolgersi ad un legale, le#039;avvocato Antonio Francesconi che nei prossimi giorni si muoverà per presentare un giudizio volto a disdire le#039;atto di compravendita. BR Le strade sulle quali ci muoveremo - afferma le#039;avvocato Francesconi - sono essenzialmente due. La primaè quella relativa alle#039;articolo del codice civile che regola la presenza di vizi nei fabbricati. Questa strada, tuttavia - continua - è difficile per il tempo trascorso dalla vendita del fabbricato. Rimane però une#039;altra via, quella del risarcimento danni per non aver reso nota la presenza di spiriti nella casa che stava vendendo. In base alle#039;articolo del codice in questione, la prescrizione è ancora lontana . BR Entro pochi giorni, quindi, la vicenda dei fantasmi approderà davanti al giudice civile che dovrà decidere se la vendita, durante la quale non è stata fatta menzione degli spiriti che infestavano la casa, è stata regolare oppure no. Ovviamente, i maggiori imputati di questa vicenda, ovvero i fantasmi che hanno infestato il casolare di proprietà di Bastianelli, le entità oscure che provocano i rumori più strani in piena notte, che fanno incendiare le automobili e le motozappe senza alcun motivo e cadere la gente in modo inspiegabile, non saranno chiamati a fornire la loro testimonianza. Una presenza strana che ha trasformato il sogno di una vita tranquilla alle#039;interno di una bella casa, comprata con tanti sacrifici e ristrutturata con i risparmi di une#039;intera famiglia, in un vero e proprio incubo. Un sogno orribile dal quale Bastianelli spera di svegliarsi al più presto. Magari anche con le#039;aiuto di un giudice che gli fornisca al più presto la soluzione. BR Lucia Pippi BR BR Il Giornale delle#039;Umbria - edizione del 17.03.08 BR BR A href= http://www.tuttoggi.info/articolo-4408.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.tuttoggi .info/articolo- 4408.php /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3109&titolo_sotto=FANTASMI IN ABITAZIONE DI SPOLETO: ARRIVANO LE TROUPE DI MEDIASET E RAI&ID_cat_new=99News ReikiChiarimento sulle fonti che hanno rivelato le#039;incontro segreto alle NU sugli UFO e la vita Extraterrestrehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3110&titolo_sotto=Chiarimento sulle fonti che hanno rivelato l'incontro segreto alle NU sugli UFO e la vita Extraterrestre&ID_cat_new=99 - DIV Fonte: /DIV br DIV A href= http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.2108 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.2108 /FONT /A /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV SPAN style= FONT-SIZE: 12px Ho ricevuto ulteriori comunicazioni da Clay e Shawn Pickering (riprodotto sotto) a riguardo del loro sforzo per chiarificare cosa è trasparito in merito agli incontri segreti tenuti dal 12 al 14 febbraio 2008 al quartier generale delle NU di New York. Il loro chiarimento è emerso da recenti discussioni con la loro fonte, ora membro del corpo diplomatico con esperienza nelle#039; esercito USA (Fonte A) che ha rivelato inizialmente gli incontri segreti. BR BR I loro commenti forniscono un riassunto utile di cosa la Fonte A ha rivelato e delle#039; importanza della sua testimonianza. Una seconda fonte, Gilles Lorant, è apparso pubblicamente testimoniando cioe#039; che è accaduto nella riunione alle NU per gli UFO, ora abbiamo modo di confrontare le due testimonianze. BR BR Ora possiamo identificare similarità e inconsistenze tra le due testimonianze per determinare la credibilità delle fonti e cioe#039; che davvero è accaduto nelle riunioni. BR BR Per iniziare, è importante notare che mentre la Fonte A ha rivelato le sue credenziali professionali a Clay e Shawn Pickering, e a Robert Morningstar, la Fonte A ha scelto di rimanere anonima. Questo rende difficile la verifica per il pubblico, del suo background e della sua affidabilità. Invece, Gilles Lorant, dopo aver rilasciato inizialmente informazioni anonimamente, è uscito pubblicamente per rivelarsi. BR BR La rivelazione pubblica di Lorant, ha reso facile confermare la sua credibilità come testimone primario alle#039; incontro delle NU. Il suo background professionale per la Federation European AIRPLANE (FEA) ha supportato le#039; affidabilità della testimonianza. Diversi ricercatori francesi hanno supportato la credibilità di Lorant e/o il suo background professionale. BR BR Questi includono Michael Ribardiere, Presidente della FEA, e Gildas Bourdais ricercatore UFO molto stimato. Sia Ribardiere che Bourdais ritengono Lorant un testimone credibile. BR Dopo una intensa scrutinazione delle credenziali di Lorant in Francia, sono nate controversie in merito alla sua associazione con una prestigiosa organizzazione scientifica francese, le#039; Institute of National Higher Defense Studies (IHEDN). BR BR Questo ha portato la FEA a richiedere le sue dimissioni che Lorant ha consegnato il 6 Marzo. La seguente controversia su di lui che ha riportato inaccuratamente la sua associazione con IHEDN, mette in dubbio la sua affidabilità come testimone. BR Puoe#039; essere che Lorant abbia esaltato la sua associazione professionale con IHEDN e che questo non impatti ingiustamente su cioe#039; che ha affermato in merito alle riunioni del 13 e 14 febbraio alle NU. BR BR Le#039; apparizione pubblica di Lorant e il precedente appoggio di esperti indipendenti danno fiducia sulla sua affidabilità come testimone. La controversia sulla precisa natura della sua associazione professionale, comunque, rende meno chiaro se la sua testimonianza possa essere piue#039; affidabile di quella della Fonte A che è rimasta anonima. BR BR Ee#039; importante notare che la Fonte A afferma di aver partecipato solo alla riunione del 12 febbraio e non afferma di aver partecipato a riunioni seguenti. In contrasto, Gilles Lorant afferma di aver partecipato a riunioni il 13 e il 14 febbraio, ma non a quella del 12 febbraio. BR BR Quindi possono esserci genuine differenze tra le esperienze delle due fonti, in termini di confidenzialità, sicurezza e partecipanti. Ee#039; appropriato discutere prima dei punti in comune tra le due fonti che potrà aiutare a confermare ciò che è trasparito e le#039; importanza delle#039; informazione rilasciata. BR BR Entrambe le fonti si riferiscono ad un incontro segreto alle NU avvenuto la mattina del 12 febbraio. Si riferiscono anche alle#039; aumento di avvistamenti UFO come punto importante discusso nelle riunioni, come anche del potenziale disturbante degli avvistamenti per le economie nazionali e per i sistemi democratici. BR BR Inoltre entrambe le fonti riferiscono di diversi argomenti discussi sempre in merito agli UFO. La testimonianza di Lorant conferma alcune affermazioni centrali fatte dalla Fonte A, riportate a questo autore, sulle#039; incontro segreto alle NU in cui si è discusso degli UFO il 12 febbraio e rilasciate in un articolo del 13 febbraio. BR BR Questo è uno dei punti enfatizzati nella chiarificazione di Clay e Shawn Pickering, che mostra la linea temporale su quando e quale informazione hanno ricevuto, informazione relativa alla riunione sugli UFO presso le NU e cosa hanno riferito a me e a pochi altri ricercatori. BR BR Una utile linea temporale degli eventi e delle testimonianze in merito agli incontri presso le NU è ora disponibile. Dato questo, ho incontrato e sono stato avvisato da Clay e Shawn sulle probelmatiche extraterrestri in un periodo di 5 anni dal 2003 e sono stato informato del background militare della Fonte A e del suo lavoro ufficiale nel campo UFO per almeno 2 anni, penso che le loro rivelazioni siano entrambe affidabili e molto importanti. /SPAN BR BR /DIV br DIV SPAN style= FONT-SIZE: 12px La testimonianza di Lorant conferma le#039; affidabilità dei seguenti pezzi di informazioni rilasciate dalla Fonte A. Primo, che è avvenuto un incontro segreto in merito agli UFO, il 12 febbraio al quartier generale delle NU. BR Secondo, che le correnti ondate di avvistamenti UFO sono state un argomento prioritario delle riunioni. Terzo, che la stabilità delle nazioni democratiche è stata discussa di conseguenza alle#039; aumento di avvistamenti UFO. BR BR Infine, che sono stati discusse diverse problematiche in aggiunta a quella degli UFO. Nelle#039; insieme, la testimonianza indipendente di Lorant, supporta la mia valutazione iniziale sulle#039; importanza della Fonte A dei fratelli Pickering, che ha rivelato inizialmente che le#039; incontro era avvenuto e che è necessario informare il pubblico su cioe#039; che è trasparito. BR BR Per aver rivelato al pubblico le#039; avvenimento della riunione alle NU, ai fratelli Pickering e la Fonte A va riconosciuto il merito. BR Questo mi porta ora alle differenze nelle testimonianze delle due fonti. Qualcosa suggerisce che alle diverse riunioni ci sono state differenze in merito a sicurezza, contenuto e personale. Altre differenze puntano ad alcune serie limitazioni nelle#039; affidabilità della Fonte A. Queste limitazioni portano a pensare ad una possibile agenda per avvisare prima il pubblico delle stesse riunioni, per poi offuscare il tutto. BR BR Una chiara differenza è la natura della sicurezza nei rispettivi incontri. Riguardo alle#039; incontro del 12 febbraio, la Fonte A afferma che la sicurezza alla riunione era intensa , mentre Lorant descrive la sicurezza del 13 e 14 febbraio, inferiore a quella si trova alle#039; aeroporto. BR Dato che nessuna delle due fonti afferma di aver partecipato alle stesse riunioni, queste differenze nella sicurezza è possibile. BR BR Puoe#039; essere che la prima riunione, per esempio, abbia coinvolto ufficiali delle NU di piue#039; alto grado, con una preparazione di sicurezza piue#039; elevata. Questo puoe#039; essere stato trasmesso alle riunioni del 13 e 14 febbraio in forma piue#039; leggera durante un periodo di 1 ora e mezza come descritto da Lorant. BR BR Queste#039; ultimo scenario è supportato dalla recente affermazione pubblica di Lorant sul fatto che le altre riunioni sono avvenute a porte chiuse e controllate da guardie. BR BR Altra differenza è che le#039; informazione di Gilles Lorant si riferisce principalmente agli avvistamenti UFO e obliquamente alla vita extraterrestre come realtà implicita compresa dai partecipanti. Le#039; unica data che ha fornito è il 2009 come anno per una politica ufficiale di apertura , limitata da due condizioni: BR stabilità politica e finanziaria e permanenza del livello di avvistamenti UFO. BR BR In contrasto, la Fonte A si riferisce alla vita extraterrestre come argomento centrale di discussione del 12 febbraio e sulle#039; esistenza di una tabella temporale per la palese rivelazione degli extraterrestri (2013/2017). Ee#039; possibile che gli argomenti discussi il 12 febbraio, siano stati in merito alla rivelazione ufficiale della vita extraterrestre come affermato dalla Fonte A, mentre nelle riunioni del 13 e 14 febbraio si sia discusso degli UFO come fenomeno che andrebbe preso piue#039; seriamente dai governi nazionali. BR BR Se è così, questo puoe#039; spiegare le differenze sulla descrizione dei livelli di sicurezza della Fonte A e di Lorant alle riunioni in cui hanno partecipato. BR BR Una differenza piue#039; importante è le#039; obiettivo specifico dei due set di riunioni. In base al chiarimento dei fratelli Pickering, la Fonte A si riferisce a: BR BR ...una finestra di opportunità logistica per la fine dei 60 anni di negazione durante questo periodo da anatra zoppicante (delle#039; Amministrazione Bush) e prima della prossima amministrazione; questo aiuta a facilitare la rivelazione per arrivare al contatto aperto e a future pianificazioni. BR BR Questo non combacia con la testimonianza di Lorant, in cui descrive una politica di apertura del governo nel 2009. Questa nuova politica prenderebbe posto dopo le elezioni presidenziali. Inoltre, la nuova politica di apertura segnala le#039; abbandono di 50 anni di politica di negazione esistente dal Robertson Panel del 1953 e segnala un approccio ufficiale alle#039; argomento UFO che considererebbe seriamente i dati disponibili. BR BR Questo contrasta con la rivelazione che porta il rilascio di informazioni classificate sulla realtà della vita extraterrestre o della tecnologia. In essenza, Lorant descrive una riunione dove si sarebbe trovato accordo sulle#039; inizio della politica di apertura nel 2009. BR La Fonte A suggerisce che la rivelazione potrebbe avvenire in questa finestra di opportunità durante gli ultimi mesi delle#039; amministrazione Bush. BR BR Se le riunioni sono avvenute, è spiacevole che differiscano così marcatamente in tali fondamentali problematiche in merito agli obiettivi di apertura e rivelazione sulla vita extraterrestre e sugli UFO. BR In base alle#039; affidabilità di Lorant, la sua versione degli eventi appare piue#039; credibile di quella della Fonte A. Questo mette preoccupazione sulle#039; intento della Fonte A nel dare informazioni che confondono argomenti chiave. BR BR La differenza piue#039; importante che evidenzia un dislivello di credibilità tra le due fonti è la natura delle#039; informazione in merito agli argomenti delle riunioni. Lorant menziona informazioni specifiche che possono essere confermate. Per esempio discute di un Rapporto preparato dalla Air Force USA e da una branca della Guardia Nazionale e di un ruolo giocato da tre Senatori USA alle#039; incontro. BR BR Afferma anche che la riunione in cui ha partecipato è stata diretta da Srgjan Kerim, Presidente delle#039; Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Lorant identifica anche le#039; Arcivescovo Celestino Maggiore e Sir John Sawers, Rappresentante Britannico Permanente alle Nazioni Unite. Le#039; informazione di Lorant sembra verificabile e, se confermata, porterà ulteriore credibilità alla sua totale testimonianza. BR BR Le#039; informazione della Fonte A invece, sembra non verificabile in vari punti e in effetti appositamente polemica. Se puoe#039; pensare che la Fonte A voglia dirigere le#039; attenzione su affermazioni non verificabili che generino caldi dibattiti, piuttosto che descrivere accuratamente le#039; esito delle riunioni. BR BR Per esempio, in un recente articolo ho sottolineato i problemi col termine descrittivo usato dalla Fonte A per gli extraterrestri che si suppone siano pronti a mostrarsi chiaramente in un prossimo futuro (2017). La Fonte A ha usato il termine I Controllori . Nel chiarimento seguente, la Fonte A afferma: Questo è solo un nome, che è stato cambiato in Conformers . BR BR Ee#039; solo un altro nome che la nostra fonte ha preso dalle#039; etere per descrivere il gruppo ET. BR BR Trovo queste#039; affermazione poco soddisfacente. Ogni studio classificato in merito alla vita extraterrestre dovrebbe avere termini descrittivi precisi per queste entità, persino se la loro sembianza e il loro comportamento non sono pienamente conosciuti. BR BR Scegliendo un termine descrittivo come Conformers che è preso dalle#039; etere sembra molto ingenuo. Rimango della mia idea che il termine descrittivo usato per gli extraterrestri dalla Fonte A ha un contenuto psicologico. Questo anche per il termine The Conformers . BR Le#039; uso di tale linguaggio psicologico alza sospetti che la Fonte A abbia usato questi termini proprio per il loro valore condizionante. BR BR Rilasciando informazioni non verificabili e polemiche e usando terminologia psicologica, le#039; ovvia conclusione è che le#039; informazione della Fonte A è tesa a offuscare gli argomenti discussi alle riunioni. Dato che la Fonte A in origine ha affermato di aver avuto autorizzazione a rivelare informazioni in merito alle#039; incontro del 12 febbraio da un Ammiraglio, si puoe#039; concludere che le#039; informazione rilasciata dalla Fonte A puoe#039; essere uno sforzo ufficiale per offuscare eventi genuini da rivelare poi al pubblico. BR BR Oppure, le#039; offuscamento puoe#039; essere un meccanismo protettivo usato dalla Fonte A che puoe#039; essere preoccupata per la propria incolumità fisica avendo partecipato a questo rilascio autorizzato. BR BR In conclusione, è importante ancora riconoscere che la Fonte A ha rivelato inizialmente le#039; incontro segreto sugli UFO alle NU del 12 febbraio e che alcuni argomenti di discussione sono stati confermati da Lorant, che ha partecipato alle riunioni seguenti del 13 e 14 febbraio. Comunque, la polemicità e la non verificabilità degli elementi importanti nella testimonianza della Fonte A e il suo uso di linguaggio psicologico, porta a sospetti leciti sulla sua affidabilità e motivazione. BR BR Sembra che la Fonte A abbia rilasciato alcune informazioni genuine in merito alla riunione delle NU e alle problematiche discusse il 12 febbraio, ma che abbia appositamente creato confusione per propositi di condizionamento psicologico. In contrasto, la testimonianza di Lorant sembra un plausibile riassunto di cioe#039; che ha visto negli incontri seguenti del 13 e 14 febbraio. BR BR Dato che la sua testimonianza puoe#039; essere confermata, appare piue#039; affidabile della fonte A. La controversia sulla sua professionale associazione con IHEDN che ha portato alle sue dimissioni dalla FEA il 6 marzo, crea incertezze sulla sua credibilità. Questo puoe#039; avere un piccolo impatto sulle#039; accuratezza della sua testimonianza in merito alla riunione alle NU, ma lo discredita difronte ai mass-media. BR BR Ai ricercatori che vogliono investigare sulle riunioni alle NU e scoprire cioe#039; di cui si è discusso, va raccomandato di verificare le affermazioni specifiche di Gilles Lorant viste le problematiche in merito alle sue credenziali e anche di prendere con cautela le#039; informazione rilasciata dalla Fonte A che resta anonima. /SPAN BR Michael E. Salla, Ph.D BR Kona, Hawaii BR BR /DIV br DIV class=smalltext style= TEXT-ALIGN: right da A class=news_author href= http://www.altrogiornale.org/user.php?id.2 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 Richard /FONT /A dom 16 mar 2008, 12:11  /DIV br DIV class=smalltext style= TEXT-ALIGN: right   /DIV br DIV class=smalltext style= TEXT-ALIGN: right Link   A href= http://exopolitics.org/Exo-Comment-69.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://exopolitics.org/Exo-Comment-69.htm /FONT /A BR /DIV br DIV BR /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3110&titolo_sotto=Chiarimento sulle fonti che hanno rivelato l'incontro segreto alle NU sugli UFO e la vita Extraterrestre&ID_cat_new=99News ReikiPiramide di Cheope: la verità sulla costruzionehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3102&titolo_sotto=Piramide di Cheope: la verit sulla costruzione&ID_cat_new=99di Aristide Malnati - P Il più intricato enigma legato al complesso mondo delle#039;Antico Egitto potrebbe essere prossimo a una soluzione... .. BR BR Il più intricato enigma legato al complesso mondo delle#039;Antico Egitto potrebbe essere prossimo a una soluzione, grazie alle ricerche certosine di Diego Baratono, egittologo attivo alle#039;Università di Torino. Baratono in anni di studi ha dato vita a teorie convincenti e puntualmente verificate sul campo, riguardanti la costruzione della grande piramide di Cheope e di quelle attigue di Chefren e Micerino, sulla piana di Gizah (periferia occidentale del Cairo). Il luminare torinese è riuscito, con appropriati rilevamenti sul terreno, a provare le#039;esistenza alle#039;epoca della costruzione delle tre piramidi (IV Dinastia, attorno al 2550 a. C.) di un terrapieno, da lui denominato ‘terzo livello della piana di Gizahe#039;; una sorta di altura ben al di sopra del piano calpestato, che costituì il livello de#039;appoggio delle piramidi e dunque la base di lavoro, dove gli operai trasportarono i blocchi per la futura struttura. BR Come venne di fatto costruita la piramide? Gli enormi blocchi furono innalzati sulla sommità del terrapieno mediante le#039;utilizzo di slitte o di traversine in legno, capaci di far scorrere massi di elevato tonnellaggio e da lì vennero prima calati in situ e poi sistemati con traiettoria sempre più orizzontale. Una volta che la nuova costruzione raggiunse il livello del terrapieno gli ingegneri egizi iniziarono a dar corpo alle#039;imponente camera mortuaria e ai condotti, quasi tutti ad essa collegati; la piramide di Cheope fu poi completata utilizzando la camera del re come base de#039;appoggio per la parte terminale e per il ‘pyramidione#039;: in questa fase finale gli operai verosimilmente utilizzarono le strutture sottostanti come punto de#039;appoggio per innalzare il materiale utilizzato per il vertice: in questa non agevole operazione si utilizzò un sistema di carrucole, che scorreva su un fianco della parte già eretta, ultimato solo alla fine. BR Nella fase conclusiva le teorie di Baratono riprendono e completano le#039;ipotesi in passato avanzata da Jean-Pierre Houdin e verificata con simulazioni in 3D al computer. La nuova tesi è anche la conferma di quanto ipotizzato da un altro celebre egittologo, Michel Valloggia, direttore dello scavo nelle#039;area della piramide di Gedefra ad Abu Rawash (a nord di Gizah): Valloggia nel corso delle più recenti campagne di scavo ha osservato e poi verificato con prospezioni in altri siti come la scelta del terreno, su cui erigere una piramide di notevoli dimensioni, fosse determinata dalla stabilità del terreno stesso e dalla possibilità di portare i pesanti blocchi con il maggior agio possibile (magari appunto sfruttando terrapieni attigui). Le tracce della presenza di un terrapieno a Gizah sono state riscontrate da Baratono e dalla sua équipe con sofisticati sistemi di accertamento e consentono di postulare le#039;esistenza a tutto le#039;Antico Regno di una sorta di collina di ampie BR dimensioni, elemento nodale per il buon esito di quelle#039;epica impresa ingegneristica. Insomma un progresso importante nel campo delle#039;egittologia, che ha il pregio di basarsi su elementi evidenti e di non ricorrere a strampalate supposizioni esoteriche o astronomiche. BR BR A href= http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/03/egitto-piramidi-nuove-teorie-costruzione.shtml?uuid=31196816-f10d-11dc-8d0e-00000e25108ceDocRulesView=Libero target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilsole24 ore.com/art/ SoleOnLine4/ Tempo%20libero% 20e%20Cultura/ 2008/03/egitto- piramidi- nuove-teorie- costruzione. shtml?uuid= 31196816- f10d-11dc- 8d0e-00000e25108 ceDocRulesView= Libero /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3102&titolo_sotto=Piramide di Cheope: la verit sulla costruzione&ID_cat_new=99News ReikiPROVE ARCHEOLOGICHE E STORICHE DEI CONTINENTI SCOMPARSI: LEMURIA, MU E ATLANTIDEhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3103&titolo_sotto=PROVE ARCHEOLOGICHE E STORICHE DEI CONTINENTI SCOMPARSI: LEMURIA, MU E ATLANTIDE &ID_cat_new=99 - DIV SPAN style= FONT-FAMILY: Times New Roman STRONG FONT color=#800000 Articolo qui: /FONT /STRONG /SPAN /DIV br DIV SPAN style= FONT-FAMILY: Times New Roman A href= http://www.duepassinelmistero.com/Proveatl.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.duepassinelmistero.com/Proveatl.htm /FONT /A /SPAN /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3103&titolo_sotto=PROVE ARCHEOLOGICHE E STORICHE DEI CONTINENTI SCOMPARSI: LEMURIA, MU E ATLANTIDE &ID_cat_new=99News ReikiTra 50 anni andremo su Marte Non si può stare sempre sulla Terra...http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3106&titolo_sotto="Tra 50 anni andremo su Marte Non si pu stare sempre sulla Terra..."&ID_cat_new=99Le#039;astronauta italiano ripercorre le tappe fondamentali della conquista dello spazio e cita Tsiolkowski che, alla fine delle#039;800, scriveva: ..la terra è la culla delle#039;umanità, ma non si può vivere in una culla per tutta la vita - P 14 marzo 2008 - Siamo vicini alla concreta possibilità di abbandonare il nostro pianeta, il luogo in cui si è sviluppata la civiltà umana . Lo ha detto le#039;astronauta italiano Umberto Guidoni alle#039;Accademia dei Lincei nel corso della conferenza e#039;Dallo Sputnik alle stellee#039;, nella quale ha ripercorso le tappe fondamentali della conquista dello spazio vicino alla Terra fino alle prospettive delle esplorazioni interplanetarie. BR BR Nel corso di qualche decennio - ha detto Guidoni - potremo cominciare a navigare nelle#039;oceano inesplorato dello spazio interplanetario, superando la frontiera del cosmo, facendo avverare la profezia del padre delle#039;astronautica, Constantin Tsiolkowski che, alla fine delle#039;800, scriveva: ..la terra è la culla delle#039;umanità, ma non si può vivere in una culla per tutta la vita. . BR BR Da quando è stato lanciato lo Sputnik, 50 anni fa, cogliendo il mondo di sorpresa, molte cose sono cambiate: da un lato - ha ricordato Giudoni, che ha volato nello shuttle Columbia e successivamente ha lavorato nella stazione spaziale orbitante - la scienza e la tecnologia hanno permesso di realizzare sonde sempre più sofisticate, capaci di atterrare su altri pianeti e di inviare immagini dettagliate di paesaggi alieni, dalle#039;altro sono enormemente cresciute, non senza difficoltà e con qualche sconfitta, le possibilità e le capacità di operare in orbita con veicoli complessi come lo Space Shuttle o come la stazione Mir . BR BR Infine le condizioni politiche: dalla lotta tra russi e americani per la conquista della Luna e per la supremazia nello spazio, siamo passati alla cooperazione internazionale che ha portato i nemici di un tempo a lavorare, insieme agli europei e agli altri partner, per realizzare la Stazione Spaziale Internazionale che costituisce la base per il grande salto delle#039;Umanità verso il cosmo. Oggi lo spazio è parte della nostra vita quotidiana. BR Guardiamo le immagini TV ricevute dai satelliti per telecomunicazione, riceviamo le previsioni del tempo trasmesse da satelliti meteorologici, guidiamo nel traffico grazie ai segnali dei sistemi di navigazione satellitare (GPS) . BR BR Ma oltre le applicazioni nella vita quotidiana, lo spazio ci attrae per le sue misteriose profondità inesplorate e il desiderio di svelarne i misteri rimane uno degli obiettivi più affascinati delle#039;Umanità. Un obiettivo - secondo quanto ha detto Umberto Guidoni - forse oggi molto più vicino di quanto si possa pensare. BR La conferenza di Umberto Guidoni, parlamentare europeo, è stata preceduta da una presentazione delle#039;Accademico dei Lincei Professor Giancarlo Setti, docente di Astrofisica alle#039;Università di Bologna. BR BR E dunque, insiste Guidoni, tra 50 anni le missioni umane su Marte saranno una realtae#039;. BR BR A href= http://qn.quotidiano.net/tecnologia/2008/03/14/72452-anni_andremo_marte.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://qn.quotidian o.net/tecnologia /2008/03/ 14/72452- anni_andremo_ marte.shtml /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3106&titolo_sotto="Tra 50 anni andremo su Marte Non si pu stare sempre sulla Terra..."