08/02/15
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Le Cattedrali Gotiche
La magia dell'arte Gotica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La più forte impressione della mia prima giovinezza, di cui porto ancora un vivace ricordo fu l’emozione che provocò nella mia anima di ragazzo la visione di una Cattedrale Gotica.

Ne fui rapito, estasiato, sconvolto, ammirato, incapace di sottrarmi all’attrazione del meraviglioso, alla magia dello splendido, dell’immenso, del vertiginoso che emanava questa opera più divina che umana.

Cosi scrive Fulcanelli ed è difficile non condividere i suoi sentimenti di buon francese, nonostante il cognome italiano.

Queste opere più divine che umane sono figlie del Medio Evo.

Dal 1050 al 1350 infatti la Francia ha estratto milioni di tonnellate di pietra (più dell’Antico Egitto) per costruire 80 Cattedrali, 500 grandi Chiese, 30.000 Chiese Parrocchiali.

In tale periodo vi era in Francia una Chiesa ogni 200 abitanti. La superficie della Cattedrale dl Amiens (7.700 mq.) permetteva ai 10.000 abitanti della città di assistere alla stessa Funzione Religiosa.

L’Abbazia di Cluny, all’inizio del 1100 poteva alloggiare 460 monaci e 2000 visitatori.

Si costruiscono 1.400 Monasteri cluniacesi. Alla morte di San Bernardo di Chiaravalle (1152), l’Ordine dei Cistercenti possedeva 343 Monasteri, per salire a 530 nel 1195 e a 1800 nel 1500.

Guy de Lusignan dirige la costruzione nella sola isola di Cipro tra il 1100 e la sua morte di più di 300 tra Chiese ed Edifici Religiosi.

Questo numero impressionante di Chiese e di Monasteri è dovuto alla fede, ma forse anche alla gioia di avere passato indenni il fatidico anno 1000. Non vi era stata la fine del mondo: le Cattedrali rappresentano un inno di ringraziamento e di speranza.

Nonostante il Medioevo sia una parola coniata in Italia per ricongiungere la caduta dell’impero romano (476) con il rinascimento (1492 scoperta dell’America) e sia considerata una epoca di oscurantismo, la più recente storiografia sta rivalutando questi 1000 anni che non possono essere stati sempre e soltanto bui.

In realtà i secoli XI,XII, XIII e metà del XIV, cioè dal 1000 al 1350, furono felici, in Francia in particolare.

Non si riscontrano guerre rilevanti a parte le Crociate (dal 15.8.1096 con conquista di Gerusalemme il 15.7.1099), condotte in casa altrui. Ogni abitante in Francia aveva in media due ettari di terreno da coltivare. L’operaio lavorava cinque giorni alla settimana. Vi era un numero spropositato di feste. Nasce la rivoluzione tecnica: i mulini a vento, la scoperta del carbone, la forchetta, le candele, la tessitura si evolve. Nascono le Università con le facoltà di arte, teologia, medicina e diritto. Aberardo insegna a Parigi. La Francia nel 1347 aveva ben 20 milioni di abitanti, Parigi 100.000, con 200 Chiese.

E’ appunto tra il 1000 e il 1300 che nasce ed esplode l’arte gotica in Francia. Si moltiplicano i pellegrinaggi.

Solo verso la metà del 1300 questo incanto finisce. Nel 1347 scoppia la peste nera, che falcidia un terzo degli abitanti di Francia e dell’Europa. Poco prima era scoppiata la guerra dei 100 Anni che si sarebbe conclusa nel 1453,a cui poi seguivano conflitti bellici che ponevano fine ai tre secoli e mezzo di tranquillità precedente.

Perché definire “gotica” l’architettura delle Cattedrali francesi e poi non solo francesi? Soleva dire Soffici che la storia dell’architettura è solo il diverso posizionamento di rette e di curve. Orbene questo posizionamento lo troviamo in uno stile paritetico nella arte greco-romana, ma poi lo ritroviamo nella architettura del rinascimento, del barocco, del neo-classicismo.

Non lo ritroviamo invece nel gotico. Il gotico rompe tutti gli schemi neo-classici con forme nuove, sconosciute alla tradizione greco romana. Di qui la definizione attribuita a Lorenzo Valla (1440) di arte gotica, non certo riferita ai Goti, ormai dissolti da una pletora di secoli, bensì nel senso di arte barbara, intendendo la parola non in senso spregiativo, ma volendo identificare una architettura estranea alla tradizione greco-romana.

