Secondo Reimar Banis i conflitti psichici non elaborati sono la più frequente causa di malattia. Come guarirli? Banis propone il sistema dell'energetica psicosomatica...
In base alla mia esperienza, i conflitti psichici non elaborati sono le più frequenti cause di malattia nella pratica medica. Molte delle persone che da tempo si sentono poco bene e malate hanno dei conflitti di questo tipo. Tali conflitti si svolgono perlopiù nell'’ombra e spesso purtroppo non vengono né riconosciuti nel modo giusto né trattati con l'’intensità necessaria. In tal modo non si tiene conto di un'’importante causa di malattia. I conflitti sono quasi sempre una delle cause principali di casi problematici come le malattie croniche, le difficoltà nell’'educazione dei bambini e i disturbi dello stato psicofisico, spesso inspiegabili. Solo dopo aver riconosciuto e risolto questi conflitti, possono mettersi in moto dei processi di guarigione efficaci e durevoli. In questo modo vengono spesso sciolti dei blocchi terapeutici e solo allora le cure cominciano ad essere realmente efficaci. Grazie allo scioglimento dei conflitti non si verifica soltanto la guarigione delle malattie, ma la maggior parte delle persone sperimenta un cambiamento globale verso il positivo, si sente più vitale e con una maggior gioia di vivere. Le persone diventano inoltre sempre più centrate a livello psichico, riuscendo così ad esercitare un miglior controllo sulla propria vita e a sviluppare una sempre maggiore autostima.
L’'energetica psicosomatica Con il sistema dell’
'energetica psicosomatica (PSE), un metodo terapeutico olistico da me concepito, è possibile individuare i conflitti psichici in molti pazienti. La visita con l’'apparecchio Rebatest® e con delle apposite ampolle dura solo qualche minuto ed è di facile apprendimento. In questo modo il terapeuta può constatare facilmente la carica di energia vitale (in percentuale). Oltre alla misurazione quantitativa è possibile differenziare i vari strati dell’aura (vitale, emozionale, mentale, causale), cosa importante per il fatto che ogni piano energetico esprime diverse qualità, sia materiali che psichiche, che insieme determinano il modo in cui una persona si sente. Il risultato del test riflette quindi il più delle volte con precisione la percezione generale della vita, ma coincide anche con le diagnosi cliniche.
Ecco allora che spesso gli individui esauriti dal punto di vista fisico hanno una carica vitale molto bassa, i depressi hanno invece un valore emozionale basso e negli psicotici riscontriamo un basso valore mentale. La carica causale riflette l’apertura spirituale e l’intuizione, cioè la qualità delle funzioni psichiche superiori.
Il terapeuta ottiene così in modo semplice ed elegante qualcosa di simile ai “valori della pressione arteriosa dei piani sottili”. Sono valori abbastanza affidabili che praticamente non subiscono che impercettibili oscillazioni momentanee, nella misura in cui il terapeuta osserva determinate regole che vengono insegnate nei seminari di PSE. L'’affidabilità si manifesta nel fatto che esaminatori diversi giungono a risultati identici nello stesso paziente. La ragione principale di questo consiste nel fatto che l’'apparecchio Rebatest© lavora con segnali di misurazione precisamente definiti che entrano in risonanza con le onde cerebrali del paziente. In tal modo i risultati delle misurazioni sono alquanto consistenti e affidabili.
Nella seconda fase del test il terapeuta, con l'’apparecchio e le ampolle per il test, verifica come mai il paziente ha troppo poca energia. Il più delle volte questo dipende soprattutto dai conflitti. Lo si può riscontrare molto facilmente utilizzando le ampolle del kit di base per il test. A questo scopo vengono dapprima esaminati i sette centri energetici (chakra) per vedere se sono presenti dei blocchi. Se il paziente reagisce all’'ampolla corrispondente a un determinato chakra, vuol dire che lì c’è un blocco. Possiamo immaginarci i blocchi dei chakra come delle “falle” segmentali da cui il paziente perde energia.
La nascita del conflitto
Come sorgono questi blocchi energetici e qual è il loro significato per il singolo individuo? Per rispondere a questa domanda occorre capire come nascono i conflitti e perché si depositano nel campo energetico. Già gli sciamani dei popoli primitivi erano a conoscenza del fatto che nel campo energetico del malato si trovano dei “demoni” e dei “disturbatori” invisibili (che nella trance sciamanica vengono visualizzati come serpenti velenosi, ragni ecc.), che sottraggono energia vitale al malato e vengono considerati un'’importante causa di malattia. Secondo questa visione è infatti solo quando lo sciamano caccia e disperde questi demoni che il malato può recuperare la salute.
Al giorno d’oggi non parliamo più di demoni, ma di conflitti. Per capire di cosa si tratta bisogna prima comprendere il modo in cui essi hanno origine. In base alle mie esperienze, i conflitti nascono per via di esperienze pressoché insopportabili a livello psichico che hanno l’effetto di un trauma minaccioso. Tali esperienze vengono espulse dall’'organismo senza tanti preamboli. Si tratta dello stesso fenomeno noto in psicologia come “rimozione”, in funzione di una pura e semplice strategia di sopravvivenza. Prima che il conflitto ci distrugga letteralmente, lo buttiamo fuori. In tal modo si verifica una rimozione a livello energetico, dato che il conflitto non possiede solo una qualità psichica, ma anche una sottile! La psicologia moderna tende ad ignorare questo fatto, che invece è di importanza fondamentale se vogliamo riconoscere e guarire il conflitto.