&ID_cat_new=99News ReikiArcheologia: Perue#039;; scoperto tempio forse precedente agli incahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3107&titolo_sotto=Archeologia: Peru'; scoperto tempio forse precedente agli inca&ID_cat_new=99 - P LIMA - Le rovine di un tempio che potrebbe addirittura essere antecedente alla stessa civiltà Inca è stato scoperto nei pressi della fortezza di Sacsayhuaman, nel sud del Perù, da une#039;equipe di archeologi al lavoro dalla scorsa estate in une#039;area che si affaccia sulle#039;antica capitale incaica di Cuzco. Il tempio, costruito in pietra e adobe, con una superficie di 250 metri quadrati la cui datazione verrà affidata ad alcuni test sul carbonio, è costituito da 11 stanze che si suppone abbiano ospitato in passato mummie e idoli. BR Parallelamente, sono state riportate alla luce antiche strade e sistemi di irrigazione databili, secondo le prime ipotesi, tra il 900 e il 1200 dopo Cristo, dunque antecedenti della civiltà Inca, che conobbe il suo periodo di maggior splendore intorno al 1400, prima delle#039;arrivo degli spagnoli. Le#039;aspetto interessante della scoperta, considerata un vero colpo di fortuna dagli esperti, è che alle#039;interno delle#039;area del tempio è possibile riconoscere la forma di un Chacana, un simbolo religioso Inca: Il tempio appartiene sia alle culture Inca che preincaiche, ce#039;é una consequenzialità . Gli Inca sono entrati e hanno cambiato in un secondo momento la forma del tempio, che inizialmente aveva una architettura più semplice , ha affermato Washington Camacho, direttore del parco archeologico Sacsayhuaman. BR BR BR ATS BR BR 14/03/2008 15:12 BR BR ************ ********* ******** BR BR Archeologia, ricreato il profumo di Afrodite BR BR Dal 17 marzo al 13 aprile nelle#039;Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella BR BR Firenze, 14 mar. (Adnkronos) - Dal 17 marzo al 13 aprile, la più antica fabbrica dei profumi scoperta a Cipro nel 2003, dalla missione archeologica italiana di Pyrgos, rivive nei locali di una delle più antiche farmacie del mondo, le#039;Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, fondata a Firenze nel 1221 dai frati domenicani. BR BR La fabbrica dei profumi è stata trovata nel settore est del grande frantoio che era il fulcro di un vasto impianto industriale di Pyrgos, distrutto da un terremoto alle#039;inizio del II millennio a.C., dove le#039;olio di oliva era utilizzato per le#039;industria metallurgica, tessile e profumiera. BR BR Una mostra da vedere e... annusare: per le#039;occasione infatti è stato creato e#039;Mavrorachie#039; , un profumo speciale in edizione limitata di 4000 bottiglie, dedicato alle#039;intrigante bellezza di Afrodite, la dea di Cipro nata secondo Esiodo dalla schiuma del mare. Le fragranze e gli aromi di questa isola, sulla base anche delle recenti scoperte archeologiche e archeometriche di 4.000 anni fa, sono state diluite in olio di oliva per dare vita a questa nuova e a un tempo antica creazione. Tra le note di testa Bergamotto e Pino, tra quelle di cuore Rosmarino, Lavanda e Artemisia che sfumano nel fondo delle note del Legno di Cedro, Muschio di Quercia, Galbano e Tuia. BR BR Nella cornice della Sale museali del Vecchio Laboratorio delle#039;Officina vengono oggi esposti oltre 100 reperti archeologici provenienti dai siti archeologici distribuiti lungo le#039;arco del golfo di Limassol, sulla costa sud occidentale delle#039;isola di Cipro. I più antichi sono quelli (del 1900 a.C. circa) che facevano parte delle#039;attrezzatura della fabbrica dei profumi di Pyrgos/Mavroraki, mentre gli altri databili fino al IV secolo d.C. testimoniano la continuità produttiva delle essenze profumate nella stessa zona, fino alla tarda età romana. Vasi, imbuti, alambicchi, attingitoi e bottiglie perfettamente restaurati, anticipano di circa 2600 anni la conoscenza delle pratiche di distillazione e della produzione dei profumi, permettendo di ricostruire i metodi utilizzati per estrarre le sostanze aromatiche e le diverse fasi di estrazione delle fragranze. BR BR La mostra, a cura di Maria Rosaria Belgiorno, direttore della missione archeologica del Cnr a Pyrgos, ha il patrocinio del Dipartimento delle Antichità di Cipro, del ministero degli Esteri Italiano, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Comune di Firenze, ed è stata organizzata in collaborazione con il Consiglio Regionale della Regione Toscana. BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=1.0.1974511874 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cultura/? id=1.0.197451187 4 /FONT /A BR BR ***** BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3107&titolo_sotto=Archeologia: Peru'; scoperto tempio forse precedente agli inca&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;ultimo viaggio? Nella piramide è megliohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3104&titolo_sotto=L'ultimo viaggio? Nella piramide meglio&ID_cat_new=99CHE CIMITERI... De#039;EGITTO - P Arriva dalla Germania un singolare progetto funerario, una piramide alta centinaia di metri in grado di accogliere milioni di loculi: tutti coloro che in giro per il mondo preferiscono questo sepolcro originale al comune cimitero /P br P Berlino, 13 marzo 2008 - STRONG Le#039;ultimo viaggio? Nella piramide è meglio /STRONG . A differenza delle piramidi egizie la tomba è riservata a migliaia di persone e non a un solo sovrano. Ma il concetto è quello: una tomba diversa da tutte le altre, per essere originali anche nelle#039;ultima dimora. La dimensione della prevista piramide dipenderà dalla domanda e gli organizzatori spiegano che la struttura potrebbe crescere nel tempo, poiché basterebbe aumentarne le#039;altezza. Così, una piramide alta 268 metri ospiterebbe dieci milioni di loculi, mentre una alta 578 metri sarebbe formata da 100 milioni di blocchi. In queste#039;ultimo caso, la struttura sarebbe ben 431 metri più alta della piramide di Cheope a Giza, che originariamente era alta 147 metri /P br P STRONG Il progetto di una grande piramide /STRONG per conservare nei secoli le salme di milioni di persone, indipendentemente dalla loro razza o religione, continua a fare proseliti: sono già circa mille le persone che dai quattro angoli della Terra, Italia inclusa, hanno prenotato un loculo in questa prevista struttura faraonica, che dovrebbe sorgere in Germania, nei pressi della città di Dessau). /P br P BR STRONG Le#039;idea de La Grande Piramide /STRONG , questo è il nome del progetto degli Amici della Grande Piramide, ee#039; stata lanciata le#039;anno scorso, e negli ultimi mesi le#039;interesse mondiale per la struttura - le cui dimensioni potrebbero eclissare perfino le più grandi piramidi egizie - è cresciuto costantemente. /P br P BR STRONG Tanto che oggi, secondo il sito Internet /STRONG e#039;thegreatpyramide#039;, hanno prenotato un loculo già 931 persone da 43 Paesi, tra i quali almeno tre italiani. e#039;e#039;Stiamo lavorando a questo progetto perché il mondo lo vuolee#039;e#039;, ha detto alla Bbc uno dei fautori del progetto, Jens Thiel. e#039;e#039;La nuova Grande Piramide sarebbe un cimitero molto efficiente - ha proseguito -. Avrebbe una capacità enormee#039;e#039;. /P br P BR STRONG Thiel ha infatti spiegato /STRONG che una piramide alta 150 metri sarebbe formata da cinque milioni di blocchi di cemento, ciascuno dei quali ospiterebbe un loculo: una simile struttura e#039;e#039;sarebbe grande quanto sei campi di calcio - ha osservato -. Milioni di persone potrebbe esservi sepoltee#039;e#039;. BR /P br P STRONG Thiel, un economista /STRONG , lavora al progetto insieme allo scrittore Ingo Niermann e la coppia si è già assicurata un finanziamento pubblico. In futuro, ciascun loculo - ovvero blocco di cemento - verrebbe venduto a un prezzo massimo di 700 euro le#039;uno. e#039;e#039;A molta gente non piacciano i cimiteri normali - ha commentato Thiel -. Nel Regno Unito il cinquanta per cento della popolazione chiede di essere cremato dopo la morte e desidera che le ceneri vengano disperse, mentre negli Stati Uniti siamo al quaranta per centoe#039;e#039;. BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3104&titolo_sotto=L'ultimo viaggio? Nella piramide meglio&ID_cat_new=99News ReikiIN GRECIA TRACCE OPERAZIONE AL CERVELLO 1800 ANNI FAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3105&titolo_sotto=IN GRECIA TRACCE OPERAZIONE AL CERVELLO 1800 ANNI FA&ID_cat_new=99 - P Nonostante riferimenti letterari antichi poche tracce concrete Salonicco, /P br P 11 mar. (Ap) - Una equipe di archeologi greci ha annunciato di aver scoperto sullo scheletro di una giovane donna tracce di une#039;operazione al cervello fatta 1800 anni fa. BR Secondo gli archeologi la donna sarebbe deceduta durante o subito dopo le#039;operazione. Sebbene riferimenti letterari antichi siano abbastanza frequenti su questo tipo de#039;intervento, prove concrete di trapanazione del cranio sono molto rare in Grecia. BR Il capo della equipe di archeologi ellenici, Ioannis Graikos, ha precisato che lo scheletro é stato rinvenuto durante scavi condotti lo scorso anno nei pressi di Veria, una cittadina 75 chilometri ad ovest di Salonicco. BR Riteniamo di aver scoperto un caso di chirurgia cerebrale piuttosto complicata che solo un medico altamente specializzato aveva potuto effettuare , ha affermato Graikos. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/03_marzo/11/archeologia_in_grecia_tracce_operazione_al_cervello_1800_anni_fa,14269674.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/cronaca/ 2008/03_marzo/ 11/archeologia_ in_grecia_ tracce_operazion e_al_cervello_ 1800_anni_ fa,14269674. html /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3105&titolo_sotto=IN GRECIA TRACCE OPERAZIONE AL CERVELLO 1800 ANNI FA&ID_cat_new=99News ReikiAmbiente: Costa Rica, scoperto grande vulcano sconosciutohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3099&titolo_sotto=Ambiente: Costa Rica, scoperto grande vulcano sconosciuto&ID_cat_new=99 - P 9 marzo 2008 - 19.51 /P br DIV class=spacer05   /DIV br DIV SAN JOSEe#039; - Un grande vulcano finora sconosciuto è stato scoperto nella foresta vergine del parco nazionale di San Carlos, nel nord della Costa Rica. Lo ha annunciato il geologo Wilfre Rojas, della rete sismologica del Costa Rica, che per la prima volta è arrivato sino al bordo del vulcano la settimana scorsa, a 2300 metri de#039;altezza. Il cratere attuale ha un diametro di circa 200 metri e 60 metri di profondità, con una laguna di oltre settemila metri quadrati. BR BR È un cono enorme, senza attività apparente, che è rimasto nascosto perché perennemente coperta da una spessa coltre di nubi - ha detto Rojas al quotidiano La Nacion - È veramente impressionante scoprire un grande cratere di vulcano in pieno secolo XXI . BR BR Il geologo ha spiegato che la scoperta è cominciata un anno e mezzo fa, quando gli esperti del Costa Rica hanno potuto prendere visione di fotografie alle#039;infrarosso scattate nel 2005 da un aereo di osservazione WB-57 della Nasa. Secondo i geologi, il vulcano è in sonno da alcuni secoli, ma non è estinto. Gli studiosi ritengono che si sia formato intorno a 11 mila anni fa, nello stesso periodo di vari altri vulcani della regione. /DIV br DIV class=spacer10   /DIV br DIV SDA-ATS /DIV br DIV BR A href= http://www.swissinfo.ch/ita/mondo/detail/Ambiente_Costa_Rica_scoperto_grande_vulcano_sconosciuto.html?siteSect=143esid=8833364ecKey=1205088667000ety=tiepositionT=1 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.swissinfo.ch/ita/mondo/detail/Ambiente_Costa_Rica_scoperto_grande_vulcano_sconosciuto.html?siteSect=143esid=8833364ecKey=1205088667000ety=tiepositionT=1 /FONT /A /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3099&titolo_sotto=Ambiente: Costa Rica, scoperto grande vulcano sconosciuto&ID_cat_new=99News ReikiANCHE UN ARCIVESCOVO CATTOLICO NELLe#039;INCONTRO SEGRETO SUGLI UFO ALLE NAZIONI UNITE?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3100&titolo_sotto=ANCHE UN ARCIVESCOVO CATTOLICO NELL'INCONTRO SEGRETO SUGLI "UFO" ALLE NAZIONI UNITE?&ID_cat_new=99 - P I nomi di tre degli ufficiali che hanno partecipato ad una serie di incontri segreti alle Nazioni Unite riguardanti i recenti avvistamenti UFO sono appena stati resi pubblici. Gilles Lorant, un esperto di Aviazione Francese ha svelato questi nomi in una discussione pre-intervista con un giornalista radio Francese, Didier de Plaige. Lorant ha rivelato che gli incontri a cui ha partecipato il 13 e 14 Febbraio erano presieduti da Srgjan Kerim, il Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.Da alcune foto mostrategli, Lorant ha anche riconosciuto il Nunzio Apostolico del Vaticano e Osservatore Permanente alle Nazioni Unite, Arcivescovo Celestino Migliore; e Sir John Sawyers, il Rappresentate Permanente dell’Inghilterra alle Nazioni Unite.Secondo Loran, la sicurezza a questi incontri non era particolarmente stretta e i partecipanti dovevano semplicemente firmare una “dichiarazione di gradimento” alla fine delle sedute. Apparentemente, altri incontri guardati da una BR sicurezza più stretta erano in corso in gran segreto dietro porte chiuse a chiave e guardate a vista. Lorant ha detto che nessun documento è stato fornito durante gli incontri, ma un report sugli UFO preparato da un gruppo appartenente alla Guardia Nazionale degli U.S.A. (e della U.S. Air Force, secondo una precedente affermazione) è stato proiettato su di uno schermo. Lorant ha rivelato che il Report era stato commissionato da tre Senatori degli U.S.A. che lo hanno commentato. Non ha chiarito se i Senatori fossero realmente lì presenti all’incontro o se i loro commenti fossero semplicemente proiettati sullo schermo. In un’intervista precedente, Lorant (nella foto) ha rivelato che un’ora e mezza del meeting è stata dedicata alla discussione dei recenti avvistamenti UFO, e che l’accordo era stato raggiunto per sviluppare una politica ufficiale di “apertura” ai rapporti sugli UFO nel 2009 a patto che due condizioni fossero esaudite. Pace e stabilità nelle nazioni BR democratiche, era la prima. La seconda condizione era che gli avvistamenti UFO continuino ai livelli attuali. Gli incontri segreti a cui ha partecipato Lorant comprendevano 40 rappresentanti dei 28 stati membri. Lorant ha inoltre affermato che in base allo status ufficiale degli incontri, potrebbe essere presto rilasciato un Report ufficiale per la fine di Marzo per le nazioni membro che non hanno potuto partecipare. Le rivelazioni di Lorant riguardanti gli incontri segreti alle Nazioni Unite che includevano una discussione sugli UFO indicano uno sforzo ufficiale per coordinare le politiche internazionali in risposta ad un numero di avvistamenti UFO nel 2007/2008 senza precedenti. Per esempio, una interrogazione parlamentare sorta sugli avvistamenti UFO in Giappone, ha portato Shigeru Ishiba, il Ministro della Difesa Giapponese, ad affermare pubblicamente, il 20 Dicembre, quali sarebbero le politiche difensive Giapponesi nel caso in cui veicoli extraterrestri apparissero BR nello spazio aereo del Giappone. Egli ha affermato che se non fosse mostrato alcun intento ostile, la Japanese Defense Force non ingaggerebbe battaglia con i visitatori extraterrestri. L’affermazione di Ishiba è una delle poche affermazioni politiche pubbliche rilasciate su di una possibile risposta di una grande nazione a visitatori extraterrestri. La lista dei partecipanti di Lorant è rafforzata da un annuncio del Vaticano secondo il quale il Vescovo Migliore era presente alle Nazioni Unite il 13 Febbraio per rilasciare un discorso sull’ambiente globale all’Assemblea Generale. Secondo Lorant era possibile che il rappresentante Vaticano partecipasse a più incontri, e lo stesso dicasi per gli altri partecipanti. Sono in corso dei tentativi per confermare la presenza di altri ufficiali i cui nomi sono stati rivelati da Lorant. Lorant ha chiarito che ha partecipato come Ricercatore aggiunto con la prestigiosa organizzazione scientifica Francese, CNRS, e che era anche un BR relatore per un’altra prestigiosa organizzazione, IHEDN. La credibilità di Lorant come testimone è stata di recente supportata dal Presidente della Federation European Airplane, Michel Ribardiere, che ha rilasciato un’intervista a supporto della versione degli eventi di Lorant. Anche un rispettato esperto francese di UFO, Gildas Bourdais, ha pubblicamente espresso la credibilità di Lorant come testimone. Ulteriori investigazioni sono attualmente in corso per corroborare altri aspetti della testimonianza di Lorant, la sua credibilità come testimone, e per scovare altri partecipanti desiderosi di svelare cosa è avvenuto durante gli incontri segreti alle Nazioni Unite riguardo gli avvistamenti UFO. BR BR Articolo completo (in inglese) su: BR A href= http://www.exopolitics.org/Exo-Comment-68.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.exopolit ics.org/Exo- Comment-68. htm /FONT /A BR BR Pubblicato da COORDINAMENTO CUT (CENTRO UFOLOGICO TARANTO) a venerdì, marzo 07, 2008 BR BR A href= http://centroufologicotaranto.blogspot.com/2008/03/anche-un-arcivescovo-cattolico.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://centroufolog icotaranto. blogspot. com/2008/ 03/anche- un-arcivescovo- cattolico. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3100&titolo_sotto=ANCHE UN ARCIVESCOVO CATTOLICO NELL'INCONTRO SEGRETO SUGLI "UFO" ALLE NAZIONI UNITE?&ID_cat_new=99News ReikiVivere su Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3098&titolo_sotto=Vivere su Marte&ID_cat_new=99Due studenti del Mit hanno simulato la vita sul pianeta rosso, per due settimane nel deserto dello Utah. - P [ZEUS News - www.zeusnews. it - 07-03-2008] BR BR Se le#039;uomo prima o poi andrà su Marte, conviene attrezzarsi per tempo facendo delle prove di sopravvivenza in un ambiente che sia il più simile possibile al pianeta rosso. Secondo alcuni studenti ricercatori Mit queste#039;ambiente così marziano è il deserto dello Utah, dove Zahra Khan e Philip Cunio hanno vissuto dal 17 febbraio per due settimane simulando le condizioni che si affronterebbe su Marte. Insieme ad altre sei persone trascorrono le loro giornate in un container fornito dalla Mars Society, a spese dello Space Logistics Project del Mit, e indossando tute spaziali quando si trovano alle#039;esterno. Possono comunicare con il mondo esterno via email, ma ogni loro missiva è rallentata affinché impieghi 20 minuti per raggiungere il destinatario, ossia lo stesso tempo che impiegano le onde radio per viaggiare da Marte alla Terra. Ogni elemento del loro equipaggiamento è contrassegnato tramite chip Rfid, così da tenere traccia di eventuali esaurimenti o perdite e BR poter avvisare per tempo. Le#039;obiettivo delle#039;esperimento è identificare tutti quei problemi che si possono presentare in una spedizione vera, siano essi logistici, meccanici o psicologici. Esiste anche un blog, tenuto da Philip Cunio, dove il ricercatore ha raccontato le#039;esperienza durante il suo svolgimento. /P br P A href= http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampaecod=7032enumero=907 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.zeusnews .it/index. php3?ar=stampae cod=7032e numero=907 /FONT /A BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3098&titolo_sotto=Vivere su Marte&ID_cat_new=99News ReikiHA 7.000 ANNI LA PRIMA FATTORIA DELLe#039;ANTICHITAe#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3101&titolo_sotto=HA 7.000 ANNI LA PRIMA FATTORIA DELL'ANTICHITA'&ID_cat_new=99 - P Il Cairo, 7 mar. - (Adnkronos) - Risale a 7.000 anni fa la prima fattoria delle#039;antichitae#039; . Resti di un vasto insediamento di tipo agricolo con allevamenti sono stati ritrovati, infatti, nel Faiyum, provincia delle#039;Egitto settentrionale, une#039;oasi fiorente nella valle del Nilo. Una missione archeologica delle#039;Universitae#039; della California e delle#039;Universitae#039; di Groningen (Olanda) ha portato alla luce resti di ossa animali, vegetali carbonizzati (in particolare grano e orzo) e di materiali in ceramica che sono stati datati alla tarda epoca neolitica, intorno al 5200 a.C. Zahi Hawass, segretario generale del Supremo Consiglio delle antichitae#039; in Egitto, ha dichiarato, annunciando la scoperta, che si tratta del piue#039; grande e del piue#039; antico insediamento agricolo mai portato alla luce durante scavi archeologici. BR BR Prima che i faraoni prendessero il potere nella valle del Nilo, gli egiziani coltivavano grano e orzo, allevavano maiali, pecore, capre e bestiame, come dimostrano i resti delle ossa ritrovate nel Faiyum. Negli scavi sono stati rinvenuti anche diversi resti di focolari e numerosi pezzi di ceramica datati a oltre 7000 anni fa, due millenni prima della nascita della prima dinastia dei faraoni. Per la prima volta, hanno spiegato gli archeologi americani e olandesi, le#039;agricoltura delle#039;antico Egitto potrae#039; essere studiata nel contesto di una e#039;e#039;fattoriae#039;e#039; , contribuendo cosie#039; a chiarire come, perchee#039; e quando i predecessori dei faraoni iniziarono a costruire villaggi agricoli. BR BR Le#039;equipe diretta dal professor Willeke Wendrich delle#039;Universitae#039; della California, e dal professor Rene Cappers delle#039;Universitae#039; di Groningen, sostenuti dalla National Geographic Society, continuano le esplorazioni alla ricerca dei magazzini dove erano custodite le granaglie. BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cultura/?id=1.0.1950476798 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cultura/? id=1.0.195047679 8 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3101&titolo_sotto=HA 7.000 ANNI LA PRIMA FATTORIA DELL'ANTICHITA'&ID_cat_new=99News ReikiScienziati studiano dispositivo per la lettura del pensierohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3095&titolo_sotto=Scienziati studiano dispositivo per la lettura del pensiero&ID_cat_new=99 - P Reuters - Gio 6 Mar - 12.01 WASHINGTON (Reuters) - Attraverso una semplice risonanza magnetica potrebbe essere possibile un giorno vedere ciò che altri pensano. BR BR Lo hanno detto ieri alcuni ricercatori delle#039;Università di Berkley, California, i quali stanno mettendo a punto un dispositivo che codifica i segnali e le#039;attività cerebrale trasformandoli in immagini. Secondo i ricercatori, potrebbe essere addirittura possibile in futuro vedere con i propri occhi i sogni di altre persone. BR I nostri risultati suggeriscono che presto potremmo essere in grado di ricostruire le#039;immagine delle#039;esperienza visiva di una persona attraverso la sola misurazione della sua attività cerebrale , si legge nel rapporto redatto da Jack Gallant e colleghi e pubblicato sulla rivista Nature. BR Le#039;esperimento del team di Gallant è stato condotto attraverso le#039;uso di un dispositivo chiamato imaging a risonanza magnetica funzionale (fMri). In una prima fase, è stato chiesto a due volontari di guardare 1.750 fotografie mentre la macchina fMri scannerizzava la loro attività cerebrale. In una seconda fase, due riceratori si sono sottoposti essi stessi alle#039;esperimento e, dopo aver guardato 120 fotografie con la macchina fMri in funzione, hanno cercato di indovinare quale immagine le#039;altra persona stesse guardando. Le risposte esatte sono state il 92% in un caso e il 72% nelle#039;altro. BR Gli scienziati hanno precisato che si è ancora lontani dalla capacità di guardare in modo immediato ciò che une#039;altra persona pensa, ma che tuttavia questo esperimento dimostra che ciò, in linea di principio, è possibile. Il passo finale sarà la creazione di un dispositivo che riocostruisca le immagini viste dalle#039;osservatore, invece che selezionare le immagini da una serie prestabilita , si legge nel rapporto. BR BR A href= http://it.notizie.yahoo.com/ rtrs/20080306/tso-macchina- lettura-pensiero-89ec962. html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://it.notizie.yahoo.com/ rtrs/20080306/tso-macchina- lettura-pensiero-89ec962. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3095&titolo_sotto=Scienziati studiano dispositivo per la lettura del pensiero&ID_cat_new=99News ReikiReiki People - il primo motore di ricerca sul Reikihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3097&titolo_sotto=Reiki People - il primo motore di ricerca sul Reiki&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.reikipeople.net/ http://www.reikipeople.net/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3097&titolo_sotto=Reiki People - il primo motore di ricerca sul Reiki&ID_cat_new=99News Reikie#039;I dieci comandamenti? Mosè era sotto le#039;ef fetto di droghee#039;http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3096&titolo_sotto='I dieci comandamenti? Mos era sotto l'ef fetto di droghe'&ID_cat_new=99 - P Le#039;affermazione è dello studioso israeliano Benny Shanon, professore di psicologica cognitiva delle#039;università di Gerusalemme. Non sarebbe un evento sovrannaturale . Alla base delle e#039;visionie#039; ci sarebbero sostanze narcotizzanti BR BR Tel Aviv, 5 marzo 2008 - Sta scatenando un putiferio le#039;articolo di un professore israeliano sulla rivista di filosofia e#039;Time and Minde#039; su uno dei punti di riferimento della religione e cultura ebraica: Mosè e le rivelazioni che avrebbe avuto sul monte Sinai per indirizzare il popolo eletto sulla retta via. BR BR Prove concrete non ce ne sono. Ma secondo uno studioso della Università ebraica di Gerusalemme esiste la possibilità che sia stata legata ad effetti psichedelici di massa la consegna delle Tavole della Legge agli israeliti raccolti alle pendici del Monte Sinai. Proprio un brano della narrazione biblica lo ha incuriosito, quello in cui si afferma che e#039;e#039;tutto il popolo vide i tuoni e i fulmini e il suono di un corno e un monte di fumoe#039;e#039;. BR BR e#039;e#039;Questa sembra la descrizione di una sinestesia, ossia la sovrapposizione di percezioni che appartengono a sensi diversie#039;e#039; afferma il professor Benny Shanon, un docente di psicologia cognitiva. Lui stesso ha avuto modo di sperimentarla su se stesso negli anni Novanta quando in Amazzonia si imbatté in una sostanza di nome Ayahuasca. Una pianta non dissimile dalla e#039;mimosa hostilise#039; (in ebraico: shitae#039;) che era a portata di mano degli israeliti durante i 40 anni di peregrinazioni nel deserto. BR BR Da anni Shanon va ricercando fra le pieghe delle narrazione biblica la conferma che i sacerdoti ebrei delle#039;epoca usavano stupefacenti e allucinogeni nei loro riti. Adesso ha deciso di divulgare le sue convinzioni con un articolo scientifico sulla rivista e#039;Time and Minde#039; che ha destato immediato scalpore. BR BR Ee#039; stato come un balzo indietro nel tempo fino ai e#039;figli dei fiori degli anni Sessanta, perché Shanon rivaluta molto il ricorso a sostanze stupefacenti, fra cui le#039;Lsd e la e#039;cannabise#039;: Shanon non esclude che anche#039;esso fosse diffuso fra i sacerdoti ebrei perchee#039; etimologicamente ricorda le parole ebraiche e#039;Kney-Boseme#039; , bastoncini profumati. BR Che nel Sinai, alle#039;epoca di Mosee#039;, ci fossero arbusti di e#039;shitae#039; e#039; è assodato perchee#039; proprio quel legno fu utilizzato per costruire le#039;Arca della Alleanza che avrebbe custodito le Tavole della Legge. BR BR Dunque, appunto come le tribù indiane in Amazzonia, gli israeliti potevano approvvigionarsi di sostanze chimiche psicoattive estratte dalla mimosa, fra cui la Psycotria viridis. Avevano anche, secondo lo studioso, il Peganum Harmala che pure in apparenza conteneva sostanze narcotiche. Tracce evidenti di Peganum sono state trovate, secondo Shanon, anche a Qumran, sul mar Morto, dove risiedeva la setta ascetica degli Esseni. BR BR e#039;e#039;Per quale ragione - si interroga - avevano bisogno di sostanze psicoattive? e#039;e#039;. BR Altri studi, citati da Shanon, indicano che anche la e#039;mannae#039; di cui gli israeliti si cibarono nel Sinai era forse un tipo di fungo dolciastro (noto in tempi antichi come e#039;Cibo degli Deie#039;) che aveva caratteristiche enteogene, ossia allucinogene. Le tribolazioni degli ebrei nel Sinai furono dunque e#039;e#039;un lungo tripe#039;e#039;? Shanon non lo afferma. Ma sostiene che nelle#039;epoca biblica le sostanze allucinogene, utilizzate nel contesto di riti religiosi solenni e dopo rigorosi preparativi, erano ritenute utili per avvicinarsi al Divino. Lui stesso non le ritiene affatto negative sempreché, precisa, vengano usate e#039;e#039;in maniera responsabilee#039; e#039;. BR BR A href= http://qn.quotidiano.net/culturaelibri/2008/03/05/69884-diecicomandamenti.