08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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IL VATICANO SI ARRENDE "GLI ALIENI ESISTONO"
Ha senso cercare forme di vita fuori dalla Terra,
anche se per ora non ve n'è alcuna prova: è questa la conclusione alla
quale sono giunti gli studiosi, scienziati e filosofi, che hanno
partecipato ad una settimana di studi di Astrobiologia promossa dalla
Pontificia accademia delle Scienze e dalla Specola vaticana.
«Nonostante l'astrobiologia sia un campo nuovo e un argomento in via di
sviluppo - ha detto il direttore della Specola vaticana, padre Josè
Funes, in una conferenza stampa tenuta al termine dell'evento - le
domande sulle origini della vita e sulla presenza di vita fuori dalla
Terra, nell'universo, sono legittime e meritano seria considerazione».
E il Vaticano, nonostante le molte implicazioni di carattere filosofico
e teologico, ha deciso di affrontarle, significativamente, proprio a
cominciare dal punto di vista scientifico. All'incontro hanno
partecipato fisici, chimici, astronomi biologi e geologi, i quali,
mettendo a confronto i risultati delle loro ricerche, oggi in grado di
registrare progressi in tempi incredibilmente più rapidi dei tempi di
Galileo Galilei, sono giunti a ritenere «plausibile» l'esistenza di
centinaia di milioni di luoghi abitabili nella sola Via lattea, che è
solo una dei miliardi di galassie dell'universo. «È palpabile la
sensazione - ha detto l'astronomo americano Chris Impey - che
l'universo ospiti forme di vita e c'è la speranza che solo pochi anni
ci separino ormai dalle prime scoperte». Su Europa, satellite di Giove,
ad esempio - ha ricordato Athena Coustenis, del Cnr francese - si
ritiene che una vasta distesa d'acqua, primo elemento necessario alla
vita, giaccia sotto una calotta di ghiaccio. Occorrerà però attendere,
per esserne certi, una missione in programma per il 2020. Nel sistema
di Saturno, altri due satelliti sono di particolare interesse per gli
astrobiologi: Titano ed Enceladus. Il primo è il più simile alla Terra,
ha un'atmosfera densa di nitrogeno con il 2% di metano e cicli
climatici e meteorologici simili a quelli della Terra. Enceladus, una
luna più piccola, sprizza grandi quantità di acqua e materia organica
nello spazio. Elementi, questi, che - secondo Coustenis - sembrano
rendere possibile la scoperta di condizioni adatte alla sopravvivenza
di organismi viventi«, e che dovrebbero indurre a future esplorazioni
anche sul sistema di Saturno.

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