La struttura sottile del conflitto spiega la sua tendenza ad attaccarsi al corpo energetico del paziente come un vampiro che gli succhia l’'energia nutrendosi di essa. In un certo senso i conflitti sono degli esseri viventi autonomi che ci stanno attaccati e vivono della nostra energia. Ecco allora che il fatto che una persona si senta sempre stanca e spossata dipende spesso dai conflitti che le sottraggono energia. Logicamente solo l’'eliminazione del conflitto può portare al vero e proprio ristabilimento e al recupero delle proprie riserve energetiche, poiché questo significa eliminare la vera causa della perdita di energia.
I conflitti hanno diversi contenuti traumatici che vanno dalla collera alla paura di fallire, passando per la tristezza, e coprono tutti i possibili contenuti emotivi negativi. Per questo motivo non c’è un solo conflitto, bensì vari “pacchetti emozionali” traumatici – un altro con nome cui si possono definire i conflitti. Il tipo di conflitto di una persona dipende soprattutto dalla situazione traumatica in cui il conflitto ha avuto origine. Se per esempio si era così arrabbiati che l’'organismo ha avuto paura di esplodere, si sarà originato un conflitto di collera. Se si era impotenti e si è pensato di venir annientati nella situazione traumatica, sarà sorto un conflitto con il tema “impotente”. Ho constatato che esistono complessivamente 28 temi conflittuali che possono essere testati con dei complessi omeopatici (i cosiddetti “preparati emozionali” Emvita©).
La soluzione dei conflitti
Nell'’energetica psicosomatica il conflitto viene risolto prevalentemente a livello energetico. Per alcune settimane o alcuni mesi il paziente assume determinati preparati complessi omeopatici (i preparati emozionali e i rimedi per i chakra Emvita© e Chavita©) che entrano in risonanza con il conflitto sciogliendolo gradualmente. A differenza che nella psicanalisi, il paziente non ha bisogno di essere cosciente del significato del contenuto conflittuale. Per questo riscontriamo risultati eccellenti anche nei bambini molto piccoli e negli animali, soggetti per i quali le tecniche psicoterapiche tradizionali sono inadeguate. Reazioni frequenti che si manifestano nel corso del processo di guarigione sono sogni molto intensi ed eventuali turbamenti psichici, per esempio sotto forma di maggior irritabilità. L’'esperienza dimostra comunque che questo passa nel giro di poco tempo e in genere la guarigione avviene in modo pressoché inosservato e subliminale.
Di solito per ottenere un risultato positivo e persistente occorre sciogliere due o tre conflitti. Praticamente in tutti i pazienti all’inizio testiamo un unico conflitto, molto raramente due, e dopo l’'eliminazione di questo conflitto, che di solito richiede dai quattro ai cinque mesi, se ne presenta uno nuovo. L'’intera procedura è un po’ come il togliere gli strati della “cipolla” psichica ed è un lento processo di crescita a livello psicoenergetico, che porta ad un miglioramento delle condizioni complessive, perlopiù in modo lento e impercettibile, raramente in maniera drammatica. Nei bambini e nelle persone molto aperte dal punto di vista psichico il processo di guarigione può anche essere più rapido ed eventualmente finire già dopo l'’eliminazione di un unico conflitto. Anche negli animali il processo di guarigione si svolge spesso ad una velocità sorprendente.
In linea di massima l’energetica psicosomatica può essere abbinata a tutte le altre terapie attualmente in uso.
Gli psicoterapeuti sottolineano in termini elogiativi il fatto che con l'’aiuto dell’'energetica psicosomatica i pazienti “arrivano più in fretta al punto”. Con il conseguente scioglimento dei conflitti si dà origine a processi di guarigione duraturi e a processi ottimali di autoguarigione psichica, spesso senza bisogno di utilizzare un ulteriore metodo terapeutico. L'’energetica psicosomatica può quindi essere impiegata come metodo base per la maggior parte dei pazienti.
Conclusione
In origine l'’energetica psicosomatica è stata da me concepita come “psicoterapia a base di gocce” e presentata per la prima volta all’a'mbiente medico ufficiale nel 1997. In breve tempo, grazie alla sua semplicità e alla sua efficacia, questa terapia è stata adottata come metodo base in molti studi medici. Nel frattempo sono più di mille i terapeuti in oltre 20 paesi al mondo che lavorano con successo utilizzando 'l’energetica psicosomatica.
Sempre più terapeuti scoprono che sciogliendo i conflitti non solo si possono curare i disturbi psichici, ma che anche la maggior parte delle malattie trae beneficio dall’'eliminazione dei conflitti e dal ripristino dell’'equilibrio energetico. Perfino in caso di malattie somatiche persistenti come l’ulcera varicosa o la psoriasi abbiamo riscontrato buoni risultati. A mio parere si tratta quindi di una vera e propria terapia di base olistica, adatta per iniziare qualsiasi trattamento energetico radicale e completo. Nello stesso tempo l’'energetica psicosomatica rappresenta uno strumento eccellente nella consulenza relativa a molti problemi della vita quotidiana, nonché un aiuto eccezionale per la crescita spirituale.
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