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://qn.quotidiano.net/culturaelibri/2008/03/05/69884-diecicomandamenti.shtml /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3096&titolo_sotto='I dieci comandamenti? Mos era sotto l'ef fetto di droghe'&ID_cat_new=99News ReikiVip: Robbie Williams, gli alieni esistono, li troveremohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3093&titolo_sotto=Vip: Robbie Williams, gli alieni esistono, li troveremo&ID_cat_new=99 - P Marzo 2008  — Fonte:  A class=source title= Repubblica Ultim’ora - Spettacoli href= http://news.kataweb.it/fonte/15 target=_blank rel=nofollow STRONG FONT color=#003399 repubblica.it /FONT /STRONG /A /P br DIV class=vote A title= Vota per questa news rel=nofollow SPAN class=label /SPAN /A   /DIV br DIV class=vote Marte pullula di alieni: lo sostiene Robbie Williams che, per scovarli, ha elargito consistenti fondi alla Nasa con il compito di approfondire le ricerche su questo pianeta. /DIV br DIV class=desc br DIV La rivelazione giunge dal Daily Star, che ha annunciato anche la partecipazione della popstar al ‘New York’s Goddard Space Flight Centré, dove si discuterà di una foto scattata di recente dall’istituto spaziale americano. Nell’immagine si distingue una presunta forma di vita dall’aspetto umano, ma per eventuali rivelazioni-choc occorrerà attendere gli sviluppi del convegno. ‘Sogno i marziani ogni notte — ha confessato Williams — e spesso, il loro richiamo e’ talmente forte, che non riesco neanche a dormire per l’eccitazione. Entro il 2012 li scoveremo o loro troveranno noi, ricordate questa datà. Parole che suonano come una profezia, ma che sembrano dettate da una convinzione profonda, condivisa anche da uno dei più cari amici della star, David Icke, che sta collaborando al progetto, soprattutto dal punto di vista finanziario. /DIV br DIV   /DIV br DIV A href= http://news.kataweb.it/item/418603/vip-robbie-williams-gli-alieni-esistono-li-troveremo target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://news.kataweb.it/item/418603/vip-robbie-williams-gli-alieni-esistono-li-troveremo /FONT /A /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3093&titolo_sotto=Vip: Robbie Williams, gli alieni esistono, li troveremo&ID_cat_new=99News ReikiMilano Segretahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3094&titolo_sotto=Milano Segreta&ID_cat_new=99Foreste piene di misteri e leggende - P Quando in piazza Duomo si trovava il bosco sacro dei celti, in cui i druidi amministravano i culti e facevano sacrifici, anche umani, agli dei BR BR Il chiarore che filtra dall’alto penetra solo in sottili lame di luce attraverso il folto della vegetazione. L’oscurità non è nemeno scalfita da questi pochi raggi e tutto sembra spettrale. Animali striscianti si muovono e si contorcono tra le foglie del sottobosco. I possenti tronchi degli alberi grondano ancora del sangue delle vittime. Un po’ più avanti uno spiazzo. Là la luce del giorno arriva meno tormentata e si riflette sulle spade ritorte, sulle armature ammaccate, sui carri distrutti. Il sacrificio è stato compiuto e i druidi ormai se ne sono andati. Restano tutto intorno le immagini degli dei che fissano il mondo con le loro orbite vuote di legno o pietra. Più in fondo, al centro del bosco, una pila di ossa animali e umane, ordinate a formare una piccola piramide, ricorda che quello è un luogo di uccisioni. La pietra scolpita che funge da altare sembra echeggiare ancora delle grida dei sacrificati. Solo i teschi mancano. BR BR BOSCO SACRO - Questo forse è quello che avremmo incontrato passeggiando per piazza Duomo più o meno nel 500 a.C. I celti, guidati dal motto «meglio morire che invecchiare inattivi» (come ci tramanda Silio Italico, un poeta di epoca romana), si erano spostati dai territori a nord delle Alpi verso la pianura Padana, forse alla ricerca di cibo. Divisi in una moltitudine di popoli, che erano vere e proprie entità politiche autonome, i celti si spartirono il Nord Italia. La popolazione degli insubri occupò la zona intorno all’attuale Milano. Cuore dell’insediamento celtico fu senz’altro la zona dedicata al culto che, almeno in un primo momento, doveva essere un nemeton, un bosco sacro. Probabilmente si trovava nella parte più centrale dell’insediamento, quella che oggi è piazza Duomo. E il bosco sacro era questo, il luogo dove i druidi amministravano la religione. Nel bosco si conservavano le insegne militari e i trofei di guerra. Il bosco era il luogo dove si offrivano agli BR dei i doni che altro non erano che oggetti di uso comune, armi o gioielli per esempio, che però venivano preventivamente danneggiati per scoraggiare eventuali ladri dal compiere furti. Ma il bosco sacro era anche il luogo in cui si effettuavano i sacrifici. BR BR MORTI CRUENTE - I sacrifici degli animali erano molto diffusi e spesso si ricorreva anche ai sacrifici umani. Si preferiva immolare delinquenti o prigionieri di guerra, ma in caso di necessità non si rinunciava a uccidere degli innocenti. Le morti erano sempre cruente. Diodoro racconta di vittime impalate o crocifisse. Mentre Cesare parla di simulacri divini riempiti di uomini e poi dati alle fiamme. Alcune antiche descrizioni si soffermano sul fatto che questi boschi sacri, molto lontani dal sembrare dei paradisi terrestri, erano così oscuri e terrificanti che nemmeno il vento, la luce o gli uccelli osavano avventurarcisi. In epoca più tarda l’insediamento degli insubri a Milano divenne sempre più simile a una città come la intendiamo oggi. Nella parte centrale si trovava il luogo di culto e i nuclei in cui si amministrava il potere. Lungo la via principale c’erano le botteghe degli artigiani che lavoravano il bronzo e l’oro con rara maestria. Intorno, il quartiere BR residenziale fatto di piccole case in legno con il tetto di paglia. Un po’ più lontano ci dovevano essere invece i campi coltivati e gli allevamenti (a Milano in particolare si allevavano i maiali). Il villaggio era interamente circondato da mura. Nel caso di Milano probabilmente di legno. BR BR MADRE TERRA - In questo periodo anche il bosco sacro mutò il suo aspetto e divenne una costruzione, forse in muratura e legno. Come in molti casi in Europa nelle colonne e negli architravi della costruzione trovavano spazio le teste tagliate o i crani dei nemici. I celti avevano sviluppato un vero culto intorno alla testa, che ritenevano sede del valore di un guerriero. Possedere le teste dei nemici uccisi significava possedere la loro forza. E quindi i crani si usavano come coppe rituali per bere, nelle case si conservavano bauli di teste impagliate che spesso venivano appese anche fuori dalle porte. E il tempio era il luogo dove si tenevano la maggior parte delle teste. Nel tempio di Milano con ogni probabilità si adorava una divinità femminile. Polibio racconta che quando i romani conquistarono Mediolanum, i celti tolsero dal tempio dedicato ad Atena le sacre insegne. Quindi i romani identificarono la dea adorata a Milano con la loro Atena. In realtà con ogni BR probabilità si trattava di una dea che incarnava la Madre Terra e simboleggiava il principio della procreazione. Non sappiamo quale fosse il suo nome anche se genericamente è indicata come Grande Dea o Potnia. Secondo altri si tratterebbe di Belisama. BR BR MADONNA NERA - Curiosamente nel centro di Milano, dove sorgeva il tempio dei celti, i romani edificarono un edificio consacrato a un’altra dea femminile, Minerva. E i cristiani dopo di loro continuarono su questa strada costruendo prima una chiesa dedicata a Santa Tecla e successivamente il Duomo, che è consacrato Santa Maria Nascente. Questa continuità nell’adorazione di un culto femminile è espressa anche in una leggenda che vuole che nei sotterranei del Duomo dove si troverebbe una fonte sorgiva (i culti legati alla fertilità come quello della Madre Terra sono spesso associati all’acqua, elemento portatore di vita), si trovi ancora un bacino circondato da sculture di divinità magiche e misteriose tra le quali una Madonnna Nera, simulacro adorato già in epoca celtica. Non deve stupire che si desse tanto spazio a una figura femminile visto che per i celti la donna aveva un ruolo quasi paritario a quello dell’uomo. Le donne potevano succedere al trono, potevano scegliere BR il consorte, disponevano liberamente dei loro beni, godevano di diritti politici e potevano prendere parte alle assemblee (caso unico nel mondo antico) e soprattutto sembra partecipassero anche alla guerra. Diodoro ricorda la loro forza e il loro coraggio e Ammiano Marcellino racconta che non era raro che picchiassero i loro mariti. BR BR SACERDOTI - Accanto al tempio, forse in un grande recinto, si amministrava anche il potere politico. Ancora ai druidi spettava questo compito. I druidi, i sacerdoti della quercia, come racconta Cesare, erano tenuti in grande considerazione. Per diventare un druido bisognava studiare per vent’anni e apprendere tutto sull’anima, sugli astri, sulla natura e sull’arte della divinazione e soprattutto imparare a preparare la mitica bevanda che propiziava la salute e la fertilità. Per farla i druidi usavano il vischio che staccavano dai tronchi delle querce con un falcetto d’oro. La loro estrema saggezza faceva si che di fatto amministrassero anche il potere politico e giuridico diventando quindi più importanti dei re. Le decisioni si prendevano in un’assemblea a cui partecipavano i ceti più alti e in cui si discuteva per ore. Tutti gli autori antichi indicano i celti come grandi oratori e famoso è il modo in cui si interrompeva qualcuno che stava parlando. Strappandosi gli BR abiti di dosso. BR BR LIBAGIONI - Negli stessi recinti in cui si svolgevano le assemblee si compiva anche un’altra tipica usanza celtica: il banchetto. Le libagioni potevano durare per parecchi giorni di fila ed erano allietate dal suono dell’arpa dei bardi che cantavano le gesta degli eroi del passato. Milano fu abitata da questi uomini alti, biondi, con i baffi lunghi e la pelle bianca come il latte fino al 222 a.C., quando i romani conquistarono la città dopo una delle più sanguinose battaglie che la storia ricordi. Qualche anno dopo gli insubri strinsero un’alleanza con il cartaginese Annibale che era arrivato in Italia con i suoi elefanti per scatenare una rivolta contro Roma. Inizialmente la situazione volse a favore dei celti che con il cartaginese riuscirono a scacciare i romani dal Nord Italia e a regalare a Milano l’illusione della libertà. La vendetta di Roma però non tardò ad arrivare e fu implacabile. Milano fu sottomessa nel 194 a.C. da Valerio Flacco e il modo di vivere dei BR celti lentamente si mischiò a quello romano fino a diventare inestricabile. BR BR Bibliografia: Alexander Demandt, «I celti», il Mulino; Marco Fulvio Barozzi, «Tracce Celtiche», Edizioni della Terra di Mezzo; Andrea Accorsi - Daniela Ferro, «Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti», Newton Compton Editori BR BR Francesca Belotti e Gian Luca Margheriti BR 04 marzo 2008 BR BR A href= http://www.corriere.it/vivimilano/arte_e_cultura/articoli/2008/03_Marzo/04/druidi_boschi_sacri.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/vivimilano/ arte_e_cultura/ articoli/ 2008/03_Marzo/ 04/druidi_ boschi_sacri. shtml /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3094&titolo_sotto=Milano Segreta&ID_cat_new=99News Reikiarcheologia: luxor, scoperto sarcofago delle#039;arciere del faraonehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3090&titolo_sotto=archeologia: luxor, scoperto sarcofago dell'arciere del faraone&ID_cat_new=99 - P Il Cairo, 2 mar. - (Adnkronos) - Ee#039; stata ritrovata la tomba del leggendario guerriero dei faroni Iqer, il cui nome significa e#039;e#039;Le#039;eccellentee#039; e#039;. La scoperta ee#039; stata fatta da una missione archeologica spagnola, guidata dal dottor Josee#039; Galan, nella necropoli di Luxor (Egitto), nel cortile del grande sepolcro di Djehuty, alto dignitario della corte di Hatshepsut, una delle poche donne che esercitoe#039; le funzioni di faraone, intorno al 1.500 avanti Cristo. Gli archeologi spagnoli hanno portato alla luce una sepoltura intatta, corredata da un sarcofago in legno dipinto, dove alle#039;interno erano conservati tre vasi, un arco e sei frecce. BR La tomba risale al periodo del Medio Regno, intorno a circa 4.000 anni fa, e custodiva la mummia integra; nel rivestimento ligneo interno si legge le#039;iscrizione del defunto, Iqer, che significa e#039;e#039;le#039;eccellentee#039; e#039; in scrittura geroglifica: un soprannome che gli fu tributato per essere stato il miglior arciere della corte del faraone. BR Le#039;archeologo Josee#039; Galan ha sottolineato le#039;importanza della scoperta: e#039;e#039;Si tratta di un sarcofago intatto unico e sorprendente, perchee#039; ha conservato non solo la mummia delle#039;arciere ma anche il suo arco e le sue frecce. Inoltre si tratta di una sepoltura della XI dinastia, cioee#039; di un periodo della storia delle#039;antico Egitto di cui si conosce ben pocoe#039;e#039;. BR BR A href= http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=157875 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. interfree. it/cgi-bin/ desc.cgi? id=157875 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3090&titolo_sotto=archeologia: luxor, scoperto sarcofago dell'arciere del faraone&ID_cat_new=99News ReikiEsperto francese emerge pubblicamente per confermare le#039; incontro alle Nazioni Unite sugli UFOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3091&titolo_sotto=Esperto francese emerge pubblicamente per confermare l' incontro alle Nazioni Unite sugli UFO&ID_cat_new=99 - DIV SPAN style= FONT-SIZE: 12px Un esperto delle#039; aviazione francese si è fatto avanti per rivelare la sua partecipazione alle#039; incontro segreto tenutosi al quartier generale delle NU di New York, dove si è discusso del fenomeno UFO dal 12 al 14 febbraio. Gilles Lorant è assegnato al Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (CNRS-National Center for Scientific Research) che è una organizzazione finanziata dal governo, sotto le#039; autorita amministrativa del Ministero Francese della Ricerca. Ee#039; anche membro delle#039; Istituto per gli Studi Avanzati per la Difesa Nazionale (IHEDN- Le#039; Organizzazione Francese che ha prodotto il Rapporto COMETA del 1999). Sia il CNRS che le#039; IHEDN sono prestigiose organizzazioni scientifiche in Francia e Lorant è stato invitato alle#039; incontro delle NU come capace professionista. Un rapporto ( A onclick= return ShowLinkWarning() href= http://209.85.135.104/translate_c?hl=enelangpair=fr%7Ceneu=http://www.federation-airplane.eu/site/fr/ target=_blank rel=nofollow IMG src= http://www.altrogiornale.org/images/filemanager/link.png /A ) rilasciato da una organizzazione ufologica francese (Federation of European Airplane), di cui Lorant è membro esecutivo, contiene un sommario delle#039; incontro alle NU dove ha descritto cosa è accaduto. BR BR Lorant ha rivelato che si sono tenuti una serie di incontri alle NU in un periodo di 3 giorni. Nelle riunioni si è discusso di un rapporto confidenziale, preparato dalle#039; Air Force USA e da una branca della Guardia Nazionale, in merito alle#039; impatto sociale degli avvistamenti UFO. La riunione iniziale si è tenuta il 12 Febbraio e, in base al rapporto di Lorant, ha portato alla richiesta di 3 Senatori USA per ulteriori discussioni. BR BR Si sono tenute ulteriori riunioni immediatamente dopo, il 13 e il 14 febbraio. Tre Senatori USA hanno partecipato alle riunioni. Queste erano incentrate molto sullo sconvolgimento sociale dovuto ai continui avvistamenti UFO e le testimonianze di individui che affermano di aver conoscenze di prima mano sugli UFO, la vita extraterrestre e i futuri eventi globali. Si è riportato che reazioni avverse del pubblico agli avvistamenti UFO potrebbero avere drammatici impatti economici, che porterebbero la recessione in alcuni paesi. BR BR Le#039; enfasi sul possibile sconvolgimento sociale dovuto ai continui avvistamenti UFO ricorda la conferenza Robertson del 1953 ( A href= http://en.wikipedia.org/wiki/Robertson_Panel target=_blank rel=nofollow IMG src= http://www.altrogiornale.org/images/filemanager/link.png /A ), indetta dalla CIA, che identificoe#039; le reazioni del pubblico come un pericolo per la sicurezza, sfruttabile da nemici stranieri. La discussione alle NU si identifica sia nella conferenza Robertson del 1953 che nel Rapporto Brookings del 1961 ( A href= http://www.enterprisemission.com/brooking.html target=_blank rel=nofollow IMG src= http://www.altrogiornale.org/images/filemanager/link.png /A ) al Congresso USA, sulle ramificazioni dei rapporti UFO e la scoperta eventuale di vita extraterrestre. BR BR Il 2009 è stato identificato come le#039; anno per cambiamenti importanti nelle#039; atteggiamento ufficiale in merito al fenomeno UFO. Questo suggerisce che la politica di discredito che continua dal Robertson Panel del 1953, verrebbe abbandonata e ne seguirebbe uno studio piue#039; serio sul fenomeno. Questo indica un cambiamento di politica importante, dove lo studio sugli UFO verrebbe incoraggiato. BR BR Comunque, certe condizioni globali andrebbero affrontate per le#039; apertura ufficiale. Risultano piue#039; importanti la stabilità sociale nei paesi del G-8 e il mantenimento dei sistemi democratici nello sviluppo delle nazioni. Loranti suggerisce anche che une#039; apertura ufficiale continuerebbe solo se gli avvistamenti UFO restassero alle frequenza odierna. BR BR La testimonianza di Lorant fornisce un riscontro indipendente alle fonti anonime che si sono rivelate il 12 febbraio ai ricercatori Claw e Shawn Pickering sulle#039; avvenimento alle NU. La testimonianza di Lorant fornisce informazioni piue#039; dettagliate su cioe#039; che è avvenuto alla riunione e coincide con le affermazioni della fonte originale, in merito ai 40 partecipanti, ai multipli argomenti affrontati sul fenomeno UFO e alla reazione pubblica per le#039; aumento di avvistamenti. cosa piue#039; importante, Lorant fornisce approfondimenti sulle ragioni per un significativo cambiamento alla politica ufficiale sul fenomeno UFO. BR BR I risultati della riunione alle NU indicano che sia stato preso accordo per una strategia internazionale per uno studio maggiore sul fenomeno UFO, in modo da mantenere la stabilità sociale. Questo alza la possibilità che le informazioni presentate sulla vita extraterrestre e sugli UFO, indicate come minacce alla stabilità nazionale o ai sistemi finanziari, riceverebbero attenzioni speciali dalle agenzie per la sicurezza nazionale. BR BR Comunque, chi affermasse di avere esperienze in prima persona con la vita extraterrestre, verrebbero dichiarato ciarlatano. La riunione alle NU suggerisce la continuazione della politica di divisione nella comunità ufologica, tra i ricercatori che si mantengono allo stretto studio scientifico sul fenomeno UFO e quelli che discutono sulle testimonianze e documentazioni in merito alla visita extraterrestre sulla Terra. BR Un articolo sul Galactic COINTELPRO è disponibile qua A href= http://exopoliticsjournal.com/vol-2/vol-2-3-Salla.htm target=_blank rel=nofollow IMG src= http://www.altrogiornale.org/images/filemanager/link.png /A . BR BR BR La testimonianza di Lorant suggerisce che i governi si stanno spostando verso un approccio maggiore al fenomeno UFO a causa delle#039; aumento di avvistamenti e questo continuerebbe fino al 2009. Segue ora un sommario sulle#039; incontro alle NU basato sulla testimonianza di Lorant, apparsa sulla nesletter della FEA ed è disponibile qua A href= http://www.federation-airplane.eu/site/fr/nouvelles/newsletter/suite.php?newsid=70 target=_blank rel=nofollow IMG src= http://www.altrogiornale.org/images/filemanager/link.png /A in lingua francese originale. BR BR ******** BR BR (Riconoscimenti) Ringrazio Didier de Plaige per questa assistenza nel confermare le#039; informazione di Gilles Lorant e per la prima rivelazione sul suo blog in merito a Lorant che al tempo ha richiesto le#039; anonimità. Ringrazio anche Jean-Luc Bozzoli e Victor Viggiani per la loro assitenza nella traduzione del documento originale in francese. BR BR Newsletter No.4 della F.E.A., 25/02/2008 BR Postata da Jean-Jacques Yvars.. BR BR Cari amici, BR .. BR BR Per ragioni strettamente professionali e per coincidenza, un membro attivo del FEA è stato invitato alle NU di New York nella settimana iniziata il giorno 11 febbraio 2008. Questa persona ha preso parte allo sviluppo di discussioni sul soggetto UFO, dopo la riunione del 12 febbraio. Queste discussioni alle NU, hanno portato a ulteriori deliberazioni durante tre conferenze tenutesi a porte chiuse il 13 e 14 febbraio, alle quali il nostro membro ha avuto onore di partecipare. BR BR Questo è il sommario dei minuti che Mr. Gilles Lorant, invitato alla riunione, ha condiviso con noi su cioe#039; di cui si è parlato alle NU di New York: BR BR Il 12 febbraio, le#039; Air Force USA e la Guardia Nazionale avrebbero effettivamente presentato una relazione sul soggetto UFO e le#039; impatto degli avvistamenti in molte comunità negli Stati Uniti. In quanto questa relazione è stata considerata importante per i paesi industrializzati, i rappresentanti di diversi paesi sono stati invitati a partecipare. Quindi, alla richiesta di 3 Senatori degli Stati Uniti, si sono effettuate tre riunioni nei due giorni seguenti, in presenza di 40 rappresentanti di 28 paesi, incluso il Vaticano (due paesi non hanno mandato rappresentanti). BR BR In entrambi i giorni, il soggetto UFO è stato discusso, per non meno di une#039; ora e mezza, come una delle cause di confusione sociale di un paese, dovuta alle#039; alta probabilità di recessione economica per questi discorsi di contattati , ciarlatani, figure religiose, alcuni scienziati e profezie. Gli avvistamenti UFO aumentano chiaramente il rischio di disordini sociali che minacciano i sistemi politici di diverse democrazie emergenti. BR BR In accordo con Mr. Gilles Lorant, è stato discussa le#039; apertura ufficiale, considerando in futuro come trattare il fenomeno UFO. BR Une#039; apertura ufficiale avverrebbe sotto due condizioni: BR BR BR 1) Fino alla fine del 2009, se la pace sociale nei paesi del G8 venisse garantita col modello liberale democratico (versione US) BR BR 2) Per la fine del 2009, se gli avvistamenti UFO disturbassero ancora nel mondo. BR BR Inoltre, è stato anche discussa la posizione da adottare in caso che un paese non-allineato decida di rendere pubbliche le proprie ricerche sugli UFO. Le#039; atmosfera era seria, secondo Mr. Lorant, i partecipanti eran, infatti, consci della presenza dei nostri vicini di casa nel nostro ambiente. BR BR Conclusioni: BR BR La proposta concordata presso le Nazioni Unite da parte dei rappresentanti di 28 nazioni, nel corso di questi scambi, è di primaria importanza per il riconoscimento pubblico del tema. Il trattamento ufficiale delle informazioni relative agli UFO potrebbe essere un punto di svolta a livello internazionale, se le circostanze restano favorevoli. I prossimi anni potrebbero mostrare un sorprendente sviluppo di documenti sul tema da parte dei nostri governi. BR BR ********* BR Inoltrate come desiderate. Ee#039; garantito il permesso di circolazione tra privati e gruppi, di postare su ogni sito Internet e pubblicare in pieno senza scopo di profitto. Contattare le#039; autore per gli altri diritti, che sono riservati. BR /SPAN BR BR Michael E. Salla, Ph.D BR Kona, Hawaii BR 01/03/08 BR A href= http://www.exopolitics.org/ target=_blank rel=nofollow IMG src= http://www.altrogiornale.org/images/filemanager/link.png /A /DIV br DIV A href= http://exopolitics.org/Exo-Comment-67.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://exopolitics.org/Exo-Comment-67.htm /FONT /A /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV Tradotto da Richard per Altrogiornale.org /DIV br DIV   /DIV br DIV A href= http://www.altrogiornale.org/news.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogiornale.org/news.php /FONT /A BR /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3091&titolo_sotto=Esperto francese emerge pubblicamente per confermare l' incontro alle Nazioni Unite sugli UFO&ID_cat_new=99News ReikiCerchio nel ghiaccio fiume Råneälven Norrbotten (Svezia)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3092&titolo_sotto=Cerchio nel ghiaccio fiume Rnelven Norrbotten (Svezia)&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.paleoseti.it/news.php?extend.2426 http://www.paleoseti.it/news.php?extend.2426 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3092&titolo_sotto=Cerchio nel ghiaccio fiume Rnelven Norrbotten (Svezia)&ID_cat_new=99News ReikiNel dna dei giganti la storia di un popolohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3087&titolo_sotto=Nel dna dei giganti la storia di un popolo&ID_cat_new=99I restauratori lavorano in pubblico, l’archeologia diventa spettacolo - DIV class=firma Federico Spano /DIV br P La ricostruzione delle statue nel centro della soprintendenza a Li Punti /P br DIV class=spacer   /DIV br DIV STRONG SASSARI. /STRONG Se fosse un puzzle, sarebbe il più grande del mondo. Quasi cinquemila pezzi, per un totale di dieci tonnellate. Per risolvere questo rompicapo da record, che consentirà di riscrivere parte della storia dei sardi nuragici, sono impegnati da diverse settimane, nel complesso della soprintendenza a Li Punti, quindici esperti del Centro di conservazione archeologica di Roma. BR A dispetto del nome della società che ha in appalto il restauro delle sculture nuragiche di Monte ’e Prama, dodici esperti su quindici sono sardi. Il gruppo, diretto dall’archeologo conservatore Roberto Nardi, attualmente sta lavorando alla pulitura dei 4880 frammenti. Per questo viene usata la tecnica dell’acqua atomizzata, messa a punto nei primi Anni 80 per il restauro dei monumenti del foro romano. I pezzi di biocalcare vengono messi in un ambiente isolato, dove viene prodotta una miscela di aria e acqua a bassa pressione, che forma un aerosol in grado di ammorbidire lo sporco. Gli operatori, che si distinguono dagli altri dipendenti del centro di restauro di Li Punti, perché indossano una divisa rossa e beige, successivamente finiscono di pulire i «mattoncini» del puzzle nuragico con spazzolini morbidi. Questo intervento è necessario per individuare meglio i punti di «attacco» tra i vari pezzi. Per la ricerca degli «attacchi», è stato predisposto un database con la descrizione di tutti i frammenti. La prima suddivisione viene fatta in base al tipo di scultura: arciere, pugilatore, guerriero e modellino di nuraghe. La seconda selezione viene fatta in base alla tipologia del pezzo: gambe, braccia, teste, piedi, busti. Altri elementi importanti per la ricomposizione, sono il tipo di pietra e lo stato di degrado. Le parti mancanti, qualora fossero necessarie per collegare tra loro i vari pezzi, verranno ricreate al computer in 3d, e poi realizzate materialmente con una sorta di stampante che produce oggetti tridimensionali. Tra pochi giorni la ricostruzione entrerà nel vivo e le prime statue prenderanno forma. BR Già oggi il pubblico può assistere in diretta al lavoro dei restauratori. Sono previste, infatti, visite guidate tra i vari ambienti in cui sono custoditi i giganti di Monte ’e Prama. A breve, sempre nel centro della soprintendenza, a Li Punti, verrà inaugurata la galleria di accoglienza al pubblico. Gli esperti del Cca (Centro conservazione archeologica) lavoreranno alla ricomposizione delle statue davanti agli «spettatori». Sullo sfondo avranno una gigantografia del sito in cui sono state rinvenute le sculture. I giganti riprenderanno forma nel loro ambiente di origine. Attraverso il sito web A href= http://www.monteprama.it/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 www.monteprama. it /FONT /A /DIV br DIV è già possibile vedere le lavorazioni in corso. BR «Ci stiamo rendendo conto che mancano moltissimi frammenti - spiega l’archeologo Roberto Nardi -, dei quali sarebbe molto importante entrare in possesso. Una grande parte di questo progetto è dedicata all’informazione. È necessario che la gente, soprattutto chi abita nella zona dove è stato fatto il ritrovamento nel 1974, capisca che è fondamentale consegnare al centro di restauro tutti i pezzi: la ricerca principale andrebbe fatta nelle cantine, nei giardini e nelle case degli abitanti di Cabras. Il progetto è finalizzato a restituire alla Sardegna un bene pubblico importantissimo, continuare a nascondere frammenti delle sculture, per un uso “privato”, comincia a diventare incomprensibile» . BR Il direttore scientifico del progetto di restauro è l’archeologa Antonietta Boninu. I quasi cinquemila frammenti su cui stanno lavorando gli esperti del Cca, fanno parte di un gruppo di circa 35 sculture. «Dopo due mesi di lavoro - aggiunge l’archeologo Nardi - cominciamo a porci l’obiettivo di rimettere in piedi una o due statue, questo a causa dei numerosi pezzi mancanti. La collezione, comunque, sarà “musealizzabile” . I giganti saranno meno “spettacolari” di quanto si sperasse, ma comunque stiamo parlando di un risultato scientifico eccezionale». BR Grazie al puzzle più grande del mondo si potrà riscrivere una parte della storia dei sardi nuragici. /DIV br DIV class=left br DIV class=data (29 febbraio 2008) /DIV br DIV class=data   /DIV br DIV class=data A href= http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Nel-dna-dei-giganti-la-storia-di-un-popolo/1996601/6 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://espresso. repubblica. it/dettaglio- local/Nel- dna-dei-giganti- la-storia- di-un-popolo/ 1996601/6 /FONT /A /DIV /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3087&titolo_sotto=Nel dna dei giganti la storia di un popolo&ID_cat_new=99News ReikiGB - Una petizione per chiedere al governo inglese la riabilitazione di una e#039;Stregae#039; condannata nel 1944 !