Sulle pagine dell'Osservatore Romano, quotidiano del Vaticano, l'esperienza del "Centro di azione sociale dell'arcidiocesi di Bangkok" e la campagna di sensibilizzazione sugli effetti dannosi provocati dall'uso "sconsiderato" dei prodotti chimici nell'agricoltura. Il dibattito interno al Vaticano sull'opportunità di appoggiare o meno gli ogm, interessa da sempre il settore agricolo per l'impatto che le indicazioni espresse "oltre Tevere" hanno sulle politiche di sviluppo, soprattutto nei paesi più poveri. A Bangkok, la Conferenza episcopale esorta al biologico
Chalini Nimitkoblarb, volontario cattolico ora direttore del Centro di azione sociale per la produzione del riso, racconta il giornale, ha recentemente introdotto profondi cambiamenti nella sua azienda agricola. "All'inizio ho avuto alti rendimenti utilizzando concimi chimici - ha dichiarato - ma dopo alcuni anni la qualità dei terreni è peggiorata sensibilmente e ho dovuto utilizzare un numero sempre maggiore di fertilizzanti. Questi, insieme ai pesticidi, sono molto costosi e con i miei guadagni non riuscivo più a farcela".
Per questa ragione l'agricoltore ha deciso di convertirsi all'agricoltura biologica. "Dopo aver visitato diverse aziende agricole biologiche - continua Chalini - anch'io ho progressivamente ridotto l'uso di prodotti chimici, fino a non usarne più. Ora la mia terra è diventata fertile e le spese sono diminuite".
Kanchit. "All'inizio l'adesione è stata scarsa - spiega nelle pagine de L'Osservatore Romano Kanchit Yoonan, responsabile del Centro di azione sociale, da anni è impegnato nella campagna di sensibilizzazione per fermare l'uso di sostanze chimiche in agricoltura - ma successivamente, quando abbiamo spiegato agli agricoltori i benefici del biologico, la risposta è stata confortante".
Visto il successo di questo centro sociale, l'arcidiocesi di Bangkok ha intenzione di crearne un altro nella provincia di Ayutthaya. Padre Joseph Phibul, responsabile della commissione per l'opera sociale della Conferenza episcopale della Thailandia, ha esortato gli agricoltori "ad avere rispetto per la natura. Dobbiamo smettere di uccidere la nostra terra utilizzando concimi chimici. Usando prodotti biologici esprimiamo anche il nostro amore verso il creato e ogni creatura di Dio".
da greenplanet.net