.WASHINGTON
Una crepa lunga 35 miglia nel deserto africano. Un taglio
che attraversa il deserto dell'Etiopia e spacca la terra in due. E da
qui che, secondo gli studiosi, nascerà un nuovo Oceano. La profonda
frattura, riporta LiveScience, si era aperta nel 2005 e già allora
aveva catturato l'attenzione dei geologi, che avevano ipotizzato che
l'intera zona sarebbe stata in futuro interamente ricoperta dall'acqua.
Oggi
è arrivata la conferma. Lo studio di un gruppo di scienziati,
pubblicato sul "Geophysical Research Letters", ha confermato che i
processi vulcanici sotto il Great Rift spaccheranno in due il
continente, dando vita così a un nuovo mare. L'intera zona della
depressione di Afar diventerà, probabilmente, tra milioni di anni,
l'Oceano di Afar. Cindy Ebinger, professoressa all'Università di Rochester e
co-autrice dello studio, spiega i risultati raggiunti: «Le nostre
ricerche hanno permesso di stabilire che quello che sta succedendo in
Etiopia è quasi identico a quello che succede in fondo agli Oceani,
dove per noi è impossibile arrivare». Non c'è più alcun dubbio:
l'elevata attività vulcanica, un graduale abbassamento della crosta
terrestre e le inondazioni del Mar Rosso, trasformeranno il deserto in
acqua.
Negli ultimi 200 mila anni il Mar Rosso ha inondato
questa zona almeno tre volte. L'acqua è poi evaporata, lasciando sul
terreno solo sale. La trasformazione è in atto, ma in un futuro, non
troppo vicino, questo nuovo Oceano sarà direttamente collegato con il
Mar Rosso e il Golfo di Aden, che oggi si trova nell'Oceano Indiano tra
lo Yemen e la Somalia.
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