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3088&titolo_sotto=GB - Una petizione per chiedere al governo inglese la riabilitazione di una 'Strega' condannata nel 1944 !&ID_cat_new=99 - P Questa è una bellissima storia ! BR Un gruppo di appassionati del paranormale ha presentato oggi al governo scozzese una petizione in cui chiede il perdono postumo per Helen Duncan, le#039;ultima persona nella storia britannica ad essere condannata per stregoneria in base ad una legge del 1735. BR BR In une#039;altra petizione, il gruppo chiede la riabilitazione di tutti coloro che in Scozia furono condannati secondo quelle leggi. BR La Duncan fu condannata nel 1944 perchee#039; nel 1941, durante una seduta, aveva svelato i dettagli di un naufragio in cui erano morti 861 marinai e del quale i militari preferivano non si sapesse. BR BR Poco prima dello sbarco in Normandia allora, le autoritae#039; le#039;avevano arrestata, per evitare che con una delle sue sedute finisse col mandare alle#039;aria i piani segreti delle#039;esercito. BR BR Una petizione per il perdono della Duncan era stata giae#039; presentata lo scorso anno al parlamento di Westminster, ma senza successo. Nella nuova petizione, il gruppo Full Moon Investigations chiede al governo scozzese di fare pressioni sul ministro delle#039;Interno britannico affinchee#039; faccia marcia indietro. BR BR Il perdono servirebbe a eliminare il marchio de#039;infamia che i suoi discendenti - le nipoti, i nipoti e una bisnipote - ancora portano , ha detto Roberta Gordon, la medium che ha presentato la petizione al parlamento. BR BR Nella seconda petizione si chiede invece la riabilitazione per le 4.000 persone, le#039;85% donne, condannate per stregoneria in Scozia. BR BR Molte professioni odierne hanno le proprie radici in quello che puoe#039; essere considerato il sapere mistico: i medium, gli erboristi, le#039;ostetricia, il reiki e molte terapie alternative , si legge nella petizione. BR BR Qui sotto il sito ufficiale degli attuali riabilitatori della Duncan: BR A href= http://www.helenduncan.org.uk/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.helendun can.org.uk/ /FONT /A BR BR Qui sotto un interessante forum che ricostruisce le#039;intera misteriosa vicenda relativa alla Duncan: BR A href= http://forum.kataweb.it/viewtopic.php?p=2266025 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://forum. kataweb.it/ viewtopic. php?p=2266025 /FONT /A BR BR Qui sotto le impressionanti foto relative alle e#039;sedutee#039; della Duncan: BR A href= http://www.prints-online.com/pictures_661890/MEDIUM-HELEN-DUNCAN.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.prints- online.com/ pictures_ 661890/MEDIUM- HELEN-DUNCAN. html /FONT /A BR (fonte Ansa) BR /P br P Tratto da: /P br P A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/02/gb-una-petizione-per-chiedere-al-governo-inglese-la-riabilitazione-di-una-strega-condannata-nel-1944.html http://mysterium.blogosfere.it/2008/02/gb-una-petizione-per-chiedere-al-governo-inglese-la-riabilitazione-di-una-strega-condannata-nel-1944.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3088&titolo_sotto=GB - Una petizione per chiedere al governo inglese la riabilitazione di una 'Strega' condannata nel 1944 !&ID_cat_new=99News ReikiEcco il mistero del blu Mayahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3084&titolo_sotto=Ecco il mistero del blu Maya&ID_cat_new=99Il pigmento caratteristico delle opere de#039;arte e delle vittime sacrificali è una delle grandi conquiste tecnologiche delle#039;antica civiltà: indaco, copale e argilla fusi a caldo Ecco il mistero del blu Maya il colore del sacrificio - P ROMA - Resistente a climi estremi, si mantiene intatto nei secoli. E non ce#039;è solvente ultramoderno che riesca ad aggredirlo. Il segreto del blu Maya, il pigmento turchese che caratterizza opere de#039;arte, offerte votive e ricopriva il corpo delle vittime sacrificali delle#039;antica civiltà, è rimasto a lungo un mistero. Ora gli scienziati hanno scoperto come questo popolo realizzava il colore, che è stato definito una delle grandi conquiste artistiche e tecnologiche della Mesoamerica. BR BR Il risultato si deve ai ricercatori americani del Wheaton College delle#039;Illinois e del Field Museum di Chicago, secondo i quali la preparazione era strettamente collegata ai riti dei sacrifici. Il pigmento, usato dai Maya nella Mesoamerica, le#039;area compresa fra la fine delle piane desertiche del Nordamerica e le#039;Honduras, in un periodo che va dal 300 e il 1.500 d.C., ha destato da sempre le#039;interesse di chimici e fisici dei materiali per la sua particolare stabilità chimica e per la resistenza agli acidi, alle intemperie e al clima durissimo della regione. BR BR Il blu, spiegano i ricercatori, era il colore dei sacrifici per gli antichi Maya che dipingevano con questo pigmento il corpo delle vittime umane deposte sulle#039;altare prima di strappare loro il cuore o prima di gettarle nel sacro Cenote, un pozzo naturale che si trova nel complesso di Chichen Itzà in Messico. BR BR Il blu, poi, era usato anche nei dipinti murari, negli artefatti in ceramica e legno, che sono stati ritrovati in fondo al pozzo. Un recipiente di terracotta simile a un braciere a tre piedi, rinvenuto proprio nei pressi di questa cavità nel 1904, è stato cruciale per la scoperta che è in via di pubblicazione sulla rivista britannica Antiquity. BR BR Le#039;oggetto, contenente molti frammenti di une#039;ambra chiamata copale, è stato analizzato con il microscopio elettronico che ha individuato tracce di indaco, un colorante che si ottiene dalla pianta delle#039;indaco, e palygorskite, un minerale argilloso. Questi ingredienti, spiegano i ricercatori, venivano fusi a caldo e il processo fissava il colore in modo indelebile. BR BR La combinazione di questi tre materiali, ognuno dei quali fu usato anche nella medicina Maya, ha un grande valore simbolico e rituale ha spiegato il primo autore dello studio, Dean Arnold, del Wheaton College. Se si pensa che i sacrifici officiati - ha proseguito - erano rivolti al dio della pioggia Chaak il simbolo che ne risulta è il potere di guarigione delle#039;acqua in una comunità agricola strettamente dipendente dalla frequenza e dalle#039;intensità delle precipitazioni . BR BR (27 febbraio 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/scienza_e_tecnologia/blu-maya/blu-maya/blu-maya.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 02/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ blu-maya/ blu-maya/ blu-maya. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3084&titolo_sotto=Ecco il mistero del blu Maya&ID_cat_new=99News ReikiEx agente KGB rivela le tecniche per il controllo mentale a distanzahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3086&titolo_sotto=Ex agente KGB rivela le tecniche per il controllo mentale a distanza&ID_cat_new=99 - DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT face=Verdana color=#0066ff TRATTO DA: /FONT /SPAN /B /DIV br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt A href= http://www.coscienza.org/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.coscienza.org /FONT /A /SPAN /B /DIV br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT color=#003399 /FONT /SPAN /B   /DIV br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT color=#003399 /FONT /SPAN /B   /DIV br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT face=Verdana color=#0066ff ************ /FONT /SPAN /B /DIV br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT face=Verdana color=#0066ff /FONT /SPAN /B   /DIV br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT face=Verdana color=#0066ff Ex agente KGB rivela le tecniche per il controllo mentale a distanza /FONT /SPAN /B /DIV br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT face=Verdana color=#0066ff /FONT /SPAN /B   /DIV B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt br DIV MOSCA, 22 dicembre (RIA Novosti) - Un ex ufficiale del KGB ha divulgato segreti di particolari tecniche di controllo mentale che i servizi di sicurezza delle nazioni sviluppate hanno utilizzato durante e dopo la Guerra Fredda... il resto delle#039;articolo petete leggerlo da questo A href= http://en.rian.ru/russia/20061222/57596889.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 link (in inglese) /FONT /A /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV A href= http://en.rian.ru/russia/20061222/57596889.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://en.rian.ru/russia/20061222/57596889.html /FONT /A /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV ************** /DIV br DIV   /DIV br DIV br TABLE id=table3 width= 100% border=0 br TBODY br TR br TD br DIV align=left B SPAN style= FONT-SIZE: 10pt FONT face=Verdana color=#0066ff Manuale per il Controllo della visione a Distanza /FONT /SPAN /B /DIV /TD /TR br TR br TD br DIV   /DIV br DIV Il manuale che vi proponiamo è la versione originale tratta dagli studi militari effettuati negli USA. Il famoso progetto STARGATE /DIV br DIV in collaborazione con Ingo Swann /DIV br DIV A href= http://www.firedocs.com/remoteviewing/answers/crvmanual/index.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 Link per leggere il manuale /FONT /A (in inglese) /DIV br DIV   /DIV br DIV A href= http://www.firedocs.com/remoteviewing/answers/crvmanual/index.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.firedocs.com/remoteviewing/answers/crvmanual/index.html /FONT /A /DIV /TD /TR /TBODY /TABLE /DIV /SPAN /Bhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3086&titolo_sotto=Ex agente KGB rivela le tecniche per il controllo mentale a distanza&ID_cat_new=99News ReikiStudio getta nuova luce sul magnetismo animale dei pipistrellihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3089&titolo_sotto=Studio getta nuova luce sul magnetismo animale dei pipistrelli&ID_cat_new=99 - P [Data: 2008-02-27] BR Un gruppo di scienziati ha scoperto che i pipistrelli utilizzano una sostanza magnetica chiamata magnetite come «bussola interna» di ausilio alle#039;orientamento. La ricerca, che è stata parzialmente finanziata dalle#039;Unione europea attraverso una borsa di studio Marie Curie, è stata pubblicata sulla rivista «PLoS ONE». BR BR La capacità dei pipistrelli di orientarsi utilizzando il campo magnetico della Terra è stata scoperta nel 2006, ma finora il meccanismo impiegato è rimasto un mistero. Utilizzano un sistema dipendente dalla luce, come molti altri volatili, oppure nelle loro cellule, come in quelle di alcuni altri animali, sono presenti speciali scomparti contenenti magnetite che fungono da bussola? BR BR In queste#039;ultimo studio, un gruppo di scienziati delle#039;Università di Leeds (Regno Unito) e delle#039;Università di Princeton (USA) ha esposto alcuni pipistrelli bruni giganti (Eptesicus fuscus) a un impulso magnetico 5.000 volte più forte del campo magnetico della Terra, ma orientato nella direzione opposta. Se, come si ritiene, la capacità magnetica dei pipistrelli si basa sulla magnetite, tale impulso invertirà la polarità delle particelle di magnetite, trasformando effettivamente il nord in sud. BR BR «Avevamo tre gruppi di pipistrelli. Uno era stato sottoposto alle#039;impulso magnetico con un diverso orientamento, mentre un gruppo di controllo non aveva ricevuto alcun impulso», ha spiegato il dottor Richard Holland delle#039;Università di Leeds. «Il terzo gruppo era stato esposto alle#039;impulso, ma con lo stesso orientamento del campo magnetico della Terra. Includendo questo gruppo nello studio, avremmo potuto facilmente constatare se i cambiamenti comportamentali scaturissero dalla confusione provocata dalle#039;impulso stesso anziché dalle#039;impatto del suo orientamento sulla magnetite.» BR BR Successivamente i pipistrelli sono stati liberati e il loro percorso è stato seguito tramite radiotrasmettitori applicati sugli animali. È emerso che il gruppo di controllo ha fatto ritorno a casa come al solito, analogamente ai pipistrelli che avevano ricevuto un impulso orientato nella stessa direzione del campo magnetico della Terra. Tuttavia, la metà dei pipistrelli che era stata esposta a un impulso orientato in senso contrario rispetto al campo magnetico della Terra si è diretta nella direzione opposta. BR BR «Questo risultato ha dimostrato chiaramente che è la magnetite presente nelle cellule dei pipistrelli a orientare la loro direzione; siamo infatti riusciti a modificare il modo in cui questi animali utilizzavano tale sostanza come una bussola interna, trasformando il nord in sud», ha osservato il dottor Holland. I pipistrelli che sono volati nella direzione giusta avrebbero potuto ricorrere a segnali di orientamento supplementari quando si sono resi conto che qualcosa non andava nella loro sensibilità magnetica, ipotizzano gli scienziati. BR BR È stato scoperto che une#039;ampia varietà di specie possiede una sensibilità magnetica, tra cui uccelli, insetti, aragoste, salamandre, tartarughe, pesci, mammiferi e batteri. La prossima sfida per i ricercatori sarà scoprire il funzionamento della sensibilità magnetica nei pipistrelli. BR BR «Per ora, non si conosce le#039;ubicazione delle cellule recettrici che contengono la magnetite nei pipistrelli e, inoltre, non è ancora stato possibile definire la struttura di questo tipo di cellule in alcun animale», dichiarano i ricercatori. «Per capire il funzionamento della magnetoricezione da parte delle cellule che contengono magnetite è indispensabile riuscire a definire le#039;ultrastruttura dei magnetorecettori.» BR BR È possibile scaricare le#039;articolo pubblicato su «PLoS ONE» al seguente indirizzo: BR A href= http://www.plosone.org/doi/pone.0001676 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.plosone. org/doi/pone. 0001676 /FONT /A BR BR ARTICOLI CORRELATI: 26320 BR Categoria: Risultati dei progetti BR Fonte: «PLoS ONE» BR Documenti di Riferimento: Holland, RA et al., «Bats use magnetite to detect the Earthe#039;s magnetic field», PLoS ONE, 3(2) e1676, 2008. BR BR Acronimi dei Programmi: MS-UK C, FP6-MOBILITY, FP6-STRUCTURING, FRAMEWORK 6C BR -- Codici di Classificazione per Materia: Coordinamento, cooperazione; Scienze biologiche; Ricerca scientifica BR RCN: 29178 BR BR A href= http://cordis.europa.eu/fetch?CALLER=IT_NEWSeACTION=DeSESSION=eRCN=29178 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://cordis. europa.eu/ fetch?CALLER= IT_NEWSeACTION= DeSESSION= eRCN=29178 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3089&titolo_sotto=Studio getta nuova luce sul magnetismo animale dei pipistrelli&ID_cat_new=99News ReikiIPERBOREI E PELASGI: GLI ULTIMI ATLANTIDEI?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3083&titolo_sotto=IPERBOREI E PELASGI: GLI ULTIMI ATLANTIDEI?&ID_cat_new=99 - P A cura di: Carlo Di Stanislao Stefano mercoledì 27 febbraio 2008 BR BR “Poiché, se si proponesse a tutti gli uomini di fare una scelta fra le varie tradizioni e li si invitasse a scegliersi le più belle, ciascuno, dopo opportuna riflessione, preferirebbe quelle del suo paese: tanto a ciascuno sembrano di gran lunga migliori le proprie costumanze” BR Erodoto, Storie, libro III BR BR Il mito di Thule, degli iperborei, del paganesimo nordico è un mito che attraversa i secoli e che ha appassionato molti uomini del Novecento e degli inizi di questo terzo millennio. Del mito, come di ogni mito, sono stai fatti usi leciti e illeciti, ha scritto Jean Mabire di recente. Secondo alcuni, la terra degli Iperborei, Thule, giace a Nord delle isole Britanniche, ma non sappiamo esattamente dove. BR BR continua qui: BR A href= http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.5908 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ilcapoluogo.it/content.php?article.5908 /FONT /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3083&titolo_sotto=IPERBOREI E PELASGI: GLI ULTIMI ATLANTIDEI?&ID_cat_new=99News ReikiMACCHIE SOLARI, le#039;altalena instabile del nostro climahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3082&titolo_sotto=MACCHIE SOLARI, l'altalena instabile del nostro clima&ID_cat_new=99 - P 26 Febbraio 2008, ore 10.34 BR BR Quanto influiscono i cicli delle#039;attività solare sul nostro clima? Molti scienziati non si limitano alle#039;effetto serra antropico e inquadrano il problema climatico con visioni più ampie attingendo anche dal passato BR BR Il nostro Pianeta parla, per chi lo sa ascoltare. La nostra Terra è una miniera di informazioni per chi ha la volontà di decifrarle. Il nostro Mondo sa svelare le sue verità, per chi ha il desiderio di conoscerle. BR BR Ebbene il Sole, fonte primaria di energia e di vita per il nostro globo non può essere estraneo ai mutamenti che periodicamente si verificano sul nostro pianeta. Il filo che lega le#039;attività fluttuante della nostra stella ai mutamenti climatici è molto sottile e sovente si rischia di non vederlo finendo per inciamparci sopra. BR BR Il ciclo più evidente delle#039;attività solare è da ricondursi alle celebri macchie: più macchie indicano attività solare e geomagnetica più significativa, meno macchie un Sole meno performante. Questi minimi e massimi si alternano ogni undici anni alle#039;interno di una attività ciclica complessiva più importante, anche#039;essa fluttuante ma nei secoli. BR BR Intendiamoci la differenza tra minimo e massimo undecennale non supera il 2% della radiazione emessa, tuttavia molti scienziati ritengono che sia sufficiente ad influenzare concretamente il clima del nostro pianeta ma non solo. Studi recenti hanno appurato che i capricci del Sole si ripercuotono in parallelo anche sugli altri pianeti del Sistema Solare. BR BR Esempio lampante quello di Marte dove le nostre sonde hanno monitorato senza ombra di dubbio un trend climatico che attualmente segue pari pari quello terrestre, proiettato quindi verso un generale riscaldamento. Curiosamente infatti 4 dei 5 cicli solari più potenti registrati dai tempi di Galileo si sono avuti negli ultimi 50 anni e il prossimo ciclo 24, il cui picco è previsto intorno al 2011, sarà probabilmente il più intenso. BR BR Tornando alla nostra azzurra atmosfera altri riscontri scientifici portano a pensare che il Sole abbia avuto da sempre un ruolo di primaria importanza nei cambiamenti climatici avvenuti in passato. Fasi di minimo solare maggiormente accentuati portarono a periodi particolarmente rigidi, come accadde nel e#039;400 e nel e#039;600 quando si verificarono periodi con assenza di macchie anche prolungati per un ottantennio. BR BR Analoghi riscontri provenienti dalle#039;analisi del numero medio annuo di macchie solari si ricollegano anche al raffreddamento delle#039;800 e al successivo riscaldamento attuale, periodo in cui le#039;attività solare è particolarmente incisiva. Il prossimo minimo solare di un certo rilievo (minimo di Maunder) è previsto infatti intorno al 2020. BR BR Sicuramente la macchina clima è un meccanismo molto, troppo complesso affichè le#039;Uomo possa dare soluzioni perentorie e definitive. Il punto è che nessuno può imporsi quale depositario della verità assoluta. La posizione assunta attualmente dai climatologi più consapevoli, equilibrati e onesti è quella che contempla una serie di concause naturali che, lavorando o meno in sinergia, amplificano o smorzano le#039;andamento del nostro clima verso determinate direzioni. BR BR E naturalmente dobbiamo fare umilmente nostra la consapevolezza di ignorare ancora le#039;esistenza di ulteriori meccanismi, magari proprio quelli che possono trasformare una piccola fluttuazione solare in un grande cambiamento climatico. BR Luca Angelini BR BR A href= http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=23431 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://meteolive. leonardo. it/meteo- notizia.php? id=23431 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3082&titolo_sotto=MACCHIE SOLARI, l'altalena instabile del nostro clima&ID_cat_new=99News ReikiANTICO EGITTO, SCOPERTA LA TOMBA DELLe#039;ARCHITETTO IMHOTEPhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3085&titolo_sotto=ANTICO EGITTO, SCOPERTA LA TOMBA DELL'ARCHITETTO IMHOTEP&ID_cat_new=99 - P Il Cairo, 26 feb. - (Adnkronos) - Ee#039; stata ritrovata la tomba del gran visir Imhotep, vissuto intorno al 2800-2600 a.c., famoso per aver progettato e costruito la piramide a gradoni di Saqqara, in Egitto, dove si trova una vasta necropoli, situata a circa 30 km a sud della capitale Il Cairo. La missione del Saqqara Geophysical Survey Project, guidata dalle#039;archeologo inglese Ian Mathieson, ha ritrovato due tombe di vaste proporzioni nei pressi della piramide a gradoni di Djoser, il faraone della III dinastia. Una di queste tombe, secondo gli archeologi britannici, sarebbe proprio la sepoltura del leggendario Imhotep, le#039;architetto di Djoser, venerato come dio delle scienze e della medicina ed assimilato ad Ascletio in epoca greca. Le due tombe scoperte sono lunghe circa 90 metri e larghe circa 50 metri. Presentano una struttura interna complicata con un cortile che molto probabilmente introduceva ad un tempio , ha dichiarato Ian Mathieson. Noi riteniamo che una delle due BR tombe abbia ospitato la mummia di Imhotep. Si tratta infatti di una sepoltura di grande importanza, dove risulta costruita una specie di scala che ricorda proprio la piramide a gradoni fatta costruire dal gran visir di Eliopoli , ha aggiunto Mathieson. A nostro parere la scoperta della tomba di Imhotep rappresenta il piue#039; grande ritrovamento dopo quello della tomba di Tutankhamun , ha concluso il direttore della missione archeologica inglese, che opera a Saqqara dal 1990. BR (Sin-Pam/Zn/ Adnkronos) BR 26-FEB-08 10:37 BR BR A href= http://www.iltempo.it/adnkronos/?q=YToxOntzOjEyOiJ4bWxfZmlsZW5hbWUiO3M6MjE6IkFETjIwMDgwMjI2MTAzNzA3LnhtbCI7fQ== target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.iltempo. it/adnkronos/ ?q=YToxOntzOjEyO iJ4bWxfZmlsZW5hb WUiO3M6MjE6IkFET jIwMDgwMjI2MTAzN zA3LnhtbCI7fQ= = /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3085&titolo_sotto=ANTICO EGITTO, SCOPERTA LA TOMBA DELL'ARCHITETTO IMHOTEP&ID_cat_new=99News ReikiUFO - CONFERMA DELLe#039;INCONTRO SEGRETO ALLe#039;ONUhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3081&titolo_sotto=UFO - CONFERMA DELL'INCONTRO SEGRETO ALL'ONU&ID_cat_new=99 - P 22 Febbraio 2008 17.28 - di aliasrc - Fonte: Terni in rete - cod.112565 BR BR CONFERME ED AGGIORNAMENTI SULLe#039;INCONTRO SEGRETO AVVENUTO ALLe#039;ONU PER LA DIFFUSIONE MONDIALE DELLA PRESENZA DEGLI EXTRATERRESTRI BR Conferma e aggiornamento sulle#039; incontro segreto alle Nazioni Unite per discutere sugli UFO e la vita extraterrestre. BR BR Ormai la notizia sta facendo il giro del mondo, forse ci siamo; da quello che leggerete vi renderete conto che si stanno sollevando i supposti problemi alla rivelazione della presenza di vita extraterrestre. De#039; altronde non è più possibile evitare e/o proseguire un cover-up durato decenni di fronte alla notevole presenza di UFO avvistati giornalmente su tutto il nostro pianeta. La presenza degli UFO comincia ad essere ingombrante e non più gestibile, inoltre nei cieli del nostro mondo appaiono oggetti talmente strani ed originali che non somigliano assolutamente ad un qualsiasi oggetto volante terrestre, parlo di strutture mobili, che si muovono, girano su se stesse, cambiano forma, sono lunghe come se fossero dei palloncini,solo che nei movimenti dei video si nota una estrema elasticità, plasticità nel cambiare la forma.Le#039;acronimo UFO in questo senso è più azzeccato che mai ! BR BR ------------ --------- ------ BR BR BR Ecco a voi il testo della comunicazione. (nda) BR BR Ho fatto circolare recentemente un articolo per descrivere le#039; incontro segreto che sembra essere avvenuto a New York nelle#039; ufficio delle Nazioni Unite per discutere sugli UFO e la vita extraterrestre. La sorgente confidenziale (A) lavora come membro della comunità diplomatica e ha rivelato questa informazione a due ricercatori, Shawn e Clay Pickering. Ho il piacere di annunciare che ho ricevuto conferma indipendente che le#039; incontro suddetto è avvenuto la mattina del 12 febbraio 2008, come hanno affermato Clay e Shawn. BR BR Ho avuto anche conferme su cioe#039; di cui si è parlato nelle#039; incontro da une#039; altra fonte (B) che ritengo molto affidabile. Ee#039; stato affermato che un documento è circolato nelle#039; incontro e ora si sta diffondendo a ministri importanti di molte nazioni per ulteriori studi e commenti in merito. BR BR Devo ancora vedere il documento, che dovrebbe riferirsi ad une#039; offerta da parte degi extraterrestri di aiutare le#039; umanità e prepararla alla rivelazione finale sulla vita extraterrestre. Si sarebbe anche discusso su come le Nazioni Unite siano state incoraggiate al rilascio delle tecnologie segrete che rivoluzionerebbero lo sviluppo della free energy. BR BR La data 2013 è stata data come il tempo in cui gli extraterrestri appariranno palesemente. Questo coincide con la data che ho rilasciato nelle#039; ultimo articolo. Rilascerò altre informazioni sul documento e sulla fonte (B) che ha confermato le#039; incontro, nella mia prossima comunicazione su questa iniziativa di rivelazione delle NU sugli UFO e la vita extraterrestre. BR BR Cioe#039; che segue è un rapporto su un ulteriore incontro tra Clay e Shawn Pickering e la loro fonte confidenziale (A), in merito alle#039; incontro alle NU sugli UFO tenutosi a mattina del 12 febbraio 2008. Hanno sottolineato che la rivelazione palese della vita extraterrestre, sopra le città piue#039; grandi, avverrebbe nel 2017, invece che nel 2013 come descritto nelle#039; articolo precedente. I ruoli della religione e della crescita della popolazione sono stati discussi e sembrano aver sollevato diverse questioni, soprattutto per le#039; India. BR BR Un termine descrittivo scelto dalla fonte A per la rivelazione extraterrestre nel 2017 è stato The Controllers ( NDT I Controllori ). Questo termine ha chiare connotazioni psicologiche ed è stato scelto perchè ha un particolare effetto sul pubblico, sia per gli stati membri delle NU che per la popolazione in generale. BR Questo indica che la fonte A sta riportando informazioni progettate per scatenare una reazione psicologica su certe questioni. BR BR Un altro aspetto del seguente rapporto è che si afferma che le#039; India avrebbe grande difficoltà con la rivelazione sulla vita extraterrestre, che potrebbe poi portare alle#039; eliminazione delle#039; Induismo. Ciò appare in contraddizione con le#039; antica tradizione delle tecnologie avanzate e sulla vita extraterrestre presenti nei testi Vedici e nella molteplicità degli dei. Se le cose stanno come dicono le fonti, i Cattolici di Roma avranno tempi piue#039; facili con la rivelazione di tre Dei in uno . BR BR Io credo che la menzione delle#039; India come paese che puoe#039; avere difficoltà con la rivelazione è come una macchinazione per confondere i problemi relativi alla rivelazione. Combinata al termine descrittivo per gli ET, I Controllori , per scatenare un certo effetto psicologico, è possibile che le#039; informazione sia stata diffusa da agenzie di intelligence ed esperti in operazioni psicologiche. BR BR Nel messaggio del 13 febbraio, la fonte di Clay e Shawn si è riferita ad un Ammiraglio come colui che ha rivelato la notizia sulle#039; incontro alle NU. Questo evidenzia che le#039; Ufficio Investigativo della Marina è coinvolto con le#039; iniziativa di rivelazione sugli UFO o che sta filtrando le informazioni da rilasciare ? BR BR Per me, piue#039; interessante è stato il contrasto tra le#039; ordine del giorno della riunione rivelato dalla fonte A di Clay e Shawn e cioe#039; che mi è stato detto dalla fonte indipendente B che ha confermato la riunione alle NU. BR La fonte B si è concentrata sulle questioni relative al rilascio delle tecnologie per le nuove fonti di energia e su un documento, mentre la fonte A si è concentrata sulla crescita della popolazione e sulla religione. Curiosamente la fonte A non ha parlato di alcun documento in circolazione tra gli stati delle NU. BR BR In conclusione, sono soddisfatto che sia avvenuto un incontro alle NU nelle#039; ufficio di New York il 12, per discutere sugli UFO e gli extraterrestri. Cioe#039; che traspare dalla riunione sembra differire tra la fonte A e la fonte B indipendente. BR Il documento in circolazione tra i ministri delle nazioni aiuterà a capire cioe#039; su cui si è discusso nelle#039; incontro. Sono alla ricerca dei documenti, per avere una migliore idea sulle#039; ordine del giorno, in merito al ruolo delle NU sulla divulgazione pubblica della realtà extraterrestre. BR BR Aloha, BR Michael E. Salla, Ph.D BR Kona, Hawaii BR 2/20/08 BR BR Fonte: NEWS UFO - A href= http://blog.libero.it/aliasrc target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://blog. libero.it/ aliasrc /FONT /A BR BR A href= http://www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_ID=112565 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.terninre te.it/headlines/ articolo_ view.asp? ARTICOLO_ ID=112565 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3081&titolo_sotto=UFO - CONFERMA DELL'INCONTRO SEGRETO ALL'ONU&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;eruzione di Santorini - Le ultime novità.http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3080&titolo_sotto=L'eruzione di Santorini - Le ultime novit.