Ginevra, 7 ott. (Apcom) - L'incidente del 21 settembre scorso che ha portato all'interruzione del funzionamento dell'Lhc "è dovuta probabilmente a un errore umano"; lo ha spiegato il Cern, il Centro di ricerche nucleari europeo, con sede a Ginevra.
"Credo che si sia trattato di un errore umano", ha spiegato Lyn Evans, uno dei responsabili del progetto, nel corso di una conferenza stampa. "Molto probabilmente" si è trattato di un giunto difettoso dei 10mila di grossa taglia che tengono uniti i superconduttori magnetici del Large Hadron Collider.
Secondo le prime spiegazioni, il giunto "surriscaldato ha prodotto un buco" nel condotto che "ha fatto fuoriuscire l'elio (indispensabile per il raffreddamento, ndr) nel tunnel", ha precisato Evans. L'ipotesi però deve essere ancora verificata.
L'acceleratore, un anello sotterraneo di 27 chilometri di lunghezza, il più potente acceleratore di particelle mai costruito sinora, ha subìto due guasti pochi giorni dopo il suo avvio, il 10 settembre. Ciò nonostante la cerimonia di inaugurazione del "piccolo gioiello" (che sarà riavviato probabilmente in primavera) resta fissata al 21 ottobre, con l'arrivo di 28 delegazioni dei Paesi membri.
 
http://www.tendenze online.info/ apcom/view. php?s=20081007_ 000031.xml