Non solo lucciole: la bioluminescenza si presenta in natura in molti modi diversi, molti dei quali sono
in mostra al Field Museum di Chicago, in un percorso alla scoperta di organismi capaci di emettere la luce e usarla per gli scopi più vari, dalla caccia, alla difesa, al corteggiamento.
Quello che permette agli organismi di illuminarsi è l'interazione tra la luciferina, una sostanza organica in grado di emettere luce, e la luciferasi, l'enzima che accelera la reazione chimica necessaria. Se alcuni esseri viventi producono spontaneamente questi due composti, altri li assumono mangiando, e altri ancora li prendono in prestito dai batteri luminescenti con i quali instaurano un rapporto di simbiosi. A volte si parla di fluorescenza, quando gli animali - come alcuni scorpioni - assorbono luce di un certo colore ed emettono luce di un altro colore.
Ben l'80 per cento delle creature bioluminescenti vivono negli oceani, soprattutto a grande profondità. La mostra infatti ospita moltissime creature marine: pesci, meduse o creature meno conosciute come i dinoflagellati, microrganismi che illuminano la superficie dell'acqua ai Caraibi. Anche alcuni coralli e anemoni possono "accendersi". Tra gli animali terrestri che splendono di luce propria ci sono invece alcuni insetti e qualche fungo. Sembra difficile credere che la bioluminescenza si sia evoluta in più casi in modo indipendente, eppure è proprio così: gli scienziati ipotizzano addirittura un centinaio di diverse linee evolutive che hanno portato a questa capacità. Evidentemente essere in grado di produrre luce porta vantaggi significativi, e anche molto diversi. Alcuni pesci usano la luce per attrarre l'attenzione delle femmine, altri per attirare le loro prede, altri ancora come una lanterna per vedere nelle profondità dell'oceano. Nel caso degli anemoni, c'è chi ipotizza che illuminarsi funzioni come uno schermo solare, e protegga questi animali dai raggi ultravioletti. I dinoflagellati usano la luce come uno strumento di difesa, per spiazzare i predatori, ma allo stesso tempo il flash di luce che producono sembra avere effetti antiossidanti.
La mostra Creatures of Light, realizzata dall'American Museum of Natural History di New York in collaborazione con il Field Museum di Chicago e il Canadian Museum of Nature di Ottawa, rimarrà aperta fino al 5 gennaio 2014.
tratto da
LeScienze