&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Gordon Francis Ferri alle 11:54 in Science BR BR Chi ha visitato almeno una volta le#039;isola greca di Santorini, sa di quale incredibile meraviglia si parli: Santorini è une#039;isola vulcanica, in mezzo al mar Egeo, costituita da un ampio cratere sventrato in parte per un fenomeno sismico avvenuto in età preistorica e invaso successivamente dal mare e anche in seguito teatro di numerose eruzioni. BR La zona di Santorini è considerata dai vulcanologi una delle più attive del mondo, perchè oltre al principale cratere sommerso - sul bordo del quale sorge oggi le#039;isola - esistono nei dintorni numerosi vulcani sottomarini il maggiore dei quali, il Kolumbo posto circa 8 km a nord-est di di Santorini, eruttò le#039;ultima volta rovinosamente nel 1649. BR Ma queste#039;ultima esplosione non è neanche minimamente paragonabile a quella di Thera, cioè del cratere centrale di Santorini, che avvenne nel 1630 a.C., che è unanimemente considerata dagli esperti la più imponente e devastante eruzione avvenuta in Europa in epoca storica e che ebbe conseguenze devastatrici per la civiltà minoica. BR Su questa eruzione si è molto favoleggiato negli anni, al punto che molti considerano le#039;eruzione del 1630 a.C. le#039;origine del mito di Atlantide nella cultura occidentale. BR Bene, su questa eruzione vi sono novità importanti, perchè recentemente, nel corso di una spedizione condotta congiuntamente da ricercatori della Università del Rhode Island e del Centro ellenico di studi marini sono stati raccolti dati che provano che la tremenda eruzione di Thera, che nel 1600 a.C. circa ha devastato le#039;isola di Santorini, è stata molto più imponente di quanto ritenuto. BR Finora - basandosi sul materiale vulcanico rinvenuto a terra - si stimava che le#039;eplosione del vulcano avesse proiettato nelle#039;ambiente circostante circa 39 chilometri cubi di magmi, ceneri e rocce, ma la scoperta che i depositi di pomici e ceneri vulcaniche si estendono sul fondale marino, con uno spessore compreso fra i 10 e gli 80 metri, per una distanza di 20-30 chilometri attorno a Santorini in tutte le direzioni, richiede una revisione delle stime. BR I calcoli fanno così aumentare a 60 i chilometri cubi di materiale disperso dalle#039;eruzione del Thera, che viene così a essere, per dimensioni, la seconda eruzione di cui le#039;uomo abbia memoria. BR La prima è quella del Tambora avvenuta nel 1815 d.C., la cui esplosione eiettò circa 100 chilometri cubi di materiale causando la morte di 100.000 persone. Thera ha eruttano numerose volte nel corso degli ultimi 400.000 anni, quattro delle quali hanno portato al progressivo smantellamento delle#039;isola, fino alla forma attuale. BR Secondo gli scienziati ce#039;è la conferma che fu proprio le#039;eruzione di 3600 anni fa, e lo tsunami che si deve essere verificato in conseguenza ad essa, a provocare il crollo della civiltà minoica. BR Nel corso della spedizione, coordinata dai vulcanologi Haraldur Sigurdsson e Steven Carey è stato anche esplorato il vulcano sottomarino di Kolumbo e un vasto campo di sorgenti idrotermali a 220° C. /P br P BR Per saperne di più, clicca su BR A href= http://magazine.enel.it/boiler/arretrati/arretrati/boiler09/html/articoli/Nature-Terra.asp target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://magazine. enel.it/boiler/ arretrati/ arretrati/ boiler09/ html/articoli/ Nature-Terra. asp /FONT /A BR BR A href= http://volcano.und.nodak.edu/vwdocs/volc_images/europe_west_asia/santorini.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://volcano. und.nodak. edu/vwdocs/ volc_images/ europe_west_ asia/santorini. html /FONT /A BR BR BR Fonte: BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/02/leruzione-di-santorini.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/02/ leruzione- di-santorini. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3080&titolo_sotto=L'eruzione di Santorini - Le ultime novit.&ID_cat_new=99News ReikiSUPERFICIE DI MARTE MODELLATA DA ACQUAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3078&titolo_sotto=SUPERFICIE DI MARTE MODELLATA DA ACQUA&ID_cat_new=99 - P Molte delle formazioni che si osservano su Marte sono state modellate dalle#039;acqua: lo annuncia su Nature un gruppo di ricerca americano e olandese del Virginia Tech Institute e delle#039;università di Utrecht, secondo cui i coni dalle pareti a terrazze e i delta marziani simili alle foci dei nostri fiumi sono il risultato delle#039;azione di grandi masse de#039;acqua paragonabili al Mississippi, fuoriuscite velocemente dalle viscere del pianeta. BR BR Gli scienziati hanno ricostruito il paesaggio marziano in laboratorio utilizzando sabbia e acqua e lo hanno confrontato con quello di Marte visibile nelle immagini inviate dalla sonda americana Mars Global Surveyor. In base al nostro modello, grandi bacini di acqua idrotermale sotterranei avrebbero premuto sotto la crosta superficiale di Marte rompendola e fuoriuscendo , ha spiegato Erin Kraal del Virginia Tech. BR BR Il flusso de#039;acqua - ha proseguito - si sarebbe poi depositato nei laghi che, una volta asciugati, sarebbero diventati i conoidi che oggi osserviamo . I gradini, secondo la ricerca, sarebbero il risultato dei sedimenti che le#039;acqua avrebbe eroso dai letti dei fiumi e depositato nei laghi, mentre gli imbuti che spuntano sulla circonferenza dei conoidi marziani, sarebbero ciò che resta delle foci a forma di delta dei canali. In base ai nostri esperimenti - hanno concluso i ricercatori - per lasciare le formazioni che oggi osserviamo sul pianeta rosso, le#039;acqua avrebbe agito per non più di dieci anni . BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_15127438.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /daassociare/ visualizza_ new.html_ 15127438. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3078&titolo_sotto=SUPERFICIE DI MARTE MODELLATA DA ACQUA&ID_cat_new=99News ReikiUSA NECESSARIA UNe#039;INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUGLI UFOhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3079&titolo_sotto=USA NECESSARIA UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUGLI UFO&ID_cat_new=99Ee#039; ORA CHE IL GOVERNO DICA LA VERITAe#039; - P Le#039;ex astronauta della Missione Apollo 14, Edgar Mitchell, sesto uomo a calcare il suolo lunare, è convinto della presenza di Alieni sulla Terra e di un governo ombra che occulta la retro-ingegneria derivata dal recupero di oggetti volanti non terrestri BR BR BR Ho preso parte alla Prophet Conference, tenutasi a Phoenix, in Arizona. Tra i nomi degli esperti convocati spiccava quello delle#039;ex-astronauta Edgar Mitchell, membro della missione Apollo 14. Durante il suo intervento Mitchell ha affermato di credere che esseri alieni siano precipitati sulla Terra, e che su alcuni velivoli militari e civili vengano attualmente impiegate tecnologie ricavate da astronavi ET catturate ed analizzate. Secondo Mitchell questo presunto progetto segreto sarebbe stato condotto per decadi da une#039;amministrazione governativa parallela, che agisce autonomamente rispetto al presidente ed ai più alti membri del Pentagono. Mitchell richiede le#039;istituzione di udienze parlamentari per discutere pubblicamente se gli Stati Uniti abbiano o meno catturato dei velivoli alieni e li abbiano studiati per produrre nuove tecnologie. BR Fra i relatori, anche il Dott. Steven Greer del CSETI, il quale ha menzionato il fatto che nella Base Aeronautica di Norton, nel 1988, furono esposti degli ARV, (Veicoli Alieni Riprodotti). Io appresi di questa storia nel 1989-90 e le#039;anno dopo ne parlai nel libro Cosmic Top Secret ma, per quanto informato dalla stessa fonte del Dott. Greer e del Dott. Mitchell ed avendo ricevuto ulteriori conferme da altre fonti, non sono ancora convinto delle#039;autenticità di tale resoconto. BR A detta di Greer, comunque, in quelle#039; occasione era presente un noto senatore. Ebbene, posso confermarlo: la faccenda è ormai divenuta di dominio pubblico e nulla mi impedisce di dichiarare che si trattava del Senatore della California Alan Cranston. BR Mitchell e Greer sostengono dunque le#039;impellenza di une#039;indagine congressuale ritenendo che la tecnologia derivante dalla retroingegneria aliena sia nelle mani di un qualche misterioso governo ombra. Può darsi. Le indagini in questo campo - alla luce del libro del Colonnello Philip Corso Il Giorno dopo Roswell - hanno ingenerato un nuovo dibattito sullo sviluppo delle nostre tecnologie. Io resto comunque convinto, basandomi su di una attenta analisi del percorso storico del fenomeno UFO, che dietro il cover-up sul recupero di astronavi aliene e su alcuni incidenti UFO, vi sia il nostro stesso Dipartimento della Difesa e che questa responsabilità non possa essere elusa scaricandola su un fantomatico potere occulto. BR di William Hamilton BR BR A href= http://www.segnidalcielo.it/edgar_mitchell.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.segnidal cielo.it/ edgar_mitchell. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3079&titolo_sotto=USA NECESSARIA UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUGLI UFO&ID_cat_new=99News ReikiRivelazione mondiale della reale presenza di intelligenza extraterrestre e delle tecnologie relative - notizie dal Dr. Michael E. Sallahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3074&titolo_sotto=Rivelazione mondiale della reale presenza di intelligenza extraterrestre e delle tecnologie relative - notizie dal Dr. Michael E. Salla&ID_cat_new=99 - P Ho ricevuto la seguente mail da due fidati colleghi (Clay e Shawn Pickering) relativa ad una valida fonte che li ha informati di un incontro segreto del 12 febbraio alle#039; ufficio di New York delle Nazioni Unite in merito ai recenti avvistamenti UFO. Sembra che diverse nazioni siano preoccupate delle#039; impatto degli avvistamenti in aumento e vorrebbero discutere su cioe#039; che sta accadendo. BR BR La loro fonte, che lavora in ambito diplomatico, ha rivelato che un gruppo al lavoro nel campo UFO è autorizzato a rilasciare tali informazioni al pubblico, nel tentativo di preparare altri a cioe#039; che sta per essere rivelato. BR Una data del 2013 è stata assegnata per la rivelazione ufficiale o nella quale gli extraterrestri si mostreranno comunque. Nel frattempo verranno rilasciate informazioni al pubblico perchè sia preparato. BR BR La fonte ha rivelato che le#039; evento ufficiale coinvolgerà extraterrestri eticamente meglio orientati e non saranno una minaccia per il mondo. BR Le informazioni riportate di seguito possono essere correlate al recente dibattito in seno al parlamento giapponese e alle dichiarazioni del ministro della Difesa su come il Giappone risponderebbe alle#039; apparizione degli extraterrestri nello spazio aereo giapponese, mostrando intenti pacifici. BR BR Se le#039; informazione seguente è accurata, vedremo sempre piue#039; governi affermare ufficialmente le loro intenzioni in caso di visita extraterrestre nel loro spazio aereo. Ee#039; come se parlamentari nel mondo inizieranno a ricevere istruzioni su come rivelare infomazioni ufficiali sulla vita extraterrestre. BR Tali istruzioni probabilmente si estenderanno ai canali di informazione di massa, che quindi se ne occuperanno maggiormente, come nel Larry King Live. BR BR Le#039; aumento di tale diffusione porterà alla rivelazione delle tecnologie segrete antigravitazionali nascoste da 50 anni, come preludio alla rivelazione ufficiale della vita extraterrestre. BR I problemi piue#039; grossi saranno per chi si preoccuperà del fatto che molto di quello in cui ha creduto e studiato per una vita è falso. Il Rapporto Brooking del 1961 si riferisce agli scienziati come i piue#039; vulnerabili alla rivelazione della vita extraterrestre, in quanto cadrebbe la validità di teorie e modelli scientifici sui quali si appoggiano da tempo. BR BR Comunque sembra che il conto alla rovescia finirà nel 2013 per la rivelazione e che questi stati e le Nazioni Unite siano sotto formazione. Il processo di preparazione crescerà nei prossimi pochi anni come aumentaranno gli avvistamenti UFO nel mondo, cosa che forzerà i governi a rendere pubblica la loro presenza. BR BR Testo della e-mail: BR BR Caro Mike, BR BR io e Shawn ci siamo incontrati con la nostra fonte che attualmente lavora per ... [nel campo della Diplomazia]. Abbiamo trattato vari argomenti, quando poi sono saltati fuori i casi di incidenti UFO a Stephenville e Oe#039;Hare. Per la precisione, Shawn ha tirato fuori questi fatti -- Qual è la storia dietro questi incidenti? Perchè Stephenville sta ricevendo così tanta attenzione? ...ecc. ecc. La nostra fonte non ha risposto alle nostre domande immediatamente, e abbiamo quindi coperto altri argomenti. Circa 5 minuti dopo, la nostra fonte ci ha detto, Avrete notato che non ho risposto alle vostre domande sugli UFO . Shawn gli ha detto che avevamo avuto il sentore che egli non fosse interessato a rispondere. La nostra fonte ha ribattuto, Tutte#039;altro . Ha fatto un profondo respiro e ha risposto, Sfortunatamente non posso addentrarmi troppo nelle#039;argomento, ma svegliarmi domani (12 Febbraio) alle 6 del mattino per presenziare ad un briefing alle Nazioni Unite alle 8 è BR totalmente inusuale . Io (Clay) gli ho chiesto, Questo briefing di domani ha a che fare con questi incidenti UFO? . La nostra fonte ha detto di non poter confermare nè negare. Ha affermato che un briefing alle 8 del mattino non avviene praticamente mai, a meno che non ci sia un bisogno impellente. Shawn ed io abbiamo sondato al nostro meglio, senza forzarlo a compromettere la sua sicurezza personale. La nostra fonte ha detto: BR BR 1) Le Nazioni Unite sono une#039;organizzazione internazionale. Clay ha affermato, Quindi il briefing ha a che fare con altre nazioni/stati nel contesto degli avvistamenti? . La nostra fonte ha confermato. BR BR 2) Shawn ha chiesto, Quindi devono esserci stati altri incidenti intorno al globo, come il caso di Stephenville? BR BR A quel punto, la nostra fonte ha interrotto il discorso e ha fatto una telefonata, tornando dopo 2 minuti. La nostra fonte ha detto, Per una pura questione di cortesia professionale, ho telefonato alla mia fonte e ho detto, e#039;missione compiutae#039; . Dopodichè ha detto a me e a Shawn: BR BR 1) Ce#039;è un gruppo al quale egli è affiliato tra i cui compiti ce#039;è quello di rilasciare informazioni a certi settori della società -- ad esempio, la vostra comunità (UFO). BR BR 2) Le#039;incontro [alle Nazioni Unite] ha lo scopo di calmare i nervi di alcune nazioni/stati riguardo gli avvistamenti. BR BR 3) I Russi sembrano i più ansiosi di tutti. BR BR 4) I ragazzi di Bush (i Neo-Cons) sono preoccupati di essere lasciati fuori dal giro, quando Bush cederà il passo. BR BR 5) Nonostante molti incidenti stiano avvenendo in tutto il mondo, questi non sono del tipo Indipendence Day . Infatti, la nostra fonte ha affermato che le navi non sono così grandi come quelle mostrate nel film. BR BR 6) Quando il contatto sarà avvenuto (ufficialmente, in tutto il mondo) non ci sarà alcuna ambiguità. BR BR 7) Saprete che le cose stanno iniziando a riscaldarsi quando ci sarà un drammatico incremento dei suicidi. Ee#039; stata fornita la data del 2013. Shawn ha proposto, Magari un fattore di scioglimento . La fonte ha annuito. BR BR 8.) La nostra fonte era vestita in abiti civili per mettere a proprio agio i Russi. Loro odiano le uniformi militari. BR BR 9) Il vestito civile serviva per facilitare la negabilità in modo da non implicare il settore militare. BR BR A questo punto, la nostra fonte si è scusata con noi per averci usati per diffondere queste informazioni. Egli stava facendo tutto ciò su ordine di un suo superiore, un ammiraglio. Le#039;ammiraglio aveva detto, Che ne dici di questi ragazzi cospirazionisti? : Usare me e Shawn come mezzi per diffondere la notizia. La nostra fonte crede che la globalizzazione sia uno sforzo per ridurre le 200 e più nazioni/stati in una singola entità; a quel punto, un unico corpus rappresentativo del mondo puoe#039; presentarsi ad un concilio del tipo federazione galattica . ... BR BR La nostra fonte ha detto, Diffondete tutto ciò e fatemi sapere cosa i vostri e#039;colleghie#039; pensano a riguardo . BR BR (By Clay e Shawn Pickering) BR BR Il Dr. Michael E. Salla è un pioniere nello sviluppo delle#039; Esopolitica, lo studio dei processi istituzionali e politici associati alla vita extraterrestre. BR BR 14 Febbraio 2008 BR Tratto da: BR A href= http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.1881.10 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogio rnale.org/ news.php? extend.1881. 10 /FONT /A BR BR A href= http://www.ufodigest.com/news/0208/unmeeting.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ufodiges t.com/news/ 0208/unmeeting. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3074&titolo_sotto=Rivelazione mondiale della reale presenza di intelligenza extraterrestre e delle tecnologie relative - notizie dal Dr. Michael E. Salla&ID_cat_new=99News ReikiProgetto Haarp, che vuol dire?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3076&titolo_sotto=Progetto Haarp, che vuol dire?&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Luciano Vecchi alle 09:07 BR BR Le#039;High frequency active auroral research program, più noto come Progetto Haarp , ha la sua base in uno sterminato campo di ricevitori e trasmettitori radar in Alaska, in grado di trasmettere fino ad una distanza di 350 km. Proprio su questa base, da tempo si favoleggia di misteriose ricerche a cui il Pentagono ha sempre mostrato ritrosia nel parlarne, gettando talvolta discredito su chi ne sollecitava chiarezza. BR Si pensa infatti che in quel tratto della Tok Highway a 180 miglia nord est da Anchorage, nei pressi di Gakona, su un terreno disseminato di piloni in alluminio, su ognuno dei quali si trovano una coppia di antenne per la banda bassa ed una per la banda alta, si stanno sperimentando inquietanti tecnologie capaci di modificare il clima a piacimento. BR A Gakona ce#039;è la più imponente raccolta di strumenti di ricerca ionosferica mai montata dalle#039;uomo. Ufficialmente il progetto Haarp serve a studiare la ionosfera (60 - 450 chilometri di altitudine) ma secondo Clifford Stone , un militare in pensione, sul quale Internet ne marca fortemente il suo interesse per gli Ufo (fa parte del discredito del suo operato), si batte da tempo per rendere pubblici alcuni rapporti confidenziali o segreti del governo. Stone, grazie al Freedom of information act è riuscito ad avere accesso ad un rapporto riservato sugli obiettivi delle#039;Haarp nei quali è scritto che le onde ad alta frequenza sono una strada unica per lo studio delle comunicazioni militari e civili, per la sorveglianza e per il controllo a distanza . BR BR Secondo il militare questo significa che creando disordine nella ionosfera è possibile agire sulle comunicazioni radio ad alta frequenza, quelle televisive e radar. Questo può significare molte possibilità militari di disturbare le comunicazioni di un paese nemico o evitare che le proprie arrivino in altre parti del mondo. BR Questa forma di guerra utilizza quantità enormi di energia elettrica, questa forma di guerra ha la capacità di creare e fermare gli uragani, i tornado, di far scuotere la terra, dare forza ad un vulcano per farlo esplodere... ce#039;è chi pensa che lì si possono controllare le menti degli uomini, sparare laser agli UFO alle#039;esterno delle#039;atmosfera. .. Per molti Haarp viene visto come une#039;arma futuristica, o un progetto di ricerca scientifica, o un network per il controllo globale delle menti e molte altre cose... BR Secondo Stone, nel documento si dice che le onde inviate nella ionosfera dalle#039;Haarp possono influenzare i circuiti elettrodinamici delle aurore: una corrente naturale di elettricità da 100 mila a 1 milione di megawatt. Interferire nelle proprietà elettriche della ionosfera permette di cambiare in modo incisivo le#039;arrivo sulla Terra di tale flusso . BR Gli esperimenti cercano di far precipitare le particelle ad alta energia delle#039;atmosfera, affinchè non colpiscano le attività e le durata dei satelliti in orbita terrestre . In modo analogo, gli americani potrebbero usare il sistema per scagliare il vento solare dannoso su satelliti nemici. Oltreciò, impiegando le basse frequenze radio riflesse dalla ionosfera, si può comunicare con i sommergibili, esplorare i fondali marini e localizzare mine. Basandosi sulle alte frequenze si possono, invece, incrementare i collegamenti radio terra-terra, là dove sono deboli o assenti . BR Inoltre a sostegno di coloro che pensano che Haarp possa modificare il clima, a dispetto di un accordo firmato il 10 dicembre1976 da Stati Uniti e altri paesi con le Nazioni Unite a non utilizzare meteo come la guerra... sembra difatti che Haarp stia studiando il modo de#039;indurre alterazioni nelle#039;atmosfera nello spettro infrarosso , e questo secondo le#039;ex militare, avrebbe implicazioni importanti non climatiche bensì militari: in questo modo si cancellerebbero le impronte dei satelliti intercontinentali dai rilevamenti effettuati nelle#039;infrarosso. BR ------------ --------- ------ BR Fonte: Panorama, gennaio 2008 - BR www.opednews. com BR BR A href= http://ilprofessorechos.blogosfere.it/2008/02/progetto-haarp-che-vuol-dire.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://ilprofessore chos.blogosfere. it/2008/02/ progetto- haarp-che- vuol-dire. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3076&titolo_sotto=Progetto Haarp, che vuol dire?&ID_cat_new=99News ReikiScienziati russi contattano le#039; altro mondohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3077&titolo_sotto=Scienziati russi contattano l' altro mondo&ID_cat_new=99 - DIV Le parole ritrasmesse sulla Radio Saint Petersburg . Gli scettici finalmente hanno realizzato che le#039; aldilà esiste. BR Le#039; Università del tecnico radio prof. Artem Mikheev si è interessata alla questione. Ha fondato la “Russian Instrumental Transcommunication”, una organizzazione che vuole cooperare con le#039; altro mondo. BR BR Tali tenatativi avvengono da tempi antichi. Gli Sciamani e gli oracoli entravano in trance per sentire le voci da altri pianeti. Quindi furono gli spiritisti che tentarono di leggere informazioni dalle#039; altro mondo. Scoprirono entrambi che a volte gli spiriti possono rivelare informazioni segrete su persone e posti e persino anticipare gli eventi. BR BR Vyachelsav Mesherakov, un esperto della storia dello spiritualismo, afferma che alcuni maghi siano riusciti a rivitalizzare i morti per brevi periodi di tempo. Questi fantasmi si comportavano come zombie e comunque avevano le#039; aspetto di quando erano vivi. Chi si oppone allo spiritualismo, comunque, afferma che le immagini di tali zombie siano false. BR BR Dalle#039; invenzione della radio, sono apparse strane voci sullo sfondo delle trasmissioni. Nel 1949 Marcelo Becky, italiano, ha iniziato a registrarle e si è scoperto che a queste voci si possono fare domande. BR BR Ispirato dalle esperienze degli scienziati stranieri, Artem Mikheev ha iniziato con gli esperimenti nel 2002. Le risposte dei fantasmi arrivavano ad Artem anche a microfoni spenti. BR BR Mr. Mikheev ha detto che nei giorni in cui sono caduti degli aerei, lui stava stabilendo connessioni con le#039; altro mondo. Loro non sapevano la causa della tragedia e si rivolsero alle voci. La risposta fu un rapidissimo messaggio registrato. Artem rallentoe#039; il messaggio di 2,5 volte e si sentì qualcuno dire: Ee#039; stato un terrorista . Diversi giorni dopo le#039; informazione venne confermata. BR BR Artem Mikheev è convinto che la vita dopo la morte esista. Durante una delle operazioni spirituali, Artem chiese se le persone e gli animali avessero la stessa dimensione dopo la morte, la voce rispose, Sembrate onde . BR BR Tradotto da Lena Ksandinova BR Fonte: A href= http://www.altrogiornale.org/news.php target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.altrogiornale.org/news.php /FONT /A /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV Altri links /DIV br DIV A href= http://english.pravda.ru/science/mysteries/19-02-2008/104119-nether_world-0 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://english.pravda.ru/science/mysteries/19-02-2008/104119-nether_world-0 /FONT /A /DIV br DIV FONT color=#003399 /FONT   /DIV br DIV A href= http://www.victorzammit.com/book/italian/cap04italian.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.victorzammit.com/book/italian/cap04italian.html /FONT /A /DIVhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3077&titolo_sotto=Scienziati russi contattano l' altro mondo&ID_cat_new=99News ReikiLa galassia è piena di pianeti come la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3075&titolo_sotto="La galassia piena di pianeti come la Terra"&ID_cat_new=99 - P Secondo uno studio delle#039;astronomo Michael Meyer tra il 20 e il 60 per cento delle stelle simili al Sole è circondato di pianeti dove è possibile la vita extra-terrestre Uno studio delle#039;astronomo Michael Meyer delle#039;Università delle#039;Arizona ha mostrato come tra il 20 e il 60 per cento delle stelle simili al nostro Sole presenti nella nostra galassia presentano condizioni favorevoli per la formazioni di pianeti rocciosi come la Terra, dove è possibile lo sviluppo della vita extraterrestre. BR BR Lo studioso e la sua squadra hanno osservato le#039;universo con le#039;aiuto del telescopio spaziale Spitzer della Nasa, prendendo in considerazione sei gruppi di stelle, suddivise per età. Le più giovani hanno dai 10 ai 30 milioni di anni, mentre le più vecchie tra uno e tre miliardi di anni. Studiando e osservando le#039;evoluzione dei gas e della polvere intorno alle stelle simili al Sole, si può ipotizzare la formazione e le#039;evoluzione di un sistema di pianeti ha spigato Meyer, che ha però tenuto a precisare che sono necessari nuove ricerche e nuove missioni per raccogliere i dati necessari allo sviluppo di una teoria che possa chiarire se la formazione di pianeti è possibile e, soprattutto, probabile. De#039;altra parte - ha concluso le#039;astronomo - se ce#039;è vita extra-terrestre, dovrà pure abitare da qualche parte . /P br P BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=69eID_articolo=1264eID_sezione=138esezione=Anteprime%20dagli%20Usa target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/giornalisti/ grubrica. asp?ID_blog= 69eID_articolo= 1264eID_sezione= 138esezione= Anteprime% 20dagli%20Usa /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3075&titolo_sotto="La galassia piena di pianeti come la Terra"&ID_cat_new=99News ReikiRUSSIA: DISTRUZIONE SATELLITE USA Ee#039; TEST GUERRE STELLARIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3072&titolo_sotto=RUSSIA: DISTRUZIONE SATELLITE USA E' TEST GUERRE STELLARI&ID_cat_new=99 - P La Russia teme che dietro alle#039;annuncio di Washington di voler abbattere un proprio satellite finito fuori controllo con un missile lanciato da un incrociatore si nasconda in realtae#039; un test missilistico da e#039;guerre stellarie#039;. Ne ee#039; convinto ill ministero della Difesa di Mosca che accusa le#039;omologo Pentagono di non aver fornito spiegazioni sufficienti per giustificare le#039;utilizzo di un missile per distruggere il satellite. Secondo i vertici militari russi tutto lascia credere che gli Stati Uniti intendano sfruttare le#039;incidente per sperimentare la capacitae#039; del suo sistema di difesa missilistica nazionale di abbattere i satelliti di altre nazioni . L-21 , lanciato nel dicembre 2006, finie#039; fuori controllo subito dopo il lancio. Grande quanto un piccolo autobus e pesante 9 tonnellate, alle#039;interno ha ancora un consistente quantitativo di idrazina, un combustibile altamente tossico, che potrebbe anche esplodere nelle#039;impatto. Se il missile facesse cilecca il satellite dovrebbe BR ricadere al suolo il prossimo 6 marzo in une#039;area compresa tra i 58,5 gradi Nord e i 58,5 gradi sud di latitudine . Una fascia molto ampia pari a metae#039; del pianeta, che va dai confini europei della Russia alla porzione di Oceano Pacifico tra la Nuova Zelanda e le#039;Antartide, e che comprende Cina, India, il sud est asiatico e le#039;Australia. BR BR A href= http://www.repubblica.it/news/ired/ultimora/esteri/rep_esteri_n_2915699.