Chartres è una cittadina deliziosa, d'estate piena di colori e di fiori ad una novantina di chilometri a sud-ovest di Parigi, la visitai per la prima volta nell’agosto del 2011 facendo il giro delle cattedrali gotiche con altri due miei cari amici, il Viaggio Templare.
A Chartres c’è la cattedrale chiamata Notre-Dame (Nostra Signora) de Chartres, un monumento molto conosciuto dell’arte gotica e nel bel mezzo della navata centrale c’è il “famoso” labirinto circolare; famoso perché in molti ne parlano, basta digitarlo su Google.
Notre-Dame de Chartres è stata edificata con le conoscenze dei Templari, tutte le Notre-Dame di Francia sono cattedrali templari e non tutte le cattedrali gotiche francesi sono dedicate a Notre-Dame. Nelle Notre-Dame è sovente possibile incontrare il simbolo dei Cavalieri del Tempio di Salomone di Gerusalemme o semplicemente chiamati Templari (Fig. 1 e 2).
Chartres era famosa anche molto prima dell’arrivo dei romani, la collina dove è costruita la cattedrale si chiama Beauce e la cattedrale è stata edificata a cavallo tra il XII e il XIII secolo nel luogo tellurico energeticamente più potente che c’è nei dintorni, la sommità della collina dove da me è stato rilevato l'incrocio di ben 7 ley line. Su questa sommità scorreva un’acqua poi incanalata in un pozzo oramai chiuso, il Pozzo dei Forti, visibile ancora nella cripta della cattedrale. I poteri di guarigione di quest’acqua erano molto noti ai Celti che abitavano la Beauce; questo faceva affluire già in quei tempi molti pellegrini, ne parla anche Giulio Cesare nel suo De bello Gallico. La cattedrale di Chartres diventò poi una grande meta di pellegrinaggio anche nel periodo medievale e i pellegrini che vi si recavano, oltre che per ottenere guarigioni ci andavano anche per venerare la statua in legno della Vergine Nera situata nella cripta, la "Vergine pariturae", un culto preesistente l'arrivo del cristianesimo.
Mi piacciono molto le storie con sapore di magia perché credo nella magia dell’esistenza ma, da esploratore quale sono, ho bisogno di poterle vivere e sperimentarle per poterne poi parlare, altrimenti rimangono solo storie. E le storie antiche narrano che il labirinto (che poi labirinto non è ma un percorso obbligato che conduce ad una meta e cioè al centro di esso) fu costruito come percorso di purificazione alternativo per coloro che non si fossero recati in Terrasanta; erano i tempi delle crociate, la fine del 1200 e Gerusalemme era in mano ai cristiani, in quei tempi lo è stata per molto tempo. Andare in pellegrinaggio in Terrasanta non era uno scherzo, il rischio di non fare più ritorno era molto elevato: predoni, guerre, malattie. Chi vi andava per mondare la propria anima dai peccati, per incontrare Dio, per vedere di persona il Santo Sepolcro, lasciava tutti i propri averi e, se fosse ritornato, sarebbe stato dopo molto tempo visto che il percorso veniva fatto a piedi, andare a cavallo era per pochi, solo i nobili e i cavalieri combattenti ne avevano la possibilità.
Leggendo tutte queste notizie e sempre affascinato dall’ignoto, ho pensato cosa poteva significare percorrere il labirinto della Cattedrale di Chartres, un percorso alternativo ad un viaggio così pericoloso, estenuante e lungo; come si poteva paragonare un cammino di 261 metri dentro una cattedrale, tanto è lungo il percorso del labirinto, ad un viaggio a piedi dall’Europa in Terrasanta di migliaia di chilometri e con il rischio della vita? Un viaggio che avrebbe cambiato per sempre la vita di coloro che lo intraprendevano?
Se doveva essere un’alternativa ad un pellegrinaggio in Terrasanta, quest’alternativa doveva essere a dir poco “efficace o utile” per poter sostituire anche parzialmente una simile e rischiosa avventura. Come del resto “efficaci” sono le cattedrali gotiche nelle quali niente è per caso, tutto ha un significato, anche la posizione di una pietra e nello specifico tutto ha uno scopo: la
"trasformazione dell'essere umano".Non c’era che un modo per saperlo: tornare a Chartres e fare anch’io, magari più di una volta il percorso del labirinto e vedere cosa mi sarebbe potuto accadere, ammesso che qualcosa fosse stato veramente in grado di accadermi.
La mia razionalità mi porta sempre a pormi con aperto scetticismo, che insieme ad un adolescenziale entusiasmo ha fatto si che mi ponessi con spirito distaccato nelle avventure che ho intrapreso nel sottile: lo studio delle
piramidi, delle
Tombe dei Giganti e in particola modi di quella di
Li Mizzani, la pratica della
Radiestesia, lo studio e l’applicazione della
GEOBIOLOGIA, l’uso degli strumenti a
energia sottile. Mi sono così recato a Chartres e nel periodo estivo, quando tutti i venrdi nel centro della navata vengono tolte le sedie da sopra il labirinto ho fatto il percorso naturalmente scalzo (tanto naturale però non mi era visto che non l’ho capito subito), per avere il completo contatto con la terra, con l’energia tellurica della Beauce e in contemporanea la connessione cosmica generata dalla geometria sacra della cattedrale. Le suole delle scarpe fatte di plastica mi avrebbeno isolato dall'energia tellurica.
