Tranquilli: mentre lo fissate terrorizzati dalla vostra sedia, questo grillo gigante pascola indisturbato sulle isole più remote della Nuova Zelanda. Dove costituisce, anche se bruttino, un anello fondamentale della catena alimentare.
http://www.youtube.com/watch?v=kUFjtgAPF5U&feature=player_embeddedPuò divorare una carota in pochi minuti, ma non è un coniglio. Guardate bene questa creatura: è un weta gigante della Little Barrier Island, in Nuova Zelanda ed è l'insetto più pesante che sia mai stato osservato. Pesa 71 grammi, quanto tre topi, ma nell'aspetto è decisamente più raccapricciante (a meno che non siate grandi appassionati di insetti, s'intende). Mark Moffett, la persona che tiene in mano l'ortottero, ama a tal punto questo animale (nome scientifico Deinacrida heteracantha) che l'ha cercato per due notti nella vegetazione dell'isola, fino a trovarlo in cima a un albero.
Rischio indigestione
L'esemplare in questione è una femmina con un'apertura alare di 17,8 centimetri: si tratta del weta più grande mai trovato finora, nello specifico, di un "wetapunga", come è chiamato in lingua maori. Questi insetti sono ormai molto rari, e rintracciabili solo nelle isole più piccole della Nuova Zelanda. Dalle più grandi sono scomparse in seguito all'accidentale introduzione di ratti ad opera degli Europei. Dove i topi non sono stati introdotti, i weta sono rimasti senza molti predatori diretti e hanno quindi avuto la possibilità di ingrandirsi a dismisura.
Per riuscire a prendere in mano l'esemplare, Moffett gli ha offerto una carota. L'insetto l'avrebbe anche finita in breve tempo, ma l'esploratore gliel'ha tolta prima che fosse troppo tardi: «È una specie estremamente minacciata» ha spiegato «non volevamo che facesse indigestione».
Brutto ma buono
A scanso di equivoci, l'insetto gigante non è aggressivo e non morde se non quando si sente minacciato. Inoltre, è endemico della Nuova Zelanda ed è parte integrante della catena alimentare locale. Ecco perché il paese sta facendo il possibile per salvare le 70 specie di weta dall'estinzione: si nutrono delle larve degli insetti più piccoli, tenendone così sotto controllo la diffusione.
tratto da
Focus