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/news/ ired/ultimora/ esteri/rep_ esteri_n_ 2915699.html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3072&titolo_sotto=RUSSIA: DISTRUZIONE SATELLITE USA E' TEST GUERRE STELLARI&ID_cat_new=99News ReikiTorinesi creduloni- 30 milioni ai maghihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3073&titolo_sotto=Torinesi creduloni- 30 milioni ai maghi&ID_cat_new=99 - P Telefono Antiplagio: I sensitivi sono solo truffatori BR ANDREA ROSSI BR TORINO BR BR Ero disperata. Non riuscivo a levarmelo dagli occhi. Un’ossessione, ecco cos’era diventata. E lo è ancora, sebbene per altre ragioni: per colpa sua il mio conto in banca si è prosciugato». BR BR La storia di Donatella P., 37 anni, è una di quelle che comincia con un amore infranto e finisce in un’aula di Tribunale dopo essere passata attraverso le carte di una sensitiva. Una storia tra le tante, perchè i torinesi, per i maghi, sembrano avere una vera e propria passione. Basti pensare che ogni anno lasciano nelle tasche di cartomanti, preveggenti e divinatori vari, una cifra che supera i trenta milioni di euro. I clienti sono oltre cinquantamila e i maghi fanno affari straordinari, anche perché, secondo la denuncia di Telefono Antiplagio, il 98% delle loro consulenze è assolutamente, magicamente, in nero. BR BR L’ha detto persino il Consiglio di Stato, nel marzo del 2006. I cartomanti esercitano una professione. E non è affatto detto che siano sempre e comunque un ammasso di ciarlatani. BR BR Prima di affibbiare questa «patente» a chi sostiene di poter leggere il futuro servono «un’apposita istruttoria» e «un’approfondita analisi». Servono a capire se hanno abusato «della credulità e dell’ignoranza popolare». BR BR A Torino e provincia, di questi professionisti se ne contano 750. Un esercito corposo ma fluido: ricevono in casa, negli studi, nei salotti, fanno mostra di sé in televisione, leggono le carte al telefono. La domanda è lecita: come si «censiscono» maghi, cartomanti, sensitivi se non esistono albi, se il panorama è così sterminato? Qualcuno ci ha provato. BR BR Ad esempio il Telefono Antiplagio, un’associazione nata quattordici anni fa, proprio per smascherare quelli che Giovanni Panunzio – che la presiede – marchia senza appello: «Truffatori». Sezionando le pagine di giornali, gli annunci, i siti Internet, le tv locali e satellitari di tutto il Paese ne hanno scovati ben 151 mila, di cui 1.200 in Piemonte e, appunto, 750 a Torino. Soltanto Milano, Roma e Napoli hanno saputo fare di meglio. BR BR Il professor Panunzio e i suoi collaboratori hanno anche ricostruito il giro d’affari: 30 milioni di euro nel 2007, solo in provincia di Torino, numeri degni di un’industria in perfetta salute. Del resto il mercato è massiccio: più di cinquantamila clienti. Che spendono migliaia di euro l’anno ciascuno. Tutto in nero secondo il Telefono Antiplagio: 98 per cento di evasione fiscale, Roba da tramortire l’ex ministro Visco. «Sfruttano le situazioni di debolezza di molte persone in difficoltà che cercano l’aiuto di qualcuno» spiega il vice questore Marco Martino. «Eliminato il reato di plagio, però, il nostro interesse si concentra sulle denunce per truffa o estorsione. Ma si tratta di un fenomeno del tutto marginale». BR BR I clienti che denunciano sono una sparuta minoranza, il cinque per cento, secondo le statistiche. Il fatto è che si fidano ciecamente. «La prima volta ci sono andata che avevo 15 anni, con mia madre» racconta Anna L. «La cartomante ci prese su diverse cose: mia madre portava ancora la fede ma vide che mio padre non era più con noi. Vide che di lì a poco avrei trovato un lavoro, ma anche un ragazzo, che però non era di Torino. A fine anno trovai un lavoro, e cominciai a uscire con un ragazzo di Parma. Ecco perché di lei mi fido, e la consulto ancora». BR BR I pretoriani della scienza resteranno inorriditi. Al Telefono Antiplagio hanno deciso di dichiarare guerra ai santoni: «Non esiste la volontà di fermare questo fenomeno truffaldino» spiega Panunzio. «La dimostrazione? Le televisioni private, i giornali, le pagine gialle, il televideo infarciti di spot. Nessuno pretende di debellare la cartomanzia ma, per lo meno, dovrebbero vietarne la pubblicità. Altrimenti diventa un furto legalizzato». BR BR Qualcuno ha anche provato a sfidarli, i sensitivi. Ad esempio il Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni del paranormale, nato proprio a Torino. «Rifiutano di mettersi alla prova» dice Andrea Ferrero. «Io dico, se davvero avessero di quei poteri perché non sottoporsi a un test? È in buona fede soltanto chi esercita per interesse personale, senza ricevere clienti. Gli altri sfruttano una credulità che andrebbe dissuasa con minuziose campagne d’informazione» . BR BR Al Cicap hanno scelto di spalleggiare un premio istituito da James Randy, un illusionista americano: più di un milione di dollari a chi riuscirà a dimostrare di possedere poteri paranormali. Il risultato? «Il bottino è ancora intatto. Da trent’anni». BR BR A href= http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200802articoli/5922girata.asp target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/Torino/ cmsSezioni/ cronaca/200802ar ticoli/5922girat a.asp /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3073&titolo_sotto=Torinesi creduloni- 30 milioni ai maghi&ID_cat_new=99News ReikiScoperto un sistema planetario simile al nostro Sistema Solarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3071&titolo_sotto=Scoperto un sistema planetario simile al nostro Sistema Solare&ID_cat_new=99 - P WASHINGTON BR A 5.000 anni luce dalla terra, esiste un sistema solare con una stella gemella del sole e due enormi pianeti orbitanti simili a Saturno e Giove. La spettacolare scoperta astronomica è frutto del lavoro di un’equipe internazionale di scienziati ma anche appassionati, che hanno lavorato grazie a 11 telescopi e con l’ausilio di una nuova tecnica: la microlente gravitazionale. BR BR «Abbiamo trovato un sistema solare simile, in versione ridotta, al nostro», ha detto Scott Gaudì dell’Ohio State University, che ha guidato lo studio. La stella è leggermente più piccola, oscura e debole del sole e i pianeti hanno una massa inferiore, ma orbitano alla stessa distanza dei giganti gassosi del nostro sistema solare. Per scoprire i due pianeti (OGLE-2006-BLG- 109L) il team di astronomi ha usato una nuova tecnica chiamata “microlensing” , che individua le distorsioni di luce provocate dalla gravità di una stella, quando un corpo massiccio le transita dinanzi. Resta da sapere se, nel sistema solare scoperto, ci sia una terra. «Per quello che ne sappiamo, potrebbero esserci pianeti rocciosi, ma non siamo stati in graDo di trovarli». BR BR Gli 80 membri del Optical Gravitational Lensing Experiment hanno lavorato freneticamente, notte dopo notte, negli 11 giorni del periodo tra la fine di marzo e l’inizio d’aprile 2006 quando le due stelle erano sufficientemente vicine, come era visibile dalla terra, da poter causare l’effetto di microlente gravitazionale. «Abbiamo tentato di avere una copertura totale dell’evento», ha spiegato Andrew Gould, professore di astronomia all’Ohio State University. «Quando fa notte da una parte, abbiamo qualcun altro che osserva da qualche altra parte». Nell’equipe, quasi tutti professionisti (tra cui gli astronomi di Campo Catino e Arcetri, in Italia:), ma anche appassionati di astronomia. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=585eID_sezione=243esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 585eID_sezione= 243esezione= News /FONT /A BR BR ***** BR BR Altri articoli: BR A href= http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_febbraio_14/nuovo_sistama_solare_4ad60ea2-db3d-11dc-ab3f-0003ba99c667.shtml target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/scienze_ e_tecnologie/ 08_febbraio_ 14/nuovo_ sistama_solare_ 4ad60ea2- db3d-11dc- ab3f-0003ba99c66 7.shtml /FONT /A BR BR A href= http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_13340842.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.ansa. it/opencms/ export/site/ notizie/rubriche /altrenotizie/ visualizza_ new.html_ 13340842. html /FONT /A BR BR A href= http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1877677336 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.adnkrono s.com/IGN/ Cronaca/? id=1.0.187767733 6 /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3071&titolo_sotto=Scoperto un sistema planetario simile al nostro Sistema Solare&ID_cat_new=99News ReikiSpazio: scoperta galassia piue#039; anticahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3069&titolo_sotto=Spazio: scoperta galassia piu' antica&ID_cat_new=99 - P 13 feb 08:34 /P br P Scienze e tecnologia MADRID - Si chiama A1689-zD1 ed ee#039; la galassia piue#039; lontana mai scoperta dagli astronomi: si trova a 12,8 miliardi di anni luce e potrebbe quindi essersi formata 700 milioni di anni dopo il Big Bang. La notizia arriva dal quotidiano spagnolo El Mundo . A scoprirla sono stati i telescopi spaziali Hubble e Spitzer. (Agr) BR BR BR A href= http://www.corriere.it/ultima_ora/detail.jsp?id=%7BD42946D4-D599-44DC-AAC5-0DD609E1FD48%7D target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.corriere .it/ultima_ ora/detail. jsp?id=%7BD42946 D4-D599-44DC- AAC5-0DD609E1FD4 8%7D /FONT /A BR BR BR ************ **** BR Scoperta una nuova galassia. Ee#039; nata come noi dal fragoroso Big Bang BR di Donatella Papi Hanno scoperto una nuova galassia i potenti telescopi di Hubble e Spitzer. E le#039;hanno chiamata A1689-zD1 ed ee#039; la galassia piue#039; lontana mai scoperta dagli astronomi: si trova a 12,8 miliardi di anni luce e potrebbe quindi essersi formata 700 milioni di anni dopo il Big Bang. BR La notizia arriva dal quotidiano spagnolo El Mundo . BR Le immagini mostrano la galassia ancora in un momento di trasformazione poco dopo il e#039;big bange#039; (la grande esplosione) e prima della formazione delle stelle. Le attuali teorie indicano che le#039;età oscura potrebbe essere 400 mila anni dopo il e#039;big bange#039;. BR BR A href= http://www.comincialitalia.net/interna.asp?id_tipologia=18eid_articolo=5546 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.comincia litalia.net/ interna.asp? id_tipologia= 18eid_articolo= 5546 /FONT /A BR BR ************ BR BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3069&titolo_sotto=Spazio: scoperta galassia piu' antica&ID_cat_new=99News ReikiLa Nasa comincia la caccia agli organismi extraterrestri dalle#039;Antartide !http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3070&titolo_sotto=La Nasa comincia la caccia agli organismi extraterrestri dall'Antartide !&ID_cat_new=99 - P Pubblicato da Gordon Francis Ferri alle 16:47 in Science BR BR La NASA, le#039;agenzia spaziale americana, ha appena annunciato di aver dato le#039;avvio a una missione che ha il compito di trovare microrganismi viventi in un lago del polo Sud composto essenzialmente di ipoclorito di sodio, la comune varichina. BR Questa missione è il primo approccio alla reale caccia ad organismi extraterrestri, e il perchè è presto spiegato. BR Oltre al pH estremamente basico il lago ha dei sedimenti ricchi di metano, un ambiente abbastanza comune nel cosmo. BR Con questa ricerca si spera dunque di trovare nuovi limiti alle condizioni di temperatura e aciditae#039; a cui si puoe#039; trovare la vita. E questo sarà fondamentale per cercare di capire dove cercare microrganismi negli altri pianeti. BR Il lago Untersee, obiettivo della spedizione, si trova ad est del continente, ha une#039;ampiezza di 10 chilometri quadrati e una profonditae#039; massima di 169 metri. Gli esperti cercheranno di trovare dei batteri definiti estremofili, di cui numerosi esempi sono stati giae#039; rinvenuti in situazioni drastiche come le#039;interno dei ghiacci o dei vulcani. Condizioni simili a quelle del lago si possono trovare su Marte, ma anche sulle comete e sulle lune di alcuni altri pianeti del Sistema Solare. (fonte Ansa) BR per altre notizie molto dettagliate, e con bellissime foto dei batteri estremofili: BR A href= http://science.nasa.gov/newhome/headlines/ast12mar98_1.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://science. nasa.gov/ newhome/headline s/ast12mar98_ 1.htm /FONT /A BR il sito della nasa: A href= http://www.nasa.gov/ target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.nasa. gov/ /FONT /A BR BR A href= http://mysterium.blogosfere.it/2008/02/la-nasa-comincia-la-caccia-agli-organismi-extraterrestri-dallantartide.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://mysterium. blogosfere. it/2008/02/ la-nasa-comincia -la-caccia- agli-organismi- extraterrestri- dallantartide. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3070&titolo_sotto=La Nasa comincia la caccia agli organismi extraterrestri dall'Antartide !&ID_cat_new=99News ReikiScie chimiche: le#039;accordo del 2003 fra Italia e Usa mentre noi respiriamo alluminio e zolfohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3066&titolo_sotto=Scie chimiche: l'accordo del 2003 fra Italia e Usa mentre noi respiriamo alluminio e zolfo&ID_cat_new=99 - P A href= http://economiaefinanza.blogosfere.it/2008/02/scie-chimiche-laccordo-del-2003-fra-italia-e-usa-mentre-noi-respiriamo-alluminio-e-zolfo.html http://economiaefinanza.blogosfere.it/2008/02/scie-chimiche-laccordo-del-2003-fra-italia-e-usa-mentre-noi-respiriamo-alluminio-e-zolfo.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3066&titolo_sotto=Scie chimiche: l'accordo del 2003 fra Italia e Usa mentre noi respiriamo alluminio e zolfo&ID_cat_new=99News ReikiChe cose#039;è la coscienza?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3068&titolo_sotto=Che cos' la coscienza?&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=840 http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=840 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3068&titolo_sotto=Che cos' la coscienza?&ID_cat_new=99News ReikiAlle#039;interno di un tanker chimico (Inside a chemical tanker)http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3067&titolo_sotto=All'interno di un tanker chimico (Inside a chemical tanker)&ID_cat_new=99 - P A href= http://sciechimiche-zret.blogspot.com/2008/02/allinterno-di-un-tanker-chimico-inside.html http://sciechimiche-zret.blogspot.com/2008/02/allinterno-di-un-tanker-chimico-inside.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3067&titolo_sotto=All'interno di un tanker chimico (Inside a chemical tanker)&ID_cat_new=99News ReikiAgarthy: il mondo sotterraneohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3065&titolo_sotto=Agarthy: il mondo sotterraneo&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.daltramontoallalba.it/confiniscienza/agharty.htm http://www.daltramontoallalba.it/confiniscienza/agharty.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3065&titolo_sotto=Agarthy: il mondo sotterraneo&ID_cat_new=99News ReikiLe foreste di Martehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3064&titolo_sotto=Le foreste di Marte&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.marsanomalyresearch.com/evidence-reports/2008/133/colossal-plants-revisit.htm http://www.marsanomalyresearch.com/evidence-reports/2008/133/colossal-plants-revisit.htm /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3064&titolo_sotto=Le foreste di Marte&ID_cat_new=99News ReikiCrop Circles: è tutta colpa dei porcospinihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3063&titolo_sotto=Crop Circles: tutta colpa dei porcospini&ID_cat_new=99 - p a href= javascript:window.open(e#039;http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2402e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2402 /a /phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3063&titolo_sotto=Crop Circles: tutta colpa dei porcospini&ID_cat_new=99News ReikiHo fotografato un Alienohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3062&titolo_sotto="Ho fotografato un Alieno"&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.segnidalcielo.it/fotogrfato_alieno_telefonino.html http://www.segnidalcielo.it/fotogrfato_alieno_telefonino.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3062&titolo_sotto="Ho fotografato un Alieno"&ID_cat_new=99News ReikiPRIMO CONTATTO O GUERRA DEI MONDI? di Tom Boscohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3061&titolo_sotto=PRIMO CONTATTO O GUERRA DEI MONDI? di Tom Bosco&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.nexusedizioni.it/apri/La-Campana-dello-zio-Tom/Ultimi-articoli/PRIMO-CONTATTO-O-GUERRA-DEI-MONDI-di-Tom-Bosco/ http://www.nexusedizioni.it/apri/La-Campana-dello-zio-Tom/Ultimi-articoli/PRIMO-CONTATTO-O-GUERRA-DEI-MONDI-di-Tom-Bosco/ /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3061&titolo_sotto=PRIMO CONTATTO O GUERRA DEI MONDI? di Tom Bosco&ID_cat_new=99News ReikiMaschi addio, lo sperma arriva dal midollo osseo delle donnehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3060&titolo_sotto=Maschi addio, lo sperma arriva dal midollo osseo delle donne&ID_cat_new=99 - P La ricerca ai primi stadi di scienziati inglesi apre inquietanti scenari ROMA BR Cari uomini, addio. Dopo avere raggiunto la parità dei sessi, ora le donne attuano il sorpasso “definitivo” nei confronti del maschio, rendendosi autonome nell’unica cosa che, fino ad oggi, non potevano fare: autofecondarsi. Una prospettiva “estrema”, che nel prossimo futuro potrebbe non essere così fantascientifica dopo la scoperta fatta dagli scienziati inglesi dell’università di Newcastle Upon Tyne, che hanno scoperto un modo per trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in sperma, tagliando di fatto il maschio fuori dal processo di creazione della vita. BR BR La scoperta è pubblicata sul New Scientist e ha ampio risalto su tutti i principali quotidiani inglesi. Il professor Karim Nayernia, che guida l’equipe, è pronto ad iniziare gli esperimenti entro i prossimi due mesi, previo il rilascio delle necessarie autorizzazioni e si dice certo di potere produrre le prime cellule spermatiche femminili entro due anni. Lo sperma maturo, capace di fertilizzare gli ovuli, richiederà invece almeno tre anni di esperimenti. BR BR Una sorta di “primo stadio” dello sperma da cellule di midollo osseo femminile sarebbe già stato prodotto dai ricercatori lavorando sui topi di laboratorio, bombardando le staminali del midollo osseo di vitamine e composti chimici. Secondo gli scienziati la scoperta potrebbe rappresentare una tappa fondamentale nella lotta contro l’infertilità. C’è solo un piccolo particolare che va tenuto presente: i bambini nati in questo modo potrebbero essere esclusivamente di sesso femminile, perchè nella riproduzione non entrerebbe in gioco il cromosoma Y, che è un “copyright” esclusivamente maschile. Cosa che, comunque, potrebbe non importare alle coppie omosessuali, che potrebbero avere in questa “terapia” l’unico modo per ottenere dei figli che siano biologicamente il prodotto di entrambe le persone della coppia. BR BR Ma gli scenari aperti da questa scoperta, anche a livello etico, possono diventare inquietanti: le ricerche potrebbero consentire a una donna di aver un bambino “tutta da sola”, grazie allo sperma prodotto dalle cellule del proprio midollo osseo e ai propri ovuli. E la cosa potrebbe verificarsi anche per un uomo, che potrebbe produrre similarmente le cellule uovo dal proprio midollo osseo. In entrambi i casi si tratterebbe di ipotesi ad lato rischio di anormalità genetiche. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38eID_articolo=561eID_sezione=243esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/scienza/ grubrica. asp?ID_blog= 38eID_articolo= 561eID_sezione= 243esezione= News /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3060&titolo_sotto=Maschi addio, lo sperma arriva dal midollo osseo delle donne&ID_cat_new=99News ReikiMERCURIO, LE FOTO DELLA NASA RIVELANO GLI ANTICHI VULCANIhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3058&titolo_sotto=MERCURIO, LE FOTO DELLA NASA RIVELANO GLI ANTICHI VULCANI&ID_cat_new=99 - P Washington, 30 gen. (Ap) - Antichi vulcani, tracce di violente eruzioni e un cratere mai visto nel sistema solare, segnato da venature che si irradiano a formare la sagoma di un ragno: oltre mille fotografie diffuse oggi dalla Nasa rivelano il lato oscuro di Mercurio. BR Le 1.213 immagini del pianeta più vicino al Sole sono state riprese dalla sonda Messenger. Mostrano una superficie segnata dalle rughe, a dimostrazione della tesi di un graduale restringimento del corpo celeste. BR Oltre alle ferite lasciate dalle antiche eruzioni, le#039;agenzia spaziale americana ha scoperto un cratere singolare, al centro di un e#039;ragno scuroe#039;. Non abbiamo mai visto nulla del genere nel sistema solare , ha commentato Sean Solomon, scienziato del Carnegie Institution di Washington. BR BR A href= http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2008/01_gennaio/30/spazio_mercurio_le_foto_della_nasa_rivelano_gli_antichi_vulcani,13942861.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. alice.it/ notizie/scienze_ e_tecnologie/ 2008/01_gennaio/ 30/spazio_ mercurio_ le_foto_della_ nasa_rivelano_ gli_antichi_ vulcani,13942861 .html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3058&titolo_sotto=MERCURIO, LE FOTO DELLA NASA RIVELANO GLI ANTICHI VULCANI&ID_cat_new=99News ReikiHanno visto le#039;energia oscura motore delle#039;espansione del cosmohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3059&titolo_sotto=Hanno "visto" l'energia oscura motore dell'espansione del cosmo&ID_cat_new=99Studio internazionale coordinato dalle#039;Inaf italiano conferma le#039;esistenza della forza misteriosa che guida la crescita delle#039;universo - P ROMA - Il mistero delle#039;energia oscura, ritenuta alla base delle#039;accelerazione nelle#039;espansione delle#039;universo, è uno dei più affascinanti della cosmologia moderna. Ora uno studio internazionale pubblicato su Nature e coordinato dalle#039;osservatorio di Brera delle#039;Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) segna un importante passo avanti e conferma, con dati precisi, le#039;esistenza di questa forza inafferrabile che occupa il 75 per cento delle#039;universo. Attraverso la misurazione della posizione e della velocità di galassie distanti gli scienziati hanno indicato una nuova via per sciogliere le#039;enigma, confermando anche la validità della teoria della relatività di Einstein. BR BR Una decina de#039;anni fa è stato scoperto che le#039;universo si sta espandendo ad una velocità molto superiore rispetto a quella del passato. Questo può significare solo due cose , spiega Enzo Branchini, delle#039;Università di Roma III, che ha partecipato allo studio. O le#039;universo è pieno di una misteriosa energia oscura, che produce una forza repulsiva che contrasta quella gravitazionale della materia, oppure la teoria gravitazionale attuale non è valida e va modificata, aggiungendo ad esempio dimensioni ulteriori allo spazio . BR BR Determinare la natura di questa energia oscura, motore invisibile che sta dietro alle#039;espansione delle#039;universo, è molto difficile; per riuscirci, il team di 51 scienziati appartenenti a 24 diverse università e centri di ricerca, coordinati da Luigi Guzzo delle#039;Inaf, si è rivolto al passato, analizzando la radiazione di migliaia di galassie molto distanti da noi, la cui luce è stata emessa circa 7 miliardi di anni fa. Gli scienziati hanno potuto così sbirciare in un une#039;epoca precedente, che si colloca a circa la metà delle#039;età attuale delle#039;universo. BR BR Il movimento delle galassie distanti deriva da due diversi fattori: le#039;espansione delle#039;universo, che spinge le galassie lontane le une dalle altre, e le#039;attrazione gravitazionale che le fa avvicinare, creando i cosiddetti ammassi e super ammassi. Analizzando la velocità con cui la materia delle galassie si è aggregata nel corso del tempo, i ricercatori hanno dedotto che a governare le#039;intero processo sia stata le#039;energia oscura: questa misteriosa energia ha contribuito ad influenzare, cioè, la velocità con cui le#039;attrazione gravitazionale ha fatto aggregare la materia delle galassie. BR BR Ora, spiega ancora Branchini, saranno necessari altri studi ed altri test osservativi diversi, indipendenti per dare ulteriori conferme alle conclusioni degli scienziati. BR BR (30 gennaio 2008) BR BR A href= http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/scienza_e_tecnologia/energia-oscura/energia-oscura/energia-oscura.