La definizione è epocalmente tardiva. Nel 1440 gran parte delle Cattedrali e grandi Chiese gotiche era stato costruita. Del resto anche la stessa definizione di “romanico” é tardiva (1800). Fino al secolo scorso il romanico era conosciuto col nome di “architettura cristiana”.

Il gotico invece era conosciuto con in definizione di arte medievale oppure arte ogivale oppure arte francese.

Forse questa ultima definizione era la più esatta. Il gotico sta alla Francia come la Francia sta al gotico. Il gotico è l’architettura di Stato francese. Diventa anche l’architettura di Stato britannica, ma su esportazione dei Normanni in Inghilterra. La Casa dei Plantageneti a Londra parlava francese ed il francese era la lingua della Corte d’Inghilterra sotto il loro regno.

Di qui si spiega il monopolio assoluto del gotico in Francia e in Inghilterra. Mentre in Italia ed in altri Paesi Europei al romanico (1200) segue il gotico (1300), poi il rinascimento (1400-1500), poi il barocco (1600) poi il neoclassicismo (1700), in Francia tra il 1000 e il 1400 fino addirittura al 1500 esiste il gotico e quasi solo il gotico.

Ne discende la necessità di una articolazione dei periodi nell’ambito della stessa architettura gotica. Dopo un gotico primitivo (1130-1230), vi è l’apogeo (il cosidetto gotico lanceolé) tra il 1230 e il 1300 circa, poi il gotico rayonnant (1300), il gotico flamboyant (1400) e un gotico perfino nel 1500. Il neo gotico (Parlamento di Londra e Parlamento di Budapest arriva nel 1800.

Ricordiamo le Cattedrali francesi più significative in tali periodi.

Gotico primitivo (1130/1230)

Parigi: Saint Denis (1132-1144); Notre Dame (1160-1245), Senlis (1167-1191), Sens (1130-1170). Una citazione a parte merita Vezelay, ante 1200, Cattedrale romanica ma con abside gotico. E’ senza dubbio una delle più belle cattedrali del mondo che da sola merita un viaggio in Francia. Vi si nota appunto il passaggio dal romanico al gotico. Ma è anche un luogo magico. Di qui passavano i pellegrinaggi per San Giacomo in Capostella, qui San Bernardo di Chiaravalle predicava la Crociata (1146). Qui si riunirono Riccardo Cuor di Leone e Filippo Auqusto (1189) prima di partire per la 3° Crociata.

Apogeo (1230/1300 circa)

Amiens (1220-1236) , Beauvais (1225-1324) , Bourges (1172-1235), Chartres (1194-1220); Coutances e Le Mans (1254 e segg.), Parigi Saint Chapelle (1245-1248); Strasburgo (1240-1275) Mont Saint Michel.

Gotico rayonnant (XIV secolo)

Albi, Bordeaux, Carcassonne, Clermont-Ferrand, Limoges.

Gotico flamboyant (XV secolo)

Abbeville, Dieppe, Parigi: St-Severin e St-Germain L’Auxerrois, Vendome.

Rileviamo alcuni minimi denominatori nella costruzione di tutti le Cattedrali Gotiche.

La definizione. Si può correttamente definire una Cattedrale o Chiesa gotica “una scultura dove i vuoti sovrastano i pieni e dove l’aria e la luce vincono le tenebre.”

L’uso delle Cattedrali. La grandiosità di alcune cattedrali, ad esempio Amiens che conteneva 10.000 persone, tante quanti gli abitanti della città nel 1200, è dovuto al fatto che solo una parte della Chiesa era dedicata al Culto e precisamente la parte chiusa con cancellata verso il coro. Il rimanente era libera. Vi si poteva fare mercato, teatro, passeggio, riunioni politiche. In sostanza era il luogo vivo della città: le case erano piccole e la vita all’esterno era ostacolata dal clima. Le Cattedrali erano dunque il luogo ideale per ampiezza e per bellezza (erano anche dipinte all’interno a mò della Sainte Chapelle a Parigi) per poter essere il luogo più frequentato della città.

La tecnica delle costruzioni. Contrariamente alla architettura classica greco-romana che scaricava il peso sulle pareti esterne, nelle Cattedrali Gotiche il peso delle volte scarica sui pilastri interni, per cui l’esterno potrebbe essere costituito da intere vetrate.

Vetrate appunto che non sono concepite come pittura, bensì come mosaico murale. Sono cotte tra i 700 e gli 800 gradi e le più significative sono a Chartres, a Bourges, alla Sainte Chapelle, tanto per citarne qualcuna.