C’è anche da dire che quando mi è sorto il dubbio che il labirinto potesse celare qualcosa di intenso, l’ho testato accuratamente e in tutti i suoi dettagli con tutti i metodi che conosco tramite i miei strumenti da radiestesia; io opero con le bacchette a elle. I test li ho fatti, oltre che sul posto nel 2011, anche a distanza perché, per chi opera con le energie sottili, testare sul posto o a distanza è un po' la stessa cosa; è un po’ come trattare a distanza una persona con l’energia
Reiki, il trattamento avviene sia che chi lo riceve sia nella stanza accanto, sia che sia in Australia.
Tutto questo non può essere capito dalla mente razionale sempre alla ricerca di spiegazioni logiche, e infatti quando mi sono avvicinato a questa visione del mondo non credevo a tutto questo che mi veniva raccontato. Poi, con la curiosità dell’esploratore che è in me ho constatato di persona che operando col e nel sottile, la distanza non esiste. Testando così il labirinto mi è subito apparso che esistevano energie al suo interno intense e particolari, tali da farmi intraprendere il viaggio a Chartres.
Al di là delle teorie e delle misure resta comunque il fatto che, come recita PONO il 7° principio della filosofia di Ahoha, "
il risultato è la misura della verità."
E’ scritto che nel Medio Evo - e dobbiamo un po’ ricrederci sull’oscurantismo con il quale vengono avvolti quei tempi - nel labirinto si camminava pregando e cantando; non posso sapere se questo avvenisse e come, né quanto tempo potessero impiegare le persone che vi camminavano al suo interno. Così l’ho percorso compiendo rituali e percependo al mio interno la profondità di quello che stavo facendo, in pratica stando completamente presente a me stesso e a quello che stavo vivendo.
Come master di Reiki, quando insegnavo ancora questa bellissima e semplice tecnica di guarigione, ho vissuto molte attivazioni; prima di tutto le tre del
Reiki tradizionale e quelle dell’
Usui Teate, poi altre tre per diventare master di
Karuna Reiki, poi altre tre per il conseguimento del master di
Sekhem-Seichim e ancora di altre tecniche per lo più sconosciute alla maggioranza delle persone.
Bene, dopo essere stato nella Cattedrale di Chartres e aver percorso il labirinto, passati un paio giorni dal mio rientro in Italia ho percepito un cambiamento, mi sono sentito diverso, posso dire, esprimendomi in termini psicanalitici, che mi sono sentito in un piacevole stato alterato di coscienza, dopo due giorni ho cominciato a vivere in me la percezione di un intenso riequilibrio. L'impressione è che dopo aver percorso il labirinto sia avvenuta in me una potente connessione cosmo-tellurica e questa connessione ha riequilibrato la mia energia psico-fisica; questa impressione e' stata anche confermata dalle misure radiestesiche effettuate sul posto. In altre parole mi è arrivato esattamente quello di cui avevo bisogno in quel momento e questo l'ho percepito in modo forte e chiaro. A differenza delle iniziazioni vissute con l’energia Reiki e con le altre tecniche energetiche di guarigione sopra descritte, l’energia del labirinto non si è fatta sentire subito.
In seguito sono tornato a Chartres altre volte; al mio rientro stavo veramente bene, pur avendo sempre percezioni diverse e comunque sempre con la stessa modalita' del vivere questo riequilibrio dopo un po' di tempo dall'aver fatto il percorso.
A questo punto, ho voluto condividere questa affascinante esperienza con 8 miei amici, guidando personalmente un pulmino in un tour di 3 giorni. Abbiamo viaggiato attraverso le cattedrali del nord della Francia arrivando poi a Chartres.
Il venerdi mattina seguente, giorno da maggio a ottobre in cui è possibile camminare nel labirinto, abbiamo fatto tutti insieme il percorso. Ognuno di noi ha poi raccontato una storia diversa, la maggior parte ha detto che qualcosa di intenso era sensibilmente stato percepito.
Voglio portare l'attenzione di chi legge alle ultime due immagini allegate a questo articolo e riferite alle due torri della facciata della cattedrale di Chartres; quella nord è quella con in cima l'immagine del sole, che corrisponde al portale nord, il portale dedicato a Dio (il padre/il maschile/ il cielo/ ). L'altra con in cima la luna corrisponde a quella sud il cui portale di riferimento in tutte le cattedrali gotiche è dedicato alla Madonna (la madre/il femminile/la terra). Il portale centrale delle cattedrali è il più grande ed è quello dedicato a Cristo, l'unione tra il padre/il cielo e la madre/la terra.
Appare evidente come la new age abbia solo ripreso ciò che già esisteva da secoli mettendolo sotto altre forme, diciamo più attuali e direi superficiali e molto dispersive la sostanza viene da lontano.
E per i più curiosi di una più approfondita lettura, vi rimando al bell'articolo di Maurizio Grande da Esonet allegato a fianco in PDF.
Trovo in questa lettura un'ampio e lucido riassunto sulla cattedrale di Chartres, visione che chiude bene l'esperienza da me sopra descritta.
C'è anche una lettura illuminante sulla cattedrale di Chartres di:
Louis Charpentier - I misteri della Cattedrale di Chartres che vi invito caldamente a leggere