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.repubbli ca.it/2008/ 01/sezioni/ scienza_e_ tecnologia/ energia-oscura/ energia-oscura/ energia-oscura. html /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3059&titolo_sotto=Hanno "visto" l'energia oscura motore dell'espansione del cosmo&ID_cat_new=99News ReikiAmbiente: Coldiretti, dimezzate le api, a rischio coltivazionihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3055&titolo_sotto=Ambiente: Coldiretti, dimezzate le api, a rischio coltivazioni&ID_cat_new=99 - P Con una riduzione variabile dal 30 al 50 per cento del patrimonio apistico nazionale ed europeo è a rischio non solo la produzione di miele ma le#039;equilibrio naturale globale con effetti sulla salute ma anche sulle#039;alimentazione, che dipende per oltre un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro di insetti, al quale proprio le api concorrono per le#039;80 per cento. BR BR Pubblicato il: 29/1/2008 - 19:41:15 BR BR Ee#039; questo le#039;allarme lanciato dalla Coldiretti in riferimento ai dati divulgati dalle#039;APAT che evidenziano nel 2007 la perdita in Italia di 200mila alveari con un danno economico per la mancata impollinazione stimato in 250 milioni di Euro. Prodotti come mele, pere, mandorle, agrumi, pesche, kiwi, castagne, ciliegie, albicocche, susine, meloni, cocomeri, pomodori, zucchine, soia, girasole e, colza - spiega la Coldiretti - dipendono completamente o in parte dalle api per la produzione dei frutti. Ma le api sono utili anche per la produzione di carne con le#039;azione impollinatrice che svolgono nei confronti delle colture foraggere da seme come le#039;erba medica ed il trifoglio, fondamentali per i prati destinati agli animali da allevamento. Anche la grande maggioranza delle colture orticole da seme, come le#039;aglio, la carota, i cavoli e la cipolla, si può riprodurre grazie alle api. Il fenomeno dello spopolamento, comune in molti continenti a partire dagli Stati Uniti e dalle#039;Europa, BR viene denominato “Colony Collapse Disorder” (CCD) e ha effetti gravi anche in Italia dove a rischio - sostiene la Coldiretti - è una popolazione stimata in circa 50 miliardi di api in oltre 1 milione di alveari che offrono “gratuitamente” un valore del servizio di impollinazione alle piante agricole lungo tutto lo Stivale stimato pari a 2,5 miliardi di Euro alle#039;anno. Diverse - sottolinea la Coldiretti - sono le teorie sulle cause del profondo malessere che sta colpendo le api, come le#039;ipotesi di una responsabilità delle onde elettromagnetiche, che secondo uno studio inglese determinerebbe morie fino al 70 per cento, ma anche gli effetti dei cambiamenti climatici, delle#039;inquinamento ambientale nonché gli eventuali effetti di contaminazioni di organismi geneticamente modificati (Ogm). Ma tra i principali sospettati ci sono anche parassiti come virus o batteri sconosciuti e agrofarmaci che potrebbero anche agire in combinazione nelle#039;indebolire ed uccidere le api. Ipotesi sulle BR quali occorre intensificare la ricerca per evitare - sostiene la Coldiretti - conseguenze disastrose per la salute e le#039;ambiente perché, come diceva Albert Einstein, “se le#039;ape scomparisse dalla faccia della terra, alle#039;uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. Secondo stime, l a produzione totale in Italia nel 2007 è stata - conclude la Coldiretti - attorno alle 10mila tonnellate grazie a circa un milione di alveari, gestiti dai 7.500 apicoltori “professionisti” e moltissimi hobbisti. che hanno totalizzato un fatturato stimato in circa 25 milioni di euro. Gli italiani ne consumano circa 400 grammi alle#039;anno a testa. BR BR IL LAVORO DELLE API BR • Concorrono per le#039;80 per cento al lavoro di impollinazione; BR • Le#039;alimentazione dipende per un terzo da coltivazioni impollinate attraverso lavoro insetti; BR • 50 miliardi di api presenti in Italia in oltre 1 milione di alveari; BR • Le#039; impollinazione delle colture in Italia ha un valore stimato in 2,5 miliardi di Euro alle#039;anno; BR • In Italia nel 2007 la produzione è stata attorno alle 10mila tonnellate grazie al lavoro di 7500 apicoltori “professionisti e molti hobbisti che hanno totalizzato un fatturato stimato in circa 25 milioni di euro; BR • Gli italiani consumano circa 400 grammi alle#039;anno a testa BR BR BR Autore: Elaborazioni Coldiretti BR BR A href= http://www.viniesapori.net/ambiente-coldiretti-dimezzate-le-api-a-rischio-coltivazioni.htm target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.viniesap ori.net/ambiente -coldiretti- dimezzate- le-api-a- rischio-coltivaz ioni.htm /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3055&titolo_sotto=Ambiente: Coldiretti, dimezzate le api, a rischio coltivazioni&ID_cat_new=99News ReikiDan Brown il nuovo libro è diventato un misterohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3057&titolo_sotto=Dan Brown il nuovo libro diventato un mistero &ID_cat_new=99 - P MARIO BAUDINO /P br P Robert Langdon, lo studioso detective del Codice da Vinci, forse è stato colpito da una maledizione, proprio come gli scopritori della tomba di Tutankhamon. Dan Brown, l’autore dello straordinario best seller esoterico, aveva fatto sapere già nel 2004 che stava lavorando a un seguito, titolo probabile La chiave di Salomone, da pubblicare entro un anno. Langdon si sarebbe occupato di un complotto massonico. Poi è calato però un silenzio impenetrabile. Ancora nell’autunno scorso, alla Fiera internazionale di Francoforte, gli addetti ai lavori erano divisi tra chi riteneva probabile un’imminente uscita del libro, e chi asseriva che lo scrittore miliardario (secondo il Times, ha guadagnato qualcosa come 125 milioni di sterline, tra libri e film) era certamente in crisi. BR BR Ora l’editore inglese ha fatto sapere che il nuovo romanzo non è previsto fra le uscite dei prossimi mesi, anche se c’è chi giura di conoscere il giorno in cui ciò accadrà: il 4 giugno, festa dell’Indipendenza americana e anche ricorrenza «massonica», perché in quella stessa data, nel 1848, venne posta la prima pietra dell’obelisco di Washington. Non c’è ovviamente conferma. Anzi, il gran maestro della loggia di Washington, Akram Elias, già l’anno scorso aveva spiegato ai cronisti che sì, Dan Brown aveva preso contatto per informazioni, ma era sparito quasi subito. BR BR Dove si sta documentando, allora? Dati i precedenti, non pare un gran problema: Il Codice da Vinci aveva attinto da un solo libro di saggistica stravagante, Il sacro Graal, (Mondadori) best seller degli anni Ottanta; i cui autori (Baigent, Richard e Lincoln) hanno intentato causa per plagio, persa rovinosamente. Forse non siamo alla vendetta di Tutankhamon, ma più banalmente a quella dei tre allegri fantastorici. BR BR A href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/Libri/grubrica.asp?ID_blog=54eID_articolo=1301eID_sezione=81esezione=News target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.lastampa .it/_web/ cmstp/tmplrubric he/Libri/ grubrica. asp?ID_blog= 54eID_articolo= 1301eID_sezione= 81esezione= News /FONT /A BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3057&titolo_sotto=Dan Brown il nuovo libro diventato un mistero &ID_cat_new=99News ReikiINCHIESTE Boriska, il ragazzo che viene da Marte, lancia le#039;allarme per la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3054&titolo_sotto=INCHIESTE Boriska, il ragazzo che viene da Marte, lancia l'allarme per la Terra&ID_cat_new=99..QUALCOSA ACCADRAe#039; SULLA TERRA - P A href= http://www.segnidalcielo.it/boriska_2009_2013.html http://www.segnidalcielo.it/boriska_2009_2013.html /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3054&titolo_sotto=INCHIESTE Boriska, il ragazzo che viene da Marte, lancia l'allarme per la Terra&ID_cat_new=99News Reikiscoperte le ultime regine di ebla, dal deserto riaffiora orohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3056&titolo_sotto=scoperte le ultime regine di ebla, dal deserto riaffiora oro&ID_cat_new=99 - P 29/01/2008 - ore 12:37 BR archeologia: scoperte le ultime regine di ebla, dal deserto riaffiora oro BR BR Roma, 29 gen. - (Adnkronos) - Dalla sabbia di Tell Mardikh, in Siria, ee#039; affiorato, per la prima volta, le#039;oro delle#039;antica cittae#039; di Ebla. La missione archeologica delle#039;Universitae#039; e#039;e#039;La Sapienzae#039;e#039; di Roma, guidata dal professor Paolo Matthiae, ha infatti riportato alla luce durante gli scavi una coppia di statuette femminili, probabilmente appartenenti al medesimo gruppo scultoreo: si tratta delle#039;ultima regina di Ebla, in argento e legno, che rende omaggio alla statua in oro di una sovrana defunta, forse divinizzata. La scoperta ee#039; annunciata sul nuovo fascicolo della rivista e#039;e#039;Archeologia Vivae#039;e#039; (Giunti editore), che pubblica anche le immagini delle due regine in miniatura. BR Delle#039;esistenza delle due effigi gli archeologi avevano giae#039; avuto notizia dai testi rinvenuti nel Palazzo Reale degli Archivi di Ebla, risalente al periodo glorioso della cittae#039; siriana tra il 2400 e il 2300 a.C, ma non avevano mai avuto riscontro negli scavi. Le statue, realizzate con una raffinata tecnica miniaturistica, sono quasi intatte: una ee#039; in argento legno e steatite, le#039;altra in calcare, legno, oro e diaspro. Entrambe testimoniano le#039;altissimo livello delle produzioni artistiche della Siria della seconda metae#039; del III millennio a.C. Nel corso della stessa missione archeologica diretta dal professor Matthiae, lo scopritore della leggendaria Ebla ormai quarante#039;anni fa, ee#039; stato quasi completamente riportato alla luce anche il Tempio della Roccia, con strutture in mattoni crudi alte fino a tre metri e mezzo. BR Il santuario, il piue#039; antico di Ebla, rappresentava il luogo di partenza del grande rituale della regalitae#039; documentato in diverse redazioni nelle tavolette de#039;argilla scoperte negli archivi del Palazzo Reale. Ee#039; in questo tempio che la regina, dopo aver trascorso la notte fuori dalle mura, incontrava lo sposo dando inizio alle cerimonie che duravano tre settimane. BR BR A href= http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=147657 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. interfree. it/cgi-bin/ desc.cgi? id=147657 /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3056&titolo_sotto=scoperte le ultime regine di ebla, dal deserto riaffiora oro&ID_cat_new=99News Reikiarcheologia: bibbia, scoperto sigillo esilio ebrei a babiloniahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3051&titolo_sotto=archeologia: bibbia, scoperto sigillo esilio ebrei a babilonia&ID_cat_new=99 - P Gerusalemme, 28 gen. - (Adnkronos) - Une#039;eccezionale scoperta archeologica in Israele conferma un racconto della Bibbia: a Gerusalemme ee#039; stato ritrovato infatti un sigillo del primo Tempio, che reca le#039;iscrizione Temech , risalente a circa 2.500 anni fa. Secondo le#039;Antico Testamento, che ne parla nel Libro di Neemia , la famiglia israelita Temech faceva parte del servizio di sacerdoti del Tempio, deportata poi a Babilonia dopo la distruzione del sacro edificio nel 586 a.C. e quindi rientrata dalle#039;esilio a Gerusalemme al termine della cattivitae#039; inflitta dal re Nabucodonosor. BR Il sigillo in pietra nera ee#039; tornato alla luce in mezzo a macerie stratificate nello scavo in atto subito fuori delle mura della Cittae#039; Vecchia, vicino alla Porta delle#039;Immondizia. La scoperta ee#039; stata annunciata dalle#039;archeologa israeliana Eilat Mazar, che dirige lo scavo e insegna alle#039;Universitae#039; ebraica di Gerusalemme, al e#039;e#039;Jerusalem Poste#039;e#039;. Il sigillo, acquistato a Babilonia e datato 538-445 a.C, raffigura una comune e popolare scena di culto, spiega Mazar. Sul sigillo ellittico di 2,1 x 1,8 cm sono incise le figure di due sacerdoti barbuti, in piedi ai due lati di un altare di incenso, con le mani levate in posizione di preghiera. Un quarto di luna, simbolo del principale dio babilonese Sin, appare in cima alle#039;altare. Sotto questa scena, dice Mazar, ci sono tre lettere ebraiche che formano il nome Temech. BR BR A href= http://notizie.interfree.it/cgi-bin/desc.cgi?id=147357 target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://notizie. interfree. it/cgi-bin/ desc.cgi? id=147357 /FONT /A BR BR br TABLE cellSpacing=6 cellPadding=0 width= 94% border=0 br TBODY br TR br TD vAlign=top align=left colSpan=3 height=38 br TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 width= 100% border=0 br TBODY br TR br TD class=ArticoloCompleto colSpan=2 SPAN class=ArticoloCompleto br P ***************** /P br P br P Altro articolo qui /P br P A href= http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=17794esez=HOME_SPETTACOLO http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=17794esez=HOME_SPETTACOLO /A /P /SPAN /TD /TR /TBODY /TABLE /TD /TR br TR br TR br TD class=leggiNews vAlign=top align=right colSpan=3 /TD /TR /TBODY /TABLE /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3051&titolo_sotto=archeologia: bibbia, scoperto sigillo esilio ebrei a babilonia&ID_cat_new=99News ReikiLibri di Coelho da scaricarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3052&titolo_sotto=Libri di Coelho da scaricare&ID_cat_new=99 - P A href= http://public.box.net/piratecoelho79355 http://public.box.net/piratecoelho79355 /A /P br P   /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3052&titolo_sotto=Libri di Coelho da scaricare&ID_cat_new=99News ReikiPaulo Coelho, lo scrittore che pirata sé stessohttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3053&titolo_sotto=Paulo Coelho, lo scrittore che pirata s stesso&ID_cat_new=99 - P SPAN class=ArticoloCompleto Dopo aver messo a disposizione in rete copie le digitali delle proprie opere, ha visto aumentare di molto le vendite dei propri libri. BR [ZEUS News - www.zeusnews. it - 27-01-2008] BR BR BR Per tutti coloro che sostengono la pericolosità del file sharing per la produzione artistica , per tutti coloro che ritengono che lo scambio di opere via Internet rappresenti la morte della cultura, ecco il primo autore che pirata sé stesso. Paulo Coelho, lo scrittore brasiliano famoso per opere come Le#039;alchimista , ha trovato un modo di farsi conoscere e addirittura di aumentare le vendite dei propri libri che non piace per niente ai suoi editori. Permettere ai lettori di scambiarsi copie digitali delle opere fa bene alle vendite: è questa la conclusione di Coelho il quale, semplicemente rendendo disponibile in rete la traduzione in russo de Le#039;alchimista , ha visto il numero di copie vendute passare da 100.000 a più di un milione alle#039;anno. Constatato il successo delle#039;operazione, Coelho è andato oltre. Ha aperto un blog, Pirate Coelho, BR BR http://piratecoelho.wordpress.com/ BR BR in cui riporta i link alle copie digitali dei propri libri. Parlando durante una BR conferenza a Monaco, le#039;autore brasiliano ha riconosciuto il cambiamento che Internet ha portato al linguaggio e ai libri e affermato che questa sorta di pirateria cui ha dato il via gli ha permesso di vendere più libri: Che ci crediate o no, le vendite del libro sono cresciute molto grazie al sito Pirate Coelho . BR BR Matteo Schiavini - Olimpo Informatico BR BR A href= http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampaecod=6737 http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampaecod=6737 /A /SPAN /P br P SPAN class=ArticoloCompleto   BR /P /SPANhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3053&titolo_sotto=Paulo Coelho, lo scrittore che pirata s stesso&ID_cat_new=99News ReikiPERICOLO SCAMPATO, Le#039;ASTEROIDE NON COLPIRAe#039; LA TERRAhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3049&titolo_sotto=PERICOLO SCAMPATO, L'ASTEROIDE NON COLPIRA' LA TERRA&ID_cat_new=99 - P Le#039;asteroide 2007 TU24 passerae#039; a piue#039; di mezzo milione di chilometri dalla terra e dunque non esiste alcun rischio che impatti contro il pianeta terrestre. Lo ha reso noto, con un comunicato, il laboratorio di prulsione dkl getto della Nasa (Nasa-jpl). Il punto di maggiore approssimazione dele#039;asteroide, che ee#039; largo circa 150 metri e lungo 610, sarae#039; alle 08:33 GMT del prossimo martedie#039;. Le#039;asteroide sarae#039; visibile anche dagli astronomi dilettanti, con telescopi di bassa potenza. In quel momento il corpo celeste sara a 537.000 chilometri dalla terra e sarae#039; il punto piue#039; vicino di un asteroide di questa grandezza o anche maggiore, fino al 2027W Don Yeomans, direttore delle#039;Uffico per il Programma degli oggetti ufficiali alla terra della Nasa. Nel suo punto piue#039; vicino sarae#039; a una distanza e mezza da quella che esiste tra la terra e la luna: non abbiao quindi da preoccuparci. Al contrario, madre natura non ci dae#039; une#039;eccellente opportunitae#039; per realizzare osservazioni BR scientifiche , ha spiegato Yeomans. (AGI) - Washington, 25 gennaio - BR BR A href= http://www.agi.it/estero/notizie/200801250904-est-rt11008-art.html target=_blank rel=nofollow FONT color=#003399 http://www.agi. it/estero/ notizie/20080125 0904-est- rt11008-art. html /FONT /A BR BR /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3049&titolo_sotto=PERICOLO SCAMPATO, L'ASTEROIDE NON COLPIRA' LA TERRA&ID_cat_new=99News ReikiUn Alieno su Marte?http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3050&titolo_sotto=Un Alieno su Marte?&ID_cat_new=99 - P A href= http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=818 http://www.coscienza.org/_ArticoloDB1.asp?ID=818 /A /Phttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3050&titolo_sotto=Un Alieno su Marte?&ID_cat_new=99News ReikiVerso un nuovo ciclo solarehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3046&titolo_sotto=Verso un nuovo ciclo solare&ID_cat_new=99A rischio le telecomunicazioni - Aumenta il rischio che si verifichino malfunzionamenti nelle reti elettriche, nei sistemi GPS, nelle telecomunicazioni via satellite e con i velivoli, nella telefonia cellulare Secondo le osservazioni degli scienziati del NOAA degli Stati Uniti, le macchie solari osservate nellersquo;emisfero nord della stella indicano che siamo alle soglie di un nuovo ciclo di 11 anni dellersquo;attività solare. Lersquo;evento porta con sé lersquo;aumento del rischio che sulla Terra si verifichino malfunzionamenti nelle reti elettriche, nelle telecomunicazioni via satellite e con i velivoli militari e civili, nonché nei ricevitori satellitari GPS e nella telefonia cellulare. Durante una tempesta solare, infatti, avviene lersquo;espulsione di un'enorme quantità di particelle cariche che possono arrivare fino al nostro pianeta, interferendo con le apparecchiature elettromagnetiche. La nuova macchia solare, identificata come dalla sigla #10,981, è lersquo;ultima in ordine di tempo a essere stata osservata da quando il NOAA cominciò a catalogarle e numerarle nel gennaio del 1972. la sua posizione, 27 gradi di latitudine nord, e la sua polarità sono chiari segni dellersquo;inizio di un nuovo ciclo solare, secondo gli esperti del NOAA. Le prime macchie solari e le regioni di attività di un nuovo ciclo solare, infatti, emergono ad alte latitudini, mentre quelle del precedente ciclo continuano a formarsi nelle vicinanza dellersquo;equatore. Questa macchia solare è come la prima rondine di primaveraerdquo;, ha spiegato Douglas Biesecker, dello Space Weather Prediction Center del NOAA. In questo caso, è un presagio di tempeste solari che gradualmente tenderanno ad aumentare nellersquo;arco dei prossimi annierdquo;. Una macchia solare è unersquo;area di attività magnetica altamente organizzata sulla superficie del Sole. Il nuovo ciclo di 11 anni, chiamato ciclo solare 24, aumenterà via via, mostrando una serie di macchie e tempeste che raggiungeranno il culmine tra il 2011 e il 2012, sebbene le tempeste devastanti possano verificarsi in qualunque momento. (fc) http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1321285http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3046&titolo_sotto=Verso un nuovo ciclo solare&ID_cat_new=99News ReikiMega nuvole avvelenate fanno bruciare la Terrahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3047&titolo_sotto=Mega nuvole avvelenate fanno bruciare la Terra&ID_cat_new=99Generate da fuliggini e sostanze chimiche, accelerano siccità e scioglimento dei ghiacci Avvolgono intere zone di India e Cina e raggiungono anche i tre chilometri di spessore - table border= 0 cellpadding= 0 cellspacing= 0 tbody tr td class= sezione colspan= 2 VEERABHADRAN RAMANATHAN /td /tr tr td img src= http://www.reikinet.it/common/images/pixel.gif height= 4 /td /tr tr td class= articologirata colspan= 2 img src= http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/admin/immagine.asp?ID_blog=51eID_file=498 align= right hspace= 3 vspace= 1 UNIVERSITY OF CALIFORNIA AT SAN DIEGO - USA br I br segni clamorosi del riscaldamento globale sono l’innalzamento del br livello dei mari, lo scioglimento del manto dei ghiacci artici e la br ritirata dei ghiacciai nelle Alpi, nelle Ande e nell’Himalaya: br minacciano - spiegherò al Festival delle Scienze di Roma - noi, i br nostri figli e i nostri nipoti. Il mondo, quindi, non può permettersi br ulteriori catastrofi ambientali. E invece, purtroppo, ora se ne br aggiunge una nuova e assume la forma delle «ABC», le «Atmospheric Brown br Clouds» (le nuvole oscure). I loro effetti comprendono la riduzione br dell’illuminazione solare, il mascheramento dell’effetto serra, la br desertificazione e l’accelerazione del ridimensionamento di ghiacci e br ghiacciai. br br strong Calore intrappolato /strong br Ci sono due br tipi di inquinamento nell’atmosfera. Uno è l’immissione dei gas serra, br come il diossido di carbonio provocato dalla combustione dei br combustibili fossili, l’ossido di azoto dei fertilizzanti e gli br halocarbon usati nei frigoriferi. Questi gas, il cui decadimento br richiede tempi lunghissimi, ricoprono il pianeta e intrappolano il br calore. Il riscaldamento conseguente è simile a una coperta di lana in br una notte d’inverno che ci tiene caldi, bloccando il tepore del corpo. br Il calore globale trattenuto solo l’anno scorso è equivalente br all’accensione di 25 trilioni di lampadine da 60 watt, giorno e notte, br tutti i giorni! br La seconda forma di inquinamento consiste nelle br particelle minuscole che sporcano i cieli, compresi quelli più belli, br come a Roma. La foschia contiene fuliggine, solfati, nitrati e br centinaia di altri composti chimici. I granuli provengono dalla br combustione del carbone e dei motori diesel, dal cucinare con br combustibili come legno e sterco e dai roghi dei residui dei raccolti, br della vegetazione delle savane e degli alberi nelle foreste. Tra le br conseguenze, ci sono le tante vittime umane, causate dall’inalazione br degli inquinanti, e i danni agli ecosistemi, scatenati dalle piogge br acide. L’ozono, inoltre, porta alla riduzione dei raccolti stessi. br Usando br le misurazioni di aerei e satelliti, abbiamo scoperto che le particelle br vengono trasportate dai venti per migliaia di chilometri e che si br trasformano nelle scie intercontinentali e transoceaniche delle nuvole br «ABC», spesse fino a tre chilometri. Queste intercettano la luce solare br in due modi: le particelle scure di fuliggine assorbono la luce stessa, br mentre solfati e nitrati la riflettono, rimandandola nello spazio. br Insieme, assorbimento e riflessione provocano il fenomeno del br «dimming», l’oscuramento globale. br Si genera così un raffreddamento br al suolo, che può aver mascherato tra il 50% e il 75% dell’effetto br serra. Se il fenomeno appare come un regalo inatteso dell’inquinamento, br si tratta in realtà di un patto faustiano: considerando gli impatti br negativi delle «ABC» sulla salute e sugli ecosistemi, l’inquinamento, br infatti, non può non essere combattuto. E grazie alle nuove leggi le br emissioni negli USA e in molte aree dell’Europa si sono un po’ ridotte. br Comunque, anche se tutti i gas serra fossero eliminati a livello br mondiale, è probabile che il pianeta continuerebbe a riscaldarsi di un br altro grado e mezzo proprio in seguito all’eliminazione degli effetti br delle nuvole «ABC»! Si tratta del doppio del livello di riscaldamento br osservato negli ultimi 100 anni e i dilemmi morali si aggravano quando br si considerano, per esempio, le conseguenze delle «ABC» sulla br produzione alimentare e sulle riserve idriche di Cina e India. br L’una br e l’altra stanno sperimentando una crescita spettacolare. Ma è uno br sviluppo che impone un prezzo molto alto all’ambiente: le emissioni di br particelle che causano le «ABC» sono aumentate di oltre quattro volte br dagli Anni 50 a oggi. Le pianure del Gange e della Cina orientale sono br tra le aree più inquinate del mondo, con le mega-nuvole che incombono br per almeno sei-nove mesi l’anno. La Cina e l’India, così come l’Oceano br Indiano e l’Oceano Pacifico, si sono oscurati del 10%, se si br confrontano i dati odierni con quelli di mezzo secolo fa. Dato che la br luce solare che arriva sulla superficie terrestre è una «leva» basilare br per le precipitazioni portate dai monsoni, il «dimming» ha provocato, br secondo i nostri calcoli, una riduzione tra il 5% e il 10% delle piogge br sulla sola India. br L’ulteriore aumento delle emissioni di fuliggine br potrebbe quindi portare al raddoppio delle fasi di siccità sulla br regione indo-gangetica, che ospita una popolazione di 500 milioni di br persone. Intanto, sia in Cina sia in India, le piogge torrenziali sono br aumentate, mentre le precipitazioni medie sono diminuite, provocando br alluvioni in alcune aree e carestie in altre. E’ evidente che l’impatto br più drammatico sarà sull’agricoltura. br E non basta: si ritiene che il br riscaldamento dell’aria, provocato dai fenomeni di assorbimento delle br fuliggini, amplifichi l’effetto serra sulle aree himalayane, secondo un br fattore due. Le coltri di neve e i ghiacciai sono note per essere la br «fontana» dell’Asia, dato che forniscono acqua ai maggiori fiumi, a br cominciare da Indo, Gange, Brahmaputra, Mekong e Yangtze. Almeno due br terzi dei 15 mila ghiacciai di questa zona si stanno ritirando: sebbene br la riduzione fosse cominciata nel XIX secolo, il tasso di ritirata si è br intensificato dagli Anni 50. Gli studiosi sono arrivati alla br conclusione che il riscaldamento dell’aria alle alte quote sia la causa br primaria di questa accelerazione. br Le continue riduzioni, secondo le br mie valutazioni, rappresentano oggi le maggiori minacce per Cina e br India. Ecco perché dobbiamo mobilitare risorse per studiare con il br massimo grado di accuratezza il fenomeno e per capire se gli scienziati br hanno trascurato qualche aspetto. L’esempio di un effetto che è br sfuggito ai più è l’influenza delle fuliggini sulla regione himalayana: br sono queste a offuscare la brillantezza del ghiaccio e della neve. E’ br certo che la contaminazione provocherà un’ulteriore assorbimento della br luce solare e contribuirà al loro scioglimento. Non a caso, le br misurazioni ai campi-base dell’Everest, finanziate dall’Italia e br realizzate da un team del CNR, indicano vaste concentrazioni di nuvole br «ABC» perfino a queste altitudini. br br strong Esperimento-pilota /strong br La br ricerca, però, offre anche qualche speranza per mitigare gli effetti br delle mega-nuvole sul riscaldamento globale e sullo scioglimento dei br ghiacciai. Se ha identificato proprio nelle fuliggini il colpevole br numero uno, possiediamo le tecnologie e le risorse per ridurre le br emissioni. Dato che cucinare con legno, carbone e sterco rappresenta br una fonte di inquinamento primaria in molte parti dell’Asia, si apre la br prospettiva di sostituire questi combustibili con energia solare e br biogas. La permanenza delle fuliggini nell’aria dura poche settimane e, br quindi, gli effetti di queste trasformazioni sull’ambiente sarebbero br immediatamente percepibili. br Per capire le sfide br socio-economico-tecnologiche legate alla trasformazione delle abitudini br in cucina di un’enorme popolazione (700 milioni nella sola India), br abbiamo lanciato il «Project Surya» con un gruppo di ingegneri, br sociologi e organizzazioni non governative. Per la fase pilota verranno br scelte due aree rurali: una montana, nell’Hindu Kush, e l’altra nelle br pianure indo-gangetiche, con circa 30 mila persone, dove saranno br installate cucine solari e impianti a biogas. Si potranno così studiare br gli effetti dell’eliminazione delle fuliggini sulla salute, sui br ghiacciai, sul riscaldamento al suolo e sul «dimming». br Il progetto br non è che un esempio di come ciascuno di noi debba immaginare modi br efficaci per affrontare il riscaldamento globale. La scienza ci sta br fornendo conoscenze immense sull’impatto dell’uomo sul clima e dobbiamo br usare questo sapere per sviluppare soluzioni olistiche - cioè globali - br che combinino i cambiamenti della natura con la nostra capacità di br trasformare i comportamenti. br br strong Chi è Ramanathan Fisico br RUOLO /strong : br E’ PROFESSORE DI SCIENZE ATMOSFERICHE E DI SCIENZE OCEANICHE ALLA br «SCRIPPS INSTITUTION OF OCEANOGRAPHY» DELLA UNIVERSITY OF CALIFORNIA AT br SAN DIEGO. E’ UNO DEI DIRETTORI DELL’«ATMOSPHERICBROWN CLOUD PROJECT» br /td /tr /tbody /table a href= http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=539eID_sezione=76esezione=Ambiente http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51eID_articolo=539eID_sezione=76esezione=Ambiente /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3047&titolo_sotto=Mega nuvole avvelenate fanno bruciare la Terra&ID_cat_new=99News ReikiKAZAKISTAN; TESTIMONE: UN UFO Se#039;Ee#039; IMMERSO IN FIUME DEL NORDhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3048&titolo_sotto=KAZAKISTAN; TESTIMONE: UN UFO S'E' IMMERSO IN FIUME DEL NORD&ID_cat_new=99Capo polizia le#039;ha visto e ha riferito a massime autorità - Roma, 8 gen. (Apcom) - Si spera che i marziani siano ben resistenti al br freddo, visto che hanno un scelto un luogo dal clima non semplice per br tuffarsi. Un testimone ha raccontato, secondo quanto riporta oggi br le#039;agenzia di stampa russa Interfax, che un oggetto volante non br identificato, un UFO secondo il notissimo acronimo in inglese, sarebbe br entrato nelle acque del fiume Belaya, nel nord del Kazakistan. br br Il br capo della polizia locale ha detto dìe#039;aver un oggetto luminoso che si br lanciava nelle acque del fiume è stato avvistato nelle prime ore del 5 br gennaio 2008. La cosa, secondo una fonte delle#039;Interfax, sarebbe stata br riferita alle massime autorità kazake. br br Secondo il br Dipartimento delle situazioni de#039;emergenza, sommozzatori avrebbero br esplorato il fondale nel luogo in cui le#039;UFO si sarebbe immerso e vi br avrebbero ritrovato una cavità dal diametro di 15 metri. I br sommozzatori - ha comunque precisato il dipartimento - sono scesi per br quattro volte, ma non hanno trovato alcun oggetto. I campioni de#039;acqua br sono risultati normali . br br Per le#039;ufologo Lyubov Rybalko, capo br delle#039;organizzazione Asur, è da escludere che il disco volante sia br precipitato nel fiume, perché un UFO non può precipitare. O atterra, o br passa attraverso la Terra, come attraverso le#039;aria , assicura le#039;esperto. br Ma non è da escludere, ammette le#039;ufologo, che abbia voluto fare un br tuffo nel fiume. br br br a href= http://notizie.alice.it/notizie/top_news/2008/01_gennaio/08/kazakistan_testimone_un_ufo_s_e_immerso_in_fiume_del_nord,13772738.html target= _blank rel= nofollow font color= #003399 http://notizie. br alice.it/ notizie/top_ news/2008/ 01_gennaio/ 08/kazakistan_ testimone_ br un_ufo_s_ e_immerso_ in_fiume_ del_nord, 13772738. html /font /ahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3048&titolo_sotto=KAZAKISTAN; TESTIMONE: UN UFO S'E' IMMERSO IN FIUME DEL NORD&ID_cat_new=99News ReikiNuova teoria predice la forza dei campi magnetici dei corpi celestihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3556&titolo_sotto=Nuova teoria predice la forza dei campi magnetici dei corpi celesti&ID_cat_new=99 - span class= Apple-style-span style= font-family: Georgia; font-size: 13px; line-height: 15px; [Data: 2009-01-08] br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Alcuni scienziati tedeschi hanno sviluppato una teoria in grado di predire nello stesso modo il campo magnetico dei pianeti e delle stelle. Le simulazioni computerizzate da loro elaborate rivelano, infatti, che la forza del campo magnetico di un corpo celeste è determinata dalla quantità di energia (per esempio sotto forma di calore o di luce) emessa dallo stesso. La teoria, supportata da dati de#039;osservazione, potrebbe essere de#039;ausilio agli astronomi per predire quali pianeti e stelle dispongono di campi magnetici individuabili.