08/02/15
Studio italiano conferma potere antiage della proteina Creb1. Si produce se si assumono meno calorie. Più salute per la gente e anche per il pianeta.
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"Chi ha paura di sognare
e' destinato a morire"
Bob Marley
 


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Il Sentiero 2
Un'esperienza.

Italia: www.crisalide.com

USA: www.pathwork.org


Sono approdato alle sponde del Sentiero “per caso”, come “per caso” ero arrivato, qualche anno prima a quelle del Reiki.
Con l’Energia Reiki avevo ritrovato lentamente la voglia e la gioia di vivere e dopo 7 mesi che avevo ricevuto il 1° livello ero partito per un sogno adolescenziale forse comune a molte persone: feci il giro intorno al mondo. Poi, dopo un anno dal primo, mi accostai al 2° livello Reiki e la spinta energetica che ricevetti fu una cosa che non mi potrò mai dimenticare: un piacere per la vita ed una voglia di vivere e la consapevolezza di poter essere felice. Questa emozione non la vivevo più dall’adolescenza!

Andava tutto bene: la mattina, cosa che non avevo mai fatto in vita mia, uscivo di casa fischiettando innamorato della vita. Avevo preso ben salde le redini del lavoro, mi ero pian piano circondato di bellissime amicizie che conservo tutt’ora e tutto andava bene…quasi tutto: mancava l’amore di un rapporto sentimentale, il vivere col cuore aperto verso una donna.
Incontravo molte donne durante i miei viaggi nel tenere e nel frequentare corsi e seminari di svariate tecniche e discipline, ma nessuna di loro mi interessava. Ogni tanto si accendeva una scintilla dentro di me verso una donna ma una volta che ci eravamo conosciuti un po’ più a fondo, la cosa finiva lì tanto che arrivai alla conclusione che preferivo vivere da solo che avere rapporti che duravano un fine settimana. Succedeva che non mi innamoravo, mi sono accorto che non mi ero mai innamorato in vita mia nel senso più completo che ciò può significare: non avevo ancora vissuto un rapporto sentimentale dove mi mettevo totalmente in gioco senza riserve. Avevo vissuto delle belle relazioni con molti bei momenti ma il coinvolgimento completo dei cuori, cosa di cui ora sento il bisogno, non l’avevo mai vissuto.

Per meglio spiegarmi vivevo l'amore ma esso era molto più basato sulla passione amorosa che non su un sentimento continuo e profondo. Non era una vibrazione profonda che viveva dentro la mia essenza sempre, calata la passione tendevo ad allontanarmi anche fisicamente dalla mia compagna del momento, mi passava la voglia di starci insieme per magari poi riavvicinarmi in seguito.
Il sentimento d'amore non cala con gli eventi esterni.
Ma non ci stavo proprio a finire la mia ancora giovane vita da cinquantenne come eterno single, e condividendo ciò che stavo vivendo in quel momento con una mia carissima amica, mi venne dato l’indirizzo di una terapeuta del Sentiero di cui potete leggere un articolo in questa stessa sezione del sito.
Avevo già avuto esperienze psicanalitiche e non ero molto entusiasta all’idea di viverne un’altra, visti gli esiti passati. Tuttavia volevo vivere una relazione di amore profondo e da solo non ero in grado di farcela, avevo bisogno di strumenti che non possedevo e che non avrei mai potuto trovare senza un aiuto esterno. Dovevo rischiare e mettermi in gioco e non ne avevo assolutamente voglia.

