La Storia del Reiki 2
Usui Teate
 Fabrizio Nencioni
Cos'è l'Usui Teate? Teate sta a significare il "tocco" o anche "palmo".
L'Usui Teate fu introdotto in Italia nel 2001 tramite un seminario di due giorni a Firenze da Chris Marsh e Andy Bowling. che a loro volta erano stati allievi di Suzuki, una anziana monaca giapponese, che dicevano loro allieva diretta di Usui. Essi tornarono in Italia ancora 2/3 volte.
I livelli nel Teate sono tre come nel Reiki Tradizionale e si chiamano rispettivamente: SHODEN, OKUDEN e SHINPIDEN che è il livello dell'insegnamento, il livello del master. Marsh e Bowling attinsero gli insegnamenti dell'Usui Teate da una monaca giapponese, Suzuki-san che ci fu detto essere una monaca buddhista allieva di Mikao Usui e a loro dire questo è il Reiki originario, quello che Usui Sensei ricevette nel suo ritiro sul monte Kurama.
Le differenze fondamentali tra il Reiki Tradizionale e l'Usui Teate sono principalmente due: una è di livello pratico (meno importante) e la seconda fondamentale e strutturale è di livello energetico.
1) a livello pratico, nell'Usui Teate non vengono poggiate le mani sugli altri come si fa in un trattamento di Reiki Tradizionale; c'è anche da dire che questa diventa poi una scelta di chi fa il trattamento
2) a livello energetico nell'Usui Teate non ci sono i 4 simboli che appartengono alla tradizione Reiki e le "armonizzazioni" o "attivazioni "o "iniziazioni" sono strutturate in maniera completamente diversa.
Nel Reiki tradizionale, un master, per trasmettere il livello all'allievo, usa la procedura di attivazione appropriata alla circostanza. Mi spiego meglio: per trasmettere il 1° livello, si fanno 4 attivazioni diciamo di durata di circa 5/7 minuti ciascuna e di queste attivazioni ne vengono fatte 2 il primo giorno e 2 il giorno seguente, generalmente in un fine settimana.
Per trasmettere il 2° livello, sempre nel Tradizionale, l'attivazione è unica della durata di circa 7/8 minuti e il seminario può essere svolto anche in un giorno solo.
Per trasmettere il 3° livello, l'attivazione rimane unica come nel II livello e il suo tempo è estremamente ridotto, circa 2/3 minuti.
Vorrei specificare che i minuti che ho scritto durare le attivazioni sono indicativi e servono esclusivamente per far entrare un po', a chi non lo conosce, nel magico momento della trasmissione dei livelli da master ad allievo.
Il tempo di attivazione diminuisce sempre di più perchè è necessaria sempre meno energia per aprire i cosiddetti canali energetici; questo nel Reiki Tradizionale.
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Nell'Usui Teate cambia tutto perchè, come "attivazione", viene usato il Reiju a cui potremmo dare il nome di "benedizione spirituale".
Il Reiju è sempre uguale in qualsiasi "attivazione", come scritto sopra senza simboli e la sua durata temporale è inferiore alle attivazioni di 1° livello nel Reiki Tradizionale e nei seminari di Usui Teate, i Reiju vengono dati molto spesso e senza una precisa regola numerica. Il master ne da quanti tanti ne ritiene necessari. Vige sempre e comunque la regola, anche col Teate, che man mano che si va avanti con i livelli, sempre meno energia è necessaria per aprire i canali
Veniamo ora alla vera differenza energetica tra il Reiju e le "attivazioni": questa differenza è l'INTENZIONE.
Il master da l'intenzione di dare all'allievo il 1° o il 2° o il 3° livello e non facendo una precisa procedura come accade nel Tradizionale. E' una differenza veramente sostanziale che dimostra come l'intenzione della mente può tutto e non solo in questo casi di trasmissione energetica! Un'altra differenza è quella che i Reiju dati dal master per trasmettere i livelli agli allievi non sono codificati come numero e ne vengono dati tanti quanti il master ne ritiene necessari.
Il Reiju viene dato da un master a chiunque lo voglia anche come sola "benedizione spirituale" non legata ai livelli Reiki.
Uno o più Reiju possono essere dati come pulizia interiore, come guarigione emozionale in un momento difficile, come metodo di guarigione fisica, come benedizione spirituale che aiuta chi lo riceve e comunque anche chi lo trasmette a sentirsi tutt'UNO con l'Universo.
Nell'Usui Teate non ci sono i simboli ma i KOTODAMA. I kotodama sono i mantra dei simboli del Reiki Tradizionale senza le consonanti, pronunciati quindi con le sole vocali. I 3 simboli del 2° livello Reiki Tradizionale, vengono sostituiti nell'Usui Teate dai 3 kotodama corrispondenti.
Nel dare un Reiju, all'inizio dell'attivazione, si usa il kotodama corrispondente al 4° simbolo Reiki, il simbolo del master, che serve per l'apertura e la connessione energetica e non si usa nessun altro kotodama. Nelle attivazioni di Reiki Tradizionale i 4 simbili Reiki vengono sempre usati tutti.
Quando nacque Reikinet nel 2000 e ricevevamo richieste anche per 50 trattamenti settimanali, fu messo su un gruppo denominato Explorer che trattava i richiedenti soltanto tramite l'Usui Teate. Furono fatti dei questionari per le persone che avevano ricevuto trattamenti da Reikinet con parametri che potevano poi essere comparati come "diminuzione del dolore" o "stato emotivo" e questo per poter capire in chi riceveva, la differenza tra i trattamenti effettuati da volontari che usavano il Reiki Tradizionale e quelli che usavano il Teate. Il questionario fu ideato per farci dare risposte sulla situazione fisica ed emozionale da chi aveva ricevuto Reiki, prima e dopo i trattamenti.
Bene, dopo mesi di trattamenti, non fu riscontrata nessuna differenza tra i volontari del gruppo Explorer e i volontari di tutti gli altri gruppi che operavano col Reiki tradizionale tramite il simbolo (il terzo) per i trattamenti a distanza.
Personalmente uno spesso i Reiju come mezzo di pulizia e guarigione, uso il kotodama del 3° simbolo per trasmettere Reiki a distanza e i seminari che tengo sono di Reiki Tradizionale (anche se alle persone do anche qualche Reiju, a seconda delle circostanze). Per trattare una situazione mia o di altri uso sempre il 3° simbolo Reiki perchè mi sembra più incisivo, ma è solo un'opinione.
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