Una domanda che si impone è la origine della architettura gotica, che rompe tutti gli schemi della architettura classica. Ci sono varie teorie, ma la più affascinante e forse la più veritiera fissa la sua apparizione con le Crociate e poi la sua decadenza con la fine delle Crociate. Si ritiene che dall’Oriente gli architetti francesi (o forse i Templari?) abbiano portato in Europa i cosiddetti “numeri d’oro” cioè nuovi rapporti matematici tra retta e curva, che ha consentito la realizzazione del grandioso e del magnifico, sullo sfondo di una novità un poco orientaleggiante.

Infine un minimo comune denominatore appare la simbologia delle Cattedrali Gotiche.

Poiché il Nord rappresenta le tenebre e il Sud la luce, i Battisteri sono costruiti a Nord perché al momento del Battesimo il bambino vive nelle tenebre. Anche le facciate sono poste a Nord Ovest. Perché chi entra nella Cattedrale deve percorrere un cammino dal buio del Nord alla luce del Sud. L’abside infatti di regola ubicato a Sud Est1 in direzione del sole che nasce, verso Gerusalemme.

Le Cattedrali dedicate alla Madonna, Notre Dame, sono addirittura orientate verso il punto ove il sole si leva il 15 agosto, giorno della assunzione.

La Croce Latina rappresenta la Croce di Cristo. Il Coro la testa di Cristo. L’Abside la corona di spine. Le due torri le braccia dei fedeli supplicanti. La Cupola rappresenta il cielo. Il Campanile il faro : domina il villaggio e lo protegge. La Cripta (dal greco cruptòs–nascosto) è il tempio magico, la caverna sotto la montagna sacra. Il luogo dove la vita nasce e dove il corpo viene seppellito. A volte si trovano tombe e Vergini Nere, simbolo della terra primitiva.

Il Rosone è un cerchio ed il cerchio rappresenta l’immagine dell’inizio senza fine. Il suo centro è il principio generatore: di qui entra la luce celeste. Il rosone dunque nella dimensione spaziale esprime la mistica totalità del cosmo cristiano, nella dimensione temporale la ciclicità della fortuna. Alcuni rosoni (cfr. Cattedrale di Beauvais) appaiono come antesignani della ruota del Rotary.

Il Chiostro che separa il Monastero dalla Chiesa rappresenta il passaggio alla Gerusalemme Celeste. Il Labirinto esprime la ricerca. della parola perduta, della pietra filosofale, della verità, il viaggio iniziatico che conduce dall’effimero all’eterno, dal profano al sacro.

Il Triangolo Equilatero rappresenta la divinità perché possiede tutte le perfezioni geometriche. La Luce simbolizza la natura stessa della divinità. La luce che illumina le tenebre rappresenta lo spirito, la vita, la trasmissione del pensiero.

Di fronte a tale profondità di sentimenti e a tale innovazione architettonica, non vi è da stupirsi se dal punto di vista francese la critica sul Rinascimento è direttamente proporzionale a quella che il Rinascimento fa sull’arte gotica, cioè barbara. Diamo la parola, come abbiamo iniziato, a Fulcanelli che scrive:

I costruttori del medioevo avevano per appannaggio la fede e la modestia. Artigiani anonimi di puri capolavori edificarono per la verità, per l’affermazione del loro ideale, per la diffusione e la nobiltà della loro arte e della loro scienza.

I costruttori del rinascimento, preoccupati soprattutto della loro personalità, edificarono per la posterità del loro nome.

Il medioevo dovette il suo splendore alla originalità delle sue creazioni; il rinascimento dovette la sua moda alla fedeltà servile delle sue copie.

I costruttori del medioevo perpetuano un pensiero nuovo, quelli del rinascimento una moda. I costruttori del medioevo perpetuarono il genio, quelli del rinascimento il talento.

Nell’arte gotica la costruzione rimane sottomessa all’idea, nell’opera rinascimentale i termini si invertono. L’opera gotica parla al cuore, al cervello e all’anima, è il trionfo dello spirito. L’opera rinascimentale si indirizza ai sensi, è la glorificazione della materia.

Dal 1100 al 1400 povertà di mezzi ma ricchezza di espressione, dopo il 1400 bellezza plastica, mediocrità d’invenzione.

I maestri del medioevo seppero animare il calcare comune, gli artisti del rinascimento lasciarono il loro marmo inerte e freddo.

L’antagonismo tra Gotico e Rinascimento, nati da concetti opposti, spiega il disprezzo del Rinascimento e la sua ripugnanza profonda per tutto quello che era gotico e viceversa.

 

Fr. Giuseppe Chidichimo Or di Firenze

tratto da https://www.esonet.org/






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