Tramite la radiestesia possiamo attingere al (quello che io chiamo) settimo senso.
Intendo per sensi, i cinque fisici: la vista, l'udito, l'olfatto, il tatto, il gusto. Come sesto senso intendo l'intuizione, capacita che è sempre stata in noi anche se non evidenziata nè valorizzata e quando parlo del settimo senso, mi rivolgo alla capacità di attingere all'inconscio collettivo che poi è la nostra parte interiore al corrente di ogni cosa.
Possiamo arrivare a queste profondità interiori non soltanto tramite uno strumento radiestesico: se ci mettiamo in ascolto, all'interno di noi per avere una risposta, la strada si apre, è una questione di fiducia, di metodo e di ascolto, tre caratteristiche indispensabili per entrare in contatto col nostro spirito.
Tramite uno strumento radiestesico si possono fare altre cose direi molto più semplici e pratiche come testare se un dato alimento è intollerante a noi o ad altri, lo stesso con un rimedio vibrazionale o allopatico, possiamo testare se in un'abitazione ci sono o meno disturbi geopatogeni dove un nostro amico dorme, possiamo vedere se un chakra lavora più o meno bene.
Per far questo è necessario imparare un metodo sia come manualità rispetto allo strumento radiestesico che andremo a usare e che può essere il pendolino, il biotensor, le bacchette a elle, sia come modalità di azione; è indispensabile anche come ci poniamo verso le domande che andremo a fare.
Riguardo al metodo, è strettamente necessario imparare una modalità per porre le domande la più precisa possibile; e questo nei confronti della risposta che vogliamo ottenere ma questo aspetto verrà spiegato meglio e in maniera esaustiva nella seconda parte di quest'articolo.
La fiducia e l'apertura della mente sono alla base di questo modo di porsi verso la propria realtà ed anche necessario porsi in maniera seria, diligente e intelligiente nel senso che non si può cominciare a porre domande su tutto quello che ci passa per la testa e/o stare a misurare dalla mattina alla sera.
Oltre che a sminuire quello che stiamo facendo, inneschiamo anche un meccanismo di dipendenza verso il porre, tramite Radiestesia, domande e ottenere risposte.
La Radiestesia deve essere un aiuto nella nostra vita e non un qualcosa che ce la condiziona.
E' indispensabile trovare un bravo insegnante ricordandovi che, anche se lo strumento che usate comincerà quasi subito a muoversi e la vostra sensibilità si potrà anche sviluppare in maniera più o meno rapida, la capacità di ottenere risposte adeguate e a cui potete prestar fede, si ottiene col tempo, con un bel po' di tempo di esercizio sia manuale che interiore.
La capacità di fare il vuoto mentale dentro è prerogativa indispensabile affinchè la risposta non sia condizionata dalla mente, affinchè non venga la risposta che voi vi aspettate e una trappola simile è sempre in agguato anche a chi misura, come me, da molti anni.