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Sono numerosi i pianeti e le stelle che possiedono campi magnetici: questi sono generati nel momento in cui materiale liquido o gassoso proveniente dal nucleo interno caldo di una stella o di un pianeta raggiunge la superficie, si raffredda e ritorna alle#039;interno del corpo celeste. Poiché il suddetto materiale è un conduttore di elettricità, il suo movimento crea i campi magnetici e la rapida rotazione di pianeti e stelle conferisce alle correnti una forma in grado di favorire un principio di dinamo .  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il campo magnetico del sole contribuisce alla formazione di bagliori solari che scaraventano le particelle cariche nello spazio. Il campo magnetico terrestre, intanto, funge da barriera protettiva contro questo bombardamento.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; La forza dei campi magnetici generati da stelle e pianeti varia ampiamente: il campo magnetico di Giove ha una forza di dieci volte superiore a quello della Terra, mentre i campi magnetici di alcune stelle con una grandezza pari o superiore a 1.000 volte quella del campo magnetico di Giove, fanno apparire minuscolo queste#039;ultimo.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Tuttavia, fino ad oggi permaneva il mistero sulle cause alla base di queste differenze. Secondo una teoria, la forza del campo magnetico era determinata dalla velocità di rotazione del pianeta: pur essendo ritenuta valida in alcune situazioni, questa teoria non trovava applicazione nei corpi a rotazione rapida quali la Terra, Giove e alcune stelle di dimensioni ridotte.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; In questo recente studio, gli scienziati delle#039;Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare, in Germania, hanno utilizzato simulazioni computerizzate per lo sviluppo di una nuova teoria secondo la quale la forza dei campi magnetici dipende dalla quantità di energia emessa nello spazio dalla stella o dal pianeta oggetto di studio.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il team ha testato la propria teoria sulla base di dati de#039;osservazione relativi alla Terra e a Giove, nonché su diverse tipologie di stelle con une#039;elevata velocità di rotazione. Nonostante la natura ampiamente variabile degli oggetti presi in considerazione, la teoria si è rivelata valida per ciascuno di loro. Riveste particolare importanza il fatto che la stessa teoria trova applicazione anche nel caso di stelle la cui densità varia a seconda della profondità.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; I nostri risultati fanno supporre che, diversamente da quanto ritenuto, il processo dinamo non presenta differenze tra pianeti e stelle, ha commentato il professor Ulrich Christensen delle#039;Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Non è stato possibile impiegare la teoria per predire la forza dei campi magnetici dei pianeti, i cui campi magnetici non sono ancora stati individuati. Alcune stelle hanno pianeti di dimensioni nettamente superiori a Giove che potrebbero, per esempio, avere campi magnetici da analizzare secondo uno schema comparativo. Al momento non esistono sulla terra antenne abbastanza sensibili da rilevare le intense onde radio probabilmente emesse da questi grandi pianeti.  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Il radiotelescopio LOFAR ( Radiotelescopio a bassa frequenza per la radio astronomia ) , che sarà alla fine costituito da una rete di antenne posizionate capillarmente sul territorio europeo, sarà tuttavia in grado di rilevare questi segnali. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Per ulteriori informazioni, visitare:  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Nature:  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.nature.com/nature style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.nature. com/nature /a   br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare:  br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://www.mps.mpg.de/ style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://www.mps. mpg.de/ /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; ARTICOLI CORRELATI: 30270 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Categoria: Varie br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Fonte: Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare; Nature br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Documenti di Riferimento: Christensen, UR et al. (2009) Energy flux determines magnetic field strength of planets and stars. Nature 457: 167-69. br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; Codici di Classificazione per Materia: Ricerca scientifica; Ricerca spaziale e satellitare br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; RCN: 30317 br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; a rel= nofollow target= _blank href= http://cordis.europa.eu/fetch?CALLER=IT_NEWSeACTION=DeSESSION=eRCN=30317 style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; color: rgb(0, 51, 153); text-decoration: underline; line-height: 1.22em; http://cordis. europa.eu/ fetch?CALLER= IT_NEWSeACTION= DeSESSION= eRCN=30317 /a br style= outline-style: none; outline-width: initial; outline-color: initial; line-height: 1.22em; /spanhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3556&titolo_sotto=Nuova teoria predice la forza dei campi magnetici dei corpi celesti&ID_cat_new=99News ReikiMassi sospesi in aria: da non credercihttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3891&titolo_sotto=Massi sospesi in aria: da non crederci&ID_cat_new=99 - Articolo a href= javascript:window.open(e#039;http://www.technotizie.it/frame/87992/altro-massi-sospesi-in-aria-fenomi-bizzarri-naturali-o-ufoe#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); qui /a brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=3891&titolo_sotto=Massi sospesi in aria: da non crederci&ID_cat_new=99News ReikiSostanze tossiche nei vestiti: grandi marche denunciate da Greepeacehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4195&titolo_sotto=Sostanze tossiche nei vestiti: grandi marche denunciate da Greepeace&ID_cat_new=99 - Greenpeace non perde tempo e, a poca distanza dalla battaglia stellare contro le emissioni di a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/guerre-stellari-emissioni-volkswagen.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Volkswagen /a , pubblica un nuovo report di denuncia a href= javascript:window.open(e#039;http://www.greenpeace.org/international/en/publications/reports/Dirty-Laundry-2/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); “Dirty Laundry 2” /a , nel quale accusa i grandi marchi di utilizzare nelle proprie produzioni sostanze chimiche pericolose per la salute umana, tra i quali i nonilfenoli etossilati. br I nomi interessati dalla denuncia fanno tremare il mondo della moda, perché si parla di Adidas, Uniqlo, Calvin Klein, Li Ning, HeM, Abercrombie e Fitch, Lacoste, Converse e Ralph Lauren, tutte multinazionali che hanno spostato le basi produttive in Cina, Filippine e Malesia, paesi in cui è sempre più difficile ottenere controlli serrati sui a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/b2b/news/sostanze-tossiche-vestiti-multinazionali-inquinamento.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); metodi di produzione /a e sulle condizioni di lavoro. br   br «I nonilfenoli - ha spiegato la portavoce di Greenpeace, Li Yifang, - possono contaminare la catena alimentare ed essere assunti dagli organismi viventi, minacciando così la loro fertilità, il loro sistema di riproduzione e la loro crescita. Non è solo un problema legato ai a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/jeans-sbiancati-provocano-malattie-polmonari.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Paesi in via di sviluppo /a , dove vengono fabbricati i tessuti - ha aggiunto l’esperta - quantità residue di Npeo vengono rilasciate ogni volta che i vestiti vengono lavati e si diffondono anche nei Paesi dove le#039;uso di queste sostanze chimiche sono vietate». br   br È di soli 30 giorni fa, infatti, la pubblicazione di “Dirty Laudry”, primo dei due report, accompagnato dalla campagna Detox di Greenpeace, volta proprio ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui materiali tossici utilizzati da alcune aziende tessili nella produzione di abiti e accessori firmati. br   br Nel mirino, in particolare, Nike e Adidas, ritenute collegate alle attività industriali di due colossi cinesi impegnati nel settore tessile: Youngor Textile Complex e  Well Dyeing Factory Limited. «Le industrie tessili moderne - spiega le#039;associazione - da tempo hanno cominciato a spostare i propri impianti da un Paese a un altro con l’unico obiettivo di ridurre i costi di produzione. Questo settore impiega molte a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/green-economy/la-ue-vieta-6-veleni-presenti-in-detergenti-case-auto-tessuti.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); sostanze chimiche /a pericolose durante varie fasi del processo produttivo, come tinteggiatura, lavaggio, stampa dei tessuti: la produzione tessile è considerata fra le maggiori cause dell’ a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/fosfato-detersivi-piatti-divieto.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); inquinamento delle acque cinesi». /a br   br Greenpeace ha prelevato campioni di acqua presso gli scarichi delle due industrie orientali, rispettivamente situati lungo il delta del fiume Yangzte, risorsa idrica che fornisce acqua potabile a circa 20 milioni di persone, e lungo il fiume delle Perle: i risultati delle analisi hanno confermato la presenza di alchilfenoli e composti perfluorurati, pericolosi perché alterano il sistema ormonale dell’uomo e agiscono anche a basse concentrazioni. Trovati anche metalli pesanti come cromo, rame e nichel. br   br La posizione dell’associazione ambientalista è chiara: il fatto che la a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/news/ambiente-energia/giocattoli-al-veleno-rifiuti-speciali-verso-cina.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); Cina /a non abbia ancora adottato una legislazione idonea a gestire l’uso e il rilascio di composti pericolosi nell’ambiente, non legittima le due multinazionali a non curarsi dell’impatto nocivo delle proprie attività, soprattutto considerando che Nike e Adidas acquistano prodotti cinesi per i propri prodotti sportivi, contribuendo pesantemente a tali scarichi tossici. br   br «Se le aziende vogliono risolvere davvero il problema – a href= javascript:window.open(e#039;http://www.greenpeace.org/italy/it/multimedia/Foto1/Greenpeace-sfida-Nike-e-Adidas-contro-linquinamento/e#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); spiega Greenpeace /a - devono prima di tutto adottare una chiara politica chimica, fatta di monitoraggi periodici e scadenze precise, per ridurre e infine eliminare l’uso di composti pericolosi lungo l’intera catena di rifornimento». br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://gogreen.virgilio.it/mondo-green/index.htmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); gogreen br /a   br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4195&titolo_sotto=Sostanze tossiche nei vestiti: grandi marche denunciate da Greepeace&ID_cat_new=99News ReikiLe#039;auto elettrica che si ricaricae#8232; con le#039;energia della stradahttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4215&titolo_sotto=L'auto elettrica che si ricarica
 con l'energia della strada&ID_cat_new=99Città ecosostenibili e intelligenti, si parte dalla Lombardia. Coinvolte oltre cento aziende de#039;eccellenza e 40 università - Le#039;auto elettrica che si ricaricae#8232;con le#039;energia della strada br Città ecosostenibili e intelligenti, si parte dalla Lombardia. Coinvolte oltre cento aziende de#039;eccellenza e 40 università br br La Smart Electric Drive presentata al Motor Show di Bologna (Ipp) br MILANO - Creare entro il 2022 città «ecosostenibili e intelligenti» grazie al dialogo fra veicoli, infrastrutture e tecnologie che riducano sensibilmente le emissioni inquinanti generate dal traffico. Magari anche grazie a strade elettrificate che alimentino auto a emissioni zero. br br MOBILITÀ SOSTENIBILE - È in sintesi il progetto che presentato veenrdì al Motor Show di Bologna, e vuole porre le#039;Italia come protagonista in Europa nel settore dello sviluppo della mobilità sostenibile. Per questo oltre cento aziende delle#039;eccellenza italiana e 40 università, aderenti alla Piattaforma tecnologica italiana sulla mobilità elettrica (nata al ministero delle#039;Università e della ricerca poco più di in anno fa), puntano a un modello virtuoso facendo squadra e parlando con una sola voce. Del resto trovare un nuovo sistema di trasporti alternativo è un problema sempre più attuale. Il livello dello smog in molte città italiane ha superato i limiti di guardia. Se non si interverrà con decisione sarà sempre peggio. Secondo stime, entro il 2050, circoleranno 273 milioni di automobili in Europa e 2,5 miliardi nel mondo. Circa tre volte il parco circolante di oggi. br INIZIATIVE - La soluzione italiana potrebbe essere proprio il progetto integrato «Grande Melo» che partirà, in via sperimentale, dalla Lombardia e coinvolgerà venti città. Le#039;iniziativa delle#039;Agenzia di ricerca per la mobilità elettrica per il sistema Italia (Armesi) avrà la direzione generale di Assoknowledge Servizi e comincerà il primo gennaio del 2012. «Le#039;ambizione - spiega Laura Deitinger, presidente di Assoknowledge - è quella di sperimentare e attuare un modello di Paese esportabile che valorizzi le#039;eccellenza e le capacità che le#039;Italia può esprimere in questo campo se solo riusciamo a porci nei confronti del mondo in modo integrato e coeso condividendo strategie ed obiettivi». I tempi di attuazione sono stati già stabiliti. La fase di sperimentazione per definire gli standard e i prototipi da realizzare finirà nel 2016 mentre quella della costruzione delle infrastrutture terminerà nel 2021. Le aree tematiche previste si svilupperanno in cinque aree: veicoli elettrici, infrastrutture, energia con sviluppo di energia aggiuntiva da nuove fonti rinnovabili, infomobilità e la gestione intelligente integrata della rete. br CITTÀ INTELLIGENTE - La «città intelligente» sarà le#039;insieme di tante tecnologie che faranno «dialogare» le auto con le infrastrutture per abbattere le#039;inquinamento ambientale e acustico. Ad esempio indicando la strada meno congestionata. Le macchine potrebbero essere a emissioni zero grazie alla propulsione esclusivamente elettrica. Per eliminare il problema della scarsa autonomia delle batterie di questi mezzi si studieranno soluzioni come la ricarica da strade elettrificate direttamente mentre si circola. Un sistema di magneti posto sia sotto le#039;asfalto sia sulla vettura alimenterebbe il mezzo. Più o meno come avviene con le piste-giocattolo dei bimbi. Poi, si potrebbero avere semafori capaci di snellire il traffico o portali de#039;ingresso alle città che automatizzino i servizi come il pagamento dei parcheggi. br RISORSE - «Le#039;Agenzia - prosegue il presidente di Assoknoweldge - si è impegnata perché tutti portassero il proprio know how per metterlo a servizio del progetto, facendo sistema, in maniera integrata e con le#039;obiettivo di lavorare in sinergia per un progetto decennale così innovativo da apparire fantascientifico». Certo un sistema così avanzato e articolato ha bisogno di risorse ingenti. «I finanziamenti - conclude Deitinger - avverranno sia con mezzi degli aderenti sia attraverso il mercato sia con le#039;utilizzo del project financing. È stato un lavoro impegnativo che ci ha permesso di conoscere le realtà sia di grandi gruppi industriali come di piccole e medie imprese che fino a oggi hanno fatto ricerca e innovazione in modo individuale. Siamo orgogliosi di poter dire che il progetto è stato colto come une#039;opportunità anche dalla Regione Lombardia, con le#039;impegno di accompagnarlo nelle#039;attuazione anche dal punto di vista amministrativo». br br Alessio Ribaudo br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4215&titolo_sotto=L'auto elettrica che si ricarica
 con l'energia della strada&ID_cat_new=99News ReikiSe il clima cambia, qualcunoe#8232;è contento: gli albatroshttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4233&titolo_sotto=Se il clima cambia, qualcuno
 contento: gli albatros&ID_cat_new=99 - br Pescano meglio e fanno turni più corti per tornare ai nidi br Le#039;aumento delle#039;intensità dei venti occidentali ha determinato un incremento del 10-20% del loro peso. Così volano meglio br br MILANO - I cambiamenti climatici, additati spesso di mettere alle strette quella o quell’altra specie, sembrano invece dare una mano agli albatros urlatori, i grandi uccelli strettamente marini che vivono nell’emisfero australe e che per morfologia ed ecologia sono affini alle berte maggiori dette Diomedee, delle nostre isole Tremiti. «L’aumento d’intensità dei venti che spirano da ovest soprattutto nella fascia dell’oceano Indiano più vicina all’Antartide ha infatti determinato un incremento del 10-20 per cento del loro peso corporeo», spiega Nicola Saino, professore ordinario di ecologia al dipartimento di biologia dell’Università degli studi di Milano. br br ZAVORRA - «Un chilo in più, in aggiunta ai loro 8-10 chili di peso, fa l’effetto di una zavorra: li rende più pesanti e capaci di contrastare meglio un vento più forte», aggiunge Saino. Quindi turni più corti al nido. Questi uccelli molto longevi e monogami, che riscelgono anno dopo anno lo stesso partner per riprodursi, hanno dunque migliorato la loro già enorme capacità di spostarsi. Potendo contare su di un’apertura alare di circa 3 metri e sul loro tipico volo radente sull’acqua, sono capaci di veleggiare per molte ore con il minimo sforzo. All’effetto delle loro possenti e lunghissime ali e all’«effetto suolo», che dipende dalla compressione dell’aria verso la superficie del mare e si traduce in un aumento di pressione che garantisce un’ulteriore spinta verso l’alto, si aggiunge ora anche il favorevole adeguamento del loro volo al cambiamento dei venti. «Questo nuovo comportamento consente anche di procacciarsi il cibo con più efficienza e di allevare la propria prole con maggiore successo», sottolinea Nicola Saino. br br VOLI CORTI - I voli di foraggiamento sono diventati più corti e associati a un minor dispendio di energia: se nel 1970 duravano circa dodici giorni, nel 2008 coprivano già un lasso di tempo inferiore, dell’ordine di 9,7 giorni. I genitori possono pertanto allontanarsi dal nido meno frequentemente favorendo la sopravvivenza dei piccoli. Se nel 1970 nascevano pulcini vivi dal 66 per cento delle uova, già nel 2008 questa percentuale è salita al 77 %. br br ORNITOLOGI - Lunga vita dunque a questi uccelli viaggiatori che contano grosse colonie riproduttive nell’arcipelago della Crozet, nel cosiddetto oltremare francese, a sud-est del capo di Buona speranza. Proprio qui gli ornitologi che appartengono al francese Centre d’Etude Biologiques de Chizé (Cnrs) e al tedesco Helmholtz Centre for Environmental Research hanno potuto monitorare dagli anni Sessanta a oggi l’effetto che i cambiamenti climatici hanno avuto su questa specie. «Ricerche come questa, svolte cioè con studi a lungo termine e sostenute da una politica di sovvenzioni continue per periodi di molti anni, andrebbero incentivate, soprattutto in Italia, dove l’incertezza e la discontinuità dei finanziamenti le rendono spesso impraticabili», ribadisce Saino. «Solo progetti che abbraccino un lungo lasso di tempo possono mettere in evidenza abitudini di vita mutate di una comunità di esseri viventi a fronte, ad esempio, dei cambiamenti climatici». br br PROTEZIONE - I risultati ottenuti permettono anche di fare una proiezione futura di queste colonie che negli anni hanno subìto un declino provocato dai palamiti, strutture per la pesca ai tonni e ai pesci spada che hanno ucciso non pochi albatros richiamati dai pesci usati come esca. Se l’incremento attuale dei venti nella zona meridionale del polo Sud dà a questi uccelli innegabili vantaggi tra cui quello di andare a nutrirsi dove il mare è più pescoso, un ulteriore rafforzamento della loro intensità potrebbe incrinare irrimediabilmente il loro equilibrio. Venti più forti e con una decorso ancora più meridionale potrebbero infatti compromettere l’efficienza di volo dei grandi albatros urlatori. br br Manuela Campanelli br br tratto da a href= javascript:window.open(e#039;http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/12_gennaio_31/albatros-clima-campanelli_0daf6138-4be9-11e1-8f5b-8c8dfe2e8330.shtmle#039;,e#039;_blanke#039;);void(0); corriere /a br brhttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4233&titolo_sotto=Se il clima cambia, qualcuno
 contento: gli albatros&ID_cat_new=99News ReikiMarijuana: il fumo saltuario danneggia meno delle sigarettehttp://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4247&titolo_sotto=Marijuana: il fumo saltuario danneggia meno delle sigarette&ID_cat_new=99Un'ampia ricerca a lungo termine - condotta anche nel quadro del possibile impiego sintomatologico della marijuana in alcune patologie - ha stabilito che l'uso occasionale o moderato non influisce negativamente sulla capacità polmonare e sul pic - Le cose però cambiano quando l'uso è pesante , e altri studi hanno comunque dimostrato aumentati rischi di altre patologie legate al consumo della sostanza Con l'uso della marijuana in aumento e un gran numero di persone che sono state e continuano ad esservi esposte, sapere se provoca danni permanenti alla funzione polmonare è importante per la salute pubblica e l'uso medico della marijuana , dice l'autore senior dello studio, Stefan Kertesz, ricordando che dal 1996 a oggi, 16 stati e Washington, DC, hanno legalizzato l'uso medico della marijuana per contribuire a una migliore gestione dei sintomi di molte malattie, comprese cancro, AIDS e glaucoma. Si sa da tempo osserva Kertesz, che il fumo di marijuana contiene molte sostanze chimiche irritanti presenti anche nel fumo di tabacco e può causare irritazione ai polmoni, respiro sibilante e tosse subito dopo l'uso, tuttavia, nella ricerca sugli effetti a lungo termine sulla funzione polmonare vi sono incongruenze .Per condurre lo studio i ricercatori hanno fatto riferimento al data base del programma CARDIA (Development Coronary Artery Risk Study in Young Adults), un progetto di ricerca che ha coinvolto oltre 5000 cittadini di Birmingham, Chicago, Minneapolis e Oakland, reclutati quando avevano un'età fra i 18 e i 30 anni e poi seguiti dal 1985 fino al 2006.I ricercatori hanno potuto così confrontare la funzionalità polmonare dei fumatori di marijuana e di tabacco durante un periodo di 20 anni, scoprendo che, mentre il fumo di tabacco risultava comportare gli stessi effetti mostrati in tutti gli studi precedenti - l'aumento dell'esposizione cumulativa al fumo comporta una progressiva diminuzione sia del picco di flusso espiratorio (PEF), ossia la massima forza con cui una persona riesce a espirare l'aria dopo una profonda inspirazione, sia della capacità polmonare, per il fumo di marijuana era vero il contrario. Ai livelli di esposizione alla marijuana comunemente osservati negli americani, l'uso occasionale è stato associato a un aumento del PEF e della capacità polmonare , spiega Kertesz. Gli incrementi osservati non sono grandi, ma statisticamente significativi. Fino a livelli di utilizzo moderati, intorno a una 'canna' al giorno per sette anni, non ci sono prove di una diminuzione del flusso d'aria o del volume polmonare .L'autore avverte però che l'aumento registrato è molto modesto, e non comporta un miglioramento della ventilazione che possa fornire un beneficio anche puramente soggettivo. Inoltre, la situazione cambia per le persone che raggiungono elevati livelli di esposizione per tutta la vita: A quel punto, i dati suggeriscono che ci sia un calo nel flusso d'aria polmonare. E ci possono essere anche altri effetti dannosi che non si manifestano fino a livelli di esposizione molto elevati; ma in questo studio non avevamo abbastanza fumatori 'pesanti' di marijuana per poterlo stabilire . Questo non è il primo studio a mostrare che la marijuana ha un rapporto complesso con la funzione polmonare. Tuttavia, la dimensione dello studio e la lunga durata del follow-up ci aiutano a tracciare un quadro più chiaro dei modi in cui questo rapporto cambia nel tempo , osserva Kertesz, che sottolinea anche come lo studio non abbia esaminato altri modi di fumare marijuana che possono incidere sulla salute di una persona, ricordando che nel nostro studio vediamo accenni di danni alla funzionalità polmonare con un uso pesante, e altri studi hanno dimostrato che l'uso di marijuana aumenta la probabilità di un attacco cardiaco, secondo l'American Heart Association, e altera la capacità del sistema immunitario di combattere le malattie, secondo il National Institute on Drug Abuse .tratto da http://www.lescienze.it/http://www.reikinet.it/visual_sottocat.php?titolo=NEWS&lin=1&ID_sottocat=4247&titolo_sotto=Marijuana: il fumo saltuario danneggia meno delle sigarette&ID_cat_new=99News Reiki