08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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CLIMA: NASA, RIDURRE FULIGGINE PER FERMARE RISCALDAMENTO TERRA

(AGI) - Roma, 4 gen. - I paesi potrebbero rallentare drasticamente il riscaldamento globale e acquistare tempo per evitare i disastri legati ai cambiamenti climatici, riducendo le emissioni di uno degli inquinanti piu’ diffusi, la fuliggine. Lo affermano scienziati della Nasa, secondo quanto riporta il quotidiano britannico The Independent. Una ricerca dell’agenzia spaziale mostra che la riduzione della fuliggine, ampiamente ignorata dagli studiosi del clima, puo’ avere un immediato effetto sul riscaldamento del pianeta e prevenire centinaia di migliaia di morti causate dallo smog. Il suggerimento di ridurre la fuliggine e’ stato seriamente preso in considerazione dagli esperti vicini a Obama. Il taglio di queste emissioni ha un effetto potenzialmente istantaneo, perche’ la fuliggine si disperde mentre al contrario l’anidride carbonica rimane nell’atmosfera anche centinaia di anni. E poiche’ la fuliggine e’ uno dei peggiori killer tra
gli agenti inquinanti, una riduzione radicale salverebbe delle vite e potrebbe avere il sostegno popolare e politico.

Lo studio del Goddard Institute for Space Studies della Nasa, pubblicato sulla rivista Atmospheric Chemistry and Physics, giunge alla conclusione che la riduzione dell’inquinamento da fuliggine fornisce benefici sostanziali per la qualita’ dell’aria e contemporaneamente contribuisce a mitigare i cambiamenti climatici: puo’ quindi presentare una opportunita’ unica per convincere le nazioni che ancora non si sono impegnate pienamente contro i cambiamenti del clima.

Il carbonio nero, la componente della fuliggine che da’ ad essa il caratteristico colore, e’ considerato la seconda causa del riscaldamento globale dopo il diossido di carbonio. Lo studio mostra che il maggior contributo contro l’effetto serra si ottiene riducendo le emissioni provocate dal riscaldamento domestico nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Asia, e le emissioni legate ai trasporti nell’America settentrionale, in particolare quelle dei motori diesel. (AGI)

Ing

http://www.trasport i-oggi.it/ archives/ 00025150. html



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