Cominciai con una seduta individuale alla settimana e poi, dopo un po’ entrai a far parte di un gruppo settimanale perché solo confrontandosi profondamente con gli altri riusciamo a vedere veramente bene dentro noi stessi. Se con un terapeuta viene fuori qualcosa di importante di noi che non avevamo mai visto, abbiamo certamente raggiunto una nostra profondità; ci sono anche le nostre idee, le nostre convinzioni che non vogliamo che nessuno ci smonti, pilastri sui quali abbiamo le nostre fondamenta, difese spesso formatesi in un lontano passato che inconsciamente ci fanno remare contro la nostra felicità. Quando in un gruppo di diverse persone parliamo di una nostra parte interiore, di un nostro disagio che ci crea dolore e quattro o cinque di loro ci dicono che ricevono un messaggio diverso da come noi lo trasmettiamo, ci sono due possibili reazioni. Possiamo mantenere il nostro punto di vista e continuare a provare dolore, pensando che gli altri non possono capire, oppure, se così tante persone hanno un’ottica diversa dalla nostra, credere che ci sia un motivo valido. A questo punto può convenire tirar fuori coraggio e fiducia e cercare di avvicinarsi all’altra visione, con il rischio di trovare qualcosa di spiacevole o addirittura reputato da noi orribile ma anche con la possibilità di introdurre (trovando e riconoscendo una disarmonia) un cambiamento su un qualcosa che avevamo dato per scontato. Facendo così abbiamo la possibilità di cambiare la nostra vita.
Questo è il grande potere di confrontarsi in gruppo, spesso motivo di grande sofferenza ma anche di grandi possibilità di operare cambiamenti sostanziali.
Attraverso il Sentiero di Eva Pierrakos, ho percorso il mio personale Sentiero e il motivo occasionale per il quale mi ero trovato a guardare dentro di me, aveva dato inizio ad un viaggio a tutto tondo attraverso la mia essenza, attraverso emozioni come la vergogna, la superbia, la rabbia, l'aggressività ed anche il piacere di viverla, il sentirsi vittima del mondo, il sentirsi non all'altezza della vita. Il riconoscere da dove provengono queste emozioni alla ricerca dei nostri veri bisogni, di ciò che ci è realmente necessario e non di ciò che crediamo che ci sia necessario. Alla ricerca della nostra vera essenza riconoscendo la "maschera", l'immagine con la quale vogliamo che il mondo ci guardi e con la quale ci poniamo verso il mondo....generalmente per difesa e per paura di soffrire.


Dovetti ricredermi sul lavoro che stavo facendo su di me, non era un lavoro psicanalitico come gli altri, facevo esperienza diretta, rivivevo emozioni che avevano causato blocchi energetici ed imparavo a non essere dipendente dalle emozioni stesse. Era ed è un lavoro basato sul cuore, sui sentimenti che da esso nascono, sulla Scintilla Divina che è dentro noi tutti e che ci dimentichiamo in continuazione di percepire tanto siamo indaffarati. Ho descritto in poche parole un tragitto di molto tempo; se dovessi scrivere nei dettagli tutto ciò che ho vissuto, mi occorrerebbe ben altro spazio.


Poi mi sono innamorato e mi sono accorto che non mi era mai accaduto prima; c’era bisogno di viverlo l’amore per rendersi conto di come si sta col cuore aperto. Vivendo apertamente si corre il rischio di soffrire, un rischio che chiunque aspiri ad una vita piena di amore deve essere disposto a correre.
Il viaggio intrapreso a quel tempo sta durando tutt’ora; succede che le maglie del setaccio diventano sempre più fini: dapprima i blocchi e le disarmonie sono di dimensioni macroscopiche, lentamente vengono riconosciuti e poi trasformati da blocco in energia armonica e possiamo anche dire "sgretolati". Poi, dopo che abbiamo lavorato sulle cose grandi, arrivano quelle più piccole e poi quelle più piccole ancora ed un viaggio, che all’inizio si era presentato come una fatica immane, una volta acquisiti gli strumenti, diventa piacevole. E’ un po’ come quando impariamo a guidare l’automobile, le manovre col tempo diventano quasi automatiche ed impariamo a guidare sempre meglio ed a divertirci anche mentre lo facciamo.
Il Sentiero in Italia




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